Ecco AsApp, il «bla bla car» per gli oggetti
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Ecco AsApp, il «bla bla car» per gli oggetti
Valli Giudicarie e Rendena l'Adige domenica 27 dicembre 2015 BRIONE. Oggi la grande rappresentazione con 150 figuranti, tra cui sindaca e assessori Tutto il paese per il «Presepe vivente» Un’immagi ne dello scorso anno del Presepe Vivente di Brione, piccolo centro della Valle del Chiese sovrastante Condino BRIONE - Oggi pomeriggio alle 15 verrà rappresentato il più grande «presepe vivente» del Trentino in uno dei paesi meno abitati. E quanto propone Brione, il piccolo borgo del Valle del Chiese, che coinvolgerà circa 150 figuranti nella rappresentazione sacra. Un numero superiore a quello dei residenti (125) che di fatto saranno tutti coinvolti nella manifestazione sinora ospitata a Condino. La rappresentazione della Nati- ESTERIORI vità prevede decine di animazioni in strada o di riproposizione di antichi mestieri nei volti e nelle cantine del «Borgo Alpino» con l’utilizzo di strumenti antichi, alcuni dei quali risalgono all’Ottocento. Si potranno rivedere le professioni di una volta: falegnami, calzolai, filatrici della lana, artigiani del legno, lavorazione dei cereali. Tra i figuranti ci saranno anche i componenti della giunta comunale, con la sindaca Cristina Fac- cini, la vice Grazia Scaglia e gli assessori Michele Faccini e Franco Mattei. Sono previste delle corse di bus navetta da Condino per agevolare il flusso dei visitatori. In realtà per Brione si tratta di un ritorno al passato perché già trenta anni fa alla Messa di mezzanotte officiata da don Bruno Armanini la Chiesa era animata da un presepe vivente. Un ricordo storico importante, ma ovviamente non paragonabile al fa- scino legato ad un evento che oggi sarà capace di abbracciare l’intero abitato di Brione. Sono molte le curiosità legate a questa nuova edizione del «Presepe Vivente» di Brione: la Madonna sarà una ragazza di Condino come pure San Giuseppe, la cui mamma però è di Brione. Sui nomi nessuna indiscrezione è trapelata. Da segnalare anche i presepi ricavati da tronchi e radici esposti nei volti del borgo storico. L’idea di un bleggiano e di un bolognese per un servizio di spedizione rapido ed economico GIUDICARIE ESTERIORI - Si chiama AsApp, giocando con l’acronimo inglese A.S.A.P (= As Soon As Possible) che significa «il prima possibile», utilizzarla è più veloce che spiegarne il nome: si tratta di un’applicazione che mette in contatto chi viaggia in treno con chi ha bisogno di portare un pacco o un oggetto da qualche parte. Un servizio di spedizione, in pratica, basato sugli utenti della Community, nel quale chi spedisce dovrebbe riuscire a farlo pagando meno rispetto ad altri metodi di spedizione e chi porta il pacco mentre fa un viaggio in treno riceve un compenso che gli permette di abbattere i costi di viaggio. Ad inventarla il bleggiano Michele Foradori - chi non conosce il padre Giampaolo sfegatato tifoso dell’Inter e notissimo autista di Trentino Trasporti? - e il bolognese Francesco Bencivenni, 29 e 26 anni, entrambi con una laurea e qualche esperienza di studio e lavoro all’estero alle spalle. L’idea nasce a fine agosto da un’esigenza: Michele oggi lavora a Milano e da smemorato quale è, spesso dopo le visite ai suoi famigliari in trentino torna a Milano dimenticandosi invariabilmente qualche cosa, dalle scarpe da calcetto alle chiavi di casa. «Sono cose che non spediremmo mai per i costi, o delle quali abbiamo bisogno GIUDICARIE subito, tipo le chiavi – spiega Michele Foradori – quindi il servizio di spedizioni attuali non è adatto a rispondere a queste esigenze, vuoi per i costi, vuoi per la mancanza di flessibilità». Quindi i due amici, seduti ad un tavolino del bar, fra una pinta e l’altra, hanno pensato che si doveva pur poter fare qualcosa: e pensando alla già celebre applicazione «bla