Il chicco numero 8 - Parrocchia San Giovanni Battista

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Il chicco numero 8 - Parrocchia San Giovanni Battista
Num. 8
Ottobre 2015
Racconti di solidarietà e relazioni fertili
Parrocchia
di San Giovanni
Battista
Circolare
interna
Editoriale: L’enciclica di Bergoglio sull’ambiente
«Conversione ecologica universale»
… il Papa parla di ecologia
come studio dell’ oîkos,
in greco la «casa» di tutti.
Della
responsabilità
per
il «bene comune» contro
il
rischio
concreto
di
autoannientamento. L’incipit
cita il Cantico delle Creature
del santo di cui Bergoglio ha
preso il nome: San Francesco
è «patrono» e «testimone» di
una «ecologia integrale», che
ci fa riconoscere nella natura
«lo splendido libro nel quale
Dio ci parla» e dove ciascuna
creatura ha un valore ed è
un fine in sé. L’uomo è un
essere «personale» ma non è
il padrone della natura. E la
natura non è materia bruta
a nostra disposizione, gli
esseri viventi non sono «meri
oggetti» di sfruttamento e
profitto ma «hanno un valore
proprio di fronte a Dio». Del
resto l’ecologia è sempre
anche «ecologia umana»,
nel mondo tutto è collegato,
la fragilità della Terra e dei
poveri, gli squilibri ambientali
e sociali, la speculazione
finanziaria, le armi e le guerre.
Il santo di Assisi parlava
della terra come «madre» e
«sorella» e guardava ai poveri.
Così Francesco scrive che
«un vero approccio ecologico
diventa sempre un approccio
sociale e deve integrare la
giustizia nelle discussioni
sull’ambiente, per ascoltare
tanto il grido della Terra
quanto il grido dei poveri».
Tra l’altro, scrive: «Incolpare
l’incremento demografico e
non il consumismo estremo e
selettivo di alcuni, è un modo
per non affrontare i problemi».
Gian Guido Vecchi
(Corriere della sera)
PAPA FRANCESCO - LAUDATO SI’
Enciclica sulla cura della casa comune
INCIPIT
L
a nostra casa comune è
anche come una sorella
con la quale condividiamo l’esistenza.
Siamo cresciuti pensando che
eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla.
Il degrado della natura è strettamente connesso alla cultura che
modella la convivenza umana…
si dimentica che l’uomo non è
soltanto una libertà che si crea
da sé. L’uomo non crea se stesso. Egli è spirito e volontà ma è
anche natura.
La violenza che c’è nel cuore
umano ferito dal peccato, si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo,
nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi.
Nella misura in cui noi tutti causiamo piccoli danni ecologici,
siamo chiamati a riconoscere il
nostro apporto, piccolo o grande, allo stravolgimento e alla distruzione dell’ambiente.
Dimentichiamo che noi stessi
siamo terra. Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del
pianeta, la sua aria è quella che
ci dà respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.
… I peccati contro la creazione:
Che gli esseri umani distruggano la diversità biologica nella
creazione di Dio; che gli esseri
umani compromettano l’integrità della terra e contribuiscano
al cambiamento climatico, spogliando la terra delle sue foreste
naturali o distruggendo le sue
zone umide; che gli esseri umani inquinino le acque, il suolo,
l’aria: tutti questi sono peccati.
L’essere umano sembra non
percepire altri significati del suo
ambiente naturale, ma solamente quelli che servono ad un suo
immediato uso e consumo.
Ogni aspirazione a curare e
migliorare il mondo richiede
di cambiare profondamente gli
“stili di vita, i modelli di produzione e di consumo, le strutture
consolidate di potere che oggi
reggono la società”.
E’ nostra umile convinzione che
il divino e l’umano si incontrino
nel più piccolo dettaglio della
veste senza cuciture della creazione di Dio, persino nell’ultimo granello di polvere del nostro pianeta.
Molti sforzi per cercare soluzio-
ni concrete alla crisi ambientale
sono spesso frustrati non solo
dal rifiuto dei potenti ma anche
dal disinteresse degli altri.
