informa - Comune di Dolcè
Transcript
informa - Comune di Dolcè
OLC Dinforma È Periodico trimestrale dell’Amministrazione Municipale anno 22 n. 2 Giugno 2011 Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Postale 70% – DCB Verona Contiene I.R. OSSENIGO – PERI – DOLCÈ – CERAINO – VOLARGNE Editoriale Celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia 17 marzo 1861 – 17 marzo 2011 I n occasione del 150° anniversario dell’Unità Nazionale l’Amministrazione Comunale di Dolcè ha celebrato l’evento con la cittadinanza giovedì 17 marzo a Dolcè. La sfilata per le vie del paese, l’arrivo in piazza Roma, il discorso delle Autorità e il “Treno” di Aquiloni Tricolore, alzatosi nel Cielo di Dolcè, hanno costituito alcuni dei momenti salienti della celebrazione particolarmente partecipata da cittadini ed associazioni, in particolare Alpini di Dolcè e Corpo Bandistico di Dolcè. L’Amministrazione Comunale ringrazia tutti gli intervenuti per la presenza. Il sindaco Luca Manzelli ha svolto nella sala consiliare il discorso ufficiale, ripercorrendo le tappe fondamentali dell’Unità d’Italia. Di seguito ne riportiamo i passi salienti. Bilancio, una corsa ad ostacoli con tanti punti interrogativi! L’importante documento relativo all’esercizio finanziario 2011 è stato approvato in anticipo, il 30 marzo scorso, dal Consiglio comunale di Dolcè, nonostante l’incertezza dei dati sui trasferimenti erariali. L’assessore Carmine D’Onofrio spiega i rischi e le difficoltà del momento ed esprime soddisfazione per il consuntivo chiuso con un avanzo di circa 265mila euro. A nche per l’anno 2011 è stato predisposto, in relazione alle vigenti normative ed in particolare alla Legge di stabilità 2011, il Bilancio relativo all’esercizio finanziario 2011 che è stato approvato dal Consiglio Comunale in data 30 marzo, in anticipo rispetto ai termini fissati che hanno differito al 30 giugno l’ultima data utile per l’approvazione dello stesso. Mai come quest’anno l’incertezza dei dati relativi ai trasferi- menti erariali, ovvero la mancata emanazione delle norme attuative riferite al federalismo municipale, hanno determinato difficoltà per predisporre nel 2011 una programmazione d’interventi che da un lato possa assicurare la realizzazione delle opere pubbliche previste da questa Amministrazione e dall’altro salvaguardare gli equilibri di bilancio anche per i prossimi anni. In (segue a pag. 4) Nel discorso tenuto a Genova il 14 settembre 2010, in occasione della cerimonia ufficiale che ha dato il via alle celebrazioni del 150esimo dell’Unità d’Italia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha chiesto di «recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale, perché ne abbiamo bisogno. Ci è necessaria questa più matura consapevolezza storica comune anche per affrontare con la necessaria fiducia le sfide che ci attendono e già (segue a pag. 2) La celebrazione ufficiale del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia in Piazza Roma. Editoriale DOLCÈ informa e concreto della nostra identità collettiva di popolo e personale di cittadini italiani. (Segue dalla prima) Anniversario Unità d’Italia mettono alla prova il nostro Paese. Ci è necessaria per tenere con dignità il nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia».Tutte le iniziative comprese nel programma per celebrare il 150esimo dell’Unità d’Italia «non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt’uno con l’impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi» ha detto il capo dello Stato. Questo impegno, ha aggiunto, «si nutre di un più forte senso dell’Italia e dell’essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione». «Non è retorica» fare appello all’orgoglio nazionale. «Celebrando il 150° dell’Unità d’Italia – ha detto il capo dello Stato – guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quello che c’è da rinnovare nella società e nello Stato». Celebrare questa ricorrenza significa coinvolgersi “in uno sforzo collettivo della comunità nazionale per riappropriarsi della propria Storia, in spirito di verità, identificandosi con i valori di libertà, impegno civile, disinteresse, coraggio che animarono il Risorgimento e che sono profondamente validi anche nel nostro tempo”. Con questo spirito, anche noi nel nostro piccolo rispondiamo alla chiamata del Capo dello Stato con questa celebrazione semplice ma sentita. L’Italia pre-unitaria Fino al milleottocento l’Italia non era unita come la conosciamo oggi, ma divisa in tanti piccoli Stati. Essi, fatta eccezione per il Regno di Sardegna governato dal Re Vittorio Emanuele I, erano sottomessi allo Straniero. Questa situazione rendeva l’Italia una penisola poco sviluppata ed economicamente arretrata rispetto agli altri Stati Europei. In questo clima iniziò il Risorgimento, cioè il periodo in cui gli abitanti della Penisola, non ancora Italiani, diedero vita alle iniziative per la sua riunificazione. Le persone che s’impegnarono per perseguire l’idea dell’Uni- Il 17 marzo 1861: nasce l’Italia La sfilata del corteo. tà d’Italia si chiamavano patrioti. L’unificazione non fu un processo pacifico, ma la conseguenza dei moti rivoluzionari, cioè delle battaglie contro lo straniero. Ma i moti non bastarono e furono necessarie tre guerre d’Indipendenza per giungere all’Unità d’Italia (1848-1859 Regno delle due Sicilie – 1866 Lombardo Veneto). Nel 1861 venne sancita la nascita del Regno d’Italia con capitale Torino. Nel 1871 i bersaglieri giunsero a Roma e, aprendosi una breccia nelle Mura della città, la liberarono. Con lo spostamento della capitale a Roma fu così completato il processo di Unità. La prima guerra mondiale, infine, sarà interpretata come quarta ed ultima guerra d’Indipendenza e porterà al completamento dell’unità territoriale italiana con la conquista delle terre irredente. Ma il percorso risorgimentale vedrà il suo compimento politico e civile solo il 1 gennaio 1948 con la promulgazione della Costituzione repubblicana, dopo il referendum del 1946, in favore della Repubblica, che chiude la fase oscura della dittatura. La Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano. Fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947. Fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria del 27 dicembre 1947, ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Sembra solo una vicenda da libro di storia, ma è il punto di partenza vero Il sistema politico italiano nasce il 17 marzo 1861, con la prima seduta del Parlamento italiano.“Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861”. Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d’Italia,. Il nuovo Stato non aveva tradizioni politiche univoche ma si basava su una nazione culturale di antiche origini che costituiva un forte elemento unitario in tutto il Paese, uno Stato che cinque secoli prima dell’unità aveva “una effettiva coscienza nazionale” anche se priva di forma politica. Nel 1861 l’Italia smetteva di essere soltanto quella “espressione geografica” di cui aveva parlato il Metternich all’inizio del XIX secolo, ma non era ancora divenuta quell’unica entità cara a Manzoni, “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e i cor.” (Gli Ideali del Risorgimento). Ciò riuscirà solo grazie alle trincee della Grande Guerra, ai diciotto mesi di lotta partigiana nella Seconda e, anche se ciò può sorprendere o risultare paradossale, soprattutto ad opera della televisione negli anni ’50-’60 del XX secolo (Nessun altro mezzo era riuscito a unificare un intero Paese con la lingua) Dal punto di vista ideale che cosa é il Risorgimento? È la coscienza del fatto che non esisteva solo l’Italia “geografica” composta di entità regionali affini per lingua e costumi, ma esisteva anche un’Italia (segue a pag. 3) Editoriale DOLCÈ informa (Segue da pagina 2) Anniversario Unità d’Italia di popolo, e a questo scopo sostituì alle congiure delle vecchie società segrete la palese e diretta propaganda indirizzata a tutti gli italiani, che si voleva coinvolgere nella rivoluzione nazionale sulla scia delle minoranze eroiche. Con Giuseppe Mazzini si afferma l’idea del dovere degli italiani di conquistare indipendenza e unità attraverso virtù e forza propria. Questa eredità giunge fino a noi rendendoci protagonisti e responsabili della vita civile del nostro Paese. Nel nostro Risorgimento si identificarono l’idea di Nazione e quella di libertà, tanto che l’una appariva realizzazione concreta e sostegno dell’altra; il senso severo del bene pubblico e la co- “storica” (prima delle dominazioni straniere) destinata a creare una nuova unità