cronisticesena15-05-12 - Istituto Comprensivo di Savignano sul
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CAMPIONATO DI GIORNALISMO MARTEDÌ 15 MAGGIO 2012 7 •• SCUOLA MEDIA DI SAVIGNANO SUL RUBICONE In Danimarca sulle orme di Comenius Un soggiorno a Broenderslev per rafforzare l’integrazione europea Un’immagine di gruppo del gemellaggio in Danimarca COMENIUS… Chi era costui? Comenio affermava la necessità di insegnare tutto a tutti interamente (‘omnia omnibus omnino’), stimolando la mente alla ricerca del sapere. Dall’istruzione nessuno deve essere escluso. Prendendo spunto dall’ideologia di Comenio, è nato il Progetto Comenius, che si propone la cooperazione e la mobilità tra i diversi Paesi e di rafforzare la dimensione europea dell’istruzione. Gli obiettivi di fondo a cui si ispira il Comenius sono: 1) Sviluppare tra i giovani e i docenti la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore. 2) Aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e le abilità necessarie ai fini dello svi- Gli studenti di Savignano in partenza luppo personale, della successiva occupazione e di una cittadinanza europea attiva. Un’esperienza magnifica: la Danimarca La mattina del 26 marzo 2012 sono partita per una nuovissima ed eccitante avventura. Infatti quella mattina attorno alle 3:30, insieme a cinque amici di scuola (Sophie Retif, Edoardo Ceccarelli, Leonardo Delvecchio, Francesco Magnani e Matteo Fiordarancio) e due insegnanti di lingua inglese (Bisacchi Letizia e Morelli Bruna) ci siamo ritrovati davanti alla scuola media e siamo andati all’aeroporto di Bologna. Arrivati all’aeroporto danese di Aalborg, abbiamo preso un autobus, che ci ha portato alla stazione della medesima città, dove siamo saliti su un treno per arrivare finalmente alla La cittadina francese di Vals les Bains meta: Broenderslev. Io e Sophie eravamo ospiti a casa di Ida, una ragazza danese molto carina e simpatica. Là abbiamo pranzato, e in seguito io e Sophie ci siamo sistemate nella mansarda della loro bellissima casa. Nel pomeriggio Ida e sua madre ci hanno portato a fare un giro per la città di Broenderslev e, al nostro ritorno, abbiamo conosciuto il padre e il fratellino di Ida ed insieme siamo andati a vedere l’oceano, che si trova poco distante da Broenderslev. Ogni mattina ci svegliavamo, ci preparavamo, facevamo colazione insieme alla famiglia e, accompagnate dalla madre di Ida, andavamo a scuola. Abbiamo frequentato alcune lezioni con Ida, ma abbiamo anche lavorato al progetto Comenius, con attività di gruppo e con ragazzi danesi, francesi ed inglesi. E’ stato bellissimo condividere attività con così tanti ragazzi, insieme abbiamo scoperto che, dopo tutto, non siamo così diversi. Ogni giorno, dopo aver pranzato a scuola, siamo andati a visitare vari luoghi. Quei giorni sono passati molto rapidamente, perché abbiamo fatto tante belle attività e ci siamo davvero divertiti, insieme ai nostri nuovi amici.Così il venerdì mattina verso le 9,00 siamo partiti da Broenderslev e, dopo sette ore di viaggio, siamo ritornati in Italia. La Danimarca è un paese splendido che consiglio a tutti di visitare, ne vale veramente la pena! Cecilia Mazza 3ªF DIARIO TURISTICO-GASTRONOMICO A VALS LES BAINS IL SINGOLARE OMAGGIO DELLA SCUOLA FRANCESE Che bella la Francia, spaghetti a parte Lezione di matematica con Mameli IL GEMELLAGGIO: che fantastica esperienza! Quando siamo arrivati a Vals les Bains, eravamo tutti molto eccitati all’idea di ‘vivere’ per