Il chicco numero 8 - Parrocchia San Giovanni Battista
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Il chicco numero 8 - Parrocchia San Giovanni Battista
Num. 8 Ottobre 2015 Racconti di solidarietà e relazioni fertili Parrocchia di San Giovanni Battista Circolare interna Editoriale: L’enciclica di Bergoglio sull’ambiente «Conversione ecologica universale» … il Papa parla di ecologia come studio dell’ oîkos, in greco la «casa» di tutti. Della responsabilità per il «bene comune» contro il rischio concreto di autoannientamento. L’incipit cita il Cantico delle Creature del santo di cui Bergoglio ha preso il nome: San Francesco è «patrono» e «testimone» di una «ecologia integrale», che ci fa riconoscere nella natura «lo splendido libro nel quale Dio ci parla» e dove ciascuna creatura ha un valore ed è un fine in sé. L’uomo è un essere «personale» ma non è il padrone della natura. E la natura non è materia bruta a nostra disposizione, gli esseri viventi non sono «meri oggetti» di sfruttamento e profitto ma «hanno un valore proprio di fronte a Dio». Del resto l’ecologia è sempre anche «ecologia umana», nel mondo tutto è collegato, la fragilità della Terra e dei poveri, gli squilibri ambientali e sociali, la speculazione finanziaria, le armi e le guerre. Il santo di Assisi parlava della terra come «madre» e «sorella» e guardava ai poveri. Così Francesco scrive che «un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale e deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della Terra quanto il grido dei poveri». Tra l’altro, scrive: «Incolpare l’incremento demografico e non il consumismo estremo e selettivo di alcuni, è un modo per non affrontare i problemi». Gian Guido Vecchi (Corriere della sera) PAPA FRANCESCO - LAUDATO SI’ Enciclica sulla cura della casa comune INCIPIT L a nostra casa comune è anche come una sorella con la quale condividiamo l’esistenza. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. Il degrado della natura è strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana… si dimentica che l’uomo non è soltanto una libertà che si crea da sé. L’uomo non crea se stesso. Egli è spirito e volontà ma è anche natura. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato, si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Nella misura in cui noi tutti causiamo piccoli danni ecologici, siamo chiamati a riconoscere il nostro apporto, piccolo o grande, allo stravolgimento e alla distruzione dell’ambiente. Dimentichiamo che noi stessi siamo terra. Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora. … I peccati contro la creazione: Che gli esseri umani distruggano la diversità biologica nella creazione di Dio; che gli esseri umani compromettano l’integrità della terra e contribuiscano al cambiamento climatico, spogliando la terra delle sue foreste naturali o distruggendo le sue zone umide; che gli esseri umani inquinino le acque, il suolo, l’aria: tutti questi sono peccati. L’essere umano sembra non percepire altri significati del suo ambiente naturale, ma solamente quelli che servono ad un suo immediato uso e consumo. Ogni aspirazione a curare e migliorare il mondo richiede di cambiare profondamente gli “stili di vita, i modelli di produzione e di consumo, le strutture consolidate di potere che oggi reggono la società”. E’ nostra umile convinzione che il divino e l’umano si incontrino nel più piccolo dettaglio della veste senza cuciture della creazione di Dio, persino nell’ultimo granello di polvere del nostro pianeta. Molti sforzi per cercare soluzio- ni concrete alla crisi ambientale sono spesso frustrati non solo dal rifiuto dei potenti ma anche dal disinteresse degli altri. La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale… abbiamo bisogno di nuova solidarietà universale. Assi portanti che attraversano l’Enciclica: l’intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto il mondo è intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l’invito a cercare altri modi di intendere l’economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dell’ecologia; la necessità di dibattiti sinceri e onesti; la grave responsabilità della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita. conosciamo i nostri produttori La Morella Azienda Agricola a conduzione Biologica di Ferretti Enio Via della Costa, 65 - 15051 Carezzano