Scarica la dispensa del corso di Intercultura di
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Casa Circondariale di Montorio VR - Sezione Maschile CORSO INTERCULTURA FEBBRAIO – APRILE 2013 IL BELLO IN ME E INTORNO A ME Associazione “LA FRATERNITÀ” Via A. Provolo, 28 - 37123 Verona casella postale 62 VR Tel/Fax 045-800.49.60 www.lafraternita.it - [email protected] I PARTECIPANTI: Aziz A. (Marocco) Samson Ayobami A. (Nigeria) Nenad A. (Bosnia) Venetu A. (Bosnia) Artan B. (Kosovo) Caio Cesar C. (Italia) Teo D.A. (Rep. Dominicana) Artur L. (Russia) Arnaldo L. (Italia) Nelu R. (Romania) Anatoly S. (Russia) Benhedi Lotfi B. (Tunisia) Matia B. (Albania) Massimo C. (Italia) Erekle K. (Georgia) Hardeep S. (India) I VOLONTARI: Giuseppe GALIFI Emanuela LUGLI Paola POZZETTI 5 febbraio 2013 – 2 aprile 2013 1 1° INCONTRO 5 febbraio 2013 Ci siamo incontrati e ciascuno ha presentato se stesso e ha raccontato qualcosa della sua storia Abbiamo illustrato il corso, gli argomenti che svilupperemo in ogni incontro, secondo questo calendario: 05 feb 2013 Chi sono io. 12 feb 2013 Che cosa è il bello per me? 19 feb 2013 Il bello delle mie radici, la mia famiglia e la mia infanzia. 26 feb 2013 Il bello della natura 05 mar 2013 Un uomo bello… una donna bella… 12 mar 2013 I luoghi belli della mia vita 19 mar 2013 Il bello dello sport 26 mar 2013 Il bello della musica 02 apr 2013 La bellezza in versi. Il bello della festa 2 2° INCONTRO 12 febbraio 2013 UNA FAMIGLIA LA VITA UNA CASA FELICITÀ LIBERTÀ PACE AMORE DEMOCRAZIA LIBERTÀ STARE CON I MIEI BAMBINI SALUTE PACE LIBERTÀ BELLO LIBERTÀ FAMIGLIA LAVORO LA MIA RAGAZZA L’ITALIA MIA FIGLIA AMORE STAR BENE STARE VICINO ALLA FAMIGLIA STARE INSIEME CON I MIEI BAMBINI LIBERTÀ, FUORI DI QUA NON AVERE PROLEMI 3 1. … dal brain storming Mettiamo insieme alcune parole (quelle che troviamo simili alle nostre): famiglia, i miei bimbi, la casa, la mia ragazza, amore C’è bellezza quando ci sono belle relazioni in famiglia, quando si vive una relazione d’amore Pace, democrazia, libertà C’è bellezza quando ci sono belle relazioni con gli altri nella società Serenità, salute, stare bene, non avere problemi C’è bellezza quando stiamo bene dentro di noi Riflessione: non c’è vita senza bellezza Mettiamo insieme le parole che troviamo nelle schede degli altri ma non nelle nostre (gli altri ci dicono parole che noi non pensiamo, ma che ci arricchiscono e ci fanno scoprire altri aspetti della bellezza) Riflettiamo sulle parole che restano: il lavoro: è bello perché consente di mantenere i figli, la famiglia è bello perché ci dà speranza di vivere serenamente, ci apre la speranza del domani è bello perché ci fa sperare di non entrare più in carcere Riflessione: se non vedo niente di bello intorno a me posso vivere la bellezza dentro di me, almeno come speranza La speranza è l’ultima a morire, c’è ancora speranza (Nenad) La speranza è una “marcia” nascosta (Caio Cesar) Una professoressa mi ha detto che nella vita deve esserci una meta, e io sono d’accordo: voglio andare nella Svizzera italiana per fare il pizzaiolo e iniziare una nuova vita (Teo) Io in Italia ho perso la speranza, spero di poter imparare l’inglese per cambiare paese (Erekle) … allora una piccola speranza ce l’hai! (Benhedì) 4 2. … Scegliamo un’immagine che ci piace e che ci sembra bella Matia: marito moglie e bambino guardano la montagna; la natura è bellezza Benhedì: ho scelto una foto con i papaveri; c’è la natura, la montagna. Sento libertà amore verso di me e verso gli altri Artur: ho scelto una chitarra… la musica mi piace, la musica rock Erekle: ho scelto un’immagine che mi ricorda la mia campagna; mi piace andare là, mi piace camminare e sentire il profumo della natura Venetu: ho scelto l’immagine di due sposi perché mi dà la speranza di realizzarlo anch’io Teo: ho scelto il mare al tramonto, mi ricorda il mio paese Nenad: ho scelto un bambino appena nato: mi ricorda mio figlio Costantino e mi dà la speranza di fare un altro bel bambino Brando: ho scelto una moschea, ce ne sono così anche in Turchia; mi ricorda la mia religione Caio Cesar: ho scelto una casa con il mare di sfondo, con l’orizzonte che mi fa pensare alla vita che continua bene Associamo una parola all’immagine che abbiamo scelto … Artur: musica e pace Erekle: vita Venetu: amore e speranza Teo: speranza Nenad: vita nuova Brando: famiglia Cesar: famiglia e vita Riflessioni: abbiamo fatto sempre un collegamento fra ciò che è bello fuori di me e un bel sentimento dentro di me… c’è sempre una relazione fra il fuori e dentro… solo uno non basta 5 3° INCONTRO 19 febbraio 2013 Che cosa hai pensato scegliendo questa immagine? (riflessioni personali) La libertà: come un fiore che comincia a crescere vivere libero e lasciare il malessere… come un uomo che prende una strada verso un cammino democratico libero e reale per vivere una vita piena di amore dentro di me e fuori di me. Amore per la famiglia e far crescere i figli come i fiori e le rose di primavera. Guardare il cielo azzurro che fa sentire di vivere una vita sana e vivace in cui la natura deve essere la base. è una vista sana e vivace, in movimento, come quando comincia la primavera, un cammino verso la libertà e la moralità.