Viaggio in Egitto

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Viaggio in Egitto
CTC Srl
Compagnia di Turismo e Cultura
Piazza Bernini 16
10143 Torino
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www.assoctc.it
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Viaggio in Egitto
Le Grandi Piramidi, la Crociera sul Nilo, Abu Simbel, l’Oasi
l’Oasi di Bawity,
il surreale Deserto Nero e lo spettacolare Deserto Bianco
1 - 10 MARZO 2015
Un ritorno nella Valle del Nilo con un programma vario ed interessante, che coniuga storia, archeologia e
spettacoli della natura… con un po’ di avventura. Un paese che vanta un “excursus temporale” iniziato
almeno dal sesto millennio a.C. e dipanatosi, nel corso dei secoli, con un’esuberanza di arte, cultura e
civiltà che non ha rivali nell’intera storia dell’uomo. L’itinerario è stato molto curato nei dettagli, al fine di
permettere al viaggiatore di vedere meglio e di più… rispetto ai normali percorsi solitamente proposti. La
guida locale che ci accompagnerà per tutta la durata del viaggio è il Dr. Gamal Moussa, laureato in storia
dell’arte e con il gruppo dall'Italia partirà Beppe Fornara che, con le sue conoscenze di questa favolosa
Civiltà, aggiungerà il suo contributo al fine di rendere il programma ancora più coinvolgente.
Si ricorda che il contratto di viaggio relativo al presente programma è regolato dagli artt. 82-100 del Codice del Consumo
CTC Srl – Compagnia di Turismo e Cultura Sede legale: Piazza Bernini, 16 10143 Torino C.F. e P.I. 09273140013
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Programma di viaggio
1° Giorno, Domenica 1 Marzo
Torino / Milano Malpensa / Cairo / Luxor
Ritrovo dei Signori partecipanti all’orario prestabilito in C.so Bolzano per l’incontro con l’accompagnatore e
la sistemazione sul bus riservato diretto a Milano Malpensa. All’arrivo imbarco sul volo di linea Egyptair
diretto al Cairo. Milano Malpensa / Cairo 13:35 – 18:15. All’arrivo all’Aeroporto Heliopolys del Cairo
incontro con la Guida locale, il Dott. Gamal Moussa, e imbarco sul volo interno di linea Egyptair diretto a
Luxor. Cairo / Luxor 20:45 – 21:55. All’arrivo trasferimento in hotel e pernottamento.
2° Giorno, Lunedì 2 Marzo
Luxor
Prima colazione in hotel, trasferimento in bus riservato alla Tebe
Occidentale ed inizio delle visite. Si visiteranno il Tempio della
Regina Hatshepsut, la Valle dei Re, Deir el Medina con le tombe
dei nobili, il Tempio Funerario di Ramses III a Medinet Habu ed i
Colossi di Memnon.
Quando, nel Nuovo Regno (1570 circa – 1070 a.C.), la capitale
dell’Egitto riunito divenne, a tutti gli effetti, l’attuale Luxor (chiamata
dai greci “Tebe” e dagli egizi “Wasit” - lo Scettro- ) i faraoni della
XVIII – XIX e XX dinastia fecero scavare le loro tombe nella roccia,
sul versante occidentale del Nilo, in una valle desertica sormontata
da un rilievo naturale (che ricorda le piramidi dell’Antico e del
Medio Regno) chiamata dagli egizi stessi “La Cima di Wasit”e
dedicata alla dea Hathor Amentit. I loro fastosi templi funebri
vennero invece edificati nella pianura del lato occidentale antistante
il fiume Nilo. Dignitari, burocrati, militari di alto rango, governatori
e nobili si fecero quindi allestire le tombe nei pressi dei templi funebri
dei faraoni, per secoli. A causa di questi motivi il patrimonio storicoarcheologico di quest’area è tra i più ricchi del mondo. Rientro a
Luxor e pranzo a bordo della motonave. Nel pomeriggio visita al
Tempio di Luxor ed al grande Museo Egizio della città. Il tempio
di Luxor (Ipet-resyt ovvero Harem meridionale) fu, durante il Nuovo
Regno, il fulcro della festa annuale di Opet - nel corso della quale la
