TLR_Ricerca Penale 2015

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TLR_Ricerca Penale 2015
Ricerche
RICERCA TOPLEGAL PENALE 2015 | SCENARIO
La stagione
dell’incertezza
Le recenti novità normative sull’autoriciclaggio,
sugli ecoreati e in ambito fiscale stanno ampliando
le dimensioni del rischio penale
di Roberto Molica
S
E LA CRISI ECONOMICA NEGLI ANNI
passati ha comportato tagli alla consulenza
stragiudiziale penale da parte delle aziende, dall’altro ha fatto sì che, anche a causa della crisi di liquidità, ci sia stato un aumento dei processi di natura
penale tributaria. Dunque il rallentamento dell’economia, che ha indirettamente colpito la gran
parte degli studi, sembra aver inciso in maniera
minore sul lavoro del penalista.
I cambiamenti più grandi sono giunti dal fronte
normativo, con sostanziali modifiche all’impianto
legislativo. Negli ultimi anni il sistema sembra aver
convissuto con una duplice tendenza. Da un lato
si sono avuti interventi mirati a una depenalizzazione di alcune fattispecie. L’esempio più lampante
proviene dalle riforme che hanno coinvolto l’area
fiscale e che hanno escluso diversi reati dal raggio
di attività del penalista. Mentre in altri casi, come
ad esempio per l’omesso versamento, sono state
innalzate le soglie di tolleranza rendendo di fatto
non penalmente rilevanti evasioni di bassa entità.
Un allargamento della maglia, dunque, di cui beneficiano soprattutto le piccole imprese e il singolo
contribuente. Sono inoltre state fornite definizioni
chiare per l’elusione e l’abuso del diritto ed è stata
72 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016
ricerche
I temi più importanti
per il prossimo futuro sono la
voluntary disclosure e
il reato di autoriciclaggio
introdotta la contestazione preventiva per il contribuente che è spinto verso una sempre maggiore
trasparenza sulle proprie operazioni.
Se da un lato, però, il legislatore ha cercato di
diminuire le fattispecie che possono comportare
rischio penale, dall’altro, si è assistito a interventi
di segno opposto volti a un maggior inasprimento
delle pene in alcuni ambiti. In materia ambientale,
per esempio, è stata approvata la tanto attesa legge
in materia di ecoreati (l. 68/2015) che introduce
nel codice penale il reato di disastro ambientale. A
questo si aggiunge anche il reato di omessa bonifica, con la possibilità per l’autorità di ordinare al
proprietario di un fondo la regolarizzazione dello
stesso.
Nell’ottica di una maggiore trasparenza delle
aziende e dei singoli contribuenti, il tema più importante per il prossimo futuro è quello relativo
alla voluntary disclosure e al reato di autoriciclaggio. La questione assume fondamentale rilevanza
sia perché il periodo per effettuare la collaborazione volontaria in relazione ai crediti provenienti
da illeciti fiscali è arrivato alla sua conclusione, sia
perché il conto dei contribuenti che hanno deciso
di attivarsi nel processo di collaborazione ha superato quota seimila.
I rischi per chi non dovesse effettuare la voluntary disclosure sono tanti. Sono infatti previste
pene fino a otto anni per il reato di autoriciclaggio. Ma la chiarezza sulle pene è controbilanciata
da un’incertezza applicativa enorme. Molti sono
i dubbi interpretativi e non aiuta il fatto che non
ci sia ancora nessuna applicazione di questi capi
d’accusa. Mancano inoltre delle linee guida univoche e dei precedenti giudiziari. Secondo Ciro
Pellegrino, fondatore dello studio Pellegrino che
dal 2008 porta avanti un rapporto di collaborazione con Gianni Origoni Grippo Cappelli, «nelle
mani del magistrato è lasciato un margine di discrezionalità troppo ampio. C’è molta preoccupa-
Studio Legale Borgna
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ricerche
Più che in competizione,
l’offerta delle boutique penali
e quella degli studi civilistici
sono complementari
zione sul tema e mi aspetto delle applicazioni tra
loro non coerenti». Non c’è dunque ancora certezza su come le diverse procure applicheranno le
norme e quali saranno i risvolti in tema tributario
e di 231. L’autoriciclaggio, infatti, coinvolge alcune
delle fattispecie fiscali (evasione, falso in bilancio)
prendendo origine da esse, e sfocia in potenziali
rilievi penali anche sul versante 231, rendendo così
parzialmente vana la depenalizzazione che ha investito alcuni dei reati tributari di cui sopra.
Diverse sono però le critiche rivolte ai suddetti cambiamenti normativi che puntano il dito
soprattutto sulla poca organicità delle modifiche
apportate al codice. Secondo Fabio Pinelli dell’omonimo studio «sono spesso eseguite per fronteggiare esigenze penalpopuliste. Il legislatore
risponde a domande provenienti dalla collettività
(gratificanti anche sotto il profilo elettorale) piuttosto che emanare provvedimenti normativi frutto
di reali esigenze special–preventive e ben inserite nel contesto complessivo dell’ordinamento».
Meno critico invece, Alessandro Pistochini, partner di Crippa Pistochini, secondo cui le riforme
«fanno parte di un nuovo approccio legato alla
cultura della legalità che dal governo Monti in poi
si è potuto apprezzare».
Boutique e full-service
Per far fronte alle richieste dei clienti, le risposte
degli studi penali in termini di organizzazione della struttura sembrano essere due, riflesso di altrettante visioni del comparto penale.
Il primo modello punta tutto sulla iperspecializzazione. In uno studio di diritto penale societario e di impresa ci sarà allora lo specialista del
fiscale, quello dell’ambientale, il consulente in
relazione a modelli 231 e così via per tutte le fattispecie di interesse per lo studio. Il secondo modello propone al cliente una rosa di professionisti
a tutto tondo, detentori di una conoscenza penale
diffusa. I pro e i contro dei due modelli sono evi-
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denti. Gli studi del primo tipo permettono di fornire al cliente un’assistenza approfondita in ogni
singola disciplina. La consulenza rischia però di
diventare economicamente gravosa per fattispecie
troppo complesse che richiedono l’intervento di
diversi specialisti, con conseguente allungamento
dei tempi di risposta. Il secondo modello invece, a
fronte di un rapporto orientato all’accorciamento
dei tempi di risposta, richiede uno sforzo maggiore al legale che nei casi più complessi può portare
a criticità nell’assistenza al cliente.
A prescindere però dal tipo di organizzazione,
gli studi afferenti a questi due modelli sono uniti
dalla volontà di essere riconosciuti come «boutique». Tale etichetta, nella percezione da parte del
mercato per quanto riguarda il diritto penale, si
svuota di tutte le sue connotazioni critiche legate
alle dimensioni ridotte e all’incapacità di gestione di clienti complessi, e si fa portatrice di valori
come la qualità. Questa posizione è volta a tracciare una linea di confine con i grandi studi legali
d’affari in cui è presente un dipartimento penale.
Ma si tratta di un’affermazione di indipendenza
del penalista che non centra il punto fondamentale della questione. I due approcci, infatti, non si
pongono affatto sulla stessa fascia di mercato. Più
che in competizione, l’offerta delle boutique penali
e quella degli studi civilistici sono complementari.