(Ben Hedi) La moschea è un luogo sacro, è la casa di Dio; nella religione musulmana è una speranza che dà pace all’umanità e alla gente che crede in Dio. È bello credere. Pace. La moschea mi ricorda il mio paese. È bello credere che esiste uno sopra di noi che rompe le lotte fra fratelli, che dà pace e libertà. (Brando) Sto pensando che è una chitarra bellissima che secondo me suona in modo troppo bello. E penso anche che questa chitarra magari appartiene a un famoso musicista che suona con lei a dei bei grandi concerti dove c’è tanta gente. (Artur) Ho pensato di sposarmi con la mia ragazza. Tanto per dirvi la verità non è la prima volta che sono in carcere: in tutta la mia vita ho avuto dei problemi con la giustizia e non ho mai avuto il tempo di mettere su una famiglia mia. Per questo mi sono pentito: ho trentatré anni e ho pensato che giorno dopo giorno il tempo passa; ho dei progetti, appena uscirò da qui la prima cosa sarà sposarmi (ecco perché ho scelto quella foto del matrimonio) e farmi una vita con la mia futura moglie che fin d’ora mi sta aspettando. (Venetu) Questa immagine mi fa pensare alla culla della vita, dove uno trova: amore, famiglia, gioia e dolore. È un orizzonte dove alimentare la speranza di nuove cose e di avventure da affrontare. La bellezza nella vita di ognuno di noi è come una lente con cui guardare la vita: spesso non è uguale e può prendere forma e colori diversi. È come se uno di noi avesse un paio di occhiali diverso dagli altri che ci permettono di vedere il mondo a modo nostro. Paesaggi, oggetti, persone, momenti e ricordi che stuzzicano la nostra immaginazione a nostro piacere. Molto spesso stuzzicano emozioni uniche e piacevoli come amore, vita, libertà, famiglia, gioia, dolore, ecc. La casa non è oggettiva, ma appartiene ad ognuno di noi. Quando per un anno ho abitato in un furgone, per me era una casa: dentro mi sentivo tranquillo. (Caio Cesar) 6 SIAMO DINANZI A DELLE FOTO. TUTTE CI PROPONGONO IMMAGINI DI RELAZIONI FAMILIARI … DI ESPERIENZE DA BAMBINI. … SUL TAVOLO C’È UN “CIUCCIO” Guardando le foto e il ciuccio ciascuno si esprime: Io vedo una famiglia felice. (Aziz) Il ciuccio è la bellezza di un ricordo d’infanzia, di quando eravamo bambini. (Caio Cesar) Magari potessimo tornare indietro di quindici anni. (Brando) Tutte le foto hanno un significato: la vita. (Massimo) Penso a quando andavo a scuola con mio fratello, eravamo quasi gemelli perché avevamo solo undici mesi di differenza. Mi piaceva proprio andare a scuola. Poi ancora da minorenne ho avuto una brutta storia. La scuola era bella e ci stavo bene: ho finito la terza media e poi mi sono iscritto alla scuola di lingue. Poi ho fatto la guerra. Era bello quando ero piccolo, avevo tanti bei tempi liberi. (Brando) Quando sono arrivato in Italia avevo dodici anni. Quando mi sono iscritto alla scuola superiore mi sono iscritto anche ad una scuola di calcio… segnavo tanti gol in attacco. Andavo al “centro aperto”. A scuola a volte facevo qualche “cavolata”; il mio papà si arrabbiava e per punizione non mi faceva andare a calcio. Ho un bel ricordo di quando mi ha regalato una bicicletta perché ero stato bravo: quando me l’ha data sono rimasto a bocca aperta. (Aziz) Dall’età di due anni ho vissuto con mia nonna. A casa dei nonni c’era la mia libertà. Quando finiva la scuola andavo subito a casa loro. Mio nonno è morto a 115 anni nel 1984 (Benhedi) Anch’io ho un bel ricordo della nonna. Lei mi diceva: “La vita è dura, ma se tu vivi con impegno e con la massima serietà, prima o poi arrivi dove vuoi”. (Aziz) 7 Ho pochi ricordi dell’infanzia. Ho fatto due incidenti gravi: uno in bicicletta tornando a casa (sono stato in coma, mi hanno messo una placca nella testa) e l’altro con mio fratello sono stato investito da un camion. Quando avevo 15 anni ho avuto tanti problemi in casa… io avevo la testa bacata… Mi ricordo la puntualità con cui arrivavo a scuola, mi faceva sorridere, mi sembrava di essere in un film, immaginavo mia madre come un generale… (Caio Cesar) Ho avuto brutte esperienze, quando ero piccolo in Nigeria c’era la guerra. Sono scappato in Sudan (mio padre era del Sudan). Non ho ricordi belli di quando ero bambino… camminavo sempre a piedi.. (Samson) Ricordo poco della mia infanzia. Stavo con i miei genitori coi quattro fratelli e le quattro sorelle. Stavo bene con loro… avevo una casa grande… (Venetu) Da piccolo vivevo a Bovolone. Mi ricordo che non mi piaceva tanto andare a scuola; mi piaceva invece giocare a calcio. Ho fatto parte anche del Milan come portiere. All’inizio ero andato all’Audace a S. Michele Extra, poi nei settori giovanili del Milan (mi ha scelto Rivera!); giocavo a Milanello, avevo la mia stanza e andavo a scuola. Poi mi son fatto male al braccio: in un’uscita rasoterra ho strisciato contro i tacchetti e sono rimasto ferito. Così è finita la mia carriera (Massimo) Mi piaceva andare