Diana Armi
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Diana Armi
Pis to le 50|Diana Armi Sig P226s L’elegante erede Della SIG P210 L a pistola SIG Sauer P226, nella versione base fu presentata nel 1983 con cameratura in calibro 9 Parabellum e partecipò ai test americani culminati con l’adozione della Beretta 92. E’ stata comunque adottata dai Navy Seal, dai Texas Rangers e qua e là nel mondo, anche se la versione compatta P228 è maggiormente diffusa. La P226s che a sua volta è l’estrema evoluzione della P226 X-Five con scatto interamente regolabile, è riconoscibile per la costruzione interamente in acciaio inox con finitura satinata opaca. Il cane, il grilletto, la leva di sicura ambidestra, la leva di smontaggio, l’hold-open, le viti delle guancette sono invece brunite. L’arma monta una canna da cinque pollici (127 mm) e nella versione in calibro 9x21 la capacità del caricatore è di 15 colpi. Gli organi di comando, salvo naturalmente il grilletto, sono solcati longitudinalmente; la cresta del cane è solcata trasversalmente. Le fresature di presa del carrello sono riportate anche sulla parte anteriore come è d’uso sulle pistole più elaborate. Non manca la slitta anteriore per il montaggio di torce o altri accessori su quello che una volta si chiamava “dust cover” ovvero la porzione anteriore del fusto. Una cura particolare è stata riservata agli organi di mira. Il mirino è montato con un incastro a coda di rondine che lo rende facilmente registrabile, la tacca di mira è montata molto bassa, aiutata in questo anche da una fresatura della parte posteriore del carrello. Una soluzione, quest’ultima, già adottata da Sig su alcune versioni della P210. Si tratta, verosimilmente, del montag- Una versione speciale della semiautomatica svizzero-tedesca nata come arma militare ma perfettamente a suo agio sulle linee del tiro a segno. Coniuga perfettamente la proverbiale precisione elvetica con la razionalità teutonica di Roberto Allara gio più basso in assoluto, che porta la linea di mira vicinissima all’asse della canna. La tacca è regolabile a click in elevazione e scostamento: il senso in cui agire sulle viti è chiaramente indicato. La realizzazione del tutto, per finiture e precisione costruttiva, richiama alla mente il fatto che il Paese in cui è avvenuta la progettazione è la Svizzera. Poiché la canna è lunga 5 pollici, la lunghezza completa della linea di mira è di sette pollici, pari a 178 millimetri, adeguata non solo per tiri veloci ma anche per collimazioni accurate. Il guardamano del grilletto presenta due fori, uno anteriore ed uno inferiore. Servono per il passaggio di una chiave Allen che consente di effettuare le regolazioni. Lo scatto, infatti, è regolabile ed è possibile registrarne il peso, con la brugola introdotta dalla parte anteriore del guardamano, nonché la corsa di retroscatto - in questo caso già correttamente tarata per l’impiego elettivo di questa pistola - attraverso l’altro foro. Va sempre ricordato che se la corsa di retroscatto può essere tarata a zero per il tiro meditato, è bene non effettuare una taratura tanto drastica se il tiro deve essere celere. Il grilletto può anche essere traslato: per farlo si allenta una vite a brugola posta sul suo lato sinistro, che viene nuovamente stretta dopo aver porta- Diana Armi|51 P is to l e L’impugnatura monta guancette avvolgenti in legno e una minigonna che facilita l’inserimento del caricatore Il mirino è inserito a coda di rondine nel carrello La volata dell’arma evidenzia il guidamolla lungo, l’assenza di bushing e l’appoggio della volata sul foro di egresso del carrello 52|Diana Armi La tacca di mira è montata molto bassa: è regolabile a click in altezza e deriva Sig P226s L’ormai immancabile slitta per il montaggio di accessori ricavata sulla parte anteriore del fusto La leva della sicura manuale è ambidestra, quindi presente anche sul lato destro del fusto I due fori sulla guardia del grilletto permettono al regolazione di retro scatto e peso di scatto Le superfici del carrello (e del resto dell’arma) sono rifinite senza alcun difetto. L’estrattore è interno Diana Armi|53 Pis to le L’arma in smontaggio di campagna. L’operazione richiede una manciata di secondi to il grilletto alla posizione più consona per un efficace “trigger reach” adattandolo così alle dimensioni della propria mano. E’ la regolazione più utile in assoluto mentre gli altri aggiustamenti effettuabili sullo scatto sono di utilità meno immediata. In effetti, prima di cambiare una regolazione sarebbe buona norma assicurarsi di avere tratto il massimo da quella esistente. Solo così si potrà avere la ragionevole certezza di aver ottenuto, con le nuove regolazioni, un miglioramento e sarà possibile apprezzarlo. L’impugnatura si distingue per una sagoma agonistica che consente 54|Diana Armi un’eccellente presa, sottolineata dalla zigrinatura anteriore a passo fine, mentre posteriormente è coperta dalla monoguancetta - tale risulta dopo il montaggio - avvolgente in legno. La parte anteriore del guardamano, di tipo cosiddetto Combat, è solcata orizzontalmente. Le guide del carrello sono lunghissime, interrotte solo al