All’interno degli studi full-service non è una
novità trovare dei dipartimenti penali dotati di
strutture competitive. Ma le cause di questa scelta
sono da rintracciare fuori dall’Italia, più precisamente dalla necessità di tutelare i grandi investitori esteri operanti in Italia. Il profilo richiesto da
questo tipo di clienti è dunque quello di uno studio
di grandi dimensioni, capace di fornire un’assistenza diffusa negli ambiti di interesse della società e di
intrattenere fitti rapporti con la casa madre e con
i legali delle altre giurisdizioni. Non è un caso che
i primi studi a introdurre un dipartimento penale
siano stati americani e inglesi, quali Simmons &
Simmons, Clifford Chance con Antonio Golino
ricerche
Il doppio binario della consulenza preventiva
In aumento i mandati stragiudiziali
ma solo per le grandi realtà aziendali
C
OMPLICE IL PARZIALE SUPERAMENTO
dalla crisi osservata negli ultimi mesi, si
registra nel comparto un innalzamento del
budget allocato alla consulenza del penalista.
Secondo Marcello Elia dello studio Elia, «la
cultura della prevenzione è in risalita. C’è una
minore preoccupazione per la spesa e si guarda più al possibile rischio penale».
Le società multinazionali operanti in Italia
hanno iniziato a comprendere, anche grazie
alla spinta delle rispettive case madri, che le
conseguenze di un procedimento penale vanno
ben oltre i soli costi dell’assistenza legale. Sono
infatti il danno all’immagine e gli eventuali sequestri la vera minaccia per un’attività. Secondo Francesco Sbisà, partner di BonelliErede,
«le confische sempre più diffuse e le misure di
prevenzione patrimoniale stanno per diventare
il vero spauracchio del cittadino. Il cliente non
deve più temere il solo procedimento penale
ma anche il relativo procedimento di prevenzione che può avere effetti micidiali, anche in
considerazione del diverso regime in esso previsto in tema di onere della prova».
Ma il trend pare interessare solo una parte
delle aziende. Le Pmi, che si ritrovano spesso
con budget di spesa limitati, non sembrano
essere ricettive alla necessità di una consulenza preventiva. Tanti imprenditori ricorrono
ancora al penalista solo all’ultimo momento
e di solito si tratta di aziende medio piccole.
Un’informazione minima sui rischi risolverebbe tanti problemi. Sul bisogno di informare il
e Baker & McKenzie con Enrico Maria Mancuso.
Il merito di questi studi è stato quello di importare,
con fortune alterne, una visione internazionale del
diritto penale, puntando da subito sulla consulenza
continuativa senza ovviamente disdegnare la difesa
processuale. Più di recente anche altre realtà han-
cliente si trova d’accordo Armando Simbari di
Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi,
per il quale «le modifiche alla 231 impongono
un intervento del penalista in via preventiva.
Si richiede, dunque, che le aziende siano rese
edotte di questi cambiamenti per comportarsi
di conseguenza e di ridurre se non azzerare il
rischio penale».
Nell’ottica di questa esigenza sempre più
pressante, Giorgio Perroni, titolare dell’omonimo studio Perroni, ha preparato per i suoi
clienti un’informativa di carattere comparativo per condividere eventuali dubbi sulle recenti modifiche legislative in materia di false
comunicazioni sociali e mettendo l’accento
sui possibili rischi societari. In un periodo di
incertezza normativa, il cliente spiazzato sente
il bisogno di risposte chiare nel day-by-day in
grado di ridurre se non annullare il rischio penale. Secondo Mario Brusa di Brusa Spagnolo Tosoni, «da parte del cliente c’è ovviamente
la volontà di difendersi dalle situazioni di rischio e quindi l’interesse di svolgere un’attività
preventiva in tal senso». Diventa obbligatorio
l’abbandono di un modello lavorativo patologico basato sulla sola difesa dibattimentale per
l’ingresso del professionista nel cuore organizzativo delle società per comprendere le problematiche da affrontare dal punto di vista del
cliente. Al penalista è richiesta dunque la trasformazione in consigliere, che mantenendo la
propria indipendenza dalla società assistita, ne
coglie tutte le particolarità e le sfumature.
no adottato questa soluzione: tra questi troviamo
BonelliErede con Francesco Sbisà proveniente da
Dominioni Gobbi Sbisà, Dla Piper con Raffaella
Quintana e, unico caso tra gli studi d’affari in cui
sono coinvolti direttamente due partner, R&p Legal con Piero Magri e Giuseppe Vaciago.
TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 75
ricerche
Si sta sviluppando un terzo
modello per fornire un supporto
su problematiche mirate
operando in ambiti extrapenali
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In questo contesto sta vedendo la luce un terzo
modello. Spinte dalle richieste del mercato che
vede aumentare il rischio penale per reati tributari, diverse boutique stanno sviluppando un modello fluido per fornire un supporto su problematiche mirate operando però in ambiti extrapenali.
Così si muove lo studio Iannaccone, che già
da diversi anni unisce civilisti e penalisti puntando su un’offerta coordinata a esigenze complesse.
Questa tendenza ha trovato terreno fertile anche
in mercati di provincia come il triveneto. Tra le
realtà affermate troviamo infatti lo studio Ponti,
che attraverso il suo fondatore Luca Ponti constata la particolarità del nord-est del Paese in cui
«è il cliente che crea l’occasione. La nostra è una
realtà fortemente legata al territorio, se quest’ultimo non cresce è difficile che lo facciano gli studi
legali. Restringere e specializzarsi è una risposta
di competenza».
Nella direzione di una maggiore sinergia di
specializzazioni, nell’area di Padova, va la fusione
appena realizzata tra il tributarista Davide Druda
e il penalista Fabio Pinelli creando Pinelli Druda.
Profilo da outsider, invece, per PisanoLaw che
ha scelto di puntare su quella che il suo fondatore, Roberto Pisano, ha definito «una supernicchia
nell’ambito del diritto penale d’impresa con rilevanza internazionale», laddove la legislazione italiana dialoga o entra in conflitto con ordinamenti
di Stati esteri su tematiche societarie e tributarie
che hanno un respiro internazionale, ad esempio in
procedimenti legati all’esportazione illecita di opere d’arte e in casi di estradizione da e verso l’Italia.
Sul valore dell’internazionalizzazione ha deciso di puntare anche Moro Visconti de Castiglione Guaineri, che dal 2004 è membro di
Fraudnet, alleanza multi giurisdizionale di studi
indipendenti operanti nel campo del business crime voluta dalla Camera di commercio inglese per
la cura di problematiche che vanno oltre i confini
76 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016
di un singolo Paese.
Questa progressiva specializzazione influirà
sugli studi unipersonali, che nel futuro potranno
soffrire sia della crescente concorrenza nella fornitura dei servizi penali, sia dell’allontanamento
dalle reali richieste di mercato che si fanno sempre
più complesse. Le società, al momento di richiedere una consulenza penale, spesso in via preventiva, hanno la necessità di trovarsi al tavolo con un
interlocutore preparato non solo sulle fattispecie
di reato, ma che abbia ben chiare le esigenze interne di mercato e che sappia interfacciarsi, nel caso
delle multinazionali, con la casa madre.
Destino diverso, invece, per tutte le altre piccole strutture fortemente specializzate in una
singola area di competenza che dovranno però
apportare alcuni radicali cambiamenti. In un
contesto di mercato che vede l’ingresso nell’arena
dibattimentale di nuovi e sempre più agguerriti
competitor, e al netto di pochi grandi nomi di
riferimento come Franco Coppi, il cui standing
continuerà a essere robusto, la piccola realtà dovrà giocoforza unire alla competenza di nicchia
l’efficacia nella gestione delle risorse tipica dei
grandi studi d’affari. I primi segnali di cambiamento si notano già, ad esempio, nei metodi di
tariffazione. Ultima roccaforte della tariffa oraria,
il penale sta lentamente aprendosi sia al beauty
contest, introdotto per cercare un’ottimizzazione
della spesa legale, sia a metodi retributivi derivanti dal forfait, con tariffe annue per la consulenza legate al consuntivo dell’anno precedente.