a pesca nel fiume e nel lago… Ho cominciato a sette anni… Anche adesso mi piace pescare… Andavo con gli amici; quando abitavo a Milano andavo a Genova: stavamo in tenda, vicino al mare, anche per dieci giorni… Mangiavamo il pesce che pescavamo. Giocavo anche a ping pong e sciavo. A quindici anni praticavo il biathlon (Tiro a segno + sci di fondo)… Sulla pista c’era tanta neve! (Artur) Ricordo tutto della mia infanzia… Andavo in bicicletta, praticavo la scherma, la ginnastica, la corsa ad ostacoli, il salto in lungo, lo hockey sul ghiaccio nella mia città… (Anatoly) Quando ero piccolo giocavo a cricket… (Hardeep) Riflessioni: … molti ricordi sono legati agli affetti familiari. ritorna il legame fra bello e famiglia che era emerso nel primo incontro … abbiamo ricordato tanti sport… … nel gioco c’è libertà e c’è sorriso, c’è scuola, c’è speranza, c’è impegno … 8 4° INCONTRO 26 febbraio 2013 Quando eri bambino hai avuto qualcosa di bello? Ti ha aiutato dopo, quando sei cresciuto? Come speri che ti aiuterà ancora nel futuro? Quando ero bambino la cosa più bella che ho avuto era l’unica cosa che un bambino desidera: una bicicletta. Io avevo la fortuna di averla e di guidarla. È bello avere tanta fortuna e avere le cose che ti piacciono, ma non è tutto così facile come sembra. Infatti crescendo volevo tutto e, volendo tutto, adesso mi ritrovo senza nulla e, come si vede, sono qua. Per avere una cosa tua devi guadagnartela, solo così non avrai mai problemi; questo l’ho capito e un giorno, uscito da qua, mi guadagnerò il mio futuro e mi metterò a posto. (Venetu) Quando ero piccolo non ho avuto molte cose belle, a parte il dono di ricevere un padre e una madre, che, anche se a modo loro, mi hanno cresciuto. Quando sono cresciuto, a causa della mia testardaggine, ho sempre imparato a spese mie. In futuro credo che mi aiuterà ricordare di essere stato piccolo, riprovare per dieci minuti almeno a chiudere gli occhi e immaginare di vedere il mondo in un’altra prospettiva, dal basso verso l’alto e di avere di nuovo l’ingenuità delle mille domande, di non conoscere nulla, lasciandomi alle spalle tutti i problemi che fanno da tappo alla vita, e ripoter un giorno rivedere il mondo attraverso gli occhi di un bambino con la loro trasparenza, nel vedere oltre le mura di casa, oltre ai vestiti, la pelle di una persona. (Caio Cesar) Quando ero bambino avevo una canna da pesca bella per pescare. Questa mi ha aiutato anche quando sono cresciuto perché ho pescato con lei e pescare mi piace. Sì anche nel futuro mi aiuterà perché andrò a pescare sempre quando avrò il tempo ibero. (Artur) La cosa più bella che mi è capitata nella vita è mia nonna con il suo caloroso affetto e il suo amore. Dopo mi ha iutato tanto. Mi ha cresciuto nel migliore dei modi. Ero piccolo, andavo alle elementari… lei, poverina, si svegliava tutte le mattine per farmi la colazione; mi preparava la merenda e mi metteva i vestiti più belli che avevo e poi mi accompagnava fino all’entrata della scuola. Poi lei tornava a fare i lavori in casa, anche perché siamo una famiglia molto numerosa. Quando sono cresciuto mio papà mi ha portato in Italia per finire i miei studi ed è stato un grande dolore, è stata una grande fatica allontanarmi da mia nonna. Una volta arrivati in Italia ho continuato a studiare, mi hanno messo in prima media. Nel frattempo mi sentivo spesso con mia nonna; lei, poverina, al telefono mi diceva di fare il bravo, di non piangere e “… studia bene, mi raccomando!”. Poi ho convinto mio papà a farla venire in Italia e comunque sono passati tre anni senza vedere la mia cara nonna. Mi aiuterà sempre nel futuro perché solo lei mi è rimasta vicina nei momenti più duri della mia vita. Lei mi ha cresciuto, lei per me è la mia vita. Le voglio bene e spero di sposarmi presto così mia nonna vede i miei figli e li prende in braccio come ha fatto con me. (Aziz) 9 Quando ero bambino mi piaceva andare a scuola. Ero bravo… quando sono cresciuto la scuola mi ha aiutato, poi sono andato via da casa per evitare il servizio militare (non volevo farlo perché era pericoloso). Poi sono andato a Sarajevo, ma non voglio raccontarlo… spero che nel futuro potrò tornare con mia moglie e i miei bambini… spero di essere un buon padre come tanti altri (Artan) Se penso a me bambino, mi viene addosso la mia bambina con il suo amore. Mi viene in mente quando la tenevo in braccio, l’ho vista solo per sei mesi, adesso vive con mio padre e mia madre in Romania. Ho fatto il più grande sbaglio della mia vita, ma questo sbaglio è una grande lezione di vita perché mi ha fatto vedere tante cose. Questo sbaglio lo pago e ha fatto male e dolore a mia moglie. Non so se basta tutta la vita per pagare il male che le ho fatto. È una lezione che Dio mi ha dato per capire… ho un rapporto speciale con Dio. Quando ero piccolo, sotto Ceausescu, i miei genitori lavoravano sempre e non ho avuto maestro che mi abbia insegnato la via giusta. Ho cominciato a pregare a 14-15 anni… Ero andato in chiesa e quando sono uscito mi sono sentito leggero; allora