La sfida urgente di proteggere la
nostra casa comune comprende
la preoccupazione di unire tutta
la famiglia umana nella ricerca
di uno sviluppo sostenibile e
integrale… abbiamo bisogno di
nuova solidarietà universale.
Assi portanti che attraversano
l’Enciclica:
l’intima relazione tra i poveri e
la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto il mondo è
intimamente connesso; la critica
al nuovo paradigma e alle forme
di potere che derivano dalla tecnologia; l’invito a cercare altri
modi di intendere l’economia
e il progresso; il valore proprio
di ogni creatura; il senso umano
dell’ecologia; la necessità di dibattiti sinceri e onesti; la grave
responsabilità della politica internazionale e locale; la cultura
dello scarto e la proposta di un
nuovo stile di vita.
conosciamo i nostri produttori
La Morella Azienda Agricola a conduzione Biologica
di Ferretti Enio
Via della Costa, 65 - 15051 Carezzano Superiore (AL) Italia
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La Morella. Vini biologici
L’
amore per le cose
buone e semplici, la
volontà di rispettare
la natura, di ricavarne prodotti amici dell’uomo, è la
vocazione della famiglia Ferretti
da oltre 70 anni. Qui il vino sa di
vino ed il pane sa di pane. Tutto
condito con la dolce poesia delle
colline tortonesi.
L’Azienda Agricola “La Morella” è a Carezzano, un piccolo
borgo sulle colline di Tortona, in
provincia di Alessandria. Questo fazzoletto di terra che divide
il Piemonte dalla Liguria e dalla
Lombardia, è da sempre stato
uno dei territori più contesi della
storia d’Italia, teatro di epocali
scontri e battaglie tra Austriaci,
Impero Napoleonico e Savoia.
Luoghi lontani dalle contaminazioni delle città e dai sistemi
agricoli industriali.
A mezz’ora dalla riviera di Ponente, “La Morella” coltiva con
metodi esclusivamente biologici alcuni prodotti e le uve, tra le
quali una varietà autoctona antica: il Timorasso, esclusiva di
queste colline.
I metodi di coltivazione sono
sottoposti alla stretta sorveglianza dell’Organismo di Controllo
“CODEX”, che assicura il più
completo rispetto delle norme
sulle colture biologiche.
Acqua solarizzata colorata
L’
mentale.
Ora vedremo le caratteristiche
dei colori con cui si possono
solarizzare le acque, i colori
sono 7, come quelli dell’arcobaleno o dei chakra, curioso
vero? Tutto si ricollega al buon
andamento del nostro corpo
perchè:
acqua solarizzata viola: questo colore contribuisce a combattere le malattie batteriche e
virali, invita alla calma, tranquillità, favorisce il sonno e lo
stato meditativo. Il viola aiuta
a sedare stati violenti e funge
da moderatore dell’irritabilità.
Favorisce l’ispirazione e la spiritualità. Acqua solarizzata indaco:
questo colore agevola la guarigione delle malattie psicosomatiche quali: psioriasi, eczema o
orticaria, altro ancora come: insicurezza, è riequilibrante per le
persone che sono iper emotive,
svolge un’azione mirata sulla
purificazione delle tossine. Il
Servizio.
La Bussola per il Gas.
I
con lo spirito del Gas.
Ecco
qualche
impressione:
Per quattro mesi, da Maggio
a Settembre, noi ragazzi ci
siamo messi in gioco portando
i prodotti del Gas a casa di
coloro che erano impossibilitati
ad andare in parrocchia per
ritirarli, e quindi richiedevano
questa possibilità di consegna;
in cambio abbiamo ricevuto
2€ (ma anche di più grazie a
qualche supplemento generoso)
per ogni trasporto.
“Questo servizio è per me un
buon esempio di come una
comunità si possa e si debba
dare una mano anche nelle
piccole cose. Un’opportunità
di incontro che ti mette in
relazione diretta con il resto
della comunità.”
Alberto
l gruppo di universitari
della parrocchia, “La
Bussola”, ha scelto di
offrire un servizio di
collaborazione e aiuto al Gas;
servizio che è nato dall’esigenza
di trovare un nuovo modo
di autofinanziamento per i
giovani e che si è rivelato un
ottimo strumento per mettere
in relazione più stretta gruppi
diversi della stessa comunità.
energie elementari
acqua trasporta il
nutrimento in tutte
le cellule, garantisce
la termoregolazione della temperatura corporea,
agevola la digestione, trasporta
all’esterno del corpo gli scarti o
scorie e tossine che l’organismo
produce e molto altro ancora.
