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SEDE
OGGETTO: POR FSE 2007 -2013. Presa d'atto della Decisione della Commisslone
Europea C(2015)8883 del 8.12.2015 che modifica la Decisione
Programma Regionale Sardegna
C(2007)6081 che adotta
il
"Competitivite regionale e Occupazione' FSE 2007-2013 - CCI
20071752POO16. Aggiornamento del quadro riepilogativo delle
com petenze e rimod
u
lazione finanziaria.
(P I 92)
Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 32 del Regolamento interno del
Consiglio regionale si trasmettono, con preghiera di sottoporli all'esame della
Commissione presieduta dalla S.V. Onorevole, gli atti di cui all'oggetto.
Qualora codesta Onorevole Commissione ritenesse utile sentire
sull'argomento il parere di altre Commissioni, pud richiederlo direttamente.
IL PRESDENTE
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CONSIGL10 REG10NALE DELLA SARDEGNA
XV LECISLATURA
AL SERVIZIO COMMISS10NI
SEDE
Il Documento
di iniziativa della Giunta regionale
concemcnte:
POR FSE 2007-2013. Presa d'atto della Decisione della Comrnissione Europea C(2015) 88E3 del
8.12.2015 che modifica la Decisione c(2007)6081 che adotta
Sardegna ..competitiviti regionale
e
il Programma Operativo
occupazione" FSE 2007-2013-
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Regionale
20o7l752POOl6.
Aggiornamento del quadro riepilogativo delle competenze e rimodulazione finanziaria.
d assegnato per I'espressione del parere
CONSIGL10 REG10NALE
DELLA SARDEGNA
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alla Terza
Commissione permanente.
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nt Presidente del Consiglio Regionale
All'Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza
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SEDE
Oggetto:
POR fSE 2OO7-20'13. Preso d'otto dellq Decisione dello Commissione Europeo C(2015)
8883 del 8.12.2015 che modifico lo Decisione C{20046081 che odoito il Progrommo
Operolivo Regionole Sordegno 'Competitiviid regionole e Occupozione' tSE 2OO7-2013 -
Ctt zOOZliSzpO0l6.
Aggiornomento del quodro riePilogotivo delle compelenze
e
rimodulozione Iinonziorio.
Si trasmette in allegato, per l'esame della competente Commissione consiliare, ai sensi dell'articolo
8, comma 4, della legge regionale 3 luglio 1998. n. 20, copia della deliberazione n. 67/28, relativa
all'argomento in oggetto, adottata dalla Giunta regionale nella seduta del 29 dicembre 2015.
ll Presidente
Froncesco Piglioru
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Estratto del verbale della Giunta Regionale del 29 dicembre 2015.
Presiede:
e in sua assenza, il Vicepresidente Raffaele Paci per le deliberazioni n. 11 e
n. 2'l e per le deliberazioni n. 3'l e n. 32
n
'12,
Francesco Pig[aru
per la deliberazione
Sono presenti gli Assessori;
Affafl generali, personale e riforma della regione
Gianmario Demuro
Programmazione, bilancio, credilo e assetto del territorio
Raffaele Paci
Enti locali. finanze ed urbanistica
Cristrano Erriu
Dfesa dell'ambiente
Donatella Emma lgnazia Spano
Agricollura e riforma agro-pastorale
Elisabetta Giuseppina Falchi
Turismo, artigianato e commercio
Francesco Morandi
Lavori pubblici
Paolo Giovanni Maninchedda
lnduslria
Maria Grazia Piras
Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale
Virginia Mura
Pubbhca istruzione, beni culturali, inrormazione, spettacolo e sport
Claudia Firino
lglene e sanita e assistenza sociale
Luigi Benedetto Arru
Trasporti
Massimo Deiana
Assiste il Direttore generale
Alessandro De Martinr
Si assenta:
L'Assessore Falchi per la delberazrone
deliberazione n. 34 alla fine della seduta
n
4, dalla deliberazione
n.
21 alla dellbetazione
n
29 e dalla
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DEUBERMTONE N.
67/28
DEL
29.12.2Ot 5
POR fSE 2007-2013. Presq d'otto dello Decisione dello Commissione Europeo
Oggetto:
Cf2Ol51 8883 del 08/'12/2015 che modifico lo Decisione C{20O2)6081 che
-Competitivitd regionole e
odotto il Progrommo Operolivo Regionole Sordegno
Occupozione" FSE 2OO7-2O13 - CCI 2OO7I7O52PO0I6- Aggiornomenlo del
quodro riepilogofivo delle compeienze e rimodulozione [inonziorio,
L'Assessore
del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale,
con
riferimento all'attuazione del Programma PO FSE 200712013, rende noto che alla data odierna
sono stati certificati euro 603.365.892,90 su euro 675.053 206 di dotazione complessiva, pari
a
',89.38%.
ll significativo avanzamento della spesa complessiva verificatosi nel 2015 d stato favorito anche
dalla revisrone del Programma Operativo, awiata nell'agosto 2015 e ormai definitivamente
approvata dalla Commissione con Decisione C(2015)8883 de|8.122015.11 Programma rivisto, che
si allega alla presente deliberazione (Allegato 'l), ha permesso di rendere pil) efficace l'impatto
degli interventi posti in atto con il PO FSE.
| "fattori gurda" che hanno indiizzalo il processo di riprogrammazione discendono dall'analtsi del
contesto socto economico della Regione sardegna e dall'esigenza di promuovere gli investimenti
FSE relativi alle politiche del lavoro, dell'istruzione e della formazione, massimizzando l'efficienza
della spesa
ll
quadro di contesto socio economico sardo delineatosi nell'ultimo periodo di
di concentrare la strategia del FSE in Sardegna su alcuni dei
principali fattori di debolezza rilevati nel contesto sardo, fra iquali la scarsa qualita del capitale
umano, testimoniata dal basso livello di istruzione che ca?lterizza la popolazione regionale e
programmazione, ha richiesto
dall'alto livello di dispersione scolastica. E apparso, dunque, opportuno Qftozate le politiche a
Sostegno dell'istruzione
e della formazione per colmare il gap che carcttetizza la foza lavoro
regionale.
L',Autorita di Gestione del
Po, infatti, ha perseguito l'effrcienza della spesa nel corso di attuazione
del Programma, adoftando strategie di overbooking che hanno consentito dl promuovere
un
disegno composito dl interventi ut‖ izzando, accanto a‖ e risorse comun tarie,「 lsorse reglonah che
hanno fatto registrare una spesa superiore alla dotazione del Programma stesso
permesso, da un lato, di rattozarc le politiche promosse dalla Reglone e dall'altro, con la
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del piano flnanziario adottata dalla commissione che aumenta la dotazione dell'Asse lv
(caratterizzato dall'attuazione piu rapida e dal forte ricorso all'overbooking), di completare tutte le
priorita del programma facendo leva su risorse liberate dalla certificazione dell'overspending. Si
ricorda inoltre che l'AdG, a tale fine, potra far leva anche sulla flessibilita del 10% fra gli Assi
consentita dal Reg. (UE) n. 129712013 (che modifica il Regolamento generale)
Le modifiche alla programmazione degli interventi sono state percio orientate dalle seguenti
esigenze:
-
raffozarc gli interventi di sostegno all'istruzione - formazione, con particolare riguardo al
contrasto alla dispersione scolastica per igiovani che devono assolvere il diritto - dovere di
istruzione;
-
accrescere gli interventi per lo sviluppo delle competenze specialistiche e linguistiche;
-
raftorzare
gli interventi a sostegno dell'alta formazione e dei ricercatori, con
particolare
riguardo ai settori in crescita e strategici per lo sviluppo della regione;
-
sostenere l'integrazione tra isistemi dell'istruzione
e della formazione ed il mondo
delle
imprese;
-
formare un capttale umano di eccellenza per aumentarne l'occupabilita e lo sviluppo socioeconomico dell'lsola.
Quanto sopra si e tradotto in un aumento della capacita di intervento dell'Asse lV Capitale umano,
in linea con la valenza skategic€ che tale Asse ha avuto fin dalla Prima impostazione del
Programma e che oggi ancor piu si conferma quale direttrice fondamentale per i processi di
svrluppo che la Regione ha promosso (anche con risorse regionali) e intende promuovere.
Nello specifico l'Asse
lv viene incrementato del 10,02% raggiungendo una dotazione pari a euro
274.564 324,06.11 rafFozamento dell'Asse lV d conseguito attraverso flduzioni minime degli Assi ll,
lll, v e piir rilevanti sull'Asse l. ln particolare l'Asse I e stato ridotto dell'11,92% con una dotazione
di euro 108.386.300,05, l'Asse ll del 4,98 o/o con una dotazione di eurc 166-241 523,11, l'Asse lll
del 'l,34% con una dotazione di euro 88.632.455,00 e I'Asse V del 3,68%, con una dotazione di
euro 10.864 807,84. L'Asse Vl resta invariato rispetto alla decisione Precedente.
Tenuto conto che l'incremento della dotazione e a valere sull'Asse lV "Capitale umano". che ha un
tasso di cofinanziamento del FSE superiore agli altri Assi, si
e resa necessaria anche
una
rimodulazione delle percentuali del tasso di cofinanziamento UE sugii Asst, al fine di assicurare a
livello di Programma la parita di quote di partecipazione complessive, UE e nazionale,
assoluti e percentuali La revisione prevede la riduzione del tasso di partecipazione UE
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Restano invariate le quote di tutti gli alki Assi e del PO
Venendo al dettaglio degli interventi inquadrati nella rimodulazione approvata, va segnalato,
prosegue l'Assessore, che nell'Asse lV-Capitale umano risultano avviate oltre 4.700 operazioni con
il coinvolgimento di circa 82 000 destinatari
L',intervento principale, per numero di destinatari e potenziale impatto, e I'azione di sistema volta a
.affozarc il raccordo tra le universita e le scuole secondarie superiori, che, in coerenza con gli
Obiettivi di Ewopa 2020, contribuisce ad elevare il numero di persone che completano gli studi
universitari, in un contesto che e in forte ritardo rispetto alla media italiana Di notevole rilievo sono
gli interventi, realizzali dalla Regione direttamente o con il coinvolgimento delle Universitd (Centri
linguistici di Ateneo, dottorati, assegni e borse di studio), rivolti prevalentemente al mondo della
ricerca Stgnificativi sono gli interventi attivati per il contrasto alla dispersione scolastica ("Ardisco"
e,,Ardisco ancora"), mentre l'obiettivo del sostegno alla formazione di eccellenza ed all'incontro
con il sistema delle imprese sarde e perseguito principalmente con il programma "Master and
Back" che offre ai laureati sardi opportunita di imparare presso realta formative di eccellenza fuori
dal territorio regionale, e di meftere a frutto le competenze acquisite attraverso ipercorsi di rientro
owero esperienze di lavoro presso realta in Sardegna.
L'ASSeSsore
dei Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ricorda
ancora che, con la Delib.G.R. n. 52128 de|28.10.2015, in seguito al monitoraggio strategico svolto
in sinergia con il Soggetto Gestore degli Strumenti di lngegneria Finanziata aftivati a valere del PO
FSE 200712013. al line di razionalizzare la fase finale del ciclo di programmazione 2007120'13, era
stata deliberata una rimodulaztone delle risorse flnanziarie destinate a tali strumenti. Tenuto conto
della necessitd di garantire un riequilibrio tra le dotazioni finanziarie previste all'interno degli Assi
det Po da cui derivano le contribuzioni ai Fondi, gia evidenziata nella citata Delib G.R. n. 52128,
I'Assessore riassume la dotazione complessiva degli Strumenti di lngegneria Ftnanziaria attivati a
valere del PO FSE 2007-2013 distrnti per Asse:
Fondo PISL-POIC FSE: dotazione finanztaria di complessivi
€ 28.738'178,08 (Asse I c.1 3 €
17.011 175.60 e Asse ll € 11 727 .002.481,
-
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€
78.500
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28.500.000,00 e Asse lll € 50.000.093,02),
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L'Assessore conclude evidenziando che, alla luce della Decisione C(2015)8883 del 8.12.2015, che
ha approvato il Programma rivisto, si rende necessario un assestamento finanziario delle linee di
attivita dr ciascun Asse prioritario, al fine di garantire che le azioni programmate siano coerenti con
il quadro
strategrco definito dalla Regione,
e
precisa che l'aggiornamento delle competenze
del PO FSE. si rende
necessario anche al fine di recepire le disposizioni espresse dalla Giunta regionale con le
deliberazioni n. 52128 del 28.10.2015 (POR FSE 2007 -2013. Asse I "Adattabilita" - Asse ll
"Occupabilita" Rimodulazronr concernenti gli Strumenti di lngegneria finanziatia e orientamenti
amministrative comprensivo del quadro delle risorse per l'attuazione
sulle modalita di riprogrammazione delle risorse) e n. 37123 del 21.7.2015 (Programma di azioni
integrate per il reinseflmento di lavoratori provenienti da aziende in crisi del Sulcis in previsione
dell'attivazione del cantiere Eurallumina S.p A.)
Tutti gli assestamenti propostr sono esplicitati nell'Allegato 2, parte integrante della presente
deliberazione
La Giunta regronale, udita la proposta dell'Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,
Cooperazione e Sicurezza Sociale, vrsto il parere favorevole di legittimitd del Direttore generale,
anche in qualita di Autorita di Gestione del POR FSE 2007 -2013
DELIBERA
di
prendere atto del Programma Operativo Regionale Sardegna "Obiettivo competitivita
regionale
e
occupazione Fondo Sociale Europeo 2007 -2013", approvato con decisione
comunitaria C(2015)8883 del
I
'12 2015 e del relativo allegato
(Allegato
1
);
di trasmettere r documenti di cui al punto precedente alla competente Commissione del
Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 8, comma 4, della legge regionale 3 luglio 1998, n 20;
di approvare il nuovo quadro riepilogativo delle competenze amministrative comprensivo delle
modifiche del quadro delle risorse per l'attuazione del POR FSE come da tabella allegata alla
presente deliberazione (AIlegato 2);
-
di dare mandato al Direttore generale dell'Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale,
Cooperazione e Sicurezza Sociale di predisporre gli atti amministrativi conseguenti
Letto, confermato e sottoscritto.
ll Direttore Generole
ll Presidenle
F.to Alessondro De Mortini
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POR SARDEGNA口 FSE
2007‐ 2013
Versione a“
2ZOa2015
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n3oloi.
aaroaott
lliotxtta Dllr'AEOI.A
lndice
1. AI{ALISI DI CONIESTO
1.l Desc‖2iOne dei contesto
...4
1.2 Swot
1.3 Conclusioni dell'analisi socio
econornica
l9
...........................2:2
24
1.4 Lezioni del periodo di programmazione 2000.200G
...........-.24
1.4.1. Risultati e insegnamenti
1 .4.2. Condusk:lni dell'aggiomamento della valutazbne intermedia ...................25
........
1.5
Contlibuto s{rategico del partenariato............
2.VALUTAZ10NI PROPEDEU■ CHE ALLA STRA¬ EG:A.… ¨¨¨¨
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・27
2.l Valm2iOne ex ante― sintesi
z.2vahrt,triot,c ambientale Strategica - VAS
27
30
3
3
3.STRAIEG:A
3.1 Quadro generale di coerema strategica ................
..................................31
3.1.1 C,@renza @n g/i OSC e /
3.1.2 C,erenza con la stategia di Usbona e il PICO .........................................U
3.1 .3 C,oqenza con le politiche nazionali e regknali pr lo silupp ..................35
3.1.4 C,oercnza @n gli obiettivi deila Comunitd relativi all'@upazbne in mateia
di inclusione wiale, istuzione e ftrmazione..........................................--.........36
3.1.5 furenza con la stategia comunit{ia Nt lo sviluppo sostenibile. ............38
....38
3.2 Strategia di sviluppo regionale/settoriale ..................
globali,
clegli
Assi
e
degli
3.2.1 Desqiziore della strategia, degli obbfrivi
Niilit{i
QRSN.
obiettii
specifrci.
...............38
3.2.2Ripattizionedeilecategqbdispesa................. .............45
..........46
3.3 Specificiti aggluntive del FSE
3.3.1 C,oerenza e @ncentazione delle nborse................ ...................................46
3.3.2 Azioni innovative; aioni tansnazionali e intenegionali ......................-.....-46
3.3.3 Sinqgia ta il Progiramma e il Ptq@mma operatiw nazbnale "Azioni di
.............-.47
srstema".............
4.PR10R:TA D'INTERVENrO
4.l Assei‐ Adattbilita.¨
4.2 Asse
l1
- OccupabllitA
POR Sardegaa- FSE - 2007-2013
49
....49
鵞一
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4.2.6 Ncrrso a $rumenti di ingqneria finanziaria .............-.-..--......................-67
..67
4.3, Asse lll - lnclusione Sociale ........
...'...."'...67
..
4.3.1 Obieftii specifici e operativi
..............70
4.3-2 Desdiziore
..............-71
4.3.3 Attivile .......
..............72
4.3.4 Complementaied deifondi strufrunli ...-..........
........'..72
......
finanziari
4.3.5 Sinergie @n altri Fondi e stumenti
FSE
..........--..-.-...............73
dal
Regplamento
@nsentite
4.3.6 Ncorso a clausole
4.4 Asse Ⅳ ― Capitale unlan。 ….....・・・
・
・
・
・
・
・
・
4.4.1 Obiettivi specifici e opratii
4-4-2
4.4.3
..
Desqiziore
Afrivfte...-...
・
・
・
・
・
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・
・
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strullurali...-..........
......
.'......-.....74
..............78
............-..79
...............83
4.4.4 Complementaried tn fondi
.....'."..83
4.4.5 Sinergie @n alti Fondi e stumentifinanziai
4.4.6 Ricqso a strumenti di ingegneria finanziaia -............................................83
4.4.7 Ricuso a dausole ansentite dal Regolamento FSE ......................."'...." U
..'...................84
4.5. Asse V - TransnazionaliG e
.................-.--.......-....84
4.5.1 Obiettivi specifici e
......'......' 85
4.5.2
Desqizione
lnteEegionali6
operatM..........
..-............87
4.5.3 Attivfte.......
4.5.4 Complementaiete ta fondi slrufturali....-...............................-...................87
4.6 Asse Vl― Assistenza Tecnica.¨ ....¨ ・
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5.2 Organismi...........
S.2.lOryanisrnodivalutazbnedella@nformfte..........
...95
...........95
5.2.2 Organismo responsabile per la ricezione dei pagamenti.-..........................95
5-2.3 Oryanismo responsabile per I'esecuzione dei pagamenti ........................-.96
5.2.4. Oganismo nazionale di aqdinamento per la trasmissione delle domande
...............96
di pagamento.....
5.2.5 Organismo nazionale di aqdinamento in materia di antollo...-.............-96
..............96
5.2.6 Organismi intermedi .-............
.........-...........98
5.2.7 Comitato di soteglianza (CdS) .................
・
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5.3 Sistemi di attuazione..… ..
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delle
operazioni..........
5.3.1 Selezione
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S.3.2Modafteeptoceduredimonitonggio ...........................100
..-..-........101
5.3.3. Valutazione .....................-..
.............-..- 102
5.3.4 Modalitd di *ambio automatizzato dei dati
5.3,5 Sistema contabile, di contollo e repofiing finanZiario...............'.'.......-....103
....-.-................."...." 105
5.3.6 Hussi finanziai
.............106
5.3-7 lnformazione e pubblicitd......
.............107
5-3.8 Complementarietd tn fondi ..
POR Sardegaa FSE - 2007-2013
r.6Er't ar!6aora
ItGaOiE AnOltEr A
5.4
oa
Ell
laDlcaa
SaIDaOilA
Disposiloni di applicazione dei principi orizontali
l08
di*riminazione..............-.
............109
...............---...............110
...
...-....... 110
5.4.4 C,aperazione intenegionale ..
......--. 111
5.4.5 Modalitd e prccedure di @odinamento...............
5.4.6 Prqeftaione integrata ...-.....
'.'....-.... 111
...'................ "... I 13
5.5 Rispetto della normativa comunitaria.......
5.4.1 Pari oprytunitd e non
5.4.2
5.4-S Diffusbne de e buone pntidrc
partenariato
6.DISPOSIZ10Nl ttNANZ:ARIE
POR Sardegno FSE - 2007-201j
..-...... 108
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…
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…
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…
1.ANALiSI Di CONTESTO
l.l Descnzione dei contesto
ё stata aggiomata nel documento・ Ana:isi autovaldatva de:POR
FSE 2007-2013‐ Regione Autonoma de‖ a Sardegna"del Maggio 201l approvato dal Com‖ atO
La descnzione del contesto
di Sorveglianza ne‖ a seduta del 10 giugno 201l e ne:presente documento su‖ a base deg‖
uppo
indicatorl statlstid valoHzzati ne‖ e tavole di ossewazlone per p"onta perle pOlniche di sv‖
211C17-2013(QuadrO Strategco Na」 onale)aggiOmate a setembre 2012
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rndrcaね 百 sfallstcr
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Popolazione re{*rerde (in miltliaia)
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301 336
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57462.4
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DensiG abitaliva (ab. per fu,l'z) (Eurcslat 2Oo4)
PiLtota pre corml PPA(Meu● )(Euぃ ●12∞ 3)
PIL per abr'tante a
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POR Sordegno FSE - 2007-2013
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51.5
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ItOlOlt AUlot.OLA DilA S lDCeftA
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Tasso di
@.pazixc
Tasso di
dis@[email protected] gior,adb 0dat
Tasso di
EliflererEa Fa tasso
fernmini,€ - E|//ostrd
d @4azime mas.fiile
e ,etnmirile
(srat mO5)
lncijenza diso.EuFzbne di lurEa durata
Tasso di EcolarizazixE
IE
lbfra
slpe,be
Gbvani che at bandorEm prsnaturame.[e gli s{udi
9,0
56.3
9,0
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21,5
53.6
43.3
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56,7
73,1
77.5
10,9
12,7
19,8
32,6
Addti dte padedpdto {apg.endiner o pe.manente
l-aqeati in sderEa e tesrologia
Strr(bl|ti con scaEe capacjt. didnprerEtuxE nela lethm
35,8'
23.9
Giorrani d€slinatad dela formazi).E regioosl€
8S,5
46.5
40.7
Mutti @rp6ti deslhata,i d€Ia formazirE l€gixEb
Adutti disocqrpati dedinalari ddla
fornazixE rcgionah
11
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POR Sardegna FSE - 2007-2013
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Eaa^l,taaot
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2012)
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Spesa in R&S de{e inprese: spesa in RtS ddle
imp.ese pubblidE e p.ivate sul PIL (%) - DPg
lsiat.BarE dati klcatori regiqBli di contGto (cod.
‐
15
25
27
067
m3t-2(m
Spesa p(bblira e p.ivata per R&S sll PlL (%) DP$lslal"Barca daii hdcdo.i rcgixlali dicorftsto
Icd. I l4) - 2009)
065
2
Addem in RST(unna equ"alenu tempO penO)“ ∞ o
abllanu)― DPS・ Istat.Ba瞼
conlesto`● od 251ヽ ‐
2009
dabinduton reg―
li di
lmp.ese dle ha p inrodoto hrE\6zir{ d podolto
do di p.E6so - OP$lsiaLBaB dati irdlrdori
.egidEli di cor esto (cod- rilE) -2008
Oo.nand,e di brevedo afEPO (pe.mlndiab)-DP$
∞ 7
ldat,Banca dati lndicatod regbrlali dicor{esto (cod.
152) -2009
Tasso di ocq.pazio.E (o.upati h eta 1 $64 ani
sulla popobztxE .E[a coflbpofireniE dasse di ets)
- OPs-kfatBarrca dali indce.i rogionali di corf€Eio
lcd. 013) -ml1
Tas.so di ocq/@orE la\rordo.i 4Eiani (55-64 dlni)
-
115,8
07,4
569
52
DPs-lstal,Banca dali i rdicaM rcgio.Eli di
64.3
381
47,4
13.5
97
cdriesto lcod, 014) -ml1
Tasso di
[email protected] - D6Har.Banca dati
irdicatai re<*rnali .I conleCo (cDd. 012) -2011
Tasso diocclpaixE feminde - OPS'ldatBalE
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Ba瞑
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uon re9 onan di
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42.6
contesto (cod. 1 78) -m1
di dlsoccupOone gI_nHo‐ DPS― lЫいt,
αmteslo(COd 142)‐
dati indiratori
"dalind
2010
46.5
53.5
29,1
lrcire.Ea dE@JFziorE d turlga &rata - OPSlslat,BarE dati indcdo.i lE(irtali di co.tt€slo (cod-
528
016) -2011
Sc..se cdnpelenze in bthra - OCSE-PISA, in DPS.
lstat Banca dati i.dcadori iEgbnalidi c.ntesto (cod.
r
21
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Ta‐ di scola¨
stlpmOre DPSJuい LBanca
dab hdcaton rel● nan d α剤峡ゎ 0“ 101)‐ 2011
Giovani che at bf,ldonao FenatJramenle g[ stt di
percentuale popolazixE 'lE 2,t corl al pili la li(Elz8
media - DPS.{slatBa.E dati indicato.i regkxlali di
cor{€sto (cod. 102) -ml'l
Addti che parcdpano al'app.etdiDenio permanente
. DPSldat,BarEa dati ixfcabi r€girali di conbdo
(c.d. 0Sg) -m11
79,4
G2.5
25,1
6,7
Studenti 15-edi con scarsa c+adtA di
- OCSEPISA in OpSlstat,Banca dati l.rdcato.i lcgiooali di conbsfo (cod.
148) -2008 (cod. 106) -2009
cqnprensirE nola lelt E
24.5
Capacjti di ollrire hrlro rcgolarc OPS-brat Banca
19.9
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regiq1al
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La popolazione della Sardegna, nel censimento ISTAT del 2001, suPera di poco il milione e
seicentomila abitanli. I dati aggiomati al censimento ISTAT del 2011 non segnalano variazioni
poco inferiore
milione e
silnifc€tive, registrando una popolazione residente
di
al
seicentocinquantamila abitanli.
La configurazione demografica evidenzia che sia l'incidenza della popolazione infantile' cosi
come l'indice di vect*riaia della Sardegna sono inferiori alla media nazionale; tuttavia il
processo di invecchlamento in Sardegna risulta accelerato.
L'evoluziorle della composizione demografica ha definito un proflo socio demografico
cf]aller|z:alo da una bassa natalite e da un Progressivo allungamel o della Yita. Gli indiEtod
stsutturali - irdk- di vecchiaia (116) e di dipendenza (43) - puntualizzano valod comunque al di
sotto delle medie nazionali. Permane comungue una forte attenzione per la sketta relazione tra
bassa natal a (il numero medio di figli per donna e inferiore del 16% risPetto alla media
nazionale, a sua volta fra le piu basse a livello mondiale) e l'allungamento della vita.
ll Mercato del Lavoro
L'analisi del mercato del lavoro
si basa sulle nuove
rilevazioni effettuate dall'lsTAT. Gli
obiewi di
la
Mtavia,
segnala
indicatod,
di
tali
Lisbona e dai valori medi UE. L'analisi dell'andamento
tendenza in atto di un geneEle miglioBmento della situazione occupazionale a ftonte di una
fase economica genorale di forte rallentamento. Tale tendenza al miglioramento si c tuuavia
anestata a partirs dal 2oo9: il tenitorio regionale ha Psantements risentito degli effetti d€lla
indicatori considerati pongono in evirtenza la distanza che ancora separa l'lsola dagli
crisi economico/occupazionale in atto.
ll tasso di attiv e, c?E registra un andamento di lungo Periodo crescerde (+ 2 dal 2000)' e
notevolmente piu basso rispetto al dato uE 15 e uE 25. Nel periodo ll trimestre 2005 - ll
trimestre 2006 il tasso di attiv a sardo e passato da 59,7 a 58,6. A tale proposito e impottante
sottolineare un aspetto del tutto particolare che caratterizza qu€sta ilessione, ed E la netta
disparita nella dinamba delle componenti maschile e femminile. La diminuzione compleBsiva
infani e interamenie da attribuiEi al calo della comPoner e femminile delle forze lavolo che si e
ridotta di circa 14.ooo lavoratici, menbe la fiorza lavoro maschile a aumentata di 2.000 unfta.
L'aggiomamerto del tasso di attivfte al 2011 conferma l'andamento crescente (60'3%) ma
anche la citata dispar a ra componente masdril€ (70,5%) e femminile (49'9%).
POR Sardegaa
BE
- 2007-2013
7
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Anche il tasso di d)tpazione mostra un andamento cresc€nte pur tuttavia
i valori rilevati
si
discostano dicirca 12 punti percentuali dalla media europea.
tasso di dis@cupazione C in aumento di quasi 3 punti percentuali rispetto al 2006 ed e
significativamente al di sopra del dato nazionale ed europeo. Le differenze rilevate sono
principalmente dovute all'incidenza del tasso di disoccupazione giovanile. ll tasso di
disoc{upazione giovanile ( 42,4%) e di quasi 29 punti percentuali suPeriore rispetto al tasso di
disoccupazione medio (13,5%) ed e aumentato di oltre 1t punti Percentuali rispetto al 2006; il
ll
dato della Sardegna e sotto dioltre 13 punti percentuali rispetto aldato nazionale.
lndicazioni ril€vanti per le politiche attive del mercato del lavoro si ricavano dall'analisi dei tassi
relativi all'incidenza della disoccupazione di lunga durata che in Sardegna e pari al 52,8% con
un aumento di circa 3 punti percentuali rispetto al 2006.; pit) della meB delle persone in cerca di
ocapazione si tova quindi in questa situazione da pin di 12 mesi, segnale delle modeste
prospettive occupazionali offerte dal mercato del lavoro isolano, in particolare per i lavoratori
giovani. Si nota invece un miglioramento nel tasso di occupazione dei lavoratori anlani (anni
55-64) con un incremento di oltre 0 punti percentuali rispetto a|2006 (da|31,7% al 38,'l%).
L'analisi dela sfuttura dell'occ{pazione si basa sull'esarne della distsibuzione dei lavoratori per
settore di attirr a economica. I dati per il 2005 sono sostanzialmente simili a quelli registrati lo
scorso anno: il settore che mostra la maggior caPaciti di assorbimento e quello dei servizi (70%
degli addetti), mentre l'industia occupa il 24% dei lavoratori, percentuale simile a quella del
resto del Mezzogiomo, ma inferiore di 7 punti p€rcentuali rispetto al dato nazionale: nel settore
agricolo trova impiclgo il
60/6
degli occupati.
lstruzione e Formazione
Gli indicatori sui livelli di istruzione evidenziano che la Sardegna occuPa una posizione di
retoguardia all'interno dell'ltalia, e ancor di piil nei confronti dellEuroPa e dei paesi Ocse. Tra
questi ultimi il 66% della popolazione di 2ffi4 anni possiede almeno un diploma di scuola
secondaria superiore contro il 44% dell'ltalia (anno 2003, Eclucation at a glance 2005, Ocse) e
circa il 38% della Sardegna.
I giovani che abbandonano
prematunmede gli studi ragpresentano per la Sadegna un record
assoluto in ltalia. sebbene, rispetto al 2(x)5 vi sia stata una riduzione di oltre 7 punti percentuali,
il dato relatiyo alla popolazione di 18-24 anni, con titolo di studio infetiore al diploma di scuola
secondaria supedore, che non parteciPa ad ulteriore isfuzione o fomazione, permane' infatti,
di gran lunga al di sopra di quello dell'ltalia e dell'UE e, nello sPecifico e pari al 25,1% in
Sardegna contro il 18,2% dell'ltalia e il 13,306 dell'UE2s. Tali dati evidenlano quindi che la
Sardegna si ritrova nel 201'1 con una Prcentuale di abbandono scolastico quasi doppia rispetto
alla media l,rE. L'indic€tore perce ntuale di stuclenli con sr;aF'e @mpetenze in tetlurd ' eYidenzia
che il 24,5% degli studenti sardi po6siede al pit il primo livello di comPetenza nell'area della
lettura. E' una percentuale estremamente elevata. Al Centro-No]d del paese questa
percentuab scend€ al 16,6%
modtoaaae le perfqntl@ scohsticlE in te.mini di apgendercnti €d e fuar6to
dal'ndagins OCSE-PIS A (PtWIdn tq metdk ral St defll Atsossrrerf). La .ilevazbne vietE enettuata ogr{ t e anni
su un campirxe p{tcolaE di studonti, c6t'idio esdudvsnq|te da quindi:enni s.olarizati. €6dusa la lo.mairE
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POR Sordegna FSE - 2007-2013
*ffi^,ffi5,:ffiAl contrario dell'analisi precedente I'ind-n:atore relativo alla pattecipazione della popolazione
adufta ad aftivfte di istuzione e fumazione pefirE nenle - calcolato come petcentuale della
popolazione compresa tra i 25 ed i 64 anni cte partecipa ad attivna scolastbhe e formative vede il dato sardo (6,7%) d un punto percentuale sopra al dato m€dio italiano e si discosta di
soli 3 punti percentuali daldato UE 25.
L'istulone universitaria in Sardegna sconta li\relli Parlbolarmer e bassi di eficienza,
con
percentuali record di laureati fuori coEo iquali, anche Per motivi di eta, incontrano maggiori
difficofta di inserimento lavorativo: nel 2005 il dato e stato pari all'81,4% (62% in ltalia, fonte
MruR).
Pr€valgono i profili di laurea umanisti+sociali, con livelli di specializzazione (concentrazione
degli iscritti rispetto alla media nazionale) elevati per le facofta di Ungue e letterature, Scienze
della formazione, Scienze politiche, Giurisprudenza e Per le faco[a rnedico-sanitarie, a setPito
dei profili tecnico-scientifici. Tra gli obiettM da raggiungere Per il 2010 Yi C l'aumento del 15%
della perc€ntuale di laureati in discipline tecnicG scientifiche. Sebbene la percentuale dei
laureati nei settori lecnico-scientifici stia aumentando velocemente in futte le regioni italiane, il
ba ltalia e resto
pu6
relativo
al 2005, anno
con
il
dato
essere effetfuato
dell'Europa. ll confronto intemazionale
per il quale si dispone del dato medio EU(25). Con il suo 10,7%, l'ltalia risulta significativamente
in ritardo rispetto alla media Et (25), che raggiunge l'12,4% circa (dato 2004). La Sardegna ha il
confronto con gli altti paesi Europei evidenzia ancrra un forte divalio
6,7%, esattamente la meE del livello medio europeo.
La formazione pmfessionale regionale ha svolb solo in Parte la final a sue proPrie di stumento
di politica attiva del lavoro, pur consentendo a una Parle dell'utenza di vedere riconosciute le
aspirazioni individuali di miglioramento delle conoscenze e delle competenze. L'inconto fra
domanda e offerta nel mercalto del lavoro e awenuto in modo parziale: secondo i dati del
valutatore indipend€nte del POR, riferita al periodo 2000-2003, il 54,5% della corsualita
finanziata dalla Regione non ha trovato conisPondenze nell'analisi di riferimento sui fabbisogni
fomativi espressi dalle aziende regionali (Ricerca sui fabbisogni formativi, C€nsis, 2003). Le
cause risiedono nella perdurante mancanza di un sistema obbligatorio di raffronto dei dati di
domanda/ofierta e nella mancanza di un sistema ]iconoscitfio, almeno a livello nazionale' di
certificazione degli standard formativi e delle competenze acquisite. lnottre, dalle analisi svolte
(CRENOS 2OOO) emerge che in molti casi le imprese richiedono operatori con livelli formativi
medio alti, a cui non si e riuscito a colrispondere a pieno con I'attivita formativa finanziata. I
sistemi di rilevazioni sui fabbisogni fomawi awiati nel corso della passata programmazione'
anche con finanziamento del FSE, hanno costituito un primo passo nella direzione di una
maggiore viinanza ta domanda e ofierta di fomazione, ma resta n€@ssaria una compiuta
sistematizraTione di€ssi, soprattutto in termini di truibine effettiva.
La gran parte dei destinatari dell'offe]ta @isuale sono stati igiovani inoccupati, con basse
prcentuali di iscritti fra gli adulti occupati e disoccupati. ll dato sui giovanl ctestinatad della
fqmazior€ regionale e pari all'89,5% per b Serdegna contro il 72,5% del Mezogiomo e il
.16,5% dell'ltalia. Tale dato e bgato al ricorso abnorme alle tipologie dell'obbligo formativo prima
e dei p€rcorsi sp€rimentali triennali poi, rivolta anctE ai raga.zi, unico caso in ltalia, l4enni. Per
conlro l'indice relativo agli aduv ecupati bslinatari della lumazione rcgionars (% di destinatari
POR Sardegna FSE - 2007-2013
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sul totale iscritti ai corsi) registra un 9,1% della Sardegna rispetto al 16,3%
del Mezzogiomo e al 4o,7o/o dell'ltalia. Ancora, la Sardegna registra una percentuab molto
bassa pari all'l ,4% relatvamente all'indice 'Adulti dis@cupati deslinatari della formazione
regionare' rispetto al valore rilevato p€r il Mezzogiomo e l'ltalia pari all'l1%. C€rtamenE, e stata
-
adulti occupati
prevalente una tipologia dei destinatari delh fo.mazione che vi si rivolge @me uno sbocco
inerziale per giovani inoccupati in uscita dai percorsi di istruzione e, la limitata integrazione col
rnercato del lavoro, ha s{oricamente favorito questo atteggiamento. Peraltro, nell'ultimo periodo,
si sono registrati segnali diversi, legati alla maggiore integrazione, e all'emerg€re di ProPoste
agli adulti occuPati, Per quali
un'utenza piu scolarizzata
articolate ribrite
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necessariamente il legame col mondo del lavoro assume una valenza imprescindibile.
lmmhrazione
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eressata ormai da qualche tempo dal fenomeno migraiorio in entrata,
originariamente di maMce quasi esclusivamente afticana, attualmente alti:olata e composita,
che compoda una lenta ma cosiante traslomazione della societa in senso multiculfurale e
La Sardegna e
multietnico.
ll flusso migratorio ha visto negli ultimi anni crescere sensibilmento la quota di immigrazione
2@5), distfibuita in maniera fortemente disomogenea sul tenitorio regionale: gli
(+23oyo nel
immigrati si concentiano soprattutto nella provincia di Cagliari, dove risiede il 42,'t% del totale
degli strani€ri. La maggior parte di essi e di origine euoPea (42,9%), alrche se la componente
afticana e piuttosto elevata (34,1olo).
ln termini comphssM, al l'gennaio 2005, la popolazione straniera residente in Sardegna era
pan a 15.972 un a, a cui si aggiungono gli immigrati inegolari generalmente stimati in ragione
di un terzo delle presenze regolari.
