anno i_n° 1_luglio_2005 - CeVI, Centro di Volontariato Internazionale
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CEVInews CeVI. Periodico semestrale. Registrazione Tribunale di Udine n° 28 del 04.luglio.2005. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Udine. In caso di mancato recapito restituire all’ufficio di Udine CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. ANNO I_N° 1_LUGLIO_2005 Direttore editoriale MARCO IOB Direttore responsabile CLARA CANCI Comitato di redazione CLARA CANCI RAFFAELLA CAVALLO MARCO IOB MASSIMO MORETUZZO Hanno collaborato a questo numero CARLA PAPUCCI BARBURINI RAFFAELLA CAVALLO PAOLA FABELLO ANNA FASANO MARCO IOB MICHELA KRATTER MASSIMO MORETUZZO DIMITRI MUNINI GIORGIO PERESSOTTI BORIS SCLAUZERO FLAVIA TROMBETTA Direzione e redazione Progetto grafico CEVI VIA TORINO, 77 33100 LOC. PADERNO UDINE, TEL. 0432 54 88 86 FAX 0432 48 69 29 WWW.CEVI.COOP [email protected] EKOSTUDIO Tipografia e stampa POLIGRAFICHE SAN MARCO VIA FERMI, 29 34071 - CORMONS (GO) NUMERO CHIUSO IN REDAZIONE IL 30/06/2005 SOMMARIO 03_editoriale 04_africa IL SENSO DEL COOPERARE IN AFRICA… 06_bolivia ACQUA E CITTADINANZA ATTIVA A COCHABAMBA 08_brasile VALLE DELLO JEQUITINHONHA – FRIULI, UN LEGAME INOSSIDABILE 10_mali 12_scuola 13_volontariato 14_acqua 16_bilancio 17_cronologia 22_materiali PARTIRÀ A OTTOBRE L’ATTIVITÀ DIDATTICA NELLA «SCUOLA DELL’AMICIZIA» A KIDAL (NORD DEL MALI) EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA TRA NORD E SUD: LE PROPOSTE DEL CEVI PER L’ANNO SCOLASTICO 2005/2006 PER UN BIANCO E UN NERO: VERSO UN MONDO MULTICOLORE… SENZA SCONTI! ACQUA: BENE COMUNE DELL’UMANITÀ, DIRITTO DI TUTTI IL CEVI IN CIFRE NOTIZIE IN BREVE DAL CEVI FRESCHI DI STAMPA ANNO I / N° 1 — LUGLIO > 2005 — REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI UDINE N° 28 DEL 04.LUGLIO.2005. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB UDINE. IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE ALL’UFFICIO DI UDINE CPO DETENTORE DEL CONTO, PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TARIFFA. PERIODICO SEMESTRALE DEL CEVI, CENTRO DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Tutela dei dati personali I dati e le informazioni personali da lei fornite al CeVI sono registrati e memorizzati nella banca dati dell’Associazione. Nel rispetto della persona, i dati che la riguardano non verranno in alcun modo divulgati, né ceduti a terzi, senza il suo assenso. In conformità alla L. 675/96 sulla tutela della privacy, e successive modifiche, lei ha diritto in ogni momento a consultare i dati che la riguardano e chiederne in ogni momento la variazione, integrazione o l’eventuale cancellazione scrivendo a: CeVI, Via Torino 77, 33100 Udine, a mezzo e-mail all’indirizzo [email protected], a mezzo fax 0432 48 69 29 EDITORIALE | MARCO IOB, presidente del CeVI La cooperazione decentrata è oggi un modello di riferimento per numerose organizzazioni ed istituzioni; per alcune di esse (Unione Europea ad esempio) è diventata una priorità nella politica degli aiuti allo sviluppo. Molto spesso, però, ci sono visioni diverse sul come intendere ed attuare questa modalità di cooperare. L’idea a cui noi ci riferiamo è quella di mettere in atto una forma di cooperazione vicina ai bisogni delle comunità locali, che venga pensata e realizzata insieme a quelle che sono le forze sociali e istituzionali che le popolazioni esprimono. Perciò, un elemento chiave è l’attenzione ai processi che si mettono in atto (partecipati, includenti, a pari dignità tra partner, ..) e non solo ai progetti che si vogliono realizzare. L’ansia del fare e del voler risolvere subito i problemi che ci appaiono di fronte, anche se a volte drammatici, non è quasi mai un atteggiamento facilitatore né risolutore. Un processo costruito bene ha maggiori possibilità di creare partenariati solidi e duraturi, e di conseguenza realizzare progetti che rispondano meglio alle esigenze delle comunità coinvolte. Lo stiamo sperimentando soprattutto con alcune comunità della Bolivia e del Brasile; un’esperienza importante in tal senso, sta maturando anche in BosniaHerzegovina. La sfida che abbiamo scelto per il futuro è l’Africa, nei confronti della quale siamo chiamati a mettere in campo il nostro impegno come parte delle reti della società civile che oggi sono fonte di importanti impulsi al cambiamento sociale ed economico. Il dialogo con una o più comunità africane sarà il primo obiettivo che ci poniamo; con loro vorremmo capire quali strade percorrere e quali esperienze realizzare per apportare cambiamenti, anche piccoli, ma duraturi, nelle nostre e nelle loro comunità. Nell’ottica della cooperazione decentrata avremo bisogno non solo di fondi per co-finanziare i progetti, ma di persone che intendano mettersi in gioco in questi nuovi luoghi di confronto e di costruzione del futuro: contiamo su di voi. IL SENSO del cooperare Tale cooperazione è intrapresa tra comunità locali che intendono interrogarsi e confrontarsi sulle rispettive problematiche attraverso un processo di coinvolgimento e di partecipazione che presuppone la collaborazione di diversi attori delle rispettive comunità (sociali, istituzionali, economici, ecc.), compresi i diretti beneficiari. È un percorso che va molto al di là del semplice “aiuto a coloro che stanno peggio di noi”; vuole essere, di fatto, un nuovo luogo, una nuova modalità per costruire l’identità dei cittadini del nostro tempo planetario. È una sfida, dunque, molto importante che noi cerchiamo di cogliere ponendo la cooperazione decentrata a modello di tutte le nostre attività. Il coinvolgimento delle popolazioni e il rafforzamento del ruolo della società civile sono obiettivi irrinunciabili per raggiungere, in forma partecipata, uno sviluppo economico e sociale, che sia anche duraturo ed equo. MARCO IOB, presidente del CeVI Il Cevi News è il principale strumento di comunicazione con i soci, simpatizzanti, sostenitori e con tutti coloro che sono interessati a conoscere e a collegarsi con le iniziative e i progetti che proponiamo. Abbiamo ritenuto utile ed importante rafforzare questo legame con voi dando al notiziario una veste