Istituto Comprensivo Statale “NICOLA RONCHI” CELLAMARE (BA)

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Istituto Comprensivo Statale “NICOLA RONCHI” CELLAMARE (BA)
Scuola
dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola sec. I
Grado
Istituto Comprensivo Statale
“NICOLA RONCHI”
CELLAMARE (BA)
P.T.O.F.
Collegio Docenti
15.01.2016
Consiglio d’Istituto
28.01.2016
---Prot. N.408/A22
del 29.01.2016
EDIZIONE 01
REVISIONE 00
SOMMARIO
CARTA D’IDENTITA’ E MISSION DELL’ISTITUTO
pag. 3
PRIORITA’ DEL PIANO
pag. 5
PREMESSA – IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA: RAGIONI E IMPIANTO GENERALE pag. 7
1. DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI
pag. 9
Analisi del contesto, dei bisogni del territorio di riferimento e delle risorse disponibili
Situazione attuale dell’Organico di fatto
Richieste per l’ampliamento dell’Organico
Organigramma e funzionigramma
Risorse strutturali
2. LA SCUOLA NEL TRIENNIO DI RIFERIMENTO: ANALISI E PROIEZIONI RELATIVE AL SERVIZIO DI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE IDENTITA’
Risultati scolastici
Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico
Priorità individuate dalla Scuola
Piano di Miglioramento
pag. 36
3. CURRICOLO D’ISTITUTO
pag. 39
Traguardi attesi in termini di competenze e obiettivi di apprendimento specifici
Finalità generali
Strutturazione del Curricolo
Iniziative di arricchimento ed ampliamento curricolare
Progetti relativi alle Azioni del Piano di Miglioramento
Azione 1- Progettare percorsi per innalzare e potenziare le competenze disciplinari
Azione 2 - Istituzione di una figura per il reperimento di informazioni relativi agli esiti
scolastici e alle competenze di cittadinanza anche a distanza
Azione 3- Progettare percorsi per incrementare la didattica inclusiva
Azione 4- Incrementare le competenze del docente innovativo
Linee metodologiche didattiche per la realizzazione del Curricolo
Criteri e modalità di verifica e valutazione delle competenze degli alunni
Certificazione delle competenze
4. SCELTE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO
pag.67
Modello organizzativo della didattica
PNSD:Piano nazionale della scuola digitale- La tecnologia al servizio degli apprendimenti
Articolazione degli Uffici
Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative
Piano di informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro (D. Lgs N: 81/08)
Funzionigramma figure sensibili
Scuola Sicura: iniziative di formazione
Piano di formazione del personale docente e ATA
5. MONITORAGGIO DEL PIANO TRIENNALE
pag. 78
Verifica degli obiettivi raggiunti in relazione alle priorità fissate nel P.d.M
Verifica dell’efficacia dei progetti annuali di ampliamento/arricchimento curricolare
Utilizzo dell’organico dell’autonomia in termini di efficienza
2
CARTA D’IDENTITÀ E MISSION DELL’ ISTITUTO
LEGGE 107 / 2015 – comma 14
L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, è
sostituito dal seguente:
“Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa)
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale
dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo
dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro
autonomia.....”
ACCOGLIENZA
Imparare a vivere insieme (la comunità scolastica, i gruppi, le classi, le regole di convivenza, le
relazioni e la socializzazione) attraverso percorsi e attività, per creare un clima cooperativo teso
al rispetto della persona portatrice di valori nella comunità in cui interagisce.
INCLUSIONE
Tutti diversi, tutti uguali (convivenza civile, intercultura e mediazione culturale, rispetto e
valorizzazione della diversità, coscienza della propria identità sessuale, scoperta e valorizzazione
dell’affettività).
Insieme nelle difficoltà (personalizzazione degli apprendimenti e implementazione di percorsi
inclusivi per affrontare, prevenire e contenere disagio, handicap, dislessia, accoglienza,
solidarietà, integrazione, alfabetizzazione alunni stranieri).
PREVENZIONE DEL DISAGIO
Metodologie attive e differenziate (attività laboratoriali, interventi di recupero, consolidamento e
potenziamento, nuove tecnologie, lingue straniere, uscite didattiche, conoscenza del territorio,
attività motorie e sportive, esperienze teatrali e musicali anche con il coinvolgimento di esperti e
associazioni).
ESITI SCOLASTICI
Imparare ad imparare ( costruire il proprio apprendimento e il proprio sapere, acquisire una
metodologia attiva e un metodo di studio).
Successo formativo per tutti gli alunni attraverso l’acquisizione di apprendimenti curriculari e lo
sviluppo di competenze chiave trasversali.
Risultati delle prove INVALSI di Italiano e di Matematica.
3
PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
Curricolo verticale trasversale e disciplinare.
Ampliamento dell’offerta formativa.
Progettazione educativo-didattica condivisa.
Prove di verifica comuni per classi parallele, prove di realtà/autentiche.
Criteri di valutazione comuni.
Valutazione e certificazione delle competenze.
Metodi di insegnamento innovativi, potenziati attraverso l’utilizzo delle tecnologie
dell' informazione e della comunicazione.
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
Progetti
Laboratori
Visite guidate e viaggi d’istruzione
Concorsi e manifestazioni
FLESSIBILITA’
Oraria
Organizzativa
Didattica
CONTINUITA’
Curricolo verticale
Raccordo e progettazione per Dipartimenti tra i tre ordini di scuola.
ORIENTAMENTO
Attività di riflessione guidata alla conoscenza di se stessi, dei propri talenti e potenzialità per
incominciare a disegnare un progetto di vita.
Attività di orientamento informativo rivolte agli alunni e alle famiglie delle classi terze della
Scuola Sec. di I grado.
Open day per le famiglie e gli alunni delle classi ponte.
PROFESSIONALITA’ DOCENTE
Formazione attiva mediante attività di sperimentazione e di ricerca-azione, anche in rete con le
altre scuole.
Collaborazione e condivisione di documentazione e buone pratiche.
Progettazione e valutazione per competenze.
RAPPORTO SCUOLA – TERRITORIO
Scuola aperta ai bisogni educativi e formativi del territorio.
Collegamenti alle diverse agenzie educative e agli enti territoriali.
Partecipazione ad accordi di rete e convenzioni con altre scuole e collaborazioni con Università.
Collegamenti alle diverse agenzie educative e agli enti territoriali.
Partecipazione ad accordi di rete e convenzioni con altre scuole e collaborazioni con Università.
RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA
Collaborazione, coinvolgimento e partecipazione attiva.
Condivisione del progetto educativo. Comunicazione trasparente e tempestiva.
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PRIORITA’ DEL PIANO
La stesura del Piano triennale dell’Offerta Formativa ha tenuto conto di alcune priorità emerse durante
l’autovalutazione d’Istituto e durante la compilazione del medesimo PTOF.
Per favorire la lettura del documento, segue uno schema riepilogativo.
PRIORITA’ 1
AMPLIAMENTO ORGANICO DELL’ AUTONOMIA E FABBISOGNO DEL PERSONALE
“l’organico dovrà essere gestito in modo unitario, senza rigida separazione tra posti comuni e posti di
potenziamento, che dovranno gradualmente integrarsi” (Miur prot. 2805.11-12- 2015).
La legge 107/2015 prevede che nel Piano dell’Offerta formativa sia indicato: il fabbisogno dei posti comuni
e di sostegno dell’ organico dell’ autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con
riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di
alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga, nei limiti delle
risorse previste a legislazione vigente.
PRIORITA’ 2
ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano
nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione Europea.
 Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
 Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte,
nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche
mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.
 Valorizzazione della Scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare ed
aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale.
PRIORITA’ 3
INCLUSIONE SCOLASTICA

Prevenzione della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche
informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali, attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore.
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PRIORITA’ 4
INNOVAZIONE DIGITALE
 Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media, nonché alla produzione
e ai legami con il mondo del lavoro.
 Potenziamento delle metodologie e delle attività di laboratorio.
PRIORITA’ 5
ORIENTAMENTO
 Valorizzazione di percorsi didattici formativi per guidare gli alunni verso una scelta adeguata ai propri
interessi e alle proprie potenzialità.
 Definizione di un sistema di rilevazione degli esiti anche a distanza.
PRIORITA’ 6
PNSD: Piano Nazionale della Scuola Digitale
La tecnologia al servizio degli apprendimenti
Il Piano Nazionale Scuola Digitale, (PNSD) ha l'intento di rendere la Scuola protagonista dell’innovazione
digitale e di rappresentare il cambiamento anche nella pratica didattica: “Il laboratorio in classe e non la
classe in laboratorio - Una strategia - tante azioni”.
L’ Animatore digitale curerà:
 La Formazione Interna (tutoring tra pari) organizzando laboratori formativi e favorendo l’animazione e la
partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative coerenti al PNSD;
 Il Coinvolgimento della comunità scolastica cercando di promuovere la diffusione di una cultura della
cittadinanza digitale condivisa, stimolando il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop
e attività in linea con il PNSD. La Scuola dovrà aprirsi a momenti formativi organizzati per le famiglie e per
gli altri attori del territorio;
 La Creazione di soluzioni innovative individuando soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere, quali l’utilizzo di strumenti per la didattica innovativa di cui la Scuola è dotata e l’ informazione
su innovazioni già esistenti in altre scuole. L’animatore digitale sarà destinatario di un percorso formativo
ad hoc per poter svolgere al meglio la funzione per la quale è stato incaricato.
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PREMESSA
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA: RAGIONI E IMPIANTO GENERALE
7
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa
(PTOF), relativo all’Istituto Comprensivo Statale “Nicola
Ronchi” di Cellamare è elaborato ai sensi di quanto
previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la
“Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

il Piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
Scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico con proprio
atto di indirizzo Prot. N° Prot. N° 3664/A22 del 14 - settembre - 2015;

il Piano scaturisce dalle proposte e pareri raccolti dalle consultazioni preliminari con i diversi
stakeholders presenti sul territorio (Comunità locale, Enti e Associazioni, genitori degli alunni e
alunni stessi tutti, in quanto coinvolti come attori principali e sostenitori);

il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 15 gennaio 2016;

il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 28/01/2016;

il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

il Piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con
nota prot.___________del____________;
il Piano è pubblicato sul sito della Scuola: www.istitutoronchi.it

La stesura coerente del presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) parte prevalentemente
dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel Rapporto di Auto Valutazione
(RAV), pubblicato all’Albo elettronico della Scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del MIUR. In
particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi dettagliata del contesto in cui opera l’Istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati
degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto e in
particolare le Priorità, i Traguardi di lungo periodo e gli Obiettivi di breve periodo.
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1. DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI
L’Istituto Comprensivo “Nicola Ronchi” è dislocato in 4 plessi:
 Scuola dell'Infanzia, viale Olimpia;
 Plesso Dirigenza-Segreteria + n. 4 aule Scuola Primaria, piazza Risorgimento;
 Scuola Primaria, piazza Risorgimento;
 Scuola Secondaria I Grado, via Casamassima.
Rilevazione dei bisogni
educativi
Ridefinizione degli
obiettivi
Pianificazione
dell’Offerta Formativa
Valorizzazione degli
interventi efficaci e
rimodulazione di quelli
a bassa efficacia
Progetti: analisi e
monitoraggio
dell’efficacia degli
interventi formativi
Essere un ICS favorisce la progettazione e un riscontro a breve termine dei risultati educativi.
Esiguo il numero di studenti stranieri o immigrati. (Fonti: “Piano triennale della performance 2013/15 –
Comune di Cellamare”; “Piano sociale di zona- Ambito Territoriale n.5”; dati rilevati dal Questionario
studente-prove INVALSI a.s. 2013/14).
Attraverso il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, l’Istituto intende crescere, sia sul piano
dell’organizzazione, sia in ordine all’azione formativa e mira alla valorizzazione delle risorse umane,
all’attuazione dei corsi di formazione per docenti, al coinvolgimento reale e concreto dei diversi soggetti:
studenti e genitori, personale docente e non docente e territorio.
Al momento dell’iscrizione, la Scuola stipula con studenti e genitori il Patto di corresponsabilità educativa:
un impegno formale con la finalità di rendere esplicite e condivise le aspettative e la visione d’insieme del
percorso formativo dello studente( All.1).
Lo stesso Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto, finalizzato ad un progressivo miglioramento dei
risultati, sta assumendo una specifica connotazione, derivante da un’attenta valutazione sia dei dati iniziali
sia del processo di autoanalisi.
9
ANALISI DEL CONTESTO, DEI BISOGNI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE
DISPONIBILI
Possiamo così schematizzare le aree della prima sezione del RAV relativa al contesto e risorse in un quadro
di sintesi dei vincoli e delle opportunità individuati al termine dell’analisi condotta.
Popolazione scolastica (a.s. 2015/2016)
Opportunità
Vincoli
Una Scuola pubblica che comprende tre diversi
L’omogeneità sociale medio-bassa del contesto di
ordini scolastici è una peculiarità del nostro
provenienza degli alunni pone un vincolo di tipo
Istituto Comprensivo: una Scuola dell’infanzia,
in larga parte economico. La crisi economica ha
una Primaria ed una Secondaria di 1° grado. Tale
toccato inesorabilmente anche il paese; la
condizione presenta evidenti vantaggi quanto a
crescita della disoccupazione e della precarietà
significatività dell’Istituto nel territorio: incidere
lavorativa ha portato all'incremento delle famiglie
nei processi della formazione culturale e sociale
che si rivolgono al Servizio Sociale per richiedere i
di base della popolazione dai 3 ai 14 anni. La
contributi economici o un lavoro. I Servizi Sociali
possibilità di orchestrare e accompagnare i
Professionali hanno registrato infatti nell'anno
percorsi della crescita, dell’istruzione e
2012 un incremento della presa in carico degli
dell’educazione, per un periodo così protratto,
utenti tra l'8 e il 10%. Dal punto di vista sociocontinuativo e determinante ai fini della
economico, la crescita del paese appare,
formazione di futuri cittadini, rappresenta
pertanto, ancora lenta e discontinua. Alla Scuola,
un’occasione particolarissima. Da qui la necessità in tale contesto, viene demandato sia il processo
e l’importanza del nostro Curricolo Verticale che,
educativo sia quello formativo dei “figli” di questo
con i suoi Traguardi in linea con le aspettative
territorio e, talora, anche la richiesta di quelle
Europee, riflette le esigenze del contesto sociorisorse che da sola l’Istituzione scolastica non può
economico-culturale della realtà locale.
garantire. La mancanza di possibili investimenti
Nonostante sia in progressivo aumento la
progettuali ad arricchimento dell’offerta
percentuale di coloro in possesso almeno di un
formativa e l’assenza di una Rete di Scuole
diploma di scuola media superiore, il contesto
operanti sul territorio rappresentano una
rimane medio-basso e piuttosto omogeneo.
deprivazione di ulteriori stimoli per la crescita
Essere un ICS favorisce la progettazione, vista
culturale dell'utenza, rispetto a scuole dallo status
l’omogeneità sociale e territoriale dell'utenza, e la socio-economico più elevato.
previsione a breve termine dei risultati educativi.
Non si annoverano particolari situazioni di
nomadismo o immigrazione (studenti stranieri).
(Fonti: “Piano triennale della performance
2013/15 – Comune di Cellamare”; “Piano sociale
di zona- Ambito Territoriale n.5”; dati rilevati dal
Questionario studente-prove INVALSI a.s.
2013/14)
Territorio e capitale sociale
Opportunità
Vincoli
L’ICS di Cellamare opera nell’area metropolitana
Cellamare, situato nell’area periurbana, è definito
barese, collegato al capoluogo (12km) e ai
“quartiere dormitorio” del capoluogo: frequente
Comuni limitrofi solo dal servizio autolinee Sudl’insediamento di nuclei familiari (+48% in 10
Est. Il paese possiede una spiccata vocazione
anni), alla ricerca di abitazioni a prezzi modici, ma
artigianale. Rispetto al ciclo primario di istruzione, con interessi e relazioni con le zone di
il Comune garantisce un'offerta formativa
provenienza; i giovani, apatici alle offerte
10
completa con assistenza del Servizio Sociale
Professionale, gestito a livello di Ambito, e
servizio mensa con contributo economico a suo
carico. L’Amministrazione distribuisce i propri
servizi con attività di sostegno educativo, progetti
per la prevenzione realizzati nelle scuole,
accoglimento di minori in strutture idonee,
gestione di punti aggregativi per bambini e
ragazzi, sviluppo delle forme di affido familiare,
erogazione di sostegni economici, interventi di
assistenza domiciliare per la tutela delle persone
in situazioni di fragilità o di non autonomia, per il
sostegno della famiglia nelle sue funzioni
genitoriali, di disabili, portatori di dipendenze,
immigrati, anziani, giovani; istituito lo sportello
“Informagiovani”. L’aumento dell’incidenza della
popolazione anziana ha imposto la necessità di
politiche di promozione degli interessi e della
qualità della vita, al fine di prevenire solitudine e
disagio, attraverso iniziative a carattere ricreativo
e culturale che prevedono il coinvolgimento di
associazioni (punti di aggregazione sociale) e si
esplicitano in attività di animazione, progetti volti
a promuovere la creatività giovanile, la cultura del
volontariato e del servizio civile.
Opportunità
territoriali, svolgono vita sociale nel capoluogo.
Dati Istat registrano: crescita dei tassi di anzianità;
calo delle nascite; mancanza di cambio
generazionale. Il fenomeno della disoccupazione,
del lavoro sommerso sottopagato e il ricorso delle
aziende agli ammortizzatori sociali hanno
determinato l'incremento dei “lavoratori poveri”
in cerca di aiuti concreti per la gestione della
quotidianità; problemi che hanno originato
fragilità delle relazioni, insicurezza, solitudine e
conflitti. Il paese non offre molte opportunità dal
punto di vista turistico/culturale e per la sua
rivitalizzazione culturale è strategico il recupero
del castello. Difficoltosa l’aggregazione per la
carenza di strutture urbanistiche e di
socializzazione. I servizi territoriali evidenziano:
difficoltà di gestione per la presenza di più
soggetti/servizi coinvolti e mancanza di
programmazione condivisa; assenza di sedi
idonee e decentrate e di banche dati in comune;
numero insufficiente di assistenti sociali. Le
associazioni di volontariato sono in numero
esiguo, poco strutturate e operano solo in
risposta ai propri iscritti, senza affacciarsi al
territorio; tale modalità di gestione concorre alla
difficoltà di fare rete.
Risorse economiche e materiali
Vincoli
L'ICS consta di 4 plessi: 1 per la scuola
dell'Infanzia, 2 per la primaria, ivi compresi
uffici amministrativi e presidenza, un plesso per
la S.S.1° grado. Il plesso di SI, di recente
costruzione, è dotato di 8 aule, saletta per
smistamento pasti, aula d’informatica e
biblioteca, salone per attività motorie, ludiche e
manifestazioni, piccolo cortile interno ed ampio
cortile esterno. Le classi di SP sono dislocate in
due plessi. Nel primo, dotato di rampa per
l'accesso facilitato distribuito su 2 piani, sono
situate: 10 aule dotate di LIM, sala mensa con
annesso ambiente per dispensare i pasti, sala
docenti con 3 postazioni multimediali e
funzione biblioteca, laboratorio di informatica
con 11 postazioni, piccola aula per laboratorio
creativo-espressivo e un deposito. Nel Plesso
Centrale sono dislocati: al primo piano, le
restanti 4 classi con gli uffici di segreteria e di
presidenza, sala docenti, archivio, magazzino,
11
Mancando la linea ferroviaria, l’ICS può
essere raggiunto dal personale non residente
solo mediante il servizio autolinee sud-est o
mezzo privato. Benché molto sia stato
realizzato per l’adeguamento della struttura
alle vigenti norme in materia di sicurezza e di
risparmio energetico grazie ai FESR, nella
Scuola Primaria permangono le insufficienze
dei locali, che costringono le classi ad essere
dislocate in plessi diversi e in spazi dalla
cubatura nettamente inferiore alle
disposizioni vigenti. Risulta quindi difficile e
dispersivo organizzare e controllare un
sistema che limita le possibilità relazionali tra
classi e personale e rende difficoltoso il
passaggio delle informazioni. Le riduzioni del
personale Ata hanno penalizzato
ulteriormente la situazione, per cui
collaboratori, comunque qualificati, a fatica
riescono a garantire la sorveglianza nei reparti
deposito; al piano terra, 2 ambienti non
attrezzati e sala-cucina. La S.S.1°G. dispone di 9
aule per attività didattiche, alcune delle quali
dotate di LIM, 2 laboratori (linguistico, con 10
postazioni, e scientifico), allestiti grazie a fondi
“PON”; laboratorio d’Informatica (12
postazioni); laboratorio di Arte; aula di Musica;
spazio polivalente per attività di gruppo;
palestra coperta e scoperta; aula docenti e
auditorium. L’economia scolastica può contare
su: contributi statali, comunali, fondi FESR e
FSE, PON e contributo volontario da parte delle
famiglie
e la qualità del servizio. Mancano, infine,
nella Scuola Primaria, una palestra ed un
cortile esterno per esperienze collettive
all’aperto. Alcune LIM, per obsolescenza del
software al cui aggiornamento non è possibile
far fronte con le risorse umane e materiali di
cui la scuola dispone, sono utilizzabili solo
come schermi di proiezione. La progettualità
didattica (POF) è condizionata dall'esiguità dei
finanziamenti statali ed integrata in maniera
non esaustiva dal contributo delle famiglie.
Risorse professionali
Un team docente quasi giovane, con basso
turn over e relativamente alta continuità di
servizio: tre aspetti che caratterizzano la
qualità del nostro IC. L’età anagrafica del
personale è per la maggior parte compresa in
un range dai 45 ai 54 anni (37%), dai 35 ai 44
anni (30%), dato positivo perché si colloca
come fascia intermedia tra due estremi. In
genere, docenti troppo giovani, con poca
esperienza, a volte incerti nella gestione di
discenti magari difficili, possono presentare
una formazione iniziale che mira più alle
conoscenze degli approcci didattici, meno alle
competenze specifiche che vanno oltre la
pratica didattica classica; viceversa, un
docente al limite dei 60 anni è sicuramente
più esperto, ma esposto al rischio di burnout.
La nostra fascia d'età rappresenta quindi l’ago
della bilancia educativa e forse del successo
formativo. Esso è garantito dalla stabilità dei
docenti (fino a 10 anni e oltre) che consente
di accompagnare i percorsi della crescita,
dell’istruzione e dell’educazione degli alunni
dai 3 ai 14 anni e di pianificare più facilmente
la progettualita' didattica orizzontale e
verticale. Oltre al titolo di accesso al ruolo di
appartenenza, gli insegnanti possiedono titoli
culturali coerenti con la professione svolta:
certificazioni linguistiche (19), informatiche
(15), specializzazione per il sostegno (10),
corsi di perfezionamento e/o master. Il DS ha
più di 5 anni di esperienza nel ruolo
d'appartenenza e di titolarità in sede con
incarico effettivo.
12
Sebbene sussista la disponibilità dei docenti a
“sentirsi” parte di uno stesso corpo,
indubbiamente il raggiungimento della
coesione all’interno del gruppo richiede sforzi
e fatica, poiché paga il prezzo di una
dislocazione eccessivamente frammentata
che non facilita la comunicazione, le relazioni
ed il passaggio di informazioni. Si registrano
inoltre nelle “Figure di Sistema” situazioni di
stanchezza e disagio professionale, spesso
legate ad un aumento del carico di lavoro, in
particolare all’assegnazione di nuovi compiti
non legati all’insegnamento. Infine, la stabilità
del corpo docente, se per un verso è stata
considerata un’opportunità, per l’altro
potrebbe divenire motivo di mancato
confronto con docenti di nuova formazione,
maggiormente aperti alle innovazioni
didattiche in grado di rapportarsi con un
sapere accelerato, globalizzato e complesso e
con una popolazione di studenti con
caratteristiche nuove. Dallo scambio e dalla
condivisione di esperienze e materiali
didattici, potrebbe nascere il concetto di
risorsa educativa aperta che, intrecciandosi
con ambienti flessibili di apprendimento, sia
in grado di migliorare la didattica degli
insegnanti e di conseguenza la qualità
dell'educazione.
Nell’Istituto, ad oggi, operano le seguenti figure:
DIRIGENTE SCOLASTICO
DSGA
PERSONALE DOCENTE
1
1
22 Infanzia,
31 Primaria,
26 Secondaria
10 di ruolo,
1 supplente al 30 giugno,
3 unità (20 h ciascuna) rilevate dalle graduatorie
dei Lavoratori in Mobilità comunicate dall’Uff.
Territoriale dell’impiego di Triggiano – BA.
3
COLLABORATORI SCOLASTICI
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Elenco dei docenti per ordine di Scuola, sede e classi assegnate A.S. 2015-2016
Scuola dell’Infanzia
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.D.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.D.
T.I.
T.I.
T.D.
DOCENTI
(tot. 20)
BUX LIDIA
SOLONE ANTONIA
IACOBBE ROSSELLA
SAULLE GIUSEPPINA
IACOBELLIS ANNALISA
MILONE ANNA
GASSI ROSA
LARICCHIA ANGELA
SERVIDIO TERESA
DINATALE ANGELICA
GASSI MARIA
NOVIELLO ILARIA
BIANCO ALESSANDRA
LILLO MARIA
INDELLICATO ROSA
PETROSINO GIOVANNA
COLUCCI DOMENICA
ARDITO MARIA TERESA
DICIOLLA ADRIANA
SAVINO ANGELA
DELL’ACQUA CHIARA
ANGIULI ROSA
SEZ. ANNI
ORE
AREA INSEGNAMENTO
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
SOSTEGNO EH
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
SOSTEGNO EH
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
SOSTEGNO EH
COMUNE
COMUNE
SOSTEGNO EH
SOSTEGNO EH
COMUNE
COMUNE
RELIGIONE CATTOLICA
A
5
25
B
4
25
C
5
25
D
3
25
E
3
25
F
4
25
G
4
25
H
3
25
TUTTE
12
13
Scuola Primaria
T.I.
DOCENTI
(tot. 20)
IAFFALDANO ERNESTA
CLASSI
ORE
DISCIPLINA
1^ A - C
22
T.I.
PETRELLI CINZIA
22
(6h Ital.; 1h Arte e Immag.; 1h Tecnologia;
3h storia) x n. 2 classi;
(6h Matem.; 3h Scien; 2h Geog.) x n.2 classi;
T.I.
BELLIZZI PIETRO
2
1h Ed. Fisica x n. 2 classi;
T.I.
MARTIELLI MATILDE
2
1 h Inglese x n. 2 classi
T.I.
ARDILLO CATERINA
2
1 h Musica x n. 2 classi
T.I.
SOZIO CATERINA
22
22h Sost. EH
T.D.
ANGIULI ROSA
4
2h Religione Cattolica x n. 2 classi
T.I.
LANERA STELLA
22
T.I.
DE TOMA GIOVANNA
22
T.I.
MARTIELLI MATILDE
1
7h Ital.; 3h Storia; 3h Geog.; 1h Arte e
Immag.; 1h Musica; 4h Mensa; 3h Disp..
7hMatem.; 3h Scienze; 1h Tecnologia; 1h Ed.
Fisica; 6h Mensa; 4h Disp
1 h Inglese
T.D.
ANGIULI ROSA
2
2h Religione Cattolica
T.I.
DITURI CHIARA
22
(6h Ital.; 3h Storia; 2h Geogr.) x n. 2 classi;
T.I.
FANELLI CATERINA
22
T.I.
ARDILLO CATERINA
2
(5h Matem.; 3h Scienze; 2h Inglese; 1h Arte
e Immag.) x n. 2 classi;
1 h Musica x n. 2 classi;
T.I.
BELLIZZI PIETRO
2
1h Ed. Fisica; 1h Tecnologia
T.I.
ARDITO MARIA
22
22h Sost. CH
T.I.
DEL VECCHIO MARIANNA
4
2h Religione Cattolica x n. 2 classi
T.I.
NOVIELLI MARIA ANTON.
22
T.I.
BELLIZZI PIETRO
16
T.D.
ANGIULI ROSA
2
7h Ital.; 2h Inglese; 3h Storia; 2h Geog.; 1h
Arte e imm.; 1h musica.; 6h Mensa;
7h Matem.; 3h Scienze; 1h Ed. Fisica; 1h
tecnologia; 4h Mensa.
Religione Cattolica
T.I.
22
T.I.
SCHIAVONI
ROBERTA
CAMILLA
MANZARI FRANCESCA
T.I.
CASANOVA ROSARIA
11
(5h Ital.; 3h Inglese; 1h Arte e imm.; 1h
musica; 1h Tecnologia) x n. 2 classi;
(5h Matem.; 3h scienze; 1h Ed. Fisica) x n. 2
classi; 4h Disp.
(3h Storia; 2h Geog.) x n. 2 classi; 1h Disp.
T.I.
CORRADO FRANCESCA
22
22h Sost. EH
T.I.
DEL VECCHIO MARIANNA
2
Religione Cattolica
T.I.
RAMUNNI MIRIAM
22
7h Ital.; 3h Storia; 2h Geografia; 1h Arte e
imm.; 1h Musica; 4h Mensa; 4h Disp.
1^ B
2^ A - C
2^ B
3^ A - C
22
3^ B
14
T.I.
T.I.
MASTRONARDI
GIUSEPPINA
DEL VECCHIO MARIANNA
22
T.I.
DI TURI FRANCESCA
T.I.
FANELLI MARIA
22
T.I
CASANOVA ROSARIA
11
(5h Ital.; 3h Inglese; 1h Arte e imm.; 1h
musica;) x n. 2 classi; 2h disp
(5h Matem.; 3h Scienze; 1h tecnologia; 1h
Ed.Fisica;) x n. 2 classi; 2h disp
(3h Storia; 2h Geogr.) x n. 2 classi; 1h disp.
T.I.
DEL VECCHIO MARIANNA
22
2 h Religione Cattolica
T.I.
DE SARIO ANGELA
22
T.I
LOMBARDO GIULIA
22
T.I.
MARTIELLI MATILDE
3
7h Ital.; 3h Storia; 2g Geog.; 1h Arte e
Immag.; 1h musica.; 4h mensa; 4h disp
6h Matemat.; 3h Scienze; 1h tecnologia; 1h
Ed. Fisica; 6h Mensa; 5h Disp
3h Inglese
T.I.
TUFARIELLO ANNAROSA
22
22h Sost. EH
T.I.
DEL VECCHIO MARIANNA
2
2h Religione Cattolica
T.I.
LORUSSO GIUSEPPINA
22
T.I.
ARDILLO CATERINA
9
5h Ital.; 3h Storia; 2h Geog.; 3h scienze; 1h
Arte e Immag.; 1h Musica; 1h Ed.Fisica; 6h
disp.
5h Matem.; 1h Tecnologia; 3h Inglese;
T.I.
DEL VECCHIO MARIANNA
2
2h Religione Cattolica
T.I.
PANESSA ANNALISA
22
T.I.
PINTO DANIELA
22
T.I.
MARTIELLI MATILDE
3
7h Ital.; 3h Storia; 2h Geog.; 1h Arte e
Immag.; 1h Musica; 6h Mensa; 2h disp.
6h Matem.; 3h Scienze; 1h tecnologia; 1h
Ed.Fisica; 4h Mensa; 7h disp
3h Inglese
T.D
DEL VECCHIO MARIANNA
2
2h Religione Cattolica
T.I.
DIFINO GIOVANNA
22
T.I.
ARDILLO CATERINA
9
5h Ital.; 3h Storia; 2h Geog.; 3h Scienze; 1h
Arte e Imm.;1h Musica;1h Ed.Fisica; 6h disp
5h Matemat.; 1h tecnologia; 3h Inglese;
T.I.
DEL VECCHIO MARIANNA
2
2h Religione Cattolica
2
4^ A - C
22
4^ B
5^ A
5^ B
5^ C
6h Matem.; 3h Scienze; 1h Ed.Fisica; 1h
tecnologia; 3h Inglese; 6h Mensa; 2h Disp
Religione Cattolica
DEMATTIA ISABELLA
Organico di Potenziamento
FERRARA LUCIA
Organico di Potenziamento
15
Scuola Secondaria di I grado
T.I.
DOCENTI
CERVINO ROSA
T.I.
CIAVARELLA GIOVANNA
T.I.
TAGARELLI ROSA
T.I.
ROBLES CHIARA
T.I.
STEFANO ANTONIA
T.I.
BATTISTA CARMEN
T.I.
DE ORSI LUCIA
T.I.
RAMIRES ROSSELLA
T.I.
COLELLA MADIA
T.I.
CAZZATO VINCENZA
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.I.
T.D.
T.I.
T.I.
T.I.
T.D.
T.I.
T.I.
T.I.
T.D.
TRIBUZIO NICOLETTA
INVERSI GIOVANNA
CARDASCIA MARIA
VERGINE FRANCESCO
MAZZARANO GIUSEPPE
CAROFIGLIO RAFFAELE
DEPERTE MARILISA
DE FELICE ANNARITA
FANTASIA ANTONELLA
VITTI ANTONELLA
OTTOLINO VITO
CIRILLO ANTONIO
PUNTILLO NICOLA
NOTARANGELO
FRANCESCO
SAVINO LONARDO
CORONELLI RAFFAELLA
T.I.
T.D.
CLASSE
1A
2A
3A
2C
3A
3C
2C
2D
2B
2D
1A
2A
1C
1A
2A
3A
1C
2D
2B
2C
3C
2B
2B
CORSO A
CORSO C
2C
2D
TUTTE
TUTTE
TUTTE
TUTTE
TUTTE
TUTTE
2C
2B
2D
1C
CORSO A
CORSO A
CORSO A
CORSO A
ORE
6
6
6
4
4
10
6
7
15
3
4
4
10
6
6
6
6
6
6
6
6
3
3
9
6
3
3
16
16
16
16
16
8
18
18
18
9
18
18
12
6
CORSO A
TUTTE
18
18
16
DISCIPLINE
Italiano
Italiano
Italiano
2h Storia; 1h Geografia; 1h approf.
2h Storia; 1h Geografia; 1h approf.
6h Ital.; 2h Storia; 1h Geog; 1h approf.
Italiano
Italiano
10h Italiano; 3h Storia; 2h Geografia
2h Storia; 1h Geografia
2h Storia; 1h Geografia; 1h approf.
2h Storia; 1h Geografia; 1h approf.
6h Ital.; 2h Storia; 1h Geog; 1h approf.
4h Matematica; 2h Scienze
4h Matematica; 2h Scienze
4h Matematica; 2h Scienze
4h Matematica; 2h Scienze
4h Matematica; 2h Scienze
Matematica
4h Matematica; 2h Scienze
4h Matematica; 2h Scienze
Scienze
Inglese (n. 3h per classe)
Inglese
Inglese
Francese
Tecnologia
Arte e Immagine
Musica
Scienze motorie
Religione Cattolica
Sostegno EH
Sostegno EH
Sostegno CH
Sostegno EH
Strum. Music. Chitarra
Strum. Music. Pianoforte
Strum. Music. Clarinetto
Strum. Music. Clarinetto
Strum. Music. Violino
Organico di potenziamento Arte e Immagine
IN SINTESI:
SITUAZIONE ATTUALE DELL’ORGANICO DI FATTO
A) Posti comuni
 Scuola dell’infanzia : 16 docenti comuni + 1 docente di Religione Cattolica
 Scuola Primaria: 22 docenti comuni + 2 docenti di Religione Cattolica + 1 doc. Lingua Inglese
 Scuola Secondaria: 18 docenti su classi di concorso specifiche + 2 docenti per completamento
orario+ 1 docente di Religione Cattolica
B) Posti di sostegno
 Scuola dell’infanzia : 5 docenti
 Scuola Primaria : 4 docenti
 Scuola Secondaria: 4 docenti
C) Organico potenziato
Per quanto riguarda l’organico di potenziamento, per l’anno in corso è stato assegnato alla scuola il
seguente personale:
 N° 1 docente Scuola Secondaria per potenziare le competenze linguistiche e logicomatematiche attraverso l'attuazione del progetto “Italiano e Matematica… che passione!”
 N° 2 docenti Scuola Primaria di cui una utilizzata su posto comune con Disposizione del DS
prot. 5289 del 26/11/2015 nelle classi 2A e 2C e l'altra per potenziare le competenze
linguistiche e logico-matematiche attraverso l'attuazione del progetto “Italiano e Matematica…
che passione!”
I docenti sono stati utilizzati per le attività di potenziamento e per la copertura delle supplenze fino a 10
giorni (art.1,commi 7e 85 legge n.107/2015)
D) Personale ATA
 DSGA: N° 1
 Assistenti amministrativi: N° 3
 Collaboratori scolastici: N° 11
L'efficacia e l'efficienza dell’azione formativa della scuola sono determinate dalla disponibilità di risorse
professionali e finanziarie pertanto si avanzano le richieste di ampliamento di seguito elencate.
RICHIESTE PER L’AMPLIAMENTO DELL’ORGANICO
Organico di sostegno:
 Scuola dell’infanzia : 8 docenti
 Scuola Primaria : 4 docenti
 Scuola Secondaria: 5 docenti
Organico personale tecnico e amministrativo:
 Un tecnico con competenze di gestione di software amministrativi e didattici e capacità di
gestione di reti LAN e strumenti multimediali.
 Tre collaboratori scolastici (uno per plesso)
17
Organico potenziato:
Per poter realizzare in modo esaustivo quanto evidenziato nel PDM e la conseguente progettualità
d’Istituto, soprattutto riguardo all’innalzamento delle competenze disciplinari, ma anche per eventuale
copertura di supplenze, oltre alle tre figure di potenziamento già assegnate nell’anno in corso 2015/16, si
richiedono altre due unità per :
 Potenziamento delle competenze linguistiche e logico-matematiche
 Apertura pomeridiana della Scuola per valorizzare percorsi formativi individualizzati e promuovere il
successo scolastico
 Potenziamento, artistico e musicale (scuola primaria)
 Sviluppo delle competenze digitali degli studenti
 Potenziamento motorio (scuola primaria)
18
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Isabella Miccolis
VICARIO DIRIGENTE
Prof.ssa Giovanna Ciavarella
2° Collaboratore del D S Ins. Daniela Pinto
Resp.le Plesso Infanzia- Ins. Giovanna Petrosino
COLLEGIO DEI
DOCENTI
DIPARTIMENTI
DISCIPLINARI
Consigli di
intersezione
CONSIGLIO
DI ISTITUTO
COMITATO DI
VALUTAZIONE
FUNZIONI
STRUMENTALE
RESPONSABILI
LABORATORI
AREA 1
Gestione
POF
Informatico
RESPONSABILE
DELLA
SICUREZZA
Addetti
alla
sicurezza
DSGA
Sig. Pasquale Tangari
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
Area
risorse
Area alunni
Consigli di
Interclasse
AREA 2
Supporto
docenti
Consigli di
Classe
Linguistico
Responsabili
Organizzazione
orario
Area
personale
Scientifico
AREA 3
Rapporti
con il
territorio
Responsabile
Sito web
AREA 4
Handicap
Svantaggio
o
19
Collaboratori
scolastici
ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA
SOGGETTI
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Isabella Miccolis
AZIONI
Rappresenta la Scuola nei contatti con gli Enti esterni: EE.LL., Provincia,
Regione, Associazioni, Utenza, Scuole,
Definisce:
 gli indirizzi generali per le attività della Scuola (atto di indirizzo per la
stesura del PTOF)
 le scelte generali di gestione e di amministrazione
Garantisce in merito a:
 coerenza delle azioni con la normativa
 sicurezza degli edifici e assicurazione delle persone
 rispetto di tempi, modalità operative e comportamentali, decisioni
assunte
 validità dei risultati attesi e raggiunti
Ha competenze organizzative e di coordinamento di:
 gruppi di lavoro
 processi, programmazioni, progetti
 azioni finalizzate alla circolazione di informazioni e comunicazioni
Ha competenze amministrativo/gestionali in merito a:
 fornitura di materiali
 reperimento di risorse
 segnalazione di problemi alle autorità competenti
 cura di dati e di documenti relativi al personale e agli alunni
 Controlla e verifica i processi e i risultati
 Negozia e regola i conflitti
 Assicura la gestione unitaria dell’Istituzione scolastica orientata alla
qualità dei processi formativi
 Formula gli obiettivi generali per la progettazione del servizio
 Predispone gli strumenti attuativi del piano dell’offerta formativa
 Individua i propri collaboratori nello svolgimento delle funzioni
organizzative e gestionali
 Delega ai propri collaboratori specifici compiti
 Indica le linee guida per i programmi concreti di azione
 Promuove il miglioramento continuo del servizio
 Promuove accordi e convenzioni per la realizzazione delle attività
previste nel POF
 Presidia l’insieme delle relazioni che l’Istituto intrattiene con il territorio
 Relaziona periodicamente al Consiglio di Istituto sulla direzione e il
coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa.
20
SOGGETTI
CONSIGLIO DI ISTITUTO
DPR 416/74
Componenti triennio 2015/18
MICCOLIS Isabella (DS)
Zammataro Anna Elena
(Presidente)
Componente Genitori:
1. Losurdo M.Grazia
2. Mitola Anna Lucia
3. Zammataro Anna Elena
4. Antonacci Maria Carmela
5. Ladisa Maria
6. Perchinunno Lucio
7. Trapani Marilena
8. Trapani Antonella
AZIONI
Elegge il Presidente e i membri della Giunta Esecutiva
Approva



