informa - Comune di Dolcè

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informa - Comune di Dolcè
OLC
Dinforma È
Periodico trimestrale
dell’Amministrazione
Municipale
anno 22 n. 2
Giugno 2011
Poste Italiane S.p.A.
Sped. in Abb. Postale
70% – DCB Verona
Contiene I.R.
OSSENIGO – PERI – DOLCÈ – CERAINO – VOLARGNE
Editoriale
Celebrazione del
150° anniversario
dell’Unità d’Italia
17 marzo 1861 – 17 marzo 2011
I
n occasione del 150° anniversario dell’Unità Nazionale
l’Amministrazione Comunale
di Dolcè ha celebrato l’evento con
la cittadinanza giovedì 17 marzo a
Dolcè. La sfilata per le vie del paese,
l’arrivo in piazza Roma, il discorso
delle Autorità e il “Treno” di Aquiloni Tricolore, alzatosi nel Cielo di
Dolcè, hanno costituito alcuni dei
momenti salienti della celebrazione particolarmente partecipata da
cittadini ed associazioni, in particolare Alpini di Dolcè e Corpo
Bandistico di Dolcè. L’Amministrazione Comunale ringrazia tutti gli
intervenuti per la presenza. Il sindaco Luca Manzelli ha svolto nella
sala consiliare il discorso ufficiale,
ripercorrendo le tappe fondamentali dell’Unità d’Italia. Di seguito
ne riportiamo i passi salienti.
Bilancio, una corsa ad ostacoli
con tanti punti interrogativi!
L’importante documento relativo all’esercizio finanziario 2011
è stato approvato in anticipo, il 30 marzo scorso, dal Consiglio
comunale di Dolcè, nonostante l’incertezza dei dati sui
trasferimenti erariali. L’assessore Carmine D’Onofrio spiega
i rischi e le difficoltà del momento ed esprime soddisfazione
per il consuntivo chiuso con un avanzo di circa 265mila euro.
A
nche per l’anno 2011 è stato
predisposto, in relazione alle
vigenti normative ed in particolare alla Legge di stabilità 2011,
il Bilancio relativo all’esercizio finanziario 2011 che è stato approvato dal
Consiglio Comunale in data 30 marzo, in anticipo rispetto ai termini fissati che hanno differito al 30 giugno
l’ultima data utile per l’approvazione
dello stesso. Mai come quest’anno
l’incertezza dei dati relativi ai trasferi-
menti erariali, ovvero la mancata emanazione delle norme attuative riferite
al federalismo municipale, hanno determinato difficoltà per predisporre
nel 2011 una programmazione d’interventi che da un lato possa assicurare
la realizzazione delle opere pubbliche
previste da questa Amministrazione e
dall’altro salvaguardare gli equilibri di
bilancio anche per i prossimi anni. In
(segue a pag. 4)
Nel discorso tenuto a Genova il 14 settembre 2010, in occasione della cerimonia ufficiale che ha dato il via alle
celebrazioni del 150esimo dell’Unità
d’Italia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha chiesto di
«recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale, perché ne abbiamo
bisogno. Ci è necessaria questa più
matura consapevolezza storica comune
anche per affrontare con la necessaria
fiducia le sfide che ci attendono e già
(segue a pag. 2)
La celebrazione ufficiale del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia in Piazza Roma.
Editoriale
DOLCÈ
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e concreto della nostra identità collettiva di popolo e personale di cittadini
italiani.
(Segue dalla prima)
Anniversario Unità d’Italia
mettono alla prova il nostro Paese. Ci
è necessaria per tenere con dignità il
nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia».Tutte le iniziative
comprese nel programma per celebrare
il 150esimo dell’Unità d’Italia «non
sono tempo perso e denaro sprecato, ma
fanno tutt’uno con l’impegno a lavorare
per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi» ha detto il capo dello
Stato. Questo impegno, ha aggiunto, «si
nutre di un più forte senso dell’Italia
e dell’essere italiani, di un rinnovato
senso della missione per il futuro della
nazione». «Non è retorica» fare appello
all’orgoglio nazionale. «Celebrando il
150° dell’Unità d’Italia – ha detto il
capo dello Stato – guardiamo avanti,
traendo dalle nostre radici fresca linfa
per rinnovare tutto quello che c’è da
rinnovare nella società e nello Stato».
Celebrare questa ricorrenza significa
coinvolgersi “in uno sforzo collettivo
della comunità nazionale per riappropriarsi della propria Storia, in spirito
di verità, identificandosi con i valori
di libertà, impegno civile, disinteresse,
coraggio che animarono il Risorgimento
e che sono profondamente validi anche
nel nostro tempo”.
Con questo spirito, anche noi nel nostro
piccolo rispondiamo alla chiamata del
Capo dello Stato con questa celebrazione semplice ma sentita.
L’Italia pre-unitaria
Fino al milleottocento l’Italia non era
unita come la conosciamo oggi, ma
divisa in tanti piccoli Stati. Essi, fatta eccezione per il Regno di Sardegna
governato dal Re Vittorio Emanuele I,
erano sottomessi allo Straniero. Questa
situazione rendeva l’Italia una penisola poco sviluppata ed economicamente
arretrata rispetto agli altri Stati Europei. In questo clima iniziò il Risorgimento, cioè il periodo in cui gli abitanti della Penisola, non ancora Italiani,
diedero vita alle iniziative per la sua
riunificazione. Le persone che s’impegnarono per perseguire l’idea dell’Uni-
Il 17 marzo 1861: nasce l’Italia
La sfilata del corteo.
tà d’Italia si chiamavano patrioti.
L’unificazione non fu un processo pacifico, ma la conseguenza dei moti rivoluzionari, cioè delle battaglie contro lo
straniero. Ma i moti non bastarono e
furono necessarie tre guerre d’Indipendenza per giungere all’Unità d’Italia
(1848-1859 Regno delle due Sicilie
– 1866 Lombardo Veneto). Nel 1861
venne sancita la nascita del Regno
d’Italia con capitale Torino. Nel 1871
i bersaglieri giunsero a Roma e, aprendosi una breccia nelle Mura della città,
la liberarono. Con lo spostamento della capitale a Roma fu così completato
il processo di Unità. La prima guerra
mondiale, infine, sarà interpretata come
quarta ed ultima guerra d’Indipendenza e porterà al completamento dell’unità territoriale italiana con la conquista
delle terre irredente. Ma il percorso risorgimentale vedrà il suo compimento
politico e civile solo il 1 gennaio 1948
con la promulgazione della Costituzione repubblicana, dopo il referendum
del 1946, in favore della Repubblica,
che chiude la fase oscura della dittatura. La Costituzione della Repubblica
italiana è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano. Fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22
dicembre 1947 e promulgata dal capo
provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947. Fu pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria del 27 dicembre 1947, ed entrò
in vigore il 1º gennaio 1948.
Sembra solo una vicenda da libro di
storia, ma è il punto di partenza vero
Il sistema politico italiano nasce il 17
marzo 1861, con la prima seduta del
Parlamento italiano.“Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato;
noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re
Vittorio Emanuele II assume per sé e
suoi Successori il titolo di Re d’Italia.
Ordiniamo che la presente, munita del
Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando
a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861”.
Sono le parole che si possono leggere nel
documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d’Italia,.
Il nuovo Stato non aveva tradizioni politiche univoche ma si basava su una
nazione culturale di antiche origini che
costituiva un forte elemento unitario in
tutto il Paese, uno Stato che cinque secoli prima dell’unità aveva “una effettiva coscienza nazionale” anche se priva
di forma politica.
Nel 1861 l’Italia smetteva di essere
soltanto quella “espressione geografica”
di cui aveva parlato il Metternich all’inizio del XIX secolo, ma non era ancora divenuta quell’unica entità cara
a Manzoni, “una d’arme, di lingua,
d’altare, di memorie, di sangue e i cor.”
(Gli Ideali del Risorgimento).
Ciò riuscirà solo grazie alle trincee della
Grande Guerra, ai diciotto mesi di lotta
partigiana nella Seconda e, anche se ciò
può sorprendere o risultare paradossale,
soprattutto ad opera della televisione
negli anni ’50-’60 del XX secolo (Nessun altro mezzo era riuscito a unificare
un intero Paese con la lingua)
Dal punto di vista ideale che cosa é il Risorgimento? È la coscienza del fatto che
non esisteva solo l’Italia “geografica” composta di entità regionali affini per lingua
e costumi, ma esisteva anche un’Italia
(segue a pag. 3)
Editoriale
DOLCÈ
informa
(Segue da pagina 2)
Anniversario Unità d’Italia
di popolo, e a questo scopo sostituì alle
congiure delle vecchie società segrete la
palese e diretta propaganda indirizzata a tutti gli italiani, che si voleva
coinvolgere nella rivoluzione nazionale
sulla scia delle minoranze eroiche. Con
Giuseppe Mazzini si afferma l’idea
del dovere degli italiani di conquistare
indipendenza e unità attraverso virtù
e forza propria. Questa eredità giunge
fino a noi rendendoci protagonisti e
responsabili della vita civile del nostro
Paese. Nel nostro Risorgimento si identificarono l’idea di Nazione e quella di
libertà, tanto che l’una appariva realizzazione concreta e sostegno dell’altra;
il senso severo del bene pubblico e la co-
“storica” (prima delle dominazioni straniere) destinata a creare una nuova unità politica, a divenire uno Stato unitario
retto dalle stesse leggi, governato allo stesso modo, capace di reggere il confronto
con gli altri Stati nazionali europei. Doveva esistere, insomma, anche un’Italia
con una espressione politica, come sintesi
di valori, di ideali, di civiltà, di espressione culturale-artistica, e aspirazioni
a costituire un popolo libero e unito. Il
Risorgimento si svolse nell’arco di un
quarantennio del XIX secolo, ma l’idea
di Italia e il sentimento di italianità
che lo alimentavano avevano
radici molto più profonde e
lontane nel tempo, presenti sia
nella letteratura del patriottismo romantico sia nell’ideale
mazziniano della “Terza Roma” come pure nel giobertiano
Primato morale e civile degli
italiani, con i loro riferimenti al comune sostrato culturale
e alla missione civilizzatrice
dell’Italia, fondati sull’eredità
del mondo classico ripresa ed
aggiornata con l’Umanesimo
e il lungo Rinascimento. Per
tutte queste ragioni con il termine “Risorgimento” si veniva Il Municipio di Dolcè.
ad intendere un processo di
“rinascita nazionale” orientato oltre che scienza del dovere verso il Paese, avverall’indipendenza politica anche al pro- tito e praticato con maggiore o minore
purezza, ma indiscusso come supremo
gresso civile e democratico.