politica, a divenire uno Stato unitario retto dalle stesse leggi, governato allo stesso modo, capace di reggere il confronto con gli altri Stati nazionali europei. Doveva esistere, insomma, anche un’Italia con una espressione politica, come sintesi di valori, di ideali, di civiltà, di espressione culturale-artistica, e aspirazioni a costituire un popolo libero e unito. Il Risorgimento si svolse nell’arco di un quarantennio del XIX secolo, ma l’idea di Italia e il sentimento di italianità che lo alimentavano avevano radici molto più profonde e lontane nel tempo, presenti sia nella letteratura del patriottismo romantico sia nell’ideale mazziniano della “Terza Roma” come pure nel giobertiano Primato morale e civile degli italiani, con i loro riferimenti al comune sostrato culturale e alla missione civilizzatrice dell’Italia, fondati sull’eredità del mondo classico ripresa ed aggiornata con l’Umanesimo e il lungo Rinascimento. Per tutte queste ragioni con il termine “Risorgimento” si veniva Il Municipio di Dolcè. ad intendere un processo di “rinascita nazionale” orientato oltre che scienza del dovere verso il Paese, avverall’indipendenza politica anche al pro- tito e praticato con maggiore o minore purezza, ma indiscusso come supremo gresso civile e democratico. In tal modo l’idea nazionale italiana criterio regolativo delle coscienze. E la nasceva, fin dalle origini, in stretto le- forza di quella tradizione e di quei vagame con la rivendicazione di una più lori giunge fino a noi e ci impegna per ampia libertà e col nuovo contenuto di il futuro della nostra Patria. diritti scaturito da tutto il moto rivoluzionario che aveva caratterizzato l’Europa del tempo. L’unitarismo e il Perché parlare oggi patriottismo di Giuseppe Mazzini eb- del Risorgimento? bero anche una profonda componente democratica, nella misura in cui essi Far emergere il valore ideale del nostro indicarono l’Italia e la sua indipenden- Risorgimento, è un nostro preciso doza e unità come mete da conquistare vere, di cittadini, di amministratori e con autonoma e diretta partecipazione di adulti: nel nostro passato i giovani OLCÈ Dinforma potranno trovare nuove energie morali e una rinnovata saggezza politica che li aiuteranno ad affrontare e a contrastare la deprimente condizione di degrado civile e umano alla quale assistiamo. “Il nostro Risorgimento ha infatti elaborato un’ideale di Patria fondato sul principio della libertà civile e politica e sul rispetto della libertà degli altri popoli e delle altre nazioni. Questa tradizione di pensiero interpreta l’amore della Patria come amore caritatevole della libertà e del bene comune, che si traduce in cura e servizio. Mazzini spiegò a chiare lettere che vera patria è non è il territorio, ma l’associazione che garantisce il pieno rispetto dei diritti, compresi i diritti sociali, che permettono agli esseri umani di vivere con dignità di cittadini. La Patria non si contrappone al principio di umanità, ma è il mezzo più efficace per attuarlo. Carlo Cattaneo riteneva che il cuore della libera nazione fossero i comuni intesi come centri di autogoverno. Garibaldi non ha mai esaltato la guerra e la conquista, ma ha invocato con forza nei congressi internazionali l’unità dell’Europa quale mezzo per porre fine alle carneficine imposte dalla politica di potenza. Per lui, e per i patrioti del Risorgimento, la guerra non era fine ma mezzo per la conquista e la difesa della libertà della Patria fra libere patrie. Le due più importanti esperienze di emancipazione politica della storia italiana, il Risorgimento e la Resistenza antifascista, che tali furono nonostante i loro limiti e i loro vizi, sono state dunque sostenute dall’idea che Patria vuol dire libertà comune di un popolo che vuole vivere libero fra popoli liberi. In tempi come questi, così poveri di esempi di idealità, offrire ai giovani l’opportuni(segue a pag. 4) Anno 22 n. 2 giugno 2011 Luca Manzelli, direttore – Maurizio Pedrini, direttore responsabile – Fotografie l’IRIDE di Giovanni Buio – Stampa: Cierre Grafica – Via Ciro Ferrari, 5 – Caselle di Sommacampagna – Registrazione: Tribunale di Verona n. 953 del 4.10.90 Attualità amministrativa (Segue dalla prima) Bilancio, una corsa ad ostacoli con tanti punti interrogativi! effetti, molti punti interrogativi non sono stati chiariti, che potrebbero paradossalmente determinare notevoli minori entrate, per il nostro Comune, a fronte di provvedimenti assunti in precedenza dallo Stato che assicuravano e consolidavano trasferimenti strutturali in relazione ai piccoli Comuni (circa euro 149mila per i comuni sotto i 5mila abitanti aventi un indice elevato di popolazione da 0 e 5 anni) e minori entrate compensativi in materia di ICI – per perdite di gettito su immobili Cat. D (anno 2010 euro 349mila): tuttora non sappiamo se tali trasferimenti potranno essere considerati nell’ambito del cosiddetto fondo di riequilibrio od altre norme che dovranno essere ricondotte in applicazione del D.Lgs. 14 marzo 2011 (norme sul federalismo municipale). Risulterebbe evidente che se circa 500mila euro in meno di trasferimenti non fossero compensati da altre entrate su questo Comune graverebbe una situazione di estrema difficoltà finanziaria, per la quale anche l’adozione di pesanti provvedimenti di riequilibrio sul bilancio (maggiori entrate per addizionale comunale IRPEF, aumento di tariffe sui servizi ecc. correlate a minori spese che andrebbero ad incidere sullo sui vari servizi ed utilizzo di one(Segue da pagina 4) Anniversario Unità d’Italia tà di riflettere sull’esperienza dell’Unità nazionale, significa stimolarli a pensare che la vita può essere vissuta anche come missione per un principio di libertà. C’è da chiedersi quanto, da alcuni decenni, questo patrimonio di valori unitari si sia venuto oscurando – anche nella formazione delle giovani generazioni – e come ciò abbia favorito il diffondersi di nuovi particolarismi, di nuovi motivi di frammentazione e di tensione nel tessuto della società e della vita pubblica DOLCÈ informa ri urbanizzazione per spese correnti ecc.), forse non sarebbero necessari per assicurare pienamente una stabilità finanziaria, che finora abbiamo realizzato grazie ad una oculata gestione finanziaria la quale non ha accentuato forti indebitamenti e contenuto le spese con varie forme di risparmio. Per esemplificare, anche riferendomi a qualche aspetto marginale ma significativo di buona amministrazione, la scelta della gestione diretta dell’imposta comunale sulla pubblicità e diritti delle pubbliche affissione, a decorrere dall’anno 2011, determinerà un aumento di entrate strutturali pari a circa 20mila euro e così via. Con l’approvazione del Bilancio 2011 ci siamo impegnati a realizzare quelle opere che i cittadini aspettano da anni: la metanizzazione da Ceraino e fino ad Ossenigo, la struttura polifunzionale (ambulatorio, centro servizi ecc.) per Dolcè capoluogo, l’ampliamento della Scuola elementare di Volargne: auspichiamo, pertanto, che il Governo possa fare chiarezza, in tempi brevi, sulle entrate certe che potremmo acquisire per l’anno 2011, altrimenti esisterebbe la concreta possibilità di dover ridimensionare la nostra programmazione, pur avendo bilanci e consuntivi finanziari che da decenni hanno presentato indicatori favorevoli e dimostrata una reale e sana amministrazione, come la Corte dei Conti del Veneto ha certificato nell’ambito dei controlli su tali documenti contabili. Per l’esercizio finanziario 2010 espri- mo, comunque, la mia soddisfazione, in quanto ci apprestiamo ad approvare il bilancio consuntivo con un avanzo di circa 265mila euro. Purtroppo questa euforia viene spenta dai segnali dello stato centrale, per i motivi sopra specificati, il quale a mio giudizio opera a senso unico, cioè apporta tagli in modo discutibile e scarica a pioggia sulle varie realtà amministrative, senza però andare ad incidere laddove ci sono realmente sprechi: quindi mi chiedo, dove sono finite le proposte di eliminare le Province, di ridurre i parlamentari e i loro privilegi, una seria riforma fiscale; a tale riguardo si potrebbe utilizzare il codice fiscale come in farmacia, per tutte le spese così a fine anno avremmo l’ammontare del denaro utilizzato per ogni singolo contribuente e su questa base si potrebbe applicare la tassazione. In questo modo tutti sarebbero obbligati a pagare anche chi per il fisco non esiste. In attesa di questo miracolo noi amministratori comunali di Dolcè continuiamo a svolgere il nostro lavoro al servizio del cittadino, cercando di realizzare tutti i progetti possibili, anche