Coppa del mondo di mountain bike

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Coppa del mondo di mountain bike
Storia della Mountain Bike
La Mountain Bike
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Indice
Voci
Introduzione
1
Ciclismo
1
Bicicletta
4
Storia della bicicletta
16
Mountain bike
21
Rampichino
31
Meccanica
32
Telaio (bicicletta)
32
Freni a V
34
Freno a disco
36
Forcella (bicicletta)
40
Discipline
43
Cross country (ciclismo)
43
Downhill (ciclismo)
44
Marathon (ciclismo)
45
Dual slalom
45
Four-cross
46
Bike park
47
Campionati del mondo
48
Campionato del mondo di mountain bike
48
Campionato del mondo di mountain bike marathon
61
Voci
Introduzione
1
Ciclismo
1
Bicicletta
4
Storia della bicicletta
16
Mountain bike
21
Rampichino
31
Meccanica
32
Telaio (bicicletta)
32
Freni a V
34
Freno a disco
36
Forcella (bicicletta)
40
Discipline
43
Cross country (ciclismo)
43
Downhill (ciclismo)
44
Marathon (ciclismo)
45
Dual slalom
45
Four-cross
46
Bike park
47
Campionati del mondo
48
Campionato del mondo di mountain bike
48
Campionato del mondo di mountain bike marathon
61
Campionato del mondo di mountain bike 1991
62
Campionato del mondo di mountain bike 1992
68
Campionato del mondo di mountain bike 2007
73
Campionato del mondo di mountain bike 2008
79
Campionato del mondo di mountain bike 2009
83
Coppa del mondo
84
Coppa del mondo di mountain bike
84
Vincitori di tappe in coppa del mondo di mountain bike
91
Coppa del mondo di mountain bike 1991
96
Coppa del mondo di mountain bike 1992
97
Coppa del mondo di mountain bike 1993
98
Coppa del mondo di mountain bike 1994
99
Coppa del mondo di mountain bike 1995
100
Coppa del mondo di mountain bike 1996
101
Coppa del mondo di mountain bike 1997
102
Coppa del mondo di mountain bike 1998
103
Coppa del mondo di mountain bike 1999
104
Coppa del mondo di mountain bike 2000
106
Coppa del mondo di mountain bike 2001
107
Coppa del mondo di mountain bike 2002
109
Coppa del mondo di mountain bike 2003
110
Coppa del mondo di mountain bike 2004
112
Coppa del mondo di mountain bike 2005
113
Coppa del mondo di mountain bike 2006
115
Coppa del mondo di mountain bike 2007
117
Coppa del mondo di mountain bike 2008
119
Coppa del mondo di mountain bike 2009
121
Grandi campioni
123
Thomas Frischknecht
123
John Tomac
124
Samuel Hill
125
Gary Fisher
127
Alison Sydor
128
Edmund Overend
130
Miguel Martinez (biker)
131
Cadel Evans
132
Julien Absalon
136
Marie-Hélène Prémont
139
Gunn-Rita Dahle
140
Margarita Fullana
142
Anne-Caroline Chausson
142
Fredrik Kessiakoff
148
Paola Pezzo
150
Note
Fonti e autori delle voci
153
Fonti, licenze e autori delle immagini
155
Licenze della voce
Licenza
158
1
Introduzione
Ciclismo
Il ciclismo è uno sport che consiste nel gareggiare correndo su una → bicicletta. Le prime competizioni agonistiche
in bicicletta si sono sviluppate a partire dalla fine del XIX secolo e già nell'ultimo decennio dell'Ottocento hanno
cominciato a essere corse quelle competizioni (spesso massacranti per distanza percorsa e condizione delle strade)
che poi sarebbero state denominate "classiche"; Il ciclismo è da considerarsi uno degli sport più popolari del mondo,
probabilmente fu il primo grande sport a diffusione internazionale, se altri sport come il baseball, il rugby e il cricket
sono ritenuti parte integranti della storia recente di alcuni paesi come gli Stati Uniti, la Nuova Zelanda e il Regno
Unito, sicuramente il ciclismo lo è per alcune nazioni come l'Italia, la Francia, l'Olanda e il Belgio.
Nell'ambito del ciclismo classico esistono tre specialità
principali:
• il ciclismo su pista (che si corre all'interno dei
velodromi);
• il ciclismo su strada;
• il ciclocross.
Dagli anni ottanta ha avuto poi molta diffusione il
ciclismo fuoristrada in → mountain bike, sia nelle
competizioni professionistiche che a livello amatoriale.
Esistono poi anche le competizioni in BMX, che
ricordano le gare di trial e motocross.
Lance Armstrong in una gara a cronometro
Ciclismo su strada
Le gare di ciclismo su strada si dividono in due tipologie: corse di
un giorno e a tappe.