bla car» hanno immaginato che invece di persone si sarebbero potuti dare passaggi ad oggetti, ed è nata AsApp. Ci si iscrive, si lascia il messaggio di cosa si deve spedire o se si è in grado di portare oggetti con gli orari del proprio treno, e si entra in contatto: inizialmente le stazioni sono il centro di scambio dove avvengono ritiro e consegna del pacco, la App è capace di monitorare lo spostamento della persona che lo ha via gps e chi lo ha riceve un compenso che varia a seconda della lunghezza della tratta. Parlando di pacchi, nell’epoca del terrorismo, la domanda viene spontanea: «E se porto qualcosa di illegale, o ancor peggio qualcosa di pericoloso?». Ci abbiamo pensato - spiega Foradori - e c’è un controllo preventivo su chi si iscrive che deve darci documenti e email che verranno verificati; inoltre la forza di una Community sono i feedback ed essa stessa garantisce fiducia eliminando chi si dimostra inaffidabile. D’altronde, vale anche per bla bla car, solo che appare meno evidente ri- IN BREVE RANGO Canta della Stella Gran finale dei Mercatini di Natale, dalle 14, con la Canta della Stella. Per tutto il pomeriggio si potrà assistere alla rappresentazione della venuta dei Magi. Con loro 50 figuranti della Pro Loco e della Confraternita degli Stellari di Faedo. Ecco AsApp, il «bla bla car» per gli oggetti DENISE ROCCA 41 CIMEGO Mercatino natalizo Dalle 14, al mercatino, musica col Gruppo di Bagolino COMANO TERME Stasera Medioevo Stasera alle 20.30 nella Piazzetta del Natale rappresentazione medioevale di giullari, saltimbanchi, sputafuoco, magia e giocoleria. «Il prima possibile» Il bleggiano Michele Foradori, 29 anni, lavora a Milano e, smemorato com’è, dopo le visite ai famigliari in Trentino riparte dimenticandosi invariabilmente qualcosa, dalle scarpette da calcio alle chiavi di casa. Di qui l’idea, nata al bar parlando con l’amico Francesco Bencivenni, 26 anni, bolognese, di creare un servizio simile al «bla bla car», ma il trasporto di oggetti azinché delle persone. La nuova applicazione si chiama AsApp, dall’acronimo inglese A.S.A.P. (As Soon As Possible = il prima possibile) e pare che ci sia già un buon interesse spetto ad un pacco il cui contenuto non si vede, ma si porta anche in quel caso un estraneo a bordo. È la Community a garantire». L’idealtipo di utilizzatore di AsApp sono studenti e pendolari, all’inizio, lavoratori under 35, coloro che vivono in una città ma hanno luoghi di interesse anche in un’altra e quindi viaggiano spesso o hanno bisogno di spedire oggetti. «La speranza per il futuro - spiega Michele Foradori - intanto è che parta la cosa, il rischio di fallimento delle Start Up è tendenzialmente del 95%, quindi anzitutto partiamo. L’aspettativa per il 2016 è costruire una community di utenti solida, che significa una che si aggiri sui 20mila utenti. Una volta lanciata la community siamo convinti che la cosa prenderà piede e da alcuni test che abbiamo fatto l’interesse per un servizio così c’è». PELUGO Concerto piano e voce La Pro loco di Pelugo organizza, alle 21, il Concerto per pianoforte e voce alla Chiesa parrocchiale di San Zeno. Suona Katia Bonadiman, canda Erika Bonadiman. FIAVÉ Museo: visite gratuite In occasione delle festività natalizie, visite guidate gratuite al Museo delle Palafitte di Fiavé mercoledì 30 dicembre, sabato 2 gennaio alle 15; domenica 3 gennaio, alle 10 e alle 15. Prenotazione obbligatoria all’Apt Terme di Comano, tel. 0465-702626, entro le 18 del giorno prima. I Consorzi turistici del Chiese e Centrali verso strategie comuni Mercatini, sinergie per il futuro GIUDICARIE - Una volta quelle che non avevano da esibire piste o laghi, quarti di nobiltà e soldi venivano chiamate zone di turismo minore. Una volta. Oggi è diverso. Certo, le risorse economiche servono sempre, ma, come dice Diego Decarli dell’ufficio stampa dei Consorzi turistici del Chiese