La spazzatura di Napoli vista dagli USA Caro Rosario, visto che lei
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La spazzatura di Napoli vista dagli USA Caro Rosario, visto che lei
La Voce della Dissidenza Anno 3 Numero 47 Informazioni di ritorno dall’ estero Londra & Kent Lunedi 30 giugno 2008 Fondatore & Editore Carmine Gonnella Settimanale elettronico gratuito & autogestito di opinioni, informazioni di ritorno e approfondimenti La politica vista dalla finestra di Viglia ERO UN ALIENO Un breve racconto a puntate di GLI ITALIANI ALL’ESTERO SARANNO SEMPRE PIU’ “STRANIERI DI ORIGINE ITALIANA” PER IL SEN. ALFREDO MANTICA di Massimo Seracini ( UDC ) USA Interrogazione di Aldo Di Biagio Pensionati: doppiamente umiliati di Antonio Borghesi Pagina 2 MARTINO CARTELLA Parte sesta Pagina 4 Informazione libera e imparziale all’ estero L’ angolino della Poesia Speciale MARIA ROSARIA LONGOBARDI Insegnante & Scrittrice per bambini Il Giorno dopo la Domenica Franco Narducci .. Anche la Cultura è un Made in Italy GIOVANNA LI VOLTI GUZZARDI Poeta & Fondatore di ALIAS La rubrica riprendera’ a luglio Editoriali In nome del popolo sovrano “ io ricuso “ Pagina 3 Autocitazione di questa settimana … “ Leggi o emendamenti di comune necessita’ le quali incidono istituzionalmente sulla vita del popolo, devono avere un piu’ ampia intesa e i due terzi del parlamento. EDITORIALE La spazzatura di Napoli vista dagli USA MORTI BIANCHE O VITTIME DI UNA GUERRA MAI DICHIARATA ? Altro non passa “lo straniero “ Se andate in giro nelle serre dove si coltiva di tutto, troverete che l'80% di lavoratori sono stranieri. Sono stranieri perché il contatto con i pesticidi è altamente nocivo per la salute umana, ma questo agli stranieri non viene detto, gli viene solo dato un panino che consumano nella serra, e venti euro, se va bene, quando finisce la giornata di lavoro. Poi dopo due anni ti ritrovi con un cancro alla prostata e il dottore ti chiede "ma lei è a contatto con pesticidi?" Vorrei rifarmi a questo allucinante testo trovato in rete. Tutti sappiamo ( o dovrebbo sapere ) che un lavoratore su 6 che muore sul lavoro oggi e’ un immigrato. Secondo le statistiche del 2007. in Italia sono morti la bellezza di 1300 “lavoratori” Beh pare uno ogni 7 ore. Questa guerra mai dichiarata esiste anche in Gran Bretagna ma sei volte in meno. Bisognerebbe anche dire che in G.B il lavoro in nero e’ concentrato per la maggiore nel campo della ristorazione. 1300 ? Un vero e proprio bollettino di guerra, se pensiamo che dagli inizi della guerra in Iraq i militari della coalizione anglo-americana sono stati 3.500, le morti sul lavoro in Italia hanno superato le 5.200 Le morti straniere nei cantieri ha raggiunto quasi il 17% . Forse qualcuno dovrebbe dire a Bossi che il sangue dello ”staniero “ e’ servito anche per il benessere degli italiani. E’ inutile dire che e’ tutta colpa del capitalismo selvaggio e la competivita’ imprendoriale , perche’ diranno ( loro i competitori ) che e’ frutto di menti bolsceviche . Resta il fatto che se si va avanti cosi’, i nuovi malcapitati moriranno prima di raggiungere il posto di lavoro. Non oserei chiedermi e chiedervi a quanto ammontavano le morti bianche in Italia 30 anni fa, senza il costante monitoraggio della stampa e le televioni di oggi ? Ultimamente si parla tanto di “affiancare” l’ esercito per 6 mesi. Ggli eserciti si utilizzano solo se la propra nazione e’ messa in pericolo da attacchi terroristici o guerriglie urbane e in Italia non credo sia il caso, bisognerebbe utilizzare ( anche come deterrente ) le forze dell’ esercito affiancandole alla guardia di finanza per i controlli nei cantieri; visto che secondo l'Ispettorato del lavoro su 60 lavoratori 22 risultano in nero. Cioè il 35%. E questo sopratutto al sud. d’Italia. Roberto Marchesi Corrispondente da Dallas, Texas Pagina 4 Cos’e’ realmente il “politicamente corretto ? Editoriale VOTO ALL’ ESTERO: “ L’AVVELENATA “ Pagina 3 ANCORA SUL CASO DI GIROLAMO Risposta di Rosario Cambiano ( UDC ) dalla Germania ( nella foto ) Non me ne voglia SalvatoreViglia per aver voluto nel mio piccolo esprimere anche la mia. Una domanda che mi sonop posto sin dall’ inizio di questa mia” ostinata “ esperienza editoriale che molto probabilmente volgera’ al termine. In un mondo editoriale dove l’ imparzialita’ e la corretteza del politicamente corretto e’ quasi assente, vuoi perche’ il finanziamento pubblico alla stampa, spinge spesso a delle scelte di parte, vuoi anche perche’ l’ Io “ , la bestia che alberga in noi non sempre ci lascia scegliere liberamente. Fortunatamente non leggo e non ho mai letto giornali a pagamento La liberta’ di stampa e’ sacrosanta ma quando sfocia nel ridicolo e il pettegolo e’ da condannare. [ Mi riferisco se mi e’ pormesso alle nuove normative sull’ intercettazione e le loro pubblicazioni, pubblicare le intercettazione del Sig. Rossi potrebbe per qualche giornale nazionale incrementare la vendita di qualche copia in piu’, ma a noi popolo farebbe piu’ piacere leggere in prima pagina a caratteri cubitali che: “ grazie alle intercettazioni della magistratura, il Sig. Rossi e’ finito in galera e ci restera’ “] Chiusa questa breve parentesi ritorno alla domanda chiave, il politicamente corretto secondo me e’ “ mettere “ ignudo “ il legislatore e ricondurlo alla comune mortalita’. Da che mondo e’ mondo grandi non si nasce. Quando nell’ agosto dell’ anno scorso il direttore nonche’ giornalista a Montecitorio per gli italiani all’ estero Viglia, mi chiese di collaborare a politicamentecorretto, a parte il mio grande entusiasmo, mi salto’ subito alla mente ( non me ne voglia Salvo ) ecco qua’ ci risiamo: “ un’ altra mosca bianca che si accinge a stuzziare l’ elefante” Dopo averlo