In tal modo l’idea nazionale italiana criterio regolativo delle coscienze. E la
nasceva, fin dalle origini, in stretto le- forza di quella tradizione e di quei vagame con la rivendicazione di una più lori giunge fino a noi e ci impegna per
ampia libertà e col nuovo contenuto di il futuro della nostra Patria.
diritti scaturito da tutto il moto rivoluzionario che aveva caratterizzato
l’Europa del tempo. L’unitarismo e il Perché parlare oggi
patriottismo di Giuseppe Mazzini eb- del Risorgimento?
bero anche una profonda componente
democratica, nella misura in cui essi Far emergere il valore ideale del nostro
indicarono l’Italia e la sua indipenden- Risorgimento, è un nostro preciso doza e unità come mete da conquistare vere, di cittadini, di amministratori e
con autonoma e diretta partecipazione di adulti: nel nostro passato i giovani
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potranno trovare nuove energie morali
e una rinnovata saggezza politica che li
aiuteranno ad affrontare e a contrastare
la deprimente condizione di degrado civile e umano alla quale assistiamo.
“Il nostro Risorgimento ha infatti elaborato un’ideale di Patria fondato sul
principio della libertà civile e politica e
sul rispetto della libertà degli altri popoli e delle altre nazioni. Questa tradizione di pensiero interpreta l’amore
della Patria come amore caritatevole
della libertà e del bene comune, che si
traduce in cura e servizio.
Mazzini spiegò a chiare lettere che vera
patria è non è il territorio, ma l’associazione che garantisce il pieno rispetto
dei diritti, compresi i diritti
sociali, che permettono agli
esseri umani di vivere con dignità di cittadini. La Patria
non si contrappone al principio di umanità, ma è il mezzo più efficace per attuarlo.
Carlo Cattaneo riteneva che
il cuore della libera nazione
fossero i comuni intesi come
centri di autogoverno. Garibaldi non ha mai esaltato la
guerra e la conquista, ma ha
invocato con forza nei congressi internazionali l’unità
dell’Europa quale mezzo per
porre fine alle carneficine
imposte dalla politica di potenza. Per lui, e per i patrioti del Risorgimento, la guerra non era fine ma
mezzo per la conquista e la difesa della
libertà della Patria fra libere patrie. Le
due più importanti esperienze di emancipazione politica della storia italiana,
il Risorgimento e la Resistenza antifascista, che tali furono nonostante i loro
limiti e i loro vizi, sono state dunque
sostenute dall’idea che Patria vuol dire
libertà comune di un popolo che vuole
vivere libero fra popoli liberi. In tempi come questi, così poveri di esempi di
idealità, offrire ai giovani l’opportuni(segue a pag. 4)
Anno 22 n. 2 giugno 2011
Luca Manzelli, direttore – Maurizio Pedrini, direttore responsabile – Fotografie l’IRIDE
di Giovanni Buio – Stampa: Cierre Grafica – Via Ciro Ferrari, 5 – Caselle di Sommacampagna – Registrazione: Tribunale di Verona n. 953 del 4.10.90
Attualità amministrativa
(Segue dalla prima)
Bilancio, una corsa
ad ostacoli con tanti
punti interrogativi!
effetti, molti punti interrogativi non
sono stati chiariti, che potrebbero paradossalmente determinare notevoli
minori entrate, per il nostro Comune,
a fronte di provvedimenti assunti in
precedenza dallo Stato che assicuravano e consolidavano trasferimenti
strutturali in relazione ai piccoli Comuni (circa euro 149mila per i comuni sotto i 5mila abitanti aventi un
indice elevato di popolazione da 0 e
5 anni) e minori entrate compensativi
in materia di ICI – per perdite di gettito su immobili Cat. D (anno 2010
euro 349mila): tuttora non sappiamo
se tali trasferimenti potranno essere
considerati nell’ambito del cosiddetto
fondo di riequilibrio od altre norme
che dovranno essere ricondotte in applicazione del D.Lgs. 14 marzo 2011
(norme sul federalismo municipale).
Risulterebbe evidente che se circa
500mila euro in meno di trasferimenti
non fossero compensati da altre entrate su questo Comune graverebbe una
situazione di estrema difficoltà finanziaria, per la quale anche l’adozione di
pesanti provvedimenti di riequilibrio
sul bilancio (maggiori entrate per addizionale comunale IRPEF, aumento
di tariffe sui servizi ecc. correlate a minori spese che andrebbero ad incidere
sullo sui vari servizi ed utilizzo di one(Segue da pagina 4)
Anniversario Unità d’Italia
tà di riflettere sull’esperienza dell’Unità
nazionale, significa stimolarli a pensare
che la vita può essere vissuta anche come
missione per un principio di libertà.
C’è da chiedersi quanto, da alcuni decenni, questo patrimonio di valori unitari si sia venuto oscurando – anche nella formazione delle giovani generazioni
– e come ciò abbia favorito il diffondersi
di nuovi particolarismi, di nuovi motivi di frammentazione e di tensione nel
tessuto della società e della vita pubblica
DOLCÈ
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ri urbanizzazione per spese correnti
ecc.), forse non sarebbero necessari
per assicurare pienamente una stabilità finanziaria, che finora abbiamo realizzato grazie ad una oculata gestione
finanziaria la quale non ha accentuato forti indebitamenti e contenuto le
spese con varie forme di risparmio.
Per esemplificare, anche riferendomi
a qualche aspetto marginale ma significativo di buona amministrazione, la
scelta della gestione diretta dell’imposta comunale sulla pubblicità e diritti
delle pubbliche affissione, a decorrere dall’anno 2011, determinerà un
aumento di entrate strutturali pari a
circa 20mila euro e così via. Con l’approvazione del Bilancio 2011 ci siamo
impegnati a realizzare quelle opere
che i cittadini aspettano da anni: la
metanizzazione da Ceraino e fino ad
Ossenigo, la struttura polifunzionale (ambulatorio, centro servizi ecc.)
per Dolcè capoluogo, l’ampliamento
della Scuola elementare di Volargne:
auspichiamo, pertanto, che il Governo possa fare chiarezza, in tempi brevi, sulle entrate certe che potremmo
acquisire per l’anno 2011, altrimenti
esisterebbe la concreta possibilità di
dover ridimensionare la nostra programmazione, pur avendo bilanci e
consuntivi finanziari che da decenni
hanno presentato indicatori favorevoli
e dimostrata una reale e sana amministrazione, come la Corte dei Conti del
Veneto ha certificato nell’ambito dei
controlli su tali documenti contabili.
Per l’esercizio finanziario 2010 espri-
mo, comunque, la mia soddisfazione,
in quanto ci apprestiamo ad approvare il bilancio consuntivo con un avanzo di circa 265mila euro. Purtroppo
questa euforia viene spenta dai segnali
dello stato centrale, per i motivi sopra specificati, il quale a mio giudizio
opera a senso unico, cioè apporta tagli
in modo discutibile e scarica a pioggia sulle varie realtà amministrative,
senza però andare ad incidere laddove
ci sono realmente sprechi: quindi mi
chiedo, dove sono finite le proposte
di eliminare le Province, di ridurre
i parlamentari e i loro privilegi, una
seria riforma fiscale; a tale riguardo si
potrebbe utilizzare il codice fiscale come in farmacia, per tutte le spese così
a fine anno avremmo l’ammontare
del denaro utilizzato per ogni singolo
contribuente e su questa base si potrebbe applicare la tassazione.
In questo modo tutti sarebbero obbligati a pagare anche chi per il fisco non
esiste. In attesa di questo miracolo noi
amministratori comunali di Dolcè
continuiamo a svolgere il nostro lavoro al servizio del cittadino, cercando
di realizzare tutti i progetti possibili,
anche con elevati finanziamenti assegnati dalla Regione Veneto, come ad
esempio la pista ciclabile da collegarsi
con il Comune di Avio (Tn) (costo
opera euro 1.505.000,00 – contributo Regionale euro 1.354.500,00),
visto l’ottima ripercussione sul territorio intercomunale.
nazionale. Non possiamo dunque sottovalutare i rischi che ne sono derivati e
che ci si presentano oggi, nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità. È
indispensabile un nuovo impegno condiviso per suscitare una ben maggiore
consapevolezza storica del nostro essere
nazione e per irrobustire la nostra coscienza nazionale unitaria. Se, infatti,
il Risorgimento ha un significato che
trascende la storia dell’Italia anche come
movimento d’ispirazione sovranazionale, cosi é proprio perché esso non vuole
soltanto affermare ideali di forza, di
potenza, di superiorità, ma al contrario
difendere con moderazione il diritto di
libertà per cooperare, insieme con altri
popoli, e in maniera giusta e generosa,
alla creazione di un mondo fondato su
ideali di giustizia, di comprensione, di
pacificazione, di convivenza rispettosa.”
Questi valori e ideali antichi, fondativi dello Stato italiano e alla base della
idea di unità europea sono quanto mai
attuali e devono essere per noi giusto
motivo di orgoglio di essere oggi cittadini italiani, eredi di tanto passato.
Carmine D’Onofrio
IL Sindaco
Luca Manzelli
DOLCÈ
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Eventi
Reportage fotografico della celebrazione
del 25 aprile a Dolcè e del 2 giugno a Peri
Nelle sequenze fotografiche realizzate da Giovanni Buio e Sergio Marcotto, i momenti delle indimenticabili giornate che hanno
coinvolto l’intera comunità cittadina nel ricordo della Festa della Liberazione a Dolcè (foto 1, 2, 3) nonché della Festa della
Repubblica a Peri (foto 4, 5, 6) organizzata dall’amministrazione comunale di Dolcè in collaborazione con i gruppi Alpini
Valdadige di Peri, Volargne e Dolcè, Arma dei Carabinieri. Foto 1. Il discorso del primo cittadino, Luca Manzelli, durante la
celebrazione solenne in Piazza Roma a Dolcè. Foto 2. Il sindaco Luca Manzelli taglia il nastro d’inaugurazione della nuova area
esterna al Circolo Noi Valdadige a Dolcè. Foto 3. La cerimonia ufficiale davanti al Palazzo Municipale con il picchetto degli Alpini
giunti dall’intero territorio comunale di Dolcè. Foto 4. Il solenne momento della deposizione della corona d’alloro al Monumento
dei Caduti a Peri. Foto 5. Numerosa la partecipazione della cittadinanza alla cerimonia per la Festa della Repubblica a Peri.
Foto 6. Il Cavaliere Ufficiale della Repubblica Romualdo Zampieri col sindaco Luca Manzelli ed Alice Adamoli che, avvolta nel
tricolore, recita una poesia dedicata all’Italia.
Attualità amministrativa
DOLCÈ
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Lavori pubblici: contributi dalla
Regione Veneto per le piste ciclabili
I
mportanti contributi sono stati
assegnati dalla Regione Veneto al
Comune di Dolcè. A seguito dell’intesa tra Regione Veneto e Provincia
Autonoma di Trento, l’Amministrazione Comunale ha ricevuto dalla Giunta
della Regione Veneto un finanziamento pari a 1 milione 354mila 500 euro
in relazione alla realizzazione di “Piste
ciclabili di collegamento tra i percorsi
ciclabili esistenti in Comune di Dolcè
(VR) ed in Comune di Avio (TN)”.
L’intervento previsto prevede di ampliare la pista ciclabile esistente Dolcè-Peri
verso sud, al fine di darne collegamento con la frazione di Ceraino, e verso
nord consentendo un collegamento con
i percorsi esistenti in territorio trentino.
Il progetto sarà finanziato con le risorse
dell’Azione 5.2.1. “Cooperazione Transregionale” del Progetto Operativo Regionale (POR) parte relativa al Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il contributo complessivo assegnato al Comune di Dolcè coprirà il 90 per
cento della spesa complessiva dell’intervento pari a 1 milione 505mila euro. Il
Comune di Dolcè, pertanto, finanzierà
direttamente una quota parte di opera
con la somma di 151mila euro.
Un’altra buona notizia per il Comune
di Dolcè è arrivata sempre dalla Giunta
Regionale che, nell’ambito degli interventi di prevenzione del rischio sismico,
ha stanziato la somma di 69mila 436
euro per il rafforzamento strutturale ed
il miglioramento sismico della scuola
elementare di Volargne. “C’è particolare soddisfazione nel commentare l’assegnazione di questi contributi” spiega il
vicesindaco Massimiliano Adamoli “sia
per quello del collegamento tra la nostra pista ciclabile Dolcè-Peri e quella
trentina, un collegamento fondamentale nell’ambito della progressiva valorizzazione del nostro territorio. Doveroso
un ringraziamento alla Regione Veneto
ed all’assessore ai lavori pubblici Massimo Giorgetti per la sensibilità mostrata
anche in questa occasione alle nostre
richieste”.
“Il canto degli italiani”
proiettato in Sala Consiliare!
Venerdì 8 aprile successo della serata proposta dal Gruppo culturale El Casteleto in collaborazione
con il Gruppo Alpini di Dolcè e la partecipazione del Coro La Chiusa.
D
ue ore di intensa partecipazione
emotiva hanno accompagnato,
venerdì 8 aprile la serata culturale dedicata alla proiezione del documentario ideato e scritto da Mauro Vittorio
Quattrina “Il canto degli italiani - la storia dell’inno d’italia di Mameli – Novaro”, che si è svolta nella sala consiliare del
Comune di Dolcè su iniziativa del Gruppo Culturale El Casteleto e del Gruppo
Alpini di Dolcè, con la partecipazione del
Coro La Chiusa di Volargne. “Il documentario proposto”, spiega Gianni Buio,
promotore e curatore dell’evento voluto
in occasione delle celebrazioni per il 150°
Anniversario dell’Unità d’Italia, “è di elevata qualità e nel tempo di un’ora spiega
la nascita, lo sviluppo e «l’amore e non
amore» di questo nostro Inno, dalle origini ad oggi. Ideato, scritto e diretto da
Mauro Vittorio Quattrina, uno dei migliori documentaristi storici europei, ha
una narrazione per nulla banale o retorico celebrativa, ma coinvolge, a tratti in
maniera anche divertente, lo spettatore,
Un momento della serata con l’intervento
del registra Mauro Quattrina.
in un racconto affascinante di storia al
di là di qualsiasi ideologia o riferimento
politico. Per il numeroso pubblico che
ha accolto il nostro invito”aggiunge, “si
è trattato senz’altro di una bella esperienza. Quattrina, con la sua abile verve ha
intrattenuto i presenti con aneddoti e
battute divertenti, senza mai perdere di
vista – però – la sacralità di questo importantissimo percorso storico ed umano
per ricostruire la trama delle vicende e la
personalità di Goffredo Mameli, morto
ventiduenne per un ideale patriottico. Il
documentario si serve di parecchie scene di fiction di alto livello, come quelle
sulla composizione dell’Inno da parte del
musicista Michele Novaro e si avvale di
interviste a personaggi culturalmente noti, come lo storico e scrittore Giordano
Bruno Guerri, lo storico del Quirinale
Michele d’Andrea, lo storico Giuseppe
Marchetti Tricamo, il maestro Ubaldo
Composta, lo storico prof. Universitario
Aldo Mola, il direttore d’orchestra Maurizio Benedetti, il prof. Agostino Contò
e altri. All’interno trovano spazio anche
notizie curiose che passanno dalla Bella
Gigogin alla Leggenda del Piave, fluendo dal Coro del Nabucco a Volare e Azzurro, che negli anni ‘70 furono indicati
addirittura come possibili Inni nazionali.
Notizie curiose, poi, arrivano dal Museo
della Radio dal Museo del Risorgimento
di San San Martino della Battaglia, dal
Museo Internazionale della Croce Rossa
e così via”.
Maurizio Pedrini
Scuola
DOLCÈ
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150 anni insieme!
Alla Scuola Secondaria di primo grado di Peri celebrato il 150° dell’Italia Unita.
I
l 17 marzo di quest’anno ha rappresentato una data importantissima per il nostro Paese: il 150°
anniversario dell’Unità d’Italia.
Al pari moltissime altre sedi scolastiche, anche la nostra Scuola Secondaria di primo grado di Peri ha voluto
partecipare all’iniziativa. Come Consiglio dei Ragazzi abbiamo fatto una
proposta, che poi si è concretizzata,
con l’aiuto dei vari insegnanti e della nostra Dirigente, nella giornata
di mercoledì 16 marzo. Ogni classe
ha partecipato ai festeggiamenti con
iniziative significative, riguardanti la
storia italiana.
Ogni alunno delle classi prime ha
preso parte ad un lavoro artistico dipingendo, nella parte anteriore di una
maglietta bianca, la bandiera italiana.
Inoltre, per tenere sempre vivi il ricordo e l’importanza della Costituzione
Repubblicana, sono state riportate
sul retro della maglietta alcune frasi
tratte dal documento fondamentale
della convivenza civile.
Le classi seconde hanno visto un film
relativo alla vita di Giuseppe Verdi,
uno dei più grandi musicisti di sempre, vissuto nel periodo del Risorgimento. Verdi, che era un patriota e
sosteneva l’indipendenza dell’Italia
dall’Austria, non ha combattuto con
le armi ma ha partecipato alle vicende
del Risorgimento componendo brani
straordinari ispirati agli ideali unitari.
