Un desiderio di crescita 1 Tessalonicesi 3,11
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Un desiderio di crescita 1 Tessalonicesi 3,11
Un desiderio di crescita 1 Tessalonicesi 3,11-4,1 Com’è il tracciato della tua vita? Se potessi descrivere l’andamento della vita quale sarebbe il movimento? L’andamento delle borse può essere visto con un tracciato. Se va in alto è perché le borse acquistano maggior valore. Se va in basso è perché lo perdono. Anche l’andamento della vita cristiana può essere raffigurato con un tracciato. Anche se Paolo non ha un grafico in mente, quello che presenta è un quadro chiaro. Lui si aspetta che i credenti a Tessalonica crescano. Non si aspetta che resistano soltanto, che vivacchino soltanto, che stiano dove sono, ma che crescano. Tu stai crescendo? Noi come chiesa stiamo crescendo? Quale andamento ha il grafico della nostra vita? In questo testo vedremo in che senso la crescita è parte del DNA della vita cristiana ed in che cosa la crescita deve essere evidente. Questa lettera ci sta presentando un cristianesimo di qualità e imitabile. La stiamo leggendo per imitare un cristianesimo virtuoso e diventare un incoraggiamento per altri credenti e altre chiese. Un cristianesimo basato sulla ricetta autentica di fede, amore e speranza. Senza uno di questi ingredienti siamo in presenza di un cristianesimo malato. Un cristianesimo che nasce dalla predicazione e risponde all’annuncio della parola di Dio. Se non è dedicato all’ascolto, è un cristianesimo spento, una sua caricatura penosa. Un cristianesimo che genera effetti non virtuali e retorici, ma fatti di persone vere che vivono con tenacia, diventando autorevoli e resilienti nelle difficoltà. Un cristianesimo che crea una comunità di persone dedite l’una all’altra in senso paterno e materno. È questo il cristianesimo che Roma non ha conosciuto e che vogliamo portare in dote alla città. Non un pezzo di cristianesimo soltanto, non una forma sbiadita ed incolore, ma il cristianesimo biblico, apostolico, evangelico! È questa la nostra ambizione? Questo cristianesimo ha una dinamica interna di crescita. Se è il mio cristianesimo è spento, piatto, o addirittura in regressione, oggi è il giorno per ascoltare un campanello d’allarme e rimettersi in movimento. 1. Una dinamica di crescita Paolo usa qui un vocabolario mozzafiato. Nel giro di poche righe inanella una serie di verbi che descrivono la vitalità della fede. Crescere, abbondare, progredire! Crescere: una vita attiva è portatrice di un movimento organico di maturazione, ingrandimento, espansione. Una fede che non cresce versa in condizioni preoccupanti. Una vita cristiana statica e bloccata dà a pensare. Abbondare: qui l’idea è di esuberanza, eccedenza, sovrabbondanza. Nutrita ad una fonte abbondante, il risultato è che questa ricchezza tracima, esonda, deborda l’impeto benefico a beneficio di altri. Di cosa è ripiena la mia vita al punto da abbondare? Progredire: qui l’idea è di una corsa che va avanti verso il traguardo e deve essere portata a compimento. Messa in moto dalla grazia, la vita cristiana si muove in avanti verso la meta senza fermarsi mai. Paolo piazza questi tre verbi che descrivono un cristianesimo imitabile perché vivo! È perfettamente consapevole che la vita di questi credenti a Tessalonica è circondata da sfide e problemi: ci sono oppositori esterni, condizioni difficili, satana stesso è schierato contro. La sua stessa vita è sempre sul filo del rasoio, senza un attimo di tregua. Il punto è che la crescita non dipende dalle circostanze favorevoli. Queste non ci saranno mai, almeno quelle da noi sperate! La crescita fiorisce in condizioni di battaglia, non perché è determinata dalle situazioni esterne, ma perché è alimentata da stessa fede viva. Dio stesso si impegna ad appianare la strada e a favorire la crescita (3,11). L’impegno di Dio è l’unica condizione necessaria alla crescita, le altre (salute, benessere, tranquillità) sono tutte accessorie, ma non determinanti. In più, l’esempio di uomini di Dio e di chiese fedeli è di incoraggiamento a crescere nelle più diverse circostanze. Paolo ribadisce qui (4,1) che il suo esempio di vita cristiana è sano ed imitabile in ogni tratto della corsa cristiana. Un cristianesimo sano cresce. Anche se attaccato, cresce. Anche se sottoposto alle pressioni della vita, cresce. Molte vite di cristiani