Scheda di sintesi sul Corso di Laurea in Economia e Finanza

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Scheda di sintesi sul Corso di Laurea in Economia e Finanza
Scheda di sintesi sul Corso di Laurea in Economia e Finanza: (Classe di laurea L33‐Scienze economiche) ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE E PRINCIPALI CRITICITA’ Attualmente gli insegnamenti del CdS sono raggruppabili in 4 categorie principali • area economica (54 crediti) • area aziendale (33 crediti) • area matematico‐statistica (30 crediti) • area giuridica (15 crediti) Nelle rilevazioni condotte negli scorsi mesi sui corsi di classe L33 attivati nel nostro Paese (grazie alla preziosa collaborazione di Gino De Murtas e Valeria Atzeni), il nostro Corso di Laurea risulta fra quelli maggiormente caratterizzati da multidisciplinarietà, e in particolare da un’alta incidenza dei crediti dei settori aziendali. Alla luce delle discussioni avute in sede di comitato di indirizzo e delle riflessioni interne ai componenti della Giunta, è intenzione del CCdS mantenere la natura multidisciplinare del Corso di Laurea. In sede di comitato di indirizzo si sono tuttavia evidenziate anche delle carenze nell’attuale offerta formativa, per molti versi riconducibili alla chiusura della struttura in due indirizzi a suo tempo resasi necessaria a seguito del (famigerato, ndr!) Decreto Ministeriale 22 settembre 2010 n. 17. Il Comitato di Indirizzo ha in particolare rilevato la mancata copertura di alcuni contenuti (peraltro non recuperati nemmeno in sede di Laurea Magistrale in Scienze Economiche) quali: ‐ per l’area economica: a) l’analisi dei processi di formazione delle decisioni pubbliche e le
caratteristiche del sistema tributario Italiano (esame eliminato: Scienza delle Finanze); b) l’analisi
delle determinanti degli scambi internazionali e dei processi di internazionalizzazione delle imprese
(esame eliminato: Economia Internazionale); c) una trattazione poco esaustiva di strumenti di analisi
specifici per lo studio dei processi di sviluppo economico locale e delle dinamiche del mercato del
lavoro
‐ per l’area aziendale: a) lo studio delle strategie di investimento aziendale, la gestione delle fonti di
finanziamento, (esame eliminato: Finanza Aziendale); b) uno sbilanciamento a favore di certi contenuti a discapito di altri (es. gli indici di bilancio, la scrittura della nota integrativa e della relazione di gestione) probabilmente più rilevanti per il laureato in Economia e Finanza. Anche se il decreto AVA del gennaio 2013 non penalizza più l'articolazione in curricula dei corsi di
studio, i componenti del Consiglio hanno dopo attenta riflessione tralasciato l'idea di ricostituire
formalmente i due indirizzi, considerato che comunque le regole di reclutamento attuali lasciano
prevedere nei prossimi 5 anni una riduzione del corpo docente del Dipartimento.
Sono emerse anche altre criticità di ordine generale:
‐ da un lato l’opportunità di dotarsi di metodologie didattiche che vadano oltre il tradizionale
schema lezione frontale/verifica finale
‐ dall’altro lato, e con particolare enfasi, la necessità di caratterizzare in maniera chiara
l'approccio economico rispetto alle metodologie e i contenuti delle discipline aziendali, cosa
che non appare garantita dal modo in cui é attualmente organizzato l’anno e mezzo di
percorso di studi in comune.
E’ infine emerso con forza che l’attuale struttura generalista di fondo del Corso di Economia e
Finanza può giustificarsi solo in presenza di uno sbocco duplice (da un lato economisti generali e
del territorio, dall’altro economisti esperti dei mercati finanziari).
STRATEGIE DI INTERVENTO
Date le premesse di cui alla sezione precedente, le azioni da intraprendere sono essenzialmente
connesse alla strategia complessiva che il Dipartimento intende seguire nel progettare la propria
offerta formativa, ovverosia preliminarmente a stabilire se ci si deve muovere verso:
a) un percorso di avvicinamento verso una struttura unificata del triennio in cui è privilegiata
l'acquisizione di competenze generali;
b) un rafforzamento della struttura attuale basata sullo sviluppo in parallelo dei due percorsi
separati nelle classi L33 e L18.
In entrambi i casi l'attuale struttura va rivista:
Se si va verso l'opzione b) dei percorsi separati, le criticità di cui sopra potrebbero essere affrontate
da una lato con lo spostamento di alcuni contenuti all’interno degli insegnamenti attualmente
attivati, dall’altro con un inserimento limitato (e a costo zero) di insegnamenti in alternativa secca
nel terzo anno di corso
a) il rafforzamento dei contenuti economico aziendali avverrebbe da un lato attraverso una
parziale riorganizzazione dei contenuti dei due esami di P07 nel primo e nel secondo anno,
dall’altro mediante reinserimento dell’esame di Finanza Aziendale in alternativa con
l’esame di Economia delle Aziende Pubbliche. Questa operazione salvaguarderebbe la
presenza di due materie importanti e non necessita di requisiti aggiuntivi di docenza da parte
del Dipartimento in quanto l’esame di Finanza Aziendale verrebbe mutato dal Corso di
Economia e Gestione Aziendale; di converso, il mantenimento dell’esame di Economia delle
Aziende Pubbliche permetterebbe a EGA di mutuare questo esame, a sua volta cancellato
dai curricula di EGA due anni fa.
b) Il rafforzamento dei contenuti economico generali verrebbe realizzato mediante una
riorganizzazione dei contenuti all’interno degli attuali insegnamenti dei settori P01 e P02 e
l’inserimento di un modulo (o esame) specificamente orientato all’economia e alle politiche
internazionali. Il progetto formativo del corso di laurea verrebbe inoltre fortemente
rafforzato dall’inserimento di un altro esame economico con contenuti reali da porre in
alternativa all’esame economico di Economia dei mercati monetari e finanziari. La
definizione puntuale dei contenuti di tale esame dovrebbe auspicabilmente essere realizzata
assieme al corso di EGA, al fine di consentire l’attivazione di un esame economico di
interesse comune (da inserire in EGA come alternativa secca a quelli attuali)
c) L’immediata caratterizzazione economica della natura del Corso di Economia e Finanza,
avverrebbe in primo luogo con lo spostamento al primo semestre del primo anno del primo
esame di economia politica (al momento Microeconomia).
Se si va verso l'opzione a) del percorso di avvicinamento verso il triennio unico, il momento su
cui concentrare gli interventi correttivi dovrebbe essere il terzo anno (futuro curriculum di un corso
di laurea unico), intervenendo invece sui secondi anni di EF e di EGA per giungere ad un primo
biennio essenzialmente comune.
‐
Anche in questo caso è da considerarsi prioritaria la possibilità di poter impartire il primo
insegnamento di economia politica nel primo semestre del primo anno.