seguito sia come autore ma soptatutto come cittadino italiano nel mondo, ho dovuto ahime’ ricredermi e rifrasando uno slogan dei democratici sia amricani che italiani : “ se p’ffa’ “ . Intanto rinnovo la mia stima e collaborazione a politicamentecorretto, fino a che morte non ci separi. Editoriale Su ITALIA NEWS PRESS il 27 06 2008 Rgregio direttore Gonnella … “ come lei giustamente afferma. (Almeno su una cosa siamo d´accordo), la legge Tremaglia "e´nata malata". Caro Rosario, visto che lei insiste …. A me sembra che stiamo dicendo la stessa cosa anche se con un lessico diverso. Che la legge Tremaglia sia nata malaticcia l’ ho detto e scritto gia’ nel lontano 2005. .... Il tutto a pagina 5 PER LA PRIMA VOLTA IL PADANO PAR ECCELLENZA... Si ricorda di essere anche italiano e abbassa il dito: I rifiuti campani saranno smaltito anche dalla regione Lonbardia Altro in questo numero … La petizione da me presentata arriva al Parlamento ELEGGIBILI SOLO SE RESIDENTI ALL’ESTERO PRIMA DEL 2001: ASSEGNATA ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI LA PETIZIONE DI CARMINE GONNELLA pagina 5 La pensionata piu’ ricca del mondo pagina 5 Il Super piccolo ministro Brunetta contro la grande l’Italia degli sprechi pagina 5 Umorismo Disegni Vignette & Indirizzi Utili Ultima pagina La Voce Alternativa 2 VIGLIA Lunedi’ 30 giugno 2008 La politica vista dalla finestra di Viglia SALVATORE E POI DICONO CHE I MIRACOLI NON ESISTONO !!! www.politicamentecorretto.com STOP ALL’OSCURAMENTO RAI ALL’ESTERO FIRMA LA PETIZIONE, QUESTO VALE ANCHE PER l’ON. DI BIAGIO Salvatore Viglia , Avvocato civilista e Giornalista professionista con il cuore rivolto a tutti gli italiani nel mondo GLI ITALIANI ALL’ESTERO SARANNO SEMPRE PIU’ “STRANIERI DI ORIGINE ITALIANA” PER IL SEN. ALFREDO MANTICA Di Massimo Seracini ( UDC ) Sotto nella foto il Sottosegretario affari esteri Sen. Alfredo Mantica Intendo pubblicamente denunciare quello che tutti gli italiani all'estero stanno constatando ogni giorno dal dopo elezioni e cioe' il declassamento sistematico del nostro ruolo nella societa' italiana e del livello della nostra rappresentanza politica, voluto dal Governo Berlusconi, accettato dai suoi eletti all'estero e concretizzato da una serie di atteggiamenti e di scelte politiche precise nei nostri confronti, non ultima la nomina di un sottosegretario al posto di un Vice Ministro, che era addirittura un Ministro nel 2001! Un vero tradimento dopo le promesse in campagna elettorale dei candidati al voto estero del PDL che avrebbero difeso e promosso le istanze delle nostre comunita', la lettera aperta di Berlusconi agli Italiani all'estero che impegnava il PDL nei nostri confronti, il tutto accompagnato da un marketing milionario nei nostri territori, mirato a dare l'impressione alla gente che avrebbero contato veramente qualcosa in un Italia comprensiva dei suoi milioni nel mondo! Il 20 giugno il Sen. Alfredo Mantica, sottosegretario agli esteri con delega agli italiani all’estero e alla promozione culturale, ospite della trasmissione Italia World di Rai Italia ha candidamente e onestamente ammesso che: - sono stati tolti fondi sui nostri capitoli di spesa, che avrebbe cercato di ripristinare (senza specificare come,ndr.). - che l’ICI sulla casa di proprieta’ non affittata di un residente estero e’ ancora nella mire interpretative dell’agenzia delle entrate. Ergo saremo gli unici cittadini italiani a pagarla! - che il diritto alla cittadinanza che molti italiani aspettano di riacquistare (per una legge assurda di alcuni decenni fa che li ha penalizzati) o desiderano ardentemente per i legami di sangue che hanno con la Madre Patria e’ equiparato (secondo lui) a quello degli immigrati che arrivano in Italia! che i “cervelli in fuga”, capitale dell’intelligenza italiana, dovrebbero contribuire al benessere del Paese attraverso una fantomatica “rete” (enunciata senza un riferimento concreto a una struttura futura e al suo finanziamento) ma, e qui esplode la mia indignazione, che il vero futuro dell’italianita’ all’estero sara la creazione di una "societa di italofoni” a cui potranno appartenere per esempio secondo lui; “ il ministro della Sanita’ nigeriano che h a studiato a Bologna e parla l’italiano: alcuni capi di stato dei Balcani, diversi figli dei ministri eritrei che studiano nelle scuole italiane e, insieme a loro – conclude Mantica – gli italiani all’estero sempre piu’ stranieri di origine italiana”! La mia protesta politica e morale, il mio s d e g no d i i t a l i a n o a dichiarazioni come quelle del responsabile ufficiale del Governo Berlusconi dei milioni di cittadini italiani nel mondo, che mai hanno chiesto nulla alla Madre Patria e che anzi hanno dato e contribuito al livello attuale del Paese con le loro rimesse, investimenti, turismo, ecc., e’ ENORME e spero che venga condivisa da tutti i fratelli emigrati, dalle nostre comunita’ e associazioni e da chi si e’ assunto,come il sottoscritto, l’impegno di portare a Roma le DIRITTO DELL’ INFORMAZIONE PER TUTTI I CITTADINI ITALIANI VICINI E LONTANI CI PROVA ANCHE IL NEO-ELETTO Aldo Di Biagio Il deputato del PdL, On. Aldo Di Biagio, ha presentato un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e degli Affari Esteri, Franco Frattini, sugli eventuali provvedimenti da adottare per l’adeguamento del servizio informativo di cui debbano usufruire gli italiani residenti all’estero. L’interrogazione in questione vuole sollevare la problematica inerente l’oscuramento della programmazione televisiva della Rai rivolta ai connazionali residenti al di fuori dei confini nazionali, nella fascia oraria compresa tra le ore 9 e le ore12 nonché relativo ai maggiori eventi sportivi. Non ultime, le partite del Campionato Europeo di