278 Torino, 1788, p. 61, in Piemonte e precisamente « vicino al lago

Transcript

278 Torino, 1788, p. 61, in Piemonte e precisamente « vicino al lago
PLORA
ITALICA
BXSICCATA
278
Torino, 1788, p. 61, in Piemonte e precisamente « vicino al lago di
Moncrivello nelle siepi di un prato secco, nelle vigne di Borgomasino, e nei luoghi sterili attorno a' laghi d'Ivrea » : lo raccolse
pure « nelle cime dell'isolato monte di Cavour », mentre il Molineri
l'osservava « nella regione detta il Paramele del Reale Valentino ».
Esso fu descritto dallo scopritore (op. c.) sotto il gen.
Valantia,
ritratto nella tav. V I I ielVAppend. ad fior, pedem. (in « Mem. Accad.
Se. di Torino », V [1793J) e trasportato dall'Anioni (1789) sotto il
gen. Galium. Nella particolareggiata diagnosi datane dal Bellardi
la pianta è descritta come irsuta in ogni sua parte, ma nulla è detto
se il fusto sia o no provvisto di aculei rivolti in basso : nelle osservazioni, però, egli a g g i u n g e : « questa pianta nei luoghi secchi
sta diritta, non ha rami ed ha un fusto meno alto : ne' siti fertili
ha maggiore altezza, ed il suo fasto diventa debole, e ne' pingui,
massime essendo coltivata, si fa procumbente e ramosa ». Variabilità la quale fece supporre ad alcuni Autori che, nella diagnosi
Bellardiana, fossero comprese la forma a fusto peloso ma inerme e
che molti di essi ritennero pel tipo e quella a fusto munito di
brevi aculei reflessi che il De Candolle nel 1830 descrisse sotto il
nome di G. retrorsum : altri invece considerarono quale tipo la forma
aculeata ed una sua varietà l'inerme. Nel frattempo il Brotero
nel 1804 e Presi nel 1822 stabilirono altre due entità, e cioè G. aldoranthum il primo e G. reflexum il secondo. Nelle rispettive diagnosi
nè Brotero nè Presi accennano alla presenza o mancanza di aculei :
ma il secondo descrisse i frutti come peloso-scabri : ciò che indusse
alcuni Autori a considerare G. reflexum come specie a sè od almeno
come varietà di G.
pedemontanum.
Il valore esatto di queste entità non poteva essere stabilito che
con l'ispezione degli autotipi di Bellardi, Allioni, Presi e Brotero.
Quanto ai primi due il dott. G. Negri che, dietro mia preghiera,
ne fece l'esame, mi comunica che gli esemplari del Bellardi conservati nell' E r b . dell'Ist. bot. di Torino con etichetta autografa e
con l'indicazione : « inveni in prato sterili ad sepes prope locum
di Moncrivello : vidi quoque in vineis di Borgomasino et locis
sterilibus circa Grovediam » posseggono fusti distintamente provvisti agli angoli di fitti aculei rivolti in basso : gli esemplari dell'Erbario Allioni, in stadio molto giovanile, presentano, sempre
secondo il Negri, abbondanti peli patenti, mentre gli aculei sono
sporadici e quasi setacei, ma sempre presenti. Altrettanto si osserva
iu esemplari provenienti da Torino e comunicati dal Moris a l l ' E r b .
gen. di Padova ed in altri trasmessi dal Bellardi al Willdenow ed esaminati dall'Ascherson nell' E r b . del Mus. bot. di Berlino. Adunque
la pianta descritta da Bellardi ed Allioni è la forma a fusto aculeato e quindi G. retrorsum DC. ne è un suo sinonimo. D ' a l t r a
parte la pianta sicula diagnosticata come G. reflexum, secondo gli autotipi Presliani esaminati dallo Strobl, FI. d. Nebrod. in « F l o r a » 1883,
p. 569, e le recenti osservazioni del Lojacono, Flora sicula, non dif-