Organo mensile dell`Associazione Italiana Calciatori
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n.5 Giugno Luglio 2008 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza - Anno 36 - N. 5 Giugno-Luglio 2008 - Mensile Organo mensile dell’Associazione Italiana Calciatori Photo: Jenny Matthews/ActionAid Ingiustizia Una parola che non si combatte a parole. Ci sono milioni di bambini che vivono nell’ingiustizia, privati dei diritti fondamentali. E’ giusto parlarne, ma meglio ancora è agire! Adotta un bambino a distanza, con soli 82 centesimi al giorno aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro fatto di dignità e giustizia. Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid Via Broggi 19/A 20129 Milano o invialo via fax al numero 02/29537373. Nome ...................................................................................................................... Cognome ..................................................................................................................................... Via ................................................................................................................................................................................................................................................ n° ............................ Cap ................................................ Città ................................................................................................................................................................................... Prov ........................ Tel .................................................. Cell .................................................................... E-mail ....................................................................................................................................... Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano ZLP08 integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati. Data e luogo ............................................................................................................................ Firma ........................................................................................................................... editoriale di Sergio Campana Una Nazionale da amare Ora occorre ripartire mi .. .. .. ... e, to in no 8 Dunque l’Italia non è stata protagonista agli Europei, come speravamo da campioni del mondo; e questo è un fatto negativo. Ma ci sono elementi positivi, non di carattere tecnico, messi in evidenza da questi Europei che meritano di essere sottolineati. Prima di tutto, il comportamento dei calciatori azzurri, che hanno dimostrato una spirito di squadra non comune e un attaccamento alla Nazionale che, in tempi di calcio professionistico esasperato, è cosa rara. E poi la loro lealtà e la loro stima nei confronti di Donadoni, che la stampa ha spesso criticato anche aspramente che la stessa Federazione mai ha dimostrato di amare appassionatamente. Troppo spesso i calciatori, specialmente i campioni, vengono frettolosamente catalogati come mercenari. E invece bisogna conoscerli, e mi riferisco in particolare a questo gruppo meraviglioso. Hanno dignità, volontà di onorare una maglia, grande determinazione per dimostrare sul campo il proprio valore di calciatori e di uomini, per onorare il calcio italiano. Un’altra bella ventata di aria fresca è giunta dal campo dove si giocava Olanda-Romania. Come ben sappiamo, una vittoria della Romania ci avrebbe mandato a casa, anche se avessimo battuto la Francia. Ebbene, la squadra olandese ci ha dato una lezione di cultura sportiva che noi ci sogniamo e che faremmo bene a ricordare a lungo. Per giorni e giorni noi italiani, che evidentemente siamo esperti in materia, abbiamo dato quasi per scontato il “pacco” che ci sarebbe stato confezionato dalla squadra dei tulipani, felice di mettere fuori gioco contemporaneamente due avversarie temibili come Italia e Francia. E invece la nazionale di Van Basten, anche senza parecchi titolari, ha tenuto fede ai propri principi di lealtà sportiva fondati senza dubbio su consolidate tradizioni e su una cultura a noi - dobbiamo riconoscerlo - sconosciuta. C’era stato qualcuno che aveva indiretta- mente suggerito a Donadoni di dare prima della partita una telefonatina a Van Basten, suo vecchio compagno di squadra. Ma fortunatamente Donadoni, dimostrando ancora una volta grande dignità, aveva risposto a dovere. Un’altra cosa positiva di questi Europei è stato il pubblico negli stadi, sempre colmi di gente, con le tifoserie vestite dei colori delle proprie squadre: un vero spettacolo per i nostri occhi e per i nostri cuori. E poi è stato bellissimo vedere a fine partita i giocatori delle due squadre recarsi ai bordi del campo (senza recinzioni!) e abbracciare le mogli e i figlioletti. Finalmente il calcio, almeno