NUMERO SESSIONE 1 TITOLO SESSIONE Qualità della vita

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NUMERO SESSIONE 1 TITOLO SESSIONE Qualità della vita
Firenze, 9-10 Settembre 2010
NUMERO SESSIONE
TITOLO SESSIONE
1
Qualità della vita, felicità, benessere nella storia del pensiero sociologico
e filosofico
AUTORE/I
Guerini Michela, Università Milano-Bicocca, Dipartimento di Sociologia
e Ricerca Sociale
La buona vita. Prospettive teoriche sui concetti di felicità e benessere
TITOLO
ABSTRACT
Le condizioni che determinano la buona vita e la promozione di quest’ultima hanno interessato il
genere umano sin dall’antichità. In particolare la cultura occidentale odierna risente delle concezioni
elaborate nella storia a partire dalla tradizione greca dove si sono affermati concetti quali macarìa,
eutachìa, ataraxia, eutimia e eudaimonia, per poi essere modificati, integrati o riconsiderati nel
significato di termini culturalmente e storicamente determinati quali felicitas, beatitudo, soddisfazione
kantiana, piacere come chasse au bonheur, massima utilità, felicità pubblica come espressione di welfare
e soddisfazione di vita. Ai giorni nostri tutte queste sfumature vengono ad essere inglobate nei concetti
cardine di felicità (happiness) e benessere (well-being) che più in generale vengono ad incarnarsi nel
concetto di buona vita nella quale si riconosce un alto grado di qualità di vita. Dunque felicità
(happiness) e benessere (wellbeing-welfare) rappresentano i termini privilegiati degli studi e dei dibattiti
attuali sulla qualità della vita sopra i quali si impostano approcci e correnti di ricerca differenti. In
questo lavoro i concetti di felicità e benessere vengono analizzati al fine di ricomporre e definire un
quadro teorico di riferimento che collezioni i contributi offerti dalle discipline umane al tema della
buona vita intesa come life well lived. Il frame teorico risultante vuol essere funzionale a sottolineare
come l’attenzione che oggi viene rivolta allo studio del progresso della società debba per forza di cose
far riferimento a una pluralità di contributi e a una molteplicità di approcci. A livello filosofico, una
delle distinzioni meglio conosciute del concetto di benessere/felicità è stata presentata da Derek Parfit
negli anni '80 e successivamente arricchita negli anni. Nel 2008 Daniel M. Haybron riassume i diversi
approcci emersi in cinque punti descrivendo la compresenza di:: hedonic teories, derivanti da una
concezione emotivo-affettiva della condizione di benessere e felicità umana, intesa come momento di
piacere simile alle formulazioni edonistiche degli epicurei e degli utilitaristi classici; desire theories, che
identificano la buona vita con la soddisfazione o la realizzazione dei desideri e delle preferenze
personali; objective list theories, attente ad indagare le condizioni di benessere attraverso la valutazione
soggettiva della presenza di beni e della loro accessibilità al fine di poter vivere una buona vita;
authentic happiness theories, che lavorano su concetti che risultano autentici solo se la loro valutazione
è informata e autonomamente costruita dal soggetto e dall'atteggiamento positivo o negativo
individuale; eudaimonic theories, in ragione di una ripresa dei valori etico-morali e dell’attenzione sulle
virtù dell’Uomo e sul processo di sviluppo caratterizzato dall'acquisizione del pieno esercizio delle
capacità umane. Partendo da questo frame multi-paradigmatico questo lavoro intende collocare ed
esplicitare i riferimenti concettuali ai quali i termini di benessere e felicità fanno riferimento nelle
scienze filosofiche (utilitarismo, paradigma olistico, etica, …) economiche (utilità cardinale/ordinale,
paradosso di Easterlin, capability approach, economia della felicità, …), psicologiche (psicologia:
edonica, eudaimonica, positiva,…) e sociologiche (indicatori sociali, livello di vita, welfare, qualità di
vita,…). Per ogni disciplina vengono evidenziate le sovrapposizioni semantiche e le differenze
concettuali presenti internamente in ciascuna di essa mentre ad un livello d’analisi più generale è
composto un quadro schematico delle concezioni e degli approcci utilizzati nelle scienze umane che si
dedicano al tema della buona vita.
A conclusione di queste analisi vengono proposte alcune distinzioni di sintesi che tentano di fissare le
principali distinzioni e gli aspetti antitetici tra le diverse definizioni di benessere e felicità elaborate
nell'ambito delle scienze umane.
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