Superiore (AL) Italia Tel/Fax +39 0131 839105 +39 0131 839199 Cell 333 6626078 www.lamorella-biologica.it La Morella. Vini biologici L’ amore per le cose buone e semplici, la volontà di rispettare la natura, di ricavarne prodotti amici dell’uomo, è la vocazione della famiglia Ferretti da oltre 70 anni. Qui il vino sa di vino ed il pane sa di pane. Tutto condito con la dolce poesia delle colline tortonesi. L’Azienda Agricola “La Morella” è a Carezzano, un piccolo borgo sulle colline di Tortona, in provincia di Alessandria. Questo fazzoletto di terra che divide il Piemonte dalla Liguria e dalla Lombardia, è da sempre stato uno dei territori più contesi della storia d’Italia, teatro di epocali scontri e battaglie tra Austriaci, Impero Napoleonico e Savoia. Luoghi lontani dalle contaminazioni delle città e dai sistemi agricoli industriali. A mezz’ora dalla riviera di Ponente, “La Morella” coltiva con metodi esclusivamente biologici alcuni prodotti e le uve, tra le quali una varietà autoctona antica: il Timorasso, esclusiva di queste colline. I metodi di coltivazione sono sottoposti alla stretta sorveglianza dell’Organismo di Controllo “CODEX”, che assicura il più completo rispetto delle norme sulle colture biologiche. Acqua solarizzata colorata L’ mentale. Ora vedremo le caratteristiche dei colori con cui si possono solarizzare le acque, i colori sono 7, come quelli dell’arcobaleno o dei chakra, curioso vero? Tutto si ricollega al buon andamento del nostro corpo perchè: acqua solarizzata viola: questo colore contribuisce a combattere le malattie batteriche e virali, invita alla calma, tranquillità, favorisce il sonno e lo stato meditativo. Il viola aiuta a sedare stati violenti e funge da moderatore dell’irritabilità. Favorisce l’ispirazione e la spiritualità. Acqua solarizzata indaco: questo colore agevola la guarigione delle malattie psicosomatiche quali: psioriasi, eczema o orticaria, altro ancora come: insicurezza, è riequilibrante per le persone che sono iper emotive, svolge un’azione mirata sulla purificazione delle tossine. Il Servizio. La Bussola per il Gas. I con lo spirito del Gas. Ecco qualche impressione: Per quattro mesi, da Maggio a Settembre, noi ragazzi ci siamo messi in gioco portando i prodotti del Gas a casa di coloro che erano impossibilitati ad andare in parrocchia per ritirarli, e quindi richiedevano questa possibilità di consegna; in cambio abbiamo ricevuto 2€ (ma anche di più grazie a qualche supplemento generoso) per ogni trasporto. “Questo servizio è per me un buon esempio di come una comunità si possa e si debba dare una mano anche nelle piccole cose. Un’opportunità di incontro che ti mette in relazione diretta con il resto della comunità.” Alberto l gruppo di universitari della parrocchia, “La Bussola”, ha scelto di offrire un servizio di collaborazione e aiuto al Gas; servizio che è nato dall’esigenza di trovare un nuovo modo di autofinanziamento per i giovani e che si è rivelato un ottimo strumento per mettere in relazione più stretta gruppi diversi della stessa comunità. energie elementari acqua trasporta il nutrimento in tutte le cellule, garantisce la termoregolazione della temperatura corporea, agevola la digestione, trasporta all’esterno del corpo gli scarti o scorie e tossine che l’organismo produce e molto altro ancora. Per questo è importante bere molta acqua, ma allora sorge spontanea una domanda: bere per bere, ma se quest’acqua dovesse avere anche un valore aggiunto? Tipo la frequenza dei colori nella sua memoria? Così come le molecole di qualsiasi acqua hanno la capacità di acquisire e copiare le memorie ricevute dall’ambiente circostante o dalle intenzioni della persona stessa, anche l’acqua del nostro organismo è capace di fare la stessa cosa, per questo è importante sapere cosa si beve e se questo non fosse possibile, basterebbe sul momento inviare pensieri di amore, pace e gratitudine per cambiare la frequenza delle memorie dell’acqua che stiamo per ingerire, per questo solarizzare l’acqua è importantissimo perchè grazie alla luce e i colori che sono energia elettromagnetica in grado di contagiare quella che è già in noi, potremo innescare tutta quella serie di meccanismi che ci faranno migliorare il nostro stato di salute fisica, emotiva e una finestra sulla comunità colore indaco è un efficace tonico muscolare e influenza