Puccy - deportazia

Transcript

Puccy - deportazia
Puccy - deportazia
La vigilia del viaggio
Sono appena le dieci di sera ma devo andare a letto. Mi
succede sempre così alla vigilia di un viaggio, anche di pochi
giorni. Sono stanco perché la giornata di oggi è stata campale
per riuscire a preparare tutte le cose da portare via: gli
strumenti fotografici e video, il computer portatile, i materiali
da sentire e da vedere durante i trasferimenti in pullman,
quelli da dare ai ragazzi, da distribuire alle molte persone che
incontreremo, gli indirizzi degli alberghi e dei ristoranti, i
numeri di telefono dei colleghi per i collegamenti telefonici o
con la webcam, come meglio spiegato i seguito, l’indirizzo di
posta elettronica per inviare foto da utilizzare nel caso il
collegamento con la webcam non funzioni. Non è
naturalmente la prima volta che effettuo un viaggio in alcuni
Lager nazisti dell’Austria con una delegazione della nostra
città, composta da una cinquantina di studenti delle classi
medie,
quattro
docenti
e
altri
rappresentanti
dell'Amministrazione comunale e della cittadinanza, ma il
giorno prima della partenza ho sempre molte cose da fare, da
preparare, da controllare, per evitare di dimenticare qualcosa
di utile come le riduzioni e le ciabatte elettriche, i vari
alimentatori, la moltitudine di cavi e cavetti. Dedico grande
attenzione alla strumentazione, necessaria sia per
documentare che per ricomunicare l'esperienza del viaggio.
Nello zaino trovano posto una macchina fotografica digitale
con batterie di scorta ricaricabili e naturalmente alcune
schede di memoria, mentre il carica batteria è in un’altra borsa
con ciabatte e riduzioni. Trovano posto in un altro zaino,
sistemati con ogni precauzione, una buona telecamera con
batterie di scorta ricaricabili, 4/5 cassette pronte da registrare,
tipi diversi di radiomicrofoni con relative pile, un microfono a
filo con annessi cavi e cuffia. Un blocchetto per appunti,
matite e penne, fermagli, un panno per pulire gli obiettivi, un
piccolo cacciavite, un foulard e i pantavento vanno a riempire
le tasche dello zaino, fortunatamente numerose. Da ultimo
preparo la borsa del computer portatile con la webcam e il
microfono esterno che da alcuni anni ha affiancato il cellulare
e il piccolo amplificatore, che comunque viene portato nel
caso non funzionasse il collegamento internet. Ci sono poi i
miei appunti con il programma giornaliero e brevissime notizie
circa le città dove effettueremo le soste. In una ulteriore borsa
3
Puccy - deportazia
a ci sono i dvd con i segmenti delle video testimonianze di
alcuni ex deportati dei Lager nazisti che ci apprestiamo a
visitare: Ebensee, Gusen 1 e Melk, campi dipendenti di
Mauthausen, e lo stesso Mauthausen. Nella stessa borsa
sistemo anche i dvd di alcuni film riguardanti il fenomeno
concentrazionario, la cassetta audio con una comunicazione
da noi realizzata, copie di riserva delle schede di visita ai
Lager già distribuite agli studenti nell’incontro di preparazione
al viaggio, nel caso qualcuno le avesse dimenticate a casa.
Tutto sembra a posto, le batterie caricate, la strumentazione è
pronta, le varie scatole e borse aspettano solo di essere
caricate sul bus bus domattina all’alba. Chiudo l’ufficio e vado
a casa per la cena. Finita la pappa preparo e chiudo la mia
valigia. Lancio uno sguardo al cielo ormai buio, sperando che
il tempo nei prossimi giorni sia discreto, anche se, come sono
solito dire, “l’importante è che non piova”.
Eccomi pronto andare a letto, anche se sono appena le dieci
di sera.
Sono da poco passate le due ed è già la seconda volta che mi
alzo. Di nuovo a controllare i materiali nelle borse e a sfogliare
gli appunti con le diverse comunicazioni da dare agli studenti
durante il viaggio. Molte informazioni
sul tema della
deportazione nazista sono già state fornite durante gli incontri
a scuola. Il viaggio è infatti una delle tappe del percorso di
conoscenza sul fenomeno concentrazionario nazista che
abbiamo articolato e che da molti anni attuiamo nelle scuole
del territorio locale e in altri contesti, non solo scolastici.
Il nostro percorso
Il viaggio è una delle tappe del percorso da noi proposto,
finalizzato nel suo complesso alla conoscenza e
all'approfondimento del fenomeno concentrazionario nazista.
La nostra proposta di modulo di lavoro si articola in diversi
momenti, alcuni svolti all'interno della scuola, come i diversi
incontri, altri al di fuori di essa, come il viaggio studio. Il
percorso
si sviluppa attorno ad alcuni nuclei tematici
principali:

conoscenza storica dell’evento

la memoria

l’insegnamento per l’oggi
4