Offerta formativa - Valle di Non
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Offerta formativa - Valle di Non
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Piano dell’offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17 “Incontri sul territorio – Valle di Non” Le priorità di questa legislatura rispetto alla scuola Questa legislatura mette al centro dell’attenzione i ragazzi e lo sviluppo delle loro competenze per dotare il Trentino di un capitale umano più qualificato, in grado di sostenere i processi di innovazione e internazionalizzazione, favorendo il passaggio all’università e rafforzando le competenze, comprese quelle linguistiche In Trentino il sistema scolastico ha un buon livello di qualità: vi sono buoni livelli di scolarizzazione e di istruzione secondaria (la scuola trentina ottiene risultati superiori alla media italiana in termini di performance ed equità) e universitaria, e quota più limitata che nel resto del Paese di giovani che non studiano e non lavorano (NEET). Per mantenere i livelli raggiunti il sistema necessità però di “manutenzione continua” e di strategie di alto livello Il Piano di Sviluppo Provinciale – Scuola e Formazione Il Piano di Sviluppo Provinciale punta ad un formazione inclusivo di qualità, in grado di: sistema educativo e di formare una popolazione dotata di competenze e conoscenze adeguate, comprese le competenze di - lingue straniere; sostenere l’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza attiva e responsabile, così come un adeguato - livello di sviluppo economico provinciale. Oltre a tendere verso un ulteriore miglioramento dell’istruzione, a partire dalla prima infanzia (nei contenuti, nei modelli di insegnamento e nel livello d’istruzione), va sostenuto l’investimento nei percorsi di qualificazione professionalizzante, diretta sia ad aumentare le possibilità di accesso alla vita lavorativa, sia a mantenere nel tempo le condizioni di occupabilità. Il Piano di Sviluppo Provinciale – Le strategie Attuare politiche educative includenti e qualificanti Attuare politiche educative includenti e qualificanti (a cominciare da quelle in età 0-6 anni), assicurando un’omogeneità territorialmente elevata sui livelli di istruzione e sui contenuti e la qualità del processo formativo, puntando a un ulteriore miglioramento dell’alfabetizzazione di base (literacy), matematico-scientifica (numeracy), della conoscenza delle lingue straniere e di competenze e conoscenze necessarie per una attiva e responsabile cittadinanza sociale e politica. Sempre con un’attenzione specifica all’inclusione dei soggetti con bisogni educativi speciali e di quelli in situazioni di disagi Rafforzare l’acquisizione di competenze spendibili … Rafforzare la formazione diretta all’acquisizione di competenze spendibili sul lavoro, ai diversi livelli di scolarità, anche tramite modelli di apprendistato di qualità a elevato contenuto formativo (indipendentemente dal livello educativo) coinvolgendo le imprese nella costruzione di specifiche competenze e abilità spendibili su base settoriale (invece che specifiche all’impresa), innovando profondamente negli strumenti di transizione scuola-lavoro … e tra queste quelle linguistiche Aumentare il livello delle competenze linguistiche della popolazione trentina nel suo complesso, anche in relazione ai potenziali benefici per l’economia e il mondo del lavoro Alcune azioni già avviate Il progetto per lo sviluppo della filiera scuola-formazione-lavoro, per rafforzare le competenze spendibili, per migliorare le sinergie con le imprese e favorire la transizione al mondo del lavoro Gli interventi per l’ulteriore miglioramento della qualità del sistema educativo trentino, anche attraverso l’avvio di un piano straordinario pluriennale per la stabilizzazione del personale docente, accompagnato dalla promozione di azioni per garantire una maggiore continuità didattica L’avvio di poli formativi in cui realizzare la prossimità fisica della scuola e della formazione professionale con imprese e centri di ricerca, a partire dai settori della meccatronica e della comunicazione-design Il processo per l’attivazione di un Piano straordinario per l’apprendimento delle lingue comunitarie “Trentino trilingue”, finalizzato ad accrescere sensibilmente il livello delle conoscenze linguistiche della popolazione trentina nel suo complesso Gli interventi per garantire l’inclusione dei ragazzi con