Studio clinico prospettico caso-controllo per il confronto tra impianti
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Studio clinico prospettico caso-controllo per il confronto tra impianti
P o z z i A , T a l l ar i c o M , S a n n i n o G , C o mpar e R , Ba r la t t a ni A Alessand ro Po z z i, Ma rc o T a l l a ric o, G ia n pao l o S an n i n o , R o ber t o C o mpar e , A l ber t o Bar l at t a ni Studio clinico prospettico caso-controllo per il confronto tra impianti Nobel Biocare TiUnite sommersi e non sommersi: analisi della frequenza di risonanza durante l’integrazione valutata mediante l’Osstell Mentor Alessandro Pozzi Ricercatore, Insegnamento di Clinica Odontostomatologica, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Marco Tallarico Medico frequentatore, Clinica Odontostomatologica, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Gianpaolo Sannino Parole chiave: Impianti dentali, Stabilità primaria, Superfici implantari, Osteointegrazione, Frequenza di risonanza. Dottore di ricerca, Clinica Odontostomatologica, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Roberto Compare Obiettivo: confrontare la stabilità primaria e secondaria di impianti Nobel Biocare TiUnite sommersi e non sommersi a differenti intervalli dal loro posizionamento. Materiali e metodi: trenta pazienti sono stati arruolati e trattati con impianti sommersi e non sommersi. Venti di loro hanno ricevuto 35 impianti non sommersi e 10 pazienti hanno ricevuto 26 impianti sommersi. Trentadue impianti Brånemark System MKIII Groovy e 29 impianti NobelSpeedy Groovy sono stati posizionati in aree premolare/molare. La stabilità implantare è stata valutata mediante l’Osstell Mentor, al momento Libero Professionista, Roma. Alberto Barlattani Direttore, Clinica Odontostomatologica, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. dell’inserimento dell’impianto e a distanza di 8 e 12 settimane. Negli impianti non sommersi, la stabilità implantare è stata valutata, inoltre, ogni 2 settimane dal loro posizionamento. Tutti gli impianti sono stati caricati precocemente (3 mesi). Tutti i pazienti sono stati seguiti fino a 6 mesi dopo la protesizzazione. Risultati: un impianto non sommerso ha mostrato misure discontinue ed è stato escluso dall’analisi. Nella mascella (31 impianti) non vi era alcuna differenza significativa riguardo Corrispondenza: Marco Tallarico, Via di Val Tellina, 116 - Roma [email protected] ai valori di stabilità implantare tra i gruppi, a ciascun intervallo di tempo (P > 0,05). Nella mandibola (29 impianti), non vi era alcuna differenza significativa al momento del posizionamento degli impianti e dopo 8 settimane (P > 0,05); tuttavia, una differenza significativa è stata riscontrata dopo 12 settimane (P = 0,0261). Durante l’intero follow-up nessun impianto è fallito (tasso di sopravvivenza 100%). Conclusioni: alti valori di stabilità sono stati riscontrati in entrambi i gruppi. Gli impianti non sommersi rappresentano una valida alternativa al posizionamento sommerso. Entrambi gli impianti utilizzati sembrano essere adatti per il carico precoce in entrambe le arcate, tuttavia, l’impianto NobelSpeedy Groovy ha mostrato un ancoraggio primario più elevato, in particolare nella mascella. n Introduzione to e il mantenimento dell’osteointegrazione5 e dipende dall’impegno meccanico di un impian- I processi di integrazione e guarigione degli to nell’alveolo post-estrattivo. Diversi fattori in- impianti dentali sono stati inizialmente descritti fluenzano il processo attraverso il quale l’oste- L’osteointegra- ointegrazione è ottenuta: la biocompatibilità del zione è stata originariamente definita da Bråne- metallo usato, le caratteristiche e le condizioni mark come il diretto collegamento strutturale e della superficie dell’impianto, la condizione del funzionale tra l’osso vitale e la superficie di un letto ricevente, la tecnica chirurgica e le condi- in studi sull’osteointegrazione.1-3 La stabilità primaria dell’im- zioni del carico.5 I protocolli clinici suggerivano pianto è uno dei prerequisiti per il conseguimen- originariamente un periodo di guarigione di impianto caricato.4 Implantologia 2012; 3: xx-xx 37 P oz z i A, Tallari co M , Sa nn in o G , C om p a re R, Ba r l a t t an i A 3-6 mesi prima di caricare l’impianto.6 Differen- di denti sani o adeguatamente restaurati adiacenti ti protocolli di posizionamento e carico si sono al sito implantare, occlusione mutualmente pro- evoluti1-3 tetta, buona salute fisica (ASA I e II), torque mini- in risposta alla crescente domanda di accorciare i tempi di trattamento e di ridurre i mo di inserimento implantare ≥ 35 Ncm. tempi degli interventi