con elevati finanziamenti assegnati dalla Regione Veneto, come ad esempio la pista ciclabile da collegarsi con il Comune di Avio (Tn) (costo opera euro 1.505.000,00 – contributo Regionale euro 1.354.500,00), visto l’ottima ripercussione sul territorio intercomunale. nazionale. Non possiamo dunque sottovalutare i rischi che ne sono derivati e che ci si presentano oggi, nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità. È indispensabile un nuovo impegno condiviso per suscitare una ben maggiore consapevolezza storica del nostro essere nazione e per irrobustire la nostra coscienza nazionale unitaria. Se, infatti, il Risorgimento ha un significato che trascende la storia dell’Italia anche come movimento d’ispirazione sovranazionale, cosi é proprio perché esso non vuole soltanto affermare ideali di forza, di potenza, di superiorità, ma al contrario difendere con moderazione il diritto di libertà per cooperare, insieme con altri popoli, e in maniera giusta e generosa, alla creazione di un mondo fondato su ideali di giustizia, di comprensione, di pacificazione, di convivenza rispettosa.” Questi valori e ideali antichi, fondativi dello Stato italiano e alla base della idea di unità europea sono quanto mai attuali e devono essere per noi giusto motivo di orgoglio di essere oggi cittadini italiani, eredi di tanto passato. Carmine D’Onofrio IL Sindaco Luca Manzelli DOLCÈ informa Eventi Reportage fotografico della celebrazione del 25 aprile a Dolcè e del 2 giugno a Peri Nelle sequenze fotografiche realizzate da Giovanni Buio e Sergio Marcotto, i momenti delle indimenticabili giornate che hanno coinvolto l’intera comunità cittadina nel ricordo della Festa della Liberazione a Dolcè (foto 1, 2, 3) nonché della Festa della Repubblica a Peri (foto 4, 5, 6) organizzata dall’amministrazione comunale di Dolcè in collaborazione con i gruppi Alpini Valdadige di Peri, Volargne e Dolcè, Arma dei Carabinieri. Foto 1. Il discorso del primo cittadino, Luca Manzelli, durante la celebrazione solenne in Piazza Roma a Dolcè. Foto 2. Il sindaco Luca Manzelli taglia il nastro d’inaugurazione della nuova area esterna al Circolo Noi Valdadige a Dolcè. Foto 3. La cerimonia ufficiale davanti al Palazzo Municipale con il picchetto degli Alpini giunti dall’intero territorio comunale di Dolcè. Foto 4. Il solenne momento della deposizione della corona d’alloro al Monumento dei Caduti a Peri. Foto 5. Numerosa la partecipazione della cittadinanza alla cerimonia per la Festa della Repubblica a Peri. Foto 6. Il Cavaliere Ufficiale della Repubblica Romualdo Zampieri col sindaco Luca Manzelli ed Alice Adamoli che, avvolta nel tricolore, recita una poesia dedicata all’Italia. Attualità amministrativa DOLCÈ informa Lavori pubblici: contributi dalla Regione Veneto per le piste ciclabili I mportanti contributi sono stati assegnati dalla Regione Veneto al Comune di Dolcè. A seguito dell’intesa tra Regione Veneto e Provincia Autonoma di Trento, l’Amministrazione Comunale ha ricevuto dalla Giunta della Regione Veneto un finanziamento pari a 1 milione 354mila 500 euro in relazione alla realizzazione di “Piste ciclabili di collegamento tra i percorsi ciclabili esistenti in Comune di Dolcè (VR) ed in Comune di Avio (TN)”. L’intervento previsto prevede di ampliare la pista ciclabile esistente Dolcè-Peri verso sud, al fine di darne collegamento con la frazione di Ceraino, e verso nord consentendo un collegamento con i percorsi esistenti in territorio trentino. Il progetto sarà finanziato con le risorse dell’Azione 5.2.1. “Cooperazione Transregionale” del Progetto Operativo Regionale (POR) parte relativa al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il contributo complessivo assegnato al Comune di Dolcè coprirà il 90 per cento della spesa complessiva dell’intervento pari a 1 milione 505mila euro. Il Comune di Dolcè, pertanto, finanzierà direttamente una quota parte di opera con la somma di 151mila euro. Un’altra buona notizia per il Comune di Dolcè è arrivata sempre dalla Giunta Regionale che, nell’ambito degli interventi di prevenzione del rischio sismico, ha stanziato la somma di 69mila 436 euro per il rafforzamento strutturale ed il miglioramento sismico della scuola elementare di Volargne. “C’è particolare soddisfazione nel commentare l’assegnazione di questi contributi” spiega il vicesindaco Massimiliano Adamoli “sia per quello del collegamento tra la nostra pista ciclabile Dolcè-Peri e quella trentina, un collegamento fondamentale nell’ambito della progressiva valorizzazione del nostro territorio. Doveroso un ringraziamento alla Regione Veneto ed all’assessore ai lavori pubblici Massimo Giorgetti per la sensibilità mostrata anche in questa occasione alle nostre richieste”. “Il canto degli italiani” proiettato in Sala Consiliare! Venerdì 8 aprile successo della serata proposta dal Gruppo culturale El Casteleto in collaborazione con il Gruppo Alpini di Dolcè e la partecipazione del Coro La Chiusa. D ue ore di intensa partecipazione emotiva hanno accompagnato, venerdì 8 aprile la serata culturale dedicata alla proiezione del documentario ideato e scritto da Mauro Vittorio Quattrina “Il canto degli italiani - la storia dell’inno d’italia di Mameli – Novaro”, che si è svolta nella sala consiliare del Comune di Dolcè su iniziativa del Gruppo Culturale El Casteleto e del Gruppo Alpini di Dolcè, con la partecipazione del Coro La Chiusa di Volargne. “Il documentario proposto”, spiega Gianni Buio, promotore e curatore dell’evento voluto in occasione delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, “è di elevata qualità e nel tempo di un’ora spiega la nascita, lo sviluppo e «l’amore e non amore» di questo nostro Inno, dalle origini ad oggi. Ideato, scritto e diretto da Mauro Vittorio Quattrina, uno dei migliori documentaristi storici europei, ha una narrazione per nulla banale o retorico celebrativa, ma coinvolge, a tratti in maniera anche divertente, lo spettatore, Un momento della serata con l’intervento del registra Mauro Quattrina. in un racconto affascinante di storia al di là di qualsiasi ideologia o riferimento politico. Per il numeroso pubblico che ha accolto il nostro invito”aggiunge, “si è trattato senz’altro di una bella esperienza. Quattrina, con la sua abile verve ha intrattenuto i presenti con aneddoti e battute divertenti, senza mai perdere di vista – però – la sacralità di questo importantissimo percorso storico ed umano per ricostruire la trama delle vicende e la personalità di Goffredo Mameli, morto ventiduenne per un ideale patriottico. Il documentario si serve di parecchie scene di fiction di alto livello, come quelle sulla composizione dell’Inno da parte del musicista Michele Novaro e si avvale di interviste a personaggi culturalmente noti, come lo storico e scrittore Giordano Bruno Guerri, lo storico del Quirinale Michele d’Andrea, lo storico Giuseppe Marchetti Tricamo, il maestro Ubaldo Composta, lo storico prof. Universitario Aldo Mola, il direttore d’orchestra Maurizio Benedetti, il prof. Agostino Contò e altri. All’interno trovano spazio anche notizie curiose che passanno dalla Bella Gigogin alla Leggenda del Piave, fluendo dal Coro del Nabucco a Volare e Azzurro, che negli anni ‘70 furono indicati addirittura come possibili Inni nazionali. Notizie curiose, poi, arrivano dal Museo della Radio dal Museo del Risorgimento di San San Martino della Battaglia, dal Museo Internazionale della Croce Rossa e così via”. Maurizio Pedrini Scuola DOLCÈ informa 150 anni insieme! Alla Scuola Secondaria di primo grado di Peri celebrato il 150° dell’Italia Unita. I l 17 marzo di quest’anno ha rappresentato una data importantissima per il nostro Paese: il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Al pari moltissime altre sedi scolastiche, anche la nostra Scuola Secondaria di primo grado di Peri ha voluto partecipare all’iniziativa. Come Consiglio dei Ragazzi abbiamo fatto una proposta, che poi si è concretizzata, con l’aiuto dei vari insegnanti e della nostra Dirigente, nella giornata di mercoledì 16 marzo. Ogni classe ha partecipato ai festeggiamenti con iniziative significative, riguardanti la storia italiana. Ogni alunno delle classi prime ha preso parte ad un lavoro artistico dipingendo, nella parte anteriore di una maglietta bianca, la bandiera italiana. Inoltre, per tenere sempre vivi il ricordo e l’importanza della Costituzione Repubblicana, sono state riportate sul retro della maglietta alcune frasi tratte dal documento fondamentale della convivenza civile. Le classi seconde hanno visto un film relativo alla vita di Giuseppe