Anno 3, n. 1 - Istituto "Albert"

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Anno 3, n. 1 - Istituto "Albert"
Albert Magazine
“A volte ritornano”: giornalisti vecchi e nuovi
Care lettrici e cari lettori,
ben ritrovati!
Anche quest‟anno abbiamo deciso di continuare la
nostra esperienza giornalistica e la redazione si è
ringiovanita con l‟ingresso
di alcune nuove ragazze
della classe 1AES Egle
Cordero e Eleonora Russo,
Kristel Bena della IIIBS e
naturalmente ci sono le
storiche della 5AS Emanuela Di Benedetto e Marta Machetta e...vi ricordate
il nostro caro amico latinista? Lui, Vittorio Quartetti
della 4°AL!! Ritorneremo
con gli articoli di cronaca,
racconti delle prime uscite
precedenti al blocco gite,
ricette, ecc.
Volevamo ringraziare la
professoressa Macario Ban
che anche quest‟anno ha
proposto questo grande
progetto che contraddistingue il nostro Istituto, e i
collaboratori che ci hanno
fatto pervenire gli articoli.
Vi invitiamo a scriverci
riguardo a cosa succede
nel vostro piccolo mondo
scolastico o a parlare di
vostre passioni e hobby.
Per chi volesse partecipare
agli incontri della redazione e entrare a far parte di
questo gruppo molto simpatico e affiatato, sappia
che ci ritroviamo il venerdì
dalle 14.00 alle 15.00 nel
laboratorio di informatica
al piano terra. Siamo aperti, naturalmente, a consigli
e critiche da parte del nostro grande pubblico.
Vi auguriamo un felice
Natale e un gioioso anno
nuovo. Un grande saluto
La Redazione
Albert Magazine
Anno 3, Numero 1
22 dicembre 2012
Sommario:
Nuovi rappresentanti 2
Gite per conoscersi
3
Rivoli per ricordare
3
Comenius in Polonia
4
Stage editoriale SEI 5
“Armi a scuola”? L‟Albert risponde!
Giornata del liceo
6
delle Scienze Umane
La scuola è uno dei tanti specchi della società: un luogo formato da molte persone con
caratteri diversi, ognuna con i propri pregi e difetti.
Il nostro Istituto è formato da 1050 ragazzi e alcuni di noi sono stati perquisiti dalla
Guardia di Finanza, che ha trovato quantità di sostanze stupefacenti e armi nascoste tra
i libri di testo. Il 20 dicembre, dopo un mese dall‟accaduto, si legge su Il Risveglio:
"Armi a scuola, shock all’Albert" e su La Stampa:"Coltelli e manganelli nascosti tra i
libri dei ragazzi dell'Albert". A noi non sembra giusto che l‟autore di questi articoli,
Gianni Giacomino, abbia enfatizzato così la situazione: casi di questo genere accadono
solo all‟Albert? La pubblicazione di questi articoli non solo danneggia il nome della
nostra scuola ma è un aggravante per le future iscrizioni delle nuove generazioni che
avverranno a gennaio.
Proprio per questi motivi invitiamo studenti, professori e tutto il personale scolastico a
rispondere, attraverso Albert Magazine, alle gravi accuse in modo che si possa comprendere che fatti di questo genere sono accaduti, accadono e accadranno in diverse
scuole. È meglio una scuola che concorda con la Guardia di Finanza controlli nelle aule
o una scuola che non li autorizza? Le parole sono pietre e sono potenti: chi ha per mestiere il privilegio di usarle dovrebbe soppesarne le conseguenze, non solo quelle economiche della propria testata. O forse dobbiamo credere di avere avuto l‟onore della
prima pagina perché non c‟erano notizie più “scioccanti” di quello che è successo da
noi un mese fa?
Marta Machetta 5AS, Vittorio Quartetti 4AL
Gita a Col San Giovanni
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AL VIA LA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO
LEGENDA GIOVANI:
QUATTRO LE CLASSI
PARTECIPANTI NEL NOSTRO ISTITUTO
LA 5ASS A GENOVA PER
ESPLORARE E COMPRENDERE LA VITA
DELL’IMMIGRATO ITALIANO DI FINE ‘800
Ecco a voi i nuovi rappresentanti d‟Istituto a cura di Eleonora Russo e Egle Cordero
Abbiamo posto a tutti i rappresentanti le seguenti domande, ed ognuno di loro ci ha risposto a modo suo.
-Perchè ti sei candidato/a?
-Che propositi hai per il futuro dell' Albert?
