MARCO A TANOUT - AOREP Africa e medio

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MARCO A TANOUT - AOREP Africa e medio
Rapporto missione Tanout 14-07-2007/30-10-2007
Oggi , 22 aprile 2008 a qualsi sei mesi dall periodo di implementazione del progetto cerco di fare
una breve descrizione di cosa e come si è svolto il mio periodo in niger come volontario dell ONG
AOREP..
Il lasso di tempo che è intercorso tra il ritorno e la stesura della relazione è utilizzabile come diretto
indicatore del coinvolgimento emotivo che si prova nel vivere e toccare la terra Africana e le sue
realtà.
Nella descrizione che segue si cercherà di “raccontare” secondo un criterio cronologico un po i
punti focali dell’implementazione del progetto. Di un progetto fatto di emozioni di sensazioni e
soprattutto di petit fere…i miei bambini.
Pur nella ricerca di una sorta di filo conduttore nella descrizione, già dalle prime righe mi rendo
conto che questo sarà quasi impossibile.
Le sensazioni sono cosi calde e vive che non rendono né schematizzabile ne riassumibile in modo
organico la sequenza delle attività e delle fasi.
Si procederà quindi a flash.
(…)Lo scopo della relazione vuole essere quello di trasmettere all’interlocutore le fasi iniziali del
progetto Foyer pour enfats deseritee de Tanout cercando di far toccare la realtà intangibile del
luogo.
Tanout un villaggio fatto di sabbia e bois immerso in un contesto al di fuori di ogni schema, un po
come tutto in africa pieno di mille contraddizioni di mille situazioni difficili da capire –recepire
spiegare….semplicemente da vivere.
Nello scrivere un brivido dal cuore alla testa e una lacrima…piu volte, come detto ho provato a
cimentarmi in questo difficile compito e piu volte forse semplicemente per fuggire, un po per non
rivivere soprattutto perché la mancanza e la lontananza da “Casa Tanout” si sente ed è sempre
molto viva.
Si entra nel villaggio a 140 km da Zinder per la strada…un striscia di asfalto diritta in cui pero i
mezzi che vi viaggiano sono costretti ad un tortuoso slalom fra le varie buche e ad improvvisi fuori
strada in quanto piu sicuri della corsia principale. All’ingresso del villaggio un posto di blocco …un
bidone e una corda…con le forze armate che presidiano e controllano gli accessi.
200 mt a sinistra , eccolo li il Nostro Foyer, vicino le scuole…edifici semi distrutti con qualche
porta e poche finestre con dentro qualche banco, una biblioteca…una sala di 40 metri 2 con qualche
libro e un circolo di tsvolinetti e sedie, forse 10 posti, non molto lontano il campo da calcio, fatto di
sabbia e sassi.
1 km avanti al centro del villaggio, vicino la piccola moschea, proprio di fronte allo stagno
…paludoso che fa anche da discarica…casa…3 stanze e un bagno, acqua e luce…un recinto che
delimita l’abitazione e che sarà il punto di ritrovo per le riunioni e soprattutto per i mie bambini.
(…)Non si capisce ..l’africa insegna e si fa scoprire un po per volta a volte cambiando addirittura e
capovolgendo l’insegnamento precedente(…) si scopre e si vive un pezzetto per volta un po per
giorno..tutti i giorni
E tutti i giorni io e i miei Bambini eravamo soliti fare colazione insieme.
Come?
Perche?
Un giorno, mentre scaldavo un po d’acqua in cui miscelare il latte in polvere..uno…due…e in poco
tempo tra i 70 e 150 bambini davano sempre piu senso alla mia giornata e mi insegnavano …mi
insegnavano e tutt’ora mi insegnano…
Bimbi scalzi piccoli con un fratellino sulla schiena un altro per mano…
Ogni giorno l’organizzazione si perfezionava…imparavamo insieme… un po come tutto in
africa…ci scoprivamo un po per volta…fino ada arrivare ad una sorta di autogestione della
distribuzione del latte da parte della squadra formata da me e da una decina di ragazzi piu grandi
che si occupavano della preparazione distribuzione organizzazione e approviggionameto del
necessario per la colazione fatta di latte e gallette e/o biscotti…
Cosa sono le gallette??
Una sorta di frittelline di miglio preparate tutte le mattine alle cinque da Seruba la donna che viveva
con i suoi quattro bambini accanto a me.