Anche in Sardegna il processo di regolarizzazione degli irEressi attuato attraverso la Legge n.
189/2002 ha contribuito a favorire la presenza di alcune comun a e in Particolare quelle del
Marocco, della Cina, e delle te comuniti dellEuropa orientale (Ucraina, Romania e Abania)' ll
Marocco raffoza la sua gia consistente pres€nza Passando dalle 1.886 un a del 2002 alle oltre
2.200 dell'anno successivo. Ma e il comPlesso dei paesi dellEuropa defiest che determina il
cambiamento della sfuttura migratoria nell'isola: I'Albania raddoppia h sua Presenza negli
ultimi due anni; la Romania la tiplica e l'Ucraina quintuplica le sue presenze.
Ricerca scientific€ e innovazione tecnolooica
I dati riGriti ala spesa per R&S (in % sul PIL) ralalivi all'anno 2009 (0,650/6) moslram in Sardegna una
regressione rispetlo alla rilevazbne del Z)O3 (0,70%) invertendo iltrend rispdo al M6!2ogiorm (0,83%)'
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a livello
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vengono
che
tenitoriale. All'intemo dell'analisi del quadro socio-€conomico, le variabili
prese in consideErzione p€r rafrontare le condizioni di svilupPo economho-sociale sia delle otto
Regioni ins€dte nell'Obiettivo
province sarde sia
alqrne provinoe aPPartenenti
sconvergenza', sono il PIL per abitante nel 2003 e il numero degli occuPati Per abiianti dello
stesso anno. I valori evidenziati da questi due indicatori sottolineano in modo chiaro la presenza
di una gerarEhia riconente tra le otto plovince sarde. Al primo posto si collocano le pmvince di
L'analisi evidenziata nei paragraf pr€cedenti, acquista caratterizzazioni peculiari
di
a
Cagliari, Sassari e Nuoro, (61,7% delh poPolazione dell'isola) con valori degli indicatori
superiori sia alla media regionale che alla media delle province italiane presenli all'intemo
dell'Obiettivo 'Convergenza'. Al s€condo Posto si Posizionano le Province di Olbia-Tempio e
Oristano (18,1% della popolazione regionale) @n valori degli indicatod intorno alla rnedia
regionale, vicini in qualche caso ai valoli della Calabria, anch'essa all'intemo dell'obiettivo
Convergenza. lnfine al terzo ed ultimo posto troviamo le rimanti tre province del MedioCampidano, Ogliastra e Carbonia lglesias (2O,2% della popolazione) dle regislrano, per i due
parametri di riferimento, valori molto inferiori alla media regionale e vicini o inferioli a quanto
registrano le province economicamente piu anetrate della Calabria.
All'intemo della Regione si rileva una spaccatura a livello tenitoriale: da una parle le provirlc€
maggiormente bisognose della tipologia di inlerventi definiti dall'Obiettivo Convergenza e
dall'altra quelle che si adattano ai contenuti dell'Obiettivo "Competitivfta'.
Al fine di individuare le vocazioni tenitoriali delle singole Fovince sarde sono stati utilizzati 29
indicatori, dMsi in quattro gruppi fondamentali.
ll primo gruppo di indicatori da cui Parte l'analisi socio economica e quello riguardante gli aspetti
demografici (densita di popolazione, descita della Popolazione, indici di vecchiaia' di
dipendenza 6 di ricambio, ecc.). Sotto questo aspefto si rileva la posizione di vantaggio dolla
provincia di cagliari, seguita da quella di olbia-T8mpio e dalla provincia di sassari. Le timanenti
province sono carafterizzate oltre che da perdite di popolazione supedore alla media, da
indicatori demografici di segno negativo.
il secondo gruppo, comPrendenie gli aspetii economico-sociali, la
situazione di gran lunga migliore e quelh della provincia di Cagliari che registra per gran parte
degli indbatori, valori superiori alla medh regionale, dal PIL per abf,ante, al tasso di
Per quanto riguarda,
POR Sardegnd- FJE - 2(n7-2013
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coata a,aattra E grrr-aa
occupazione, dal livello di industrializzazione, all'indicatore relativo all'Universita e alla rberca.
La provincia di Sassari, di Nuoro e Olbia-Tempio si collocano, nell'ordine, immediatamente
dopo quella di Cagliad e a seguire le rimanenli province, con il Yabre degli indicatori quasi
sempre inferbrc alla media.
Gli attri due gruppi di indicatori analizano lo sviluppo turistho e quello agricolo dei singoli
tenitori, metendo in lrce rispeftivamente che nell'ambito turislbo, in base agli indicatori, le
province di Olbia-Tempio e dell'Ogliastsa stac@no tufte le altse, seguite da Nuoro e da h,tte le
altre provirrce, mentre n€ll'ambito agricolo le province posizionate nreglio sono quelle del
Mediccampidano, Nuoro, Ogliastra, Oristano e Sassari.
1.1.2 Tendenze
*cio
e@nomiche
Pur con tutta la cautela n6essaria, trattandosi di stime di lungo Periodo, e oppotuno
evidenziare che, alla luce dei trend demografici e migratori atiuali, l'lstat P{eved€ una forte
diminuzione della popolazione, che gia nd 2030 raggiungera appena 1.500.000 di abitanti. A
questa iendenza si accompagna I'altso segnale Preoccupante, raPPresentato dal bassissimo
indice di natalfta, che rischia di annullare nell'arco di qualche decennio I'attuale profilo
demografico caratterizzato oggi da un altrettanto basso indice di in\recchiamento della
popolazione.
L'invecchiarnento progressivo della poPolazion€ rischia di rappresentare un elemento distorsivo
rispetto alle conclusioni che si possono Eare dall'oss€rvazione dell'andam€nto del mercato del
lavoro, tanto da indune a considerare con cautela i segnali di miglioramento registrati' e
comunque di valutarn€ positivamente le implbazioni non oltre il breve periodo e @nfemare la
nccess e di interuent srutturali.
sotto
il
profilo dell'andamento oocupazionale, infatti, sebb€ne gli indicatori considerati
nell'analisi di contesto pongano in evidenza la distanza che ancora separa l'lsola dagli obiettivi
di Lisbona essi confermano la tendenza in atto di un generale mElioramento della situazione
occupazionale a fronte di una fase economica generale difolte rallentamento:
ll tasso di afrivita che nel 2000 era pari a 57,3 mostra un andamento di lungo periodo crescente.
Anche il tasso di occupazione 6 in continua crescita (+0,2 Punti dal 20u' 0,0 in ltalia) sia il
tasso di attiyiti, sia quello di Gcupazione, sono entrambi significativamente al di soPra di quelli
del Mezzogiomo.
disoccupazione continua a diminuire, in base ai recenti dati pubblicati dall'lstat
sull,indagine delle forze lavoro con riferimento al periodo ll tfimestre 2005 - ll trimestre 2006, il
tasso di disoccupazione isohno mostra una rilevante liduzione, misurata in quasi 3 punti
percentuali, dal 13,1% al i0,2%- Sono dati stagionali' ma che rappresentano sicuramente un
ll tasso di
netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
giovanile e da quella
qui la preoccuPazione
di
a
un'inversione:
femminile, per le quali il lrend non apParc Prossimo
che I'incidenza dell'assefro demografico d€lla societa sarda sull'andamento del merEato del
Rimane invece inisolto
il nodo raPpr€€entato dalla disoccupazione
lavoro non @nsenta, almeno in una prima lettura, un real€ aPPrezamento della sua $-avita e la
POR Sardegna FI;E - 2007-2013
t3
#rrffi*
necessfia di destinare risors€ significative all'inserimento lavoralivo dei
pii
g'pvani e in g€nerale
delle prsone svantaggiate.
popolazione incrociato con quello sulle tendenze
oacupazionali dovrebbe implicare una specifica sensibilfta nei confronti dell'obi€ttivo di Lisbona
che p'rev€de che almeno il 10% della popolazione adulta sia awiata a interventi formativi.
Tuttavia, I'analisi del trend mostra che la sescita della percentuale di popolazione adulta
coinvolta nel lifelong leaming in Sardegna e rimasta relatiYamer e stabib. Per raggiungere
l'obiettivo stabilito dalla comunfte europea la Sardegna dowebbe raddoppiare in cinque anni la
p€rcentuale relativa a questo indicatore. E'dunque n€cessario anche in questo campo inverlire
ll dato negawo sull'invecchiamento della
il trend, e collocare la lite-long leaming fra gli obiettiyi prioritari..
Prendendo in considerazion€ un dato piit gEnerale, il tsend di crescita del numero di soggetti
non occupati e occupati che hanno partecipato ad attivita formative in Sardegna mosba un
incremenio piu marcato rispetto al dato medio nazionale: dal 1995 al 2003 il dato sugli adulti
inoccupati (% disoccupati e non torze di lavoro nella classe d'eta 25€4 anni che patlecipano ad
attivita formative e di isfuzione nella classe d'eta corispondente) per la Sardegna passa da
5,8% a 8,9% mentre per il Mezzogiomo passa da 4,8% a 6,5% in linea con il dato italiano che
va da 5,1o/o a 6,6%. ll dato relativo agli adulti occupati nella classe d'eta 25S4 anni che
partecipano ad attivfta formalive e di istruzione nella classe di etA cofiispondente Per la
Sardegna passa da 1,7o/o a 4,3yo rispetto ad un andarnento che passa dal2'9oh al3,5% p€r
I'ltalia e dal t,6% all'1,8% per il Mezogiomo. Si tratta dunque di una nuova indi€zione della
propensione degli adutti yerso la folmazione che Pud impli{:are due conseguenze: da un lato
potrebbe incoraggiare il tentativo di strutturare l'offerta formawa verso qu€sta direzione in
modo piit marcalo rispetto al passato, e altresl potrebbe denotare una divelsa consapevolezza
della necessfta di interventi per I'adattamento delle comPetenze a ftor e delle crescenti difficolti
del tessuto economico.
Da un punto di vista ancor piit generale, si assiste negli ultimi anni a una crescante auenzione
verso la qualita defla formazione, evidenziata dal maggior ricorso a un'offerta per diplomati e
laureati rispetto alla programmazione 1994-'1999, confermata dalle significative riso6e
destinate all'istruzione superiore nelle su€ varie sfaccettature (IFTS' percorsi ad alta
specializzazione, il programma 'Master and Bacf per I'attibuzione di voucher fomativi in
favore di giovani laureati). Si puo anzi affemare che per quanto rEuarda la comPonente
pubblica della spesa in ricerca e sviluppo, si riscontrano s€gnali molto positivi, m€nte non
altrettanto puo evidenzialsi per la comPonente privata, difficofta evidentemente da ricollega6i a
quelle slrutturali del tessuto imprenditorial€ isolano.
Per quel che riguarda I'immigrazione, si g gia osservato nell'analisi di contesto I'emersione
recentissima di un fenomeno migratorio di provenienza esteuropea. A quella che pareva da
- la sua sPecificitA alricana
Cio determina, poi'
presenza
defl'€st
europeo.
della compon€nte
- si affianc€ ora la forte
un'altra 'rivoluzion€' della presenza sFaniera: fino a poco tempo fia essere straniero nell'isola
ha significato essere sopratMto skaniero maschio: con l'affacciarsi dei p*si (bllEst europeo la
presenza femminil€ si fa decisamsnte consistente anivando a pareggiare quella maschile.
molti anni essere la connotazione sPecifica dell'immig6zione sarda
La tettura ofreda dall'analisi teritoriale fomisce esiti significativi anche per quel che riguarda le
tendenze socioeconomiche: infatti, I'invecchiamer{o della popolazione concelne soPrathjtto le
POR Sd,/degna FSE - 2(n7-2013
u
應 詢 に 即 山 口 鵬
…
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“ …
…
…
Province che gravttno atomo al Cam"an。 (MediO Campldano,0‖ stano,Carbonia■
91esias),
cosl cclme pit preoccupanl sono in queste aree gliindkaton ecOnOrnd ditendenza negatva,
mentre sorprendentemente Nuoro e l'Og:lasta si awlanano maggiorrllente ai dat del Nord
Sardegna e di Cagliari, pur mantenendosi a d… : sembrerebbe che la vocazlone a‖ o
sⅧ uppo si co:lochi dunque soprattuto nel misnlo e nd tenaanO.scelta gia efFethata in queste
aree del tenttono regionale,e questa potebbe essere la chiave d‖ ettura delle tendenze scrlo―
indlelro Allo stesso tempo,‖ mane dnbsa:a necessLtt di
economthe nelle province oggi piむ
intervent sui live‖ i diistu」 one in tutte:e fasce di dさ
,che nelle 20ne indlcate assurle nlevanza
pa‖ k":are
f f 3 Staro nfre pa″ Opporftjfl船
3
Pan OppOnuntt diOenere
Oppomnm parte dalla
L'analisi a‖ ve‖ o socioeconomico de::a reatt sarda in ternini di Pa‖
consickra」 one che g!i oblettivi di Lisbona4 inali sono ancora :ontani da‖ tssere raggiunt,
nonostante :'irnpegno posto da‖ a Amminlstra210ne Regionale ad applkare il pnncipio del
marnstreaming di genere in utte le azloni de:POR 2000-2006,sia a l市
e‖ o
cunurale che a:ive‖ o
gesuonak卜 attuauv。
La cultura do‖ ePO e,in parbc● lare del gender 177ahStrealllわ g,pur avendo incontmto alalne
ё progressivarllente crescluta
resistenze nen'aⅧ o dei Programrna 20002006,
ne::'Amminishzlone Regionale rea‖ フフando innegabi!i progress:, non sottanto ne: campo piむ
app!IcatM e
■ちmiliare・ de:FSE e de‖ e azioni nvohe aile persone ma, individuando c縫
o,:a
“
premiant,anche nel settore FESR e de!le aaon:infrasmtura‖ Al"e‖ o gesuonale_attuat∼
ndo
nd!a
Auttnta
前
nね
e
Pa1
0p“
,hd蘭
Regbne Sadegna ha mror2ab h Govemance de‖
per:ep。 1徹 ヵe di Genere ora Amo‖ 鯰 per i dinth e le Pan Opportunm),la referente
di Cestlone de:POR 20002006 per rappll― ione e l'integrazlone del p‖ ndpio di
pan Opponuntt in tltb g‖ intervenl Ha ino騰 istub la Rete di Animam di Pan opportun船
del:'AL魔 0‖ ぬ
present in tJt g:i Assessoratl dei!' Amministrazlone Regionale, che hanno afnancato i van
RespOnsabili di Mtura ne‖ a fase di atu“ one e va:utazione dog:linterventi La rete si avva:e,
ino騰 ,dd:a collabora210ne de‖ a task貴 ″●e del DiparumentO Pa1 0pportunta de::a Preside―
del Consiglb dei Ministn,stutlura t― k“ prevlsta ne‖ 'ambto
Ne‖ a
de:PON ATAS
Reglone ё presente la Consigllera Regbnale di Panta,suppo屹
ta da una supple確
,
entambe norninate dal Ministro de:LavoЮ e de:le Politlche Socia:i di concerto∞ ni:Minlstro
perle Pa"Oppomnna,che,ai sensi del:'art 15 de:D Lgs 19睦 oo6,partecipa di dintto ai tavo‖
a
di partenanatO loca:e ed a: Comnato di sorveglianza e promuove la coerenza de‖
programmazlone de::● poithe di sviluppo temtona:e lspeto agl:indinzzJ。 。muntan,na210na:i
e regionaliin mate市 a di par oppOrtunlら
per un maggiore appofordlmento si dnvia al doom€nto inserito ln elegato Eedhpcto dal'lsRl 'Le pad opportnita
in Saidegm; coodifio coo I'Arrtorila por i Dirini e b Pari Opportunita dela Regione Sardegna e h Tsst Fo.Ee dd
3
Oparhr€iIo p€. b Pari OPPorlu.iB.
Gli ottefivi di Lilbona pre\redo.E ent o I 2olo r4duEh€r o 6 un t6so di @+6zixE cs11pleslaro pdi d 7o%,
un t sso d ocq.pszixE tunmini|e del 6096 e un t6so di ocdrpaziorE degfi anziati {dasse di eti 356,1) pdi 81 5{n6.
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POR Sardegao- FSE - 2007-2013
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Ne‖ 'ulbFnO deCennio in Sardegna i:processo diinsenmentO e di valon77■
zione della presenza
femminile ne!lavoro e ne‖ a socleO,a、 Mato omai da annL ha regiStrato signn"uvi passi in
avanu e la cOmponente femminile ha rappresentato:a parte pitt dinamЮ a delrneR"to dellavoro
ё
de‖ lsola :nfatll,a fronte di una popolazione pres… inVa"ata in temini nur end,si
reglstrato un immmemo cOnsiderevole del:a fon lavoro femmin‖ eく +23,2%),ad縫 ∞nza di
que‖ a maschi:o(+3,2%)ed in partlcolare di donne con un tlolo di studio rrledio‐
ano Ma:gradO
tale dinamic10,il gap a sfavore de‖ e donne ёbntano da::'essere colmato e il diva"o di genere
perrnane mo■ o netto sia sul piano qual]口 籠諄o che quantttlvo:le:avoratlo restano per b piむ
esduse dal percorsi di camera,le loro rttbuabni sonO in media piO basse di quelle dei∞ lleghi
maschi e nsulta pit elevato‖
!ive‖
mminile
o di precaneta che carattenzza l'impiegoた
ta prospettlva di genere applК ata aH'ana‖ si de:meuto de:lavoro e宙 denzia che in sardegna
le donne e g‖
La sp誨 怖0ぬ
uomini hanno oppomntt di!avOro e di camera mono d帳
questa temata ёlegata
di
sia al Шolo delle donne a‖ lntemo della famig‖ a,ai maggiod canchi di
lavoЮ e responsab‖ na a cui sono sotopoSte ed ai unco:iche ne de"vano,sia ai fenomeni di
segregazlone vettle ed o"z20ntale Sono dunque soprattutto fattod di bpo soctale e culturale
ad ostttЮlare raccesso delle donne a:lavoro e la loro progresslone di ca面 口
`
Per quanto nguarda‖ live‖ o di istru」 one de‖ e forze lavoro,gll uomini che hanno conseguno
una laurea in Sardegna sono r8%a fronte di una media nazlonale de1 12,1%,conocandOsi
ё
al:'ulurno pOsto ta:e regioni ta:ianei la peroenmale di donne che ha conseguno una laurea
ocandosi al quindlcesimo posto
de:16,6%,di poco infenore a‖ a media n“ onale de:17,8%,∞ ‖
n b regb面 僣 lbne
re
‖∞ nfromo n l tasso di atWtt maschile e femminile mette in nsab una dlrere_di ge“
ё
man"ta
nle
6
regioniita:iane
in
cuila
dlrerenza
piむ
de:28,3%ponendo:a Sardegna tra le p請
ё ancora pio consistente e
Se si considerano i tassi di occupazione!a dlfFerenza di genere
ane(Sardegna 28,9%― lta‖ a24,4%)
colloca:a Sardegna alsesto posto lm le嘲 ioni鮨 ‖
″
a″
fasso d ocCIJpazlone remmjalre r346596J●
ρ″
baSSο dl′ Q`ρ υrlfr pe“ ,ftJa″ aspeffo
bble鑽ヽ rnferη edj● ρreyrsfo per″ 2005 e dr 2a`plla″ peOrraa″ rspe“oa″ bbわ fflyo
20fa
preИ sto per″
‖tasso di occupttne femminile tende a nmanere invanatO anche o鮨
o i 35 annL Cb rende
necessano prOvvedere a creare`istlLu di tiela"de:la tamera esterna・
inali,,at alla nduzIOne
dei nschi di pnecanフ フnzione
Con ia programmazlone 2000‐ 2006,la Regione Sardegna ha fofterrlente invesub per sOstenere
:'a面 o
di imprese femminili e incoraggiare il lavoro amnomo delle donne, amverso
:'assegnazione di・ prestti d'onore・ ,che prevedevano contnbut a fondo perdutoi e conmbutlin
oonto interesse Quosto prowedirnento ha Hcevtlto una nsposta ecce‖ ente da parte delle donne
ditutte le dぬ e ditutte le aree de‖
a Sardegna,contnbuendo,insieme ad a他 ℃ le9gi di餐壼ore(L
215/92),al raggiungimeは o deinsumt‖ po由 前
ne‖ e
tabe:le∞ ntenute nel:'a:legato
La conc‖ ia210ne
La q瞑埒麟
della cona‖ a210ne tt vlta fammare e uね :avoratwa ё fondamettalrlente legata ad
una questlone cuLurale:per trad乏 ione si ё solt assegnare alle donne‖
comp出 D
di prlncipale
responsabile de‖ a gestone degli afFa" dOrlesud, de‖ a ctlra dei ngli e de‖ 'asslste― ag‖
anzlani
POR Sordegna FSE - 2007-2013
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A'II" AE SIDXI"A
tutoioraE4 aatc.oi{
EGEiI
ltah(ll{la
Nel complesso, la Saftbgna nonostante si caratterizzi per un basso livello di natd a, pres€nta
un rilevante carico di cura sulla popolazione attiva che impone un grado di attenzione da parte
delle politiche socialis.
ll numero medio di figli per donna e inbriore a 1, ed infatti s€ si considera il tasso di natalta, si
rileva che athralmente in Sardegna nascono E bambini ogni mille abitanti. La scelta di avere uno
o pit figli e condizionata da molteplici fattori, quali: la presenza e I'accessibil a di servizi Per
I'infanzia6, le condizioni lavorative e la possibilitA di conciliare il carko con gli imPegni di cura
nell'ambito della lamiglia e l'entitA del reddito di cui disPone la famiglia stessa.
Analizzando il numero di strutture Pubbliche e private Per I'infanzia Fesenti in Sardegna si
evidenzia che il numero complessivo di asili nido o micronidi g Pari a 51 con 2.093 posti
aulodzeli. Se si considera che nei comuni in cui C presente il servizio di asilo nido ibambini di
etA (F2 anni sono pari a 19.074 (dati ISTAT a gennaio 2004), si rileva che attualmente I'offerta
regionale g di 11 posti disponibili ogni 100 bambini. Per queste ragioni non di rado ancora oggi
si continua ad assistere al ricorco alle reli familiari Per 'tamponare' la situazione - laddove vi
sono nonni, zii o parenti disponibili all'assistenza - o all'abbaMono da part€ della donna del
posto di lavoro.
La Regione Sardegna si trova dunque a dover afrortrare g]osse c€renze di infrastrutture a
supporto delle esigenze delle donne e piil in generale delle famiglie. ll sistema isolano si
caratteriza per I'insuffciente dotazione di infrastutture sociali, Per la scarsa dotazione di
servizi women friendly, sopratMto nelle zone inteme e nelle aree rurali e, Pertantb' per la
scarsa possibihi di conciliazione tra la vita tamiliare e lavoraliva. Si pone dunqu€ l'esigpnza di
migliorare I'accessibilite, gaftlntendo una reie di infrastrutture e servizi economicamente piil
sostenibili e di millior qualita che tengano conto dei cambiamenti nelle strutture demograficfie.
Pari opoorfunitA e non discriminazione
ln linea con quanto previsto dall'a - 16 del Regolamento 1083f2006, la nuova Programmaione
2OO?-2O13 intende pmmuovere le Pari opportuniti e pr€venire le discdminazioni andando oltre
l'approGio del mainstrcaming di generc.
fSE saranno dunque volti a ridure hltte
le forme di discriminazione fondate, olbe cfie sul sesso, sull'origine ehica, la religione e le
convinzioni personali, I'eta, b disabilita, lorientamento sessual€.
La strategia e gli interventi realizzati nell'ambito del PO
t
ln meda in Sardegm ! rappo.to tra pe6orE t !;q.6e di o.ra (bam6ni e v€c{rli} e duli h g1a& d tarserE carho
a h/db nazirnab) deva dE su
(3G59 anni) en *E se ilt€rilre alla m€dh nazihah (47 a liydb r€gilx|ab cor{ro
Ani copda'edulte grava la respons6biliB di orra di almeno una (altra) p€Eona bbogno6a di sodegno-
$
6
h Sddeg11a h.h11arxb FterEieb di s€rvin s6i>€drrcalivi per la pdma ifafizb a pari
media nairEle (,€l 28,3f) e b mancata i!.rizixE dei bdnbini al'aslo da p.ft dele nsdri a
maivita: ier f rg,ox per la manca.Ea di stutt{e rEl proFio comu,le di resil€iEa o perch6 so.to boppo
casa; per'l'tt.Agg per ti mancanza di po6ti dispotibli: per I 15,,1% Fr il cdo ddh refla toppo elevato:ler I l'l,E%
per miirrazioni *inOrrabli ad elemgnt di dgidita ddl'ofieda coosirgrali incon iiabti con i iemd di vita dela farnlglh o
A tal p1gpqito
al 32,7.
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POR Sordegna- FSE - 2007-2013
17
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tal!:Cl{A
Una attenzione particolare sara rivolto afla promozione di azioni in favore di:
Pe6one con disabil e
I disabili gravi rappresentano in Sardegna il 5% d€lla popoluione in eta superiore ai 6 anni
{indagine multiscopo TSTAT). ll dato sardo e Pertanto stimato in 2.500 residenli circa. Se si
considera la popolazione che sollre di una riduzione dell'autonomia per almeno una funzione
essenziale della vita, tale aliquota sale al 13% della Popolazione (Pari a Poco piu di 200 mila
abitanti).
Favore dei disabili ha finora Privilegiato l'assisienza domiciliare, per garantire la
permanenza del disabile grave o medio grave in famiglia.
La politir:a a
La cdtic a delle azioni rivolte alle persone con disabilfta sono sintetizzabili nella marEanza di
integrazione fra i servizi, nella insufficiente assunzione di resPonsabil a degli Enti Locali'
finalizzala alla progettazione e atfuazione degli interventi e nel carente sostegno alla famiglia
per la costruzione di piani Personalizzati. lnoltre, i servizi terfitoriali appaiono inadeguati ai
bisogni e non collegati in modo sinelgico con
b altre agenzie educative e sociali
lmmigrati
La Sardegna e interessata ormai da qualche tempo dal fenorneno migratorio in entrata'
originariamente di mairice quasi esdusivamente afric€na. atfualmente articolata e comPosita,
che compoata una lenta ma costar e b'asformazione della societa in senso multicutturale e
multietnico.
ll flusso mEratorio ha visto negli ultimi anni crescere sensibilmente la quota di immigrazione
(+23% nel 2oo5), distribuita in maniera fotlemente disomogenea sul tenitorio r€gionale: gli
immigrati si concentrano soprattutto nella provincia di cagliari, dove risiede il 42,4% del totale
degli stranieri. La maggior parte di essi e di origine europea (42,9%)' andte se la cornPonente
africana e piuttosto elevata (34,1%).
ln termini complessivi, al 1'g€nnaio 2005, la popolazione straniera residente in Sardegna era
pan a 15.972 unitl, a cui si aggiungono gli immigrati inegolari generalmente stimati in ragione
di un terzo delle presenze regolari.
Anche in Sardegna il processo di regolarizzazione degli ingressi attuato att-averso la Legge n.
1ggl2oo2 ha contribuito a favorire la presenza di alcune comunite e in particolare quelle del
Marocco, della Cina, e delle tre comunfie dell'EuroPa orientale (Ucraina, Romania e Albania). ll
Marocco rafiorza la sua gia consister e presenza passando dalle 1.886 unita del 2002 alle oltre
2.200 dell'anno sucoessivo. Ma O il complesso dei Paesi dell'Europa dell'est che determina il
cambiamento della strultura migratoria nell'isola: I'Albania raddoPpia la sua Presenza negli
uftimi due anni; la Romania la tiPlica e I'Ucraina quintuPlica le sue Presenze.
Aniani
L'evoluzione della composizione demografca
ha d€finito un profdo socio demografico
caiatterizzato da una bassa natalite e da un progressivo allungamento della vita. Gli indi:atori
strutturali - indice di vecchiaia e di dipendenza - puntualizzano Yalori comunque al di sotto delle
medie nazionali. Permane comunque una forte auenzione per la stretta relazione ha bassa
natalita ( numero medio di figli Per donna e inferiore del 16% rispetto alla rnedia nazionale, a
POR
Sodqna
FSE - 2007-2013
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b pii basse a livello mondiale) e I'allungamento della vita. ll rapporto fra persone
bisognose di cura (bambini e anziani) e aduru in grado di farsene carico (30-59 anni) rivela clle
su ognicoppia adutta grava la responsabilita dialrn€no un'altra persona bisognosa di sostegno,
sua voha fra
dato che evilenzia la n€cessite di supporto per le fdmiglb con soggetti deboli (anziani, disatili,
persone con disturto mentale), che pres€n{ano maggiori pmblematidl€ e carichi di cura.
iassistenza domidliar€ integrata: la b@laaziotl€ delle residenze sanitarb assistenziali non e
stata programmata rileyando le esbenze espresse dal tenitorio; la soluzione di afiidamento di
peGone anziane ha ayulo rari riscontri. Pemangoflo carcnze strutturali
di
continu a
assistenziale,
Per le persone anziane e quelle con disabilita I'ofieda e eccessivamente standardizzata su due
tipologie: le prestazioni a carattere ambulatoriale o l'inserimento in strutture residenziali; gli
interventi di carattere s€miresidenziale e di assistenza domiciliare sono insufficienti e inGriori a
quelli medi nazjonali.
1.2
Sflot
l-?ppli.Ezione della metodologia delh Slyof Anarysrs, quale sintesi della diagnosi socirc
economica riporbta n6i paragrafi precedenti, consente di vlsuali:zare in maniera sinofri:a e
ri:avare sinteticamente le peflliaritA positive e negative del sistema economico regionale, oltre
che definire le oppoftunila e i rischi derivanti dal cor*esto esierno. Tale operazione permetle di
impostare nel modo pitt conetto possibile I'indivi(tuazione d€lle politiche regionali di svfluppo.
Tale metodologia, utilizzata da olbe 50 anni come supporto alla definizione di strategie azi:ndali
in contesti caratteriizati da in(f'ftaza e forte competitiv e, nel corso degli ultimi vent'anni d
stata utilizzata come supporto alle scelte di interuento pubblico per analizzare scenari aftematiyi
di sviluppo e per orientare le conseguenti strategie di intervento, ed e proprio in tale accezione
che devono essere intese le taiole seguenti, cfie analizano trasv€rsalmonte
diverse
h
componenti dell'analisi raggruppandole per mado-alBe temalicfie CRisorse rmane e
occupazione', 'lstruzione, inno\.azione e ricerca', lcompetiliv e, sviluppo e govemance').
POR
Sar&gru- HE - 2007-2013
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RlSorEo l!'tlane a ocarrp€rioare
RlSoase
'1. C.€6da dd rx-rnero di ofirTrat, 6atdE athaYe(so il
migloranerto d.l'adatlabi&A dei bvorato.i:
2. OeclE ne,no (bl l6so d [email protected];
3- DecrE nenlo dd t6o d [email protected] g*rranile;
il. Tasso di disocorpazirie kr degerneiito c infuide ai
5.
6.
DBn…
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●aresrO er● nare sa商
rabera 3‐ 脆
3a
●●
…
…
…
Elo.i dd thzogbrno,
cdmfllara;
an6he se lor{ano dalla medh
Tasso di di6@rperooe giot/anib ln d€crEoeilo nel
csso dego unini anni (200G2005) e infe.ixe al
iA@t*rtE;
Tssso di ativiu cr€scenb rEl hngo periodo e al di
sopra dei Ydod dd
H€zogirm;
l.
uinale
a
ocar.pa:ione
iovecd$iErio de{a popolazirE, spe&tnede
crhuri dgltile[ro;
2. Spopolan€nlo &E arEe i{€rrE
3. Tasso di @,Daro.E ternmhih molto al di so{to della
cornporEnb mgsdfe ddla poFElazione (endE se
supedxe d dato dd il€zogifilo);
Fone
nei
4.
Tasso di disocclp.zirnc giot/anile mollo al di sopra
di dela ,n€dia cdnuoitaria;
ddla .nedia italena ancor
5. Ta6so d ds@JpazirE
rEttdnefite
cdn(rftarb
al di
「、
■露轟重彗雲降
Rlrdta lrt!.E a ocal,ordone
Rbo.lse umara a
gk
yanile
sopra defla media
ocqDdo.l€
'二 =二
fernmidb
e
lalbm
崖羹
基曇彗
l. Ptt6sza d forza hwro inatt\.a ileasssata a bnne t. Taslo di .rr€.it. defocclpadons toppo ler{o
cooFa(t.d i€sstdi (gkyani, over 45I
dspetto agli oucfiYi di l-istona
2. fteserza di doon€ nrauire inler€ssate agli sfimenti 2. PDg[rsdrD hv€.dtimerdo dela popolazixro o
di co,EfiaziorE
spopolanonb dols qte inerne;
3. cl€6da ddla capade di ffisrooo &l tenitorio 3. Contrszire dcfofierta brmatva locab (Elnrli
.ispetro ala Fpdsime fnmEEtu
scdclk, p,insi e secordaonej cqnut defr{efllo,
a. Apphazihe defe br,one pratfdr sde pari
deferminata d{deEto spopolanErno
oppoftrna di ggrcre e d€j ri$.*at coGegufri con
Equal
I.
2.
3.
4.
Cr€E€ta dgl
t6so
scdartszzix|e femmhih;
.rziooafa (5,996);
qesaita dd tasi fe.mirli dl coisogdneoto
dd 4lqna d huEa
Spesa ]Dgionale Ctn 9(sd PIL) per R&S h
.resdta (0,7896) corl dinamldE sini[ a queie
dd f/kzogiqno
5.
di
d patud@one sI'apEendimer o
porma.Ents (6,.;) h lirEa con la media
Tasso
(0,78%)
6
ltallano (1.14%),
ancrB se hfqlo.e agli
obirtM di Lisbo.E (3%)
Componento Fbuha de{a spc.e per R&S
(0,65t4) superire alla medb neiorub (0,5E%)
molto
23.
irEior€ ala ntodh nazixEh O3,1tg)
e
cqnu.ilarh O6,,{%);
tirclo dd l,esso di abbardorE scolacbo
.bOE, .isoe0o ala meda csnu.itarb;
OfierL fumatiya erogEfa aEo coarpl€arnc.lle
oorri€gondcnae con le spcdaEzazbd ridiarsle
.lalb zirde:
4. Compo.En|o Fiyata &{a spesa per RAS
i fsrir€ al dsti rnedi itafiaii e (srunilari
5. Presanza di unbfie.ta formaliya di bas€
f'drm6a't.da
6. PrEs€aEa di un'ofierta ,olmatya di b€sa
ft'ananglaaa
lnierEase
d€nJnhcGiti po. t modo Fduttir,o
R$oazamcr{o
e
mirfbra,ie,{o
perlonnaaEe dei sbrerni
sl
di bfldoaE dslocati
t€niloiro
PttSh"均口
「
`―
de0e
SE‐ 200720′ ,
1.
2.
Tasso
d cres.ta def@IpraiorE
hoppo
br{o
ftpetb 4ll oEuivi (fi Lisbona
PIogrwho kni€cdri. nerto dele popdaztxE
e
sppdansto ddb ar€e hte.nq
20
即 由 粕 麟
―
…
h &Ea
con
b .idiesie
&npla,nettto
del rnercato
“ …
…
…
…
delfir{enro, d,elerminata
dd laroao
di lorme inio!/atile
di
firarEiarner{o dela formazbaE (coot$uio
Foporzfrde ai li\.rJli di pedorm{r deruti)
RidzirE Fogr6siva dd .Igilal dlvib
,1.
5.
6.
7.
del'eleya(o
spopolsmenlo;
PennerEre di condizioni discersa efic+nza del
sbterna u lenilario regbrlab
Ritado del decre rento nel tesso di gbbandorp
Lisbo.E:
Bassa i.xiderEa degt ir!,cslimenfi in RAS da
parte d€l paivato se rDn accoanpagrEti dal
sosfcgm
plittco
Difrcoata defunh,ersia
a
iaccordaGi col
teadtoaio
嚢lⅢⅢ 罐 菫 藝
11‐
,6VIbpp● o oovernanco
1.
2.
1
.
O€6cer e @lryl,rdlEE rogfxah h te.mhi di
vari.rzirE del PIL p.o cafrte (1,r4)
Cfesda dei nr.rsd mtlralori h er{rata, con quote
mdfi e f€rflnirdi ornogeaE€ e con cor{rbuti
podtivi.Ie dinami*p del rE r.to del hroro
1. [email protected] deta gprqrrer@
1:111:菫 璽
重,│¨■ ::
o maggirB
p.csinita dei seflizi a seguito defa creazkrle
delb n 0\/6 Province
2. Crescfu ds{a capacjti di atFarone del teiritorlo
.isp€flo aia popolazirne ilmlgrata
3- ,ltrerEinE p€r b sverppo dol sdore t risti;o
4. liE€aneolo dol lr-afto aereo, soorat!.l[o lowco6{
5. AferEirrB per lo svilupoo sodentule
de|tamtt€.{e
6. Coinvolgirnerio del terdtqb rpla prooetLzinE
ii{egr.lr
7. ComCe.nenlarbiA con b i.tialirE ftla Eiate
1
.
tvlluD@ c qovlemanco
Fo,te perfie
di dnpetitivita dd
2- lditdoat detre ntlote
appesanth€r{o br,Eatbo
.
