nono capitolo

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nono capitolo
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Sperimentazioni
con il foglio elettronico
Abbiamo già accennato nel secondo capitolo al foglio elettronico, applicazione che permette di effettuare rapidamente calcoli algebrici usando come prima metafora d’interfaccia con l’utente un “foglio” quadrettato concettualmente uguale a quello della battaglia navale. La metafora è invero più complessa: non si limita infatti a un’unica pagina ma concerne un insieme di fogli
facilmente collegabili tra loro. L’insieme dei fogli è denominato cartella.
Per comprendere le potenzialità di uno strumento nato da una semplicissima idea, presentiamo adesso alcuni esempi utilizzando uno dei prodotti
più diffusi, Microsoft Excel.
9.1
Per cominciare
La Figura 9.1 mostra l’intestazione della prima schermata all’apertura
dell’applicazione. Possiamo vedere in alto una serie di menu (File, Modifica,
Visualizza, Inserisci ecc.) utili per accedere a operazioni di uso comune. Pressappoco le stesse funzioni sono attivate dai pulsanti della seconda e terza riga. Tale ridondanza è finalizzata ad agevolare l’utente consentendogli di attivare gli stessi comandi attraverso accessi sia testuali che iconici. Come nel
gioco della battaglia navale, le celle dell’unico foglio bidimensionale che stiamo osservando si individuano con due coordinate: una lettera per la colonna
e un numero per la riga. La prima cella in alto a sinistra è quindi nella posizione A1, essendo identificata dalla prima colonna e dalla prima riga. Immediatamente sotto ai menu possiamo indicare una cella (nella figura citata la
cella A1) e immettere, usando il segno =, la formula che soggiace alla cella indicata (in figura, nessuna). Per essere più chiari vediamo l’esempio seguente.
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Figura 9.1
I menu di Excel.
9.1.1
Un primo esempio
Supponiamo che un ricercatore di storia stia esaminando e confrontando dati espressi in vecchie misure lineari (produzioni di tessuti, percorsi stradali,
rilevazioni catastali ecc.) e che debba convertire tali misure al sistema metrico decimale. Supponiamo che le misure da convertire siano espresse in
“Canne Fiorentine da Panno” e che egli sappia che una canna da panno
equivale a m. 2,335 (allo scopo ha consultato le “tavole di ragguaglio delle
misure e dei pesi delle città più ragguardevoli d’Italia con le misure e con i
pesi del sistema metrico decimale” riportate nell’“Almanacco ufficiale degli
agrofili italiani per l’anno 1869”).
Il programma Excel consente di eseguire la conversione in modo rapido e
preciso, seguendo la semplice procedura che riportiamo qui di seguito. Scegliamo A2 come cella dove scrivere le misure espresse in canne che preleviamo dal documento e D2 come cella dove far apparire la misura equivalente in
metri. Digitiamo in F2 (basta un clic sulla cella per avervi accesso) il valore di
conversione 2,335 e premiamo Invio Selezioniamo quindi D2 e scriviamo la
formula =A2*F2 (o nella cella stessa dopo il clic su di essa, o in alto come indicato in Figura 9.2).
Il segno = all’inizio della stringa indica che il contenuto della cella dovrà
essere calcolato, A2 e F2 sono invece le celle dalle quali dovranno essere prelevati i dati della formula. In questo modo nella cella D2 verrà espresso il valore immesso in A2 moltiplicato per la costante di conversione 2,335. Per
rendere comprensibile il significato dei dati nel foglio è opportuno premettere alle caselle con i dati numerici altrettante caselle con intestazioni esplicative. Si potrà quindi scrivere nella casella A1 “Canne da panno” l’operazio-
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Figura 9.2
ne che si sta compiendo, è opportuno premettere in D1 “Metri”, in F1 “Costante di conversione”. Il programma consente d rendere più accattivanti il
testo e i dati, utilizzando caratteri, sfondi e bordi di diverso colore.
