Introduzione - Il Fantastico Mondo di Go Nagai

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Introduzione - Il Fantastico Mondo di Go Nagai
UFO ROBOT GRENDIZER - episodio n° 71
copyright © Go Nagai & Dynamic Pro – Toei Doga, 1975/1977 – All rights reserved
UFO ROBOT GRENDIZER
EPISODIO N° 71
Morusu, un Capo della Guardia Del Corpo dal tragico destino
copyright © Go Nagai & Dynamic Pro - Toei Doga, 1975/77 - All Rights Reserved
sceneggiatura: Tatsuo Tamura
regia: Youichi Kominato
artistic director: Yoshinobu Aoachi
character design: Shingo Araki
designer: Isamu Tsuchita
japanese airing date: 6/2/1977
japanese viewers rate: 20,6
commento a cura di Gerdha
1. L’EPISODIO 71: UNA BREVE ANALISI
L’episodio 71 costituisce un punto cruciale della storia di Grendizer, non solo per la sua locazione
temporale (quart’ultimo episodio) ma per il suo contenuto altamente drammatico e per la
costruzione narrativa peculiare.
Innanzitutto, i protagonisti che agiscono nell’episodio sono senza dubbio tre: Duke Fleed, Morusu
e Re Vega. Mentre il fatto che Duke Fleed e il suo “antagonista” siano i protagonisti dell’episodio
non costituisce certo una sorpresa, più interessante è il ruolo ricoperto da Re Vega. Lungi
dall’essere una presenza costante ma in qualche modo “evanescente” come fino ad ora era stato
presentato nella maggior parte delle puntate della serie, Re Vega si rivela qui essere non solo un
personaggio “vero” ma anche uno stratega intelligente ed astuto, che solo per un caso non riesce
a portare a termine il proprio piano. L’episodio 71 costituisce una specie di “lampo nel buio” nel
rivelare allo spettatore qualcosa di interessante sulla personalità di Re Vega. Gandal e Zuril, pur
presenti al suo fianco, e protagonisti da par loro in altre puntate della serie, sono quasi muti
testimoni e rappresentano figure di secondo piano in questo episodio. D’altra parte, l’episodio 71
non può essere di sicuro considerato un “episodio corale”, come invece la maggioranza delle
puntate nella serie: Hikaru e Maria-Grace sono di fatto assenti e Umon viene visualizzato per circa
5 secondi, mentre non vi è traccia di Danbei e Goro. Koji Kabuto a sua volta, pur se presente,
rappresenta di fatto solo l’alter ego di Morusu, e assume pertanto nell’episodio 71 un ruolo
altamente simbolico anziché concretamente fattivo.
Morusu, principe del pianeta Moru e sotto condizionamento cerebrale membro del Corpo di
Guardia di Vega, non ha in realtà una presentazione psicologica particolarmente approfondita,
nonostante sia il migliore amico di Duke Fleed e a lui sia intitolato l’episodio. Altre figure
“antagoniste” sono state sicuramente maggiormente delineate in altri episodi (solo a titolo di
esempio: Gauss in ep34 o Gaska in ep43). A parte la generica considerazione sull’alto senso
dell’onore che lo pervade, nulla di più sembra trasparire nell’episodio 71 sulla sua personalità;
certamente si può dedurre dal fatto che fosse il migliore amico di Duke Fleed che possa possedere
doti umane considerevoli, ma nessun particolare sulla sua vera personalità viene svelato nel corso
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dell’episodio. Si potrebbe quindi assumere che in realtà la sua figura non sia altro che un “plot
device” per mostrare al pubblico qualcosa di più importante, o fornire informazioni sulla
background story di Grendizer.
E in effetti, questo sospetto sembra essere fondato. Nell’episodio 71 lo spettatore viene infatti a
conoscenza di alcuni importanti particolari:
• il pianeta Fleed aveva costituito un’alleanza tecnico-scientifica con il pianeta Moru;
• gli scambi culturali e scientifici tra i due regni erano abituali, e i rispettivi eredi al trono avevano
studiato insieme, sviluppando un rapporto di amicizia profonda; è quindi possibile che
Grendizer fosse frutto non solo della tecnologia fleediana, ma fosse stato costruito anche in
base all’apporto scientifico di Moru
• dal character design si può ipotizzare che Fleed e Moru avessero addirittura radici
antropologiche comuni
• l’attacco al Pianeta Fleed avvenne in inverno (l’abbigliamento dei personaggi nei flashback è
inequivocabile), coerentemente con i ricordi di Maria-Grace nell’episodio 68
• al momento dell’attacco al suo pianeta, Duke Fleed non si trovava nella capitale, bensì in un
diverso luogo anche se sempre sul Pianeta Fleed, probabilmente un istituto di ricerca
scientifico (lo stile architettonico dell’edificio è differente da quello mostrato in altre puntate, e
l’emblema mostrato sul palazzo ove si svolgono i flashback non è quello della famiglia reale di
Fleed)
• Duke Fleed viene ferito al braccio destro due volte durante l’attacco a Fleed: una prima volta
superficialmente dal minidisco mentre cerca di salvare Morusu dal precipitare dalla balconata
(ep71), e una seconda volta più gravemente cercando di recuperare Grendizer quando ormai
la conquista del pianeta da parte di Vega era ormai compiuta (ep 30 e successivi).
• l’episodio 71 si svolge tre mesi dopo la fuga di Re Vega dal proprio pianeta contaminato dalle
radiazioni (ep52); questo significa che la cronologia nell’ultima parte dell’anime non segue
pedissequamente lo svolgimento temporale del calendario, perché 20 episodi dovrebbero a
rigor di logica significare più di 4 mesi di distanza. Considerando l’ambientazione ancora
invernale dell’episodio 71, e il fatto che l’episodio 66 si svolge il giorno di Capodanno,
possiamo supporre che la cronologia degli episodi 52-65 si svolga in un arco temporale più
ristretto del dovuto.
• sono trascorsi 3 anni dall’attacco di Vega al pianeta Moru al momento dell’episodio 71.
Considerando che l’attacco a Fleed è avvenuto 8 anni prima (ep72), questo significa che Vega
ha atteso quasi 5 anni per conquistare il pianeta Moru. Gli appassionati di disamina degli
episodi di Grendizer avranno probabilmente di che discutere su questo argomento...
In realtà, è Duke Fleed il reale protagonista di questo episodio. O quantomeno, è il passato di
Duke Fleed ad entrare prepotentemente in scena, come pure era accaduto nell’episodio
precedente (ep 70: Le Lacrime Arrivano Al Profondo Del Cuore – Addio Re Di Fleed) e come
avverrà nell’episodio successivo (ep72: La Lontana Stella Della Patria – Rivoluzione Nello Spazio).
Personalmente, considero gli episodi 70-71-72 come la “trilogia di Fleed”: ciò che è stato negato
allo spettatore per quasi l’intera serie, ovvero qualche notizia sostanziale sulla vita personale di
Duke Fleed, viene invece ora, a poche puntate dalla conclusione, profuso a piene mani pur
sempre in assenza di dovizia di particolari. Interessante coincidenza da un punto di vista narrativo:
contrariamente alle scelte usuali della maggioranza delle storie animate, Grendizer sembra
concentrare le informazioni sul protagonista principale prevalentemente alla fine della storia, come
se gli Autori (Nagai, il produttore e il team di sceneggiatori) volessero validare a posteriori tutto ciò
che era stato raccontato in precedenza.
Ed è interessante notare come gran parte dell’episodio si regga sul parallelo tra l’amicizia del
passato (Morusu) e quella del presente (Koji). Le scene relative alla battaglia tra Grendizer e
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Vega-Ju-Jigajiga non sono interessanti di per sé, ma sono l’occasione per gli autori di mostrare
aspetti importanti della personalità dei personaggi, e pur senza quasi farli parlare.
Significativamente, ad esempio, Grendizer non lancia alcuna arma verso il mostro Jigajiga, e ogni
azione è volta ad evitare lo scontro diretto tra i robot attraverso manovre diversive o l’uso
dell’innocuo Rainbow Wave (Raggio Antigravità). Similmente, Koji viene mostrato rianimarsi nel
momento in cui Duke Fleed parla a Morusu del loro profondo legame di amicizia. Ma la scena più
interessante è senza dubbio quella che mostra Duke Fleed cercare di difendere Koji dall’attacco di
Morusu utilizzando il Rainbow Wave: la scena dipinge perfettamente il conflitto interiore di Duke
Fleed, che vuole salvare la vita ad entrambi gli amici più cari - quello del passato e quello del
presente - nel modo più incruento possibile. Riuscendo infine nell’intento, ma a caro prezzo.