la vista, l’udito e l’olfatto sul piano spirituale, psichico e fisico. Acqua solarizzata blu: questo colore contribuisce al dissolvimento di tutti gli stati d’ansia e relative emozioni, problematiche asmatiche e respiratorie con relativi squilibri, emozioni represse, crampi, infezioni, dolori articolari, sovraccarichi cardiaci. Il colore blu ha proprietà antibatteriche e battericide. Agevola la meditazione e l’elevazione spirituale. Acqua solarizzata verde: questo colore contribuisce al dissolvimento del mal di testa di varie origini, stress, riequilibrio generico. Il colore verde rinfresca, calma e rilassa sia sul piano fisico che mentale, agevola il sonno. E’ il colore della giovinezza, la fertilità e della vita nuova. Acqua solarizzata arancione: Questo colore agevola il riequilibrio intestinale, rinforzante delle difese immunitarie, stati depressivi, ritenzione idrica alle gambe. L’arancione favorisce la funzionalità del pancreas e della milza. Crea sinergia tra energia fisica e mentale, è il colore delle idee e dei concetti, induce a un senso di benessere e gioia. Acqua solarizzata gialla: questo colore contribuisce alla regolarizzazione intestinale, sovraccarichi del tratto respiratorio, tonificazione del sistema nervoso. Il giallo è uno stimolante delle attività motorie, svolge un’azione purificante. E’ un antidepressivo per eccellenza. Acqua solarizzata rossa: questo colore serve per sovraccarichi emotivi, antinfiammatorio, rinforzante delle difese immunitarie. Il colore rosso è stimolante, energizzante, riscaldante, eccitante, riattiva la circolazione del sangue. E’ energetico per il fegato e svolge un’azione benefica sulla struttura muscolare. Simboleggia la salute e la potenza. Come si prepara? Mettere dell’acqua, anche del rubinetto, in una bottiglia di vetro ben pulita al sole per un’ora. Per il colore hai due possibilità: acquisti una bottiglia colorata a tinta unita oppure avvolgi intorno alla bottiglia della carta colorata. L’acqua si solarizzerà con la frequenza del colore che userai, quindi se avrai utilizzato il rosso avrai dell’acqua solarizzata con quella frequenza. Masaru Emoto “La coscienza dell’acqua” Il servizio è stato utile e nello stesso tempo ben utilizzato in quanto le richieste si avevano solo in caso di reale necessità, evitando così di trasformarsi in una sorta di “consegna a domicilio” fissa che stonerebbe nostra “Un servizio che si è rivelato davvero utile per tutti ed è andato molto bene sin dall’inizio, nonostante fosse il primo tentativo; un servizio che stimola numerose idee per il futuro” Andrea “Penso che il servizio di consegna Gas sia una bella iniziativa; avendo fatto alcune consegne mi sono accorto che funziona bene, tuttavia forse è poco conosciuto ed utilizzato dagli iscritti: spero che pian piano si sparga la voce.” Gianlorenzo Libri che lasciano il segno “Il servizio che abbiamo effettuato quest’anno, oltre che essere un’iniziativa per l’autofinanziamento del nostro gruppo, è stato anche un’esperienza di contatto tra diverse generazioni e di conoscenza tra le persone del quartiere. Nonostante fosse il primo anno, è stato gestito nel migliore dei modi, dato che siamo riusciti a portarlo a termine organizzandoci al di là dei nostri impegni in ambito lavorativo e/o universitario.” Noemi “Speriamo di poter ripetere questa esperienza durante l’anno, anche in vista della nostra possibile partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia nel Luglio 2016” Margherita La magia delle Piante di Jacque Brosse Questo libro, come molti altri pubblicati da Jacque Brosse, enciclopedista e poligrafo, nasce da un profondo amore verso gli alberi, le piante, la vita. Senza la magia della fotosintesi, grazie alla quale i vegetali utilizzano direttamente l’energia solare liberando l’ossigeno che respiriamo, noi non esisteremmo affatto. Partendo da questa semplice ma basilare constatazione, l’autore ci conduce in un viaggio affascinante dentro i segreti e i misteri dell’universo verde: dai licheni alle piante del deserto, dalla tundra alla macchia mediterranea, dalla foresta tropicale alla flora d’alta montagna. Con spirito curioso e meticoloso al tempo stesso, Brosse elenca virtù, prove scientifiche, del mondo vegetale. Particolarmente prezioso l’inventario che costituisce la seconda parte del testo, una sorta di repertorio