ll Piano dell’Offerta Formativa triennale (PTOF)
Il Conto consuntivo
Il Programma annuale
Delibera sulle materie riguardanti:
 L’adesione ad iniziative culturali ed assistenziali
 Lo svolgimento di viaggi e visite di istruzione
 Le iniziative di arricchimento dell’offerta formativa
 La concessione in uso dei locali scolastici
 Gli aspetti economici, finanziari e patrimoniali
Componente Docenti:
1.Servidio Teresa
2.De Sario Angela
3.Angiuli Rosa
4.Mazzarano Giuseppe
5. Difino Giovanna
6.Fanelli Maria
7.Fantasia Antonella
8.Gassi Rosa
Componente ATA:
1.Losacco Marisa
2.Didonna Teresa
GIUNTA ESECUTIVA
DPR 416/74


1. Miccolis Isabella (DS)
2. Tangari Pasquale (DSGA)
3. Didonna Teresa (ATA)
4. Antonacci M.Carmela
5. Trapani Marilena



Predispone documentazione e materiali di lavoro per il Consiglio
Seleziona le comunicazioni e le problematiche da sottoporre al
Consiglio
Propone al Consiglio d’Istituto il programma annuale (bilancio
preventivo)
Garantisce l’esecuzione delle delibere del Consiglio
Cura la pubblicizzazione e la raccolta degli atti.
21
SOGGETTI
COMITATO INTERNO DI
VALUTAZIONE
art. 1, comma 129,
L. 107/2015
Dirigente Scolastico
Miccolis Isabella
3 membri docenti C.D .:
1.Fanelli Maria Teresa
2. Robles Chiara
3. Bianco Alessandra
2 membri genitori C.I.
1.Ettorre Simone
2.Antonacci Maria
Carmela
1 membro esterno
Designato da USR
GAV
(Gruppo di
Autovalutazione)
Dirigente Scolastico
Miccolis Isabella
(Presidente)
Docenti
Ciavarella Giovanna
Pinto Daniela
Tagarelli Rosa
Del Vecchio Marianna
Petrosino Giovanna
De Orsi Lucia
Battista Carmen
Ramunni Miriam
Stefano Antonia
Casanova Rosaria
Corrado Francesca
Fantasia Antonella
Robles Chiara
Zammataro Anna Elena
Tangari Pasquale
Didonna Teresa
AZIONI
Il Comitato individua i criteri per la valutazione dei docenti sulla base:
 Della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento
dell’Istituzione Scolastica, nonché del successo formativo e
scolastico degli studenti
 Dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione
al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione
didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla
documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche
 Delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e
didattico e nella formazione del personale.
Esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di
prova per il personale docente ed educativo.
Valuta anche il servizio di cui all'articolo 448 del TU della scuola su richiesta
dell'interessato, previa relazione del Dirigente scolastico.
Esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di
cui all'articolo 501 TU Scuola.
Compiti del GAV:
 Elaborazione e monitoraggio del Piano di Miglioramento
 Promozione della cultura dell’autovalutazione
 Promozione e gestione dei processi relativi all’autovalutazione
d’Istituto mediante l’analisi e la verifica del servizio dell’Istituzione
scolastica
 Coordinamento delle attività e delle strategie d’intervento per
individuare i punti critici e di forza dell’azione educativa
 Gestione on-line del format del RAV predisposto a cura dell’INVALSI,
che fornirà alla Scuola strumenti di lettura ed analisi
 Acquisizione dei dati richiesti attraverso il coinvolgimento attivo del
personale docente, del personale ATA, delle famiglie e degli studenti
 Diffusione e condivisione dei risultati
 Partecipazione alle iniziative di formazione in servizio che saranno
organizzate in collaborazione tra i soggetti del SNV e
dell’amministrazione scolastica anche in modalità on line con
piattaforma dedicata.
22
COMMI SIONE
ELET TORALE
Biennio 2015 -2017
Docenti
Iacobbe Rossella
Sozio Caterina
ATA
Macina Maria
Compiti della Commissione elettorale
Genitori
Colapietro Luigia
Diana Renata
SOGGETTI
DIPARTIMENTI
Linguist.-Storico-geograf.
Coordinatore
ROBLES CHIARA
Matem-scient-tecnol.
Coordinatore
BATTISTA CARMEN
Artistico-espressivo
Coordinatore
CARDASCIA MARIA







OPERAZIONI PRELIMINARI:
1) nella prima seduta elegge il presidente e nomina il segretario;
2) acquisisce dalla segreteria scolastica l'elenco generale degli elettori;
3) riceve le liste elettorali;
4) verifica le liste e le candidature e ne decide l'ammissibilità ai sensi
della normativa elettorale;
5) esamina i ricorsi sull'ammissibilità delle liste e delle candidature.
Compete, infatti, alla commissione elettorale la verifica del rispetto delle
regole che devono essere seguite nella presentazione delle liste;
6) comunica, con affissione all’albo della Scuola almeno otto giorni prima
della data fissata per le votazioni, le liste dei candidati;
7) predispone il “modello” della scheda elettorale e ne segue la
successiva stampa.
OPERAZIONI ELETTORALI
8) nomina i presidenti di seggio e gli scrutatori;
9) distribuisce il materiale necessario allo svolgimento delle elezioni; 10)
predispone l'elenco completo degli aventi diritto al voto per ciascun
seggio;
11) risolve eventuali controversie che possono insorgere durante le
operazioni elettorali;
12) organizza e gestisce le operazioni di scrutinio, avendo cura di
verificare, prima di procedere all'apertura delle urne, che sia stato
raggiunto il prescritto quorum per la validità delle elezioni nel collegio
elettorale.
OPERAZIONI DI SCRUTINIO
13) raccoglie i dati elettorali parziali dei singoli seggi (se previsti) e fa il
riepilogo finale dei risultati;
14) sulla base dei risultati elettorali assegna i seggi alle liste e proclama
gli eletti;
15) redige i verbali delle operazioni elettorali sino a quello finale
contenente i risultati;
16) comunica i risultati al Dirigente Scolastico, curando l'affissione per
cinque giorni all'albo della scuola dei risultati elettorali.
AZIONI
Definizione del valore formativo della disciplina
Definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e
competenze
Aggiornamento ed adeguamento del curricolo disciplinare, dalla
dimensione generale agli aspetti operativi dell’insegnamento/
apprendimento
Definizione delle modalità attuative del piano di lavoro disciplinare
Riunioni di coordinamento per la definizione di prove comuni
Progettazione di interventi di recupero
Riunione di coordinamento per l'eventuale adozione di libri di testo
comuni a più sezioni e acquisto materiale.
23
GRUPPO H
Docenti
Corrado Francesca
Fantasia Antonella
Sozio Caterina
De Felice Annarita
Deperte Marilisa
Ardito Maria
Tufariello Annarosa
Iacobellis Annalisa
Indellicato Rosa
Ardito MariaTeresa






Rilevazione dei BES
Raccolta di documentazione degli interventi didattico-educativi posti in
essere
Confronto/focus sui casi, consulenza e supporto ai colleghi
Valutazione del livello di inclusività
Raccolta e coordinamento delle proposte
Elaborazione di una proposta di piano annuale per l’inclusività (PAI)
Genitori
Cirillo Giacoma
Ref. ASL – Psicologa
D’Abbicco Carla
Assistente sociale
Di Turi Domenica
SOGGETTI
COLLABORATORI
RESPONSABILI DI PLESSO
Scuola Secondaria di I grado
Ciavarella Giovanna
Tagarelli Rosa (sostituto)
Scuola Primaria
Pinto Daniela
Del Vecchio Marianna
(sostituto)
RESPONSABILE DI PLESSO
Scuola Infanzia
Petrosino Giovanna
Lillo Maria (sostituto)
AZIONI
FUNZIONI DELEGATE:
 Collaborazione con il Dirigente
 Sostituzione del Dirigente in caso di assenza o impedimento
 Autorizzazione - deroga orari e frequenza allievi
 Sostituzione temporanea dei docenti con personale interno
 Gestione ambienti scolastici (aule, laboratori, biblioteche….)
 Diffusione e custodia di circolari/comunicazioni interne
 Collaborazione per le relazioni con il pubblico
 Supporto organizzativo all’Ufficio di segreteria per l’attuazione delle
delibere, per la quantificazione oraria dell’impegno dei docenti e
predisposizione della relativa modulistica
 Promozione dell’immagine della Scuola e tenuta della relativa
documentazione
 Supporto all’attività dei Dipartimenti, delle Commissioni , delle
funzioni strumentali e dei vari referenti
 Studio delle condizioni organizzative che consentano forma di
flessibilità oraria
 Vigilanza sull’obbligo scolastico con la rilevazione della frequenza
alunni

Coadiuva la D.S. nella conduzione e nell’ organizzazione del plesso
Scuola dell’Infanzia
24
SOGGETTI
AZIONI
FUNZIONI STRUMENTALI E
REFERENTI ATTIVITA’
CONNESSE ALLE AREE
AREA 1 - F.S
De Orsi Lucia
AREA 2 - F.S
Battista Carmen
Ramunni Miram
AREA 3 - F.S
Stefano Antonia
Casanova Rosaria
AREA 1 - GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Gestione del POF
 Rivedere annualmente il Piano dell’ Offerta Formativa, in formato
cartaceo e multimediale, integrandolo di volta in volta, in relazione a
sopraggiunte normative ed esigenze sulla base delle delibere degli
organi collegiali e dei documenti prodotti dalle altre funzioni
strumentali.
 Aggiornare i dati statistici attraverso la collaborazione con la segreteria.
 Produrre una sintesi del POF e curarne la pubblicizzazione e la
documentazione alle famiglie.
 Organizzare l’Open Day (per pubblicizzare le attività scolastiche
curricolari ed extracurricolari)
 Analizzare i dati ed Elaborare i grafici relativi alla valutazione e
autovalutazione d’Istituto (ref. per INVALSI)
AREA 2 – SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI.VALUTAZIONE E
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO ACCOGLIENZA CONTINUITÀ E SUCCESSO
FORMATIVO
 Accogliere e supportare i docenti e fornire loro informazioni riguardanti
modelli e procedure
 Collaborare con l’animatore digitale, anche nei processi di innovazione
didattica
 Sulla base delle esigenze e delle priorità emerse, effettuare una
ricognizione delle offerte formative e predisporne un piano
 Predisporre strumenti per la verifica e monitorare i risultati
dell’apprendimento (livelli di partenza e finali degli alunni).
 Analizzare la ricaduta dei progetti d’Istituto in relazione alla formazione
dei docenti e degli alunni e proporre interventi di miglioramento
 Al termine dell’anno scolastico, attivare un adeguato processo di
autovalutazione d’Istituto somministrando ed analizzando monitoraggi
per la verifica e la valutazione delle attività condotte
 Progettare attività di accoglienza agli alunni e fornire informazioni su una
corretta fruizione delle risorse della Scuola
 In collaborazione con le FF.SS. dell’Area 3 e 4 e i Servizi Sociali analizzare i
fenomeni della dispersione e degli insuccessi scolastici.
AREA 3 – ENTI E TERRITORIO - INTERVENTI E SERVIZI AGLI ALUNNI
 Pubblicizzare e documentare i progetti formativi d’intesa con enti e
istituzioni esterne e manifestazioni di Istituto
 Individuare eventuali sponsor per sostenere i progetti di Istituto
 Promuovere strategie di comunicazione e di informazione sulle
opportunità formative (educative, culturali, artistiche, associative, dello
25





