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NEWSLETTER n. 47
Febbraio ‘06
a cura dell’Ufficio del Portavoce – Ufficio Stampa di ARPA Lombardia
Giovanni Galgano – Tel. 02.69666.362
Ha collaborato Monia Maccarini
Grafica “ProgettoWEB” ARPA Lombardia
Newsletter n. 47
Sommario
SRI LANKA:
PROGETTO LOMBARDIA, AVANZA IL PIANO D’INTERVENTO
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BRESCIA CONTRO I REATI AMBIENTALI
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IL NUOVO SITO ARPALOMBARDIA.IT, INIZIATO IL LAVORO
3
CREMONA, ARPA MONITORA GLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI
ENERGIA DA BIOMASSE
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FEBBRAIO ‘06
LA DISCIPLINA DEGLI APPALTI PUBBLICI E LA
RESPONSABILITA’ DEL DIRETTORE DEI LAVORI
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SRI LANKA: PROGETTO LOMBARDIA, AVANZA IL PIANO D’INTERVENTO
In partenza per l’Asia gli strumenti tecnici che faranno parte dei laboratori
FEBBRAIO ‘06
Partono per lo Sri Lanka gli strumenti
tecnici donati al Paese asiatico colpito dal
maremoto del dicembre 2004. Arrivo
previsto per la fine di marzo.
L’intervento
di
ARPA
Lombardia,
concentrato nella zona di Galle (regione di
Matara) è finalizzato a sviluppare un centro
di laboratorio per l'analisi delle acque di
scarico e potabili, installando luce, acqua,
gas e sistemi di sicurezza per l'attività
laboratoristica.
Il progetto rientra nel più ampio "Progetto
Lombardia", il complesso di ventidue
interventi di aiuto e ricostruzione in India e
Sri Lanka, varato dalla Regione Lombardia
all'indomani della tragedia nel Sud Est
asiatico, e articolato sul contributo delle
organizzazioni non governative lombarde,
dell'Arpa, quale partner tecnico-scientifico,
dell'Università Cattolica e del Politecnico di
Milano, insieme con l'appoggio fornito in
Milano
varie forme da istituti
istituzioni lombarde.
di
credito
ed
“Si è deciso – spiega Carlo Maria Marino,
Presidente di ARPA Lombardia - di creare
un solo laboratorio di area fisso, dopo
un’analisi tecnico-economica e sulla base
delle indicazioni del Governo dello Sri
Lanka, sfruttando una struttura già
esistente, individuata in Galle city.
E’ stato poi deciso di acquistare tutta la
strumentazione necessaria allo sviluppo ed
al completamento di tale struttura per
creare un laboratorio di area in grado di
svolgere
analisi
sofisticate
ed
approfondite”.
Il piano di ARPA prevede ancora la
realizzazione di un laboratorio mobile di
analisi,
dotato
delle
più
sofisticate
apparecchiature, che sarà destinato al
monitoraggio della zona a tappe temporali.
Gli effetti dello tsunami del 26 dicembre 2004 in Sri Lanka
Newsletter n. 47
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BRESCIA CONTRO I REATI AMBIENTALI
Al via la task force formata da ARPA, Guardia di Finanza e Corpo Forestale
Il 30 gennaio scorso ARPA Lombardia,
Guardia di Finanza di Brescia e Corpo
Forestale dello Stato, in presenza del
Procuratore della Repubblica di Brescia
Giancarlo Tarquini, hanno sottoscritto un
protocollo d’intesa in materia di polizia
ambientale.
Le
finalità
dell’intesa
sono
fondamentalmente quelle di potenziare le
forze in campo, attraverso un ancor
migliore coordinamento tra gli operatori.
Per ARPA Lombardia è stato il direttore
generale Giuseppe Zavaglio a siglare
l’accordo.