ho pensato che è meglio pregare. Oggi leggo libri spirituali. Andare in Chiesa non è un obbligo. Devi sentire dentro la vicinanza con Dio. Credo che Dio mi ami e che mi ha perdonato. Meglio che abbia punito me piuttosto che farmi vivere un altro genere di male, colpendo la mia bambina o la mia famiglia… Qualche volta mi sveglio la mattina e vedo come un angelo… (Nelu) Riflessioni: guarda l’essenziale, guarda solo ciò che conta (Caio Cesar) guadagnati la tua vita e il futuro (Venetu) sono importanti la scuola e l’unione della famiglia (Artan) ciò che conta sono fede e amore (Nelu) una canna da pesca può essere una compagna della tua vita (Artur) 10 Ho scelto un fiore … … una rosa rossa pensando alla mia futura sposa (Venetu) … una rosa gialla, a caso, perché ogni fiore fa riferimento alla vita (Caio Cesar) …un garofano pensando alla mia mamma e alla mia ragazza (Teo) … un bocciolo giallo … un bocciolo deve aprirsi il giallo, mi fa pensare alla luce, al calore (Anatoly) … per la mia bambina di 9 anni… vorrei andare in Olanda per dargliela (Samson) … una rossa rossa, il fiore dell’amore, perché quando c’è l’amore c’è tutto, puoi passare tutti i ponti (Rada) … rosso come una bella donna (Hardeep) … un fiore blu come piace a mia figlia … glielo regalo (Artur) 11 … rosso pensando alla mia sposa (Aziz) Questo bel fiore che hai scelto a chi lo regaleresti? Perché? Ho scelto una rosa gialla, ma avrei voluto che fosse bianca. L’ho regalata a mia madre in segno di pace e di un nuovo inizio dopo anni di conflitto. (Caio Cesar) Questo bel fiore rosso che significa l’amore lo regalerò a mia moglie accompagnato da un abbraccio e da un bacio. È un modo per dirle quanto la amo e nello stesso tempo per farmi perdonare per il dolore che ho provocato sbagliando. (Nelu) Questo bel fiore lo regalerei a mia mamma perché ogni volta che vedevo un bel fiore pensavo a lei, perché mi sono abituato a portarle dei fiori e questo la rendeva felice e contenta. A lei i fiori piacciono da morire, ma questo le faceva capire che in quel momento la stavo pensando. Ti voglio bene mamma forever! (Teo) Questo bel fiore è un regalo per mia figlia che adesso vive in Olanda. Lo regalo a lei perché lei è la mia unica figlia, non c’è altro perché. (Samson) Ho scelto questo bel fiore perché mi piaceva. L’ho scelto per mia madre perché si merita tutti i fiori di questo mondo con tutto il bene che mi sta dando. Per me è l’unica donna del mondo, e poi, come si dice, di mamma ce n’è una sola e non ti abbandona mai. Sia nel bene sia nel male ti starà sempre vicino. Per questo quel fiore lo regalo a mia madre, perché è l’unica donna di cui ti puoi fidare e perché ti starà sempre accanto. (Venetu) Questo fiore bianco che ho scelto è il fiore più bello. Sarà il mio fiore per la mia bambina, che sarà sempre il mio angelo, come gli altri miei bambini. La mia bambina piccola con gli occhi azzurri, bionda, bella come un fiore. Ti amo mia piccola, ti regalo questo fiore, Sumeja. (Artan) Questo bel fiore lo voglio regalare ad una bella ragazza perché voglio farle sapere che sento un sentimento forte per lei e che mi piace tantissimo… un bel fiore per una bella ragazza (Artur) Regalerei una rosa rossa a mia sorella Gabriella che ha perso un figlio e il marito (Arnaldo) Riflessione: abbiamo ritrovato il legame forte fra la bellezza e la relazione profonda con una persona (la mamma, la moglie, i figli,…) come era emerso nel secondo incontro! 12 IL BELLO NELLA NATURA Abbiamo visto una serie di immagini che riproducevano paesaggi, animali, fiori. Ciascuno ha scelto l’immagine che gli piaceva di più, ne ha spiegato la ragione e le ha associato un nome. PACE (Caio Cesar) SOGNO (Anatoly) CURIOSITÀ (Samson) LIBERTÀ (Venetu) IL MIO PAESE (Hardeep) RICORDO DEL MIO PAESE (Brando) LAGO CON BARCA (Artur) L’ISOLA CHE NON C’È (Aziz) A CACCIA NELLA FORESTA (Teo) PERFEZIONE (Rada) 13 5° INCONTRO 5 marzo 2013 LE PERSONE PIÙ BELLE CHE HO INCONTRATO NELLA MIA VITA Chi ci ama La mia ragazza Mia moglie Artur: Mia madre, una grande donna La mia ex moglie Tatiana, una grande amica Mia figlia Giulia, la mia principessa. Ha 24 anni e i capelli castani. Artan: La mia ex ragazza con cui ho vissuto 10 anni. Quando avevo più bisogno era sempre con me; anche lei era senza genitori come me. Abbiamo vissuto insieme una bella vita. Peccato che è finita, ma mi è rimasto un bel ricordo. Il nome era Annabella, castana, bellissima, un angelo, che ho incontrato a Sarajevo Venetu: Elena, una ragazza che ho incontrato al mio paese, in Bosnia. Era molto bella. Mia madre, bella, scura, gli occhi come i cinesi, capelli neri e lunghi. 