enciclopedico delle specie più diverse, dal grano al prezzemolo, dalla mandragola al ginseng. Di fronte agli atteggiamenti distruttivi o, nel migliore dei casi, di stolida indifferenza verso le piante – che trovano peraltro riscontro, fa osservare Ippolito Pizzetti nella sua prefazione, nella “povertà di alberi” della nostra letteratura – questo libro è un invito a modificare profondamente i nostri rapporti con il mondo vegetale, alla scoperta delle radici stesse della vita. viaggiando in stile gas La Roche B&B. Q uando si viaggia per lavoro, diventa quasi automatico crearsi dei punti fissi dove fermarsi per un pasto o per dormire. Si ha così l’impressione di stare fra amici e di sentire un po’ meno la mancanza del calore famigliare. Io ho la fortuna di percorrere spesso luoghi belli anche dal punto di vista turistico visto che la mia zona comprende Toscana, Liguria Piemonte e Valle d’Aosta. E proprio in Valle d’Aosta, sulla strada per andare verso il Gran S.Bernardo, in una località denominata Signayes, ho trovato un posto dove mi sento “in famiglia”: La Roche Si tratta di un bed & breakfast molto grazioso, gestito dai signori Riccardo e Piera con l’aiuto di due inservienti, ma questa attività non impedisce loro di essere nonni molto presenti ed affettuosi. E già questo mi è piaciuto molto: le relazioni autentiche non vengono soffocate dalla frenesia del lavoro. Ambiente familiare, atmosfera accogliente e colazione tipica: questi sono tanti tra gli ingredienti che rendono un vero e proprio angolo di paradiso questa struttura. La caratteristica che mi è subito piaciuta è che non ci sono anonime camere d’albergo ma piccoli monolocali più o meno di 15 mq per 1 o 2 persone ed alcuni bilocali di circa 35 mq per 4 o 5 persone. Sono tutti ben attrezzati con un angolo cottura molto funzionale. Per non far mancare nulla, i proprietari hanno fatto confezionare dei piccoli e graziosi cuscini imbottiti con noccioli secchi di ciliegia che, oltre ad abbellire il letto, hanno proprietà benefiche sia sullo stress che sui dolori cervicali, e ad ogni ospite mettono a disposizione gratuitamente anche morbide pantofole e prodotti naturali “Petits Trésors”, indicati per la cura del corpo e realizzati con erbe e fiori coltivati in Valle d’Aosta. E qui pongo l’accento su un particolare che a noi gasisti piacerà molto: questi ottimi prodotti per l’igiene personale non sono in confezioni usa e getta, ma distribuiti in dispenser onde evitare sprechi inutili. Inoltre, sia in bagno che nell’angolo cottura, si trovano simpatici appelli ad uno stile di Ri-creiamo insieme! Approfittiamo dei colori delle foglie d’autunno per creare bellissimi quadri con i nostri bambini. Hotel Appartements - Località Signayes - 11100 Aosta (+39) 0165 262426 (+39) 0165 31115 [email protected] - www.laroche.it vita virtuoso onde evitare inutile spreco di acqua e con l’invito ad eseguire la raccolta differenziata. Ma non finisce qui: la vulcanica mente della signora Piera è sempre al lavoro e suo marito Riccardo è un fedele esecutore di questi progetti. L’inverno scorso ho trovato in giardino una curiosa botte e ho scoperto che si trattava di una Bio-sauna. Questa primavera, in un angolo del loro bellissimo giardino, con l’aiuto della competente consulenza dei nipotini, hanno creato il “Bosco delle Fate” affinchè i bambini ospiti avessero un angolo tutto loro per giocare in sicurezza e stimolare la loro fantasia. Non contenta, per quest’autunno la signora Piera si è messa in testa di una specie di Percorso Kneipp e con suo marito si è messa a studiarne il progetto, e lui ha passato l’estate a scavare, mettere pietre e assi di legno, mettere a dimora piantine aromatiche e creare un percorso per l’acqua. Alla fine ce l’hanno fatta, il percorso olfattivosensoriale è pronto! E ancora, in alcuni periodi dell’anno, nella saletta della colazione farà bella mostra di sé un cestone pieno di mele prodotte dal loro meleto, che Riccardo sarà felice di farvi visitare, con la possibilità di raccogliervi direttamente dall’albero le mele che volete acquistare. Oppure potrete raccogliere con le vostre mani l’insalatina bio coltivata Inoltre, Riccardo e Piera hanno adottato un uliveto che rischiava di essere abbandonato nel ponente ligure, dal quale ricavano olio che rivendono ad un G.A.S. della Valle d’Aosta. Se andate in Valle