chirurgici, per cui, il clinico L’indagine è stata condotta secondo i princìpi san- può scegliere tra un protocollo di inserimento citi nella Dichiarazione di Helsinki del 1975 per la implantare sommerso (2-stage) o non sommer- ricerca biomedica su soggetti umani, come rivista so (1-stage). Secondo Esposito e Coll., 7 in una nel 2004. Alla visita preliminare i pazienti sono stati recente revisione sistematica della Letteratura, informati circa i vantaggi e i rischi della sperimen- l’approccio 1-stage sembra essere preferibile nei tazione clinica, è stato loro chiesto se erano dispo- pazienti parzialmente edentuli poiché evita il se- sti a partecipare e sono stati arruolati dopo aver condo intervento chirurgico, necessario per sco- firmato un modulo di consenso informato. La sto- prire l’impianto, accorciando la durata del tratta- ria clinica del paziente è stata registrata, i necessari mento, tuttavia, le tendenze suggeriscono minori esami clinici e radiografici sono stati eseguiti e un fallimenti con l’approccio 2- stage, soprattutto in piano di trattamento è stato sviluppato. Tutti i pa- pazienti completamente edentuli. La stessa revi- zienti sono stati trattati tra settembre 2008 a otto- sione conclude che sono necessari ulteriori studi bre 2009 in uno studio privato situato a Roma e so- per fornire delle linee guida definitive. no stati seguiti per almeno 6 mesi dalla funzione. Lo scopo del presente studio è di confrontare Un chirurgo esperto ha eseguito tutti i tratta- e monitorare nel tempo, durante il periodo di menti. Quando previste, le estrazioni dentali guarigione, la stabilità primaria e secondaria di sono state eseguite almeno 6 settimane prima impianti dentali Nobel Biocare (Nobel Biocare AB, del posizionamento dell’impianto. I pazienti so- Göteborg, Svezia) inseriti con approccio chirurgi- no stati istruiti a utilizzare un collutorio a base di co sommerso o non sommerso. clorexidina allo 0,2% per 1 minuto, due volte al giorno, a partire dai 3 giorni precedenti il po- n Materiali e Metodi sizionamento dell’impianto e proseguito per 1 settimana. In entrambi i gruppi, una singola dose di 2g di antibiotico-profilassi (amoxicillina e aci- 38 Questo studio prospettico è stato concepito do clavulanico) è stata somministrata 1 ora prima come sperimentazione clinica, controllata, a grup- dell’intervento.9,10 Il protocollo chirurgico include- pi paralleli e riportato in conformità al Consolida- va anestesia locale mediante una tecnica di blocco ted Standards of Reporting Trials (CONSORT).8 usando una soluzione di articaina con epinefrina Dal momento che lo studio è stato sviluppato co- 1:100.000. L’incisione è stata eseguita con l’elevazio- me osservazione prospettica, nessun metodo sta- ne di un lembo minimamente invasivo. Trentadue tistico è stato applicato per determinare l’adegua- impianti Brånemark System MKIII Groovy (Nobel Bio- ta dimensione del campione. Gli Autori hanno ten- care AB) e 29 impianti NobelSpeedy Groovy (Nobel tato di massimizzare il numero di soggetti, così da Biocare AB) sono stati inseriti secondo le istruzioni ottenere risultati generalizzabili. Tutti i pazienti che del produttore. Il diametro della fresa finale è stato necessitavano di uno o più impianti dentali nella scelto in base alla qualità dell’osso, così da ottenere zona posteriore (premolari e molari) sia del mascel- un torque di inserimento ≥ 35 Ncm. Nel gruppo lare superiore che della mandibola, che avevano 1-stage i pilastri di guarigione sono stati posizionati 20 o più anni di età ed erano in grado di firmare un subito dopo il posizionamento dell’impianto, men- modulo di consenso informato, sono stati reclutati tre nel gruppo 2-stage sono state utilizzate le viti per il posizionamento di impianti 1-stage (gruppo di guarigione; entrambe sono state avvitate dopo sperimentale, GS) o 2-stage (gruppo di controllo, l’applicazione di un gel di clorexidina all’1%. Dopo il GC). Radiografie periapicali sono state utilizzate posizionamento dell’impianto, tutti i pazienti hanno per lo screening iniziale. I criteri d’inclusione sono ricevuto specifiche raccomandazioni per via orale e stati: pazienti che hanno fumato meno di 10 siga- scritta, in base al gruppo di appartenenza. In nessun rette al giorno durante l’ultimo anno, adeguata caso sono stati utilizzati restauri provvisori a suppor- igiene orale, volume osseo adeguato per poter al- to implantare. Dopo un periodo di guarigione di 8 loggiare l’impianto endosseo pianificato, presenza settimane, nel GS, è stata presa l’impronta definitiva Implantologia 2012; 3: xx-xx P o z z i A , T a l l ar i c o M , S a n n i n o G , C o mpar e R , Ba r la t t a ni