Ma a parte questi cambiamenti forzati, quel che
risalta maggiormente, è l’immobilità delle boutique in relazione alla partnership e all’assetto organizzativo. Gli ultimi grandi cambiamenti risalgono
al 2012 con la decisione rivoluzionaria di Massimo
Dinoia di associare formalmente i suoi collaboratori storici e, nel medesimo anno la costituzione,
da parte di Francesco Arata e dei suoi quattro soci,
di Arata e associati.
TL
ricerche
RICERCA TOPLEGAL PENALE 2015 | I MANDATI
Norma nuova,
processo vecchio
Spiccano i processi alle vecchie dirigenze di impianti industriali
e i procedimenti per corruzione contro funzionari dello Stato.
In aumento gli illeciti tributari
di Roberto Molica
I
L 2015 HA PORTATO DIVERSI CAMBIAMENTI
all’ordinamento penale. Diverse, infatti, sono state
le leggi e i decreti che hanno introdotto modifiche
sostanziali al codice. Ma stando a quanto afferma
Raffaella Quintana di Dla Piper «non è un anno di
rottura; è già da tanto che il legislatore tiene ormai
la scena per i casi di responsabilità penale per atti di
impresa». Mentre a queste variazioni legislative non
sembra aver corrisposto un cambiamento radicale
per il lavoro del penalista, con molta probabilità le
nuove fattispecie introdotte saranno maggiormente
influenti solo dall’anno prossimo.
Corruzione e Pubblica amministrazione
Tra i processi che stanno tenendo banco al momento,
solo una piccolissima parte è riferibile esclusivamente
al 2015. Tra questi, uno dei più importanti è quello
relativo alla maxi inchiesta per corruzione nell’ambito
dei finanziamenti al progetto del Mose di Venezia e
che conta 13 imputati tra cui l’ex sindaco di Venezia
Giorgio Orsoni, l’ex europarlamentare Lia Sartori e
l’ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti Altero
Mattioli.
In ambito societario, risalta il procedimento denominato Eni-Algeria che fa seguito all’indagine sulle
TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 77
ricerche
,PDJJLRULSURFHVVLGLSHQDOHÀQDQ]LDULRWULEXWDULR
Caso
Descrizione / Aggiornamento
Cliente
Apple
L’ipotesi di reato vede Apple e i suoi manager imputati per il mancato
Enzo Biagini
versamento dell’Ires per un totale di circa 879 milioni di euro in 5 anni,
Mauro Cardaio
dal 2008 al 2013.
Bulgari
Processo, rinviato al 13 Gennaio 2016, che vede gli eredi della casa di
Paolo e Nicola Bulgari
moda indagati per presunta evasione fiscale
Bruno Assumma (Assumma Bruno)
Flavio Briatore
Flavio Briatore, ex manager di Formula 1, è stato condannato a un anno
e undici mesi con la condizionale per reati fiscali relativi al noleggio delFlavio Briatore
lo yacht Force Blue sequestrato nel 2010 dalla Guardia di Finanza al largo
di La Spezia.
Massimo Pellicciotta e Fabio Lattanzi
Paola Severino
Cristiana Ruella
Giuseppe Minoni
Luciano Patelli
Alfonso Dolce
Massimo Dinoia, Armando Simbari (Dinoia Federico
Pelanda Simbari Uslenghi)
Francesco Mucciarelli e Luisa Mazzola (Mucciarelli)
Francesco Centonze
Franco Coppi (Franco Coppi); Fabio Cagnola, Giuseppe
Bana (Bana)
Riccardo Olivo (Vassalli Olivo e associati)
Per il reato di evasione fiscale, pena di 6 mesi convertita in 45mila euro
dopo che il conduttore televisivo ha firmato una transazione da 20
milioni di euro allo Stato
Ezio Greggio
Giulia Bongiorno (Bongiorno)
Fonsai/Ligresti
Reato di falso in bilancio aggravato e manipolazione del mercato
contestato alla famiglia Ligresti
Alberto Nagel,
Salvatore Ligresti
Antonio Talarico
Emanuele Erbetta
Gioacchino Paolo Ligresti
Unicredit (parte civile)
Azionisti Fonsai (parte civile)
Mario Zanchetti (Pulitanò Zanchetti)
Gian Luigi Tizzoni (Tizzoni)
Guglielmo Giordanengo (Giordanengo Avvocati Associati)
Cesare Zaccone (Cesare Zaccone)
Davide Sangiorgio (Lunghini Sangiorgio)
Giuseppe Iannacone (Iannaccone e associati)
Fabio Belloni (Spa - Studio penalisti associati)
Gianna Nannini
Trattative con l’Agenzia delle Entrate per saldare il debito con il Fisco
della cantante senese, accusata dalla procura di Milano di evasione
fiscale di 3 milioni e 750 mila euro
Gianna Nannini
Giulia Bongiorno (Bongiorno)
Sisal
Assoluzione per Emilio Petrone, amministratore delegato di Sisal, imputato per dichiarazione infedele - previsto dall’art.4 del decreto 74/2000
Emilio Petrone
- perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.
Processo ai vertici di Dolce & Gabbana. Ribaltata la sentenza della Corte
d'Appello di Milano, che aveva ritenuto la sussistenza del reato di omessa
Dolce & Gabbana dichiarazione con riferimento a una delle società del gruppo (Gado). I
Giudici Supremi hanno assolto a titolo definitivo e con formula piena gli
imputati perché il fatto non sussiste.
Ezio Greggio
Domenico Dolce e Stefano
Gabbana
Penalista
Andrea Rossetti e Marco Calleri (Mucciarelli)
S tudio B olognesi
Av voc a ti Pena l i sti d i Im p re s a
Milano | Bologna | Ferrara | Roma
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ricerche
presunte tangenti da 198 milioni di euro versate da
Saipem a pubblici ufficiali algerini. Il Gup ha chiesto
il proscioglimento per l’ex Ad di Eni Paolo Scaroni e
della società. È stato inoltre prosciolto dalle accuse l’ex
responsabile di Eni per il nord Africa, Antonio Vella.
Rinvio a giudizio invece per gli altri sette imputati.
A metà 2014 hanno avuto un’eco ancora maggiore
le indagini sullo scandalo corruzione su diversi appalti
di Expo 2015. Il filone principale ha visto il patteggiamento con condanne superiori ai tre anni dell’ex funzionario Pci Primo Greganti, dell’ex senatore Pdl Luigi
Grillo, dell’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio e
di un ex esponente ligure dell’Udc-Ncd, Sergio Cattozzo. Ancora in corso invece il processo per Antonio Rognoni. Un secondo filone ha invece riguardato
l’assegnazione degli appalti delle vie d’acqua sud con
l’ex sub commissario Antonio Acerbo, che accusato di
aver pilotato la gara, ha ottenuto il patteggiamento a
tre anni.
Partito invece il 5 novembre il maxi processo di
Mafia Capitale, che vede 46 imputati accusati a vario
titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, corruzione, turbativa d’asta, estorsione, riciclaggio
e usura.
,OÀORQHEDQFDULR
Grande attività nel settore bancario, dove sotto inchiesta sono le dirigenze di diversi istituti di credito
locali: Banca Popolare di Vicenza, Banca Carige,
Banca Popolare di Spoleto. Nell’ambito dell’inchiesta sulla maxi truffa ai danni di Banca Carige
è stato notificato il rinvio a giudizio per Giovanni
Berneschi e altri sette indagati.
Più complessa sembra invece l’inchiesta legata
alla Banca Popolare di Spoleto che vede l’ex ministro Visco indagato per i reati di corruzione, infedeltà a seguito di dazione o promessa di utilità,
truffa e abuso d’ufficio.
L’ambientale
Ma è nell’ambientale che sta arrivando a conclusione il maggior numero di processi che spesso, però,
si chiudono con un nulla di fatto tra le recriminazioni dei parenti delle vittime e delle associazioni
di categoria.