Verdi, uno dei più grandi musicisti di sempre, vissuto nel periodo del Risorgimento. Verdi, che era un patriota e sosteneva l’indipendenza dell’Italia dall’Austria, non ha combattuto con le armi ma ha partecipato alle vicende del Risorgimento componendo brani straordinari ispirati agli ideali unitari. In questo modo ha sostenuto l’entusiasmo del popolo e dei tanti soldati e volontari combattenti. Anche la musica, certo, ha contribuito agli eventi che hanno portato all’unità d’Italia. Le classi terze, infine, hanno seguito un incontro-conferenza dedicato ai tragici avvenimenti della Seconda Guerra mondiale quando la Patria, stravolta dalla retorica militarista del fascismo e dalle scelte di Mussolini, ha dovuto affrontare una prova durissima. L’incontro è stato possibile grazie al Gruppo Culturale El Casteleto: dopo l’introduzione del presidente Angelo Brusco, il relatore prof. Franco Zeni ha inquadrato e raccontato gli avvenimenti della Seconda Guerra mondiale. Uno spazio particolare ha ricevuto la campagna italiana di Russia, della quale sono stati presentati dei documenti scritti e video. Questo ci ha permesso di capire che l’unità d’Italia non è legata semplicemente alla data del 1861 e al suo anniversario, ma è frutto di un lungo percorso che ha avuto inizio da quel momento. L’architetto Renato Comerlati, che ha ricordato le vicende finali della guerra nel nostro territorio, ha messo in risalto un’idea ancora più impegnativa: l’Italia, e la convivenza democratica, sono traguardi che non possono essere dati per scontati ma vanno rinnovati ad ogni generazione con l’impegno, la conoscenza, la partecipazione. Gli alunni delle classi terze hanno seguito con interesse alla “lezione”, alla quale hanno assistito alcuni membri del Casteleto e ospiti graditi, tra cui Enzo Gradizzi, dirigente scolastico di Caprino. Al termine, il presidente del Gruppo Culturale El Casteleto ha fatto dono alla scuola di una edizione per i ragazzi della Costituzione Italiana, tradotta in più lingue, e di un pallone firmato El Casteleto che noi, da bravi atleti, abbiamo subito messo in uso. Alla fine tutti gli alunni della scuola si sono ritrovati per un momento conviviale ma anche per ammirare le bellissime magliette delle classi prime. Alla festa per l’Unità d’Italia si sono congiunte, idealmente e concretamente, tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo, concordando le iniziative per il medesimo giorno. Sarebbe troppo lungo riferire quanto è stato fatto nella Scuola dell’Infanzia di Dolcè o nelle Primarie di Dolcè-Volargne e Rivalta. Un grazie ai/alle insegnanti che hanno ideato e realizzato la commemorazione con i bambini. Nelle varie sedi, le parole dell’Inno di Mameli sono state cantate, nel 150°, da tutti. Il Sindaco della scuola, la Dirigente dott.ssa Chemotto e gli ospiti del Gruppo culturale “El Casteleto”: il cav. Brusco e l’arch. Comerlati. Scuola DOLCÈ informa Gamberoni, otto anni di attività a servizio della scuola! Il genitore che presiede il Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Don Cesare Scala” di Peri traccia un bilancio positivo della sua preziosa esperienza. R iveste un ruolo importante, fungendo da tramite tra la scuola e le famiglie per agevolare e rendere fattivo un prezioso ed attivo coordinamento educativo, promuovendo tante importanti iniziative. Tiziano Gamberoni, presiede il Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Don Cesare Scala” di Peri, ha alle spalle una lunga e collaudata esperienza. Classe 1961, sposato e padre di due figli, di tredici e diciannove anni, possiede il diploma di fotografo grafico ed ha acquisito una significativa preparazione nel settore frequentando vari corsi di specializzazione e di marketing. Lo abbiamo incontrato per rivolgergli alcune domande. Tiziano Gamberoni. Vogliamo, anzitutto, spiegare quale impegno comporta questo delicato incarico? “Confesso che quando ho iniziato il mio primo mandato, alcuni anni fa, sembrava che fosse sufficiente presiedere tre o quattro riunioni del Consiglio d’Istituto, di cui fanno parte tutte le componenti della scuola, per prendere atto delle attività in corso o chiedere chiarimenti sul POF, il Piano dell’Offerta Formativa. Insomma, pareva proprio che non ci fosse altro da fare. Poi, come tutte le persone impegnate nel volontariato, che ambiscono a farlo bene, ho scoperto che per conoscere bene una realtà complessa e affascinante come quella scolastica dovevo esplorarla dall’interno, partecipando alle riunioni organizzate da associazioni, comitati e istituti vari. In particolare, mi è stato utile capire cosa succede presso altri istituti perché mi ha offerto spunti interessanti, consentendomi di proporre nuove iniziative”. È soddisfatto del lavoro portato avanti in questi anni? “Direi di sì. Nonostante oggi tutti si rendano conto di quali enormi difficoltà debbano affrontare gli Istituti e di quanto minima stia diventando la disponibilità economica, la nostra realtà scolastica – grazie alla disponibilità dimostrata dal Comune di Dolcè, da quello di Brentino-Belluno, dai privati e dalle banche interpellati, ha quasi sempre realizzato quanto richiesto dai docenti nei vari progetti didattici e formativi. Per esempio, già nel 2006 avevamo eliminato le compresenze con notevoli risparmi, suggerendo agli insegnanti di proporre dei progetti che avrebbero realizzato loro stessi, supportati da corsi pagati dall’Istituto. È stato poi chiesto di proporre tutta una serie di attività, viaggi d’istruzione e gite alle quali potesse partecipare la quasi totalità dei ragazzi. Sono abbastanza soddisfatto di quanto è stato realizzato, anche se – ovviamente – rispetto all’ambiente lavorativo privato, le possibilità d’intervento sono davvero minime”. Come si è sviluppata, in questo arco di tempo, la collaborazione con i vari dirigenti scolastici e i genitori eletti negli organi collegiali? “Mi sono rapportato con quattro dirigenti e la relazione è sempre stato buona. Ho capito quanto sia importante la personalità e la professionalità del dirigente per assicurare il miglior funzionamento possibile dell’Istituto. Con i genitori, salvo rare eccezioni, la condivisione è stata ottima, anzi, confrontandomi con altri presidenti, ho appurato che la loro disponibilità è stata nettamente superiore a quella di altri Istituti. La nuova dirigente scolastica “di ruolo”, dottoressa Tiziana Chemotto, ha tutte le caratteristiche che servono per guidare bene l’Istituto: educatamente determinata, preparata sul nostro passato, con idee chiare per il futuro”. La collaborazione con il Comune di Dolcè è stato gratificante e proficua? “Certamente, tra i primi tre impegni assunti negli anni ’90 dalla lista Paese Mio c’era l’attenzione per le fasce più deboli e il mondo della scuola. Mi pare che la disponibilità delle varie Amministrazioni comunali che si sono succedute da allora, fino all’attuale, sia per i piccoli ma tempestivi interventi, sia nell’importante supporto economico, non sia mai venuta a mancare. Attualmente, peraltro, le scuole dell’IC di Peri si trovano a vivere in una buona condizione grazie ad una gestione attenta e lungimirante”. Anche nella ristrutturazione della scuola media di Peri, divenuta bella, funzionale e sicura… “Beh, ovviamente, tutti stiamo me(segue a pag. 9) Scuola DOLCÈ informa (Segue da pagina 8) Gamberoni, otto anni di attività a servizio della scuola! glio in un ambiente nuovo e bello. Credo che pochi siano al corrente della competenza e della cura con cui sono stati realizzati i lavori”. Si sente spesso parlare di una presunta volontà ministeriale che andrebbe a limitare la gestione democratica e partecipativa alla vita della scuola frutto dei Decreti Delegati. Lei che ne pensa? “La domanda comporta una risposta politica che, sinceramente, preferisco non dare. Aggiungo che credo sia giusto mettere ordine nel mondo della scuola, ma non condivido il modo in cui si vorrebbe intervenire. Va ricordato che, grazie alla rivolta studentesca del ’69 la didattica, il rapporto intersoggettivo alunno-docente e la vita sociale della scuola italiana hanno subito una radicale trasformazione, Dal 1973, anno ‘istituzione’ dei primi cinque Decreti delegati, molto è cambiato: la scuola non è più una realtà a sé stante, ma aperta alla società. In questo “mondo”, allora, spirò una positiva ventata di democrazia e di partecipazione e venne annullato il concetto di sviluppo piramidale”. Il Federalismo potrà aiutare a migliorare le cose? “Di per sé il Federalismo è una prospettiva accettabile, ma credo che un diritto fondamentale come quello