per un momento, è tornato ad essere sport, festa, divertimento. Infine, un’ultima considerazione: ci sono arbitri di alto livello, altri di qualità non eccelsa che hanno fatto errori anche clamorosi. Ebbene, né in campo né fuori ci sono state le contestazioni e le polemiche a cui noi siamo abituati. Prendiamo nota di tutto questo, per favore. Tornando alla nostra Nazionale, è indubbio che le aspettative erano molte e che l’eliminazione ai quarti è stata una delusione.Va bene, siamo usciti per due calci di rigore sbagliati, ma occorre riconoscere che le nostre prestazioni non sono state da campioni del mondo. Si sono già cercate le cause di questo Europeo dell’Italia con più ombre che luci, indicando ora scelte sbagliate del Commissario Tecnico, ora il cattivo stato di forma di qualche giocatore, ora l’incapacità di imporre il nostro gioco agli avversari. Ci sarà un po’ di verità in tutto questo, ma non si può dimenticare che ci è venuto a mancare un uomo fondamentale, da un punto di vista tecnico e psicologico, come Cannavaro e che nella partita decisiva contro la Spagna non c’erano, perché squalificati, due giocatori “irrinunciabili” come Pirlo e Gattuso. Ora, come succede di solito nel calcio italiano, e come era accaduto in passato a tutti i Commissari Tecnici che non avevano ottenuto buoni risultati alla guida della Nazionale, il primo a pagare è Donadoni. Che sia giusto o no è inutile discutere. La Federazione vuole subito voltare pagina, ringraziando com’è consuetudine il Commissario Tecnico per l’opera svolta e nominando il successore, il cui nome era noto da tempo: Marcello Lippi. Credo che sia doveroso riconoscere a Donadoni di aver svolto un buon lavoro, riuscendo a ricompattare una squadra che aveva vinto il mondiale e che quindi, lo sappiamo per esperienza, non ha il massimo delle motivazioni. Non dimentichiamo che l’Italia, dopo un inizio faticoso, aveva vinto il girone di qualificazione agli Europei e che Donadoni si era conquistato la considerazione della critica e, soprattutto, la stima dei giocatori. Ecco, è da sottolineare la grande prova di compattezza della squadra, l’impegno, lo spirito di gruppo, l’attaccamento alla maglia azzurra dimostrati dai calciatori, il loro ineccepibile comportamento in campo e fuori. Ora occorre ripartire, riconquistare le posizioni e l’impresa, come ben sa Lippi, non sarà facile. Si parla già di un nuovo ciclo per la Nazionale, ma noi siamo convinti che molti degli attuali componenti della squadra azzurra possano tranquillamente continuare a farne parte. Ci saranno naturalmente le solite difficoltà per la Nazionale: poco spazio per partite amichevoli e allenamenti, prevalenza degli interessi dei club, massiccia presenza di calciatori stranieri e quindi scelte limitate per il Commissario Tecnico (chiedere informazioni a Capello). Ma dobbiamo continuare ad appassionarci per la nostra Nazionale, ora che sembra aver riconquistato le simpatie della gente, e sperare che il Mondiale 2010 sia ancora colorato di azzurro. .. 3 Emiliano Moretti, difensore del Valencia, testimonial UNICEF per la raccolta fondi a favore dei bambini colpiti dalla carestia in Niger. Sommario Sommario speciale di Nicola Bosio editoriale di Sergio Campana Una Nazionale da amare. Ora occorre ripartire 3 segreteria di Umberto Calcagno Convenzione Aic/Assicurazioni Generali 18 calcio e legge di Stefano Sartori Diritto a partecipare alla preparazione precampionato ed agli allenamenti 23 pianeta C di Pino Lazzaro Con la vittoria della Spagna di Aragones, si è concluso il Campionato Europeo di Austria e Svizzera. Ripercorriamo il cammino dell’Italia (eliminata proprio dalle “furie rosse”) per la quale è già tempo di voltare pagina: con Marcello Lippi di nuovo alla guida, gli azzurri sono già proiettati verso il Mondiale del 2010 La carica dei magnifici… sei 24 attività aic di Nicola Bosio 27 6 n.5 Giugno Luglio 2008 ilCalciatore Organo mensile dell’Associazione Italiana Calciatori calcio a 5 Fernando Grana: ”Uniti si vince” 28 calcio femminile di Stefano Sartori Mancata esecuzione delle decisioni CAE direttore direttore responsabile condirettore redazione foto redazione e amministrazione tel fax http: e-mail: stampa e impaginazione REG.TRIB.VI Giugno Luglio 2008 29 l’incontro di Pino Lazzaro Paolo Tramezzani e la Pro Patria 30 internet di Mario Dall’Angelo Tutto pei i dilettanti 32 internet di Stefano Fontana Zenga e Van Basten: “derby” in panchina 33 tempo libero 34 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCBVicenza - Anno 36 - N. 5 Giugno-Luglio 2008 - Mensile Organo mensile dell’Associazione Italiana Calciatori Speciale Questo periodico è iscritto all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Member of n.5 Sergio Campana Gianni Grazioli Nicola Bosio Pino Lazzaro Gianfranco Serioli Stefano Sartori Stefano Fontana Barnaba Ungaro Mario Dall’Angelo Maurizio