IL MEDIO–TERMINE del mese di gennaio 2010

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IL MEDIO–TERMINE del mese di gennaio 2010
IL MEDIO–TERMINE del mese di gennaio 2010
Commento tecnico di Bruno Chastonay
Sentimento mercati finanziari ai massimi, forza di ORO e commodity industriali. Un
DOLLARO in recupero, su ripresa ulteriore TITOLI, calo EURO, cedimento di
EMERGENTI, ASIA, LATAM, EST EU. Valori qualità/RIFUGIO in aumento, con forza
CHF e interventi verbali. YEN sotto tono da aumento rischi globali. FONDAMENTALI in
ripresa lenta e graduale, sotto le attese, incertezze e rischi elevati, necessità di sostegno dai
Governi e Banche Centrali ancora presente– aspettative inflazione limitata, tassi bassi a lungo
– debiti e deficit elevati, entrate fiscali in calo, FOCUS sui budget nazionali, esposizioni,
riduzione debiti / deficit - disoccupazione al rialzo globale – immobiliare, auto, aerei sempre
necessari di sostegno – pacchetti eco e stimoli fiscali, ampia liquidità sempre in atto, ancora
per vari trimestri, selettivi sulle Nazioni – TASSI primi passi verso rialzi innescati da NKR,
AUD, CINA, selettivi, graduali – timori debiti PORT-ESP-IRL-ISL-DUBAI-GRECIA –
volume aucap, nuove emissioni molto elevato, sia nazionali che corporates Questo sarà un anno di decisioni, di RISCHI, ma anche giustamente, di OPPORTUNITÀ. Il
mondo economico e finanziario, con i governi e le banche centrali in testa, restano focalizzate ad
una riduzione dei rischi, dei costi, di evitare dei peggioramenti settoriali economici. Ma per
prendere le opportunità bisogna essere capaci di vederle, e poi di potere agire per prenderle. Manca
la capacità di agire, di decidere, di assumersi le proprie RESPONSABILITÀ. Molto vero che è
molto difficile agire contro tendenza: in un momento di crisi, di taglio costi, di ottimizzazione delle
risorse, di necessità di nuova linfa vitale, essere capaci di investire per il futuro, e di diversificare
verso quei settori e attività che saranno quelli vincenti, ma solo fra 6-12 o 24 mesi.
Ad ogni inizio d’anno, si sprecano gli oroscopi, le previsioni, le anticipazioni. Ma se avessimo del
tempo per andare a rileggere quelle dello scorso anno, molto probabile che subiremmo una grande
delusione. Forse solo il 5-10pc di quanto scritto da tutti questi si è verificato. Come sempre si
vendono bene gli eccessi, il catastrofismo, l’eccessivo ottimismo, le “sparate” fanno parlare.
Comunque, a rischio di essere ripetitivo in molti punti, la situazione generale resta intatta, con
movimenti su DOLL ed EUR molto limitati, VOLUMI modesti, e assenza di un vero trend. Gli
argomenti di questi giorni restano focalizzati sugli UTILI societari, con un inizio di stagione sotto
tono, negativo, che pesa sul sentimento, o meglio, blocca le iniziative rialziste. Questo in congiunta
con il problema GRECIA, con le dichiarazioni di ieri da parte EU, molto pesanti. In sostanza hanno
dichiarato che i numeri forniti sono inattendibili, e con molte incongruenze. La borsa Grecia ha
reagito con nuovi ribassi. Rammento che la Grecia si è aggiunta ai precedenti di Dubai, Portogallo,
Irlanda, Islanda, Spagna, Est-EU, con un evidente allargamento del problema e delle esposizioni
potenzialmente a rischio. Questo porta il fattore DEFICIT, con una DISOCCUPAZIONE in
aumento, come negatività, e prospettive di crescita debole, senza rischi INFLAZIONE. La ricerca
di qualità/sicurezza, resta quindi presente, e questo avvantaggia i BONDS qualitativi, con nuovi
record minimi su YIELDS di breve termine, e ribasso per quelli di lungo. Con prospettive di
economia debole, e con molte incertezze e rischi di fronte, cede pure il PETRO, Materie Prime,
ORO, Metalli. Dalla FED vari commenti, ma senza novità, e che lasciano una certa aspettative che
un momento o l’altro, i TASSI inizieranno a risalire, verso una fase di maggiore stretta creditizia.