Per questo è importante bere
molta acqua, ma allora sorge
spontanea una domanda: bere
per bere, ma se quest’acqua
dovesse avere anche un valore
aggiunto? Tipo la frequenza dei
colori nella sua memoria?
Così come le molecole di qualsiasi acqua hanno la capacità di
acquisire e copiare le memorie
ricevute dall’ambiente circostante o dalle intenzioni della
persona stessa, anche l’acqua
del nostro organismo è capace
di fare la stessa cosa, per questo è importante sapere cosa si
beve e se questo non fosse possibile, basterebbe sul momento
inviare pensieri di amore, pace
e gratitudine per cambiare la
frequenza delle memorie
dell’acqua che stiamo per
ingerire, per questo solarizzare l’acqua è importantissimo perchè grazie
alla luce e i colori che
sono energia elettromagnetica in grado di contagiare quella che è già
in noi, potremo innescare
tutta quella serie di meccanismi che ci faranno
migliorare il nostro stato
di salute fisica, emotiva e
una finestra sulla comunità
colore indaco è un efficace tonico muscolare e influenza la
vista, l’udito e l’olfatto sul piano spirituale, psichico e fisico.
Acqua solarizzata blu: questo
colore contribuisce al dissolvimento di tutti gli stati d’ansia
e relative emozioni, problematiche asmatiche e respiratorie
con relativi squilibri, emozioni represse, crampi, infezioni,
dolori articolari, sovraccarichi
cardiaci. Il colore blu ha proprietà antibatteriche e battericide. Agevola la meditazione e
l’elevazione spirituale.
Acqua solarizzata verde: questo colore contribuisce al dissolvimento del mal di testa di
varie origini, stress, riequilibrio
generico. Il colore verde rinfresca, calma e rilassa sia sul piano fisico che mentale, agevola
il sonno. E’ il colore della giovinezza, la fertilità e della vita
nuova.
Acqua solarizzata arancione:
Questo colore agevola il riequilibrio intestinale, rinforzante
delle difese immunitarie, stati depressivi,
ritenzione idrica alle
gambe. L’arancione
favorisce la funzionalità del pancreas
e della milza. Crea
sinergia tra energia
fisica e mentale, è il
colore delle idee e
dei concetti, induce a
un senso di benessere e gioia.
Acqua solarizzata gialla:
questo colore contribuisce alla
regolarizzazione
intestinale,
sovraccarichi del tratto respiratorio, tonificazione del sistema
nervoso. Il giallo è uno stimolante delle attività motorie,
svolge un’azione purificante.
E’ un antidepressivo per eccellenza.
Acqua solarizzata rossa: questo colore serve per sovraccarichi emotivi, antinfiammatorio,
rinforzante delle difese immunitarie. Il colore rosso è stimolante, energizzante, riscaldante,
eccitante, riattiva la circolazione del sangue. E’ energetico
per il fegato e svolge un’azione
benefica sulla struttura muscolare. Simboleggia la salute e la
potenza.
Come si prepara?
Mettere dell’acqua, anche del
rubinetto, in una bottiglia di vetro ben pulita al sole per un’ora.
Per il colore hai due possibilità:
acquisti una bottiglia colorata a tinta unita oppure avvolgi
intorno alla bottiglia della carta
colorata. L’acqua si solarizzerà
con la frequenza del colore che
userai, quindi se avrai utilizzato il rosso avrai dell’acqua solarizzata con quella frequenza.
Masaru Emoto
“La coscienza dell’acqua” Il servizio è stato utile e nello
stesso tempo ben utilizzato in
quanto le richieste si avevano
solo in caso di reale necessità,
evitando così di trasformarsi
in una sorta di “consegna a
domicilio” fissa che stonerebbe
nostra
“Un servizio che si è rivelato
davvero utile per tutti ed
è andato molto bene sin
dall’inizio, nonostante fosse
il primo tentativo; un servizio
che stimola numerose idee per
il futuro”
Andrea
“Penso che il servizio di
consegna Gas sia una bella
iniziativa; avendo fatto alcune
consegne mi sono accorto che
funziona bene, tuttavia forse è
poco conosciuto ed utilizzato
dagli iscritti: spero che pian
piano si sparga la voce.”