bisogni educativi speciali e in situazione di disagio, nonché dei ragazzi stranieri con problemi di inserimento linguistico Alcune azioni programmate Accompagnare la stabilizzazione del corpo docente con un progetto di maggiore autonomia delle scuole nella selezione del corpo docente, nonché con la promozione di percorsi di carriera degli insegnanti, fondati su merito, formazione e partecipazione a iniziative di sistema e valutazione Valutare una opportuna riorganizzazione dei tempi della scuola, per aumentare il tempo per le famiglie e, nel contempo, realizzare risparmi di gestione. Tale riorganizzazione potrebbe in prima battuta realizzarsi attorno il seguente elemento: la riduzione della settimana scolastica per tutti da 6 a 5 giorni a parità di ore settimanali di scuola – sistema da tempo adottato in altre realtà europee ed anche in Alto Adige Alcune azioni programmate Promuovere una riorganizzazione dell’offerta scolastica, garantendo una copertura adeguata per tutti i territori, evitando duplicazioni e favorendo l’evoluzione dell’offerta in relazione alle esigenze del mercato del lavoro. Procedere nel rafforzamento, già avviato, del raccordo fra scuola, alta formazione e mondo del lavoro, che potrà avere importanti effetti di ulteriore riduzione del tasso di disoccupazione dei giovani e garantirà una transizione più rapida al primo impiego. Riservare particolare attenzione al potenziamento e alla riqualificazione degli interventi di orientamento degli studenti, e delle rispettive famiglie, per favorire scelte oculate dei percorsi formativi e scolastici, a partire dalla scuola secondaria di secondo grado, che non siano condizionati dalle origini sociali e dal genere, facendo leva anche sul cambiamento culturale. I numeri del sistema scolastico trentino Secondo ciclo Primo ciclo Infanzia Scuole dell’infanzia 276 Istituti Comprensivi 55 Istituti Superiori Iscritti 16.142 Studenti 41.231 Indirizzi/Articolazioni Sezioni 745 2.164 Scuole provinciali Classi 25 113 • Studenti 19.189 • Classi 977 • Media studenti per classe 19,6 Scuola primaria • Sedi 118 • Plessi 213 • Iscritti 6.130 • Studenti 25.968 • Classi 288 • Classi 1.449 • Scuole a sezione ridotta 22 • Pluriclassi 66 • Scuole in zona svantaggiata 13 • Media studenti per classe 17,9 Scuole equiparate Scuola secondaria di 1° °grado Ist. IeFP provinciali Centri IeFP Sedi IeFP Qualifiche Diplomi 5° °anno • Sedi 76 • Studenti 6.206 325 19,1 • Sedi 158 • Iscritti 10.012 • Studenti 15.263 • Classi • Classi 457 • Classi 715 • Media studenti per classe • Scuole a sezione ridotta 18 • Media studenti per classe 21,3 • Scuole in zona svantaggiata 7 Dati al 1° settembre 2014 2 8 24 60 50 4 I numeri del sistema scolastico della Valle di Non Secondo ciclo Primo ciclo Infanzia Scuole dell’infanzia 30 Istituti Comprensivi 6 Istituti Superiori 2 14 Iscritti 1.153 Studenti 3.083 Indirizzi/Articolazioni Sezioni 56 Classi 180 • Studenti 1.798 • Classi 95 • Media studenti per classe 18,93 Scuole provinciali Scuola primaria • Sedi 13 • Plessi 21 • Iscritti 490 • Studenti 1.895 • Classi 24 • Classi 121 • Scuole a sezione ridotta 1 • Pluriclassi 8 • Studenti • Scuole in zona svantaggiata 1 • Media studenti per classe 15,66 • Classi 17 • N° ° medio ore apertura 9,08 • Media studenti per classe 17,47 Scuole equiparate Scuola secondaria di 1° °grado • Sedi 17 • Sedi 7 • Iscritti 663 • Studenti 1.188 • Classi 32 • Classi 59 • Scuole a sezione ridotta - • Media studenti per classe 20,14 • Scuole in zona svantaggiata - • N° ° medio ore apertura 9,18 Dati al 1° settembre 2014 Sedi IeFP Qualifiche 2 6 297 Criteri generali per la programmazione dell’offerta formativa Soluzioni organizzative improntate ad un impianto pedagogico di qualità in tutti i plessi scolastici, coerenti con gli obiettivi provinciali (che permetta anche il trilinguismo, l’inclusione, l’orientamento, le transizioni scuola lavoro,…) Scelte di valorizzazione del territorio, con proposte d’intervento equilibrate, che tengano conto dell’offerta di realtà scolastiche vicine Proiezione di lungo periodo degli andamenti demografici Presidio del territorio attraverso il mantenimento di almeno un servizio educativo nei comuni in cui oggi vi sono più servizi, ma tutti sottodimensionati Criteri differenziati in relazione alle fasce di età Pieno utilizzo del patrimonio edilizio esistente con scelte di investimento mirate e di lungo periodo, evitando fenomeni di