Ma questo solo quando l’economia, con la disoccupazione, saranno in grado di migliorare. Chiaro
che il Governo USA sta lavorando per rientrare in possesso di oltre doll 160miliardi di crediti, fondi
prestati alle varie istituzioni e settori economici, per sostenerli durante la crisi. Un lavoro difficile,
di rientro capitali, di assorbimento della liquidità in eccesso, e di misure più restrittive, politiche
fiscali a seguire, in un momento dove l’economia non decolla ancora. Se le azioni non saranno
calibrate, i rischi diventano elevati. Dalla CINA una nuova mossa, con un certo anticipo sulle
attese, di stretta creditizia, con rialzo delle riserve obbligatorie e rialzo dei tassi sui titoli di stato.
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Questo a seguire la mossa precedente di AUD. Da LATAM intanto nuova serie di notizie negative.
Dopo che il governo ARG ha deciso di bloccare l’utilizzo delle riserve per ripagare i debiti, ieri sera
il Governo USA ha deciso di bloccare i conti della banca centrale, a protezione. Il VEN come
ricordo, venerdì ha effettuato una svalutazione drastica del Bolivares, dopo un lungo periodo di
stabilità. Quindi il FOCUS resta sui prossimi dati eco, in particolare sull’EU, produzione
industriale/manifatturiera, disoccupazione, e cosi via. Senza dimenticare la CINA, e il suo YUAN.
Ieri ulteriori dichiarazioni di una debolezza eccessiva, che mette a rischio l’economia EU.
Market Rewiew: la recessione è terminata – clima di fiducia nonostante i sintomi della crisi –
OTTIMISMO con RISERVA – la fase di miglioramento della congiuntura globale, prosegue, anche
a ritmi inferiori alle aspettative. I minimi sono stati fatti a metà marzo, dove l’indice Standard &
Poors 500 aveva segnato un minimo storico, con un meno 57pc dai massimi storici, effettuati solo
qualche trimestre prima. Da quella data un miglioramento veloce, ampio, che ha portato ad un
recupero a meno 35pc dai record massimi, anche se dai minimi il recupero viene conclamato a
+56pc. Fattore di percentuali, che hanno comunque stimolato l’ottimismo, ovvero la propensione al
rischio. Spinta alimentata dagli aiuti economici e fiscali effettuati dalle Banche Centrali, Governi,
Enti economici, tramite misure di sostegno diretto ai settori in difficoltà, salvataggi di aziende e
banche, iniezione di ampia liquidità, acquisto di prodotti creditizi vari e non convenzionali. Il tutto è
stato effettuato con una limitata partecipazione da parte degli investitori, e alimentata dai fondi
investimento, hedge, con un rinnovato utilizzo del famoso CARRY-TRADE. Ovvero,
indebitamento di DOLLARI, a costo zero, e acquisto di EUR, GBP, AUD, NZ, CAD, TITOLI,
BONDS, PETRO, ORO, MAT PRIME, e tutto quanto possa rendere.
POSITIVO: riduzione degli spread, tassi vicini allo zero che riducono costi finanziamento,
miglioramento dei valori TITOLI a favore degli assets delle casse pensioni, bilanci fondi e banche,
e governi, sostegno diretto alle aziende in difficoltà. Miglioramento del mercato IMMOBILIARE.
Le BANCHE di investimento hanno ripreso la loro normale attività. Il rialzo delle MATERIE
PRIME, PETROLIO ha beneficiato i produttori, che erano al collasso.
NEGATIVO: peggioramento della qualità degli investimenti delle banche centrali, aumento
violento dei debiti e deficit nazionali a fronte di un calo delle entrate fiscali.
SPERANZE: sono la parte sostanziale a sostegno di questa ripresa dei mercati. Da un eccesso di
negatività, ove tutto era già “prezzato”, nelle quotazioni, si è passati ad un ottimismo crescente, con
aspettative di fine recessione, evitata deflazione, inizio di ripresa dal 2010. E con essa, un rientro
graduale dei debiti, ripresa dell’occupazione, mantenimento o ripresa dei consumi e delle attività
commerciali e immobiliari, investimenti.