Un’altra scena significativa per il suo alto valore simbolico viene mostrata nel finale dell’episodio
71. Duke Fleed, svenuto dopo essere stato colpito dal raggio emesso dall’arma di Morusu (che
intende così guarire la ferita radioattiva), si ridesta nel momento in cui la luna calante torna a
splendere nel cielo essendo stata coperta da nuvole cariche di pioggia per tutta la durata della
battaglia tra Grendizer e Jigajiga. Come nella scena posta all’inizio della puntata, la luna calante
simbolo della vita ormai spegnentesi di Duke Fleed fa capolino nella scenografia dell’azione. Ma
questa volta, nel finale della puntata, la luna calante si sbiadisce nell’aurora, a significare
inequivocabilmente che per Daisuke Umon ora si schiudono l’inizio di una nuova vita e nuove
prospettive per la sua esistenza. Il grande dolore per la morte di Morusu, cui Duke Fleed non ha
potuto neppure dire addio, trova comunque un senso nel dono inestimabile che l’amico gli ha fatto:
la guarigione e la speranza. E al suo fianco nella scena finale si trova comunque Koji, l’amico di
oggi e compagno nella lotta contro Vega, come a significare che il passato ora può essere lasciato
dietro le spalle, e la salvezza del Pianeta Terra può acquistare così un nuovo e diverso significato.
La grandezza di Grendizer sta anche in questo: raccontare una storia impegnativa, problematiche
profonde e descrivere personalità complesse attraverso l’uso di differenti metodologie (dialoghi
colti, effetti visivi, scenografie, dettagli visuali, simbologie) e strumenti narrativi insoliti per l’epoca e
il mezzo di comunicazione utilizzato (cartone animato). Se tanti di noi si sono appassionati e –
perché no? – affezionati a Grendizer, uno dei motivi principali è sicuramente a causa dei suoi
contenuti complessi e la sua differenziazione dalle solite storie descriventi la classica lotta tra il
“bene” e il “male”. Sia dato merito a Go Nagai e al suo staff per aver creato questo piccolo
sottovalutato capolavoro che sia chiama Ufo Robot Grendizer, di cui l’episodio 71 costituisce a mio
parere uno dei capitoli più emozionanti. Mi auguro che, pur nell’impossibilità di vedere le immagini
scorrere sul teleschermo, la trascrizione realizzata possa ugualmente rendere possibile ai lettori la
comprensione degli avvenimenti, in modo da poter utilmente effettuare un confronto approfondito
con gli adattamenti sia della versione francese sia del film italiano di montaggio “Goldake Addio”.
2. NOTE SULL’ADATTAMENTO ITALIANO REALIZZATO
La vita è davvero strana a volte. Per anni ho favoleggiato con me stessa la possibilità di accedere
alla versione originale di Grendizer, o solo poterne visionare il film pilota, con lo stesso
atteggiamento mentale del bambino che guarda la luna sognando di poter fare un giorno
l’astronauta. Invece, improvvisamente, negli ultimi mesi e a poca distanza uno dall’altro, ho avuto
la fortunata occasione sia di visionare sia ottenerne anche una fedele traduzione non soltanto
Uchu Enban Daisenso ma anche la versione giapponese dell’episodio 71 di Ufo Robot Grendizer.
Avevo già avuto la possibilità di vederne l’edizione francese sia gli spezzoni contenuti nel film
“Goldrake Addio”, quindi ero già consapevole del suo contenuto, ma ottenerne una traduzione
fedele all’originale si è rivelata ancora una volta (come già accaduto per Uchu Enban Daisenso)
una sorta di esperienza “paranormale”.
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Prima di tutto, ascoltare le voci dei doppiatori originali dell’anime di Ufo Robot Grendizer è stato
decisamente interessante. Desidero in particolare sottolineare che il Daisuke Umon/Duke Fleed di
Kei Tomiyama (doppiatore già di fama all’epoca e assurto a imperituri onori proprio per la sua
interpretazione in Grendizer) è molto articolato ma con prevalenza di toni decisi che forse possono
sorprendere coloro che hanno sempre visto nel principe di Fleed prevalentemente un ragazzo
dolce e malinconico.