In questo modo ha sostenuto l’entusiasmo del popolo e dei tanti soldati e
volontari combattenti. Anche la musica, certo, ha contribuito agli eventi
che hanno portato all’unità d’Italia.
Le classi terze, infine, hanno seguito un incontro-conferenza dedicato
ai tragici avvenimenti della Seconda
Guerra mondiale quando la Patria,
stravolta dalla retorica militarista del
fascismo e dalle scelte di Mussolini,
ha dovuto affrontare una prova durissima. L’incontro è stato possibile grazie al Gruppo Culturale El Casteleto:
dopo l’introduzione del presidente
Angelo Brusco, il relatore prof. Franco Zeni ha inquadrato e raccontato
gli avvenimenti della Seconda Guerra
mondiale. Uno spazio particolare ha
ricevuto la campagna italiana di Russia, della quale sono stati presentati
dei documenti scritti e video. Questo
ci ha permesso di capire che l’unità
d’Italia non è legata semplicemente
alla data del 1861 e al suo anniversario, ma è frutto di un lungo percorso
che ha avuto inizio da quel momento.
L’architetto Renato Comerlati, che ha
ricordato le vicende finali della guerra
nel nostro territorio, ha messo in risalto un’idea ancora più impegnativa:
l’Italia, e la convivenza democratica,
sono traguardi che non possono essere
dati per scontati ma vanno rinnovati
ad ogni generazione con l’impegno,
la conoscenza, la partecipazione.
Gli alunni delle classi terze hanno seguito con interesse alla “lezione”, alla
quale hanno assistito alcuni membri
del Casteleto e ospiti graditi, tra cui
Enzo Gradizzi, dirigente scolastico di
Caprino.
Al termine, il presidente del Gruppo
Culturale El Casteleto ha fatto dono
alla scuola di una edizione per i ragazzi della Costituzione Italiana, tradotta
in più lingue, e di un pallone firmato
El Casteleto che noi, da bravi atleti,
abbiamo subito messo in uso.
Alla fine tutti gli alunni della scuola si sono ritrovati per un momento
conviviale ma anche per ammirare le
bellissime magliette delle classi prime.
Alla festa per l’Unità d’Italia si sono
congiunte, idealmente e concretamente, tutte le scuole dell’Istituto
Comprensivo, concordando le iniziative per il medesimo giorno. Sarebbe
troppo lungo riferire quanto è stato
fatto nella Scuola dell’Infanzia di
Dolcè o nelle Primarie di Dolcè-Volargne e Rivalta. Un grazie ai/alle insegnanti che hanno ideato e realizzato
la commemorazione con i bambini.
Nelle varie sedi, le parole dell’Inno di
Mameli sono state cantate, nel 150°,
da tutti.
Il Sindaco della scuola, la Dirigente dott.ssa Chemotto e gli ospiti del Gruppo culturale
“El Casteleto”: il cav. Brusco e l’arch. Comerlati.
Scuola
DOLCÈ
informa
Gamberoni, otto anni di attività
a servizio della scuola!
Il genitore che presiede il Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Don Cesare Scala” di Peri
traccia un bilancio positivo della sua preziosa esperienza.
R
iveste un ruolo importante,
fungendo da tramite tra la
scuola e le famiglie per agevolare e rendere fattivo un prezioso
ed attivo coordinamento educativo,
promuovendo tante importanti iniziative. Tiziano Gamberoni, presiede
il Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Don Cesare Scala” di Peri, ha alle
spalle una lunga e collaudata esperienza. Classe 1961, sposato e padre
di due figli, di tredici e diciannove
anni, possiede il diploma di fotografo
grafico ed ha acquisito una significativa preparazione nel settore frequentando vari corsi di specializzazione e
di marketing. Lo abbiamo incontrato
per rivolgergli alcune domande.
Tiziano Gamberoni.
Vogliamo, anzitutto, spiegare quale
impegno comporta questo delicato
incarico?
“Confesso che quando ho iniziato il
mio primo mandato, alcuni anni fa,
sembrava che fosse sufficiente presiedere tre o quattro riunioni del Consiglio d’Istituto, di cui fanno parte
tutte le componenti della scuola, per
prendere atto delle attività in corso o
chiedere chiarimenti sul POF, il Piano dell’Offerta Formativa.
Insomma, pareva proprio che non
ci fosse altro da fare. Poi, come tutte le persone impegnate nel volontariato, che ambiscono a farlo bene,
ho scoperto che per conoscere bene
una realtà complessa e affascinante
come quella scolastica dovevo esplorarla dall’interno, partecipando alle
riunioni organizzate da associazioni,
comitati e istituti vari.
In particolare, mi è stato utile capire
cosa succede presso altri istituti perché mi ha offerto spunti interessanti,
consentendomi di proporre nuove
iniziative”.
È soddisfatto del lavoro portato
avanti in questi anni?
“Direi di sì. Nonostante oggi tutti si
rendano conto di quali enormi difficoltà debbano affrontare gli Istituti e
di quanto minima stia diventando la
disponibilità economica, la nostra realtà scolastica – grazie alla disponibilità
dimostrata dal Comune di Dolcè, da
quello di Brentino-Belluno, dai privati e dalle banche interpellati, ha quasi
sempre realizzato quanto richiesto dai
docenti nei vari progetti didattici e
formativi. Per esempio, già nel 2006
avevamo eliminato le compresenze con
notevoli risparmi, suggerendo agli insegnanti di proporre dei progetti che
avrebbero realizzato loro stessi, supportati da corsi pagati dall’Istituto. È stato
poi chiesto di proporre tutta una serie
di attività, viaggi d’istruzione e gite alle
quali potesse partecipare la quasi totalità dei ragazzi. Sono abbastanza soddisfatto di quanto è stato realizzato, anche
se – ovviamente – rispetto all’ambiente
lavorativo privato, le possibilità d’intervento sono davvero minime”.
Come si è sviluppata, in questo arco di tempo, la collaborazione con i
vari dirigenti scolastici e i genitori
eletti negli organi collegiali?
“Mi sono rapportato con quattro dirigenti e la relazione è sempre stato
buona. Ho capito quanto sia importante la personalità e la professionalità
del dirigente per assicurare il miglior
funzionamento possibile dell’Istituto.
Con i genitori, salvo rare eccezioni,
la condivisione è stata ottima, anzi,
confrontandomi con altri presidenti,
ho appurato che la loro disponibilità
è stata nettamente superiore a quella di altri Istituti. La nuova dirigente
scolastica “di ruolo”, dottoressa Tiziana Chemotto, ha tutte le caratteristiche che servono per guidare bene
l’Istituto: educatamente determinata,
preparata sul nostro passato, con idee
chiare per il futuro”.
La collaborazione con il Comune di
Dolcè è stato gratificante e proficua?
“Certamente, tra i primi tre impegni
assunti negli anni ’90 dalla lista Paese Mio c’era l’attenzione per le fasce
più deboli e il mondo della scuola.
Mi pare che la disponibilità delle varie Amministrazioni comunali che si
sono succedute da allora, fino all’attuale, sia per i piccoli ma tempestivi
interventi, sia nell’importante supporto economico, non sia mai venuta
a mancare. Attualmente, peraltro, le
scuole dell’IC di Peri si trovano a vivere in una buona condizione grazie ad
una gestione attenta e lungimirante”.
Anche nella ristrutturazione della
scuola media di Peri, divenuta bella, funzionale e sicura…
“Beh, ovviamente, tutti stiamo me(segue a pag. 9)
Scuola
DOLCÈ
informa
(Segue da pagina 8)
Gamberoni, otto anni
di attività a servizio
della scuola!
glio in un ambiente nuovo e bello.
Credo che pochi siano al corrente
della competenza e della cura con cui
sono stati realizzati i lavori”.
Si sente spesso parlare di una presunta volontà ministeriale che andrebbe a limitare la gestione democratica e partecipativa alla vita
della scuola frutto dei Decreti Delegati. Lei che ne pensa?
“La domanda comporta una risposta
politica che, sinceramente, preferisco
non dare. Aggiungo che credo sia giusto mettere ordine nel mondo della
scuola, ma non condivido il modo in
cui si vorrebbe intervenire. Va ricordato che, grazie alla rivolta studentesca del ’69 la didattica, il rapporto
intersoggettivo alunno-docente e la
vita sociale della scuola italiana hanno subito una radicale trasformazione, Dal 1973, anno ‘istituzione’ dei
primi cinque Decreti delegati, molto
è cambiato: la scuola non è più una
realtà a sé stante, ma aperta alla società. In questo “mondo”, allora, spirò una positiva ventata di democrazia
e di partecipazione e venne annullato
il concetto di sviluppo piramidale”.
Il Federalismo potrà aiutare a migliorare le cose?
“Di per sé il Federalismo è una prospettiva accettabile, ma credo che un
diritto fondamentale come quello all’istruzione non possa oggettivamente dipendere dalla configurazione del
territorio, dalle richieste della “clientela” o dal mercato. Nonostante ciò,
ritengo che nel nostro caso la sensibilità dimostrata da chi ci ha aiutato
sia senz’altro da premiare, anche solo
per il semplice fatto che non chiedono di essere citati”.
Alla scuola media di Peri anche
quest’anno sono state avviate varie
esperienze allo scopo di coinvolgere
maggiormente i genitori. Come sono andate?
“Molto bene. Oltre ai vari corsi rivolti
ai genitori, come quelli di informatica
e italiano, è stato particolarmente apprezzato e avrà certamente un seguito
il progetto “Bimbi in rete”, al quale
ha preso parte un numero di genitori
nettamente superiore al previsto. Colgo l’occasione per ringraziarli, poiché
penso sia sempre meglio avere timore
di una cosa che potrebbe accadere,
piuttosto che essere terrorizzati dopo
che i nostri figli ci sono caduti dentro senza precauzioni. “Pensa a quello
che potrebbe capitargli, raddoppialo
e forse ci sarai vicino”: sono le parole
di un esperto riguardo i rischi della
Rete che mi hanno motivato a proporre il progetto”.
Per concludere, un bilancio del
2011 e qualche sogno ancora da
realizzare…
“È stato un anno assai buono: tra le
varie attività, mi preme segnalare il
potenziamento della lingua inglese ed
il nuovo corso di tedesco deliberato
per i prossimi tre anni. Per quanto riguarda i desideri, sebbene il mio mandato duri ancora per un anno, spero
di veder iniziare i lavori per la scuola
di Volargne. Concludo ringraziando
di cuore tutte le persone che hanno
contribuito al buon funzionamento
delle nostre scuole”.
Maurizio Pedrini
“Storia e sapori” all’insegna dell’enogastronomia,
dello sport e della cultura!
D
ue giornate di sole hanno
illuminato Storia e Sapori,
l’annuale festa della Terradeiforti che si è svolta a Dolcé sabato
28 e domenica 29 maggio, organizzata da Amministrazione Comunale
di Dolcè, Strada del Vino e dei Prodotti Tipici, Consorzio Tutela Vini
Terradeiforti con il prezioso aiuto
delle associazioni che operano sul
territorio. Storia e Sapori ha dato il
via a Estate a Dolcè la tradizionale
rassegna estiva promossa dal nostro
Comune in collaborazione con la
Provincia di Verona e Provinciainfestival.
“Anche questa fortunata edizione
di Storia e Sapori”, commenta l’as-
sessore alla Cultura Elena Salvetti,
“ha confermato pienamente la sua
vocazione, esaltando il valore della
collaborazione tra diversi soggetti:
la pubblica amministrazione, i proprietari delle corti che annualmente
concedono le corti, gli amici della
Terradeiforti e tutti i volontari delle
associazioni”.
Il programma, sempre ricco e stimolante, ha visto svolgersi in corte
Guerrieri Rizzardi la degustazione
dei prodotti tipici in abbinamento ai
vini Doc della Terraforti come gli autoctoni Enantio, Casetta ed i vitigni
dal gusto internazionale Pinot Grigio
e Chardonnay. Sabato 28 maggio nel
pomeriggio si è tenuto l’apprezzato
saggio degli allievi del Corpo bandistico comunale di Dolcè nel teatrino
Undenheim, presso il municipio; la
serata, invece, è stata allietata dalla
musica italiana ‘60 e ’70 con Ivo Borchia ed i suoi musicisti. Domenica
29 maggio in piazza Roma ha avuto
luogo l’attesa prova del 9° Campionato Veronese di S-cianco organizzato dall’associazione Giochi Antichi di
Verona. Il pomeriggio è stato invece
allietato dagli Artisti di Strada e dai
mercatini dell’artigianato.
Protagonista della serata il gruppo
La Resela con i canti della tradizione
veneta; quindi l’apprezzata musica
italiana ‘60 e ’70 di Ivo Borchia e la
sua band.
10 Volontariato
DOLCÈ
informa
Che bravi i nostri volontari della
Protezione Civile!
Serafino Valentini, presidente del gruppo descrive le molteplici attività in cui sono impegnati.
Q
uello a favore della Protezione Civile è un nobile impegno che accomuna tanti
nostri concittadini ed onora il nostro
Comune. Abbiamo chiesto a Serafino
Valentini, presidente del Gruppo Volontari di Protezione Civile di Dolcè
di parlarci delle encomiabili attività
svolte da queste persone.
Quando siete nati e come avete operato in questi anni?
“Vantiamo alle spalle una storia oramai decennale, almeno nella forma
organizzativa. La fortuna di questo
gruppo, che mi vanto di rappresentare, è sempre stata quella de essere poco
vincolato a cariche elettive o incarichi
come da statuto. La filosofia che lo ha
governato fino ad ora è sempre stata
quella classica del “chi ha volontà di
fare fa”. Il ché non significa che non
ci sia un coordinamento interno, ma
senza che qualcuno conti più di altri. Cerchiamo, semmai di valorizzare
competenze e propensioni.
Così, c’è chi dà la propria disponibilità per curare la parte burocratica e
chi, magari, fa qualche servizio in più:
ognuno secondo le disponibilità e le
C
Il Gruppo Volontari della Protezione Civile
di Dolcè.
capacità di cui è in possesso. In poche
parole possiamo parlare di una famiglia che si trova per lavorare ma anche
per fare festa, che si stringe intorno ai
suoi membri nei momenti più gioiosi
ma anche in quelli più tristi”.
Quanti sono i vostri associati?
“Il gruppo risulta attualmente composto da venti volontari provenienti
principalmente dal territorio del Comune di Dolcè e in minima parte dai
Comuni limitrofi. Questa caratteristica, che di primo acchito potrebbe apparire come una limitazione, si rivela
invece una qualità considerando le
caratteristiche di un territorio carat-
terizzato, per tutta la sua lunghezza,
dalla presenza di un fiume importante
come l’Adige, da una linea ferroviaria
di primissima importanza, quella del
Brennero, dall’Autostrada A22 e da
un’arteria viaria come la SS 12. Evidentemente il fatto di poter contare
su personale che conosce benissimo il
territorio di appartenenza diventa un
elemento positivo fondamentale per
qualsiasi nostro intervento. In quest’ottica si procede annualmente alla
pulitura dei pilastri del ponte sull’Adige di Rivalta con barca e attrezzatura
idonea, si collabora con i VVFF in caso di mal tempo per liberare la SS12
da alberi e ramaglie caduti a causa
delle condizioni meteo e si compiono
tante altre preziose azioni, come i servizi di antincendio boschivo”.
Di quali mezzi disponete, attualmente?
“Il gruppo può contare su due macchine: una stradale munita di sirena,
lampeggiante e faro orientabile e una
seconda fuoristrada pick up, anch’essa dotata di segnalatori acustici e vi(segue a pag. 11)
“Cara mamma, caro papà...
ara mamma e caro papà,
oggi alla Scuola dell’Infanzia sono venuti a farci visita i bambini del “Nido in famiglia”. La novità e l’attesa per questo
giorno di presentazione, ha trasformato la mattinata in un momento di frenesia e festa per noi bambini. Ci siamo presentati, abbiamo stretto le loro mani facendo il cerchio dell’amicizia, abbiamo cantato le nostre canzoni e ascoltate le loro. Li abbiamo
portati a visitare gli spazi della scuola, presentato il personale ausiliario e infine alcuni dei nostri lavori importanti di cui andiamo
molto orgogliosi. La mattinata insieme è volata. Come sempre, il tempo del divertimento passa troppo velocemente ed è arrivato
il momento dei saluti perché era l’ora della pappa per tutti. È mentre li guardavo che ordinati varcavano la soglia della scuola, per
ritornare la da dove erano venuti, che mi sono chiesto: Ma dove vanno? Da dove vengono? Cos’è il “Nido in famiglia”?
Cara mamma, caro papà, sedetevi che vi spiego: Il “Nido in famiglia” è uno spazio di casa che accoglie al massimo 6 bambini di età
compresa da 0 a 3 anni. Una Collaboratrice Educativa si occupa di loro quando sono assenti mamma e papà o i nonni.
Lei sa offrire accoglienza, attenzione, pappa buona, intrattenimento, serenità, professionalità a tutte le famiglie che scelgono di far
crescere i loro bambini nel gruppo dei pari (mi hanno detto che si dice così quando i bambini stanno in compagnia fra loro...). Sai,
questa iniziativa è sostenuta dalla nostra Amministrazione Comunale e dalla Regione Veneto e si preoccupa anche del portamonete
delle mamme e dei papà.
Attualmente i nidi in famiglia, avviati sul nostro territorio, sono tre: due nella frazione di Volargne ed uno nella frazione di Peri. Per informazioni rivolgersi a: sig.ra Valentina (cell. 340.941.38.54); sig.ra Pierina (cell. 348.108.52.38); sig.ra Paola (cell. 347.307.20.71).
Servizi sociali 11
DOLCÈ
informa
Piccoli e grandi aiuti, chi salva un
bambino, salva il mondo intero!
Gli esperti della Croce Rossa Italiana hanno condotto
una brillante lezione nella sala consiliare del Municipio.
U
na bella e interessante serata
di educazione sanitaria dedicata al tema del soccorso: è
stata quella promossa dal Comune di
Dolcè, in collaborazione con il Servizio Educativo Territoriale dell’Ulss
22, che si è svolta mercoledì 11 maggio, a partire dalle 20.30, nella sala
conciliare del Municipio.
“Piccoli, Grandi Aiuti”, è stato questo
lo slogan che, di fronte ad un pubblico attento e abilmente coinvolto dai
bravi esperti della CRI intervenuti,
ha introdotto la lezione gratuita sulle
“Manovre per la disostruzione delle
vie aeree nei bambini e linee guida per
il sonno sicuro”, a cura della Croce
Rossa Italiana (Comitato Provinciale
di Verona), progetto patrocinato dalla Provincia di Verona. All’incontro
risultavano iscritte 58 persone, però
in sala ne erano presenti più di 60.
Silvana Leva, consigliera ai Servizi
socio educativi, ha dato il benvenuto
ai partecipanti sottolineando l’importanza di conoscere queste manovre,
che hanno lo scopo di salvare una vita. I volontari della Croce Rossa, con
l’aiuto di slide, manichini e testimonianze, hanno condotto brillantemente la lezione e per quasi due ore hanno
illustrato le principali cause di soffocamento dei bambini, mostrando le
manovre per intervenire efficacemente in simili casi, salvando loro la vita.
Molte le domande, ma – soprattutto
– sono state spiegate le cose da non
fare! Durante l’utile serata i volontari
della CRI hanno spiegato come ogni
anno, in tutto il mondo, molti bambini perdano – purtroppo – la vita, a
causa dell’ostruzione completa delle
vie aeree causata da alimenti, giocattoli, palline di gomma ed altro. Non
solo per l’oggetto che hanno acciden-
(Segue da pagina 10)
Che bravi i nostri
volontari della
Protezione Civile!
Un momento della lezione interattiva della
Croce Rossa Italiana.
talmente ingerito, ma soprattutto perché chi li assiste nei primi drammatici momenti di solito non è formato
a queste manovre e genera disastrose
ed irreparabili conseguenze. Molte di
queste morti accidentali, infatti, potrebbero essere evitate se i primi soccorritori sapessero esattamente cosa
fare, quali manovre eseguire in maniera corretta, ed in quale ordine. Il non
sapere generale gravi errori. Poche, in
particolare, sono le persone che sanno
come e cosa fare nell’eventualità in cui
ad un bambino vada di traverso una
caramella o una nocciolina.
L’obiettivo principale della Croce
Rossa è quello di combattere il non
sapere. Al termine a tutti è stato consegnato un foglio con le fotografie
delle manovre di disostruzione per
lattanti e bambini ed un attestato di
partecipazione.
Sono state date inoltre le indicazioni
per accedere ad altre proposte formative ed informative della Croce Rossa Italiana, visibili sul sito Internet:
www. crocerossaitaliana.it.
Maurizio Pedrini
sivi. È inoltre in possesso di: un
modulo anti incendio boschivo,
di una barca a motore con carrello stradale, di attrezzatura
come soffiatori spalleggiati, motoseghe, generatore di corrente
e pompa idraulica più un’attrezzatura più semplice come badili
ecc. Possiede anche due tende
con lettini e coperte. Infine, come richiesto dalla legge, è dotato
dei D.P.I. necessari all’utilizzo del
sopra citato materiale. Siamo attualmente convenzionati sia con
il Comune di Dolcè, per l’utilizzo degli spazi e dell’attrezzatura
dello stesso, sia con il Servizio
Forestale Regionale per il servizio
A.I.B. (anti incendio Boschivo).
Negli ultimi anni abbiamo partecipato a varie operazione della Protezione Civile regionale
intervenendo in occasione del
terremoto a L’Aquila, delle esequie del Santo Padre e dell’insediamento dell’attuale Papa
Benedetto XVI, dell’ alluvione
di Soave -Monteforte e di varie
esercitazioni, come quella recente dell’area gas di Domegliara.
Infine, siamo sempre più impegnati anche nella collaborazione
nei casi di disinnesco degli ordigni bellici che vengono ritrovati
sul nostro territorio”
Maurizio Pedrini
12 Associazioni
DOLCÈ
informa
Prosegue il gemellaggio
con gli amici di Underheim!
Dal 29 luglio al 1 agosto il tradizionale incontro a Undenheim. Il presidente del Comitato
Europa Amica, Fabio Zorzi, esprime il suo rammarico per il danneggiamento della targa
donata dai “gemelli” tedeschi esposta a Volargne.
P
rosegue, ricco di attività e di visibilità e ospitalità degli amici che giovani che spesso trascorrono la loro
entusiasmo, il gemellaggio con condividono il nostro progetto, ma quotidianità in questi spazi comunali
Undenheim. “Durante il pe- soprattutto una bella vetrina che il attorno alla piazza U. Zannoni.
riodo estivo”, spiega Fabio Zorzi, pre- nostro paese ha proposto ai visitatori Questa la premessa all’evento spiacesidente del Comitato Europa Amica, unendo assieme cultura, tradizioni, vole che andiamo a raccontare. “Due
“dal 29 luglio al 1 agosto un gruppo enogastronomia e storia. E veniamo targhe”, prosegue Zorzi, “sono state
già numeroso di noi parteciperà alla alle dolenti note, alle notizie che non poste su di un cippo roccioso per sugconsueta tre giorni d’incontro con vorremmo mai dare né commentare.
gellare questo evento: la prima fatta dal
“gemelli” tedeschi, che ogni due anni Sono trascorsi pochi mesi da quando, Comitato Europa Amica e la seconda
si ripropone all’insegna dell’amicizia il 4 luglio dello scorso anno, i sindaci donata dal Comune di Undenheim.
e dello scambio culturale.
Ci sembrava importante
Già l’organizzazione d’olche quest’albero potesse
tralpe ha preparato il prorappresentare metaforigramma della nostra visita
camente con le proprie
fissando per la giornata di
radici l’unione, l’amicizia
sabato 30 luglio un’ escured il rispetto tra le genti di
sione storico-culturale che
varie nazionalità e più in
ci vedrà ospiti di una imgenerale di tutto il monportante cittadina carica di
do. Era un bel messaggio
storia e tradizione, situata
che volevamo partecipare
a circa 100 km dal paese
a tutti. Purtroppo sembra
di Undenheim Sono parche questo messaggio non
ticolarmente contento”,
sia stato meritevole di riprosegue Zorzi, “che anche
spetto; infatti la targa doquest’anno si unisca al già
nata dal Comune di Unconsolidato gruppo del gedenheim è stata ridotta in
mellaggio, un buon numero
condizioni pietose dalla
di giovani: questo significa
mancanza di rispetto per
La targa danneggiata posta sul cippo roccioso... in prossimità dell’alche lo spirito del gemellag- bero dell’amicizia.
le “cose di tutti” che qualgio è riuscito a farsi sentire
che persona o gruppo di
da loro grazie all’impegno
persone, ha voluto maed alla passione che tanti di noi in- di Dolcè ed Undenheim hanno inau- nifestare prendendola a sassate per il
fondono nel corso degli anni”.
gurato, alla presenza della cittadinan- divertimento di quell’unico neurone
E veniamo alla principale uscita esti- za e dei “gemelli” d’oltralpe, un sim- presente, probabilmente, nel suo imva del Comitato, a Dolcè, in occasio- bolo di unione, vicinanza ed amicizia menso cervello vuoto.
ne di Storia e Sapori, che – come ogni quale è “L’albero dell’amicizia” dona- Ci piacerebbe pensare che l’autore
anno – ha visto presenti i dinamici ed to dal paese di Undenheim a tutta la – o gli autori – di questo pessimo
intraprendenti soci del sodalizio pres- comunità di Dolcè.
gesto dimostrassero alla comunità di
so la corte Giacopuzzi. “Ringraziamo, L’albero è stato piantato nelle imme- Dolcè di non essere effettivamente
anzitutto, i proprietari della preziosa diate vicinanze della scuola primaria degli stolti irresponsabili, ma di avere
ospitalità”, sottolinea il presidente, di Volargne, nel giardinetto adiacente ancora il coraggio di rimettere le cose
“Anche questa positiva edizione del- l’ufficio postale, per dare un segno, a posto”.
la manifestazione ha rappresentato etico e morale non solo ai passanti in
per noi un’importante occasione di genere, ma anche e soprattutto ai più
Maurizio Pedrini
Economia 13
DOLCÈ
informa
Il premio Cangrande a Rita Zanoni,
benemerita della viticoltura veneta!
Le è stato consegnato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Franco Manzato. “Spero che questo
riconoscimento possa stimolare anche gli altri viticoltori della Terradeiforti a dare il massimo”.
M
eritato riconoscimento per
Rita Zanoni, dell’azienda
“La Prebenda” di BrentinoBelluno, alla quale è stato assegnato il
Cangrande del Veneto 2011, benemerito della vitivinicoltura regionale.
Il prestigioso riconoscimento, che
ogni anno premia quanti in ciascuna regione italiana hanno dato lustro
alle rispettive realtà enologiche, è
stato l’assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato. Rita Zanoni è
un’imprenditrice dinamica e preparata, una self made woman che conosce
tedesco, inglese e informatica e sa
produrre ottimo vino. Dall’ottobre
del 2005 è presidente della Strada del
Vino e dei Prodotti Tipici della Terradeiforti, e dal dicembre dello scorso
anno è responsabile dell’omonimo
Consorzio, oltre che amministratrice
di società sportive. Nel complimentarsi con lei per l’importante contributo dato alla viticoltura veneta ed al
suo territorio, Manzato l’ha additata
come esempio della civiltà del lavoro e della passione che fa della nostra
Regione una risorsa per la sua comunità e per l’intero Paese.