più stabile con un comitato di redazione e un direttore responsabile, Clara Canci, che si è resa disponibile a coordinare questa nuova esperienza e che a nome di tutti i soci ringraziamo. IL SENSO DEL COOPERARE AFRICA | GIORGIO PERESSOTTI, vicepresidente del CeVI Quando i numeri confermano le ragioni della speranza e la forza del sentimento IN AFRICA… 800 milioni di persone, 52 paesi, oltre 2000 lingue e culture diverse, e molti conflitti. Speranza di vita 50 anni, mortalità infantile 10%, materna 1%. Hanno accesso all’acqua 45%, sono alfabetizzati 60%, il Pil è 1,4% di quello mondiale, il debito estero è oltre 300 miliardi di dollari, quasi quanto il Pil. Senza un comune destino con l’Europa forse l’Africa ha poco futuro, ma anche l’Europa senza l’Africa perde molto del suo significato. L’Africa ci sta di fronte, è il luogo delle migrazioni di ieri, di oggi e di domani. Dagli anni Sessanta, l’Africa è andata riscoprendo i valori della propria civiltà dopo secoli di negazione e umiliazione, e guarda all’Europa con attenzione. Non viceversa l’Europa, anzi, la cooperazione europea si sposta progressivamente dall’Africa, e così anche quella italiana. Gli Inglesi, quest’anno presidenti del G8 e nel secondo semestre anche dell’Unione Europea, hanno dichiarato il 2005 l’anno dell’Africa. Dell’Africa o della retorica? Per come stanno andando le cose rispetto agli obbiettivi del millennio, l’ONG inglese OXFAM ha scritto che entro il 2015 in Africa 250 milioni di persone in più vivranno con meno di un dollaro al giorno, 100 milioni in più non avranno accesso all’acqua e altrettanti non avranno l’istruzione primaria. Dei 49 paesi definiti meno avanzati dall’ONU, 35 sono in Africa. Nel 1970 i paesi ricchi si erano impegnati a versare 0,7% del Pil in aiuti allo sviluppo, ma secondo l’OCSE, nel 2004 la media dei paesi europei ha dato 0,36% e l’Italia solo 0,15%. Dobbiamo inoltre ricordare che tutto quanto è 4|5 — CEVI NEWS LUGLIO 2005 versato dal Nord al Sud per lo sviluppo, in larga parte legato ad acquisti dai paesi donatori (per l’Italia oltre 90% secondo OXFAM), è molto inferiore a quanto versato dal Sud al Nord per il debito, ormai chiaramente ingiusto per ragioni etiche, storiche, economiche e giuridiche. Le ragioni della speranza? Il Presidente del CIPSI Guido Barbera in una sua lettera ci ha ricordato che le ONG del Nord e del Sud insieme nel settembre 2004 sono state riconosciute all’ONU più importanti, per i destini dell’umanità, delle stesse rappresentanze delle nazioni. Perchè oggi i cambiamenti maggiori nel diritto internazionale, nelle relazioni fra i popoli, nella concezione della democrazia e dell’economia nascono nelle reti della società civile dove tutti siamo chiamati a partecipare. D’altra parte noi incontriamo nei nostri progetti, e inoltre ai Forum Sociali o a quelli dell’Acqua o all’ONU dei popoli di Perugia, partner del Sud che con poche risorse e molte difficoltà sanno fare grandi cose. Lo storico del Burkina Faso Joseph Ki Zerbo sta chiedendo a tutti di riconoscere per l’Africa e il suo diritto ai diritti, che passa attraverso la formazione. Rosario Lembo, ex Presidente del CIPSI, ha scritto con particolare riferimento all’Africa che non solo l’Acqua è bene comune dell’umanità, ma anche il Cibo, la Salute e il Lavoro. Chiama l’Africa, che si può rovesciare in l’Africa chiama, è una campagna nazionale a cui nel settembre 1997 hanno aderito 204 associazioni, tra cui CIPSI e Ce.V.I. AFRICA | GIORGIO PERESSOTTI, vicepresidente del CeVI Finora l’impegno del Ce.V.I. in Africa è stato dal 1989 coi Tuareg del Mali per una serie di microazioni, e nei primi anni 90 in Burundi come partecipazione a un progetto sanitario. Riprendere la cooperazione in Africa ha oggi un senso politico importante, e ce lo richiedono le tante relazioni africane avviatesi sul territorio. Del resto è stato deciso da tempo anche in assemblea che potremmo collegare il nostro impegno con quello di altri partner con cui già facciamo formazione insieme. Nel 2004 abbiamo partecipato a un viaggio in Congo, dove la Diocesi di Udine ha stabilito un nuovo gemellaggio con quella di Uwira in cui operano sacerdoti diocesani e missionari saveriani friulani. Poi nei primi mesi di quest’anno siamo andati in Sierra Leone, a conoscere la realtà di un altro saveriano friulano. Per quest’ultimo paese da qualche tempo abbiamo iniziato la costituzione di un gruppo per realizzare un partenariato e una progettazione, da sostenere eventualmente con l’aiuto della Regione. Quanto al Congo, il Centro Missionario sta avviando, anche con la nostra collaborazione, un progetto per cui sono già disponibili alcune risorse economiche e di persone. Il proposito è che entrambi i progetti possano crescere con il nostro contributo e con l’utilizzo di linee governative ed europee. Il tema centrale dei progetti sarà la formazione. Come chiede il vecchio Ki Zerbo, affinchè attraverso di essa si riconosca finalmente che l’Africa ha il suo diritto ai diritti. BOLIVIA | Gruppo Bolivia La difficile situazione politica attuale della Bolivia non frena i processi di sviluppo innescati dal progetto di cooperazione decentrata promosso dal CeVI ACQUA E CITTADINANZA ATTIVA a Cochabamba A otto mesi dal suo avvio, proseguono in Bolivia le attività del progetto “Acqua e cittadinanza attiva a Cochabamba”. L’intervento è condotto dal CeVI insieme ad una rete di istituzioni italiane e boliviane (la Pastoral Social Caritas e il Centro “Vicente Cañas” di Cochabamba, l’Associazione A Sud di Roma, il Comune di Udine e la Provincia di Gorizia) e si inserisce in un “Programma Acqua” più vasto che coinvolge l’intero dipartimento di Cochabamba. Il problema idrico dovuto a un insieme di ragioni ambientali e climatiche, a una cattiva gestione della risorse e a una legislazione ormai superata e insufficiente - continua a essere motivo di disagi e drammi sociali, di una situazione sanitaria precaria per una popolazione cui viene negato un diritto fondamentale. Il progetto vuole contribuire attivamente a quel processo innovativo che ha preso il via in Bolivia già prima della ormai famosa “Guerra dell’Acqua” (2000) e che ha visto