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Como Cronaca
18 Sabato, 12 dicembre 2015
Formazione
per cooperatori
e laici guanelliani
Il percorso prenderà il via domenica 13
dicembre presso la Casa Divina Provvidenza di
via Grossi, a Como. Ultima tappa il 13 luglio
“Verso un nuovo
umanesimo” il tema che
farà da filo conduttore,
con riflessioni e
proposte di vita a partire
dall’analisi di documenti
della Chiesa Cattolica
e dalla figura di suor
Chiara Bosatta.
D
omenica 13
dicembre, presso
la Casa Divina
Provvidenza
(via T. Grossi 18,
Como), prenderà il via
l’itinerario di formazione
per i Cooperatori e il
Movimento Laicale
Guanelliano per l’anno
pastorale 2015-2016
dal titolo “Verso un
di Silvia Fasana
nuovo umanesimo”, con
riflessioni e proposte di
vita a partire dall’analisi
di documenti della Chiesa Cattolica e dalla figura di suor
Chiara Bosatta, nel 25° anniversario della sua Beatificazione.
Il programma prevede alle 8.30 la S. Messa nella Cappellina,
presieduta da don Angelo Gottardi, delegato provinciale dei
Cooperatori Nord Italia/Svizzera; alle 9.00 l’accoglienza e la
preghiera del mattino, a cura di suor Chiara Minoia e, dopo
i saluti dei Superiori Provinciali suor Teresa Gatti (Figlie di
Santa Maria della Provvidenza) e don Marco Grega (Servi della
Carità), Arianna Maffei, pedagogista e vice presidente nazionale
del Movimento Laicale Guanelliano presenterà a grandi linee
l’itinerario di formazione dell’anno pastorale 2015-2016. Seguirà
alle ore 10.00 l’approfondimento su “A vent’anni dall’Enciclica
di Papa Giovanni Paolo II Evangelium Vitae”, con interventi di
Lamberto Bianchini, filosofo e di Vittore Mariani, pedagogista,
presidente nazionale del Movimento Laicale Guanelliano
(“Alle radici delle attuali questioni etiche”, “Educare alla libertà
autentica”) e il dibattito assembleare, coordinato da Antonio
Valentini, pedagogista, presidente dei Cooperatori Nord Italia/
Svizzera.
Alle ore 12.15 spazio alla figura significativa di Ernesto
Lorenzetti (1958 – 2011), laico guanelliano, testimone dei
nostri tempi, presentata da suor Franca Vendramin e Stefania
Brambilla che, con Stefano Guolo, sono gli autori di un recente
libro su Lorenzetti; saranno presenti anche la moglie Anna e la
sorella Alessandra. Concluderanno la giornata, alle ore 13.15, il
pranzo (su prenotazione, contributo 10 euro) e i saluti.
L’itinerario di formazione è aperto a tutti: laici, cooperatori,
religiosi, religiose. Per informazioni e iscrizioni: Carlo
Guffanti, [email protected]; Claudio Ostinelli,
cell.349.3542843. I prossimi appuntamenti dell’itinerario di
formazione saranno domenica 14 febbraio, domenica 17 aprile,
domenica 22 maggio e domenica 3 luglio (giornata nei luoghi di
San Luigi Guanella a Fraciscio di Campodolcino).
“Quando l’amore chiama
… Ernesto Lorenzetti,
laico guanelliano”
«
P
erché Dio ci mette accanto delle persone
che aiutano il nostro cammino di fede.
Noi non troviamo la fede nell’astratto;
no!»: così ha affermato Papa Francesco nella
Veglia di Pentecoste del 2013 con i movimenti, le
nuove comunità, le associazioni e le aggregazioni
laicali. E, citando i suoi predecessori: «il mondo
di oggi ha tanto bisogno di testimoni. Non
tanto di maestri, ma di testimoni. Non parlare
tanto, ma parlare con tutta la vita: la coerenza
di vita, proprio la coerenza di vita! Una coerenza
di vita che è vivere il cristianesimo come un
incontro con Gesù che mi porta agli altri».