sovraffollamento di alcune sedi e di svuotamento di altre Promozione in tutti i cicli di un rapporto studenti/classi sostenibile sia in termini di valore educativo, sia in termini finanziari Evoluzione della struttura demografica della Valle di Non Infanzia Infanzia – Criteri • Accorpamento del servizio all’infanzia con meno di 20 bambini in altre sedi del territorio, se idonee ad accogliere la nuova utenza sia per distanza (< 5 km) sia per dotazione infrastrutturale • Migliore impiego del patrimonio edilizio presente sul territorio • Riqualificazione dell’offerta considerando sia le dimensioni effettivamente critiche, sia le distanza da altre sedi, sia i bisogni di investimento per sicurezza non più rinviabili ma non giustificabili per la popolazione scolastica coinvolta Prime ipotesi di applicazione PRIMA DOPO Scuole equiparate Scuole equiparate - - Brez Campodenno Cles Mechel Cloz Coredo Dambel Denno Fondo Nanno (1 sez. 7 iscritti) Casez Smarano Mollaro Segno Taio Vigo di Ton Tuenno (3 sez. 70 iscritti) Dati al 31° gennaio 2015 Brez Campodenno Cles Mechel Cloz Coredo Dambel Denno Fondo ------Casez Smarano Mollaro Segno Taio Vigo di Ton Tuenno (con utenza Nanno) Prime ipotesi di applicazione PRIMA DOPO Scuole provinciali Scuole provinciale - - Castelfondo Cavareno Cles Cunevo Varollo Revò Romeno Ruffre’ (1 sez. 12 iscritti) Mione Sarnonico (1 sez. 28 iscritti) Remondini Rallo Vervò Dati al 31° gennaio 2015 Castelfondo Cavareno Cles Cunevo Varollo Revò Romeno ------Mione Sarnonico (con utenza Ruffre’) Remondini Rallo Vervò Primo ciclo Primo ciclo – Criteri • Razionalizzare il quadro delle istituzioni scolastiche salvaguardando il servizio offerto e intervenendo sulle istituzioni scolastiche con meno di 400 studenti, accorpandole con altre realtà del territorio idonee ad accogliere la nuova utenza, sia per distanza, sia per dotazione infrastrutturale • Scuola primaria: obiettivo di riduzione delle realtà con pluriclassi chiusura dei plessi fino a 40 studenti e con distanza da altra sede inferiore ai 5 Km • Scuola secondaria di 1° grado: intervenire sulle realtà che nel corrente anno scolastico e tenuto conto degli andamenti dell’utenza degli ultimi anni, evidenzino un numero di studenti inferiore a 50 e con distanza da altra sede inferiore a 10 km. Dati a.s 2014/15 al 31/01/15 Prime ipotesi di applicazione PRIMA Ist. Comprensivo Bassa Anaunia (486) 5 plessi di scuola primaria - Campodenno - Denno - Flavon - Sporminore (35) - Vigo – Ton 1 sede di scuola secondaria di primo grado Denno Ist. Comprensivo Tuenno (369) 2 plessi di scuola primaria - Tassullo - Tuenno 1 sede di scuola secondaria di primo grado - - Tuenno DOPO Ist. Comprensivo Tuenno – Bassa Anaunia (855) 6 plessi di scuola primaria - Campodenno (con utenza Sporminore) - Denno - Flavon - ----- Vigo – Ton - Tassullo - Tuenno 2 sedi di scuola secondaria di primo grado - Denno - Tuenno Prime ipotesi di applicazione PRIMA DOPO Ist. Comprensivo Cles (729) 3 plessi di scuola primaria - Cles - Livo – Varollo - Rumo 1 sede di scuola secondaria di primo grado - Cles Ist. Comprensivo Cles (729) 3 plessi di scuola primaria - Cles - Livo – Varollo - Rumo 1 sede di scuola secondaria di primo grado - Cles Ist. Comprensivo Taio (595) 3 plessi di scuola primaria - Coredo - Taio - Tres 2 sedi di scuola secondaria di primo grado - Taio Coredo Ist. Comprensivo Taio (595) 3 plessi di scuola primaria - Coredo - Taio - Tres 2 sedi di scuola secondaria di primo grado - Taio Coredo Prime ipotesi di applicazione PRIMA Ist. Comprensivo Fondo (581) 5 plessi di scuola primaria - Castelfondo - Cavareno - Fondo - Romeno - Sarnonico 1 sede di scuola secondaria di primo grado Fondo Ist. Comprensivo Revò (323) 3 plessi di scuola primaria - Brez - Revò - Sanzeno 1 sede di scuola secondaria di primo grado - Revò DOPO Ist. Comprensivo Fondo – Revò (904) 8 plessi di scuola primaria - Castelfondo - Cavareno - Fondo - Romeno - Sarnonico - Brez - Revò - Sanzeno 2 sedi di scuola secondaria di primo grado - Fondo - Revò Secondo ciclo Secondo ciclo – Principi • Nella secondaria di secondo grado (scuola superiore) è importante che la pianificazione tenga conto degli obiettivi di: • Legame tra scuola-lavoro e quindi vocazione e specializzazione del territorio • Importanza di proseguire secondo logiche di Polo (scuola-formazione professionale-impresa-ricerca) • Capacità di creare laboratori e competenze specialistiche rispetto al settore