Una ragazza donna di 28 anni madre dei 4 splendidi bimbi e di Marcus ultimo nato cui aveva dato il
mio nome…
Una donna ceh quando distribuivo fogli e colori per disegnare e colorare alla fine della sua opera
veniva da me come una bambina a chiedermi cosa ne pensavo e se mi pioacea
Non esiste età in Africa…bambini già uomini per il lavoro …nei campi con un carretto e mulo a
raccogliere sacchi d’erbaccia per gli animali con un compenso di 100 CFA per sacco…(il costo di
un pezzo di pane) o che vendevano essenze ghiacciate in giro per il villaggio scalzi e sotto il sole
cocente trascinandosi dietro come formichine il “frigo portatile”, che vendevano la benzina in
bottiglie di vetro su soppalchi sulla strada, che trasportavano merci pesantio in cambio di qualche
moneta, ceh lavoravano i campi , che sorridono….
E una volta cresciuti hanno dentro sempre e comunque lo spirito infantile che in tutti i modi gli è
stato sottratto dalla difficoltà e dalle avversità e che quasi per contro è cosi radicato dentro che basta
un foglio una penna un colore un giro tondo..un sorriso che viene fuori
Cosi iniziava la giornata….un mare di bambini in un deserto di povertà …ma si ride
Si perche un altro aspetto dell’africa è che comunque si ride, cosa che spesso manca in paesi dove
invece …
Ricordo la giornata in cui…abbiamo organizzato la gara di disegno.
Alla fine io e Zidane morti, ma molto molto contenti.
…
500 bambini divisi per età hanno disegnato e mangiato in una giornata di settembre.
Quante difficoltà per la preparazione e il reperimento dei fogli delle matite delle gomme dei colori
della legna del riso del montone delle donne per cucinare.
Dalle “grida” per la pubblicità dell’evento alla sera della premiazione.
Ricordo ancora la gioia della squadra a cui avevo fatto i cartellini con il nome e la foto, che
portavano con orgoglio e fierezza.
Loro erano gli organizzatori, i responsabili.
Altri responsabili si adoperavano nelle costruzioni chi cercando solo un tornaconto e di truffare
Abbas, chi invece mettendo anima e cuore in quello che faceva Dodo chi stando un po qui un po li
Bubakaro.
Che fatica e quante discussioni
L’africa è lotta e fatica, la sensazione che ti resta addosso che si impregna nella tua pelle e nel tuo
corpo è la fatica…la fatica, per un occidentale in africa tutto è fatica, ma quanto devono faticare per
vivere dalla mattina alle 5 quando si alzano e le donne iniziano a battere con una sorta di palo
gigante per macinare il miglio e preparare la “colazione”,ai bimbi che vengono tirati via dal tappeto
all’aperto ove riposano, strattonati per un bracio messi in piedi senza quasi nemmeno accorgersene.
È lotta in tutto si lotta dalla scelta di qualche cosa da comperare alla stipula di contratti,
pensate…non c’è stato un solo contratto dei circa forse 30 che ho stipulato per il quale non ci sono
stati problemi o che non ha necessitato di piu rivisitazioni correzioni supervisioni.
I dormitori, 22,50 metri per 9 rappresentano la costruzione piu grande e anche la piu complicata
come ebbi mododi renderemi conto.
La scelta di fae degli armadi a muro tra un letto e un altro fu davvero un dramma. Quando mi
accorsi che stavano sbagliando, metro carta e penna a misurare e a sistemare, passavo alle 10, alle
13, alle 20.
- Ehi une mètre pour le lit et cinquante centimètre pour les armoire, excuse moi, n’est pas
possible 80 e 70 et depuis pourquoi le numéro e les armoire est différentiel da le lit?
Per le finestre per le porte per i letti per i tavoli per le latrine per gli hungar per le lenzuola e quanto
tempo per le trattative per l’organizzare…
L’africa è lenta, per il bianco che corre dietro a niente; non ha tempo, una delle espressioni che mi
sentivo spesso ripetere alle riunioni prestabilite per la gestione dei lavori era: ca va… on va
rencontre a tout a l’heure che rappresenta già un buon punto di partenza, e si…almeno si prospetta
una collaborazione, un ipotesi di incontro.
Altra cosa è la voglia di fare e la motivazione dei bambini.