statua del dio Nazionale Amon-Ra effettuava il pellegrinaggio dalla
sua sede abituale, il grande tempio di Karnak (Ipet-sut) a quello di
Luxor – per un rito della fertilità. Situato sulla riva orientale del Nilo,
il tempio venne iniziato durante il regno di Amenhotep III ( 13861349 a.C.) e continuato da Tutankamon (1334-1325 a.C.) e da
Horemheb (1321-1293 a.C.). Il suo massimo sviluppo fu però a cura
di Ramses II (1279-1212 a.C.). Interventi di restauro furono ordinati
da Alessandro Magno (332-323 a.C.) e dall’imperatore Tiberio (1437 d.C.). Con l’arrivo degli arabi il sito venne lasciato cadere in una
lenta decadenza sino a che, nel XIII secolo d.C. fu edificata sul suo
lato sinistro, dietro il grande pilone d’ingresso del tempio, la moschea
di Abu el Haggag, tuttora in funzione e sotto la quale giacciono resti
archeologici importanti e di cui nulla si può conoscere. Tutta la
restante parte del sito venne abitata dalla popolazione araba
divenendo un villaggio rurale. Il Grande Museo Egizio di Luxor è tra
i più moderni ed esaustivi allestiti nel mondo. Seppure non abbia la
quantità di reperti di quello del Cairo, raccoglie una collezione di
testimonianze tra le più significative, affascinanti e importanti della
storia dell’Egitto faraonico. Al termine delle visite rientro sulla motonave, cena e pernottamento.
Si ricorda che il contratto di viaggio relativo al presente programma è regolato dagli artt. 82-100 del Codice del Consumo
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3° Giorno, Martedì 3 Marzo
Luxor / Crociera sul Nilo
Prima colazione in hotel. In mattinata visita al vasto complesso dei Templi di Karnak, che comprendono: il
grande Tempio di Amon, il Tempio della Dea consorte Mut, quello del figlio Konshu, del Dio Guerriero
Montu e del Dio Aton (più altri minori). Non tutti i templi sono visitabili (anche per il fatto che di alcuni
restano solo pochi ruderi), ma si avrà modo di vedere quelli più spettacolari, meglio conservati e
rappresentativi. Il complesso è situato sulla riva orientale del Nilo e fu dichiarato dall’Unesco “Patrimonio
dell’Umanità”, unitamente al tempio di Luxor e a tutta l’area della Tebe Occidentale. Dei primi faraoni che
iniziarono la sua edificazione ( XII dinastia 1991-1782 a.C. - Medio regno ) restano quasi esclusivamente
tracce di fondamenta che appartenevano a templi eretti in quel periodo; da allora fu un crescendo di
ristrutturazioni ed ampliamenti sino alla dominazione imperiale romana - che lo portarono ad essere uno
tra i più grandi complessi luoghi di culto della storia dell’uomo. Rientro per il pranzo a bordo della
motonave ed inizio della navigazione verso Aswan. Cena e pernottamento a bordo.
La crociera sul Nilo è il modo più elegante, piacevole e coinvolgente per trasferirsi lungo questo nastro
d’acqua che varia dal viola al verde e all’azzurro, sino ad acquisire il colore oro all’alba e al tramonto.
Così lo percorsero, tra tanti altri, Kipling, Flaubert e Agata Christie, nel corso di decenni nei quali la
magia dell’Egitto contagiò il mondo ispirando l’arte, la poesia e la letteratura. Lungo le rive del Grande
Fiume degli Egizi esiste la più alta concentrazione di edifici antichi. L’atmosfera che si respira è magica e
sacra e avvolge coloro che si avventurano tra i palmizi rigogliosi e le lande sabbiose alla volta dei siti
dedicati a dei e sovrani. Tra un luogo e l’altro la pulsante vita sul fiume accompagna la placida
navigazione disegnando paesaggi rurali vivacemente colorati, alternando il misticismo dei sacri templi alla
pura agreste semplicità del quotidiano, mutando un semplice viaggio in un intenso percorso dello spirito.