calcio, evento atteso da tutti gli italiani. Una questione ancora irrisolta dovuta alla mancata acquisizione, da parte dell’azienda pubblica, dei diritti di diffusione all’estero dei suoi programmi. Una mancanza che comporta un deterioramento del diritto ad un’informazione completa ed articolata di ciascun cittadino italiano residente all’estero e che incide negativamente sulle dinamiche di valorizzazione della cultura italiana in terra straniera, privando i nostri connazionali oltre confine, rappresentanti del “made in Italy”, degli strumenti essenziali di informazione e di promozione. “Nei prossimi mesi – ha dichiarato l’On. Aldo Di Biagio – il problema dell’oscuramento dei programmi Rai all’estero ci vedrà impegnati in un’intensa battaglia per il riconoscimento del diritto di tutti gli italiani ad accedere liberamente e senza vincoli di natura alcuna ad una informazione adeguata e completa”. Pensionati: doppiamente umiliati Di Antonio Borghesi Robin Hood-Tremonti ne ha inventata un’altra delle sue: una carta prepagata con scopo sociale, destinata alle fasce più deboli per l'acquisto di beni alimentari. Sarà distribuita a circa 1,2 milioni di beneficiari( pensionati al "minimo") e varrà intorno a 400 euro l'anno per ogni destinatario. L'obiettivo del ministro dell'Economia è quello di introdurre un supporto per le fasce deboli ed economicamente svantaggiate della popolazione per l'acquisto di beni alimentari e per sconti sulla bolletta elettrica. La carta, ha spiegato ieri il ministro Tremonti, sarà inviata agli aventi diritto «nella più assoluta riservatezza con la pensione». Ma quale riservatezza? Essere poveri in una società come la nostra è già umiliante. Certo è una condizione che il nostro Robin Hood-Tremonti non riesce neanche ad immaginare. Ma quale ulteriore umiliazione infliggerà ai nostri pensionati l’esimio Robin-Tremonti! Quanti di loro se la sentiranno di andare al negozio di pane e latte o di alimentari e pagare con la “tessera di riconoscimento di povertà”, cercando di evitare le occhiate di compassione degli altri avventori?. E chi ci garantirà che i commercianti non aumenteranno i prezzi facendo poi gli sconti, con il risultato che per i pensionati non ci sarà alcun vantaggio? E chi ci guadagnerà dalla gestione amministrativa (qualche banca di quelle a cui RobinTremonti dice di voler togliere per dare ai poveri?) E cosa costerà in termini di burocrazia a tutti i commercianti che dovranno poi richiedere i rimborsi? Ma non era molto più semplice istituire per questi pensionati una sorta di “quattordicesima” di 400 Euro da pagare nel mese di luglio di anno? La Voce Alternativa 3 Lunedi’ 30 giugno 2008 Speciale lunedi’ Il Giorno dopo la Domenica Questa settimana ….. Anche la Cultura è un Made in Italy di Franco Narducci* L’immagine dell’Italia è stata messa a dura prova nelle ultime settimane: basti pensare ai riflessi dell’emergenza rifiuti in Campania. E’ allora necessario risollevare questa “immagine” del brand Italia mettendo in campo strategie complesse, sicuramente non unidirezionali, giacché nell’epoca della globalizzazione abbiamo sperimentato (spesso preceduti da altri Paesi) anche che il nostro patrimonio culturale e artistico si coniuga egregiamente con la promozione del nostro sistema economico e produttivo. Ma chi ha il compito di progettare e attivare le strategie giuste in un siffatto scenario? Al riguardo Riccardo Viale (Il Sole-24 Ore del 12 giugno) chiama in causa gli Istituti Italiani di Cultura (IIC), esprimendo una critica minuziosa, dalla quale dissento ritenendola ingiusta e soprattutto non corrispondente alla realtà dei fatti. La promozione dell’immagine dei prodotti italiani all’estero, così come l’organizzazione delle iniziative di promozione commerciale, è missione propria degli Istituti di Commercio Estero e delle Camere di Commercio italiane all’estero. Se questi hanno bisogno di essere “riorientati” per ottenere migliori performance è su di essi che bisogna intervenire, evitando le analisi sommarie. Il ruolo del nostro patrimonio culturale per la promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo è importantissimo, come ha ben evidenziato il Ministro Frattini su “Ilsole24Ore” del 22 maggio. Alle parole del Ministro Frattini vorrei aggiungere che oltre al made in Italy “light”, cioè la moda, il design, i film, che sono certamente prodotti di esportazione, ma che vengono sempre più fabbricati lontano dall’Italia, e la cui competitività nel medio periodo non è sostenibile, bisognerebbe tornare a valorizzare anche il made in Italy “heavy”, basato sulla conoscenza, sulla cultura scientifica, sulla tecnologia. Non dimentichiamo che il “marchio” Italia comprende anche Natta e i polimeri, Marconi e la radio, la Rai e i suoi programmi di anni fa, e così via… Agli IIC spetta il compito di diffondere la conoscenza della lingua e della cultura italiana, anche in contatto con le imprese che vendono prodotti culturali; ma il mondo è cambiato, chiunque può andare su Internet e documentarsi, occorre concentrarsi su percorsi e strategie diverse. Gli IIC oltre ad essere “diffusori” di cultura devono essere anche “broadcaster” di cultura, sfruttando i mezzi tecnologici di oggi, e “concentratori” di cultura, organizzando anche contatti tra i nostri scienziati e il Paese ospitante, in modo da poter “drenare” cultura scientifica e tecnologica dall’estero verso l’Italia. Su questo versante occorre sottolineare che molto è stato fatto, e Viale non può ignorarlo: abbiamo una rete primaria di 90 IIC operante in 60 Paesi, ma abbiamo anche una rete secondaria di attività svolte da Ambasciate e Consolati che con pochi mezzi copre vaste aree geografiche come l’Asia e la zona del Golfo Persico, con il ricorso ai moderni mezzi di diffusione. Dobbiamo tuttavia sgombrare il campo da due belle illusioni: che si possano ridurre i costi, e che sia possibile migliorare il “brand” Italia, senza migliorare il “prodotto”. L’Istituto Cervantes spagnolo, portato ad esempio da Viale, ha un finanziamento di 70 milioni annui contro i 21 dei nostri Istituti. Pur tra indubbie difficoltà, gli IIC costituiscono un punto di riferimento reale e concreto per la diffusione della nostra cultura umanistica e scientifica, come ben sa chi vive all’estero, e ad essi molto deve la promozione dell’Italia nel mondo. Sono tanti i Direttori di Istituto che a risorse limitate fanno corrispondere risultati eccellenti. Si abbia allora il coraggio di ammettere che il peggioramento del brand corrisponde ad un peggioramento del Paese reale, e si riparta da lì, ben consci che una riforma è buona se riesce a interpretare le esigenze reali che il sistema richiede in un quadro definito di politica estera del nostro Paese. La diplomazia culturale deve allora riacquistare il ruolo primario che le spetta e deve riuscire a veicolare quei messaggi e quei valori propri della tradizione culturale italiana. (* Vice Presidente della III Commissione Affari Esteri della Camera) Risorse per gli italiani indigenti all'estero: Il governo ha dato parere favorevole all'Ordine del Giorno dell'on. Franco Narducci (PD) Durante la discussione sulla "Conversione in legge del decretolegge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie" oggi in Parlamento il Governo ha accolto l'Ordine del Giorno presentato come primo firmatario dall'on. Franco Narducci dandone parere favorevole . Tale Ordine del Giorno impegna il Governo "ad effettuare una verifica sull'indigenza riguardante i cittadini italiani residenti all'estero ed a valutare gli effetti del provvedimento, al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a ripristinare, anche nell'ambito della prossima manovra di bilancio, le risorse economiche occorrenti per fronteggiare la povertà che colpisce i nostri connazionali appartenenti soprattutto alla fascia di popolazione anziana, in un quadro di regole rigorose e condivise". In nome del Popolo Sovrano: “io ricuso” ANCORA SUL CASO DI GIROLAMO Riforme istituzionali e ridisegnatura del legislatore VOTO ALL’ESTERO: “ L’ AVVELENATA “ .Credo sia stato Robert de Flers a dire che: “la democrazia è il nome che diamo al popolo ogni volta che ne abbiamo bisogno” Oggi, giorno della maturita’ vediamo se anch’io finalmente con questo brevissimo (as) saggio riesco a raggiungere la “media” ... Ricusare , termine poco familiare a noi comuni mortali, in inglese viene tradotto: challenge the Judges, ovvero sfidare il magistrato. L’ emendamento salva Premier cosi’ come e’ stato bollato dalla stampa, dovrebbe bloccare o sospendere alcuni processi gia’ in corso. Al riguardo una marea di inchiostro e’ stato gia’ consumato: “ serio attatto all’ indipendenza della magistratura” , “ legge ad personam “. “ potrebbe salvare anche il detetro di alcuni mafiosi “. Tutto in nome della democrazia e del popolo sovrano! Se solo il popolo avesse a disposizione, trenta o quaranta dei migliori avvocati italiani potremmo anche accettarla. Ma quando e’ stato l’ ultima volta che Pasquale lo Muscio abbia “ricusato” un magistrato perche’ antipatico o “ritenuto antipatico”? In alternativa cosa bisognerebbe aggiungere al riguardo all’ emendamento incriminato, la quale anche il capo dello Stato ha voluto inserire il suo di punto interrogativo ? Il popolo “sovrano” e’ rappresentato costituzionalmente dall’ intero parlamento e non da una parte di esso. E’ poco democratico secondo me, passare delle leggi o emendamenti come quelli in discussione, con una semplice maggioranza. Leggi o emendamenti di comune necessita’ le quali incidono istituzionalmente sulla vita del popolo, devono avere un piu’ ampia intesa e i due terzi del parlamento. Altrimenti dovremmo dare ragione a De Flers . [ cg ] Se dovessi rifrasare il testo della canzone di Guccini: “ credete veramente che per qualche cencesimo o non e una mezza gloria da stronzo avrei scivacchiato articoli a destra e a manca?” Il voto all’ estero con il caso del nonsenatore Di Girolamo cade nella ca***a piu’ profonda. Il crimine da questo commesso non ha niente a che vedere con la legge Tremaglia, da tempo malaticcia, ma con l’ inganno perpretato ai danni di 25 mila elettori ignari, del milione e 700 mila da questi contattati con delle lettere “gonfiate” Continuo a ribadire che il reato e’ stato commesso dal sig. Nicola ( avv.) e non dal (senatore) Di Girolamo. Un altro particolare che pochi o nessuno senonaltro il sottoscritto ha voluto emfatizzato duante la campagna elettorale, e’ stato quello di presentare delle liste, mancante la voce residente all’ estero a ...dal....Visto che la legge Tremagla prevedeva che il candidato all’ estero, doveva essere un residente all’ estero, credo ahime’ che non sia stato solo il Di Girolamo ad infraggere la legge , ma anche lo Stato Italiano. Le liste cosi’ come sono state presentate nelle ripartizioni estere erano tutte da ritenersi istituzionalmente illegali. Su queste basi in una lettera aperta pubblicata anche da alcune agenzie specializzate di stampa italiana all’ estero, indirizzata al Presidente della Repubblica Italiana lo stimatissimo Giorgio Napolitano; alcuni giorni prima delle elezioni mi sono rifiutato di votare. Probabilmente il suddetto caso andra’ avanti, pende ancora la denuncia fatta dal primo dei non eletto l’ Avv. Fantetti, ma noi operatori dell’ informazione di stampa all’ estero e mi rivolgo a coloro piccoli e grandi che inneggiano all’ imparzialita’ e al politicamente corretto, possiamo e dobbiamo fare e’ quello di: “ BOICOTTARLO” . Ovvero, iniziare un silenzio stampa nei suoi confronti: “ NON RESIDENTE NON ESISTENTE” Vuol dire che nel frattempo che la magistratura e la giunta per le autorizazzioni a procedere , chiarisca e l’ ho assolvi o condanni, dei 18 faremo a meno di uno. Personalmente se potessi averne facolta’ lo manderei “letteralmente” a ca***re . [ cg ] A pagina 5 botta e risposta a questo articol su News Itali Press La Voce Alternativa 4 ERO UN ALIENO Racconto a puntate di Martino Cartella E fu quello che successe. Quando vidi tutto quel sangue cominciai ad urlare “Police! Help! Police!” e cominciai a correre al buio verso la stazione di Polizia che era ad un chilometro di distanza, quasi vicino a dove si abitava. Non ho mai corso così veloce in tutta la mia vita! Arrivato ansimante, spiegai l’accaduto ed il Sergente di turno mi disse di stare li e partì a cavallo di una bicicletta. [Oggi sarebbe impensabile che un poliziotto, solo e disarmato, affronti un gruppo di venti giovinastri, ma allora la gente aveva il sacrosanto rispetto della Polizia e dell’uniforme]. Dopo un’ora, quando rientrò mi disse che tutto era sistemato e di andare a dormire . Però se pensavo che tutto era finito, mi illudevo. Il fatto che fui io a correre a chiamare la Polizia, mi mise nella situazione di attirare tutta le rabbia degli inglesi. La Polizia li aveva diffidati, minacciando che, in caso di violenza, sarebbero stati espulsi dal paese o Lunedi’ 30 giugno 2008 arrestati, pertanto i loro attacchi verbali si fecero peggiori e continui. Uno in particolare, nel nostro albergo, si chiamava John ed era di Torquay, mi era stato accoppiato nel servizio della sala principale dove io avevo metà dei tavoli e lui l’altra metà. Non c’era scelta che lavorare assieme, andare avanti e indietro tra la sala e la cucina, lavorare assieme nella preparazione dei tavoli ed assieme lucidare le stoviglie [Per farti capire meglio, una volta la settimana bisognava lucidare, tutte le posate, coltelli, forchette, cucchiai e cucchiaini, perché erano d’argento]. E fu così che ci trovammo un giorno, in cucina, uno accanto all’altro a fare questo lavoro. Io stavo lucidando i coltelli e lui le forchette e non smetteva mai di insultarmi. Le solite parole: dago, mangiaterra, mafioso, ed altro. Vedendo che io non reagivo ad un certo punto disse: “I tedeschi invece di far fuori sei milioni di ebrei avrebbero dovuto far fuori sei milioni di italiani”. Non ci vidi più. Anch’ora oggi, quando penso a quel momento sono scioccato dalla mia reazione. Io che non ebbi mai a litigare con nessuno, debole e magro com’ero, che evitavo tutti i confronti, in quel momento esplosi. Mi trovavo alla sua destra e avevo nella mano sinistra un coltello da bistecca e nella destra una pezza di renna e lo stavo pulendo. In un battere di ciglio lasciai cadere la pezza, gli presi il bavero della giacca da cameriere e gli puntai il coltello alla gole e gli dissi “Prova a ripeterlo?”. Fu come se il tempo si fosse La spazzatura di Napoli vista dagli USA Roberto Marchesi Corrispondente da Dallas, Texas Ogni volta che incontro un connazionale, qui a Dallas, la domanda che mi rivolge e’ sempre la stessa: ma come e’ potuto succedere tutto questo? Come si e’ potuto arrivare a tanto? RAI International fa vedere quelle scioccanti immagini durante i telegiornali, ma gli italiani che vivono all’estero non riescono a capire. Come si fa a capire, a credere che siano reali quelle montagne di rifiuti che hanno invaso le strade di Napoli fino al cuore della citta’, fino ai luoghi storici. Tutti ricordano quei luoghi come pieni di vita, pittoreschi, allegri. Anche perche’ questo e’ il caratteristico, scanzonato, modo di vivere dei napoletani. E non e’ affatto facile spiegare agli italiani d’America quello che sta succedendo a Napoli, perche’ ha veramente dell’incredibile. Non sono nuovi alle difficolta’, i napoletani, ma mai come stavolta essi sono stati colpiti cosi’ profondamente nella essenza stessa del loro essere. Stavolta il nemico e’ piu’ temibile perche’ non ha un nome, non ha una divisa. Il nemico, ora, e’ quel mucchio gigantesco di rifiuti puzzolenti, imputriditi, gettati per le strade da tutti e da tutti per troppo tempo ignorati, semplicemente evitati, quasi non esistessero. La colpa e’ percio’ un po’ di tutti: dei governi centrali e locali, delle imprese per lo smaltimento, degli amministratori a tutti i livelli, persino degli ambientalisti. Perche’ tutti hanno badato agli interessi propri, o della propria parte, prima che al bene della popolazione. E dietro a tutti questi interessi si e’ insinuato abilmente l’interesse della “Camorra”, l’organizzazione criminale che controlla l’intero territorio della Campania. La Camorra ha fatto di questa emergenza una occasione d’affari, offrendo i propri servizi alle amministrazioni cittadine per spostare i rifiuti da un posto all’altro. E questo e’ il risultato: nauseabondi olezzi che impediscono a decine, o centinaia di migliaia di fermato. Vedo ancora oggi la scena vivida e chiara come se avessi scattato una fotografia. La punta del coltello sotto il pomo d’Adamo che aveva appena scalfito la pelle ed una goccia di sangue che ne usciva, il volto di John grigio come la cenere dal terrore e secondi interminabili guardandoci negli occhi finché due forti mani mi afferrano dal retro e mi trascinano via e mentre qualcun’altro faceva lo stesso con John. E la reazione subentra e comincio a tremare. Mi portano nella stanza del personale e li mi siedo. Mi tolgo la giacca bianca da cameriere e la appoggio sul tavolo. Non so quanto tempo dopo entra il padrone, Mr. Peek, che mi chiede cos’è successo. Glie lo dico e aggiungo che mi dimetto e che voglio partire subito per l’Italia e tornare a