Diapositiva 1

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Diapositiva 1
Michele Colombo
L’italiano parlato
L’italiano parlato
I parametri di variazione linguistica
Diamesia (mèsos ‘mezzo’): mezzo fisico
Diastratia (stratos ‘strato’): condizione sociale
Diafasia (phasis ‘parlare’): situazione comunicativa
Diacronia (khrónos ‘tempo’): dimensione cronologica
Diatopia (tópos ‘luogo’): dimensione spaziale
L’italiano parlato
Strutture sintattiche colloquiali: le frasi marcate
Latino:
MARIUS VIDIT CLAUDIUM
CLAUDIUM VIDIT MARIUS
CLAUDIUM MARIUS VIDIT
VIDIT CLAUDIUM MARIUS
VIDIT MARIUS CLAUDIUM
MARIUS CLAUDIUM VIDIT
Italiano:
Mario ha visto Claudio
L’italiano parlato
La dislocazione a sinistra
- Il pane l’ho comprato
- A tuo padre, (gli) ho già parlato; A me, (mi) piace la frutta;
Di tua sorella, non (ne) so niente; A casa di Giorgio, non (ci)
sono mai stato; Di amici, non ne ho
- Che non sarei venuto, lo sapevi benissimo
*Il pane ho comprato
IL PANE ho comprato (non il latte)
*Di libri ho tanti
L’italiano parlato
Placito capuano (960 d.C.):
«Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki
contene, trenta anni le possette parte
Sancti Benedicti»
Alternativa colloquiale al passivo con soggetti inanimati:
- la pietra è stata spostata
- ?la pietra è stata spostata dai ragazzi
-la pietra, l’hanno spostata i ragazzi
- Giorgio è stato investito da un tram
L’italiano parlato
La dislocazione a destra
La regalo a Giorgio, la mia sciarpa
Ci andiamo domani, dalla nonna
Gli parli subito però, a Maria
Lo prendi un caffè?
Lo sai chi ho incontrato?
Ce l’hai l’ombrello?
L’italiano parlato
Il tema sospeso
Il dottor Rossi, nessuno gli affiderebbe un
bambino / affiderebbe un bambino a lui /
affiderebbe un bambino a quella testa matta
Il dottor Rossi, ne hanno parlato bene / hanno
parlato bene di lui / hanno parlato bene di quel
furbacchione
«Noi altre monache, ci piace di sentir le storie
per minuto» (Manzoni, I promessi sposi, IX)
L’italiano parlato
La frase scissa
È Giorgio che mi ha telefonato
Sono le foto che vado a ritirare domani
È di tua sorella che dobbiamo parlare
È che Maria esca con Giorgio che non mi va
Chi è che ha bussato?
Dov’è che abiti?
Quando è che torni?
Quanto è che hai pagato?
Quale è che vuoi?
Com’è che ti chiami?
Il c’è presentativo
C’è qualcuno che bussa alla porta
C’è Giorgio che ti vuole parlare
Voglio sapere chi è che ha bussato
L’italiano parlato
Strutture sintattiche colloquiali: altri costrutti notevoli
Averci
I ragazzi c’hanno molti libri
ci ha, c’ha o cià?
Verga, I Malavoglia: «lui non
ci ha colpa, è fatto così»
Nuovi tipi interrogativi
Cosa per che cosa
Interrogative scisse
Sostituti di perché: Come
mai vi siete lasciati?; Che ci
sei andato a fare?
L’italiano parlato
Il che polivalente
(a) Che relativo temporale:
Ti ricordi il giorno che ci siamo incontrati per la prima volta?
(b) Che connettivo subordinante generico:
Andiamo a trovare Luigi, che l’ho visto un po’ giù di corda.
(c) Che relativo indeclinato senza o con ripresa clitica:
Questo è il paese che da bambino passavo le vacanze;
Maria ha perso l’astuccio che ci teneva le matite colorate.
L’italiano parlato
Alcuni tratti innovativi dell’italiano contemporaneo
Costruzioni rivestite
- Non ho dimenticato il tuo compleanno, è che mi hanno rubato il
telefono
- Non è che l’opera lirica mi faccia impazzire
- È uscito senza ombrello. E sì che gliel’avevo detto che pioveva!
Non è che mi faresti un favore?
Ha il mal di pancia. Non sarà che si è mangiato di nascosto tutti i
biscotti?
L’italiano parlato
Nuovi superlativi
- Superdotato,
supertecnologico
- Ipercalorico, ipercritico,
iperletterario
Superlativo del participio
passato
- Il direttore d’orchestra è stato
festeggiatissimo
- Tommaso Grossi visitò Firenze
rimanendo affascinatissimo
Da subito per da adesso
- Dobbiamo esercitare da subito pressioni sugli organi decisionali
- Camera singola libera da subito
- Completato il proprio romanzo, Manzoni iniziò da subito a
correggerlo
L’italiano parlato
Piuttosto che disgiuntivo
- (Andiamo al cinema piuttosto che a teatro)
- Andare al cinema piuttosto che a teatro per me è lo stesso
È stupefacente riscontrare quanti italiani trentenni e quarantenni
popolino le grandi università americane, piuttosto che gli istituti di
ricerca e le industrie ad avanzata tecnologia nella Silicon Valley
(2001)
Buona giornata! e Buona serata!
L’italiano parlato
Tratti innovativi diffusi tra i giovani
Troppo per molto
- Troppo bello!, troppo
forte!, troppo figo!
- Troppo scarso!, troppo
peso!
Non esiste ‘è assurdo’
Tipo avverbio
- Quanto era grosso? Tipo
così
- Dov’è Novosibirsk? Tra
Mosca e Pechino, tipo
- È veramente imbranato,
tipo che non sa nemmeno
andare in bicicletta
- Vieni con me a fare paracadutismo? Non esiste!
- Non esiste che tutte le sere devo lavare io i piatti mentre tu
guardi la TV
L’italiano parlato
A: E... solo che M. non sapeva dove abitasse questa persona, di preciso, non è
una persona che noi frequentiamo, è un’amica di una di queste ragazze. Allora,
niente: eravamo in tre in macchina, e lui gli dice: va beh, senti, tu vai avanti,
che sai la strada, noi ti seguiamo, e dietro viene l’altro, no. Non doveva essere
molto lontano... Solo che questa qui – un’emerita deficiente, che tra l’altro noi
non vediamo mai − cioè praticamente ha superato in curva un autobus…
B: Mm...
A: ha passato il semaforo col rosso, o comunque quando c’era verde e giallo e
subito è scattato il rosso, andando via come una pazza. Noi che…
B: Mm...
A: eravamo dietro non abbiam più potuto superarlo, l’autobus, dato che proprio
in quel punto c’era la fermata, per cui il traffico era fermo; e in più il semaforo è
diventato rosso.
B: Mm...
A: Il tempo di aspettare che il semaforo diventasse verde, e quella là non
l’abbiamo più vista. Allora siamo andati avanti un pezzetto, per vedere se
magari lei ci aspettava oltre...