Gianlorenzo
Libri che lasciano il segno
“Il servizio che abbiamo
effettuato quest’anno, oltre
che essere un’iniziativa per
l’autofinanziamento
del
nostro gruppo, è stato anche
un’esperienza di contatto
tra diverse generazioni e di
conoscenza tra le persone del
quartiere. Nonostante fosse
il primo anno, è stato gestito
nel migliore dei modi, dato
che siamo riusciti a portarlo
a termine organizzandoci al di
là dei nostri impegni in ambito
lavorativo e/o universitario.”
Noemi
“Speriamo di poter ripetere
questa esperienza durante
l’anno, anche in vista della
nostra possibile partecipazione
alla Giornata Mondiale della
Gioventù a Cracovia nel Luglio
2016”
Margherita
La magia delle Piante
di Jacque Brosse
Questo libro, come molti altri pubblicati da Jacque Brosse, enciclopedista e
poligrafo, nasce da un profondo amore verso gli alberi, le piante, la vita. Senza
la magia della fotosintesi, grazie alla quale i vegetali utilizzano direttamente
l’energia solare liberando l’ossigeno che respiriamo, noi non esisteremmo
affatto.
Partendo da questa semplice ma basilare constatazione, l’autore ci conduce
in un viaggio affascinante dentro i segreti e i misteri dell’universo verde: dai
licheni alle piante del deserto, dalla tundra alla macchia mediterranea, dalla
foresta tropicale alla flora d’alta montagna.
Con spirito curioso e meticoloso al tempo stesso, Brosse elenca virtù, prove
scientifiche, del mondo vegetale.
Particolarmente prezioso l’inventario che costituisce la seconda parte del testo,
una sorta di repertorio enciclopedico delle specie più diverse, dal grano al
prezzemolo, dalla mandragola al ginseng.
Di fronte agli atteggiamenti distruttivi o, nel migliore dei casi, di stolida
indifferenza verso le piante – che trovano peraltro riscontro, fa osservare
Ippolito Pizzetti nella sua prefazione, nella “povertà di alberi” della nostra
letteratura – questo libro è un invito a modificare profondamente i nostri
rapporti con il mondo vegetale, alla scoperta delle radici stesse della vita.
viaggiando in stile gas
La Roche B&B.
Q
uando si viaggia per
lavoro, diventa quasi
automatico crearsi dei
punti fissi dove fermarsi per un pasto o per dormire.
Si ha così l’impressione di stare fra amici e di sentire un po’
meno la mancanza del calore
famigliare. Io ho la fortuna di
percorrere spesso luoghi belli
anche dal punto di vista turistico visto che la mia zona comprende Toscana, Liguria Piemonte e Valle d’Aosta.
E proprio in Valle d’Aosta,
sulla strada per andare verso il
Gran S.Bernardo, in una località denominata Signayes, ho
trovato un posto dove mi sento
“in famiglia”: La Roche Si tratta di un bed & breakfast molto grazioso, gestito dai signori
Riccardo e Piera con l’aiuto
di due inservienti, ma questa
attività non impedisce loro di
essere nonni molto presenti ed
affettuosi. E già questo mi è
piaciuto molto: le relazioni autentiche non vengono soffocate
dalla frenesia del lavoro.
Ambiente familiare, atmosfera
accogliente e colazione tipica:
questi sono tanti tra gli ingredienti che rendono un vero e
proprio angolo di paradiso questa struttura. La caratteristica
che mi è subito piaciuta è che
non ci sono anonime camere
d’albergo ma piccoli monolocali più o meno di 15 mq per 1
o 2 persone ed alcuni bilocali di
circa 35 mq per 4 o 5 persone.