Un esempio è il procedimento relativo alla megadiscarica di Bussi in Abruzzo, che ha visto l’assoluzione di 19 imputati, tutti ex dirigenti e tecnici
della Montedison, per l’accusa di avvelenamento
delle acque, mentre per il reato di disastro doloso
è scattata la prescrizione. E ancora, nel caso del disastro ambientale di Crotone, otto ex dirigenti della
fabbrica Montedison sono stati assolti per cinque
casi di omicidio colposo mentre è stato deciso il
non luogo a procedere per intervenuta prescrizione
per reato di disastro ambientale.
Più incerto è il caso del processo Thyssenkrupp
Segue a pag. 82
ricerche
,PDJJLRULSURFHVVLGLSHQDOHVRFLHWDULRFRPPHUFLDOH
Caso
Banca Popolare di Vincenza
Descrizione / Aggiornamento
Cliente
Penalista
La procura di Vicenza ha aperto un fascicolo nei confronti di alcuni esponenti di vertice di Banca Popolare di Vicenza in relazione alle ipotesi Gianni Zonin
di reato di aggiotaggio e ostacolo alle funzioni di vigilanza.
Enrico Ambrosetti (Casarotto Giorgio)
Dirigenti Deutsche Bank
Deutsche Bank e Depfa
I giudici della Corte di Appello di Milano hanno assolto le banche Deutsche Bank, Depfa, Jp Morgan e Ubs, insieme ai nove dirigenti bancari
Ubs
Banca Popolare di Vincenza condannati in primo grado, a conclusione del processo di secondo grado
Dirigenti Ubs
per truffa sui contratti derivati stipulati da Palazzo Marino, ribaltando la
Depfa Bank
sentenza del Tribunale.
Jp Morgan
Dirigenti Jp Morgan
Eni
Eni - Nigeria
Processo in corso. Indagine promossa dalla Procura di Milano per l’i- Claudio Descalzi
potesi di corruzione internazionale nell’ambito dell’acquisizione di Opl Paolo Scaroni
245 in Nigeria.
Roberto Casula
Luigi Bisignani e Gianluca
Di Nardo
Paolo Scaroni
Eni – Algeria
Eni
Indagine per corruzione internazionale per una presunta maxi tagente
Pietro Varone
da 197 milioni di dollari che Saipem, società del gruppo Eni, avrebbe
pagato in Algeria.
Tullio Orsi
Farid Noureddine Bedjaoui
Antonio Rognoni
Enrico Maltauro
Sergio Cattozzo
Expo 2015
Scandalo corruzione legata a diversi appalti di Expo 2015
Sadeq Sayeed, ex ceo di
Nomura
La vicenda legata al presunto occultamento di informazioni a Bankitalia e
ai soci azionisti. I procedimenti attuali riguardano la vendita a Deutsche
Deutsche Bank
Bank e Nomura dei pacchetti di titoli denominati Santorini e Alexandria.
Monte dei Paschi di Siena
Nomura
Giorgio Orsoni
Mose di Venezia
Costa Concordia
Procedimento in udienza, che fa seguito a una maxi inchiesta per corLia Sartori
ruzione legata a tangenti nell’ambito dei finanziamenti al progetto Mose
e che conta attualmente 13 imputati. L’udienza è stata preceduta da
Altero Mattioli
diversi patteggiamenti tra i quali spicca quello dell’ex ministro Giancarlo
Galan condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione.
Giancarlo Galan
Erasmo Cinque
Costa Crociere
Per il reato di disastro colposo, omicidi colposi plurimi e per abbandoFrancesco Schettino
no di incapaci Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni e un
Comune dell’Isola
mese e al pagamento delle spese processuali per il naufragio della Costa
Giglio
Concordia.
Codacons
82 • TOPLEGAL Dicembre/Gennaio 2016
Giorgio Perroni (Perroni e associati)
Paolo Della Sala (Paolo Della Sala &
Associati); Francesco Giovannini (Perroni
e associati); Giuseppe Fornari (Orlando
Fornari)
Nerio Diodà, Massimiliano Diodà e
Matteo Calori (Diodà); Carlo Federico
Grosso (Grosso Federico Carlo)
Paola Severino
Alberto Moro Visconti (Moro Visconti de
Castiglione Guaineri)
Guido Carlo Alleva (Alleva & associati)
Massimo Pellicciotta;
Fabrizio Manganiello (La Scala)
Alberto Moro Visconti, Enrico De Castiglione (Moro Visconti de Castiglione Guaineri)
Alberto Alessandri (Alberto Alessandri)
Marcello Elia (Marcello Elia); Fabio Cozzi
(Paul Hastings)
Ferdinando Brocca, Paolo Patacconi
(Brocca)
Roberto Pisano (Pisano); Giuseppe
Staiano
Domenico Aiello (Aiello Avvocati Associati)
Paolo Grasso e Giovanni Dedola
Michele Ciravegna, Riccardo Ferrari e
Rodolfo Senes
Luca Troyer (Troyer Bagliani)
Andrea Corradino
Roberto Macchia (Macchia e Associati)
Angelo Paris
Luigi Grillo
Primo Greganti
Monte dei Paschi
Giuseppe Iannaccone (Iannaccone e
associati)
Guido Carlo Alleva (Alleva & associati);
Elisa Scaroina (Penalisti associati)
Giuseppe Bana, Fabio Cagnola
Franco Coppi, Giovanni Ponti
Davide Sangiorgio (Lunghini Sangiorgio)
Nerio Diodà (Diodà)
Marco Calleri (Mucciarelli)
Guido Carlo Alleva (Alleva & Associati)
Francesco Arata, Carlo Tremolada (Arata
e Associati)
Franco Coppi (Franco Coppi)
Francesco Compagna (Compagna),
Giuseppe Consolo (Consolo) e Gabriele
Crivello
Antonio Franchini e Niccolò Ghedini
Marco Vassallo (Vassallo Olivo)
Marco De Luca (Marco De Luca)
Saverio Senese - Domenico Pepe
del (Dimissionario)
Alessandro Maria Lecci
Giuliano Leuzzi
ricerche
,PDJJLRULSURFHVVLGLSHQDOHDPELHQWDOHVDOXWHLQGXVWULDOH
Caso
Descrizione / Aggiornamento
Cliente
Penalista
Vicenda Discarica
Bussi
Processo a 19 imputati, ex vertici montedison e Responsabili
della protezione ambientale di Bussi conclusoni con l’assoluzione
19 imputati
per tutti gli imputati per il reato di omicidio e prescrizione per il
reato di avvelenamento di acque e disastro ‘ambientale’.
Carlo Baccaredda Boy (Baccaredda Boy Carlo); Carlo
Sassi (Paleari Sassi Wiget); Francesco Arata (Arata
e Associati); Gaetano Centonze; Nadia Alecci; Paola
Severino; Francesco Centonze; Paolo Accinni (Accinni
Giovanni Paolo); Roberto Losengo (Losengo Soliani);
Tommaso Marchese; Tullio Padovani (Padovani Tullio)
Eternit
Procedimento Eternit relativo alle morti per amianto presso lo stabilimento di Casale Monferrato dichiarato prescritto dalla Corte di
Stephan Schmidaeiny
Cassazione. Precedentemente l'unico imputato Stephan Schmidaeiny
era stato condannato a 18 anni di reclusione.