Questo libro ci presenta appunto un autentico
testimone, Ernesto Lorenzetti. Un uomo che,
seguendo le orme di don Guanella, ha incontrato
Cristo e l’ha portato agli altri. Leggiamo
nell’introduzione: «Ernesto è stato lo studente
tenace, il figlio tenerissimo, il fratello protettivo,
lo zio attento, l’amico scanzonato, l’alpinista
entusiasta, il ricercatore rigoroso, il lavoratore
esigente, il laico generoso, il fedele umile,
l’uomo accogliente, lo sposo delicato, il malato
consapevole». Nella sua vita non c’è stato nulla
di straordinario e di eroico, se non il fatto che ha
saputo vivere con verità e fino in fondo le gioie,
le sofferenze, le sfide e le banalità del quotidiano
con la forza dalla fede, accompagnata da una
buona dose di sano umorismo. O forse meglio di
cristiano umorismo, di uno sguardo lieve sulla
❚❚ Il 17 dicembre, presso l’Istituto Ciechi
Concerto GAP a Milano
G
iovedì 17 dicembre, alle ore 21.00, nella splendida Sala
Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano (via Vivaio 7), il
Coro GAP - Gospel Always Positive dell’Opera Don Guanella diretto dal Maestro Carlo Rinaldi darà vita ad un grande
concerto “alla luce”, in vista del Natale ormai prossimo. Con
questo concerto, che si terrà alla luce e nel magnifico Salone Barozzi, si va dunque consolidando ancora di più la bella amicizia
tra il Coro e l’Istituto dei Ciechi, dopo i due speciali concerti “al
buio” tenuti lo scorso febbraio e lo scorso aprile a “Dialogo nel
Buio”. Il Coro è nato nell’aprile del 2006 a Como dall’incontro
del maestro Carlo Rinaldi con il Centro Guanelliano di Pastorale Giovanile e il Centro Missionario Guanelliano intorno allo
slogan “Metti al servizio la tua voce”, che unisce la dimensione
artistica e culturale con quella sociale e di solidarietà. In questi anni di attività il Coro GAP (che oggi conta circa sessanta
voci, divise nelle quattro sezioni classiche - soprani, contralti,
tenori e bassi - ed è affiancato da una band di cinque elementi) è diventato un punto di riferimento sul territorio comasco
e non solo, portando il suo canto e il suo messaggio anche in
altre regioni d’Italia. Il suo repertorio comprende oltre sessanta
brani fra spiritual tradizionali, canti africani in lingua swahili,
zulu e mahori, i grandi classici di Sister Act, colonne sonore
e altri pezzi ispirati a grandi artisti come Mariah Carey, Louis
Armstrong, Queen e Beatles. Spiega il maestro Rinaldi: «Siamo veramente felici di cantare all’Istituto dei Ciechi di Milano,
perché per noi è ormai come trovarci tra amici! Chi partecipa
ad un Concerto Gospel si trova avvolto da una musica d’impatto emotivo, viva, gioiosa, travolgente, spirituale e profonda:
una musica che parla dritta al cuore. Lo spettatore non assiste
passivamente al concerto, lo vive, partecipa con semplici gesti,
come il battito delle mani, sceglie i brani, dialoga con il maestro, si diverte, canta e... improvvisa, nell’intento di raccogliere
e vivere l’energia del canto gospel. Le voci diventano un’unica
voce, per cantare i sogni, comunicare le emozioni, gli ascoltatori diventano protagonisti, per vivere un’esperienza nuova e
travolgente e i canti diventano un viaggio per scoprire culture
e tradizioni di tutto il mondo!».
Particolarissima è la cornice dell’evento. Il Salone Barozzi si
trova al piano terreno del palazzo di via Vivaio, costruito alla
fine dell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Pirovano sul modello dell’Istituto dei Ciechi di Parigi. È in assoluto la sala più
prestigiosa del complesso, intitolata al fondatore dell’Istituto, Michele Barozzi, progettata proprio per ospitare i concerti
degli allievi dell’Istituto, aperti anche al pubblico esterno e ai
suoi benefattori. La sala presenta una notevole decorazione ad
affresco realizzata nel 1892 dai pittori Celso Stocchetti e Ferdinando Brambilla, docenti all’Accademia di Belle Arti di Brera,
e recentemente oggetto di un accurato restauro che l’ha restituita all’ammirazione del pubblico dopo quasi mezzo secolo
di oblio. Sulla parete di fondo della sala, sopra la cantoria, si
segnala il monumentale organo, uno dei più importanti della
città di Milano contenuto in una sala da concerti, realizzato tra
il 1899 e il 1902 dalla ditta del Cavalier Carlo Vegezzi Bossi di
Torino e ulteriormente perfezionato alcuni decenni più tardi
dalla Ditta Natale Balbiani. L’ingresso è libero; per informazioni: tel. 331.7885444. (s.fa.)
propria vita dato dalla consapevolezza di essere
figli prediletti di un Dio che è Padre amorevole e
provvidente.
Sempre nell’introduzione si legge: «Questo libro
non è fatto di parole, ma di atti d’amore».
Un libro dunque non solo per ricordare la persona
di Ernesto, ma soprattutto per proporre l’esempio
di una vita vissuta con amore, nell’amore di Dio
e a servizio del prossimo, soprattutto quello più
in difficoltà. Un esempio davvero luminoso e
gioioso, un vero “tesoro” non solo per la Famiglia
Guanelliana, ma anche per la nostra società,
sempre più triste, malinconica e chiusa in se
stessa.
Questo libro non è in vendita, ma chi lo desidera
può dare un’offerta libera per la realizzazione
di un progetto intitolato “La borsa di zio
Ernesto”, voluto dai famigliari e dagli amici per
ricordarlo. Le offerte raccolte saranno utilizzate
per finanziare il sostegno scolastico a ragazzi in
difficoltà attraverso Save the Dreams - Amici di
don Guanella Onlus che già da alcuni anni porta
avanti questa iniziativa nelle scuole di Roma.
Per avere copia di questo libro, si può consultare
il sito di Save the Dreams - Amici di don Guanella
Onlus (www.savethedreams.org), oppure rivolgersi
a Gualtiero Montesi (montesi.gualtiero@gmail.
com).