2.
31
lisl€,rE
.egao.tab rd srE @oCe6so e EoprattJtlo
setorE saaaadafu
ad
Province co.tl€
…
Perdita e@gcsiva di co.npd'dv
e a ca6a
defa corcorrerEa dej mercali €merger{i
Staglonau, dei rt,ssi trJrinkj
PreseES
acdcdlat
di uE molte c{t di soggEti
e hrelo rcgi,nab perire al
fatlisogrE flevato;
di metodolo$e di mor$o.aggb e
!,alutazixE del'efrcacia ed elftierEa deis
il. AppftabE
spes6 FrbDlha noll o.nogenee
5.
Ritsosla d€i sbtemi a pe.6€gune l'nGgraziooe
daga alEi Fondi (FESR FEASR F€P)
Le tavole precedenti evidenzibno e sintetizano le peculiarita del 'Sistema Sardegna', ponendo
I'accento, in maniera parti:olare, sui dati salienti relativi al mercato del lavoro, all'ist uzione nel
suo complesso e alla propensione all'investimento in riterca e sviluppo, nonch6 ai principali
assets collegati alle opportunite di sviluppo del tenitorio e alla sua goveffEloe. Alc ni degli
lndicatori considerati rappresentano, al contempo, punti di forza e opportun a e, per contro,
punti di d€bolezza o minacce. La doppia lettura di uno stesso indbatore dipende, in sostanza
dalla prospettiva di osse.vazione dello stesso, dal momento cfie se viene btro in maniera
assoluta puo rappresentare una caratteristica p€culiare in senso positiw o {regawo, ma se lo si
POR
Sardqza-
FSE -
2(n7-2013
2′
ccft.udaor/l
o!
sarDs
osserva in termini di prospettiva lo stesso diviene un'opporluniia o una minaccia per l'intero
sistema.
L'analisi efietfuata
a
lhreno macro conser
e di
tracciare alcun€ linee caratterizanti l'inteao
sistema:
1. ll mercato del lavoro sardo, sebbene gli indicatori considerati
pongano in evidenza Ia
2000 (e cfie dovrebbero ess€rc raggiunti enlrc il 2010), e carattedzzato da un fend di
generale miglioramento della situazbne ooopazionale a fonte di una fase eco )mica
c,,ra,ll€,izzala da torte rallentamento.
2.
Nonostante I'inveitimento diretto della Regione in formazione per le nuove generazioni e
nel life long leaming,
i
livelli
di
abbandono scolaslico pernangono decisamente
preoccupanti e il tasso di istruzione risuttia essere al di sotto della media europea, accanto
ad un'offerta fomativa non in linea con le esigenze del sistema imprenditoriale locab.
3.
L'investimento in ri:erca e sviluppo delb competenze, owero la crescita di competenze
scientificfte applicate, vien6 supportato in massima parte dalla contribuzicne pubHica
mentre sarebbe auspbabile invertire le percentuali attuali e supportare le lmprese locali
verso la spea in riErca, innovazione e alb formazione al fine di immettare sld rnercato
podoui e sorvizi maggbmente compelitM.
4.
Esistono delle oppodunita di sviluppo'dat€', profondamente l€gate alle caratleristidrc del
teritorio, lr€60 le quali e invocata un'attenzione di maggio,r peso e vE]so le quali le
islituzioni devono compi:re d€lle scelte decisive, soprathrflo in una dimensione tenibrbb.
L'economia locale a in sostanza caratterizata da trna decisa perdita di competitivfra e, al finddi
invertire tale tendsnza, oco(xre pore in essere politiche efficad o strumenti di govemance
maggiofmente ancoft i al lavoro per obiettivi, in cui criteri di premialitA siano applicati sia nella
pubblica amministrazione che nel sistema produttivo locale.
,
ln relazione alle fatispecie evidenziate, la programmazione delfsE dowe essere (xb.ltata al
superamento dei punti di deboleza evidenziati e al potenziamento dei punti di forza giA
presenti nel sisterna regionale, oltre cfie all'attivazione di azioni speciliche volte alla piena
rcalizzazione delle opportunfte evidenziate e al cor enimento dei ris.fii rappEsentati dalle
minacce es{eme al sistema stesso.
1.3 Concluslonl dell'anatisl 6ocio economlca
L'analisi efiettuata evidenzia d|e il sistema economico della Sardegna e caratteriezab da una
co.npl€ssiva perdita di compelitiv a non solo nei confronti del quadro nazionale ma an€fE
rispetto agli atui paesi europ€i.
All'intemo del panorama italiano, i confonti con l€ regioni del Mezzogiomo in ritardo di $/iluppo,
vedono la SaKbgna in posizione l€ggermente migliore, anche se sempre lontana dalla media
ilalbna (e owiamenie. ancora di dt dalle pedormance delCentro-Nord).
I probbmi riportati sinleticamer e neu'analisi di contesto e nella SWOT attengom, in via
priodtaria, alla crescita delle risorse umane locali al fine di dare impulso ad un sislema
POR
tudqno-
FSE -
2ln7-2013
22
饉
―
"“
Or…
―
m― oE…
…
…
economЮ o atua:mente caratte― to da una perdia di compettvna dttsa e,a:conternpo,da
a:cuniindicatorl del rnercato dellavoro in lento mig‖ orarnento Per combattere gli erem nOgativi
di ta:i problematthe devono essere poste in essere azioni capao di inddere sui pdttpali
gruppitarget evldeMai nelrana:isi
:n tab聞 腱 ,si dpodanO di segub le p●
programma,ta:iα ■に離a
ncipa‖ cnOctt sulle qua‖
le a21oni de:FSE devono
sOnO state r― artc。 :ate per grupprtarget diintervento
Donne
La situazione occupazionale ferhminile, anche in Sardegna, riser e d€t'annoso prouema
relativo alle difficofta di acDesso al rnercato del lavoro. Ouesto e particolarmer e sentito per le
a dispetto del maggiore tasso di scolarfta superise ed
universitalia, incontrano ditrcofta di ingresso nel mercato del lavoro maggiori rispetto alla
componente maschiie delh popolazione.
fasce di eta piir giovani che,
Giovani
Le problematiche relative alla component€ pit giovane della popolazione sarda sono hgate non
solo alle dimcoltA di ingresso nel mercato del lavoro, con dati medi inferiori alla media nazirnale
e comunitada, ma an<rle al tasso di scolarizzazione e all'abbandono scolastco. ln aggiunta il
sistema formativo regioflale non e in grado di rispondere eficacemelrte afi'elevata incidenza dei
d.op out.
Anziani
ll
progressivo iny€@hiamento della popolazione e lo spopolamento delle zone inleme ha
determinato, da un lalo, la necessfta di potenziare i servizi alla popolazione anziana a firello
teniloriale e, dall'alro, la sernpre maggbre incidenu della popolazione fuori dal mercato del
lavoro sulla popolazione attiya, con conseguenti diftoofta di sviluppo dei teritod intemi.
Oc€rrDati
Per cio che attiene gli oocupat le pdncipali problematidE sono conn€sse con l'adattab ita dei
lavoratori all'offeda formawa presente a livello regionale. L'indice relativo agli adulti ocafati
d€stinatari diformazione regionale si attesta al 9,1%, contro il 40,7% a livello nazionale. ln alue
parole, i lavoratori sardi non ben€nciano di strumenli dir€ti di aggiomamento e cofrono il risctio
di divenire inadeguati rispetto alle neoessite delke aziende e, di conseguenza, di perdere
I'impbgo oltre i /10 anni con owie dimcofiA di reingresio nel mercato del layoro.
Soooeni a rischio di esdusiona sociale e dal mercato del lavoro
Le problematicfi€ relative a questo
gr.uppo targ€t sono legate alla carenza
dl seryizi tEr
I'inclusione sociale a livello locale. Sebbene l'istituzione di Cenbi per I'inserimento lavoralivo di
Soggetti s\rantaggiati (OESIL) abbia rappres€ntato una pcitiva noviti sui ienitori, occore
incrementare ta presenza di slrumenti aflivi di inserime]do e reinserimento lavorativo.
POR SadeAna FSE - 2OO7-2OI3
23
Lezioni del periodo di programmazione 2000-2006
'1.4
1
.4.1. Risultati e insegnamenti
La programmazione 20O7nU3 del fSE pud awalersi di un'ampia quanfte di dati e
informazioni resi disponibili sia dalle attiv a di monitoraggio sia da qu€lle di valutazione del
P.lEl Sar.regna rfi)ornn6
ll valutatore indipendente del POR Sardegna 2000/2006 nel corso della sua attivita, suddivisa in
rapporto di valutazione inteflnedia, terminato il 31 dicembre 2003 e
I'aggiomamento del rapporto di valutazione intermedia, consegnato il 31 dicembre 2q)5, ha
awto modo di esprimere ipropri giudizi valutativi su hJtte le parti del P.O., ivi comprese le
due parti
- il
misure cofinanziate dal FS.
Quale conseguenza della sbuttura dei due rapporti presentati, le valutazioni relative al fSE non
sono immediatamente individuabili ma vanno estratte dal contesto pitt ampio della valutjazione
del POR, con I'awertenza c'le alcune considerazioni fatte dal valutatore per I'intem programma
possorrc essere eslesP-, tout court, alle attivita cof nanziate dal fSE.
Dai rapporti di valutazione e possibile individuare, per quanto oon@me il FSE, una serie di
elemenli che possono servirs da bzione per la program|i)€.zione 2007f2013.
Procedendo nel lempo, avendo come riferimento le date di coflsegna dei rapporti specifci e
generali, gli aspetti da evidenziare ri]uardano:
-
i tempi di attuazione delle procedure di selezione e@essivamente eslesi, soprattuto nelle
pdme fasi;
- il dtardo nell'avanzamento
finanziario
di alcune misure ctle comportava un ris€hio
di
disimpegno automatico del FSE gia dall'anno 2005:
- il rischio
di non essere in grado di
assicurare alla fine del 2008 un livello
di
spesa
compbssiva pari all'importo Programmato:
l'enorme ritardo registrato dall'attuazione dell'oryanizzazione dei servizi per I'impiego,
Foblema ancor piu aggravato con la recente inboduzione delle nuove province.
-
il maggiore spazio che poteva essere atfibuito alla piiorita delle pari opportuniti;
in posiwo te attivita di inserimento e reinserimento nel merEato del lavoro di giovani, adulti,
donne e la formazione superiore; questultima, sul finire del 2005, ha acquisito nuova linfa
dal programma Master end Back.
Entrando invece nello specifico, cosl come emerge dalle indagini
ad hoc ddtl?ste
dal
padenariato economico-sociale, gli insegnamenu che eme{gono riguardano:
-
il'finalizzalo aziendale'che si e dimostrato pii efficace di altd modelli formawi nel garantire
uno sbocco professionale 'coerente' cofl i requisiti dei benefciari; ancorche pit costoso in
termini unitari;
-
al
POR
non perfetto allineamento dell'offerta fomativa rispetto aifabbisogni professionali.
Sadega-
FSE - 2007-2013
2イ
ffi"
1.4.2. Condusbni dell'aggiomamento
&lla
valutazione intemedia
Prernesso che il 3'l dic€mbre 2005 I'avarpam€nto finaruiario e fsico del programma non
consentiva una lettura dei risultati rispetto alb variabili di rottura e che alcuni progressi sono
stati conseguiti successivamente a tale data, le corrclusioni cui + giunto il RAVI, sorp cosi
sintetizzabili:
alcune misure si conlrappone I'aretralezza di alcune altre, fondam€ntali in termini di rottura
e cambiamento del sistema:
-
I'efficienza pit, elevata si rileva quaMo vengono assecondati
i punti {i forza del sistema,
sopratMlo in presenza di un'offerta formativa consolidata nel tempo;
-
l'attuazione ha favorito maggiormente l'efficienza della spesa piuttosto che I'efficacia della
strategia;
- i processi di innovazione e discontinuitA non sono stali innescati ed hanno diffco[C ad
emergere;
-
riguardo alla qualita dello sviluppo e stata peEeguita con continufta h funzione di sostegno,
un po' meno quella di indirizo;
nel miglbramento d€lla quaffia dela vita iIFSE non sempre e sbto in grado di rispondere ai
bisogni di top;
-
a una politica di coesione teritoriale
stategico tenitoriale che emerge ex+ost risulta convincente.
pur non perseguendo con sistematic
il
quadro
1.5 Gon{ributo strategico del partenariato
Nell?ttiv a di ehborazione del nuovo programma operativo FSE l'Amministrruione ha coinvolto
i soggetti del partenariato social€ s€condo linee di continufta con l'azione di coinvolgimento del
tenitorio awiata a parlire dal 2005. Nell'ambito del nuovo processo di Progettazione integrata
promosso dalh Regione Sardegna durante la riprogrammazione intermedia del POR Sardegna
200G2006, sono stali promossi i laboratori tenitofiali, che hanno riguardato ambiti provinciali. ln
essi sono stati coinvolti i rappros€ntanti delle istituzioni locali, i responsabili delle assaiazioni
datoriali e sindacali, esponenti del terzo settore, della cooperazione, delle imprese locali. ll
layoro di elaborazione ha riguardato i grandi progetti dello sviluppo locale e la definizione degli
interventi sulb risoGe umane nei diversi terftori, con particohre dferimento alla domanda di
competenze espressa dalle imprese coinvolte. Nell'ottica delh integrazione tra attori e stumenti
della programmazione, e nel pieflo rispeflo delle competenze istituzionali e giuridiche di ciascun
parlner coinvoto, i contenuti dei Progetti sono stati concertati, oltIe cfie con il Tavolo Regionale,
con le Autor a provinciali, attod principali della programmazione locale. Risultato di tale stretta
cooperazione a piu livelli, e un percorso di condivisione che si e fadotto nella risposta ad un
Awiso pubblico per la presentazione di manifeslazioni di intercsse e successivameflte alla
predisposizion€ dei relativi Progetti lntegrati. I risuhati dei laboratori sono slati utilizzati nella
predisposizione del bando per la presentazione dei progetti per ta progettazione inGgrata,
aftualment€ in fase di valutazione.
POR Sardegna- FSE - 2007-2013
25
rqrFaa
nl.lota
ani-r
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^lrrDaao
ln particolare, con riferirnento al settore dell''lnclusione Sociale', le proposte emerse nell'ambito
della Progettazione lntegrata sono stats condivise in ogni fase del percorso con il Tavolo di
Partenariato Regionale, costituito dai Soggetti del Partenariato lstituzionale e Socio Economico
rappresentati nel Comitato di Sorveglianza del POR Sardegna 2000-2006. ll Tavolo di
Partenariato Regionale ha coniribuito alla definizione del processo di attuazione della nuova
Progettazione lntegrata, prendendo atlo degli obiettivi, delle strategie e delle azbni prioritarie
adottate per h defnizione del quadro dlnsieme dei Progetti lntegrati p€r il Sociale CPatti per il
Sociale'). I materiali raccolti in questa Fase hanno costituito stumento di analisi, di riflessione e
di proposta per la nuova programmazione 2007-2013, che ha rlvolto dunque una particolare
attenzione per il seftore dell'inclusione s@iale e all€ sue implicazioni per lo sviluppo economico
regionale.
Di grande respiro, come si e detto, e sEta la rillessione awiata nell'ambito della formazione
professionale e in generale del cadtals umano, mentre il coinvolgimeflto delle Province ha
.consentito di t'are nuove ulteriod indiazioni per il percorso di rifoma dei servizi per l'impiego e
la loro atuazione- Tutti questi ebmenti sono stati convogliati nel percoEo che ha portato alla
stesura del Ooc{rmento Strategico Regionale, ormai in fase di approrrazione, woltosi
parallelamente alla stesura dei Programmi op€rawi.
A partke da questo contesto, sono stati svotti inconM spscifici sulla nuova programmazione
.
aE/di alle forze presenti nel Partenadato istituzbnale, e in pariicolare:
-
il 4 dicembre, per la presentazion€ d6l quadro complossivo delle riso6€ finanziarie, del
Documento SFategico Regionale e del p€rcorso n€gozial€ dei Piani Operawi: in questa
s€de sono pervenuli cont ibuti sp€cifici sulle tematich€ della formazione e su quelle delb
politicfie per l'impiego;
-
il 13 dbembre, con gli amminisFatori delle Proyince sarde, nell'ambito (bgli incontri sulle
problematiche dei servizi per l'impiego, per la pres€ntazione di massima dei contenuti del
Programma Oporawo
FS;
- il 14 dicembre, per aree temathhe
partholari (attivi$ produttive, turismo e ambiente),
semprB con rappresentanti d€lle istituzioni regionali competenti, di quelle locali, d€i
sindacati e delle associazioni datoriali: nel'ambito di tali incontri sono stati presentati gli
obbttivi sp€dlid, gli assi prtoritari e l€ coordlnate principali del Programma Operativo FSE.
Da questo primo gruppo di inconti e scaturito un insieme di propGG articolate di cui si tbne
@nto nella stesura definitiva d€l programma per la puntualizzazione di alcuni ha gll obi€ttivi
sp€cifid, per la definizion€ delle linee di int€wento concr€tamente indlviduate su probbmati*e
speciftfp d'interess€ delle parti, per la ripartizione d€lle risorse fra gli Assi, per le procedure di
acoesso.
ll 25 gennaio e stato inviato alle componenti del Partenariato ist'luzionale (associazioni datoriali,
s,indacati dei lavoratori, Enti locali, partner istltuzionali lappresenlatlvi di ammlnistrazioni centrali
e
perifedch€) il. testo prowisorio del Programma., con l'invito
a
produrre osservazioni e
cpntributi spedfid in vista della riunione plenaria di cui al prosslmo purto.
-
ll 6 {ebbraio si 6 ienuto I'incontro formale col Padenariato, dove e stata prcsentata la versione
boza di programma e sono stati acqulsiti i diversi contributi, sia sotto forma di
aggiornata della
POR Sordegna-
BE - 2007-201i
26
―
…
嗜
―
…
…
―
…
…
testi scritti sia come discussione ap€rta. Le osservaloni e icontributi hanno riguardato
principalmente i seguenti punti:
-
analisi dl contes*o e riferimenti a esperienze pregresse ;
ripartizione delle risorse finanziarie tra Assie fra linee di intorvento;
ruolo e confibuli del parlenariato istihrzional€:
valoizazione e rudo istituzionale delle pari opportun a;
valodzazioie d€lle politich€ per icentri per I'impiego in co;tinuita col POR precedente;
maggior valorizzazione delle politiche per i disoccupati.
ll27 maizo,
sie svolla una riunione
partenariato
gli
Assessorati interessati nonche il yalutatore
che ha coinvolto tutti
corEiunta del
indip€ndente del POR Sardegna 2000-2006 (ISRD. Nel corso della riunione, e $ata riFesa, con
gli opponuni aggiomamenti, la presentazion€ di questo programma, sono state individuate le
linee di intervento per @noertare la complemontarb6 tra fondi, ed e stato ofrerto un primo
contribulo alla valutazion€ ex anie dall'lsRl.
in occasione della presentazione del Programma del FESR,
2. VALUTAZIONI PROPEDEUTICHE ALLA STRATEG]A
2.1 Valutazione ex ante
-
sintesi
ll sewizio di yalutazione ex ante e stato svolto secondo modafita partecipative che hanno visto
mornenti di contronto con i referenti della programmazione, realizzatisi attrayerso incontri,
consultazioni e scambi di docum€nli anche informali.
la valutazione ex ante e vofta ad
ottimizzare I'attribuzione delle risorse di bilancio nell'ambito dei Programmi oPeratM e a
migliorare la qual a della programmazione, essa individua le disParita, gli obiettivi da
ln linea con le disposizioni @i
regolamenti comur*tari
raggiungere, i traguardi quantificati, la @erenza della siratsgia, il valore aggiunto comunitario e
h quane dele procedure di attuazione.
Nella fase iniziale il cohtributo del processo di valutazione si e sostanziato nel supporto alla
cosfiuzione del quadrc conoscitivo rrtilizato dai responsabili del Programma come bas€ di
partenza per I'elaborazaone delle linee generali della strategia, Ne[o specilico,'qu€sta attivitA ha
fomito agli utrrci regionali elementi per l'approfondimento dell'analisi socio-€conomico del
co esio regionale (in particolare per i temi delle pari opportunM di genere nell'accesso al
merc€to del lavoro e della aicerca e innovazione).
ll processo di valutazione 0 quindi proseguito focattuzando le Proprie attivfta sufl'analisi della
tondaleza e della coerenza dell'impianto della strategia. Questa oPerazione e risultata
essenziale per una piii cfiiara esplicitazione della logba del Programma e per il coandetamento
di
alcune lacune
in ambili centrali per I'interverfo del FSE {in Parlislare in materia
di
innovazione e di pari opportun e).
POR
Sardepu
FSE - 2007-2013
27
IOff IndaOIt E artDeaa
tarct- Altoilota oEt LEcot'ta
l-e osservazioni e le proposte di modifica scatuite da questo lavoro sono state sostanzialrnente
'r€cepite dai responsabili della programmazione. Nella formdlazione di queste osservazioni il
gruppo di valutazione ha tenuto conto essenzialmente:
-
delle esigenze inerer i le cordizioni di valutabil a del programma:
del grado di rispondenza
d€liobieftM ai bisogni del contes{o.
In seguito iresponsabili del Programma hanno procedl(o ad elaborare la slru(ura definitiva
degli obiettivi sulla base dei nuoyi input scaturiti dalla concertazione con le parti sociali e
istflulonali, dal processo di coordinamento delle regioni oltre c*le dalb interazioni con il gruppo
di valutazione.
I dndpali risultati del processo di valutazione ex ante sono confluiti nel pr€se] e rapporto, di
cui, nella sezione che segue, si sintetizano gli aspeui salienti.
La logi@ e la coerenza inlema della strategia
Dall'analisi sin qui condotta emergp il forte impegno assur o in direzione del superamento dei
ritardi che permangono sotto il profilo dell'assetto dei sistemi deputati all'ofierta di istruzione,
fiomazione, seNizi per I'occupazione. Tale impegno muove dalla consaPevoleza che per
qrresta regione C essenziale intensificare gli sfozi per ridune idivari, ben €videnziati dall'analisi
d€l contesto socioeconomico clte, per mofti aspetti rilevanti, ancora la sepa€no dalle altre
regioni dell'area Competitivits e Occupazione.
E semFe
in questa prospettiva cfie deve ess€re letta la forte attenzione rivolh alle politidle per
il sostegno all'ingr€sso e alla pelmanenza all'intemo dei Percorsi di istruzione e brmazione da
parte di ampb fasce di popolazbne e, tra ques{e, a quei grupPi al cui ir(emo e piu elevata
I'incidenza dei casi di dispersione.
Tuttavia, prop{io ln considerazione delle distanze da colmare, appare particolarmente criti:a la
sottorappresentazione, all'intemo delh srategia, della dimensione delllnnovazione, quale
fattore propulsivo per I'awio di dinamiche positiYe p€r lo sviluPPo della competitiv a e
dell'occupazione.
CiO vale in modo particolare per le politiche dei due assi AdattabiliB e Capitats Umano, dove
solo parzialmente sembrano esseE state colte le opportun a derivanti dalla sceta di ancorade
in modo piit stingente ad un disegno organico di gomozione della lierca e innovazione,
disegno che deve necessariamente oruinarsi da una ooft)s@nza puntuale delb caratterisffiie
d€l terfitorio. La linea di inlervento deputala a questa funzione - obiettivo specifico (l) - appare
sostanzialmente isolata dalle altre direttsici, sia inteme cie esteme all'asse Capitale Umano.
Occone invece recupenare un approccio sistemico
e
contestualizzato
ctle
lnfoml
trasveGalmente la stralegia del programma (con particolare rterimento all'asse Adattabilfta'
Transnazionalna € lnten€gionaliE, oltre ch€ naturalmente all'asse Capitale Umano) al fne di
peNenire alla costruzion€ di un solido sistema di relazioni, seMzi e r€ti di lavoro, caprce di
soslenere lo sviluppo della ricerca e dei Processi di innovazione nelle reatra produttive.
Nelt'amb o della strategia dell'asse CaPilale Umano si dovrA mi€r€ alla costitLEione di Poli
slrategici di innovazion€, investendo sulle reafta di €ccellenza presenti nel tenitorio regionale,
valorizzandole quali nudei di aggr€azione, facendo leva sulla ric€rca univ€Gilaria'
colnvolgendo imprese, attori pubblici e privati e impbmentando schemi efficaci di gowrnalrcg.
POR Sordegno-- FSE - 2007-2Ol 3
2θ
…
…
…
…
“ …
…
…
Per quanto aftbne gli ir ewenti rivolti alle persone, particolare attenzione dovrebbe essere
riservata al sostegno della mobilta geografica e strutturale dei ricercatori {anche prevedendo il
ricorso alle risorse d€ll'Asse Transnazionafita e lntenegionalite) e alla creazione di competenze
scientifich€ rEcessarie per sostenere I'innovazione.
A questo s{esso quadro operativo dovrebbero poi fare riferirnento
le polruche
Fogrammale per
l'2.qe A.l.ltrhilili, .hp ..rn fiiir .lF.i<i.na .i.|vrehllFr.r pr '^vF.e l. f..tparrCi^p
all'innovazione d€l tessuto produttivo, solleciiando (attraverso attiv a di sensibilizzaziorE,
I'ofierta di servizi specialistici e la formazjone) la mobililazione della domanda da parte delle
mr
impres€ di attiviG di RST e dicapitale umano altamente qualificato.
Ancfte I'asse Occupabilita potrebbe fomire un contributo rilevante prevedendo all'inGmo delle
politicfie a sostegno dell'imprenditorialiG forme di integrazione oon I'asse Capitale Umano per
favorire la nascita di imprese in settori ad alta innovazione
e la
creazione
di
start-up
accademicfie-
Per quanto concerre l'asse Transnazionalita e lnteEegionalfta va ribadita I'imPortanza di
includervi una linea di intervento volta a cogliere le opportunfta derivanti dalla partecDazione
(ancfie da parte delle impres€) a reti transnaz'onali e t'ansregionali p€r la ]isoluzione di
problematicfp connssse alla rberca, all'innovazion€ e al trasferimento tecnologico.
E' essenziale inoltre operare in sbetta integrazione con gli interventi del POR FESR, ancorando
tali politiche ai prcvisti obieftivi di promozione di agglomerazioni, filiere e distretti produttivi in
settori ad alta innovazione (biomedicina, bioinformatica, biotecnologie per la farmacologia e la
genetica, ICT e x-internet, logisli€, energie rinnovabili, nautica, ecc.).
,
Un'ultima considerazione concerne il tema dell'integrazione del principio di pari oPportun a di
genere. Tenuto conto del tatto che la nuova strufrura dei POR FSE non prevede piu la presenza
di uno specifico ass€ d€dicato alle pari opportunfta, si rende ancor piit sbingente, rispetto al
passato, la necessita di ftfroflare tale dimensione all'intemo di ciascuna linea di plicy &l
programma. Ci6 implica che ciasq.rn asse dovre assicr,trare, ollrc ad un rapporto equilibrato tra
|e componenti di genere dei rispettivi destinatari,la realizzdzjo(E di sp€cifiche misure capaci di
inteNenire
in
modo incisivo sulle diverse condizioni di contesto che ostacolano la
al mercato del lavoro e ai percorsi di sviluppo di canbra, alla
partecipazione femminile
formazione, alle attivfta di ricerca e innovazione.
Se il primo qiterio sembra essere assicurato dall'introduzione di nuove procedure di valutazione
e meccanismi di premialita all'iniemo dei bandi, tesi a rafforzare la presenza femminile, per
quanto riguarda la s€conda dimension€, relativa alla specificita di genere degli interventi, va
rilevato come questa risulti sottorappresentata in alcuni ssttori essenziali della sbdegia del
pOR, quali il sostegno all'imprenditorialita e il potenziamento del capitale umano. Per quanto
oonceme il primo ambito ocoore date maggiore spazio ad intef,venti espressamsnie rivotli al
sostegno dell'imprenditorialita femminile, in pa colare in settori produttivi in esPansione o a
carattere innovativo, predisponendo specifictp misure di accompagnamento e di difiusione
della @ltura di imPresa.
All'intemo della shategia dell'asse Capital€ Umano dovrebbero esserc ralforzate le politk$e di
contrasto alle forme di segregazione fomawa e profeBsionale a carico delle donn€, con
parlicolare riguardo alle modafte
POR Sardegna- FSE - 2OO7-2013
di
incentivazione della partecipazione Emminile alla
2,
aEFta lt tiua arf latDEaa
lgx,t {rFiFIA Eta aatDr@a^
a carattere tecnico e scientifco, alle attivita di RST (servizi di orientamento e
consulenziali, sostegni finanziari, e@.). PiU in generale, occorre intervenire sul sistema
dell'offerta al fine di promuovere h difrlsione di modefli di erogaziorE defle atwfta (formazione,
orbntamer o, bilancio competenze, ecc) che tengano conto delle sp€cificfta di genere e delle
formazione
esbenze di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.
C@renza es{erna
I principali risultati dell'analisi di coer€nza con il quadro di riferimento strategico
comunftario
possono esserc cosl sir etizati:
-
la strategia risulta sostanzialmente allineata con le priorita del FSE e in grado di produne
impatti rilevanti. La stessa sbategia mosha inolire un apprezabile livello di integrazione dal
momento che mohe sono gli obiettivi operativi clle possono contempo.'aneamente
con@nere al consegftimento di piir prior a;
-
valulazioni alhettanlo positive emergono dall'analisi del confibuto cfie la shategia del POR
FSE puo fomire al raggiungimento dell€ finaffia esplicitate dal Consillio europco con gli
Orlentamenti Strategicl Comunltarl.
i di programmazbne e con il contesto normativo
e regionale, dall'analisi svofta la slrutura programmati.:a del Programma risufta
Relalivamente alla coerenza con i docnmea
nazionale
c@rente:
-
con il QRSN; in particolare, con le priorile h. 1, n.2, n.4 e n. 7;
con il PICO, in particdare con il ll e il lll obiettiro indMduati nell'ambito del Piano;
con i co. snuti delle riforme awiate co.t la L. 30/2003 {legge Bhgi): in particolare, per
quanto concgme i servizi di intermediazione tra iromanda e oflerta di lavoro;
-
con gli obiettivi del Documento Su-at€gico Regionale Prelimlnare;
con l€ indbazioni della L.R. 2O,2OO5 cfie definisca le norme regionali in materia di pomozione
ddfoccrrpazione, sicrlreza e qualiB dd lavoro e disciplina il sistema rcgionale dei servizi e
dello politiche per il lavoro.
2.2vak lazione ambier ale Strategica - VAS
Data la natura dolFondo sodale europeo, che si coocentra su operazioni di natura immateriale
legate allo wiluppo dollc risorse umane, il pre66nte programma operativo non costiluiscs un
quadro per la rcaliz2azione di operazioni suscefrlt ili di produEe effatti amblentali $gnificativi,
come progetti infrastuflurali, in particolaFe qu€lli elencati negli all€gali I e ll d€lla Direttiva
85837/EEC come modificata. Qualora nel seguito fossero prsvisli progstti intrastrutturali, in
particolare nefanbito defla dausola di flessibflfte defl'a]t3/t2 del R€golamento (OE)
1083/2006, la n€cessfta di una valutazione Arnbiantale Strategica sarebbo dvista. oi
oorEeguenza, fAL{or a di Gesiione considera - e le autor e nazionali concordano - che al
momento; non vi e n€cess a di una Valutazione AmbierSab $Efegica per il p{6€{*e
p.ogramma operawo. Tale circostanza non pregludica eventuall d€terminazioni di sctpenirrg
POR Sardegna FSE - 2(n7-2013
,0
H」
―
ロ ロ い
・・
…
che fOssero considerate necessane in base a:le leggi na210na:i o ad altre misure per:'atua210ne
de‖ a
Direttlva 2001/421CE
3.STRATEG:A
3.1 Quadro generale di coercnza strategica
3.1.1
berenza an
g/i OSC e
/
QRSN.
h crescita e I'ocdlpazione per il 20(E2008 sono stali approvati
giugno 2005 e costituiscono uno degli elementi fondanti degli
Gli orienlamenti integrati per
dal Consiglio Europeo di
Orientamenti strategici comunitari p€r la coesione (OSC), dei quali e neoessario tener conto per
la predisposizione dei documenti di programmazione relawi al2007-2013-
Gli OSC hanno I'obiefiivo di rendere piu concreto e visibile il contdbuto che la politica
coesiofle pud assirrrare al rihncio competitivo dell'Unione, integrandosi pi€namente con
prior e di Lisbona. Tale documento evidenzia aome i progEmmi cofinanziati atlE\rerso
di
le
la
politica di coesione dovrBbbero concent-are le risorse su tre orientamenti:
1.
m'rgliorare I'accessbflila degli Stati memEi, le regbni e le citta, garantendo sewin di qualfta
e salvaguardando le potenziafta ambientali:
2.
promuovere l'innovazione, I'imprenditoria e lo sviluppo dell'economia delb conoscenza
mediante lo svfluppo della ricerca e dell'innovazione, comprese le nuove tecnologie
dell'informazione e della comuniezione;
3.
creare nuovi e migliori posti di lavoro attirando un maggior numero di persone verso il
mercato del lavoro o l'attiv a imprenditodale, migliorando l'adattabilitA dei lavDratori e delle
imprese e aumentando gli investimenti.
Tuttavia, in conslreraziooe della necessita di integrare in manbra sinergi:a i diversi ambiti su
dJi e necessario intervenire per reali:.at *'n*" O' sviluppo in termini di coesione, qescita e
occupazione non 'esdusive', la Regione ha preso in amPia oonsiderazione anche le
suggeslioni e gli indlrizi presenti negli altri orienlamenti.
4‐
e″
P
d)
aunertalB h rcgol8rli, fefficbrua la qualilt
e firdlBMtl d€16 isilitzbni dd merrato del
e)
―
‖―OCCuPABluTA'
3.1 F8r si dE t,l maggh iunqo d
perlon6 drlvi e r'marEs sl moGalo
dd blroro I ftode,nizzaa€ i dstdni 4
att arE Fo&idE dd klo o atriv3 G prq.ontir€,
con padcol8re rltenzlorp al'lnt€grazlore del
mlgrer i
nd m€rcato del hroro,
allnGcctlarnerto auivo, al latDrD sutonfiro
g Efawio delle ilprEsa
migEorarB taccesgo d€Ic dorl|e
f)
afcDerbne e rillrla b dEoaritl di oerler€
g) str uppaG percolai int€grati s mbfio.srB I
proleirt€ sqtrle
轟
POR Satdegao FSE - 2007-2013
hlato
!‖
―INCLtJS:ONE
S∝ ALE
(.e)ins.rtrFnao brol"dth,o &l 8qge0
svs.rt4ghli;cfi*attqo ogd Erna d
dbcrininzinE
n6l m€rEalo del
larc.o(b
'conpetenzE potranno 6s6ero gErfuahrcr{a
riDrese neie ath e)
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Anar€r^ n aaEo
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32 il&liorare ladattabitfta dei
lavadqi e ddb hp.e6e e rcodeae
pil)
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srDGBlla
Asse!― ADへ π ´BL「A.
iesslbib I rErcato del hvo.o
■
-6-dP_o.
svillpp6rc sislerni di forrEzirrE contin@ e
sodorEre f adattatiliti (H hvofalod
b) hrro.iae fiinovazbne o Ia Foduftvili
attraveaso um mlglble orgonizazfu,E e
c)
h)
quaftA del lavoro
s flt ppare potlictE e s€rrizi per
IantkipaziorE e gestkxE dei c.rntiarDenti.
rmmndltOmrma
daborazixE e htodrEirle ddb,iforne dei
sisterni d ish,eiI€, fumazixE e bEo p€.
migloaarE f eg,aziraE e
l'ocqp.blita, con pafEolare
i.h/edlne{i nel
calilEle rmarp mblkrflxro
3.3 Aunenlare gli
l'6tlzb.E
Asse lV―
CAPITALE
UMANO
e le cdnpeierEe
Elrluppare
attenzione
6foaba{em€ito
aun€dare la padedpazbrE aie opportuniH
i)
brmatirre l(l.Eo tuuo larco dela vita e
i fvem di .ppr€rdtner{o e
l) deazixre di teti t'a urirc.Elta, cedri
tuutsare
oonGoenza
_
teoEbgid di /rcerca, rnofih p.oduQirc
e
islitdoiale con parLolaG attoruinE 6lh
ASSISTEIZA
TECN CA
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3.,t C€pacia amminbtr8tiva
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Asse V―
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dEmozia,lE
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n) .dlrlorare I'eficacia e
d€l-rrEkziorE
. fe Edsza d€0a
programnE one reglroab ott-avgrEo azi,ni e
di
m) Foaruoveie b Jrnnz*tF e lo syflupflo di
iniradre e di reti su b€so hEfirgintab e
EafEna2bEb, con pdtii;ot E darEirE allo
EaznHo ddb h-uE or#E
‖ Programma Opeは いo ё inobe coerente∞ n ta smegla dennb da:Quadro di m節 面 ento
shtegloo n“ onale. │I Quadro dl 詭 ‖mento stategico nazionale identtnoa dkК
p"onta
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temtte che ∞ strdscOnO ‖ panorama colnples卸 ′o delle ina!船 pe"堅 Ⅳne" cOn
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2013
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1.1 Rafidzars, hteg.sre e mirfiGarc la quanA dei
sistelni aI istsrzio.E, ,o.mazlroe e hvoro e il loro
col€an€oto cqt f terildb
'l
PIIor0 1
ヨ考妻孝Ξ辱菫ゴよili三
尋
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言:鷲
・=手
す. .=■ `=t
X
.2 lrrlgtsare I tlElf, dl EpprendiDento e di co.npete.E
diate. I6fieffira eqdt d s€c6so ai petEod mi ori,
gunEn[arE la cope ura dei percorC di istnzbne c
X
X
X
田
X
X
X
X
formaiorE htdab
1.3 Auncr
rB
18 padedpaziorE
a
oppo.tutiti
hmalirg di base e ayarzslg lnEo tutto l'arco dsL
X
X
vita
r.4 Migfo.BrB la cap9dts di adattam€ito, kI|ot/.zirm
e co.npalrtvitl dele pelsone € degli attori ocono.nhi
dd r*sterns
POR
Sordegru
FSE - 2007-2013
X
32
aEotoaa auttiora Dr tarD|o{a
EqCta AlrEtaOIA DAI aaloaClrA
2.1 Rafiorza.e e vabdzzare l'intera f:liera dela aierca
o le rgti di cooperazirE ha il sisieme dela rberc€ e h
inp.E€e. per cq|i,t uire ara cqnpelilitflA e ah
c,escita ecfiqnica: sGlerEre b messim difrEbie e
ulilizo di rxrow tGarEbgb e selizi alanzati; inialzare
Prlo.ltl
3
Encrgla e
ambiede: uso
sod€rstre e,
effi*e
d€ae
b
aisds€ por
sviugpo
3.'l P.qnuovere le opport nilt di Gdll+po lo.ale
attravo.so fafivazbne di flkne Fodutirr colegate
atr'alrnento della quota di energh prodotta da bnti
rh,DrabiE e al risparmio energ€tlco
3.2 Garantire b cordizixi di s6tenfrIa ariti€ntale
delb syiuppo e SteE adeg[Eli di s€Nizi amuontal per
la popolezboe e le inp{€6e
4.1 Pr nuovec ulta socie6 incfuiE e
gaaantie
condEixt di sbrGzza, al frle dl mlgfiorare, in modo
b
di
peimarE rte.
cddizifii
contesto
diGttamente favorbcorE lo sviluppo
crle po
5.1 Valori22arc le dso.se mt raI, .rltr.ao e
pq€saggi.lr.fie locsl, tra$omandole in var{aggio
cqnpatitiy! per 8uncotare fafirativitA, ardP ttrbti2,
dd bfr db, migld8lB h quani dela vila dei .€8lr€nti
e Foarrbtt e ,rDr€ hnE di stikppo ecoaur{co
so€lsrsxe
Prlom 6 R● ●
econamO●
perb m● bm
6.1 Ac.ebrarB la J!€'lida.ziotE di
fefic.da deg[ it
En
del
suemi prod価
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ft.rEbnai db svilupoo
7.1 Acc.os€ero
COm―
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tspo.b €fid. s, i{egrato, fr€stoIe. si:ro e
sd€rtr pe. assbr'arE senizi logislk e di t'.sporto
inmraro.E e svihppo inprerdito.ialo
reh m.di
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bllta e
"暉alnra
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dal
e i seflid di poltha
“
ad8tablti gl・ ffift€oti
b!oo, colegE rdoli 8lo plosp€{h,E .fi svluppo dd
C.l
Prunuowre
h
competiliu'tt, l'innovazlorE e
l'stHrvili dele dtti
e dele iBt urbane att'av€.Eo la
dltfrlslqE di sevin svanzati .di qudiia, I migloramento
&!a guafiti d€la v{a, e I col€gamcrto coo le teli
mabrlal c i natg.bl-
d ath€.. p<l iche di ,rppodi
s{abfi e di radhamqto 6ri metcsti intemarbna[ e
fatD iro h locatzzubrE rd m6fio Pacse (f, caCtaf,
inycs{iie.| i, cdllp€brEe e nuai di coarqno
pro\rsnlgr i da[€stero, d quaftA dolrale, in g.8do di
ecorD.rhD naztmal€ 6
Saaイ qg″―FSE‐
2ω み20′ 3
33
…
…
10.'l Ehr/aE
…
…
“ …
…
…
b capacjti &lb ammi.ist-azir.i
per
h
p,ogrflimazixle e gEsfixE dela poltta Egaonale
ag$unana e laflotzd/e il cdnolgtnento del
ParterEi.{o ecqEnho e sodale.
