Piatti tradizionali - Comune di Colletorto

Transcript

Piatti tradizionali - Comune di Colletorto
La cucina colletortese, come in genere quella molisana, rispecchia l’origine contadina della
sua gente. E’ fatta di piatti semplici, legati ai prodotti della terra, sapientemente preparati
dalle abili mani delle massaie.
Anticamente le famiglie, almeno quelle più ambienti, allevavano galline, capre e maiali che
fornivano loro uova, latte e carne per tutto l’anno. Con la mietitura del grano si ricavava la
farina necessaria per preparare, sempre in casa, pane e pasta.
In estate si raccoglievano i pomodori che venivano trasformati in salsa e conservati per la
consueta provvista annuale. Dai vigneti proveniva l’uva da cui si ricavava un buon vino e gli
oliveti fornivano le olive necessarie per la produzione di un ottimo olio.
Oggi le cose sono cambiate notevolmente, la vita di tutti i giorni è frenetica e non c’è spazio
per mantenere inalterate queste tradizioni. Non è cambiata però la genuinità dei prodotti e,
anche se sono poche le famiglie che si dedicano a queste laboriose preparazioni, la
tradizione non si è persa e i piatti che si possono ancora gustare sono buoni come una
volta.
Alla base di ogni piatto domina incontrastato il rinomato olio extra vergine di oliva, dal
sapore leggermente piccante, che viene utilizzato sia a crudo che nelle fritture, come tocco
finale in una zuppa di legumi oppure per conservare salsicce e soppressate ancora
preparate in casa.
Ogni stagione ha le sue pietanze, ogni ricorrenza ha i suoi piatti tradizionali. I giorni che
precedono il Natale sono dedicati alla preparazione dei dolci tipici: è facile trovare in questo
periodo i “cav’zun”, panzerotti ripieni di una crema fatta con ceci passati e cioccolata, le
“scarole”, preparate con un sfoglia sottile a cui viene data una forma a spirale, fritte e
insaporite con il miele e le “scarpelle”, pasta di pane fritta ed arrotolata a mò di girandola
con grande maestria. Durante il cenone della Vigilia di Natale è d’obbligo preparare gli
“spaghetti con la mollica”, un primo piatto condito con sugo rosso di anguilla e mollica di
pane passata in padella con olio, aglio e prezzemolo, a volte arricchita con uvetta passa e
pinoli.
A Pasqua si confezionava il “cestino” , preparato con pasta di pane intrecciata in modo da
contenere un uovo intero e “u car’sell” un autentico panettone colletortese. Il sugo per
eccellenza è quello preparato con diversi tipi di carne tra cui non manca la pancetta di
maiale che gli conferisce un sapore unico; con esso si condiscono i “ciufelli”, le “laganelle” e
la “sagna”.
Da non dimenticare di assaggiare i “torcinelli” preparati con le interiora di agnellini da latte
tenute insieme dalle stesse budelline ed aromatizzati con rametti di origano e rosmarino che
ne esaltano il sapore.