L’africa sono i bambini “che non sono gli adulti”, se hai voglia di organizzare di fare loro ti danno
il cuore l’anima e si impegnano, i bambini sono il motore di questa africa, i “grandi” corrotti e
lassisti che non riescono a guardare a oltre il proprio tornaconto sono uno dei maggiori problemi.
Ma i bambini li ho ancora impressi negli cchi a distribuire il latte a lavare le tazze ad organizzare le
riunioni …
Quando l’ho capito …ho lavorato solo con loro loro sono e vogliono essere gli artefici del loro
futuro…leggono in noi un’opportunità forse l’unica chance che il destino gli offre per fare pre
uscire da una situazione senza uscita.
A volte da economista mi sono chiesto:
- ma spendere in un centro, spendere tutti questi soldi in un centro è costo efficiente?
Visto che per preparare la colazione per 150 bambini spendo 7 euro al giorno non sarebbe meglio
spendere questi soldi in un altro modo?
E’ vero che con le costruzioni, gli acquisti e i vari contratti creo comunque ricchezza e una sorta di
sviluppo ma è il miglior progetto che si puo fare?
La conclusione è negli occhi dei bambini che crescono vedono apprendono vivono in modo pieno e
completo tutte le attività, si formano e si responsabilizzano. Il loro progetto il loro centro ha impatti
a breve sulla loro immediata sopravvivenza, li nutre; ma in una dinamica di medio lungo termine
consiste in una sorta “di concessione di fiducia” a loro bambini- uomini di oggi uomini-bambini di
domani.
Il loro centro …un moltiplicatore di competenze e un generatore di stimoli.
L’africa è fiducia e rispetto, è onore; se dai ricevi molto in cambio, la cultura le tradizioni le geste
e la religione sono tutti fattori che incrementano le possibilità di riuscita e di apprezzamento. Anche
la popolazione adulta, osserva vede impara apprezza sostiene e combatte per il proprio centro per i
propri figli.¨
L’africa è morte una lettera…uno scorcio…di ottobre 2007
Ieri mattina due donne con due piccoli bambini...sulla schiena 8per trasportarli) sono venute da
me dicendomi che bambini malati....
Non sono un medico non so quali medicinali sono i migliori...le invio all’ospedale..
Tornano il pomeriggio e mi danno le ricette dei farmaci da acquistare...
Amoxicillina sciroppo 125 ml
Un farmaco preventivo del paludismo
Paracetamolo..
Dico che vado a comprare e che la sera o l’indomani li lascio ai ragazzi fuori casa o se sono in
casa li tengo io dentro..
La sera viene il mio amico – aiuto...mi faccio accompagnare fuori città per fare una corsa da solo
in mezzo alla natura..(pre deserto) ...ho bisogno di rilasciarmi...stancarmi...riposare la testa...
Do a lui i farmaci da acquistare...
Mi torna a riprendere due ore dopo e una volta a casa...domando dei farmaci..
È passato in farmacia ma in que momento chiusa perchè tutti a pregare...
Dico ok...domani...
E ..e...ci vediamo alle 11-..OK..??
Alle 10 viene una delle due donne per i farmaci..
Ancora non li ho me li portano alle 12...a piu tardi...
Arriva il mio amico con i farmaci...non li lascio ai ragazzi perchè mi dice che deve spiegare i
dosaggi...
Usciamo per organizzare un po di lavori e torniamo alle 13..
Delle donne niente..
La sera invito lui e la ragazza a mangiare qualche cosa insieme in<un mezzo piccolo ristorante...
Parliamo un attimo e la ragazza..
Tra..una chiacchiera e l’altra..
Uno dei bambini che sono venuti da te ieri è morto oggi alle 14..
Alle 14...
È morto....
Una piccola creaturina di qualche mese...sotto l’anno....
È morto....
Chiedo...ma le donne sono passate ancora da me?
Hanno cercato i farmaci?
Si poteva salvare con l’antibiotico che gli aveva prescritto il medico?
Ma il bimbo...è tanto che è malato?
Ma muoiono spesso i bimbi qui?
ma...ma....ma...
donne non venute..
alle 11 bimbo bene...
un mese che malato e stato all’ospedale piu volte...
il ragazzo:...il suo destino...
desolazione interiore...scioc momeentaneo...ricerca di attenuanti e giustificazioni..
accettazione cruda e inaccettabile dell’incomprensibile...
il viaggio a Tanout...è a tappe..
1 mese per capire qualche cosa...e come rapportarmi...
2 mese piu sciolto e Marco ...
3 mese...capisco che pur all’interno di un contesto ...Africano...io sono l’europeo ricco che non ha
problemi e che ha ancora difficolta ad entrare nella vera vita di tutte le persone che sono qui....
Io vedo la facciata...
Non valuuto bene...
Non sono abbastanza....non capisco abbastanza...non so abbastanza...
Non so...
Momento piu tranquillo i lavori a buon punto i contrattii fatti...riacquistato appetito...
Ma .....
Momento di scegliere...
Restare...partire...andare e tornare...
Un viaggio che mi tormanta interiormente...
Restare qui...hce è la cosa per la quale lotto da 2-3 anni....
O partire ..tornare a casa...aiutare mio padre...fare colloquio per asl Emilia Romagna...tornare in
Ch...parlare ... partire di nuovo...
..
Sembra come se lasciassi un lavoro a metà qui...perchè non vedo l’apertura del centro ne potrei
continuare ad aiutare...male ma aiutare..
Mi dico ...ho fatto e impostato tutto ora di una nuova sfida...
E rifletto............al meme tempo....
Come organizzare qualche cosa....come aiutare...cosa fare..
Chi preparera la colazione ai 200 bimbi che mi vengono a trovare tutte le mattine...
Cosa fare...come...perché...
Creare qualche cosa.....dare loro opportunita di fare qualche cosa....
I bambini vecchi che lavorano sui campi al giorno sotto il sole....
I bambini che sono gia adatti al lavoro...
Piccole creature sotto sacchi di miglio...
Sottili braccia che spingono carrette scassate per guadagnere qualche cosa...
Carretti con carichi di bimbi e attrezzi verso e da i campi...
Bimbi....vecchi...grandi....duri....
Ma
Un foglio di carta...una matita,..un colore...i ragazzi duri ...sono in realta ancora piu bimbi per la
loro età....ti portano il discegno e ti dicono...l’ho fatto io...
Bello...
20 anni come 6 da noi...
6 come 30 da noi...
Ma...
Un entro che costa 70.000 euro-80000
È la soluzione??’ a cosa???
Non sarebbe stato meglio gestire differentemente e/o creare aiuti diretti?
Da buon economista so bene che non è cosi...
Ma...l’impatto crudo di questa sera ti ..ci..mi...spinge a chiedermi...a volere fare...ma cosa...???
Risorse disponibili...
Scrivo e ...un film in francese in sotto fondo mi fa maggiormente comprendere quanto acora sono
lontano dallla realta che mi circonda...
Deov...vo...devo...devo...
Uno sfogo...
Perdonami...
TVB..
A presto...
E’ tardi...ho lavorato un po su un idea per tipo ..una sorta di microcredito contro piccole
prestazioni di lavoro nel centro per garantire un assistenza sanitaria primaria ai bambini con eta
inferiore a....1-2 anni.
Scosso e stanco..
DOMENICA- LUNEDI penso di decidere cosa fare....
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.....
Magari ti tele per un consiglio...
NOTTE NOTTE
Iuuuu...arieccomi...
Sono le 16.05 da voi....qui 15.05...
La giornata procede....molto caldo e mal di testa...
Questa mattina
3..4..donne con i bimbi sono venute da me...per medicine...soldi...
sono stato a trovare la mamma del bimbo...
Seduta all’esterno della sua abitazione a terra su un tappeto tradizionale accerchiata dagli altri
piccoli... e dalle donne per le condoglianze..
Un saluto una stretta di mano...
Poi Ospedale per chiedere un po di informazioni sulle ospedalizzazioni, terapie e costi....
....
Ti scrivo un pochino, cosi, giusto per descriverti...anche se male la giornata di qui...visto che
domenica e Lunedi saro in città e spero di riuscire ad utilizzare internet.
ma allora riprendiamo dalla mattina e ...cerco di essere piu chiaro e senza tanti puntini e frasi
mezze mangiate.
Mi sveglio ..mi sveglia alle 6,15 come tutte le mattine (malissimo) Serouba, la mia vicina che mi
prepara le gallette per i bimbi, ...a..scusami le gallette sono delle fritture farre con farina di miglio
cipolla e zucchero...tipopiccole crispelle...