Per quanto riguarda i FONDAMENTALI, gli effetti collaterali, o direttamente derivati dalla crisi
finanziaria, sono ancora tutti presenti, e non ancora tutti sorpassati, o completamente entrati
nell’economia reale. Quindi condizioni di aumento della DISOCCUPAZIONE, con diretto effetto
sui costi sociali, CONSUMI. Livelli di debiti privati elevati, tramite leasing, carte credito, rate,
ipoteche, riduzione dei mezzi finanziari per la vecchiaia e sociale. Tutto è stato in pratica “speso”
per evitare il collasso dell’economia finanziaria, e conseguentemente di quella reale. Lo spazio di
manovra ora è molto limitato, e la situazione ancora molto incerta e critica. I VOLUMI di
transazioni commerciali sono crollate del 40-60pc, toccando i vari settori di import-export. I bilanci
delle banche centrali si sono “riempiti” di prodotti finanziari di dubbia qualità-esigibilità. Il settore
CREDITI continua ad essere molto sommesso, con una stretta verso le piccole medie industrie,
peggiorando l’accesso al credito. L’ampia liquidità presente nei mercati al momento ha soprattutto
alimentato i rialzi della speculazione sulle BORSE, e vari prodotti finanziari, aumentando i timori
di INFLAZIONE da parte delle banche centrali, organismi vari, che stanno già valutando come e
quando iniziare le EXIT STRATEGY, e quando implementare politiche a favore di una riduzione
dei BUDGET, per un rientro nei target.
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Quindi riassumendo, rimane un’ottica di ottimismo sul medio-lungo termine per i TITOLI, e i
mercati finanziari in generale, a fronte di un allentamento di una ripresa, comunque confermata più
estesa, e con riduzione dei rischi. Gli investimenti e i consumi cominciano a crescere, e la ripresa si
fa via via più sostenibile, pur se lenta e lunga. Le quotazioni sono forse eccessive nel breve termine,
avendo conglobato già le aspettative di crescita dei prossimi 6-12mesi, ma resta un atteggiamento di
comperare su ribassi correttivi, sovrappesando. I TASSI restano bassi, con una graduale scomparsa
prevista delle misure speciali messe in atto dalle banche centrali, e con levata della liquidità in
eccesso presente nei mercati. Un inizio selettivo di un cambiamento di atteggiamento, verso una
fase più restrittiva –vedi AUD, CINA. YIELDS obbligazionari in ripresa veloce, marcata, sugli
obiettivi previsti, sulla scia di un aumento delle necessità di finanziamento, di capitali freschi, di un
maggiore timore di inflazione futura, di una riduzione della liquidità presente a causa
dell’assorbimento dalle banche centrali. Restano comunque ancora comunque bassi, per ancora
qualche trimestre, destinati a riprendere in un secondo momento, quando la crescita sarà
maggiormente innescata e confermata, sostenibile. COMMODITY e IMMOBILIARE, PETRO,
consolidamento prosegue, posizioni da valutare a livello strategico, diversificazione. Il trend resta
positivo, soprattutto per le commodity industriali, metalli preziosi. La situazione di DOLLARO
debole è difficile da valutare. Il trend è sicuramente negativo a medio e lungo termine, ma i rischi
che porta con se, in caso di peggioramento, o accelerazione del ribasso, sono sicuramente maggiori
dei benefici. Sono molte le nazioni che si esprimono contro la forza del proprio cambio, come uno
dei freni inibitori della potenziale crescita, e pronte ad intervenire.
Da valutare in questo senso anche la posizione della CINA-YUAN, e del suo legame con il dollaro,
nonché degli altri paesi con elevate esposizioni in dollari, quali URSS, INDIA, GIAPPONE.
Commenti arrivano pure dalla BCE, preoccupata per la debolezza della valuta cinese, che mette a
rischio l’economia europea. Dal fronte dei FONDAMENTALI, dopo un secondo semestre di
ampia ripresa, grazie alle misure di incentivi e altro, intraprese dai governi, dovrebbe rallentare
nuovamente. Ma gli incentivi fiscali ed un sistema bancario – finanziario più solidi, dovrebbero
garantire la crescita, anche se lenta e moderata. Un freno saranno i processi di adeguamenti
strutturali, la disoccupazione, il costo energia e il livello del cambio, i consumi privati, il livello dei
debiti e la pressione fiscale. Questo porta ad una divergenza di andamenti entro le varie nazioni in
EU, EST-EU, e globale. Notizie negative ci sono arrivate da ARG e VEN.
In Argentina il Governo ha deciso di bloccare l’utilizzo delle riserve per ripagare il debito estero.
Come conseguenza gli USA hanno bloccato gli averi della Banca Centrale depositati presso la
FED. In VENEZUELA, il Sig.Chavez, ha deciso una ulteriore misura, quella di svalutare il
bolivares, dopo anni di stabilità, dimezzandone il valore, da 2.60 per dollaro, ai quasi 5,0 necessari
ora. Il fattore POLITICA, con l’aumento delle tensioni nel mondo, alimentate dal costo della crisi
attuale, portano delle tensioni che si ripercuotono pure sui mercati finanziari, e non sono da
sottovalutare. Restano insoluti i problemi quali le esposizioni EST-EU, Grecia, Portogallo, Cinaresto del mondo, Latam, oltre che all’aumento del “terrorismo fiscale”, e relative misure di
ritorsione.
Bisogna quindi diventare più selettivi sulle OBBLIGAZIONI, riguardo al rating, e ai settori
difensivi, sui debiti subordinati, negli ibridi corporate. Per i FONDI, la scelta sugli stili gestionali,
con un ritorno interessante della redditività. Bene HEDGE. Il mercato IMMOBILIARE resta in
ampio recupero, e interessante. COMMODITY con potenziale di ritorno di accelerazione dei rialzi
dal 1.sem 2010, sulla scia della ripresa, e ricostruzione degli stoccaggi. EMERGENTI e ASIA i
migliori, sia a livello di cambio, che a livello di rendimento, e varie sottovalutazioni ancora
presenti. CHF neutrale ancora nei cross, da fondamentali e azione dalla BNS. JPY nei cross resta
maggiormente favorito, visto che non ci sono segnali di interventi BoJ, e il miglioramento dei
fondamentali spinto da crescita Cina, Asia. Interessanti nuovamente BRIC (Brasile, Russia, India,
Cina), e BITZ (Brasile, Indonesia, Turchia, SudAfrica). Bene sempre MXN, SGD, TWD, CNY,
KRW, vista la maggiore propensione verso il rischio presente nei mercati.
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La lista delle apprensioni, ovvero dei problemi più assillanti del “pubblico”, degli investitori, sono
i seguenti, in ordine di rilevanza: Disoccupazione – Sanità, Previdenza Sociale e Vecchiaia,
Sicurezza Sociale-personale, Crisi Economica e finanziaria, Nuova Povertà – Stranieri – Rifugiati,
Salari – inflazione – potere di acquisto
I valori principali per le aziende che parteciperanno ai MEGA TREND, per beneficiare delle
tendenze attuali e future, dovrebbero avere questi requisiti, per sovraperformare nel medio-lungo:
Stile, Innovazione, Ambiente, Comunità, Urbanizzazione, Agricoltura, Sostenibilità, posizionati
verso mercati emergenti, di frontiera, verso i produttori e consumatori emergenti, logistica.
Il PROTEZIONISMO è il rischio maggiore, con poco che possiamo fare per contrastarlo. Il tutto è
già in atto, e assume un ruolo di guerra finanziaria – commerciale, con l’utilizzo di tutti i mezzi per
ottenere un vantaggio competitivo. La conferma maggiore dagli attuali attacchi ai “paradisi fiscali”
anche se non lo sono, alle tariffe sulle importazioni, alle certificazioni e licenze e patenti varie.
Indipendentemente dalla graduatoria dei Paesi nella lista OCSE, vengono applicate delle regole e
delle resistenze, applicazioni di misure atte a limitare la concorrenza, il commercio. La necessità
elevata di mezzi finanziari spinge a “prendere tutto quello che capita”, a prevedere ulteriori aumenti
della pressione fiscale, del rialzo dei prezzi dei servizi a fronte di una riduzione della qualità
erogata. In varie nazioni vengono utilizzate le leggi, adattandole ai propri bisogni interni.