la nascita di comitati cittadini e consorzi il cui obiettivo è 6|7 — CEVI NEWS LUGLIO 2005 quello di cercare una soluzione vera e definitiva alla carenza e scarsa qualità dell’acqua nei quartieri sud della città, un’area che conta ormai più di 40.000 abitanti. I tre anni previsti dal progetto (2004 – 2007) serviranno soprattutto per gettare le basi di quella che dovrebbe essere una vera forte collaborazione tra i soggetti che già si occupano di acqua, tra enti pubblici o privati e i cittadini e tra realtà boliviane e italiane. Non ci si illude certo di risolvere in questo breve periodo il problema della mancanza d’acqua (portarla nei quartieri sud sarebbe un progetto da milioni di dollari), anche se il miglioramento della qualità di vita di migliaia di famiglie è senza dubbio una delle esigenze principali. Per il momento si cercano soluzioni provvisorie per dare almeno un po’ di dignità a questi quartieri. Se si considera la parte di pura costruzione, il progetto limita il proprio intervento alla sola zona di Tapacarì, un villaggio a nord-ovest di Cochabamba dove, appena il clima lo consentirà, inizieranno gli scavi per la posa delle tubature del nuovo acquedotto. BOLIVIA | Gruppo Bolivia Il punto di forza, in realtà, resta la formazione, che non è vista come un’imposizione di idee e tecnologie estranee, ma che mira a valorizzare quanto già esiste o sta emergendo: per questo i formatori sono tutti boliviani mentre il ruolo della volontaria italiana (Silvia) è per lo più quello di coordinare i diversi soggetti, di mantenere i contatti con l’Italia e risolvere i problemi burocratici sempre presenti. Certamente la forte instabilità sociale e politica che vive la Bolivia in questo periodo rende difficile fare piani a lungo termine e l’insorgere continuo di nuove emergenze ha contribuito a rallentare le azioni di progetto. Inoltre il clima di sfiducia nei confronti dei governanti, che si è andato creando nel Paese, ostacola un dialogo forte e duraturo tra le diverse componenti della società. Tuttavia, nonostante le inevitabili difficoltà e l’andamento un po’ irregolare, il progetto comincia a dare i suoi frutti: il processo di costruzione di rete prosegue coinvolgendo sempre nuovi soggetti; i diversi Comitè sono stati censiti e numerosi sono entrati a far parte dell’associazione che li riunisce e coordina amplificando, quindi, le loro potenzialità; proseguono le attività di formazione su cittadinanza attiva e legge di partecipazione popolare, sulle metodologie per incidere sulla gestione, a livello municipale e nazionale, dei servizi di base, sulla legislazione vigente in materia di acqua. Anche se una nuova legge nazionale in tema acqua è molto lontana, stanno nascendo le basi per avanzare proposte concrete e il contesto per rendere le stesse sostenibili, proprio grazie a un processo che nasce dalla presa di coscienza che le cose si possono cambiare. Una consapevolezza che ha il sapore di una grande conquista e che spesso manca proprio nei paesi del “Primo mondo”. Ed è per questo che le attività di progetto non si fermano in Bolivia, ma diventano fondamentali le iniziative che vanno a coinvolgere il territorio friulano, e in particolare la città di Udine (formazione nelle scuole, incontri e dibattiti, produzione di materiale video e cartaceo). La complessità, ma anche la bellezza del progetto, sta dunque nella ricerca di un piano orizzontale di lavoro: si vuole superare la visione della cooperazione a senso unico in cui un partner dà e l’altro riceve instaurando così un rapporto di dipendenza, con l’obiettivo ultimo, invece, di creare un legame forte e costruire un ponte fatto di scambi di esperienze e di partecipazione. Attenzione! Vi invitiamo fin d’ora a partecipare al fitto programma di iniziative che il progetto “Acqua per Cochambaba” realizzerà a Udine la terza settimana di ottobre, con momenti di approfondimento sulla situazione della Bolivia, tavole rotonde, seminari, mostre fortografiche. Ci saranno ospiti boliviani, personaggi dello spettacolo e giornalisti, ma anche fiabe da tutto il mondo, attività per grandi e piccoli… concerti e momenti conviviali con cibi e bevande “mondiali” (il programma completo verrà inserito sul sito www.cevi.coop). Insomma, un evento da non perdere! ACQUA E CITTADINANZA ATTIVA A COCHABAMBA BRASILE | DIMITRI MUNINI, coordinatore operativo settore P.V.S. Il progetto Biodiversità si avvia a conclusione, ma non si affievolisce il rapporto del CeVi con la nazione sudamericana VALLE DELLO JEQUITINHONHA-FRIULI, un legame inossidabile Mi fermo un attimo e un po’ meravigliato conto sulle dita cinque anni dal mio primo viaggio in Brasile. Da un paio d’anni, seguivo il CeVI cercando di conciliare l’università, il lavoro e un po’ di volontariato e quella era stata finalmente l’occasione per far coincidere le mie aspettative per il futuro. Mentre lo seguivo nelle visite sul campo e durante i tanti incontri con i partners locali e i beneficiari delle nostre iniziative, ricordo di aver provato una sorta di invidia nei confronti di Marco, il nostro presidente. Invidia benevola, perché la gente lo riconosceva e non esitava a fermarsi per strada: lo salutava con un abraço, lo riaccoglieva nelle sue case, nella sua vita. Una sensazione che avrei avuto la fortuna di vivere di persona durante le missioni a cui ho preso parte in seguito e nei saluti che oggi mi arrivano tramite Saša e Alessandro, i nostri volontari a Turmalina. Se poi sfoglio la mia tesi sul microcredito e il Fondo Rotativo nell’alta Valle dello Jequitinhonha, sorrido delle mie parole e dei pensieri, un po’ ingenui ed inesperti, frutto delle piccole ricerche e delle tante impressioni ricavate in quel viaggio indimenticabile, quando difficilmente avevo creduto di poter rivedere ancora gli stessi volti e gli stessi luoghi: figuriamoci addirittura di avere la possibilità di vederli cambiare nel tempo ed io con loro. E invece un anno dopo, a neanche una settimana dalla laurea, già mi trovavo proiettato in una nuova esperienza, per avviare un program- 8|9 — CEVI NEWS LUGLIO 2005 ma sostenuto dall’Unione europea: il Progetto Biodiversità. Mentre scrivo tra l’altro, questa