14 Nenad: La cosa più bella è vivere con la persona che ami: mia moglie, Romina, una donna molto speciale. Castana, con le guance rosa, capelli lunghi, 28 anni, con lei ho avuto tre bambine Teo: Jenny, che mi dà appoggio e comprensione. Nei momenti difficili mi ha sempre ascoltato Moise, bravo ad ascoltare; con lui ti puoi sempre sfogare liberamente. Un amico d’infanzia. Saviel, mio cugino, compagno in tutti i momenti del bisogno; non mi ha mai lasciato nei momenti di difficoltà Caio Cesar: Mio nonno Gaetano. Soprannominato Gabibbo. Quando ero fuori di casa parlavo sempre con lui Mia madre e mio padre. Mi hanno ridato la vita (sono stato adottato) Mio zio Giancarlo. Mi tirava un po’ su e mi dava forza Una ragazza, Giulia, con le sue figlie Martina e Sofia. Con lei ho capito che cosa significa essere genitori; mi ha aiutato a cambiare carattere. Sono tutte persone che mi hanno lasciato un segno. Aziz: Mia nonna Fatima, mamma del papà. Quando i miei hanno divorziato, mi ha curato lei, mi vestiva e mi accompagnava a scuola. Una bella donna di settant’anni, Mio zio Said, che ho perso, qui in Italia, nel 2001: lui è il mio passato: viveva con noi, era lo zio più giovane; mi ha lasciato qualcosa di bello, un segno che è rimasto nel cuore; porto sempre la sua foto nel portafoglio Mia zia Mina La mia ex ragazza Tatiana, bella, bionda, con gli occhi azzurri, faceva la parrucchiera. Mi ha lasciato un segno indelebile Un amico caro Edmondo C. T. Patrick, detto Pedro, di mamma italiana e papà messicano, morto nel 2004 in un incidente in motorino; eravamo sempre insieme, abbiamo fatto la scuola media insieme, andavamo insieme in bicicletta, giocavamo insieme a calcio. Con lui ho condiviso tutto. Ricordo il giorno quando tornando vidi tanta gente per strada e mi dissero della sua morte. 15 Arnaldo: Annalisa, mia figlia adottiva, sempre affettuosa, bisognosa d’amore e bisognosa anche di donarlo. Una bellezza tutta interiore. Zezigna, brasiliana, la persona più bella a livello interiore che io abbia conosciuto, sempre sorridente, disponibile, generosa e capace di una sensibilità verso gli altri unica Silvia, mia carissima amica, altruista all’inverosimile Anna, grande amica mia, che non mi ha mai abbandonato, una vera sorella Maria Pia, un’altra mia carissima amica, che mi ha insegnato l’umiltà Roberto, unico, sempre disponibile, profondo, con un grande senso della vera amicizia, capace sempre di ascoltare. Samson: Mercy, mia figlia Shina Peters, musicista, incontrato all’Università Jesus Christ, il primo. Grazie a lui non sono stato preso dalla polizia e mi ha sempre aiutato. Come si legge nella Lettera ai Filippesi “Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome” (2, 10) Mio padre Samuel Nabo Ajani, ex fidanzata Olalonde Saseyi, mia grande madre, morta nel 2001 Abass Akande Obesere, musicista incontrato in Nigeria Anatoly: La mia mamma Alcuni amici Mia moglie Antonina. Ha 26 anni Ludmila, un’amica Alexsei Saha, mio amico Maria, la mamma di mia moglie, dal grande cuore Rada: Mia mamma e mio papà, che mi hanno dato amore Mia moglie, Andra, e mia figlia, Bianca Voi tutti, le persone che cercano di aiutarci. Don Maurizio, con cui posso parlare come faccio qua con voi (per me significa tanto). I professori di scuola che ci aiutano tanto (è importante il calore delle persone). Sono persone che vengono da fuori e per te, che ti senti un carcerato, sono importanti perché ti capiscono, come il prof. Andrea di storia e geografia, il mio esempio. 16 Due poesie Con il cuore impaurito mi dicesti ci dobbiamo lasciare, tu che mi ritenevi un fratello, per quello mi hai lasciato... amore non provi più, solo tu sei quella che non voglio perdere, sei più sincera quando mi dici una bugia e sei più leale se una lacrima dagli occhi ti sfugge via, una rosa senza petali sei diventata, un mare senza onde, un cielo senza stelle. cosa è più caro il tuo amore o il mio respiro che ti dice addio... Cieli senza attimo di luce vivendo la vita ho compreso che la vita va vissuta fino infondo; perché non esiste attimo in cui ci chiediamo cosa sia giusto o ritenuto sbagliato. Ma determinate situazioni ci fanno vivere attimi indimenticabili, come la nascita di un figlio, lo svelto fluire dell'acqua, il vedere sbocciare una rosa. Ma oggi quella rosa si è appassita, perché? l'uomo non vede cosa ha intorno, o cosa sta per perdere, l'uomo oggi vede solo: la macchina lussuosa, il vestito di classe, o altro... io invece vorrei poter fare qualcosa di diverso, già ma come? vivendo la vita; la vivo fino all'ultimo minuto come fosse l'ultimo, perché si fa presto a perdere ciò che abbiamo creato, costruito, e se per ogni sbaglio avessi un euro sai che vecchiaia passerei.... Oggi e solo oggi ho un dolore forte al cuore che non se ne va, ma ciò non toglie che ho voglia di vivere la vita al meglio che posso, perché quello che ho io do, e fin che potrò lo farò, anche se più respiro non avrò. Nenad Ahmetovic San Gimignano (Siena) 23.04.2011 17 6° INCONTRO 12 marzo 2013 Festival di Sanremo, quali differenze? 