all’istruzione non possa oggettivamente dipendere dalla configurazione del territorio, dalle richieste della “clientela” o dal mercato. Nonostante ciò, ritengo che nel nostro caso la sensibilità dimostrata da chi ci ha aiutato sia senz’altro da premiare, anche solo per il semplice fatto che non chiedono di essere citati”. Alla scuola media di Peri anche quest’anno sono state avviate varie esperienze allo scopo di coinvolgere maggiormente i genitori. Come sono andate? “Molto bene. Oltre ai vari corsi rivolti ai genitori, come quelli di informatica e italiano, è stato particolarmente apprezzato e avrà certamente un seguito il progetto “Bimbi in rete”, al quale ha preso parte un numero di genitori nettamente superiore al previsto. Colgo l’occasione per ringraziarli, poiché penso sia sempre meglio avere timore di una cosa che potrebbe accadere, piuttosto che essere terrorizzati dopo che i nostri figli ci sono caduti dentro senza precauzioni. “Pensa a quello che potrebbe capitargli, raddoppialo e forse ci sarai vicino”: sono le parole di un esperto riguardo i rischi della Rete che mi hanno motivato a proporre il progetto”. Per concludere, un bilancio del 2011 e qualche sogno ancora da realizzare… “È stato un anno assai buono: tra le varie attività, mi preme segnalare il potenziamento della lingua inglese ed il nuovo corso di tedesco deliberato per i prossimi tre anni. Per quanto riguarda i desideri, sebbene il mio mandato duri ancora per un anno, spero di veder iniziare i lavori per la scuola di Volargne. Concludo ringraziando di cuore tutte le persone che hanno contribuito al buon funzionamento delle nostre scuole”. Maurizio Pedrini “Storia e sapori” all’insegna dell’enogastronomia, dello sport e della cultura! D ue giornate di sole hanno illuminato Storia e Sapori, l’annuale festa della Terradeiforti che si è svolta a Dolcé sabato 28 e domenica 29 maggio, organizzata da Amministrazione Comunale di Dolcè, Strada del Vino e dei Prodotti Tipici, Consorzio Tutela Vini Terradeiforti con il prezioso aiuto delle associazioni che operano sul territorio. Storia e Sapori ha dato il via a Estate a Dolcè la tradizionale rassegna estiva promossa dal nostro Comune in collaborazione con la Provincia di Verona e Provinciainfestival. “Anche questa fortunata edizione di Storia e Sapori”, commenta l’as- sessore alla Cultura Elena Salvetti, “ha confermato pienamente la sua vocazione, esaltando il valore della collaborazione tra diversi soggetti: la pubblica amministrazione, i proprietari delle corti che annualmente concedono le corti, gli amici della Terradeiforti e tutti i volontari delle associazioni”. Il programma, sempre ricco e stimolante, ha visto svolgersi in corte Guerrieri Rizzardi la degustazione dei prodotti tipici in abbinamento ai vini Doc della Terraforti come gli autoctoni Enantio, Casetta ed i vitigni dal gusto internazionale Pinot Grigio e Chardonnay. Sabato 28 maggio nel pomeriggio si è tenuto l’apprezzato saggio degli allievi del Corpo bandistico comunale di Dolcè nel teatrino Undenheim, presso il municipio; la serata, invece, è stata allietata dalla musica italiana ‘60 e ’70 con Ivo Borchia ed i suoi musicisti. Domenica 29 maggio in piazza Roma ha avuto luogo l’attesa prova del 9° Campionato Veronese di S-cianco organizzato dall’associazione Giochi Antichi di Verona. Il pomeriggio è stato invece allietato dagli Artisti di Strada e dai mercatini dell’artigianato. Protagonista della serata il gruppo La Resela con i canti della tradizione veneta; quindi l’apprezzata musica italiana ‘60 e ’70 di Ivo Borchia e la sua band. 10 Volontariato DOLCÈ informa Che bravi i nostri volontari della Protezione Civile! Serafino Valentini, presidente del gruppo descrive le molteplici attività in cui sono impegnati. Q uello a favore della Protezione Civile è un nobile impegno che accomuna tanti nostri concittadini ed onora il nostro Comune. Abbiamo chiesto a Serafino Valentini, presidente del Gruppo Volontari di Protezione Civile di Dolcè di parlarci delle encomiabili attività svolte da queste persone. Quando siete nati e come avete operato in questi anni? “Vantiamo alle spalle una storia oramai decennale, almeno nella forma organizzativa. La fortuna di questo gruppo, che mi vanto di rappresentare, è sempre stata quella de essere poco vincolato a cariche elettive o incarichi come da statuto. La filosofia che lo ha governato fino ad ora è sempre stata quella classica del “chi ha volontà di fare fa”. Il ché non significa che non ci sia un coordinamento interno, ma senza che qualcuno conti più di altri. Cerchiamo, semmai di valorizzare competenze e propensioni. Così, c’è chi dà la propria disponibilità per curare la parte burocratica e chi, magari, fa qualche servizio in più: ognuno secondo le disponibilità e le C Il Gruppo Volontari della Protezione Civile di Dolcè. capacità di cui è in possesso. In poche parole possiamo parlare di una famiglia che si trova per lavorare ma anche per fare festa, che si stringe intorno ai suoi membri nei momenti più gioiosi ma anche in quelli più tristi”. Quanti sono i vostri associati? “Il gruppo risulta attualmente composto da venti volontari provenienti principalmente dal territorio del Comune di Dolcè e in minima parte dai Comuni limitrofi. Questa caratteristica, che di primo acchito potrebbe apparire come una limitazione, si rivela invece una qualità considerando le caratteristiche di un territorio carat- terizzato, per tutta la sua lunghezza, dalla presenza di un fiume importante come l’Adige, da una linea ferroviaria di primissima importanza, quella del Brennero, dall’Autostrada A22 e da un’arteria viaria come la SS 12. Evidentemente il fatto di poter contare su personale che conosce benissimo il territorio di appartenenza diventa un elemento positivo fondamentale per qualsiasi nostro intervento. In quest’ottica si procede annualmente alla pulitura dei pilastri del ponte sull’Adige di Rivalta con barca e attrezzatura idonea, si collabora con i VVFF in caso di mal tempo per liberare la SS12 da alberi e ramaglie caduti a causa delle condizioni meteo e si compiono tante altre preziose azioni, come i servizi di antincendio boschivo”. Di quali mezzi disponete, attualmente? “Il gruppo può contare su due macchine: una stradale munita di sirena, lampeggiante e faro orientabile e una seconda fuoristrada pick up, anch’essa dotata di segnalatori acustici e vi(segue a pag. 11) “Cara mamma, caro papà... ara mamma e caro papà, oggi alla Scuola dell’Infanzia sono venuti a farci visita i bambini del “Nido in famiglia”. La novità e l’attesa per questo giorno di presentazione, ha trasformato la mattinata in un momento di frenesia e festa per noi bambini. Ci siamo presentati, abbiamo stretto le loro mani facendo il cerchio dell’amicizia, abbiamo cantato le nostre canzoni e ascoltate le loro. Li abbiamo portati a visitare gli spazi della scuola, presentato il personale ausiliario e infine alcuni dei nostri lavori importanti di cui andiamo molto orgogliosi. La mattinata insieme è volata. Come sempre, il tempo del divertimento passa troppo velocemente ed è arrivato il momento dei saluti perché era l’ora della pappa per tutti. È mentre li guardavo che ordinati varcavano la soglia della scuola, per ritornare la da dove erano venuti, che mi sono chiesto: Ma dove vanno? Da dove vengono? Cos’è il “Nido in famiglia”? Cara mamma, caro papà, sedetevi che vi spiego: Il “Nido in famiglia” è uno spazio di casa che accoglie al massimo 6 bambini di età compresa da 0 a 3 anni. Una Collaboratrice Educativa si occupa di loro quando sono assenti mamma e papà o i nonni. Lei sa offrire accoglienza, attenzione, pappa buona, intrattenimento, serenità, professionalità a tutte le famiglie che scelgono di far crescere i loro bambini nel gruppo dei pari (mi hanno detto che si dice così quando i bambini stanno in compagnia fra loro...). Sai, questa iniziativa è sostenuta dalla nostra Amministrazione Comunale e dalla Regione Veneto e si preoccupa anche del portamonete delle mamme e dei papà. Attualmente i nidi in famiglia, avviati sul nostro territorio, sono tre: due nella frazione di Volargne ed uno nella frazione di Peri. Per informazioni rivolgersi a: sig.ra Valentina (cell. 340.941.38.54); sig.ra Pierina (cell. 348.108.52.38); sig.ra Paola (cell. 347.307.20.71). Servizi sociali 11 DOLCÈ informa Piccoli e grandi aiuti, chi salva un bambino, salva il mondo intero! Gli esperti della Croce Rossa Italiana hanno condotto una brillante lezione nella sala consiliare del Municipio. U na bella e interessante serata di educazione sanitaria dedicata al tema del