MATTIA FORNASIERO:
Anni fa frequentavo l'Istituto
Galilei, una realtà completamente diversa da quella di
Lanzo. Studenti di quinta e di
prima sono allo stesso livello
e i professori, assieme al preside, sono complici degli
alunni in quanto li supportano nelle attività scolastiche
ed extra-scolastiche. Quindi
mi son detto: perchè non proporlo anche qui? È ovvio che
per farlo avevo bisogno di
raggiungere questa posizione.
Sostanzialmente, a differenza
di molti altri, mi sono candidato con l'intenzione di rendere più piacevole l'andare a
scuola piuttosto che puntare
tutto sulla ''rivoluzione'', che
come ben sappiamo è parecchio difficile da attuare senza
risorse monetarie.
ERIKA CARDONE: Mi sono
candidata perchè ho sempre
visto i rappresentanti come
punti di riferimento, così ho
deciso di diventarlo anche io.
Però, come rappresentante,
non mi ritengo il ''capo'' degli
studenti, ma solamente un
portavoce. Penso che tutti gli
allievi dovrebbero avere il
diritto di esprimere le proprie
opinioni e sarebbe molto
utile se ognuno facesse conoscere le proprie idee. Uno dei
miei desideri in quanto rappresentante è quello di cambiare il clima della scuola, sia
in senso letterale, risolvendo
il problema del freddo, sia in
senso di spirito scolastico,
spingendo tutti gli studenti a
frequentare questo luogo più
volentieri.
LORENZO MOLINERO: Mi
sono candidato perchè ho
avuto molte idee per migliorare le condizioni della scuola e ho voluto prendere questo impegno in quanto sapevo di poterlo gestire con molta serietà e responsabilità per
il bene dei miei compagni,
nonché amici. Alla base della
mia candidatura c‟è l‟idea di
creare una scuola pubblica,
laica e solidale. Inoltre vorrei
aumentare i laboratori extrascolastici, magari attuando
dei dibattiti su argomenti
inerenti
alla scuola.
DANIELE REANO: Ho maturato la decisione di candidarmi a rappresentante per
creare una discontinuità rispetto al passato, in quanto
precedentemente non era mai
stata presa una linea decisa.
Inoltre ritengo che in quinta
sia molto importante dare un
contributo a questa scuola che
a sua volta mi ha dato tanto.
Il centro dell‟azione dei rappresentanti dovrebbe essere
quello di organizzare assemblee che non siano solo motivo di svago ma anche tempo
speso in attività formative in
maniera differente dalla classica lezione. Come fare? Invitando gente professionista
dall‟esterno, cercando di collaborare con preside e insegnanti perché “siamo tutti
sulla stessa barca”. In tutto ciò
bisogna tenere presenti le richieste
provenienti “dal
basso”, coinvolgendo attivamente gli
studenti che hanno
intenzione di impegnarsi per la nostra
scuola.
Collettivo Albert: idee per il 2013
Riportiamo le idee emerse durante il collettivo del 4 dicembre, organizzato dai nuovi rappresentanti d‟Istituto, nell‟ordine Mattia
Fornasiero, Erica Cardone, Lorenzo Molinero e Daniele Reano.
Riunione davvero, davvero, davvero, davvero, interessante.
Abbiamo tirato fuori le idee per parecchi laboratori, ma servono volontari volonterosi con la voglia di informare e tenere dibattiti. Ti sembra di sentir parlare di te? Sì, mi sto riferendo a te, essere umanoide che sta leggendo, TU servi alla TUA SCUOLA,
TU puoi aiutare gli ALTRI STUDENTI, portando informazione e incoraggiando la discussione! Rendiamo questa assemblea
un'occasione per crescere insieme! Per il momento le idee sono:
-Laboratorio di teatro, di arte, di musica
-Disegno fumettistico
-Dibattiti su: pena di morte, aborto, omosessualità, eutanasia, dipendenze
-Incontro con ex-studenti Albertini
-Storia della musica e confronto con la musica degli ultimi tempi (già tre iscritti)
Si pensava di organizzare le assemblee a “giornate”: un'assemblea di laboratori-dibattiti, un'assemblea-film, un'assemblea per i
recuperi. Niente security. Qualche anima pia si offre di fare il gorilla per un giorno davanti agli ingressi? Infine la questione band
della scuola {TAN TAN TAN TAAAN}: qualcuno è interessato?
Ho già detto che è stata un'assemblea davvero interessante? Grazie a tutti per la partecipazione!
Francesca Brunello 4 alberghiero
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Albert Magazine
Cercasi Sant‟Ignazio disperatamente I sentimenti nel bosco
Il giorno 17 ottobre le classi
1AES,1BS e 2BL hanno partecipato ad un'escursione al santuario di Sant'Ignazio accompagnati
dalle professoresse Macario Ban
e Perucca, e dai professori Masera e
Morella. Durante la
giornata si sono impegnati a “scalare” e
osservare le montagne della valle. Proseguendo verso la
destinazione hanno
sostato in alcuni
punti essenziali, per
esempio davanti alla
chiesa di San Giovanni o
di Margaula.
