Tumori senza fine, ma si vive di più
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Tumori senza fine, ma si vive di più
-MSGR - 05_LATINA - 31 - 06/02/17-N: 31 Lunedì 6 Febbraio 2017 www.ilmessaggero.it Latina Tumori senza fine, ma si vive di più `La sopravvivenza a cinque anni si attesta intorno al 60% La relazione al convegno dell’Isde, ogni anno 3.300 casi e 1.400 decessi. Preoccupano sempre colon-retto e polmone e ormai è oltre l’80% per il cancro al seno e i melanomi ` L’INCONTRO Circa 3.300 nuovi casi l’anno di tumori maligni, 1.400 decessi, anche se la mortalità per fortuna va riducendosi e migliora la sopravvivenza a 5 e 10 anni dopo la scoperta della malattia. Sono i dati del Registro tumori di Latina, forniti dal direttore, Fabio Pannozzo, nel corso dell’incontro organizzato dall’Isde associazione medici per l’ambiente - sul tema: “Inquinamento ambientale. Centrali a biogas e biomasse”. I nuovi casi sono legati - in generale - al tumore del colon-retto per il 13,2% del totale, ma negli uomini la maggiore incidenza è data dal polmone (17,3%) mentre per le donne dal seno (27% di incidenza) «La principale causa di morte resta legata al cancro del polmone - ha detto Pannozzo - i decessi sono in totale il 22,3% del totale. Per gli uomini il tumore del polmone è la prima causa, con il 29,6% mentre per le donne resta quella della mammella, con il 15,6% dei decessi dovuti a questo tumore». Le armi per difendersi restano quelle di sempre: prevenzione e diagnosi precoce. A una maggiore incidenza del tumore al seno, per esempio, si arriva perché vengono scoperti casi sempre più presto grazie alle L’ARMA VINCENTE RESTA SEMPRE LA PREVENZIONE PREOCCUPANO GLI AUMENTI PER TIROIDE E PELLE campagne di screening. Il dato positivo è che «si riduce la mortalità e migliora la sopravvivenza a 5 e 10 anni dalla diagnosi» che arriva ormai intorno al 60% in generale e a più dell’80% per i melanomi e il cancro al seno. Il dato negativo è che «il tumore della tiroide e il melanoma rappresentano un serio problema nella nostra provincia». L’area con maggiore incidenza è quella a nord della provincia, meno rischi per gli uomini nel sud pontino e per le donne nell’area dei Lepini e di Terracina-Fondi. Il problema? «Si partecipa ancora poco alla prevenzione secondaria, quella degli screening» Itri «A tuo genero servono soldi» Anziano truffato per seimila euro ` Seimila euro sottratti con il L’ESPOSIZIONE Detto della situazione generale, Pannozzo ha illustrato i dati relativi agli agenti inquinanti per i quali «è cresciuta l’attenzione dei cittadini». Quello che si riscontra, ad esempio, è un aumento dei casi di mesotelioma che in termini assoluti sono al di sotto delle attese ma che crescono di anno in anno «soprattutto negli uomini» - quelli magari esposti nelle fabbriche ormai dismesse - a causa della «lunga latenza di questa malattia». Interessante lo studio che ha messo a confronto le aree sede di centrali nucleari. Lo studio «non ha dimostrato alterazioni importanti della mortalità e dell’incidenza dei tumori radio sensibili, non si è osservata un’associazione tra distanza dagli impianti e tumori dell’apparato linfoematopoietico» ma al tempo stesso è stato osservato «un aumento dell’incidenza del tumore tiroideo nelle donne ma questo non è in relazione con la distanza dalle centrali». Giovanni Del Giaccio © RIPRODUZIONE RISERVATA INTERVENTI Fabio Pannozzo del registro tumori (a sinistra) e Pasquale Milo dell’Isde Latina Il confronto Biogas a Montello, Lessio pronto a denunciare Una mattina di confronto e a un certo punto anche di scontro sugli impianti biogas e biomasse nell’appuntamento dell’Isde. «Noi come medici per l’ambiente ci preoccupiamo di conoscere» - ha detto in apertura Pasquale Milo, presidente dell’associazione a Latina. E per conoscere sono arrivati esperti da mezza Italia. Il presidente nazionale Roberto Romizi, l’ingegnere dell’Ispra Domenico Gaudioso e il medico della Asl Roma 4 Gian Piero Baldi che ha usato parole durissime contro gli impianti che «fanno entrare rifiuti e uscire rifiuti» riferendosi in particolare al “digestato”. Sono 7 gli impianti in valtuazione d’impatto ambientale «uno a 4,5 chilometri da Ninfa» ha detto Giorgio Libralato, consulente e in prima fila sui temi ambientali. Sull’impianto previsto alla discarica di Montello lo stesso Libralato ha messo sotto accusa il Comune con documenti della Regione. Non si è fatta attendere la replica dell’assessore all’ambiente, Roberto Lessio, presente in sala, che si è detto «pronto a querelare chi vuole solo screditare l’amministrazione Coletta, quando ci sono dati inconfutabili che ne escludono responsabilità». Un dibattito in sala molto acceso, all’Ordine dei medici, con l’impegno a un prossimo confronto organizzato dal Comune alla presenza anche di tecnici che sostengono la bontà delle biogas. «Ma fate i biotunnel ha replicato Baldi - solo che