La spazzatura di Napoli vista dagli USA Caro Rosario, visto che lei

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La spazzatura di Napoli vista dagli USA Caro Rosario, visto che lei
La Voce della Dissidenza
Anno 3 Numero 47
Informazioni di ritorno dall’ estero
Londra & Kent
Lunedi 30 giugno 2008
Fondatore & Editore Carmine Gonnella
Settimanale elettronico gratuito & autogestito di opinioni, informazioni di ritorno e approfondimenti
La politica vista dalla finestra di Viglia
ERO UN ALIENO
Un breve racconto
a puntate di
GLI ITALIANI ALL’ESTERO SARANNO SEMPRE
PIU’ “STRANIERI DI ORIGINE ITALIANA”
PER IL SEN. ALFREDO MANTICA
di Massimo Seracini ( UDC ) USA
Interrogazione di Aldo Di Biagio
Pensionati: doppiamente umiliati
di Antonio Borghesi
Pagina 2
MARTINO CARTELLA
Parte sesta
Pagina 4
Informazione libera e imparziale all’ estero
L’ angolino della Poesia
Speciale
MARIA ROSARIA LONGOBARDI
Insegnante & Scrittrice per bambini
Il Giorno dopo la Domenica
Franco Narducci ..
Anche la Cultura è un Made in Italy
GIOVANNA LI VOLTI GUZZARDI
Poeta & Fondatore di ALIAS
La rubrica riprendera’ a luglio
Editoriali
In nome del popolo sovrano “ io
ricuso “
Pagina 3
Autocitazione di questa settimana …
“ Leggi o emendamenti di comune necessita’ le quali incidono istituzionalmente sulla vita del popolo,
devono avere un piu’ ampia intesa e i due terzi del parlamento.
EDITORIALE
La spazzatura
di
Napoli vista
dagli USA
MORTI BIANCHE O VITTIME
DI UNA GUERRA MAI
DICHIARATA ?
Altro non
passa “lo
straniero “
Se andate in
giro nelle serre
dove si coltiva di tutto, troverete che
l'80% di lavoratori sono stranieri.
Sono stranieri perché il contatto con i
pesticidi è altamente nocivo per la
salute umana, ma questo agli
stranieri non viene detto, gli viene
solo dato un panino che consumano
nella serra, e venti euro, se va bene,
quando finisce la giornata di lavoro.
Poi dopo due anni ti ritrovi con un
cancro alla prostata e il dottore ti
chiede "ma lei è a contatto con
pesticidi?"
Vorrei rifarmi a questo allucinante testo trovato
in rete. Tutti sappiamo ( o dovrebbo sapere )
che un lavoratore su 6 che muore sul lavoro
oggi e’ un immigrato. Secondo le statistiche del
2007. in Italia sono morti la bellezza di 1300
“lavoratori” Beh pare uno ogni 7 ore. Questa
guerra mai dichiarata esiste anche in Gran
Bretagna ma sei volte in meno. Bisognerebbe
anche dire che in G.B il lavoro in nero e’
concentrato per la maggiore nel campo della
ristorazione. 1300 ?
Un vero e proprio
bollettino di guerra, se pensiamo che dagli inizi
della guerra in Iraq i militari della coalizione
anglo-americana sono stati 3.500, le morti sul
lavoro in Italia hanno superato le 5.200 Le
morti straniere nei cantieri ha raggiunto quasi il
17% . Forse qualcuno dovrebbe dire a Bossi che
il sangue dello ”staniero “ e’ servito anche per
il benessere degli italiani.
E’ inutile dire che e’ tutta colpa del capitalismo
selvaggio e la competivita’ imprendoriale ,
perche’ diranno ( loro i competitori ) che e’
frutto di menti bolsceviche . Resta il fatto che se
si va avanti cosi’, i nuovi malcapitati moriranno
prima di raggiungere il posto di lavoro. Non
oserei chiedermi e chiedervi
a quanto
ammontavano le morti bianche in Italia 30 anni
fa, senza il costante monitoraggio della stampa
e le televioni di oggi ? Ultimamente si parla
tanto di “affiancare” l’ esercito per 6 mesi. Ggli
eserciti si utilizzano solo se la propra nazione e’
messa in pericolo da attacchi terroristici o
guerriglie urbane e in Italia non credo sia il
caso,
bisognerebbe utilizzare ( anche come
deterrente ) le forze dell’ esercito
affiancandole alla guardia di finanza
per i controlli nei cantieri;
visto che secondo l'Ispettorato del lavoro su 60
lavoratori 22 risultano in nero. Cioè il 35%. E
questo sopratutto al sud. d’Italia.
Roberto Marchesi
Corrispondente
da Dallas, Texas
Pagina 4
Cos’e’ realmente il
“politicamente corretto ?
Editoriale
VOTO ALL’ ESTERO: “ L’AVVELENATA “
Pagina 3 ANCORA SUL CASO DI GIROLAMO
Risposta di Rosario
Cambiano ( UDC ) dalla
Germania ( nella foto )
Non me ne voglia SalvatoreViglia per aver voluto
nel mio piccolo esprimere anche la mia.
Una domanda che mi sonop posto sin dall’ inizio di
questa mia” ostinata “ esperienza editoriale che
molto probabilmente volgera’ al termine. In un
mondo editoriale dove l’ imparzialita’ e la corretteza
del politicamente corretto e’ quasi assente, vuoi
perche’ il finanziamento pubblico alla stampa,
spinge spesso a delle scelte di parte, vuoi anche
perche’ l’ Io “ , la bestia che alberga in noi non
sempre
ci
lascia
scegliere
liberamente.
Fortunatamente non leggo e non ho mai letto giornali
a pagamento La liberta’ di stampa e’ sacrosanta ma
quando sfocia nel ridicolo e il pettegolo e’ da
condannare.
[ Mi riferisco se mi e’ pormesso alle nuove
normative sull’ intercettazione e le loro
pubblicazioni, pubblicare le intercettazione del Sig.