Nella fotografia l’assessore Manzato premia con la medaglia Rita Zanoni.
“Il lavoro è una parte importante della mia giornata”, commenta la signora
Zanoni, “cerco di svolgerlo sempre al
meglio. Mi piace affrontare continuamente sfide e compiti nuovi. La mia
esperienza lavorativa e caratteriale mi
dà la certezza di poter offrire molto
nell’ambito professionale in relazione ai rapporti di comunicazione ed a
diretto contatto con il pubblico”. Le
chiediamo di raccontarci se il premio è
stata una bella sorpresa, oppure era at-
teso. “No, sinceramente è giunto inaspettato. L’unico indizio, che però non
ho colto, è stata la telefonata pervenutami tre giorni prima dalla Regione,
per chiedermi alcune informazioni.
Non mi hanno detto che ero candidata, anzi, mi sono dimenticata di inviare
loro il curriculum vitae che mi avevano sollecitato di trasmettere a Venezia.
Certo, mi fa molto piacere aver ricevuto questo premio, per varie ragioni.
Anzitutto il fatto che la segnalazione
sia stata fatta da Coldiretti, alla quale
mi onoro di essere associata, dopo una
rigorosa e selettiva valutazione dei vari
candidati. Sono inoltre particolarmente orgogliosa che questo riconoscimento mi sia stato attribuito soprattutto
per il lavoro svolto a sostegno e difesa
della tipicità del territorio della Terra
dei Forti. È stato apprezzato il mio impegno volto a valorizzare l’Enantio, il
nostro prezioso vino autoctono. Spero
che il premio possa stimolare anche gli
altri produttori vitivinicoli della zona
a dare il massimo per far conoscere
ovunque i nostri amati vini”.
Maurizio Pedrini
ORARI DEGLI UFFICI COMUNALI
Ufficio Ragioneria, Tributi
Lunedì: 14,30-18,00
Mercoledì - Venerdì: 9,30-12,30
Servizi Demografici (Anagrafe, Stato Civile, Leva Elettorale)
Lunedì: 14,30-18,00
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato: 9,30-12,30
Protocollo, Ufficio Commercio, Segreteria
Lunedì: 9,30-12,30; 14,30-18,00
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì: 9,30-12,30
Comando Polizia Locale
Lunedì: 14,30-18,00 - Mercoledì 9,30-12,30 - Venerdì: 9,30-12,30
Ufficio Tecnico
Mercoledì e Venerdì: 9,30-12,30
A colloquio col Sindaco
previo appuntamento telefonico, 045 7290022
A colloquio con gli Assessori
previo appuntamento telefonico, 045 7290022
14 Sport
DOLCÈ
informa
Un sodalizio al servizio
dello sport e della comunità!
A colloquio con Giampietro Emanuelli, presidente dell’Associazione Sportiva Valdadige di Peri.
U
n sodalizio al servizio dei giovani e della comunità: è l’Associazione Sportiva Valdadige di Peri, che vede impegnati numerosi volontari in tante preziose attività di carattere
sociale e benefico. Abbiamo incontrato
il presidente, Giampietro Emanuelli,
per rivolgergli alcune domande.
Da quanto tempo siete presenti sul territorio comunale?
“L’Associazione Sportiva Valdadige di
Peri è nata su iniziativa di un gruppo di
giovani nel lontano 1987; la data ufficiale di costituzione risale però all’anno
1988, quando è stato creato lo statuto.
La principale e originaria attività è stata
quella di organizzare il famoso Torneo
di calcio a 7 in notturna, un evento di
assoluto prestigio che ha visto partecipare giocatori, anche di primo livello,
provenienti dalla province di Verona e
Trento. Durante i primi anni di attività
abbiamo organizzato anche la corsa podistica di Peri, poi interrotta in quanto
per poterla realizzare era richiesto un
grande numero di persone”.
Dunque, avete iniziato davvero alla
grande…
“Direi proprio di sì perché, sempre in
Foto di gruppo per l’Associazione Sportiva Valdadige di Peri.
quegli anni, siamo stati in grado di organizzare corsi di nuoto per i bambini
delle scuole elementari e corsi di ginnastica rivolti a giovani ed adulti, portati avanti fino a qualche anno fa e poi
– purtroppo – interrotti”.
Attualmente, qual è il vostro identikit?
“La nostra Associazione è composta da
un centinaio di soci, tutti del luogo.
Oltre al Torneo di calcio, che si svolge
nei mesi di maggio e giugno, organizziamo anche la sagra paesana di Peri
nel primo fine settimana di agosto che
è particolarmente apprezzata da parte
degli abitanti della zona. Inoltre, in
collaborazione con il Comune di Dolce, gestiamo il Parco “Baden Powell”, il
Campo sportivo e il Campo polivalente di Peri, effettuando periodicamente
lavori di potatura delle piante, tagli
dell’erba e pulizia degli impianti”.
Il Parco “Baden Powell” rappresenta – in un
certo senso – il vostro fiore all’occhiello…
“In effetti, siamo molto orgogliosi del
nostro lavoro. Inizialmente era un’area
in disuso delle Ferrovie dello Stato che
poi è stata presa in affitto dal Comune di Dolcè e ceduta in gestione alla
nostra Associazione. Grazie a questa
proficua collaborazione e all’impegno
dei nostri associati siamo riusciti a dar
vita ad uno stupendo parco pubblico,
con un’area pic-nic bene attrezzata ed
aperta a tutti, unanimemente apprezzata dai cittadini del nostro Comune e
dell’intera Valdadige”.
Veniamo agli impegni attuali…
“A Peri stiamo realizzando un sentiero
della salute lungo quattrocento metri
dietro lo chiesa, alle pendici del monte
Battucian, che contiamo di poter aprire
entro la primavera dell’anno prossimo”.
Maurizio Pedrini
Un’altra edizione da record per l’Adigemarathon
L’ottava edizione dell’atteso evento sportivo, in programma domenica 16 ottobre,
è stata presentata al teatro di Pescantina.
L
unedì 23 maggio il teatro gremito di Pescantina ha accolto la presentazione di Adigemarathon 2011. L’atteso evento si svolgerà domenica 16 ottobre lungo il classico tracciato fluviale dei 35 km da Borghetto di Avio a Pescantina. “L’Adigemarathon”, ha precisato
Bruno Panziera, ideatore e promotore della manifestazione assieme a Alviano Mesaroli, “quest’anno è inserita nelle World series
ed è il penultimo appuntamento annuale prima dell’Ardèche del 12 novembre. Un riconoscimento di grande rilievo che il nostro storico
disegnatore, Giancarlo Zucconelli, ha inserito anche nel logo 2011: un mappamondo sul quale si staglia un atleta in canoa che naviga su
un mare color dell’iride, Natura, sport, ma anche solidarietà ed arte: questa è la nostra sfida che si ripropone ogni anno”. Le previsioni per
l’Ottava edizione del grande evento sportivo che vedrà – come sempre – gli amatori della canoa e del Kayak, unitamente ai gommoni del
rafting partire dall’isola di Dolcè, parlano di 1.400 equipaggi in acqua con un pubblico stimato di oltre 15 mila spettatori lungo il percorso e 400 volontari impegnati nel supporto logistico e nell’assistenza ai canoisti. L’Adigemarathon, che quest’anno potrà contare su un
nutrito numero di volontari certificati Event team leader dopo il corso tenuto da Giorgio Barone che ha consegnato gli attestati ai partecipanti, salirà sul tetto d’Europa grazie ai campioni mondiali di canoa Enrico lazzaretto e Francesco Salvato che faranno volare sul Monte
Bianco l’aquilone della maratona di canoa realizzato da Bruno Pegorini, fondatore dell’Anemos kite team Verona. Lazzaotto e salvato, una
volta scesi dal Bianco, percorreranno la “Via dell’acqua” in canoa lungo il Po da Torino a Venezia e ritorneranno poi in mountain bike per
sensibilizzare sulla salvaguardia dell’ambiente e dell’acqua, in particolare: una spedizione prevista per i primi di settembre, patrocinata da
Legambiente, che si avvarrà di prestigiosi testimonial quali gli ori olimpici Antonio Rossi e Paola Pezzo.
Spazio aperto 15
Bilancio comunale, ecco il motivo
delle nostre perplessità!
DOLCÈ
informa
S
ul tema del Bilancio e della programmazione dei lavori pubblici
abbiamo da tempo segnalato le
nostre perplessità che, visto l’andamento delle cose, si sono trasformate in
preoccupazioni sulla possibilità di indebitamento del nostro Comune e sulla capacità di realizzare concretamente
una buona programmazione. Lo stesso
Responsabile dell’Ufficio Ragioneria
ed il Revisore del Conto, con proprie
relazioni scritte ed allegate al Bilancio,
segnalano e richiamano l’attenzione su
questo tema. Leggiamo testualmente: “il
ricorso all’indebitamento per prestiti per
un importo pari a Euro 2.710.500,00
determina una maggiore spesa, a carico
del bilancio a partire dall’anno 2012 e
successivi, per rata mutui complessiva
pari a Euro 180.602,42 senza considerare i costi di gestione necessari per la
manutenzione degli immobili da realizzarsi, così come indicati dal Piano delle
Opere Pubbliche 2011/2013. Lo stato
di incertezza... impone la necessaria
cautela nell’ambito delle procedure da
assumersi in relazione all’indebitamento programmato...”. Crediamo che più
chiari di così non si possa essere. Nel
programma triennale dei lavori pubblici si fa cenno allo strumento del
Leasing in costruendo. Si tratta di un
nuovo strumento, tutto da testare e
da verificare: eviteremmo di essere noi
le cavie di una novità sulla quale non
mancano autorevoli dubbi e perplessità. Con Deliberazione di Giunta n.