La Figura 9.3 mostra il risultato prodotto da questa semplice operazione,
allorché si mette nella cella A2 il valore 12,34. Ovviamente, il risultato che
compare nella casella D2 varia ogniqualvolta si inserisce un diverso valore
nella cella A2.
La freccia che compare nella figura è stata aggiunta per indicare al lettore
le celle tra le quali avviene la trasformazione.
Si tenga presente, inoltre, che le relazioni che intercorrono tra le celle sono di tipo asimmetrico per cui non è possibile inserire nella cella D2 una misura metrica per ottenere in A2 la stessa misura espressa in canne. Le celle,
infatti, devono essere rigidamente divise tra quelle che contengono i dati su
cui applicare le formule e quelle che contengono i risultati. Dunque per ottenere la funzione inversa dobbiamo utilizzare altre celle, ad esempio A5 e
D5 ; in A5 verrà inserita la formula =D5/F2 che consentirà di convertire i metri
in canne e di ottenere il risultato che compare nella Figura 9.4.
A questo punto decidiamo che conoscere la quarta o la quinta cifra decimale nella conversione tra metri e canna da panno è irrilevante e dunque limitiamo il numero dei decimali a tre. A questo scopo selezioniamo la zona
di foglio interessata e premiamo il tasto destro del mouse. Nel menu che si
apre (visualizzato in Figura 9.5) scegliamo il sottomenu Formato celle…
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Figura 9.3
Figura 9.4
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Figura 9.5
Nella schermata che appare facciamo le scelte evidenziate in Figura 9.6,
ovvero indichiamo nel menu Numero che le posizioni decimali devono essere
tre. Abbiamo anche scelto Usa separatore delle migliaia(.).
Dopo l’Ok , i dati del foglio appaiono come indicato in Figura 9.7.
9.1.2
Indirizzamento assoluto e relativo
In generale il singolo clic su una cella la evidenzia e ci consente di scrivere in
essa. Successivamente possiamo confermare con il tasto Invio della nostra
tastiera l’operazione effettuata oppure annullarla premendo il tasto Esc.
Qualunque cosa scriviamo dopo il clic è considerato una funzione da parte
del sistema. Molto importante è la distinzione tra funzioni costanti e funzioni calcolate. Le seconde si distinguono in quanto cominciano con un segno
di operazione (=, +, - ecc) mentre vengono considerate costanti tutte le altre
immissioni. In quest’ultimo caso le operazioni di copia e incolla non ci riserbano sorprese. Un po’ più complessi sono invece gli interventi sulle funzioni
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Figura 9.6
Scelta di tre decimali.
Figura 9.7
vere e proprie poiché bisogna distinguere il valore calcolato dalla formula
che lo calcola. Se selezioniamo la cella dove abbiamo immesso una funzione
effettiva e copiamo il suo contenuto, il sistema copia la formula. Possiamo
incollarla su un’altra cella, ma questa operazione non lascia (a meno di non
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comportarsi in un modo che spiegheremo dopo) la formula invariata, ma la
modifica cambiando le coordinate delle celle che sono indicate in essa. Questo comportamento del sistema si chiama indirizzamento relativo e ne parleremo nel prossimo esempio.
Facendo doppio clic su di una cella interessata si accede al suo contenuto
e a questo punto abbiamo la possibilità di modificarla.
Se, specialmente quando si è alle prime armi, ci troviamo in una condizione per noi inaspettata, basta premere il tasto Esc sulla nostra tastiera. In
questo modo, l’ultima operazione viene annullata e si ritorna alla situazione
precedente.
Si consiglia inoltre di fare attenzione alla forma del cursore che è molto
espressiva sulle modalità secondo le quali il foglio Excel sta recependo le nostre azioni.
9.1.3
Un esempio più complesso
Riportiamo tutte le formule di conversione che il ricercatore ha trovato nel
documento e costruiamo due tabelle per trasformare i metri nelle vecchie
misure e viceversa.
A tale scopo dovremo ricostruire un foglio analogo a quello che appare
nella Figura 9.8 e dobbiamo inserire in C3 la formula di conversione =$C$2/
E3 . La notazione con $ indica un riferimento assoluto e la sua funzione sarà
chiarita nel corso dell’esempio.