Rossi potrebbe per qualche giornale nazionale
incrementare la vendita di qualche copia in piu’, ma
a noi popolo farebbe piu’ piacere leggere in prima
pagina a caratteri cubitali che: “ grazie alle
intercettazioni della magistratura, il Sig. Rossi e’
finito in galera e ci restera’ “]
Chiusa questa breve parentesi ritorno alla domanda
chiave, il politicamente corretto secondo me e’ “
mettere “ ignudo “ il legislatore e ricondurlo alla
comune mortalita’. Da che mondo e’ mondo grandi
non si nasce. Quando nell’ agosto dell’ anno scorso il
direttore nonche’ giornalista a Montecitorio per gli
italiani all’ estero Viglia, mi chiese di collaborare a
politicamentecorretto, a parte il mio grande
entusiasmo, mi salto’ subito alla mente ( non me ne
voglia Salvo ) ecco qua’ ci risiamo: “ un’ altra
mosca bianca che si accinge a stuzziare l’
elefante” Dopo averlo seguito sia come autore ma
soptatutto come cittadino italiano nel mondo, ho
dovuto ahime’ ricredermi e rifrasando uno slogan dei
democratici sia amricani che italiani : “ se p’ffa’ “ .
Intanto rinnovo la mia stima e collaborazione a
politicamentecorretto, fino a che morte non ci separi.
Editoriale
Su ITALIA NEWS PRESS
il 27 06 2008
Rgregio direttore
Gonnella …
“ come lei giustamente
afferma. (Almeno su una
cosa siamo d´accordo),
la legge Tremaglia
"e´nata malata".
Caro Rosario, visto che lei
insiste ….
A me sembra che stiamo dicendo la stessa cosa anche
se con un lessico diverso. Che la legge Tremaglia sia
nata malaticcia l’ ho detto e scritto gia’ nel lontano
2005. ....
Il tutto a pagina 5
PER LA PRIMA VOLTA IL
PADANO PAR
ECCELLENZA...
Si ricorda di essere anche
italiano e abbassa il dito:
I rifiuti campani saranno
smaltito anche dalla
regione Lonbardia
Altro in questo numero …
La petizione da me presentata arriva al Parlamento
ELEGGIBILI SOLO SE RESIDENTI ALL’ESTERO PRIMA
DEL 2001: ASSEGNATA ALLA COMMISSIONE AFFARI
COSTITUZIONALI LA PETIZIONE DI CARMINE
GONNELLA pagina 5
La pensionata piu’ ricca del mondo
pagina 5
Il Super piccolo ministro Brunetta contro la grande
l’Italia degli sprechi pagina 5
Umorismo Disegni Vignette & Indirizzi Utili
Ultima pagina
La Voce Alternativa 2
VIGLIA
Lunedi’ 30 giugno 2008
La politica vista dalla finestra di Viglia
SALVATORE
E POI DICONO CHE I MIRACOLI NON ESISTONO !!!
www.politicamentecorretto.com
STOP ALL’OSCURAMENTO RAI ALL’ESTERO
FIRMA LA PETIZIONE, QUESTO VALE ANCHE
PER l’ON. DI BIAGIO
Salvatore Viglia , Avvocato civilista e Giornalista
professionista con il cuore rivolto a tutti gli italiani nel
mondo
GLI ITALIANI ALL’ESTERO
SARANNO SEMPRE PIU’
“STRANIERI DI ORIGINE
ITALIANA”
PER IL SEN. ALFREDO MANTICA
Di Massimo Seracini ( UDC )
Sotto nella foto il Sottosegretario
affari esteri Sen. Alfredo Mantica
Intendo pubblicamente denunciare
quello che tutti gli italiani
all'estero stanno constatando ogni
giorno dal dopo elezioni e cioe' il
declassamento sistematico del
nostro ruolo nella societa' italiana e
del livello della nostra
rappresentanza politica, voluto dal
Governo
Berlusconi, accettato dai suoi eletti
all'estero e concretizzato da una
serie di atteggiamenti e di scelte
politiche precise nei nostri
confronti, non ultima la nomina di
un sottosegretario al posto di un
Vice Ministro, che era addirittura un
Ministro nel 2001!
Un vero tradimento dopo le
promesse in campagna elettorale dei
candidati al voto estero del PDL che
avrebbero difeso e promosso le
istanze delle nostre comunita', la
lettera aperta di Berlusconi agli
Italiani all'estero che impegnava il
PDL nei nostri confronti, il
tutto accompagnato da un marketing
milionario nei nostri territori,
mirato a dare l'impressione alla
gente che avrebbero contato
veramente qualcosa in un Italia
comprensiva dei suoi milioni nel
mondo!
Il 20 giugno il Sen. Alfredo
Mantica, sottosegretario agli esteri
con delega agli italiani all’estero e
alla promozione culturale, ospite
della trasmissione Italia World di
Rai Italia ha candidamente e
onestamente ammesso che:
- sono stati tolti fondi sui nostri
capitoli di spesa, che avrebbe
cercato di ripristinare (senza
specificare come,ndr.).
- che l’ICI sulla casa di proprieta’
non affittata di un residente
estero e’ ancora nella mire
interpretative dell’agenzia delle
entrate. Ergo saremo gli unici
cittadini italiani a pagarla!
- che il diritto alla cittadinanza che
molti italiani aspettano di
riacquistare (per una legge assurda
di alcuni decenni fa che li ha
penalizzati)
o desiderano
ardentemente per i legami di sangue
che hanno con la Madre Patria e’
equiparato (secondo lui) a quello
degli immigrati che arrivano in
Italia! che i “cervelli in fuga”,
capitale dell’intelligenza italiana,
dovrebbero contribuire al benessere
del Paese attraverso una
fantomatica “rete” (enunciata senza
un riferimento concreto a una
struttura futura e al suo
finanziamento) ma, e qui esplode la
mia indignazione, che il vero futuro
dell’italianita’ all’estero sara la
creazione di una "societa di
italofoni” a cui potranno appartenere
per esempio secondo lui; “ il
ministro della Sanita’ nigeriano che
h
a
studiato a Bologna e parla l’italiano:
alcuni capi di stato dei
Balcani, diversi figli dei ministri
eritrei che studiano nelle scuole
italiane e, insieme a loro – conclude
Mantica – gli italiani all’estero
sempre piu’ stranieri di origine
italiana”!
La mia protesta politica e morale, il
mio s d e g no d i i t a l i a n o a
dichiarazioni come quelle del
responsabile ufficiale del Governo
Berlusconi dei milioni di cittadini
italiani nel mondo, che mai hanno
chiesto nulla alla Madre Patria e che
anzi hanno dato e contribuito al
livello attuale del Paese con le loro
rimesse, investimenti, turismo,
ecc., e’ ENORME e spero che venga
condivisa da tutti i fratelli
emigrati, dalle nostre comunita’ e
associazioni e da chi si e’
assunto,come il sottoscritto,
l’impegno di portare a Roma le
DIRITTO DELL’ INFORMAZIONE PER TUTTI I CITTADINI ITALIANI VICINI E LONTANI
CI PROVA ANCHE IL NEO-ELETTO Aldo Di Biagio
Il deputato del PdL, On. Aldo Di
Biagio, ha presentato un’interrogazione
ai ministri dello Sviluppo economico,
Claudio Scajola, e degli Affari Esteri,
Franco Frattini, sugli eventuali
provvedimenti da adottare per
l’adeguamento del servizio informativo
di cui debbano usufruire gli italiani
residenti all’estero.