iniziativa volge ormai al termine, facendo da sfondo alle nuove opportunità di collaborazione che si stanno aprendo con gli amici della Valle dello Jequitinhonha. Una di queste è il Programma 1 Milione di Cisterne (P1MC): uno sbocco quasi naturale, visti i risultati della Campagna per il diritto all’acqua, che non vuole esaurirsi in un semplice sostegno economico, ma che ha l’ambizione di dare un valore aggiunto all’iniziativa del terzo settore brasiliano, mettendola in rete con le esperienze maturate in seno ai comitati italiani sull’acqua. Vogliamo ad esempio lanciare l’idea di un viaggio di quegli amministratori locali e parlamentari sensibili alla tematica e che già supportano la Campagna in Italia o il P1MC stesso. E vorremmo anche sperimentare una nuova proposta di viaggio, a metà tra turismo responsabile e campo di lavoro, in cui le persone coinvolte si cimentino in attività concrete di volontariato, attraverso un contributo nelle fasi di costruzione delle cisterne, ricevendo in cambio ospitalità dalle famiglie del semi-arido brasiliano a cui saranno destinate. Ma lo sforzo di rafforzare i legami tra Italia e Brasile ed in particolare tra Friuli e Jequitinhonha non si esaurisce qui. Nei mesi scorsi infatti, si sono tenuti due seminari nei rispettivi Paesi, frutto di un per- BRASILE | DIMITRI MUNINI, coordinatore operativo settore P.V.S. corso di progettazione partecipata che abbiamo attivato in parallelo tra Italia e Brasile. L’obiettivo è proprio di consolidare le relazioni avviate negli anni ed in particolare con il Progetto Biodiversità, strutturandole in un’iniziativa di cooperazione decentrata che coinvolga vari soggetti attivi nei rispettivi contesti, come università, organismi operanti in campo agricolo e nel commercio equo. Strano però, a pensarci bene, comincio ad esprimermi come le persone della nostra associazione che, guardandosi alle spalle, perché no alle volte con un pizzico di saudade, si accorgono di portare con sé i cambiamenti e le nuove sfide di un impegno civile, che per me è diventato anche una professione. Eppure ho solo dato una mano e certo non voglio fermarmi qui: ho almeno altre cinque dita su cui poter contare. Italia – Brasile, il futuro è la progettazione partecipata In questi ultimi mesi ha preso avvio il percorso di progettazione partecipata per l’ideazione delle iniziative che saranno realizzate nei prossimi anni in Brasile. L’intento è quello di rendere protagoniste le due comunità o i due gruppi di partner (in Italia e in Brasile) delle diverse fasi che precedono la definizione di un progetto ovvero quelle della valutazione delle attività precedenti (il progetto Biodiversità in questo caso), dell’individuazione delle priorità di lavoro rispettivamente in Brasile ed in Italia, delle aree di collaborazione tra i partner omologhi, delle azioni comuni di scambio di conoscenze, sensibilizzazione, viaggi, ecc. Il percorso è coordinato in Brasile dal CAV e da Alessandro con il supporto di Saša e in Italia dal gruppo Brasile. Alessandro, di nuovo in Italia dal 20 luglio, ha organizzato il 7 aprile scorso a Turmalina un importante seminario di Divulgazione di risultati e impatti del progetto Biodiversità al quale hanno partecipato più di 80 persone tra rappresentanti di amministrazioni municipali, organizzazioni della società civile, sindacati dei lavoratori rurali, agricoltori e membri del CAV. In Italia in Gruppo Brasile ha organizzato il17 maggio il laboratorio “Friuli- Jequitinhonha: quale rete di cooperazione per il Brasile?” con lo scopo di illustrare i risultati del seminario brasiliano e delineare le aree di collaborazione e i partner disponibili. Le idee emerse fino ad ora sono molto interessanti e, sempre attraverso un percorso partecipato Italia-Brasile, dovranno essere approfondite per dare origine a concrete attività. Stiamo affrontando, ad esempio, il problema del miglioramento della qualità delle produzioni locali e della loro valorizzazione anche attraverso il commercio equo; il rafforzamento delle esperienze per il manteni- VALLE DELLO JEQUITINHONHA – FRIULI, UN LEGAME INOSSIDABILE mento della biodiversità, la salvaguardia delle risorse idriche e altre problematiche che saranno oggetto di attenta analisi. L’obiettivo è quello definire, entro la fine dell’anno, un nuovo progetto d’intervento che preveda una forte interazione tra le organizzazioni e le istituzioni italiane e brasiliane che sceglieranno di coinvolgersi. Al momento, come tappa intermedia, è stato presentato un progetto riguardante una parte delle iniziative individuate, al bando regionale previsto dalla L.R. 19/2000 sulla cooperazione decentrata. Sempre in Brasile continua l’impegno sul progetto “Un milione di cisterne” per il quale è stato redatto uno specifico progetto presentato all’ATO di Venezia che ha messo a disposizione dei fondi provenienti dalla percentuale istituita sulle bollette dell’acqua e destinata a progetti di solidarietà per l’accesso all’acqua. MALI | CARLA PAPUCCI BARBURINI, referente progetto Mali per il CeVI PARTIRÀ A OTTOBRE L’ATTIVITÀ DIDATTICA nella «Scuola dell’Amicizia» a Kidal (Nord del Mali) Il primo ottobre una trentina di bambini e bambine occuperanno per la prima volta l’aula dell’École de l’Amitié nella periferia del centro più grosso della regione dell’Adrar des Iforas abitato prevalentemente dall’etnia tuareg: Intékoua è un quartiere di Kidal, situato a 6 km dal centro città. La popolazione che risiede in questa zona è composta da una sessantina di famiglie tuareg e si dedica a un’attività di orticoltura, integrata dall’allevamento (ovini e caprini). A causa delle ripetute siccità, delle difficoltà di comunicazione e anche dell’abbandono di queste zone da parte del governo centrale, le famiglie si sono notevolmente impoverite. La scelta di questo territorio è motivata da una serie di caratteristiche: • mancanza di scuola in questo quartiere; • elevata presenza di bambini non scolarizzati a causa delle precarie condizioni economiche delle famiglie e della lontananza dalle scuole esistenti; • presenza di acqua; 10 | 11 — CEVI NEWS LUGLIO 2005 Inoltre, la costruzione della scuola vicino