Cqrttde afapertura dei merEati (bi seflin e dei
cadb[. Acse6cerE i hreli di legalti h pa.licolac rci
3.1.2 Cerenza ctnt la stdegia di Usfuna e il PICO
ll programma operati/o e shto ehborato coerentemente alle indicazioni enunciate dal Consiglio
europeo di Usbona nel 20007, nell'ottica del perseguimento O-atoUiettivo generab relativo ad
una "e@nomia basata sulla @nosceru.a piu dinamica e pit competitiva nel mondo. in grado di
reali?zare una crescita economica sostenibile @n nuoyi posti di lavoo e una maggiore
coesione sociale'.
Nella tabelb 5, viene €videnziata h coerenza sFategica tra gli obiettivi individuati nel POR
e le priorita fissale dalla sbategia di Lisbona.
ln partlcolare, gli obiettivi del POR FSE sono focalizzali su interver i volti
d
fSE
increm€ntare
l'occupabflitA, tramile l'atfuazione di politicfie.attive del lavoro al fine di aumentare la regoladtA,
l'efncienza e la quaEB del hvoro, persqruono l'obiettivo di Lisbona relativo alh creazione di
nuovi e migliori posti di lavoo. Coerentemente con tali indbazioni, si int€nde pIomuover€ la
realiaazione di pai oppofuniti di genere tramite stumenti volli a favorite faccasso delle
donne al mercato del lavoro.
Gli
interventi
per sostenere l'adattabifita dele
lavoraldci/la\oratori, laumento della
partecipazione alle opportunfta formawe lungo tutto l'arco della vita, nondr6 I'introduzbne di
riforme del sistema di istsuzione e formazione professionale perseguono I'obieflivo di L6bona
relativo alla promozione della so<ieti della conosoenza al fne di inqementare i livelli di qualita
del lavoro nell'ottica della fomaZone permanente (Litelong leaming), con sostegno alla ticarca
e sviluppo tecnologico, con utilizzo diftrso di intemet e delle nuove lec,l,o|ogie (lntw@tion aN
Communicat*ns T*hnologyl e rendere accessibili a tutti la socieB dell'infomazione.
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lnoltre, il POR FSE, coorentemsnte con gli ouettivi di Lisbona, intende favorire l'indusione
sociale attraverso p€rcorsi integrati di inserimento o reinserimenlo lavoratirro dei soggefii pit)
deboli a maggior ris.fiio di esdusione-
r4 AttuarB strabgb t DIe afa gbrla ocq,pszixE, a dgfqar9 18 qualti o
la produttMtA sul pcto di lar.oE e a poienziaG 18 celrirno sodab e
t ib.iale
l8) P,o.hr,pvere l,l @Fo.tlo al lato o bo6ato sd
' roonslglio Europoo di Usbqrs', zxro.
d€Ie smtegb di tlsbonE ,irrovata.
POR Sordegna-
NE - 2AO7-2O13
-
cl*
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Conslglb Eutop€o di &t8.t€s,
X
2n3
matzo 2006; Linee Gulda ln[€g.a!e
3イ
racbE arrdaaor
a[soraE
ralDcaa
aaiDtBoM
20) Mirlb.8,e le dspoofe ale esigenze dd mercato del hloro
21)Favonre al tempo steo nessbum e● コ腱″.ou‐
rL●
L` ヽ 1==■ ●さ
●ヨ
〒辞
X
X
X
X
X
Onale e
10 de:le parl-1
22) Garantire urrewlrEinrc dd cdo del lavlro e mecaar*srni per la
deteEinazb.E di sabai fatoaeygft af@p€zbrle
X
X
23)Polettre e mul10rac gli m"sl腱 nl m capltaに umano
2,a) Adatta.e i sisdeni
di co.nDeterEe
ll
轟Ⅵ
V
轟
i
19) Creare mercati del bvoro in€lrsivi e,eflde(e il lat/o,o pii stFaente e
pft,ficuo pet quanti sorro alh aicerEa di imfiego e per b persdE mem
fat!. e e krdtive
=
臓
﹂
母
^lnqFaa
oa
oEt
d ist rzbn€
€
fomazire
ai nuovi Equisili ln te,miri
X
X
e dab
elaborato coercnEmente con gli obietlivi del Piano per
Crescita e l'Occupazione (PICO)r, la tabella 6 li mette in relazione con gli
programma operativo
I'lnnovazione, h
obiettivi del POR FSE.
ln particolare, gli obietivi del POR FSE si collocano nelle prime tre categorie opeEtivs del
PICO, relative afl'ampliamenlo dell'area di libera scelta dei cittadini e de[e imprese legate al
sostegno delle politiche e ai servizi per la gestione dei cambiamenti, la protnozione della
competitiviE e delfimprenditorialiti.
Gli interventi del POR FSE mirano alla creazione di rcti ta universita, centi tecnologici di
ricerca e soprattutto, la promozione della ricerca e d€ll'innovazione, coerentemente @n la
seconda categoria operawa del PICOlnfne, le azioni del POR mirate a sostenerc la partecipazione alle attivits fomative lungo hrtto
I'arco delh vita e ad innaEare i livelli di apprendimento e della @nos@nza sono coerenti con la
prior a3del PICO.
1.
AnUiarE I'area di &c.a sceL del cluadiri c dele invEso
2. krcer{ir?re
h .ice.ca cdrdifica o fhmv"ziorE te.noaodca
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acs€scare l'e6terEionG
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azlone del● ぃ
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berEfci ala"tntano.
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‖pЮ gramma operabvo ё
…
Strategた o Regiona:e Pre‖ minare9(DSR)in cul S:indiMduano g‖ ob:o闘 v:,:e strategie● :o
p"onta per:ep● l‖ che disMluppo de‖ a Sardetta perla programmazione 2007‐ 2013
I 'Doqrne.{o Srategko hininarg'defa RegiirE Sdtf€on8. (6bb. 2m6)
POR
Sardqno
FSE - 2007-2013
35
ldtaoaE anti5{a ca srrt€a{
rrqot.lt toil(na Dor lank
ta
La strategia proposta dalla Regione, nel OSR, e orientata ve(so la rcalizzazione di azioni
complesse vofte a ptomuovere un'integrazione soslenibile nel mercato del lavoro.
Tali azioni implicano attenzione all'accessibifita ai servizi di istruzione, formazione e lavoro, ai
servizi alla persona ed alle azioni di ac@mpagnamento.
La sb-ategia regionale per I'inctusione sociale individua quale obiettivo principale il recupero
abitanti
in
@i-
aree degradate, per motivi econqnici, personali quali
la
disabilita, la
tosskndipendenza o per motiyi etnico-cuhurali legati ai fenomeni migratori.
La disoccupazione e
h
principale causa della poverta e dell'emarginazione. Le politich€- tra loro
integrate devono perseguire il miglioramento delle poliliche occupazionali. E' possibile
perseguire la promozione delh qualitA del lavoro attraverso il miglioramenio della qualite dei
posti di lavoro e un migliore equilibrio tra la vita lavorawa e familiare; livelli minimi garantiti di
salute e sicrrrezza sul posto di lavoro; lotla alla irverti e promozione dell'indusione sociale e
defia diversita, lotta ad ogni forma di discriminazione.
Tali indicazioni si ritrovano negli obiettivi specifici del prognamma operativo in cui si potenziano
I'accessibilfle alb opportun a bmative, la promozione dell'adattabilita, hvorendo l'innovazione,
la dcerca e I'acquisizione delle competenze.
Questi orientamenti si rinvengono nei recenti int€ enti normawi della Regione Sard€gna. La
L.R. 2012005 'Norme in materia di promozione dell'occupa:zione, sicureza e qual a del lavoro.
Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro', rifoma il sistema del collocamento per
fayorire l'incontro tra domanda e offerta di larroro; persegue I'obiettivo del lavorc in quanto
l'htegrazione sociale e per promuovere sviluppo,
innovazione, crescita e competliv a. Sono defnile azioni specfiche per l'inserimento lavorativo
dei soggetti svantagghti ed il rafforzamento del sewizi p€r il collocamento mirato. lnoltre,
rifoma i processi educativi e formativi al fine di favorire la qualificaione e riqualificazione del
capitale umano per ridune il divario tra la Sardegna e le regioni europee, contribuendo in tal
modo al raggiungimento del'obiettivo generale enunciato dal Consiglio europeo di Lisbona nel
2000, relatirro ad una 'e@nomh basata sulla @noscenza piu dinamica e pO competitiva nel
valore per rattozare la coesione
e
rnondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi posti di lavoro e una
maggiore coesione sodale'.
ta bgge
persegu€ il superamento dell'abbandono scolastico e il completamento del cido di
istruzione secondaria supedore; il miglioramento delle competenze di bas€ e specialistiche
oome premessa per I'ocarPazione, l'inclusione, la realizazione dello sviluppo di ogni persona;
l'apprendimenlo permanente per aggiomare e integrare le conoscenze, competenze e capacita
in tutto l'arco della vita e per massimizzare lo svlluppo personale anche al fine di mantenere e
migliorare la propria posizione nel mercato del lavorc.
.
3.1.4 Coerenza con gli obieftivi della Comunitd relalivi all'o@upazione in materia di
indusbne &ciale, isttuzione e fomazbne
POR
tudegio-
FSE - 2007-2013
36
"…
―
…
…―
…
…
Gli interventi relativi alla formazione permanente e continua previsti dal POR FSE si delineano
in coerenza con gli obietlivi dell'Unione Europea in materia di istruzione e formazione, stabiliti
nel Memorandumio'in cui I'istruzione e la formazione F€rmanente deve diventare il principio
informatore.dell'offerta e della domanda in qualsivoglia contesto dell'apprendimento. Tutti coloro
che vivono in Europa, senza alcuna ecoqzione, dovranno avere le stesse opportunita per
adattarsi alle esigenze del cambiamento e@nomico e sociale e conkibuire attivamente alla
一
―
―
―
―
―
―
一
―
L'impulso per l'aumento della compettiv e e per I'ingresso nel mercato del lavoro, per
I'inserimento o il reinserimento e I'inclusione, C dato dall'istruzione e formrzione previste dal
POR FSE in raccordo con le indicazioni dalla stesso orientamento della Rogione con gli
interventi nel DSR e negli interventi di riforma del mercato del lavoro. ln particolare, I'Asse lV
―
del POR FSE, delinea l'intsoduzione ddle riforme dei sistemi dell'ishuzione, fomazione e lavoro
per migliorare l'integrazione e sviluppare I'occupabilfta, con una certa attenzione per
I'orientamento.
Le azioni di promozione e degli scambi transnazionali sono coerentemente identificate nell'asse
V, in cui si promuove la cooperazione e lo scambio delle buone prassi tramile progetti per
I'individuazione e la disseminazione di buone prassi, nonche favorisce la mobilita individuale ed
organizzata a fni formalivi.
Tali indicazioni rappreser ano il Eesupposto per consertire la promozione dell'occuPazione,
dell'ocdpabil a, dell'adattabilita, della promozione delle pari opportunita ba uomini e donne,
divontando sbumer i determinanti per la lolta alle discriminazioni n€l mondo del lavoro. lnfatti,
cosl come defin i negli obiettivi pers€guiti dal POR FSE I'accesso alla formazione e la
possibilita di avere un'occupazione ]applesentjano obiettivi fondamentali nefla soc&6 che vuole
favodre I'indusione sociale, riconoscendo le diversiti @m€ valore
favorendo I'accesso all'istuzione per gruPPi svantaggiati.
e non come
ostacolo e
lnollre, tali politiche sono coerenti con lAgenda Sociale 2005-2010 volte a garantire'lo sviluppo
sostenibile dell'Europa', 'con l'obiettivo della Piena occupazione e del progresso sociale,
nonche di un elevato livello di tutela e miglioramento della qual a defl'ambiente'. ln particolare,
con le prioritA dell'occupazione e lotta alla poveda (pari opportunita e societe equa) dentrano la
protezione sociale mirata per favorire e adattare I'cconomia al cambiamento e l'lsEuzione e
formazione
di elevata qua[ta,
accessibile
a tutti Per favorire
l'integrazione sociale
e
la
competitivitA.
tn
'lrernorandtnn 3tfilsbuziorE e la FormaziorE Permsnet e'
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Coanmls*xE dele ComudE EuopeG Bru€Ies'
30,10.2000
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POR Sardegna- FSE - 2007-2013
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3.1.5
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6.
berenza an la *ategia @munit{ia pr
b
sviluppo sostenibib.
ln linea con quanto previsto dall'articolo 17 del Regolamer o del Consiglio 1083/2006 il PO sari
attuato in piena coer€nza con la sirategia euroPea Per lo sviluPpo soslenitile e d€i suoi principi,
contibuendo anche athaverso alcune delle attiv a Previste, in Particolare nell'ambito della
formalone, al perseguimenlo dei suoi obiettivi.
3.2 Strategia di svlluppo reglonale/settoriale
3.2.1 Desqizione delta stategia, degli ob:tettM gbbdi, degli Assi
obiettivi soc,cifrci
priuitui e
degli
Fondo Sociale Europeo sostiene in generale, le politiche cfie contribulscono alla ctescita
economica e allo sviluppo sostenibile dei tenitori, attraverso la qualificazione e la vabdzazione
delle risorse umane, nell'ambito delh st-ategia volta a contibuire alh comdessiYa @esione
e@nomica e sociale dell'Unione Europea.
ll
ln sardegna, i dtardi sEutturali del mercato del lavofo si manifestano soprattutto in termini di
una diso@upazione giovanile e fomminile ancora molto alta. come evidenzialo nell'analisi di
contesto, esistono segnali di riPrese dell'occrlpazione, ma essi sono a]rcona limitati' e
soprathrtto sono univoci, perch6 non riguardano I'universo femminile e i giovani. ll deficit
formativo, in particolare, sta assumendo dimensioni prsoccupanti andre rispouo al resto del
Mezzogiomo, sia con riguardo ai livelli superiori d€lla conoscenza sia in rifedmento all'accesso
e alla permanonza nel sistema defisauzione e ddla formazione da Pa]te dei soggetti Pil)
deboli. una spia inquietante di questo ritardo a rappresentata dalla drammaticite dei dati sulla
dispersione scolastl= cfie inyocano continuita nelle azioni gA awiate' intedenendo:
”
一
POR Sad.gno- FSE - 2007-2013
照 Ю 罐
…
a) per rimuovere le cause
…
―
晏
―
…
…
economicte, sociali
…
e
culurali che impediscono
la
piena
uguaglianza e il raggiungimento dei massimi livelli di istruzione:
b)
.
--
per diversmcare I'offerta formativa rivoltra agli utb"a 16enni, con un coinvolgimento anche di
soggetti tradizionalmente estranei al sistema dell'bfuzbne in grado di favodme l'efficacia in
un'otlica integrata.
dove sta diventando slrutturale una segregazione dlgenereverso la quale si invocano interventi
che devono incidere sulle p€rsone oltre cfie sui sistemi.
I segnali di ripresa, pur contraddittori, che il mercato regionale del lavoro ha manifestato in
questi anni richiedono un ulteriore sforzo nella direzione del sostegno e dell'implementazione di
misure di contesto, attraverso le quali deve essere aocompagnato con decisione il disegno
complessivo di rilancio dell'economia regionale, al fine di ofrire ai giovani e a tufti coloro che
oercano lavoro un sostegno concreto che S tEduca in termini di maggiori opportun e
professionali e maggiore dinamic a del mercato del lavoro.
.
Un'economia che pure incontra al suo intemo le potenzial a per uno sviluppo decisivo deve
assegnare un p€so rilevante agli investimenti sulla conoscenza, ladclove il ritardo di quest si
manifesta in modo preoccupante. Ma l'investimer o deve essere rivolto, come si evidenziava a
proposito della condizione femmin e, ancfie alla pe6ona, nell'accezione piu ampia che e
propria del concefto di cittadinanza attiva.
intsoducono al tema dell'integrazione sociale. I dati
presentati indicano nella disoc@pazione giovanile la causa principal€ della caescita del disagio
sociale awenula negli anni piu recenti, che si manifesta soprattutto nelle zone inleme @n
I'aumento di fenomeni negativi quali I'alcoolismo o il suicidio, e fortJnatamente in misura
minore, la fiequenza dei rsati. Esistono in particolare categorie di emaryinazione dal lavoro e
dalla vita sociale (donne, tossicodipendenti, alcolisti, ex detenuti, disabili Psicfibi, ma ancfie
disoccupati di lunga durata, giovani in drop-out scolastbo) verso le quali occone un'aftenzione
piu accentJata. ta precarieti degli sfumenti di intervento finora attuati impone di agire nei loro
@nfronti con interwnti mirati volti a rccuperarc la dimensione dello svantaggio in termini di
inserimento lavoratirro, conferendo nuova dignita sociale athaverso adeguate opportunfta che
ne salvaguardino anche la componente orfturale e social6.
Considerazioni, queste urume,
cie
questo proposito, e da notare che il fenomeno dell'immigralone, pur in trasfomazione
rispetto alla sua connotazione geografica degli anni passati, pres€nta problematichs divsrse
rispetto ad altre Regioni d'ltalia: di qui la nece$ita di ragionare nei confronti dei cittadini
slranieri che arivano nell'lsola soprattutto ln temini di politiche atlive del lavoro alle quali
devono accompagmEi azioni finalizzate alla \ralolizzazione della loro ilentitl cutturale e alla
presa di coscienza dei loro diritti unitamente ad iniziawe Per I'emersione delle Posizioni
A
inegolari.
I processi di cambiamento chb stanno inyesteMo anche nell'isola il mercato del lavoro vanno
incanalati in una strategia d'intervento che prevede un aocDmpagnamer o adeguato. Questo
implica un'attenzione piu specific€ e diretta al prcblema dell'occuPabil a: fintoduzione e fl
rafforzamento di meccanismi che favoriscano la dinamie della domanda e dell'offerta di lavoro
sono in parte gia stat awiati, ma richiedono uno sforzo ulteriore. Ma F,oich6 ci6 awiene in un
POR Sardegna- FSE - 2(N7-2013
,9
l(itotc autd-ta
.IolCr'E *UlOalOlA
oc
talorrM
DEI 5
aD3oaa^
contesto dove sussistono gravi ritardi relativamente a fasce della popolazione particolarmente
rappresentative, si impone Ia permanenza di strumenti di inserimento guidato che coniughino
adeguatamente il rafforzamento e il millioramento qualitawo delle competenze con politiche
atlive rivolte al sistema delle imprese e all'imprenditoridita, in particolare nell'ambito del Tezo
Setlore.
‖ncorso a moda1la direclutamento del!a fo‐ lavorcl dlreren2iate nspetto a oue‖ e ord nane e__
regolari sta provocando trasformazioni e sconvolgimenli anche nel mercato del lavoro
regionale. La complessitC del fenomeno, pur esdudendo caratterisliche di irreversibilita,
richiede da un lato una vigile presenza degli organismi di gowman@, al fine di tenere sotto
controllo ogni degenerazione, dall'altro fa si cfie permanga il ricorso a politiche di
stabilizzazione occupazionale e di contenimento degli effefti negativi cfie sulla posilone sociale
delle persone possono avere scelte non guidate in un contesto economico e sociale che
permane scarsamente dinamico. L'attenzione da assegnare a tali politiche ha un respiro piir
ampio rispefro all'analisi in termini di occupabil a, e si colloca in un contesto di prevenzione
dell'ulteriore aggravamento di un disagio sociale gia evidente.
L'analisi di contesto evidenzia una pluralita di fattori a cui ricondune la limitata dinamicita del
sislema economico regionale, tra questi assumono particolare impodanza:
--
la forte esposizione alla conconenza intemazionale, sopratutto da pade delle imprese pi{t
piccob che costifuiscono la principal€ componente del tessuto pmduttivo;
-
le persistenti carenze infrastrutturali detla Regione cfie risultano moltiplicate dall'insularita;
la scarsa presenza di competenzs in grado di reagire posiwamsnta alle storture
del
partbolare
gli
imprenditori,
ma
lnveste
anche
molte
fasce
in
sistema. Tale car€nza riguarda
della loza lavoro per ragioni di etA anagrafica, di sesso, o di appadenenza a setlori
produttM in diftcolti.
L'intervento del FSE deve assegnare la dovuta impodanza al ritardo cfi€ l'economia regionale
sconta rispetto alle dinamiche globali che investono i flussi commerciali, nondle nei confronti
delle sfide dell'innovazione e della ricerca. Anche in queslo caso, si deve fiare in modo che la
risposta awenga innanzitutto in temini di adeguamento delle competenze, che deve pero
essere coniugato con I'attivazione di slrumenti di conciliazione e facilitazione cfie favoriscano la
permanenza nel mercalo del lavoro delle mEliori energie e delle conos@nze sulle quali
I'economia regionalo ha iniziato a investire e intende continuare a farlo.
La popolazione in et lavorativa, cosl come il tessuto imPrenditoriale regionale, hanno perallro
an@ra molto da apprendere dal contonto e dallo scambio di esPerienze e di conoscenze: e
perdo di particotare importanza il ricoFo a fome di cooPerazion€ intemazionale e
intenegionale (anche con attre Regioni italiane) per l'impafro che avranno sui sistemi, nonch6
per I'attivazione di soluzioni innovawe nel perseguimento degli obiettivi di politica del lavoro qui
defniti.
Come accennato, l'inlervento sulle risorce umane puo essere efficacemente finalizzato alla
creazione di nuovi e migliori posti di lavoro solo se si insedsce in un contesto di sriluppo
dell'economia regionale del quale si sono negli ultimi anni delineate @n una carta diarezza le
coordinate, riprese sintet :amente nell'analisi di contesto qui presentata. Le diretUici individuate
spazlano dal potenlamento del settore turistico (inteso come aggregato
POR Sard4na- FSE - 2007-2013
dl comparti che
イ0
tEEtor
ItOaOltE
^l
txllta
^rutgllot^
cE
gDloxa
DEUI SAICEXA
comprende anche la valorizzazione dell'ambbnte, il recupero e la promozlone dei beni culturali,
il rilancio delle produzioni alimentari tipiche e Fadilonali, I'adeguamento delle inhastrutture e
dei servizi alla destagionalizzazione dell'offerta) fino all'ulteriore sviluppo d€lla societa
dell'informazione e dell'economia di seryizi che ad essa si ricollega. I bassi indici relativi alla
competitivitA delle merci prodotte in Sardegna confermano infati che le opportunfte di sviluppo
vanno ricercate altrove.
Quanto precede evidenzia lL. linee di interrelazione con le dinamiche di sviluppo del sistema
economico regionale che I'intervento del FSE sulle risorse umane deve prendere in
considerazione. Conseguentemente si ddinea con maggiore evidenza fobiettivo della
rcalizzazione di opportunfta hvorative legate alle opportunita di sviluppo del sistema.
Opportunita cfie saranno colte da un lato favorendo la crescita dei livelli fotmawi dalla scuola
alle esperienze post-universitarie, dall'altro atbaverso politiche attive del lavoro incentrate su
percorsi di inserimento lavorativo frnalizzalt non soltanto al lavoro dipendente ma soprattutto
alla deazione (e alla promozione, intesa come azione di difiusione e ins€minazione) di
imprenditorialitA.
ta
strategia di intervento <fel FSE in Sardegna dunque prevede di affrontare le dinamiche
descdtte concentrandosi sulle seguenti macro-aree di intervento, che saranno su@essivamente
ripres€ e sviluppate n€lla dascrizione degli assi prioritari, degli obiettivi specifK:i e oPerativi e
delts line€ di intervento:
(con riferimento all'asse prioritario 'adattabil a')
-
azioni sulle' competenze possedute dalla torza lavoro, integrate da interventi di
anlicipazione a sostegno della capacita di adattamento dei liavoratori e delle imprese, che
considerino anche il miglioramento della qualta del lavoro:
(con riferimento all'asse priolitario'occupabitta')
-
azioni sulle competenze delle peEone, in accompagnamento all'imPlementazione di
strumenii attivi in temini di occupabil a:
(con riferimento agliasii prioritali 'inclusione sociale' e 'tEnsnazionalfte e
-
I'implementazione
di sfumenli attivi che
fiavoriscano ricadute
ir erregionalftaJ
in termini di
inclusMtA'
complementari alle azioni vohe a favorire la dinamicita del mercato del lavoro;
(con riferimento agli assi prioritari 'caPitale umano' e 'transnazionalita e intenegiondfta')
-
azioni sul funzionamer o dei sistemi per favorirc lo sviluPpo delle capacne e
h
dinamicita
del mercato del lavoro, rivolgendo particolare attenzione all'integrazione dei sistemi
dell'isfrUzione, dela formazione e del lavoro; azioni volte al miglioramer o delle comPetenze
dei formatori nell'ambito delle nuove tecnologie al fine di aiutarli a modifcare le tradizionali
metodologie di insegnamento sempre nell'ottica di favorire l'apprendimento nei discenti ed a
diminuire il tasso di abbandono scolastico.
(con riierimento agli assi prioritali 'occ{pabina' e'capitale umano')
-
azioni cfie favoriscano
la
crescita qualitativa del capitale umano
e
inck
ano
sul
funzionamento dei sistemi della ricerc€ e dell'innovazione
POR Sadegrra- FSE - 2007-20 I 3
イ′
照 Ю 腋 ―
…
N●‐ ●●
…
―
・
…
…
Con nfe‖ mento a‖ 'articolazlone de‖ e reaha temtOna‖ vers● :e quali i: programma nvo:ge
un'attettone nuova"spetto ai passato,si evldettno alcune speclntt al:'intemo dei contesto
tento"ale che si ё de:ineato: esiste un problema dttso e signmcativO di innaL"mento de!
!ive‖
o diistlone dena pOpolazione,evldeMato ampiamente ne‖
ne‖ e
'ana:isi di contesto:tuttavia,
pro宙 nce dove ё assente una snttura universia"a gli stmment diintervento per co:mare
questo gap devOno accompagnarsi a una logし
di● omplementa● ela
con quanto satt atuato in
―
¨
繭
gamento che favonscan。
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foFnaaOne:pn
in
generale,l'intera
offeda
fornatva deve essere
「 accesso dei gbvani a‖
pensate anche in terrnini di ofFerta di serv12u infOmatlvi e di col:●
…
…
"pensata
nei terrn:ni
indicat,a sopratuto
ttnmentO
a:le
'0"stanese,de‖
'Og‖ astra,de‖
de‖
Provlnda dicon
Caわ
oni← :g:esias
zone lntenle del Nuorese,
Ancor piむ in generaie,:'intera ofFera di serv7i"vo晰 sopratutto a‖ '。 ccupabi:10 e a11'indusione
sooale deve essere fonnulata con un atento nfenmentO al contesto di sop● o山 n21atO: si
pensi ai Centn Se― i peril Lavoro,soggettl pptagonisti de::a ttbnna dei servlzi per:'irnplego e
anche alruolo che essi eserderanno ne‖ '面 entamemo de‖ e persone svantaggiate
Se ё vero che esiste,∞ me ampiamente argomentato,una vocazione tu"曲 鍮 dtttsa che va
shltlata in utte le sue poteMbl鯰 ,l attdbnto chlao che utemo"。 anOOla questa vα洛漁)ne
secondo modalm e spα 浙 配 propie:dO impllca:a necesstt di pensare an“ g‖ intervenl di
pO!mche a籠 ve de:lavoro in fu面 one dita“ spe― :di qui:,importatt diindhduare intervent
egate
fomatu miratl su ta‖ spec― temk蒲 a‖ (ad esempio,distinguendo l曰 cornpetenze∞ ‖
deme
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an∞ ra tese a‖ a vabセ zЙ one de‖ a blodiverstt dei te面 わ‖)di qui anche la necessta di
programmare azDnitese a Favonre lo s宙 :uppo imprendlo“ ale in sintonla con g‖ esempiね 簡
La Rogbne Sardogna htende promuovere‖ p"ncipib di pa"oppomntt amversO una
strategia che∞ ntelllp‖ intervenl smttura!mente insenti ne:le a210ni previste dal Pqramma
Operauvo,basata,da un:ato,su una logca di malnsream"che∞ nsenta di● ●g‖ ere:a
pluralita di bisogni delle persone che vlvono sluttoni diverse di dispana,da::'ab,su inし
che possano dare dsposte a bisogni
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nfenmentO a:le pa"opportuntt di genere,in dasctlno deg‖ Assi preMsu ne:prOgramma
operaJvo ven prestata aten」 one a m● :10rare:e∞ ndi」 oni di vna e dilavoro de:le donne,a
garantire a:le stesse i'accesso a: me“ ■■o de: lavoro e a promuovere la pattpa210ne
femmin‖ ea‖ aα uゴ one di a籠 uぬ
soclo― rlomtte
Tali obiet市 i dovranno essere persegu‖
amversO a2iOni in grado di assicurare un'effe価 va
co雨 :iazone ta e… 2e perSona‖ e iavorabve di donne e uomini e la prorlozlone di una
●ondMsione ta igenen de‖ e responsabi1la fami‖ an
Con dfedmento ai pnndplo di antdis節 minazlone(arL 16 de!Regolamento 1030006),la
deinlz10ne e attunフ
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lle degh interventl prevedぬ dei cnteH ati a garanure‖ nsedttento ne‖ a
vna sOclale e:avorattadei soggetti a plo forte dschio di esduslone
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2ln7-2013
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vantaggio delle iniziative che favoriscono le pari opporluniB e h non discriminazione.
La stralegia illustrata si ricollega a quanto evidenziato nelle Linee Guida per la Crescita e
I'Occupazione, cosl come negli Orientamenti Strategici per la Coesione, dove il Fondo Sociale
Europeo i indi€lo esplkitamente @me lo strumento finanziario principale a sostegno della
SFategia Europea per I'Occupazione. Visibili sono anche i legami con il quadro rappresentato
――――
一
―
―
―――――da‖ epntt
delL2o:lundLC-04ne
_____
Gli obieftivi generali e specillci dell'impianto shategico degli interventi sulle risorse umane qui
delineati sono quelli fatti propri da tutte le Regioni del sistema-Paese e evidenziati nel Quadro
Strategico di riferimento Nazionale. ll Documento Strategi:o Regionale evidenzia invece le
specificitA dello scenario regionale e delinea le notevoli differenlazioni in termini di intensfte
degli interventi che la Regione Sardegna ha individuato. Particolare attenzione viene percid
invocata dalla situarone di regime transitorio della Sardegna (phasing in), cfle evidenzia un
ritardo di sviluppo dspetto alle altre Regioni del Paese collocate nell'obiettivo Competitivita
regionale e occupazione. Soho pertanto contsmdate nella pres€nte strategia alcune tipologie di
azione specificamente mirate al recupero di tale ritardo, sopftlttufto in favore del rafforzamento
delle capacfla di govdnance da parte dei sistemi, in visla del rGcuparo di alcuni fenomeni di
esclusione legati ad esemdo alla dispersbne scolastica, noncfie al rafforzamento delle azioni di
alta formazione ir ese @me interventi sul capitrale umano. La spedtca attenlone dre qu€sta
Regione intende pore rrerso I'imprenditorial a e esplicitata da un lato nel particolare favore
verso intervenli di creazione d'impresa finalizali all'occupabilita, dall'aluo a garantire ogni
collegamento fta la ricerca tecnologk= e le sue applicazioni all'impresa. ll rafforzamento della
ricerca e del trasferimer o tecnologico alle imprese e possibile, infafri, non soltatto aumentando
le risorse fnanziarle disponibili, ma ancfie valorizzando le caratteristiche dei centri di ricerca
attualmente esistenti nel tenitorio regionale (Distretto Tecnologico della Bbmedidna e delle
Tecnologie per
la Salute nell'area di Cagliari e Pula presso il Parco Polaris; Centro
di
eccellenza interdisciplinare per lo sviluppo della ricerca biotecnologica e p€r lo studio della
biodiversita defla Sa]degna e dell'area meditenanea dell'UniversiB di Sassari; Centro di
Neurobiologia ddh dipendenza presso l'univeGitA di Cagliari), in particolare sfirEendoli a
puntare sulla ricerca applicata per facilitare in tal modo il conseguimento di un eftcaco e
sempre proficuo collegamento tra la realtb imprendito.iale sarda e i poli di dcerca. ln particolar
migliorare la basmissione dei saperi dell'innovazione alle imprese
incenthrando, ad esempb la coslituzione nelle universita, di centri ctte le colleghim all'industfia,
sul modello dqli lndustial Liaison Offte' sifuati all'intemo delle strutture universitarie,
modo
si
tratta
di
promuovendo s{age per laureandi o dottorandi presso imprese pcr favorire illrasferimento della
tecnologia alle imprese, owero finanziando progefil di ricerca da re8,lizarc presso centri di
ricerca o imprese pdvato ancfie allo scopo di owiare al proHema evidenziato nell'analisi di
contesto, della debolezza degli investimenti privati in ricerca e sviluppo.
Si precisa inolte cfie nel perseguire le linee stEtegiche qui defnite, l'azione del FSE in
Sardegna sarA svolta secondo alcuni principi basversali all'inlero assetto programrnatorio
attualo nel sistemaJtalia:
-
il rispetto del partenariato inter-istituzionale, coinvolgendo fin dalla hse di programmazlone
le parti sociali o gli altri attbri rilevanti; atbaverso un apposito tavolo di lavoro, convocato
d'intesa e in sinergia con le omologhe attiviB poste in essere nell'ambito del PO del FESR;
POR Sardegna- FSE - 2007-2013
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!'attenzione ai p‖ nclpi trasversa‖
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de‖ 'azlone
comunlana,qua:i!e pan opportun10 di genere:
la va!on77n2one dei ta:enll e de:le energle creative giovani‖
; :a tensione versO processi
indus∼ i:rattenzione a‖ e dlrerenze e a‖ 'intercuttura:la::a caplalレ zazione de‖ e oppoltunna
Ofrerte da:le nuove tecnologiei l'atteMone all'integrazione nei processi internazionali:
rapp:icazione operat va di standard di qualta:
― ‖rlcorso a m些壼堅産 Om_enee
e ttPrent dpol¨ e
Vabta210ne,9ual smment
chiave per la trasparenza, la conoscenza e il riorientamento delle politicfte e degli interventi,
individuati su scala regionale, ma inseriti ln un sistema definito a livello nazionale;
in linea con quanto previsto dall'art. 17 del Regolamento del Consiglio l0E3/2006, il PO
sara atfuato in piena coerenza con la strategia europea per lo sviluppo sostenibil€ e dei
suoi principi, conbibuendo ancfie attraverEo alcune delle attiv a previste, in particolare
nell'ambito della formazione, al perseguimento dei suoi obiettivi.