Una volta arrivati hanno
potuto osservare l'entrata
del santuario ed un paesaggio sorprendente.
Secondo noi il fine di
questa escursione è stato
quello di mostrarci il paesaggio che circonda la nostra
scuola in tutta la sua bellezza,
specialmente dal punto di vista
visivo come dimostrano i colori
a dir poco sublimi delle piante, e
di farci capire quanto può essere difficoltoso camminare
sui sentieri di montagna. Inoltre è stato
molto utile per conoscerci meglio
all'interno della nostra classe.
Una passeggiata
educativa. Scopo:
conoscere meglio il
territorio dove la
scuola è collocata e
recuperarne un pezzo di storia.
La classe 1AES
venerdì 26 ottobre,
con la professoressa Demitri e il professor Magnolia, ha fatto una "passeggiata" nel bosco che si trova appena superato il centro storico di Lanzo, passando dalla Torre medioevale, in direzione della
frazione di Margaula. Un tuffo nel passato con cui
la classe ha cercato di immaginare la vita delle persone che vivevano lì un tempo. In particolare gli
studenti si sono soffermati a riflettere sul ''sentiero
dei morti", chiamato così perché durante i funerali,
per portare a spalle i defunti al cimitero, si doveva
per forza passare di lì. I professori hanno deciso di
far fare ad ognuno il percorso per conto proprio,
così che ci si potesse concentrare sulle proprie sensazioni, raccogliendo più informazioni sensoriali
possibili, e poi immaginando che il bosco prendesse vita e che, in quel preciso momento, delle persone stessero svolgendo le loro vite.
Egle Cordero, Eleo- Egle Cordero, Eleonora Russo
nora Russo 1AES
1AES
Giorni di piombo: un tuffo nel passato degli anni „70
“La storia siamo noi”. Così si intitola
il programma condotto da Giovanni
Minoli su Rai3, che affronta le grandi
questioni della nostra storia.
E per riflettere sul concetto della storia
che ci appartiene il 27 ottobre le classi
5AS e 5AL si sono recate al Castello
di Rivoli, sede del Museo d‟Arte Contemporanea, e hanno visitato la mostra
“La storia che non ho vissuto
(testimone indiretto)”, così intitolata
perché incentrata sul tema degli Anni
di piombo che la nostra generazione
non ha vissuto direttamente.
Prima di tutto, accompagnati dalle
guide, hanno visitato le stanze contenenti le opere di sette giovani artisti
italiani i quali hanno deciso di rappresentare, ognuno dal proprio punto di
vista, uno o più dei diversi eventi tragici che hanno colpito l‟Italia nei cosiddetti Anni di piombo.
Tutte opere molto particolari e rappresentative: “Genealogia damnatio memoriae” che, con una serie di date e
Anno 3, Numero 1
luoghi incisi su degli alti fusti, propone una tragica sequenza di fatti di sangue; oppure “Muri di piombo”, una
serie di cinquanta fotografie scattate
dall‟artista nei luoghi dei delitti, lo
stesso mese nel quale erano accaduti,
assumendo il punto di vista della vittima, dell‟assassino o dei testimoni e
accompagnati da stralci di articoli di
quotidiani dei giorni delle stragi.
Dopo la visita alla mostra, che ha molto colpito i ragazzi, le classi hanno
assistito ad una conferenza sul caso
Moro: innanzitutto hanno guardato la
puntata de “La storia siamo noi” sul
rapimento e l‟omicidio dell‟ onorevole
Aldo Moro nel 1978; dopodiché Federico Lodoli, uno dei collaboratori del
programma di Rai3, che ha contribuito
al progetto della mostra e
dell‟organizzazione degli incontri, ha
spiegato ai ragazzi ciò che dal video
non emergeva sul caso, rispondendo
alle loro domande.
Stessa formula il 17 novembre, quan-
do le due classi, insieme ad alcuni
rappresentanti di VASS, sono tornate
al Castello di Rivoli per assistere alla
conferenza sul caso della strage di
Bologna, avvenuta nella stazione della
città il 2 agosto 1980 e che, con 85
vittime, è stato uno dei più gravi attacchi terroristici del secondo dopoguerra. Questa volta a rispondere alle domande dei ragazzi c‟era Piero Corsini,
uno degli autori de “La storia siamo
noi”.
Questi incontri sono stati molto importanti, nonché interessanti, sia per i
ragazzi che per le insegnanti, perché
hanno permesso di conoscere e approfondire una parte della storia italiana
che viene troppo spesso dimenticata,
nonostante le sue conseguenze si riflettano ancora oggi.