crescono all’inizio poi tendono a fermarsi e, in molti casi, finisce la crescita e inizia l’invecchiamento della fede. È questa la tua realtà? Anche per le chiese succede una cosa simile. Il primo ciclo di 5 anni risente della vitalità dell’inizio e poi tende a entrare in una lunga fase di plateau, cioè crescita 0. Le persone invecchiano nella chiesa ma non maturano. Molte chiese provano a inserire programmi che diano una parvenza di vitalità, ma non lavorano sulle cause profonde. Passata la novità, tutto torna come prima. Crescita 0. È o sarà questa la situazione della nostra chiesa? Il cristianesimo che vogliamo vivere è vivo e cresce. Sarà così per noi? 2. I parametri della crescita Quando si parla di crescita, di cosa stiamo parlando? La crescita può essere misurata in molti modi. Crescita nel numero delle persone della chiesa. Crescita nelle risorse disponibili. Crescita nelle attività organizzate. Tutti questi sono modi in cui registrare la crescita. Ma qui Paolo ha in mente tre parametri in cui misurare la crescita. L’unità di misura della crescita cristiana è triplice: l’amore, la stabilità e la santità. Il primo modo in cui si misura la crescita è l’amore (3,12). L’amore fraterno e l’amore per tutti. Insieme alla fede e alla speranza, l’amore è un ingrediente fondamentale del cristianesimo biblico (1,3). Senza l’amore nutrito dalla fede, non c’è cristianesimo. L’amore è anche il campo o l’area in cui si vede se uno sta crescendo come persona di fede. Non l’amore per sé egoistico, ma l’amore per i fratelli e le sorelle. Se aumenta l’amore per sé soltanto, è un segno di decrescita! Se aumenta l’amore solo per i fratelli, è un segno di crescita debole. La crescita è forte se cresce per tutti. Se siamo amati da Dio, diventiamo liberi di amarci a vicenda seguendo le orme di Gesù Cristo che, per amore, ha dato la sua vita per la nostra. Se ami stai crescendo, altrimenti stai regredendo. Insieme all’amore, la crescita si misura in stabilità di carattere e di vita (3,13). La crescita si traduce in cuori saldi, stabili, che tengono quando sono confrontati a prove e difficoltà. La fede nel Signore mette dei picchetti che tengono unita la vita anche quando ci sono i temporali. La vita è continuamente esposta alle intemperie ma un cuore saldo permette di non essere alla mercé delle circostanze, di resistere e di avanzare nel cammino. Il voler far da soli senza Dio ci ha tutti infragiliti. Chi vuole vivere senza Dio perché si sente forte in realtà è debole e prima o poi crollerà. Chi riconosce i primi limiti e affida la propria vita al Signore coltiverà un cuore fermo che non scoppierà quando arriva la prova. Paolo dice anche che un parametro importante della crescita è la santità di vita: “Irreprensibili in santità” (3,13). Svilupperà questo insegnamento nel capitolo 4, ma qui lo introduce come indicatore di una persona in crescita. Santità in come si vive la propria sessualità: per chi è sposato dentro l’alleanza d’amore e di vita col coniuge; per chi non è sposato coltivando amicizie e relazioni profonde ma riparando la propria sessualità dall’essere sciupata in forme sganciate da un impegno matrimoniale. In un’età come la nostra che ci bombarda continuamente di messaggi e di proposte di sesso facile e disimpegnato, di vie di fuga di auto-erotismo nascosto ma devastante, i cristiani che crescono coltivano la propria sessualità in modo irreprensibile. Come vivi la tua corporeità la dice lunga su se e come stai crescendo. Siamo pronti a condividere le nostre sfide e lotte in questo campo? Saremmo pronti ad aprirci per sostenerci a vicenda? È questo un tema tabù o un campo di battaglia da cui vogliamo uscire vincitori con l’aiuto di Dio? Chi ammette le proprie debolezze per vivere in modo santo è uno che sta crescendo. Chi occulta tutto e non ne vuole parlare è uno che copre e che regredendo. Amore per tutti, tenuta del cuore e santità di vita. I tessalonicesi erano sollecitati su tutti questi tre fronti, come lo siamo noi. La loro fede era stata solo un fuoco di paglia o si sarebbe tradotta in un cammino in avanti? I segni dell’amore, della stabilità e della santità dicevano che stavano crescendo. Il tracciato della loro vita era in su. Come è il tuo? Ti illudi ancora di fare tutto da solo o ti affidi al Signore per essere salvato e diventare una donna matura e un uomo maturo? Leonardo De Chirico