Sono tutti ben attrezzati con un
angolo cottura molto funzionale. Per non far mancare nulla, i
proprietari hanno fatto confezionare dei piccoli e graziosi
cuscini imbottiti
con noccioli secchi di ciliegia che,
oltre ad abbellire il
letto, hanno proprietà benefiche
sia sullo stress
che sui dolori cervicali, e ad ogni
ospite mettono a
disposizione gratuitamente anche
morbide pantofole
e prodotti naturali
“Petits Trésors”,
indicati per la cura del corpo e
realizzati con erbe e fiori coltivati in Valle d’Aosta. E qui
pongo l’accento su un particolare che a noi gasisti piacerà
molto: questi ottimi prodotti
per l’igiene personale non sono
in confezioni usa e getta, ma distribuiti in dispenser onde evitare sprechi inutili.
Inoltre, sia in bagno che
nell’angolo cottura, si trovano
simpatici appelli ad uno stile di
Ri-creiamo insieme!
Approfittiamo dei colori delle foglie d’autunno
per creare bellissimi quadri con i nostri bambini.
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vita virtuoso onde evitare inutile spreco di acqua e con l’invito
ad eseguire la raccolta differenziata. Ma non finisce qui: la
vulcanica mente della signora
Piera è sempre al lavoro e suo
marito Riccardo è un fedele
esecutore di questi progetti.
L’inverno scorso ho trovato in
giardino una curiosa botte e ho
scoperto che si trattava di una
Bio-sauna. Questa primavera,
in un angolo del loro bellissimo giardino, con l’aiuto della
competente consulenza dei nipotini, hanno creato il “Bosco
delle Fate” affinchè i bambini
ospiti avessero un angolo tutto
loro per giocare in sicurezza e
stimolare la loro fantasia.
Non contenta, per quest’autunno la signora Piera si è messa in
testa di una specie di Percorso
Kneipp e con suo marito si è
messa a studiarne il progetto, e
lui ha passato l’estate a scavare,
mettere pietre e assi di legno,
mettere a dimora piantine aromatiche e creare un percorso
per l’acqua. Alla fine ce l’hanno fatta, il percorso olfattivosensoriale è pronto!
E ancora, in alcuni periodi
dell’anno, nella saletta della colazione
farà bella mostra di
sé un cestone pieno
di mele prodotte dal
loro meleto, che Riccardo sarà felice di
farvi visitare, con la
possibilità di raccogliervi direttamente
dall’albero le mele
che volete acquistare.
Oppure potrete raccogliere con le vostre mani l’insalatina bio coltivata
Inoltre, Riccardo e Piera hanno
adottato un uliveto che rischiava di essere abbandonato nel
ponente ligure, dal quale ricavano olio che rivendono ad un
G.A.S. della Valle d’Aosta.
Se andate in Valle d’Aosta fate
un passo a visitarli, ne varrà la
pena.
Riccardo Batini
iniziamo da qui
La goccia del colibrì
A
nche quest’anno i Besagnini & Garzonetti
hanno proposto ai
gasisti del Giardino
di San Francesco l’iniziativa
“Aperto per Ferie”.
Già nel nome, il senso: la solidarietà non conosce pause, o
meglio, con la collaborazione
di tutti può e deve continuare
anche quando si riesce a trascorrere un periodo di meritato e salutare riposo.
Sappiamo che il periodo delle
ferie estive mette in difficoltà
sia le persone più bisognose,
che trovano meno sostegno, sia
i contadini, che sono nel pieno
dell’attività, raccolgono il meglio dalla terra che coltivano e
vedono invece calare le richieste: così, da gasisti e ancor più
da persone responsabili e credibili, riteniamo di dover conti-
nuare l’attività solidale e di non
dover chiudere completamente
per ferie.
Lo chiamiamo “Stile di Vita”,
allora ci sforziamo di mantenerlo costante e di metterlo in
pratica sempre, esercitandoci ad
andare controcorrente rispetto
all’ordinario agosto italiano, che
suona tradizionalmente come un
collettivo “arrivederci a settembre!”. In fondo basta organizzarsi bene (siamo in tanti), visto
che non tutti andiamo in vacanza e comunque non lo facciamo
contemporaneamente nel mese
di agosto.