COMMODITY:
periodo di ulteriore consolidamento dei livelli di recupero effettuati. Rialzi maggiori avvenuti per i
METALLI preziosi, in calo prodotti AGRICOLI, e nel globale rialzo contenuto. I prezzi di tute le
materie prime è risultato in ampio rialzo, che supera il 35pc da gennaio. Gli effetti sono derivati
dalle varie posizioni/esposizioni dei fondi investimento, dei produttori. A monte, nei paesi del G7,
la produzione industriale è calata in media del 20pc, e quindi anche la domanda delle materie prime.
Il rialzo di quest’ultime ha già molto anticipato la prossima fase di ripresa/crescita, e il fabbisogno
globale, di ricostruzione delle riserve, come pure della domanda dai Paesi Emergenti in rapida
ripresa congiunturale. Bassa inflazione e bassi tassi, con crescita debole, e lenta ripresa frenano i
rialzi. Quindi situazione ancora neutrale, di consolidamento.
TREASURY – BONDS CONV
dopo il calo marcato YIELDS, effettuato da inizio luglio, sulle medie mobili 200giorni, con un
livello sufficientemente basso, abbiamo avuto la ripresa anticipata. Movimento effettuato
velocemente, da maggiori necessità di fine anno/bilancio, in momento di scarsi volumi e
contropartite, e alimentato dal peggioramento della qualità del credito, da nuovi problemi, questa
volta dalla Grecia, dopo Dubai. Le scadenze (duration) erano state ridotte, con prese profitto su
corporates, e ora diventa nuovamente interessante il rientro. La scelta non manca, visto che ci sono
solo in questi giorni oltre doll 20bln di nuove emissioni corporates, di tutti i tipi. SPREADs in
rialzo, con record minimi sugli “statali”, e in rialzo sui “cattivi” pagatori. Rientrare, scegliendo
magari quelle anche ad un rating inferiore, meno elevato di quanto detenuto prima nei portafogli, o
focalizzarsi sulle nuove emissioni del settore finanziario. I mercati emergenti sono stati e restano
quelli con potenziale maggiore, ma anche con la volatilità maggiore, dai maggiori rischi.
TASSI – si inizia a prospettare un prossimo cambio di politica monetaria, sulla scia della ripresa in
atto dei mercati finanziari. questo porterà i primi rialzi dei tassi base nel 4.trim, con i candidati
NOK, SEK, ANGLO, fra i primi, e dalla Cina che prosegue quanto già annunciato. I restanti del G8
saranno per il 2.semestre 2010.
La qualità del credito, la liquidità dei prodotti finanziari, i bilanci solidi, la volatilità, il settore di
esposizione, restano chiave per una “sana” gestione degli ASSETS.
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Spunto di riflessione: i CAMBIAMENTI strutturali ampi e radicali, nuovi ordinamenti
economici, nuove misure finalizzate all’incremento della produttività nelle imprese, modifica
geografica dei poteri economici, cambiamento nei settori economici chiave, focalizzazione alla
maggiore crescita domestica e riduzione della dipendenza dall’estero, dalle esportazioni.
Cambiamento per quanto riguarda “TOO BIG TO FAIL”, ovvero nessuno è troppo grande per non
fallire. Per la CLIENTELA sicuramente ci saranno cambiamenti per quanto riguarda le esigenze.
Per le BANCHE pure, dovute alla pressione sui margini, i rischi credito, le limitazioni dai
regolamenti, il clima “esterno” dalle pressioni fiscali, QI, Mifid, e cosi via. Senza dimenticare gli
attacchi diretti al segreto bancario, e alle attività delle banche in Paesi sempre “discussi”.
In sostanza, dobbiamo tutti ritornare ad imparare a fare il nostro mestiere, come 20anni fa.
Professionalità, trasparenza, qualità, servizio, contatto, verso un mantenimento del vantaggio
competitivo acquisito negli anni. Quindi nuovi obiettivi nella Gestione Patrimoniale, ricercando i
propri punti di forza, cercando di assorbire e di anticipare, il crollo della redditività.
Un ritorno ai valori fondamentali ?
Un nuovo approccio del mestiere di gestore ?
Una richiesta di partecipazione alla gestione più attiva da parte dei clienti ?