21 del 30 marzo scorso si è affrontato
il tema del part-time, probabilmente in
funzione dell’organizzazione dell’Ufficio tecnico. Infatti, con Deliberazione
n. 22 si parla di “Mobilità esterna per
la copertura di n. 1 posto vacante di
istruttore tecnico (categoria C1) a tempo pieno ed indeterminato presso l’area
tecnica-edilizia privata-servizi ecologia-
urbanistica mediante passaggio diretto
tra amministrazioni pubbliche - fissazione criteri” presagendo che la stabilità
in quest’area non è ancora stata raggiunta, confermando ancora una volta
che quando sollevavamo le nostre perplessità non si trattava di “...pregiudizio e polemica...” ma di una doverosa e
preoccupata osservazione e denuncia di
una situazione paradossale e pianificata
più contro le persone che per migliorare un servizio. Sulla libertà di scelta
della Maggioranza non discutiamo, ci
mancherebbe! Ma è sulle conseguenze delle scelte sull’effettiva operatività,
funzionalità ed efficienza del servizio ai
cittadini che abbiamo il dovere morale
ed etico di richiamare l’attenzione della
gente e degli Amministratori di buona
volontà.
Filiberto Semenzin
Fausto Zangrandi
Comuni di confine, anche in
Val d’Adige arriveranno le risorse
D
opo anni di battaglie e proteste, i piccoli Comuni di confine con le Province Autonome di Trento e Bolzano ottengono un
altro importante risultato. Infatti, nel
Decreto del Presidente del Consiglio,
pubblicato in Gazzetta ufficiale nei
giorni scorsi, è previsto un intervento
finanziario straordinario di 40 milioni
di Euro.
Con lo stesso viene assicurato il concorso delle Province autonome di
Trento e di Bolzano al conseguimento
degli obiettivi di perequazione e solidarietà, attraverso il finanziamento
di progetti, di durata anche pluriennale, per la valorizzazione, lo sviluppo
economico e sociale, l’integrazione e
la coesione dei territori dei Comuni,
con un intervento finanziario deter-
minato nella somma di 40 milioni di
euro annui ciascuna. La notizia fa ben
sperare, anche in vista di molte opere
pubbliche programmate sul territorio
provinciale al confine con il Trentino:
il Ponte di Peri e il finanziamento delle
opere pubbliche già previste dal comune di Dolcè (metanizzazione e opere
primarie). I progetti possono riguardare anche scuole, strutture di pubblica utilità, consorzi, valorizzazione e
promozione del territorio. Tante idee e
tanti progetti da realizzare che dovranno essere coordinati dall’organismo di
indirizzo per la gestione del fondo che
sarà composto dall’On. Aldo Brancher
con funzioni di Presidente.
La notizia è stata accolta in maniera
molto positiva anche dalla Valdadige
dove il sindaco di Dolcè, Luca Man-
zelli, e il consigliere provinciale Ivan
Castelletti, avevano chiesto con forza
l’approvazione del finanziamento. In
Valdadige la priorità è legata al nuovo
Ponte di Peri, che è in fase di progettazione ed ha già ricevuto un contributo di 950.000 Euro dalla Regione.
Un’ opera strategica e fondamentale
per il territorio, ma che necessita di ulteriori fondi per essere realizzata. “Un
ringraziamento particolare ad Aldo
Brancher e ai parlamentari della Lega
Nord è arrivato dai consiglieri comunali e assessori della Lega Nord di Dolcè e Brentino Belluno”. Una soddisfazione espressa anche dal Sindaco di
Dolcè Luca Manzelli che vede in questo fondo la possibilità di “attenuare la
disparità tra Veneto e Trentino”.
M.P.
16 Cultura
DOLCÈ
informa
Estate a Dolcè, un ricco programma
di eventi da maggio a settembre
Musica, teatro, cabaret e canto corale per un unico progetto
di valorizzazione della cultura popolare veneta.
R
itorna Estate a Dolcè in collaborazione con la Provincia di
Verona e Provinciainfestival.
“Estate a Dolcè è diventato un appuntamento importante per promuovere il nostro territorio attraverso la
musica, la cultura, il folclore” spiega
l’assessore alla Cultura Elena Salvetti.
La rassegna di spettacoli itineranti
Estate a Dolcè, nata nel 1992, porta
questo titolo dal 2002 e giunge alla
18a edizione con un programma vario
nelle scelte artistiche ma consolidato
nella struttura generale. Musica, teatro, cabaret, canto corale si uniscono
in un progetto di valorizzazione della
cultura popolare veneta, e divengono i punti cardine di un “palinsesto”
che si sviluppa nelle cinque località
del Comune di Dolcè, coprendo un
vasto territorio all’interno della Val
d’Adige. Dopo la prima tappa, Storia
e Sapori a Dolcè a fine maggio, Estate
a Dolcè è proseguita, sabato 11 giugno, al campo sportivo di Dolcè col
gruppo musicale “Barracuda” ha proposto il concerto musicale “Tributo a
Ligabue” in collaborazione col comitato San Luigi di Dolcè nell’ambito
della tradizionale festa di San Luigi.
Domenica 19 giugno, alle ore 20 in
piazza Roma a Dolcè, il Corpo Bandistico Comunale di Dolcè organizza
la tradizionale manifestazione “Bande in Piazza”, ospitando prestigiose
formazioni bandistiche che, insieme
ai padroni di casa, allieteranno il pubblico con brani del proprio repertorio. Venerdì 24 giugno alle ore 21, nel
parco di Villa del Bene a Volargne, la
compagnia teatrale El Gavetin di Negrar presenterà la commedia “Onorevole Liberato”, in collaborazione con
la Pro Loco di Volargne, nell’ambito
della locale Festa d’Estate.
Luglio si aprirà venerdì 8 alle ore 21,
in piazza dei Forti a Ceraino nell’ambito della locale sagra, col gruppo
musicale “Liberi Liberi Band” protagonista del concerto musicale “Tribu-
to a Vasco Rossi”, in collaborazione
col comitato Ceraino in Festa. Venerdì 29 luglio ad Ossenigo, alle ore 21,
la compagnia teatrale “Quartetto ma
non troppo” proporrà la commedia
“Mal’amore che cos’è?”.
Agosto sarà aperto, sabato 6 alle ore
21 nel parco Baden Powell di Peri,
col gruppo musicale “Segnali Caotici” che proporrà il concerto musicale “Tributo ai Nomadi”, in collaborazione con l’Associazione Sportiva
Valdadige, nell’ambito della Sagra di
Peri.
In settembre, infine, venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 Dolcè e frazioni
ospiteranno il IX Premio Nazionale
Pittura Estemporanea “I Colori della
Valdadige”.
Per informazioni:
Comune di Dolcè
Tel. 045.729.00.22
www.provinciainfestival.it
www.comunedolce.it
“Ma l’amore che cos’e?”, a Ossenigo
la commedia della compagnia teatrale
“Quartetto ma non troppo”
Lo spettacolo sarà proposto venerdì 29 luglio alle ore 21
Nell’ambito di “Estate a Dolcè 2011” venerdì 29 luglio a Ossenigo , alle ore 21, la compagnia teatrale veronese “Quartetto ma non troppo” presenterà lo spettacolo “Mal’amore,
che cos’è”. Raffaella Benetti, Silvia Manfrini, Piet Paeshuyse e Luigi Paganotto hanno
unito le loro diverse esperienze musicali e teatrali dando vita al Quartetto ma non troppo,
una formazione unica nel suo genere in Italia, che intreccia il gioco armonico con lo humour e la comicità. Il tutto sostenuto dalla solida preparazione classica dei quattro. Mal’amore, che cos’è, descrive l’amore attraverso
le canzoni, con la tecnica del “canto a cappella”, spaziando dal Cinquecento ai giorni nostri, dalla musica leggera, alla musica colta, al
melodramma. Settanta minuti di acrobazie vocali, humour, gags e nonsense per spiegare tutto ciò che avreste voluto sapere sull’argomento, ma non avete mai osato chiedere. Il QMNT ha partecipato a numerose rassegne musicali e festivals in Italia e in Europa, nonché
a trasmissioni televisive, divertendo e facendosi apprezzare ovunque. Ha presentato i propri spettacoli, tra l’altro, in importanti rassegne
comiche e musicali: “Dallo sciamano allo showman” (2004) in Valcamonica, “Allegro anche troppo”, rassegna di comicità e musica a
Ischia (2005), “Mozartbox 2005” musica nei siti reali di Portici, “Neapel - Bochum, Rimini l’Italia nell’immaginario tedesco” a Monaco
di Baviera (2006). Nel 2009 è stato tra i quattro finalisti del prestigioso concorso internazionale “Solevoci” di Varese.
M.P.