“barometro” Europeo sulla gestione delle Risorse Umane
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“barometro” Europeo sulla gestione delle Risorse Umane
Bruxelles, 20 Giugno 2008 Presentati in Italia I risultati del terzo “barometro” Europeo sulla gestione delle Risorse Umane La terza edizione dello studio condotto da Hewitt Hewitt Associates, leader mondiale nei servizi alle imprese per la gestione delle risorse umane (RU), per conto del club europeo dei dirigenti del personale (European Club for human resources - EChr), rivela le priorità ed i bisogni emergenti di una funzione in piena mutazione e sempre più strategica per le imprese. I risultati dell’indagine saranno presentati a Modena presso la Fondazione Biagi il 25 giugno. Secondo l’indagine, che ha coinvolto 53 multinazionali con oltre 2,2 milioni di dipendenti e una cifra d’affari complessiva di 708 miliardi di euro nel 2007, l’applicazione di nuovi modelli di gestione dei rischi d’impresa collegati al capitale umano s’impone come la priorità per le Direzioni Risorse Umane in Europa per il periodo 2008-2010. La seconda priorità citata dai partecipanti all’indagine mira all’applicazione di sistemi di informazione e comunicazione integrati specifici alle politiche RU. La terza priorità emergente riguarda il miglioramento dei livelli di soddisfazione, impegno e motivazione del capitale umano. Per Leonardo Sforza, autore dello studio e Presidente del Comitato scientifico dell'EChr, “Il nuovo ordine di priorità identificato dai responsabili RU riflette la maggiore consapevolezza della leadership aziendale di dover concentrarsi sia sui fattori di rischio emergenti – finanziari, di reputazione, di controllo di qualità, di reperimento di risorse qualificate e di motivazione sul lavoro, che sugli strumenti di comunicazione e di gestione suscettibili di meglio collegare in rete i servizi RU e gli utilizzatori finali nei diversi comparti e siti aziendali. L’interdipendenza e la volatilità dei mercati, la segmentazione delle strutture e dei processi di produzione, nonché le nuove aspettative sul modo di creare ricchezza e fare impresa, richiedono più che mai organizzazioni agili, flessibili ed ‘aperte’, senza trascurare rigore e valori aziendali di riferimento”. Fra i fattori che influenzano maggiormente le politiche di gestione del personale i partecipanti all’indagine citano innanzi tutto i cambiamenti che interessano l’azienda sia a livello di cultura che di organizzazione, la difficoltà a reperire manodopera sul mercato del lavoro, nonché gli ambiziosi obiettivi di produttività e redditività. La gestione dei cosiddetti talenti, di quella parte degli occupati che é considerata a più alto valore aggiunto per l’azienda, risulta per il terzo anno consecutivo l’attività RU con maggiore impatto sulla performance dell’impresa. Paradossalmente attività correlate alla gestione dei talenti quali la pianificazione dei bisogni futuri di manodopera, la valutazione dei livelli di soddisfazione dei dipendenti o le relazioni industriali, risultano essere meno importanti in termini di impatto sui risultati d’impresa. Molteplici gli indicatori e gli strumenti di misura utilizzati sul campo dalla maggior parte dei partecipanti all’indagine per valutare l’impatto delle proprie attività. Ciononostante c’é ancora un 13% di DRU che non misura l’impatto delle proprie attività sui risultati d’impresa lamentando una mancanza di risorse a disposizione; e più di un terzo degli intervistati considera inadeguati gli attuali strumenti a disposizione ed é alla ricerca di nuovi metodi di valutazione. A proposito di performance, ancora grande risulta essere il divario fra le aspettative del business e quanto effettivamente assicurato dai servizi RU in ciascuna area di attività per la quale la stessa funzione ha una responsabilità diretta di risultato. In 14 su 24 aree di attività il livello di efficienza raggiunto sembra essere al di sotto degli obiettivi per oltre al metà dei partecipanti. Le attività nelle quali gli stessi DRU riconoscono la necessità di migliorare il proprio intervento risultano essere quelle di anticipazione o a più alto contenuto innovativo suscettibili di anticipare sia l’impatto dei trends demografici sull’offerta di lavoro, sia le nuove aspettative ed esigenze di una forza lavoro sempre più diversificata. Un migliore e più tempestivo coinvolgimento della funzione RU nelle decisioni strategiche dell’impresa che hanno un impatto sul personale e sull’organizzazione del lavoro risulta in cima alla classifica dei bisogni espressi dai DRU per poter meglio svolgere la propria attività. Fra gli altri bisogni citati da oltre il 40% dei partecipanti : la necessità di attirare nuovi talenti nella funzione