Nella realizzazione dell’adattamento italiano ho cercato di mantenere la più assoluta fedeltà al
testo originario; eventuali variazioni dovute a necessità grammaticali o per evitare ripetizioni sono
state evidenziate nelle note a piè pagina. Proprio per preservare i dialoghi originari e mostrare la
particolare tipologia di linguaggio utilizzata in Grendizer, ho lasciato inalterati alcuni passaggi
“aulici” o espressioni inusitate.
Sono rimasti inalterati anche gli appellativi con cui si rivolgono i personaggi l’uno con l’altro. In
particolare, vorrei sottolineare che:
• Re Vega viene sempre indicato da tutti i personaggi, terrestri inclusi, come Re Vega Il Grande
(Vega-Daio)
• Re Vega si rivolge ai suoi subalterni indicandone sempre il grado nella gerarchia militare
• Duke Fleed (Duku Furido in giapponese) si rivolge sempre a Koji con il diminutivo “kun” (Kojikun) ad indicare affetto ma anche la sua superiorità nella gerarchia dei rapporti interpersonali
• Koji si rivolge a Duke Fleed chiamandolo “Duku” nell’episodio 71 non avendo occasione di
colloquiare con il suo “alter-ego” terrestre. Koji, infatti, si rivolge al pilota di Grendizer durante la
serie chiamandolo “Daisuke-san” nella versione “civile” e “Duke Fleed” durante le battaglie con
Grendizer.
• Koji si rivolge al prof. Umon con l’appellativo “Capo del Centro” (inteso come Centro Ricerche
Spaziali)
• Morusu chiama Duke Fleed con il nome completo “Duku Furido” per tutto il tempo in cui si
trova sotto il controllo cerebrale di Vega; durante i flashbacks e una volta scomparso il
condizionamento si rivolge all’amico fleediano esclusivamente con il solo nome “Duku”
• Duke Fleed si rivolge a Morusu chiamandolo con il solo nome, senza utilizzare i suffissi “san” o
“kun”, appellativi tipicamente giapponesi che non avrebbero senso rivolti a un alieno.
Ho infine utilizzato esclusivamente i nomi originali giapponesi per tutti i personaggi, sia nella
traduzione sia in questo testo introduttivo. In particolare, ho identificato il pilota di Grendizer
secondo la sua identità nei vari momenti dell’episodio: Daisuke Umon nella scena introduttiva,
Duke Fleed come pilota di Grendizer e Principe di Fleed. Per quanto attiene all’adattamento dei
nomi originari, li ho mantenuti inalterati tutti con l’eccezione di Duku Furido/Duke Fleed: ho ritenuto
che in questo caso la scelta del nome con esatta pronuncia giapponese avrebbe creato inutile
confusione nei lettori. Per agevolare la lettura, allego una tabella di riferimento incrociato dei nomi
utilizzati negli adattamenti televisivi giapponese, italiano e francese.
NOME
GIAPPONESE
DAISUKE UMON
DUKU FURIDO (DUKE FLEED)
KOJI KABUTO
HIKARU MAKIBA
MARIA-GRACE FURIDO
NOME
FRANCESE
ACTARUS
PRINCE D’EUPHOR
ALCOR
VENUSIA
PHÉNICIA
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NOME
ITALIANO
ACTARUS
GOLDRAKE
ALCOR
VÉNUSIA
MARIA
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NOME
GIAPPONESE
(MARIA-GRACE FLEED)
GENZO UMON
SAEKI
VEGA-DAIO
ZURIL-CHOKAN
GANDAL-SHIREI
MORUSU
MORU (pianeta)
FURIDO (FLEED) (pianeta)
VEGA (pianeta)
SCARMOON
GRENDIZER
DOUBLE SPACER
MARINE SPACER
DRILL SPACER
GRENDIZER TEAM
NOME
FRANCESE
NOME
ITALIANO
PROCYON
COCHIR
GRAND STRATÉGUERRE
HOROS
MINOS
POLLUX
PALLAS (pianeta)
EUPHOR (pianeta)
STYKADES (pianeta)
CAMP DE LA LUNE NOIR
GOLDORAK
ALCORAK
VENUSIAK
FOSSOIRAK
PATRUILLE DES AIGLES
PROCTON
SAEKI
RE VEGA
ZURIL
GANDAL
MARKUS
ALTAIR2 (pianeta)
FLEED (pianeta)
VEGA (pianeta)
BASE LUNARE
GOLDRAKE
GOLDRAKE2
DELFINO SPAZIALE
TRIVELLA SPAZIALE
? (non definito)
3. COMPARAZIONE DELLA TRADUZIONE DALL’ORIGINALE GIAPPONESE SIA CON
L’ADATTAMENTO FRANCESE (EPISODIO 71 “LE MEILLLEUR AMI”) SIA CON LA
VERSIONE ITALIANA ANNI ’70 (FILM DI MONTAGGIO “GOLDRAKE ADDIO”)
