TuttoDiTutto - Cinematografo

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TuttoDiTutto
[
Il grande schermo a tu per tu.
Ovvero finta intervista a personaggi
realmente esistiti. Al cinema
I PROTAGONISTI
DI MARCELLO GIANNOTTI
]
Il personaggio
Norman Bates
Il film
Psyco
Il regista
Alfred Hitchcock
L’attore
Anthony Perkins
“Non c’è
posto al mondo
come il
Parlamento
italiano: ti
muovi tutto il
giorno per non
far cambiare
niente”
16 RdC Dicembre 2006
L’impiegata Marion Crane (Janet
Leigh), in fuga da Phoenix con 40
mila dollari, finisce a soggiornare nel
motel di Norman Bates (Anthony
Perkins), giovane timido, con la
passione per gli animali imbalsamati
e una madre autoritaria che si vede
solo attraverso la finestra. Marion
viene uccisa sotto la doccia, Norman
incolpa la madre pazza di gelosia,
ma fa di tutto per nascondere il
cadavere. Solo l’arrivo della sorella e
dell’amante di Marion riusciranno a
risolvere l’inquietante mistero dello
sdoppiamento di personalità di
Norman. Capolavoro assoluto di
Alfred Hitchcock, Psyco è reso
memorabile dalla scena dell’omicidio
sotto la doccia e dalla colonna
sonora di Bernard Hermann. Entro in
un ristorante, vicino al Parlamento. Il
solito tran-tran di deputati e
senatori. C’è un signore, seduto a un
tavolo, che mi ricorda qualcuno: ha
una mosca che gli svolazza sulla
mano ma lui non si muove. Mi getta
uno sguardo che mi fa gelare il
sangue. Il cameriere del ristorante,
invece, non si accorge di niente. Gli
allungo cento euro per fargli capire
che voglio sedermi al tavolino di quel
signore. Ha l’aria gentilissima e
cortese, è ben vestito e molto
distinto.
Mi scusi, posso sedermi?
E’ libero. Tutti i posti di questo tavolo
sono liberi. Nessuno si siede mai con
me se non per sbaglio.
Come sta?
Io? Bene, benissimo. Perché dovrei
stare male?. Ma… ci conosciamo? Io
non me ne ricordo.
Lei non mi ha mai visto di sicuro.
Io, invece, l’ho riconosciuta: lei è…
Norman Bates!
Volete farmi un piacere? Non fate
quel nome in mia presenza. Mio
figlio è ormai solo un ricordo. Cosa
vuol farci? E’ doloroso che una
madre debba parlare in questo
modo, me ne rendo conto, ma
Norman è sempre stato cattivo, fin
da quando era bambino. Ha ucciso
quella donna nel motel e da allora io
non l’ho più voluto rivedere. Per
questo sono venuta qui.
Già, che ci fa qui, a Roma, vicino al
Parlamento, signor Bates… mi
scusi, signora Bates?
Voglio farmi eleggere.
Eleggere? Norman Bates in
Parlamento? In Italia?!
Vedete, è da tanto tempo che ci
rifletto. Mi serve qualcosa per
occupare il tempo. Me lo ha
consigliato il mio psicanalista: devo
rimanere chiusa nella mia trappola
per non diventare pericolosa come è
accaduto a Norman. E in tutto il
mondo non esiste un posto come
questo, il Parlamento Italiano: ti
muovi tutto il giorno per non far
cambiare niente. E’ quello di cui ho
bisogno per sopravvivere.
Senta: lei non può presentarsi in
Parlamento, tanto meno in Italia,
siamo impazziti…
Io non sono pazza e comunque la
pazzia non mi spaventa, dovreste
saperlo visto che dite di conoscermi
da tanto tempo. Comunque ho i
documenti a posto e una strategia
infallibile affidata ad un’agenzia di
marketing di Phoenix: vedrete che
sarò eletta alle prossime elezioni,
senza tante storie.
Ma sarà terribile, qui dentro
scoppierà un putiferio, Norman
Bates, o sua madre, in
Parlamento!
Nessuno mi riconoscerà, credetemi,
saranno tutti occupati a far finta di
fare qualcosa. E a non cambiare
niente.
Ma si presenterà come uomo o
come donna?
Non lo so, deciderò. Anche questo
non mi pare sia un problema.
Mi tolga una curiosità: ma suo
figlio dove sta?
Norman? Ancora lui… vi spiegherò
una cosa: mio figlio non è uno
sciocco, è solo cattivo, molto cattivo.
La storia di quella povera ragazza al
motel lo ha sconvolto. Da quando è
uscito dal carcere, ha trovato la sua
realizzazione: ora è il capo di stato in
un importante Paese di cui non
posso svelarvi l’identità. Ma io non
voglio più avere a che fare con lui,
leggo di Norman sui giornali. Che,
ovviamente, ignorano la sua vera
identità.
Ma ha ucciso altre persone dopo
quella storia del motel?
No, Norman ha chiuso con gli omicidi
e con le docce. Quanto a me, lo
sanno tutti che io non ho mai ucciso.
E comunque non farei mai male a
nessuno. Quando mi eleggeranno,
tutti vedranno e sapranno e diranno:
ma lei non farebbe male neanche ad
una mosca…