111国磐
重麗審ヨ国嚢璽國麟Ⅲm■
-
‐│=
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a)
svtuppare siste.nl d furm@bE co.rlinua e
sderEre taddabfitl dd bwrato,i
b)
far,ortue
c)
finnovazidE e b p.Ddutirrfle aitrs\reGo
una migliore organEzazixE e quaIli del lavoro
€)
:●●●‐
gEstixE dei cdnt*ln€rli. Fqnuorere la
fmpc.dnoriditi
aum€ntlG h regolsriiA, te4lki€ea b qualiti e
find(livitt de} idrhziri
d
merEato
dd laylro
attuaG polili.fie dol lgtoro aflive e pr6rE rtive, con
particolar€ atlen o{E C-ntegGzirie dei migranli
ecdiamedo auivo, 8l
nd mercato dd bvg.o,
ali
hloro autoiomo e C'awio d€le hprese
Arrn€nlaE e mElorar6 le
compeGflz€ pe. aurantarc e
0
miglio.arc l'ac.€sso dole dorme al'ocdpaziorE €
.UlIIe b dispariti dl gerEP
ur'eco0omia crtg der,e
coglbr9 nuore opportunitA di
g)
svibpparg FrEo.sl k{agrati e migIol-a E il
(,e)ins€rtn€nto lftqsliro dei soggeti svsntagdali;
cdnbatrorB ogal iqma d &crinl.razixE nd
mi.rbrarB i pGli d lsrqo
h
wiippo
b::0
6vilrpp€rc poEtiirp e Eervin pcr fadkipaziorE e
compeGlirrli e
d)
ハ割
===、
●●●upabll餞
“
lll lnd6lo.re sodde
mercato dd br9ro(h 'cfiTeterlze' potsnoo
esse|E eventuatns'lb dp.€5e nolle atwitA)
h) daborarooo
e inEodrzirE dole iito.me dei
listerlli dl i!trrdoaE, roamazinE 6 hroro peJ
mtlbrarrE l"nfeg.azrorE e sr{uppa.e
f o..up.biitl, con paitcolarE stterEione
aforbntamedo
i)
l)
auncr{a.e la padschszk E lle epo.lun a
fomatiw luEo tutto l'arco dola vila e innrlzarE
liveli di apprErdhor{o e @nGeenza
cre€zixE di reli b. urrE Eita, oeffii
rc{idogij
i
M Crpllale rnano
di
islfhzirllab coar
padbolaE attendono a[a prqrozbne dela raerca
riaDrca, moado paodutdrro e
e del'kvErrazkhe
POR Sardegno FSE - 2007-2013
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m) p.qnuo€e h
iniziathre e
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,EafzzirE e b svnupoo di
reti Eu
Easnazir|ab, cdr
bse hteregirrale e
Flicdse denztuE
allo
scambb .rele bqo.E pratidE
n)
3.2.2 Npartizhne
migliorarc I'eficada e leficierza dd P,og.ahmi
Operativi atFav€.so ab.i e shrne.rti d srppoflo
delle categarie di qpesa
Suddivisione indlcawa del confibuto comunitario del Programma Operawo p€r cat€oria: Temi
priodtari.
raberra
dl cur
A|lrrrnto doll'.d.tLblllta del LrDrdorl, doflr lrnFEG. deg[ hPllrd]loil
ing6je; fqmaroru e
adatrabfi
i latsato.i per trrglo.aD la lo.D
FDmoztxE d€tlmprerdno.iaiE e
servizl per
i ai canbiarnedi:
Svfl[ppo di sorvU sp€dfid p€. locsfaaixt9. la lo,mgzbll€ e
GdegrE h com€€do.E Grh la fttuetazixE dd s.dori e dele
mplese,o―
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di !B erc sd mercato del lalqo g Fr .l,Idlar€ b vita
al serrin di
Uustiva e pawa, aO cern,,il f&inado f@
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IlgllorarE llnduslons sodafg dei gnDd sY8lrtagglt0
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POR SordeEM- FSE - 2007-2013
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per aumeitarE la FrtedpazixE allstrtei,le e
pe[naneite, arEtE atha!,erEo Fovyedtrlc.ld hle€i a ri'(,re
tatbaidono scoladico. la s€qEg,azione d gerEG .ispetb ane maE b
€ ad awnentrarE l'acc8sso al'rsiruziol|e e ala iomszione htslale,
att-arErso
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brmzirE pd&urGa (lci *;eroato.i,
Prunuovrra lr{rtllvc e rad au baEa larElEglonaL
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Farlsndo.lalc
pati ed ir*ziatiw attsarcrso le mes-ta
modto.aggb e b y"lrtpirre dd p,ogran r|a a lv€{o nazirnalc,
iE(imab e l@b, b €pecly DuEiDg rlefstn azime d€I€ poEltdE 6
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Ilg|lolrlr fefrcacL
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shmtand di ruppo]to
3.3 Speciflcma aggiunぜ ve dei FSE
33.f Coeren2a e¨η麟赫
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La sopra delineata ntegia regiona:e per!a prOgramma2iOne 2007毛 013 del FSE ёfondata
sug:i orlentamend comunita1 2005‐ 2008in matena di mpa」 One quaii s● ЫI‖ da‖ a Dedsione
de:Conslgib de:12 1ugilo 2005(2005/600rCE)
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oお ntamenu s… d numera‖ da:17a124 del:a summer画 onata D∝ ガsiono― iИ ∞ mpresi
ob闘 M e i paramptt di nfemmento nsmu ne‖ 'ambb de:la ntegh[uropea per
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Le stesse raccomandattoni che‖ Conslg:b ha fomalレz帥oa:Goverlo la:lano pnma che
avvenisse i:nlancio de‖ a Strategia di usbOna(14′ 10厖004)re:atVamente a:l'atuazione de‖
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al"uardO dlevare∞ me
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pol憩由 e αttupazlollaF,sono state debmmente cOnsiderate Siね
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Cettne de:Programma divenendo obieri"reg輔 li per ia programmazlone 2007‐ 2013 de:
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Inblo de:le atuvln innovatve del FSE:a Regione potra inanzbre quelle operazioni che
puntando al poten2iamento dd:'mpato deg‖ inteⅣ ent in un dato comestO,promu● vono ed
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FSE-2007-20′ 3
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cambiamento, di tipo radicale o incrementale, sostenibili nelle politiche e nelle prassi ordiMrie.
Tra le attivitA innovative possono essere @mprese:
-
esperienze nrcve o t'atle da alt contesti, proponibili per la prima volta
considerato, anche relativamente a modelli e procsssi di govetnatwei
-
attivfta che incidono sulle componenti di processo, procedimento o procdura, sviluppando
-
azioni che mirano, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie, a rcalizzarc prodotti e
servizi nuoyi, relativamente agli obiettvi, ai contenuli, all'organizzazione, alla m€todologh, o
i
in
quello
alla loro fruibilita.
Aulor a di Gestione, come disposto dal Regolamento (cE) 1081/06 sceglie i temi in un
contesto di partenariato, definisce idonee modalfta di attuazione e infoma il Comitato di
L
Sorveglianza in merito ai temi prescelti.
e transnazionali, l'Amministrazione si impegna alla
vigilanza sulle operazioni finanziate affincfie esse non beneficino contemporaneamente del
Nell'attuazk ne delle azioni intenegionali
sostegno di atui programmi transnazionali comunitari, in parti:olare di quelli op€ranti noi sefroti
dell'isfuzione e della formazione, come disposto dall'arl 8.2 del Regolamento (CE) 1081/06.
Ove necessario, l'amminist'azione potrA awalersi dd suppolto della Commissione europea ed
eyentualmer e dei responsabili nazionali del programmi sopra citali.
3.3.3 SinelE,ia tn il Prognmma
e il Pt9gnmma oryntiw nazknale'Azionidi sistema'
La sineeia ira POR e PON trova il primo riscontro nel processo di elaborazione del Programma
operativo nazionale, cfie ha visto I'indMduazione condivisa della sHegh, degli obiettivi e delle
linee di azbne, ed un significawo passaggio anche nella consultadone da parte delle stuftlre
incaricate delia Valutarone ex ante del PON, delle AutoritA digestione deiPOR ob. CRO.
il
metodo seguito nella fase di programmazion€ Foseguira nel
Comitato di Sorveglianza e il Comitato di lndidzzo e Atfuazione (ClA), sedi per il confronto e il
raccordo t-a le Auiorite di Gestione dei gogrammi nazionali e regionali. .
Nel co6o dell'attuazione
I temi pi0 rileEnti per il miglbramento e rafforzamento dei sistemi e ddle politiche di istruzione,
formazione e lavoro sono gia oggetto di hvoro congiunto su piu piani:
-
tavoli nazionali tematici appositamente o formalmente cctituiti in rBhziono a sp€dfiche
tematche (ai quali partedpa in genere ancho il partenariato soclale), ctre operano scelte ed
assumono d€cisioni condMse:
-
tavoli tecflki cfie efiettuano un lavom istrutbrlo e proporEono soluzionl tecnbhe.
Analoghe procadure
e
strumenti potranno essere successlvamer
e attvati nel cotso della
programmazione.
ll
Programma Operawo accompagna qu€sti processi
e ne garar isce coerenti
modal a
attuatve, in parlicolare sui seguent ambiti:
-
POR
slsteml s sewH per ll lavoro. ll quadD di riferimento dell'attuazione di tale ambfto e
rapFeser ato dal Tavolo tecnico sul Masterplan dei servizi per l'impiego, ehborato
Sardqna-
FSE - 2OO7-2013
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congiuntamente da Ministero del Lavoro e Regioni; si iratla di uno strumento di verifica e di
monito{raggio qualitativo sull'altuazione della riforma dei servizi per I'impiego;
-
standad professionali e fomatM e certificazione delle competenze. ll riferimento C
Eppresentato dal Tavolo Unico nazionale - originato da un progGtto interregionale
promosso nel priodo 2000-2006 - cui partecipano Ministero del Lavoro, Ministeri della Pl e
dell'Universfta e ricerca. Regiooi e padi so&liincadcato dellaloFh.ziooe detsistemadi
standard minimi. ll Programma operawo regionale sostiene lo sviluppo di un sistema
regionale di standard professionali e fomativi e di cedifcazione delle cornpgtenze, @erente
con le linee del tavolo nalonale. Il slstema degli standard e di csrtifcalone delle
competerze sara sperimentato sul teritorio regionale entro un anno dalla sua definizione e,
in caso di assenza di problematiche particolari, introdotto pienamente nell'anno successivo.
'
-
formazlone continua. L'Accordo siglato tra Ministero del Lavoro, Begioni e Parti sociali per
la rcalizazbne di un sistema di formazione continua integrato e non @n@rrenziale,
comprensiyo dei fondi interprofessiomli, prefrgura la necessitA, fin dall'awio della
programmazione 2OO7-2O13, di una regia nazionale e un'analoga regia regionale volte a
dialogare e garantire la complementafia degli interventi
-
accfedltamento delle stlutture fomatve. La formulazione di un nuovo sistema di
accreditamento delle stsutture formawe e bgata alla condivisione di nuovi criteri su un
apposito Tavolo nazionale che vede la partedpazione del MLPS, dd MPl, del MUR, delle
Regioni e delle Parti Sociali. lt programma operawo r€ional€ sostiene il perfezionamento
del sistema in coerenza con quanto oortco.dato a livello nadonale entso sei mesi dalla sua
definizione.
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tudqru-
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2(n7-2013
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4.PR10RITA D':NTERVENTO
4.l Assei‐ Ada‖abi:ma
イ.′ .′ α 力 鰤 ″s“ 鰤 b′ o operafrw
La Regione Sardegna, in linea con le considerazione espnesse nell'analisi di contesto intende
perseguire afl'intemo di questo Asse, i seguenli obiettivi specilici, dedinati come segue in
diversi obietlivi operativi:
a.1.
migliorare, attraverso interventi di qualilicazione delle compe{erEe, la caPacita di
adattamer o dei bvoratori:
a2.
miglioEre le capacita di intervento del sistema di fomazione continua in un'ottica di
maggbre efrcacia della programmazione e maggiore intsgrazione degli strumenti
dbponibfli;
b.1.
pDgrammare e implementjare fufili2zo di fome organizzati\re, sEumenti e sistemi
cfie favoriscano la conciliazione tra vita lavorativa e vita famil'lare (accesso al
lavoro, alla formazione, ai Percorsi di cariera e alh mobilitA profession€de):
b2. migliorare h sicurezza e la sostenibilfte ambientale sui luoghi di lavoro;
●.1.
muliorare la capacits di adattamento degli imprenditori 0n Particolare, titolad di
PMI) con riferimento alle sfide dell'innoYazione e alle trasfomazioni indotte
dall'intemazionalizzazione dei mercati anche attraverso la facilitazione dell'accesso
agli incentivi
c2.
promuryerB, sostenele e lnq€mentare seMl spectfici di formazione e
accompagnambnto per i lavoratori nei contesti di ristrutturazion€ aziendale e
settoriale.
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2007-2013
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4.1.2 DesclrizbrpOalle valutazioni effettuate sulle politid}e regionali, di adathbilitl e di accrescimento dette
comp€tenze dei lavoratori, emerge che negli ultimi anni la Regione ha linanziato interventi di
formazione @ntinua, sla con il FSE che con altre fonti di finanziamento, non mirati su specifici
taryet di ui:ensa e strutturati s€condo metodobgie fomative di tipo tradEionale. Cio ha
comportato un impatto non soddisfacente della politica adottata che ha prodotto rtsultati di
.
rilievo esdusivamente sulla fascia 'intermedia' dei layoratori. Si puo conseguentemente
afiemare che i temi legati afl'adattaulita e all'imprendiloriafta hanno dato risultati discontinui, e
necsssitano di un piir mirato e ulteriore sviluppo cfie tenga conto anche delh necess a emersa dall'evoluzlone del contesto socio economi@ regionale, nazionale ed europeo - di
prcmuovere slnergid tra ahla fomazbne, innovazione, ricerca e imprese.
I su(Eeui plosupposu indirizano la strategia regionale clre sarl mirata a creare
un'offerta
accessibile, che abbia a rifedmer o un mercato pii, vasto e situazioni di eccellenza, tenendo
conto delle vocazioni e delle specificitA teritoriali. Si intende quindi lnvestire s€riamente
nell'economia della conoscenza, potenziando da un lato finvestimento in innovazione di
proccsso, di prodotto e organizzawa, anche stimolando la nascita di nuove imprese, dall'atbo
rafiorzando l€ competenze (bgli lmprendilori, dei manager e del lavoratori. Allo stesso lempo, e
in misuE uguale, deve essere potenziata con opportuni ir erventi di sistema, l'attitudine delle
POR SarZea― FSE‐ 200み 20′ ,
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imprese verso forme organizzative che possano garantire la conciliazione tra vita lavorativa e
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Tab sfategia sare supportata da un sedo liavoro sulla cerlificazbne delle competenze che
dowanno essere spendibili sul mercato del lavom regionale, nazionale e bansnazionale, con
cons€uente maggbre atlrattiv a della formazione continua, nofl€fie dalla promozione di
raccordi ta programmazione regionale e fondi interprofessionali, an€fie attfayerso sedi di
it prlrno accorOo con le p"artl sociati
sun'utilizo d€i fondi interprofessionali.
ll principio di pari opportunita infomera ftrfli gli interventi previsti dall'Asse e volti, in parti:olare,
a:
-
sostenere gocessi di organizazione del lavoro, anch€ in accordo con le parti sociali,
attraverso forme di incentivalone e di [email protected] alle imprese cll€ decidono di
attivare brme di flessibil a degli orai e dell'organizzazione di tipo 'tamily friendr;
-
erogare assegnl di servizb (vou€her-convenziono per favorire l'accesso, la permanenza nel
mercato del lavoro e facilitare h progrossione di caniera delle porsone con caricfii di cura:
-
sosten€re progetti specific'i, ancfi€ sp€rimentali, p€r contaslare la segr€gaziofle orizzontale
in futi I percorsi di formazione, per rafiorzare I'inserimento delb donne h prdessioni brti e
spendiHli;
-
rafrorzars la capada di permanenza sul mercato delle donne, atlraverso azioni sinergidE
tra alta brmazone, innovazione, ricerca e imprese;
-
sosleneG interventi finalizuti al riconoscimer[o dei titoli del ciuadlni e delle cittadine
st'anier6, al fne di vabrizzarc Ie loro competenze e favorire il lom ingr€sso nel morcato del
lavoro;
-
sviluppare azioni di sostegno alle imprese femminili, per ftonteggiare le maggiori diffcota
cfie incontrano le donne nella stiabilizazione occupazionale.
4.1.3 Aftivfte
Per il cons€guimonto dei suddetti otiettivi saranno attuate dive6€ iipologie dl azionl, ancfie
integrate tsa diloro, fa b quali si indlcano, a titolo non esauswo, le s€guenti:
....,,|.]
Percorsi fomawl per lavoratori (inc'lusi gli apprendisli)
motiliti formalira (boEe di studio, voucher, etc.).
e
incentivi alla
PercoGi fo.mawi specifi<i per operatod che si occupano di formazione
continua.
Azioni di sistema volte a implementare strumenti di analisi del fabblsogno
brmativo .Wionale, con I'intento di metterc a punto un sist€ma di
osserEzione dei cambiamenli e delle tendenze nell'organizzazione del
POR Sardegna- FSE - 2lN7-2013
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in grado di sostenere I'innovazione e di permettere alle imprese di
i mercati e introdure mutamer i nell'organizazione del layoro
tali da consentire maggiore competitivita. lnoltre al fne di verificare tali
monitoratre
sistemi verranno poste in essere azioni di monitoraggio e di valutazione.
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in comab."函 One∞ na施吟 regloni m‖ ane
P€rcorsi fomawi per imprenditod, collegati a progetti integEti desiinati alle
PMI per I'acquisizione e l'utilizzo di competenze dirette a sostenere processi
di intemazionalizzazione (azioni di formazione, di sostegno a progefti di
62
sviluppo, di maJteting, di sostegno all'oeort, etc.).
Percorsi integrali destinati a layoratod coinvoru in contesti di ristutturazione
aziendale. (azioni di formazione, anche attraverso voucher individuali, di
orier amento, di reinserimento layorawo), sostenuti con apposlti incentivi
64
alle imFese.
Azioni di sisteme lntegrate per I'accompagnamento dei lavoratori coinvofri in
contesti di ristrutturazione aziendale. Queste azioni pobanno essere
rcaliz,ale anche col ricorso a progetti intenegionali in collaboralone con
altre r€gioni italklne.
62
Percorsi int€grali deslinati a lavomtori assunti con contratti di lavo.o atipici ai
finidella slabili'-i.ione occ pazionale anche con incentivialle imprese.
64
lncentiyi alle imprese per prcmuovere la compelitivita e I'imprenditorialitA
per migliorare la capacfta di adattamento degli imprenditori e salyaguardare
posti di lavom
62
Azoni di vabdzzazione del . capltale umano atlraverso la formazione,
qualificazbne e specializzazbne d€lle competenze professionali al fine di
62
favorire la diftrsione della propensbne all'innovazione
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I b€neficiari del suddetsi inteN€nti saramlo prevalentemente Province, imprese, oeanbmi
formalivi, soggetti dsstinatari nel caso di assegnazione di \roucfior e brroni indMduali.
I soggetti destinatari degli intsNenti saranno: lmpr€s6; imprenditori; lavoratori dipendenti e
aulonomi; lavoratod destinatari di ammorlizatod sociali e con contratti di lavoro atipici.
POR 5レ Zc8,″ ―FSE‐ 2ω 7-20′
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,,trffi.
4.1.4 Complementarbtd tra fondi struttunli
Al fine di aumentare I'emcacia degli interventi programmati, in un quadro di coererEa con la
strategia regionale complessiva e con le condizioni previste dal POR FESR, I'Autorita di
gestione FSE,poffi fare ricorso al principio di complem€ntarieta tra i fondi strutturali di cui all'art.
34 del Reg. (CE) 1083/06 e finanziare azioni che rientrano nel campo di interyento del FESR,
nei‖ mtt e alle condizloni∼
ip"viste flno ad un massimo de:10%del∞ nmbdO∞ munL"o del
presente asse prioritario, purch€ esse siano necessarie al cofietti svolgimento dell'operazione e
ad essa direttamente l€gate.
4.1.5 Sinergie
an
athi FoNi e stumen{ frnanziai
Le politicfie regionali, di adattabiliti e di a@rescimento d€lle competenze dei lavoratori attuate
con il FSE saranno raccordate con gli interventi previsti dal FESR, in particohre con I'Asse I
'Societa dell'lnfomazione', l'Asse lV'Ambiente, AttrattiviE Naturale, Culturale e Turismo' e Vl
'Competitiviti', nei casi in cui questo preveda I'attivazione di paccheti inlegrati di ageyolazione
per imprese coinvolte in procossi di innovazione o riqualificazione aziendale e con gli interventi
di formazione previsti dal Piano di Sviluppo Rurale, a beneficio dei GAL e dei terdtori inseriu
nelle aree LEADER.
ln relazione alla piena entrata a regime dei Fondi paritetbi interprofessionali per la formazione
continua gestiti dalle Parti Sociali, saranno definite, d'intesa con il livello nazionale coodinato
dal Ministero (bl Lavoro cui e affibuita una funzione di Wilanza sull'operativ a dei Fondi,
specifiche sedi di confonto con gli Enti gestod con I'intendimento di proseguire l'operazione di
messa a punto e impl€mentazione di un sistsma nazionale p€r h fonnazione continua clle ancfie attrarrerso differenziazbni in temini di prio.ita di interyento e categorie di destinatari sappia fare fronte alle esigenze dl costante adeguamento dells competenze professlonali dei
lavoratori e delle imprese italiane. fuialogamente, per l'apprendistato, in continufte con quanto
awenuto nella programmazione 200G2006, andranno ricercate forme di raccodo con gli
interventi sostenuti da fonti finanziarie nazionali (Legge 196/97, Legge 30103 e relativi decreti di
attuazione) assumendo quale obiettivo condiviso la definizione di un'offerta formawa che
assicuri una copertura tendenzlalmente universale ai giovani inseriti al lavoro a mezzo
dell'islituto conb-attuale, gia aftuato, in parte, con risorse statali (attraverso voucter destinati agli
apprendisti del settore artigianato) e con rlsorse r€gionali (attaverso voucher deslinati agli
apprendisti delle piccole e medie lmEese).
4.1.6 Ricsso a stunanti di hpegneria finanzi ia
ln relazione all'Asse 'Adattabil a', fAutodta di geslione intende rlconere all'utili?zo di stsumenti
di ingegneria finanziaria previsti aisensi del'ArL,l4 del Reg. Gen. 1083f2006.
.
Nello specifico, ferino restando ultoriori posslblli ricorsi agli strum€nti di ingsgneria finanziaria a
valere sull'Asse, la Regione istituisce: i) il Fondo PISL
-
POIC (Fondo. di ingogneria finanziaria
per l'attuazione del Progetto lntegrato di Svlluppo Local€ (PISL) e del Progetto Op€ralivo per
I'lmprenditorialitA Comunale (POIC) FSE) @sl come previsto e disciplinato dal Regolamento
(cE) 108312@6, atli{,li 44,56 e 78 e dal Regolamento (CE) 1828/2006, ani@li 44, 45, 46; ii)
POR Sardegna- FSE - 2007-2013
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#.,ffiFondo di 'finanza indusiva'per facilitare I'accesso al credito (anche inteso come garatrzie e
ndejussioni) ai sensi dell'arl 44 del Regolamento CE n. 10832006.
-
ln nlerimento al Fondo PISL POIC,
quale soggetto gestore del Fondo.
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Regione individua un'islituzione finanziaria che agisce
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4.2 Asse ll -
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4.2.1 Obiettivi specifici e oryrativi
La Regione Sardegna, in linea con le considerazione espresse nell'analisi di contesto intende
perseguire all'intemo di questo Asse,i seguenl obieF曖 l spe(前 d,dedinal come seque in
diversi obiettivi opera{ivi:
d.1,
sostenere azioni tese ad assicurare il coordinamento delle politiche del lavoro e per la
qualifioalone del sistema regionale dei servizi al layoro;
d.2.
migliorare la govemance e la capacfte di intervento degli operatori del mercato del
lavoro.
e.1,
promuoyere opportunfte hvorati\re per disoccupati e inoccupati;
e2.
promuovere opportun a hvorati\re specificamente rivolte ai lavoratod migranti;
e.3.
promuovere
e sostenere I'imprenditorialiti e h creazione d'impresa quale politica
attiva del lavoro;
e.L
valoizzare le competenze e le conoscenze dei lavoratori anlani nel mondo del
lavoro;
e.5.
promuovere la stabilizazione dei lavoratod_con conFatti atipici.
憫 僣
promuovere opportunite hvorative specifiche per le donne disoccupate e inocdpate;
incentivare la conciliazione della vita lavorativa con la vita familiare per donne e
uomini con carichi familiad.
POR Sordegna- FSE - 2OO7-2013
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4.2.2Dewizbre
I rilievi emersi dall'analisi ddla situazione delle politiche sull'occupazione hanno evuonziato un
forte ritardo nel sistema dell'inconfo tra domanda e offeria di lavoro in Sardegna, cfie solo con
I'awio di importanti riforme, si e iniziato a colmare. ln parti:olare, @n I'awio dei nuovi servizi
per l'impielro, la Regione si e dotata di strumenti adeguati volti a favorire finconto tra domanda
e
offiefia
di lavoro e per la
g€stione delle politiche d€l lavoro. Devono quindi essere
implementati e sostenuti nell'assetto che si 0 andato delineando, i Centri seNizio per il lavoro, e
su di essi deve essere incenFalo €ni sforzo teso a miglioiare le azioni di inserimento e di
reinserimento nel mer@to del lavoro dei giovani, i disoc@pati di lurEa durata, i lavoratori
anziani, le donne, e in generale tutti i soggetti svantagglati che richiedono interventi di
accompagnamento, orientamenb, fomazione e albe fome di sostegno.
Sul versante della formazion€ professionale, i dati relativi agli allievi cfie hanno terminato i corsi
esprimono le soguenli eslgenze:
.
.
la necessita di un'analisi punluale e sistematie del fabbisogno formativo e dell'attivazione
dei collegamenti strutturali cfie la programmazione dell'ofierta formativa ridliede;
la riqualifcazione della stessa offerla verso l'alto, con la Previsione di interventi collegati ad
altre misure di accompagnamento, ancte impostali prwalentemerte su comPotenze di
livello medio-alto:
. la concentrazione
d€gli lnterventi su azioni cfie mirino
a
sostenere
la
creazione di
imprenditorialfta:
-
la previsione di
aloni sp€cifiche e mirate verso soggstti svantaggiati;
一
ω
POR
Sodegio-
FSE - 2007-2013
.
l'implementazione
di un sistema per la cerlifcazione delle competenze cfie abbia
una
valenza non soltanto regionale ma anche nazionale ed europea.
ln linea con quanto previsto dagli obiettivi strategici e operativi dell'Asse, le pari opportunfta
troveranno attuazione attraverso iniziative volte a:
-
migliorare le prospettive di impiego delle giovani donne, attraverso percorsi di orientam€nto
---
-{eGse-m€6ti€E+€-ProrgsGi{ylijf,nevaliyei=- pEmuovere interventi di sostegno a iniziative imprenditoriali, anche nei sefrori ad alta
concer razione femminile, affivia produttive connesse con I'uso di risorse nafurali e culturali
locali, favorendo l'utilizo delle tecnologie e valori2zando le competenze femminili;
-
realizzare altemative professionali per le donne che lavorano nell'€conomia sommersa;
sostenere azioni formative e non per la creazione di impresa, volte a promuovere
l'autoimpiqlo e lo sviluppo dell'imp{enditorialG, la rcgolatuz.azione delle atliy a e delle
posizioni di lavoro inegolari e I'efficienza delle piccole imprese:
-
disoccupati
e
e le work-
experiences, in particolare rivotte ai giovani
alle persono adutte che necessitano di Bssere reinserite nel meacalo del
investire sull'alta formazione
lavoro.
4.2.3 Attivile
Per il conseguimento dei suddetti obiettivi saranno attuate diverse tiPologie di aziofli, anche
integrate tra diloro, tra le qualisi indicano, a titolo non esaustivo, le seguentj:
Completamento e implementazione dei Centri di Servizo per l'lmPiego
(ora 'Centri servizio per il LavDro), anche attraverso azioni formative Per
il peGonale di tali Centi. Qu€ste azioni potranno essere realizate an€he
col ricorso a progetti intenegionali in collaborazione con alte regioni
italiane.
Sviluppo di servizi innovativi e sperimentali, informatizzazione nell'ambito
del SIL degli adempimenti aziendali (comdetamento e rafiorzamento del
sistema SIL), potenziamento del netuork dei Centri con l'individuazione
dei lCentri di Eccellenza per il Lavoro'.
Percorsi formawi specifici rivoltl a operatori dei sistemi e della
gowmance, sulla conoscenza e sull'applicazione degli strumenti di
intervento attivati o da attivare.
Azioni di monitoraggio e di valutazione sr,gli lnterventi realizzati. Queste
azioni potranno essere reallzate anche in collaborazione con altre
regioni italiane.
POR
Sordegru
FSE
- 2007-2013
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_Az:oni
di
del
lavoro frnalizzali
all'inserimento/reinserimento lavor-ativo in Favore dei disoccupati, tenendo
in particolare considerazione i lavoratori in ClG, in mobil e o comunque
Progetti integrati
polruche attive
tutti iprogEtti integrati si elencano alcune delle azioni, sbsttamente fra
--66',;6/-
loro integrate, che li dovrebbero @talte,izzare: analisi delle competenze,
studi di mercato, formazione, stage, tirocini anche all'estero, trciningenthe-job, a€,,mpagnamento guidato al layoro, etc.).
Azioni di stabilizzazione occupazionale in favore della posizione di
lavoratori precari (cfr. categorie indicate dall'art. 41 della L.R. 2012005,
quali lavoratori a tempo determinato; con contratto di somministrazione a
tempo determinato: con contratto di inserimento; lavoratori ad elevato
rischio di prccaizzazone), ad esempio hasformalone dei rapporli di
lavoro a tempo indeterminato, Fogrammi di inserimento lzvorativo, aiuti
66
per la creazione d'impresa e per favorire il la\roro autonomo.
lnterventi per I'emersione del lavoro nero.
lncenwi alle aziende per favorire l'inserimento e la p€rmanenza delle
donne nel mercato del lavoro, attraveEo azioni innovative nella sua
dotganiz,azione (ad esempio, a richiesta delle lavoratrici, I'inboduzione
dell'orario @ncenbato, differenziato e flessitile, il part{ime,
I'assegnazione di voucher per agevolare I'accesso ai servizi di dtra per
bambini - asili nido, sdlola matema, baby siher', etc. - I'attivazione di
seMzj di cura, forme programmate e contratfualizzate di telelavoro per le
professionalita medio alte, etc.). Queste azioni pou-anno essere realizete
ancfre @l ricorso a progetti interregionali in collaborazione con atre
田
regioni italiane.
lncentivi alle aziende per favodre I'assunzione - in particolare con
contratti a tempo indet€rminato - di lavoratori 'svantiaggiati' o 'molto
団
svantaggiati'
lncantivi per la costituzione di nuove imprese (in particolare cooperative)
Azioni di orientamento post-lavorativo in favore delle persono in uscita dal
mondo dsl lavoro.
Azioni di nentoriw e di trasferimento di competonze da parte di
lavoratori anziani in favore di giovani neo-assunti, in particolare nel
66,68
67
67
settore dell'artigianato e delle piccole e medie impr€se
POR Sarde.gna FSE - 2W)7-2Ol3
65
amx
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EqX'l AlrlgtaCtll lEr
lADCOl.
:A21● 正
megorla
lncentivi alle aziende per favorire l'attivazione di percorsi di inserimento
layorativo (tirocini e stage, Piani di lnserimento Professionale, etc.).
67
00
erogaziorie di prestiti, etc.) per la creazione d'impresa.
P6rcorsi fo.mawi per moranti con parlicolare attenzione all'integrazione
culfural€, lavoraliva e all'autoimpiego. Queste azioni potranno essere
70
realizzate ancfie col ricorso a progetti intenegionali in collaborazione con
altre regioni italiane.
Progetti integrati finalizzah all'inserimento liavorativo delle donne nel
mercato del hvoro, ancfie con riguardo alle donne migranti.
69
incentwi a:le azlende che atuino a210ni di― trasto e di superamento
de‖ e
69
discnminazloni di genere
lncanwl alle azi€nde per favorire I'elevazione nei percorsi professionali e
69
di carfiera delle donne.
題 oni di forna2iOne Su‖ e ternatche ambbnta:! nvolte a‖ a
crettne
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68
e fontl di
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o comunque sottopost a fonne o minacce di espuisione dal m― to del lavoro,
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dmtegia regionale∞ mplesstt e∞ n le∞ ndttoni pre‖ ste dal POR FESR,:'Autonta di
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di cui a‖
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e condiガ on:∼ i pre哺 ste lno ad un massimo del 10%del oonttb¨
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POR Sardqnd- FSE - 2OO7-2013
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La Regione, in via indicativa, intende utilizzare il principio di flessibilita per finanziare progetti
integrati per la creazione d'impresa e per il completamento del processo di ristrutturazione degli
immobili ospitanti i Centri di servizio per I'impiego.
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politicfie
Le
des′
″men″ faa″ Z罰
attive del lavorD atluate con il FSE saranno ritccordate con gli intervenli pIevisti da
attre fonti, in particolare dal FESR (Asse lV 'Ambiente, Attrattivita Naturale, Culturale e
Turismo', Asse V'Svifuppo urbano') e dal FAS, hddove questi prevedono il sostegno di azioni
infrastrutlurali collegate ad esempio al compbtamento dei centri per I'impiego o in generale
intervenli per il rafforzamento e la qualifcazione del comparto dei servizi materiali e immateriali
al sistema lavoro. lnotbe saranno rac@rdate anche a nome nazionali e regionali come ad
esempio la L. 215t1992, per la promozione di nuove imprese.
4.2.6 Riwso a sfrun7pnti di ingegneria finanzfuia
ln rebzione allAsse 'Occupabilita', I'Autorita di geslione htende ricorrere all'rrtilizzo di stumenti
di ingegneria finanziaria previsti ai sensi dell'Art.44 del Reg. Gen. 1083/2006.
Nello specifico, fermo restando ulteriori possibili ricffsi agli stumonti di ingegneria fnanziaria a
valere sull'Asse, lia Regbne ha istituito il Fondo MkxocIedito FSE e il Fondo Piani lntegrati di
Sviluppo Locale (PISL) - Prwrammi Operativi per l'lmprEndilorial a Comunale (POIC) FSE cosl
@me previsto e discidinato dal Regolamedo (CE) 1083/2006, articoli ,14, 56 s 78 e dal
Regolamento (CE) 1 828/2006, articoli M, 45, 46.
La Regione individua un'istifuzione finanziaria dle agisce quale soggetto gestore del Fondo.
4.3. Asse lll
-
lnclusione Sociale
4.3.1 Obieftivi specilici e operativi
La Regione Sardegna, in lin€a con le consid€razione espresse nell'analisi di colrtesto intende
pers€guire all'intemo di questo Asse, i seguenti obk ttivi specifici, dedinati come segue in
diversi obietlivi operativi:
g.l.
9.2.
promuovere, sostenere e svilupparo, s,tutture e assettl organizatvi all'intemo dei
centi servizio per il lavoro, che operino per I'insedmento dei soggetti syantaggiati;
promuovere, sostenere
e
incrementare I'utilizzo
di strumenli, sistemi e
modalita
organizalive degli ambienti di lavoro che favoriscano l'accesso al layoro delle
persone svantaggiate;
POR Sord.grro FSE - 2OO7-2O13
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38u…
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…
promuovere e sostenere percorsi,, di accompagnamento e/o di inserimento al lavoro,
anche attraverso aiuti all'occupazione e all'autoimpiego, destinati alle persone
9.3.
svantaggiate con riferimento alle specifiche categorie di destinatari:
migliorare la gotremance e la capacita di ir ervento degli operatori dell'integrazione e
dell'inclusione sociale;
9.4.
-rtdunE
-1r.5.
lFtarlercrdftflsrlmtrulirrfsstEtaq=@ftorete-trEonorri(rpertao€5sd-
alle dotazioni strumentali per I'apprendimento.
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N. di p.lgaUi (spp.ovati, awbli s
cordtli) per tipologb di e.leob
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N.-irnpr6e cdnvoale
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N. di plogeti (app.ovati, awbti e
condud) per lipologh di hte.ver*o
plota e,/o d
ectralerlza c*E
pre,vedarE percorsi
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di intenento e per caratleaislidE
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PersorE: azbni di
conclusi) per lipobgia di inien ento
rhualificazion€ per
gn op€ratori ed il
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t orniri
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swiali e cordt,si) per lipologia
terro setioG c d€lla di inlervento e per caratteristiahe
Donre
paogram,nazirE
principali (avviati) suddivbi per
teritoriale dei
se,vtsi alla persoia
N. imprese coin\olte
P,ogeul lntegrati
N. di progdttj (appDvati, awbli e
cordusi) per lipologia di i.ne.lenb
fin€'liaali
8ll'lnseahenlo
hwrstivo p€r la
ri,tEirrE delh
devhrEa e delh
dipeadenze
gio\,anif e per il
N. di destnalari (apptDEtl.
awiati e cooclusi) per tipologia
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N. di progetti (approvati, awbti e
aordrxi) per lipologia di ideftento
N. di destimta.i (approirati,
awiati e coidusi) pei lipologia
di hte.vento e per caratteri{idE
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Sigema di
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Tasstl di rotal疏 a del Fondo
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4.3.2 Desqizione
Le condizioni strutturali di ritardo in cui si Eova
il
sistema economico regionale sono
notevolmente amplificate nei confronti delle persons che si Uovano in situazioni di svantaggio.