Guido Carlo Alleva (Alleva & associati); Astolfo di
Amato (Astolfo di Amato & associati)
Giovanni Paolo Accinni (Accinni Giovanni Paolo);
Carlo Sassi (Paleari Sassi Wiget); Marco De Luca
(Marco De Luca); Carlo Baccaredda Boy (Baccaredda
Boy Carlo); Nadia Alecci, Tullio Padovani, Menegani
Sette dirigenti Ausimont e Solvay Daniele; Luca Santa Maria, Alfio Valsecchi (Santa Maria Valsecchi Vizzardi); Dario Bolognesi (Bolognesi);
Francescio Arata, Leonardo Cammarata (Arata e
Associati); Massimo Dinoia (Dinoia Federico Pelanda
Simbari Uslenghi)
Spinetta Marengo
Il processo al polo chimico di Spinetta Marengo, pendente in Corte
d’Assise di Alessandria. I reati contestati sono delitto di avvelenamento doloso e contravvenzione di omessa bonifica. Imputati
sono gli amministratori delegati e l’alta dirigenza di due società,
Ausimont e Solvay.
Thyssenkrupp
Il 24 aprile 2014 la Suprema Corte di Cassazione ha confermato
le colpe dei sei imputati e dell’azienda, ma ha ordinato un nuovo Sei vertici aziendali
processo d’appello per ridefinire le pene, successivamente ridotte.
svoltosi a Torino: il 24 aprile 2014 la Suprema Corte
di Cassazione ha infatti confermato le colpe dei sei
imputati e dell’azienda per il reato di omicidio colposo, ma ha ordinato un nuovo processo d’appello per
la ridefinizione delle pene che, dopo più di un anno,
il 29 maggio 2015, sono state ridotte nell’insoddisfazione generale dei familiari delle vittime contrarie al
ricalcolo e degli imputati che, invece, attendevano un
ricalcolo più consistente.
Tra i processi ancora in svolgimento si segnala invece, ma con la spada di Damocle della prescrizione
sempre presente, il processo per il disastro gassifero
nella strage ferroviaria di Viareggio. Mentre è attesa
per il 30 novembre la sentenza per il processo al polo
chimico di Spinetta Marengo, in cui agli amministratori delegati e dirigenti di Ausimont e Solvay, che
si sono succedute nella gestione dello stabilimento,
è contestato il reato di avvelenamento doloso e contravvenzione di omessa bonifica.
Arrivato invece a conclusione il processo in primo
grado per la vicenda Costa Concordia, con la condanna a 16 anni e un mese di Francesco Schettino per disastro colposo, omicidi colposi plurimi e abbandono
Franco Coppi (Franco Coppi); Guido Carlo Alleva (Alleva & Associati); Guglielmo Giordanengo, Maurizio
Anglesio (Giordanengo Avvocati Associati) ; Paolo
Sommella; Alfredo Gaito; Francesco Dassano (Francesco Dassano); Cesare Zaccone (Cesare Zaccone)
di incapaci. Ma sia la procura di Grosseto che i legali
di Schettino hanno presentato richiesta di appello.
Il tributario
In ambito tributario si è concluso, alla fine del
2014, il processo ai due stilisti Domenico Dolce e
Stefano Gabbana e altri quattro imputati per il reato di evasione fiscale. Ribaltata in Cassazione la
sentenza della Corte d’Appello di Milano, i giudici supremi hanno assolto a titolo definitivo e con
formula piena gli imputati perché il fatto non sussiste. Il reato di evasione è invece stato contestato
alla cantante Gianna Nannini e al conduttore Ezio
Greggio. La prima ha patteggiato una condanna a
un anno e due mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel
casellario giudiziale, il secondo è stato condannato
a una pena di sei mesi convertita in 45mila euro
dopo la firma di una transazione da 20 milioni di
euro allo Stato. Rinviato al 13 gennaio 2016 invece
il processo Bulgari, che vede gli eredi della casa di
moda indagati per presunta evasione.
TL
TOPLEGAL Dicembre/Gennaio 2016 • 83
ricerche
PENALE
Studi e Professionisti per specializzazione
segnalati dal mercato*
1. CLASSIFICA PER SPECIALIZZAZIONE
CHIAVE DI LETTURA
STUDI
Fascia 1 \ Leader del mercato
con riconoscimento diffuso e consolidato
3HQDOH
DPELHQWDOHVDOXWHLQGXVWULDOH
Fascia 1 | Leader del mercato
Padovani Tullio
Santa Maria Valsecchi Vizzardi
In termini quantitativi, registra il maggior numero di segnalazioni da
soggetti al vertice del mercato di riferimento. In termini qualitativi, le
segnalazioni arrivano, oltre che da propri clienti, anche da concorrenti e
controparti. Indice di un riconoscimento diffuso e consolidato.
Fascia 2 | Riconoscimento diffuso
Alleva & associati
Baccaredda Boy Carlo
Fascia 2 \ Protagonista del mercato
con riconoscimento diffuso
Bana
Cesare Zaccone
Marco De Luca
In termini quantitativi, registra un numero di segnalazioni che si in-
Moro Visconti de Castiglione Guaineri
quadra nel range superiore alla soglia critica. In termini qualitativi, le
Mucciarelli
segnalazioni provengono in percentuale variabile da clienti, concorrenti
Pellegrino Ciro
e controparti, e sono di natura prevalentemente spontanea. Indice di un
Pulitanò Zanchetti
riconoscimento diffuso, anche se non consolidato.
Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato
Fascia 3 \ Protagonista del mercato con
riconoscimento focalizzato
Accinni Giovanni Paolo
Astolfo Di Amato e associati
Butti & partners
In termini quantitativi, registra un numero di segnalazioni che raggiun-
Franco Coppi
ge la soglia critica della ricerca. In termini qualitativi, le segnalazioni
provengono in percentuale variabile da clienti, concorrenti e controparti, e sono generalmente di natura sollecitata. Indice comunque di un
PROFESSIONISTI
riconoscimento, seppure non diffuso né consolidato.
Fascia 1 | Leader del mercato
I criteri di valutazione qualitativi sono gli stessi a cui fanno rife-
Tullio Padovani Padovani Tullio
rimento i clienti:
Luca Santa Maria Santa Maria Valsecchi Vizzardi
1° le capacità e le conoscenze tecnico-giuridiche e professionali del
team;
2° la reattività (ovvero tempestività ed efficienza nella gestione dei processi durante il mandato);
3° la conoscenza del business e la capacità di comunicare / interagire
con il cliente, (capacità di comprendere gli obiettivi e le aspettative del
cliente, nonché le complessità, l’articolazione e le peculiarità del suo
business).
Fascia 2 | Riconoscimento diffuso
Guido Carlo Alleva Alleva & associati
Carlo Baccaredda Boy Baccaredda Boy Carlo
Giuseppe Bana Bana
Enrico de Castiglione Moro Visconti de Castiglione Guaineri
Marco De Luca Marco De Luca
Francesco Mucciarelli Mucciarelli
* La selezione degli studi e dei professionisti presenti nelle diverse tabelle
del rapporto riflette i risultati emersi nella ricerca condotta dal Centro
Studi TopLegal, basata su interviste con clienti e avvocati. L’inserimento
avviene in funzione delle segnalazioni del mercato e non dalle risposte ai
Ciro Pellegrino Pellegrino Ciro
Domenico Pulitanò Pulitanò Zanchetti
Cesare Zaccone Zaccone Cesare
Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti
questionari dei diretti interessati. La ricerca rimane una visione soggettiva e non implica alcuna valutazione nei confronto di altri studi o professionisti non citati i quali sono comunque attivi nel settore. Gli studi
e i professionisti sono ordinati alfabeticamente all’interno delle sezioni.
Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato
Giovanni Paolo Accinni Accinni Giovanni Paolo
Dario Bolognesi Bolognesi Dario
Fabio Cagnola Bana
84 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016
ricerche
Franco Coppi Franco Coppi
PROFESSIONISTI
Ermenegildo Costabile Ermenegildo Costabile
Astolfo Di Amato Astolfo Di Amato e associati
Fascia 1 | Leader del mercato
Antonio Fiorella Fiorella Antonio
Roberta Guaineri Moro Visconti de Castiglione Guaineri
Giacomo Gualtieri Bana
Ugo Lecis Lecis Cannella Grassi
Luisa Mazzola Mucciarelli
Marco Micheli Palmer
Carlo Enrico Paliero Mucciarelli
Francesca Pedrazzi Alberto Alessandri
Carlo Sassi Paleari Sassi Wiget
Sergio Spagnolo Brusa Spagnolo Tosoni & partners
Alberto Alessandri Alberto Alessandri
Guido Carlo Alleva Alleva & associati
Marco De Luca Marco De Luca
Nerio Diodà Nerio Diodà
Carlo Federico Grosso Grosso Carlo Federico
Giuseppe Iannaccone Giuseppe Iannaccone e associati
Francesco Mucciarelli Mucciarelli
Tullio Padovani Padovani Tullio
Paola Severino Severino Penalisti Associati
Cesare Zaccone Cesare Zaccone
Giuseppe Vaciago R&p Legal
Alfio Valsecchi Santa Maria Valsecchi Vizzardi
Matteo Vizzardi Santa Maria Valsecchi Vizzardi
Fascia 2 | Riconoscimento diffuso
Marina Zalin Butti & partners
STUDI
3HQDOH
EDQFDULRÀQDQ]LDULRWULEXWDULR
Fascia 1 | Leader del mercato
Alberto Alessandri
Alleva & associati
Cesare Zaccone
Marco De Luca
Mucciarelli
Giovanni Paolo Accinni Accinni Giovanni Paolo
Francesco Arata Arata & associati
Bruno Assumma Assumma Bruno
Giuseppe Bana Bana
Maurizio Bellacosa Severino Penalisti Associati
Marco Calleri Mucciarelli
Franco Coppi Franco Coppi
Antonio D’Avirro D’Avirro Ducci
Massimo Dinoia Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi
Angelo Giarda Angelo Giarda
Francesco Isolabella della Croce Lodovico Isolabella della Croce
Marta Lanfranconi Mucciarelli
Angelo Nanni Severino Penalisti Associati
Riccardo Olivo Vassalli Olivo e associati
Giorgio Perroni Perroni e associati
Elisa Scaroina Severino Penalisti Associati
Filippo Sgubbi Sgubbi Filippo
Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti
Nerio Diodà
Padovani Tullio
Severino Penalisti associati
Fascia 2 | Riconoscimento diffuso
Angelo Giarda
Arata & associati
Bana
Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi
Franco Coppi
Giuseppe Iannaccone e associati
Grosso Carlo Federico
Lodovico Isolabella della Croce
Perroni e associati
Sgubbi Filippo
Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato
Accinni Giovanni Paolo
Baker & McKenzie
BonelliErede
Lanzi Del Sasso
Lunghini Sangiorgio
Stortoni Merlini Meyer
Vassalli Olivo e associati
Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato
Domenico Aiello Aiello
Nicola Apa Vassalli Olivo e associati
Fabio Cagnola Bana
Ivo Caraccioli Valente associati
Ermenegildo Costabile Ermenegildo Costabile
Marcello Elia Marcello Elia
Antonio Fiorella Fiorella
Antonio Golino Clifford Chance
Alessio Lanzi Lanzi Del Sasso
Luca Jacopo Lauri Luca Jacopo Lauri
Lucio Lucia Lucia
Giacomo Lunghini Lunghini Sangiorgio
Enrico Maria Mancuso Baker & McKenzie
Aldo Meyer Stortoni Merlini Meyer
Gaetano Pecorella Pecorella
Roberto Rampioni Rampioni Roberto
Davide Sangiorgio Lunghini Sangiorgio
Francesco Sbisà BonelliErede
Luigi Stortoni Stortoni Merlini Meyer
Gianluigi Tizzoni Tizzoni
Paolo Tosoni Brusa Spagnolo Tosoni & partners
Luca Troyer Troyer Bagliani e associati
Valerio Valignani Valignani e Benucci
Francesco Vassalli Vassalli Olivo e associati
TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 85
ricerche
STUDI
3HQDOH
VRFLHWDULRFRPPHUFLDOH
Fascia 1 | Leader del mercato
Alberto Alessandri
Alleva & associati
Bana
Cesare Zaccone
Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi
Marco De Luca
Mucciarelli
Nerio Diodà
Padovani Tullio
Severino Penalisti associati
Fascia 2 | Riconoscimento diffuso
Amodio Ennio
Angelo Giarda
Arata & associati
Dominioni Oreste & associati
Franco Coppi
Giuseppe Iannaccone e associati
Moro Visconti de Castiglione Guaineri
Pellegrino Ciro
Perroni e associati
Santa Maria Valsecchi Vizzardi
Sgubbi Filippo
Francesco Mucciarelli Mucciarelli
Tullio Padovani Padovani Tullio
Paola Severino Severino Penalisti Associati
Cesare Zaccone Cesare Zaccone
Fascia 2 | Riconoscimento diffuso
Ennio Amodio Amodio Ennio
Francesco Arata Arata & associati
Giuseppe Bana Bana
Maurizio Bellacosa Severino Penalisti associati
Gian Piero Biancolella Biancolella Gian Piero
Marco Calleri Mucciarelli
Francesco Centonze Francesco Centonze
Oreste Dominioni Dominioni Oreste e associati
Angelo Giarda Angelo Giarda
Marta Lanfranconi Mucciarelli
Ugo Lecis Lecis Cannella Grassi
Alberto Moro Visconti Moro Visconti de Castiglione Guaineri
Riccardo Olivo Vassalli Olivo e associati
Carlo Enrico Paliero Mucciarelli
Ciro Pellegrino Pellegrino Ciro
Giorgio Perroni Perroni e associati
Luca Santa Maria Santa Maria Valsecchi Vizzardi
Elisa Scaroina Severino Penalisti associati
Filippo Sgubbi Sgubbi Filippo
Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti
Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato
Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato
Accinni Giovanni Paolo
Astolfo Di Amato e associati
Baccaredda Boy Carlo
Baker & McKenzie
BonelliErede
Brusa Spagnolo Tosoni & partners
Francesco Centonze
Gianaria Mittone Ronfani
Lanzi Del Sasso
Lodovico Isolabella della Croce
Lunghini Sangiorgio
Marcello Elia
Palmer
Paolo Della Sala & associati
Stortoni Merlini Meyer
Vassalli Olivo e associati
PROFESSIONISTI
Fascia 1 | Leader del mercato
Alberto Alessandri Alberto Alessandri
Guido Carlo Alleva Alleva & associati
Franco Coppi Franco Coppi
Marco De Luca Marco De Luca
Massimo Dinoia Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi
Nerio Diodà Nerio Diodà
Giuseppe Iannaccone Giuseppe Iannaccone e associati
86 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016
Giovanni Paolo Accinni Accinni Giovanni Paolo
Domenico Aiello Aiello
Carlo Baccaredda Boy Baccaredda Boy Carlo
Mario Brusa Brusa Spagnolo Tosoni & partners
Ermenegildo Costabile Ermenegildo Costabile
Antonio D’Avirro D’Avirro Ducci
Paolo Della Sala Paolo Della Sala & associati
Astolfo Di Amato Astolfo Di Amato e associati
Marcello Elia Marcello Elia
Antonio Fiorella Fiorella
Massimiliano Foschini Severino Penalisti Associati
Fulvio Gianaria Gianaria Mittone Ronfani
Francesco Isolabella della Croce Lodovico Isolabella della Croce
Massimo Krogh Krogh Massimo
Alessio Lanzi Lanzi Del Sasso
Luca Jacopo Lauri Lauri Luca Jacopo
Lucio Lucia Lucia
Giacomo Lunghini Lunghini Sangiorgio
Piero Magri R&p Legal
Aldo Meyer Stortoni Merlini Meyer
Marco Micheli Palmer
Gaetano Pecorella Pecorella
Francesca Pedrazzi Alberto Alessandri