Il meccanismo del servizio
“Aperto per Ferie” è semplice:
- Chi lo desidera, conferma
qualche acquisto di frutta e verdura biologica da destinare alla
mensa quotidiana dei senza dimora di don Vincenzo in via del
Commercio a Nervi (una realtà
molto vicina a noi e che ci offre
l’opportunità di alimentare concretamente la speranza)
- Chi resta in città ed è disponibile ad aiutare si trasforma
in “referente pro-tempore” e
“corriere solidale”, per gestire
acquisti e consegne in assenza
dei referenti titolari.
Ecco i numeri di questa estate
2015:
23 gasisti partecipanti, 3
aziende agricole e gruppi di
contadini (Ezechiele, GPS,
La Coccagna) 11 consegne, 31
sacchetti e 30 cassette di verdura, 21 sacchetti di frutta,
915€ di valore (+ 26 sacchetti
e 25 cassette di verdura e 13
sacchetti di frutta acquistati
per la tavola delle famiglie gasiste).
Una piccola e necessaria goccia
di giustizia che distilla dal grande mare delle difficoltà.
Serve a qualcosa? Noi ci crediamo profondamente.
Come il colibrì, che quando il
fuoco incendia la foresta non
fugge in massa con gli altri animali, ma va al fiume per raccogliere acqua goccia su goccia e
al leone che lo interroga deridente e perplesso risponde semplicemente: “Io faccio la mia
parte”.*
*piccola storia raccontata durante una consegna da Philippe
Lemoussu di GPS
Marco Cisani
è SOLO UNA FAVOLA?
Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio.
Di fronte all’ avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza
pietà.
Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l’ incendio stava per arrivare anche lì.
Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e, dopo aver
preso nel becco una goccia d’acqua, incurante del gran caldo,
la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo.
Il fuoco non se ne accorse
neppure e proseguì la sua
corsa sospinto dal vento.
Il colibrì, però, non si perse
d’animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta
una piccola goccia d’acqua
che lasciava cadere sulle
fiamme. La cosa non passò
inosservata e ad un certo
punto il leone lo chiamò e
gli chiese: Cosa stai facendo?.
L’uccellino gli rispose:
Cerco di spegnere l’incendio! Il leone si mise a ridere: Tu così piccolo pretendi
di fermare le fiamme? e assieme a tutti gli altri animali
incominciò a prenderlo in
giro.
Ma l’uccellino, incurante delle risate e delle critiche, si gettò
nuovamente nel fiume per raccogliere un altra goccia d’acqua. A quella vista un elefantino, che fino a quel momento
era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la
sua proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più
acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai
per essere divorato dal fuoco.
Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro
del fiume, si riempì il grande becco d’acqua e, preso il volo,
la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato
dalle fiamme.
Contagiati da quegli esempi, tutti i cuccioli d’animale si prodigarono insieme per spegnere l’incendio che ormai aveva
raggiunto le rive del fiume. Dimenticando vecchi rancori
e divisioni millenarie, il cucciolo del leone e dell’antilope,
quello della scimmia e del leopardo, quello dell’aquila dal
collo bianco e della lepre lottarono fianco a fianco per fermare la corsa del fuoco.
A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono a dar
manforte ai loro figli.
Con l’arrivo di forze fresche,
bene organizzate dal re leone,
quando le ombre della sera calarono sulla savana, l’incendio
poteva dirsi ormai domato.
Sporchi e stanchi, ma salvi,
tutti gli animali si radunarono
per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco.
Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse:
Oggi abbiamo imparato che la
cosa più importante non è essere grandi e forti ma pieni di
coraggio e di generosità.
Oggi tu ci hai insegnato che
anche una goccia d’acqua può
essere importante e che «insieme si può» spegnere un grande
incendio.
D’ora in poi tu diventerai il simbolo del nostro impegno a
costruire un mondo migliore, dove ci sia posto per tutti, la
violenza sia bandita, la parola guerra cancellata, la morte per
fame solo un brutto ricordo.
il gas si racconta
Talee Aromatiche.
Profumo della terra,
sapore di cielo.
C
aro Don, ho una proposta da farti che sono
sicuro ti piacerà!”.
Conoscendo l’interlocutore (Gianni detto Lambretta), ho subito avuto un accenno
di tachicardia.