Emanuela Di Benedetto
Marta Machetta 5AS
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I ragazzi del Progetto Comenius volano in Polonia
Inviati speciali in Polonia. Dal 14 al
20 ottobre 2012 noi sei ragazzi di 4B
e 5B dell'alberghiero abbiamo partecipato all‟ultima mobilità all‟estero
del progetto Comenius “We are what
we eat”.
Accompagnati da tre dei nostri insegnanti abbiamo avuto la possibilità
di scoprire realtà molto diverse del
territorio e dell‟economia polacca,
visitando un moderno panificiobiscottificio, vedendo preparare, preparando e cuocendo il pane come
facevano in passato nell‟antico villaggio di Kolbuszowa, dove oggi è
ancora possibile ammirare il parco
con il suo museo delle antiche tradizioni locali.
Frequentare alcune lezioni in lingua
polacca nelle classi dei ragazzi che
ci hanno ospitato a casa loro durante
la settimana di scambio non è stato
semplice, ma la nostra gioia è stata
massima quando ci siamo accorti di
riuscire ad interagire con studenti e
insegnanti anche in quella situazione.
All‟interno della scuola abbiamo
anche partecipato ad alcune attività
sportive e ci siamo cimentati nella
preparazione di piatti tipici polacchi,
soprattutto quella cheese cake che ci
aveva dato qualche problemino di
realizzazione, in fase di prova, nelle
nostre cucine, a Lanzo.
La mobilità in Polonia ci ha anche
offerto la possibilità di visitare Cracovia, con la sua stupenda piazza del
mercato e il castello di Wavel, la
residenza di Lancut ed il museo delle
carrozze, oltre alla cittadina di Rzeszow. Uno spazio molto importante
lo ha poi avuto la visita al campo di
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concentramento di Oswiecim, meglio conosciuto come Auschwitz.
A scuola ci eravamo precedentemente documentati dal
punto di vista storico, attraverso una pubblicazione in
inglese, ricca di foto scattate all‟interno del museo,
circa il significato di quel
luogo e su quanto saremmo
andati a vedere. Tutti gli
studenti che hanno partecipato a
quell‟uscita hanno affrontato di buon
grado anche una levataccia alle quattro
del
mattino
perché
quell‟appuntamento era troppo importante per tutti noi. L‟impatto con i
luoghi è stato molto toccante: nonostante la presenza di migliaia di visitatori, nel campo non si udiva neanche una voce, poiché tutti quanti erano concentrati e cercavano di immedesimarsi nelle condizioni in cui i
deportati di tutta Europa avevano
vissuto gli ultimi periodi della loro
vita.
L‟esperienza in Polonia ci ha
aiutato ad abbattere le barriere psicologiche che ci impedivano, in altre situazioni, di
parlare in inglese, riuscendo
anche a migliorarlo; abbiamo
poi avuto la possibilità di
conoscere un Paese che forse
altrimenti non avremmo mai
deciso di visitare, venendo a
contatto con la sua storia, la cultura e
la cucina. Senza dimenticare che ci è
stata data l‟opportunità di conoscere
tantissimi ragazzi, non solo polacchi,
ma anche provenienti da Portogallo,
Belgio e Grecia.
La nostra è stata un‟estate di lavoro,
per approntare con l‟insegnante di
inglese tutti i materiali, multimediali
e non, che sarebbero stati presentati
durante la mobilità in Polonia: libro
internazionale della ricette light del
progetto e glossario di cucina nelle
sei lingue, nonché le nostre presentazioni ed un prodotto in Power Point
che spiegasse le caratteristiche dei
piatti light regionali che andavamo a
far conoscere all‟estero. Siamo comunque tutti d‟accordo che, se si
presentasse un‟altra opportunità così,
non ci penseremmo due volte e ci
daremmo da fare per parteciparvi. A
tutti gli studenti dell‟Istituto, a cui si
offrisse la possibilità di collaborare
ad un progetto simile, diciamo: non
siate indecisi, è una grande opportunità per maturare e arricchire le vostre conoscenze… Non fatevela
scappare! Ad aprile il nostro Istituto
ospiterà l‟evento finale del progetto
Comenius e saremo noi ad accogliere presso le nostre famiglie i ragazzi
degli altri Paesi. Cercheremo di fare
del nostro meglio e speriamo di riuscirci, predisponendo attività coinvolgenti.
Saremo le hostess, i cuochi, i fotografi, gli intrattenitori, le guide, gli
interpreti in italiano delle quatto delegazioni in visita e ci cimenteremo
anche in una performance musicale
con alcuni insegnanti.