“Siamo molto soddisfatti di questo
protocollo d’intesa – ha detto Zavaglio a
margine della cerimonia di firma – perché
aggiungiamo uno strumento alla già
importante azione di prevenzione e di
repressione dei reati ambientali che
realizziamo quotidianamente a Brescia
insieme agli altri aderenti all’accordo”.
Sono moltissimi infatti i risultati conseguiti
dall’agosto
2002
ad
oggi
dalla
collaborazione interforze.
Si va dai controlli sulle attività agricole a
quelli
quelli sugli scarichi industriali, dai sequestri
di
discariche
abusive
ai
controlli
amministrativi sulla gestione dei rifiuti.
In dettaglio, ARPA Lombardia e Guardia di
Finanza di Brescia hanno effettuato, tra il
2002 ed il 2005, 95 interventi, 58 denunce
penali,
24
sequestri.
Sono
state
sequestrate, in particolare, 9 discariche, 9
aziende e 1.695 metricubi di rifiuti
pericolosi. Quattro sono state le aree
bonificate
in
seguito
all’intervento
congiunto.
Un momento della conferenza stampa
FEBBRAIO ‘06
Il nuovo sito arpalombardia.it, iniziato il lavoro
Lo staff di ProgettoWeb di ARPA Lombardia
ha iniziato nel mese di febbraio la
progettazione
del
nuovo
sito
arpalombardia.it, che sarà proposto in rete
con un nuovo design e con contenuti rivisti
e riordinati entro la fine di quest’anno.
Il
sito
sarà
sviluppato
nell’ottica
dell’adeguamento al Piano Nazionale di eGovernment, seguendo le direttive del
Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie,
così come sono state definite nelle “Linee
guida del Governo per lo sviluppo della
Società dell’Informazione nella legislatura”,
del
giugno
2002
e
nel
“Codice
dell’Amministrazione digitale”, entrato in
vigore il 1º gennaio 2006.
Queste normative pongono come obiettivo
primario l’adattamento delle attività delle
Pubbliche Amministrazioni alle nuove
tecnologie
tecnologie informatiche, riconoscendo al
cittadino ed all’impresa nuovi diritti, come
quello di poter interagire attraverso il web,
la posta elettronica, le reti.
Il restyling grafico, studiato tenendo conto
delle esigenze di accessibilità, proporrà un
accattivante
layout,
una
migliore
distribuzione dei contenuti sulle pagine,
alcune proposte interattive e nuove
soluzioni che renderanno ancor più agevole
la navigazione.
Una prima fase di sviluppo del sito prevede
la revisione dei contenuti attuali al fine di
identificare
quelle
parti
obsolete
o
ridondanti, che saranno successivamente
sottoposte all’attenzione di interlocutori dei
vari settori e dipartimenti al fine di
giungere alla pubblicazione di testi snelli
ed adatti ad una lettura efficace sul web.
Newsletter n. 47
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CREMONA, ARPA MONITORA GLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI
ENERGIA DA BIOMASSE
L’Associazione Cremona Ambiente ed ARPA
Lombardia,
dipartimento
provinciale
di
Cremona, hanno stipulato una convenzione per
la realizzazione di un progetto per la
valutazione delle rese energetiche degli impianti
di produzione di energia che sfruttano la
digestione di biomasse. Il progetto mira a
monitorare gli impianti presenti nel territorio
cremonese al fine di verificarne la valenza
ambientale, energetica e quindi economica. Allo
studio partecipano il Politecnico di Milano (sede
di Cremona) per la valutazione degli aspetti
tecnologici e il Dipartimento di Veterinaria
dell’Università Statale di Milano per la raccolta e
l’elaborazione dei dati.
“Le normative europee di recente applicazione
in Italia (Direttiva nitrati, IPPC, Protocollo di
Kyoto) ed il maggior interesse verso i problemi
dell’ambiente da parte della popolazione e dei
soggetti economici – dice il direttore del
dipartimento cremonese Paolo Beati - inducono
ad
ad una riflessione sulle politiche di sviluppo delle
attività economiche in generale, ma in modo
particolare nel nostro territorio, caratterizzato da
una massiccia presenza di attività zootecnica”.
