Procedura d`insolvenza per consumatori

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Procedura d`insolvenza per consumatori
LANDESARBEITSGEMEINSCHAFT SCHULDNERBERATUNG HESSEN e.V.
Procedura d’insolvenza per consumatori (VIV)
Avete debiti e non siete più in grado di pagarli nei prossimi anni?
Una procedura d’insolvenza per consumatori (abbreviazione tedesca: VIV) Vi potrà aiutare in tal caso a trovare un’eventuale via di scampo dalla Vostra situazione.
Attenzione:
Qui di seguito si potrà fornire soltanto una grossolana vista d‘insieme sulla procedura
d’insolvenza.
Spesso una procedura d’insolvenza sembra essere una soluzione rapida.
Esistono però alcune ragioni che possono essere sfavorevoli ad un’istanza d‘insolvenza.
In ogni caso è opportuno valutare se questa sia davvero la soluzione adatta.
In questo caso è indispensabile una consulenza seria.
Avviso: Chi lavora in proprio deve presentare domanda per la cosiddetta procedura regolare
d’insolvenza (Regelinsolvenzverfahren (RIV)). Questa si distingue dal VIV in particolare dal
fatto che i passi n. 1 e 2 vengono a mancare.
La procedura RIV è applicabile anche per gli allora lavoratori autonomi, qualora esistano più di 19
rapporti di debito o almeno una rivendicazione per oneri sociali o salari non pagati ai lori dipendenti.
Come funziona la procedura VIV?
La procedura è composta di quattro passi:
1. Tentativo di concordato con tutti i creditori (passo n. 1)
2. Piano per l’appuramento dei debiti in collaborazione con il giudice? (il
passo n. 2, può eventualmente venire a mancare)
3. Procedura d’insolvenza giudiziale (passo n. 3)
4. Fase di esonero dal pagamento dei debiti residui (passo n. 4)
Il terzo e il quarto passo durano congiuntamente 6 anni Con la conclusione positiva del passo n. 4 si ottiene la liberazione dai debiti residui. In questo modo sarete esonerati dai debiti esistenti all’inizio della procedura d‘insolvenza.
Tentativo di componimento extragiudiziale (passo n. 1)
Presupposto 1: Dovete elencare tutti i Vostri debiti
Presupposto 2: In futuro dovete riuscire a sostenervi economicamente senza
fare nuovi debiti.
A questo punto si deve cercare di arrivare ad una soluzione extragiudiziale con
tutti i creditori. A tal proposito dovrete rivolgerVi ad un ufficio che offra consulenza ai debitori o ad un avvocato specializzato (nella migliore ipotesi con un attestato per l’aiuto di consulenza (Beratungshilfeschein)).
È importante che Voi indichiate all’ufficio di consulenza / all’avvocato tutti gli uffici ed enti, che Vi chiedono denaro (anche se Voi non foste d’accordo con tali rivendicazioni). Si
devono indicare anche eventuali pagamenti in corso! Comunicate inoltre i vostri eventuali
beni (es. macchina, assicurazione sulla vita, terreno).
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Se il concordato con tutti i creditori dovesse avere esito positivo (perché, a titolo
esemplificativo, terzi mettono denaro a disposizione dei Vostri creditori e lo distribuiscono), non è necessaria una procedura d’insolvenza.
Se invece la proposta di concordato venisse respinta, ne riceverete
un’attestazione da parte del Vostro ufficio di consulenza / avvocato.
Quest’attestazione Vi servirà per poter presentare istanza di fallimento. Per la
compilazione dell’istanza (modulo) Vi conviene farVi aiutare dall’ufficio di consulenza o dal Vostro legale.
Piano per l’appuramento dei debiti in collaborazione con il giudice (passo
n. 2)
(questo passo potrà eventualmente essere saltato)
Dopo aver consegnato la Vostra istanza d’insolvenza presso il tribunale competente, il giudice potrá decidere se intraprendere un altro tentativo per arrivare ad un
accordo con tutti i creditori.
Questo nel caso in cui il tentativo di componimento extragiudiziale non fosse riuscito solo per poco. Qualora, infatti, la maggioranza dei creditori (pro capite e a
seconda del volume di debito) dovesse acconsentire al piano, il tribunale fallimentare può “costringere” i creditori respingenti ad approvarlo.
Procedura d’insolvenza giudiziaria (passo n. 3)
Se il passo n. 3 sembra non possa avere esito positivo (oppure se il passo n. 3
fosse fallito), il giudice apre una procedura d’insolvenza pubblicandola su Internet. Il tribunale nomina un curatore fallimentare, il quale è per lo più un avvocato).
In particolare questo curatore fallimentare ha due compiti:
 Elenca tutte le rivendicazioni fatte valere dai creditori nei Vostri confronti.