Nicolò Alessandro Pelanda Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi
Fabio Pinelli Pinelli Druda
Giovanni Ponti Ponti Giovanni
Raffaella Quintana Dla Piper
Roberto Rampioni Rampioni Roberto
Davide Sangiorgio Lunghini Sangiorgio
Francesco Sbisà BonelliErede
Andrea Soliani Losengo Soliani
Alfonso Stile Stile
Luigi Stortoni Stortoni Merlini Meyer
ricerche
2. CLASSIFICA PER AREE DI ATTIVITÀ
2.1 Penale giudiziale
(difesa e dibattimento)
PROFESSIONISTI
Fascia 1 | Leader del mercato
Guido Carlo Alleva Alleva & associati
Franco Coppi Franco Coppi
Marco De Luca Marco De Luca
Massimo Dinoia Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi
Nerio Diodà Nerio Diodà
Giuseppe Iannaccone Giuseppe Iannaccone e associati
Francesco Mucciarelli Mucciarelli
Tullio Padovani Padovani Tullio
Paola Severino Severino Penalisti Associati
Cesare Zaccone Cesare Zaccone
Fascia 2 | Riconoscimento diffuso
Giovanni Paolo Accinni Accinni Giovanni Paolo
Alberto Alessandri Alberto Alessandri
Ennio Amodio Amodio Ennio
Francesco Arata Arata & associati
Carlo Baccaredda Boy Baccaredda Boy Carlo
Giuseppe Bana Bana
Maurizio Bellacosa Severino Penalisti associati
Mario Brusa Brusa Spagnolo Tosoni & partners
Marco Calleri Mucciarelli
Francesco Centonze Francesco Centonze
Ermenegildo Costabile Ermenegildo Costabile
Enrico De Castiglione Moro Visconti de Castiglione Guaineri
Fulvio Gianaria Gianaria Mittone Ronfani
Carlo Federico Grosso Grosso Carlo Federico
Roberta Guaineri Moro Visconti de Castiglione Guaineri
Marta Lanfranconi Mucciarelli
Angelo Nanni Severino Penalisti e associati
Riccardo Olivo Vassalli Olivo e associati
Carlo Enrico Paliero Mucciarelli
Ciro Pellegrino Pellegrino Ciro
Giorgio Perroni Perroni e associati
Domenico Pulitanò Pulitanò Zanchetti
Luca Santa Maria Santa Maria Valsecchi Vizzardi
Elisa Scaroina Severino Penalisti e associati
Filippo Sgubbi Sgubbi Filippo
Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti
Antonio Golino Clifford Chance
Giacomo Gualtieri Bana
Francesco Isolabella della Croce Lodovico Isolabella della Croce
Massimo Krogh Krogh Massimo
Alessio Lanzi Lanzi Del Sasso
Luca Jacopo Lauri Lauri Luca Jacopo
Giacomo Lunghini Lunghini Sangiorgio
Piero Magri R&p Legal
Aldo Meyer Stortoni Merlini Meyer
Marco Micheli Palmer
Alberto Mittone Gianaria Mittone Ronfani
Alberto Moro Visconti Moro Visconti de Castiglione Guaineri
Giovanni Ponti Giovanni Ponti
Raffaella Quintana Dla Piper
Roberto Rampioni Rampioni Roberto
Davide Sangiorgio Lunghini Sangiorgio
Francesco Sbisà BonelliErede
Salvatore Scuto Scuto Salvatore
Sergio Spagnolo Brusa Spagnolo Tosoni & partners
Luigi Stortoni Stortoni Merlini Meyer
Paolo Tosoni Brusa Spagnolo Tosoni & partners
Luca Troyer Troyer Bagliani e associati
Valerio Valignani Valignani e Benucci
Francesco Vassalli Vassalli Olivo e associati
2.2 Penale stragiudiziale
PROFESSIONISTI
Fascia 1 | Leader del mercato
Alberto Alessandri Alberto Alessandri
Enrico De Castiglione Moro Visconti de Castiglione Guaineri
Marco De Luca Marco De Luca
Carlo Federico Grosso Grosso Carlo Federico
Giuseppe Iannaccone Giuseppe Iannaccone e associati
Francesco Mucciarelli Mucciarelli
Fascia 2 | Protagonisti con riconoscimento diffuso
Giuseppe Bana Bana
Astolfo Di Amato Astolfo Di Amato e associati
Oreste Dominioni Dominioni Oreste & associati
Angelo Giarda Angelo Giarda
Alberto Moro Visconti Moro Visconti de Castiglione Guaineri
Carlo Enrico Paliero Mucciarelli
Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti
Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato
Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato
Domenico Aiello Aiello
Gian Piero Biancolella Biancolella Gian Piero
Dario Bolognesi Bolognesi Dario
Fabio Cagnola Bana
Antonio D’Avirro D’Avirro Ducci
Paolo Della Sala Paolo Dela Sala & associati
Astolfo Di Amato Astolfo Di Amato e associati
Massimiliano Foschini Severino Penalisti e associati
Gaetano Insolera Insolera Gaetano
Ugo Lecis Lecis Cannella Grassi
Giacomo Lunghini Lunghini Sangiorgio
Enrico Maria Mancuso Baker & McKenzie
Francesca Pedrazzi Alberto Alessandri
Domenico Pulitanò Pulitanò Zanchetti
Raffaella Quintana Dla Piper
Davide Sangiorgio Lunghini Sangiorgio
Francesco Sbisà BonelliErede
TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 87
RICERCA TOPLEGAL PENALE 2015 | QUADRO COMPETITIVO
Il dualismo del penale
In un settore dominato dai grandi veterani, una seconda
generazione cerca di cogliere la domanda sullo sfondo
di un comparto diviso in due
di Roberto Molica
N
EGLI ANNI PASSATI IL SETTORE DEL
diritto penale è stato scosso da diversi cambiamenti importanti. Le sempre più pressanti richieste delle società, infatti, avevano reso evidente
l’inadeguatezza del modello boutique vecchio stile.
Lo studio composto da un unico socio e affiancato
da pochi collaboratori di fiducia si era dimostrato,
nel tempo, insufficiente a gestire fattispecie complesse nel campo del penale commerciale.
Il biennio 2014/15, a differenza del periodo immediatamente precedente, è stato caratterizzato da
un basso numero di movimenti interni agli studi.
Unico caso di rilievo, la promozione al ruolo di socio senior di due collaboratori di Brusa Spagnolo
Tosoni, studio costituito nel 2001 e caratterizzato
da un’età media dei partner inferiore ai 50 anni.
Il dato anagrafico non è una questione di poco
conto nel settore penale. Difficilmente, infatti, il
penalista considerato senior ha meno di 65 anni. Si
tratta di un segnale di bassa permeabilità dell’ambiente, in cui i giovani, a eccezione di singoli casi,
hanno difficoltà a trovare spazi di manovra.
Comunque, dietro ai grandi nomi che occupano le testate di cronaca giudiziaria come Franco
Coppi, Tullio Padovani e Paola Severino, considerati all’unanimità punti di riferimento tra i professionisti del settore, si è formata recentemente una
seconda generazione di penalisti segnalata con
sempre maggiore frequenza dal mercato. A questa fascia appartengono professionisti di circa 50
Segue a pag. 91
88 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016
STUDIO LEGALE PISANO
Lo Studio Legale Pisano è specializzato nell’attività di consulenza e
difesa in rapporto a tutti i settori del diritto penale dell’economia
(corruzione e reati contro la PA, reati tributari, riciclaggio, reati societari,
fallimentari e bancari, manipolazione del mercato ed insider trading,
reati ambientali, reati in tema di sicurezza sul lavoro, responsabilità
degli enti), con particolare riferimento a indagini e processi con
elementi di internazionalità, in cui gli indagati, i mezzi di prova (testimoni, documenti, conti bancari) e/o il profitto degli asseriti reati, sono
localizzati in giurisdizioni estere.