2012 2013 ? Ha fatto successo perché ha un bel corpo Si è fatta valere per la sua cultura È sexi Non è sexi La farfalla l’ha sul corpo, per farla vedere deve esibire il corpo La farfalla è grande… per mostrarla non deve esibire il corpo Si dà arie Spontanea, simpatica È alta e bella È bassa e non è bella, ma fa colpo lo stesso È scollata È accollata, con una maglia nera Ha il rossetto Senza rossetto È mora È bionda 18 Un uomo bello è … Un uomo felice, quando sa stare insieme con la sua seconda bellezza , che è una donna che vuole stargli accanto. La bellezza non è tutto Fa specchio del proprio animo, fa vedere quello che ha dentro. L’uomo più forte è il più umile Deve essere come la pietra su cui si basa la vita, deve essere un esempio per chi ha davanti e per chi ha dietro Sa relazionarsi con gli altri in modo civile e con sensibilità, soprattutto verso i bambini e con le donne Non ostenta tracotanza e arroganza Sincero Coerente Sa dare il meglio di sé Sta con la famiglia Sa emozionarsi … un uomo che non si emoziona è un uomo di pietra Un uomo che piange è un uomo bello dentro, capace di provare sentimenti… non è debole… vede la vita e non resta indifferente Ama Dio e ama il prossimo… Se uno ama Dio, la sua vita diventa bella Un uomo bello ha … Bello fisicamente, occhi azzurri, biondo, ma deve essere anche bello dentro perché solo la bellezza fisica non basta: la bellezza fisica dura tre giorni, la bellezza interiore rimane Tutte le donne che vuole, se ci sa fare con la sua bellezza. Ma conta molto anche il carattere… non è oro tutto quello che luccica! Un discreto successo con le donne, essendo bello “fisicamente”. Maggiori possibilità ha l’uomo capace di conquistare le persone con atti di galanteria, con il tatto, la simpatia, la disponibilità e l’amore verso l’altro Sa stare con la persona che ama 19 Una donna bella è … Sincera Sa stare sempre vicino alla sua famiglia e volere bene ai suoi figli Colei che non approfitta della propria bellezza fisica per fini di lucro o peggio Si costruisce il suo futuro con la persona che le sta accanto E non strumentalizza il proprio essere donna con vittimismo per nascondere altri propositi meno nobili Sa vivere una vita bella e romantica Solare Sincera Diretta Trasparente Alta (il giusto) Capelli lunghi neri Occhi verdi Fisico normale Abbronzata Simpatica, dolce e carina Alta Capelli lunghi biondi Occhi scuri Magra Simpatica Una donna bella ha … Un cuore buono e ti sa capire Il potere di conquistare solo con un sorriso. Solo una donna ti può dare la felicità di questo mondo… senza le donne non c’è vita La possibilità di rendersi tale quando si atteggia in modo semplice, non provocatorio Sa essere femminile senza sfociare nella volgarità 20 Mi regalano un Week end! ... scelgo di andare a … Abbiamo visto una serie di immagini che riproducevano paesaggi dei nostri paesi di origine. REP. DOMINICANA Isola di Cayo Levantado (Nelu) Ciascuno ha scelto il luogo che gli piaceva di più e ha spiegato il perché. BRASILE - Foresta Amazzonica (Venetu) BOSNIA - Cascate di Kravica (Samson) BOSNIA - Vrelo Bosne (Teo) ROMANIA - Spiaggia sul Mar Nero (Artan, Artur, Hardeep) RUSSIA - Lago nella taiga (Arnaldo) KOSOVO - Monte Deravica (Caio Cesar) REP. DOMINICANA - Isola Saona (Nelu) 21 7° INCONTRO 19 marzo 2013 Fra i luoghi che hai visto dove ti piacerebbe abitare? Perché? Mi piacerebbe abitare in un paese tranquillo, senza guerra, dove si vive in pace. Mi piacerebbe abitarvi con i miei bambini ed essere un papà stupendo. (Artan) Sceglierei la Bosnia, il luogo con la foresta naturale, con la cascata. La foresta è vita, perché quando c’è silenzio, quando non c’è confusione, quando non c’è malavita è come un paradiso. Dove c’è silenzio ci sono le condizioni per pregare, per meditare. (Samson) A me piacerebbe abitare al mare perché lì mi piace tutto. Mi piace di più l’acqua perché sono un pescatore e al mare posso pescare quando voglio io. (Artur) In Bosnia, perché è il mio paese (Venetu) Ho scelto le Dolomiti perché la montagna è sempre stato un posto che mi piace, che mi rilassa e mi fa dimenticare il caos quotidiano. (Caio Cesar) Ho scelto l’isola Saona perché mi piace vivere in tranquillità lontano dal rumore delle grandi città. Mi piace la calma, mi piace vivere solo con la persona che amo. Penso che per un innamorato sarebbe un luogo opportuno, un paradiso, un luogo pieno di romanticismo. (Nelu) Tra i luoghi che ho visto mi piacerebbe abitare sulle colline toscane, in particolare nella zona del senese. In passato ho visitato abbastanza a lungo quelle terre. Le colline intorno a Siena sono bellissime. Il cielo sembra più grande e più azzurro rispetto al cielo del Nord. La terra è diversa, di un color ocra. Le strade interne non sono asfaltate e i sentieri si inerpicano per i casali costeggiati da lunghissimi filari di viti di Chianti. La maggioranza delle case non sono intonacate, sono con i mattoni faccia a vista come si usava costruirle nei secoli scorsi. Camminando per quei sentieri è un vero piacere; oltre a respirare aria pulita si prova un profondo senso di pace per la totale mancanza di rumori, a parte quelli dei numerosi volatili. Inoltre in quella località la cucina è ottima, dalla carne alle verdure, al famoso pane toscano e al pregiato Chianti. Gli abitanti locali poi sono molto accoglienti, disponibili e socievoli, quindi ottimi vicini di casa. In particolare nel senese poi esistono luoghi nascosti da alberi e cespugli, dove scorrono piccoli torrenti