casa. Non resto in un paese dove ci trattano come esseri inferiori. Mi dice di star seduto e di prendere un tè. (Gli inglesi sempre, in momenti di crisi ti dicono di prendere un tè!). Aspetto. Mentalmente mi organizzo. Andare in banca il mattino dopo, ritirare tutti i soldi, fare la valigia, prendere il bus fino alla stazione, andare a Londra e prendere il treno per Milano e poi....e poi dove? Qualcuno mi porta da mangiare e finalmente Mr. Peek ritorna e mi dice: “Tutto a posto, puoi ritornare a lavorare, John se ne e’ andato, l’ ho licenziato” Lo guardo per un attimo in silenzio e contro la mia volontà mi spuntano le lacrime. Il resto dell’estate passo senza incidenti, salvo che ora si poteva respirare un’aria diversa. Il gruppo di ragazzi estremisti ci stava alla larga. Solo una volta ancora mi imbattei in John. Sempre cittadini persino di respirare; pestilenziali ammassi di rifiuti ovunque, percorsi da topi e insetti di ogni genere; orrendi velenosi liquami che scivolano lentamente di fianco alle abitazioni. Vorremmo tranquillizzare, spiegando che il nuovo governo Berlusconi, insediatosi nel maggio scorso, vuole risolvere al piu’ presto questa drammatica situazione. Ma quando dico che per realizzare il suo piano il governo ha deciso di mettere i soldati a guardia delle discariche dei rifiuti, invece di tranquillizzare i connazionali li lascio ancor piu’ sgomenti. Mi guardano allibiti, e chiedono se hanno capito bene: “L’esercito a sorvegliare le discariche dei rifiuti e le sue strade di accesso? Ma dove si e’ mai vista una cosa del genere?”. Gia’, dove si e’ vista? Noi useremmo piuttosto l’esercito per stanare e mettere in carcere i camorristi, non per difendere le discariche dei rifiuti, ma noi siamo lontani, e non possiamo capire. nell’Anchor Pub. Mi trovavo li con gli amici, cioè gli altri camerieri italiani, spagnoli e francesi quando mi sentii chiamare. “Sweet Martini!”. [Questo era il soprannome che tutto il paese mi dava, derivante dal fatto che bevevo solo Martini Rosso, che in inglese veniva tradotto appunto Sweet Martini]. Mi girai di scatto e vidi John che avanzava verso di me. Ebbi un attimo di paura ma non feci in tempo a reagire che mi mise il braccio sulle spalle e, come se fossimo stati amici d’infanzia, mi chiese che volevo da bere pagò per me. E non debbo dimenticare anche che quell’anno, proprio mentre servivo al ristorante, vidi, solo a tratti, ma comunque il gol decisivo, con cui l’Italia fu eliminata dalla Corea del Nord, nei Mondiali di Calcio d’Inghilterra. Il ristorante, su richiesta dei clienti, aveva installato una piccola televisione in bianco e nero nel ristorante. Una cosa che non ti ho detto è che il Permesso di Lavoro durava solo per sei mesi e fu così che il 30 Settembre del 1966, con molto rammarico dovetti lasciare Sidmouth e me ne ritornai nel Lussemburgo, sempre da mio zio, dove rimasi per qualche mese, andando poi in Belgio e a Parigi per un’altro paio di mesi e ritornando di nuovo al Lussemburgo. Mi chiederai perché? Perché ero in attesa di un nuovo contratto di lavoro per Sidmouth, che eventualmente arrivò a Marzo ed il 2 di aprile del 1967 arrivai di nuovo al Marlborough Hotel. Fu un’estate stupenda, dopo Fine sesta parte Allora spiego che questa e’ la situazione oggi, ai napoletani non resta che rimboccarsi le maniche e accettare quello che il governo decidera’ di fare, tenendolo pero’ responsabile se non ce la fara’. Qualcuno si e’ arricchito mentre altri dovranno sopportare tutto il peso, anche sotto il profilo sanitario, dell’azione di risanamento. Speriamo almeno che sia finalmente la volta buona, e che possano consentire a Napoli e a tutta la Campania di riscattarsi da questo terribile sfregio che deturpa la sua plendida natura e la sua storia. Si, perche’ forse non tutti lo sanno, ma Napoli, solo 8 generazioni fa (circa 170 anni), era la capitale del Regno delle due Sicilie (ovvero tutta l’Italia meridionale), ed era tra le capitali Europee all’avanguardia. Aveva grandi ricchezze e primeggiava nella tecnologia, nell’architettura, nello sfarzo artistico e culturale. La magnifica reggia di Caserta e’ stata voluta dai re Carlo e Ferdinando di Borbone per rivaleggiare con quelle di Versailles e di Vienna. Napoli vanta diversi primati: fu la prima al mondo a portare l’acqua corrente nelle case; la Napoli-Portici (1839) fu la prima ferrovia italiana per il trasporto passeggeri. A Napoli si apri’ il primo Orto-botanico italiano, e fu realizzato il primo cimitero per i poveri. La Certosa di Padula, la Reggia di Capodimonte, costruite in quel periodo e con le loro splendide ceramiche, il teatro San Carlo, sono un tesoro artistico di valore inestimabile che tutto il mondo ci invidia. Questa e’ la vera Napoli che tutti vogliamo. Allora dall’America arriva forte un grido: forza Napoli! La tua storia non puo’ finire nei rifiuti, l’incubo di questi giorni dovra’ presto restare soltanto un brutto ricordo. La Voce Alternativa 5 Lunedi’ 30 giugno 2008 ROSARIO CAMBIANO ( UDC ) COSI’ COMMENTA DALLA GERMANIA VOTO ALL’ESTERO: “ L’ AVVELENATA “ SU NEWS ITALIA PRESS IL 27 /06/2008 Egregio direttore Gonnella, come lei giustamente afferma. dipendesse da lei, mandato a ca....e. (Almeno su una cosa siamo d´accordo), la legge Cosa vorrebbe fare per qualche altro sapendo che ha raggiunto il suo scopo nella maniera in cui io ho appena Tremaglia "e´nata malata". citato sopra? Ma vorrei ricordarle, che l´iscrizione al registro AIRE non (Ovviamente non intendo dire tutti gli eletti). autorizza nessuno candidato a comportarsi da delinquente, nè tanto meno ordinare ai propri leccascarpe di telefonare In un mio articolo precedente le elezioni , che é stato e dire : quando ti arriva il plico vieni qua da me al pubblicato