Il Teorema fondamentale dello Scambio

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Il Teorema fondamentale dello Scambio
Il Teorema fondamentale
dello Scambio
I sistemi economici evoluti sono caratterizzati da una spinta
specializzazione nella produzione e dalla presenza di un
grande numero di merci prodotte e consumate.
Esiste, quindi,un problema di coordinamento di tali attività.
Milton Friedman, in un noto esempio, mostra come negli
Stati Uniti il processo di produzione-distibuzione-consumo
di una semplice matita, richieda il coordinamento di un
numero enorme di lavoratori e di attività produttive sparse
sull’intero pianeta.
Chi opera questo coordinamento?
Nelle economie capitaliste il ruolo di coordinatore è delegato al
Mercato, o per meglio dire al Sistema di prezzi del mercato.
Il mercato è quindi “figlio” della
specializzazione, che a sua volta è
“figlia” dei vantaggi comparati.
Un’impresa A ha un vantaggio comparato nei
confronti di un’impresa B nella produzione di un
bene 1 rispetto alla produzione di un bene 2, se il
costo opportunità del bene 1 (misurato in unità del
bene 2) per A è più basso di quello per B.
Se l’impresa B, che nella condizione
iniziale produce una combinazione
dei beni y1 ed y2 individuata dal
paniere (25, 60), decidesse di
aumentare la produzione di y1 di
una unità dovrebbe rinunciare a 4
unità di y2 (costo opportunità).
L’azienda A, invece, per aumentare la
produzione di y1 di una unità deve
rinunciare a solo 2 unità di bene y2.
Quindi l’impresa A possiede un
vantaggio comparato nei confronti
dell’impresa B nella produzione del
bene y1. L’impresa B, invece, possiede
un vantaggio comparato, rispetto
all’impresa A, nella produzione del
bene y2 (perché?).
y2
SMT=4
100
Impresa B
y2 =100 - 4y1
60
10
25
y1
y2
70
SMT=2
Impresa A
y2 =70 - 2y1
30
20
35
y1
Supponiamo, ora che il sistema
economico sia composto da queste due
sole imprese che consumano anche
quanto prodotto. Ad esempio y1 potrebbe
essere il cibo ed y2 il vestiario. Questi due
consumatori-imprese potrebbero
migliorare la loro situazione attraverso
la specializzazione e lo scambio, essendo
presenti vantaggi comparati diversi per i
due prodotti.
Infatti , se l’impresa B cede all’impresa A
3 unità di y2 in cambio di una unità di
y1 entrambe miglioreranno la loro
posizione.
Infatti, entrambi i consumatori-impresa
otterranno una combinazione (y1,y2)
esterna alla curva di trasformazione.
y2
SMT=4
Impresa B
y1
y2
SMT=2
Impresa A
y1
Lo scambio, inoltre, incrementa l’efficienza paretiana
del sistema. Infatti, in assenza di scambio i 2
consumatori-impresa dispongono complessivamente
di 30 unità di y1 e 90 unità di y2, ma se le due
imprese si specializzano nei prodotti in cui
possiedono un vantaggio comparato il sistema avrà a
disposizione 35 unità di y1 e 100 unità di y2.
NB: Il Criterio di Pareto può essere applicato in contesti diversi.
In questo caso: “una configurazione del sistema economico A è
pareto-superiore ad una configurazione B se in A si dispone di
almeno una unità aggiuntiva di un output senza riduzione
degli altri output”.
L’esempio analizzato permette di enunciare
l’essenza di quello che viene definito
teorema fondamentale dello scambio:
“due agenti economici scambiano volontariamente
due beni che essi producono solo se la quantità del
bene 2 scambiata con un’unità del bene 1 risulta
compresa tra i costi di opportunità per i due soggetti
relativi alla produzione del bene 1 in termini del
bene 2.”
E’ importante sottolineare che il teorema
fondamentale dello scambio è valido solo SE:
le transazioni sono volontarie
tutti gli agenti economici coinvolti nella transazione sono
parte in causa
i termini della transazione sono noti alle parti in causa
ciascun agente partecipante alla transazione è protetto da
comportamenti sleali
Queste 4 condizioni costituiscono la base del codice di
moralità mercantile senza il quale nessun sistema di
scambi volontari potrebbe durare nel tempo.
Letture consigliate
*Cozzi e Zamagni: Cap. 2, paragrafi: 1, 2
* Pasca e Cicia: cap. 2, paragrafo 1