Tra le corse di un giorno più famose, chiamate "classiche", ci sono
la Milano-Sanremo che si corre a fine marzo, il Giro delle Fiandre,
la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi che si corrono in
aprile, il Campionato del mondo di ciclismo su strada che si svolge
ogni anno in una nazione diversa alla fine di settembre e il Giro di
Lombardia che conclude la stagione alla fine di ottobre.
Le corse a tappe più importanti sono il Tour de France, che si
corre in luglio, il Giro d'Italia che si disputa in maggio e la Vuelta
a España che si svolge in settembre: queste corse durano ciascuna
tre settimane e si articolano su 20-22 tappe.
Simbolo delle corse su strada
Ciclismo
2
Dal 1989 al 2004 le principali corse di un giorno del calendario internazionale formavano la Coppa del Mondo. Nel
2005 la Coppa del Mondo è stata sostituita dall'UCI ProTour, manifestazione comprendente tutte le principali corse
del calendario, sia di un giorno che a tappe. Nel 2008, però, gli organizzatori delle tre grandi corse a tappe hanno
deciso di uscire dal ProTour per dissidi insanabili con l'UCI: il circuito si è ugualmente disputato, ma su un
calendario ridotto (15 prove contro le 27 dell'anno precedente) e privo proprio di quasi tutte le corse più importanti e
prestigiose. Il progetto dell'UCI, per cui il ProTour dovrebbe costituire l'espressione massima del ciclismo
professionistico, ne esce quindi gravemente compromesso.
Ciclismo su pista
Il ciclismo su pista consiste in una serie di competizioni che si
svolgono in un velodromo, cioè una pista formata da due rettilinei
e da due curve, dove le curve in particolare sono inclinate per
vincere la forza centrifuga.
Gli obiettivi primari dei ciclisti su pista sono: i Giochi olimpici
estivi, aperti ai dilettanti e ai professionisti che si svolgono ogni
quattro anni; il campionato del mondo con una frequenza annuale;
le Sei Giorni, che si disputano nel corso dell'anno, nelle più
prestigiose piste di tutto il mondo.
Tra le specialità possiamo distinguere le gare di velocità, le gare di
inseguimento, le gare di mezzofondo, le gare di eliminazione, le
corse ai punti, le americane, il keirin.
Simbolo delle corse su pista
Ciclocross
Il ciclocross è una particolare disciplina, praticata, soprattutto in autunno e
nei mesi invernali, anche da molti ciclisti specialisti su strada durante
l'interruzione della loro attività agonistica, oltreché da un buon numero di
stradisti che emergono in questa specialità.
I percorsi formati, solitamente, in ambienti boschivi, attraversano prati,
talvolta con tratti sterrati, e più raramente con brevi tratti in asfalto
(abitualmente il rettilineo d'arrivo), con un fondo e una pendenza variabili,
salite e discese brevi e molto ripide, molte curve angolate e tratti su sentiero
strettissimo che li costringe ad una fila indiana.
I terreni sui quali si corre sono: prato, fango, sabbia e asfalto.
Le gare più importanti sono: la Coppa del Mondo, il Superprestige e il
Mondiale.
Sven Vanthourenhout durante una corsa
di ciclocross
Ciclismo
3
Mountain bike
Negli ultimi anni si stanno definendo diverse specialità all'interno
della mountain bike, ognuna caratterizzata dalle diverse
caratteristiche dei percorsi e dei mezzi utilizzati per affrontarli. Le
principali sono:
• → Cross country (→ XC o → XCO), gare brevi e intense su
percorsi relativamente poco tecnici affrontate con biciclette
leggere e scattanti;
• → Marathon (→ XCM), simile al cross-country ma con
distanze maggiori (di solito tra i 50 km e i 100 km);
• → Downhill (→ DH), gare di sola discesa su percorsi molto
tecnici affrontate con mountain bike rinforzate e dotate di
sospensioni con lunga escursione;
• → Dual slalom (→ DS), competizioni tra due biker, in brevi
tracciati paralleli con salti, curve e ostacoli, è stato sostituito dal
→ four-cross;
Simbolo delle corse di mountain bike
• → Four-cross (→ 4X), competizioni ad eliminazione tra quattro biker, in brevi tracciati con salti e ostacoli, simile
allo skicross;
• Free-Ride.
Voci correlate
• Federazione Ciclistica Italiana
• Ciclismo ai Giochi olimpici
• Velo d'Or
Altri progetti
•
•
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•
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Collegamenti esterni
• Ciclismo [1] su Open Directory Project ( Segnala [2] su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Ciclismo")
Bicicletta
4
Bicicletta
Segnale di una pista ciclabile
Evoluzione della bicicletta
« Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per l'Uomo ci sia ancora speranza »
(H.G. Wells)
La bicicletta è un veicolo a propulsione muscolare umana costituito da un → telaio cui sono vincolate due ruote
allineate una dietro l'altra e dotato di un sistema meccanico per la trasmissione della potenza alla ruota motrice.