proprio su questo portale avevo accennato in patronato che ti aiuto a riempirla. Quindi se lei ritiene che proposito qualche cosa. Ed e´successo veramente. Anche un eletto solo a causa di una denuncia (la magistratura non nel 2006 e´stato cosi´. lo ha ancora condannato). Una persona , in questo caso il senatore ,deve essere se Cambiano a sinistra nella foto Caro Rosario, visto che lei insiste …. A me sembra che stiamo dicendo la stessa cosa anche se con un lessico diverso. Che la legge Tremaglia sia nata malaticcia l’ ho detto e scritto gia’ nel lontano 2005. Per quel che riguarda il voto delegato a terzi, nel caso specifico dei patronati e associazioni, mi chiedo su quale pianeta lei vive ? In primis tutti i partiti e candidati sia nel 2006 che nell’ ultima tornata, hanno attivato i loro carri elettorali. Altresi’ va sottolineato i milioni di lettere ( tra queste il milione e 700 mila del non-residente all’ estero in questione ) spedite Ahhh non ho ricevuto la sua !! Mancanza di fondi ? Nel mio articolo a lei sfuggito, ove facevo riferimento anche a delle liste istituzionalmente illegale. Lei pensa se accanto al nome del non-residente all’ estero ci fosse stato la durata delle sua residenza all’ estero, adesso non saremmo qui a “ discuterne” del caso. Cosa avrei fatto a coloro che hanno aiutato i connazionali a votare ? Assolutamente niente !!!! Il voto e’ un dovere / diritto del cittadino ed e’ una sua prerogativa stabilirne il metodo. Se lei ha delle prove di scorettezze da parte di alcuni lo faccia presente alla magistratura e ...per essere politicamente corretto non vado oltre .... Cordiali saluti Carmine Gonnella La petizione da me presentata arriva al Parlamento ELEGGIBILI SOLO SE RESIDENTI ALL’ESTERO PRIMA DEL 2001: ASSEGNATA ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI LA PETIZIONE DI CARMINE GONNELLA Vedi AISE del 13 maggio ROMA\ aise\ - Un mese fa, Carmine Gonnella, italiano residente a Londra da dove cura il settimanale elettronico "La voce alternativa", avvalendosi dell’articolo 50 della Costituzione ha presentato una petizione al Parlamento italiano. In essa chiedeva che fossero dichiarati eleggibili nella circoscrizione estero, i connazionali residenti fuori dall’Italia prima dell’entrata in vigore della Legge Tremaglia, dunque del 2001 La petizione è giunta alla Camera e nella seduta di questo pomeriggio è stata assegnata alla Commissione Affari Costituzionali. Secondo quanto disposto dall’articolo 109 del regolamento della Camera, l'esame della petizione in Commissione può concludersi "con una risoluzione diretta ad interessare il Governo alle necessità esposte nella petizione" oppure "con una decisione di abbinamento con un eventuale progetto di legge all'ordine del giorno". (aise 16 giugno 2008 ) Il Super piccolo ministro Brunetta contro la grande l’Italia degli sprechi ECONOMIA di Nunzia Auletta ( politicamentecorretto ) Presentato il pacchetto di 34 proposte per la riforma della PA Dopo la guerra dichiarata ai fannulloni, l’operazione trasparenza, che ha messo in rete i dati delle consulenze e l’attacco al proliferare del distacco sindacale, l’intraprendente ministro per la Funzione Pubblica, ha presentato oggi il suo pacchetto di riforme. 34 provvedimenti che dovrebbero portare l’operato degli uffici pubblici a canoni di efficienza, trasparenza e meritocrazia: una vera innovazione nel panorama burocratico del nostro paese. Se continua così Brunetta, diventerà il ministro più popolare della storia repubblicana: alti già gli indici di gradimento nei confronti dei suoi annunci. Mentre molti membri del governo sembrano accapigliarsi per affari privati, che esulano dal travaglio quotidiano degli italiani, il paladino dell’efficienza pubblica, promette quello che qualunque cittadino, alle prese con la PA, vorrebbe sentirsi dire. I suoi annunci da oggi si sono trasformati in un pacchetto di 34 provvedimenti che dovrebbero riformare profondamente la pubblica amministrazione. Diamo un’occhiata ad alcune delle proposte, interpretate dal comune cittadino. Via quelli che non vogliono lavorare e che fanno i furbi. Si prevede un più accurato sistema di valutazione del personale, con elementi premianti sulla base del merito. Finalmente merito! Ci sarà da litigare con concorsi pilotati e assunzioni clientelari, ma lasciateci sognare… Dirigenti che dirigano. Maggiore autonomia a livelli dirigenziali, accompagnata da maggiore assunzione di responsabilità per i risultati di gestione. Niente che non si faccia già in qualunque normale e sana organizzazione pubblica o privata. È finita la pacchia per i consulenti. Non è stata una sorpresa per nessuno che la pubblica amministrazione si serva delle consulenze esterne in maniera smisurata. E’ un segreto di Pulcinella che, senza fare di tutta l’erba un fascio, l’assegnazione di questi contratti rispondi spesso più alla logica di favori resi che alla ricerca di professionalità non presenti nella PA. Sarà pure l’invidia a parlare, ma era ora di darci un taglio… sono sempre le nostre tasse! Basta con lo strapotere della burocrazia. I cittadini potranno organizzare Class Action contro la PA. Pioveranno cause! il repertorio di torti subiti, torture psicologiche e semplici dispetti burocratici è infinito e supera la fantasia del più laureato scrittore di horror. Come non sentire una profonda simpatia per il ministro Brunetta, intraprendente e studioso, con voglia di innovare e cambiare davvero i connotati della nostra (perchè pagata da noi) amministrazione pubblica. Ci auguriamo che il suo pacchetto possa crescere e riprodursi, in un trionfo di buon servizio ed equità, e che possa con poteri da super eroe sconfiggere la triade di villani: Clientelismo, Corruzione e Privilegio. La