AREA 4 - F. S
Corrado Francesca
Fantasia Antonella
spettacolo, della stampa, della televisione, ecc.) offerte dal territorio e
utilizzabili didatticamente
Organizzare conferenze e incontri con Enti e Agenzie formative del
territorio
Predisporre il piano annuale delle visite e dei viaggi di istruzione,
coordinandone l'attuazione sulla base delle delibere degli organi
collegiali
Predisporre, coordinare e gestire attività di orientamento che tengano
conto dei bisogni formativi degli studenti
Prendere contatti con gli istituti di istruzione superiore e con le scuole di
formazione professionale presenti nel nostro bacino di utenza
Curare la produzione di materiale informativo e pianificare gli incontri dei
docenti degli Istituti superiori e delle Scuole di formazione con gli alunni
per fornire loro tutte le necessarie informazioni circa il funzionamento
della propria scuola, l’articolazione dell’orario, le materie di studio,
l’esistenza di laboratori, le prospettive per i futuri studi e attività
lavorative.
AREA 4: HANDICAP, SVANTAGGIO, INTEGRAZIONE/ BES e DSA
 Coordinare il GLH
 Svolgere compiti di consulenza e supporto organizzativo nella
progettualità d’area per l’ integrazione degli alunni con disabilità
 Collaborare con la Segreteria nella predisposizione dei dati preliminari
alla definizione dell’organico del sostegno
 Coordinare l’attività degli insegnanti di sostegno, con particolare
riferimento alla documentazione specialistica e didattica, attraverso
riunioni di commissione, incontri informali e indicazioni
 Presenziare alla stesura del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano
Educativo Individualizzato, curando i rapporti con tutti i soggetti coinvolti
nell' elaborazione dei documenti
 Collaborare con il DS in sede di GLH e in tutte le circostanze in cui è
necessario l’intervento del personale medico dell’equipe socio – sanitaria
 Coordinare i progetti di continuità a favore degli alunni disabili nel
passaggio ai diversi ordini di scuola
 In casi certificati di dislessia, disgrafia, discalculia, accertarsi che vengano
seguite tutte le indicazioni metodologiche e messe in atto tutte le
strategie indicate dalla diagnosi dello specialista
 In collaborazione con le FF.SS. dell’Area 2 e i Servizi Sociali, analizzare i
fenomeni della dispersione e degli insuccessi scolastici, anche nei
passaggi da un ordine di scuola al successivo, elaborando e
promuovendo strategie di intervento didattico e pratiche d’aiuto per gli
alunni in situazioni di disagio, difficoltà e con gravi problemi di
apprendimento
26
SOGGETTI
PNSD
Animatore Digitale
Robles Chiara
COORDINATORI DI
INTERSEZIONE
INTERCLASSE
CLASSE
Infanzia
Gassi Maria
Petrosino Giovanna
Bux Lidia
Primaria
Iaffaldano Ernesta
Novielli Maria A.
Manzari Francesca
Di Turi Francesca
Lorusso Giuseppina
Secondaria
Colella Madia
Cervino Rosa
Battista Carmen
Robles Chiara
Stefano Antonia
Ramires Rossella
Ciavarella Giovanna
Tagarelli Rosa
AZIONI
L’ attivazione e la realizzazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD,)
mediante l’individuazione e la formazione ad hoc di un animatore digitale, si
esplica nell’esercizio delle seguenti funzioni:
FORMAZIONE INTERNA
 stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
 favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti
nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche attraverso
momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa;
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE:
 individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche, da diffondere nella
scuola , coerenti con l’analisi dei fabbisogni della stessa, anche in
sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
 L’animatore digitale, inoltre, sarà destinatario di un percorso formativo
ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD
FUNZIONI DELEGATE:
 Presiede il Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione su delega del
Dirigente scolastico.
 Prende gli opportuni contatti con i colleghi della classe e con i
rappresentanti dei genitori
 .Cura la stesura di ogni verbale (o designa per tale compito uno dei
colleghi). E’, comunque, l’unico responsabile della corretta stesura di tali
documenti e dei relativi allegati.
 Si occupa di concerto con il capo d’istituto della comunicazione periodica
alle famiglie del livello di apprendimento degli alunni.
 Partecipa al Capo d’istituto ogni problema particolare insorto nella classe.
 Informa gli studenti sulle norme di sicurezza ecc. di cui al Dec.Leg.vo 81/08.
 Espone al Consiglio di classe, interclasse e intersezione la sintesi della
programmazione (obiettivi didattico-educativi-strumenti di lavoro-criteri
di valutazione - ecc.)
 E’ responsabile del controllo di tutta la documentazione inerente la
programmazione didattico-educativa della classe.
 Al termine di ogni scrutinio effettua personalmente il controllo di tutti gli
atti (statini dei docenti, tabellone, verbale e suoi allegati, ecc.)
 Si occupa del controllo almeno mensile del Registro della Classe,
segnalando tempestivamente in presidenza ogni anomalia o mancata
compilazione. (Rilevando vistosi casi di assenze o ritardi degli alunni,
contatta immediatamente la famiglia sollecitandone l’intervento.)
 Facilita il processo di interazione fra docenti, la circolarità delle
informazioni, di ricerca di integrazione delle competenze professionali, di
progettazione condivisa.
Il Coordinatore, infine, è la persona alla quale si fa riferimento per qualunque
problema di carattere collettivo della classe, interclasse e intersezione.
27
SOGGETTI
COLLEGIO DOCENTI
(Tutti i docenti)
SOGGETTI
DOCENTI
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
S. Secondaria
AZIONI
Elegge:
 n. 2 membri Comitato di Valutazione
Individua:
 le figure strumentali, le competenze e i requisiti per l’accesso alle
funzioni
Designa:
 la Commissione Elettorale
 I Gruppi di progetto e le Commissioni di lavoro
 I Tutor
Approva:
 il Progetto Educativo di Istituto e il Piano dell’Offerta Formativa
triennale;
 il Piano annuale delle attività
 il Piano annuale di formazione del personale
 la Programmazione educativa e didattica dell’Istituto
 l’aggregazione delle discipline in ambiti disciplinari (Dipartimenti)
 i tempi di insegnamento delle discipline
 i criteri di valutazione
 l’adozione dei libri di testo
 le iniziative di sperimentazione; la partecipazione a progetti di ricerca
e innovazione
 i Piani preventivi e consuntivi delle commissioni/gruppi di lavoro; la
destinazione del fondo d’Istituto
Valuta:
 la prestazione dei docenti assegnati alle funzioni-strumentali
 l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa.
AZIONI
Le attività funzionali all’insegnamento richiedono
adempimenti individuali:
 preparazione delle lezioni e delle esercitazioni, correzione degli
elaborati, rapporti individuali con le famiglie;
adempimenti collegiali:
 partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, nonché alle
attività dei Consigli di classe, di interclasse, di intersezione,
Dipartimenti e allo svolgimento degli scrutini e degli esami con la
compilazione degli atti relativi alla valutazione;
Attività aggiuntive funzionali all’insegnamento:
 svolgimento di compiti relativi alla progettazione e alla produzione
di materiali utili per la didattica, con particolare riferimento ai
prodotti informatici
 aggiornamento culturale e professionale, nel quadro delle iniziative
promosse dai competenti organi.
28
SOGGETTI
CONSIGLIO DI CLASSE
INTERCLASSE
INTERSEZIONE
DPR 416/74
SOGGETTI
ORGANO DI GARANZIA
DPR 416/74
Dirigente Scolastico
Miccolis Isabella
Docenti
Colella Madia
2 genitori
SOGGETTI
TUTOR DOCENTI NEO
ASSUNTI
AZIONI
ASSEMBLEA DI CLASSE
Elegge i Rappresentanti di classe;
Esprime parere su:
 attività di arricchimento curricolare
 gite e uscite sul territorio;
Esamina l'andamento complessivo della vita scolastica della classe.
INTERCLASSE PER AMBITI
 Verifica e aggiorna la Programmazione didattica annuale;
 Progetta i percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari;
 Stabilisce le prove di verifica e i criteri di valutazione;
 Organizza lo svolgimento delle attività alternative e di attività di
recupero;
 Garantisce la continuità educative;
 Formula le proposte di acquisto e rinnovo attrezzature, sussidi e
materiali didattici;
 Indica le esigenze in materia di formazione e aggiornamento.
INTERCLASSE MISTA
Propone al Collegio Docenti l’adozione dei libri di testo;
Cura l’informazione all’utenza su:
 programmazione didattica annuale e bimestrale;
 attività di laboratorio interne ed esterne;
 organizzazione del servizio e funzionamento dell’istituto;
 elabora le proposte relative alle gite e uscite sul territorio;
 approva progetti di sperimentazione didattica;
 Delibera i casi di non ammissione.
AZIONI

Esamina i ricorsi contro le sanzioni disciplinari pervenuti da parte dei
genitori degli alunni puniti;

Decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, sui conflitti che
sorgono all'interno della Scuola in merito all'applicazione del
regolamento.
AZIONI
 Svolge le attività di Istituto per l’accoglienza e la formazione dei
docenti neo-assunti;
 Presta consulenza e supporto ai neo-docenti;
 Coordina l’attività didattica dei docenti e interviene sulla piattaforma
ministeriale;
 Relaziona al Comitato di Valutazione.
29
SOGGETTI
RESPONSABILI
LABORATORI
Multimediale
Savino Lonardo
Linguistico
Tribuzio Nicoletta
AZIONI
 Assicurano che i laboratori e materiali in dotazione siano utilizzati
allo scopo per cui sono destinati
 Effettuano verifiche su attrezzature e strumentazione in modo che le
stesse siano mantenute efficienti e in buono stato
 In caso di guasti si occupano di allertare l’opportuna assistenza
tecnica
A fine anno effettuano ricognizione e controllo di materiali e
strumentazione, relazionando in merito.
Scienti fico
Battista Carmen
Musicale e strum. Audio
Vergine Francesco
Ref PON
Del Vecchio Marianna
In collaborazione con la DS :
 Analizza, individua e condivide, in base ai bisogni formativi della
Scuola, gli interventi da porre in essere attraverso la lettura e lo
smistamento delle circolari PON pervenute;
 Cataloga tutto il materiale cartaceo, prodotto dalle varie figure di
sistema, relativamente ai PON-FSE;
 Controlla la documentazione ufficiale conservata agli atti di
segreteria e verifica la rispondenza della stessa con quanto richiesto
dalla “pista di controllo per i progetti finanziati dal FSE” (Fondo
Sociale Europeo);
 Gestisce il supporto informativo, relativo al monitoraggio richiesto;
 Partecipa ad incontri di formazione per l’attivazione dei PON;
 Legge e condivide sistematicamente gli avvisi riportati dal MIUR sul
portale dei Progetti PON.
Ref SPORT
Bellizzi Pietro


Coordina l’attività motoria della scuola Primaria;
Promuove iniziative sportive in collaborazione con enti esterni.
Ref Web Site
Novielli Maria Antonietta

Aggiorna il sito web pubblicando gli atti emanati dal DS (circolari,
avvisi, bandi);
Pubblica le informazioni relative a funzionamento scuola, orari… .

Ref Registro Elettronico
Puntillo Nicola
Del Vecchio Marianna
Ref Commissione orario
Battista Carmen
Ciavarella Giovanna
Pinto Daniela
Del Vecchio Marianna
COMMISSIONE SICUREZZA
RSPP
RLS
Preposti-Figure Sensibili


Assicurano il corretto funzionamento del Registro Elettronico
curando i rapporti con l’azienda fornitrice del servizio (AXIOS)
Forniscono supporto ai colleghi per la gestione del RE
Organizza l’orario di servizio dei Docenti:
 Scuola sec. I grado

Scuola Primaria
 Verifica ed aggiorna il documento sulla sicurezza (D.Lg. 81/08 e succ.
modif.)
 Predispone gli strumenti per il controllo e la segnalazione di
situazioni di rischio
30
 Programma e organizza le prove di evacuazione (due per ogni
plesso)
 Organizza il piano di Formazione e aggiornamento
SOGGETTI
UFFICIO DI SEGRETERIA
D.S.G.A
Pasquale Tangari
Assintente Amministrativa
Maria Macina
Assistente Amministrativa
Donatella Rota
AZIONI
Sezione DIDATTICA – Area 1
Gestione alunni ed attività funzionali al P.O.F.
 Informazione utenza interna ed esterna
 Iscrizioni alunni
 Gestione registro matricolare tenuta fascicoli documenti alunni
 Richiesta e/o trasmissione documenti
 Gestione corrispondenza con le Famiglie
 Gestione statistiche
 Gestione pagelle , diplomi , tabelloni scrutini , gestione assenze e
ritardi
 Gestione e procedure per sussidi
 Gestione organizzativa viaggi di istruzione
 Gertificazione alunni e tenuta registri esoneri educazione fisica
 Infortuni
 Libri di testo
 Pratiche portatori handicap
 Gestione stages
 Collaborazione docenti Funzioni Strumentali per il monitoraggio
alunni
 Esami di Stato
 INVALSI
 OO.CC. – RSU – Organici – Sicurezza L. 81
 Collaborazione Presidenza
 Raccolta dati per monitoraggio attività
 Adempimenti connessi all’organizzazione delle attività previste nel
POF
Sezione AMMINISTRATIVA – Area 2
Amministrazione del personale
 Tenuta fascicoli personali
 Richiesta e/o trasmissione documenti
 Gestione graduatorie supplenze
 Gestione graduatorie soprannumerari docenti ed ATA
 Registro certificati di servizio
 Convocazione attribuzione supplenze
 Visite fiscali
 Anagrafe personale
 Autorizzazione libera professione
 Preparazione documenti periodo di prova
31




Assintente Amministrativa
Teresa Didonna
Assintente Amministrativa
Teresa Didonna
Assintente Amministrativa
Maria Macina
Assintente Amministrativa
Donatella Rota
Collaboratori Scolastici
Filomena FERRANTE
Marisa LOSACCO
Plesso Sc. Primaria
Annamaria DENTAMARO
Costantina MASCIOPINTO
Raffaella OTTOLINO
Controllo documenti di rito all’atto dell’assunzione
Invio decreti di pertinenza alla Ragioneria Territoriale dello Stato
Scioperi
Aggiornamento assenze e presenze del personale con emissione dei
decreti.
Gestione FINANZIARIA – Area 3
 Liquidazione competenze fondamentali ed accessorie personale
supplente ATA e Docente
 Liquidazione compensi missioni
 Compensi esami
 Versamenti contributi assistenziali e previdenziali
 Registro conto individuale fiscale
 Ricostruzioni di carriera
 Pratiche pensioni
 Rilascio CUD
 Rapporti RTS
 TFR.
Servizi CONTABILI – Area 4
 Elaborazione dati per il Bilancio di previsione e consuntivo
 Schede finanziarie POF
 Ordinativi di pagamento e d’incasso
 Stipula contratti connessi alla gestione dei progetti e dei rapporti di
servizio.
ARCHIVIO – PROTOCOLLO – AFFARI GENERALI Area 5
 Varie personale interno

Download posta e smistamento della stessa sia essa ordinaria che
da portale

Gestione segnalazione manutenzione

Trasmissione atti e documenti al Comune ed ad Enti terzi
 Albo – Amministrazione Trasparente.
Sezione PATRIMONIO – Area 6
Gestione beni patrimoniali e Contabilita’ di magazzino
 Tenuta dei Registri di Magazzino
 Emissione dei Buoni d’Ordine
 Acquisizione richieste di offerte
 Carico e scarico materiale
 Redazione di preventivi
 Tenuta registro c/c postale.
Rapporto con gli Alunni
 Sorveglianza degli alunni nelle aule , laboratori , spazi comuni;
 Funzione primaria del Collaboratore è quella della vigilanza sugli allievi;
 Segnalazione di atti vandalici che , se tempestiva , può permettere di
individuare i responsabili;
 Assistenza in occasione di trasferimento degli alunni dai locali scolastici
ad altre sedi non scolastiche , palestre , laboratori ivi comprese le visite
guidate ed i viaggi di istruzione qualora vi sia espressa richiesta del
Docente e compatibilmente con le esigenze di servizio;
32
Plesso Sc. Infanzia
Lucia CANALE
Domenica LABANCA
Giacoma TRIGGIANI

In aggiunta al personale
Statale
n.01 Unità DUSSMANN
n.03 Unità Lav. In Mobilità

Ausilio materiale agli alunni diversamente abili per i quali la qualifica di
Collaboratore Scolastico prevista nel vigente CCNL prevede particolare
attenzione individuando in tale figura professionale colui che … presta
ausilio materiale nell’accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche ,
all’interno ed all’ uscita da esse , nonché nell’uso dei servizi igienici e
nella cura dell’igiene personale;
Sorveglianza degli alunni durante gli orari di ingresso ed uscita degli
stessi dall’Istituto Scolastico.
Sorveglianza generica dei locali
 Il Personale Collaboratore Scolastico è responsabile dell’apertura e
chiusura dei locali scolastici
 Verifica del movimento interno degli alunni e del pubblico prestando
particolare attenzione affinchè all’interno della Scuola non vi siano
persone non autorizzate operando scrupolosamente affinchè gli alunni
non si allontanino dall’Istituto senza autorizzazione .
Pulizia di Carattere Materiale
 Pulizia locali scolastici giornaliera
 Pulizia spazi scoperti ed arredi
 Spostamento suppellettili
Particolari interventi non specialistici
 Piccola manutenzione dei beni nei limiti delle proprie competenze
 Duplicazione Atti
 Gestione bacheca chiavi
 Gestione attrezzi in uso all’ Istituto
Supporto Amministrativo e Didattico
 Approntamento dei sussidi didattici
 Assistenza all’azione didattica dei Docenti
 Assistenza alle Attività Progettuali
 Assistenza al servizio Mensa
Servizi Esterni
 Ufficio Postale
 AT Bari ,
 USRP
 RTS Bari
 INPS ,
 Banca ,
 Altre Scuole .
Servizi di Custodia e Guardania
Guardania e custodia dei locali scolastici , degli arredi e del patrimonio in uso
alla Scuola
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RISORSE STRUTTURALI
L’Istituto comprensivo "Nicola Ronchi" dispone delle seguenti Risorse Strutturali e dotazioni tecnologicheinformatiche:
Scuola dell'infanzia
- 8 aule
- 1 aula ludico-didattica, attrezzata con due postazioni PC
- salone dedicato ad attività ludiche e manifestazioni culturali
- 1 notebook portatile ad uso comune
- utenza internet con diffusione Wi-Fi
- cortile interno utilizzato per esperienze di giardinaggio
- ampio cortile esterno
Scuola Primaria plesso presidenza-segreteria (primo piano)
- Presidenza
- Uffici amministrativi: D.S.G.A. e segreteria didattica
- 4 aule per le attività didattiche
- archivio, 1 magazzino, 1 deposito
- sala cucina
- Utenza internet con diffusione Wi-Fi
- 1 aula docenti, con 4 PC e due stampanti laser, una a colori e l'altra monocromatica
- 1 aula di lezione dotata di: Lim, proiettore, altoparlanti, notebook, tablet
- 2 aule di lezione dotate di: telo da proiezione, altoparlanti, proiettore, notebook, tablet
Plesso Primaria
- 6 aule didattiche con: Lim, altoparlanti, proiettori, notebook, tablet
- 1 aule didattiche con solo Lim
- 4 aule didattiche con: telo da proiezione, altoparlanti, proiettori, notebook
- 1 aula multimediale con 12 postazioni alunni più 1 postazione docente con software di
gestione
- Sala mensa e sala cucina
- Utenza internet con diffusione Wi-Fi (laboratorio informatico con rete Lan cablata)
- 1 aula docenti con: 3 PC, due stampanti laser una a colori e l'altra monocromatica, notebook,
proiettore, telo da proiezione, altoparlanti
- stampante laser a colori, Nas per archiviazione
- 1 carrello portatile con PC, stampante, scanner, proiettore
- 1 deposito
Scuola secondaria di I grado
- 9 aule per attività didattiche alcune delle quali dotate di LIM
- 1 laboratorio scientifico con: Lim, proiettore, altoparlanti, notebook, tavoletta grafica, (attrezzature
scientifiche .......) - allestito con fondi “PON”
- 1 laboratorio linguistico con 10 postazioni alunni - 1 postazione docente con software linguistico e di
gestione aula, scanner, stampante laser a colori, Lim con PC dedicato, Nas per archiviazione datiallestito con fondi “PON”
- 1 aula multimediale con 12 postazioni alunni più 1 postazione docente con software di gestione,
stampante laser a colori
- 1 laboratorio di Arte
- 1 aula di Musica
- 1 spazio polivalente per le attività di gruppo, di recupero ecc.
- palestra coperta e scoperta
34
-
Utenza internet con diffusione Wi-Fi (laboratorio informatico e linguistico con rete Lan cablata)
1 aula docenti con: 4 PC, due stampanti laser una a colori e l'altra monocromatica
5 aule didattiche con: Lim, altoparlanti, proiettori, notebook, tablet
1 aule didattica con: Lim, altoparlanti, proiettore, PC
3 aule didattiche con: telo da proiezione, altoparlanti, proiettori, notebook, tablet
1 sala multifunzione (teatro, manifestazioni, cinema, riunioni) con: telo da proiezione
cinematografica, proiettore, notebook, impianto audio con altoparlanti mix e 2 microfoni, tablet
gruppo di continuità, armadietto con connessioni Lan, armadio con impianto interfono per
comunicazioni di emergenza
1 carrello portatile con PC, stampante, scanner, proiettore
Inoltre essendo una scuola con indirizzo musicale si dispone di una dotazione strumentale a
disposizione degli alunni e docenti:
un pianoforte acustico, uno digitale, due tastiere
8 violini
una chitarra basso
alcune chitarre, clarinetti...
1 batteria,
dello strumentario Orff,
Materiale vario: leggii, casse acustiche, mixer, microfoni, cavi di collegamento ecc.
35
2. LA SCUOLA NEL TRIENNIO DI RIFERIMENTO: ANALISI E PROIEZIONI
RELATIVE AL SERVIZIO D’ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Dopo avere chiarito di quali risorse la Scuola dispone anche in
relazione all’analisi del territorio ed ai bisogni dell’utenza, la
stesura del Piano Triennale continua fissando le priorità dell’
Istituto per il triennio di riferimento (Individuazione delle priorità
rispetto agli obiettivi formativi scelti dal co. 7 Legge 107/15)
partendo dalla rilettura:
1) della sezione del RAV dedicata agli esiti scolastici degli alunni;
2) dell’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico;
3) degli obiettivi formativi che la Legge 107/2015 (art.1,comma 7) propone alle scuole di scegliere.
RISULTATI SCOLASTICI
PRIORITA’ 1
TRAGUARDO 1
Innalzamento, consolidamento e potenziamento
delle competenze disciplinari, anche a lungo
termine.
PRIORITA’ 2
Analisi e comparazione degli esiti delle competenze
chiave e di Cittadinanza, relative alle classi ponte.
Garantire il successo formativo, anche a lungo
termine, diminuendo del 10% il numero di alunni
che si sono attestati al I e II livello in It e Mat.
TRAGUARDO 2
Rilevare gli esiti delle competenze chiave e di
Cittadinanza, anche a distanza, per calibrare gli
interventi didattico-educativi
Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione
La scelta delle priorità è scaturita dalla considerazione dei punti di criticità individuati nell'analisi dei dati.
Una delle finalità è quella di garantire il successo formativo, anche a distanza, e l'acquisizione della
cultura del Long Life Learning. Ci si propone di innalzare il livello delle competenze di base, per ridurre la
dimensione del gap formativo degli alunni che si collocano in una fascia di apprendimento medio-bassa,
e di valorizzare le eccellenze. Relativamente alle competenze chiave e di cittadinanza, la Scuola si
propone le priorità su citate per promuovere interventi educativi, finalizzati a tradurre le capacità
personali, nelle competenze chiave di cittadinanza.
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
ll Dirigente Scolastico ha emanato l’Atto d’indirizzo ( di cui si riporta una sintesi, ma che sarà integralmente
allegato al presente documento All.2) di cui al prot. N. 3664/A22 del 14 settembre 2015, per orientare le
modalità di elaborazione dell’Offerta Formativa Triennale.
-
Il PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per
rispondere alle reali esigenze dell’utenza.
- L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle Indicazioni
Nazionali, ma anche della visione e missione condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del
patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine
della nostra scuola.
Pertanto è necessario:
- rafforzare i processi di costruzione del curricolo verticale d’Istituto, caratterizzante l’identità della
36
nostra Istituzione scolastica;
- dedicare ampio spazio ai processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di
studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di Scuola),
potenziando il ruolo dei Dipartimenti;
- strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente
alle Indicazioni Nazionali ed ai livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno
studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione;
- superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in
modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze
chiave di cittadinanza europea;
- monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione
precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);
- implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione e/o correzione;
- innalzare sempre più il livello dell’Offerta Formativa;
- integrare le attività, i compiti e le funzione degli Organi Collegiali;
- promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno
dell’istituzione;
- generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
- migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
- migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
- implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
- accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,
progetti;
- operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
L’offerta formativa sarà monitorata e rivista annualmente sulla base delle esigenze sopravvenute nel territorio.
PRIORITA’ INDIVIDUATE DALLA SCUOLA
PRIORITÀ : AMPLIAMENTO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E FABBISOGNO DEL PERSONALE
PRIORITÀ : ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
PRIORITÀ : INCLUSIONE SCOLASTICA
PRIORITÀ : INNOVAZIONE DIGITALE
PRIORITÀ: ORIENTAMENTO
PRIORITÀ: PNSD- LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEGLI APPRENDIMENTI.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento, redatto su modello proposto dalla piattaforma INDIRE, è parte integrante del
presente Piano triennale dell’offerta formativa ed è allegato a questo documento (All.3); di seguito se ne
riporta solo una sintesi che rende evidente il percorso di miglioramento che questo Istituto intende
intraprendere.
Esso è il documento attraverso cui l’Istituto:
 esplicita le azioni di miglioramento che intende realizzare in un determinato periodo di tempo
per raggiungere gli obiettivi che si prefigge in un’ottica di miglioramento potenziale e continuo
del proprio funzionamento;
 dettaglia i motivi delle scelte;
 progetta i singoli interventi.
37
Non è una semplice sommatoria di progetti ma sottende una visione strategica e sistemica di
miglioramento, un processo dinamico che coinvolge tutta la comunità scolastica.
Esso comprende un insieme di interventi coerenti e collegati tra loro per agire sui processi didattici,
organizzativi e gestionali messi in atto dalla Scuola in modo da migliorare i propri risultati in termini di
apprendimenti e successo formativo degli studenti, utilizzando tutti gli spazi dell’autonomia a
disposizione.
Il Piano di Miglioramento è stato elaborato sull’analisi dei punti di forza e di debolezza emersi dal
Rapporto di Autovalutazione.
Programmare valutare e certificare le COMPETENZE è il nuovo approccio della pratica educativa:
l’alunno “competente” potrà essere in grado di “spendere” il suo “sapere-saper fare” in situazioni
diverse, talora complesse e/o imprevedibili. Le azioni del PDM pertanto, risultano coerenti, integrate e
complementari fra di loro e rispondono ad un progetto di reale miglioramento fattibile e misurabile.
38
3. CURRICOLO D’ISTITUTO
Conclusa la disamina del contesto, delle risorse a disposizione della
Scuola e delle priorità finalizzate al miglioramento, si prosegue nella
stesura del Piano triennale analizzando l’organizzazione del
curricolo rispetto alla missione dell’Istituto, cioè al raggiungimento
di quelle priorità triennali prima declinate.
Si rimanda ai documenti ufficiali della Scuola per la descrizione
dettagliata delle competenze attese e dei contenuti disciplinari
ritenuti irrinunciabili dallo specifico grado, anche in riferimento ai documenti ministeriali [Indicazioni
Nazionali 2012 ai sensi del D.P.R. n. 89/2009 per il primo ciclo].
TRAGUARDI ATTESI IN TERMINI DI COMPETENZE E DI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI
Il curricolo verticale nasce dalla consapevolezza che la continuità risponde all’ esigenza primaria di
garantire il diritto dell’alunno ad un percorso organico e completo. Il curricolo verticale del nostro
Istituto, progressivo e continuo, è costituito dall’insieme integrato e organizzato delle proposte formative
e delle modalità di condurre e predisporre i processi di apprendimento/insegnamento. Esso è strutturato
in riferimento al profilo dello studente, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina e ai
traguardi dello sviluppo delle competenze al termine del primo ciclo d’Istruzione. A partire dal curricolo
verticale d’Istituto, i docenti elaborano i diversi curricoli orizzontali, ossia quei percorsi per classi parallele
che permettono la condivisione e il raggiungimento degli obiettivi annuali; individuano, mediante
l’elaborazione delle Unità di apprendimento, le esperienze più efficaci, le scelte educative più
significative, le strategie più idonee, i contenuti più funzionali, l’organizzazione più rispondente, gli
strumenti di verifica pertinenti e funzionali e la valutazione più coerente al perseguimento dei traguardi
formativi prescritti dal documento nazionale.
Documenti di riferimento:
 Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012);
 Quadro europeo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definito dal
Parlamento europeo con Raccomandazione del 18 settembre 2006;
 Assi culturali;
 Competenze chiave di cittadinanza trasversali alle discipline (all. 2 D.M. 139/07);
 Certificazione delle Competenze.
39
SCUOLA DELL'INFANZIA
Il curricolo della Scuola dell’Infanzia è l’incontro
tra tre saperi: quello del bambino, quello degli
adulti, quello dei docenti. I campi di esperienza
sono luoghi del fare e dell’agire del bambino
orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e
introducono ai sistemi simbolico-culturali. L’azione
educativa colloca, in una prospettiva evolutiva, i
vissuti e le esperienze dei bambini, mediandoli
culturalmente all’interno di un contesto sociale ed
educativo intenzionalmente orientato alla
progressiva costruzione delle conoscenze e allo
sviluppo delle competenze.
CURRICOLO DI BASE
I campi di esperienza
CURRICOLO di AMPLIAMENTO
dell'OFFERTA FORMATIVA
- Progetti d'Istituto
- Progetti specifici di plesso e/o sezione
CURRICOLO
DI BASE:
SCUOLA PRIMARIA
L'organizzazione degli apprendimenti è orientata
verso i saperi disciplinari in modo progressivo. Le
discipline sono raggruppate in tre grandi aree per
evitare la frammentazione dei saperi e
l’impostazione
trasmissiva.
Le
esperienze
interdisciplinari sono finalizzate ad individuare
interconnessioni e raccordi fra le indispensabili
conoscenze disciplinari e a formulare in modo
adeguato i problemi complessi posti dalla
condizione umana nel mondo odierno e dallo
stesso sapere. La comprensione di specifici temi e
problemi, infatti, non si realizza soltanto con
l’introduzione ai quadri teorici e metodologici
propri di ciascuna disciplina, ma anche mediante
approcci integrati per meglio focalizzare la
complessità del reale e per promuovere modalità
SCUOLA
SECOND.
diINSERIRE
elaborazione
progressivamente
più complesse.
Area
Linguistico-Artistico-Espressivo
Area
Storico-Geografica
Area
Matematico-Scientifico-Tecnologica
CURRICOLO di AMPLIAMENTO
dell'OFFERTA FORMATIVA
- Progetti d'Istituto
- Progetti specifici di classi
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
L'alunno viene accolto, seguito e orientato con
l’obiettivo di fare in modo che la frequenza
scolastica avvenga in modo sereno, costruendo le
basi del successo scolastico e prevenendo o
individuando le modalità per risolvere eventuali
fenomeni di disagio e difficoltà.
L’apprendimento si consolida in reti concettuali
fatte di competenze disciplinari /trasversali, dei
progetti specifici e d’Istituto che hanno carattere
interdisciplinare ed hanno lo scopo quindi, di
facilitare il raggiungimento degli obiettivi didattici
e formativi.
CURRICOLO
DI BASE:
Discipline
CURRICOLO di AMPLIAMENTO
dell'OFFERTA FORMATIVA
- Progetti d'Istituto
- Progetti specifici di classi
40
FINALITA' GENERALI
L’obiettivo che tutte le componenti dell’Istituto perseguono, come espressamente indicato nelle Finalità
Generali delle Nuove Indicazioni per il Curricolo, è la costruzione di una scuola che assuma, come orizzonte
di riferimento verso cui tendere, il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente
definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre
2006) che sono:
1.Comunicazione nella madrelingua: a cui fanno capo le competenze specifiche della lingua italiana;
2. Comunicazione nelle lingue straniere: a cui fanno capo le competenze specifiche della lingua straniera;
3.Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia: nella competenza chiave scienze e tecnologia è
stata riferita anche la disciplina Geografia, per le comunanze che essa ha con le scienze per gli ambiti di
indagine e per la misurazione (entrambe le discipline utilizzano la matematica come linguaggio) e con la
tecnologia per gli strumenti utilizzati;
4.Competenza digitale a cui fanno capo le competenze tecnologiche di utilizzo delle tecnologie della
comunicazione e dell’informazione;
5.Imparare a imparare: è competenza metodologica fondamentale che implica una dimensione
metacognitiva del processo di apprendimento;
6.Competenze sociali e civiche: che raggruppano le competenze che fanno parte dell’ambito Cittadinanza e
Costituzione e competenze relative al collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile;
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità: a questa competenza chiave fanno capo competenze
metodologiche come la presa di decisioni, il problem solving, le competenze progettuali;
8. Consapevolezza ed espressione culturale: a questa competenza fanno capo le competenze specifiche
relative all’identità storica; al patrimonio artistico e letterario; all’espressione corporea.
STRUTTURAZIONE DEL CURRICOLO
Il Collegio dei Docenti ha definito un Curricolo Verticale d’Istituto a partire dal quale i docenti, in stretta
collaborazione, individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative,
le strategie più idonee, con attenzione all'integrazione fra le discipline ed evitando trattazioni di argomenti
distanti dal vissuto dell’alunno.
41
I tratti connotativi del curricolo, dunque, sono continuità ed unitarietà
 negli anni dell'infanzia la Scuola accoglie, promuove e arricchisce l'esperienza vissuta dai
bambini in una prospettiva evolutiva in un contesto educativo orientato al benessere, alle
domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età dai tre ai sei
anni;
 nella Scuola del primo ciclo, la progettazione didattica è finalizzata a guidare i ragazzi lungo
percorsi di conoscenza, progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle
connessioni tra i diversi saperi.
I traguardi fissati per Io sviluppo delle competenze rappresentano riferimenti ineludibili per l’insegnante e
nella Scuola del primo ciclo costituiscono criteri per la valutazione; nella loro scansione temporale, sono
prescrittivi, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio.
Gli obiettivi di apprendimento individuano conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al raggiungimento
dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e sono utilizzati dai docenti nell’attività di progettazione
didattica. Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione,
nonchè la scelta dei relativi strumenti, secondo i criteri deliberati dagli Organi Collegiali.
Verifiche intermedie e valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con obiettivi e traguardi
declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curriculari in quanto attiva le
azioni da intraprendere, regola quelle avviate e promuove un bilancio critico su quelle concluse.
Le singole istituzioni hanno inoltre il compito dell'autovalutazione, come strumento di riflessione
sull'organizzazione dell'offerta formativa per svilupparne costantemente l'efficacia, mentre il sistema
nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità, lo stato di salute e le criticità dell'intero sistema
scolastico nazionale.
La Scuola:
 finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze, oggetto di certificazione al termine
della Primaria e della Secondaria di primo grado;
 sviluppa la propria azione in coerenza con i principi dell'inclusione delle persone e
dell'integrazione delle culture, attivandosi (anche in collaborazione con gli Enti locali e le
Agenzie educative) per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento
formativo precoce. I criteri che devono ispirare quotidianamente l'azione degli insegnanti sono
nei documenti: "La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni
stranieri" (2007), "Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità" (2009) e
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici
dell'apprendimento" (2011);
 vive e opera come comunità educativa nella quale cooperano docenti, studenti, genitori. La sua
presenza rappresenta, di fatto, un presidio per la vita democratica e civile del nostro Paese.
FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Le finalità che la Scuola dell’Infanzia persegue sono: il raggiungimento di una progressiva autonomia
intellettuale e sociale; la maturazione dell’identità personale; lo sviluppo dei saperi, delle capacità e delle
competenze.
La Scuola dell’Infanzia è un luogo di incontro in cui i bambini si conoscono, inventano, scoprono, giocano,
ascoltano, comunicano, sognano, condividono con altri idee ed esperienze ed imparano il piacere di stare
insieme.
La Scuola dell’Infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento:
la RELAZIONE si manifesta nella capacità delle insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino
favorendo l’interazione tra loro;
42
la CURA si traduce nell’attenzione all’ambiente, ai gesti e alle cose in modo che ogni bambino si senta
riconosciuto, sostenuto e valorizzato;
l’APPRENDIMENTO avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini e con la natura,
gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni.
FINALITA' DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
La finalità della Scuola del primo ciclo coincide con: l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità
fondamentali , per sviluppare le competenze culturali di base, nella prospettiva del pieno sviluppo della
persona.
Per realizzare tale finalità la Scuola concorre con altre istituzioni a:
 rimuovere ogni ostacolo alla frequenza;
 curare l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità;
 prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico e contrastare la dispersione;
 valorizzare il talento e le inclinazioni di ciascuno;
 perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema d’istruzione.

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
Al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a Scuola, lo studio personale e le
esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, lo studente è in grado di iniziare ad affrontare in
autonomia e con responsabilità le situazioni tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria
personalità in tutte le sue dimensioni:
 ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti;
 utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere sé e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le
diverse identità in un'ottica di dialogo e rispetto reciproco;
 interpreta i sistemi simbolici e culturali della società;
 orienta le proprie scelte in modo consapevole;
 rispetta le regole condivise;
 collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie opinioni e
sensibilità;
 si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri;
 dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi
di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato
alle diverse situazioni;
 nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in
lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana,
in una seconda lingua europea;
 riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione;
 le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri;
 affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi e ha consapevolezza dei limiti delle
affermazioni che riguardano situazioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche;
 si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso;
 osserva e interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche;
 ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che
necessitano di approfondimento e verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo;
 possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è al tempo stesso capace di ricercare e
43






di procurarsi velocemente nuove informazioni e di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo;
ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita;
ha acquisito il senso del rispetto della convivenza civile, ha attenzione per le funzioni pubbliche alle
quali partecipa e si assume le proprie responsabilità;
dimostra originalità e spirito di iniziativa;
nelle difficoltà chiede e offre aiuto;
si impegna in campi espressivi, motori e artistici che gli sono congeniali secondo le proprie
potenzialità;
è disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e con gli imprevisti.
INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO E AMPLIAMENTO CURRICULARE
L’offerta formativa della nostra Scuola si arricchisce di proposte e attività, attinenti a diversi ambiti culturali.
Tali attività sono parte integrante dell’assetto curricolare e contribuiscono allo sviluppo di abilità e
competenze, promuovendo la motivazione negli studenti e favorendo il manifestarsi di nuovi interessi.
Un’ampia progettualità, che si aggiorna di anno in anno, contraddistingue l’Offerta Formativa dell’ICS
“N.Ronchi”, che da anni è impegnato a creare un clima disteso e gradevole per i giovani utenti:
 momenti di accoglienza degli alunni e dei loro genitori in ingresso al primo anno nei tre ordini di
scuola;
 attività legate a ricorrenze particolari e al recupero delle tradizioni locali;
 laboratori di educazione ambientale, alla sicurezza, stradale, al benessere, alla legalità..;
 laboratori specifici: attività sportive, lingua straniera, danza, teatro, esperimenti scientifici;
 incontri di formazione e informazione per il coinvolgimento dei genitori su problematiche dell’età
evolutiva.
Una scuola che ha a cuore la propria missione didattica, anche in accordo con le risorse del territorio, deve
saper discernere la congruità dei progetti che propone come ampliamento dell’offerta formativa, rispetto a
quanto declinato nel proprio progetto educativo. Talvolta le proposte possono essere attuate con la
richiesta di una contribuzione integrativa da parte delle famiglie. Va precisato che i progetti presentati
all’Istituto Comprensivo “N.Ronchi” di Cellamare (Bari), sia dal personale Docente che da Esperti e /o
Associazioni esterne alla Scuola, sono di anno in anno sottoposti ad una selezione da parte di una
commissione di docenti (Funzioni Strumentali) che in accordo con la Dirigente Scolastica, vagliano la
rispondenza dei prerequisiti generali per la successiva approvazione degli Organi Collegiali.
La politica di trasparenza (risorse umane, costi, manifestazione/prodotto finale, numero di alunni
destinatari, tempi )posta in essere dalla Scuola ha una ricaduta di qualità sull’offerta formativa.
I progetti devono, inoltre, essere rispondenti ai seguenti criteri generali:
A. Continuità educativa e didattica;
B. Sviluppo dei linguaggi alternativi e trasversali alle discipline;
C. Sviluppo e rafforzamento dell’identità culturale.
SCUOLA DELL’INFANZIA
1
Attività
Destinatari
Periodo
Festa dell’Accoglienza
Bambini di tre anni con i
genitori
Ottobre
44
2
Laboratorio di danza educativa
Sezioni: B-D-C-E-H
Ottobre
Ottobre
(Asd fit lab-laboratorio del fitness)
3
Coltivazione Funghi
Sezione .A
4
Festa dell’Autunno
Tutte le sezioni in intersezione Novembre
Degustazione castagne, frutta autunnale,
vendemmia, passeggiate in giardino per i
cinquenni visita al frantoio
5
Progetto “I bambini e la natura”
Bambini di 5 anni
Sezioni : A-C
Novembre
Bambini di 5 anni
Sezioni : A-C
Dicembre
Tutte le sezioni
Dicembre
Sezioni: B-C-D-E-H
con la partecipazione dei
genitori
Dicembre
Semina e coltivazione in giardino con la
partecipazione del comitato cittadino “La tutela
della salute e dell’ambiente di Cellamare
6
Passeggiata in paese
osservare le tradizioni legate al Natale
7
Teatro dei burattini
Spettacolo di burattini dell'Associazione “Art
Fusion”- Natale
8
Danza educativa
laboratorio di tecniche per il movimento, la
coordinazione e il ritmo con saggio
9
Manifestazioni natalizie
Sezioni: A-F-G
con la partecipazione dei
genitori
Dicembre
10
Arriva Babbo Natale
Tutte le sezioni
Dicembre
Tutte le sezioni
Febbraio
Comitato salute e ambiente
11
Teatro dei burattini
Spettacolo di burattini dell'Associazione “Art
Fusion” - Carnevale
12
Veglioncino di carnevale
in maschera
Tutte le sezioni
Febbraio
13
Laboratorio di danza educativa
(Asd fit lab-Laboratorio del fitness)
Sezioni: A-F-G
Marzo-Giugno
14
Progetto in continuità
“Gli alimenti ci aiutano a crescere”
Sezioni: A-C della Scuola
dell'Infanzia
marzo e maggio
45
Educazione alimentare
Classi prime della Scuola
Primaria
15
Festa di primavera
Tutte le intersezioni
Aprile
16
Saluto dei cinquenni
Sezioni: A-C
con la partecipazione dei
genitori
Giugno
17
Saggio laboratorio danza educativa
Sezioni: A-F-G
con la partecipazione dei
genitori
Giugno
18
Pet therapy
Alunni BES, DSA, H
(esperti esterni)
Sviluppo dell’autostima, della responsabilità,
della comunicazione verbale e non verbale.( doc.
ref: Corrado Francesca)
19
Lama San Giorgio
Sezioni A e C dei cinquenni
Uscita didattica e laboratorio della panificazione
20
“La bottega del piccolo artista”- Putignano
Sezioni A e C dei cinquenni
Uscita didattica con attività manipolative
sperimentazione tecniche artistiche
SCUOLA PRIMARIA
1
Attività
destinatari
Periodo
“Io e l’arte”
Classi quinte
Ottobre-maggio
Percorso finalizzato all’espressione e alla
Comunicazione attraverso la sperimentazione
attiva di tecniche e codici propri del linguaggio
artistico-creativo.
(a cura della prof. Annarita De Felice)
2
“Cosa accade”
Alunni diversamente abili
Laboratorio teatrale integrato
3
Progetto lettura
“Chiama il diritto, risponde il dovere”
Alunni della classe 2^B
Ottobre-maggio
Lettura dell’omonimo testo della scrittrice A.
Sarfatti, con lezione finale aperta ai genitori.
4
Manifestazioni natalizie.
Classi IB, 3B, 4B, 5B
Dicembre
5
Progetto musicale
Classi quinte e classi della
17,18,22
46
di continuità con Sc. Sec. I gr.
Scuola Secondaria ad
indirizzo musicale
Dicembre 2015
Classi quarte e quinte
4 Novembre
Classi prime e seconde
Novembre
“Un giorno a teatro”
Spettacolo al Teatro Petruzzelli
Gruppi di alunni di tutte le
classi
Novembre-marzo
Progetto continuità
con la Scuola Secondaria di I grado
Classi quinte con classi
prime della Scuola
Secondaria
NovembreGennaio
Laboratori e concerto musicale e canoro,
dell’orchestra della scuola secondaria e del coro
degli alunni di quinta primaria.
6
Commemorazione del Milite Ignoto
Lettura di poesie ed esecuzione di canti.
7
“Il segreto del bosco magico”
Teatro a scuola
8
9
Laboratori linguistico, linguistico-artisticomusicale, tecnologico, di scienze motorie,
scientifico, matematico, linguistico(francese e
inglese)
10
La danza sportiva a Scuola
Tutte le classi
“Play Handball”
Classi: IB, seconde, terze ,
quarte e quinte
Novembre Febbraio
Classi quarte e quinte
28 Gennaio
Classi quinte
Febbraio
Classi prime e seconde
Febbraio
Classi terze
4 marzo
Classi quinte
8 Marzo
11
12
Polisportiva Libertas Cellamare
13
“Corri ragazzo corri”
Film con dibattito – Associazione Fantarca
14
“Ulisse ….di bugie quante ne disse”
Spettacolo teatrale- Nuovo Abeliano , Bari
15
“Violetta”
Spettacolo con laboratorio
16
“Laboratorio di cartapesta” a Putignano
Visita guidata al Museo
17
“Tata Matilda e il grande botto”
Film con dibattito – Associazione Fantarca
47
18
“Ralph spaccatutto”
Classi terze e quarte
15 Marzo
Classi quarte
16 Marzo
Classi quinte
18 Marzo
Classi quarte
Marzo
Film con dibattito – Associazione Fantarca
19
Ori di Taranto
Visita guidata al Museo archeologico di Taranto
20
Impianti selezione e riciclo rifiuti- Molfetta
Visita guidata con lezione preparatoria
21
“L'ingrediente segreto”
di T. Bruno – Presidio del libro incontro con autore
22
La danza sportiva a Scuola
Tutte le classi
23
“Italiano, matematica…che passione!!!”
Classi seconde e quinte
GennaioMaggio
Classi prime e seconde
Maggio
Potenziamento delle competenze linguistiche e
logico- matematiche.
24
“Il detective del bosco”
Visita guidata con laboratorio, strada AlberobelloPutignano
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1
Attività
destinatari
Progetto Accoglienza
Classi prime
Settembre
Gruppi di alunni di tutte le
classi
Ottobre-Maggio
Caccia al tesoro
2
Progetti e concorsi
promossi dal MIUR e da altri enti o associazioni i
cui fini siano coerenti con i principi del POF
( Repubblicascuola, Crocus, fiore dell’Olocausto)
3
Progetto Continuità
Classi prime
OttobreGennaio
Tutte le classi
4 Novembre
Laboratori linguistico-artistico-musicale,
tecnologico, di scienze motorie, scientifico e
matematico, linguistico(francese e inglese)
4
Manifestazione
Caduti in guerra
5
Giochi matematici di autunno-
gruppi di alunni di tutte le
48
17 Novembre
classi
Unibocconi- Prove di matematica
6
Progetto ”Tutti liberi ma corretti”
Tutte le classi
novembregiugno
Classi prime
NovembreGennaio
Classi prime
27 Novembre
Gruppi di alunni di tutte le
classi
Novembremarzo
Classi terze
NovembreGennaio
Classi terze
NovembreMagggio
Merenda in cortile il 10 del mese
7
Progetto “Noi e la strada”
Educazione dell'alunno alla convivenza civile e alla
conoscenza del codice della strada
8
Progetto -Festa dell'albero
Difesa del territorio e delle specie
Concorso fotografico Legambiente “Albero ti voglio
bene” (proff. Battista-Stefano)
9
“Un giorno a teatro”
Spettacolo al Teatro Petruzzelli
10
Progetto orientamento
Orientamento formativo
Orientamento (informa-scuola)
11
Progetto lettura “Libri in testa”
Letture di romanzi e di racconti su strutturazione di
percorsi didattici
(prof. Ciavarella)
Progetto lettura
Classi terze
Incontro con l'autore
dott. Caradonio
12
13
“ Fumettiamo in latino”
Nov- Mag
Classe II B tempo prolungato
Laboratorio di latino
(prof. Robles C, Robles S)
14
“Teatrando”
Nov- Mag
Classe II B tempo prolungato
Laboratorio teatrale: Un tuffo nella letteratura
(proff. Robles, Cardascia, De Felice)
15
Progetto
“Piccoli musicisti crescono”
classi di strumento
Orchestra della scuola e coro alunni di quinta
49
17,18,22
Dicembre
16
“Sogno di una notte di mezza estate” di W.
Shakespeare
21 Dicembre
tutte le classi
Spettacolo teatrale “ACKT TEATRO”
17
“La materia si trasforma”
8 Gennaio
Classi prime
Spettacolo scientifico interattivo, multimediale,
ludico, comico, magico, musicale, ambientale.
18
“Atomi, molecole e reazioni”
8 Gennaio
Classi seconde
Spettacolo scientifico interattivo,
multimediale ,ludico, comico, magico, ambientale,
musicale
19
“Energeia: lo spettacolo dell'energia”
8 Gennaio
Classi terze
Spettacolo scientifico interattivo, multimediale,
ludico, comico, magico, musicale, ambientale.
20
“Corri ragazzo corri”
25 e 26 Gennaio
tutte le classi
Commemorazione
Giornata della memoria
Film e commento – Associazione Fantarca
21
Open day
22
Progetto “Italiano, matematica....che
passione!!!!”
Poffino
Presentazione lavori
continuità
29 Gennaio
Gennaio- Giugno
Classi terze e IIA,IIC,IID
Potenziamento delle competenze linguistiche e
logico- matematiche
23
“GIOCANDO IN SCENA”
Progetto per laboratori teatrali integrati
24
Progetto ”Il grillo parlante”
Gruppi di alunni con e senza
disabilità
Gennaio- maggio
Febbraio- maggio
gruppi di alunni
Potenziamento lingua madre (prof. Cervino)
25
“Hotel Transilvania”
tutte le classi
20 Febbraio
(2 spettacoli)
Spettacolo +Workshop/Laboratorio di
“SMILE THEATRE”
26
Corso di primo soccorso
Febbraio- Aprile
50
Classi seconde
Educazione alla salute tenuto dall'ANPAS
27
Bullismo e Cyberbullismo
10 marzo
Classi terze
Incontro con i Carabinieri
28
Settimana della legalità
Marzo
Classi prime, seconde e terze
Laboratori sulla legalità incontri con
Vice questore di Bari Battipede
29
”L'ingrediente segreto” di T. Bruno
Marzo
Presidio del libro- incontro con l'autore
30
Petit Théatre de Champignons d’Eau
Classi prime
Marzo
Spettacolo teatrale in lingua francese
31
Minerali e rocce
5 Maggio
Classi terze
Museo di Scienze della terra
(Campus universitario-Bari)
32
Progetto
“ Viaggio della musica nel mondo”
II quadr.
Gruppi di alunni di
tutte le classi
Musica, canti e balli
(proff. Vergine e Robles C.)
33
Premio letterario
promosso da “F. Carbonara”
Entro 22 Aprile
Tutte le classi
Scrittura di un testo poetico
34
Castro marina
Grotta della Zinzulusa
Classi prime
11 Aprile
Classi seconde
13 Aprile
Classi terze
22 Aprile
Visita d'istruzione alle grotte e al
museo paleontologico
35
Caserta: Reggia e seteria
Visita d'istruzione
36
Napoli- Pompei
Visita d'istruzione
51
PROGETTI RELATIVI ALLE AZIONI DEL PDM
AZIONE.1: PROGETTARE PERCORSI PER INNALZARE E POTENZIARE LE COMPETENZE DISCIPLINARI
Di seguito sono riportati i progetti finalizzati all’innalzamento e al potenziamento delle competenze
disciplinari.
PROGETTO
FIGURE
PROFESSIONALI
TIPOLOGIE DI
ATTIVITA’
Progetto:
“Italiano e
matematica
…che
passione!”
Docenti referenti
e docente
organico di
potenziamento
Progetto
giornalino
scolastico
Docente interna e
docente organico
di potenziamento
Progetto:
Continuità
Docenti interni
Progetti
teatrali
integrati:
”Giocando in
scena”,
“Cosa
accade”
Pet Terapy
Docenti interni ed
esperti esterni
Attività di
recupero e
potenziamento
per classi seconde
della scuola
Primaria, prime e
terze della scuola
Secondaria
Redazione di un
giornalino
scolastico su cd
rom e cartaceo
Progettazione di
percorsi motori,
musicali, artistici,
letterari finalizzati
ad un raccordo
pedagogico tra gli
allievi dei due
diversi ordini di
scuola.
Attività di
socializzazione, di
espressione
corporea, mimica
ed emotiva.
Docenti interni ed
esperti esterni
Attività mirate
allo sviluppo
dell’autostima,
della
responsabilità,
della
comunicazione
verbale e non
verbale.
52
ORE
AGGIUNT
IVE
PREVISTE
72h
TEMPI
COSTO
FONTE
FINANZIARI
A
Gennaio maggio
FIS
24h
frontali
febbraio maggio
FIS
16
frontali
16
funzion.
Ottobredicembre
FIS
40h
Gennaio aprile
Fondi H
10h
Febbraio
-maggio
Fondi H
Formazione
docenti:
“Didattica
per
competenze
metodologia
laboratoriale
”.
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Figure
professionali
esterne
Corsi di
formazione in
servizio
24h
Docenti interni
n.2
Ref Tribuzio Nicla
Doc di sostegno
Vitti Antonella
Partecipazione a
reti di scuole:
piano Erasmus
Plus e
potenziamento
linguistico.
10 h
curricolari
novemb
re
FIS
AZIONE 2: ISTITUZIONE DI UNA FIGURA PER IL REPERIMENTO DI INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ESITI
SCOLASTICI E ALLE COMPETENZE DI CITTADINANZA ANCHE A DISTANZA. A.S. 2015/2016
L’Istituto ha elaborato un proprio percorso di orientamento scolastico, trasversale alle discipline, che
costituisce un valido punto di riferimento per diverse attività dell’offerta formativa. Le attività hanno lo
scopo di accompagnare il processo di crescita dell’alunno che e si prefiggono di stimolare l’autonomia e la
capacità di autovalutazione, la conoscenza di sé, del proprio stile di apprendimento e dei propri interessi ed
attitudini.
Nella scuola dell'Infanzia la programmazione educativa tiene conto dell'importanza di preparare un
ambiente e situazioni motivanti che sollecitino i bambini ad operare e a porsi delle domande nell'ambito
dei diversi campi d'esperienza. Nella scuola Primaria, prendendo sempre le mosse dal vissuto del singolo
bambino, viene lasciato spazio alla ricerca personale, potenziando il lavoro individualizzato, in modo da
consolidare le abilità specifiche di ciascun alunno, indispensabili per affrontare i segmenti formativi
successivi. Nella Secondaria di I grado, l'attività di Orientamento coinvolge, a livelli diversi, tutte le classi,
prefiggendosi di valorizzare la curiosità, la creatività e l'operatività espresse dagli alunni, prestando grande
attenzione ai differenti stili di apprendimento e facendo leva sulla responsabilità individuale, sulla
partecipazione attiva, sull'auto-valutazione e sulla consapevolezza degli obiettivi da raggiungere nelle
diverse attività. Nella prima e seconda classe si realizza un percorso di orientamento che ha il fine di fornire
ai ragazzi un metodo propedeutico di indagine sui possibili percorsi scolastici futuri. Nella terza classe, nel
primo quadrimestre dell'anno scolastico, in vista dell'iscrizione alla Secondaria di II grado, si organizza una
serie di incontri, attività a tema e visite che coinvolgono alcune tra le principali Scuole del territorio, che da
anni collaborano in modo proficuo con l'Istituto.
L’Istituto, a seguito dell’autovalutazione, ha riscontrato come punto di debolezza la mancanza della prassi
di reperire e analizzare i risultati relativi alle competenze, conseguiti dai ragazzi che hanno frequentato il
primo anno alla Secondaria di II grado..
La Scuola, pertanto, ha individuato la funzione strumentale (Area 3: contatti con Enti esterni) quale
figura per i contatti con gli Istituti Superiori per il reperimento delle informazioni. La definizione dei
monitoraggi e le risultanze saranno disponibili a partire dal prossimo anno 2016/2017.
53
AZIONE.3: PROGETTARE PERCORSI PER INCREMENTARE LA DIDATTICA INCLUSIVA
LA SCUOLA INCLUSIVA
“L’ inclusione è un diritto fondamentale ed è in relazione con il concetto di appartenenza. Un’ educazione
inclusiva permette alla scuola di riempirsi di qualità: ciascuno è benvoluto, può imparare con i propri tempi
e soprattutto può partecipare e tutti riescono a comprendere che le diversità sono “arricchimento”. Gli
studenti in situazione di difficoltà a causa di “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della
lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”, devono essere messi nelle condizioni di realizzare il
proprio successo formativo.
La realizzazione del diritto all’ istruzione per gli alunni disabili e con bisogni educativi speciali è garantita
dalle leggi vigenti (Legge 104/ 1992, Legge 170/ 2010 per i DSA, DPR 394/ 99, Direttiva Ministeriale 27
dicembre 2012).
La CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 del 6 marzo 2013 indica gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione”. Fermo restando l'obbligo di presentazione
delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito
doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie, indicare in quali altri casi sia
opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente dell’utilizzo di
misure compensative o dispensative. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato, redatto in un
Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo
un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di
valutazione degli apprendimenti. Gli insegnanti concordano sul valore del lavoro di squadra nel rendere
l’integrazione utile allo studente e operano su aspetti fondamentali:
DIDATTICI, che permettono agli alunni disabili di avere una parte attiva nelle attività educative;
SOCIALI, che permettono allo studente di rimanere coinvolto in attività con i compagni, mettendo in atto
un comportamento adeguato al contesto scolastico ed extrascolastico;
PARALLELI, che consistono nel far praticare allo studente attività individualizzate all’interno della classe.
FINALITÀ GENERALI
 Favorire una reale ed efficace inclusione nel contesto scolastico attraverso la condivisione da parte
di tutti gli operatori impegnati nelle diverse esperienze;
 Potenziare le capacità personali di ogni studente. Un aspetto, particolarmente importante per un
corretto ed equilibrato processo educativo e d’apprendimento, è l’attenzione alla realtà
extrascolastica e all’approccio comunicativo.
OBIETTIVI SPECIFICI
 Consolidare la consapevolezza del “ sé “
 Potenziare l’autostima e la percezione positiva del proprio essere
 Sviluppare le conoscenze spazio – temporali e le capacità di orientamento
 Promuovere l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggi
 Potenziare le autonomie personali
 Promuovere la relazionalità individuale e l’inclusione nel gruppo dei pari
 Promuovere azioni contestualizzate.
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METODOLOGIA
La metodologia verte su alcuni aspetti fondamentali:
a. La responsabilità organizzativa: la Scuola, attuerà tutte le procedure possibili per rimuovere gli ostacoli
di natura architettonica, adattare gli orari di lezione, la composizione del gruppo classe, ecc.;
b. La presenza di risorse aggiuntive: oltre la comune dotazione di insegnanti curricolari e di sostegno, in
funzione dei bisogni educativi specifici dell’allievo in situazione di handicap, nella classe possono intervenire
anche operatori con professionalità diverse da quella docente;
c. La cooperazione scuola-famiglia: di fondamentale importanza è la partecipazione attiva delle famiglie
con le quali si condividono processi decisionali e scelte operative;
d. Il coinvolgimento diretto del Dirigente scolastico: l’integrazione non viene delegate, ma seguita
personalmente dal Dirigente Scolastico;
e. Comportamento cooperativo tra gli insegnanti di sostegno e curricolari: non vi è l’esercizio della delega
e gli insegnanti operano come gruppo di conduzione della classe.
MODIFICHE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
Si mantiene un collegamento tematico tra l’attività didattica della classe e l’insegnamento individualizzato,
pur variando il grado di partecipazione attraverso
 -Adattamenti didattici: supporti didattici per una partecipazione attiva e un apprendimento
consapevole; ---Strategie di partecipazione sociale: integrazione nel gruppo classe tramite la
partecipazione sociale, anche in assenza di un coinvolgimento didattico attivo;
 Presenza di risorse aggiuntive: interventi di operatori con professionalità diverse da quella docente.
ATTIVITA’ PARALLELE:
 permettono all’insegnante specializzato di svolgere un’azione di collegamento tra l’alunno disabile e
la classe mentre lo studente lavora individualmente, garantendo comunque una connessione con le
attività del gruppo-classe anche quando la sua partecipazione sociale è minima;
 lo studente disabile svolge la stessa attività dei compagni, ma con metodi, obiettivi, criteri e/o con
materiali modificati;
 l’attività viene programmata e fatta realizzare grazie al concorso dell’insegnante specializzato e di
quello curricolare.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Un ruolo significativo sarà rappresentato dalla qualità della comunicazione con la famiglia. Spesso i genitori
con un figlio disabile presentano fragilità emotive e reazioni ansiogene che ostacolano un proficuo scambio
di informazioni per una serena crescita dello studente. Si rende pertanto necessario attivare e programmare
forme di azioni di aiuto- sostegno alle famiglie. A tale riguardo l’Istituzione scolastica propone per le
famiglie anche spazi di riflessione ed opportunità di scambio tra insegnanti, funzione strumentale e gruppo
H, che organizzati periodicamente dalla Scuola, rappresentano preziose opportunità di arricchimento
pedagogico, chiarimenti e sollecitazioni formative.
I DOCENTI
Tutti gli insegnanti aggiornano la propria professionalità con corsi di formazione su metodologie e tematiche
riguardanti il proprio servizio pedagogico e didattico.
MONITORAGGIO
Per ogni singolo alunno, in base alle unità didattiche svolte, si elaborano prove di verifica diversificate, per
attestare il processo di apprendimento in atto ed eventuali correttivi. Al termine del primo e secondo
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quadrimestre, le funzioni strumentali per l’area della disabilità e dello svantaggio, effettuano le rilevazioni
sul raggiungimento delle competenze previste nel P.E.I. tramite la somministrazione di schede che verranno
compilate dai docenti curriculari e dai docenti di sostegno.
Nel processo di integrazione/inclusione dell’handicap particolare importanza assume il Gruppo Lavoro
Handicap, inteso come collettivo di specialisti che si assume la responsabilità di curare il diversamente
abile, attraverso strumenti comuni ( la Diagnosi Funzionale, il Profilo Dinamico Funzionale, il Piano
Educativo Personalizzato) che serviranno a delineare il percorso formativo del soggetto.
PERCORSI FORMATIVI DEGLI ALUNNI CON DSA
Di seguito viene riportato il protocollo operativo che l’Istituto Comprensivo “N. Ronchi” adotta. La legge n.
170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento” riconosce “la
dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si
manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit
sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana”.
In riferimento a tale legge, il nostro Istituto Comprensivo compie ogni sforzo per individuare gli alunni con
DSA e intervenire adeguatamente, applicando strategie didattiche, metodologiche e valutative efficaci per
rispondere ai loro bisogni educativi. A tal fine il Dirigente scolastico ha individuato un docente referente per
la dislessia (afferente alla Funzione Strumentale Area 4) che, in collaborazione con i colleghi dei diversi
ordini scolastici, si attiva per mettere in atto azioni finalizzate a:
 sensibilizzare e diffondere fra i Docenti di ogni ordine di scuola la conoscenza dei DSA e delle
strategie metodologiche e didattiche da porre in essere;
 organizzare opportune azioni di formazione per tutti i docenti non solo volte all’informazione
generale circa la natura dei DSA e l’assetto normativo attuale per la presa in carico e la gestione
scolastica degli alunni con tali difficoltà, ma soprattutto finalizzate a fornire gli strumenti operativi
concreti per una didattica efficace;
 garantire il diritto all'istruzione e favorire il successo scolastico degli alunni con disturbi specifici di
apprendimento nell'ottica di una cultura dell'inclusività;
 permettere agli studenti con DSA l'acquisizione degli strumenti per diventare sempre più autonomi
e protagonisti nel processo di apprendimento;
 favorire il dialogo e la collaborazione con le famiglie;
 predisporre per ciascun alunno con DSA un Piano Didattico Personalizzato e prevedere forme
efficaci e flessibili di lavoro scolastico;
 promuovere l'utilizzazione di strumenti compensativi e misure dispensative;
 prevedere per l'insegnamento delle lingue straniere ritmi più distesi di apprendimento e l'uso di
metodi e strumenti che privilegino la comunicazione verbale (L.170 8/10/10);
 predisporre opportune prove per la verifica e riservare tempi diversi da quelli ordinari in tutto il
percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale;
 garantire una effettiva azione di continuità didattica tra i diversi ordini di scuola in merito a queste
difficoltà.
PROTOCOLLO DSA: LE SUE FINALITA'
Il seguente protocollo è redatto in ottemperanza alla normativa sui DSA e in particolare alle Linee Guida per
il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, allegate al Decreto
Ministeriale del 12 Luglio 2011. Esso costituisce uno strumento che contiene indicazioni riguardanti le fasi di
accoglienza e inserimento a scuola degli alunni con DSA e traccia le linee e le modalità di intervento poste in
essere in loro favore.
Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza la Scuola si propone di:
 facilitare l’inserimento degli studenti con DSA;
56
 promuovere la valorizzazione della diversità.
INDIVIDUAZIONE ALUNNI CON DSA
Gli indizi più comuni che possono fare sospettare la presenza di un DSA sono:
 affaticabilità o scarsa motivazione e disimpegno;
 risultati peggiori rispetto a quanto ci si aspetterebbe dalla maturità cognitiva e dall'impegno profuso
dall'alunno nei seguenti ambiti: lettura, scrittura e compiti che presuppongono la padronanza delle
suddette competenze; calcoli matematici mentali eseguiti in tempi adeguati; memorizzazione e
recupero di dati.
SEGNALAZIONE E COMPITI DELLA FAMIGLIA
Le difficoltà dell'alunno vengono segnalate dai docenti al Consiglio di Classe e di seguito alla famiglia che
viene indirizzata ad avviare il percorso per una eventuale diagnosi.
USO DELLA DIAGNOSI
La diagnosi viene consegnata dalla famiglia alla segreteria della Scuola che la acquisisce e la protocolla
inserendola nel fascicolo personale dell’alunno. Viene, quindi, consegnata una copia al team docente o al
docente coordinatore ed un’altra al docente referente d’Istituto, previa liberatoria da parte dei genitori
stessi che ne consentono l’uso per la predisposizione del P.D.P..
PERCORSI DI DATTICA PERSONALIZZATA
Al momento dell’acquisizione della certificazione di DSA la Scuola attiva le seguenti procedure:
 mette al corrente il referente d'Istituto per i DSA affinché curi i rapporti con la famiglia e fornisca
informazioni e consulenza ai colleghi;
 inserisce in un apposito fascicolo tutti i dati del percorso scolastico dello studente per consentire, al
momento del passaggio in un altro grado di istruzione o in un'altra scuola, la trasmissione della
documentazione medica attestante la diagnosi e il P.D.P. utili a favorire la continuità.
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Il Consiglio di Classe ha il compito di redigere un P.D.P. nel quale i docenti esplicitano e formalizzano le
misure che intendono attuare e gli strumenti compensativi e/o dispensativi da adottare (D.P.R.n°122 del
22/06/99). Nel P.D.P. devono essere riportati i dati dell’alunno, la tipologia del disturbo, le attività
didattiche personalizzate, gli strumenti compensativi, le misure dispensative, le forme di verifica e
valutazione.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Tenuto conto delle caratteristiche dei DSA è opportuno che le verifiche
 prevedano una prova specifica per ciascuna competenza dell’alunno;
 siano compensate e/o integrate con prove orali nel caso in cui siano errate;
 prevedano per l’alunno la possibilità di utilizzare mediatori didattici quali calcolatrice, tavole
compensative, schemi e mappe concettuali, ausili vari sia nelle verifiche scritte che orali;
 vengano attuate in forma orale, nelle discipline in cui non è prevista l’obbligatorietà della prova
scritta.
La valutazione deve tener conto delle caratteristiche personali del disturbo, della situazione iniziale e dei
risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi. In fase di correzione degli elaborati si dovrà tener
conto dell’influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo, trascrizione, ortografia, sintassi e
grafismo) e orientare la valutazione su competenze più ampie e generali come da normativa (L.170 8
ottobre 2010).
57
Per quanto riguarda gli Esami di Stato del primo ciclo d’istruzione secondaria, gli alunni con DSA certificati,
affrontano le medesime prove di esame somministrate con modalità diverse: potranno infatti essere
utilizzati gli stessi strumenti compensativi e dispensativi utilizzati nel corso dell’anno se documentato nel
P.D.P. . Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami, valido a tutti gli effetti, non verrà fatta menzione
delle modalità di svolgimento.
PROGETTI - AZIONE 3
L’azione dei Progetti d’Istituto mira a rafforzare l’integrazione degli studenti portatori di handicap favorendo
il loro inserimento in un clima relazionale accogliente e sereno, fattore ineludibile per un’equilibrata ed
armonica crescita e per un efficace sviluppo della personalità.
Progetti
Teatro integrato “Giocando
in scena” - Scuola secondaria
di I° grado
Figure professionali
Docenti interni ed
esperti esterni
Teatro integrato “Cosa
accade” – Scuola Primaria
Docenti interni ed
esperti esterni
“Pet Terapy”
Docenti interni ed
esperti esterni
Tipologia attività
Attività di
socializzazione, di
espressione corporea,
mimica ed emotive.
Attività di
socializzazione, di
espressione corporea,
mimica ed emotive.
Attività per lo sviluppo
dell’autostima, della
responsabilità, della
comunicazione verbale
e non.
Tempi
20 h
Gennaio-aprile
20h
Gennaio-aprile
10h
febbraio-maggio
AZIONE 4: INCREMENTARE LE COMPETENZE DEL DOCENTE INNOVATIVO
La legge 107/2015, al comma 124 stabilisce che la formazione docente è obbligatoria, permanente e
strutturale.
Le attività di formazione progettate dalle istituzioni scolastiche devono confluire nel PTOF.
Dalla nota MIUR del 7/01/2016 e dalla legge n. 107/2015, risulta che la formazione del personale docente
si articola in due livelli principali: uno nazionale e uno a livello di istituzione scolastica o reti di scuola
strettamente collegati, consequenziali.
L’obiettivo comune ai due livelli è unico: migliorare l’offerta formativa e favorire il successo formativo
degli alunni. Il Piano Nazionale di Formazione creerà un nuovo modello di formazione, che vedrà i docenti
soggetti attivi degli interventi posti in essere. A tal fine, le metodologie adottate saranno quelle dei
laboratori, workshop, ricerca-azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle
competenze, ecc . secondo un’articolazione che prevede attività in presenza, studio personale, riflessione e
documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati.
Il Piano di formazione triennale del personale docente a livello di Istituto, sulla base delle indicazioni a
livello nazionale, dei bisogni dei docenti, delle innovazioni che il nostro Istituto intende perseguire, delle
risultanze del R.A.V., del conseguente P.D.M. e della formazione già iniziata in questo anno scolastico
”Didattica per competenza e metodologia laboratoriale”, prevede di perseguire le seguenti tematiche di
formazione:
58
Anno 2015-2016
Competenze per l’innovazione didattica e
metodologica
Didattica per competenza e metodologia
laboratoriale
Anno 2016-2017
Valutazione
Predisposizione di materiali e strumenti per la
valutazione delle competenze
Competenze digitali per l’innovazione didattica e
metodologica
Anno 2017-2018
Anno 2018- 2019
Inclusione, disabilità, integrazione, competenza di
cittadinanza globale
Approfondimento di competenze informatiche utili
per la didattica innovativa e alternativa
Potenziamento delle competenze di lettura e
comprensione, logico-argomentative e matematiche
degli studenti con una didattica alternativa.
LINEE METODOLOGICHE E DIDATTICHE PER LA REALIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Per realizzare nel concreto gli obiettivi formativi individuati nel Curricolo d’Istituto, i docenti sono impegnati
nella ricerca di metodologie didattiche e di soluzioni organizzative che superino gli schematismi della
didattica tradizionale, valorizzino l’apprendimento significativo, la riflessione sulle procedure attivate per
conseguirlo e sviluppino negli alunni la consapevolezza del processo di crescita personale. A tal proposito
assumono particolare rilevanza:
 stile d’insegnamento inteso come ricerca di strategie per ampliare la qualità della relazione tra
alunno e docente;
 disponibilità finalizzata a comprendere e condividere sentimenti, emozioni, opinioni degli alunni,
per sviluppare atteggiamenti di solidarietà e cooperazione;
 ascolto, inteso come apertura dell’adulto ai bisogni di comunicare degli alunni;
 strategie comunicative con le quali l’insegnante dimostra di nutrire attese positive verso le
potenzialità e i risultati conseguibili dagli alunni;
 valorizzazione degli stili di apprendimento intesi come modalità diverse di interiorizzare e costruire
le proprie conoscenze;
 attenzione alla centralità del gruppo come fondamentale risorsa di apprendimento;
 realizzazione di nuove pratiche di didattica innovativa che possano promuovere competenze nel
futuro prossimo (approcci multimediali, e-learning, blendel learning, ricerca-azione, etc...);
 attività laboratoriali per favorire l’operatività, l’esplorazione, la ricerca e la scoperta,
problematizzando quanto proposto e cercando soluzioni alternative
 Il metodo, intenzionalmente orientato a stimolare l’acquisizione delle competenze trasversali da
parte degli alunni, ai fini di un apprendimento significativo.
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Il metodo promuove:
 l’interesse e il coinvolgimento personale, stimolando un atteggiamento di ricerca attiva
nell’acquisizione della conoscenza, in un progetto comune di apprendimento;
 la comunicazione attraverso lo scambio di opinioni e di informazioni, per favorire l’instaurarsi di un
clima sereno, collaborativo e rassicurante;
 la partecipazione responsabile alla vita scolastica;
 le capacità relazionali, per agevolare la cooperazione e il controllo del conflitto;
 l’autonomia, intesa come capacità di progettare, di prendere decisioni e di eseguire in modo
personale il proprio lavoro utilizzando strumenti e strategie in modo corretto e appropriato.
Nel nostro Istituto l’azione didattica ha al centro l’alunno come soggetto di educazione e di
apprendimento; la proposta didattica è pertanto commisurata alle caratteristiche psicologiche e
intellettuali del discente.
Nell’impostazione, il metodo di lavoro rispetta i seguenti criteri:

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coordinamento e coerenza fra i vari insegnamenti, affinché ci sia uniformità negli
atteggiamenti e negli stili educativi;
impostazione del lavoro didattico in rapporto alla situazione di partenza e attraverso
osservazioni e verifiche condotte in itinere;
individualizzazione dell’insegnamento e percorsi differenziati, valorizzando le esperienze e le
conoscenze di ciascuno;
problematizzazione dei contenuti, affinché diventino effettivamente ambiti di conoscenza ed
occasioni di operatività;
proposte didattiche rapportate alla comprensione e stimolo alla crescita e alla motivazione
degli alunni;
approccio alla conoscenza graduale – dal semplice al complesso per stimolare la
partecipazione degli alunni al processo di insegnamento-apprendimento;
insegnamento come animazione: la classe è vissuta come laboratorio linguistico, scientifico,
tecnologico, musicale, di lettura, di ricerca storica e geografica e come luogo di concreto
esercizio di vita democratica;
priorità alla ricerca (come mentalità), alla riflessione, al ragionamento;
stimolazione nel ragazzo dell’attenzione critica a ciò che fa e a come lo fa;
orientamento degli allievi attraverso comunicazioni sul metodo, conoscenza degli obiettivi,
informazioni sul percorso (verifiche, valutazione formativa, azioni di recupero, valutazione
finale);
lezione frontale alternata con quella dialogata che servirà ad inquadrare i temi e ad indicare
le varie coordinate di approfondimento e di ricerca;
ampio uso di schemi e mappe concettuali e cognitive;
cooperative learning;
utilizzo delle tecnologie multimediali e di lavagne interattive multimediali;
essenzialità dei contenuti per una didattica breve.
I LABORATORI
La via maestra all’apprendimento delle competenze è rappresentata dalla didattica laboratoriale
(es.modalità problem solving, ingagement...) che coinvolge gli alunni nel pensare - realizzare – valutare
attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri e che può essere attivata sia all’interno, sia
all’esterno della Scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. L’ acquisizione dei
saperi richiede un uso flessibile e polivalente degli spazi usuali della scuola, ma anche la disponibilità di
60
luoghi attrezzati che facilitino il processo di esplorazione e di ricerca: per le scienze, l’informatica, le lingue
comunitarie, le attività pittoriche, la produzione musicale, la motricità ecc…
1) Il laboratorio scientifico
La Scuola Sec I g. è dotata di un laboratorio scientifico con una strumentazione sufficiente a soddisfare
diverse esperienze pratiche. Gli alunni sono i protagonisti delle loro “scoperte” e vengono avviati ad una
conoscenza attiva di fenomeni fisici, chimici e biologici.
L'osservazione diretta, la percezione sensoriale, aiutano i discenti a costruire immagini reali della natura e
dei suoi fenomeni, favorendone la comprensione e suscitando domande, motivazioni ed interessi. Il
laboratorio offre quindi il contesto didattico che permette ai ragazzi di interagire attivamente con la realtà,
di osservare i fenomeni naturali e di elaborare schemi per analizzarli e descriverli. La problematizzazione e
la successiva risoluzione secondo il metodo scientifico è anche occasione di confronto, stimola le attività di
pensiero, promuove l'elaborazione attiva e personale delle conoscenze.
2) I laboratori linguistico - multimediali
Nell’Istituto sono presenti 4 laboratori di cui uno linguistico multimediale e tre informatici , attrezzati per la
didattica mediante le tecnologie dell'informazione e della comunicazione L’utilizzo dei computer permette
agli allievi di ampliare le acquisizioni con lo studio di materiale curricolare interattivo, di rafforzare le
competenze digitali e linguistiche già esistenti, di comprendere concetti più velocemente rispetto ai metodi
tradizionali, di disporre inoltre di opportunità innovative rispetto all’attività d’aula.
I laboratori sono gestiti mediante un apposito regolamento strutturato per utilizzare al meglio le strutture
disponibili; salvaguardare l’efficienza e la funzionalità della strumentazione, della documentazione tecnica a
disposizione e per garantire un efficace servizio.
3) Aule con la LIM
La LIM è uno strumento tecnologico che permette l’utilizzo di una didattica frontale innovativa, con approcci
formativi di tipo collaborativo e costruzionista, peer education e simulazioni di attività laboratoriali. Risulta
utile per gli alunni con problemi attentivi e di apprendimento. La modalità multimediale di presentazione e
di fruizione dei contenuti, la possibilità di interazione e di reiterazione del materiale presentato, la
possibilità di “manipolazione” di alcuni concetti astratti rappresentano facilitazioni importanti per gli
studenti che trovano difficoltà a concentrarsi o a decodificare i testi cartacei. Tale strumento favorisce
l’interazione e la partecipazione di tutti gli studenti perché hanno familiarità con il linguaggio delle immagini
e dei filmati e le lezioni interattive sono più coinvolgenti e permettono di comprendere più rapidamente.
CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI
PRODOTTI/ESITI
PROCESSI
VAL U TAZ I O N E
INTERNA
L i ve l l o S c u o l a
Va l ut a zi o n e d e gl i
ap pr e nd im en ti e d el
c om port am en to de g l i
s tu d en t i r i l e va ta ai
f in i d e ll a c er t if ic a zi o n e
de l l e c om pe te n ze ac q u is i t e
A u t o va l u t a z i o n e
d’istituto
R AV - P d M
VAL U TAZ I O N E
ESTERNA
L i ve l l o C e n t r a l e
Te s t ( I N VA L S I ) – P r o va
Nazionale
Standard di apprendimento
Monitoraggio
S t a n d a r d d i f u n zi o n a m e n t o
61
LA VALUTAZIONE INTERNA - Livello Scuola
La valutazione è un processo complesso e continuo, tappa fondamentale nella progettazione di un curricolo.
Essa tiene conto dell'evoluzione degli alunni, della situazione di partenza, dell'impegno in relazione alla
capacità, dei condizionamenti socio-ambientali e del grado di preparazione raggiunto dagli alunni in termini
di conoscenze, abilità e competenze. Una valutazione corretta e quindi formativa, però, oltre ad esaminare
l’impegno dell’alunno, deve tener conto anche del rapporto tra finalità, obiettivi, contenuti scelti e metodi
di insegnamento/apprendimento adottati dai docenti.
Il processo di valutazione risponde alla finalità di far conoscere:
Perchè si valuta?
Per rendere l’alunno consapevole del livello delle sue conoscenze/ablità nonché del comportamento
relativamente agli obiettivi prefissati.
Per certificare alle famiglie i livelli conseguiti dal proprio figlio.
Quando si valuta?
La valutazione prevede tre momenti fondamentali (Iniziale - Intermedio – Finale) che i docenti concordano
per “misurare” l’efficacia delle strategie adottate e adeguare le metodologie di insegnamento.
Come si valuta?
Attraverso la somministrazione di prove disciplinari finalizzate alla verifica degli apprendimenti e mediante
Prove di Verifica comuni per classi parallele, per garantire una misurazione delle competenze raggiunte da
alunni di classi dello stesso livello.
Le prove sono valutate con criteri condivisi collegialmente e rese il più possibile oggettive (Griglie di
valutazioni disciplinari).
VERIFICHE E VALUTAZIONE
A) Scuola dell’Infanzia
Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione viene intesa non come giudizio su ciò che il bambino sa fare, bensì
come valutazione del contesto educativo.
Si considera il contesto socio-culturale e l’ambiente fisico in cui si opera, ma soprattutto si valuta l’azione
educativa attraverso l’osservazione:
 iniziale-diagnostica, di conoscenza delle capacità, degli atteggiamenti, delle motivazioni con cui il
bambino accede alla Scuola dell’infanzia;
 in itinere-formativa, per adeguare ed individualizzare le proposte educative e i percorsi di
apprendimento alle risposte dei bambini;
 conclusiva, come verifica degli esiti formativi conseguiti dai bambini e come valutazione della
qualità dell’attività educativo-didattica;
 Si tratta dunque di una valutazione utilizzata per comprendere più che per misurare e giudicare.
B) Scuola Primaria
Il momento della valutazione riveste una grande valenza formativa all’interno dei processi di
apprendimento – insegnamento e li accompagna nel loro svolgersi.
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma
come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo; consente un
costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di personalizzare il
percorso formativo di ciascun alunno.
Nella Scuola Primaria la Valutazione Curricolare è attuata dai singoli docenti per le discipline di ambito di
competenza.
E’ di tipo formativo e di tipo sommativo perché si applica sia durante che al termine di moduli ed unità di
apprendimento, ma anche a cadenza bimestrale.
62
Si esplica attraverso l’osservazione del comportamento apprenditivo degli alunni, attraverso lezioni
interattive, prove oggettive grafiche e pratiche, interrogazioni orali e questionari scritti, prove individuali e
di gruppo.
La valutazione curricolare è attuata collegialmente dai team docenti dei moduli organizzativi per le classi di
pertinenza.
Viene comunicata alle famiglie attraverso la scheda di valutazione alla fine del primo quadrimestre ed al
termine dell’anno scolastico.
C) Scuola Secondaria di I grado
La Valutazione è un momento fondamentale del processo educativo-didattico e della programmazione;
viene formulata come verifica del conseguimento degli obiettivi formativi e didattici, come accertamento
dei livelli di crescita della persona ed è finalizzata a promuovere la capacità di autovalutazione e controllo
dei processi conoscitivi. Costituisce, inoltre, momento di verifica della didattica per i singoli docenti e, in
generale, per tutta l'attività della Scuola.
Gli insegnanti raccolgono in maniera sistematica e continuativa osservazioni, informazioni, dati sui processi
di apprendimento per poter introdurre quelle modificazioni o integrazioni che risultino opportune in
itinere.
Il Consiglio di classe procede alla verifica dell’andamento didattico disciplinare della classe e delle
conoscenze, competenze e abilità raggiunte da ogni singolo alunno (consigli mensili) in modo da poter
seguire dettagliatamente la situazione di apprendimento di ciascuno e poter operare in maniera tempestiva
con interventi di sostegno, oltre che predisporre strategie di recupero e di consolidamento. I dati delle
osservazioni sistematiche raccolti nel registro personale, contribuiscono ad attivare la valutazione formativa
e a supportare la valutazione sommativa. Gli Strumenti di verifica, oltre che le tradizionali interrogazioni e
compiti scritti in classe, sono i lavori svolti a casa, test, questionari, lavori di gruppo.
Per definire un quadro il più possibile obiettivo della situazione di partenza della classe, si ricorre alla
somministrazione di test d'ingresso e/o prove strutturate; inoltre, per gli alunni delle classi prime, nell'ottica
della continuità didattica, sono tenute in considerazione le indicazioni della scuola di provenienza (colloqui
con le insegnanti elementari), le notizie dedotte dalle schede di valutazione e le informazioni fornite dai
genitori.
La Valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati si basa su criteri di oggettività,
gradualità, continuità e partecipazione.
Per la Valutazione, le Indicazioni Nazionali affermano che agli insegnanti compete la responsabilità della
valutazione, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi
collegiali.
Anche per quest'adempimento il nostro Istituto ha provveduto alla preparazione di materiali idonei alle
diverse esigenze dell'azione valutativa (schede, modelli, griglie, ecc.), stabilendo, altresì, che la
documentazione e la produzione didattica degli alunni siano raccolte e conservate in apposite cartelle.
La Valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni. Concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle
potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al
miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo. Per assicurare omogeneità in seno alla
comunità scolastica, i Dipartimenti disciplinari curano l’elaborazione di griglie di valutazione nelle quali ogni
obiettivo (per i traguardi delle competenze) è declinato secondo descrittori che traducono il livello
raggiunto in voto (espresso in decimi).
Le prove di verifica siano esse orali, scritte o pratiche, oggettive o soggettive, strutturate o semistrutturate,
dovranno connotarsi come segue:
63

rappresentare un momento formativo connesso al processo di insegnamento-apprendimento e
dunque coerente, nelle richieste, nei contenuti e nelle modalità, rispetto all’argomento sviluppato e
rispetto al lavoro condotto con la classe e con i singoli alunni;
 esplicitare con chiarezza gli obiettivi della prova in termini di conoscenze/abilità/prestazioni da
rilevare;
 recare indicazione dei criteri di valutazione, secondo una corrispondenza prestabilita fra eventuali
punteggi e valutazione in decimi;
 essere calibrate e strutturate in modo che tutti gli alunni siano nella condizione di esprimere al
meglio i risultati del lavoro e dell’impegno profuse;
 essere programmate e comunicate con anticipo agli alunni, evitando che gli stessi siano sottoposti
nella stessa giornata scolastica a più verifiche disciplinari;
 essere discusse negli esiti e nell’andamento con la classe e con i singoli alunni, per incrementare il
senso di responsabilità degli stessi, accrescerne la motivazione personale, orientare i processi di
apprendimento, favorire concretamente la rimozione degli ostacoli e la valorizzazione dei successi,
avviare e sostenere l’esercizio sereno e finalizzato dell’autovalutazione;
 essere comunicate negli esiti alle famiglie degli alunni secondo una logica di trasparenza, correttezza
e collaborazione. Si ribadisce in questa sede che è opportuno oltre che doveroso, nelle occasioni di
incontro e colloquio con i genitori, documentare l’andamento dei processi di apprendimento
dell’alunno anche attraverso le prove e i documenti da questi prodotti nelle diverse attività didatticoeducative.
Gli strumenti predisposti per la valutazione degli alunni sono:
1) Registro di rilevazione mensile/bimestrale degli apprendimenti per ogni classe
2) Pagellino infraquadrimestrale (per la segnalazione delle eventuali difficoltà)
3) Documento di valutazione I quadrimestre
4) Griglia per la rilevazione esiti I quadrimestre - Statistica d’Istituto (autovalutazione)
5) Documento di valutazione II quadrimestre.
La validità dell’anno scolastico è determinata dalla frequenza richiesta dall’art. 11, comma 1, del D.L. 59 del
2004, e successive modificazioni. Le motivate deroghe in casi eccezionali, sono deliberate dal Collegio dei
docenti, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla
valutazione. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o
all’esame finale del ciclo.
La valutazione è espressa in voti numerici; l’insegnamento della Religione cattolica continua ad essere
valutato attraverso un giudizio sintetico del docente.
La valutazione periodica sommativa quadrimestrale e annuale sarà effettuata dal Consiglio di Classe
presieduto dal Dirigente Scolastico o dal suo delegato.
Nel caso in cui l’ammissione alle classi seconda e terza sia deliberata in presenza di carenze relativamente al
raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la Scuola inserisce una specifica nota nel documento
individuale di valutazione.
Per essere ammessi all’Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo, gli alunni devono conseguire una
votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, valutate con l’attribuzione
di un unico voto e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
Al termine del Primo Ciclo di studio viene compilata la Certificazione delle Competenze acquisite. I docenti
di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.
64
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al
termine del primo ciclo di istruzione; competenze che sono fondamentali per la crescita personale e per la
partecipazione sociale e che devono esser infatti certificate.
La definizione più recente di competenza è fornita nella proposta di Raccomandazione del Parlamento
europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006 all’interno del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli:
“comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in
situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte
in termini di responsabilità e di autonomia”. Con tale definizione si vuole superare l’ambiguità secondo cui
la “didattica per competenze” si pone come un’alternativa alla “didattica tradizionale” correndo il rischio di
ridurre i “saperi” disciplinari: “non ci può essere competenza in assenza di conoscenze e abilità” che, anzi,
ne costituiscono i prerequisiti essenziali.
Cambia, quindi, l’approccio con il discente e la scuola adegua, pertanto, i metodi di valutazione. La circolare
n. 3 del 13 febbraio 2015 a cui sono allegate le Linee guida, illustra il significato educativo, i riflessi sulla
qualità didattica, le prove ed i criteri di valutazione da utilizzare, che convergono in un documento di
certificazione delle competenze adottato in via sperimentale, al quale la nostra scuola si è attenuta.
La certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione si lega strettamente alle
Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo di istruzione, emanate con
DM 16-11-2012, n. 254. Essa non costituisce un mero e formale adempimento burocratico, ma acquista una
valenza educativa e descrive un profilo ampio dell’alunno, indicando in modo specifico e concreto le
“competenze acquisite” che possano sostenerlo nel proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta.
La certificazione delle competenze fa esplicito riferimento alle competenze chiave europee e di cittadinanza
e ne valorizza una visione interdisciplinare dell’insegnamento/apprendimento.
Essa assume nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° grado un’importante funzione educativa e
di attestazione delle competenze in fase di acquisizione.
Nella Scuola primaria gli insegnanti redigono il documento di certificazione delle competenze a
conclusione dello scrutino di quinta classe.
Nella Scuola secondaria di 1° grado, il medesimo viene stilato, in sede di scrutinio finale e consegnato alle
famiglie degli alunni che abbiano superato l’esame di stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. In
calce al documento è prevista l’indicazione del consiglio orientativo proposto dal Consiglio di classe,
espressa tenendo conto di quanto osservato rispetto alle caratteristiche degli alunni.
Il modello nazionale, per gli alunni con disabilità certificata, viene compilato per i soli ambiti di competenza
coerenti con gli obiettivi previsti dal Piano educativo individualizzato (PEI).
Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), dispensati dalle prove scritte in lingua
straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con DSA, esonerati
dall’insegnamento della lingua straniera, ai sensi del decreto ministeriale 12 luglio 2011, non viene
compilata la relativa sezione.
La scheda di certificazione adottata dall’Istituto, proposta a livello sperimentale nel corso dell’anno
scolastico 2014/2015 e in attesa di un modello nazionale definitivo, pur essendo coerente con il Profilo dello
studente al termine del primo ciclo di istruzione delineato nelle Indicazioni nazionali, è in fase di revisione
da parte dei Dipartimenti. Essa, infatti, mirerà in particolare a valutare le competenze sociali e trasversali
dell'alunno.
Al fine di tener conto delle diverse fasi evolutive dei discenti, il documento di certificazione sarà riproposto
in due versioni: uno per la Scuola Primaria e uno per la Secondaria di primo grado.
La certificazione delle competenze rappresenta:
per gli alunni e le loro famiglie
65


una descrizione dei livelli di acquisizione delle competenze
un insieme di elementi espliciti sulla base dei quali gli alunni stessi si possono orientare ed
effettuare scelte
per le Istituzioni scolastiche che certificano
 la descrizione di risultati coerenti con un quadro comune nazionale ed europeo nel rispetto
dell’autonomia
per le istituzioni scolastiche che accolgono l’alunno
 un elemento utile per un’efficace azione di accompagnamento dell’alunno in ingresso
66
4. SCELTE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO
Il PTOF contiene oltre al Piano di Miglioramento previsti dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80, anche tutte
le scelte di natura organizzativa funzionali alla sua realizzazione.
A tal riguardo occorre considerare i seguenti aspetti:
 Organizzazione degli aspetti didattici con l’utilizzo
dell’organico dell’autonomia;
 Articolazione degli Uffici e modalità di rapporto con
l’utenza;
 Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di


specifiche iniziative;
Piano di informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro (d. lgs. N. 81/08);
Piano di formazione del personale docente e ATA.
MODELLO ORGANIZZATIVO DELLA DIDATTICA
Tempo Pieno
Mod.orario 40 ore
Scuola Infanzia
8 sezioni
tot. alunni 190
Docenti: 22
Scuola Primaria
3 sezioni
tot. alunni 289
Docenti: 28
Scuola sec. I
grado
3 sezioni
tot. alunni 159
Docenti: 25
Tempo Normale
Mod. orario 30 ore
Tempo Prolungato
Mod. orario 36 ore
orario 8.05-16.05
mensa: 12.00 -13.00
5 gg/sett
/
/
Indirizzo
Musicale*
Mod. orario 33
ore
/
8.05-16.05
mensa: 12.00 -13.00
5 gg/sett
5 gg/sett
8.05-13.30
/
/
/
6 gg/sett
8.30 -13.30
6 gg/sett
8.30-13.30
mart/gio 15,30 -18.30
6 gg/sett
8.30 -13.30
3 ore/sett
15,30 - 18.30
*L’indirizzo musicale prevede l’avvio allo studio di alcuni strumenti: chitarra, violino, pianoforte, clarinetto.
La Scuola assicura lo svolgimento di attività inerenti ai Progetti di Potenziamento meglio specificati nel PdM
secondo i seguenti orari.
scuola sec di primo grado: ogni martedì dalle 15,30 alle 18,30 dal mese di febbraio al mese di giugno;
scuola primaria: ogni sabato dalle 9,00 alle 12,00 dal mese di febbraio al mese di giugno .
PNSD: LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEGLI APPRENDIMENTI
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana
per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale.
67
E’ un’azione fondamentale della Legge 107/2015 che persegue l’innovazione del sistema scolastico e le
opportunità dell’educazione digitale.
Il Piano è strutturato su quattro nuclei fondamentali: strumenti, competenze e contenuti,
formazione, accompagnamento.
Strumenti
Sono le condizioni che abilitano le opportunità della società dell’informazione e mettono le scuole nelle
condizioni di praticarle (accesso, qualità degli spazi e degli ambienti di apprendimento, identità digitale e
amministrazione digitale)
 accesso: favorire l’accesso e la connessione attraverso fibra ottica, connettività e cablaggio interno
delle scuole
 spazi e ambienti di apprendimento: coniugare la crescente disponibilità di tecnologie a competenze
abilitanti. Creare ambienti di apprendimento che facilitino apprendimenti attivi e laboratoriali e
sviluppare nuovi modelli di interazione didattica che utilizzino la tecnologia;
 amministrazione digitale: gestione dell’organizzazione scolastica e rafforzamento di servizi digitali
innovativi sul territorio;
 identità digitale: dare un profilo digitale ad ogni persona della Scuola.
Competenze e contenuti
Competenze degli studenti:
 Rafforzare le competenze relative alla comprensione e alla produzione di contenuti complessi e
articolati, anche all’interno dell’universo comunicativo digitale;
 Potenziare l’alfabetizzazione informativa e digitale;
 Valutare attentamente il ruolo dell’informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa,
basata sulle conoscenze e sull’informazione;
 Costruire rapporti tra creatività digitale, impresa e mondo del lavoro; introdurre al pensiero logico e
computazionale e familiarizzare con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche;
 Portare ad essere utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma anche produttori, creatori,
progettisti.
I docenti in questo processo sono facilitatori di percorsi didattici innovativi.
Formazione del personale
Il PNSD prevede la realizzazione di un percorso di formazione pluriennale centrato sull’innovazione
didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione di nuovi paradigmi
educativi e come mezzo per la progettazione operativa delle attività. L’obiettivo è quello di passare da una
scuola della trasmissione a quella dell’apprendimento.
Accompagnamento
L’azione di accompagnamento secondo il PNSD si attua attraverso la nomina di un Animatore Digitale in
ogni Istituto, la formazione interna, il coinvolgimento della comunità scolastica, la creazione di soluzioni
innovative.
Animatore Digitale
L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà il
compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal POF
triennale e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale.
Si tratta quindi di una figura di sistema e non di supporto tecnico finalizzata allo sviluppo di progettualità
legate ai seguenti ambiti:
1. Formazione interna
2. Coinvolgimento della comunità scolastica
68
3. Creazione di soluzioni innovative
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla Scuola sui temi del PNSD, attraverso
l’organizzazione e la coordinazione di laboratori formativi favorendo l’animazione e la partecipazione di
tutta la comunità scolastica alle attività formative.
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli
studenti nell’organizzazione di attività, anche strutturate, sui temi del PNSD
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa,
anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure (es. uso di particolari strumenti
per la didattica di cui la Scuola si è dotata, uso di software didattici, uso di applicazioni web per la didattica e
la professione).
L’ICS ha risposto in merito a tale esigenza, individuando il docente Animatore Digitale che, terminata la
propria formazione, proporrà gli interventi previsti a decorrere dal prossimo a.s. 2016/2017.
ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI
Il contesto in cui il mondo scolastico opera, da qualche anno registra cambiamenti che interessano gli attori
del quotidiano siano essi Docenti , Alunni , Genitori. La parola “dialogo”, quindi , si rende necessaria al fine
di costituire un rapporto basato sulla fiducia, nell’intento di raggiungere traguardi di efficienza ed efficacia.
In questo senso l’organizzazione, sempre perfettibile, vuol essere uno strumento su cui contare per il
raggiungimento di obiettivi derivanti dall’analisi delle criticità esistenti.
La Segreteria gestisce tutte le pratiche necessarie per l’amministrazione, per il personale e anche le relazioni
con il pubblico.
Orario funzionamento della segreteria: dal lunedì al sabato dalle 07.30 alle 14.00
Orario pomeridiano: il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Utenza esterna: è ammessa tutti i giorni dalle ore 10,30 alle ore 12.30 ed il giovedì dalle ore 14.30 alle ore
17.30
Orario del DSGA: è improntato alla massima flessibilità e di norma si articola su sei giorni.
Orario del DS: è improntato alla massima flessibilità e di norma si articola su sei giorni.
ULTIMI OBIETTIVI PERSEGUITI
 Posta elettronica certificata
 Dematerializzazione: già da alcuni anni viene utilizzato, da parte dei docenti, il registro personale
on-line. Si è avviata la cultura della dematerializzazione attraverso la sensibilizzazione dell’uso di
pratiche non più cartacee.
 Home banking per la verifica di saldi e movimenti dell’Istituto Cassiere.
 Ordinativo elettronico (OIL)
 Albo pretorio
 Scrutini on-line
 Riduzione costi delle spese di spedizione
OBIETTIVI DA PERSEGUIRE
 Home banking : per la verifica di saldi e movimenti e movimentazioni su c/c postale.
 Documenti di valutazione: in fase di strutturazione e di applicazione.
69
OBIETTIVI STRATEGICI
Gli obiettivi strategici sono:
 aumentare il numero degli accessi al sito della Scuola;
 diminuire le comunicazioni verso l’esterno per chiamata diretta, avvisi cartacei etc;
 diminuire le istanze interne ed esterne e le richieste di informazioni per presenza diretta o per
telefono/fax degli interessati;
 aumentare l’impiego della PEC per le istanze degli utenti;
 nelle comunicazioni interne, aumentare l’impiego di:
o cartelle condivise;
o posta elettronica;
 diminuire la quantità di documenti prodotti su supporto cartaceo;
 ridurre i tempi e i costi delle filiere amministrative e informative;
 aumentare il grado di soddisfazione degli utenti;
 innalzare il livello di prevenzione di comportamenti anomali.
RETI E CONVENZIONI ATTIVATE PER LA REALIZZAZIONE DI SPECIFICHE INIZIATIVE
La legge 107 favorisce la costituzione di reti di scuole per consentire a ciascuna istituzione scolastica di
progettare la propria offerta formativa ed assolvere ai nuovi compiti istituzionali dettati dalla legge stessa.
Attraverso la costituzione di reti e tramite i relativi accordi sarà possibile realizzare progetti ed iniziative
didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale. Un ruolo importante è affidato alle reti di
scuole per quanto riguarda i piani di formazione del personale scolastico.
La Scuola interagisce in termini di reciproca collaborazione, con soggetti pubblici (Comune) e privati
(Associazioni sul territorio) per la realizzazione di manifestazioni e progetti. Si avvale anche di collaborazioni
di agenzie ed associazioni esterne al territorio per l'espletamento di visite guidate e progetti di
arricchimento formativo, con ricaduta positiva. Accedere a reti per migliorare le pratiche didattico-educative
e condividere iniziative di formazione rappresenta uno degli obiettivi strategici da perseguire
nell’immediato.
ACCORDI DI RETE in atto:
 etwinning “s@lut, nous sommes heureux de vous connaître” – da febbraio 2016 ( piano Erasmus
Plus- potenziamento linguistico)
 Adesione al network “Repubblica@Scuola”- attivo dall’a.s. 2013-2014;
ACCORDI DI RETE da realizzare:
 Partecipazione a reti per migliorare le pratiche didattico-educative: da realizzare.
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE RELATIVO ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO (D. LGS. N.
81/08)
La scuola rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare, articolare ed approfondire la cultura della
sicurezza affinché nelle nuove generazioni il concetto venga radicato e diventi stile di vita.
Il Nostro Istituto ha realizzato molto sul versante della sicurezza dei dipendenti e degli studenti, attraverso
la costante applicazione della normativa.
Il Dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro, e tutte le figure preposte al Servizio di Prevenzione e
Protezione negli ambienti di lavoro, hanno sempre tenuto in grande considerazione il settore “sicurezza”,
con interventi ad hoc sia sul piano strutturale che su quello della formazione del personale.
In questi anni, infatti, la Scuola ha concretizzato il forte impegno in ambito di sicurezza, attraverso varie
iniziative: corsi di formazione, prove di evacuazione, elaborazione e aggiornamento del DVR (Documento di
Valutazione Rischi), individuazione di figure preposte al servizio di prevenzione e protezione.
70
Numerosi e costanti sono stati i rapporti con Enti e Ass.ni Locali: Comune, Protezione Civile, Vigili Urbani,
Servizio Pronto Soccorso, in un’ottica di complementarietà degli interventi finalizzati alla salvaguardia
dell’incolumità individuale e collettiva.
Alla luce della politica di sicurezza attuata da tempo nel nostro Istituto, e dell’importanza ad essa attribuita,
si proseguirà nell’intento di garantire tutto quanto necessario alla tutela delle persone e dei luoghi.
OBBLIGHI FORMATIVI
Incaricati
Lavoratore
Preposto
RLS
Dirigente
Addetti antincendio
Addetti primo soccorso
Formazione
base
4 ore + 8 ore *
8 ore *
32 ore
16 ore *
8 ore
12 ore
di
* E’ consentita la formazione a distanza.
71
Aggiornament
o
6 ore *
6 ore *
8 ore
6 ore *
5 ore
4 ore
Periodicità
–
agg.
5 anni
5 anni
1 anno
5 anno
3 anni (indicativo)
3 anni (indicativo)
FUNZIONIGRAMMA FIGURE SENSIBILI D.L. 81/08
Addetti e Rappresentanti D.Lg. 81/08 e succ. modif. – a.s. 2015/16
PLESSO SCUOLA INFANZIA
DATORE DI LAVORO: D.S. Prof.ssa Isabella Miccolis
A.S.P.P.
R.L.S.
A.P.S.
= Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione Ins.te Marianna Del Vecchio
= Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Rosaria Casanova
= Addetti al Primo Soccorso
Ins.te Giovanna Petrosino
Ins.te Maria Lillo (sostituto)
Ins.te Chiara Dell’Acqua
Ins.te Domenica Colucci (sostituto)
= Addetti all’attuazione e misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione
Ins.te Ilaria Noviello
Ins.te Maria Gassi (sostituto)
Ins.te Teresa Servidio
Ins.te Angela Laricchia (sostituto)
A.A.M.P.I.
INCARICO