L’interrogazione in questione vuole
sollevare la problematica inerente
l’oscuramento della programmazione
televisiva della Rai rivolta ai
connazionali residenti al di fuori dei
confini nazionali, nella fascia oraria
compresa tra le ore 9 e le ore12 nonché
relativo ai maggiori eventi sportivi.
Non ultime, le partite del
Campionato Europeo di calcio,
evento atteso da tutti gli italiani.
Una questione ancora irrisolta dovuta
alla mancata acquisizione, da parte
dell’azienda pubblica, dei diritti di
diffusione all’estero dei suoi
programmi.
Una mancanza che comporta un
deterioramento del diritto ad
un’informazione completa ed
articolata di ciascun cittadino italiano
residente all’estero e che incide
negativamente sulle dinamiche di
valorizzazione della cultura italiana
in terra straniera, privando i nostri
connazionali oltre confine,
rappresentanti del “made in Italy”,
degli strumenti essenziali di
informazione e di promozione.
“Nei prossimi mesi – ha dichiarato
l’On. Aldo Di Biagio – il problema
dell’oscuramento dei programmi Rai
all’estero ci vedrà impegnati in
un’intensa battaglia per il
riconoscimento del diritto di tutti gli
italiani ad accedere liberamente e
senza vincoli di natura alcuna ad una
informazione adeguata e completa”.
Pensionati: doppiamente umiliati
Di Antonio Borghesi
Robin Hood-Tremonti ne ha inventata
un’altra delle sue: una carta prepagata con
scopo sociale, destinata alle fasce più
deboli per l'acquisto di beni alimentari.
Sarà distribuita a circa 1,2 milioni di
beneficiari( pensionati al "minimo") e
varrà intorno a 400 euro l'anno per ogni
destinatario.
L'obiettivo del ministro dell'Economia è
quello di introdurre un supporto per le
fasce deboli ed economicamente
svantaggiate della popolazione per
l'acquisto di beni alimentari e per sconti
sulla bolletta elettrica. La carta, ha
spiegato ieri il ministro Tremonti, sarà
inviata agli aventi diritto «nella più
assoluta riservatezza con la pensione». Ma
quale riservatezza? Essere poveri in una
società come la nostra è già umiliante.
Certo è una condizione che il nostro Robin
Hood-Tremonti non riesce neanche ad
immaginare. Ma quale ulteriore
umiliazione infliggerà ai nostri pensionati
l’esimio Robin-Tremonti! Quanti di loro se
la sentiranno di andare al negozio di pane
e latte o di alimentari e pagare con la
“tessera di riconoscimento di povertà”,
cercando di evitare le occhiate di
compassione degli altri avventori?. E chi ci
garantirà che i commercianti non
aumenteranno i prezzi facendo poi gli
sconti, con il risultato che per i pensionati
non ci sarà alcun vantaggio? E chi ci
guadagnerà dalla gestione amministrativa
(qualche banca di quelle a cui RobinTremonti dice di voler togliere per dare ai
poveri?) E cosa costerà in termini di
burocrazia a tutti i commercianti che
dovranno poi richiedere i rimborsi? Ma
non era molto più semplice istituire per
questi pensionati una sorta di
“quattordicesima” di 400 Euro da pagare
nel mese di luglio di anno?
La Voce Alternativa 3
Lunedi’ 30 giugno 2008
Speciale lunedi’
Il Giorno dopo la Domenica
Questa settimana …..
Anche la
Cultura è un
Made in Italy
di Franco Narducci*
L’immagine dell’Italia è stata messa a
dura prova nelle ultime settimane: basti
pensare ai riflessi dell’emergenza rifiuti
in Campania. E’ allora necessario
risollevare questa “immagine” del
brand Italia mettendo in campo
strategie complesse, sicuramente non
unidirezionali, giacché nell’epoca della
globalizzazione abbiamo sperimentato
(spesso preceduti da altri Paesi) anche
che il nostro patrimonio culturale e
artistico si coniuga egregiamente con la
promozione del nostro sistema
economico e produttivo. Ma chi ha il
compito di progettare e attivare le
strategie giuste in un siffatto scenario?
Al riguardo Riccardo Viale (Il Sole-24
Ore del 12 giugno) chiama in causa gli
Istituti Italiani di Cultura (IIC),
esprimendo una critica minuziosa, dalla
quale dissento ritenendola ingiusta e
soprattutto non corrispondente alla
realtà dei fatti.
La promozione dell’immagine dei
prodotti italiani all’estero, così come
l’organizzazione delle iniziative di
promozione commerciale, è missione
propria degli Istituti di Commercio
Estero e delle Camere di Commercio
italiane all’estero. Se questi hanno
bisogno di essere “riorientati” per
ottenere migliori performance è su di
essi che bisogna intervenire, evitando le
analisi sommarie.
Il ruolo del nostro patrimonio culturale
per la promozione dell’immagine
dell’Italia nel mondo è
importantissimo, come ha ben
evidenziato il Ministro Frattini su
“Ilsole24Ore” del 22 maggio. Alle
parole del Ministro Frattini vorrei
aggiungere che oltre al made in Italy
“light”, cioè la moda, il design, i film,
che sono certamente prodotti di
esportazione, ma che vengono sempre
più fabbricati lontano dall’Italia, e la
cui competitività nel medio periodo non
è sostenibile, bisognerebbe tornare a
valorizzare anche il made in Italy
“heavy”, basato sulla conoscenza, sulla
cultura scientifica, sulla tecnologia.
Non dimentichiamo che il “marchio”
Italia comprende anche Natta e i
polimeri, Marconi e la radio, la Rai e i
suoi programmi di anni fa, e così via…
Agli IIC spetta il compito di diffondere
la conoscenza della lingua e della
cultura italiana, anche in contatto con le
imprese che vendono prodotti culturali;
ma il mondo è cambiato, chiunque può
andare su Internet e documentarsi,
occorre concentrarsi su percorsi e
strategie diverse. Gli IIC oltre ad essere
“diffusori” di cultura devono essere
anche “broadcaster” di cultura,
sfruttando i mezzi tecnologici di oggi, e
“concentratori” di cultura,
organizzando anche contatti tra i nostri
scienziati e il Paese ospitante, in modo
da poter “drenare” cultura scientifica e
tecnologica dall’estero verso l’Italia. Su
questo versante occorre sottolineare che
molto è stato fatto, e Viale non può
ignorarlo: abbiamo una rete primaria di
90 IIC operante in 60 Paesi, ma
abbiamo anche una rete secondaria di
attività svolte da Ambasciate e
Consolati che con pochi mezzi copre
vaste aree geografiche come l’Asia e la
zona del Golfo Persico, con il ricorso ai
moderni mezzi di diffusione.
Dobbiamo tuttavia sgombrare il campo
da due belle illusioni: che si possano
ridurre i costi, e che sia possibile
migliorare il “brand” Italia, senza
migliorare il “prodotto”. L’Istituto
Cervantes spagnolo, portato ad esempio
da Viale, ha un finanziamento di 70
milioni annui contro i 21 dei nostri
Istituti. Pur tra indubbie difficoltà, gli
IIC costituiscono un punto di
riferimento reale e concreto per la
diffusione della nostra cultura
umanistica e scientifica, come ben sa
chi vive all’estero, e ad essi molto deve
la promozione dell’Italia nel mondo.
Sono tanti i Direttori di Istituto che a
risorse limitate fanno corrispondere
risultati eccellenti. Si abbia allora il
coraggio di ammettere che il
peggioramento del brand corrisponde
ad un peggioramento del Paese reale, e
si riparta da lì, ben consci che una
riforma è buona se riesce a interpretare
le esigenze reali che il sistema richiede
in un quadro definito di politica estera
del nostro Paese. La diplomazia
culturale deve allora riacquistare il
ruolo primario che le spetta e deve
riuscire a veicolare quei messaggi e
quei valori propri della tradizione
culturale italiana.
(* Vice Presidente della III
Commissione Affari Esteri della
Camera)
Risorse per gli italiani
indigenti all'estero: Il
governo ha dato parere
favorevole all'Ordine
del Giorno dell'on.
Franco Narducci (PD)
Durante la discussione sulla
"Conversione in legge del decretolegge 27 maggio 2008, n. 93,
recante disposizioni urgenti per
salvaguardare il potere di acquisto
delle famiglie" oggi in Parlamento
il Governo ha accolto l'Ordine del
Giorno presentato come primo
firmatario dall'on. Franco Narducci
dandone parere favorevole .
Tale Ordine del Giorno impegna il
Governo "ad effettuare una
verifica sull'indigenza riguardante
i cittadini italiani residenti
all'estero ed a valutare gli effetti
del provvedimento, al fine di
adottare ulteriori iniziative
normative volte a ripristinare,
anche nell'ambito della prossima
manovra di bilancio, le risorse
economiche occorrenti per
fronteggiare la povertà che
colpisce i nostri connazionali
appartenenti soprattutto alla fascia
di popolazione anziana, in un
quadro di regole rigorose e
condivise".
In nome del
Popolo
Sovrano: “io
ricuso”
ANCORA SUL CASO
DI GIROLAMO
Riforme istituzionali e
ridisegnatura del legislatore
VOTO ALL’ESTERO: “
L’ AVVELENATA “
.Credo sia stato Robert de Flers a
dire che: “la democrazia è il nome
che diamo al popolo ogni volta che
ne abbiamo bisogno”
Oggi, giorno della maturita’
vediamo se anch’io finalmente con
questo brevissimo (as) saggio
riesco a raggiungere la “media” ...
Ricusare , termine poco familiare a
noi comuni mortali, in inglese viene
tradotto: challenge the Judges,
ovvero sfidare il magistrato. L’
emendamento salva Premier cosi’
come e’ stato bollato dalla stampa,
dovrebbe bloccare o sospendere
alcuni processi gia’ in corso. Al
riguardo una marea di inchiostro e’
stato gia’ consumato: “ serio attatto
all’
indipendenza
della
magistratura” , “ legge ad personam
“. “ potrebbe salvare anche il detetro
di alcuni mafiosi “. Tutto in nome
della democrazia e del popolo
sovrano! Se solo il popolo avesse a
disposizione, trenta o quaranta dei
migliori avvocati italiani potremmo
anche accettarla. Ma quando e’ stato
l’ ultima volta che Pasquale lo
Muscio
abbia
“ricusato”
un
magistrato perche’ antipatico o
“ritenuto antipatico”? In alternativa
cosa bisognerebbe aggiungere al
riguardo
all’
emendamento
incriminato, la quale anche il capo
dello Stato ha voluto inserire il suo
di punto interrogativo ? Il popolo
“sovrano”
e’
rappresentato
costituzionalmente
dall’
intero
parlamento e non da una parte di
esso. E’ poco democratico secondo
me,
passare
delle
leggi
o
emendamenti come quelli in
discussione, con una semplice
maggioranza.
Leggi o emendamenti di comune
necessita’ le quali incidono
istituzionalmente sulla vita del
popolo, devono avere un piu’
ampia intesa e i due terzi del
parlamento.
Altrimenti dovremmo dare ragione a
De Flers .
[ cg ]
Se dovessi rifrasare il testo della canzone
di Guccini: “ credete veramente che per
qualche cencesimo o non e una mezza
gloria da stronzo avrei scivacchiato
articoli a destra e a manca?”
Il voto all’ estero con il caso del nonsenatore Di Girolamo cade nella ca***a
piu’ profonda. Il crimine da questo
commesso non ha niente a che vedere
con la legge Tremaglia, da tempo
malaticcia, ma con l’ inganno perpretato
ai danni di 25 mila elettori ignari, del
milione e 700 mila da questi contattati
con delle lettere “gonfiate” Continuo a
ribadire che il reato e’ stato commesso
dal sig. Nicola ( avv.) e non dal
(senatore) Di Girolamo. Un altro
particolare che pochi o nessuno
senonaltro il sottoscritto ha voluto
emfatizzato
duante
la
campagna
elettorale, e’ stato quello di presentare
delle liste, mancante la voce residente
all’ estero a ...dal....Visto che la legge
Tremagla prevedeva che il candidato all’
estero, doveva essere un residente all’
estero, credo ahime’ che non sia stato
solo il Di Girolamo ad infraggere la
legge , ma anche lo Stato Italiano. Le
liste cosi’ come sono state presentate
nelle ripartizioni estere erano tutte da
ritenersi istituzionalmente illegali. Su
queste basi in una lettera aperta
pubblicata anche da alcune agenzie
specializzate di stampa italiana all’
estero, indirizzata al Presidente della
Repubblica Italiana lo stimatissimo
Giorgio Napolitano; alcuni giorni prima
delle elezioni mi sono rifiutato di votare.