d’Aosta fate un passo a visitarli, ne varrà la pena. Riccardo Batini iniziamo da qui La goccia del colibrì A nche quest’anno i Besagnini & Garzonetti hanno proposto ai gasisti del Giardino di San Francesco l’iniziativa “Aperto per Ferie”. Già nel nome, il senso: la solidarietà non conosce pause, o meglio, con la collaborazione di tutti può e deve continuare anche quando si riesce a trascorrere un periodo di meritato e salutare riposo. Sappiamo che il periodo delle ferie estive mette in difficoltà sia le persone più bisognose, che trovano meno sostegno, sia i contadini, che sono nel pieno dell’attività, raccolgono il meglio dalla terra che coltivano e vedono invece calare le richieste: così, da gasisti e ancor più da persone responsabili e credibili, riteniamo di dover conti- nuare l’attività solidale e di non dover chiudere completamente per ferie. Lo chiamiamo “Stile di Vita”, allora ci sforziamo di mantenerlo costante e di metterlo in pratica sempre, esercitandoci ad andare controcorrente rispetto all’ordinario agosto italiano, che suona tradizionalmente come un collettivo “arrivederci a settembre!”. In fondo basta organizzarsi bene (siamo in tanti), visto che non tutti andiamo in vacanza e comunque non lo facciamo contemporaneamente nel mese di agosto. Il meccanismo del servizio “Aperto per Ferie” è semplice: - Chi lo desidera, conferma qualche acquisto di frutta e verdura biologica da destinare alla mensa quotidiana dei senza dimora di don Vincenzo in via del Commercio a Nervi (una realtà molto vicina a noi e che ci offre l’opportunità di alimentare concretamente la speranza) - Chi resta in città ed è disponibile ad aiutare si trasforma in “referente pro-tempore” e “corriere solidale”, per gestire acquisti e consegne in assenza dei referenti titolari. Ecco i numeri di questa estate 2015: 23 gasisti partecipanti, 3 aziende agricole e gruppi di contadini (Ezechiele, GPS, La Coccagna) 11 consegne, 31 sacchetti e 30 cassette di verdura, 21 sacchetti di frutta, 915€ di valore (+ 26 sacchetti e 25 cassette di verdura e 13 sacchetti di frutta acquistati per la tavola delle famiglie gasiste). Una piccola e necessaria goccia di giustizia che distilla dal grande mare delle difficoltà. Serve a qualcosa? Noi ci crediamo profondamente. Come il colibrì, che quando il fuoco incendia la foresta non fugge in massa con gli altri animali, ma va al fiume per raccogliere acqua goccia su goccia e al leone che lo interroga deridente e perplesso risponde semplicemente: “Io faccio la mia parte”.* *piccola storia raccontata durante una consegna da Philippe Lemoussu di GPS Marco Cisani è SOLO UNA FAVOLA? Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte all’ avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà. Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l’ incendio stava per arrivare anche lì. Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e, dopo aver preso nel becco una goccia d’acqua, incurante del gran caldo, la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo. Il fuoco non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento. Il colibrì, però, non si perse d’animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una piccola goccia d’acqua che lasciava cadere sulle fiamme. La cosa non passò inosservata e ad un certo punto il leone lo chiamò e gli chiese: Cosa stai facendo?. L’uccellino gli rispose: Cerco di spegnere l’incendio! Il leone si mise a ridere: Tu così piccolo pretendi di fermare le fiamme? e assieme a tutti gli altri animali incominciò a prenderlo in giro. Ma l’uccellino, incurante delle risate e delle critiche, si gettò nuovamente nel fiume per raccogliere un altra goccia d’acqua. A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco. Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro del fiume, si riempì il grande becco d’acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme. Contagiati da quegli esempi, tutti i cuccioli d’animale si prodigarono insieme per spegnere l’incendio che ormai aveva raggiunto le rive del fiume. Dimenticando vecchi rancori e divisioni millenarie, il cucciolo del leone e dell’antilope, quello della scimmia e del leopardo, quello dell’aquila dal collo bianco e della lepre lottarono fianco a fianco per fermare la corsa del fuoco. A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono a dar manforte ai loro figli. Con l’arrivo di forze fresche, bene organizzate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla savana, l’incendio poteva dirsi ormai domato. Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco. Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d’acqua può essere importante e che «insieme si può» spegnere un grande incendio. D’ora in poi tu diventerai il simbolo del nostro impegno a costruire un mondo migliore, dove ci sia posto per tutti, la violenza sia bandita, la parola guerra cancellata, la morte per fame solo un brutto ricordo. il gas si racconta Talee Aromatiche. Profumo della terra, sapore di cielo. C aro Don, ho una proposta da farti che sono sicuro ti piacerà!”. Conoscendo l’interlocutore (Gianni detto Lambretta), ho subito avuto un accenno di tachicardia. “Sai, ho degli amici ad Albenga che producono ogni anno migliaia di TALEE AROMATICHE (rosmarino, lavanda, timo al limone, salvia, origano, maggiorana)”. La tachicardia è salita di un grado… “Che ne dici di piantumarle anche qui a Nervi? In fondo il clima di Nervi è simile a quello di Albenga; basta trovare un bel pezzo di terra”. Sì, dico io, il terreno ci sarebbe, proprio sopra il porticciolo di Nervi. Un nostro amico, Roberto, gestore dell’Hotel Bonera, ce lo ha messo a disposizione. “Andiamo subito a vederlo!.... Fantastico, sembra fatto apposta”. Ma ci sono tante erbacce… “Non è un problema” Andiamo a dirlo a Roberto, poi lo proponiamo alla Onlus L’Uliveto della Parrocchia. “Vedrai, saranno d’accordo”. Tutto OK. Alcuni giorni dopo, una splendida coppia di coltivatori di Albenga, Nicoletta e Gianpaolo, viene catapultata dall’incontenibile “Lambretta” a spiegarci tutti i segreti con il materiale opportuno. “Si parte!” La tachicardia sale sempre più, ma anche l’ottimismo di molti. Arrivano il terriccio, i contenitori, i vasi più grandi; nel frattempo il terreno si è trasformato in un biliardo per ospitare 10.000 piantine. La tenacia, il buon tempo, la convinzione di molti: oggi, a metà settembre, le piccole talee sono signore piante (circa 8.000). Il nostro Vicariato di Nervi le ha scelte come segno del Giubileo: 1- perché sono vive e continuano a crescere 2- perché sono aromatiche, cioè danno sapore ai cibi e profumano gli ambienti 3- perché sono frutto di sudore 4- perché acquistandole si incoraggia chi ha lavorato 5- perché il prevedibile ricavato servirà per sostenere le spese che da più di 10 anni si fanno in Via del Commercio 6- perché per poterle piazzare si mobiliteranno in tanti (i primi saranno il gruppo di universitari della Parrocchia di San Giovanni Battista di Quarto). Il Papa ha chiesto di aprire le porte all’ospitalità con generosità ed intelligenza. Queste piante ci potranno aiutare. Avremo la gioia di profumare la terra con la nostra solidarietà e pregustare il Paradiso. Con affetto e riconoscenza, La Comunità di Accoglienza di Via del Commercio ABC Il senso che diamo alle parole le nostre poesie GENOVA Oggi indosso la mia città come un abito nuovo e mi rifletto allo specchio delle sue vetrine: uno scialle di tetti grigi, una cintura di carruggi, il corsetto rosato di una facciata dipinta, un giardino segreto per adornarmi i capelli e profumare la sera. E giù, nel porto, il mare, gonna azzurra e cangiante che si gonfia con il vento. Luciana Cristoffanini Maria Grazia Monopoli “verità” è quando un essere umano sposa nel suo cuore la passione per Dio e crea una scoperta. è il riconoscimento di una scoperta personale. è la volontà, per libera scelta, di scoprire Dio dentro se stessi. “forza del cuore” La mente ci contiene, i nostri sensi altrettanto. Soltanto la forza del cuore può far vedere oltre e avere una grande fiducia, più profonda, nell’essere umano, nella capacità che l’essere umano ha di essere parte della fonte stessa. L’uomo ha fiducia in mille cose ma non in se stesso perché non comprende la sua umanità. Questo è il viaggio di consapevolezza. “compassione” Un atto di benevolenza prima di tutto verso se stessi. Questa è la via del cuore. Nasce nell’interiore. Non è un ripiegamento inutile. è un saper riprendere la vita nelle proprie mani e guardarla tutta. Perciò è stato nascosto tutto nell’uomo, perché questa è la grande difficoltà: guardare tutto ciò che vi è dentro e comprendere che da lì la fonte si manifesta. Progetto grafico Anna Marangoni