Questo sviluppo – continua Beati - ha consentito
una migliore razionalizzazione del processo
produttivo con evidenti vantaggi sulla qualità
delle produzioni e sulla sicurezza alimentare, ma
è origine di una forte pressione ambientale.
E’ necessario, a mio giudizio, intervenire per
recuperare un corretto rapporto con l’ambiente,
condizione ormai essenziale per consolidare lo
sviluppo di qualsiasi attività imprenditoriale in
un
contesto
di
sviluppo
compatibile
e
sostenibile”.
I dati raccolti grazie a questo progetto,
opportunamente elaborati, consentiranno la
definizione di un bilancio complessivo che tenga
conto sia degli aspetti economici sia di quelli
ambientali, fornendo alle aziende informazioni
orientative oggettive e utili.
FEBBRAIO ‘06
LA DISCIPLINA DEGLI APPALTI PUBBLICI E LA RESPONSABILITA’
DEL DIRETTORE DEI LAVORI
E’ stato recentemente pubblicato, per i tipi di
Franco
Angeli,
il
volume
“Appalti
e
responabilità”, a cura di Maria Agostina
Cabiddu, docente dell’Università Cattolica di
Milano.
Il volume raccoglie gli interventi di studiosi,
magistrati e rappresentanti delle istituzioni sulla
tema
degli
appalti
e
delle
connesse
responsabilità, tema affrontato durante lo
svolgimento del Master in Appalti e Contratti
(MAC) organizzato dal Politecnico di Milano.
La pubblicazione giuridica ospita anche un
estratto della tesi, realizzata da Paola Imerito,
dell’U.O Tecnico Patrimoniale dell’Agenzia, dal
titolo “Profili di responsabilità del Direttore
Lavori nell’appalto di opere pubbliche” .
“L’idea di approfondire nel libro – spiega la
Imerito i compiti e le responsabilità del
Direttore Lavori, figura cardine nell’ambito del
complesso processo di realizzazione di un’opera
pubblica, è scaturita dall’insolita opportunità di
poter valutare, unitariamente, la complessità
delle mansioni attribuitegli da tre punti di
osservazione
spesso
non
coincidenti:
l’ingegnere progettista cui - ai sensi della
Merloni – è anche attribuito preferenzialmente
l’incarico di direttore lavori, la stazione
appaltante in qualità di committente volto alla
tutela degli interessi pubblici, e l’avvocato che
talvolta
talvolta si trova a dover dirimere il contenzioso
che può insorgere”.
Il direttore lavori esercita, infatti, un ruolo ed
una funzione di iniziativa e di vigilanza a
vantaggio dell’amministrazione, ed i suoi
compiti si risolvono nel conseguire i medesimi
interessi pubblici perseguiti nella realizzazione
dell’opera.
Dalla lettura della pubblicazione, emerge con
evidenza il fatto che gli appalti pubblici
rappresentano circa il 16% del Prodotto Interno
Lordo dell’intera Unione Europea. Partendo da
questo dato si può ben comprendere quanto
ingente possa essere l’impatto economico (e
non solo) di eventuali “distorsioni” nella
procedura ad evidenza pubblica per la scelta del
contraente e nella successiva esecuzione del
contratto d’appalto.
“Queste distorsioni – aggiunge l’autrice del
saggio - si possono identificare in un maggior
prezzo delle opere (ad esempio il costo della
Metropolitana Milanese è passato da 300-350
miliardi di lire al km prima di Mani Pulite a 150
– 250 miliardi di lire a km dopo le indagini), in
una minor qualità del costruito, in una perdita
di efficienza delle imprese, dal momento che
l’aggiudicazione dell’appalto avviene in base ad
accordi extra-tecnici e non in base ad una
competitività conquistata sul campo”.
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