A utilizzando un materiale polietere (Impregum, 3M come illustrato nella tabella 1. Radiografie endorali ESPE, Seefeld, Germania) con un portaimpronta per- periapicali, eseguite secondo la tecnica a raggi pa- sonalizzato aperto (Diatray Top, Dental Kontor, Sto- ralleli, sono state utilizzate per valutare le alterazioni ckelsdorf, Germania), mentre nel GC è stata eseguita dei tessuti duri periimplantari. la seconda fase chirurgica per la connessione dei L’Osstell Mentor è un sistema non invasivo, ba- pilastri di guarigione. I pilastri personalizzati in titanio sato sulla valutazione della frequenza di riso- o zirconio e i restauri in metallo-ceramica sono stati nanza,12-18 utilizzato per calcolare il quoziente di fabbricati con tecnologia computer-aided design/ stabilità implantare (ISQ) all’interno della cavità computer-aided-manufacturing (CAD/CAM, Nobel orale e nella zona maxillo-facciale. Il trasduttore è Procera, Nobel Biocare AB). I restauri finali sono stati stato avvitato manualmente a livello dell’impian- cementati in entrambi i gruppi entro 12 settimane to (Fig. 1) e il dispositivo di misurazione è stato dal posizionamento dell’impianto (carico precoce), diretto perpendicolarmente, vicino al trasdut- usando un cemento all’ossido di zinco privo di eu- tore (SmartPeg), senza contatto tra loro. È stato genolo (Temp Bond NE, Kerr corporation, Orange, utilizzato un nuovo SmartPeg per ogni interven- CA, USA) per i pilastri in titanio e cemento a base re- to.14 Le misurazioni sono state prese due volte sinosa (RelyX Unicem, 3M ESPE, Seefeld, Germania) in ciascuna direzione: una buccopalatale dal lato per i pilastri in zirconio. Lo scopo primario di questo buccale e una mesiodistale dal lato mesiale. Il ri- studio è stato quello di confrontare i protocolli di sultato è stato visualizzato dal dispositivo in unità posizionamento implantare sommerso e non som- ISQ, su una scala da 1 a 100.15 La media di queste merso, mediante l’analisi della frequenza di risonan- misurazioni è stata utilizzata nell’analisi statistica. za (RFA), eseguita con il dispositivo Osstell Mentor Clinici non altrimenti coinvolti nello studio han- (Osstell AB, Göteborg, Svezia). In aggiunta è stato no eseguito le misurazioni dei dati. Tutti gli im- confrontato il diverso design degli impianti Nobel pianti, in entrambi i gruppi, sono stati analizzati Biocare TiUnite a carico precoce (Brånemark System al momento del posizionamento dell’impianto MKIII Groovy e NobelSpeedy Groovy, Nobel Biocare). (baseline) e dopo 8 e 12 settimane. Nel gruppo Scopi secondari sono stati quelli di valutare il falli- non sommerso, durante il periodo di guarigione, mento implantare e protesico e qualsiasi complica- l’analisi della frequenza di risonanza è stata ef- zione avvenuta entro la fine del follow-up. I criteri di fettuata anche a 2, 4 e 6 settimane. L’ipotesi da successo utilizzati in questa indagine sono stati una dimostrare era che i valori medi di ISQ non erano modifica di quelli suggeriti da van Steenberghe,11 differenti tra loro. Tabella 1 Criteri di successo modificati rispetto a quelli originariamente proposti da van Steenberghe.11 Criteri di successo implantare: Non provoca reazioni allergiche, tossiche o evidenti reazioni infettive a livello locale o sistemico. Offre ancoraggio ad una protesi funzionale. Non mostra alcun segno di frattura o piegatura. Non mostra alcun segno di radiotrasparenza su una radiografia intraorale usando una tecnica a raggi paralleli strettamente perpendicolare all’interfaccia impianto-osso. Mostra valori ISQ ≥ 65 a 8 e 12 settimane. Non mostra alcuna mobilità, quando testati singolarmente colpendoli o scuotendoli con uno strumento manuale dopo il carico dell’impianto. Fig. 1 Trasduttori (SmartPeg) manualmente avvitati agli impianti. Implantologia 2012; 3: xx-xx 39 P oz z i A, Tallari co M , Sa nn in o G , C om p a re R, Ba r l a t t an i A n Risultati Analisi statistica Un assistente esterno indipendente ha di- Un totale di 30 pazienti sani (15 donne, stribuito sia gli impianti dentali Brånemark MKIII 15 uomini), età media di 46,3 anni (range 20-76) Groovy (Nobel Biocare AB), sia gli impianti No- sono stati arruolati in questo studio. Un totale belSpeedy Groovy (Nobel Biocare AB) secondo di 61 impianti a pareti parallele, con superficie una semplice randomizzazione generata ma- TiUnite (32 Brånemark System MKIII Groovy e nualmente appena prima della chirurgia. L’a- 29 NobelSpeedy Groovy, Nobel Biocare AB), di nalisi statistica è stata effettuata per parametri lunghezza compresa tra 7 e 13 mm con piat- numerici così come i valori di ISQ. Sono stati taforma di diametro standard (3,75 o 4 mm) o