4° Giorno, Mercoledì 4 Marzo
Crociera sul Nilo
Prima colazione a bordo. Nel corso della navigazione sul Nilo si effettueranno le fermate per le visite al
Tempio Edfu ed al Tempio geminato di Kom Ombo. Il tempio di Edfu, dedicato al culto del dio solare
Horus, venne edificato nel corso dell’Antico Regno (3150-2686 a.C.), restaurato nel Nuovo Regno dal
faraone Thutmosi III (1483-1450) e in seguito ristrutturato nel periodo ellenistico sotto i sovrani Tolomei
(dinastia tolemaica 305-30 a.C.). Sepolto per secoli sotto le sabbie del deserto si rivelò come il meglio
conservato della storia dell’Egitto pervenuto sino a noi - quando, nel 1860, vennero sgombrate le centinaia
di tonnellate di materiale che lo ricoprivano. E’ strutturato con una teoria di cortili e sale sempre più
piccole e buie, sino a raggiungere il sacrario contenete il piccolo tempietto (Naos) che ospitava la statua in
oro della divinità falco Horus. L’ultima ristrutturazione terminò il 5 dicembre del 57 a.C. dopo circa due
secoli di lavori. E’ il secondo tempio egizio per dimensione, dopo quello di Karnak, ed ha un’estensione di
quasi settemila metri quadri. Il tempio “geminato” di Kom Ombo è stato edificato in epoca Tolemaica (30530 a.C.) sulla collina di Ombos, che domina una curva del Nilo, su un tempio preesistente molto più antico di cui si ha soltanto notizia. Il suo nome in antico
egizio era Pa-Sobek (il possedimento del dio
coccodrillo Sobek). Il tempio è costituito da due corpi
di fabbrica affiancati e simmetrici, dedicati a due
triadi divine.
La prima (sul lato destro), a cui il tempio precedente
era probabilmente dedicata, era costituita dal dio
Sobek, la dea Hathor e il dio lunare Khonsu. La
seconda (sul lato sinistro) ad Haroeris (una
manifestazione del dio falco solare Horo), la dea
sorella Tasenet-Nofret e Panebtani (il Signore dei due
paesi). Il tempio che adesso si visita fu inizialmente
edificato da Tolomeo VI e continuato dai suoi
successori, sino ad essere terminato da Tolomeo XIII.
Un’ulteriore aggiunta (il primo cortile, ora andato
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completamente distrutto a causa di una catastrofica inondazione del Nilo) fu di epoca romana. Pranzo, cena
e pernottamento a bordo.
5° Giorno, Giovedì 5 Marzo
Crociera sul Nilo / Aswan / Crociera sul Nilo
Nella notte la nave arriverà ad Aswan. Prima colazione a bordo ed inizio della visita di Aswan con bus
riservato. Si visiteranno i Templi dell’Isola di File e la Diga Nuova. Dedicati principalmente alla dea
Iside, “La Grande di Magia” il complesso di templi sorti sull’Isola di File venne smontato e ricostruito
sulla vicina isola di Agilkia nel 1977, quando, con la costruzione della Vecchia Diga di Aswan, esso
sarebbero stato irrimediabilmente sommerso dalle acque. Nel
1979 i templi sono stati inseriti tra i luoghi Patrimonio
dell’Umanità. La zona, che fa parte dell’area della prima
cataratta, fu per molti secoli (Antico Regno – 2686-2181 a.C.)
il confine meridionale del Regno Egizio e in quest’area sorse
un importante baluardo strategico presidiato da una nutrita
guarnigione militare a cui, in breve tempo, andò ad
aggiungersi un vasto centro abitato permanente, sede di arrivo
di percorsi commerciali dall’attuale Nubia (odierno Egitto
meridionale e Sudan) e di partenza di carovane verso le oasi
egizie e di collegamenti fluviali sino al Delta del Nilo.L’isola e
la zona circostante, considerata uno dei luoghi di sepoltura del
Dio Osiride, era sacra sia per gli egizi che per i nubiani. Il
primo edificio di cui rimane qualche traccia, risale infatti al
faraone nubiano Taharqa ( 690-664 a.C. / XXV dinastia – detta
dei faraoni neri). Sorsero poi, nel corso dei tre secoli
successivi, altri edifici sacri che si affiancarono al primo
tempio di Iside, dedicati al dio Horus (figlio di Osiride e Iside)
e alla dea Hathor tanto che, nel secondo secolo a.C. il
complesso religioso divenne uno dei siti sacri di primo piano in
tutto l’Egitto, meta di pellegrinaggi di una moltitudine di
fedeli. Per volere di Giustiniano ( sovrano dell’Im pero
Bizantino dal 527 al 565 d.C.) gli ultimi templi pagani furono
definitivamente chiusi nel VI sec. d.C. su tutto il territorio del
vasto regno e, tra questi, il complesso di File. Alcuni templi dell’isola furono impiegati per ospitare il culto
dei primi cristiani sino al loro definitivo abbandono con l’invasione araba del VII sec. d.C.