Sara Camaioni, Michele Sicignano,
Francesca Brunello, Andrea Ballerini, Riccardo Vercoglio, Beatrice
Rosso
Albert Magazine
Legenda Giovani: al via la terza edizione
Anche quest‟anno la nostra scuola
partecipa al progetto Legenda Giovani, organizzato per il terzo anno dal
Comune di Ciriè, dalla Biblioteca Civica Alvaro Corghi di Ciriè e dalla
libreria Ubik.
Una giuria di preselezione formata da
alcuni insegnanti delle scuole del territorio, tra cui le nostre professoresse
Macario Ban e Napodano, è stata incaricata di leggere durante la scorsa estate i ventuno libri che le case editrici
hanno inviato per il progetto, per poi
selezionare i nove da assegnare alle
classi partecipanti. Il principale criterio è che i libri siano indirizzati ai ragazzi, quindi scritti da autori giovani o
con protagonisti giovani o su tematiche adolescenziali.
Il 25 settembre la giuria si è riunita
nella sala consiliare per la scelta; dopo
un‟attenta analisi e vari confronti sono
state assegnate alla giuria studentesca
le seguenti opere: “Radiopirata” di
Carofiglio, “Solo con un cane” di Ma-
sini, “Il mio inverno a Zerolandia” di
Predicatori per le classi seconde;
“Corpo libero” di Bernardini, “Il negativo dell‟amore” di Colombo, “La
sfuriata di Bet” di Frascella per le terze; “Il senso dell‟elefante” di Missiroli
e “Tutti i colori del mondo” di Montanaro per le classi quarte.
Eccetto il fatto che le quarte avranno
solo due letture poiché non si è riusciti
a trovarne, tra quelle inviate, una terza
adatta, il regolamento rimane invariato: le classi partecipanti, dopo aver
letto le opere, dovranno compilare una
La biblioteca? È in 1AES
scheda di valutazione che servirà ad
assegnare un punteggio ai diversi libri;
tra questi, infatti, a concorso terminato, verranno selezionati i tre più graditi
(uno per categoria) e gli autori verranno invitati a Ciriè per ritirare un premio. Inoltre i ragazzi possono partecipare, dopo la lettura, singolarmente
con la stesura di una quarta di copertina o di una recensione, nonché in
gruppo con un video o un spot pubblicitario del loro libro preferito. Anche
in questo caso, a concorso terminato, i
tre lavori per ogni categoria giudicati
migliori dalla giuria verranno premiati.
Le classi partecipanti del nostro istituto saranno 3AS e 3BS con la professoressa Napodano e 3BES e 4BSS con la
professoressa Savant.
Insomma, ragazzi, immergetevi nel
fantastico mondo della lettura e ...
buon divertimento!
Emanuela Di Benedetto 5AS
SEI: uno stage speciale
La biblioteca? È in 1AES. In attesa che riapra la biblioteca
d‟Istituto – che i docenti non riescono più a tenere aperta a causa
dei tagli e della mancanza di fondi – in 1AES, su proposta della
professoressa di Italiano, gli studenti hanno “costruito” una piccola biblioteca di classe.
Ognuno ha portato un libro che aveva letto, accompagnato da una
breve recensione scritta su un post-it. I ragazzi hanno aderito con
entusiasmo portando molti libri e da subito hanno iniziato a fare
gli “scambi” dei testi. Questi vengono appuntati su un registro
apposito: tutti coloro che prendono in prestito un libro devono
scrivere il proprio nome, la data di prestito e di restituzione, il
titolo del testo e la propria firma.
Finora quasi tutti hanno preso in prestito almeno un libro, molti
più di uno. «Questa biblioteca – afferma uno studente della classe
- è importante per noi ragazzi perché possiamo leggere libri consigliati da un amico e leggere a questa età è molto importante. È un'
idea utile che dovrebbe essere seguita da tutte le classi». E infatti
anche in altre classi si è arrivati a questa soluzione, che tampona
la momentanea chiusura della biblioteca d‟Istituto (che pare riapra in primavera!) e che permette agli studenti di
condividere dei libri che hanno amato
scambiandosi opinioni e suggerimenti
sulle trame più avvincenti.
Dal 25 al 28 giugno io e altri sei ragazzi provenienti dagli istituti Fermi-Galilei e D‟Oria di Ciriè abbiamo partecipato a uno stage presso la casa editrice SEI di Torino. L‟iniziativa era una
sorta di premio per i supergiurati della seconda
edizione di Legenda Giovani, il concorso di letteratura organizzato dal Comune di Ciriè e ricolto
alle scuole superiori del territorio. Lo stage è stato proposto e coordinato dal professor Vincenzo
Jacomuzzi, presidente della giuria di Legenda.
In quei quattro giorni, oltre ad aver visitato lo
stabile, conosciuto lo staff ed esaminato le varie
tappe che portano alla nascita di un libro, siamo
stati invitati a trasformare una bozza in un libro
vero e proprio.
Una volta divisi in tre gruppi io e un‟altra ragazza abbiamo lavorato alla redazione correggendo
la bozza da eventuali errori; i ragazzi provenienti
dal grafico pubblicitario del D‟Oria si sono occupati della parte grafica mentre altre tre studentesse hanno organizzato la parte pubblicitaria immaginando di dover portare il libro a un‟ipotetica
pubblicazione.
A mio parere questo stage si è rivelato molto utile e divertente, soprattutto grazie alla gentilezza
Roxana Gimbou 1AES con cui siamo stati ospitati.
Claudia Rapello 4AL
Anno 3, Numero 1
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Giornata del liceo delle Scienze Umane: come è andata
Venerdì 16 novembre si è svolta
all'Istituto Albert la "Giornata delle
Scienze Umane", durante la quale gli
allievi delle classi prime del Liceo
delle Scienze Umane si sono riuniti
e, insieme, hanno partecipato a diverse attività di studio, di dibattito e
conviviali. Molto semplice l'intento
dei professori organizzatori: mostrare ai ragazzi del primo anno il Liceo
e le materie di insegnamento sotto
una luce diversa, meno scolastica e
più coinvolgente. In una scuola dove
le scienze umane costituiscono discipline di indirizzo, tutti si sono dimo-
strati spontaneamente interessati alla
psicologia e alla pedagogia di cui si
è dibattuto per l'intera mattina. Un
interesse sostenuto anche grazie
all'indirizzo Alberghiero "vicino di
casa", i cui alunni hanno preparato la
colazione di metà mattina e il pranzo
a conclusione dei lavori.
Nel corso della giornata, ex allievi
del Liceo hanno raccontato le loro
esperienze universitarie e hanno brevemente presentato i contenuti delle
loro tesi di laurea sempre nell'ambito
delle Scienze Umane. Successivamente il tema della difficoltà e dei
disturbi di apprendimento ha rappresentato il motivo conduttore psicopedagogico di un documentario
(Come può essere così difficile) e di
un film (Stelle sulla terra), i cui contenuti si sono rivelati non solo molto
interessanti ma anche con un forte
impatto emotivo sui giovani spettatori. Ed è bene che così sia stato,
perché far nascere la passione per lo
studio e il piacere di andare a scuola
è il miglior regalo che l'Albert possa
fare ai suoi studenti.
Professor Ivo Magliola
“Stelle sulla terra”: un film per riflettere
Durante la giornata delle Scienze Umane, le classi partecipanti hanno seguito la visione del
film “Stelle sulla terra”.
Questa pellicola del 2007 prodotta da Bollywood, il cinema indiano, è stata mostrata alle classi in quanto tratta di una tematica molto interessante quando si parla di infanzia e istruzione.
Il suo protagonista di 8 anni Ishaan Nandkishore Awasthi, infatti, ha grandi difficoltà a scuola
e, dopo un incontro dei genitori con gli insegnanti, viene mandato in un collegio. Anche qui
non riesce a fare progressi, in quanto tutti lo ritengono un bambino svogliato e poco intelligente; solo il nuovo maestro di arte, Ram Shankar Nikumbh, capirà che il bambino è affetto
da dislessia e cercherà di prendersi cura di lui. Rimasto colpito dalle sue grandi capacità artistiche, indice una gara di pittura, che
fa tornare il sorriso sul volto di Ishaan.
Emanuela Di Benedetto
5AS
Calerà il sipario? Possibile sospensione dell‟AlberTeatro
Gentili lettori, tutti voi sapete che in
questi ultimi tre anni la compagnia
teatrale “AlberTeatro” ha illuminato
la scena di molti palcoscenici della
provincia con i suoi tre grandi spettacoli che hanno riscosso successo
tra il pubblico a tal punto che il
gruppo ha dovuto mettere in scena
più di cinquanta repliche, anch‟esse
con esito positivo. Purtroppo, da
quest‟anno, è giunta notizia presso il
nostro Istituto che il regista della
compagnia teatrale, il professor Oscar Malusa, potrebbe essere trasferito in un‟altra sede, a causa di questioni burocratiche dipendenti dal
Ministero dell‟Istruzione e della provincia di Torino. Lo scioglimento
della compagnia e la perdita di questa attività significherebbe la scomPagina 6
parsa di un simbolo che, per questi
ultimi anni, ha contraddistinto il nostro Istituto nel territorio della provincia. Per questo motivo abbiamo
voluto ripercorrere i progressi conseguiti:
Vieni qui che ti ammazzo di botte
(a.s. 2009/2010): regia di Emilio
Lucurcio e musiche di Oscar Malusa. Lo spettacolo riscuote un grande
successo fin dalla prima rappresentazione al Taurus di Ciriè : si susseguono quasi quindici repliche.