soccorso: è stata quella promossa dal Comune di Dolcè, in collaborazione con il Servizio Educativo Territoriale dell’Ulss 22, che si è svolta mercoledì 11 maggio, a partire dalle 20.30, nella sala conciliare del Municipio. “Piccoli, Grandi Aiuti”, è stato questo lo slogan che, di fronte ad un pubblico attento e abilmente coinvolto dai bravi esperti della CRI intervenuti, ha introdotto la lezione gratuita sulle “Manovre per la disostruzione delle vie aeree nei bambini e linee guida per il sonno sicuro”, a cura della Croce Rossa Italiana (Comitato Provinciale di Verona), progetto patrocinato dalla Provincia di Verona. All’incontro risultavano iscritte 58 persone, però in sala ne erano presenti più di 60. Silvana Leva, consigliera ai Servizi socio educativi, ha dato il benvenuto ai partecipanti sottolineando l’importanza di conoscere queste manovre, che hanno lo scopo di salvare una vita. I volontari della Croce Rossa, con l’aiuto di slide, manichini e testimonianze, hanno condotto brillantemente la lezione e per quasi due ore hanno illustrato le principali cause di soffocamento dei bambini, mostrando le manovre per intervenire efficacemente in simili casi, salvando loro la vita. Molte le domande, ma – soprattutto – sono state spiegate le cose da non fare! Durante l’utile serata i volontari della CRI hanno spiegato come ogni anno, in tutto il mondo, molti bambini perdano – purtroppo – la vita, a causa dell’ostruzione completa delle vie aeree causata da alimenti, giocattoli, palline di gomma ed altro. Non solo per l’oggetto che hanno acciden- (Segue da pagina 10) Che bravi i nostri volontari della Protezione Civile! Un momento della lezione interattiva della Croce Rossa Italiana. talmente ingerito, ma soprattutto perché chi li assiste nei primi drammatici momenti di solito non è formato a queste manovre e genera disastrose ed irreparabili conseguenze. Molte di queste morti accidentali, infatti, potrebbero essere evitate se i primi soccorritori sapessero esattamente cosa fare, quali manovre eseguire in maniera corretta, ed in quale ordine. Il non sapere generale gravi errori. Poche, in particolare, sono le persone che sanno come e cosa fare nell’eventualità in cui ad un bambino vada di traverso una caramella o una nocciolina. L’obiettivo principale della Croce Rossa è quello di combattere il non sapere. Al termine a tutti è stato consegnato un foglio con le fotografie delle manovre di disostruzione per lattanti e bambini ed un attestato di partecipazione. Sono state date inoltre le indicazioni per accedere ad altre proposte formative ed informative della Croce Rossa Italiana, visibili sul sito Internet: www. crocerossaitaliana.it. Maurizio Pedrini sivi. È inoltre in possesso di: un modulo anti incendio boschivo, di una barca a motore con carrello stradale, di attrezzatura come soffiatori spalleggiati, motoseghe, generatore di corrente e pompa idraulica più un’attrezzatura più semplice come badili ecc. Possiede anche due tende con lettini e coperte. Infine, come richiesto dalla legge, è dotato dei D.P.I. necessari all’utilizzo del sopra citato materiale. Siamo attualmente convenzionati sia con il Comune di Dolcè, per l’utilizzo degli spazi e dell’attrezzatura dello stesso, sia con il Servizio Forestale Regionale per il servizio A.I.B. (anti incendio Boschivo). Negli ultimi anni abbiamo partecipato a varie operazione della Protezione Civile regionale intervenendo in occasione del terremoto a L’Aquila, delle esequie del Santo Padre e dell’insediamento dell’attuale Papa Benedetto XVI, dell’ alluvione di Soave -Monteforte e di varie esercitazioni, come quella recente dell’area gas di Domegliara. Infine, siamo sempre più impegnati anche nella collaborazione nei casi di disinnesco degli ordigni bellici che vengono ritrovati sul nostro territorio” Maurizio Pedrini 12 Associazioni DOLCÈ informa Prosegue il gemellaggio con gli amici di Underheim! Dal 29 luglio al 1 agosto il tradizionale incontro a Undenheim. Il presidente del Comitato Europa Amica, Fabio Zorzi, esprime il suo rammarico per il danneggiamento della targa donata dai “gemelli” tedeschi esposta a Volargne. P rosegue, ricco di attività e di visibilità e ospitalità degli amici che giovani che spesso trascorrono la loro entusiasmo, il gemellaggio con condividono il nostro progetto, ma quotidianità in questi spazi comunali Undenheim. “Durante il pe- soprattutto una bella vetrina che il attorno alla piazza U. Zannoni. riodo estivo”, spiega Fabio Zorzi, pre- nostro paese ha proposto ai visitatori Questa la premessa all’evento spiacesidente del Comitato Europa Amica, unendo assieme cultura, tradizioni, vole che andiamo a raccontare. “Due “dal 29 luglio al 1 agosto un gruppo enogastronomia e storia. E veniamo targhe”, prosegue Zorzi, “sono state già numeroso di noi parteciperà alla alle dolenti note, alle notizie che non poste su di un cippo roccioso per sugconsueta tre giorni d’incontro con vorremmo mai dare né commentare. gellare questo evento: la prima fatta dal “gemelli” tedeschi, che ogni due anni Sono trascorsi pochi mesi da quando, Comitato Europa Amica e la seconda si ripropone all’insegna dell’amicizia il 4 luglio dello scorso anno, i sindaci donata dal Comune di Undenheim. e dello scambio culturale. Ci sembrava importante Già l’organizzazione d’olche quest’albero potesse tralpe ha preparato il prorappresentare metaforigramma della nostra visita camente con le proprie fissando per la giornata di radici l’unione, l’amicizia sabato 30 luglio un’ escured il rispetto tra le genti di sione storico-culturale che varie nazionalità e più in ci vedrà ospiti di una imgenerale di tutto il monportante cittadina carica di do. Era un bel messaggio storia e tradizione, situata che volevamo partecipare a circa 100 km dal paese a tutti. Purtroppo sembra di Undenheim Sono parche questo messaggio non ticolarmente contento”, sia stato meritevole di riprosegue Zorzi, “che anche spetto; infatti la targa doquest’anno si unisca al già nata dal Comune di Unconsolidato gruppo del gedenheim è stata ridotta in mellaggio, un buon numero condizioni pietose dalla di giovani: questo significa mancanza di rispetto per La targa danneggiata posta sul cippo roccioso... in prossimità dell’alche lo spirito del gemellag- bero dell’amicizia. le “cose di tutti” che qualgio è riuscito a farsi sentire che persona o gruppo di da loro grazie all’impegno persone, ha voluto maed alla passione che tanti di noi in- di Dolcè ed Undenheim hanno inau- nifestare prendendola a sassate per il fondono nel corso degli anni”. gurato, alla presenza della cittadinan- divertimento di quell’unico neurone E veniamo alla principale uscita esti- za e dei “gemelli” d’oltralpe, un sim- presente, probabilmente, nel suo imva del Comitato, a Dolcè, in occasio- bolo di unione, vicinanza ed amicizia menso cervello vuoto. ne di Storia e Sapori, che – come ogni quale è “L’albero dell’amicizia” dona- Ci piacerebbe pensare che l’autore anno – ha visto presenti i dinamici ed to dal paese di Undenheim a tutta la – o gli autori – di questo pessimo intraprendenti soci del sodalizio pres- comunità di Dolcè. gesto dimostrassero alla comunità di so la corte Giacopuzzi. “Ringraziamo, L’albero è stato piantato nelle imme- Dolcè di non essere effettivamente anzitutto, i proprietari della preziosa diate vicinanze della scuola primaria degli stolti irresponsabili, ma di avere ospitalità”, sottolinea il presidente, di Volargne, nel giardinetto adiacente ancora il coraggio di rimettere le cose “Anche questa positiva edizione del- l’ufficio postale, per dare un segno, a posto”. la manifestazione ha rappresentato etico e morale non solo ai passanti in per noi un’importante occasione di genere, ma anche e soprattutto ai più Maurizio Pedrini Economia 13 DOLCÈ informa Il premio Cangrande a Rita Zanoni, benemerita della viticoltura veneta! Le è stato consegnato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Franco Manzato. “Spero che questo riconoscimento possa stimolare anche gli altri viticoltori della Terradeiforti a dare il massimo”. M eritato riconoscimento per Rita Zanoni, dell’azienda “La Prebenda” di BrentinoBelluno, alla quale è stato assegnato il Cangrande del Veneto 2011, benemerito della vitivinicoltura regionale. Il prestigioso riconoscimento, che ogni anno premia quanti in ciascuna regione italiana hanno dato lustro alle rispettive realtà enologiche, è stato l’assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato. Rita Zanoni è un’imprenditrice dinamica e preparata, una self made woman che conosce tedesco, inglese e informatica e sa