La Diga di Aswan. Ogni anno, quando le acque provenienti dall'Etiopia e dal lago Vittoria e Rodolfo (fiumi
affluenti del Nilo: Atbara, Nilo Bianco e Nilo Azzurro) si dirigevano verso la parte nubiana ed egizia del
Nilo, questo inondava i terreni circostanti lasciando il limo, un sedimento di nutrienti e minerali, sul suolo.
Questi sedimenti, sin da epoche remote, hanno reso questi terreni estremamente fertili e ideali per
l'agricoltura. Le piene o i periodi di secca del fiume, però, non sempre si presentavano al momento ottimale,
(portando talvolta alla perdita di interi raccolti o perché il fiume inondava i terreni in periodi dannosi per i
raccolti oppure, al contrario, la piena arrivava troppo tardi). Si possono consultare, a questo proposito,
vari scritti di epoca faraonica. Questo rese necessaria la costruzione di una diga che regolasse le
inondazioni. La costruzione dell'Alta Diga Nuova iniziò nel 1960 e fu terminata il 21 luglio del 1970, mentre
la creazione del bacino che avrebbe accolto le acque si concluse già nel 1964. Da quel momento l’invaso
aveva cominciato a riempirsi (anche se la diga non era ancora stata completata), fino a raggiungere la
capacità massima nel 1976. Rientro a bordo per il pranzo. Nel pomeriggio escursione alla Necropoli dei
Governatori di Nubia alla collina detta “Cima dei Venti”, con traversata del Nilo in barca. Di fronte
all’estremità settentrionale dell’Isola di Elefantina, sul pendio della collina occidentale, sono disposte in
numerose terrazze le tombe rupestri dei principi – governatori e delle grandi personalità di Elefantina
risalenti alla parte finale dell’Antico Regno e quelle dei comandanti del Medio Regno sotto la cui guida
militari, interpreti ed esattori doganali si occupavano di controllare e regolamentare il traffico
commerciale internazionale che passava nell’area. Sono state anche scoperte tombe di Nobili del Nuovo
Regno. Le antiche, lunghissime scale di roccia che conducono alle tombe, risaltano già da lontano e sono
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costituite da due file parallele di gradini lungo entrambe i lati di una rampa obliqua, sulla quale erano
trascinati fino alle dimore dell’eternità i sarcofagi e gli arredi funebri. La fatica di questa salita sarà
ricompensata dallo stupendo, grandioso panorama e dalla visita di alcune tombe ricche di decorazioni
parietali - alcune delle quali uniche nel loro genere. Rientro a bordo per la cena ed il pernottamento.
6° Giorno, Venerdì 6 Marzo
Aswan / Abu Simbel / Cairo / Oasi di Batiwy
Sveglia di buon mattino, prima colazione e trasferimento in aeroporto per il volo di linea Egyptair interno
diretto ad Abu Simbel. Aswan / Abu Simbel 05:55 – 06:40. All’arrivo visita ai due Templi rupestri di
Ramses II. Sulla riva occidentale del Lago Nasser si trovano i due templi scavati nella montagna di Abu
Simbel. Fatti edificare per volere del Faraone Ramesse II (1279-1212 a.C. - XIX din. ) allo scopo principale
di commemorare la vittoria nella Battaglia di
Qadesh contro gli Ittiti, ma anche per la deificazione
del faraone stesso e della grande sposa reale
Nefertari MeryenMut. Il tempio maggiore era
dedicato
“in
primis”
al
dio
RaHarakhti di Eliopoli (il falco con il disco solare),
Amon-Ra di Tebe, a Ptah di Menfi (dio dell'arte e
dell'artigianato) e a Ramses II stesso, divinizzato. Il
tempio minore era invece dedicato principalmente
alla dea Hathor di Ibshek a cui la regina Nefertari fu
associata e ad altre divinità femminili tra cui,
principalmente, la dea Iside. La costruzione dei
templi iniziò nel 26º anno di regno di Ramses II in
occasione del suo secondo giubileo e terminò nel
1250
a.C..