e Giudicarie Centrali, «le tecnologie permettono di avvicinare in tempo reale migliaia di persone, e puoi monitorarlo verificando i contatti in rete. Il mondo è cambiato. Poi ci vogliono le idee». E le idee nei due Consorzi sono arrivate attraverso la sinergia dei mercatini. Cimego era attivo da qualche anno, mentre Tione è arrivato buon ultimo in un panorama inflazionato. «Tant’è - confessa il presidente del Consorzio Giudicarie Centrali Daniele Bertolini - che io lo avevo sconsigliato. Ma l’assessore Mario Failoni lo ha fortemente voluto, e ha avuto ragione». «Sì, perché Daniele lo ha indirizzato sulla strada giusta, puntando sulla gastronomia», precisa Decarli. «L’importante è stato dare due fisionomie diverse ai due mercatini: a Cimego la storia, a Tione la gastronomia. In mezzo l’offerta di 17 ristoranti giudicariesi con menù tipici e pure scontati, almeno per chi passa al mercatino e prende una cartolina». Parola d’ordine: valorizzare il territorio. Lo puoi fare con gli stand negli androni e nelle cantine del borgo di Quartinago, dove respiri la storia di secoli (a proposito, nei giorni scorsi una commissione dei borghi più belli d’Italia è venuta in sopralluogo a Cimego), e lo puoi fare in piazza a Tione, dove puoi degustare le prelibatezze degli chef, anch’essi del territorio. Alfio Ghezzi è di Bondo, Manuel Ferrari di Breguzzo, Vinicio Tenni è uno stellato di Campiglio, Giorgio Casanova lavora all’alberghiero di Tione, Federico Parolari ha famiglia tionese. Valorizzare il territorio significa anche fare menù con i nostri prodotti: rape, castagne, miele, polenta, spressa, salmerino e trota. «Finalmente - gioisce il presidente del Consorzio del Chiese Massimo Valenti - due territori collaborano con una regia unica ed un ufficio stampa unico. E’ così che bisogna lavorare». E il futuro? A Bertolini e Valenti piacerebbe creare un CAMPIGLIO pacchetto mettendo assieme, oltre a Cimego e Tione, anche Rango e Tenno: quattro mercatini in un colpo. La strada non è facile, anche perché Rango ha una sua storia ed un numero di presenze non proprio paragonabile con gli ultimi arrivati. «Però dobbiamo vendere autenticità e genuinità», conclude Decarli. G.B. Uno scorcio dei mercatini di Cimego Sci alpinista finisce addosso alla fune tesa tra il gatto delle nevi e il bordo pista Rischia la vita scendendo al buio sulla Pradalago MADONNA DI CAMPIGLIO - Incidente conclusosi senza gravi conseguenze, ma che ha sfiorato un esito davvero grave, quello accorso alle 19.35 del 23 dicembre ad uno sci-alpinista che scendeva dalla pista Pradalago Diretta a Madonna di Campiglio. L’uomo è infatti finito addosso alla fune di un verricello che attraversava la pista, tesa per 300 metri tra un palo a bordo pista e il gatto delle nevi impegnato nelle operazioni di battitura. Lo sci-alpinista è stato subito soccorso dal conduttore a bordo del gatto del- le nevi, ma non ha voluto l’intervento dei soccorsi medici. Con un forte trauma alla faccia, escoriazioni su varie parti del corpo e sci rotti, secondo quanto raccontato dagli operatori delle Funivie di Campiglio che sono subito intervenuti, è poi sceso a piedi lungo la pista tornando a casa. «C’è mancato veramente poco che ci scappasse il morto», è il commento del direttore generale delle Funivie di Madonna di Campiglio Francesco Bosco. «Scendendo al buio - prosegue - non si è reso conto della fune contro la quale ha sbattuto. I fari dei gatti delle nevi possono confondere e sulle piste i tiri di fune dei verricelli possono raggiungere anche la lunghezza di 1.000 metri. Lo scialpinismo sulle piste è molto pericoloso; può essere tollerato in alcuni casi solo la mattina presto con ridiscesa alle 8.30 al momento dell’apertura giornaliera di impianti e piste. Ma se spariamo la neve di notte, i mezzi battipista sono in funzione anche al mattino. Quindi chiedo a tutti di prestate massima attenzione».