Confrontando la traduzione dall’originale giapponese con le due versioni disponibili (francese e
italiana) si possono facilmente constatare una certa quantità di errori e incongruenze. A livello
generale, la versione francese nel caso specifico appare la più aderente delle due alla versione
originale, ma devo comunque sottolineare che l’episodio 71 rappresenta un caso particolare per
quanto riguarda la versione italiana. Non essendo l’episodio 71 mai stato trasmesso in Italia
durante la regolare programmazione, è impossibile effettuare un raffronto con l’usuale adattamento
televisivo. Dato che la versione italiana è inserita in un film di montaggio, peraltro spezzettata in
varie parti (come pure gli altri episodi ivi contenuti), i dialoghi sono stati forzatamente modificati allo
scopo di dare congruenza alla “sceneggiatura” del film. Ciò non giustifica completamente alcuni
grossolani errori presenti, ma essendo il film molto probabilmente stato curato da un team di
traduttori/adattatori diverso da quello utilizzato nella versione italiana dell’anime, in ogni caso
possono tutto considerato essere guardati con occhio benevolo.
Diverso appare il discorso per l’edizione francese. L’adattamento fu curato per la maggior parte
dell’anime da Michel Gatineau (doppiatore di Umon/Procyon/Procton), ora purtroppo deceduto,
sembra sulla base di traduzioni molto spesso approssimative. Ma se la mancanza di una
traduzione fedele (assai probabile, essendo Grendizer il primo anime robotico esportato in Francia)
può giustificare alcuni problemi della versione francese, meno benevolenza mi sento di utilizzare
verso gli errori di adattamento. Dove il concetto è corretto, la differenza nel dialogo è dovuta
all’adattamento, ovvero alla scelta di modificare la terminologia o le espressioni usate. Ora, è pur
vero che analizzare e discutere a 25 anni di distanza, in un mondo culturale, storico e sociale
completamente differente, le scelte compiute in buona fede da professionisti comunque meritevoli
di encomio per lo sforzo compiuto, può apparire puerile e pleonastico. Ma credo sia comunque
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utile effettuare una critica ragionata alle scelte di adattamento della versione francese per dovere
di cronaca.
Citerò qui soltanto gli errori più importanti presenti in entrambe le versioni:
• Nella versione francese, Pollux afferma che Re Vega lo ha convinto che i terrestri abbiano
distrutto il suo pianeta Pallas. Ora, questa menzogna da parte di Re Vega è divertente, perché
sembrerebbe in questo modo che Duke Fleed sia un terrestre agli occhi di Pollux, quando
nell’episodio medesimo Pollux stesso chiama l’amico Principe Di Euphor.
• Nell’edizione francese si fa riferimento a un secondo lavaggio del cervello effettuato su Pollux
una volta atterrato sulla Base Lunare, assolutamente inesistente nella versione giapponese.
• Nel discorso alla luna calante, Daisuke fa un riferimento nella versione francese a una
possibile cura per la sua ferita assolutamente non presente nella versione giapponese; è pur
vero che Duke Fleed è consapevole a fine episodio di come Morusu abbia potuto curarlo, ma
nessun riferimento precedente è contenuto nella versione originale. Ma l’intero discorso alla
luna di Daisuke è travisato nell’edizione francese; paradossalmente, pur con qualche
imprecisione, la versione italiana è complessivamente più coerente verso l’originale rispetto a
quella francese. Quest’ultima fa addirittura pronunciare a Pollux un riferimento alla conoscenza
che l’amico dovrebbe avere della cura stessa nel momento in cui si accinge a sparargli (frase
mai pronunciata nella versione giapponese)
• Nella versione francese, Re Vega nomina Pollux comandante dell’intera armata di Vega.