che formano dei laghetti con tanto di rocce e cascatelle, ove l’acqua è pulitissima: lì si può fare il bagno e non manca lo spazio per prendere il sole. Benché legato alle province di Verona, dove sono nato, e a quelle di Mantova e Milano, dove ho vissuto per molti anni, il mio sogno è quello di avere la possibilità economica di acquistare, un bel giorno, una casetta anche piccola in mezzo a quelle bellissime colline. (Arnaldo) 22 …. al di fuori di questi luoghi che avete visto, dove andreste ad abitare? La natura è bella e oggi spesso viene distrutta… La nostra speranza è andare oltre la dimensione fisica e oltre la dimensione mentale, espandere la dimensione spirituale nella quale trovare il silenzio e la preghiera. Solo così i problemi della natura saranno superati. Ricordiamo che nella Bibbia quando i profeti (e anche Gesù) devono parlare con Dio vanno sul monte, fuori dalla città (Samson) Io vorrei vivere in Belgio, a Bruxelles. Ho vissuto sei anni in Belgio, mi piaceva il lavoro che facevo (elettricista)… un posto dove si lavora è un posto perfetto! A me piace la città perché mi piace il movimento, mi piace la gente! (Anatoly) Ricordo un luogo in cui ho lavorato nel 2010, a nord di Torino… una comunità montana, una bella esperienza; ogni giorno andavo nei boschi a raccogliere legna. C’era un bello spirito di famiglia, si mangiava tutti insieme.. (Caio Cesar)) … io sono cittadino del mondo… vorrei abitare un po’ in Messico, ma tutta la vita la vorrei vivere in Italia, non a Milano, ma a Genova, vicino al mare (Artur) Andrei in Turchia perché lì oggi c’è tanto lavoro (Artan) Riflessioni: La bellezza di un luogo è legata anche alla nostra esperienza ai sentimenti che abbiamo provato, a quello che significa per noi. La bellezza della natura ci aiuta a viver bene e noi dobbiamo curarla e custodirla Il luogo perfetto è dove troviamo pace, dove sono le persone che amiamo, dove stiamo bene con noi stessi e con gli altri 23 IL BELLO DELLO SPORT … l’argomento è nato spontaneamente, quasi su proposta dei partecipanti… Lo abbiamo introdotto con una breve compillation di filmati da cui emergono immagini, sensazioni, ricordi, sentimenti, passioni, speranze legate al mondo dello sport e tutte le “qualità” che l’attività sportiva fa mettere in campo… Il dibattito è stato introdotto dal brain storming riportato nella pagina seguente. Riflessioni: Da quanto è emerso dal brain storming notiamo: in ogni sport, in ogni attività fisica, anche la più semplice, sono coinvolte tante parti di noi; non c’è risultato senza volontà, impegno, fatica, costanza, concentrazione.. 24 Lo sport è…. DOTI NATURALI ELASTICITÀ EQUILIBRIO AGILITÀ BUONA FORZA FLESSIBILITÀ SALUTE VELOCITÀ CAPACITÀ SPORT BELLEZZA EMOZIONI VINCERE SOGNO SCONFITTA (possibile) RIVINCITA FATICA SACRIFICIO IMPEGNO 25 FORTE ALLENAMENTO 8° INCONTRO 26 marzo 2013 Qual è per te lo sport più bello? Per te è bello da praticare o da seguire? Che cosa è bello nello sport? Brando: il calcio Arnaldo: il ciclismo (mountain bike) Venetu: l’automobilismo (Formula 1) Artur: la boxe Caio Cesar: la bicycle cross Rada: il calcio Samson: il ping pong Anatoly: lo hockey Massimo: il calcio Nenad: la moto Un episodio che ricorderò sempre è un viaggio che feci sulla mia mountain bike. Tramite questo viaggio imparai ad amare sempre più questo sport. Partii da Villafranca Veronese nel maggio 2005, non avevo una destinazione precisa, intendevo arrivare a Peschiera sulla ciclabile e poi, se ce l’avessi fatta, avrei costeggiato il lago di Garda. Durante il percorso sulla ciclabile forai due volte; per fortuna avevo la scorta di camere d’aria e copertoni. Lungo il tragitto un altro ciclista nel superarmi mi tamponò involontariamente e finimmo entrambi fuori strada senza riportare danno alcuno. Dopo esserci fatta una bella risata decidemmo di ripartire insieme e così nacque un’amicizia tra noi. Ogni tanto ci si fermava a bere e a fare scorta di acqua nelle fontanelle e così, chiacchierando, ma soprattutto pedalando arrivammo a Riva del Garda. Durante il tragitto si unì a noi una coppia di ciclisti, marito e moglie, e, nonostante a me piacesse viaggiare da solo, quel giorno fui molto contento di essere in compagnioa e di aver conosciuto Marco, Marina e Franco, con i quali stabilii una bella amicizia. In seguito ci trovammo per altri viaggi e altri percorsi. Quel giorno fu particolare e molto emozionante. (Arnaldo) Mi piacerebbe diventare come Buffon e mi piacerebbe sfidare altre squadre e vincere, ma anche accettare sconfitte. Io so cosa significa vittoria perché ho vinto un campionato con la mia squadra: siamo arrivati primi. Il mio sogno era diventare il miglior portiere e arrivare sui gradini più alti e giocare con squadre di alto livello. (Brando) 26 Il calcio mi piace perché giocando ci si sfoga, è puro divertimento. Io ero portiere. Un portiere deve avere un’estrema concentrazione, prontezza e sangue freddo per novanta minuti (Massimo) Mi piace l’hockey perché si combatte sempre, si provano forti emozioni legate allo scontro (Anatoly) La