documento felsa - le banche nelle reti

Transcript

documento felsa - le banche nelle reti
Le banche nelle reti: il punto di vista della FELSA Cisl
La disdetta anticipata da parte dell’Abi del CCNL dei bancari, i 30.000 bancari over 55 dichiarati a rischio
prepensionamento, gli esuberi dichiarati sui tavoli dei vari gruppi bancari stanno portando ad una
situazione esplosiva all’interno del settore creditizio e per il futuro delle banche. La disdetta ha bloccato
anche la trasformazione del Fondo in Ente bilaterale come previsto dalla riforma Fornero con il rischio di
rottamazione di questo importante ammortizzatore sociale di categoria. L’allungamento dell’età pensionabile porta le banche a considerare anche fasce di età relativamente più giovani come quelle
potenzialmente interessate ad attività di riconversione esterna. Ecco che per le banche la figura di
promotore finanziario e/o di consulente finanziario diventa una risposta o una parziale soluzione al
problema.
Il fenomeno sta diventando importante e degno di rilievo. Vi sono sempre più banche e gruppi che
stanno individuando tra i propri dipendenti quei consulenti personal banking e/o comunque di area
commerciale – anche con anzianità medie - da formare adeguatamente e far iscrivere all’Albo dei PF per ampliare i propri servizi con l’offerta fuori sede con un modello di servizio che esce dalle proprie mura e va
incontro al cliente.
I numeri delle ultime sessioni di esame e di iscrizioni all’Albo dei promotori finanziari provenienti dal canale
bancario ne è la prova. In questo caso i lavoratori rimangono a tutti gli effetti dipendenti della banca. Non è
personale in esubero, è chi svolge in particolare attività commerciale ma non solo.
Esiste anche un altro fenomeno: le banche nelle reti, per dire come le banche siano la fonte dalle quali le
reti traggono le nuove leve verso la promozione finanziaria con l’occhio rivolto alla riduzione dei costi fissi,
e le reti pronte a nuove opportunità.
L’Organismo per la tenuta dell’Albo dei promotori finanziari (APF) in questo contesto è probabile che sarà
presto la casa comune- anche con funzioni di vigilanza – di tutti gli operatori che svolgono attività di
collocazione, promozione e consulenza ed avrà al suo interno almeno tre grandi componenti: i promotori
finanziari, i consulenti indipendenti c.d. fee only e i bancari.
Il rapporto di lavoro e la struttura contrattuale oggi vede l’agenzia, il mandato o la dipendenza. Sarà un passaggio non semplice ed istantaneo che solo la contrattazione, il confronto negoziale e sindacale
tra istituti, banche, reti e le rappresentanze dei lavoratori può risolvere per dare omogenee e fondamentali
tutele di base e strumenti partecipativi a questi professionisti ( salario, previdenza, bilateralità, welfare,
formazione ecc.) al di la della condizione contrattuale di dipendenti e/o autonomi.
La Felsa Cisl che rappresenta i promotori finanziari a partita Iva chiederà alle controparti l’avvio di una fase
di confronto negoziale sul tema, per superare la miopia delle aziende che hanno sempre rifiutato e
contrastato il confronto e il dialogo con i promotori, i consulenti e i loro sindacati, indicando e
determinando altresì un nuovo modello di promozione e consulenza finanziaria.
Roma, ottobre 2013
MAURO RUFINI
Responsabile Nazionale Promotori Finanziari FELSA CISL