L'analisi di contesto descritta nei paragraf precedenti mette in rilievo alcune criticfta de e
politiche di welfare po.tale avanti sino ad ora dalla Regione, che ne denunciano carenze
soprattutto rispetto alla capacite di rispondere con efficacia ed efncienza a una domanda che
peraltro si percepisce come fortemente carallenz?l.la e diversmcata. Le carenze si manifestano
sul piano organizzativo e striJtturale, come dimostra la presenza di un numero elevato di
cooperative operanti nel Tezo Settore di piccole dimensioni e scarsamente spcializzate, prive
di una mental e imprenditoriale e koppo legate all'economia degli appalti pubblici, che non
plestano sufrcier e attenzione ai risultati conseguiti e alla qualitA dei seMzi, denunciando
soprattutto una forte carenza di rctworking all'intemo della suddetta tipologia, verso la quale si
deve intervenire. Si registra inoltre una carenza nel seMzio di monitoraggio e interpretazione
dei dati attinenti al disagio sociale: conseguentemente I'azione dei servizi socio-assistenziali e
risultata non soddisfacente, non tanto per I'enute degli interventi posti in essere, ma per la
scarsa difierenziazione delle tipologie di cura. Un contributo ve6o la direzione auspicala C stato
dato atlraverso llstituzione e il finanziamento, presso i Comuni della Regione, dei Centri Servizi
per l'lnserimento Lavorativo dei soggetti svantaggiati (CESIL), che hanno agito da luoghi di
orientamento e di sportello.
Per quanto riguarda I'area dei diversamente abili va sottolineato che sono stati indirizzati negli
ultimi anni verso di loro numerosi interventi (con particolare riferimento a quelli previsti dalla
L.68/1999 e dalla L -R- 2O|2OO2, che per la prima volta hanno contribuito a una sensibilizzalone
di queste persone verso l'imprenditorial a come sfumento di inclusione sociale), a partire dai
quali occone ragionare in termini di costruAone di una dimensione di stabifta lavorativa e di
definitivo superamento dei fenomeni di emarginazione, @rcando di tesaurizzare tutte le
esp€rienze poste in essere,
e
indinzzando nuovi sforzi anche verso coloro che prestano
assistenza alle persone non autosufncienti.
POR Sardegna- FSE - 2007-2013
70
It(itoiE ,u,|6iaol^ ta a^Dl(irn
Coerentemenle con quanto previsto dagli obiettivi strategici dellAsse, gli interventi saranno
declinati nell'ottica delle pari opportunitA prevedendo:
-
sperimentare ditferenti strumenti di inserimento lavorativo (borse lavoro, incentivi alle
imprese, quota sociale in cooperative e organizzazioni no profit, accompagnamento e
formazione al layoro con I'aiuto di tutor all'intemo delle lattorie sociali, laboratori artigianali,
piccole imprese ecc.) che aiutino le persone svantaggiate ad inserirsi gradualmente nel
mondo del lavoro, acquisendo le competenze necessarie attraverso una formazjone mirata;
-
migliorare le competenze e le conoscenze dei lavoratori anziani, anche attraverso la
formazione mirata all'uso delle nuove tecnologie e favorendo forme flessibili di
organizzazione del lavoro:
-
sostenere e valonzzate le risorse umane e Ie competenze tipiche e originali delle donne
migranti, accompagnando il loro lavoro con azioni di sostegno per conciliare i ruoli familiari
e lavorativi per favorire I'inserimento o il re.inserimento nel mercato del lavoro.
4.3.3 Altivile
Per
il
conseguimento
del suddetto obiettivo saranno attuate diverse tipologie di aloni,
differenziate a seconda dei contesti teritoriali di interyento, tra le quali si indicano, a titolo non
esauswo, le seguenti:
Calogo廂
Azioni di potenziamerto dei servizi specialistici per l'orientamento dei
soggetti svantaggiati, all'intemo dei centri servizi per il lavoro, capitalizzando
esperienze gia acquisile anche attraverso interven$ formativi per il
personale e l'informatizzazione, il networking e altre forme di sostegno dei
le
71
medesimi.
lncentivi alle imprese per la progeftazione e I'implementazione di strumenti e
di forme organizzative specifiche per I'accesso e la permanenza nel mondo
71
del lavoro dei soggetti disabili.
lnterventi integrati
ed
individualizzati
per
la
creazione
di
imprese,
midoimprese e forme di autoimpiego da parte di soggetti svantaggiati.
Progetti pilota e/o di eccellenza in favore di categorie specifiche di
svantaggiati gestiti da soggetti pubblici e/o privati che prevedano percorsi
fomativi e di inserimento lavorativo destinati a specificfie categorie di
71
71
wantaggiati, incluse le persone che prestano loro assistenza.
Azioni
di riqualificalone del Terzo Seftors con percorsi formativi per il
personale e il management operante al suo intemo e specifici interventi a
sostegno (progetti d'eccellenza per lo sviluppo di nuovi strumenti
d'intervento, azioni di notworkina, incentivi alla stabilizzazione del
POR Sordegna FSE - 2007-2013
71
Azioni
Gategoria
personale).
Azioni per prevenire nuove poverti favorendo I'inserimento lavorativo
aftraverso il miglioramento qualilativo nel mercato del lavoro.
lncentivi alle aziende per favorire I'assunzione
tempo indeterminato
-
- in particolare con contratti a
di lavoratori "svantaggiati' o 'molto svantaggiati'
Promozione di misure di accompagnamento e di occupabilita, di servizi di
sostegno, collettivi e di assistenza, frnalzal; ad agevolare I'inserimento nel
merc€to del lavoro dei soggetti appartenenti a fam'tglie al di sotto della soglia
di povefla.
Percorsi integrati per I'inserimento lavorativo e la creazione d,impresa
realizzati anche con interventi di microcredito per contrastare le nuove
71
71
71
71
povede, in particolare a favore delle donne.
I benerrciari dei suddetti interventi saranno prevalentemente scuole, atfi enti pubblici e privati,
organismi formatM, organismi o soggetti del rerzo settore, soggetti destinatari nel caso di
assegnazione di voucher e buoni individuali. Per il Fondo Microcredito, inolbe, i soggetti sono
individuatiin soggetli svantaggiatie imprese in condizioni di.non bancabifita'.
I destinatari dei suddefti interventi saranno: operatori del rerzo settore, indiyidui in condizioni di
svantaggioi individui con disabilfta.
4.3.4 Complementarbtdt dei fondi strufturati
Al fne di aumentare l'efficacia degli interventi programmati, in un quadro di coerenza con la
strategia regional€ comdessiva e con le condizioni previste dal pOR FESR, hrrtodta di
gestione FSE potra fare ricorso al principio di complementarieta tra i fondi stnrfturali di cui all'art.
34 del Reg. (CE) 108U06 e finanrare azioni che rientrano nel campo di interyento del FESR,
nei limiti e alla condizioni M previsle fino ad un massimo del 15% del contributo cornunitario del
presente asse prioritario, purche esse siano necessarie al conetti svolgimento dell'operazione e
ad essa direttamente legate.
4.3.5 Sinergie
an alti fuldi e stumentifinanziai
Le politiche per l'indusione atluate col FsE saranno raccordate con gli interventi previsti da
altre fonti, in particohre dal FESR (Aste I 'societi dell'lnfomazione, Asse ll .lndusione, SeMzi
Sociali, lstruzione e Legalita', Asse lV 'Ambiente, Attrattivfta Naturale, Culturale e Turismo',
Asse V 'Sviluppo urbano), dal Piano di Sviluppo Rurale (Asse lll 'euafta de a vita nelle zone
rurali e diversificazione dell'economia ruraleJ, dal FAS e da disposizioni nazionali laddove
questi prevedono il sostegno di azioni inftastrutturali collegate ad esempio alla promozione
POR Sardegno FSE - 2OO7-2O13
72
dell'imprenditorialita fra i soggetti svantaggiati. Sara data inoltre particolare anenzione
all'interazione con le risorse messe a disposizione per l'inserimento lavorativo dei disabili da
leggi nazionali (L. 68/1999) e regionali (L. 2O|2OO2), al fine di coordinare opportunamente la
programmazione e l'implementazione di interventi destinati a questa specifica c€tegoria, al fine
di concentrare le risorse soprattutto sullo syiluppo di assetti lavorativi adeguati.
4-3.6 N@rso a dausole ansentite dal Regolamento FSE
L'Autorita di Gestione potra far ricorso alla Sowenzione Globale, delegando la gestione e
I'attuazione di parti dell'asse prioritario ad uno o piu organismi intermedi secondo modal a
previste nell'accordo concluso tra l'AdG e I'organismo in questione ai sensi dell'arl.43 del Reg.
Gen. 1083/2006.
ln rehzione allAsse 'lndusione sociale', l'Autor a di gestion€ ricone all'utilizzo di strumenti di
ingegneria finanziaria previsli ai sensi dell'fut.44 del Reg. Gen. 1083/2006. ln particolare, viene
adottato il 'Fondo MICROCREDITO FSE per I'attuazione di interventi di microcredito per
l'inserimento lavorativo e la creazione d'impresa.
La Regione ha individuato I'istituzione fnanziaria che agisce quale soggetto gestore del Fondo,
la SFIRS SpA.
POR Sardegra- FSE - 2007-2013
4.4 Asse lV
-
Capitale Umano
4.4.1 Obieftivi specifici e operativi
La Regione Sardegna, in linea con le considerazione espresse nell'analisi di contesto intende
perseguire all'interno di questo Asse, i seguenti obiettivi specifici, declinati come segue in
diversi obieftivi operativi:
h.2. potenziare, millliorare
e
riotganizzarc
il
sistema della formalone nel quadro del
potenziamento dellalta formazione professionale e della filiera tecnico scientrrca;
h.3. aumentare la diffusione, I'accesso
e l'uso delle
tecnologie dell'informazione
e
della
comunicazione nel sistema dell'istruzione e della formazione
h.4. realizzare un adeguato sistema di valutazione regionale dell'istruzione
h.5. potenziare
e
migliorare
il
sistema per I'orientamento scolastico, universitario e
professionale;
i2. i.l.fomire informazioni sulle
differenziandone le esigenze
opportun
a
formative
a tutti i
livelli
dell'utenza
:
i.3. promuovere opportunfta per I'innalzamento dei livelli di istruzione e formazione della
popolazione sarda con particolare riferimento ai giovani e alle donne.
1.1.
di una anagrafe della ricerca che raccolga e cataloghi le informazioni
relaiive all'offerta di ricerca aftualmente presente nel teritorio da parte delle
creazione
Universita e dei Centri di ricerca e quelle relative alla domanda di ricerca in base alle
esigenze dei potenziali fruitori (imprese, enti locali, scuole, etc.).
1.3. favorire l'applic€zione della ricerca,
ivi inclusa la ricerca industiale e precompetitiva in
settori di potenziale eccellenza-
POR Sardegna FSE - 2007-2013
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1.4. elevare, nel sistema scolastico regionale, il livello delle cornpetenze linguistiche, logico-
matematiche
e
scientifico-tecnologiche
e
comunque rivolte allo sviluppo della
creativita.
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Fonte
2013
Elaborazbne
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Numero di azioni disistema fnali.zab an'orbntamer{o
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l'oc.upabilita, con
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Numero di azioni di sislema ctE p.e\iedorp la
cedificazbrE ddh co.npete.ue sd tdale degli inle.r€nti
.edizzati ndl'obietrivo
Sistemidi
monito.Eggio
(da
0
wiluppaIe)
attenzixE
aI'orbntamer(o
i)
Aune, are
la panecipazixE
alh opportm e
Tssso di cop€rtura dei de{inatari degli hteraenti Fse di
formarone permanenta sul totab della popolazione in etl
fomative lurEo
tuto farco deXa vita co.nprssa tra i 25 e i 64 anni (neda annua) sJddivbi prt
e in,lalzate i lilrtlli di
Monimeb e
0,13
lstal RCFL
gen€re
apprendimeoto e
@nG@nza
Nunero di aziri di sisterna ,ivolte al pde.EiarE{to ddla
atliviti di ricercs € di trasferineito dellnnovazinE ndb
inp.Ese sul to{ab ddl6 azixi di sis*ei a.eatzzate
dafot ietliw
l)
Cleazire di
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cedri tsrdogid di
riE ca, moodo
0
Numgo di azb! di sisterna dvdte al poterEi4rcflto ddla
atlivilA di dcsrca e di traslbiinefito de{'irx6/azior}e rEIe
unir/eGiti e rEi c€ntri di riErca sul tol,ale dege azixri di
sist€rna reatizzate dafi'obbtti\ro
2
2
Sisterii di
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SIstmi di
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produtiro e
is{ihzirElg con
panicolare
alterEirE alb
p.qnouior|g ddla
ri:erca e
delinnovazone
Tasso
di incirenz. degli intefterfi
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dslb ativiti di /Eerca ed innovazixE sul tcilale degli
inteNenli fnaEiati nei'obieuivD '
Numero di destinata.i cdnvolti h p.ogetti di ricerca sul
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POR Sc〃 eg"α ―FSE‐ 200た 20′ ,
0,99
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N. di Fogetti
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di
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N. di
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awiati e co.rdui) fEf
lipologia di lnterve0to
strultura soggetli
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Sislernt d.rpGtM.- e
shmerdi a srp@rto
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Ehbqazime e
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lsinzixE,
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per
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dela ealift.zbne del N- di progefli (appror/ati,
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POR Sqrdegna- FSE - 2OO7-2013
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4.4.2 Desqizbne
La definizione della strategia di intervento relativa all'Asse prioritario riservato al rafforzamento
del capitale umano, prende spunto dall'analisi di contesto socio-economica. La scuola presenta
percentuali piuttosto elevate di abbandono scolastico, infatti, risuttano essere molto basse le
perc€ntuali di conseguimento sia della licenza media che del diploma di scuola secondaria.
L'istruzione universitaria presenta livelli particolarmente bassi di efficienza, con record di
laureati fuori corso che poi incontrano, per owe ragioni d'eH, maggiori diffico[a di inserimento
lavoratvo. Dall'altro lato, come gia osservalo in relazione ai problemi dell'Occupabil a, il
sistema fomativo nel suo complesso presenta forti limili nel fomire risposte adeguate ai
fabbisogni dell'impresa e alle esigenze di chi wde accedere al mondo del lavoro n6 riesce a
pe6eguire la finalita di essere complementare al sistema dell'isbuzione. Tuttavia, si riscontrano
alcune punte di eccellenza rappresentete da strutture dove si e investito sulla ricerca e sull'alta
formazione e si registrano significativi esperimenti di collaborazione fta impresa, universita,
scuola e soggetti fomativi.
Sono in corso da tempo diversi tentativi volti ad afftontare queste situazioni, ma I'incapacita del
sistema ha assunto caratleristiche strutturali.che invocano interventi indirizzati sopraftutto verso
la riqualificazione complessiva dell'offerta. lnfatti, gli indicatori sui livelli di istruzione evidenlano
che la Sardegna occupa una posizione di retroguadia all'intemo di un paese, I'ltalia, che a sua
volta vive una situazione di svantaggio rispetto all'Europa.
POR Sardegna- FSE - 2007-2013
だ
Da questra analisi si evince che la slida di questa programmazione dovra essere quella di
convogliare in modo strutturato iprogetti di eccellenza e le buone p€ssi su cui si d investito e
tentare
di trame risposte che favoriscano
l'evoluzione
del sistema nella direzione
di
un'economia regionale che fondi sulla conoscenza la sua scommessa per la crescita, anche al
fine di migliorare il raccordo con le esigenze del tenitorio e con la domanda di occupazione da
esso espressa e incrementare, di conseguenza, le prospettive di occupabilfta di coloro che
escono da questo sistema.
Nel settembre 2012, la Regione Sardegna ha aderito al Piano d'Azione e di Coesione che il
Govemo nazionale ha siglato mn alcrine Regioni del Mezzogiomo geografco nel dicembre
2011.Tale Piano attua le decisioni assunte nell'ambito del Piano Nazionale per il Sud (Sud
2020), dai Presidenti delle Regioni e dal Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la coesione
territoriale (stipulato a Roma il 3 novembre 2011) - ge( @ntrastare gli effetti della crisi
economico - finanziaria in Europa e nel nostro Paese.
@n il Piano di Azione e di Coesione, il Govemo italiano, in accordo con le Regioni, ha inteso
riprogrammare i POR ed i PON 2007-2013 per imprimere un ulteriore rafiorzamento delle
politiche di intervento sul sistema infrastrutturale con particolare riferimento alle reti della
mobilita (fenovie, strade) ed all'Agenda Digitale (banda larga, uttra larga e Data Center) per
conseguire maggiorc competitivfte e creare nuova o@upazione.
ll Piano di Azione e di Coesione vede la Sardegna direttamente coinvolta su diverse prioriti,
quali Reti fenoviarie, Grande viabilita sFadale, Servizi di cura ed lstruzione con il fine,
quest'ultima, di creare le condizioni per il conseguimento di standard nazionali ed europei nei
servizi essenziali per i cittadini del Sud, in particolare nell'ambito della scuola.
A tal fine la RAS ha deciso di rimodulare parte dell'Operazione Scuola Digitale e di integrarla
all'intemo del PAC, priorfta 'lstruzione' con DGR n. 3n2 del 22.1.2013 cfie modifica la DGR n.
Ul14 de\7.8.2012.
4.4.3 Aftivile
Per il conseguimento dei suddetti obiettivi saranno attuate diverse tipologie di azioni, anche
integrate tsa di loro, ha le quali si indicano, a titolo non esaustivo, le seguenti:
Accordi di rete tra le scuole su attivita didattiche, di dcerca, sperimentazione
e sviluppo, di formazione e aggiomamento; di amministrazione e contabilita,
di acquisto di beni e servizi, di oryanizzazione e di altre afiiviti coerenti con
le fi nalita istituzionali.
Promozione di reti miste tra istituloni scolastiche e enti locali, comun a,
imprese del tenitorio di riferimento W rcalizzarc gli ampliamenti dell'offerta
formativa e garantime la coerenza con i fabbisogni formativi tenitoriali reali.
POR Sardegna- FSE - 2007-20 I 3
79
Azioni
Gateooria
.
Promozione, da parte delle istituzioni scolastiche autonome, di 'convenzioni
o accordi W la rcalbzazione di specilici progetti", di cui all'art. 9, comma 3
del DPR 275199 (costituzione di nuovi soggetti collettivi quali organizazioni
no profit; associazioni temporanee di scopo ecc.; nuove tipologie di 'impresa
72
sociale').
Azioni di rinnovamento della didattica incentrate sulle seguenti compeienze:
linguistiche, di argomentazione, di comprensione e produzione di testi,
nonch6 azioni votte al miglioramento delle capacita di inquadramento di un
problema. Azioni dirette alla promozione dei diritti di cittadinanza e della
72
cultura della legalita.
Azioni per potenziare la formazione di professionalita strategiche per lo
sviluppo teritoriale, favorendo l'attivazione
di
progetti
di
sviluppo
72
economico-culfu rale integrato.
Azioni di diftJsione dell'autoimprenditorialita
nd sistema dell'istruzione,
sopratfutto attrayerso esperienze di altemanza scuola{avoro.
Attivfta
di
raffoeamento
e
riqualificalone dei percorsi formativi per
l'immediato inserimento professionale.
Azioni per la definizione di standard professionali e formativi per le filiere
dell'apprendistato professionalizante e del diritto{overe.
Azioni per I'integrazione tra istruzione e fomazione professionale miranti
alla definizione di standard formativi condivisi e alla facilitazione della
72
72
72
72
transizione tra i percorsi.
.Azioni
di sistema in favore della trasparenza e del riconoscimento
qualifiche
e delle competenze
realizzale anche col ricorso
altre regioni italiane.
a
delle
acquisite. Queste azioni potanno essere
progetti intenegionali in collaborazione con
Azioni di sistema per potenziare il sistema di rilevazione ed analisi dei
fabbisogni, assicurandone l'adeguata integrazione con la funzione di
programmazione, al fine di rendere l'offerta formativa pi! aderente alle
72
72
esigenze del sistema economico e produttivo
Azioni di sistema per favorire il riconoscimento delle competenze maturate in
contesti non fomali, con attenzione alle procedure di riconoscimento,
POR Sordegna- FSE - 2007-20 I 3
72
8θ
taololra
alr!fitFra
Dr
a.rD(;rtr
n GrOlI Alutoltlo A DBr.a SAIDBoI{A
A2iOni
Categorla
validalone e cedmcazione delle competenze professionali.
Azioni di sistema per l'implementazione di una piattaforma di standard di
competenze W la governance integrata dei sislemi dell'istuzione, della
formazione e del lavoro, anche attraverso il partenariato attivo con altre
regioni e in rac@rdo con i principali sviluppi a livello nazionale e
72
comunitario.
Creazione di progetti di rete per facilitare l'incontio tra il sistema formawo e
i
seftori strategici dell'economia sarda, con particolare aftenzione all'ofierta
72
turistica e all'innovazione ambienlale.
Creazione di reti terdtoriali tra imprese
e Centri per l'impiego e
soggetti
erogatori della formazione.
Azioni di sistema per il perfezionamento del sistema di accreditamento degli
organismi formawi. Oueste azioni potranno essere realizzate anche ool
ricoro a progetti intenegionali in collaborazione con altre regioni italiane.
Progetti di eccellenza per lo sviluppo di competenze professionali attuati in
una prospettiva di sviluppo teritoriale integrato e che coinvolgano in modo
congiunto agenzie formative, parti sociali, imprese ed enti locali. Queste
azioni potranno essere realizzate ancfte in collaborazione con altre regioni
72
72
72
italiane.
Progetti di eccellenza gestiti dai soggetti del sistema formativo e educativo,
mirati a interventi sullo sviluppo del tenitorio.
Progetli pilota ey'o di eccellenza rivolti agli adulti e ai lavoratori anziani
(percorsi formawi con atliv a di orientamento sulle opportunite di
prolungamento della vita attiva). Queste azioni potranno essere realizute
anche col ricorso a progetti intenegionali in collaborazione con altre regioni
72
73
italian€.
Percorsi
di alta formazione (master,
borse
di
studio, corsi
di
speciallzzazione).
Potenziamenlo dell'attiv a di ricerca nelle Universta e nei cenki di riccrca e
di trasferimento tecnologico nelle imprese.
POR
Sdrdqtu-
FSE - 2007-2013
73
74
θ′
眠
嗜
―
H・ ‐
“
…
E…
DllM…
・
…
Azioni
Categoria
tra soggetti (pubblici e privati)
Promozione
di
competenze
di atto prolilo (ad esempio interventi orientati a facilitare
collaborazione
aventi
il
passaggio dalla fase di ricerca induslriale a quella di sviluppo precompetiuvo
e sperimentale).
74
Borse, assegni e dottorati di ricerca nell'area dell'innovazione tecnologba (in
particolare per gli aspetti riferiti all'innovazione ambientale
del
trasferimento tecnologico alle imprese).
74
Percorsi di alta formazione (master, corsi di ll livello), anche attraverso
l'utilizzo delle nuove tecnologie (eJeaming) e lo strumenlo degli incentivi.
74
e
Sperimentazione di sislemi per la diffusione, l'accesso e l'uso della Societa
dell'lnformazione nel sistema dell'istruzione e della formazione, attraverso la
riqualificazions
dei percorsi fomativi basata sull'utilizzo delle
nuove
72
tecnologie informatiche e delle reti telemati(rE.
lmplementazione di procedure p€r la valutazione e il monitoraggio dei
progetti finanziati in materia di istruzione/formazione e delle dinamiche dei
72
sistemi.
Sperimentazione di sistemi per la diffusione, l'accesso e l'uso della societa
dell'informazione nel sistema dell'istruzione e della formazione, anche al llne
di
rispondere alle specifche esigenze delle aree montane
ed
isolate,
72
puntando specialmente sull'e-/earnilr9 e la FAD.
Sperimentazione del Sistema lnformativo dell'lstruzione e della Formazione.
72
Sviluppo e sperimentazione della diffusione sul tenitorio delle tecnologie per
'apprendimento e I'e-learning.
72
f
e orientamento collegate, in favorG
laureati con un forte raccordo con il sistema delle imprese.
Azioni di informazione
di diplomati e
Assegni di rnento,a favOre di studend universtad capad e mentevoli,per
perrnettere il raggiungimento dilive‖
74
73
i di studio piむ a:ti
Progetti che prevedano agevolaloni per le realta imprenditoriali che fanno
delle universite e dei centri di ricerca un punto di riferimento per le loro
74
esigenze di innovazione.
Agevolazioni pgr
POR Sa〃 墜
le imprese che assumono soggetti in
α―F駆
“
-200た 20ノ 3
possesso
di
un
74
″
laGaoile In6iaol/r Dt 5 tqc.ra
.lGlOT.G AI'IOiIOTA CEA 5AIOTONA
Moni
Categoria
dottorato di ricerca.
Strumenti di agevolazione per la creazione di imprese ad alto contenuto
tecnologico.
74
lbeneficiari dei suddetti interventi saranno prevalentemente enti pubblici (inclusa la stessa
Amministrazione Regionale) e privati, scuole, imprese, centri di ricerca, universfia, organismi
formativi, soggetti destinatari nel caso di assegnazione di voucher e buoni individuali.
I destinatari dei suddefti interventi saranno: studenti del sistema dell'istruzione secondaria di
primo e secondo grado, universitaria e post universitaria; ricercatori, imprese, centri di ricerca,
scuole, universita, organismi formatM, popolazione in eta aftiva, operatori del sislema.
4.4.4 Complementarietd
tn
fondi druftunti
Al fine di aumentare I'effcacia degli interventi programmali, in un quadro di coerenza con la
strategia regionale complessiva e con le condizioni Eeviste dal poR FESR, I'Aritorita di
gestione FSE poEa fare licorso al principio di complementarieta ha i fondi strutturali di cui all,art.
34 del Reg. (cE) 1083/06 e finanziare azioni che rientrano nel campo di intervento del FESR,
nei limiti e alle condizioni ivi previste fino ad un massimo del 10% delconributo comunitario del
presente asse prioritario, purche esse siano necessarie alconetti svolgimento dell,operazione e
ad essa direttamente legate.
4.4.5 Sinergie
on alti
Fondi e stumenti finanziari
Le azioni volte al rafiorzamento delle @mpetenze del capitale umano sull'uso delle nuove
tecnol€ie per migliorare i livelli di apprendimento da parte delle nuove generazioni (operazione
scuola Digitale), saranno coerenti e sinergicfie con lAsse I 'societi dell'lnformazione' del poR
FESR 2007-2013, finalizz.ato al completamento dell,Agenda Digitate (Data Center), e con le
azioni pianillcate nel Piano d'Azione e coesione pet la rcaliaazione delle Linee d'azione
programmate nell ambito dell'Operazione Scuola Digitale.
Le azioni volte alla riforma e all'integrazione fra i sistemi saranno concepite e anuate in un
contesto coerente con quanto programmato dai fondi del piano di Mone e di coesione
attraveEo programmi Operativi Nazionali nonche assetti normativi previsti a livello nazionale. Si
promuoveranno inoltre sinergie di intervento con i programmi comunitari che finanziano la
mobilita formativa e degli op€ratori.
4.4.6 Riryso a stumenti di ingegneria finanzjaria
ln relazione all'Asse 'capitale umano', I'Autor a di gestione pora, nell'implementazione delle
azioni dell'Asse, riconere all'utilizzo di strumenti di ingegneria fnanziaria previsti ai sensl
dell'tu1 44 del Reg. CE n. 1083/2006.
-
FSE - 2007-201 3
一
お
POR Sardegnt
4.4.7 Ricorco a clausole consentite dal Regdamento FSE
a di
Gestione potra far ricorso alla Sowenzione Globale, delegando la gestion€ e
l'attuazione di parti dell'asse prioritario ad uno o pir) organismi intermedi secondo modalfta
previste nell'accordo concluso tra I'AdG e I'organismo in questione ai sensi dell'art.43 del Reg.
Gen. 1083/2006.
L'Autor
4.5. Asse V
-
TransnazionalitA e lnteregionalita
4.5.1 Obiettivi specifici e operafui
La Regione Sardegna, in linea con le considerazione espresse nell'analisi di contesto intende
perseguire all'intemo di questo Asse, i seguenti obiettivi specmci, dedinati come segue in
diversi obiettivi operativi:
m.l.
incentivare
e
sostenere programmi
di
cooperazione
a
liyello europeo e
intenegionale;
m2,
migliorare e raffozare anche attraverso la mobil a geografica le professionalitA e le
competenze.
L'AdG si impegna a quantificare, per ogni obiettiyo specifico, gli indk=tori di risuttato sotto
indicati, in consiaerazione della loro rilevinza per I'attuazione della sb-ategia regionale.
m)
Prornrcverg la realizzszime e lo
wiluppo di inizialirc e di reti su base
interreglxEh e transnaronde. con
padirare
attenzi,.|e alg scarntio di
blJqle praticte
Tabdb Vb Obieltivi sp€ofid
ei
l'altuazione di reli per h
buaE prassi st totate
dcatod di EdEzarone
m)
Prornuolere la
N. di p.ogeti (approvd6, awiali e
per Wogia di intervenio
reziEz,ziorlto
b sviluppo di
iniziafrre e d
reti su b69
int€rregkx|al6
e
cordui)
cooftonto d rnoddli,
l'lndividuaziorE e h
POR Sardegna- FSE - 2007-2013
N- di prcgsti (appovati. awiati €
corduC) per tipologh di inierwnto
64
田 コ 颯
…
con partiSlare
・
HCIMA…
I SAD―
…
hrone pratbtE. in
atlerzbae allo
dazb.E
scambio di
calnd di interve.lto dd
budle pratiJp
―…
ai principali
N. di p.Wefli (app.ovatt,
PersorE: progetti di
mobifta ai fni
awiat e
condt6i) Der tircloqia dr intervento
p.rfessbnali (Wo.fexperience
- Ti.cini)
Sistemi: Co6t uzbne e
speiineitazbrE di
p.ototiF e moddli
N. di p.ogeft (approyati, awiati e
co.dLd) per tipologia di inteftr.tto
N. di progetli (approvali,
awhti e
tiool@ie di iniervenio
N. d d€stinatari
Uomini
(appror6ti, awiati e
coarc&.Eil
P€fsoaE: prDgenj per
falorire l'integrazbne
Er
Ggional€ nei dsterni
co.rctlE) pet
d'istnzio.E,
formazirre e lavoro
intei/eoto e per
0
100
100
80
tipoQla di
caratleristijE
p.ift+d
(awart-)
0
Donne
250
suddvbi Der oeier€
4.5.2 Desqizione
La sardegna, negli uttimi anni, ha potenziato il suo ruolo di soggetto interlocutore privilegiato
nell'area del Meditenaneo, attraverso le attivfta finanziate con le risors€ della L.R. 19/.1996,
partecipando a numerosi progetti INTERREG lll B MEDocc anch€ con il coinvolgimento
di
partner dei paesi mediterranei, e pir) recentemente, assumendo il coordinamento della
componente Mediterraneo del Prryamma di sostegno alla c@penzione Regionale, fnanzialo
@n risorse nazionali (clPE). Di grandissimo significato e $ata ancfie la realizzazione del
Programma
di
lniziativa comunitaria EeuAL, direttamente rivolto all'inclusione
e
al
mantenimenlo nel mercato del la\,oro dei soggetti svantaggiati. Finanziato dal FsE con la
pa(ecipazione dello stato italiano e delle Regioni, il programma ha fomito preziosissimi
stfumenti di analisi e di mainsteaming qizzontale e vdtklale dle permeano diffusamente il
presenie Piano operativo. Tuttavia, in questa sede si vuole sottolineare I'apporto metodologico
che esso ha fomito agli operatori in materia di cooperazione transnazionale, rappresentando
una originale e innovaliva modalitd di approccio alle tematiche dell'inclusione, aprendo lo spa,
per confronti, acquisizioni, scambi reciproci di esperienze.
Nell'ambito della diffiJsione di buone pratiche, una particolare attenzione sari dedbata a quei
progetti, attiv e, ecc. che nel corso della programmazione passata abbiano dato risuitati di
particolare valore e siano slati oggetto di riconoscimenti per Ia loro qualita, ivi comprese azioni
per il trasferimento di buone prassi e di esperienze virtuose tra i diversi contesti regionali e
provinciali yolte alla difftJsione diforme di otganinza?ione del lavoro innovative e piu produuive.
ll confronto e lo scambio con attre Regioni europee, italiane e del meditenaneo sulle tematiche
delle politiche del lavoro rappresentano dunque un'opportunta da sfruttare per favorire
I'attivazione sinergica di tutte le potenzialiE che le risorse disponibili sul po solo limitalamente
POR Sα Zttg″ α―FSE_20り 720′ ,
∂,
consentono. L'utilizzo del metodo cooperativo sara favorito soprattutto laddove gli interventi
possano richiedere maggiormenle I'apporto di strumenti conoscitivi specialistici o di esperienze
progettuali gia realizzate con successo in ambiti diversi, o ancora nell'ottica di perseguire
risultati pii validi attraverso progeftitesi a fare sistema fra contesti diversificati.
POR Sardegna FSE - 2007-2013
θ
`
r:GDl.t ruttaol^
ilOlOlE AOIOI{O
oc salD(lxa
A OEIA SalDaONA
4.5.3 Attivita
Per il conseguimento dei suddetti obiettivi saranno attuate diverse tipologie di azioni, anche
integrate tra di loro, tra le quali si indicano, a litolo non esaustivo, le seguenti:
Azionl
Progetti per
il
coordinamento delle politiche europee
Categoria
in
materia di
immigrazione.
Promozione di partenariati e di cooperazione tra soggetti pubblici e privati
finalizzati all'inclusione lavorativa e alla creazione di impresa, con particolare
riferimento a favore dei migranti in ambiio europeo.
Mobilita a fini professionali, rivolta a persone occupate o in cerc€ di lavoro,
finalizlata sia all'anicchimento della professionalita sia allo svolgimento di
64
64
64
esperienze di lavoro all'estero-
Mobilta individuale e organizzata a fini formativi e dei diversi tipi di attivita
con particolare riferimento agli stage.
73
lbeneficiari dei suddetti interventi saranno prevalentemente enti pubblici e privati, organismi
formaWi, enti bilaterali, Amministrazione regionale e singoli Organismi lntermedi. I deslinatari
degli interventi saranno prevalentemente: imprese, imprenditori, occupati, persone in cerca di
lavoro, studenti, operatori del sistema dell'istruzione e della formazione.
4.5.4 Complementarietd
tn
fondi
druftunli
Al fine di aumentare l'efficacia degli interventi programmati, in un quadro di coerenza con la
strategia regionale complessiva e con le condizioni previste dal POR FESR, I'AutoritA di
gestione FSE poba fare ricorso al principio di complementarieE tm i fondi shutturali di cui all'art.
34 del Reg- (CE) 1083/06 e fnanziare azioni che rientrano nel campo di intervento del FESR,
nei limili e alle condizioni ivi previste fino ad un massimo del l0% del contributo comunitario del
presente asse prioritario, purch6 esse siano necessarie al conetti svolgimento dell'operazione e
ad essa direttamente legate.
4,6 Asse
vl
-
Assistenza Tecnica
4.6.1 Obieftivi specifici e oryrativi
La programmazione comunitaria necessita di interventi finalizali a sostenere I'esecuzione del
PO e a garantire la conetta gestione delle risorse finanziarie in termini di efficienza e di
efficacia. ln continuita con la passata programmazione, quindi, saranno rcalizza!€ azioni
specfiche ad implementazione delle disposizioni regolamentari in materia di gestione e di
controllo della programmazione dei fondi strutfurali.
POR Sordegna FSE - 2007-2013
θア
tEtoiE ar,oraot
oa
lrlDr€x
ll,tctacxa oo,lr t^|cB6aaa
EGtOtr-
La Regione Sardegna, in linea con le considerazione espresse nell'analisi di contesto intende
perseguire all'intemo di questo Asse, i seguenti obiettivi specifici, declinati come segue in
diversi obiettivi operativi:
a2.are namen」 df
Tale obiettivo sara declinato nei seguenti obiettivi operativi:
n.1. sostenere I'esecuzione del
programma operativo nelle
sue principali fasi
di
preparazione, geslione, sorveglianza e controllo;
n,2.
rufrorzarc la capacita amministrativa connessa all'attuazione delle politiche finanziate,
e modelli per migliorare
l'efficacia e l'efficienza della gestione del programma;
anche aftraverso il sostegno alla circolazione di pratiche
n.3.
effettuare le valutazioni strategiche
n.4. dare ampia
a al
visibil
€y'o
operative dell'interyento;
programma con adeguati interventi
di
informazione e
comunbazione.
e
■ .j‐ =■ ■
di
■嘔縮
まu“
dEpcllivi e
st^rnerfi a suppqto
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Sisterni:
d€l sbt€ma di
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Mirkrsr€
I'elficacia e
l'eftcienza dei
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st unenti a supgoato
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albti
e coficlnsi)
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di
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7
inte er{o
congilaziqle e
@EeatazirE dei
pfogE[nmi
cofin uiiati
4.6.2 Desdizione
La programmazione comunitaria necessita di interventi di sistema e di accompagnamento
a sostenere I'esecuzione del PO e a garanlire la coretta gestione delle risorse
finalizzali
finanziarie in termini di efficienza e di efficacia. ln continuite con la passata programmazione,
quindi, saranno realizzate aloni specifiche ad implementazione delle disposizioni regolamentari
in materia di gestione e di confollo della programmazione dei fondi slrutturali.