Descrizione e componenti
Nonostante nel corso della sua lunga
storia molti siano stati i tentativi di
introdurre variazioni nella struttura
della bicicletta, vuoi per migliorarne
l'efficienza alla luce dei progressi
scientifici (della biomeccanica in
particolare), vuoi per esperimenti di
design, la struttura generale della
bicicletta può ormai essere considerata
cristallizzata e si trova sostanzialmente
immutata in tutte le numerose tipologie
in cui si declina al giorno d'oggi.
Parti della bicicletta
L'elemento portante è costituito dal →
telaio.
Su
questo
trovano
alloggiamento le numerose componenti che consentono il funzionamento del mezzo. Queste componenti possono
essere raggruppate in una serie di sistemi che assolvono ciascuno ad una specifica funzione. Lo sterzo, costituito
dalla → forcella che regge la ruota anteriore collegata mediante un canotto (o pipa) inclinato in avanti al manubrio,
consente di variare la direzione della ruota anteriore rispetto all'asse longitudinale del mezzo consentendo di eseguire
le curve. La forcella dello sterzo funge da punti di aggancio della ruota anteriore, mentre il carro posteriore del →
Bicicletta
5
telaio regge la ruota posteriore alla quale il conducente impartisce il movimento mediante la trasmissione, che in
molte tipologie di biciletta è associata ad un cambio di velocità, costituito da ingranaggi multipli sulla ruota
posteriore ed eventualmente sulla corona, o più raramente da sistemi di ingranaggi contenuti nel mozzo della ruota
posteriore (cambio epicicloidale). Sulla ruota posteriore è normalmente montato un meccanismo di ruota libera, che
permette alla ruota posteriore di girare (nel solo senso di marcia) indipendentemente dal movimento dei pedali,
consentendo alla bicicletta di avanzare per inerzia. Alcune biciclette montano invece il cosiddetto scatto fisso,
inizialmente caratteristico delle bici da pista usate nei velodromi senza freni e senza cambio, ma che ultimamente
trova sempre maggiore diffusione anche per l'uso su strada ad opera dei cosiddetti "bike messangers", ovvero
fattorini in bicicletta, popolari in diverse grandi città, che lo prediligono per l'efficienza meccanica, per l'affidabilità e
poiché richiede pochissima manutenzione. Molti ciclisti infine ne apprezzano il contatto diretto con la strada che
trasmette e lo giustificano con motivazioni filosofiche.
La maggior parte delle biciclette è inoltre dotata di un impianto frenante che può agire sul mozzo della ruota (→ a
disco o a tamburo) o sui cerchioni (a bacchetta, cantilever, v-brake, ... ). I comandi dei freni sono normalmente sul
manubrio. Esiste anche un comando di freno a contropedale, poco diffuso in Italia, che attiva un freno generalmente
a tamburo se i pedali vengono ruotati in direzione opposta al movimento.
Il conducente viaggia normalmente in posizione seduta su una sella o sellino di forma approssimativamente
triangolare, posta leggermente arretrata rispetto alla verticale del movimento centrale e collegata al telaio mediante
un tubo detto reggisella o canotto della sella che scorrendo all'interno del piantone consente la regolazione
dell'altezza della sella. Da questa posizione, gode di una ottima visuale sull'ambiente circostante e sull'eventuale
traffico.
Per ridurre l'attrito delle parti in movimento, vengono utilizzati cuscinetti a sfere. Sul mozzo delle ruote sono
realizzati avvitando sui perni supporti a forma di cono con la superficie concava, su cui scorrono le sfere, trattenute
in apposite cavità realizzate nel mozzo. I cuscinetti sono presenti anche sul movimento centrale, sui pedali, sullo
sterzo, sul meccanismo di ruota libera.
Storia
Categorie
Secondo l'uso, le biciclette si possono
classificare come segue:
• Bici da passeggio (robuste, dotate di
parafanghi e paracatena, spesso
monomarcia)
• Bicicletta da corsa (superleggera, priva di
accessori)
• Bicicletta da pista (priva di freni e
cambio, dotata di scatto fisso, usata nei
velodromi)
• → Mountain bike (particolarmente
robusta, dotata di cambio ad ampia
escursione e adatta a percorsi sterrati)
• Bicicletta da città (un compromesso tra
robustezza ed efficienza meccanica, generalmente ricca di accessori)
Draisina (ca. 1820)
Bicicletta
6
• BMX (piccola, talvolta monomarcia,
adatta ad acrobazia)
• Tandem (bicicletta per due persone)
• Bici da turismo (comoda e con accessori
per lunghi viaggi)
• bicicletta da stazione: un mezzo robusto e
generalmente ben funzionante, ma di
aspetto poco appetibile, atto a essere
depositato presso nodi di interscambio
del trasporto pubblico senza grossi rischi
di furto.