Probabilmente il suddetto caso andra’
avanti, pende ancora la denuncia fatta dal
primo dei non eletto l’ Avv. Fantetti, ma
noi operatori dell’ informazione di
stampa all’ estero e mi rivolgo a coloro
piccoli e grandi che inneggiano all’
imparzialita’ e al politicamente corretto,
possiamo e dobbiamo fare e’ quello di: “
BOICOTTARLO” . Ovvero, iniziare un
silenzio stampa nei suoi confronti: “
NON RESIDENTE NON ESISTENTE”
Vuol dire che nel frattempo che la
magistratura e la giunta per le
autorizazzioni a procedere , chiarisca e l’
ho assolvi o condanni, dei 18 faremo a
meno di uno. Personalmente se potessi
averne
facolta’
lo
manderei
“letteralmente” a ca***re .
[ cg ]
A pagina 5 botta e risposta a questo
articol su News Itali Press
La Voce Alternativa 4
ERO
UN
ALIENO
Racconto a puntate di
Martino Cartella
E fu quello che successe.
Quando vidi tutto quel sangue cominciai
ad urlare “Police! Help! Police!” e
cominciai a correre al buio verso la
stazione di Polizia che era ad un
chilometro di distanza, quasi vicino a
dove si abitava. Non ho mai corso così
veloce in tutta la mia vita!
Arrivato ansimante, spiegai
l’accaduto ed il Sergente di turno mi
disse di stare li e partì a cavallo di una
bicicletta. [Oggi sarebbe impensabile che
un poliziotto, solo e disarmato, affronti
un gruppo di venti giovinastri, ma allora
la gente aveva il sacrosanto rispetto della
Polizia e dell’uniforme]. Dopo un’ora,
quando rientrò mi disse che tutto era
sistemato e di andare a dormire .
Però se pensavo che tutto era
finito, mi illudevo. Il fatto che fui io a
correre a chiamare la Polizia, mi mise
nella situazione di attirare tutta le rabbia
degli inglesi. La Polizia li aveva diffidati,
minacciando che, in caso di violenza,
sarebbero stati espulsi dal paese o
Lunedi’ 30 giugno 2008
arrestati, pertanto i loro attacchi verbali si
fecero peggiori e continui.
Uno in particolare, nel nostro
albergo, si chiamava John ed era di
Torquay, mi era stato accoppiato nel
servizio della sala principale dove io
avevo metà dei tavoli e lui l’altra metà.
Non c’era scelta che lavorare assieme,
andare avanti e indietro tra la sala e la
cucina,
lavorare
assieme
nella
preparazione dei tavoli ed assieme
lucidare le stoviglie [Per farti capire
meglio, una volta la settimana bisognava
lucidare, tutte le posate, coltelli, forchette,
cucchiai e cucchiaini, perché erano
d’argento].
E fu così che ci trovammo un giorno, in
cucina, uno accanto all’altro a fare questo
lavoro. Io stavo lucidando i coltelli e lui le
forchette e non smetteva mai di
insultarmi. Le solite parole: dago,
mangiaterra, mafioso, ed altro. Vedendo
che io non reagivo ad un certo punto
disse: “I tedeschi invece di far fuori sei
milioni di ebrei avrebbero dovuto far
fuori sei milioni di italiani”. Non ci vidi
più. Anch’ora oggi, quando penso a quel
momento sono scioccato dalla mia
reazione. Io che non ebbi mai a litigare
con nessuno, debole e magro com’ero,
che evitavo tutti i confronti, in quel
momento esplosi. Mi trovavo alla sua
destra e avevo nella mano sinistra un
coltello da bistecca e nella destra una
pezza di renna e lo stavo pulendo. In un
battere di ciglio lasciai cadere la pezza, gli
presi il bavero della giacca da cameriere e
gli puntai il coltello alla gole e gli dissi
“Prova a ripeterlo?”.
Fu come se il tempo si fosse
La spazzatura di
Napoli vista dagli
USA
Roberto Marchesi
Corrispondente da Dallas, Texas
Ogni volta che incontro un
connazionale, qui a Dallas, la
domanda che mi rivolge e’ sempre la
stessa: ma come e’ potuto succedere
tutto questo? Come si e’ potuto
arrivare a tanto?
RAI International fa vedere quelle
scioccanti immagini durante i
telegiornali, ma gli italiani che
vivono all’estero non riescono a
capire.
Come si fa a capire, a credere che
siano reali quelle montagne di rifiuti
che hanno invaso le strade di Napoli
fino al cuore della citta’, fino ai
luoghi storici.
Tutti ricordano quei luoghi come
pieni di vita, pittoreschi, allegri.
Anche perche’ questo e’ il
caratteristico, scanzonato, modo di
vivere dei napoletani.
E non e’ affatto facile spiegare agli
italiani d’America quello che sta
succedendo a Napoli, perche’ ha
veramente dell’incredibile.
Non sono nuovi alle difficolta’, i
napoletani, ma mai come stavolta
essi sono stati colpiti cosi’
profondamente nella essenza stessa
del loro essere. Stavolta il nemico e’
piu’ temibile perche’ non ha un
nome, non ha una divisa. Il nemico,
ora, e’ quel mucchio gigantesco di
rifiuti puzzolenti, imputriditi, gettati
per le strade da tutti e da tutti per
troppo tempo ignorati,
semplicemente evitati, quasi non
esistessero.
La colpa e’ percio’ un po’ di tutti:
dei governi centrali e locali, delle
imprese per lo smaltimento, degli
amministratori a tutti i livelli, persino
degli ambientalisti. Perche’ tutti
hanno badato agli interessi propri, o
della propria parte, prima che al bene
della popolazione. E dietro a tutti
questi interessi si e’ insinuato
abilmente l’interesse della
“Camorra”, l’organizzazione
criminale che controlla l’intero
territorio della Campania. La
Camorra ha fatto di questa emergenza
una occasione d’affari, offrendo i
propri servizi alle amministrazioni
cittadine per spostare i rifiuti da un
posto all’altro. E questo e’ il risultato:
nauseabondi olezzi che impediscono
a decine, o centinaia di migliaia di
fermato. Vedo ancora oggi la scena vivida e
chiara come se avessi scattato una
fotografia. La punta del coltello sotto il
pomo d’Adamo che aveva appena scalfito
la pelle ed una goccia di sangue che ne
usciva, il volto di John grigio come la
cenere dal terrore e secondi interminabili
guardandoci negli occhi finché due forti
mani mi afferrano dal retro e mi trascinano
via e mentre qualcun’altro faceva lo stesso
con John.
E la reazione subentra e comincio
a tremare. Mi portano nella stanza del
personale e li mi siedo. Mi tolgo la giacca
bianca da cameriere e la appoggio sul
tavolo. Non so quanto tempo dopo entra il
padrone, Mr. Peek, che mi chiede cos’è
successo. Glie lo dico e aggiungo che mi
dimetto e che voglio partire subito per
l’Italia e tornare a casa. Non resto in un
paese dove ci trattano come esseri inferiori.
Mi dice di star seduto e di prendere un tè.
(Gli inglesi sempre, in momenti di crisi ti
dicono di prendere un tè!). Aspetto.
Mentalmente mi organizzo. Andare in
banca il mattino dopo, ritirare tutti i soldi,
fare la valigia, prendere il bus fino alla
stazione, andare a Londra e prendere il
treno per Milano e poi....e poi dove?
Qualcuno mi porta da mangiare e
finalmente Mr. Peek ritorna e mi dice:
“Tutto a posto, puoi ritornare a lavorare,
John se ne e’ andato, l’ ho licenziato” Lo
guardo per un attimo in silenzio e contro la
mia volontà mi spuntano le lacrime.
Il resto dell’estate passo senza
incidenti, salvo che ora si poteva respirare
un’aria diversa. Il gruppo di ragazzi
estremisti ci stava alla larga. Solo una volta
ancora mi imbattei in John. Sempre
cittadini persino di respirare;
pestilenziali ammassi di rifiuti
ovunque, percorsi da topi e insetti di
ogni genere; orrendi velenosi liquami
che scivolano lentamente di fianco
alle abitazioni.
Vorremmo tranquillizzare, spiegando
che il nuovo governo Berlusconi,
insediatosi nel maggio scorso, vuole
risolvere al piu’ presto questa
drammatica situazione. Ma quando
dico che per realizzare il suo piano il
governo ha deciso di mettere i soldati
a guardia delle discariche dei rifiuti,
invece di tranquillizzare i
connazionali li lascio ancor piu’
sgomenti. Mi guardano allibiti, e
chiedono se hanno capito bene:
“L’esercito a sorvegliare le discariche
dei rifiuti e le sue strade di accesso?
Ma dove si e’ mai vista una cosa del
genere?”.
Gia’, dove si e’ vista? Noi useremmo
piuttosto l’esercito per stanare e
mettere in carcere i camorristi, non
per difendere le discariche dei rifiuti,
ma noi siamo lontani, e non possiamo
capire.
nell’Anchor Pub. Mi trovavo li con gli
amici, cioè gli altri camerieri italiani,
spagnoli e francesi quando mi sentii
chiamare. “Sweet Martini!”. [Questo era il
soprannome che tutto il paese mi dava,
derivante dal fatto che bevevo solo Martini
Rosso, che in inglese veniva tradotto
appunto Sweet Martini]. Mi girai di scatto
e vidi John che avanzava verso di me. Ebbi
un attimo di paura ma non feci in tempo a
reagire che mi mise il braccio sulle spalle
e, come se fossimo stati amici d’infanzia,
mi chiese che volevo da bere pagò per me.
E non debbo dimenticare anche che
quell’anno, proprio mentre servivo al
ristorante, vidi, solo a tratti, ma comunque
il gol decisivo, con cui l’Italia fu eliminata
dalla Corea del Nord, nei Mondiali di
Calcio d’Inghilterra. Il ristorante, su
richiesta dei clienti, aveva installato una
piccola televisione in bianco e nero nel
ristorante.
Una cosa che non ti ho detto è
che il Permesso di Lavoro durava solo per
sei mesi e fu così che il 30 Settembre del
1966, con molto rammarico dovetti
lasciare Sidmouth e me ne ritornai nel
Lussemburgo, sempre da mio zio, dove
rimasi per qualche mese, andando poi in
Belgio e a Parigi per un’altro paio di mesi
e ritornando di nuovo al Lussemburgo. Mi
chiederai perché?
Perché ero in attesa di un nuovo contratto
di lavoro per Sidmouth, che eventualmente
arrivò a Marzo ed il 2 di aprile del 1967
arrivai di nuovo al Marlborough Hotel. Fu
un’estate stupenda, dopo
Fine sesta parte
Allora spiego che questa e’ la
situazione oggi, ai napoletani non
resta che rimboccarsi le maniche e
accettare quello che il governo
decidera’ di fare, tenendolo pero’
responsabile se non ce la fara’.
Qualcuno si e’ arricchito mentre altri
dovranno sopportare tutto il peso,
anche sotto il profilo sanitario,
dell’azione di risanamento.
Speriamo almeno che sia finalmente
la volta buona, e che possano
consentire a Napoli e a tutta la
Campania di riscattarsi da questo
terribile sfregio che deturpa la sua
plendida natura e la sua storia.
Si, perche’ forse non tutti lo sanno,
ma Napoli, solo 8 generazioni fa
(circa 170 anni), era la capitale
del Regno delle due Sicilie
(ovvero tutta l’Italia
meridionale), ed era tra le
capitali
Europee
all’avanguardia. Aveva grandi
ricchezze e primeggiava nella
tecnologia, nell’architettura,
nello sfarzo artistico e culturale.
La magnifica reggia di Caserta
e’ stata voluta dai re Carlo e
Ferdinando di Borbone per
rivaleggiare con quelle di
Versailles e di Vienna. Napoli
vanta diversi primati: fu la
prima al mondo a portare
l’acqua corrente nelle case; la
Napoli-Portici (1839) fu la
prima ferrovia italiana per il
trasporto passeggeri. A Napoli
si apri’ il primo Orto-botanico
italiano, e fu realizzato il primo
cimitero per i poveri. La
Certosa di Padula, la Reggia di
Capodimonte, costruite in quel
periodo e con le loro splendide
ceramiche, il teatro San Carlo,
sono un tesoro artistico di valore
inestimabile che tutto il mondo ci
invidia.
Questa e’ la vera Napoli che tutti
vogliamo. Allora dall’America arriva
forte un grido: forza Napoli! La tua
storia non puo’ finire nei rifiuti,
l’incubo di questi giorni dovra’ presto
restare soltanto un brutto ricordo.
La Voce Alternativa 5
Lunedi’ 30 giugno 2008
ROSARIO CAMBIANO ( UDC ) COSI’ COMMENTA DALLA GERMANIA VOTO ALL’ESTERO:
“ L’ AVVELENATA “ SU NEWS ITALIA PRESS IL
27 /06/2008
Egregio direttore Gonnella, come lei giustamente afferma. dipendesse da lei, mandato a ca....e.
(Almeno su una cosa siamo d´accordo), la legge Cosa vorrebbe fare per qualche altro sapendo che ha
raggiunto il suo scopo nella maniera in cui io ho appena
Tremaglia "e´nata malata".
citato sopra?
Ma vorrei ricordarle, che l´iscrizione al registro AIRE non (Ovviamente non intendo dire tutti gli eletti).
autorizza nessuno candidato a comportarsi da delinquente,
nè tanto meno ordinare ai propri leccascarpe di telefonare In un mio articolo precedente le elezioni , che é stato
e dire : quando ti arriva il plico vieni qua da me al pubblicato proprio su questo portale avevo accennato in
patronato che ti aiuto a riempirla. Quindi se lei ritiene che proposito qualche cosa. Ed e´successo veramente. Anche
un eletto solo a causa di una denuncia (la magistratura non nel 2006 e´stato cosi´.
lo ha ancora condannato).
Una persona , in questo caso il senatore ,deve essere se Cambiano a sinistra nella foto
Caro Rosario, visto che lei insiste ….
A me sembra che stiamo dicendo la stessa cosa
anche se con un lessico diverso. Che la legge
Tremaglia sia nata malaticcia l’ ho detto e scritto
gia’ nel lontano 2005. Per quel che riguarda il
voto delegato a terzi, nel caso specifico dei
patronati e associazioni, mi chiedo su quale
pianeta lei vive ? In primis tutti i partiti e candidati
sia nel 2006 che nell’ ultima tornata, hanno
attivato i loro carri elettorali. Altresi’ va
sottolineato i milioni di lettere ( tra queste il
milione e 700 mila del non-residente all’ estero in
questione ) spedite Ahhh non ho ricevuto la sua !!
Mancanza di fondi ? Nel mio articolo a lei
sfuggito, ove facevo riferimento anche a delle liste
istituzionalmente illegale. Lei pensa se accanto al
nome del non-residente all’ estero ci fosse stato la
durata delle sua residenza all’ estero, adesso non
saremmo qui a “ discuterne” del caso. Cosa avrei
fatto a coloro che hanno aiutato i connazionali a
votare ? Assolutamente niente !!!! Il voto e’ un
dovere / diritto del cittadino ed e’ una sua
prerogativa stabilirne il metodo. Se lei ha delle
prove di scorettezze da parte di alcuni lo faccia
presente alla magistratura e ...per essere
politicamente corretto non vado oltre ....
Cordiali saluti Carmine Gonnella
La petizione da me presentata arriva al Parlamento
ELEGGIBILI SOLO SE RESIDENTI ALL’ESTERO PRIMA DEL 2001:
ASSEGNATA ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI LA
PETIZIONE DI CARMINE GONNELLA
Vedi AISE del 13 maggio
ROMA\ aise\ - Un mese fa, Carmine Gonnella, italiano residente a Londra da
dove cura il settimanale elettronico "La voce alternativa", avvalendosi
dell’articolo 50 della Costituzione ha presentato una petizione al Parlamento
italiano. In essa chiedeva che fossero dichiarati eleggibili nella circoscrizione
estero, i connazionali residenti fuori dall’Italia prima dell’entrata in vigore della
Legge Tremaglia, dunque del 2001 La petizione è giunta alla Camera e nella
seduta di questo pomeriggio è stata assegnata alla Commissione Affari
Costituzionali.
Secondo quanto disposto dall’articolo 109 del regolamento della Camera, l'esame della petizione in Commissione può concludersi "con una
risoluzione diretta ad interessare il
Governo alle necessità esposte nella petizione" oppure "con una decisione di abbinamento con un eventuale progetto di legge all'ordine del
giorno". (aise 16 giugno 2008 )
Il Super piccolo ministro Brunetta contro la grande l’Italia degli sprechi
ECONOMIA
di Nunzia Auletta ( politicamentecorretto )
Presentato il pacchetto di 34 proposte
per la riforma della PA
Dopo la guerra dichiarata ai fannulloni,
l’operazione trasparenza, che ha messo in rete i dati
delle consulenze e l’attacco al proliferare del
distacco sindacale, l’intraprendente ministro per la
Funzione Pubblica, ha presentato oggi il suo
pacchetto di riforme. 34 provvedimenti che
dovrebbero portare l’operato degli uffici pubblici a
canoni di efficienza, trasparenza e meritocrazia:
una vera innovazione nel panorama burocratico
del nostro paese. Se continua così Brunetta,
diventerà il ministro più popolare della storia
repubblicana: alti già gli indici di gradimento nei
confronti dei suoi annunci.
Mentre molti membri del governo sembrano
accapigliarsi per affari privati, che esulano dal
travaglio quotidiano degli italiani, il paladino
dell’efficienza pubblica, promette quello che
qualunque cittadino, alle prese con la PA,
vorrebbe sentirsi dire. I suoi annunci da oggi si
sono trasformati in un pacchetto di 34
provvedimenti che dovrebbero riformare
profondamente la pubblica amministrazione.
Diamo un’occhiata ad alcune delle proposte,
interpretate dal comune cittadino.
Via quelli che non vogliono lavorare e che fanno i
furbi. Si prevede un più accurato sistema di
valutazione del personale, con elementi premianti
sulla base del merito. Finalmente merito! Ci sarà
da litigare con concorsi pilotati e assunzioni
clientelari, ma lasciateci sognare…
Dirigenti che dirigano. Maggiore autonomia a
livelli dirigenziali, accompagnata da maggiore
assunzione di responsabilità per i risultati di
gestione. Niente che non si faccia già in qualunque
normale e sana organizzazione pubblica o privata.
È finita la pacchia per i consulenti. Non è stata una
sorpresa per nessuno che la pubblica
amministrazione si serva delle consulenze esterne
in maniera smisurata. E’ un segreto di Pulcinella
che, senza fare di tutta l’erba un fascio,
l’assegnazione di questi contratti rispondi spesso
più alla logica di favori resi che alla ricerca di
professionalità non presenti nella PA. Sarà pure
l’invidia a parlare, ma era ora di darci un taglio…
sono sempre le nostre tasse!
Basta con lo strapotere della burocrazia. I cittadini
potranno organizzare Class Action contro la PA.
Pioveranno cause! il repertorio di torti subiti,
torture psicologiche e semplici dispetti burocratici è
infinito e supera la fantasia del più laureato
scrittore di horror.
Come non sentire una profonda simpatia per il
ministro Brunetta, intraprendente e studioso, con
voglia di innovare e cambiare davvero i connotati
della nostra (perchè pagata da noi) amministrazione
pubblica. Ci auguriamo che il suo pacchetto possa
crescere e riprodursi, in un trionfo di buon servizio
ed equità, e che possa con poteri da super eroe
sconfiggere la triade di villani: Clientelismo,
Corruzione e Privilegio.
La pensionata piu’ ricca del mondo
La Regina d’ Inglilterra e famiglia , costerebbero al cittadino inglese la bellezza di 66 pence cadauno . Questo e’
quando e’ stato riportato dai notai di Buckingham Palace Un totale di 40 milioni di sterline annue Le sole spese di
viaggi oltreconfini variano di anno in anno.
La bella “notizia “ e’ che nei prossimi 12 anni non vi saranno aumenti di essenziali progetti di manutenzioni, viene
estimato un recupero di 8 milioni di sterline.
Vuol dire che la Regina d’ Inglilterra e del Commonwealth, continuera’ ad andare a “cavallo” e chiamare un
idraulico per sturare le sue tubature .
La Voce Alternativa 6
Umorismo
( ultimo aggiornamento 30 giugno )
INDIRIZZI UTILI
Lunedi’ 30 giugno 2008
Vignette
Disegni
UMORISMO
Tra una antenna ed una barzelletta
A cura di A lfonso Del Guercio e carmine gonnella
Donna INTERNET: donna di difficile accesso.
Donna HARD-DISK: si ricorda di tutto, PER
SEMPRE.
Donna MOUSE: funziona solo se maltrattata e
sbattuta.
Donna SERVER: sempre occupata quando devi
usarla.
Donna WINDOWS: tutti sanno che non funziona ma
nessuno può viverne senza.
Donna WORD: ha sempre una sorpresa riservata per
voi ma non esiste nessuno al mondo che la
comprenda del tutto.
Donna MULTIMEDIA: fa sembrare tutto molto
bello.
Donna MICROSOFT: vuole avere il dominio su
tutti gli uomini che incontra e tenta di convincerli
che lei è la cosa migliore per loro. Fa di tutto per
metterti contro le altre donne e promette che
avrai tutto ciò che vorrai se solo gli consegni
l'agenda con i numeri di telefono delle tue
amiche. Prima che tu te ne accorga diventerà
l'unica nella tua vita. Arriverà il giorno in cui per
aprire il frigorifero o per prendere le chiavi della
macchina avrai bisogno del suo permesso.
Donna D.O.S.: tutti l'hanno utilizzata almeno una
volta ma nessuno la vuole più.
Donna PASSWORD: credi di essere l'unico che
la conosce ma la conosce mezzo mondo...
Donna BACKUP: avete sempre creduto che avesse
tutto quello che potesse servire ma al momento della
verità manca sempre qualcosa.
Donna MP3: tutti vogliono scaricarla.
Donna POWERPOINT: solo Bill Gates ha la
pazienza di utilizzarla per più di mezz'ora.
Donna EXCEL: dicono che serve per tante cose ma si
utilizza solo per le quattro operazioni di base.
DISEGNI Angelina Gonnella
Donna VIRUS: anche conosciuta come "moglie",
quando meno te lo aspetti arriva, si installa e si
impossessa di tutte le risorse. Se provi a
disinstallarla perderai qualcosa, se non ci provi...
perderai tutto!
Donna SCANDISK: si sa che è buona e che vuole
solo aiutarti, ma in fondo nessuno sa che cosa stia
realmente facendo...
Donna SCREENSAVER: non serve a niente ma è
divertente!
Donna PAINTBRUSH: serve solo per i suoi figli.
Donna UTENTE: Sbaglia tutto quello che fa e
chiede sempre di più di quello di cui ha bisogno.
Donna CPU: Da fuori sembra che abbia tutto, ma
dentro è vuota.
Donna MONITOR: Ti fa vedere la vita con colori
più brillanti.
Donna LETTORE CD: è sempre più veloce.
Donna DATAWAREHOUSING: ti tiene al
corrente di tutto tranne di quello che realmente ti
interessa.
Donna E-MAIL: ogni dieci cose che ti dice, otto
sono stronzate.
Donna RAM: dimentica tutto quello che ha fatto
appena si disconnette.
CHI SIAMO
La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa nasce nel 2005 da una
iniziativa singolare e innovativa di Carmine Gonnella,
con lo scopo di integrare le due culture , migratoria e
madre patria. La voce di tutti e per tutti, rispettando le
regole del buon costume [ art 21 ] Motto: “Informare,
Sensibilizzare, Indirizzare stimolando il dialogo” ovvero
portare l’informazione al diretto interessato.
Le responsabilita’ legali di cio’ che viene espresso sono
da accreditare esclusivamente ai diretti firmatari. Trattiamo la politica con occhio imparziale e non
fazioso, ognuno e’ libero di esprimere il proprio credo.
Anche se ...non badiamo allo stile o retoriche ma all’
essenza, e come disse il grande Filosofo :
” il piu’ appartiene al diavolo.”
PRINCIPIO FODAMENTALE DI OGNI
DEMOCRAZIA
Al mondo non esistono esseri superiori o privileggiati ma
specie diverse nel corpo e nello spirito con eguali
esigenze esistenziali.
Una societa’ che non garantisca eguali opportunita’ e
diritti a tutti non e’ Democrazia
[ Carmine Gonnella]
COLLABORIAMO O
ABBIAMO COLLABORATO CON….
AMBASCIATA D’ITALIA A LONDRA
14, Three Kings Yard London W1K 4EHTel:
Tel.: 020 73122200 Fax: 020 73122230
Sito & Newsletter www.amblondra.esteri.
Ufficio Stampa [email protected]
CONSOLATO GENERALE D’ITALIA A LONDRA
38 Eaton Place London SW1X 8AN
Tel: 020 7235 9371 Fax: 020 7 8231 609
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COMITES DI LONDRA
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Segreteria: Miriam Andreon Tel: 0207 735
5672
Presidente : Comm. Girolamo Cancilla
Vice Cons. Franco Bruto
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Franco Roberto Marchesi Alfonso Del Guercio
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Martino Cartella
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Italiaestera
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www.italiaestera.net
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L’ Ideale
L’Altra Italia
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On. Marco Zacchera
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