utilizzati il software XL Stat Professional (Addin- ampio (5 mm), sono stati posizionati, 26 secondo soft) e Visual Basic for Application per Windows il protocollo 1-stage e 35 secondo il protocollo (Microsoft). Un’analisi statistica descrittiva è sta- 2-stage. Durante l’intero follow-up non si è ve- ta eseguita utilizzando la media, la deviazione rificato alcun ritiro o deviazione dal protocollo standard e l’intervallo di confidenza al 95% (IC). originale, in entrambi i gruppi. L’analisi statistica dei valori ISQ per entrambi i Il follow-up finale è stato condotto nel luglio 2010. gruppi è stata effettuata alla baseline e a 8 e 12 I pazienti sono stati seguiti per 6 mesi dopo la con- settimane. Sia il GS che il GC sono stati analizzati segna della protesi. I dati raccolti sono stati valutati come gruppi indipendenti paralleli. Il paziente è nell’analisi statistica. In entrambi i gruppi nessun stato utilizzato come unità statistica, per esem- impianto è stato perso, ottenendo così un tasso pio, dove più di due impianti erano presenti su di successo globale del 100%. Una perdita pro- uno o entrambi i lati della mandibola o della gressiva della stabilità, con valori di ISQ diminuiti, è mascella, il valore medio è stato scelto per l’a- stata riportata in un paziente del gruppo 1-stage, nalisi. Sia il t test a parametri indipendenti (test t 2 settimane dopo il posizionamento dell’impianto di Student) che il t test non parametrico (meto- (ISQ iniziale, 80; ISQ dopo 2 settimane, 48), senza do Satterthwaite) sono stati utilizzati per il con- dolore o gonfiore. È stato sostituito il pilastro di fronto delle medie tra i due gruppi analizzati e guarigione con una vite di copertura. quindi tra i due impianti analizzati (MKIII Groovy, Dopo 6 mesi di guarigione l’impianto è stato X e NobelSpeedy Groovy, Y). Per evitare errori, esposto e correttamente caricato; tuttavia, que- sono state analizzate le differenze nei valori di sto paziente è stato escluso dall’analisi. Un totale ISQ tra i diversi protocolli di posizionamento de- di 29 pazienti (19 nel GS e 10 nel GC) sono stati gli impianti in ogni momento della guarigione, analizzati. Sessanta impianti (31 nella mascella e ed entrambi i gruppi sono stati divisi a seconda 29 nella mandibola) sono stati precocemente ca- delle aree ossee (mascella e mandibola). Inoltre, ricati e seguiti per almeno 6 mesi dalla funzione. il coefficiente di correlazione Pearson (P, xy) è Nel gruppo 1-stage nove pazienti hanno ricevuto stato scelto come misura della lineare associa- 12 impianti nella mascella, mentre 10 pazienti han- zione tra variabili quantitative (ISQ) al momento no ricevuto 14 impianti nella mandibola. Nel grup- del posizionamento dell’impianto (stabilità pri- po 2-stage due pazienti hanno ricevuto impianti maria) e 12 settimane postintegrazione (stabilità sia nella mascella che nella mandibola e sono stati secondaria). Il presente studio ha testato l’ipote- considerati come unità differenti, ottenendo così si nulla che non vi era alcuna differenza tra i due un totale di 12 pazienti. Diciannove impianti sono approcci chirurgici riguardo la stabilità implan- stati inseriti nella mascella (cinque pazienti), men- tare. Tutte le comparazioni statistiche sono state tre 15 impianti sono stati posizionati nella mandi- condotte ad un livello di significatività di 0,05. bola (sette pazienti), come mostrato nella tabella 2. Tabella 2 Numero di impianti, pazienti, età media e valori ISQ per ciascun gruppo. Nel GC, due pazienti hanno ricevuto impianti sia nella mascella che nella mandibola e sono stati considerati come unità separate. 40 Impianti Pazienti Anni ISQ baseline 8 settimane 12 settimane GS Mascella 12 9 50,0 ± 12,9 74,16 ± 7,20 77,09 ± 4,32 77,98 ± 4,36 GS Mandibola 14 10 40,4 ± 13,2 81,45 ± 3,63 82,88 ± 2,96 83,95 ± 2,33 GC Mascella 19 5 45,0 ± 13,6 74,41 ± 6,01 79,06 ± 3,93 79,46 ± 3,72 GC Mandola 15 7 51,9 ± 14,4 78,26 ± 2,48 80,52 ± 5,28 80,09 ± 4,11 Implantologia 2012; 3: xx-xx P o z z i A , T a l l ar i c o M , S a n n i n o G , C o mpar e R , Ba r la t t a ni A L’età dei pazienti nel GS era 44,95 ± 6,00, mentre 12 settimane (GS, 77,9 ± 4,36; GC, 79,46 ± 3,72, nel GC era 49,00 ± 7,85. p = 0,5343). Nella mandibola non c’era alcuna differenza signi- Misurazioni dell’ISQ ficativa nei valori di ISQ tra i gruppi al momento Nella prima parte dello studio i valori di ISQ GC, 78,26 ± 2,48, p = 0,0634) o dopo un periodo del posizionamento implantare (GS, 81,45 ± 3,63; sono stati analizzati nel GS al momento del po- di guarigione di 8 settimane (GS, 82,88 ± 2,96; GC, sizionamento dell’impianto (baseline) e 2, 4, 6, 8 80,52 ± 5,28, p = 0,2560). Invece, vi era una