lì non ci sono incentivi statali». © RIPRODUZIONE RISERVATA «Basta finti part time con gli addetti impiegati 14 ore al giorno», giovedì al Mof protesta della Uil FONDI Informarsi, pretendere il rispetto di diritti fondamentali o anche solo iscriversi a un sindacato può comportare la perdita dell’impiego in un mondo in cui il lavoratore, troppo spesso, è ancora trattato come una risorsa da spremere e sostituire se anche solo prova a fare domande. Questo almeno è quanto emerge dalla denuncia della Uiltucs-Uil di Latina che ha indetto per il prossimo giovedì 9 febbraio una rumorosa manifestazione all’interno del padiglione C del mercato ortofrutticolo di Fondi. A fronte di tante aziende che fan- no enormi sacrifici per assicurare ai propri dipendenti stipendi dignitosi e contribuiti, sono ancora tantissime, troppe, coloro che pretendono turni massacranti in cambio di poche centinaia di euro mensili. Avere un contratto regolare è oro per molti lavoratori e, chi riesce ad ottenerlo, spesso deve restituire parte dello stipendio percepito al datore che così può sfruttare i suoi dipendenti senza avere problemi con la legge. E se qualcuno non ci sta viene mandato via. È quanto accaduto, secondo il segretario provinciale della Uiltucs Gianfranco Cartisano all’interno del padiglione C del mercato ortofrutticolo di Fondi. Di Per la pubblicità nelle pagine de edizione LATINA Contattare tre lavoratori aderenti al sindacato che prestavano servizio in una srl, uno è stato licenziato lo scorso 31 dicembre mentre altri due, per motivazioni da accertare, hanno deciso di revocare la propria iscrizione alla confederazione. Secondo quanto raccontato dal dipendente licenziato, a fronte di un contratto part time era costretto a lavorare 6 giorni a settimana per un totale di 14 ore al dì e una retribuzione di circa 40 euro. Meno di tre euro all’ora insomma, senza possibilità di sollevare obiezioni di alcun tipo. Il caso denunciato dalla Uiltucs, purtroppo, è solo uno dei tanti che si registrano quotidiana- mente all’interno del mercato ortofrutticolo ma le denunce sono rarissime. Oltre alla manifestazione, che ha anche lo scopo di far aprire gli occhi a chi accetta sommessamente episodi ben più gravi, non è escluso che il caso venga denunciato alle forze dell’ordine in particolare per ulteriori irregolarità relative alla riscossione degli assegni. «Questi lavoratori – ha commentato Cartisano – hanno una dignità e non possono essere mandati via perché chiedono spiegazioni tramite un sindacato. Il lavoro non può essere solo profitto». Barbara Savodini © RIPRODUZIONE RISERVATA solito raggiro ad un anziano pensionato di Itri da due sconosciuti che, con la scusa di essere messaggeri del genero della vittima in difficoltà per una momentanea indisponibilità della somma, si sono fatti consegnare tremila euro sfilandogli poi da una tasca gli altri tremila euro. L’ottantenne itrano è stato avvicinato, mentre passeggiava con la moglie in località Raìno, da due sconosciuti a bordo di un’auto, che gli hanno riferito di essere stati mandati dal genero, che per un bancomat che non funzionava non aveva potuto prelevare la somma di tremila euro che gli serviva per una urgente operazione. E, per avvalorare la richiesta e cancellare i dubbi che il pensionato stava sollevando, uno dei due sconosciuti ha finto di telefonare col cellulare al genero della vittima mettendo in collegamento col pensionato un complice che, spacciandosi per il genero, gli ha confermato la richiesta urgente della somma. Salito sull’auto dei due sconosciuti, il pensionato si è recato in un box sul corso principale della cittadina, dove teneva occultati seimila euro. Tremila li ha consegnati ai due truffatori, che, prima di allontanarsi, gli hanno sfilato con destrezza dalla tasca gli altri tremila euro. Scoperto il raggiro, il pensionato è stato colto da malore e ricoverato in ospedale. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri, che sono anche a caccia dei ladri che l’altra sera hanno svaligiato due abitazioni, in località Giovenco e in via Italo Balbo, distanti poco più di 300 metri l’una dall’altra. I malviventi, forse appartenenti alla stessa banda, si sono introdotti nel primo appartamento mentre i proprietari dormivano al piano superiore ed hanno smurato la cassaforte. Tre anni fa il proprietario aveva sventato un colpo mettendo in fuga i ladri che stavano sul tetto. Nell’altro appartamento, invece, i soliti ignoti hanno potuto agire indisturbati. S.Gio. Gianfranco Cartisano © RIPRODUZIONE RISERVATA Prestigioso Gruppo di Concessionarie Auto, Leader nel settore, per ampliamento organico, seleziona candidati per la posizione di Venditore Auto e veicoli commerciali per la provincia di Frosinone e Latina. Si prega inviare curriculum a [email protected] Via E. di Savoia, 5 - 04100 LATINA Tel. 0773 668518 Fax 0773.668549 mail: [email protected] -TRX IL:05/02/17 20:55-NOTE: