COMUNICATO STAMPA - Teatro Lirico di Cagliari

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COMUNICATO STAMPA - Teatro Lirico di Cagliari
La bella dormente nel bosco
La trama
Atto I
Quadro primo
Paesaggio lacustre
Nella pace notturna di un placido paesaggio sulle rive di un lago, cantano al chiaro di luna
l’Usignolo e il Cuculo e gracidano le Rane. Il silenzio cala all’improvviso quando si sente uno
scalpiccio di passi. A fatica, sorretto dall’Araldo, si fa strada l’Ambasciatore e in singhiozzi si
accascia stanco e sconsolato. Subito però si ricompone e dà ordine al suo accompagnatore di
suonare la tromba ai quattro venti. Legge dunque, ancora una volta, il bando rimasto fin lì senza
risposta: il sovrano del Regno di Maggio, novello padre di una meravigliosa bambina, invita le fate
benigne a far da madrine alla piccola. A poco a poco si diffonde dal cielo una musica soave e dai
cespugli di biancospino spuntano le sette Fate Buone, radiose nelle loro vesti ricamate di stelle.
Risponde per tutte la Fata Azzurra, che rassicura l’Ambasciatore sul benevolo accoglimento
dell’invito del Re ed esorta le sue sorelle a preparare splendidi doni per la neonata.
Quadro secondo
Grande sala del palazzo reale
È il giorno del battesimo della principessina. Il Buffone di corte ha appena finito di cantare alla
bimba la sua ironica ninna nanna, quando si annuncia il corteo di gala: precedute dal Re e dalla
Regina, entrano le Fate Buone, seguite da una folla di invitati. Di fronte alla culla la Fata Azzurra
elenca i doni di bellezza e gioia che accompagneranno la vita della piccola. Ma un clamore sinistro
interrompe la festa. Tra nuvole di fumo piomba sui presenti la Fata Verde, furiosa per non essere
stata invitata. Brandendo la bacchetta magica, la megera pronuncia con voce stridula il suo
maleficio dinanzi agli esterrefatti genitori: la bambina crescerà bella, gentile e serena, ma, a
vent’anni, si pungerà con un fuso e cadrà in un sonno che nulla potra dissipare. Subito il sovrano
convoca il Gran Fusiere e gli intima di cacciare dal regno tutti i fusi e gli arcolai. I puntuti strumenti
sfilano mogi, sferzati dai servitori armati di staffile.
Atto II
Quadro primo
Stanza nella torre del castello
Relegata in cima alla torre in compagnia del Gatto, una Vecchietta sdentata fila la lana. La
Principessa, che ha compiuto vent’anni, si e persa tra i meandri della reggia ed entra nella piccola
stanza. È allegra e spensierata e, alla vista di un Fuso abbandonato su una poltrona, si avvicina
incuriosita. Chiede di provare a filare e la Vecchietta l’accontenta, nonostante i brontolii del Gatto.
Il nuovo gioco finisce presto, perché la fanciulla si punge un dito e cade addormentata. Mentre la
Vecchietta corre a cercare aiuto, il Fuso sogghigna soddisfatto.
Quadro secondo
Sala del palazzo reale
Di fronte ai genitori inconsolabili, tra le lamentazioni dei Piangitori, sfila il triste corteo della Bella
Addormentata adagiata su un carro. Un improvviso fulgore illumina la sala: è la Fata Azzurra,
giunta a riparare con un nuovo incantesimo la tragica magia della strega. Il bacio di un principe
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innamorato - annuncia trionfante - sarà capace di ridestare un giorno la fanciulla e, insieme a lei,
tutta la corte che adesso scivola in un sonno profondo. Mentre l’oscurità avvolge la reggia e i Ragni
cominciano a tessere un’immensa rete, la fata scompare.
Atto III
Quadro primo
Bosco attiguo al castello incantato
Sono passati trecento anni dal sortilegio della fata e nel castello tutti dormono come allora. Nel
bosco circostante arriva una rumorosa comitiva di cavalieri e amazzoni. La brigata, impegnata in
una partita di caccia, è guidata dal Principe Aprile, affiancato dalla Duchessa de la Bandolière e da
Mister Dollar Chèque. Il Principe apprende da un Boscaiuolo la magia che grava sull’antico
maniero e la sorte della bella principessa addormentata che solo un bacio potra risvegliare.
Affascinato dal racconto e sentendosi predestinato, decide di separarsi dai compagni e raggiungere
il castello. I fitti rami dei rovi si piegano e si aprono al suo passaggio. La Duchessa, delusa
dall’abbandono del suo cavaliere, si allontana stizzita al braccio di Mister Dollar.
Quadro secondo
Sala del palazzo reale
Dopo aver combattuto con un grosso Ragno, il Principe riesce a penetrare nel salone del palazzo,
dove tutti sono immobili come statue. Un grande chiarore lo guida verso la principessa dormiente,
che bacia con ardore facendola ridestare. Apparsa in un lampo di luce, la Fata Azzurra dichiara
spezzato l’antico maleficio. Ora anche i sovrani e la corte riprendono vita e assistono felici al
miracolo d’amore. Si organizzano infine le nozze e tutti, cortigiani e cavalieri, si abbandonano alle
danze: dapprima il minuetto, poi un moderno fox-trot.
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