al luogo di abitazione delle famiglie, permette ai bambini, durante le ore libere, di aiutare i loro genitori e di non essere sottratti alla loro cultura e al loro modo di vivere. Dopo un lungo e faticoso impegno per reperire i fondi, impegno che ha visto in prima linea l'aiuto proveniente da associazioni e gruppi scolastici, è stato possibile costruire la prima aula, allestire gli arredi necessari e avviare la costruzione di un'altra unità, adibita a magazzino ed ufficio del direttore, e di un muro di cinta. Entro il muro perimetrale è prevista la possibilità di piantare un consistente numero di alberi e di creare orti ad integrazione dell’alimentazione degli allievi. Il funzionamento della mensa scolastica è un punto cruciale di tutto il progetto: infatti, gli allievi, che provengono da distanze a volte notevoli, devono aver la garanzia di usufruire almeno di un pasto. Per favorire inoltre la partecipazione dei genitori alla gestione della scuola si auspica la costituzione di un gregge della scuola i cui proventi serviranno alla fornitura di cibo per la mensa e alla paga del personale. Il progetto, che prevede la costruzione di tre aule per un totale di sei classi (tutto il primo ciclo della scuola di base) si sta radicando sul territorio soprattutto in risposta alla sensibilità dei responsabili locali del progetto. MALI | CARLA PAPUCCI BARBURINI, referente progetto Mali per il CeVI Inoltre, grazie all’intervento dei differenti sog- b) La donazione di un albero alla Scuola dell’Amicizia, che sarà piantato a nome del getti che partecipano al progetto, è già stato donatore o a nome di un bambino da lui finanziato anche lo scavo di un pozzo ad uso proposto (10 €). non solo degli allievi, ma anche delle famiglie che abitano nelle vicinanze. c) L'acquisto di gioielli in argento tipici dell’arL'importanza di questo progetto sta nel fatto tigianato tuareg (25 €, 30 €, 35 €), è un modo che la scuola viene vista come occasione di per sostenere l’auto sviluppo locale. riscatto, dopo anni di abbandono e di isolamento di una popolazione nomade a cui non viene riconosciuto alcun diritto. A titolo di esempio alcune proposte per aiutare la prosecuzione del progetto: a) La donazione di una somma di circa 200 € può permettere di: • acquistare 8 sacchi di riso (50 kg.) per la mensa, • allevare 4 capre e 3 pecore per il gregge della scuola, oppure • pagare il maestro e il guardiano per un mese. SCUOLA | PAOLA FABELLO, coordinatore operativo settore scuole EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA TRA NORD E SUD: le proposte del CeVI per l’anno scolastico 2005/2006 Anche per l’anno scolastico 20052006 il CeVI propone a istituti scolastici (dalle scuole dell’infanzia agli istituti secondari superiori), gruppi e associazioni i “Percorsi di educazione alla cittadinanza tra Nord e Sud del mondo”. Le azioni educative e formative proposte sono orientate a promuovere una consapevolezza non solo dei problemi annessi allo sviluppo, ma anche alle tematiche riguardanti i rapporti interpersonali e le modalità relazionali. I temi affrontati riguardano 4 aree all’interno delle quali vengono proposti differenti percorsi: 1. Educare ai rapporti: • Il sé e l’altro • Dal pregiudizio alla collaborazione • Il conflitto • Conoscenza di sé 2. Culture e complessità nella società globale: • Vuoi giocare con me? • Immagini della diversità • 500 anni d’America: scoperta o conquista? • Il mondo è la mia casa • Identità e differenze 3. Acqua bene comune dell’umanità: • A come acqua • L’acqua che non c’è • Acqua tra bisogni e diritti • Bacini idrografici e cooperazione 4. Sviluppo sostenibile e stili di vita solidali: • Alimentazione e Sud del mondo • Economia e interdipendenza Nord-Sud • Diritti umani e lavoro minorile • Sviluppo sostenibile e stili di vita • Sviluppo sostenibile e biodiversità 12 | 13 — CEVI NEWS LUGLIO 2005 Il singolo percorso si articola – generalmente - in tre incontri della durata di due ore l’uno, in cui gli operatori coinvolgono il gruppo classe in attività differenziate a seconda delle tematiche scelte. A conclusione di ogni percorso vengono sollecitate riflessioni che riportino all’attenzione degli studenti le tematiche trattate complessivamente nei tre incontri e gli spunti che li hanno maggiormente colpiti. Tali riflessioni si collegano strettamente ad una parte propositiva in cui studenti ed operatori del Cevi, confrontandosi, ricercano idee, proposte, attività concrete da sviluppare in relazione alla tematica trattata. I percorsi educativi possono essere collegati ai programmi di cooperazione internazionale, al fine di realizzare una conoscenza e una valorizzazione reciproca tra Nord e Sud del mondo; per conseguire gli obiettivi individuati, vengono offerte diverse possibilità: il sostegno a progetti e microprogetti nei paesi impoveriti; l’incontro con rappresentanti delle comunità del Sud del mondo; la possibilità di instaurare scambi e gemellaggi tra insegnanti ed educatori, tra comunità scolastiche e tra associazioni e gruppi, in una prospettiva di cooperazione decentrata. AT TIVITÀ SCUOLE A .S. 2004/2005 SCUOLE EDUCARE AI RAPPORTI ACQUABENE COMUNE CULTURE E COMPLESSITÀ SVILUPPO SOSTENIBILE Scuole Infanzia 1 22 2 0 Scuola Primaria 39 29 19 5 Scuola Primaria di secondo grado 19 17 3 22 Scuola Secondaria 0 6 0 25 Totale 59 74 24 52 Totale alunni coinvolti 1670 Totale scuole coinvolte 83 VOLONTARIATO | MICHELA KRATTER, consiglio direttivo CeVI Inizierà il mese di ottobre la nuova edizione del corso per i volontari del CeVI PER UN BIANCO E UN NERO: verso un mondo multicolore… senza sconti! Anche per il biennio 2005-2006 verrà organizzato come di consueto il corso di introduzione al volontariato internazionale, organizzato in collaborazione con l’ACCRI di TS e il CVCS di GO. Quest’anno l’equipe ha scelto un titolo provocatorio, riprendendo un tipico modo di dire friulano “par un blanc e un neri”: ai lettori il compito di intepretarlo. Il corso si occuperà di formare i partecipanti alla cittadinanza attiva e responsabile attraverso un percorso all’interno del quale si analizzeranno alcune problematiche dei paesi impoveriti e i meccanismi che generano ingiustizie e dipendenza. Nel corso degli incontri che si terranno a cadenza quindicinale, sarà data molta importanza anche al gruppo e all’accoglienza tra i partecipanti, sperimentando, anche nel corso del week end il valore della solidarietà e della convivenza nel rispetto delle diversità. Alla fine del percorso poi i partecipanti potranno scegliere se impegnarsi in un percorso di volontariato internazionale nei paesi del sud o sul nostro territorio. 