“FARFALLE DI SPINE”, PER RICORDARE LA SHOAH

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“FARFALLE DI SPINE”, PER RICORDARE LA SHOAH
“FARFALLE DI SPINE”, PER RICORDARE LA SHOAH
Scritto da Dalila Bellacicco
Domenica 23 Gennaio 2011 08:53
Alla caducità del volo di “Farfalle di spine” è stato dedicato lo splendido incontro del 20
gennaio nella fucina alchemica di poesia, musica ed arte di Spazio UnoTre, spazio che ha
ospitato Daniele Maria Pegorari
,
prestigioso critico
, docente universitario di Letteratura italiana contemporanea e Sociologia della Letteratura,
direttore della rivista “Incroci” e della collana “Le ciliegie”
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“FARFALLE DI SPINE”, PER RICORDARE LA SHOAH
Scritto da Dalila Bellacicco
Domenica 23 Gennaio 2011 08:53
di cui “Farfalle di spine - Poesie sulla Shoah”
, a cura di Valeria Traversi ed edito Palomar,
è una delle ultime “perle”
.
La serata, resa ancor più suggestiva nell’ouverture dalle note e dagli elaborati effetti acustici
inclusivi e trascinanti
di Stefa
no Montuoso
alla chitarra e dalle percussioni struggenti, precise e al contempo spontanee nella musicalità di Napoleone Pavone
, è stata
arricchita da una convers
azione di altissimo livello culturale, che ha esplorato e scandagliato il travaglio della poesia e
dell’arte da Auschwitz ad oggi,
con audaci incursioni “d
antesche” di disarmante attualità
.
Accorata, emozionata ed appassionata la presentazione della curatrice, Valeria Traversi,
guidata dalla “stella Polare” di Primi Levi.
Le sue riflessioni hanno accompagnato la conversazione
,
offrendo nuovi spunti di approfondimento
, lasciando sgorgare altre “parole” che hanno esorcizzato ed addomesticato il male, dando
forma “disarmonica” a quanto non poteva esser descritto in altro modo, né poteva esser
relegato all’oblio, lasciando solo agli incubi il ricordo.
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Scritto da Dalila Bellacicco
Domenica 23 Gennaio 2011 08:53
“La
arrotonda
glisischeletri
zero, mille
Szymborska.
e uno d’arte
fa sempre
mille”,Valeria
scriveva
Wislawa
“Quando
memoria
dà voceallo
attraverso
le forme
– afferma
- si
estetizzare
l’evento
ispiratore
rischia di
”. storiaalla
Emerge
condanna
con
l’umanità
chiarezza
all’abbruttimento
chetanto
eliminare
ilpiù
pensiero,
bieco.
il sentimento
espresso
scrittura,
Nell’inferno
deportazione,
nell’incertezza
diosa
un lenire
futuro
defraudato
anche
della
più piccoladella
scintilla
di nella
speranza,
solo
la poesia
e
cauterizzare
l’inenarrabile
dis sgomento
perazione
con
la sua
struggente
dolcezza.
Ed
il pensiero
poetico
si
rivela
possibile
l’unico
“futuro”
tante
mezzo:
nulla,
tra
seppellendo
lesoffocate
pagine
di
dai
bottiglie
un
miasmi
diario
…
della
vetro
morte,
sotto
gli
l’unico,
alberi,
estremo
nascondendo
atto
diNella
frammenti
libertà,
perseguito
trasono
le macerie
con
perogni
ledel
La
silloge
poetica
“Farfalle
di
spine”
si articola
in
sezioni.
le
testimonianze
dirette
dai di
ghetti
prima
racchiuse
, tra
di
Terezin;
divoci
esse
quelle
Gertrud
Kolmar,
Elisa
Springer
etre
Teddy,
uno
dei
bimbi
che
visse
l’inferno
nella
seconda
leadi
testimonianze
diafferma
chi,
come
Paul
Nelly
Sachs
eilPeter
Weiss
mettersi
riparo
prima
di
essere
catturato
e convinto
si assume
“la responsabilità
di
dare
voce”
chi
non
c’è
più; riesce
nella
terza
le
voci
di
chi
pur
se
estraneo
tanto
ilbarbarie
bisogno
scriverne
,sente
è
il di
caso
Brecht,
Etvushenko,
Szymborska,
Quasimodo
ea
Guccini.
“Adorno
Daniele
Maria
,aldi
filosofo
Pegorari
tedesco,
-dolore,
dell’impossibilità
di legare
ilpoesia
male
con
bello
– dichiara
atto
chePasolini,
scrivere
una
dopo
Auschwitz
è un a
, Celan,
ma
per
Paul
Celan,
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Scritto da Dalila Bellacicco
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poeta
il dolore
incessante
ha
tanto
esprimersi
quanto
martirizzato
di“Farfalle
urlare.
rte
deve
veicolare
il
ricordo,
deve
esplicare
ladisua
tensione
etica
”.
Ed
allaebreo,
tensione
emotiva
attori
Atrebil
è ilè
affidata
lettura
alcune
poesie
,spine”.
ricordo
molto
coinvolgente
di
scarpette
rosse
l’alternarsi
didella
Joyce
direcitazione
voci,
Lussu
l’incalzante
ediritto
didegli
Terezin,
urgenza
daidicui
di
disegni
raccontarsi
tratto
e raccontare,
il la
titolo
ildi L’a
di
Atrebil
creatura
“teatrale”
eprofilo
laboratorio
attoriale in continuo
evolversi,
ha tra
i suoi mentori Rocc
o
Capri
Chiumarulo
e
Anna
Garofalo
ed
è alla
ricerca
di
nuovi
talenti
sp faceboo
insieme
inediti
percorsi
interpretativi
della parola
e della
gestualità
,erimentare
come
ben
si
intuisce
nelper
kdanzanti,
di Atrebil
Una
catarsi,
lanciare
tra
le
pagine
con
lacrime
e sangue,
così in
catartico
èTeatro.
ilpioggia
comporre
ecolore
scomporre
in dinamico
divenire
Mario
Pugliese
come
Mario
Lozito
,e
fogli
bagnati
in acqua
eAtropo
disegnare
volti,invisibili
voli,
cadute,
risalite
…
l’immagine
lafiamme
sua
anima,
unscritte
velo
la
cattura
.Quando
Lacrime
inconsapevoli
di
lasvela
legano
al
eper
suo
destino,
mani
la di
trascinano
lontano,
strappi
Lachesi,
moireGia
d’Arte.
A
fine serata
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Scritto da Dalila Bellacicco
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como
Leronni
ha
salutato
i presenti,
per
altro
numerosi,
ringraziato
ospiti
e ricordato
il
3mostra
febbraio
presenterà
i “fattezze”
suoi
lavori
un
esordiente
,Emanuele
Savasta
In
le
surreali
sculture
di
Giovanni
Carpignano,
restituiti
alla
notorietà
con
ridisegnate
in
primordiali
oggetti
ed essenziali
salvati
da
tratti,
“triste
destino”
davvero
molto
originali
e
ad
effetto
.Un
sentito
grazie
a Fabio
Guliersi
artistici
scatti.
perpoetici
aver
messo
a disposizione
deiglinostri
lettori
i suoi eche
5/5