A seconda della forma del telaio, si possono
definire le seguenti classificazioni per le
biciclette moderne:
→ Antica bicicletta per signora
• bicicletta da uomo: telaio "a diamante", seduta verticale;
• bicicletta da pista: telaio come quella da uomo, ma con piantone della sella e forcella con angolo meno
accentuato rispetto alla verticale, seduta verticale;
• bicicletta da donna: telaio a U, aperto, seduta verticale;
• bicicletta reclinata: telaio di varie forme, trazione posteriore o anteriore, utilizzo di un sedile al posto del sellino,
postura più o meno distesa a seconda dell'uso (generalmente dai 20 ai 50 gradi);
• bicicletta pieghevole: una qualsiasi delle precedenti, ma con il telaio pieghevole in una o più parti, per un
trasporto più agevole.
Le biciclette reclinate, generalmente abbinate all'utilizzo di una carenatura aerodinamica, sono i più veloci veicoli a
propulsione umana (HPV, Human Powered Vehicle) e detengono sostanzialmente tutti i record di velocità in questa
categoria: 130,36 km/h nei 200 m (Sam Whittingham, 2004) e 85,991 km nel record dell'ora (Fred Markham, 2006).
Per le biciclette esiste una gamma infinita di accessori e personalizzazioni: parafanghi e paracatena (carter), luci a
dinamo o elettriche, computer di bordo, portapacchi, borse e cesti per il trasporto di oggetti, sound system ambulanti
(a batteria o a dinamo), campanelli e trombe per la segnalazione acustica, abbigliamento specializzato: scarpe,
pantaloni imbottiti, tute, caschi, guanti, manubri e selle di ricambio, indicatori di direzione e di frenata...
Esistono anche accessori per integrare la propulsione umana con l'energia di un motore elettrico o a scoppio, e
biciclette progettate e costruite per integrare queste tecnologie.
• biciclette a pedalata assistita: bicicletta dotata di una batteria ricaricabile, posta in una apposita custodia che ne
consente l'utilizzo e l'estrazione, per una comoda ricarica dalla rete elettrica domestica. La normativa prevede che
il motore venga attivato dalla pedalata e si spenga allorché la pedalata viene sospesa. Tali biciclette sono esenti da
omologazione (direttiva europea 2002/24/CE, art. 1, punto h) e, contrariamente ai ciclomotori, non richiedono il
pagamento di un bollo di circolazione, né assicurazione, né uso obbligatorio del casco. In Italia la velocità
massima sviluppabile da una bicicletta a pedalata assistita è fissato dal Codice della Strada a 25 km/h. Il motore
può essere direttamente accoppiato ad una ruota (spesso quella anteriore) mediante ruote in gomma che fanno
attrito sul cerchione, oppure collegato alla catena, oppure essere integrato nel mozzo della ruota stessa. Questi
ausili possono essere usati più o meno occasionalmente per superare salite o per incrementare la velocità. Le case
costruttrici affermano che mezzi di questo tipo possono coprire distanze fino a 50-80 km. Per viaggi lunghi si
possono prevedere una o più batteria di scorta.
• bicicletta fotovoltaica: particolare sottospecie di bicicletta a pedalata assistita che utilizza l'energia solare per
ricaricare la batteria del motore elettrico, migliorando l'autonomia di viaggio. Il pannello fotovoltaico può avere
un'area tra 0,5 m² e 1 m². La problematica principale è il basso rendimento, generalmente dimezzato a causa
dell'esposizione raramente perpendicolare ai raggi solari. Il pannello inoltre deve essere disposto in modo da non
Bicicletta
creare problemi aerodinamici che metterebbero in pericolo la sicurezza del ciclista.
Una allettante alternativa potrebbe essere quella di utilizzare un pannello solare fisso (sul tetto di casa) e ricaricare la
batteria della propria bicicletta a pedalata assistita solo durante le soste.
Aspetti socio-economici
La bicicletta è un ideale strumento di attività sportiva (vedi → ciclismo) e di trasporto, caratterizzato da impatto
ambientale pressoché nullo, costi modesti, effetti positivi sulla salute, piacevolezza nell'uso, bassi ingombri del
mezzo parcheggiato, facilità di relazioni sociali, predisposizione al turismo anche psicogeografico.
In relazione agli altri mezzi di trasporto, la bicicletta, risulta il mezzo con minore dispendio di energie calcolato
come rapporto energia spesa/persone trasportate.