diffe- e 12 settimane dopo l’intervento chirurgico. Un renza significativa dopo un periodo di guarigione elevato valore di ISQ è stato riscontrato al momen- di 12 settimane (GS, 83,95 ± 2,33; GC, 80,09 ± 4,11, to del posizionamento dell’impianto in entrambe p = 0,0261). le arcate. In seguito, i valori di ISQ aumentavano Inoltre, l’analisi statistica è stata eseguita per nelle 2 settimane dopo il posizionamento dell’im- comprendere l’influenza della geometria dell’im- pianto, per poi diminuire leggermente tra la quar- pianto sui valori di ISQ. Nella mascella gli impianti ta e la sesta settimana (mascella/mandibola) e di NobelSpeedy Groovy (Nobel Biocare AB) han- nuovo aumentare tra la sesta e l’ottava settimana no prodotto valori di ISQ maggiori rispetto agli (mascella/mandibola). Infine, i valori di ISQ tende- impianti Brånemark System MKIII Groovy (Nobel vano a stabilizzarsi in entrambe le arcate tra l’otta- Biocare AB). C’era una differenza statisticamente va e la dodicesima settimana (Fig. 2). significativa tra i due impianti in entrambi i grup- Nella seconda parte dello studio i valori di ISQ pi al momento del posizionamento implantare sono stati analizzati per confrontare il GS con il (Rispettivamente: GC, 81,00 ± 1,41 e 70,33 ± 2,51, GC nella mascella e nella mandibola, al momen- p = 0,0132; GS, 81,33 ± 4,61 e 70,66 ± 5,24, to del posizionamento implantare e dopo 8 e p = 0,0207), come illustrato nella figura 4. Nel 12 settimane (Fig. 3). Nella mascella, non vi era gruppo 2-stage, nessuna differenza statistica- alcuna differenza significativa nei valori medi di mente significativa è stata riscontrata tra i due ISQ tra i gruppi al momento del posizionamento impianti dopo un periodo di guarigione di 8 set- implantare (GS, 74,16 ± 7,20; GC, 74,41 ± 6,01, timane (p = 0,6123) o 12 settimane (p = 0,3834). p = 0,9489), dopo un periodo di guarigione di C’era una differenza statisticamente significa- 8 settimane (GS, 77,09 ± 4,32; GC, 79,06 ± 3,93, tiva nel gruppo 1-stage durante la guarigione p = 0,4158) e dopo un periodo di guarigione di (p = 0,0243, dopo 8 settimane e p = 0,0211, dopo Fig. 2 Valori ISQ nel GS durante le prime 12 settimane dal posizionamento: comparazione tra mascella e mandibola. Fig. 3 Comparazione tra i valori medi ISQ nel GC e nel GS: differenze nella mascella e nella mandibola. Implantologia 2012; 3: xx-xx 41 P oz z i A, Tallari co M , Sa nn in o G , C om p a re R, Ba r l a t t an i A 12 settimane). Nella mandibola, valori simili di riscontrato una diminuzione del valore di ISQ 2 ISQ sono stati riscontrati in entrambi gli impianti, settimane dopo l’intervento (ISQ basale, 80; ISQ senza differenze statisticamente significative tra i a 2 settimane, 48). Questa giovane donna non due tipi di impianto per ogni intervallo di tempo fumatrice era stata precedentemente trattata per (p > 0,05), come illustrato in figura 5. una parodontite aggressiva giovanile.19 Inoltre, Inoltre, il coefficiente di correlazione Pearson (P) l’analisi tridimensionale dalle tomografia com- è stato utilizzato per ogni impianto utilizzato tra puterizzata (TC), effettuata mediante il software la baseline e le 12 settimane. Nella mascella sono NobelClinician (Nobel Biocare AB), ha mostrato stati riscontrati simili valori, mentre nella mandi- un basso valore Hounsfield nel sito implantare bola, gli impianti MKIII Groovy (Nobel Biocare AB) pianificato. Nonostante ciò, questa complicazio- hanno mostrato una correlazione più forte nel ne si è risolta con l’integrazione dell’impianto ed GS (P = 0,9959) che nel GC (P = 0,3054), mentre il successo, configurando un tasso complessivo di gli impianti NobelSpeedy Groovy (Nobel Biocare successo pari a 96,67%. Inoltre, nel GC, sono av- AB) hanno mostrato una debole correlazione sia venute 3 lievi esposizioni non sintomatiche della nella GS (P = 0,4181) che nel GC (P = 0,4525). Per vite di copertura senza ulteriori complicazioni. quanto riguarda la sopravvivenza implantare, nessun impianto è fallito nel periodo compreso tra il posizionamento chirurgico e la fine dello studio, ottenendo una sopravvivenza totale degli n Discussione impianti inseriti del 100%. Le radiografie intraorali al termine del follow-up non hanno mostrato Il presente studio è stato concepito per va- alcuna radiotrasparenza o frattura e nessuna lutare se il classico posizionamento sommerso complicazione biomeccanica o biologica si è di un impianto dentale può essere considerato verificata in entrambi i gruppi. Tuttavia, in un un prerequisito per l’osteointegrazione. Inoltre, paziente 1-stage, escluso dallo studio, abbiamo è stata valutata la stabilità primaria e secondaria Fig. 4 NobelSpeedy Groovy e Brånemark system MKIII Groovy (Nobel Biocare AB): confronto dei valori medi di ISQ nel mascellare superiore. Fig. 5 NobelSpeedy Groovy e Brånemark system MKIII Groovy (Nobel Biocare AB): confronto dei valori medi di ISQ nella mandibola. 