22 ottobre 2005 ore 9.00 – 17.00 presso casa della Gioventù - Aquileia IL VOLONTARIATO E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Silvia Pochettino giornalista e redattrice di Volontari per lo Sviluppo 5 novembre 2005 ore 9.00 – 17.00 presso casa della Gioventù - Aquileia SOLIDARIETÀ E STILI DI VITA Alberto Castagnola economista, e attivista all’interno della rete di Lilliput 19 novembre 2005 ore 9.00 – 17.00 presso casa della Gioventù - Aquileia L’ASCOLTO E LA RELAZIONE INTERPERSONALE Guglielmo Spadetto, psicologo e psicoterapeuta esperto della comunicazione 3 dicembre 2005 ore 10.00 – 18.30 presso Centro Balducci – Zugliano L’INCONTRO CON CULTURE DIVERSE: PREGIUDIZI, ATTEGIAMENTI, RISORSE E MODALITÀ COMUNICATIVE Stefania Carraro, psicologa; Giorgio Bezzecchi consulente del Comune di Milano; Don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro Balducci. 14 gennaio 2006 ore 9.00 – 17.00 presso casa della Gioventù - Aquileia L’AUTOSVILUPPO DEI POPOLI NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE Jean Leonard Tuadi, giornalista 28 gennaio 2006 ore 9.00 – 17.00 presso casa della Gioventù - Aquileia INTERVENTI DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE Marco Deriu, sociologo 11 e 12 febbraio 2006 dalle ore 10 di sabato 11 alle ore 17 di domenica presso Ostello della Gioventù – Tarcento IL PARTENARIATO ED IL PROGETTO QUALI STRUMENTI PER L’AUTOSVILUPPO Stefano Comazzi consulente ed esperto di progettazione del CIPSI, testimonianze di volontari rientrati. 25 febbraio 2006 ore 9.00 – 17.00 presso casa della Gioventù - Aquileia TAVOLA ROTONDA: LE ATTIVITÀ DELLE ASSOCIAZIONI Verifica delle attività del corso Rappresentanti dei tre Organismi e dei tutors del corso. 18 marzo 2006 ore 9.00 – 17.00 presso Casa dei P. Saveriani di Mestre IL SENSO DEL VOLONTARIATO CRISTIANO E LA GRATUITÀ Don Carlo Molari, teologo e docente Ulteriori informazioni su www.cevi.coop PER UN BIANCO E UN NERO: VERSO UN MONDO MULTICOLORE… SENZA SCONTI! ACQUA | MASSIMO MORETUZZO, Coordinatore Campagna “Acqua: bene comune dell’umanità, diritto di tutti” Avviata la nuova campagna internazionale coordinata dal CeVI, che durerà fino al 2007 ACQUA: BENE COMUNE diritto di tutti L’impegno del CeVI nell’ambito della Campagna internazionale per il Contratto Mondiale sull’acqua proseguirà anche nei prossimi anni attraverso il progetto “Acqua: bene comune dell’umanità, diritto di tutti ”, co-finanziato dalla Commissione Europea e promosso da un consorzio di ONGs italiane (Cipsi, Cospe, Cric e Legambiente), spagnole (Cerai), francesi (Afvp) e greche (Dimitra), di cui il CeVI è capofila. Questa iniziativa, che si pone naturalmente nell’ottica delle precedenti progettualità promosse dal CeVI, dal Cipsi e dal Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua, si svilupperà nel triennio 2005/2006/2007 con gli obiettivi di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione dell’accesso all’acqua nei Paesi impoveriti, di aumentare la consapevolezza delle diverse agenzie educative rispetto alla connessione fra educazione all’acqua e 14 | 15 — CEVI NEWS LUGLIO 2005 educazione alla cittadinanza e di promuovere processi di cambiamento nella gestione dell’acqua, orientati ai principi di cooperazione, partecipazione e solidarietà. Oltre che all’opinione pubblica in generale, la campagna è indirizzata ad associazioni del privato sociale, operatori di cooperazione e di EaS, insegnanti ed educatori, studenti delle scuole medie superiori, amministratori pubblici di enti locali, amministratori di enti gestori di risorse idriche. I soggetti coinvolti saranno quindi impegnati in una serie di azioni integrate e suddivise in alcuni ambiti particolari: • il settore educativo, coordinato dal CeVI e articolato nell’organizzazione di un corso di formazione “online” per insegnanti ed educatori, nella costituzione di un forum permanente delle scuole per l’acqua come bene comune e nella realiz- zazione di percorsi educativi che prevedano l’“adozione” di realtà territoriali vicine e lontane, tra paesi europei ed extraeuropei, sul tema dell’acqua; • il settore comunicativo, curato dal Cipsi e basato sulla promozione della Giornata mondiale dell’acqua celebrata con banchetti ed eventi territoriali nelle principali piazze italiane ed europee nei giorni 22-23 marzo del triennio, sull’organizzazione di un Convegno internazionale in collaborazione con il Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale sull’acqua e sulla produzione di spot tv, radio e pagine stampa informative; • il settore transnazionale, coordinato dal Cospe e finalizzato alla creazione di un osservatorio sperimentale relativo alla gestione del ciclo dell’acqua nei Paesi del sud e ai movimen- ACQUA | MASSIMO MORETUZZO, Coordinatore Campagna “Acqua: bene comune dell’umanità, diritto di tutti” DELL’UMANITÀ, ti popolari sull’acqua presenti a livello internazionale, attraverso la costruzione di una banca dati di riferimento che possa essere utilizzata per diffonderne la conoscenza e fornire informazioni utili a sostegno della creazione di reti di interscambio e cooperazione orizzontale. Trasversalmente a questi ambiti di intervento saranno realizzate delle iniziative territoriali significative, come la promozione di “nuclei locali di azione” sull’acqua formati da rappresentanti della società civile, come luoghi di diffusione di informazioni e conoscenza dei problemi dell’acqua nei Paesi del sud e come sede di confronto fra realtà locali, oppure le tappe locali di Goletta Verde e Treno Verde, le campagne itineranti promosse da Legambiente che nelle prossime edizioni promuoveranno i contenuti della Campagna Acqua. ACQUA: BENE COMUNE DELL’UMANITÀ, DIRITTO