pd lecco - no ai tagli ai trasporti

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pd lecco - no ai tagli ai trasporti
Federazione Provinciale di Lecco
NO AI TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO!
Maggiori investimenti nel settore del trasporto pubblico sono assolutamente necessari per renderlo più
adeguato, efficiente e rispondente alle esigenze dei cittadini, ed in particolare dei pendolari, e disincentivare
l'utilizzo dei mezzi privati, onde ridurre il traffico automobilistico e l'inquinamento. Si tratta ormai di una
priorità nell'agenda politica del nostro Paese, affinché il diritto alla mobilità sia garantito a tutti.
A fronte di questa evidente necessità, il Governo ha invece previsto nella manovra economica correttiva del
2010 consistenti tagli ai trasferimenti alle Regioni destinati al trasporto pubblico.
Questo taglio di risorse, se confermato, comporta una serie di ricadute negative dirette:
1) biglietti più cari,
2) meno corse,
3) minori investimenti,
4) una conseguente riduzione del numero di passeggeri,
5) la riduzione del personale addetto al trasporto pubblico.
Ma vi sono anche diversi riflessi negativi indiretti che rischiano di prodursi:
- l'aumento del traffico automobilistico,
- l'aumento dell'inquinamento,
- la perdita del potere di acquisto delle famiglie.
L'impatto di questi tagli finirà così con l'essere avvertito proprio dalle fasce più deboli della popolazione,
ossia da quelle che sono già colpite pesantemente dalla crisi economica.
Il Partito Democratico è assolutamente contrario alla politica di tagli al trasporto pubblico del Governo
Berlusconi.
"I tagli a danno dei pendolari operati da questo governo rischiano di portare allo sfascio il sistema del
trasporto pubblico", ha dichiarato Matteo Mauri, responsabile nazionale Trasporti del P.D.. "Tagli e pedaggi,
la tagliola che questo governo ha costruito contro la mobilità è senza precedente, e soprattutto è senza
senso. Si continuano a tagliare i fondi... pensando di scaricare poi le colpe sui sindaci e sulle regioni.
Questo è il loro progetto... sfasciare il trasporto pubblico e poi lavarsene le mani. E' questo il federalismo
del governo Berlusconi?".