scarica il giornalino parrocchiale numero 4/2007

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Il Pusillanime…
il nuovo “Le Notizie”
Da una costola de:
ANNO XV N. 4 dicembre 2007 supplemento al n. 43 de "La vita" del 1 dicembre 2007 Via
Puccini 38 Pistoia Reg. Trib. Pistoia n 8 del 15.12.1949 Dir. Resp. Giordano Frosini
EDITORIALE
In memoria
Soldi e
Santo Natale 2007
dell’ Arcivescovo Monsignor
Cristo Signore viene a
visitare il suo popolo, Dio ha
preso la nostra carne e condivide la sua strada coni noi, è
una sua libera scelta spesa
tutta per amore degli uomini:
di ogni uomo. Scrivo queste
piccole note nella solennità di
Cristo
re
dell’universo:
quest’anno la liturgia domenicale ha proclamato il vangelo tratto da Luca nel racconto della morte di Cristo
sulla
croce.
Quell’infame
strumento di morte è il simbolo di una ri-creazione del
mondo, una nuova strada,
quella strada appianata resa
nuovamente percorribile per i
deportati del Signore ricondotti in gioia ed esultanza
verso il luogo della prosperità
e della vita. La quotidiana
fatica dell’uomo, la pesantezza del vivere che sembrano
essere i confini invalicabili
della nostra storia sono spazzati via da un bimbo che viene accolto con amore infinito
dai suoi genitori, riconosciuto
Signore da un gruppetto di
emarginati che vedono in Lui
realizzarsi l’attesa dei secoli.
L’atmosfera e l’emozione di
questo periodo di feste sia per
tutti i cristiani segno di un
accogliere Cristo e con Lui
vivere.
Benvenuto Matteucci
dintorni
Il Gruppo Volontariato Vincenziano, il giorno 26 Giugno, ha organizzato una gita a Pisa
per ricordare Monsignor Vescovo Matteucci
(nato a Carmignano il 02.02.1910 e ivi morto
il 16.01.1993).
Monsignor Matteucci inizia la sua
vita ecclesiale nel 1932 e già nel 1969 viene
nominato Arcivescovo di Pisa, dove ha svolto
il ministero a lui affidato con grande ricchezza spirituale e culturale. L’iniziativa di fare
una gita a Pisa viene accolta con gioia dai
parrocchiani che partecipano numerosi. Guidati da Don Luciano sono stati accolti in cattedrale con molto affetto e considerazione
dall’ ex segretario del Vescovo Don Masini, il
quale a celebrato la S. Messa nella cappella
del Sacramento, in cui ai piedi dell’altare è
collocata la tomba, luogo scelto dallo stesso
Vescovo perché, anche dopo la morte, voleva
porsi con umiltà davanti a Dio. Don Masini
durante l’omelia, ha ricordato quanto il Vescovo fosse affezionato alla sua terra, al suo
paesaggio, ai sui colori, ai suoi silenzi e alle
persone del paese. Con nostalgia ha delineato un significativo ritratto rievocando molti
episodi con lui vissuti; con emozione ha evidenziato i suoi valori spirituali, la sua grande e radicata fede e il suo profondo amore
per la Chiesa, per questo lo ha definito un
vero servitore di essa. Don Masini sostiene
che, nonostante fosse considerato un religioso di primo piano, era rimasto una persona
semplice, che rifiutava lo sfarzo e gli onori,
mentre esaltava sempre l’umiltà e la coerenza cristiana. Per merito della sua formazione
teologica gli viene conferito l’onorevole incarico di cronista per l’ Osservatore Romano
E la pace di Cristo discenda durante il Concilio Vaticano II; incarico che
nei nostri cuori, riempia il accoglie con spirito di servizio e che redige
nostro spirito e trasformi la
nostra vita.
con ammirevole competenza. La sua
vastissima cultura lo porta a scrivere
La pubblicazione del bilancio
della parrocchia, benché sintetico, è
un momento importante per la vita
della comunità parrocchiale di fatto ci
aiuta ad assumere anche in campo
economico la corresponsabilità della
parrocchia; molte volte mi avete sentito dire che il complesso dove la parrocchia ha sede e che esprime la nostra identità e la nostra fede ci invita
a proiettarsi nel futuro. Le cifre nella
loro essenzialità possono essere di non
facile interpretazione, ma non possono rimanere una esclusività degli addetti ai lavori, se c’è bisogno di chiarimenti non abbiate nessuna difficoltà a
chiederli.