La manutenzione della bicicletta è alla portata di chiunque per difficoltà tecnica e attrezzatura richiesta,
accentuandone l'aspetto di mezzo popolare e indifferente alle classi sociali, e incoraggiando all'autoriparazione dei
propri strumenti.
Trasporto in bicicletta
La bicicletta è stata fino a pochi decenni or sono un fondamentale mezzo di trasporto, spesso l'unico a disposizione
delle classi meno agiate. Lo sviluppo economico ha poi portato ad una importante diffusione dell'automobile, che ha
in gran parte soppiantato l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto.
Con l'aumento del traffico urbano, tuttavia, il trasporto motorizzato individuale ha raggiunto i limiti del suo sviluppo,
soprattutto nei territori fortemente urbanizzati, e l'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto è ridiventato
concorrenziale.
Sui percorsi urbani congestionati la bicicletta si dimostra spesso il mezzo più veloce, in particolare sui percorsi sotto
i 10 km. Il vantaggio aumenta notevolmente se si includono i tempi e/o costi di parcheggio, e diventa incolmabile se
vengono conteggiate anche le ore di lavoro necessarie a mantenere una autovettura.
Molti ciclisti asseriscono inoltre che nel traffico urbano la bicicletta sia meno stressante dell'automobile, sia per la
maggiore agilità che permette di aggirare gran parte degli ingorghi che per gli effetti positivi della moderata attività
fisica, specie se gli spostamenti sono tutelati da piste ciclabili.
L'uso della bicicletta in città ed i suoi rischi
Purtroppo l'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano sui percorsi urbani è spesso ostacolato da
città con sistemi viari progettati per favorire soprattutto il traffico di automobili private, con ampie strade su cui
spesso si raggiungono velocità pericolose, e l'uso diffuso di rotatorie, particolarmente svantaggiose e pericolose per
pedoni e ciclisti. Spesso è riscontrabile anche la mancanza di percorsi protetti e di aree di parcheggio per biciclette.
Il comportamento degli automobilisti, non sempre attenti all'incolumità degli utenti più deboli della strada,
contribuisce non poco a rendere pericoloso l'uso della bicicletta in città. Tra le scorrettezze pericolose per il ciclista,
oltre ai classici non rispetto del segnale di stop, velocità eccessiva, mancato uso degli indicatori di direzione,
parcheggio sulle piste ciclabili, è degna di menzione l'incauta apertura di sportelli di auto parcheggiate a lato strada,
che costituisce uno degli incidenti tipici per i ciclisti urbani. Anche lo scorretto uso delle rotonde espone i ciclisti,
che stanno percorrendo la rotonda, al rischio di vedersi tagliare la strada o peggio venire investiti dagli automobilisti
al momento che questi si apprestano ad uscire dalle rotonde. Un altro problema è venire stretti contro altre macchine
o a lato della strada quando si viene superati, in particolare da mezzi pesanti e autobus.
Per rispondere a questi problemi, ma soprattutto per il gusto immediatista dell'atto, in molte grandi e medie città si è
sviluppato negli ultimi anni un fenomeno spontaneo detto massa critica.
7
Bicicletta
8
Bicicletta rivoluzionaria
Sin dalle sue origini la bicicletta fu ampiamente usata
dagli strati popolari, non soltanto per motivi di lavoro,
ma anche in funzione politica e, nel corso della lotta di
Liberazione, per compiere azioni di vario tipo, contro i
nazifascisti.
Concept-bicycle della Lancia progettata da MOMO, 2009
In Italia la paura della bicicletta da parte dei reazionari
ha una data certa e molto antica e una firma tanto
famosa quanto odiata dalle forze popolari: quella del
generale Fiorenzo Bava Beccaris, nelle vesti di Regio
Commissario Straordinario, durante i moti del maggio
del 1898 a Milano. Oltre ad ordinare una sanguinosa
repressione, il generale fece affiggere un manifesto che
decretava il divieto nell'intera provincia di Milano della
«circolazione delle Biciclette, Tricicli e Tandem e
simili mezzi di locomozione».
Più o meno con gli stessi termini, oltre alla minaccia della fucilazione, le forze dell'Asse proibirono durante la loro
occupazione del territorio italiano, in funzione anti-partigiana, l'uso della bicicletta. Quel divieto, però, avrebbe
significato in città come Milano o Torino, il blocco della produzione, giacché la maggior parte degli operai la usava
per recarsi al lavoro e così il provvedimento fu ritirato.