42 Implantologia 2012; 3: xx-xx P o z z i A , T a l l ar i c o M , S a n n i n o G , C o mpar e R , Ba r la t t a ni A di due geometrie implantari. I dati presentati co- bilità implantare. Pertanto, sarebbe desiderabile prono un minimo periodo di follow-up di 6 mesi identificare una gamma di valori della stabilità dopo la consegna della protesi definitiva. implantare da poter applicare ai protocolli chi- Il presente studio clinico prospettico non ha evi- rurgici per l’inserimento implantare. Precedenti denziato differenze statisticamente significative studi clinici randomizzati sulla stabilità prima- riguardo i fallimenti implantari e/o protesici ed ria dell’impianto hanno riportato una media di i valori di ISQ nei gruppi 1-stage e 2-stage, per valori ISQ inferiori,12,13,15,26-28 se confrontati con ogni intervallo di tempo. Il limite principale di i risultati di questo studio. Sennerby15 suggerì questo studio è stato la diversa dimensione dei un range di stabilità accettabile tra 55 e 85 ISQ. due gruppi analizzati. Per ridurre l’influenza della Huwiler26 riportò che valori di ISQ di 57-70 rap- differente dimensione del campione, le medie presentano e la stabilità implantare ideale. sono state confrontate con un test non parame- Il presente studio clinico ha rilevato simili valori di trico (metodo di Satterthwaite). In aggiunta, altre ISQ sia nel gruppo 1-stage che in quello 2-stage. limitazioni di questo studio sono state la picco- Un elevato valore iniziale di ISQ è stato riportato la dimensione del campione e il breve periodo al momento del posizionamento dell’impianto di follow-up. Tuttavia, un periodo di 6 mesi di in entrambi i gruppi, con differenze significative follow-up è efficace per raggiungere lo scopo riguardo la qualità dell’osso (mascella vs man- del presente studio. dibola). Questi risultati indicano che in pazienti Gli Autori intendevano valutare la stabilità im- selezionati e con gli impianti utilizzati in questo plantare che si verifica durante il periodo di studio, i valori accettabili di ISQ potrebbero es- guarigione precedente la funzione. In aggiun- sere considerati ≥ 65 nella mascella e ≥ 70 nella ta, un’altra limitazione del corrente studio è stata mandibola, valutati al momento dell’inserimento l’utilizzo di due differenti geometrie implantari, dell’impianto e indipendentemente dal proto- implicito nel disegno stesso dello studio. Tutta- collo utilizzato. Tuttavia, bisogna essere prudenti via, gli impianti utilizzati hanno un differente ma- poiché la Letteratura mostra che non è possibi- cro design, ma la stessa superficie (TiUnite, Nobel le basare la decisione sulla funzione immediata Biocare AB) e sono stati casualmente distribuiti solo sul valore di ISQ, dato che ci sono altri pa- tra i due gruppi in un numero approssimativa- rametri che devono essere considerati in tale de- mente uguale. Per valutare il raggiungimento cisione. Secondo questa sperimentazione clinica dell’osteointegrazione, sono stati ampiamente prospettica, l’ISQ sembra essere influenzato dalla biomeccanici.20-22 Negli ul- qualità dell’osso del sito implantare e dal tipo di timi anni un metodo non invasivo per valutare la impianto (geometria e superficie). Secondo Han stabilità implantare è stato sviluppato sulla base e Coll.29 non sembra esserci alcuna differenza dell’analisi della frequenza di risonanza.12,23,24 per quanto riguarda il diametro dell’impianto. Precedenti ricerche hanno dimostrato che le Invece, nel nostro studio, non è stata trovata al- misurazioni della RFA dipendono dalla qualità cuna differenza per quanto riguarda la lunghezza ossea, dalla tecnica chirurgica, dalla geometria dell’impianto (per esempio, ISQ 85 in impianti dell’impianto e dall’orientamento del trasduttore corti NobelSpeedy a piattaforma standard) dif- utilizzati vari metodi misurazione.12,23-26 Grazie alla ferentemente da quanto riportato in uno studio sua riproducibilità, questa tecnica ha recente- di Sim e Coll.30 Per quanto riguarda la superficie mente sostituito le tecniche precedentemente degli impianti utilizzati, la nuova superficie po- impiegate per monitorare la stabilità implan- rosa anodizzata (TiUnite, Nobel Biocare AB) ha tare.27,28 durante le fasi di Benché propagandata di rappresen- mostrato un’elevata stabilità primaria. Nel GS, i tare una valutazione quantitativa della stabilità valori registrati sia nella mascella che nella man- implantare nella