una settimana nella casa di uno sconosciuto: che non parla la nostra lingua, che ha usanze diverse, che cerca di farti sentire a tuo agio anche se sa benissimo che non ci riuscirà. Martedì mattina abbiamo fatto il giro ‘turistico’ di Vals. E’ un paesino piccolo, ma che riesce ugualmente a farsi rispettare. Ci siamo incamminati per le strette vie del paese fino ad arrivare ad un monticello da dove si poteva ammirare un fantastico paesaggio e le case di Vals. Abbiamo visto in azione il geyser del paese (si accende ogni 6 ore e può arrivare ai 6-7 metri d’altezza) e la fabbrica dove si imbottiglia l’acqua del fiume. A pranzo, purtroppo, abbiamo mangiato alla mensa della scuola: che ‘cibo’ terribile! Mercoledì siamo andati ad Avignone, che città meravigliosa… Abbiamo visitato il Palazzo dei Papi. Usciti RIPENSANDOCI il ricordo migliore del mio soggiorno in terra francese è la finestra della sala da pranzo del mio corrispondente che dava sul Pont d’Ucel. Era uno sguardo meraviglioso su un ponte che dava a sua volta sulla flora del parco naturale dell’Ardèche. Semplicemente fantastico. Un altro mio ricordo di Vals Les Bains è il Calvario, una collinetta dalla quale si può vedere tutta la municipalità. Mi veniva in mente una frase di Ennio Flaiano riferita ad un suo viaggio fra piccole cittadine francesi: “Ma è in questa solitudine prossima al delitto che nascono i pittori e i poeti della domenica”. Un altro bel ricordo è stata la gita che abbiamo fatto sulle rive dell’Ardèche coi nostri corrispondenti. La cosa che più mi ha colpito della scuola francese è quando, andando ad una lezione di matematica, il professore, volendoci far sentire a nostro agio, ci ha fatto ascoltare l’in- dal palazzo abbiamo girato per la città e pranzato in un piccolo parco che si affacciava sul ponte di Avignone. Il pomeriggio siamo andati in giro per l’area pedonale e per gli immensi negozi della città. Giovedì siamo andati alle Gorges dell’ Ardèche. Il paesaggio era stupendo: gole scavate dall’ acqua nelle rocce, boschi e fiumi ovunque. La parte più bella è stata quando abbiamo fatto la passeggiata in un boschetto pieno di alberi profumati. Il cibo era ottimo (perlomeno dove abitavo io!). Alcune famiglie hanno preferito cucinare cibi francesi (come nella mia) altre, però, hanno voluto cucinare alcuni ‘cibi’ che, secondo loro, erano tipici dell’ Italia (per es. spaghetti lessi con il ketchup) per farci sentire più a casa. Abbiamo passato il resto della settimana tra la scuola, gli amici, le uscite con i corrispondenti, le feste e la ‘nuova famiglia’. Chiara Giampaoli 2˚E no di Mameli. Nel weekend il mio corrispondente francese mi ha portato alle rovine di un castello medievale che adesso è un grande condominio all’aria aperta, dato che dentro le vecchie mura si sono installati diversi abitanti. Strano ma bel posto, mi verrebbe voglia di trasferirmi; il suo bello è che sembra dimenticato dal mondo. Diametralmente diversa dall’arrivo è la partenza; davanti al ‘college’ ci sono diversi francesi piangenti che vedono davanti a loro sbriciolarsi relazioni nate per una specie di scherzo, per una strana alchimia nata dal cambiamento del solito tran tran, dalla folata spensierata di noi italiani, noi che per Vals siamo una brezza passeggera. Ma anche le folate di vento lasciano ricordi. Dopo il Frejsus niente; niente di più bello che ritornare in Patria, scendiamo al primo autogrill ed io quasi mi commuovo a vedere dei panini nostrani. Alberto Tizi 2ª E