Nell'immediato dopoguerra, la bicicletta fu molto diffusa, specialmente nelle campagne. Per i braccianti era l'unico
mezzo di locomozione, usato, oltre che per il lavoro, in occasione di grandi manifestazioni o degli scioperi indetti
dalla Lega dei braccianti. In quelle giornate di lotta, masse imponenti si radunavano per impedire ai crumiri di
recarsi nei posti di lavoro. Contro le biciclette, appoggiate nelle sponde dei fiumi, si accanivano con particolare
durezza, schiacciandole e rendendole inutilizzabili, le camionette della "Celere" di Mario Scelba, una polizia di
pronto intervento, utilizzata soprattutto in occasione degli scioperi operai. Questa furia devastatrice non arrestò però
lo svilupparsi di grandi battaglie per ottenere migliori condizioni di vita.
Sicurezza
Per pedalare nella maggiore sicurezza possibile fattori fondamentali sono:
• la presenza di accessori di sicurezza:
•
•
•
•
•
campanello
luci anteriori e posteriori
catadiottri nei pedali e nelle ruote
casco (non obbligatorio in Italia)
perno di sicurezza, è usato se il freno anteriore è del tipo Cantilever e la gomma anteriore è tassellata;
obbligatorio per evitare che il filo metallico tra i due elementi vada a finire sulla tassellatura dello pneumatico
e scongiurare il pericoloso ribaltamento della bici in caso di rottura del cavo del freno, questo sistema viene
sostituito dal supporto del catadiottro nel caso questo sia presente
• la perfetta efficienza del mezzo, in particolare dei freni
• la sua manutenzione preventiva
• il rispetto del codice della strada da parte del ciclista, in particolare:
• segnali luminosi [1]
• caratteristiche ed equipaggiamento dei velocipedi [2]
• freni [3]
Bicicletta
•
•
•
•
•
•
•
•
• circolazione dei velocipedi [4]
la costante attenzione ai pericoli del traffico
anticipare i comportamenti degli altri mezzi in moto
evitare di affiancare automezzi in moto, che potrebbero scartare o svoltare senza preavviso, con rischio di
investimento e trascinamento del ciclista. Questo rischio è particolarmente marcato sulle rotatorie, in quanto gli
automezzi possono decidere di uscire dalla rotatoria in qualsiasi momento.
nel percorrere strade affiancate da parcheggi, intersezioni stradali o passi carrabili, mantenere una distanza di
sicurezza dal margine destro della carreggiata, onde prevenire i rischi dovuti all'apertura di portiere e all'uscita di
veicoli.
evitare di superare la fila al semaforo da sinistra se si ha il dubbio che diventi verde prima di raggiungere
l'incrocio.
nelle rotonde, ad eccezione della svolta a destra alla prima uscita, evitare la corsia più esterna, si potrebbe essere
investiti o ostacolati dalle macchine in entrata ed uscita.
il corretto posizionamento di eventuali oggetti trasportati
non andare sopra i marciapiedi.
Velocità
Velocità tipiche (ovviamente indicative e soggettive) da bicicletta sono 15-25 km/h in pianura. Andature da
passeggio, svago sono attorno ai 15-20 km/h. Velocità superiori a 30 km/h cominciano a diventare impegnative se
sostenute per più di qualche minuto. Velocità dai 35 ai 50 km/h sono tipiche dei gruppi di ciclisti anche amatoriali
quando sono in gruppo e si alternano alla testa del gruppo, con picchi di 65 km/h. Velocità superiori ai 50 km/h sono
da professionisti soprattutto quando non si sta correndo in gruppo. Su strada piana le velocità che possono essere
raggiunte dai professionisti sono sui 60-65 km/h, in volata anche 75 km/h. In discesa si possono raggiungere anche i
130 km/h. Scendere sotto a 2-3 km/h è difficile perché sotto questo limite l'equilibrio e la stabilità dell'andatura
diventano precari.
A influenzare la velocità ci sono vari fattori:
•
•
•
•
•
•
stato dell'asfalto
sezione delle coperture
pressione delle coperture
condizioni del vento
posizione del ciclista
pendenza della strada
In generale con il diminuire della sezione delle coperture si aumenta le velocità, fino ad un limite intorno ai 20-23
mm. Attualmente la quasi totalità delle bici da corsa monta pneumatici di sezione da 23 mm.
La pressione delle coperture ha altresì grande importanza: solitamente le coperture riportano la pressione consigliata
di gonfiaggio, al di sotto della quale le prestazione decadono e la copertura si rovina.
Il vento favorevole o sfavorevole, per quanto flebile, influenza notevolmente le prestazioni. Analogamente è
importante la superficie frontale del ciclista che è causa della resistenza aerodinamica per attrito. I ciclisti cercano
infatti il più possibile la scia di chi li precede per mantenere la velocità desiderata al minimo sforzo. L'attrito con
l'aria a calma piatta è circa del 70 %. All'aumentare della pendenza della strada, la resistenza aerodinamica perde via
via di importanza. Sono percettibili in bicicletta già variazioni di pendenza dello 0,5 %, con un'andatura tranquilla.