Facciamo 2 ki@kkiere (a.s.
2011/2012): regia e musiche di Oscar Malusa. La rappresentazione è
subito accolta con grande stupore da
parte del pubblico e dalle scuole del
territorio che ne richiedono la messa
in scena nei loro teatri. Si arriverà a
13 repliche.
Pullman Gran Turismo(a.s.
2012/2013): regia e musiche di Oscar Malusa. La commedia, di cui
sono fissate le repliche a partire da
gennaio 2013 nelle scuole del territorio, acquisisce ora dopo ora maggior successo e continuano le prenotazioni per la visione di questo
“colossal” che sta sconvolgendo i
palcoscenici.
Vittorio Quartetti
4AL
Albert Magazine
Genova: “Quando gli immigrati eravamo noi”
Immagini fotografiche, documenti,
testimonianze e informazioni audiovisive sono state oggetto di visita
degli alunni delle 5A e B del Liceo
delle Scienze Sociali il 5 ottobre
scorso.
Il Museo del Mare Galata di Genova
è in grado di fornire una vasta gamma di reperti testimonianti il grande
evento avvenuto tra il 1892 e il
1914: l'emigrazione. L'obiettivo
principale di questo progetto è mostrare come Genova, città di mare,
ma anche città di contadini, è stata la
protagonista principale di un evento
che ha cambiato la vita di molte famiglie italiane, e di come un avvenimento storico, al quale solitamente
ci approcciamo guardandolo da lontano, come se fosse distante da noi, è
proprio accaduto “sotto i nostri occhi”. E' senza dubbio un fenomeno
di memoria collettiva degli italiani.
Grazie all‟aiuto di un percorso guidato all‟interno della mostra interattiva, i ragazzi hanno potuto percorrere visivamente e cognitivamente il
processo che ogni immigrato italiano
doveva subire per poter imbarcarsi
su di un battello malsano e pericoloso, rischiando anche la propria vita
per raggiungere uno sperato paradiso
in luoghi lontani quali gli Stati Uniti
o l‟America Latina.
Sensibilizzare, informare, far conoscere, immedesimarsi nell'altro sono
stati i motivi che hanno spinto le
professoresse D'Ambrosio, Agodi,
Macario Ban e Savant ad organizzare quest'uscita.
Le due classi, attraverso un viaggio
d‟istruzione nella città portuale più
importante d‟Italia, hanno cercato di
approfondire
e
interiorizzare
l‟argomento
che,
all‟inizio
dell‟anno, hanno affrontato in modo
interdisciplinare in molte materie:
l‟immigrazione italiana e le sue conseguenze sul tessuto sociale nazionale e mondiale. Prima di tornare gli
studenti hanno visitato il nuovo museo dedicato al poeta della città, Fabrizio De André, dopo aver fatto
visita alla sua tomba al cimitero monumentale di Staglieno, un altro luogo d‟impatto per la Storia celebrata
dai suoi monumenti funebri, fra cui
quello di Giuseppe Mazzini.
Il viaggio d‟istruzione ha molto coinvolto le classi, incrementando le
loro conoscenze sull‟argomento che
sarà portato all‟esame di maturità da
alcuni dei ragazzi.
Jessica Pavan, Martina Ozella
5ASS
Le tre S: studio, sport e…svago per far incontrare due classi
Un'uscita didattica dovrebbe sempre
avere come obbiettivi la formazione
dell'alunno e un po' di sano divertimento. La gita della 5ASS e della
3AS è sicuramente andata oltre a tali
propositi, riuscendo a far conciliare
in neanche due giorni cultura, sapere, senso di collettività e sport. Il
merito di tutto questo è indubbiamente da ricercarsi nella minuziosa
organizzazione svolta dalle professoresse D'Ambrosio, Macario Ban e
Perucca.
Le due classi sono partite con il pullman il pomeriggio del 18 ottobre
per raggiungere Col San Giovanni,
una classica località montana della
Val di Viù, dove i boschi e la natura
incontaminata la fanno da padrone.
Anno 3, Numero 1
Molto particolare la casa che ha ospitato i partecipanti: un ex convento
in pietra dei primi del „900, dove il
caldo sicuramente non rappresentava
il punto di forza.