DI TUTTI BILANCIO Il bilancio completo composto da stato patrimoniale, conto economico e relazione di gestione e note esplicative è disponibile presso la sede e in formato pdf scaricabile dal nostro sito www.cevi.coop IL CEVI in cifre ALCUNI DATI DI BIL ANCIO PROGETTI AL 31/12/04 DURATA PROGETTO CONTRIBUTI TOTALI PREVISTI CONTRIBUTI RICEVUTI AL 31/12/04 SPESE AL 31/12/2004 Brasile - Biodiversità 2001/2006 473.987,00 321.412,00 307.121,20 Brasile P1MC 2005/2006 20.000,00 16.750,00 — Equal 2003/2005 18.654,00 — 6.801,10 Guatemala 2004/2005 29.100,00 17.150,00 12.029,00 Bolivia - Cochabamba 2004/2005 58.087,00 37.117,00 3.018,37 2003 - 13.729,50 13.729,50 4.000,00 Eas - Acqua MAE 2004/2005 82.958,29 77.365,43 74.108,29 Eas - Acqua UE 2004/2007 519.525,23 — 6.653,96 @cqu@online 2004/2005 7.640,00 5.000,00 1.582,54 Educazione alla mondialità 2004/2005 32.344,32 — 1.798,00 Capacity Building Project 2004/2007 17.351,80 1.590,00 1.294,32 ENTRATE 2004 IMPORTO % Entrate private 51.009,84 23,88 Entrate pubbliche 162.607,00 76,12 213.616,84 100,00 Mali - Scuola dell’amicizia PROVENTI DI GESTIONE 49.974,75 + 272,67 + 30.399,71 - 13.586,05 - (Quote spese gestione progetti, rimborsi servizi formativi, rimborsi materiali) PROVENTI COSTI FINANZIARI DI GESTIONE (Costi personale, amministrativi) ONERI DIVERSI E AMMORTAMENTI (Strutture associative, servizi istituzionali) RISULTATO 16 | 17 — DI GESTIONE CEVI NEWS LUGLIO 2005 6.261,66 CRONOLOGIA NOTIZIE IN BREVE dal CeVI OTTOBRE > NOVEMBRE 2004 FEBBRAIO 2005 “Vent’anni di CeVI” - iniziative per la celebrazione dei vent’anni di fondazione del CeVI: “Economia popular solidaria” con i rappresentanti del CAV (Minas Gerais, Brasile); “Per una società dei diritti e dei beni comuni a partire dall’acqua”; Mostra del giocattolo africano e cena solidale”; Udine 29 ottobre, 5 novembre e 20 novembre 2005. Presentazione del libro “Il diritto di sognare” di Riccardo Petrella incontro promosso da Coop Consumatori Nord-est, MOVI, CEVI, Contratto Mondiale sull’acqua, CSV FVG. GENNAIO 2005 Forum sociale mondiale di Porto Alegre (Brasile) - partecipazione del CeVI agli incontri con i comitati per l’acqua e i movimenti internazionali contro la privatizzazione. Incontri con i partner brasiliani sulle future collaborazioni. NOTIZIE IN BREVE DAL CEVI MARZO 2005 “La Chiesa della profezia e del martirio” - Ciclo di incontri pubblici organizzati nell’ambito del Corso di formazione per operatori di solidarietà internazionale “Giustizia! oltre ogni emergenza” Pozzuolo del Friuli, 4-5-6 marzo 2005; Udine 8-15 aprile e 13 maggio 2005. “2° Forum alternativo mondiale dell’acqua” - Partecipazione di una delegazione del CeVI al Forum di Ginevra e primo incontro di coordinamento del gruppo di ONG europee che partecipano alla campagna “Acqua: bene comune, diritto di tutti”; Ginevra 18-20 marzo 2005. CRONOLOGIA MARZO > SETTEMBRE 2005 APRILE > MAGGIO 2005 MAGGIO 2005 “Giustizia! oltre ogni emergenza” - Corso di formazione per operatori di solidarietà internazionale. Convegni, laboratori, brevi esperienze di volontariato all’estero. Udine, marzo-settembre 2005. “Visti da altrove. Migrazioni e migranti nella società globale” corso di formazione rivolto agli insegnanti sul fenomeno dell’immigrazione. Udine, 13-20-27 aprile e 4 maggio. “Oro Blu” - convegno organizzato dal Club Unesco Di Udine: introduzione del presidente dl Club Unesco Renata Capria D’Aronco e del presidente del CeVI Marco Iob; Interventi di Uberto Fortuna Drossi, presidente IV commissione permanente del consiglio regionale del FVG, e di Marco Emanuele, responsabile per gli Enti Locali del comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua. APRILE 2005 “Teatro dell’acqua” le città rubate - spettacolo teatrale promosso dalla “Compagnia di Arti & Mestieri”. Udine, 27 aprile 2005. 18 | 19 — CEVI NEWS LUGLIO 2005 CRONOLOGIA “Friuli - Jequitinhonha. Quale rete di cooperazione per il Brasile?” - laboratorio sui temi della progettazione partecipata Nord-Sud, sui risultati raggiunti e sugli scenari futuri del progetto biodiversità e sulle possibili relazioni Friuli-Brasile. “Acqua e Balcani: per la pace, la democrazia e la cooperazione tra i popoli” - laboratori, proiezione di filmati, monitoraggio delle acque dell’Isonzo (Isonzo Day); partecipazione di una delegazione di studenti delle scuole di Mostar e di rappresentanti del Comitato Bosniaco per il Contratto Mondiale sull’acqua. Gorizia 20-21 maggio, 2005. NOTIZIE IN BREVE DAL CEVI “L’acqua in Italia. La legislazione in materia di gestione delle risorse idriche italiane: rischi, proposte alternative, prospettive future in Italia e in Friuli Venezia Giulia” - incontro pubblico organizzato e promosso dal Gruppo Bolivia del CeVI anche come occasione di riflessione sul problema della gestione partecipata della risorsa idrica attraverso il confronto tra la nostra realtà e quella Boliviana. “Assaggi culturali - Per l’acqua e per la terra. I Campesinos dello Jequitinhonha Brasile” incontro dibattito; intervento di Dimitri Munini. Pasian di Prato, 27 maggio 2005. GIUGNO 2005 Corso residenziale in preparazione dei “Viaggi di conoscenza ed esperienze di volontariato all’estero” organizzato nell’ambito del corso di formazione per operatori di solidarietà internazionale “Giustizia! oltre ogni emergenza?”. Andreis (PN), 2-5 giugno 2005. CRONOLOGIA “ETICAMENTE - Fontane, pozzi, lavatoi e oasi: luoghi di incontro e di pace” - all’interno delle giornate nazionali per un futuro sostenibile, per un’economia di giustizia e per i diritti dei popoli, incontro con Predrag Matvejevic, Emilio Molinari, Moni Ovadia e Massimo Moretuzzo. Teglio Veneto 4 giugno, 2005. “Gli uomini blu del deserto. I Tuareg a Pordenone” - Mostra fotografica promossa da Associazione “via Montereale”, club Unesco di Udine, CeVI, con il patrocinio del Comune di Pordenone. Chiostro superiore ex Chiesa di San Francesco Pordenone, 4-13 giugno 2005. 