RU, nonché l’opportunità di definire nuovi indicatori di performance capaci di meglio misurare e rendere più visibile il valore aggiunto delle politiche RU per l’impresa. Malgrado la buona dose di autocritica su quello che le DRU potrebbero, e dovrebbero, far meglio per rispondere alle nuove realtà del mondo dell’impresa e del mercato del lavoro, l’indagine rivela un tasso elevato di soddisfazione dei direttori delle RU nell’esercizio della professione, di lealtà nei confronti del datore di lavoro e di fiducia verso i propri amministratori delegati. L’80% degli intervistati ha dichiarato di essere soddisfatto della propria azienda, mentre solo il 7% cambierebbe funzione. Eleveta invece la percentuale di DRU che risulta interessata a cambiare paese di residenza (40%). Un dato cher mira probabilmente a colmare il ritardo con il quale i DRU affrontano la scarsa mobilità geografica, nonché professionale, vissuta fino ad ora. “Questa nuova edizione del barometro europeo evidenzia almeno l’aspirazione della funzione risorse umane ad affrontare i nuovi imperativi aziendali di competitività ed efficienza. E’ ormai tempo per un cambio culturale e di prospettiva sul ruolo delle RU in azienda. Perché questo avvenga nella reltà delle imprese i responsabili delle risorse umane dovranno saper meglio anticipare i bisogni aziendali futuri in materia di capitale umano nonché l’impatto sul mercato del lavoro dei mutamenti demografici in corso. Inoltre occorre una più grande attenzione all’analisi dei bisogni emergenti ed alle mutevoli, e sempre più diversificate, aspettative della forza lavoro. Una tale capacità prospettica più che reattiva contribuirà a rendere indispensabile e non solo credibile la partecipazione diretta dei DRU alle decisioni strategiche d’impresa” commenta Leonardo Sforza. Le opinioni delle DRU sulle attività dell’Unione Europea Sette intervistati su dieci esprimono un giudizio complessivamente positivo sull’impatto dell’Unione Europea sulla propria realtà personale, aziendale e sull’economia del proprio paese in generale, mentre appare scarso il livello di fiducia dei DRU nelle istituzioni UE. Per il 22% inoltre l’Unione Europea é ancora simbolo di burocrazia e di legislazione addizionale. D’altro canto la conoscenza e l’utilizzo da parte dei DRU delle iniziative UE di maggiore interesse e di sostegno alla gestione delle risorse umane, appaiono ancora frammentari e poco utilizzate in concreto “ Per ulteriori informazioni : Leonardo Sforza, Direttore Ricerca e Affari Europei, Hewitt Associates tel 0032 476 494 780 [email protected] Note per i redattori L’indagine Lo scopo del Barometro delle RU è di esplorare le pratiche e le priorità aziendali emergenti relative alla funzione RU dal punto di visto Europeo. Una sezione particolare dell’indagine è dedicata alle opinioni dei responsabili delle RU sull’attività dell’Unione Europea che risulta essere di maggiore interesse per le politiche del personale. A questa terza edizione del Barometro delle RU, hanno aderito all’indagine 53 organizzazioni, per l’81% quotate in Borsa. In totale esse impiegano oltre 2,2 milioni di persone, la maggioranza delle quali in Europa.I partecipanti all’indagine sono direttori delle RU ovvero membri del consiglio di amministrazione con responsabilità in materia di RU in aziende leader con sede centrale in Europa e dipendenti in due o più paesi europei. European Club for human resources (EChr) Il Club è stato creato nel 2001 da dirigenti di società multinazionali, leader nel proprio settore di attività economica, con estese attività ed un centro di decisione in Europa. L’obiettivo del Club è di contribuire all’analisi ed allo scambio di informazione sulle migliori pratiche aziendali in materia di gestione delle risorse umane. Grazie ai suoi studi, ai gruppi di lavoro ed ai seminari, il Club contribuisce a promuovere un approccio europeo alla gestione delle RU e a supportare il ruolo strategico dei dirigenti delle RU nella gestione del cambiamento. Per ulteriori informazioni, consultare il sito: www.euroclub-hr.com Hewitt Associates Con oltre 65 anni di esperienza, Hewitt Associates (azienda quotata al New York Stock Exchange: HEW) è un’azienda leader nei servizi di outsourcing e consulenza sulle risorse umane. La società assiste oltre 3.000 organizzazioni in tutto il mondo in materia di gestione strategica delle risorse umane, previdenza e assistenza integrative, politiche di remunerazione, valutazione della performance, due diligence e integrazione nel quadro di fusioni ed acquisizioni o ristrutturazioni. Hewitt è presente in 33 paesi, in Italia con uffici a Roma e Milano, e occupa circa 24.000 associati . Per ulteriori informazioni, consultare il sito: www.hewitt.com