Borsari A.I.C. Service Contrà delle Grazie, 10 36100 Vicenza 0444 233233 0444 233250 www.assocalciatori.it [email protected] Tipolitografia Campisi Srl Arcugnano (VI) N.289 del 15-11-1972 Pubblichiamo questo mese, come inserto da staccare e conservare, il testo della Polizza Infortuni e Malattie per la stagione sportiva 2008/09 nato dalla convenzione tra Aic e Assicurazioni Generali. Maggiori dettagli alle pagine 18 e 19 della rivista. Finito di stampare il 09-07-2008 5 Campionati Europei 2008 il cammino degli azzurri Scacco ai Partiti, da campioni del mondo, con i favori del pronostico, gli azzurri non sono andati oltre i quarti di finale. Ripercorriamo, partita per partita, l’Europeo dell’Italia, nato sotto una cattiva stella (infortunio di Cannavaro prima e di Barzagli poi) e finito ai calci di rigore contro la Spagna (nell’occasione assenti per squalifica Pirlo e Gattuso). ▼ Qui a fianco Luca Toni, uno dei protagonisti mancati: per il capocannoniere della Bundesliga nemmeno un gol. ”R ai agonisti r il ere sliga n gol. ”Re“ in quattro mosse 1 Inizio difficile contro l’Olanda 2 Il riscatto contro la Romania 3 La vittoria contro la Francia 4 L’eliminazione contro la Spagna Berna, 9 giugno 2008: Italia - Olanda 0-3 Per l’Italia una notte da dimenticare Hanno detto “Si deve essere ottimisti: nel calcio si possono perdere le partite, ma bisogna reagire altrimenti non si è capito niente. È stata una serata no, ne prendiamo atto e andiamo avanti, se non fosse così invece che tornare a Baden riprenderemo l’aereo per andare in vacanza. Perdere è da mettere in conto, ma bisogna reagire”. Roberto Donadoni “E’ stata una delle partite più brutte che l’Italia ha giocato negli ultimi dodici anni, sicuramente la più brutta da quando io sono in Nazionale. Penso di interpretare anche il pensiero dei miei compagni e per questo, a nome di tutta la squadra, mi scuso con i tifosi italiani per questo brutto risultato che loro non si aspettavano e che nemmeno noi ci aspettavamo”. Gianluigi Buffon “E’ stata una brutta partita, penso soprattutto un brutto primo tempo in cui forse siamo stati troppo rinunciatari. Poi loro hanno fatto gol alla prima occasione e si è messa subito molto male. Dobbiamo cercare di dimenticare subito questa partita e concentrarci sulle prossime due, perché possiamo ancora passare facendo degli ottimi risultati. Quindi dobbiamo pensare positivo”. Luca Toni “E’ iniziata male, non volevamo giocare così. Purtroppo è capitata questa serata-no, adesso ci sono altre due partite e dovremo sicuramente giocare meglio e cercare di vincere. Abbiamo preso il primo gol su calcio di punizione, poi gli altri due su loro ripartenze su cui non siamo stati attenti”. Andrea Pirlo “Quando si perde si perde in undici, non è soltanto colpa di un reparto. Credo che dovremo rivedere alcune cose con il mister, abbiamo preso due gol in contropiede e questo non deve accadere. Purtroppo non abbiamo iniziato bene ma ci sono ancora due partite. Forse siamo scesi in campo un po’ molli rispetto all’Olanda”. Gianluca Zambrotta Uno “scrollone”… arancione Chissà, troppa sicurezza, un ottimismo diffuso in genere sconosciuto per quelle che sono le nostre abitudini; forse inconsciamente a pensare che il risultato venisse un po’ da solo, senza starci proprio lì subito con le gambe e col cuore. Forse. Una bella botta con l’inevitabile susseguente polverone e con tanta parte della critica a sparare a zero. Subito così il “solito” scrollone all’ambiente; dicono che ne abbiamo bisogno, dicono e forse è un po’ così, chissà mai perchè. Quel giorno e quella sera a Berna loro erano più di noi e non si parla qui solo del campo (com’è stato, anche se ci ha detto pure parecchio male) ma proprio delle presenze. Arancione insomma il colore dominante sia allo stadio che nelle piazze e per le strade e non c’entra il fatto che si tratta di una tonalità più vistosa, no. Raccontano che Berna sia la città più tranquilla della Svizzera e chissà con che occhi (e orecchie) hanno guardato alla marea degli invasori. Il centro cittadino (patrimonio culturale mondiale dell’Unesco) per forza di cose la sera della partita era diventato proprio una grande pattumiera. E’ bastata comunque una notte: all’indomani te lo sei ritrovato pulito e ordinato, proprio “svizzero” insomma. Bravi. Qui a fianco, Gigi Buffon anticipa van Nistelrooy, autore della prima rete olandese in evidente fuorigioco. Sopra, contrasto Sneijeder-Gattuso e, a fianco, quello tra e van Persie e Ambrosini. ▼ “Indubbiamente, è stata una serata negativa sotto tutti gli aspetti. L’abbiamo già analizzata, ci sono molte colpe da parte di tutti e nessuno deve sentirsi escluso da questo. Ora ci si presenta una situazione molto difficile, ma abbiamo ancora due partite. Al di là di queste situazioni dobbiamo pensare con ottimismo, anche se in questo momento sembra assurdo”. Alessandro Del Piero 8