PORSレ Mapr― FSE‐ 2ω た20′ ヨ
“
aEctotaE
a,loiao
a D6,ta
s roaolra
4.6.3 Attivfte
Per il conseguimento di tali obiettivi saranno finanziate su questo asse diverse tipologie di
attivita a valenza trasversale all'intero Programma, prevalentemente azioni di sistema e misure
di accompagnamento. Tra le attivita si possono annoverare a titolo esemplificativo quelle di
seguito elencate:
'&ionil
.
Predisposizione dei documenti di supporto alla programmazione
e
della
reportistica prevista dai regolamenti mmunitari.
Preparazione dei Comitati di Sorveglianza regionali e assistenza tecnica
finalizzata a gaantire e migliorare ilfunzionamento degli stessi.
Progettazione
e
rcalizzazione
di un
sistema informatico
e
informativo/gestionale.
Realizazione di un supporto tecnico operalivo finalizzato all'adeguamento,
alla manutenzione e all'assistenza tecnica del sistema di monitoraggio in
94egena
85
85
85
85
relazione a contenuti e finalfta del POR.
Rafforzamento delle risorse tecniche e delle dotazioni del personale
coinvolto nella programmazione, gestione, sorveglianza e conAollo del
85
POR.
Supporto al conftonto e alla definizione di istanze regionali delle autorita
coinvolte nella programmazione FSE in rapporto agli altri fondi.
Sostegno alla circolazione di pratiche e modelli per migliorare I'efrcacia e
l'effcienza della gestione dei PO-
Audit, valutazione, controllo, ispezione
e
rendicontazione delle attivita
ammesse a finanziamento e assistenza tecnica alle operazioni di controllo.
Supporto ai tavoli di raccordo e confronto tra le autorita designate nei
Programma Operativi FSE in un'ottica di integrazione e semplificazione dei
sistemi.
Elaborazione
di
valutazioni strategiche finalizzate
ad
esaminare
I'evoluzione del PO rispetto alle prior a comunitarie e nazionali.
Elaborazione
di
valutazioni
di
natura operativa volte
a
sorveglianza del Programma Operativo.
Predisposizione,attuazione e vedica del Piano di comunicazlone
PoR.Sdrdegna- FSE - 2OO7-2013
sostenere la
85, 86
85,86
85, 86
85, 86
85,86
85, 86
85, 86
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IElollI A'A'OT
Dl
trcota^t tol{o ac6l'ATOlGflA
S toccru
Ulteriori attivfte, coerenti con gli obiettivi specifici individuati e capaci di attuadi anaor
efficacemente, potranno essere individuate e proposte, nel corso della rcalizzazione dei PO.
pii.,
ln continuita con la programmazione 2000-2006, la Region€r'PA si awale del sostegno tecnico
delf'associazione Tecnostrutfura delle Regioni al fine di valoiuzarc in termini operativi
l'integrazione il confionto e lo scambio tra le Amministrazioni regionali/provinciali. A tale fine
I'affidamento a Tecnostruttura C attuato a fronte di un piano di attiv a pEriennale della cui
attuazione i soggefti interessati saranno informati annualmente.
Tutte le linee di intervento previste in questo Asse potranno essere rcalizzale anche col ricorso
a progetti interegionali in collaboralone con altre regioni italiane.
I beneficiari dei suddetti interventi saranno I'Autorita di Gestione, I'Autorita di Audit, gli
Organismi lntermedi e altri organismi pubblici o privati coinvolti eventualmente nella
prcgrammaione, a(uazione e gestione del P.O.
”
一
PoR Sordegno- FSE - 2oO7-2Ol3
lCc.or.l
Arto ori/r c(
SaIDtGxa
llolotla AlrlotaolA DBA s IDaet{A
5. PROCEDURE Dl ATTUAZIONE
Le modalita e le procedure di attuazione del POR fanno riferimenlo alle disposizioni previste dai
regolamenti comunitari per il periodo 2007-2013, in particolare alle disposizioni di cui all'articolo
37.'l leftera 9) del Regolamento (CE) 10832006 del Consiglio, al relativo regolamento
d'attuazione, nonche alle procedure attuative descritte nel QSN.
5.1 AutoriG rr
Nel rispetto del principio della separazione delle funzioni di cui all'art. 58, lettera b), del
Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083200612, al fine di garantire l'effcace e corretta
attuazione del Programma Operativo e il conetto funzionamento del sistema di gestione e
@ntrollo, sono individuate tre Autoriti: lAutor a di Gestone, lAutoritA di Certilic€zione e
I'Autorita di Audit.
Eventuali modifiche nella denominazione, nei recapiti e nell'indirizzo di posta elettronica delle
autorita e degli organismi indicati vengono comunic€ti alla Commissione e al Comitato di
Sorveglianza del Programma operativo.
5.1.1 Autorite di Gestione (AdG)13
L'Autor a di Gestione C responsabile della gestione e attuazione del Programma Operativo
conformemente al principio di buona e sana gestiono amministrativa e finanziaria.
Questa funzione e di competenza del dirigente pro-tempore della struttura sottoindic€ta:
competente: DirezioneGeneraledell'Assessorato
Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale
lnda(Iuzo:
Posta elsttronlca:
Ma
)(xvll
febbraio
1
-
09131 Cagliari
lavoro(Areo ione.sardeo na. it
I rapporti tra lAutorita di Gestione e le altre sttutture dell'Amministrazione regionale coinvotte
nella gestione del Programma Operdivo saranno regolati da atti e procedure inteme.
Gestione adempie a tutte le funzioni corispondenti a quanto definito dal
Regolamento (CE) del Consiglio n. 108312006, secondo le mgdal[a atuative definite dal
L'Autorita
di
Regolamento (CE) della Commissione n. 182812006.|n Particolare, essa e tenuta a:
1.
garantire che le operazioni destinate a beneliciare di un finanziamento siano
selezionate in conformita ai criteri applicabili al Programma operativo e rispettino la
vigente normativa comunitaria e nazionale per I'intero p€riodo di attuazione;
"
"
"
Arfl. 37.1.9.i, 59 e 74 del Reg. (CE) del co.Eiglb n. l@3/2(rc6.
Fato eahro qranto pevbto dal'a(. 7,1, paragr.ro 2, Reg. (CE) del Coftiilfio n 10E3/2006.
Eventuali modifidE rlofie d€runirazirri ddb sfirtrwe 4nminisHive hdkaG.Ei succ€sdvi Fntli 5.'1.1, 5.'1.2 e
5.1.3 noo compoatano ta necassite di adeguamerfo del testo del programma, ess€ndo suficienle una sempfice
cDrnuni:azixE al riluaado.
Art 60 Reg. (CE) dd Consrllb n. lo&ifzm, sc.ondo le modalG attuativE d€finile dal Reg. (CE) de{a Co.nmissihe
n. 1628/2006.
POR
Sa
egna- FSE - 2007-2013
,′
2.
fomire informazioni per asse sul ricorso alla complementarietA tra iFondi strutturali
(art.34);
3. informare il Comitato di Sorveglianza sui risultati della verifica dicuial par.5.3.1:
4. accertarsi. se del caso, anche mediante verifiche in loco su base campionaria,
dell'effettiva fomitura dei prodotti e dei servizi cofinanziati, dell'esecuzione delle spese
dichiarate dai beneficiari della conformita delle stesse alle norme comunitarie e
nazionali;
5.
garantire l'esistenza di un sistema informatizato di registrazione e conservazione dei
dati contabili relativi
e
Op€rativo,
a
ciascuna operazione attuata nell'ambito
del
Programma
assicurare Ia raccolta dei dati relativi all'attuazione necessari per la
gestione finanziaria, la soryeglianza, le verificfie, gli audit e la valutazione:
6.
garantire che i beneficiari e gli altsi organismi coinyolti nell'attuazione delle operazioni
adottino un sistema di contabilita separata o una codificazione contabile adeguata per
tutte le transazioni relative all'operazione, ferme restando le norme contabili nazionali;
7.
garantire che Ie valutazioni del Programma Operativo siano syohe oonformemente
all'art. 47 del Regolamento {CE) del Consiglio n. 1083/2006;
8.
stabilire procedure tali che tufri idocumenti relativi alle 6pese e agli audit necessari per
garantirc una pista di controllo adeguata siano @nservati, sotto forma di oliginali o di
copie autenticate, se@ndo quanto disposto dall'arl 90, per itre anni successivl alla
chiusura del programma operatiyo o, qualora si tratti di operazioni soggette a cfiiusurEr
paziale, per i tre anni successivi all'anno in cui ha avuto luogo la chiusura parziale;
9.
garantire che lAutorfta di Certificazione riceva tutte le informazioni necessarie in merito
alle procedure e veriffiie eseguite in relazione alle spese ai fini della certificazione;
10. guidare
attivita
i
il programma annuale di
per consentire una sorveglianza qualitatiya
lavori del Comitato di Sorveglianza, presentargli
e
trasmettergli
i
documenti
dell'attuazione del Programma Operativo;
11. elaborare e presentare alla Commissione, previa approvalone del Comitato di
Sorveglianza, i Rappodi annuali e finale di esecuzione, nei temini previsti e in aeordo
con le richieste della Commissione;
12. garantire
il
rispetto degli obbl(thi
in materia di
informazione
e pubblicM previsti
all'articolo 69 del Regolamento (CE) del Consiglio n. 10812006;
LAutorita di Gestione assicura altresl l'impiego di sistemi e procedure per garantire l'adozion€
di un'adeguata pista di conbollo, nonch6 di procedure di informazione e di sorveglianza per le
inegolarfta e il recupero degli importi indebitamente versati.
Autor a di Gestione, per esercitarE le proprie funzioni di gestione e attuazione del Programma
Operativo compreso il coordinamento detle attivita defle strutture implicate nell'attuazione, si
awale del supporto dell'assistenza tecnba e di adeguate risorse umane e materiali.
L
POR SordeAno FSE -
2(n7-20li
92
.ffi.,ffitrffi*
5.1.2 Autorfte di Cedificazione (AdC)l1
LAutorita di Certificazione d responsabile della conetta certificazione delle spese erogate a
valere sui fondi comunitari/slatali per l'attuazione del programma operativo.
Questa funzione C atfibuita al dirigente pro-tempore della struttura sottoindicata:
competente:
lndirizzo:
Assessorato della Programmazione, Bilancio, credito e Assetto
Tenitorio - Direzione Generale - servizio Verifica Programmazione
di spesa e attiviE connesse alle funzioni di autorita di pagamento
Ma Mameli, 88 09123 Cagliari
Posta el€ttronica
[email protected] [email protected].
:
L'Arrtorita di Certificazione adempie a futte le funzloni conispondenti a quanto definito dal
Regolamento (CE) del Consiglio n. 180312006, secondo le modalita attuative definite dal
Regolamento (CE) della Commissione n. 1828n006'. ln particolare, essa e incaricata dei
compiti seguenti:
1.
elaborare e lrasmettere alla Commissione, per il tramite dell'Organismo di cui al par. 5.2.4,
le dichiarazioni cerlificate delle spese e le domande di pagamento:
2.
certficare che:
D
la dichiarazione delle spese e conetta, proviene da sistemi di contabilita affdabili ed e
basata su documenli giustificativi verificabili:
ii)
le spese dichiarate sono conformi alle norme comunitarie e nalonali applicabili e sono
state sostenute in rapporto alle operazioni selezionate per il fnanziamento
@nformemente ai criteri applicabili al programma e alle norme comunitarie e nazionali;
3.
garantire di aver ricevuto dall'Autorita di Gestione informazioni adeguate in merito alle
procedure seguite e alle verifiche effettuate in relalone alle spese fEuranti nelle
dichiarazioni di spesa;
4.
operare conseguentemente ai dsultati di tutte le attivite di audil svolte dall'autorite di
audit o souo la sua responsabiliti;
5. mantenere una contabilitA infiormatizzata delle spese dichiarate alla Commissione;
6. tenere una contabil a degli importi recuperabili e degli importi ritirati a seguito della
soppressione toiale
o
parziale della partechazione
a
un'operazione.
Gli
importi
recuperati sono restituili al bilancio generale dell'Unione eulopea prima della chiusura
del Programma Operativo detraendoli dalla dichiarazione di spesa successiva.
I
rapporti fra lAutorita
di Geslione e I'Autoriti di
Certificazione sono definiti da apposite
procedure.
Certifcazione trasmette alla Commissione europea, per il hamite
dell'organismo nazionale di coordinamento per la trasmissione delle domande di pagamento,
lnoltre I'Autorita
14
di
ArL 61 Reg (CE)de!COns● !10 n lo80嗜 seOondo le moda:na atluahe dennに
da! Reg lCE)della
Colnmi“ わne n 182● 2006
Pは
Sα 認 喀 ″
―FSE‐ 200720ノ J
9,
entro il 30 aprile di ogni anno, una previsione estimativa degli importi inerenti le domande di
pagamento per I'esercizio finanziario in corso e per quello successivo.
L'Autorita di Certificazione predispona b proprie attiv a in modo che le domande di pagamento
siano inoltrate, per il tramite dell'Amministrazione Capofila di Fondo, alla Commissione Europea
con cadenza periodica, nella misura del possibile tre volte l'anno. Perch6 la Commissaone
possa procedere a un pagamento entro l'anno in corso, la domanda di pagamento d presentata
al piU tardi entro il 3'l ottobre, con la possabina di presentare ulteriore domanda di pagamento,
solo ove necessaria, entro il 31 dicembre di ogni anno per evitare il disimpegno automatico
delle risorse.
5.1.3 Autorfte di Auclit (AclA)'"
L'Autorita di
Aud e responsabile
della verilica dell'efficace funzionamento del sistema di
gestione e di controllo.
Questa funzione
C
attribuita al dirigente pro-tempore della struttura sottoindicata:
competente: Presidenza
- Ufficio lspettivo
spesa comunitaria
-
Ufficio di controllo di ll livello della
lnditEzo:
Ma Mameli, 96
Postael€ttronica:
[email protected]
-
09123 Cagliari
L'Ufficio lspettivo presso la Presidenza della Regione Sardegna e funzionalmente indipendente
sia dall'AutoritA di Gestione che dallArrtoriti di Certificazione.
Ledor
a di Audit adempie a tutte le funzioni conispondenti a quanto definito dal Regolamento
(CE) del Consiglio n. 1803/2006, secondo le modalita aftuative definite dal Regolamento (CE)
della Commissione n.1828n006.|n particolare, essa e incari€ta deicompiti seguenti:
1.
garantire c+le le attiviH di audit siano svotte per accertare I'efficace funzionamento del
sistema di gestione e di controllo del programma operativo;
2.
garantire che le attivita di audit siano svotte su un campione di operazioni adeguato per la
verilica delle spese dichiarate;
3.
presentare alla Commissione, enlro nove mesi dall'approvazione del programma operativo,
una s['ategia di audit riguardante gli organismi preposti alle attivita di audit di cui alle letiere
a) e b), la metodologia uflizzata, il metodo di campionamento per le attivita di audit sutle
operazioni e la pianificazione indicativa delle attiv a di audit al tine di garantire cfie i
princhali organismi siano soggetti ad audit e che tali aftivfla siano ripartite uniformemente
sull'intero periodo di programmazione:
4.
entro il 31 dicembre diognianno, dal2008 ai2015:
i)
1'
-
presentare alla Commissione un rapporto annuale di controllo che evidenl le risultanze
delle attiv a di audit effettuate nel corso del periodo precedente di '12 mesi che termina
il 30 giugno dellhnno in questione conformemente alla strategia di audit del Programma
Operativo e le carenze riscontrate nei sistemi di gestione e di controllo del Programma,
Art 62 o 74 Reg cc)del con飩
らatluabve dennlte daL Reg(cE)delb
"o n 10892006.secondo le modalに
comm19one n 18232α
"
POR Sa〃 c“ α―FSE-200720′ 3
タイ
ii)
formulare un parere, in base ai controlli ed alle attivita di audit effettuati sotto la propria
responsabilita, in merito all'efiic€ce funzionamento del sistema di gestione e di
controllo, indicando se questo fomisce ragionevoli qaranzie circa la corettezza delle
dichiarazioni di spesa presentate alla Commissione e circa la legittim a e regolarita
delle transazioni soggiacenti,
iii)
presentare, nei casi previsti dall'articolo 88 del Regolamento (CE) del Consiglio n.
108312006, una dichiarazione di chiusura parziale in cui bi attesti la legittimfta e la
regolarita della spesa in questione;
5.
presentare alla Commissione, entro il 31 matzo 2017, una dichiarazione di chiusura che
attesti la validita della domanda di pagamento del saldo finale e la legittimita e la regolaritt
delle transaloni soggiacenti coperte dalla dichiarazione linale delle spese, accompagnata
da un rapporto di controllo finale.
Leutorfia di Audit assicura che gli audit siano eseguiti tenendo conto d€li standaid
intemazlonalmente riconosciuti, e garantisce che le @mponenti che li efiettuano siano
funzionalmente indipendenti ed esenti da qualsiasi rischio diconflitto di interessi.
5.2 Organismi
5.2.1
Oryanisrilo di valutazione della @nformfte
L'organismo incaricato della valutazione di conformiti € quello previsto al paragrafo 5.2.5.
5.2.2 Oganismo
responsabile per la ricezione dei pagamentf'
L'organismo abilitato
a
ricevere
i
pagamenti della Commissione
per oonto della
Amministrazione regionale / provinciale / centrale e il Ministero dell'Economia e delle Finanze Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato - lspettorato Generale per i Rapporti
Finanlari con I'Unione Europa (IGRUE).
Struttura
competente:
lndirlzzo:
Posta elettronica:
- Dipartimento della
Ragioneria Generale dello Stato - lspeftorato Generale per i
Rapporti Finanziari con l'Unione Europa 0GRUE)
Minislero dell'Economia e delle Finanze
Via XX Settembre, 97 -
0O
187 Roma
[email protected]
I conlributi comunitari sono versati all'IGRUE mediante accredito dei relativi fondi sul dc n.
23211, apeio presso la Tesoreria centrale dello Stato, intestato a 'Ministero d€l tesoro - Fondo
di rotazione p€r I'attuazione delle politiche comunitarie: Finanziamenti CEE
.
L'IGRUE prowede ad erogare in favore della Regione Autonoma della Sardegna le quote
comunitiatie FSE acquisite e le corispondenti quote del cofnanziamento nazionale, mediante
versamento sull'apposito clc n. 22912 presso la Tesoreria centrale, intestato Regione
Autonoma della Sardegna - Risorse CEE - Cofinanziamento nazionale'.
'
* Art. 37.l.9.liie
POR
76.2
turdegna
dd
Reg- (CE)
dd C,o.tnigfio n. 'i 083/2006.
FSE - 2007-201 3
95
**^
qTiP
)6/
L,Ufficiocompeten."o,"**",,,"ffffi"larieassegnatealPoSullabase
della legislazione amministrativa e contabile comunitaria nazionale e regionale e dei criteri di
buona gestione Iinanziaria.
5.2.3
Oryanismo responsabile
pr
l'esecuzione dei pagamentf'
L'organismo responsabile dell'esecuzione dei pagamenti e I'ufficio:
Struttura competente: Presidenza della Regione- Direzione Generale della Ragioneria
Regionale
lndirizzo:
Ma Oslavia - Csgliari
Postaelettronlca:
[email protected]
La Direzione della Ragioneria Rsgionale da esecuzione agli impegni e ai mandati di pagamento
disposti dall'Autorita di Gestione e dagli organismi intermedi appartenenti all'AmminisEazione
Regionale.
Per gli organismi intermedi non appartenenti all'Arnministrazione Regionale
I'organismo
responsabile C individuato presso i conispondenti uffici diiali organismi.
5.2.4. Oryanislno nazionale di aqdinamento per la tasrnissione delle dofilande di
pagamento
LAutoriE di Cedmcazione trasmette le dicfiiarazioni certificate delle sPese e le domande di
pagamento alla Commissione Europea per il tramite dellAtrtoritA capolila di Fondo (Ministero
del Lavoro e della Previdenza social€- DG Politiche per I'Orientamento e la Formazione),
individuata quale organismo nazionale di coordinamento per la trasmissione delle domande di
pagamer o. L'Autorita capofila di Fondo e responsabile della validazione delle dichiarazioni
certificate delle spese e delle domande di pagamento e del successivo inoltro telematico alla
Commissione Europea utilizzando i weD setvbes del sistema SFC2007.
5.2.5
Organismo nazionale di aqdinamento in materia di @ntollo'"
Confomemente a quanto previsto dal paragrafo V1.2.4 del QSN, tale organismo C il Ministero
dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato lspeflorato Generale p€r i Rapporti finanziari con l'Unione Europea (1GRUE). L'Organismo
prowede, in particolare, ad esprimere il parere di cui al successivo paragrafo 5.3.5. A tal fine.
I'Organismo nazionale
di coordinamenlo ha accesso alle informazioni e ai dati che ritiene
necessari per esprimere il suindicato parere.
5.2.6
Organismi intermedl"
L'Amministrazione Regionale puo designare un organismo o un servizio Pubblico o privato per
svolgere una parte o la total a dei compiti dell'Autorita di Gestione o deuAutorita di
Certificazione, sotto la responsabilfta di detta Autorita, o per svolgere mansioni per conto di
detta Autorita n€i confionti dei benefciari che attuano le operazioni.
彗織 槻爛 鸞識 :儡置
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FSE -
2(n7-2013
96
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Esaor'ra
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nlororc
!e Lrolcraa
atol^ o6ra garoFoira
I
pertinenti a@ordi sono formalmente registrati per iscritto. L'affidam€nto viene effettuato
mediante un atto che stabilisce i contenuti della delega, le funzioni reciproche, le informazioni
da trasmettere allAutoriG di Gestion€/Certificazione e la relativa periodicita, gli obblighi e le
modalfte di presentazione delle spese conseguite, le modaliG di svolgimento dell'attivita di
gestione e di controllo, la dessilone dei flussi finanziari, le modaliB, la conservazione dei
documenti, gli eventuali compensi, e le sanzioni per ritardi negligenze o inadempienze. ln
particolare, lAutorita di Gestiondcertificazione si accerta che gli organismi intermedi siano
conettamente informati delle condizioni di ammissibilita delle spese e che siano verificate le loro
c€pacita di assolvere gli impegni di loro competenza.
cli organismi intermedi
devono dispone di un sistema di contabilita, sorveglianza e informativa
finanziaria separati e informatizzati.
1.
L'Amministrazjone regionale puO individuare quali organismi intermedi €nti pubblici
tenitoriali er'o Amministrazioni centrali dello Stato, per le materie di loro competenza.
2.
Sotto la propria responsabil a, I'Amministrazione regionale ed eventualmente gli Enti e
Amministrazioni di cui al paragrafo 1, nell'esecuzione delle operazioni di al(xlne atliviG
possono awalersi, dei seguenti organismi intermedi, @munque precedenternente
individuati dall'Amministrazione regionale:
a)
soggetti interamente pubblici, anche strutturati come societa
privato aventi il carattere di
sfuture'in
o atre forme di
diritto
house'm;
b)
aM soggetti pubblici, anche strutturati come societa o alre forme del diritto civile, non
aventi il carattere di strutture'in house' della Amministrazione;
c)
soggetti privati con competenze specialistiche.
ln relazione alla ripartizione e separazione delle funzioni tra gli organismi, la Regione attribuisce
la qualifica di organismo intemedio, per lo svolgimento di compiti delleutor a di gestione,
allAssessorato della Pubblica lstruzione, Beni Culturali, lnformazione Spettacolo e Sport,
allAssessorato della programmazione, bilancio, credito e assetto del tenitorio e allAssessorato
dell'igiene e sanita e dell'assistenza sociale, all'Agenzia Regionale per il Lavoro.
L'individuazione di altri organismi intermedi ai sensi del patagrafo l) owero di natura
conispondente alla lettera a) sara effettuata con atto dell'Autor a di gestione, previa
deliberazione della Giunta Regionale.
La selezione e I'individuazione dei soggefri di cui alle leftere b) e c) sara svolta mediante
procedure di evidenza pubblica conformi alla normativa comunitaria in maleria di appatti
pubblici. Qualora venissero realizzate sowenzioni globali ai sensi degli artt. zll e 42 del Reg CE
della Commissione n. 10832006.
Saranno individuati, fermi restando i criteri di cui ai punti 1 e 2 sopra citati, attrayerso apposite
pro@durc andranno richiamate in linea di massima le modalita e le procedure di scelta degli
stessi e, una volta individuati, ne vena riportata una descrizione nella Relezione sui sistemi di
gestione e controllo, di cui all'art. 71 del Regolamento (CE) del Consiglio 1083i2006.
a Ai ser|gi def,a giu.bprudenza ddla Corte di GiGtizia dell€ Co.huniti Euopee.
POR Sardegno FSE - 2007-2013
97
r86lota at taatora oc s&dcraa
llol(X{a ArlOtaO A OglA sAttacNrl
Eventuali integrazioni o modiliche agli elenchi di cui ai paragrafi 1 e 2 vengono comunicate al
Comitato di Sorveglianza e riportate nei Rapporti annuali di esecuzione.
5.2.7
Comitato di soueglianza
(Cds)'z1
ll Comitato di sorveglianza ha la funzione di accertare I'efficacia e Ia qudita de 'atluazione del
programma operativo. Esso e istituito, con atto formale, entro 3 mesi dalla data di notifica della
decisione di approvazione del progftrmma.
ll
Comitato
di
Sorveglianza accerta I'eflicacia
e la qualta dell'attuazione del Programma
Operativo. A tal fne:
1.
esamina e approva, entro 6 mesi dall'approvaz ione del Programma Operativo, i cdteri di
selezione delle operazioni finanziate ed approva ogni revisione di tali criteri, secondo le
necessfte di programmazione;
2.
viene informato sui risultati della verifica di confomita ai criteri di selezione efiettuata
dall'Autorite di Gestione sulle operazioni awiate prima dell'approvazione di detti criteri:
3.
valuta periodicamente
i
progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi spcifici del
Programma Operativo, sulla base dei documenti presentati dall'Autorita di Gestione;
4.
esamina i risultati dell'esecuzione, in particolare il conseguimento degli obiettivi fissati per
ogni asse prioritario, nonche E valutazioni di cui all'articolo 48.3 del Regolamento (CE) del
Consiglio n. 1083/2006;
5.
esamina ed approva i Rapporti annuali e finali di ese@zione prima della loro trasmissione
alla Commissione europea;
6.
e informato in merito al Rapporto annuale dicontrollo e alle eventuali osservazioni espresse
a riguardo dalla Commissione europea in seguito all'esame del Rapporto:
7.
puo propone all'Autorita di Gestone qualsiasi revisione o esame del programma operatvo
di natura tale da permettere il conseguimento degli obiettivi dei Fondi o di migliorame la
gestione, compresa quella fi nanziaria:
8.
esamina ed approva qualsiasi proposta di modifica inerente al contenuto della decisione
della Commissione relativa alla partecipazion€ dei Fondi.
9.
C informato del piano e delle atlivita di informazione, di comunicazione e di pubblicita,
se@ndo le modal a aftuative definite ai sensi del Regolamento (CE) della Commissione n.
182812006.
ll Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo, istituito in conform a dell'art. 63 del Reg.
(CE) f083f2006, C presieduto dal Presidente della Regione, e si compone di rappresentanti
della R€ione e dello Stato c€ntrale. ln particolare, sono membri del Comitato di Sorveglianza:
1.
"
I'Autorita di Geslione e gli altd rappresentanti della Regions,
ArtL 63€5 dd R€g- (CE) del Con$gfio n.
los3r2o6.
一
卿
POR Sardegno FSE - 2007-2013
It6ffi A,l6taor ot liaElcrl^
.'GFIIG AUIOl.(llA OBIA SAIOIGNA
2.
le Arnministrazioni, diverse dallAutor a di Gestione, titolari di linee di intervento all,intemo
del PrDgramma Operativo;
3.
il Ministero dello Sviluppo economico
-
Dipartimento per Ie Politiche di sviluppo e coesione
Strufturali Comunitari, in qualita di Amministrazione
nalonale responsabile del coordinamento generale delle politiche dei Fondi Strutturali;
-
SeMlo per le Politiche dei Fondi
4.
il Ministero dell'Economia e delle finanze - lspettorato cenerale per i rapporti con l'Unione
Europea (IGRUE), in qual a di Amministrazione nazionale responsabile del Fondo di
rotazione di cui alla legge 183/87;
5.
6.
I'Amministrazione nalonale capofila del Fondo Sociale Europeo:
le Amministraloni responsabili delle polruche trasversali (Ambiente e Pari Opportun a),
secondo i rispeftivi ambiti di competenza tenitoriale e le Aulorita ambientali competenti per
ambito tenitoriale;
7.
le Autorita di Gestione dei Programmi Operativi Nazionali finanziati dal FSE nell'ambito
dell'Obiettivo'Competitivita regionale e occupazione";
8.
le Autorita di Gestione dei cor spondenti programmi del Fondo europeo di
9.
le componenti del partenariato islitulonale e le autonomie funzionali;
Sviluppo
Regionale, del Fondo europo di Sviluppo Rurale e del Fondo europeo per la Pesca;
10. i rappresentanti del partenariato economl@ e sociale e del terzo settore (secondo quanto
stabilito dal seguente paragrafo 5.4.3)
Eyentuali integrazioni ey'o aggiomamenti delle componenti potranno essere deliberate dal
Comitato stesso, conformemente al suo regolamento intemo.
Su propria iniziativa, o a richiesta del Comitato di Sorveglianza, un rappresentante della
Commissione europea partecipa ai lavori del Comitato di sorveglianza a titolo consultivo.
Possono allresl partecipare alle riunioni del Comitato, su invito del Presidente, il Valutatore
indipendente, esp€rti e altre AmminisFazioni per problematiche di loro particolare interesse.
Nella sua prima riunione il Comitato, approva un regolamento interno che disciplina le modaliE
di assolvimento dei compiti afndatEli.
E'assicurata, ove possibil€, un'equilibrata partecipazione di uomini e donne.
Le convocazioni e l'ordine del giomo prowisorio devono pervenire ai membri al pit tardi due
setlimane prima della riunione. L'ordine del giomo dennftivo e i documenti relativi ai punti
esaminati devono pervenire al piu tardi dieci giomi prima della riunione.
Nei casi di necessfta, la Presidenza pu6 ugualmentd consultare
i
membri del Comitato
attraverso una procedura scritta, come disciplinata dal regolamento intemo del Comitato.
ll Comitato puo awalersi per I'espletamento delle sue funzioni di un'apposita segreteria tecnica.
5.3 Sistemi di attuazione
5.3.1 Seleione
delle operazioni
POR Sardegaa- FSE - 2OO7-201j
99
alcFir at toa.ora Dt sllolcara
EOE t{t At roaaefa D6tA aatoaoNA
Nel rispetto di quanto previsto dall'arlicolo 56 del Regolamento genemle dei fondi, per
consentire il tempestivo awio della programmazione operativa 2007-2013, I'Autorita di Gestione
potra valutare I'opportunita di awiare operazioni a valere sul Programma Operativo, anche
prima dell'approvazione da parte del Comitato di Sorveglianza dei criteri di selezione delle
operazioni da cui all'art.65 c.l,lett a).
Ai lini dell'inserimento delle relative spese nelle domande di pagamento, I'Autorita di Gestione
dovra effetfuare una verifica tesa ad accertare che tali operazioni siano conformi ai criteri di
selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza; nello stesso tempo I'AdG dovra assicurarsi
che sia stata rispettata la normativa comunitaria in materia di pubblicfta e comunicazione.
Non saranno pertanto giudicate ammissibili le operazioni c+|e non sono state seleZonate sulla
b3se di qiteri conformi a quelli stabiliti dal Comitato di sorveglianza e per le quali non sia
possibile rispettare la normativa @munitaria in materia di informazione e pubblic a.
5.3.2 Modalitd e prccedure di monitqaggid
competente: Direzione Generale dell'Assessorato
Professionale, Cooperazione e Si€urezza Sociale
lndlrlzzo:
Postaeletlronica
L
Autor
a di
Via XXVlll fsbbraio 1 - 09131 Cagliari
:
[email protected]
Gestione garantisce l'attivazione
ed il conetto
funzionamer
o del sistema
informatizzato di monitoraggio. ll sistema prevede:
1. la conetta e puntuale identificazione dei progetti del Programma Operativo;
2. un esauriente conedo informativo, per le varie classi di dati (linanziario,
fisico e
procedurale), secondo i sistemi di dassificazione pIevisti nei regolamenti comunitari e gli
standard definiti nel Quadro Strategico Nalonale:
.3.
la \rerifica della qual e e della esausw a deidati ai differer i livelli didettaglio.
LAutorita di Gestone adotta le misure opportune affinch€ i dati fomili dagli organismi iniermedi
dal beneficiari, siano sottoposti ad un adeguato processo di verifica e conkollo tale da
garanlire la @netezza, I'affidabifta e h congruenza delle informazioni monitorate
e./o
LAutorita
di
Gestione fomisce inoltre informazioni per asse sull'eventuale dcorso alla
complementarieE tra i Fondi strutturali (art.34).
ll conedo informawo relati\ro ad ogni singola operazione (progetto/intervento) e trasmesso, con
cadenza trimestrale, al Sistema Nazionale di Monitoraggio cfie prowede a rendere disponibili i
dati per i cittadini, Ia Commissione europ€a e gli altri soggetti istituzionali, nei format e standard
di rappresentazione idonei a garantire una omogenea e trasparente informazione, entro 30
giomi dalla data di riferimento. La Commissione europea ha comunque acceso ai dati
disponlbili nel Sistema Nazionale di Monitoraggio con cadenza bimestrale ed entro 30 giomi
dalla data di riferimento.
"
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tutL 37.t.g.n e 66{8 dd Reg. (cE)
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―FSE-200720′
consErio n- 1G83/2o(E.
′00
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'.ffiffit5^ffi
L'Amministrazione regionale garantisce, nella misura del possibile, che il monitoraggio dei
Fondi strutturali sia effettuato in maniera integrata all'intemo del monitorajgio di tutte le
politiche regionali e nazionali, tenendo sempre conto, per la componente comunitaria, delle
esigenze imposte dai p€rtinenti regolamenti.
Essa inotlre, a ga,anzia della conoscibilita di come procede l'afiuazione del eSN, recepisce le
regole comuni di monitoraggio stabilite a livello nazionale tese a consentire I'osservazione delle
decisioni e delle azioni dirette al raggiungimento degli 'obiettivi speciftci" del euadro, per quanto
di propria competenza.
5.3.3. Valutazione
La valutazion€ g volta a migliorare Ia qualita, I'efficacia e la coerenza del programma Operativo,
nonch6
h
strategia
e
l'attuazione, avendo riguardo
ai problemi strutturali
specifici che
caratterizzano il tenitorio/settore interessato e tenendo conto al tempo stesso dellbbiettivo di
sviluppo sostenibile e della pertinente normativa comunitaria in materia di impatto ambientale e
valutazione ambientale strategica, oltre che del rispetto del principio lrasversale delle pari
opportunita e non dissiminazione.
Data la natura del Fondo Sociale Europeo, che si concentra su operazioni immateriali relative
allo sviluppo delle risorse umane, il presente programma operativo non costituisce un quadro
per operazioni suscettibili di deteminare effetti significativi sull'ambiente, come progetti
infrastrutturali, in partholare quelli indicati negli allegati I e ll della Direftiva 8U337/EEC come
modificata. Nel caso fossero in seguito previsti progetti di infrastrutture, in particolare tramite
l'rrtilizzo della clausola di flessibilitA dell'articoto 34.2 del Regolamento (CE) N.1OB3I2OO6, ta
necessita di una valutazione ambientale strategl= sarebbe riesaminata- Di conseguenza,
l'Autorita di Gestione @nsidera - e le autorita nalonali crncordano - che allo stato attuale non
e necessaria una Valutazione Ambientale Strategica del presente programma Operativo ai
sensi della Oieftiva 20011421CE. Tutto cio senza pregiudizio di eventuali determinazioni sulla
idoneita del piano o programma a suscitare effetti amtientali o altre misure che siano
considerate necessarie per l'attuazione della Direttiya 2OO1I1?!CE secondo la normativa
nalonale.
lntende inohte accompagnare I'attuazione del Programma Operativo con valutazioni in itinere
(on{olng) di natura sia strategica, al fne di esaminare l'andamento del programma rispetto alle
pdorfta comunitarie e nazionali, cfie operawa, di sostegno alla sorveglianza del programma.
Tali valutazioni possono essere awiate anche in modo congiunto per soddisfare esileflze
conoscitive dell'amministrazione e del partenariato a carattere sia strategico, sia operativo.
Nei casi in cui la sorveglianza del Programma Operativo evidenzia che I'attuazione stia
comportando o possa comportare un allontanamento signmcafivo dagli obiettivi Fefissati,
oppure in accompagnamento ad una pmposta di rilevante revisione del programma Operativo,
confomemente all'articolo :!:i del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006, si effettua una
valutazione ongoing dirclta
a
lndividuare elementi conoscltivi rilevanti per sostenere le
decisioni.
Le valutazioni onaoing, da efiettuare tenendo conto delle indi€zioni metodologiche e degli
standard di qual a specifcati dai seMzi della Commission€, diffusi entrambi attraveBo i propri
documenti di lavoro, nonch6 dal Sistema Nazionale di Valutazione, sono svolte secondo il
POR SaaJ喀 冽η―FSE‐ 2ω 720′ J
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lEdqc AlJrtttot^
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D6IA IATDIGI{A
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principio di proporzionalita, in accordo con la Commissione, e comunque in conformita alle
modalita di applicazione del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
L'Amministrazione regionale mette a disposizione del valutatore tufte le risuttanze del
monitoraggio e della sorveglianza, e organizza sotto la responsabilita dell'Autorita di gestione le
valutazioni sulla base degli orientamenti indicativi (di org anizzazione e di metodo) suggeriti dalla
Commissione e dal Sistema nazionale di valutazione.