Responsabile Servizio Prevenzione e
Protezione
2

ASPP
3

4
1
Rappr. dei Lavoratori per la Sicurezza
Ins.te Del Vecchio
Ins.te Casanova

Ordine di Evacuazione

Sig.ra Labanca

Sig.ra Triggiani

Addetto alle Operazioni di Evacuazione:



Sig.ra Triggiani
Sig.ra Labanca
Sig.ra Triggiani



Ins.te Dell’Acqua
Ins.te Solone
Sig.ra Labanca



Ins.ti Noviello-Gassi
Ins.ti Noviello-Gassi
Ins.ti Noviello-Gassi



Ins.ti Servidio-Laricchia
Ins.ti Servidio-Laricchia
Ins.ti Servidio-Laricchia



Sig.ra Labanca
Sig.ra Labanca
Sig.ra Triggiani



Ins.te Dell’Acqua
Ins.te Noviello
Ins.te Gassi M

Chiamate di soccorso

-
7
8
9
10
11
SOSTITUTI


5
6
NOMINATIVI
 SILEA
(nomina esterna)
Interruzione erogazione:
Gas
-
Energia Elettrica
-
Energia Elettrica impianto termico

Addetto alla apertura porte e cancelli sulla
via ed interruzione del traffico:
-
uscita ingresso
-
uscita cancello esterno

Controllo quotidiano della praticabilità
delle vie di uscita

Ins.te Servidio 

Attivazione e Controllo Periodico di
Estintori e/o Idranti

Ins.te Noviello

Ins.te Gassi M

Addetto Primo soccorso


Ins.te Petrosino
Ins.te Dell’Acqua


Ins.te Lillo
Ins.te Colucci
72
Ins.te Laricchia
DATORE DI LAVORO: D.S. Prof.ssa Isabella Miccolis
PLESSO SCUOLA PRIMARIA
A.S.P.P.
= Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione
Ins.te Marianna Del Vecchio
R.L.S.
= Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Rosaria Casanova
A.P.S.
= Addetto al Primo Soccorso
Ins.te Angela De Sario
Ins.te Francesca Corrado (sostituto)
Ins.te Pietro Bellizzi
Ins.te Miriam Ramunni (sostituto)
A.A.M.P.I.
= Addetto all’attuazione e misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione
Piano terra :
Sig.ra Anna Maria Dentamaro
Ins.te Maria A. Novielli (sostituto)
Ins.te Stella Lanera
Ins.te Annalisa Panessa (sostituto)
Primo Piano : Sig.ra Costantina Masciopinto
Ins.te Cinzia Petrelli (sostituto)
Ins.te Roberta Schiavoni
Ins.te Ernesta Iaffaldano (sostituto)
1
INCARICO
 Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione



ASPP
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Ordine di Evacuazione

-
Addetto alle Operazioni di Evacuazione:
piano terra
5
-
primo piano
6

Chiamate di soccorso
 Interruzione erogazione:
-
Gas
-
Energia Elettrica

Energia Elettrica impianto termico
Addetto alla apertura porte e cancelli sulla via
ed interruzione del traffico:
2
3
4
7
8
9
10
11
NOMINATIVI
 SILEA
(nomina esterna)
 Ins.te Del Vecchio


Ins.te Casanova
Sig.ra Dentamaro

Ins.te Novielli
 Sig.ra Dentamaro
 Ins.te Lanera
 Sig.ra Masciopinto
 Ins.te Schiavoni




Ins.te
Ins.te
Ins.te
Ins.te
 Sig.ra Dentamaro
 Sig.ra Masciopinto
 Sig.ra Dentamaro
 Sig.ra Dentamaro
 Sig.ra Dentamaro
 Sig.ra Masciopinto
Sig.ra Masciopinto
 Sig.ra Masciopinto
 Sig.ra Dentamaro
 Sig.ra Masciopinto
-
Uscita piano terra
-
-
Primo piano
 Controllo quotidiano della praticabilità delle
vie di uscita:
 Sig.ra Dentamaro
 Sig.ra Masciopinto
piano terra
-
primo piano


Attivazione e Controllo Periodico di Estintori

e/o Idranti

Addetto primo soccorso

73
SOSTITUTI
Novielli
Panessa
Petrelli
Iaffaldano
 Ins.te Novielli
 Ins.te Petrelli
 Ins.te Novielli
 Ins.te Petrelli
Ins.te Lanera
 Ins.te Panessa
Ins.te De Sario
Ins.te Bellizzi
 Ins.te Corrado
 Ins.te Ramunni
PLESSO SEDE DI PRESIDENZA
DATORE DI LAVORO: D.S. Prof.ssa Isabella Miccolis
A.S.P.P. = Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione
Prof. Raffaele Carofiglio
R.L.S. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Ins.te Rosaria Casanova
A.P.S. = Addetto al Primo Soccorso
Sig.ra Filomena Ferrante
Sig.ra Marisa Losacco (sostituto)
A.A.M.P.I. = Addetto all’attuazione e misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione
Piano terra-ingresso: Sig.ra Marisa Losacco
Ins.te Francesca Di Turi (sostituto)
Primo Piano corr. A: Ins.te Giovanna Difino
Ins.te Maria Fanelli (sostituto)
Primo Piano corr. B-C:Ins.te Giuseppina Lorusso
Sig.ra Donatella Rota (sostituto)
2

ASPP
NOMINATIVI
 SILEA
(nomina esterna)
 Prof. Carofiglio
3

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Ins.te Casanova
4

Ordine di Evacuazione

D.S. Isabella Miccolis

D.S.G.A. Tangari



Sig.ra Losacco
Ins.te Difino 
Ins.te Lorusso 
Sig.ra Ferrante
Ins.te Fanelli
Sig.ra Rota
1

INCARICO
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione

5
6
7
8
9
10
11
Addetto alle Operazioni di Evacuazione:
piano terra-ingresso
-
primo piano corr. A
-
primo piano corr. B-C

Chiamate di soccorso

Interruzione erogazione:
-
Gas
-
Energia Elettrica

Energia Elettrica impianto termico
Addetto alla apertura porte e cancelli sulle vie ed
interruzione del traffico:
-
Uscita piano terra lato segreteria
-
Primo piano segreteria

Controllo quotidiano della praticabilità delle vie di
uscita:
-
piano terra
-
primo piano
 Sig.ra Didonna

Sig.ra Macina



Sig.ra Losacco
Sig.ra Losacco
Sig.ra Losacco



Sig.ra Ferrante
Sig.ra Ferrante
Sig.ra Ferrante


Sig.ra Losacco
Sig.ra Ferrante


Sig.ra Ferrante
Sig.ra Losacco


Sig.ra Ferrante
Sig.ra Losacco


Sig.ra Losacco
Sig.ra Ferrante

Sig.ra Didonna

Attivazione e Controllo Periodico di Estintori e/o
Idranti

Sig.ra Macina

Addetto primo soccorso

Sig.ra Ferrante
74
SOSTITUTI
Sig.ra Losacco
PLESSO SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
DATORE DI LAVORO: D.S. Prof.ssa Isabella Miccolis
A.S.P.P. = Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione Prof. Raffaele Carofiglio
R.L.S. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Ins.te Rosaria Casanova
A.P.S. = Addetto al Primo Soccorso
Piano primo mattino :
Prof. Giuseppe Mazzarano
Sig.ra Francesca Sanalitro (sostituto)
Piano terra mattino :
Prof.ssa Antonella Fantasia
Prof.ssa Rosa Tagarelli (sostituto)
Piano terra pomeriggio: Prof. Antonio Cirillo
Sig.ra Chiara Montrone (sostituto)
A.A.M.P.I. = Addetto all’attuazione e misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione
Piano terra pomeriggio : Prof. Ottolino Vito
Prof. Nicola Puntillo (sostituto)
Piano terra mattino :
Prof. Francesco Vergine
Prof.ssa Chiara Robles (sostituto)
Primo Piano :
Prof.ssa Annarita De Felice
Sig.ra Francesca Sanalitro (sostituto)
Prof.ssa Madia Colella
Prof.ssa Carmen Battista (sostituto)
INCARICO
1
2

Responsabile Servizio Prevenzione e
Protezione
NOMINATIVI
 SILEA
(nomina esterna)

ASPP

Prof. Carofiglio
Ins.te Casanova
Prof.ssa Ciavarella
3

Rappr. dei Lavoratori per la sicurezza

4

Ordine di Evacuazione


Addetto alle Operazioni di Evacuazione:

piano terra – ingresso
-
primo piano – corridoio

Chiamate di soccorso

Sig.ra Montrone



Sig.ra
Sig.ra
Sig.ra
Montrone
Montrone
Montrone



Sig.ra
Sig.ra
Sig.ra
Sanalitro
Sanalitro
Sanalitro
Sig.ra
Sig.ra
Sig.
Montrone
Sanalitro
Massari



Sig.ra
Sig.ra
Sig.ra
Sanalitro
Massari
Sanalitro


Sig.ra
Sig.ra
Massari
Sanalitro
Montrone

8
-
Energia Elettrica

Energia Elettrica impianto termico
Addetto alla apertura porte e cancelli sulla

via ed interruzione del traffico:

uscita principale piano terra

uscita emergenza piano terra
uscita emergenza primo piano

Controllo quotidiano della praticabilità
delle vie di uscita:

-
10
11
12
Interruzione erogazione:
Gas
-
-
9
Prof.ssa Battista
Prof. Puntillo
Prof.ssa Robles C.
 Sig.ra Sanalitro
 Prof.ssa Battista
 Sig.ra Sanalitro
5
7

Prof. Ottolino
 Prof. Vergine
 Prof.ssa De Felice
 Prof.ssa Colella
-
6
SOSTITUTI
-
piano terra
-
primo piano

Sig.ra
Sig.
Montrone
Massari


Attivazione e Controllo Periodico di
Estintori e/o Idranti

Sig.ra Sanalitro

Sig.ra

Addetto Primo soccorso



Prof.
Mazzarano
Prof.
Cirillo
Prof.ssa Fantasia



Sig.ra
Sanalitro
Sig.ra
Montrone
Prof.ssa Tagarelli

Addetto al Controllo Operazioni di
Evacuazione Palestra

Sig.