9
Bicicletta
Distanze
Le distanze che si coprono in bicicletta vanno dalle poche centinaia di metri ai 1000 e più km delle randonnées come
la Parigi-Brest-Parigi o dei viaggi turistici più impegnativi. Nell'uso utilitario della bicicletta, gran parte dei percorsi
non superano i 2 km, ma la bicicletta risulta concorrenziale rispetto all'automobile o al trasporto pubblico fino ad
almeno 5-10 km. Sono rarissime le persone che intraprendono un viaggio di migliaia di chilometri in bicicletta.
Negli ultimi anni si sono susseguiti molti tentativi da parte di ciclisti amatori e non di percorrere in bicicletta il giro
del mondo. Il record è stato effettuato da Mark Beaumont, 25enne scozzese, che ha percorso 30000 km in 195 giorni.
Invece se la è presa comoda Pablo, un ragazzo argentino, che ha percorso 60000 km e 51 paesi nel momento in cui
fu intervistato in Italia con destinazione Argentina. Per finanziarsi vende bamboline portafortuna. In viaggio da 8
anni dovrebbe concluderlo in altri 4 o 5.E ce ne sono tanti altri che tentano questa strada.
Le biciclette che vengono usate per fare delle commissioni per es. andare a prendere il pane, andare fino alla fermata
dell'autobus o del treno percorrono poche centinaia di chilometri all'anno. Chi va quotidianamente a scuola o al
lavoro in bici, e utilizza la bici per gli spostamenti in città, percorre in media dai 300-400 km ai 3000 km all'anno. I
cicloamatori durante l'arco dell'anno nelle loro uscite possono percorrere in totale, a seconda dell'intensità e della
costanza del loro impegno, da 500 km ad parecchie migliaia di chilometri.
Consumi e potenze
L'energia necessaria per far avanzare la bicicletta (fino ai 10-15 km/h), su strada piana e in assenza di vento, è
prevalentemente quella necessaria a vincere gli attriti meccanici. Dalla velocità di circa 18-20 km/h inizia a crescere,
col quadrato, una componente che prima era trascurabile e che diventerà di gran lunga preponderante, la resistenza
aerodinamica.
La postura del ciclista a velocità superiori ai 20-25 km/h comincia a essere molto importante. La postura meno
efficiente è quella a busto eretto che si assume sulle biciclette olandesi, in quelle da corsa si offre meno superficie
alla resistenza dell'aria e ancor a meno nelle biciclette reclinate o recumbent.
La larghezza degli pneumatici è un fattore che assume pesi diversi a seconda della cura periodica che ne vogliamo
fare (controllo della pressione), del tipo di terreno e velocità. Per periodi di controllo stretti, strada asfaltata e velocità
elevate (sopra i 20-25 km/h) gli pneumatici stretti (tipici delle biciclette da corsa) offrono un minore resistenza
all'aria e d'attrito volvente, quindi sono più performanti. Per periodi di controllo lunghi e asfalti rovinati, sono
preferibili pneumatici più larghi (tipici delle biciclette da città) perché garantiscono un ammortamento migliore delle
asperità dell'asfalto e lo sgonfiamento è più lento. Per percorsi su terreni terrosi e accidentati, si utilizzano oltre a
essere dei pneumatici larghi, hanno pure delle dentature (tacchetti), in modo da evitare lo slittamento della gomma.
Per percorsi misti, strade asfaltate e fuoristrada, si utilizzano pneumatici larghi, con delle dentature (tacchetti),
disposti solo lateralmente, in modo d'avere minore resistenza in città e garantire la tenuta in piega su terreni terrosi,
argillosi, ecc...
Il consumo di energia (a 15-20 km/h) è quindi di circa 12-16 kJ per chilometro a seconda della velocità. Tanto per
dare un'idea se tutta l'energia contenuta in 100 grammi di patate arrivasse ai pedali si potrebbero percorrere dai 21 ai
28 chilometri.
La situazione che massimizza la percorrenza, a parità di energia spesa, è quando la velocità corrisponde sempre a
quella media sull'intero percorso.
La seguente tabella illustra, a titolo indicativo, la relazione fra velocità, energia e potenza necessaria all'avanzamento
di una bicicletta da corsa. I parametri usati sono: peso del ciclista 75 kg, peso della bicicletta 10 kg, pneumatici da
corsa.