produrre ottimo vino. Dall’ottobre del 2005 è presidente della Strada del Vino e dei Prodotti Tipici della Terradeiforti, e dal dicembre dello scorso anno è responsabile dell’omonimo Consorzio, oltre che amministratrice di società sportive. Nel complimentarsi con lei per l’importante contributo dato alla viticoltura veneta ed al suo territorio, Manzato l’ha additata come esempio della civiltà del lavoro e della passione che fa della nostra Regione una risorsa per la sua comunità e per l’intero Paese. Nella fotografia l’assessore Manzato premia con la medaglia Rita Zanoni. “Il lavoro è una parte importante della mia giornata”, commenta la signora Zanoni, “cerco di svolgerlo sempre al meglio. Mi piace affrontare continuamente sfide e compiti nuovi. La mia esperienza lavorativa e caratteriale mi dà la certezza di poter offrire molto nell’ambito professionale in relazione ai rapporti di comunicazione ed a diretto contatto con il pubblico”. Le chiediamo di raccontarci se il premio è stata una bella sorpresa, oppure era at- teso. “No, sinceramente è giunto inaspettato. L’unico indizio, che però non ho colto, è stata la telefonata pervenutami tre giorni prima dalla Regione, per chiedermi alcune informazioni. Non mi hanno detto che ero candidata, anzi, mi sono dimenticata di inviare loro il curriculum vitae che mi avevano sollecitato di trasmettere a Venezia. Certo, mi fa molto piacere aver ricevuto questo premio, per varie ragioni. Anzitutto il fatto che la segnalazione sia stata fatta da Coldiretti, alla quale mi onoro di essere associata, dopo una rigorosa e selettiva valutazione dei vari candidati. Sono inoltre particolarmente orgogliosa che questo riconoscimento mi sia stato attribuito soprattutto per il lavoro svolto a sostegno e difesa della tipicità del territorio della Terra dei Forti. È stato apprezzato il mio impegno volto a valorizzare l’Enantio, il nostro prezioso vino autoctono. Spero che il premio possa stimolare anche gli altri produttori vitivinicoli della zona a dare il massimo per far conoscere ovunque i nostri amati vini”. Maurizio Pedrini ORARI DEGLI UFFICI COMUNALI Ufficio Ragioneria, Tributi Lunedì: 14,30-18,00 Mercoledì - Venerdì: 9,30-12,30 Servizi Demografici (Anagrafe, Stato Civile, Leva Elettorale) Lunedì: 14,30-18,00 Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato: 9,30-12,30 Protocollo, Ufficio Commercio, Segreteria Lunedì: 9,30-12,30; 14,30-18,00 Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì: 9,30-12,30 Comando Polizia Locale Lunedì: 14,30-18,00 - Mercoledì 9,30-12,30 - Venerdì: 9,30-12,30 Ufficio Tecnico Mercoledì e Venerdì: 9,30-12,30 A colloquio col Sindaco previo appuntamento telefonico, 045 7290022 A colloquio con gli Assessori previo appuntamento telefonico, 045 7290022 14 Sport DOLCÈ informa Un sodalizio al servizio dello sport e della comunità! A colloquio con Giampietro Emanuelli, presidente dell’Associazione Sportiva Valdadige di Peri. U n sodalizio al servizio dei giovani e della comunità: è l’Associazione Sportiva Valdadige di Peri, che vede impegnati numerosi volontari in tante preziose attività di carattere sociale e benefico. Abbiamo incontrato il presidente, Giampietro Emanuelli, per rivolgergli alcune domande. Da quanto tempo siete presenti sul territorio comunale? “L’Associazione Sportiva Valdadige di Peri è nata su iniziativa di un gruppo di giovani nel lontano 1987; la data ufficiale di costituzione risale però all’anno 1988, quando è stato creato lo statuto. La principale e originaria attività è stata quella di organizzare il famoso Torneo di calcio a 7 in notturna, un evento di assoluto prestigio che ha visto partecipare giocatori, anche di primo livello, provenienti dalla province di Verona e Trento. Durante i primi anni di attività abbiamo organizzato anche la corsa podistica di Peri, poi interrotta in quanto per poterla realizzare era richiesto un grande numero di persone”. Dunque, avete iniziato davvero alla grande… “Direi proprio di sì perché, sempre in Foto di gruppo per l’Associazione Sportiva Valdadige di Peri. quegli anni, siamo stati in grado di organizzare corsi di nuoto per i bambini delle scuole elementari e corsi di ginnastica rivolti a giovani ed adulti, portati avanti fino a qualche anno fa e poi – purtroppo – interrotti”. Attualmente, qual è il vostro identikit? “La nostra Associazione è composta da un centinaio di soci, tutti del luogo. Oltre al Torneo di calcio, che si svolge nei mesi di maggio e giugno, organizziamo anche la sagra paesana di Peri nel primo fine settimana di agosto che è particolarmente apprezzata da parte degli abitanti della zona. Inoltre, in collaborazione con il Comune di Dolce, gestiamo il Parco “Baden Powell”, il Campo sportivo e il Campo polivalente di Peri, effettuando periodicamente lavori di potatura delle piante, tagli dell’erba e pulizia degli impianti”. Il Parco “Baden Powell” rappresenta – in un certo senso – il vostro fiore all’occhiello… “In effetti, siamo molto orgogliosi del nostro lavoro. Inizialmente era un’area in disuso delle Ferrovie dello Stato che poi è stata presa in affitto dal Comune di Dolcè e ceduta in gestione alla nostra Associazione. Grazie a questa proficua collaborazione e all’impegno dei nostri associati siamo riusciti a dar vita ad uno stupendo parco pubblico, con un’area pic-nic bene attrezzata ed aperta a tutti, unanimemente apprezzata dai cittadini del nostro Comune e dell’intera Valdadige”. Veniamo agli impegni attuali… “A Peri stiamo realizzando un sentiero della salute lungo quattrocento metri dietro lo chiesa, alle pendici del monte Battucian, che contiamo di poter aprire entro la primavera dell’anno prossimo”. Maurizio Pedrini Un’altra edizione da record per l’Adigemarathon L’ottava edizione dell’atteso evento sportivo, in programma domenica 16 ottobre, è stata presentata al teatro di Pescantina. L unedì 23 maggio il teatro gremito di Pescantina ha accolto la presentazione di Adigemarathon 2011. L’atteso evento si svolgerà domenica 16 ottobre lungo il classico tracciato fluviale dei 35 km da Borghetto di Avio a Pescantina. “L’Adigemarathon”, ha precisato Bruno Panziera, ideatore e promotore della manifestazione assieme a Alviano Mesaroli, “quest’anno è inserita nelle World series ed è il penultimo appuntamento annuale prima dell’Ardèche del 12 novembre. Un riconoscimento di grande rilievo che il nostro storico disegnatore, Giancarlo Zucconelli, ha inserito anche nel logo 2011: un mappamondo sul quale si staglia un atleta in canoa che naviga su un mare color dell’iride, Natura, sport, ma anche solidarietà ed arte: questa è la nostra sfida che si ripropone ogni anno”. Le previsioni per l’Ottava edizione del grande evento sportivo che vedrà – come sempre – gli amatori della canoa e del Kayak, unitamente ai gommoni del rafting partire dall’isola di Dolcè, parlano di 1.400 equipaggi in acqua con un pubblico stimato di oltre 15 mila spettatori lungo il percorso e 400 volontari impegnati nel supporto logistico e nell’assistenza ai canoisti. L’Adigemarathon, che quest’anno potrà contare su un nutrito numero di volontari certificati Event team leader dopo il corso tenuto da Giorgio Barone che ha consegnato gli attestati ai partecipanti, salirà sul tetto d’Europa grazie ai campioni mondiali di canoa Enrico lazzaretto e Francesco Salvato che faranno volare sul Monte Bianco l’aquilone della maratona di canoa realizzato da Bruno Pegorini, fondatore dell’Anemos kite team Verona. Lazzaotto e salvato, una volta scesi dal Bianco, percorreranno la “Via dell’acqua” in canoa lungo il Po da Torino a Venezia e ritorneranno poi in mountain bike per sensibilizzare sulla salvaguardia dell’ambiente e dell’acqua, in particolare: una spedizione prevista per i primi di settembre, patrocinata da Legambiente, che si avvarrà di prestigiosi testimonial quali gli ori olimpici Antonio Rossi e Paola Pezzo. Spazio aperto 15 Bilancio comunale, ecco il motivo delle nostre perplessità! DOLCÈ informa S ul tema del Bilancio e della programmazione dei lavori pubblici abbiamo da tempo segnalato le nostre perplessità che, visto l’andamento delle cose, si sono trasformate in preoccupazioni sulla possibilità di indebitamento del nostro Comune e sulla capacità di realizzare concretamente una buona programmazione. Lo stesso Responsabile dell’Ufficio Ragioneria ed il Revisore del Conto, con proprie relazioni scritte ed allegate al Bilancio, segnalano e richiamano l’attenzione su questo tema. Leggiamo testualmente: “il ricorso all’indebitamento per prestiti per un importo pari a Euro 2.710.500,00 determina una maggiore spesa, a carico del bilancio a partire dall’anno 2012 e successivi, per rata mutui complessiva pari a Euro 180.602,42 senza considerare i costi di gestione necessari per la manutenzione degli immobili da realizzarsi, così come indicati dal Piano delle Opere Pubbliche 2011/2013. Lo stato di incertezza... impone la necessaria cautela nell’ambito delle procedure da assumersi in relazione all’indebitamento programmato...”