La chiesa, popolo santo di
Dio, è molto di più che le sue strutture è il rendere presente nel tempo e
nella storia l’amore senza limiti del
Padre è questo è il compito primario
di ogni battezzato, ma le “pietre” ci
sono e ci interrogano pure visto che
rappresentano la nostra identità non
solo religiosa ma anche civile. Abbiamo intrapresola strada più difficile e
costosa che è quella del loro mantenimento di fronte ad altre scelte sempre
possibili quali la vendita o il lasciare
che lentamente la struttura arrivasse
al collasso e alla rovina totale. Insieme al bilancio pubblichiamo anche i
costi fino al 31.12.2006 con le offerte
relative ai restauri da parte dei parrocchiani. Il nostro impegno e la nostra generosità permetterà di proseguire la realizzazione dei restauri.
L’erogazioni liberali a favore della
parrocchia per i restauri sono deducibili fiscalmente .
Bilancio pag.3
Il Pontormo (III)
di Barbara Prosperi
Lorenzo nella notte tra il 5 e il 6 gennaio del 1537. La particolare
tecnica impiegata da Pontormo, che sull’intonaco fresco adoperò i
Agli anni immediatamente successivi ai dipinti della Cappella Cappocolori ad olio anziché la tempera, provocò il precoce deterioramento
ni, e cioè tra il 1528 e il 1530, viene solitamente attribuita la splendida
delle pitture, di cui oggi non resta più alcuna traccia.
“Visitazione” di Carmignano, stranamente ignorata dal Vasari, che
Il 9 gennaio 1537 salì al potere Cosimo I de’ Medici, che in quello
resta a tutt’oggi una delle opere più misteriose – e affascinanti –
dell’artista; alcuni studiosi tuttavia non concordano con tale datazione stesso anno affidò al Carrucci il compito di decorare le logge della
e sono propensi a spostare la collocazione cronologica della tavola in villa di Castello; anche in questo caso il maestro si applicò immediatamente alla preparazione degli affreschi, che lo tennero occupato per
un periodo compreso tra il 1537 e il 1538.
circa cinque anni e che purtroppo subirono la stessa sorte di quelli di
Nel 1529 Jacopo acquistò un appezzamento di terreno situato tra via
Careggi.
della Colonna e via Laura e vi fece costruire la propria abitazione;
come emerge dalle “Vite” del Vasari e dal “Diario” dello stesso Pon- Gli ultimi anni.
tormo, ad essa si accedeva mediante una scala che il pittore era solito
Nel 1546 Cosimo I commissionò a Pontormo la decorazione del Coro
ritrarre per non essere disturbato quando era di cattivo umore o si
di San Lorenzo, impresa che avrebbe assorbito l’artista per il resto dei
trovava immerso nel lavoro. Questo particolare, su cui Vasari ha molsuoi giorni. Nelle intenzioni del granduca il ciclo pittorico avrebbe
to insistito nella biografia di Jacopo, ha certamente alimentato la fama
dovuto rivaleggiare con il “Giudizio Universale” della Cappella Sistidi uomo eccentrico, ombroso, misantropo che da sempre si accompana, ed eguagliare l’affresco del Buonarroti per importanza, imponenza
gna al nome dell’artista e che talvolta è stata esageratamente accentuae bellezza. Jacopo accettò la commissione di slancio, esaltato e al
ta dai suoi detrattori.
tempo stesso spaventato dalla vastità dell’incarico e dal confronto con
All’inizio degli anni Trenta, mentre era impegnato nella realizzazione Michelangelo. Allestita la consueta palizzata, egli si divise per oltre
delle Tombe Medicee, Michelangelo affidò a Pontormo l’esecuzione dieci anni tra lo studio e la chiesa, lavorando in maniera esclusiva ed
di due quadri (un “Noli me tangere” e una “Venere e Amore”) che gli estenuante sul colossale progetto. Il temuto paragone con il Buonarroerano stati commissionati da dei privati; sulla scorta dei cartoni forniti ti, la continua ricerca di inedite soluzioni formali, l’impegno fisico e
dal Buonarroti Jacopo dipinse due tavole di straordinaria bellezza, che mentale richiesto dalla pittura a fresco finirono per gettare Pontormo
suscitarono l’entusiastica ammirazione sia di Michelangelo che di in un abisso di malesseri, ansie ed angosce dai quali non riuscì più a
liberarsi. Dalle pagine del “Diario” che egli scrisse dal gennaio 1554
quanti ebbero modo di vederle.