Ehi a proposito un po di giorni fa ho mangiato delle crispelle fantastiche....mmmm e naturalmente
ti ho pensato..
Allora dove ero...mi sveglio...
Apro la porta grazie... e inizio a riempire i due secchi di acqua...l’acqua la prendo da una mezza
doccia che ho in casa...e si io qui sono ricco...ho anche la doccia in casa...
Li riempio... mi siedo vicino la porta...all’interno...apro i due barattoli di latte liquido gia
zuccherato e inizio a girare..e ad aggiungere zucchero....
Poi esco...una piccola tettoia davanti casa con il pavimento in cemento a forma di U...
I piccoli amici sono già li e anche i piccoliaiutanti...
Tavolo...tazze di plastica
5 sedie per cercare di fare una mezza fila...
Un tappeto...ove i bimbi si siedono per mangaire..
E si inizia...
Oggi per la prima volta ...resto un po in disparte...ehi...sono diventati prorpio bravi...chi versa il
latte ..chi taglia le gallette... chi fa da butta...dentro...
..e anche i bimbi...piu tranquilli...non come all’inizio...uff...che caos...all’inizio...
Ho 80 -90 tazze in plastica che vengono lavate in continuazione...
Penso..
150...200...o non so...anche piu bimbi...
Quando le gallette cominciano a finire...prendo i biscotti...3 a testa...
Ma se li vedessi...bimbi che a mala pena camminano che vengono da me per la colazione...
Che non ce la fanno a tenere la tazza e che accompagno a sedersi...
Bimbe...8 anni??non so....l’età è un etrena incognita in Africa e impossibile da capire...
Una bimba sulla schena, avvolta in un lenzuolo a mo di marsupio, di pochi mesi col la testa che
penzola e che va a dx e sx...un’altra piccola per mano...
Non mi fermo a pensare...a come deve essere dura la giornata...
In questo periodo i bimbi sono molto aumentati...per il Ramadam....i grandi non mangiano e non
bevono dalle 5 alle 18.30 poi scoppiano...ma non cucinano al giorno, ma solo la sera...e i resti
sono per la giornata seguente...
Cosi i bimbi la sera ...mezzi mascherati...o musicisti improvvisati...girano a chiedere soldi o cose
da mangiare...poi si riuniscono il giorno seguente e cucinano e mangiano insiema...
Finisco la colazione alle 8...anche i miei “aiutanti” chi non fa il Ramadam...per gli altri due
bottiglie in frigo e biscotti per la sera..
Io mangio 1-2 gallette e latte...
Anche qui emerge l’egoismo e la sopravvivenza...ogni bimbo mangia ½ galletta...perche io 2..??
Mi preparo perche Ousman(ragazzo a cui o fatto un contrattino di lavoro e che mi aiuta) mi passa
a prendere alle 8...africane..
Esco di casa...una donna con un piccolo sulla schiena...
Il est malade:..
Mais quelle choose il as?
Flash al bimbo morto..
Do un po di soldi per visita e farmaci…
Provo a riuscire...altre due donne con bimbi..
Una mi chiede un farmaco...ho con me qualche antibiotico...ma non do mai farmaci...spiego che
non sono un medico...di far vedere il bimbo ad un medico e dono il bugiardino del farmaco che
ho..
Una mi da una prescrizione da acquistare,
l’altra mi chiede l’antibiotico
Un po di domande per capire se è vero che è stata dal medico e le preparo l’antibiotico..
Esco una donna anziana...
Problemi occhi...aiutoooooooooooooo...do una specie di collirio per lavaggi..no medicamento..
Altra donna anziana...male ad una gamba...
Un voltaren...
Esco in sella alla moto che ho comprato per spostarmi ma che lascio solitamente a Ousman...che è
contento di avere una moto...
..
Passo per le condoglianze...
Ospedale per informazioni...
Tereeno per controllare i lavori
Dal responsabile dei lavori
Dal “vice direttore del centro “ per la lista dei bimbi da ammettere e per la selezione del
personale...
Incontro Bubakaro, uno dei responsabili dell’ong Rayuwa (locale che dovevano aiutarmi....) che
fa parte del comitato di pilotaggio per gestire le fasi di apertura del centro ma che non hanno fatto
praticamente niente...anzi problemi e ritardi e che hanno cercato di imporr un direttore per il
centro...ma con abile mossa ho effettuato un colpo di stato...proclamato Direttore...e iniziato a
lavorare da solo con ousmane e il Vice..che prendera le mansioni di direttore appena partiro..