Anche la versione italiana commette un errore simile, con la nomina di Markus a comandante
dell’Armata Galattica. Ora, a prescindere dall’errore di traduzione del titolo (Morusu viene
nominato a Capo della Guardia del Corpo, ovvero il corpo speciale che in altri episodi della
versione italiana dell’anime viene indicata come Guardia Imperiale), sarebbe bastato riflettere
un momento per comprendere l’assurdità di inviare in un combattimento a singolar tenzone con
Grendizer il capo supremo delle forze armate di Vega – carica peraltro inesistente nell’anime di così fresca nomina
• Nella versione italiana, Procton chiede a Saeki di allertare le postazioni missilistiche. Peccato
che in realtà chieda di avvertire Venusia e Maria di continuare il pattugliamento (in questo caso
la versione francese è migliore)
• Nella versione francese, Alcor commenta la vetustà della tecnologia del mostro Jigajiga:
invenzione totale dell’adattamento transalpino
• Nel secondo flashback sull’attacco a Fleed, Pollux si offre di aiutare il Principe di Euphor a
fuggire. Questa affermazione è inesistente nella versione giapponese; questo errore ha fra
l’altro ingenerato per anni in una parte dei fans di area francofona, insieme alla mancata
citazione della parola “Fleed” nei dialoghi di Duke Fleed stesso, l’errata supposizione che le
scene descritte nei flashbacks avvenissero su Pallas o un terzo luogo differente. La versione
francese non cita nemmeno il fatto che Morusu decida di portare con sé la sciarpa di Duke
Fleed quale imperituro ricordo del fatto che con essa l’amico gli aveva salvato la vita,
particolare invece importante perché ripreso alla fine dell’episodio
• Una delle caratteristiche costanti dell’edizione francese è il continuo riferimento all’aiuto divino
compiuto dai protagonisti della serie - Actarus e Venusia in particolare - e alcuni esempi si
trovano anche nell’episodio 71 (scena della luna calante, secondo flashback e discorso d’addio
di Pollux). Orbene, questo genere di riferimenti di ordine religioso è totalmente assente nella
versione giapponese.
• Nella versione francese, Pollux ricorda l’amicizia che lo legava al Principe D’Euphor quando
ancora si trova ai comandi del mostro Jigajiga. Ciò è errato, in quanto Morusu esplicitamente
non si rammenta del legame amicale con Duke Fleed fino alla cessazione del condizionamento
cerebrale di Vega.
• L’edizione francese confonde la locazione della bomba nascosta da Re Vega per eliminare sia
Morusu che Duke Fleed. Nell’edizione giapponese, una microbomba è nascosta nelle insegne
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•
•
di Capo della Guardia del Corpo, mentre un sistema di autodistruzione telecomandato è
inserito nel mostro Jigajiga. Nell’edizione francese, invece, la bomba è nascosta sul mostro (e
quindi resta inspiegabile l’esplosione dell’insegna di comando)
L’edizione italiana fa riferimento a un effetto temporaneo del lavaggio del cervello cui è stato
sottoposto Markus. Ciò è incorretto, in quanto Morusu riacquista la memoria a seguito dello
shock subito dall’esplosione della mostrina
Comune ad entrambe le edizioni è la confusione sull’identità del pilota di Grendizer, che viene
chiamato con il nome adottivo terrestre anche dagli alieni. Nella versione giapponese, e anche
in quella italiana dell’anime, invece, il dualismo dell’identità Daisuke Umon/Duke Fleed è
perfettamente delineato, e nessun alieno si rivolge mai a lui con il nome adottivo terrestre. Per
il nemico e per le persone del suo passato, il pilota di Grendizer è sempre e solo Duke Fleed, e
il nome Daisuke è utilizzato, pur se con diverse modalità, esclusivamente dai suoi amici
terrestri. La versione italiana dell’anime è coerente con questo approccio (l’identità
Actarus/Goldrake è perfettamente delineata in tutte le puntate trasmesse), ma nella versione
dell’episodio 71 contenuta nel film “Goldrake Addio” si verificano un paio di errate citazioni –
confermando che molto probabilmente l’adattamento fu curato da un team diverso da quello
che si prese cura dell’anime. La versione francese, a sua volta, confonde spesso le due
identità nella maggior parte delle puntate, e l’episodio 71 non fa eccezione.
L’utilizzo sistematico di nomi di fantasia da parte dell’adattamento francese nell’identificazione di
luoghi, veicoli e personaggi (nulla è stato preservato dalla versione originale sotto questo aspetto)
lo considero invece personalmente un peccato veniale. Da questo punto di vista, l’edizione italiana
è comunque più accurata, avendo mantenuto inalterati la maggior parte dei nominativi della
versione giapponese.
Gerdha
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