Al Teatro Carcano luned 19 aprile per Progetto Miti
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Al Teatro Carcano luned 19 aprile per Progetto Miti
Al Teatro Carcano lunedì 19 aprile per Progetto Miti EURIPIDE: IL GRANDE PSICOLOGO DELLA FEMMINILITA’ L’incontro-spettacolo di quest’anno del ciclo Progetto Miti – giunto al suo ottavo anno – verte sulle eroine del teatro di Euripide, presentate e commentate da Massimo Loreto. Marina Bonfigli dà voce ad alcune delle pagine più significative e poetiche del grande autore greco. Euripide è il grande “analista” dell’anima femminile. Le sue eroine, pur mantenendo un’alta dimensione tragica, cessano di essere delle categorie del potere (come Clitennestra e Atossa in Eschilo) o della psiche (come Giocasta ed Elettra in Sofocle) per diventare delle figure di grande umanità femminile, spesso in contrasto con l’altro polo del mondo, il maschio, a volte da Euripide (vedi ad esempio Giasone) declassato a un ruolo di eroefantoccio. Nell’incontro di quest’anno, riprendendo il discorso sui tragici iniziato due anni fa con il tema dei “grandi scontri” e proseguito l’anno scorso con quello dei “messaggeri”, verranno analizzati splendidi brani riguardanti personaggi femminili di magica intensità tratti da Medea, Alcesti e Ippolito. L’analisi della psiche femminile dà ad Euripide il destro per raccontarci un mondo ormai imminente e che seguirà la definitiva caduta della Grecia classica: l’Ellenismo. Con l’Ellenismo, viene meno la figura del cittadino che si realizza appunto all’interno della città e si fa strada l’uomo privato che si realizza all’interno della famiglia. La figura della donna è dunque legata al concetto di famiglia e ne costituisce il perno fondamentale. Euripide, tanto amato e condiviso in epoca moderna, non fu altrettanto popolare nell’antichità proprio perché ebbe il coraggio di preannunciare il crollo di un periodo che sarebbe stato sconvolto dalla titanica figura di Alessandro Magno. Di questo passaggio all’età moderna Euripide è fondamentale rappresentante e le sue eroine diventano figure emblematiche di un mondo che evolve. Massimo Loreto