Vado in cappella con Bubakaro che mi ride,...e mi saluta...
Grrrrrrrrrrrrrrr
Ma non dico niente...
Bhè un...che cavolo di stupido....tra me e Ousmane..
Partiamo ...per acquistare medicine e latte e zucchero per l’indomani...
..
Le medicine Ousman le porta direttamente a casa della donna che me le ha chieste, la conosce..
Uff..
Finalmente a casa...
Sono le 13 caldissimo ...
I bambini ...
A si scusa ho dimenticato di dirti che ho anche una ele con video registratore che al mattino
dopoo la colazione do ai bambini e che si mettono all’esterno e si sparano una giornata di
film...bhè si alternano...
Vado un ora a dormire...
Mi alzo un...po di acqua e zucchero...
Ed eccomi qui....
Un bacio...
Ore 20...
Dopo un giro a piedi...per vedere dei lavori sul progetto...
E un tour in citta per acquistare pane e attenzione attenzione...trovo anche delle crispellette
fenomenali...
...
Torno a casa ...stanco....
Omar mi aspetta,,,..
Bambino ...figlio di Seruba )la mia vicina) e io ...omar se angiuma....(piu tardi...)poi lo guardo...
Ci piazziamo tutti e due davanti alla tv ,...con acqua e zucchero e pane...
Film....che si vede e non si vede...lui si addormenta...io piu o mmeno..
Lo prendo in braccio e lo porto verso casa...
Torno da me un bambino alla porta forse soldi...non lo capisco..non parla francese solo aussa....a
domani....
Rientro il tempo di sedermi...toc..toc...
E io come un perfetto sciocco mi altero e stranisco...
Apro la porta..
Omar con un piatto caldo per me...
L’assaggio ...ma non lo mangiaoooooo...
Strano...tipo un budino caldo ...una specie di zuppa insapore...probabilmente miglio...macinataùoo
Con aggiunta di zucchero...
Ps.
Prima di uscire sento la mia mamma che mi dice che ha controllato le mail e nessuna richiesta da
parte asl...
Ma...
Vediamo...
Domani qui c’è il mercatyo...c’è tutti i sabati...
Camion carichi in modo inimmaginabile arrivano furgoni con sul tetto capre e mucche...
...
...
Domenica e lunedi sono a Zinder ...si mangia beneeeeeeeeeee....
Perchè lunedi il ragazzo che mi aiuta fa li il test per la scuola di infermieri....che sono riuscito a
fargli sovvenzionare dall’ong..
Martedi dovre finire il controllo sulla lista dei bambini..
Mentre ti scrivo qualcuno alla porta..
SALAM A LECU....
SALAM A LECU...
Non è un bambino e non ho voglia di aprire...
Digito piano sulla tastiera...
Ma insiste...bussa sulla porta...non ho proprio voglia di aprile...uffiiii...
Va via???mmmmmmm
Io come direbbe vasco respiro piano per non fare rumore....
Sempre li...
Sento che non si allontana....che palline....mi alzo e vado a vedere...è andato via...
A volte qui è dura ...psicologicamente ..soprattutto quando molte cose da fare e pensare (ma ora
sono in un momento tranquillo)..esci e tutti ti chiamano NASSARA(bianco)...MARCO...
Tutti ti cercano aaaaaaaaaaaaaaa
A volte necessita corsetta in luoghi isolati.....per respirare un po....
Cottoo mi ...iiii
Notte notte
Cosi finiva la giornata…a volte sdraiati all’aperto su un tappeto col naso in su a vedere
l’incredibile cielo africano.
Mi scuserete per i punti per le sospensioni per le cose dette e per quelle non dette per non essere
riuscito a rileggere quello che ho scritto cosi di getto e di impulso, forse un giorno quando questa
voglia che ho dentro di tornare sarà resa possibile dalla frenetica e sciocca e distante vita bianca e
saro nuovamente a Casa…forse allora in un francese un po maccheronico e tanto africano vi
scrivero dicome il progetto continua di come i bambini ridono di come sono contenti di come…poi
vi racconterò.
Grazie Mamma Samya.