Avremo forse una compensazione del calo degli apporti di clienti “privati” dalla gestione dei
capitali dei fondi SOVEREIGN di Cina, Russia, Emirati Arabi e altri ?
VOLATILITÀ: Al momento attuale ha effettuato un rientro dagli eccessi del periodo di maggior
crisi, ai livelli pre-crisi, di ago/sett 08, e sul medio, anche in rientro dai massimi di inizio novembre.
Dai livelli raggiunti diventa più probabile attendersi un aumento della volatilità nelle prossime
settimane / mesi.
Volatilità Vix 18.20
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USDOLL / CHF 1.0160
Prosegue lotta entro recupero dollaro e forza del CHF/cross. Fascia dovrebbe mantenersi sopra la
base di lungo termine di 1.0050, prima resistenza 1.0250, e 1.0450 ulteriore, con tetto 1.0600.
EUR / CHF 1.4790
Movimento effettuato per ragioni “tecniche” di coperture necessità debiti/finanziamenti, e aumento
del valore rifugio/qualità in EU. La BNS resta attiva, indicatori in elevato overbought CHF. Fascia
potenziale entro 1.4650/1.5050. preferire rinnovati long valute scelte, quali GBP, AUD, CAD, DOL
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EURO / DOLL 1.4560
Obiettivo e primo target anticipato, effettuato perfettamente, con 1.4250. zona dove si è formato un
triplo bottom di breve/base medio termine, con oversold elevato. Fase correttiva conseguente
effettuata, con tetto previsto in 1.4580/1.4620, zona di rinnovato short EUR per obj verso 1.4050.
ORO doll/oncia 1132
Gli eccessi di forza, effettuati da eccessiva debolezza/negatività sul dollaro, corretti. Trend di
medio, lungo termine resta al rialzo. Periodo di consolidamento previsto entro fascia 1080/1180.
strategia di long su ribassi, con prese di profitto o vendite calls su posizioni
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EU stoxx 50 index 2980
Consolidamento sui massimi prosegue, con un certo overbought, in un mercato che già anticipa
crescita utili e fondamentali prox 6-12mesi. Dovremmo avere ulteriore consolidamento, in attesa di
nuova serie dati fondamentali, per rifare analisi, entro 2850/3050. volumi ancora molto modesti
GSachs COMMODITY index 525.00
Trend commodity prosegue positivo, trainato da commodity industriali. Resta legame a valore
dollaro – valore rifugio – timori inflazione e prospettive di crescita futura. Comperare zona 510/490
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PETRO brent doll/barile 78.50
Trend rialzo prosegue nel previsto. Il rialzo dalla base indicata a 72.00, effettuato perfettamente,
con tetto a 82.00. fase attuale correttiva, in consolidamento, in attesa di dati fondamentali.
US Treasury 10anni 3.7350
Movimento ampio, con rialzo YIELDS, effettuato nella direzione prevista, anche se in misura
maggiore, a causa dell’aumento dei timori di inflazione, pressioni sulla qualità del credito, timori
per le esposizioni, elevata domanda per aucap e di emissioni corporates.
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CINA DJ 600 index 28250
Trend rialzo intatto, a breve fase correttiva, di consolidamento, innescata dalle misure più restrittive
da banca centrale, su timori di bolla speculativa / inflazione
INDIA sensex 17510
E per completare, la solita correlazione entro i titoli e il rapporto di cambio:
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NASDAQ 100 index 1868 - nero
- EURO/DOLL 1.4550 - blu
Distacco netto ed evidente della correlazione entro I TITOLI e il valore dell’EUR/DOLL, dovuto
principalmente alle necessità di chiusure di fine anno, ma primariamente al passaggio da un’ottica
di crescita/utili societari/investimenti, ad una di cautela sui rischi/esposizioni/timori, con ricerca
della qualità/sicurezza – invece di reddito a tutti i costi.
Disclaimer
Questo commento economico, redatto dal Dottor Bruno Chastonay, ha come solo obiettivo l'informazione e non è da intendersi come sollecitazione
e/o un'offerta a comprare e/o vendere titoli e/o strumenti finanziari correlati. L'analisi è basata su informazioni selezionate, analizzate ma non è
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