Nel 1960 il
presidente
egiziano Nasser decise l'inizio dei lavori per la
costruzione della grande diga di Assuan, opera che
prevedeva la formazione di un enorme bacino
artificiale. Tale grande progetto rischiava di
cancellare numerose opere costruite dagli antichi
egizi tra cui gli stessi templi di Abu Simbel. Grazie
all'intervento dell'Unesco, ben 113 paesi si
attivarono inviando maestranze, denaro e tecnologia,
per salvare i monumento. I lavori durarono
dal 1964 al 1968 con l'impiego di oltre duemila
uomini, guidati da un gruppo di esperti cavatori di
marmo
italiani provenienti
da Carrara (MS)
e Mazzano (BS), e uno sforzo tecnologico senza
precedenti nella storia dell'archeologia. L'impresa
costò in totale circa 40 milioni di dollari. La riedificazione comprese anche l'erezione di una cupola in
calcestruzzo armato posta sopra il monumento con la duplice funzione di preservare la struttura e di dare
forma alla collina artificiale a cui vennero addossati i templi. Nel ricostruire i sacri complessi, circa 210
metri più indietro e 65 metri più in alto, fu mantenuto l'originale orientamento rispetto agli astri e al sole, in
modo da consentire (seppur con lo sfalsamento di un solo giorno) al sorgere del sole, due volte l'anno - il 22
febbraio e il 22 ottobre - di illuminare la camera centrale del tempio maggiore ove sono scolpite nella viva
roccia le quattro divinità assise: Ptah, Amon-Ra, Ramses II e Ra-Harakhti. Al termine delle visite
trasferimento in aeroporto per il volo diretto al Cairo. Abu Simbel / Cairo 12:10 – 14:50.
Pranzo in corso di trasferimento.
Nel pomeriggio partenza dal Cairo in bus riservato per l’Oasi di Bahariya. Arrivo in tarda serata a Bawity.
Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
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7° Giorno, Sabato 7 Marzo
Oasi di Batiwy / Deserto Bianco
Prima colazione in hotel. Sistemazione sul fuoristrada per la visita dell’Oasi, con le Tombe dei due
Governatori della XVI dinastia (664-525 a.C.), il piccolo Museo delle Mummie d’oro e, di seguito, il
Deserto Nero ed il Deserto Bianco. L'Oasi di Bahariya (L'oasi del nord) è situata nel Deserto Occidentale
( o Deserto Libico) e giace in una depressione di forma ovale di circa 2000 km², circondata da monti e
tavolati, ricca di sorgenti bollenti, calde, fredde e anche ferrose e sulfuree (segnali di vulcanesimo
secondario). I suoi prodotti agricoli prevalenti sono guava, mango, datteri e olive. L’oasi è costellata da
molti villaggi di cui il principale - e centro amministrativo - è Bawiti. Nelle immediate vicinanze vi è Qasr,
villaggio gemello di Bawiti. E, sparsi intorno, tra i 10 ed i 50 km da Bawiti, numerosi altri insediamenti
minori. Bahariya era già abitata fin dal Paleolitico. Già durante il Medio Regno (2040-1782 a.C.) , l'oasi
fu un importante centro commerciale e culturale. Molto curate sono le tombe di Djed Amun Ef Ankh e di suo
figlio Bannentiu, governatori della XVI dinastia (664-525 a.C.), che si trovano in un tumulo non lontano dal
centro dell'oasi. I colori delle immagini e dei geroglifici si sono mantenuti particolarmente bene e non
hanno nulla da invidiare a quelli delle tombe della Valle dei Re. Bahariya ha, inoltre, una delle più vaste
necropoli dell'antico Egitto, che risale alla dinastia tolemaica (305-30 a.C.) e alla occupazione romana. Nel
1999 sono state ufficialmente presentate le nuove scoperte effettuate nella Valle delle mummie d’oro
considerate i "maggiori e più recenti ritrovamenti archeologici dei nostri giorni". Sono infatti ritornate alla
luce più di 10.000 mummie del I e II secolo d. C.; i reperti sono tuttora in corso di valorizzazione. Alcune di
queste sono state collocate in un piccolo museo. Tra gli aspetti positivi della scoperta è sia l'integrità del
sito, non saccheggiato da profanatori di tombe, sia l'appartenenza delle mummie a tutti gli strati sociali. In
quell'epoca i riti mortuari subirono una profonda trasformazione, confermata dalle testimonianze dei corpi
trovati nel sito. Anche i sarcofagi si fecero più rari. Le mummie venivano coperte con una maschera che