all’ottobre 1556 affiora in effetti l’immagine di un individuo forteNel 1531 papa Clemente VII (al secolo Giulio de’ Medici, cugino di
mente disturbato, stanco, depresso, gravato dal peso degli anni e dalle
Leone X, insediatosi sulla Cattedra di Pietro il 19 novembre 1523)
tribolazioni. Il profondo stato di prostrazione in cui si trovava il pittoincaricò Pontormo di ultimare la decorazione della villa di Poggio a
re si riversò inevitabilmente sugli affreschi di San Lorenzo, densaCaiano; l’artista approntò una nutrita serie di disegni, fece montare i
mente popolati da un’umanità dolente e disperata. Il tema portante del
ponteggi ed elevare uno steccato, ma perdendosi in un vortice di divaciclo pittorico verteva sui concetti di Peccato e Redenzione, opportugazioni e di ripensamenti sprecò quasi due anni di tempo senza porre
namente visualizzati attraverso la rappresentazione di episodi della
mano agli affreschi. In ultimo la morte del pontefice (verificatasi il 25
“Genesi” e dell’“Apocalisse”. La scena che colpì maggiormente i
settembre del 1534) mise fine per la terza volta ai lavori di abbellicontemporanei fu sicuramente quella del “Diluvio Universale”: in essa
mento dell’edificio. Nella biografia di Jacopo Vasari parla in più di
era raffigurata una moltitudine di cadaveri dai corpi abbandonati,
un’occasione del dispersivo metodo di lavoro del pittore, delle insodlividi, gonfi d’acqua, che si ammassavano disordinatamente l’uno
disfazioni e delle inquietudini che lo assalivano durante il processo
sull’altro dando vita a viluppi inestricabili di membra disarticolate e
creativo, sottolineando “la bizzarra stravaganza di quel cervello”, che
scomposte. Consunto dagli affanni e dalle preoccupazioni, Jacopo si
“di niuna cosa si contentava giamai” e “andava sempre investigando
spense tra il 31 dicembre del 1556 e il 1° gennaio del 1557 senza riunuovi concetti e stravaganti modi di fare, non si contentando e non si
scire a terminare gli affreschi; il 2 gennaio vennero celebrati i funerali
fermando in alcuno”, a tal punto che “guastando e rifacendo oggi
solenni nella chiesa di San Lorenzo, dove l’artista fu sepolto. Nel
quello che avea fatto ieri si travagliava di maniera il cervello che era
1562 i suoi resti vennero traslati alla Santissima Annunziata, dove si
una compassione”.
trovano tuttora. Gli affreschi furono ultimati dal Bronzino e inaugurati
Malgrado ciò, nel 1535 Alessandro de’ Medici gli affidò l’incarico di il 23 luglio 1558. Tacciati di eresia e incompresi dai più, vennero
affrescare le logge della villa di Careggi; questa volta Jacopo si mise distrutti nel Settecento durante i lavori di ristrutturazione della basilisùbito al lavoro, tanto che il 13 dicembre 1536 era già riuscito a termi- ca.
nare la prima loggia; tuttavia il progetto rimase incompiuto a causa
dell’uccisione del duca, che cadde sotto i colpi di daga del cugino
Barbara Prosperi
Le grandi imprese
Riportiamo l’elenco dei bambini che hanno ricevuto il sacramento della prima comunione nella
nostra parrocchia il 10 giugno 2007
Matteo ALFANI, Lisa ANGELI, Lorenzo BALDACCI , Marta BATISTI, Alessio BELLINI, Greta CALAMAI, Chiara
CHECCHI, Matilde CONSALES, Sebastiano COPPOLA, Yari CORDIOLI, Matilde COSCI, Martina CRISCENTI,
Virginia D’ALO’, Beatrice D’ALO’, Irene DEL BENE, Valentina DINI, Lorenzo FARAGLI, Francesca FRAGORZI,
Alessia FRATONI, Lorenzo GALFO, Marco GELSUMINI, Maria INNOCENTI, Agnese NUNZIATI, Sara RAZZANO,
Ilaria SANTINI, Diletta TALLONE, Simone TINAGLIA, Giovanni TRONFI, Gemma TRONFI, Sofia URSITTI, Bruno
VEZZOSI, Alessio VURRO.
