MANAGER

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MANAGER
MANAGER
GESTIRE LA
PERSEGUIRE
CAMBIAMENTI
MIGLIORATIVI
QUOTIDIANITA’
ATTRAVERSO:
1
DISPONIBILITA’ DEI MEZZI NECESSARI
2
CAPACITA’ DI OTTIMIZZARE
LE RISORSE DISPONIBILI
CAPACITA’ DI OTTIMIZZARE
LE RISORSE DISPONIBILI
1
PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI
DA RAGGIUNGERE
(PREVEDENDO TEMPI E MEZZI NECESSARI)
2
ADEGUAMENTO DELL’ ORGANIZZAZIONE
(IN GRADO DI ADATTARSI RAPIDAMENTE AL MUTARE DEL CONTESTO AMBIENTALE)
3
FORMAZIONE ADEGUATA DEI COLLABORATORI
(CURANDONE ANCHE LO SVILUPPO DELLA CAPACITA’ COMUNICATIVA)
4
COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI
SUGLI OBIETTIVI
(TRAMITE LA CONDIVISIONE - OFFRENDO POSSIBILITA’ DI AUTOREALIZZAZIONE)
5
DELEGA DI ALCUNE RESPONSABILITA’
(CHE PERMETTONO SNELLIMENTO DEL LAVORO E MOTIVAZIONE AI COLLABORATORI)
6
ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI CONTROLLO
SUL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
(FEED-BACK)
1) PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
(Prevedendo tempi e mezzi necessari)
Subito dopo l’ INDIVIDUAZIONE degli obiettivi, bisogna anche programmarne la
REALIZZAZIONE.
Non si può “navigare a vista”!
Vanno, quindi, previste e messe in atto le modalità per poterli raggiungere.
Es. riferito alla Sicurezza: per riuscire a far utilizzare in sicurezza un nuovo
strumento di lavoro (il cui utilizzo può essere fonte di rischio), bisogna
programmare un’ opera di informazione/formazione, di addestramento, e di
controllo nelle prime fasi di utilizzo, etc.).
2) ADEGUAMENTO DELL’ ORGANIZZAZIONE
(In grado di adattarsi rapidamente al mutare del contesto ambientale)
Nella società moderna c’è una costante accelerazione verso nuove tecnologie (e
quindi nuovi macchinari, materiali, sostanze, etc.), nuovi metodi e organizzazioni.
Per poter essere competitivi bisogna essere in grado (predisposti mentalmente ed
organizzativamente) di recepire e quindi di adattarsi al rapido mutare delle
situazioni e dei contesti ambientali.
Es. riferito alla competitività aziendale: non disporre di un macchinario avanzato,
ritenuto in grado di permettere una diagnostica più accurata e/o senza
controindicazioni, fa sì che tanti utenti scelgano di andare altrove, danneggiando
economicamente l’ Azienda.
Es. riferito alla Sicurezza: continuare ad utilizzare prodotti tossici o nocivi quando
questi fossero superati da altri simili, ma con caratteristiche complessivamente
migliori, espone ad un maggiore ed ingiustificato rischio lavorativo.
Oppure: continuare ad adottare un’ organizzazione del lavoro o metodi di lavoro che
risultano via via sempre più inadeguati alle nuove esigenze, penalizza la capacità di
competere dell’ Azienda e mantiene basso il livello di sicurezza nell ‘ ambito
lavorativo.
3) FORMAZIONE ADEGUATA DEI LAVORATORI
(Curandone anche lo sviluppo della capacità comunicativa)
La formazione, oltreché obbligatoria, rimane una delle risorse più importanti per la
sicurezza sul lavoro e la competitività delle Aziende.
La formazione nel campo della sicurezza permette una migliore conoscenza dei
macchinari, degli impianti, dei prodotti utilizzati, riducendo l’ incidenza (altamente
negativa) di infortuni e malattie professionali.
Particolare attenzione va posta nei confronti della capacità di “lavorare insieme”, sia
per quanto riguarda la qualità del prodotto (o servizio, o funzione, etc.), sia in termini
di sicurezza.
Infatti, vi sono ambiti in cui un lavoratore può determinare situazioni di rischio
o di pericolo per gli altri, a causa del proprio comportamento errato.
Quindi, la formazione permette di aumentare il grado di consapevolezza e la
capacità di comunicazione/scambio fra persone che interagiscono per
raggiungere lo stesso obiettivo.
4) COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI SUGLI OBIETTIVI
(Tramite la condivisione, offrendo possibilità di autorealizzazione)
5) DELEGA DI ALCUNE RESPONSABILITA’
(Che permettono snellimento del lavoro e motivazione ai collaboratori)
Il Manager deve comunicare gli obiettivi ai propri collaboratori, delegando anche
alcune responsabilità (in base al grado di professionalità e di maturità psicologica di
ciascuno).
Il coinvolgimento sugli obiettivi e la delega permettono ai collaboratori di sentirsi
“parte in causa” di un progetto, e non semplici spettatori o addirittura “oggetti” di una
situazione.
La DELEGA genera innanzitutto fiducia e consenso. Distribuire attività,
problematiche e decisioni di dettaglio consente da un lato di mantenersi più tempo e
lucidità per le decisioni importanti, e dall’ altro di favorire un processo di
MOTIVAZIONE. Questa è la condizione essenziale per poter trarre il meglio da
ciascuno e fa leva su quei bisogni essenziali dell’ uomo (riconoscimento, autostima,
autorealizzazione, etc.) che sono fortemente avvertiti e stimolano una risposta molto
attiva.
Ovviamente, il manager deve anche riconoscere e premiare il successo ottenuto.
6) ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI CONTROLLO
SUL RAGGIUNNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
(Feed-Back)