di riferimento • Capacità di orientamento dei ragazzi rispetto al futuro e quindi legame con il lavoro e con l’università interne alla scuola • L’istruzione e la formazione secondaria, proprio al fine di permettere questi obiettivi e garantire una mobilità continua dentro il sistema, devono organizzarsi sempre più secondo un percorso articolato in due bienni e un quinto anno. Soprattutto il primo biennio deve essere organizzato in modo omogeneo su tutto il territorio provinciale (così come già affermano i Piani di Studio Provinciali) • È stato attivato inoltre un tavolo di lavoro a livello provinciale al fine di rivedere il Triennio Costruzione Ambiente e Territorio dell’ITT per adeguarlo ai nuovi bisogni del mercato del lavoro e quindi rilanciarlo Secondo ciclo – Criteri • Razionalizzare il quadro delle istituzioni scolastiche salvaguardando il servizio offerto e intervenendo sulle istituzioni scolastiche con meno di 400 studenti, accorpandole con altre realtà analoghe se presenti sul territorio (esempio presenza di due ITT di cui uno inserito in una scuola che non raggiunge complessivamente i 400 studenti) • Migliore impiego del patrimonio edilizio presente sul territorio evitando sovraffollamenti e sotto-utilizzi, soprattutto in un contesto in cui gli interventi di espansione saranno molto limitati. In tal senso è opportuno definire ufficialmente la capienza massima di classi per scuola e quindi poi garantire la priorità di accesso sulla base del criterio del bacino di utenza. • Stabilire, al fine di un adeguato processo educativo, il numero minimo di studenti per classe pari a 15 (12 per i percorsi serali) e coerentemente autorizzare l’attivabilità dei percorsi nelle scuole. Monitorare attentamente i fenomeni di riorientamento • Stabilire un criterio ancora più stringente rispetto alla pianificazione dei trienni, dove è importante avere laboratori specialistici adeguati e quindi è opportuno che la scuola identifichi delle sue aree di focalizzazione: proporzionare i percorsi rispetto ad un’utenza media di 25 ragazzi considerando le iscrizioni alla classe terza dell’ultimo triennio • Limitazione delle duplicazioni di percorsi in presenza di analoghe opportunità nell’arco di 20 km, sempre in coerenza con la capienza delle strutture • Porre particolare attenzione alla formazione serale e EDA, individuando soluzioni organizzative che evitino la duplicazione dei centri e dei percorsi su distanze inferiori ai 20 km Dati ultimo triennio Situazione al 31 gennaio 2015 Trend iscrizioni al 1° anno Prime ipotesi sui criteri di programmazione PRIMA DOPO Ist. di istruzione “B. Russel” - Cles - Liceo classico - Liceo scientifico - Liceo scientifico opzione scienze applicate - Liceo linguistico - Liceo delle scienze umane - Liceo delle scienze umane opzione economico – sociale Ist. di istruzione “B. Russel” - Cles - Liceo classico - Liceo scientifico - Liceo scientifico opzione scienze applicate - Liceo linguistico - Liceo delle scienze umane - Liceo delle scienze umane opzione economico – sociale ITCG “C.A. Pilati” - Cles - ITE – Biennio settore economico - ITE – Triennio Amministrazione Finanza e Marketing, Turismo - ITT – Biennio settore tecnologico - ITT – Triennio Costruzione Ambiente e Territorio, Informatica, Elettronica ed Elettrotecnica, Meccanica e Meccatronica ITCG “C.A. Pilati” - Cles - ITE – Biennio settore economico - ITE – Triennio Amministrazione Finanza e Marketing, Turismo - ITT – Biennio settore tecnologico - ITT – Triennio Costruzione Ambiente e Territorio, Informatica, Elettronica ed Elettrotecnica, Meccanica e Meccatronica Prime ipotesi sui criteri di programmazione PRIMA DOPO Enaip - Cles - Operatore meccanico, elettrico - Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati Enaip - Cles - Operatore meccanico, elettrico - Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati UPT - Cles - Operatore servizi d’impresa - Operatore servizi di vendita - Tecnico dei servizi d’impresa UPT - Cles - Operatore servizi d’impresa - Operatore servizi di vendita - Tecnico dei servizi d’impresa Valle di Non – Sintesi razionalizzazione Primo ciclo Infanzia Scuole provinciali Accorpamenti • Ruffrè • IC Revò + IC Fondo Scuole equiparate • IC Tuenno + IC Bassa Anaunia • Nanno Plessi di scuola primaria • Sporminore Scuole secondarie di 1° ° grado • Invariate 2016/17 2016/17 Da 30 a 28 scuole Da 6 a 4 Istituti comprensivi Da 21 a 20 plessi Secondo ciclo