nascondeva la testa e il petto del defunto, e anche le rappresentazioni delle divinità si diversificarono
notevolmente rispetto ai precedenti periodi storici. All'interno
dell'oasi vi sono anche i resti di alcuni templi minori di varie
epoche. Pranzo in corso di escursione. A sud dell’Oasi di
Bahariya inizia un territorio chiamato Deserto Nero, poiché
questo colore sovrasta l’intera area. Si tratta di rocce, sassi,
ghiaie e polveri di Dolerite (composta da ferro, manganese,
quarzite e basalto che permettono di individuare, nella zona,
un’antica fase geologica densa di fenomeni eruttivi). Nella parte
più meridionale questo deserto è costellato di coni vulcanici che,
millenni addietro, ebbero una intensa attività. Il Deserto Bianco è
collocato in una vasta area con formazioni rocciose di un bianco
candido, accecante, erose dagli agenti atmosferici nel corso dei
millenni, che vanno da semplici lastroni irregolari a livello del
terreno a grandi colline di volta in volta tondeggianti, a
pinnacolo o a cresta. In altre zone i rilievi, più o meno elevati,
assumono forme vagamente animali, a tenda, a fungo, a
panettone ecc. La zona (circa 350 kmq) è stata dichiarata area
protetta dal governo egiziano. Il paesaggio è particolarmente
affascinante all’alba ed al tramonto, quando il sole trasforma il
bianco in tonalità rosa, ocra, arancio e rosso oppure con la luna
piena (il deserto si trasforma in un paesaggio artico). Sono presenti anche alcuni piccoli canyon. Tutta
l’area, di materiale calcareo, è andata formandosi nel corso di milioni di anni a causa della deposizione di
enormi quantità di gusci di molluschi quando, in ere geologiche passate, questa zona faceva parte di un
vasto fondale marino che comprendeva buona parte dell’Egitto, della Libia e dell’Algeria. Allestimento del
campo tendato nel deserto bianco, cena e pernottamento.
8° Giorno, Domenica 8 Marzo
Deserto Bianco / Cairo
Prima colazione all’interno del campo tendato e mattinata dedicata alla visita di altre zone del Deserto
Bianco. Pranzo e, nel pomeriggio, rientro al Cairo. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
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9° Giorno, Lunedì 9 Marzo
Cairo
Prima colazione in hotel. Trasferimento in bus riservato nella zona delle piramidi. Nel corso della giornata
visita delle Piramidi di Giza e di Sakkara con le tombe di faraoni e dignitari. Pranzo in corso di
escursione. Tutti i siti delle piramidi sono stati dichiarati dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. La
Necropoli di Saqqara è collocata sul versante occidentale della valle del Nilo a Sud del Cairo e comprende
una superficie di km 1,5 circa x 7. Con l’antica città di Menfi designata quale capitale dell’Egitto, Saqqara
fu la sua necropoli reale almeno sino alla fine della III dinastia. Seppure i siti di inumazione dei faraoni
cambiarono nel corso del tempo, Saqqara rimase un' importante località di insediamento di tombe e luoghi
di culto per più di 3000 anni, fino al periodo ellenistico e romano. Le più antiche sepolture di dignitari
risalgono alla prima dinastia. E’ però solo con la seconda dinastia che compaiono quelle di faraoni. Il
complesso funebre più importante ed imponente è la piramide a gradoni del faraone Neter-khet Djoser,
considerata la più antica tra le piramidi. Questa è circondata, come baluardo del complesso funerario, da
un possente muro di cinta, edificato con il candido calcare della pietra di Tura nel modello definito a
facciata di palazzo. Il muro che delimita la superficie rettangolare di quindici ettari è decorato a lesene,
articolato ad aggetti e rientranze ed è dotato di quattordici false porte a due battenti. È la replica del Muro
Bianco ossia della fortezza reale, costruita in mattoni crudi intonacati a calce, che si dice costruita dal
faraone che unificò i due Egitti - Narmer - identificabile secondo alcuni egittologi anche in Menes. Il sito
ospita anche alcune altre piramidi di altri sovrani e di regine e principi reali, in vari stati di conservazione.