pratica clinica, l’esatta natura dibola sono aumentati nel tempo, pur mostran- dell’interfaccia osso/impianto espressa dalla RFA do evidenti riduzioni (nella quarta e nella sesta rimane ampiamente sconosciuta. In uno studio settimana, rispettivamente), probabilmente as- clinico, Zix e Coll.16 hanno confrontato la stabilità sociate ai fisiologici periodi di guarigione. In ogni degli impianti dentali con l’analisi della frequenza intervallo di guarigione, i valori di ISQ erano simili di risonanza, concludendo che la RFA sembrava sia nel GS sia nel GC (P > 0,05), con significatività essere la tecnica più precisa per misurare la sta- statistica solo nella mandibola a 12 settimane Implantologia 2012; 3: xx-xx 43 P oz z i A, Tallari co M , Sa nn in o G , C om p a re R, Ba r l a t t an i A 44 (GS, 83,95 ± 2,33, GC, 80,09 ± 4,11, p = 0,0261). raggio primario che si riesce ad ottenere. Nella Questa differenza significativa può essere dovu- mandibola nessuna differenza statisticamente ta a una media minore dei valori ISQ ottenuta significativa è stata riscontrata tra i due impianti con gli impianti Brånemar System MKIII Groovy utilizzati, in entrambi i gruppi, per ogni periodo (Nobel Biocare AB). La scelta tra i protocolli di po- della guarigione. Tuttavia è stato registrato un sizionamento 1-2-stage dipende essenzialmente incremento molto minore dei valori medi di ISQ dalla stabilità primaria dell’impianto al momento con gli impianti Brånemark System MKIII Groovy del suo inserimento e dai fattori di rischio propri (Nobel Biocare AB) nel GC rispetto al GS, con del paziente.7,31-33 La tecnica 1-stage assicura gli una correlazione più debole di questo impian- stessi risultati di osteointegrazione del protocollo to tra la baseline ed il controllo a 12 settimane 2-stage e fornisce il vantaggio di un più comodo (P = 0,3054 nel GC, P = 0,9959 nel SG). Pertan- trattamento per il paziente, evitando il secondo to, dopo 12 settimane, nel GS i valori medi di intervento chirurgico, riducendo i farmaci assunti ISQ erano superiori se confrontati col GC. Nono- ed il tempo complessivo di trattamento. stante la differenza statisticamente significativa Nel presente studio tutti gli impianti sono stati inse- prodotta, tutti i valori medi di ISQ riportati nel riti secondo le istruzioni fornite dalla casa produttri- presente studio sono superiori se confrontati ce e la fresa finale è stata scelta in base alla qualità con quelli riportati in Letteratura. dell’osso. Questo studio ha mostrato valori medi La nuova superficie porosa anodizzata (TiUnite, di ISQ più alti nella mandibola che nella mascella. Nobel Biocare AB) e la geometria implantare, Tuttavia, una differente densità ossea può essere hanno contribuito al raggiungimento di un’ele- riscontrata in ciascun paziente. La conoscenza del vata stabilità primaria (ISQ ≥ 65-70) che tendeva valore Hounsfield come misura quantitativa della a rimanere inizialmente stabile e successiva- densità ossea può essere utile come strumento mente ad aumentare in virtù dell’instaurarsi dei diagnostico. Può fornire all’implantologo una valu- processi di osteointegrazione. Questo risultato tazione oggettiva della densità ossea, che potrebbe conferma che nella mandibola gli impianti den- tradursi in un’accurata pianificazione delle tecniche tali utilizzati posizionati con approccio 1-stage chirurgiche e dei protocolli di preparazione del sito possono essere considerati il protocollo chirur- implantare, specialmente quando è sospettata una gico d’elezione. Inoltre, gli impianti NobelSpee- scarsa qualità ossea.34 La densità ossea locale può dy Groovy (Nobel Biocare AB) sembrano essere essere misurata come unità Hounsfield, con la TC o preferibili nell’osso spugnoso (mascella) per en- con la CBCT (Cone Beam Computed Tomography) trambi i protocolli di posizionamento implantare, e software dedicato, così come da noi utilizzato a causa dei suoi elevati valori di torque ed i valori (NobelClinician, Nobel Biocare AB). di ISQ costantemente elevati. La punta affusolata Per quanto riguarda la geometria dell’impianto, di questi impianti permette di sottopreparare i nella mascella, indipendentemente dall’approc- siti in cui il tessuto osseo è più soffice e grazie cio chirurgico utilizzato, gli impianti NobelSpee- al suo corpo leggermente conico, permette di dy Groovy (Nobel Biocare AB) hanno generato raggiungere elevata stabilità primaria iniziale in valori iniziali di ISQ maggiori rispetto agli impian- tutte le condizioni ossee. Tuttavia, è opinione ti Brånemark System MKIII Groovy (Nobel Bio- degli Autori, che l’impianto Brånemark System care AB). Nelle settimane successive i valori di MKIII Groovy (Nobel Biocare AB) potrebbe essere ISQ degli impianti NobelSpeedy Groovy (Nobel maggiormente indicato nella regione anteriore Biocare AB) tendono a rimanere stabili, invece, della mandibola a causa dell’alta densità ossea i valori di ISQ degli impianti Brånemark System usualmente riscontrata in questa sede. Infatti, un MKIII Groovy (Nobel Biocare AB) aumentano si- torque d’inserimento molto elevato potrebbe gnificativamente (leggermente più alti nel GC danneggiare l’esagono esterno dell’impianto o che nel GS). Inoltre, differenze statisticamente provocare una frattura della corticale ossea. significative tra i due impianti utilizzati sono sta- Una significativa diminuzione del valore di ISQ te riscontrate anche nel gruppo 1-stage a 8 e (55 o minore) indica un potenziale problema e 12 settimane. Quindi, gli impianti NobelSpeedy dovrebbe essere considerato come un precoce Groovy (Nobel Biocare AB) sembrano essere pre- avvertimento.18,26-28 L’azione necessaria per ri- feribili nella mascella a causa del maggiore anco- parare l’impianto potrebbe essere, ad esempio, Implantologia 2012; 3: xx-xx P o z z i A , T a l l ar i c o M , S a n n i n o G , C o mpar e R , Ba r la t t a ni A sommergere l’impianto. Tuttavia, nessun valore assoluto predittivo della perdita della stabilità dell’impianto può essere attribuito alla RFA. L’unica complicazione riportata in questo studio si è verificata in un paziente trattato per la parodontite aggressiva giovanile. Secondo Ong e Coll.32, i pazienti trattati per parodontite possono sviluppare maggiori complicanze biologiche, fino alla perdita degli impianti, rispetto a quelli non affetti da parodontite. A causa del piccolo campione di questo studio non possiamo trarre conclusioni definitive, ma siamo d’accordo con l’attuale evidenza scientifica che afferma che i pazienti con anamnesi positiva per malattia parodontale sono adatti ad un approccio 2-stage. n Conclusioni Tutti i valori di ISQ indicavano un’elevata stabilità primaria degli impianti nel periodo di osservazione, sia nel gruppo 1-stage che in quello 2-stage. L’approccio 2-stage non offre alcun ulteriore vantaggio in termini di osteointegrazione. In pazienti selezionati, la tecnica 1-stage potrebbe essere la tecnica di elezione per evitare un secondo intervento chirurgico e consentire tempi di trattamento minori. Gli impianti NobelSpeedy Groovy (Nobel Biocare AB) hanno mostrato un ancoraggio primario più alto, specialmente nella mascella. A causa delle limitazioni del presente studio, questi risultati devono essere interpretati con cautela. Sono necessari ulteriori studi ben progettati, riportati secondo le linee guida CONSORT,8 per indagare la correlazione tra i valori ISQ, la geometria e la dimensione dell’impianto ed il loro impatto sui valori della stabilità primaria dell’impianto. n BIBLIOGRAFIA 1. Brånemark PI, Hansson BO, Adell R, Breine U, Landström J, Hallén O, Ohman A. Osseointegrated implants in the treatment of the edentulous jaws. Experience from a 10-year period. Scandinavian Journal of Plastic and Reconstructive Surgey 1977;16 (Suppl.):1–132. 2. Schroeöder A, Pohler O, Sutter F. 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Method and Materials: Thirty patients were enrolled according to specific selection criteria to 1- or 2-stage treatment. Twenty patients received 35 1-stage early loaded implants, and 10 patients received 26 2-stage early loaded implants. A total of 32 Brånemark System MKIII Groovy and 29 NobelSpeedy Groovy implants were placed in the premolar and molar areas. Implant stability was assessed, in both groups, by means of the Osstell Mentor device at the time of implant placement and at 8 and 12 weeks. All patients were monitored from implant placement until 6 months of function. Results: One 1-stage complicated implant showed discontinuous measurements, and this patient was excluded from the analysis. In the maxilla (31 implants), there was no significant difference for implant stability quotients between the groups at any point (P > .05). In the mandible (29 implants), there was no significant difference for ISQ between the groups at baseline or 8 weeks (P > .05); however, a significant difference was found after 12 weeks (P = .0261). No implant failed between surgery and the end of the study, and there was an overall survival rate of 100%. Conclusion: High ISQ values were found in both groups at each time point. One-stage technique is a viable alternative to 2-stage technique. The utilized implants seem to be suitable for early loading in both arches. NobelSpeedy Groovy showed a higher primary anchorage, especially in the maxilla. 46 Implantologia 2012; 3: xx-xx