Riportiamo l’elenco dei bambini che hanno ricevuto il sacramento della cresima nella nostra parrocchia il 31 Maggio 2007
Daniele BELLINI, Serena CAFISSI, Andrea CARNIATO, Simone CENI, Edoardo FARAGLI, Maria Chiara FONTANI,
Luca GALFO, Lorenzo MAGGIO, Teresa NAVA, Elisa NUNZIATI, Davide NUNZIATI, Paolo PREZIOSO,
Letizia SANTINI, Elena SPINELLI, Veronica STRACQUADAINI, Melania URSITTI
libri e molti articoli su riviste di carattere religioso in
cui si evidenziano notevoli riflessioni spirituali anche
sulla figura del sacerdote, che lo definisce colui che
deve annunciare il Vangelo, ma soprattutto come colui
che lo deve vivere e testimoniare per adempiere alla
sua missione, che è quella di ricondurre l’uomo a Dio.
Profonde sono le sue definizioni sui pilastri della fede;
egli sostiene che, nella nostra società, le certezze che
possono superare l’effimero benessere della tecnologia
sono: la carità e la fede. Infatti nella società attuale,
dove ognuno pensa solo a se stesso, non sappiamo riconoscere Cristo in chi soffre, in chi ha fame, in chi chiede aiuto. Queste riflessioni pertanto ci invitano a vivere la carità come amore verso gli altri: Deus caritas
est.
L’ Arcivescovo Monsignor Matteucci nel 1986,
per raggiunti limiti di età, si ritira nella casa di Carmignano, ma solo dopo tre anni, viene colpito da una grave malattia, durante la quale ha sempre testimoniato
la profonda fede in Dio accettando serenamente le dure
prove della sofferenza. Don Masini rievoca quando ricorrentemente si recava a trovarlo e gli ricordava le
innumerevoli volte in cui aveva parlato della sofferenPARROCCHIA DI SAN MICHELE A CARMIGNANO
za e del suo valore, e il Vescovo sorridendo sosteneva
che viverla però è una cosa molto diversa e davvero
difficile, ma con l’aiuto del Signore tutto è possibile.
Monsignor Matteucci può definirsi un grande prelato
del secondo novecento, che ha dato un contributo costruttivo alla dottrina cristiana; per questo motivo noi
parrocchiani ci sentiamo orgogliosi di aver avuto nel
nostro territorio un personaggio così importante e famoso, che ancora oggi ci interroga e ci fa riflettere sul
ruolo e sull’impegno sociale del cristiano.
L’Arcivescovo ha sempre avuto nel cuore la sua
parrocchia e la sua gente; infatti dopo la sua morte, ha
lasciato alla Prepositura una consistenza offerta per il
restauro della chiesa di San Luca. Ha elargito anche
una generosa offerta all’ Associazione Vincenziana della quale ha sempre apprezzato e condiviso i suoi principi di servizio verso i fratelli in situazioni di sofferenza
e di disagio.
Anna Vezzi
Calendario celebrazioni del periodo di Avvento e Natale
Restauro e recupero del complesso parrocchiale di
San Michele
(ex convento di San Francesco)
Sabato 15 dicembre ore 15.00
Resoconto dei costi dei lavori al complesso parrocchiale:
Domenica 16 dicembre ore 21.00
Lunedì 17 dicembre ore 21.00
Totale anno 2001
€
29.476,42
Totale anno 2002
€
4.651,73
Totale anno 2003
€ 139.146,96
Giovedì 20 dicembre ore 21.00 Confessioni
Totale anno 2004
€ 310.817,96
Venerdì 21 dicembre ore 21.00 La luce di Betlemme
Totale anno 2005
€ 264.483,22
Sabato 22 dicembre ore 15.00
Totale anno 2006
€ 169.594,49
Domenica 23 dicembre ore 21.00
TOTALE
€
Martedì 18 dicembre ore 20.30 (ore 21.15 concerto d’organo )
Mercoledì 19 dicembre ore 21.00
918.170,78
Lunedì 24 dicembre – vigilia del Santo Natale
Confessioni ore 15.00 – 19.00
Offerte al 31.12.2001 n. 66 pari ad €
12.579,57
Ore 22.00 Celebrazione della messa della notte a Montalbiolo
Offerte al 31.12.2002 n. 149 pari ad €
18.497,00
Ore 23.30 Ufficio delle letture
Offerte al 31.12.2003 n. 191 pari ad €
19.214,69
Ore 24.00 Celebrazione della messa della notte
Offerte al 31.12.2004 n. 136 pari ad €
15.288,88
Martedì 25 dicembre
Offerte al 31.12.2005 n. 91 pari ad €
11.165,57
Ore 07.30 Celebrazione della messa dell’aurora
Offerte al 31.12.2006 n. 92 pari ad €
12.225,38
Ore 09.30 Celebrazione della messa di Natale
TOTALE
€
88.971,09
Ore 11.30 Celebrazione della messa di Natale
Ore 17.30 Vespri di Natale
Le offerte per le intenzioni della celebrazione eu- Domenica 30 dicembre
caristica del lunedì sono destinate, dal proposto, al Ore 16.30 arrivano i Magi
finanziamento dei lavori di restauro.