Nel corso dell’ultimo decennio, lo Studio e il fondatore, l’Avv. Roberto
Pisano, hanno rappresentato esponenti di spicco del mondo imprenditoriale e politico sia italiano che internazionale, in rapporto ad alcuni tra
i più rilevanti processi penali italiani, ed hanno svolto attività di consulenza e assistenza a favore di prestigiosi enti ed istituzioni estere, e di
Governi stranieri.
Lo Studio si avvale della collaborazione di esperti, italiani ed esteri, in
materia di procedura penale e diritto internazionale, ed opera
quotidianamente con qualificati studi legali esteri in rapporto a rogatorie, estradizioni, sequestri e confische di patrimoni, e relative impugnazioni, nell’ambito di giurisdizioni estere (tra le quali, principalmente:
Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Hong Kong,
Singapore, Monaco, Irlanda, etc.).
• Diritto penale internazionale - Procedure di estradizione
Via Cino del Duca, 5
e assistenza giudiziaria internazionale
• Rogatorie - Sequestri - Confische - Impugnazioni
20122 Milano
• Corruzione e reati contro la PA
• Reati tributari e riciclaggio
Tel. +39.02.76002207
Fax +39.02.76016423
[email protected]
• Reati societari, fallimentari, e bancari
• Manipolazione del mercato e insider trading
• Reati ambientali
• Reati in materia di sicurezza sul lavoro
• Responsabilità degli enti
ricerche
Il quadro competitivo del
comparto penale si delinea con
la contrapposizione radicale
tra due modelli di studio
anni, già partner di uno studio boutique, dotati di
un approccio moderno nel rapporto con il cliente.
Il penalista lascia da parte l’aura di infallibilità dei
suoi predecessori, presta più attenzione al mercato
e fa propri strumenti già noti da tempo ai civilisti:
(i.) comprensione delle problematiche societarie e
organizzative; (ii.) flessibilità economica; e (iii.) conoscenza dell’inglese.
Al graduale aumento della domanda in ambito
consulenziale, dovuto anche alla parziale fuoriuscita
dalla crisi, non è corrisposto un ricambio interno agli
studi. Ciò vuol dire che il mercato, dal lato dell’offerta legale, sembra aver trovato il suo equilibrio.
La competizione tra modelli
Il quadro competitivo si delinea non solo in base alle
dinamiche interne agli studi, ma anche alle tipologie a cui fanno riferimento le varie insegne. Risulta
infatti evidente una contrapposizione radicale tra
due modelli di studio e le inconciliabili concezioni
sull’offerta dei servizi legali penali a cui si ispirano.
Negli ultimi 18 mesi si registrano due casi esemplificativi di particolare rilievo, soprattutto per la
distanza tra modelli applicati sui quali un consenso
sembra ancora lontano. Da un lato, Francesco Centonze, che lo scorso anno ha deciso di abbandonare
l’ala protettiva della Severino aprendo una nuova
boutique a Milano, sua area di riferimento, puntando sulla specializzazione nel diritto penale d’impresa. Dall’altro, Francesco Sbisà, sbarcato in BonelliErede, che ha scommesso sull’integrazione del penale
con le altre discipline. Ed è proprio quest’ultimo avvenimento che ha fatto maggiormente discutere. Si
tratta infatti del primo tra i tre grandi studi italiani a
dotarsi di un dipartimento penale.
L’inserimento del penale all’interno di un’insegna
come BonelliErede affonda le radici nella peculiarità legislativa del sistema italiano, che è stato protagonista di una proliferazione normativa in ottica
preventiva. Un fatto che ha portato procure e pubblici ministeri ad avere un atteggiamento a volte ag-
gressivo nei confronti degli amministratori e delle
società, soprattutto se quotate. Questi fattori hanno
indotto gli imprenditori a prestare un’attenzione
sempre più concreta alla prevenzione del rischio
penale. Da cui la decisione di studi come BonelliErede o R&p Legal di integrare specialisti del settore
all’interno della loro offerta.
I full-service italiani non sono i soli ad aver avvertito la necessità di strutturare un dipartimento
penale. Lo stesso fenomeno ha interessato studi
internazionali come Dla Piper, Clifford Chance
e Baker & McKenzie. In questo tipo di strutture,
il penalista è funzionale per far comprendere le peculiarità della legislazione italiana a clienti stranieri
presenti con una branch in Italia o a nuovi potenziali investitori. Spiegando tali peculiarità alla luce dei
modelli costruiti e utilizzati a livello internazionale.
Nonostante la crescente diffusione dell’offerta penale in studi full-service e internazionali, dai
competitor tradizionali vengono espressi diversi
dubbi a riguardo. Le critiche sono legate soprattutto
ai presunti limiti del modello e alla poca libertà che
queste strutture lascerebbero ai penalisti che, nel
loro agire, rivendicano autonomia rispetto alle dinamiche dei grandi studi. Secondo i critici, il cliente
ha bisogno di poter fruire di una consulenza svincolata da qualsiasi possibile ingerenza ambientale o
dal minimo conflitto di interessi. L’area di attività
del penalista dovrebbe dunque essere caratterizzata dall’indipendenza ideologica dei professionisti
coinvolti. Indipendenza che, secondo loro, sarebbe
più facile mantenere all’interno delle boutique.
Analizzando i principali casi giudiziari dell’anno,
il mercato sembra al momento ancora orientato a
prediligere l’affidamento dei grandi contenziosi alle
boutique specializzate. Se questo è il dato assoluto, quello relativo però racconta una storia in evoluzione. Anche sul fronte del contenzioso, infatti,
qualcosa sta mutando, soprattutto data la crescente
presenza sul mercato di operatori stranieri.
Questo cambiamento è messo in evidenza dagli
stessi penalisti che operano in studi multidisciplina-
TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 91
ricerche
ri. Pur rimanendo salda l’incidenza della consulenza, tutti sottolineano l’aumento dell’attività in ambito contenzioso. Enrico Maria Mancuso, alla guida
del dipartimento di Baker & McKenzie, afferma
che vi è un equilibrio crescente tra le due pratiche:
«Al mio arrivo nel 2011 lo studio si occupava quasi
esclusivamente di consulenza stragiudiziale. Adesso il rapporto è 60% stragiudiziale e 40% giudiziale.
C’è più equilibrio». Rapporto ancora più sbilanciato
per Clifford Chance che, attraverso il partner Antonio Golino dichiara di occuparsi «al 20% di consulenza e per l’80% di difesa processuale». Dla Piper,
preferisce concentrarsi invece sui risultati che, per
l’anno in corso, sembrano corrispondere «al 5% cir-
ca del fatturato totale dello studio».
Al contrario le boutique, da sempre favorite in
ambito processuale grazie anche all’ampio riconoscimento interno alle procure, registrano un progressivo aumento della richiesta di consulenza che potrebbe mettere in difficoltà le strutture unipersonali.
La consulenza non occasionale richiede un affiancamento del cliente quasi quotidiano, un compito del
genere difficilmente potrà essere svolto da strutture
unipersonali o con un numero ridotto di collaboratori. Tra le boutique, solo quelle con una struttura
ottimizzata e di discrete dimensioni saranno in grado di fornire assistenza continuativa mantenendo
anche un track record processuale di alto livello.
TL