livello del caricatore, sullo stile inaugurato con la P210. Smontaggio dell’arma Lo smontaggio dell’arma avviene agendo sulla leva apposita, collocata sul lato sinistro del fusto. Dopo averla ruotata verso il basso, cosa che può avvenire se il carrello è stato arretrato della quantità opportuna per portare la leva in corrispondenza dell’incavo che ne consente la rotazione, il gruppo canna-carrello-molla di recupero si sfila verso l’avanti. Il funzionamento è del tipo Colt-Browning a corto rinculo con canna oscillante; l’oscillazione della canna non è ottenuta per mezzo di un’asola sagomata a L molto aperta, come nella P210, ma per l’azione di un’appendice inferiore che va a contrastare con il traversino dell’hold-open. Ad arma smon- Sig P226s Nonostante la complessità delle lavorazioni, l’interno del carrello è rifinito alla perfezione La molla di recupero è in trefolo attorcigliato, calza sul guidamolla e si inserisce all’estremità posteriore in una sorta di coppetta Le lunghissime guide del carrello e sono interrotte solo in corrispondenza del caricatore La canna misura cinque pollici: si noti l’appendice inferiore che ne consente lo svincolo La leva di smontaggio ruotata verso il basso. Si noti anche il grano sul grilletto, che ne consente la traslazione tata, l’interno del carrello evidenzia la sicura automatica al percussore e l’estrattore interno, incastrato in un apposito recesso macchinato nel carrello stesso. La lavorazione è superba, senza segni di utensile in alcun punto, all’altezza di un fucile fine o di un’arma di altri tempi, meno utilitaristici e più leggiadri. Una simile costruzione ha i suoi riflessi nel prezzo, che non può essere economico. D’altra parte è noto che a questo mondo non esistono pasti gratis e la qualità si paga per quello che vale. A volte anche in po’ di più, ma non è questo il caso. La molla di recupero è in trefolo attorcigliato, calza sul guidamolla e si inserisce all’estremità posteriore in una sorta di coppetta a misura, che con la sua parte posteriore spinge Diana Armi|55 P is to l e Le due versioni dell’arma, con fusto verde smeraldo e in bianco Rosata di fabbrica della P226 S alla distanza di 25 metri L’immagine permette di apprezzare quanto la tacca di mira sia montata bassa rispetto all’asse della canna una seconda molla, corta e robusta, con funzioni di ammortizzatore di fine corsa. Meccanicamente non è necessario perché il fusto è sufficientemente robusto e può reggere urti ripetuti senza problemi, tuttavia è molto utile nell’impiego agonistico quando si debba ripetere il colpo in velocità, perché agevola il ritorno in batteria senza scossoni 56|Diana Armi che potrebbero scomporre l’assetto arma-mano e quindi rendere meno agevole il puntamento successivo con conseguente perdita di tempo e allungamento dell’esercizio. Una vera fuoriserie La qualità dello scatto è eccellente, all’altezza di armi preparate da un accuratizzatore competente; le rego- lazioni di fabbrica sono studiate con cura e, come detto, sarebbe opportuno non toccarle almeno per un bel po’ di tempo. Benché si tratti di una pistola “facile”, che agevola il tiratore, è buona norma prenderci confidenza fino ad assimilare completamente l’arma, specialmente se la si usi per competizioni ad alto livello. Sulla precisione, nulla da dire. E’ Sig P226s una Sig a tutti gli effetti; se la P210 costituì un riferimento assoluto, questa P226s potrebbe, nella sua categoria, prenderne agevolmente il posto. La nota dolente è costituita dal prezzo al pubblico, davvero sostenuto. D’altra parte tutti i costosi lavori che potreste chiedere ad un preparatore competente sono già inclusi. L’arma è disponibile anche in calibro .40 Smith & Wesson e occasionalmente in alcune edizioni limitate come la Emerald, caratterizzata dalla finitura in colore verde perlaceo, ottenuta con un rivestimento in Ilaflon, un fluoro polimero con elevata resistenza all’abrasione sviluppato per il settore militare e utilizzato anche dall’industria del computer che può essere steso in strati spessi anche 20-25 micron e che, soprattutto, si fissa stabilmente a 180 gradi, quindi senza rovinare alcun trattamento termico dei pezzo. L’accoppiamento di colore verde-marrone con il legno di noce delle guancette è decisamente elegante. Per trovare dei segni di lavorazione (comunque irrilevanti per il funzionamento) bisogna guardare l’interno della minigonna Il caricatore ha una capacità di 15 colpi calibro 9x21 ed è dotato di uno spesso “pad” in lega leggera Si ringrazia l’armeria Sacchi, via Tartaglia 1 – Milano, Tel. 02.66800022 (www.armeriasacchi.it) per averci messo a disposizione l’arma fotografata Scheda tecnica Costruttore: Sig-Sauer www.sigsauer.com Distributore: Bignami, Via Lahn 1 39040 Ora (BZ) tel. 0471 803000 www.bignami.it Modello: P226s Tipo: pistola semiautomatica Calibro: 9x21 Funzionamento: semiautomatico a corto rinculo Chiusura: geometrica Lunghezza canna: 127 mm (5”) Scatto: diretto Azione: singola Regolazione del trigger reach: 65-75 mm Capacità caricatore: 15 colpi Dimensioni: 224x150x44 mm Peso con caricatore: 1306 g Catalogo: 15510 Prezzo indicativo: circa 2900 Euro Diana Armi|57