Quella di Unas, ultimo sovrano della quinta dinastia, posta a sud della piramide a gradoni, reca in scrittura
geroglifica il più antico esempio dei “testi delle piramidi” (iscrizioni rituali per il percorso e la vita
dell’aldilà). I testi sono i precursori dei “testi dei sarcofagi” e del più tardo “testo per l’uscire nel giorno”
(meglio conosciuto, impropriamente, come “testo del libro dei morti” del Nuovo Regno). Altri importanti
faraoni sepolti in piramidi di questo sito sono Userkaf e Djedkara-Isesi ( V din. 2498-2345 a.C.) – Teti, Pepi
I, Merenra e Pepi II ( VI din. 2345-2181 a.C.). Saqqara ospita anche un grande numero di tombe a mastaba
di nobili e dignitari (parola araba che significa “panca”). L’intero sito è rimasto sepolto sotto le sabbie del
deserto per quasi due millenni, fino al 1924, anno della sua riscoperta, e pertanto molti complessi
sepolcrali si sono preservati intatti sia nelle strutture esterne che nelle decorazioni interne. La Piana di
Giza, ormai da tempo inglobata nella megalopoli della Grande Cairo, è situata su un tavolato che domina
la valle del Nilo, completamente urbanizzata dalla città. E’ la sede di una necropoli molto vasta sulla quale
svettano le celeberrime piramidi di Khufu, Khaefra e Menkaura ( grecizzati in Cheope, Chephren e
Micherinos ), sovrani della IV din. (2613-2498 a.C.). L’insieme delle tre piramidi costituisce l’unica delle
sette meraviglie del mondo antico pervenuta sino a noi ed è accompagnato dai templi funerari dei faraoni
stessi, da piramidi più piccole di regine (Hetepheres, Meriteti, Henutsen e Kentkaus) e mastabe
appartenenti a membri della famiglia reale e altri personaggi di alto rango.
Per la Civiltà Egizia la piramide ebbe una duplice funzione di tomba e luogo di culto del sovrano ma anche
tempio e sede di adorazione del dio sole (Ra-Harakhti). Non dimentichiamo che il faraone era la
rappresentazione della divinità sulla terra, il punto di contatto tra il Mondo dei Viventi e le Entità Celesti
che lo regolavano. La Grande Sfinge, anch’essa legata al culto del dio sole, fa parte del complesso
funerario della piramide di Chephren e sorge sulla parte orientale del sito, con il viso rivolto a oriente,
verso l’alba (e si pensa che abbia le fattezze del faraone stesso). Anche nelle successive dinastie personaggi
di alto rango fecero edificare le loro tombe (mastabe) in questo sito, volendo rimanere vicini, nell’eternità,
a faraoni entrati nel mito. Nel pomeriggio rientro in hotel. Cena e pernottamento.
10° Giorno, Martedì 10 Marzo
Cairo / Milano Malpensa / Torino
Prima colazione in hotel e trasferimento in aeroporto in tempo utile per le operazioni di imbarco sul volo di
linea Egyptair per il rientro in Italia, a Milano Malpensa. Cairo / Milano Malpensa 12:50 – 15:50.
All’arrivo a Milano sistemazione sul bus riservato per il rientro a Torino, al punto di partenza.