20 | 21 — CEVI NEWS LUGLIO 2005 “Lasciateci sognare… un mondo migliore!” - all’interno della settimana di musica, sport e solidarietà presso la Casa dell’Immacolata di don Emilio De Roja, intervento del CeVI sui temi della solidarietà e della cooperazione tra popoli. Udine, 5-12 giugno 2005. “Bolivia oggi. Tradizioni, lotte e speranze: immagini e musica per conoscere un popolo” incontro promosso dal Gruppo Bolivia del CeVI, impegnato nella realizzazione del progetto “Acqua e cittadinanza attiva a Cochabamba” per il sostegno alla partecipazione popolare e ai Comitati per l’acqua della città. Chiesa di San Cristoforo, Udine 9 giugno 2005. “Pace: lavori in corso… alle sorgenti dell’accoglienza” - collaborazione alla settimana di iniziative varie (mostre, film, concerti, tornei, incontri) sul tema della pace, della migrazione, della solidarietà; San Giovanni al Natisone, 20-30 giugno. CRONOLOGIA Nuovo punto informativo della Banca Etica nella sede del CeVI Nonostante la data non lasciasse presagire nulla di buono – correva il giorno venerdì 17 giugno – in questa giornata si è celebrato un significativo avvenimento per gli oltre 200 soci della Circoscrizione Locale della Banca Etica della provincia di Udine: l’inaugurazione del quarto Punto Informativo in provincia di Udine nella sede di Via Torino 77. Grazie alla disponibilità dell’Associazione Vicini di Casa e del CEVI e all’iniziativa di alcuni soci, la volontà di Banca Etica di essere quanto più possibile presente sul territorio è divenuta realtà. Quello aperto non è un recapito fisso della nostra unica promotrice finanziaria abilitata ad operare nella nostra Regione, ne’ tanto meno uno sportello bancario: i Punti Informativi sono semplicemente luoghi gestiti da volontari che possono fornire indicazioni sulla finanza etica in generale e sulle motivazioni che hanno portato alla fondazione di una banca rigidamente vincolata a principi di trasparenza, equità ed impegno a sostegno del Terzo Settore. L’intervento di uno dei quatto vice-presidenti di Banca Etica, Luigi Barbieri, con delega per il Nord-Est, anche questa volta non ha deluso le aspettative, tratteggiando in breve l’impegno internazionale di Banca Etica, impegnata a collaborare alla costruzione di altre banche etiche in Spagna, Svizzera e Francia e attraverso il Consorzio Etimos nella gestione dei fondi raccolti con gli SMS dopo il maremoto di dicembre in Sri Lanka, in par- ticolare con il microcredito a sostegno dei pescatori. Anche in Italia la banca sta crescendo molto positivamente: nei prossimi mesi è prevista l’apertura di 4 nuovi sportelli (Torino, Bari e, particolarmente significativi, Napoli e Palermo) ed il raddoppio degli attuali 20 promotori finanziari. Molto soddisfacente anche l’attività di ETICA SGR, che gestisce fondi comuni di investimento etici. Insomma un quadro più che positivo, anche nella nostra Regione, a detta di Alice Pesiri, la nostra promotrice finanziaria abilitata a tutte le attività pratiche e che potrà essere presente anche presso questo nuovo Punto Informativo. Recapiti telefonici: mattina 0432/478652 e pomeriggio 0432/548886 rif. Anna Il Cevi ha attivato il c/c presso BANCA ETICA - gli estremi sono: Banca Popolare Etica ABI 05018 CAB 12100 C/C 116029 CIN Q. È possibile quindi effettuare donazioni utilizzando sia i normali bonifici bancari, sia il bollettino bancario “FRECCIA” (da utilizzare presso tutte le banche al costo di un bollettino postale) in formato cartaceo o scaricabile on line dal sito del Cevi. NOTIZIE IN BREVE DAL CEVI MATERIALI FASCICOLO 21: FASCICOLO 22: ACQUA PER COCHABAMBA PROGETTO BIODIVERSITÀ E CULTURA CAMPESINA – JEQUITINHONHA Il fascicolo offre una panoramica sul contesto ambientale, economico e sociale della Bolivia, per poi concentrarsi sulla realtà del dipartimento e della città di Cochabamba, dove il CeVI sta portando avanti il progetto “Acqua e Cittadinanza Attiva a Cochabamba” finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il progetto, iniziato nel mese di ottobre 2004, è inserito in un programma “Acqua” più vasto che coinvolge l’intero dipartimento di Cochabamba. Il fascicolo, a partire da una descrizione geografica, storica e sociale della Vale do Jequitinhonha e da una descrizione sulla questione dell’acqua in Brasile e delle problematiche legate alle pratiche agricole che sbilanciano l’equilibrio ambientale naturale, descrive il progetto del CeVI “Biodiversità e cultura campesina”. freschi DI STAMPA 22 | 23 — CEVI NEWS LUGLIO 2005 MATERIALI FASCICOLO 23: FASCICOLO 24: SEBI TROVATO ACQUA E BALCANI: PER LA PACE, LA DEMOCRAZIA E LA COOPERAZIONE TRAI POPOLI COOPERAZIONE DECENTRATA UNA VIA PER LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE GOCCIOLO, IL BABAO E SABELINA. AVVENTURE D’ACQUA PER CRESCERE E CAPIRE Il fascicolo, oltre a una descrizione socio-economica e politica e a un’illustrazione della situazione idrica della BosniaErzegovina, si sofferma sulle iniziative che il CeVI, il Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua e diverse altre associazioni italiane hanno avviato per promuovere il tema dell’acqua come bene comune dell’umanità: il percorso, iniziato a maggio del 2004 a Gorizia, è proseguito con la Carovana per Mostar a luglio del 2004 e con la missione in Bosnia di novembre 2004, a cui hanno già fatto seguito altre iniziative non ancora riportate. Il fascicolo presenta un percorso di approfondimento sulla cooperazione decentrata: a partire da una breve analisi sull’evoluzione della cooperazione allo sviluppo in generale, delinea poi quali siano gli obiettivi, i punti di forza e di debolezza di un nuovo modo di pensare la cooperazione. Necessariamente viene dato rilievo alla normativa di attuazione e di finanziamento del contesto europeo, nazionale e regionale, che esplicita quali siano gli attori della cooperazione decentrata e quali le modalità di intervento. Gocciolo, il Babao e Sabelina rientra tra i materiali prodotti nella Campagna “Acqua bene comune dell’umanità”; è un fumetto che, a partire dalle esperienze emotive e di conoscenza dell’elemento acqua, permette a insegnanti e genitori di trattare le tematiche, all’acqua connesse, con la voce dei bambini. FRESCHI DI STAMPA EMI, Bologna 2005 swenIV E CEVI VIA TORINO, 77 33100 UDINE, TEL. 0432 54 88 86 FAX 0432 48 69 29 WWW.CEVI.COOP [email protected] BANCA POPOLARE ETICA ABI 05018 CAB 12100 C/C 116029 CIN Q