Martedì 1 gennaio 2008
Santa Messa ore 9.30, 11.30, 18.00
6 gennaio 2008 Epifania del Signore
Santa Messa ore 7.30, 9.30, 11.30
Battesimi ore 17.00
IPSE DIXIT
Parrocchia di SAN MICHELE a Carmignano
Piazza SS Michele e Francesco – 59015 Carmignano (Prato)
Rendiconto ENTRATE ed USCITE Anno 2006
DESCRIZIONE
USCITE
ENTRATE
Offerte raccolte in Chiesa
Offerte raccolte per servizi religiosi
25.586,15
4.600,00
Offerte raccolte per Benedizione famiglie
8.501,47
Offerte raccolte in occasioni diverse
Offerte raccolte dalla cera
Altre entrate (interessi, entrate varie, rimborsi)
5.673,83
5.993,28
Entrate restauri (parrocchiani, parroco, CEI,
erogazioni liberali, enti, comune oneri urbanizzazione)
Entrate Caritas (mercatino – altro)
Circolo, stampa, offerte straordinarie
177.736,50
Totale
251.407,74
ENTRATE
10.518,22
12.798,29
Anno 2006
Quando sono sopraffatto dalle
preoccupazioni, ripenso a un uomo
che, sul suo letto
di morte, disse che
tutta la sua vita
era stata piena di
preoccupazioni, la
maggior parte delle
quali per cose che
mai accaddero
Churchill
Se guardate tutto
ciò che viene messo
in vendita, scoprirete di quante cose
potete fare a meno!
Socrate
Spese forniture ( telefoniche - energia elettrica
– acqua)
Spese per riscaldamento
Spese
cancelleria,
stampa
–
varie
(cancelleria, postali, varie, stampa)
Contratti assicurativi, imposte e tasse
5.050,29
Spese acquisto cera
Spese acquisto attrezzature
1.909,10
4.174,15
Spese servizi religiosi (culto, pastorale, parroco)
5.801,10
Capo redazione:
Spese manutenzione Chiesa-Canonica
1.615,00
Sandro Crocetti, Andrea Orlandi
Contributi Diocesi ( Quaresima – Missioni
ecc….)
Uscite Caritas
Contributi per spese varie (interessi – rimborsi)
Restauri
Spese eredità Mons. Matteucci
Totale
USCITE
Utile
TOTALE GENERALE
Anno 2006
Anno 2006
Anno 2006
Sbilancio di cassa al 31.12.2005
5.905,19
8.303,71
Redazione:
1.568,04
P.zza SS. Michele e
Francesco
Tel. 055.8712046
In Redazione:
10.518,22
12.702,16
Sandro Crocetti, Andrea Orlandi
169.594,49
Hanno collaborato a
questo numero:
1.464,39
238.697,84
Don Luciano Tempestini, Anna Vezzi,Barbara Prosperi
12.709,90
Impaginazione e progetto grafico:
251.407,74
289.537,33
12.709,90
Sbilancio di cassa al 31.12.2006
276.827,43
(Per lavori di sistemazione del complesso parrocchiale)
Presso la Prepositura
10.092.00
Anno 2006
Utile
Il Pusillanime
251.407,74
Sandro Crocetti, Andrea Orlandi
Per suggerimenti, critiche o apprezzamenti
potete scrivere a:
[email protected]