“Sai, ho degli amici ad Albenga che producono ogni anno
migliaia di TALEE AROMATICHE (rosmarino, lavanda,
timo al limone, salvia, origano,
maggiorana)”.
La tachicardia è salita di un
grado…
“Che ne dici di piantumarle
anche qui a Nervi? In fondo il
clima di Nervi è simile a quello
di Albenga; basta trovare un bel
pezzo di terra”.
Sì, dico io, il terreno ci sarebbe,
proprio sopra il porticciolo di
Nervi. Un nostro amico, Roberto, gestore dell’Hotel Bonera,
ce lo ha messo a disposizione.
“Andiamo subito a vederlo!....
Fantastico, sembra fatto apposta”.
Ma ci sono tante erbacce…
“Non è un problema”
Andiamo a dirlo a Roberto, poi
lo proponiamo alla Onlus L’Uliveto della Parrocchia.
“Vedrai, saranno d’accordo”.
Tutto OK.
Alcuni giorni dopo, una splendida coppia di coltivatori di Albenga, Nicoletta e Gianpaolo,
viene catapultata dall’incontenibile “Lambretta” a spiegarci
tutti i segreti con il materiale
opportuno.
“Si parte!”
La tachicardia sale sempre più,
ma anche l’ottimismo di molti.
Arrivano il terriccio, i contenitori, i vasi più grandi; nel
frattempo il terreno si è trasformato in un biliardo per ospitare
10.000 piantine.
La tenacia, il buon tempo, la
convinzione di molti: oggi, a
metà settembre, le piccole talee sono signore piante (circa
8.000).
Il nostro Vicariato di Nervi le
ha scelte come segno del Giubileo:
1- perché sono vive e continuano a crescere
2- perché sono aromatiche,
cioè danno sapore ai cibi e profumano gli ambienti
3- perché sono frutto di sudore
4- perché acquistandole si incoraggia chi ha lavorato
5- perché il prevedibile ricavato servirà per sostenere le spese
che da più di 10 anni si fanno in
Via del Commercio
6- perché per poterle piazzare
si mobiliteranno in tanti (i primi saranno il gruppo di universitari della Parrocchia di San
Giovanni Battista di Quarto).
Il Papa ha chiesto di aprire le
porte all’ospitalità con generosità ed intelligenza.
Queste piante ci potranno aiutare.
Avremo la gioia di profumare
la terra con la nostra solidarietà
e pregustare il Paradiso.
Con affetto e riconoscenza,
La Comunità di Accoglienza di
Via del Commercio
ABC
Il senso che diamo alle parole
le nostre poesie
GENOVA
Oggi indosso la mia città
come un abito nuovo
e mi rifletto allo specchio delle sue vetrine:
uno scialle di tetti grigi,
una cintura di carruggi,
il corsetto rosato di una facciata dipinta,
un giardino segreto per adornarmi i capelli
e profumare la sera.
E giù, nel porto, il mare,
gonna azzurra e cangiante
che si gonfia con il vento.
Luciana Cristoffanini
Maria Grazia Monopoli
“verità”
è quando un essere umano sposa nel suo cuore la passione
per Dio e crea una scoperta. è il riconoscimento di una
scoperta personale. è la volontà, per libera scelta, di scoprire
Dio dentro se stessi.
“forza del cuore”
La mente ci contiene, i nostri sensi altrettanto. Soltanto
la forza del cuore può far vedere oltre e avere una grande
fiducia, più profonda, nell’essere umano, nella capacità che
l’essere umano ha di essere parte della fonte stessa.
L’uomo ha fiducia in mille cose ma non in se stesso perché
non comprende la sua umanità.
Questo è il viaggio di consapevolezza.
“compassione”
Un atto di benevolenza prima di tutto verso se stessi.
Questa è la via del cuore. Nasce nell’interiore. Non è un
ripiegamento inutile. è un saper riprendere la vita nelle
proprie mani e guardarla tutta. Perciò è stato nascosto tutto
nell’uomo, perché questa è la grande difficoltà: guardare
tutto ciò che vi è dentro e comprendere che da lì la fonte si
manifesta.
Progetto grafico Anna Marangoni