pensionata piu’ ricca del mondo La Regina d’ Inglilterra e famiglia , costerebbero al cittadino inglese la bellezza di 66 pence cadauno . Questo e’ quando e’ stato riportato dai notai di Buckingham Palace Un totale di 40 milioni di sterline annue Le sole spese di viaggi oltreconfini variano di anno in anno. La bella “notizia “ e’ che nei prossimi 12 anni non vi saranno aumenti di essenziali progetti di manutenzioni, viene estimato un recupero di 8 milioni di sterline. Vuol dire che la Regina d’ Inglilterra e del Commonwealth, continuera’ ad andare a “cavallo” e chiamare un idraulico per sturare le sue tubature . La Voce Alternativa 6 Umorismo ( ultimo aggiornamento 30 giugno ) INDIRIZZI UTILI Lunedi’ 30 giugno 2008 Vignette Disegni UMORISMO Tra una antenna ed una barzelletta A cura di A lfonso Del Guercio e carmine gonnella Donna INTERNET: donna di difficile accesso. Donna HARD-DISK: si ricorda di tutto, PER SEMPRE. Donna MOUSE: funziona solo se maltrattata e sbattuta. Donna SERVER: sempre occupata quando devi usarla. Donna WINDOWS: tutti sanno che non funziona ma nessuno può viverne senza. Donna WORD: ha sempre una sorpresa riservata per voi ma non esiste nessuno al mondo che la comprenda del tutto. Donna MULTIMEDIA: fa sembrare tutto molto bello. Donna MICROSOFT: vuole avere il dominio su tutti gli uomini che incontra e tenta di convincerli che lei è la cosa migliore per loro. Fa di tutto per metterti contro le altre donne e promette che avrai tutto ciò che vorrai se solo gli consegni l'agenda con i numeri di telefono delle tue amiche. Prima che tu te ne accorga diventerà l'unica nella tua vita. Arriverà il giorno in cui per aprire il frigorifero o per prendere le chiavi della macchina avrai bisogno del suo permesso. Donna D.O.S.: tutti l'hanno utilizzata almeno una volta ma nessuno la vuole più. Donna PASSWORD: credi di essere l'unico che la conosce ma la conosce mezzo mondo... Donna BACKUP: avete sempre creduto che avesse tutto quello che potesse servire ma al momento della verità manca sempre qualcosa. Donna MP3: tutti vogliono scaricarla. Donna POWERPOINT: solo Bill Gates ha la pazienza di utilizzarla per più di mezz'ora. Donna EXCEL: dicono che serve per tante cose ma si utilizza solo per le quattro operazioni di base. DISEGNI Angelina Gonnella Donna VIRUS: anche conosciuta come "moglie", quando meno te lo aspetti arriva, si installa e si impossessa di tutte le risorse. Se provi a disinstallarla perderai qualcosa, se non ci provi... perderai tutto! Donna SCANDISK: si sa che è buona e che vuole solo aiutarti, ma in fondo nessuno sa che cosa stia realmente facendo... Donna SCREENSAVER: non serve a niente ma è divertente! Donna PAINTBRUSH: serve solo per i suoi figli. Donna UTENTE: Sbaglia tutto quello che fa e chiede sempre di più di quello di cui ha bisogno. Donna CPU: Da fuori sembra che abbia tutto, ma dentro è vuota. Donna MONITOR: Ti fa vedere la vita con colori più brillanti. Donna LETTORE CD: è sempre più veloce. Donna DATAWAREHOUSING: ti tiene al corrente di tutto tranne di quello che realmente ti interessa. Donna E-MAIL: ogni dieci cose che ti dice, otto sono stronzate. Donna RAM: dimentica tutto quello che ha fatto appena si disconnette. CHI SIAMO La Voce Alternativa Britalyca La Voce Alternativa nasce nel 2005 da una iniziativa singolare e innovativa di Carmine Gonnella, con lo scopo di integrare le due culture , migratoria e madre patria. La voce di tutti e per tutti, rispettando le regole del buon costume [ art 21 ] Motto: “Informare, Sensibilizzare, Indirizzare stimolando il dialogo” ovvero portare l’informazione al diretto interessato. Le responsabilita’ legali di cio’ che viene espresso sono da accreditare esclusivamente ai diretti firmatari. Trattiamo la politica con occhio imparziale e non fazioso, ognuno e’ libero di esprimere il proprio credo. Anche se ...non badiamo allo stile o retoriche ma all’ essenza, e come disse il grande Filosofo : ” il piu’ appartiene al diavolo.” PRINCIPIO FODAMENTALE DI OGNI DEMOCRAZIA Al mondo non esistono esseri superiori o privileggiati ma specie diverse nel corpo e nello spirito con eguali esigenze esistenziali. Una societa’ che non garantisca eguali opportunita’ e diritti a tutti non e’ Democrazia [ Carmine Gonnella] COLLABORIAMO O ABBIAMO COLLABORATO CON…. AMBASCIATA D’ITALIA A LONDRA 14, Three Kings Yard London W1K 4EHTel: Tel.: 020 73122200 Fax: 020 73122230 Sito & Newsletter www.amblondra.esteri. Ufficio Stampa [email protected] CONSOLATO GENERALE D’ITALIA A LONDRA 38 Eaton Place London SW1X 8AN Tel: 020 7235 9371 Fax: 020 7 8231 609 www.conslondra.esteri.it/Consolato.Londra email: [email protected] COMITES DI LONDRA Email: [email protected] Segreteria: Miriam Andreon Tel: 0207 735 5672 Presidente : Comm. Girolamo Cancilla Vice Cons. Franco Bruto Hanno collaborato Salvatore Viglia Angelina Gonnella Narducci Franco Roberto Marchesi Alfonso Del Guercio Aise News Italia Press Rosario Cambiano e Martino Cartella Italia Chiama Italia www.italiachiamaitalia.net Politicamente Corretto Agenzia Stampa NIP www.politicamentecorretto.com www.newitaliapress.net Italiaestera Agenzia Stampa AISE www.italiaestera.net www.aise.it L’ Ideale L’Altra Italia www.lideale.info www.laltraitalia.eu AAA Cercasi lavoro a Londra AGENZIE DI LAVORO IN GB Manpower ww.manpower.co.uk EuroLondon www.eurolondon.co.uk Elan Computing ww.elanit.co.uk Gis A Job ww.gisajob.com CareerLink www.peoplebank.com Reed www.reed.co.uk Merrow Recruitment ww.merrow.co.uk) Il nostro settimanale e’distribuito gratuitamente in formato Pdf, pagine 4/8 Da aprire con Adobe Reader E’ spedito ad 800 contatti /amici in GB, Italia, molte parti del mondo e ad altre testate. 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