Attenzione: Qualora delle rivendicazioni siano indicate come „provenienti da atto illecito
doloso“, tali rivendicazioni saranno in seguito escluse dall’esonero dal debito residuo! Ciò
non può essere applicato per mantenimento non pagato.
Verificate pertanto se ci sia davvero un reato commesso con dolo; se questo non fosse il
caso, promuovete opposizione presso il tribunale fallimentare.
 Il curatore fallimentare confisca il Vostro patrimonio e reddito pignorabile
Facendo ciò, egli può rivendicare anche eventuali pagamenti effettuati negli
ultimi mesi.
Con il denaro riscosso vengono per prima cosa compensate le spese processuali (= spese del tribunale e del curatore fallimentare).
Attenzione: Il curatore fallimentare verifica quello che avete indicato sull’istanza
d’insolvenza. Qualora egli dovesse accertare dei redditi o dei valori patrimoniali, che Voi
avete occulto nella domanda stessa o consapevolmente o per colpa non lieve, l’esito positivo della Vostra procedura d’insolvenza sarà minacciato
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Fase dell’esonero dal pagamento del debito residuo (passo n. 4)
Quando il curatore fallimentare avrà terminato i suoi compiti, la procedura
d’insolvenza sarà sospesa mediante decreto del tribunale fallimentare e inizierà la
fase dell’esonero dal debito residuo.
Il curatore fallimentare continuerà a riscuotere la parte pignorabile del Vostro
reddito. Se ereditate qualcosa, ne dovrete dare la metà al curatore fallimentare.
Potete però anche rifiutare l’eredità. Potete effettuare pagamenti a favore di singoli creditori soltanto tramite il curatore fallimentare.
È inoltre importante comunicare immediatamente al curatore fallimentare e al
giudice competente qualsiasi cambiamento familiare o finanziario ed ogni cambio
del posto di lavoro o di domicilio.
Anche se siete disoccupati, potete presentare l’istanza della procedura VIV. È però importante che Vi attiviate velocemente alla ricerca di un posto di lavoro, presentando domande di assunzione anche di Vostra iniziativa ed accettando qualsiasi posto di lavoro sostenibile. Dovete essere in grado di dimostrare gli sforzi fatti per trovare un lavoro.
Un’eventuale attività part-time sarà accettabile solo se i Vostri figli dipendono ancora dalla Vostra assistenza e cura (es. perché non avete ottenuto un posto all’asilo nido).
Quando avrete adempiuto i Vostri obblighi, il tribunale fallimentare decreterà
l’esonero dal debito residuo, ossia sarete dispensati dai Vostri debiti ancora aperti.
Invece non sarete esonerati da sanzioni pecuniarie (multe), da ammende per infrazione e nemmeno da reati commessi con dolo (es. indennità per risarcimento
del danno). Anche eventuali nuovi debiti sorti nel corso della procedura
d‘insolvenza, continueranno a sussistere e dovranno essere pagati da Voi.
L’esonero dal debito residuo potrà essere rifiutato, ad esempio
 Se nei tre anni precedenti la presentazione dell’istanza d’insolvenza avete
fornito colposamente delle informazioni false richiedendo crediti o prestazioni da parte di enti pubblici;
 Se avete fornito delle informazioni false nell’istanza della VIV stessa;
 Se nei tre anni precedenti la presentazione della domanda avete sprecato
del patrimonio o fatto dei debiti sproporzionati.
Quanto tempo dura la procedura d‘insolvenza (passo n. 3 e 4)?
La durata varia e dipende da se e quanto si poteva pignorare. La procedura si
svolgerà per
 sei anni, se le spese di procedura non potevano essere pagate,
 cinque anni, se le spese di procedura sono state pagate e
 tre anni, se oltre al pagamento di tutte le spese di procedura anche i creditori hanno ottenuto il 35 % delle loro rivendicazioni.
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La procedura si deve pagare?
Gli uffici pubblici per la consulenza di debitori offrono di regola la loro assistenza a
titolo gratuito. Un avvocato si dovrà pagare a vostro carico, se non Vi sarà concesso un aiuto finanziario per la consulenza (Beratungshilfe).
La procedura giudiziale invece è soggetta a spese. Se non siete in grado di pagare
le spese giudiziali, dovete presentare istanza di moratoria. Il giudice fallimentare
dilaziona poi tutti i costi fino all’esonero dal debito residuo. Qualora il curatore fallimentare dovesse riscuotere delle somme, con queste saranno pagati dapprima i
costi dilazionati in precedenza.
Se dopo l’esonero dal debito residuo restassero altri costi da saldare, si verificherà annualmente se sarete in grado di versare delle rate idonee (per la durata
massima di 4 anni).
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