Sig.ra
75
Massari
Montrone
SCUOLA SICURA: INIZIATIVE DI FORMAZIONE
I Consigli di Classe e/o il docente responsabile della formazione/informazione degli alunni sono tenuti a
programmare in tutte le classi attività di educazione alla sicurezza con le seguenti finalità:
 informare gli alunni sulle procedure di emergenza e sul piano di evacuazione dell’Istituto;
 fornire occasioni di discussione, analisi, ricerca, rielaborazione all’interno delle classi;
 acquisire e diffondere la cultura della sicurezza.
I docenti devono illustrare le norme di sicurezza, le vie di fuga e il punto di raccolta previsti dall’attuale piano
di evacuazione mentre i ruoli di ciascun studente rimarranno quelli stabiliti per la classe.
Il percorso di formazione/informazione deve comprendere i seguenti argomenti, svolti per un minimo di
4/6 ore per anno scolastico:
1
Informazione sulla normativa vigente
2
Informazione sull’esposizione dei rischi durante le varie attività scolastiche con particolare
riferimento agli ambienti a maggior rischio (palestra e laboratori)
3
Misure di prevenzione/protezione
4
Comportamenti corretti come fattori di sicurezza nelle varie situazioni
5
Il piano di emergenza e le procedure
6
Esercitazioni pratiche di emergenza in caso di emergenza incendio, terremoto, ecc. e in caso di
evacuazione dell’edificio
7
Informazione su Pronto soccorso.
Il nostro Istituto, promuove la conoscenza delle tecniche di primo soccorso. in ottemperanza alle direttive
relative al comma 10 della legge 107 che recita: “Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado sono
realizzate, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e,
comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli
studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell'autonomia
scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale «118» del Servizio sanitario
nazionale e con il contributo delle realtà del territorio”.
La Scuola ha aderito al progetto di primo soccorso proposto dai volontari/soccorritori dell’ANPAS
(Associazione nazionale pubbliche assistenze) del comune di Cellamare. Il progetto ha l’intento di
promuovere negli alunni la cultura del primo soccorso attraverso interventi di formazione e informazione
su pratiche come BLS, massaggio cardiaco,...Al termine del percorso ci sarà una manifestazione conclusiva
che coinvolgerà tutta la cittadinanza.
Formazione del personale per utilizzo defibrillatori
Il Comune di Cellamare ha fornito all’Istituto un defibrillatore che è stato ubicato nella palestra della Scuola
secondaria. Due docenti dell’Istituto hanno partecipato al corso formativo BLSD ( Basic Life Support And
Defibrillation), conseguendo l’abilitazione all’uso del defibrillatore per “la rianimazione cardiopolmonare di
base e la defibrillazione precoce in età adulta per la Comunità”, in data 3/10/2015 presso il CdF AIRO
GRAVINA 01.
PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
PIANO FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE
La legge 107/2015, al comma 124 stabilisce che la formazione docente è obbligatoria, permanente e
strutturale.
La progettazione delle azioni formative per il personale in servizio deve essere di ampio respiro, ma scandita
anno per anno in azioni perseguibili e rendicontabili come meglio innanzi esplicitato (vedi sez.n.3, azione
n.4).
76
PIANO FORMAZIONE PERSONALE ATA
La formazione del personale ATA si conferma ormai da tempo come una delle leve strategiche per garantire
elevati standard qualitativi all’interno di tutti i sistemi scolastici. Pertanto, si è ritenuto dover rilevare i
bisogni formativi di tutto il Personale ATA, da cui sono emerse alcune esigenze di seguito indicate:
Collaboratori Scolastici
 Attività di primo soccorso e Sicurezza.
 Attività di sostegno/assistenza agli alunni
diversamente abili.
 CCNL: diritti e doveri.
Personale Assistente Amministrativo
 Il CAD: obblighi normativi nelle Istituzioni
Scolastiche.
 Legge 107: riflessi di carattere gestionale e
amministrativo.
Il nostro Istituto, prevede di attivarsi per organizzare, promuovere e favorire iniziative di aggiornamento e
formazione in relazione a quanto indicato.
77
5. MONITORAGGIO DEL PIANO TRIENNALE
Il Piano necessita costantemente di una verifica delle azioni programmate sia in merito alle scelte
didattiche che a quelle organizzative. Pertanto la Scuola mette in atto attività di monitoraggio del
Piano, al fine di valutare eventuali correttivi da apportare per il
raggiungimento delle priorità triennali. nell’ottica di un’efficace ed efficiente
utilizzo delle risorse professionali e delle azioni intraprese.
ll nostro Istituto ha avviato e continuerà a sviluppare negli anni un processo di
autovalutazione finalizzato alla definizione di azioni di miglioramento
continuo, coinvolgendo l’intera collegialità scolastica in un contesto di ricerca
improntato al dialogo costruttivo.
I protagonisti delle azioni di monitoraggio e di valutazione sono:
 le funzioni strumentali, attraverso le relazioni corredate di dati e informazioni relativi agli esiti;
 i docenti, gli alunni, i genitori, il personale ATA, mediante questionari sulle scelte organizzative,
gestionali e didattiche;
 Dirigente Scolastico, Collegio dei Docenti e Consiglio d’Istituto con la valutazione dell’efficacia
delle azioni formative proposte e la previsione delle azioni di miglioramento;
 Gruppo di autovalutazione, tramite l’individuazione di procedure e strumenti per un’efficace
autovalutazione d’istituto .
Esso è composto da:
1. Dirigente Scolastico, Prof.ssa I. Miccolis, presidente del
1. CIAVARELLA GIOVANNA
2. PINTO DANIELA
3. PETROSINO GIOVANNA
4. DE ORSI LUCIA
5. BATTISTA CARMEN
6. RAMUNNI MIRIAM
7. STEFANO ANTONIA
8. CASANOVA ROSARIA
9. CORRADO FRANCESCA
10. FANTASIA ANTONELLA
11. DEL VECCHIO MARIANNA.
E svolge i seguenti compiti:
o Revisionare il modello di valutazione della scuola basato su criteri condivisi, trasparenti, efficaci e
basati su indicatori ricavati da molteplici prospettive di osservazione e diffondere la cultura della
valutazione esterna e della rendicontazione finalizzata al miglioramento del servizio;
o Coordinare la raccolta dei materiali progettuali per una comunicazione e trasferibilità interna ed
esterna;
o Coadiuvare l’azione per Autoanalisi d’Istituto (aree di valutazione- indicatori di qualità);
o Revisionare e rielaborare il RAV, elaborare il Piano di Miglioramento e verificare le azioni di
miglioramento implementate;
o Curare i rapporti con l’INVALSI e coadiuvare la gestione dei test INVALSI per le classi della Scuola
primaria e secondaria, anche in riferimento agli esami di stato.
Risulta evidente come il procedimento di valutazione non si concluda con la formulazione di un giudizio
o con l'attribuzione di un punteggio o con il rilascio di una certificazione: la valutazione in tutte le sue
fasi deve piuttosto diventare un modus operandi che mira a sostenere la Scuola in un processo di
miglioramento continuo.
78
L'intero procedimento di valutazione, infatti, darà luogo ad un insieme di interventi organizzativi,
gestionali, didattici e professionali che, se attivati in modo convinto e consapevole, possono potenziare
la capacità di autogoverno della nostra Scuola, consolidandone l'identità e l'autonomia,
responsabilizzando tutta la comunità scolastica nel raggiungimento degli obiettivi individuati.
VERIFICA DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLE PRIORITÀ FISSATE NEL PDM
In vista delle priorità triennali, l’Istituto attiva iniziative di monitoraggio dei processi, in itinere, riferito
allo stato di avanzamento del Piano e a conclusione di ciascun anno scolastico.
Nell’operare in tal senso si verificherà se le azioni previste dalla Scuola si stiano svolgendo in modo
efficace e se il bilancio annuale abbia dato esito positivo in termini di risultati scolastici degli studenti e
di risultati a distanza.
Considerate le priorità fissate per il triennio in corso e le conseguenti azioni dettagliatamente
programmate per l’anno scolastico 2015/2016, il Piano prevede criteri, indicatori, tempi e strumenti di
rilevazione periodica e finale sostanzialmente riferibili:
o (in itinere) al rispetto della tempistica, al coinvolgimento della comunità scolastica nel processo di
innovazione e miglioramento;
o (a conclusione dell’anno 2015/2016) all’innalzamento dell’acquisizione di competenze da parte
degli alunni in seguito alla progettualità posta in essere.
Tanto per il monitoraggio dei processi quanto per il monitoraggio degli esiti, sono previsti nel PdM
valutazioni in merito al raggiungimento dell’obiettivo e indicazioni per la revisione, la correzione e/o lo
sviluppo dell’azione promossa. Sulla base dei riscontri potranno essere utilizzate iniziative non previste
inizialmente, ma ritenute indispensabili.
VERIFICA DELL’EFFICACIA DEI PROGETTI ANNUALI DI AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO CURRICOLARE
Per il monitoraggio delle attività di ampliamento/arricchimento si somministreranno questionari che
prevedono i seguenti campi di rilevazione:
 grado di partecipazione dell’utenza alle iniziative proposte;
 grado di coinvolgimento dell’alunno rispetto alle metodologie utilizzate;
 ricaduta didattica delle attività in termini di progressi effettivamente registrati nella
formazione/preparazione degli alunni.
A conclusione dell’anno scolastico gli esiti saranno raccolti e tabulati per essere riferiti e discussi nelle
sedi collegiali e, dunque, per rappresentare un’ ulteriore base di partenza per le programmazioni a
venire.
UTILIZZO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA IN TERMINI DI EFFICIENZA (ORGANICO dell’AUTONOMIA)
Il monitoraggio dell’utilizzo dell’organico dell’autonomia nell’anno di riferimento sarà condotto attraverso
rilevazioni e raccolta di dati e materiali riferibili ai seguenti ambiti di rilevazione:
 qualità del modello organizzativo realizzato (attivazione di gruppi di lavoro, produttività,
distribuzione dei carichi di lavoro, efficienza organizzativa,…);
 qualità del modello didattico realizzato (arricchimento dell’offerta formativa, risposta ai bisogni
emergenti nelle classi,…);
 rapporto tra risultati conseguiti e risorse impiegate.
Al termine dell’anno scolastico, gli esiti del monitoraggio saranno oggetto di discussione collegiale e
forniranno l’input per la pianificazione successiva.
79
CELLAMARE, 28 gennaio 2016
Il DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Isabella Miccolis
(Firma autografata ai sensi del D.LGS 39/1993 ART.3 C.2)
FUNZIONE STRUMENTALE PTOF
Prof.ssa Lucia De Orsi
ALLA REDAZIONE DEL PTOF HANNO CONTRIDUITO :
LE DOCENTI
Ciavarella Giovanna
Pinto Daniela
Battista Carmen
Stefano Antonia
Fantasia Antonella
Corrado Francesca
Del Vecchio Marianna
IL DSGA
Tangari Pasquale
L’ A.A.
Dionna Teresa
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Elaborato dal Collegio dei docenti e approvato nella seduta del 15 gennaio 2016
sulla base dell’Atto di Indirizzo della Dirigente Prot. N° 3664/A22 del 14 - settembre - 2015
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 28/01/2016
Albo Pretorio Prot. N°408/A22 del 29/01/2016
Allegati:
All.1 Patto di corresponsabilità
All. 2 Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico
All. 3 Piano di Miglioramento (parte integrante del PTOF)
80
Tel./Fax 0804656969 E mail: [email protected]
ALL.1
DIRITTI E DOVERI DI ALUNNI, DOCENTI E GENITORI
Il patto di corresponsabilità
Costituisce
Una dichiarazione
esplicita e condivisa
di diritti e doveri
nel rapporto tra
Istituzione Scolastica
autonoma,
studenti e
famiglie
Coinvolge
Impegna
Consigli di Classe
Insegnanti
Genitori
Alunni
Enti esterni che
collaborano con la scuola
L’Istituzione Scolastica
Gli alunni
I genitori
I
TERMINI DEL PATTO DI CORRESPONSABILITA’
L’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
SI
IMPEGNA
NEI
CONFRONTI
DEGLI
ALUNNI
E
DELLE
FAMIGLIE A:
al fine di garantire
FORMAZIONE
COMUNICAZIONE
ORGANIZZAZIONE
CODICE DI COMPORTAMENTO
creare un ambiente educativo sereno e rassicurante;
rispettare i principi e le finalità generali dichiarati nel POF;
favorire l’accettazione dell’ ”altro” e la solidarietà;
raggiungere gli standard formativi e le competenze previste;
adottare iniziative utili allo sviluppo della persona umana e al
successo formativo;
assicurare la realizzazione di iniziative di recupero, di sostegno
e di potenziamento;
adottare interventi utili a prevenire il fenomeno della dispersione
e dell’abbandono
garantire a studenti e famiglie trasparenza e informazione
riguardo a:
 offerta formativa, percorso degli studi, progetti, iniziative;
 tempi, modi, criteri di valutazione;
 modalità e criteri per un efficace rapporto scuola/famiglia;
 regolamenti di istituto e organizzazione della vita
scolastica;
 attività e delibere del Consiglio d’Istituto;
 orari delle attività didattiche e dei servizi amministrativi;
 norme di sicurezza;
 informativa sul diritto alla riservatezza
assicurare una organizzazione dei servizi efficiente e
funzionale;
assicurare spazi ben visibili adibiti all’informazione, in
particolare per
 albo di istituto
 orario scolastico
 organigramma degli organi collegiali
assumere un comportamento responsabile, imparziale, sempre
rispettoso verso tutti i soggetti, improntato ai principi di
collaborazione e professionalità, per favorire un rapporto di
fiducia e un atteggiamento di partecipazione
II
SI IMPEGNANO A:
sostenere l’azione educativa della scuola
con spirito collaborativo e propositivo;
I GENITORI
seguire i figli costantemente affinché
l’impegno scolastico non venga
trascurato;
rispettare l’orario d’entrata e d’uscita;
garantire la frequenza assidua alle lezioni;
controllare quotidianamente il materiale
scolastico necessario;
per una proficua collaborazione scuola/famiglia
in presenza di difficoltà e problemi,
prendere immediati contatti con il
coordinatore o con i singoli insegnanti o
con la presidenza, per coordinare un
comportamento comune;
partecipare agli incontri periodici
scuola/famiglia;
esprimere pareri e proposte attraverso gli
organismi partecipativi e rappresentativi
(Consiglio d’Istituto, Consigli di Classe);
garantire il diritto alla riservatezza;
risarcire i danni arrecati dai propri figli ai
sussidi didattici, alle strutture, ai
macchinari;
condividere le disposizioni dettate dal
Regolamento d’Istituto affisso all’albo
della scuola.
……………………………………………………………………………………………………………...................…………………….……...
Sottoscrizione dell’impegno
La scuola chiede ai genitori e allo studente di sottoscrivere il presente patto educativo di corresponsabilità al fine di
rendere effettiva la piena partecipazione.
I
genitori
assumono
l’impegno
di
rispondere
direttamente
dell’operato
del
proprio
figlio_______________________________________ quando lo stesso violi i doveri sopra indicati.
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto, è consapevole che:
1. le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
2. nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del
danno (art.4 comma 5 D.P.R. 249/98 come modificato dal D.P.R. 235/07);
3. il regolamento d’Istituto (www.istitutoronchi.it) disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e
d’impugnazione delle stesse.
PER L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
( Prof..ssa Isabella MICCOLIS)
___________________________
Cellamare, lì _________________
IL GENITORE
___________________
LO/A STUDENTE/SSA
____________________
ALL.2
Comune di Cellamare
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Nicola RONCHI
Piazza Risorgimento , n.c. Cellamare (BA)
Tel./Fax 0804656969
E mail: [email protected] - www.istitutoronchi.it
c.m.. BAIC804003
c.f. 93249440723
Prot. n. 3664/A22
Cellamare, 14/09/2015
- Al Collegio dei Docenti
- Al Personale A.T.A
- SITO
- ATTI
- ALBO
ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE
VISTO
VISTO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTA
VISTA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
il D.P.R. n.297/94 ;
il D.P.R. n. 275/99;
il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89;
gli artt. 26- 27- 28 - 29 del CCNL Comparto Scuola ;
l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;
la Legge n. 107/2015;
la delibera n. 4 del Collegio dei Docenti del 29/06/2015 di predisposizione del Piano Annuale
per l’a.s 2015/16
d’Inclusione
TENUTO CONTO
1. delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;
2. degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti
anni scolastici ;
3. delle risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione
(RAV);
PREMESSO CHE
- la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla L. n. 107/2015;
- l’obiettivo del documento è fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili,
sugli obiettivi strategici da perseguire, sulle priorità, sugli elementi caratterizzanti l’identità dell’Istituzione
scolastica, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli
adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;
-il Collegio Docente elabora il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F) ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n° 275/99 e
della L- n° 107/2015 che introduce il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), sulla base delle linee
di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico;
EMANA
il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti
Il PTOF, documento con cui l’Istituzione scolastica dichiara all’esterno la propria identità, dovrà contenere il curricolo,
le attività, l’organizzazione, l’impostazione metodologico-didattica, l’utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse
umane, con cui si intendono realizzare gli obiettivi da perseguire. Il coinvolgimento e la collaborazione delle risorse
umane di cui dispone l’Istituto, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la partecipazione
attiva e costante, la trasparenza, la messa in atto di un modello operativo improntato al miglioramento continuo,
chiamano in causa tutti, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari; essi
sono elementi indispensabili alla costruzione e implementazione di un Piano che non sia solo adempimento
burocratico, ma reale strumento di lavoro, in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali, di dare senso ed
indicazioni chiare ai singoli e all’Istituzione nel suo complesso.
Il Collegio Docenti, pertanto, è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 20162017.
Al fine dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti
indicazioni:
• L’elaborazione del PTOF dovrà tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV
per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.
• L’Offerta Formativa dovrà articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle Indicazioni
Nazionali, ma anche della visione e missione condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del
patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della
nostra Scuola.
Si ritiene necessario, pertanto:
- rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’Istituto verticale, caratterizzante l’identità dell’Istituto;
- dedicare ampio spazio ai processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio
(curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo
d’istituto), potenziando il ruolo dei dipartimenti;- strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle
Indicazioni Nazionali ed ai livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente
nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione.
-superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da
contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di
cittadinanza europea;
- monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce
di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);
-implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione e/o correzione;
-innalzare sempre più il livello dell’offerta formativa;
- integrare le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;
- migliorare il sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il personale, gli alunni e le
famiglie rispetto agli obiettivi perseguiti, alle modalità di gestione, ai risultati conseguiti;
- promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno
dell’Istituzione;
- generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
- migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
- migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
- sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico didattica;
- implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
- accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti;
- operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
L’offerta formativa sarà monitorata e rivista annualmente sulla base delle esigenze sopravvenute nel territorio.
2
Il Piano dovrà pertanto includere:
- l'offerta formativa;
- il curricolo verticale;
- le attività progettuali;
- i regolamenti e quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a alla lettera s, nonché le
iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di primo soccorso (Legge
n. 107/15 comma 16); le attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15
comma 12);
-la definizione delle risorse occorrenti;
- l’attuazione dei principi di pari opportunità e della lotta alla violenza di genere e alle discriminazioni;
- i percorsi formativi e le iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei
talenti (Legge n. 107/15 comma 29);
- le azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri;
- le azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale;
- la descrizione dei rapporti con il territorio.
Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:
- gli indirizzi del Dirigente Scolastico e le priorità del RAV;
- il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa, (comma2);
- il fabbisogno di ATA (comma3);
- il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali;
- il Piano di miglioramento (riferito al RAV);
- la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
L’atto di indirizzo fa espresso riferimento ai commi della legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano
dell'Offerta Formativa Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili.
Il PTOF dovrà essere predisposto entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento. Il
predetto piano dovrà contenere anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e
amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta
per le istituzioni scolastiche. Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.
Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi
cambiamenti normativi, si avvisa sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Consapevole
dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e della responsabilità con cui il personale
docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva
collaborazione ed auspica che si possa lavorare insieme per il miglioramento della nostra Scuola.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Isabella Miccolis
(FIRMA AUTOGRAFA AI SENSI DEL D.LGS 39/1993 ART.3 C.2)
3
ALL. 3
Comune di Cellamare
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“NICOLA RONCHI”
PIANO
DI
MIGLIORAMENTO
2015 – 2018
Piazza Risorgimento , n.c. Cellamare (BA)
Tel./Fax 0804656969
E mail: [email protected] - www.istitutoronchi.it
PIANO DI MIGLIORAMENTO
2015 - 2018
Con la redazione e successiva pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV), l’Istituto, nel corrente anno
scolastico, ha avviato la fase di pianificazione ed attuazione delle azioni di miglioramento, richiamate dalla Direttiva
n.11 del 18 settembre 2014 e dalla nota del MIUR dell’1 settembre 2015. Tali azioni di miglioramento, finalizzate al
raggiungimento dei Traguardi, connessi alle Priorità indicate dal RAV, assumono una particolare valenza in virtù della
Legge 107/2015, che, all’art.1 comma 14, prescrive la piena integrazione dei piani di Miglioramento delle istituzioni
scolastiche, nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa.
Il GAV, pertanto, incaricato di coordinare le fasi di progettazione del Miglioramento, raccolte le
proposte di tutti i docenti emerse da vari incontri e gruppi di lavoro, ha proceduto ad individuare
strategie e azioni da porre in atto. Per raggiungere le finalità prefissate, oltre che la condivisione e il
confronto in merito alle scelte operative da attuare all’interno dell’Istituto, è stata promossa e
progettata un’offerta formativa adeguata ai bisogni degli alunni.
Per la realizzazione del Piano di Miglioramento è stato in gran parte utilizzato il modello proposto da INDIRE che
prevede interventi di miglioramento collocati su due livelli: quello delle pratiche educative e didattiche e quello delle
pratiche gestionali ed organizzative.
Il modello prevede 4 sezioni:
Sez. 1 – Scegliere gli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nel RAV.
Sez. 2 – Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti.
Sez. 3 – Pianificare gli obiettivi di processo individuati.
Sez.4 – Valutare, condividere e diffondere i risultati del PdM
SEZIONE 1
Individuazione degli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nel RAV.
Al fin di esplicitare l’efficace relazione tra ciascun obiettivo di processo e le due Priorità individuate, si presenta il
seguente quadro sinottico.
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
Ambiente
di
apprendimento
OBIETTIVI
PROCESSO
DI
-Pianificare, sviluppare e
promuovere metodologie
innovative
(approcci
multimediali, e-learning,
blendel learning, ricercaazione, etc…).
-Partecipare a progetti
(PON…), finalizzati non
solo al recupero, ma anche
alla valorizzazione delle
eccellenze.
- Organizzare classi aperte
per
un
migliore
1
E’ CONNESSO ALLE PRIORITA’
2
Innalzamento,
consolidamento
e
potenziamento
delle
competenze
disciplinari,
anche a lungo termine.
Inclusione
differenziazione
apprendimento.
e -Incrementare una didattica
inclusiva, che attraverso
progetti finanziati, soddisfi
i bisogni educativi e
cognitivi degli studenti.
Continuità e orientamento-
-
Innalzamento,
consolidamento
e
potenziamento
delle
competenze
disciplinari,
anche a lungo termine.
- Potenziare il lavoro di
rete del territorio tra le
diverse agenzie educative e
tra i diversi ordini di
scuola.
- Istituire una rete e/o una
figura preposta al
reperimento di
informazioni relative agli
esiti scolastici a distanza.
- Accedere a reti per
migliorare le pratiche
didattico-educative e
condividere iniziative di
formazione.
Analisi e comparazione
degli esiti delle competenze
chiave e di cittadinanza,
relative alle classi ponte.
Innalzamento,
consolidamento
e
potenziamento
delle
competenze
disciplinari,
anche a lungo termine
Orientamento strategico ed
organizza
zione della scuola
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Integrazione
con
il
territorio e rapporti con le
famiglie
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere una stima della loro
fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità ed uno di impatto, determinando così una scala di
rilevanza.
La stima dell’impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine di
perseguire l’obiettivo descritto.
La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste,
tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.
Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue:
1 = nullo
2 = poco
3 = abbastanza
4 = molto
5 = del tutto
Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto:
OBIETTIVI DI PROCESSO
1
Pianificare, sviluppare e
promuovere metodologie
innovative (approcci
multimediali, e-learning,
blendel learning, ricerca-azione,
etc…).
FATTIBILITA’
(da 1 A 5)
3
IMPATTO
(DA 1 A 5)
3
PRODOTTO: VALORE CHE
IDENTIFICA
LA
RILEVANZA
DELL’INTERVENTO
9
2
Partecipare a progetti (PON…),
finalizzati non solo al recupero,
ma anche alla valorizzazione
delle eccellenze.
5
4
20
3
Organizzare classi aperte per un
migliore apprendimento.
Incrementare una didattica
inclusiva, che attraverso
progetti finanziati, soddisfi i
bisogni educativi e cognitivi
degli studenti.
Potenziare il lavoro di rete del
territorio tra le diverse agenzie
educative e tra i diversi ordini di
scuola.
Istituire una rete e/o una figura
preposta al reperimento di
informazioni relative agli esiti
scolastici a distanza.
Accedere a reti per migliorare le
pratiche didattico-educative e
condividere iniziative di
formazione.
4
4
16
3
5
15
2
2
4
4
4
16
3
3
9
4
5
6
7
Alla luce dei risultati emersi si ridefinisce l’elenco degli obiettivi di processo secondo la seguente tabella:
SCALA DI
RILEVANZA
1
2
3
4
5
6
7
OBIETTIVI DI PROCESSO
Partecipare a progetti (PON…), finalizzati non solo al recupero, ma anche alla valorizzazione delle
eccellenze.
Organizzare classi aperte per un migliore apprendimento.
Istituire una rete e/o una figura preposta al reperimento di informazioni relative agli esiti scolastici a
distanza.
Incrementare una didattica inclusiva, che attraverso progetti finanziati, soddisfi i bisogni educativi e
cognitivi degli studenti.
Pianificare, sviluppare e promuovere metodologie innovative (approcci multimediali, e-learning,
blendel learning, ricerca-azione, etc…).
Accedere a reti per migliorare le pratiche didattico-educative e condividere iniziative di formazione.
Potenziare il lavoro di rete del territorio tra le diverse agenzie educative e tra i diversi ordini di
scuola.
Risultati attesi degli obiettivi di processo.
Si definisce una lista ordinata degli obiettivi di processo da raggiungere gradualmente a partire dal corrente anno
scolastico. Si evidenziano, inoltre, i risultati attesi e gli indicatori per monitorare l’efficacia delle azioni intraprese.
Obiettivo di processo
Partecipare a progetti
finalizzati non solo al recupero,
ma anche alla valorizzazione
dell’eccellenza.
Organizzare classi aperte per un
migliore apprendimento
Risultati Attesi
Riduzione del gap formativo degli alunni con
livelli di apprendimento medio-basso per
l’innalzamento delle competenze disciplinari di
italiano e matematica.
Realizzazione di un ambiente organizzato che
favorisca un’ interazione sul piano
dell’apprendimento e della socializzazione
Indicatori
Monitorare le abilità relative
all’ascolto, alla comprensione
e alla rielaborazione.
Verificare l’apprendimento
collaborativo, l’integrazione, il
confronto tra pari,
nel rispetto delle regole di
convivenza.
Istituire una rete e/o una figura
preposta al reperimento delle
informazioni relative agli esiti
scolastici a distanza
Incrementare una didattica
inclusiva, che attraverso progetti
finanziati, soddisfi i diversi
bisogni educativo - cognitivi degli
studenti
Pianificare, sviluppare e
promuovere, metodologie
innovative (approcci multimediali,
e-learnig, blendel learning, ricerca
azione,…)
Accedere a reti per migliorare le
pratiche didattico-educative e
definire iniziative di formazione.
Acquisizione di risultati a distanza degli alunni
in uscita nel passaggio dal primo al secondo
ciclo di istruzione.
Monitorare l’andamento
didattico-disciplinare nel
tempo.
Miglioramento delle azioni nel campo della
prevenzione del disagio e della
personalizzazione degli interventi per una
didattica inclusiva.
Monitorare l’utilizzo di buone
pratiche e i risultati delle
performance degli alunni.
Attivazione di percorsi di formazione per i
docenti finalizzati alla conoscenza di nuove
metodologie che facilitino nei discenti
l’acquisizione del sapere in modo attivo, sociale
e collaborativo.
Acquisizione e miglioramento di metodologie
didattiche innovative attraverso l’accesso a reti.
Monitorare la ricaduta dell’uso
di tali metodologie sulla
didattica e sull’apprendimento
Potenziare il lavoro di rete del
territorio tra le diverse agenzie
educative e tra i diversi ordini di
scuola.
Creazione, diffusione e condivisione di
progetti, percorsi, esperienze e materiali
didattici vari.
Monitorare la ricaduta
dell’uso di tali metodologie
sulla didattica e
sull’apprendimento
Monitorare l’utilizzo della rete
attraverso le azioni poste in
essere.
SEZIONE 2
Azioni finalizzate al raggiungimento di ciascun obiettivo di processo, nel corso dei tre anni.
AREE DI PROCESSO
OBIETTIVO DI PROCESSO
AMBIENTE
APPRENDIMENTO
DI
Partecipare a progetti (PON,…)
finalizzati non solo al recupero, ma anche
alla valorizzazione dell’eccellenza
AMBIENTE
APPRENDIMENTO
DI
Organizzare classi aperte per un migliore
apprendimento
CONTINUITA’
ORIENTAMENTO
E
Istituire una rete e/o una figura preposta
al reperimento delle informazioni relative
agli esiti scolastici a distanza
AZIONE PREVISTA






INCLUSIONE
DIFFERENZIAZIONE
E
Incrementare una didattica inclusiva, che
attraverso i progetti finanziati, soddisfi i
bisogni educativo - cognitivi di tutti gli
studenti.
AMBIENTE
APPRENDIMENTO
DI
CONTINUITA’
ORIENTAMENTO
E
Pianificare, sviluppare e promuovere,
metodologie
innovative
(approcci
multimediali, e-learnig, blendel learning,
ricerca azione,…)
Accedere a reti per migliorare le pratiche
didattico-educative
e
condividere
iniziative di formazione.


Progetto di potenziamento e
innalzamento delle competenze
disciplinari.
Progetto giornalino scolastico.
Progetto continuità
Progetti teatrali, artisticoespressivi.
Individuazione di una figura
preposta alla funzione di
reperimento dati, tabulazione e
valutazione degli esiti.
Raccolta e analisi degli esiti
delle competenze chiave e di
Cittadinanza, anche a distanza
Progetti teatrali integrati
Pet Terapy

Formazione docenti: figure
professionali esterne, PON,…

Formazione e condivisione di risorse
didattiche delle reti.
Etwinning “s@lut, nous sommes
heureux de vous connaître”.

Al fine di raggiungere i traguardi indicati nel RAV, alcune delle azioni evidenziate nella precedente tabella saranno
riproposte nei prossimi anni, con ulteriori adeguamenti e approfondimenti.
SEZIONE 3
Pianificazione degli obiettivi di processo individuati da attuare nell’anno in corso
La pianificazione delle azioni è il cuore della predisposizione del Piano. Si parte con la previsione dell’impegno di
risorse umane interne ed esterne alla Scuola, per quantificare le spese che la stessa intende sostenere per l’attuazione
delle azioni descritte. Gli interventi dovranno prescindere dalle normali funzioni di servizio e avere un impatto
aggiuntivo di carattere finanziario.
Progetto
Figure
professionali
Tipologie di
attività
Progetto:
“Italiano
e
matematica
…che passione!”
Docenti referenti e
docente organico di
potenziamento
Attività di recupero
e potenziamento per
classi seconde della
scuola Primaria,
prime e terze della
scuola Secondaria
Progetto
giornalino
scolastico
Docente interna e
docente organico di
potenziamento
Progetto:
Continuità
Docenti interni
Progetti teatrali
integrati:
”Giocando
in
scena”,
“Cosa
accade”
Pet Terapy
Docenti interni ed
esperti esterni
Formazione
docenti:
“Didattica
per
competenze
metodologia
laboratoriale”.
Figure professionali
esterne
Redazione di un
giornalino
scolastico su cd
rom e cartaceo
Progettazione di
percorsi motori,
musicali, artistici,
letterari finalizzati
ad un raccordo
pedagogico tra gli
allievi dei due
diversi ordini di
scuola.
Attività di
socializzazione, di
espressione
corporea, mimica
ed emotiva.
Attività mirate allo
sviluppo
dell’autostima,
della responsabilità,
della
comunicazione
verbale e non
verbale.
Corsi di formazione
in servizio
Docenti interni ed
esperti esterni
Ore
aggiuntive
previste
72h
Tempi
Costo
gennaio
maggio
-
Fonte
Finanziaria
FIS
24h frontali
febbraio
maggio
-
FIS
16 frontali
16 funzion.
ottobredicembre
40h
gennaio
aprile
10h
febbraiomaggio
Fondi H
24h
novembre
FIS
FIS
-
Fondi H
TEMPI DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Pianificazione delle attività*
Attività
1
Sett.
Progetto: “Italiano e
matematica
…che
passione!”
Progetto giornalino
scolastico
Progetto: Continuità
Progetto
teatrale
integrato”Giocando
in scena”
Progetto
teatrale
integrato
“Cosa
accade”
Pet Terapy
2
Ott.
3
Nov.
4
Dic.
5
Genn.
6
Feb.
7
Mar.
X
X
X
Formazione
docenti:“Didattica
per
competenze
metodologia
laboratoriale”.
X
8
Apr.
9
Magg.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
10
Giu.
X
X
In corso di attuazione del PdM colorare le azioni secondo la seguente legenda:
Rosso : azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti;
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa;
Verde: azione attuata/ conclusa come da obiettivi previsti.
La tabella seguente permette di elencare le date di rilevazione delle azioni di monitoraggio, con la possibilità di
modificare alcuni aspetti della pianificazione.
Monitoraggio delle azioni
Azione
Data
di
rilevazione
Indicatori
di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
(scrivere)
Progressi
rilevati
(scrivere)
Modifiche/necessità
aggiustamenti
(scrivere)
SEZIONE 4
Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di Miglioramento.
Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati, sarà svolta con frequenza annuale una valutazione
sull’andamento complessivo del Piano di Miglioramento. Tale valutazione periodica in itinere, infatti, permetterà di
capire se la pianificazione è efficace o se occorrerà introdurre modifiche o/e integrazioni per raggiungere i traguardi
triennali.
di
Valutazione in itinere, con cadenza annuale, dei traguardi legati agli esiti
PRIORITA’ 1 ESITO: RISULTATI SCOLASTICI
Traguardo
(RAV)
Data
rilevazione
Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontrati
Differenza
Considerazioni
critiche
e
proposte
di
integrazione e/o
modifiche
Differenza
Considerazioni
critiche
e
proposte
di
integrazione e/o
modifiche
Garantire
il
successo
formativo,
anche a lungo
termine,
diminuendo
del 10% il
numero
di
alunni che si
sono attestati
al primo e
secondo
livello
in
italiano
e
matematica
PRIORITA’ 2 ESITO: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
Traguardo
(RAV)
Data
rilevazione
Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontrati
Rilevare
gli
esiti
delle
competenze
chiave e di
Cittadinanza,
anche
a
distanza
per
calibrare
gli
interventi
didatticoeducativi.
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di condivisione
interna
Collegio, Dipartimenti
Riunioni Staff
Consiglio di classe ,
interclasse ed intersezione
Momenti/strumenti
Dipartimenti
Persone coinvolte
Strumenti
Docenti - Ata
Rappresentanti dei genitori
Power Point
Diffusione risultati
monitoraggio
Considerazioni nate
dalla condivisione
Riflessione sulle criticità
Modalità di intervento sulle
criticità
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della Scuola
Destinatari
TEMPI
Docenti
ottobre-giugno
Collegio docenti
Docenti
secondo convocazione
Consiglio d’istituto
Docenti –genitori-ATA
secondo convocazione
Momenti/strumenti
Presentazione PTOF
Sito
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Destinatari
TEMPI
Genitori/Enti locali/Associazioni
Ottobre-maggio
Utenti sito
In itinere
Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e i risultati del PdM siano
condivisi all’interno e all’esterno della Scuola con tutti gli stakeholders che potrebbero essere interessati alla vita della
comunità scolastica attraverso modalità da definirsi a cura del Nucleo di Valutazione.
Composizione del Nucleo di Valutazione e caratteristiche del percorso svolto
NOME
RUOLO
D.S. Miccolis Isabella
Ciavarella Giovanna
Pinto Daniela
Tagarelli Rosa
Del Vecchio Marianna
Petrosino Giovanna
De Orsi Lucia
Battista Carmen
Ramunni Miriam
Stefano Antonia
Casanova Rosaria
Corrado Francesca
Fantasia Antonella
Robles Chiara
Zammataro Anna Elena
Tangari Pasquale
Didonna Teresa
Presidente
1^ Collaboratrice D.S.
2^ Collaboratrice D.S.
Sostituta 1^ Collaboratrice D.S.
Sostituta 2^ Collaboratrice D.S.
Fiduciaria plesso Scuola Infanzia
Funzione Strumentale
Funzione Strumentale
Funzione Strumentale
Funzione Strumentale
Funzione Strumentale
Funzione Strumentale
Funzione Strumentale
Animatore Digitale
Presidente Consiglio di Istituto
D.S.G.A.- Componente ATA
Componente ATA
CARATTERISTICHE DEL PERCORSO SVOLTO
La compilazione del P.d.M. ha visto coinvolti i docenti e il D.S. che, ha curato le fasi del lavoro, fornendone le linee
guida e monitorando l’iter procedurale.
La Scuola non si è avvalsa di consulenti esterni.
Cellamare, 15/01/2016
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Isabella Miccolis
(FIRMA AUTOGRAFA AI SENSI DEL D.LGS 39/1993 ART.3 C.2)
Approvato dal Collegio dei docenti in data 15/01/2016