. Crediamo che più chiari di così non si possa essere. Nel programma triennale dei lavori pubblici si fa cenno allo strumento del Leasing in costruendo. Si tratta di un nuovo strumento, tutto da testare e da verificare: eviteremmo di essere noi le cavie di una novità sulla quale non mancano autorevoli dubbi e perplessità. Con Deliberazione di Giunta n. 21 del 30 marzo scorso si è affrontato il tema del part-time, probabilmente in funzione dell’organizzazione dell’Ufficio tecnico. Infatti, con Deliberazione n. 22 si parla di “Mobilità esterna per la copertura di n. 1 posto vacante di istruttore tecnico (categoria C1) a tempo pieno ed indeterminato presso l’area tecnica-edilizia privata-servizi ecologia- urbanistica mediante passaggio diretto tra amministrazioni pubbliche - fissazione criteri” presagendo che la stabilità in quest’area non è ancora stata raggiunta, confermando ancora una volta che quando sollevavamo le nostre perplessità non si trattava di “...pregiudizio e polemica...” ma di una doverosa e preoccupata osservazione e denuncia di una situazione paradossale e pianificata più contro le persone che per migliorare un servizio. Sulla libertà di scelta della Maggioranza non discutiamo, ci mancherebbe! Ma è sulle conseguenze delle scelte sull’effettiva operatività, funzionalità ed efficienza del servizio ai cittadini che abbiamo il dovere morale ed etico di richiamare l’attenzione della gente e degli Amministratori di buona volontà. Filiberto Semenzin Fausto Zangrandi Comuni di confine, anche in Val d’Adige arriveranno le risorse D opo anni di battaglie e proteste, i piccoli Comuni di confine con le Province Autonome di Trento e Bolzano ottengono un altro importante risultato. Infatti, nel Decreto del Presidente del Consiglio, pubblicato in Gazzetta ufficiale nei giorni scorsi, è previsto un intervento finanziario straordinario di 40 milioni di Euro. Con lo stesso viene assicurato il concorso delle Province autonome di Trento e di Bolzano al conseguimento degli obiettivi di perequazione e solidarietà, attraverso il finanziamento di progetti, di durata anche pluriennale, per la valorizzazione, lo sviluppo economico e sociale, l’integrazione e la coesione dei territori dei Comuni, con un intervento finanziario deter- minato nella somma di 40 milioni di euro annui ciascuna. La notizia fa ben sperare, anche in vista di molte opere pubbliche programmate sul territorio provinciale al confine con il Trentino: il Ponte di Peri e il finanziamento delle opere pubbliche già previste dal comune di Dolcè (metanizzazione e opere primarie). I progetti possono riguardare anche scuole, strutture di pubblica utilità, consorzi, valorizzazione e promozione del territorio. Tante idee e tanti progetti da realizzare che dovranno essere coordinati dall’organismo di indirizzo per la gestione del fondo che sarà composto dall’On. Aldo Brancher con funzioni di Presidente. La notizia è stata accolta in maniera molto positiva anche dalla Valdadige dove il sindaco di Dolcè, Luca Man- zelli, e il consigliere provinciale Ivan Castelletti, avevano chiesto con forza l’approvazione del finanziamento. In Valdadige la priorità è legata al nuovo Ponte di Peri, che è in fase di progettazione ed ha già ricevuto un contributo di 950.000 Euro dalla Regione. Un’ opera strategica e fondamentale per il territorio, ma che necessita di ulteriori fondi per essere realizzata. “Un ringraziamento particolare ad Aldo Brancher e ai parlamentari della Lega Nord è arrivato dai consiglieri comunali e assessori della Lega Nord di Dolcè e Brentino Belluno”. Una soddisfazione espressa anche dal Sindaco di Dolcè Luca Manzelli che vede in questo fondo la possibilità di “attenuare la disparità tra Veneto e Trentino”. M.P. 16 Cultura DOLCÈ informa Estate a Dolcè, un ricco programma di eventi da maggio a settembre Musica, teatro, cabaret e canto corale per un unico progetto di valorizzazione della cultura popolare veneta. R itorna Estate a Dolcè in collaborazione con la Provincia di Verona e Provinciainfestival. “Estate a Dolcè è diventato un appuntamento importante per promuovere il nostro territorio attraverso la musica, la cultura, il folclore” spiega l’assessore alla Cultura Elena Salvetti. La rassegna di spettacoli itineranti Estate a Dolcè, nata nel 1992, porta questo titolo dal 2002 e giunge alla 18a edizione con un programma vario nelle scelte artistiche ma consolidato nella struttura generale. Musica, teatro, cabaret, canto corale si uniscono in un progetto di valorizzazione della cultura popolare veneta, e divengono i punti cardine di un “palinsesto” che si sviluppa nelle cinque località del Comune di Dolcè, coprendo un vasto territorio all’interno della Val d’Adige. Dopo la prima tappa, Storia e Sapori a Dolcè a fine maggio, Estate a Dolcè è proseguita, sabato 11 giugno, al campo sportivo di Dolcè col gruppo musicale “Barracuda” ha proposto il concerto musicale “Tributo a Ligabue” in collaborazione col comitato San Luigi di Dolcè nell’ambito della tradizionale festa di San Luigi. Domenica 19 giugno, alle ore 20 in piazza Roma a Dolcè, il Corpo Bandistico Comunale di Dolcè organizza la tradizionale manifestazione “Bande in Piazza”, ospitando prestigiose formazioni bandistiche che, insieme ai padroni di casa, allieteranno il pubblico con brani del proprio repertorio. Venerdì 24 giugno alle ore 21, nel parco di Villa del Bene a Volargne, la compagnia teatrale El Gavetin di Negrar presenterà la commedia “Onorevole Liberato”, in collaborazione con la Pro Loco di Volargne, nell’ambito della locale Festa d’Estate. Luglio si aprirà venerdì 8 alle ore 21, in piazza dei Forti a Ceraino nell’ambito della locale sagra, col gruppo musicale “Liberi Liberi Band” protagonista del concerto musicale “Tribu- to a Vasco Rossi”, in collaborazione col comitato Ceraino in Festa. Venerdì 29 luglio ad Ossenigo, alle ore 21, la compagnia teatrale “Quartetto ma non troppo” proporrà la commedia “Mal’amore che cos’è?”. Agosto sarà aperto, sabato 6 alle ore 21 nel parco Baden Powell di Peri, col gruppo musicale “Segnali Caotici” che proporrà il concerto musicale “Tributo ai Nomadi”, in collaborazione con l’Associazione Sportiva Valdadige, nell’ambito della Sagra di Peri. In settembre, infine, venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 Dolcè e frazioni ospiteranno il IX Premio Nazionale Pittura Estemporanea “I Colori della Valdadige”. Per informazioni: Comune di Dolcè Tel. 045.729.00.22 www.provinciainfestival.it www.comunedolce.it “Ma l’amore che cos’e?”, a Ossenigo la commedia della compagnia teatrale “Quartetto ma non troppo” Lo spettacolo sarà proposto venerdì 29 luglio alle ore 21 Nell’ambito di “Estate a Dolcè 2011” venerdì 29 luglio a Ossenigo , alle ore 21, la compagnia teatrale veronese “Quartetto ma non troppo” presenterà lo spettacolo “Mal’amore, che cos’è”. Raffaella Benetti, Silvia Manfrini, Piet Paeshuyse e Luigi Paganotto hanno unito le loro diverse esperienze musicali e teatrali dando vita al Quartetto ma non troppo, una formazione unica nel suo genere in Italia, che intreccia il gioco armonico con lo humour e la comicità. Il tutto sostenuto dalla solida preparazione classica dei quattro. Mal’amore, che cos’è, descrive l’amore attraverso le canzoni, con la tecnica del “canto a cappella”, spaziando dal Cinquecento ai giorni nostri, dalla musica leggera, alla musica colta, al melodramma. Settanta minuti di acrobazie vocali, humour, gags e nonsense per spiegare tutto ciò che avreste voluto sapere sull’argomento, ma non avete mai osato chiedere. Il QMNT ha partecipato a numerose rassegne musicali e festivals in Italia e in Europa, nonché a trasmissioni televisive, divertendo e facendosi apprezzare ovunque. Ha presentato i propri spettacoli, tra l’altro, in importanti rassegne comiche e musicali: “Dallo sciamano allo showman” (2004) in Valcamonica, “Allegro anche troppo”, rassegna di comicità e musica a Ischia (2005), “Mozartbox 2005” musica nei siti reali di Portici, “Neapel - Bochum, Rimini l’Italia nell’immaginario tedesco” a Monaco di Baviera (2006). Nel 2009 è stato tra i quattro finalisti del prestigioso concorso internazionale “Solevoci” di Varese. M.P.