La prima attività svolta dai ragazzi
consisteva nella lettura di una parte
del libro di Umberto Galimberti
“L'ospite inquietante”: gli alunni si
sono divisi in gruppi, ovviamente
con componenti di classi diverse, e
hanno affrontato e discusso sul nichilismo, tema particolarmente delicato e attuale. In serata i ragazzi,
improvvisandosi cuochi, hanno preparato una squisita polenta. Gli alunni e le professoresse si sono trasformati in una “catena di montaggio”:
ognuno aveva un preciso compito da
eseguire e si respirava aria di sana
convivenza.
Le due classi, dopo aver cenato, si
sono confrontate sull'argomento affrontato nel pomeriggio, alimentando un dibattito su tematiche civili e
culturali. Cosa c'è di meglio di un
educato e rispettoso scambio di idee?
La mattinata seguente è stata dedicata allo sport. I ragazzi hanno esegui-
to una prova di orienteering, un'attività che richiede una grossa capacità
di orientamento e concilia quindi
abilità fisiche e intellettive. Non è
riduttivo dire che, sicuramente, attraverso l'uscita didattica gli alunni
partecipanti hanno arricchito il loro
bagaglio di esperienze, capendo il
vero significato di integrazione e
collettività che forse non avrebbero
mai imparato studiandole sui banchi
di scuola.
Gabriele Guanti 5ASS
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Poesia delle cose belle Giochi di Archimede
Il cuore aspetta con ansia
le ore, per conoscere la pace.
L‟amore aspetta di conoscere
qualcuno che si vuole amare e vivere in pace.
Il Sole è pronto ad illuminare
il mondo che sorride a
tutti i pianeti che gli passano
vicino e lo salutano.
La notte è pronta ad addormentare
tutti sulla terra e a
far fare dei sogni magnifici.
Oggi gli uccellini cinguettano
e c‟è un bellissimo sole.
È una magnifica giornata per
andare all‟aperto a giocare e
andare a fare una passeggiata
con Diana il mio cane.
Scritta da Chiara Baima, una bimba di 8 anni
Il 22 novembre si sono svolti i Giochi di Archimede, le olimpiadi di matematica che ogni anno vedono impegnati due studenti per classe di tutte le
scuole d‟Italia.
Nel nostro Istituto c‟è stata una grande partecipazione; i ragazzi sono stati
suddivisi in biennio e triennio, in quanto le prove sono differenziate. Per il
biennio troviamo come primi tre classificati Pedrini Arianna 1BS, Costa
Salute Giulia 2AL, Najim Meryen 2BL; per il triennio invece Rolle Francesca 5AL, Somma Cinzia 4ASS, Sicignano Michele 4BTR.
Vi proponiamo uno dei quesiti, chissà che in futuro non tocchi a voi partecipare!
- Al 22 novembre 2012 il prezzo della benzina è dato per il 35% dal costo
del prodotto, che è formato a sua volta da diverse voci (petrolio, raffinazione, costi di distribuzione, ecc.); il costo del petrolio costituisce oggi il
24% del costo del prodotto. Sapendo che il primo gennaio 2013 il prezzo
del petrolio aumenterà del 10% e gli altri costi rimarranno invariati, di
quanto aumenterà il prezzo della benzina in tale data?
(A) 10% (B) 2,4% (C) 3,5% (D) 0,84 % (E) nessuna delle precedenti
Emanuela Di Benedetto, Marta Machetta 5AS
La redazione che ha costruito questo numero del giornalino scolastico è composta da: Egle Cordero, Emanuela Di Benedetto, Eleonora Russo, Marta Machetta, Vittorio Quartetti, Kristel Bena e la professoressa Tiziana Macario Ban.
Hanno partecipato inviandoci i loro articoli: Andrea Ballerini, Beatrice Rosso,
Claudia Rapello, Francesca Brunello, Gabriele Guanti, Jessica Pavan, Martina
Ozella, Michele Sicignano, Riccardo Vercoglio, Roxana Gimbou, Sara Camaioni e il professor Ivo Magliola.
Coltello in classe: torta shock all‟Albert
Vi invitiamo a scriverci le vostre idee,
notizie o articoli all‟indirizzo e-mail
[email protected]
Speriamo che questo numero vi sia piaciuto; noi
abbiamo fatto del nostro
meglio, come sempre (che
modestia!).
Vi auguriamo buone vacanze e non studiate troppo, mi raccomando.
Torneremo tra febbraio e
marzo con nuove e scottanti notizie per tutti voi.
Ecco come vengono utilizzati i coltelli dai ragazzi dell‟Albert: per
“squartare” un povero pupazzo di neve preparato dalla professoressa
D‟Ambrosio per festeggiare il Natale con le classi 3AS e 5ASS. Non è pericoloso per la vita di alunni e insegnanti...mal che vada se ne viene fuori con
un po‟ di carie ai denti o di mal di pancia!