TEMPO MASSIMO DI PRENOTAZIONE 18 DICEMBRE 2014
Si ricorda che il contratto di viaggio relativo al presente programma è regolato dagli artt. 82-100 del Codice del Consumo
CTC Srl – Compagnia di Turismo e Cultura Sede legale: Piazza Bernini, 16 10143 Torino C.F. e P.I. 09273140013
Tel/fax +39 011 5604183 | [email protected] | www.assoctc.it
Quota individuale di partecipazione (in camera doppia)
Base 18 partecipanti*
2.290,00 €
Supplemento singola
450,00 €
Mance (da consegnarsi cash all’accompagnatore la mattina della partenza)
40,00 €
Visto di ingresso nel Paese
25,00 €
Tasse aeroportuali**
250,00 €
Assicurazione annullamento (facoltativa)#
112,00 €
#Per le condizioni della polizza clicca qui:
https://www.eurapoint.it/Content/condizioni/VNS%20Annullamento%20Fascicolo%20Inf.pdf
LA QUOTA COMPRENDE:
• Trasferimento bus riservato Torino / Milano / Torino
• Volo di linea Egyptair Milano Malpensa / Cairo / Milano Malpensa
• Voli interni di linea Egyptair Cairo / Luxor – Aswan / Abu Simbel – Abu Simbel / Cairo
• Bus a disposizione del gruppo come da programma
• Pernottamento a bordo di motonave e in Hotel 5*
• Servizio di pensione completa dalla colazione del secondo a quella dell’ultimo giorno
• Visite guidate ed ingressi come da programma
• Guida locale, Dott. Gamal Moussa, a disposizione del gruppo per tutta la durata del viaggio
• Accompagnatore CTC, Dott. Beppe Fornara, in partenza con il gruppo da Torino
• Guida cartacea della località
• Assicurazione medico bagaglio Europ Assistance
LA QUOTA NON COMPRENDE:
• Tasse aeroportuali internazionali
• Visto di ingresso nel Paese
• Bevande ai pasti
• Mance (€ 40,00 a persona da consegnarsi cash all’accompagnatore la mattina della partenza)
• Extra di carattere personale
• Quanto non espressamente indicato ne “la quota comprende”
*Le quote potrebbero subire variazioni dovute all’oscillazione
del cambio valuta o ad un aumento del costo del carburante.
Parità valutaria 1 EGP = 0,11 €
**soggette a modifica fino al momento dell’effettiva erogazione
dei biglietti
10%
30%
50%
75%
100%
Penali in caso di cancellazione
dal giorno dell’iscrizione fino a 60 giorni dalla partenza
da 59 a 46 giorni prima della partenza
da 45 a 31 giorni prima della partenza
da 30 a 15 giorni dalla data di partenza
14 giorni prima della partenza
Quotazione calcolata sulla base dei seguenti parametri:
La parità valutaria definitiva verrà fissata il 21° giorno
(compresi i festivi) precedente la data di partenza. Le quote
indicate sono calcolate sulla base delle tariffe dei trasporti e
dei servizi a terra in vigore al momento dell’offerta.
Pertanto, secondo quanto previsto dalle vigenti norme di
legge in materia di turismo, eventuali oscillazioni nei cambi
e nel valore dei servizi superiori al 3%, o variazioni delle
tariffe aeree, determineranno gli adeguamenti proporzionali
delle quote. Inoltre sono oggetto di adeguamento delle
quote, anche le seguenti variazioni: costo carburante, tasse
aeroportuali, tasse di imbarco e sbarco, diritti doganali.
PAGAMENTI:
Sono accettati pagamenti con Assegno o Bonifico Bancario
il 25% di caparra all’atto della richiesta di iscrizione
il saldo 30 gg prima della partenza, termine in cui verranno consegnati i documenti di viaggio e gli omaggi.
Conto Corrente di riferimento per i versamenti di acconto e saldo dei viaggi:
CTC srl Banca BNL cod IBAN IT 92 X01005 01002 000 0000 30380
Si ricorda che il contratto di viaggio relativo al presente programma è regolato dagli artt. 82-100 del Codice del Consumo
CTC Srl – Compagnia di Turismo e Cultura Sede legale: Piazza Bernini, 16 10143 Torino C.F. e P.I. 09273140013
Tel/fax +39 011 5604183 | [email protected] | www.assoctc.it
DOCUMENTI RICHIESTI:
Carta d’Identità o Passaporto
LA CARTA DI IDENTITA' CON PROROGA NON E' VALIDA PER L'ESPATRIO !
La carta d'identità prorogata nella sua validità con timbro apposto non è utilizzabile ai fini dell'espatrio in
qualsiasi paese. I clienti che intendono recarsi all'estero devono quindi chiedere ai rispettivi comuni una
nuova carta d'identità con validità decennale.
VISTO: necessario
INFORMAZIONI SANITARIE: nessuna vaccinazione obbligatoria.
MAPPA DEL TOUR
https://mapsengine.google.com/map/edit?authuser=0&authuser=0&hl=it&hl=it&mid=zyDj80eP9eG0.kU
gD-h4wfuy4
Si ricorda che il contratto di viaggio relativo al presente programma è regolato dagli artt. 82-100 del Codice del Consumo
CTC Srl – Compagnia di Turismo e Cultura Sede legale: Piazza Bernini, 16 10143 Torino C.F. e P.I. 09273140013
Tel/fax +39 011 5604183 | [email protected] | www.assoctc.it