Le valutazioni sono finanziate bamite le risoEe dell'asse per I'assistenza tecnica e sono
effettuate da esperti o organismi - interni o estemi all'amministrazione - funzionalmente
indiPendenti dalle autorita di certificazione e di audit. LAutorite di Gestione consulta il Comitato
di,Sorveglianza in merito ai relativi capitolati. LAutor a di Gestlbne e il Comitato di Sorveglianza
si awalgono, a supporto delle attivita di valutazione, di "Steering group". L'organizzazione di
Sleeing Group contribuira ad assicurare che ls valutazioni siano condotte nel rispetto dei
pertinenti briteri di qualita.
I risultati delle valutazioni sono presentati al @mitato di sorveglianza preliminarmente al loro
inyio alla Commissione e pubblicati seoondo le norme che si applicano all'accesso ai
documenti.
La Commissione effettua una valutazione ex-post, in tonformfta a quanto disposto
dal
Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
Particolare attenzione sara dedicata alla dlevazione e valutazione degli effetti occupazionali
degli interventi, tenendo conto di quanto indicato nel relativo Documento di lavoro della
@mmissione. Allo scopo di apptezarc l'impatto occupazionale degli interventi potranno anche
essere individuati indicatori comparabili al livello piu opportuno (asse prioritario o attivita)i ad
essi sono associati valori iniziali e target.
ln linea con il principio di partenariato che caratterizza la yalutazione onAoing e nel quadro
degli orientamenli che saranno condivisi a livello nazionale, nell'ambito del Comitato di
sorveglianza, a partire dalla prima riunione utile, lAdG awiera l'andividuazione dei principali
temi/aree da sottopone a valutazione e delineera sinleticamente il processo valutativo anche
con riferimento ai principali elementi gestionali.
ln aggiunta agli indicatori gie contenuti nel PO e associati agli obiettivi specifici comuni, I'AdG
individuere un numero limitato di ulteriori indlEtori signillcawi specifici associati ad aldni
obiettivi operalivi
di particolare rilevanza $-ategica per
l'Amministra2ione
e il lenitorio
di
riferimento. Tali indicatori saranno condivisi nella prima riunione di Comitato di sorveglianza.
5.3.4 Modafte di scambb automatizzato dei dati a
Lo scambio dei dati lra I'Amministrazjone regionale e la Commissione Europea, relativamente ai
Programmi Operawi, ai dati di monitoraggio, alle previsioni di spesa e alle do.nande di
pagamento, e effettuato per via elettronica, con utilizzo dei tyeb sewrbes resi disponibili dal
sistema comunitario SFC 2007.
20 At1 66 3 e 76 4 del Reg lcE)dei Cons●
CommiSお ne n 1020/2006
POR Sardegna FSE - 2007-2013
O n lo83● 006.seCOndo le modamぬ amat∼e dennb dal ReO ICel de‖ a
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′02
.EBOI- A'IhOTA D' t'IDIGXA
5atoac A
ttct,tat toiro aDEt
L'ufilizo dei web servicesdel sistema SFC 2OO7 awiene per il tramite del Sistema lnformativo
nazionale gestito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria
Generale dello Stato - lspettorato Generale per i Rapporti con I'Unione Europea (IGRUE), che
assicura il @ordinamento deillussi informativi verso il sistema comunitario SFC 2007.
Le diverse autorita operanti nell'ambito dell'Amministrazione regionale hanno accesso alle
funzionalita del sistema SFC, per il tramite del sistema lcRUE, secondo chiavi ed auton2zazioni
pred€finte, in base alle rispettive competenze e responsabiftta.
Lo scembio informatizato dei dati tra Autorita di gestione dei Programmi Operativi e Ministero
dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato - lspettorato
Generale per i Rapporti con I'Unione Europea (IGRUE) awiene aftraverso il collegamento con il
sistema informativo locale, laddove presente.
5.3.5 Sistema antafile, di contollo e repofting finanziarie
L'Amministrazione regionale prowede aila gestione delle risoGe linanziarie assegnate al
Programma Operativo sulla base della legislazione amministrativa e contabile comunitaria
nazionale e regionale e dei criteri di buona gestione finanziaria.
Entro dodici mesi dall'approvazione del programma operativo, e in ogni caso prima della
presentazione della prima domanda di pagamento intermedio, I'Amministrazione regionale
trasmette alla Commissione Ia descrilone dei propri sistemi di gestione e controllo,
comprendente in particolare I'otganizazione e le procedure relative ai seguenti elementi:
autorita di gestione e di certificazione e organismi intermedi; autor a di audit ed eventuali altri
organismi incaricati di svolgere verifiche sotto la responsabifta di quest'ultima.
La descrizione dei sistemi di gestione e controllo e conedata da una relazione dell'lGRUE,
Organismo nazionale di coordinamento delle Autorita di Audit, che esprime il parere, ai sensi
dell'atL 71.2 del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083X2006, secondo le modalfta afluative
definite dal Regolamer o (CE) della Commissione n. 1828P006, in merito alla conformM di
detti sistemi con il disposto degli articoli da 58 a 62 di tale Regolamento.
ln particolare, il sistema di geslione
1.
C
strutturato come segue:
controlli di 1" livello, ossia controlli ordinari effettuati in concomitanza all'attuazione delle
e
a
parte integrante della stessa, sviluppati
cura: del Beneficiario, del
Responsabile di ServEio, dell'Adc e denAdC. Tali conkolli vertono sul rispetto della vigente
operazioni
normativa comunitaria e nazionale, sulla ammissibil a dele spese, sulla regolar a e
@mplelezza della documentazione trasmessa e sulla effettiva e regolare eseculone delle
operazioni;
2.
controlli di 2" livello, owero contolli a campione tesi a verificare I'etrtcace funzionamento
dei sistemi di gestione e di controllo, la loro idoneita a fomire informazioni circa la
@nefrezza delle dichiarazioni di spesa presentate alla Commissione e circa la legittimita
dslle relative transazioni economiche. Tali conuolli sono inoltre finalizzati alla redazione di
rapporli annuali e di un rapporto finale di controllo da presentare alla Commissione, nonche
al
rilascio
'ArU- 37.l.g.vi
′
`凛
di una
dichiarazione
e 56-d del Reg- (CE)
di
chiusura che attesti
la validfta della domanda
di
dd Cqlsigto n. 1083/206.
Sa〃 鱈 ′α―FSE‐ 200た 20′ ,
′0ヨ
,Pffi,
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Ecaotr r,lai(rx/r
Dr
satDl6r{a
pagamento del saldo e la legittimta delle relative transazioni economiche e, qualora si tratti
di chiusura pa.ziale,la legittimita e regolaritA delle spesa in questione. L'attivita di controllo
a campione delle operazioni e svotta dall' AdA, che pud awalersi anche dell'ausilio di
soggetti estemi che dispongano della necessaria indipendenza funzionale dall'Adc e
dall'Adc del POR.
L'Amministrazione regionale assicura la separazione delle funzioni
Regolamento (CE) del Consiglio n. 1OBU2OO6 attraverso:
'
collocazione delle Autor
ai sensi dell'art. Sg del
a di certificazione, di Gestione e di Audit presso
articolazioni
organizzative differenti, in posizioni organizzative paritarie e indipendenti.
Comunicazion€ delle ineoolaritAz
Regione, attraverso le proprie strutture coinvolte ai diversi livelli nell'aftiv e di
imdementazione del POR, opera per prevenire, individuare e coreggere le inegolarita e
recuperare gli importi indebitamente versati, in applicazione dell'art. 70 del regolamento
La
generale e delle modalita di applicazione adottate dalla Commissione.
ln particolare la Regione, ogni qualvolta attraverso le proprie azioni di controllo individua una
violazione del dirifto comunitario che possa arecarc pregiudizio al bilancio generale dell'unione
europea, avendone fatto oggetto di un primo atto di a@erlamenlo amminisFativo o giudiziario,
prowede ad informare la commissione entro i due mesi successivi al termine di ogni fuimeslre
con una apposita scheda. Qualora ne$suna iregoladte sia da segnalare nel corso di un
tdmestre di riferimento, la Regione ne informa ugualmente la commissione entro i due mesi
successivi al termine del trimestre.
La struttura regionale incaricata di raccogliere le informazioni da tutti gli uffici e di comunicarla
alla Commissione athaverso la competente amministrazione cenlrale dello Stato e tAutorita di
Gestlone del POR.
Procedure di revoca e recupero dei contributi
ll
recupero degli importi indebitamente versa$ a carico del pOR, ed eventualmente il
prowedimento di revoca totale o paaiale dell'impegno e/o della liquidazione del pagamento e
disposto dal Responsabile di servizio, che attraveGo I'allegato alla scheda di certilicazione dei
pagamer i inviata periodicamente all'Adc e all'Adc, contabili'-a l,impodo assoggettato a
rettifica finanziaria.
LAdC contestualmente all'aggiomamento periodico del registro della propria contabiliE,
procede all'aggiomamento del regislro dei recuperi ed a compilare l,apposita scfieda di
comunlcazione per la commissione, accompagnala dalla attestazione degli import in attesa di
recupero.
'frt.
79 q",.R"g,-qE) det Consigtio n. i083,/2006, secondo
Co.nmECorE n. 1 828/206.
b
modafiE attuati/e definite
dd Re!.
(CE) d€fia
ヽ
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POR Sordegra- FSE - 2007-2013
tu
aa6toac at
laato rrot tAtDlcilr
5.3.6 Flussi finanziai 4
I
flussi llnanziare verso Ia Reoione
La gestione dei flussi linanziari e effeftuata a cura delle Autorita nazionali coinvotte, su base
telematica, att-averso l'interazione tra il sistema comunitario sFc2ooT e il sistema lnformativo
nazionale gestito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze - IGRUE.
ln casi di forza maggiore, ed in particolare di marunzionamento del sistema informatico comune
o di
intenuzione della connessione, la trasmissione delle dichiarazioni di spesa e delle
domande di pagamento puo awenire su supporto cartaceo, nel rispetto di quanto previsto dal
Regolamento della Commissione n. 182812006 (di attuazione).
come previsto dall'art.82 del Regolamento (cE) det consigtio n. 1083p006, ta commissione
prowede al versamento di un importo unico a titolo di prefinanziamento, una volta adottata la
decisione che approva il contibuto dei Fondi al programma operativo.
Prellnanziamento
ll prernanziamento e pari al s% defla partecipazione compressiva dei Fondi ar programma
operativo ed e conisposlo in due rate: la prima pari al 2%, conisposta nel zool, e la seconda
pari al rimanente 3%, conisposta nel 2oo8, del contributo dei Fondi strutturali al programma
Operativo.
La Regione Autonoma della sardegna rimborserd alla commissione europea l,importo totale
del prefinanziamenlo qualora nessuna domanda di pagamento sia stata basmessa entro un
termine di ventiquatlro mesi dalla data in cui la commissione ha versato la prima rata del
prellnanziamento. Le stesse procedure di restituzone saranno applicate per la parte del
prefi nanziamento nazionale erogata dall,lGRUE,
Paoamenti intermedi
Autorita di certificazione predispone le domande di pagamento intermedio (utilizzando i
modelli di cui al Regolamonto (cE) delta commissione n. 1828/2006 di applicalone dei
Regolamenti (cE) del consiglio n. 1083/2006 e l 080/2006), te firma digitatmente e te invia, p€r
L
il tramite dell'Amministrazione centrale capo.fla di Fondo ed il supporto del sistema
lnfomativo
nazionale, alla commissione Europea e al Ministero dell'Economia e delle Finanze-lGRUE,
sp€cifcando sia h quota comunitaria che la quota nazionale.
LAulorita di certificezione invia una copia di tali domande di pagamento su supporto cartaceo
al Ministero dello sviluppo economico, Dipadimento per le politiche di sviluppo e @esioneServilo per le Politiche dei Fondi Suufturali comunitari.
Saldo
L'ultima fase del flusso finanziario riguarda l'erogazione del saldo. valgono, per essa, gli stessi
principi e le medesime modalita previste per i pagamenti intermedi nel rispetto delle condizioni
stabilite dall' art. 89 del Regolamento (CE) delConsiglio n.1083/2006.
'et
37.t-g.iv e 69 aa R€9. (CE) det Consigtio n. iOB3EO(E.
Ptt Sa"彙 留η―FSE-2"み 20′ 3
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Rtctoiaa
anaflot
a o€ SarDtcNA
ta<*otlc arql{(rian Dana sarDrcx/r
L'Amministrazione regionale/cenlrale pud, per le operazioni completate entro il 31 dicembre
dell'anno precedente, effeftuare una chiusura pa'ziale a norma dell'art. 88 del Regolamento
(CE) del Consiglio n. 1083/2006.
I
flussi fnanziari verso i beneficiari
ln particolare,
- il
lAdc opera
al fine
;i
favorire:
del POR, I'efficienza delle procedure di
i
trasferimento delle risorse finanziarie a tutti livelli, al fin€ di rendere le risorse stesse pii
funzionamento
del circuito
finanziario
rapidamente disponibili per i beneficiari flnali;
-
l'efficienza del sistema contabile a livello regionale, per quanto riguarda in particolare le
relazioni fra l'Amministrazione regionale e gli organismi coinvolti a vario titolo nell'aftuazione
fi nanziaria degli interienti;
LAdG, infine, assicura che gli interessi generati dai pagamenti eseguiti a favore del PO siano
ad esso imputati, poiche sono considerati risorse per lo Stato membro in quanto contributo
pubblico nazionale, e,sono dichiarati alla Commissione al momento della chiusura defnitiva del
PO (art. 83).
Le certificazioni di spesa da parte dell'AutoriH di certificazione risuttano dalla somma delle
dichiarazioni prodotte dai beneficiari, per Ie quali il conispondente contributo pubblico pu6
essere stato versato oppure ancor,l da ve6are, ed aftestanti spese da essi gia sostenute e
giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di equivalente valore probatorio.
5.3.7 lnfomazione e pubblicitif
L'Autorfta di Gestione assicura il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicita
delle operaloni finanziate a titolo del programma e delle modalita di attuazione cosi come
specifierti nel Capo ll, Selone 1 del Regolamento di attuazione n. 182812006. Tali obblighi
la preparazione del piano di comunicazione, lhttuazione e
piano
sorveglianza del
di comunicazione, gli interventi informativi relativi ai potenziali beneficiari
e ai beneficiari, la responsabilita dell'autorfte relawe agli inteNenti informativi e pubblicitari
riguardano
destinati
al
in
particolare:
pubblico, Ie responsabil
a dei
beneficiari relative agli interventi informativi e
pubblicitari destinati al pubblico, nonch6 scambio di esperienze.
Nel periodo 2007-2013 le azioni siconcentremnno in particolare:
1.
sulla trasparenza, tramite le informazioni concementi le possibilita di finanziamento ofierte
congiuntamente dalla Unione e dalla Stato italiano, e la pubblicazione dei beneficiari, Ia
denominazione delle operaloni e del relativo finanziamento pubblico;
2. sulla diffusione dei risultati e la valorizazione dei progetti particolarmente significativi;
3. sul ruolo svolto dall'Unione europea nel finanziamento del programma destinato a
potenziare Ia competitivfta economica,
a
creare nuovi posti
di lavoro, a
rafloczarc la
coesione economica.
27
Art3719ve 69 de Reg cE)dd ConS● O n 10832006,s― ndo le modalla atuauve denrHle da!Reg(CE)
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della Cornmelone n 18202¨
POR Sdrdegno- FSE - 2007-2013
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E6ot{I arloaaor/r E
t/llrflGira/t
L'ufricio responsabile per I'informazione C l'Autorita di Gestione. Esso C tenuto a rispondere
tempestivamente ai ciftadini europei che richiedono informazioni specifiche inerenti I'attuazione
delle operazioni.
L'esecuzione del Piano di comunicazione e curata dall'Autorita di Gestione e l'eventuale ricorso
a soggetti attuatori specialistici per la fomilura delle singole attivfta/beni/servizi sare attuato net
rispetto della normativa comunitaria degli appalti pubblici.
Gli atti di concessione dowanno prevedere clausole di condizionalite dei contibuti al rispetto
delle disposizioni relative all'informazione e alla pubblic a. ln termini operatM, nei casi previsti
dai regolamenti comunitari e negli altri casi previsti dalla normativa e dalle procedure inteme, gli
organismi intermedi devono:
a)
fomire le opportune prove documentali dell'osservanza delle norme, in particolare di quelle
relative alla cartellonistica, enfo un mese dall'effettivo awio dei lavori:
b)
dare prova documentale della targa apposta al progetto in o@asione della richiesta di
pagamento del saldo.
ll Comitato di Sorveglianza sara informato sull'attuazione del piano di comunicazione attraverso
specificj rapporti opportunamente documenbli.
tn fondts
5.3.8 Complementariea
Al fine di attivare ogni possibile verifica dell'azione complementare e integrata dei diversi Fondi
coinvolti nella programmazions (FSE, FESR, FAS, fondi statali e del bilancio regionale),
lAutorita di Gestione effethJa verifiche periodiche attraverso:
'
le riunioni del Comitrato dei Direttori Generali degli Assessorati coinvolti, tese a @ordinare
I'attuazione dei diversi programmi di intervento;
. la diretta partecipazione all'attivfta di coordinamer o
svoha dal cenbo regionale di
programmazione, autoriH regionale del FESR;
. il monitoraggio
dell'utilizzo della flessibilita, per acc€rlarsi del risp€tto dell,ammontare
massimo @nsentito, ed include le infomazioni relative nel Rapporto annuale.
ll ricorso alla complementarieE tra Fondi strutturali awere, nei limiti delle condizioni previste
dal PoR FESR, .nel rispetto di quanto previsto dal campo di intervento del FsE e del FESR,
integrando le missioni dei due Fondi
Le Autorita di Gestione dei PoR FESR e FsE defniranno modatfie operative di coordinamento
speciliche all'applicazione della complementarieta ba i Fondi strutturali-
ln particolare, lAutorita di Gestione del presente poR informeri, preventivamente e nel coIso
dell'aftuazione degli interyenti attivati ai sensi del presente paragrafo, I'Ador a di Gestione del
POR FESR.
ll
comitato
di
sorveglianza viene inoltre informato periodicamente
sul ricorso alla
complementarieta tra i Fondi strutturali.
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Art 34cu Re9(CE)de1 0mS19‖
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―FSF-2007-20′
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L'Autor a di Gestione
C
responsabile dell'awenuto rispetto, alla chiusura del programma, delle
soglie fissate dall'art.34 del Regolamento (CE) 1083f2006.
5.4 Disposizioni di applicazione dei principi orizzontali
ll Programma Operativo, garantisce il pieno risptto dei principi orizzontali comunitari.
Atale scopo lAutorita di Gestione attiva specifici approfondimenti della valutazione in itinere su
questi aspetti che yengono faftl oggetto di commento nei Rapporti di esecuzione annuali e di
informativa al Comitato di Sorveglianza.
5.4.1
Pai opportuniti!
e non
di*iminazione
Nel maggio 2006, g stata presentata a Bruxelles la .Roadmap for equality between u,omen and
mentr, cfie rirppresenta il nuovo documento della commissione Europea relativo agli obbttivi
per gli anni 200G2010 in tema di paritii uomo/donna. La Road Map, assieme al .Gender pact.3r
stabilito dal Consiglio Europeo
di
primavera 2006, fomiscono
un nuovo imputso at
raggiungimento di una reale uguaglianza di genere e indicano le priorita per il rafiorzamento
dell'equfta e il superamento delle discriminazioni ancora esistenti.
Nella nuo\ra programmazione 2@7 - 2013 si sono recepite le indicazioni comunitarie e
nazbnali in merito alla parfla di diritti e opportuniti: si c ritenuto pertanto oppo]tuno modificare
la denominazione 'Aulor a per le Politi{:he di g€nere' in quella piu ampia di 'Autorita per i Diritti
e le Pari Opportunfta'.
Conformemente con le indicazioni contenute nell'art. i6 del Regolamento 10g3/2006, la
Regione, durante le varie fasi di attuazione dei Fondi, adottera le misure necessarie per
prevenire ogni discriminazion€ fondata sul sesso, la ftza o I'origine etnica, la religione o le
convenaoni personali, le disabitta, I'eta o I'orientamento sessuale, non solo con riferimento al
merc€to del lavoro, ma anche attraverso la prevenzione dei comportamenti dBcriminatori, la
promozione
monitoraggio
di
progefri e azioni posiwe, la rimozione di comportamenti discriminatori, il
e verifica, nell'ottica dello sviluppo di una cultura di non discriminazione e di
valorizzazion€ delle differenze. come rile\rato nelle specifiche indk=zioni di cui all'Asse lll, sara
fatto ampio utilizo dei principi di flessibiliti e di comptementarieta nel'utilizo dei Fondi per il
sostegno delle misure finalizzate all'inserimento lavorativo e alla permanenza al lavoro delle
persone disabili.
La Region€ Sardegna assicura, ancfie nell'attuale ciclo di programmazione, il rispetto delle
politiche direue e indirefte (mainstreaming di genere) nell'ambito di tutti i Fondi, estendendo il
principio di pari opportunita a tutte le categorie di soggetti che, nella nostsa societa, vivono
situazioni di disparu. La Regione sardegna riconferma e :?lfioz.a il sistema di Govemance,
riconoscendo nellAutorita per le Politiche di Genere (ora Autor a per i Diritti e le pari
opportun a) un appropiato meccanismo di coordinamer o e nella Rete delle Animatsici di pari
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opportunita una importante occasione per implemenlare, monitorare e valutare la prospettiva di
genere nel Programma. nelle azioni e nei progetti.
La Regione Sardegna si impegna inotire a migliorare i meccanismi proceduiali nella attuazione
degli interventi (nei criteri di selezione, nelle modalita di esecuzione degli interventi e net
sistema di indicatori) garantendo, come nella precedente programmazione, un punteggio
premiale per gli interventi in ottica di genere, nonch6 a definire un adeguato sistema di
monitoraggio e di valutalone degli interventi cofinanziati, attraverso pro@dure di gender
auditjng clle consentano di misurare la ricaduta dell,impegno di spesa sulla popolazione
maschile e femminile.
A garanzia dell'impegno all'integralone della prospettiva di genere e del principio di
non
discriminazione, I'AdG promuovera la consultazione degli organismi di parfta presenti nelle sedi
istituzionali di confronto, nonch6 la partecipazione di rappresentanti delle politiche di genere nel
Comitato di Sorveglianza del pO.
La Regione, riella sorveglianza dell'attuazione e nel sistema di monitoraggio, definisce gli
indicatori rilevabili e i criteri/modalita di verfica del rispetto del principio delle pari opportunita.
Comitato di Sorveglianza ne sara informato periodicamente, con cadenza almeno annuale.
ll principio di non discriminazione si applica a tutte le attiv a co-Iinanziate. Eventuali motivate
eccezioni in termini di eta e genere (discriminazione positiva) dowanno essere valutate
preventivamente ed approyate dal Comitato di Sorveglianza.
5.4-2 Paftenariatd
LAutorfta di Gestione assicura il coinvolgimento delle parti economiche e sociali e degli altri
portatori d'interessi in tutte le fasi di preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del
Programma Op€rativo, in coerenza con quanto previsto al paragrafo V1.2.2 del OSN.
Le modalita di coinvolgimento del partenariato nella fase attuativa saranno contenute all,intemo
di un protocollo d'intesa che la l'amministrazione e le parli economico e sociali (pES) si
impegnano a sotloscrivere e rispettare. ln sintesi il protocollo ha I'obiettivo di creare le basi per
un confonto stabile e periodico ta il pES, e I'amministrazione regionale, sia a livello politico
che organizativo prevedendo tre livelli di otganizzezione all'intemo della relazione lra il pES e
la Regione. un livello polilico in cui il confronto awiene lra il pES e I'organo politico per la
condivisione delle strategie e della programmazione, in cui vengono presi degli impegni
gen€rali. un livello di coordinamento che coinvolge la struttura organizativa sia de a regione
che del PES al fine di definire un piano di lavoro comune. un terzo livello puramente operativo
che si occupa di recepire proposte
e
indicazioni per I'attuazione, attraverso anche la
costituzione di tavoli tematici e attre forme di conosc€nza.
sari
cura dellArjtorita di Gestione assicurare il coinvolgimento aftivo dei rappresentanti delle
persone disabili nel partenariato.
" AIt 1l dd Reg. (CE) dd Co.dg[b
n. 1083/206.
PaR sazq,α ―FSE-2"た 20′ J
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SarDlcita
5.4.3 Diffusione delle buone pratiche
Al fine di migliorare le condizioni di efficienza ed efficacia nell'attuazione delle politiche di
coesione, lAmministrazione promuove la ricerca di casi di successo, sia a livello di tipologie di
intervento che di procedure di attuazione, a cui ispirarsi nell'azione amministrativa.
e
d un
esercizio che coinvolge
I'Amministrazione contemporaneamente in qualita di fomitore e fruitore, sia al proprio intemo
che nei confronti di altri tenitori e attori. A tale scopo I'Autorita di Gestione promuove la
consultalone periodica dei responsabili amministrativi, coinvolgendo la propria struttura
deputata al controllo di gestione, il Nucleo di valutazione degli investimenli pubblici e il
L'identificazione
disseminazione di . buone pratiche
valutatore indipendente, per acquisime i contributi e i bisogni in materia di 'buone pratiche'.
LAmministrazione designa il referente tecnico responsabile per I'attuazione delle attivita e per
la diffusione dei risultati, sia nell'ambito regionale che in rapporto alle amministrazioni esteme e
alle reti di cooperazione, con particolare riferimento a quelle promosse dai programmi di
cooperazione intenegionale finanziati in attuazione dell'art.6, par.3, punti a) e b) del
Regolamento (CE) delConsiglio n.1080X2006 del 5luglio 2006 (Regolamento FESR).
L'Amministrazione prowede a che sia il piano della valutazione in itinere del valutatore
indipendente sia il piano per l'assistenza tecnica assumano esplicitamente questa missione.
Attraverso gli aggiomamenti periodici della valutazione indipendente e iRapporti di esecuzione
annuali sono resi noti irisultati di questo approccio e vengono fomiti isuggerimenti di buone
pratiche da diffondere e trasferire sia nell€ diverse componenli della esecuzione del Programma
Operativo che all'es{emo.
ll tema della diffusione delle buone pratiche sara oggetto di aftenzione particolare in occasione
delle riunioni del Comitato di Sorveglianza.
5.4.4 C@peraione intenegionale"
ll Programma Operativo pud prevedere azioni di cooperazione intenegionale, che possono fare
riferimento a uno o pit degli assi prioritari previsti dal.Programma Operativo. Tali aloni devono
essere svolte in partenariato con almeno un'autorita regionale o locale di un altro Stato
membro.
Qualora il Programma Operativo preveda tali azioni di cooperazione intenegionab e ne@ssario
esplicitare le modalita operative di attuazione e di coordinamento di tali azioni (ad esempio
menzionando gli strumenti giuridici che sostanziano tali azioni, quali accordi ey'o protocolli di
cooperazione bilaterale o muttilaterale, ireferenti nelle regioni interessate, icircuiti finanziari
specifici e le responsabilita di monitoraggio e controllo delle operazioni).
ln ogni caso il Programma Operativo dowa contenere il seguente testo, in relazione
alla
partecipi
eventualita che la Regione
a reti di cooperazione intenegionale awiale con riferimento
all'iniziativa 'le Regioni soggetto attivo del cambiamento economico':
Qualora la Regione partecipi a reti di cooperazione intenegionale promosse dai programmi di
cooperazione interegionale Iinanziati in attuazione dell'art,6, par.3, punti a) e b) del
Regolamento (CE) n.1080/2006 del S luglio 2006 (Regolamento FESR) la.Regione riportera
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FSE - 2007-2013
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regolarmente in Comitato di sorveglianza l'andamento e gli esiti delle operazioni promosse e
attuate da tali reti, anche facendo riferimento a quanto previsto al precedente punto S.4.2. Nel
caso specillco della partecipazione della Regione a reti che, in attuazione di tali programmi,
facciano ricorso alla Fast Track Optbn (corsia veloce) Ia Regione si impegna, inottre, a definire,
con modalita e strumenti operativi che veranno proposti dall'Autorita di gesuone e discussi e
approvati dal Comitato di Sorveglianza, a trasferire nell'attuazion€ del programma Operativo le
buone pratiche individuate dall€ reti di cooperazione sostenute dalla Fast Track Option.
5.4.5 Modalitil e preedure di c@rdinamentd
L'Autorita di Gestione assi€ura il coordinamento dell'intervento del programma operativo con
allri strumenti di intervento della politica regionale comunitaria e ne riferisce al comitato di
sorveglianza. LAmministrazione, col processo di definizione del Documento strategico unitario
di Programmazione della Politica Regionale (DSR) da elaborare entro il 2007, individua la
strategia unitaria che la Regione intende adottare per la politica regionale di coesione per il
pedodo 20O7nO13. ln particolare il DSR esplicita gli obiettivi generali e la loro declinazione con
riferimento alle priorite del QSN; la programmazione finanziaria unitarh delle risoEe cfie
@rlcorono al conseguimento degli obieftivi della potitic€ regionale di coesione; le misure
organizzative e di governance che la Regione ritiene necessarie e che intende adottare; le
modalite e i criteri di individuazione degli specifici strumenti di attuazione dei singoli programmi;
le modalita per assicunare il coordinamento dell'azione complessiva deua politica regionale
(nazionale e comunitaria). LAutor a di Gestione predispone i documenti di programmazione da
portare all'attenzione del comitato di sorveglianza in @erenza con quanto disposto dal DSR o,
in carenza della sua adozione, in armonia con gli atti di indirizzo deliberati dalla Giunta
Regionale in funzione della sua predisposizione, e comunque con I'attivazione di appositi
strumenti di coordinamento con lAutor a di Gestione del FESR e degli altri programmi a
finanlamento comunitario (inconfi periodici interseMzi, gruppi di lavoro, partecipazione
reciproca alle riunioni del Comitato di Sorveglianza).
5. 4.
6 Progettazione i ntqrata
Per il ciclo di programmazione 2001-2013 lAmminiskazione Regionale intende proseguire nel
p€rcorso della Progettazione lntegrata awiato per il periodo 2000-2006. saranno coinvolti gli
organismi partenariali, con il compito di indidzarc le attivita di sviluppo sul teritorio e garantire
il consenso sociale, e gli organismi t6cnici, che gestiscono la fase operativa ed elaborano gli
elementi necessari alla predisposizione dei progetti integrati.
A livello regionale e provinciale sono previsti:
I il Tavolo di pa(enadato regionale, che: contribuisce alla definizione del processo di
aftuazione della progettazione integrata; prcmuove e coordina I'azione delle proprie
comPonenti nei tavoli di parlenariato provinciali; contribuisce all'individuazione delle priorfta
tenitoriali e settoriali da adotiare per la definizione del quadro d,insieme dei progetti
integrati, valutandone la coerenza con la programmazione regionale; approva iprogetti
integrati di sviluppo regionale e partecipa alla valutazione in itin€re e finale dei risultatj delle
iniziative llnanziate, in termini di impatto sull'economia della regione e dei suoi tenitori:
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il Gruppo regionale di coordinamento, che ha il compito di coordinare dal punto di yista
tecnico il processo della Progettazione integrata, formulando e condividendo metodologie e
strumenti da ulilizzarc, nonche integrare gli obiettivi, le strategie e le azioni prioritarie
tenitoriali e seftoriali;
3
i ravoli di
partenariato provinciali, che formulano e condividono strategie,orientamenti e
indirizzi per la programmazione ter todale, in coerenza con le strategie rogionali; fomiscono
indi,izz pq la formulazione dei progetti integrati di sviluppo tenitoriale concertandone i
contenuti e procedendo all'approvalone finale; valutano i risuttati derivanii dall'attuazione
dei progetti integrati in termini di impatto sull'economia del terdtorio provinciale;
4
i Laboratori terdtodalidi progettazione, che perogni ambito provinciale, attraverso l'analisi e
le caratteristiche di contesto. [e tendenze evolutive, strutturali, socio e@nomiche e
istituzionali del terfitorio hanno elaborato, nella fase 2000-2006, specifci. Rapporti d,area
provinciali e hanno svolto funzioni di informazione e orientamento tecnico nei confronti dei
partenariati di progetto;
.
5 i Gruppi tecnici regionali che elaborano i bandi di gara, i formulari e la guida per la
presentazlone delle operazioni, sulla base delle linee di indirizzo, dei quadri di riferimento
dei progetti integrati di sviluppo regionale e delle linee guida:
6
il Nucleo regionale di valutalone e verifica degli investimenti pubblici che predispone
i
modelli per la valutazione dei progetti integrati e fomisce assistenza per la formulazione dei
modelli di valutazione dei bandi e delle operazioni inserite nei progetti integrati.
Al finanziamento degli interventi in progettalone integrata concorono, ad integrazione delle
risorse previste dal piano finanziario del programma operativo, anche i fondi della
programmazbne negoziata, i fondi per le aree sotto-utitizzate, i fondi pfevisti dagti accordi di
programma quadro e i fondi regionali.
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5.5 Rispetto deiia norrlnt:va comunitada`
Reoo!e de::a∞ ncorenza
t'Auto● O diges」 one asslcura!a coretta app!icazione de‖
di stato ne‖ 'ambb
a regolamentaz:one in materla di aiutl
de‖ 'atuazione del Programma operat■ o
Ogni sostegno pubbiico● oncesso ne:l'ambno del PrOgramma Operatlvo deve nspOndere a‖
norrne procedurale e soslan21ali Sugil aiut di Stato
e
Иgenu al mOmento de‖ a sua concessione
StaЫ !鯰 ddに 。DeraJO面
L'Auto‖ぬ di Gestlone si impegna,anresi a svolgere i contro‖
Opera210ni di cui a‖
i in medto a‖ a stab‖ 餞 de‖ e
'art 57 de:Regolamento(cE)n 10832006,cioё
al mantenimento per
dnque anni ovverO tre !addove lo stato membro eserclti l'opzione di ‖dure ll tennine, dal
∞ mpletamento
de:le opera210ni nnanziate dal Programma Operatvo de: vincolo di
destlnazlone
Appalti pubb“
oi
Le opera210ni inanzね te da: Programma ()perauvo sono atuate ne: pieno "spetto de‖ a
norrnat"a comunlana in maMa diappanl pubb:id,e segnatamente del:e pettnenu regole del
Tratato CE,del:e Dlre‖ ve 2004′ 17CE e 2004713/CE del Parlamento Europeo e dei Consig‖ o,
Comunicazione interpretauヤ a de:la Commissione sul didtto comuntano app‖ cab‖ e ag“
de‖ a
appa:ti non disclp:inati o solo pac」 almente discip:inati da‖ e dire簡 ve ・ appalti pubb‖ ci・
C(2006)3158 de1 24 07 2006, di ogni akra norrnatva comunna"a appltabi:e, nonch` de‖
a
relativa normat"a di recepirnento nazlona:e e regiOnale
Neg‖ atli di∞ ncessione deiconmbmi a iblo de:Programma operatvo ai soggetiresponsab‖
de‖
iaggiudicazione de:le opera2iOni
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ё insenta la clausOla che li obbllga a! nspetto de‖
a
nOFnatlVa in rnate"a di alun di StatO e appam pubb‖ cl La responsabilna direta perI`amdamentO
de‖ e atuvla da parte de‖ ツヽ■ministtOne
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unnJale del:a Comunl倉 Europea e/o su‖ aC,フ フetta Urcia!e de‖ a Repubb:ta ltaliana υo sul
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Moda:船 d accessO alinanaament FSE
Le Auto"ta di Gestbne雨 cOrono sempre a procedure aperte per:a selezione dei progetti reiatiu
ad att"la fbrnatve da ttnanzlare Alttne di garantire la qualita delle azioni inanziate agli utenl,
I'accesso ai fnattar end per le a籠 vlm fonnatlve―
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,o restando il● speto del:e noi:ile in
mateda di concorenza "chiamate nel presente paragrafo 5 5-さ in ‖nea con il sistema di
accreditamento,se● ondo:a norrlauva cornunlana,naziOnale e regiona:ev● ente
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Nella misura in cui le azioni finanziate danno luogo all,affidamento di appalti pubblici, si
applicano le norme in materia di appalti pubblici richiamate nel presente paragrafo 5.5, nel
rispetto delle direttjve comunitarie
e
nazionali
in
materia
di
appalti,
ivi
compresa la
giurisprudenza europ€a in materia.
Nel rispetto delle norme e dei principi nazionali e comunitari in materia di appalti pubbtici e di
concessioni, eventuali situazioni specmche di rilevanza generale sono preventivamente
esaminate e sottoposte all'approvazione del comitato nazionale del esN dedicato alle risorse
umane, d'intesa con la Commissione Europea. Laddove abbiano una dimensione solo
regionale, sono prevenlivamente esaminate e sottoposte all'approvaz ione del comitato di
Sorveglianza del Programma Operativo interessato. d'intesa con la Commissione Europea.
Certificazio ne delle competenze
ll Programma operatlvo non interviene nel campo del riconoscimento delle qualifiche per le
professioni regolamentate. Per queste ultime, il solo strumento di riferimento e la direttiva
2oo5l36/cE5 relatiya la riconoscimento delle qualillche professionali, che gli stati Membri
devono recepire entro il 20 ottobre 2007.
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Dretti'ra 2@5136/cE del Parlarnento eu.opeo e
qualifiche profEsbnali L 205, 3).09.2005, p. 22.
POR Sardegza- FSE - 2007-2013
dd co.tsilrtro (bt 7 seteinb.e i}Eo rdatit/a
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