Esternalizzare per essere lean

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Esternalizzare per essere lean
FOCUS - CSE
Esternalizzare per essere lean
L’outsourcing si è pienamente affermato e consolidato durante gli anni
Novanta, ed è stato definito dalla
Harvard Business Review come una
delle grandi idee di gestione del
XX secolo. Da allora si è passati dalla componente IT ai servizi di back
office, ma soprattutto si è evoluto il
modello di relazione tra committente e outsourcer, al punto da spostare
l’attenzione dalla riduzione dei costi
alla ricerca di un partner in grado di
affiancare la banca nell’implementazione di evoluzioni organizzative capaci di rendere sempre efficienti ed
efficaci i propri processi. Nell’ambito
degli outsourcer bancari, il gruppo
CSE è partito, agli inizi degli anni
’70, proprio dalla componente IT e
oggi ha ampliato la propria offerta
attraverso Caricese offrendo i servizi
di BPO di tutti i back office bancari.
Lean banking: un nuovo metodo
di lavoro
Caricese si caratterizza per alcune
peculiarità che ne fanno il partner
ideale per le banche. 25 anni di storia
e una notevole solidità patrimoniale
permettono alla società di effettuare tutti gli investimenti necessari a
mantenere e consolidare la propria
leadership sul mercato. All’adozione
del contratto bancario e alla certificazione di qualità ISO 9001/2008 di
tutti i processi aziendali, Caricese affianca oggi una nuova metodologia
Marco Lodi,
Direttore
di Caricese
di lavoro definita “lean banking”,
che prevede la ricerca di soluzioni
sempre più efficaci ed efficienti che
vanno a beneficio dei clienti. I servizi
di back office di Caricese, nel corso
degli ultimi anni, hanno avuto una
crescita quantitativa e qualitativa
davvero eccezionale. Il modello tradizionale di esternalizzazione delle attività a basso valore aggiunto,
come la lavorazione degli assegni o
degli effetti, è stato ampliato verso
soluzioni sempre più sofisticate, sino
a coprire tutti i back office bancari.
Un cantiere aperto
Il modello organizzativo che prevede il ricorso all’outsourcing non è necessariamente vincente di per sé; lo
spostamento delle lavorazioni verso
un soggetto inadeguato, infatti, può
bloccare i processi nello stato iniziale, senza alcuno sviluppo o successivo efficientamento. La scelta di un
partner strutturato, quindi, non deve
basarsi sulla sola variabile “prezzo”,
ma sulle prospettive di collaborazione che la società può offrire in termine di evoluzioni future. Per questo
motivo, Caricese lavora in un’ottica
di “cantiere perennemente aperto” relativamente allo studio del
“come fare” e del miglioramento
continuo. La possibilità di poter essere contemporaneamente su molti
tavoli operativi, gruppi di studio e
non ultimo il contatto con banche di
respiro europeo, permette di avere
in un unico soggetto la capacità di
analisi delle soluzioni - tipica di una
società di consulenza - e la capacità
di realizzazione delle soluzioni tipica
di una azienda di produzione.
Il punto di svolta
Siamo convinti che il mercato
dell’outsourcing stia arrivando a un
punto di svolta. L’ingresso sul mercato del BPO di richieste provenienti
da gruppi bancari sempre più grandi potrà essere assolta solo da soggetti sufficientemente strutturati per
far fronte a progetti di notevole dimensione, che richiedono non solo
capacità organizzativa, ma anche
strutture capaci di fornire al committente garanzie più ampie. Le grandi
competenze presenti, la completa
copertura dei servizi no-core, la ampia varietà di clienti - da banche di
piccole dimensioni sino ai principali player del mercato nazionale - la
metodologia adottata, consentono
a Caricese un approccio innovativo
anche in un campo come il back office dove i processi sono cristallizzati
da tempo, consentendo alle banche
di concentrarsi sui processi di business e di gestione del rischio.
Marco Lodi
Direttore di Caricese
Caricese affianca oggi una nuova metodologia
di lavoro definita “lean banking”, che prevede la
ricerca di soluzioni sempre più efficaci ed efficienti
che vanno a beneficio dei clienti
60 AZIENDABANCA - maggio 2013