boxe è bella: ci vuole forza. È lo sport per un vero uomo (Artur) Ho scelto la formula 1 perché mi piace la velocità (Venetu) Mi piace tanto il table tennis (ping pong): non è uno sport pericoloso, lo si può praticare anche da vecchi, è facile ed economico: richiede allenamento, intelligenza e riflessi. Non si deve mai discutere con gli arbitri, la pallina o è dentro o è fuori, non ci sono problemi per le condizioni di tempo, si può giocare in famiglia. È uno sport in cui conta la sorpresa (Samson) Il mio sport consiste nel camminare e nel pedalare. L’ho scoperto in Spagna. Parti ma non sai quando arrivi, quel che capita capita. Il bello è che unisce tre sport. Facevamo gruppi di cinque e facevamo insieme giochi di squadra. Quando facevo quello sport mi piaceva il fatto che chi era in difficoltà o non ce la faceva più ad andare avanti veniva aiutato. C’era rivalità ma anche attenzione all’altro. Da piccolo ho avuto un incidente. Un medico mi aveva detto che non avrei mai potuto fare sport. Questo sport invece è stata la mia rivincita! (Caio Cesar) Fra gli aspetti che rendono bello lo sport abbiamo sottolineato il fatto che praticando lo sport si scoprono le proprie possibilità, ci si mette alla prova e si provano forti emozioni. Ad alcuni piace l’esperienza del vincere, ad altri la velocità. Abbiamo notato che ciascuno ha un rapporto diverso con lo sport. Riflessioni: Lo sport crea un ponte fra le persone, fa condividere esperienze (Arnaldo) Lo sport ti insegna il rispetto, ti insegna a rispettare il ruolo di ciascuno (Massimo) 27 IL BELLO NELLA MUSICA 1. GIUSEPPE VERDI: AIDA, LA MARCIA TRIONFALE 2. UMM KALTHOUM: ENTA OMRI 3. ELVIS CRESPO: SUAVEMENTE (MERENGUE) 4. LOUIS ARMSTRONG: WHAT A WONDERFUL WORLD 5. GORAN BREGOVIC: KALASHNIKOV 6. BELEZAS DO BRASIL: THE BEST SAMBA 7. CELINE DION: MY HEART WILL GO ON 8. DOMENICO MODUGNO: VOLARE 9. SOWETO GOSPEL CHOIR: AMAZING GRACE 10. DON BACKY: POESIA 11. ANTONIO VIVALDI: L’INVERNO 12. VILLAGE PEOPLE:YMCA 13. LAURA PAUSINI: LA SOLITUDINE 14. LUDWIG VAN BEETHOVEN: INNO ALLA GIOIA 15. ZUCCHERO: E’ UN PECCATO MORIR Abbiamo ascoltato una serie di brani musicali. Ciascuno ha scelto quello che per lui era il più bello o il più significativo e ha spiegato il perché. Il pezzo di Louis Armstrong (What a wonderful world) è stato scelto dalla maggioranza come possibile “inno” del nostro corso… 28 Un racconto Un angelo bellissimo. Come può essere successo? E’ una mattina come tutte le altre della mia vita. Guardo verso la finestra con uno sguardo nebbioso. Mi appare un angelo bellissimo. Come è possibile? Mi chiedo. E’ bellissimo, ha la faccia di un bambino con i capelli biondi color oro e ricci, tutto vestito di bianco splendente e le ali di un bianco colomba. Qualcosa mi muove dentro, un sentimento strano, nello stesso tempo sono pieno di felicità. Sembra che mi vuole dire qualcosa, me lo sta dicendo con il suo sguardo. Guardandomi mi benedice, mi riempie di gioia, mi sento guarito da qualunque dolore e sofferenza. Sono felicissimo. Sento la presenza dello Spirito Santo in tutto il mio corpo. Mi sto stropicciando gli occhi per l’incredulità. Guardo di nuovo la finestra. E’ scomparso….ma era così reale! Come può essere successo? Posso giurare che era tutto vero, sembrava così reale. E se non fosse reale, come mai che sto ancora così felice e tranquillo nell’anima? Forse mi ha dato la benedizione e se ne è andato. Non vorrei che se ne fosse andato, stavo così bene alla sua presenza. Scendo dal letto, guardo i miei compagni di cella e tutti stanno dormendo. Vado a lavarmi la faccia. Sto bene oggi, sento che tutta la giornata sarà bella. Mi faccio il segno della croce e comincio a pregare mentalmente. Rada Ion-Nelu 29 9° INCONTRO 2 aprile 2013 POESIA Io che non ho, che non ho mai creduto nell'amore e a niente che, facesse batter forte forte il cuore adesso che, anch'io ho provato un poco di dolore m'accorgo che, la vita è poesia se c'è l'amor. Io credo che nel buio più profondo una candela brillerà e vivo perché voglio bene al mondo e a tutto quello che mi dà al vento che muove le foglie, al pianto di un bimbo e alla poesia che canta il mare io credo all'amore per te, all'amore per te Io credo che di sopra l'uragano, un'ombra bianca ci sarà e il sole faccia splendere ogni giorno per la mia felicità al vento che bacia le spiagge, al chiaro di luna adesso credo mentre in me è nato l'amore per te, l'amore per te. Don Backy 30 …per concludere il corso e per aprire al domani… INNO ALLA VITA La vita è bellezza, ammirala. La vita è un’opportunità, coglila. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è una ricchezza, conservala. La vita è amore, donala. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo. La vita è una lotta, accettala. La vita è un’avventura, rischiala. La vita è felicità, meritala. La vita è la vita, difendila. Madre Teresa di Calcutta 31 Incontrarsi è stato bello! Grazie a ciascuno per aver contribuito a realizzare questa bella esperienza Un grazie particolare a Francesco per la sua generosa collaborazione 32