Figura 9.8
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Illustriamo adesso una tecnica per scrivere le formule da usare nella colonna C.
La scelta della successione delle azioni da compiere non ha nessuna pretesa di essere la “migliore”, infatti, ci sono altri modi per arrivare allo stesso
risultato che non ha senso elencare in questo testo. Raccomandiamo a ciascuno di seguire quello che ritiene più naturale.
Noi compiamo le seguenti operazioni:
1. facciamo un clic (uno solo) sulla cella C3;
2. scegliamo Copia dal menu Modifica;
3. facciamo un solo clic sulla cella C4;
4. premiamo il tasto Shift (Maiuscolo) e contemporaneamente azioniamo il
tasto “freccia verso il basso” solitamente posto sulla destra della tastiera.
Questa operazione evidenzia via via tutte le celle che ci interessano (nel
nostro caso ci fermeremo sulla C10).
5. scegliamo Incolla dal menu Modifica.
A questo punto immettendo il valore 125.698 nella cella C2 si ottengono
automaticamente tutti i risultati che compaiono nella Figura 9.9.
Andiamo ad analizzare cosa è successo. Facciamo un solo clic sulla cella
C5 corrispondente a “Canne da seta”. Nella apposita finestra compare la formula =+$C$2/E5 nella quale il numeratore punta sempre alla cella C2, assunta come costante, in quanto i parametri di riferimento sono preceduti dal segno $, mentre il denominatore punta in questo caso alla cella E5, individuata
Figura 9.9
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autonomamente dal sistema in base alle regole dell’indirizzamento relativo.
L’indirizzamento relativo fa sì che si assuma come valore di riferimento
quello contenuto nella cella dislocata verso l’alto o il basso o traslata verso
destra o sinistra di un numero di posizioni pari a quello dello spostamento
effettuato.
Così i valori di conversione utilizzati di volta in volta sono quelli elencati
in successione nella tabella “Fattore di conversione”. Nello stesso modo sono stati ottenuti i risultati che appaiono nella parte inferiore della Figura
9.10.
Sfruttando Verifica formule dal menu Strumenti si può controllare come le
celle si riferiscono tra loro: basta evidenziare una per una quelle di nostro interesse e attivare i due comandi Individua precedenti e Individua dipendenti.
Figura 9.10
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9.1.4
Uso delle funzioni predefinite
Il sistema ha un insieme predefinito di funzioni che danno ampie possibilità
all’utente. Mostriamo in questo esempio l’uso della funzione somma.
La Figura 9.11 è di immediato significato.
Figura 9.11
Lista della spesa.
Facciamo calcolare al foglio elettronico il totale della spesa nella cella B7.
Come illustrato in Figura 9.12, evidenziamo con il mouse prima la cella B7,
successivamente, sulla barra degli strumenti selezioniamo il simbolo di sommatoria (Σ).
Figura 9.12
Calcolo del totale.
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Ora è sufficiente premere il tasto Invio per far comparire la somma desiderata, come in Figura 9.13.
Figura 9.13
Risultato.
Correggiamo l’importo della penna supponendo che, anziché 1 euro, costi 1,8 euro. È sufficiente modificare il valore della cella B2 per vedere, come
in Figura 9.14, il totale della spesa aggiornarsi automaticamente.
Figura 9.14
Aggiornamento automatico.
Calcoliamo adesso, per motivi di IVA, il ricarico del 20% sul totale nella
cella C7, come in Figura 9.15. Inseriamo nella cella indicata la formula
=B7*1,2 (se il ricarico fosse stato del 16% avremmo scritto =B7*1,16 ). Come
nel caso precedente, non appena viene apportata una modifica ai dati iniziali
vengono aggiornati automaticamente i contenuti della cella B7 (che dipende
dai dati presenti nella colonna B2..B6 ) e della cella C7 (che dipende dal dato
presente nella cella B7 che a sua volta dipende dai dati presenti nella colonna
B2..B6 ).
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Figura 9.15
Ulteriore calcolo sul risultato.