10
Bicicletta
11
Velocità (V) Potenza (P) ed Energia (E) [5]
V
(km/h)
P (Watt)
E (kJ/km)
P (Watt)
Mani sul
manubrio
Energia al km
Mani sulle impugnature
basse
5
5
3,6
5
10
15
5,4
14
15
32
7,7
29
20
60
10,8
55
25
103
14,8
94
30
166
19,9
149
35
251
25,8
224
40
363
32,7
323
45
504
40,3
448
50
680
49,0
602
55
894
58,5
790
60
1150
69,0
1015
65
1450
80,3
1279
70
1800
92,6
1587
Fattori che al loro aumentare fanno aumentare i consumi (o energia necessaria per avanzare):
•
•
•
•
•
•
grandezza della superficie frontale del veicolo con il ciclista in sella
larghezza degli pneumatici
scolpitura degli pneumatici
peso del ciclista (solo in salita)
peso della bicicletta (solo in salita)
irregolarità dell'andatura
Fattori che al loro aumentare fanno diminuire i consumi (o energia necessaria per avanzare):
• pressione degli pneumatici
• uniformità della superficie degli pneumatici
• pedalare a ruota (nella scia) di un altro ciclista
Città e bicicletta
In Italia, Ferrara è la città con il maggior numero di biciclette per abitante[6] (all'entrata della città spesso si trova un
cartello recante la scritta "Città delle Biciclette").
Oltre a una grande quantità di gruppi squisitamente sportivi, è presente in Italia un buon numero di associazioni
dedite alla promozione dell'utilizzo della bicicletta e al miglioramento delle condizioni d'uso e delle infrastrutture.
Queste realtà intendono sensibilizzare i cittadini all’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo,
promuovendo così la mobilità sostenibile e richiedendo anche la realizzazione di percorsi ciclabili riservati e protetti.
Bicicletta
12
Le biciclette in Europa
Dalla tabella sottostante si nota che c'è un uso della bicicletta nei vari stati europei molto diverso. In Olanda ce ne
sono più di una per abitante e ogni olandese percorre in media 1019 km all'anno. In Italia ci sono 0,44 biciclette per
abitante.
A causa del clima umido e spesso ricco di precipitazioni, in Olanda, paese con il più alto numero di biciclette per
abitante in Europa, è molto diffusa la Bicicletta da pista a scatto fisso quindi, preferita a quella tradizionale per la sua
mancanza di freni a leva e quindi minor possibilità di slittamento sul piano stradale umido a causa del bloccaggio
delle ruote.
Nella città di Münster, in Germania, ci sono più biciclette che abitanti. A Berlino le biciclette sono anche molto
diffuse, e le piste ciclabili a lato della maggior parte dei marciapiedi.
Biciclette e reti ciclabili in alcuni paesi europei[7]
Paese
Numero bici Bici per 1000 abitanti
Percorrenza media per abitante
(km)
Rete ciclabile prevista
(km)
di cui realizzata
Olanda
16 milioni
1010
1019
6000
30%
Danimarca
5 milioni
980
958
3665
100%
Germania
72 milioni
900
300
35000
n.d.
Svezia
4 milioni
463
300
n.d.
n.d.
Italia
25 milioni
440
168
12000
10%
Francia
21 milioni
367
87
8000
20%
Gran Bretagna
17 milioni
294
81
16000
50%
Irlanda
1 milione
250
228
n.d.
n.d.
Spagna
9 milioni
231
24
n.d
n.d.
Grecia
2 milioni
200
91
n.d
n.d.
Sport
Numerosi sport sono praticati con i vari tipi di bicicletta:
•
•
•
•
•
BMX
→ Ciclismo
Ciclocross
→ Mountain bike
Triathlon
Sinonimi
L'abbreviazione più comune è bici, ma sono noti altri sinonimi, come "ciclo" e "biga", o "cancello", usata per mezzi
poco performanti o di aspetto estetico poco accattivante.
Sul piano delle norme e soprattutto del Codice della strada italiano, la bicicletta rientra nella più ampia categoria dei
velocipedi, e per questo viene spesso descritta con questo termine nei verbali delle forze dell'ordine e in altri atti
ufficiali.
Bicicletta
Manutenzione
La periodica manutenzione della bicicletta è un'operazione necessaria per tenere il mezzo efficiente e sicuro. La
manutenzione di base può essere effettuata da chiunque, senza la necessità di strumenti od utensili particolari, mentre
alcune altre operazioni sono da lasciare preferibilmente al meccanico se non si è dotati del necessario bagaglio
tecnico e di attrezzi appositi.
1. Quando non viene utilizzata, tenere la bicicletta al coperto. L'umidità può ossidarne alcune parti ed una lunga
esposizione al sole può danneggiare la vernice e gli adesivi.
2. Tenere la bicicletta pulita: sporco e polvere possono causare malfunzionamenti dei freni e del cambio.
3. Pulizia ed oliatura della catena: va effettuata con una certa frequenza, soprattutto l'oliatura. Si può usare comune
olio per motore, ma è preferibile ricorrere ad olii di alta qualità e finezza o ad appositi lubrificanti. Se la catena è
particolarmente sporca è consigliabile sgrassarla con del gasolio, petrolio bianco o uno sgrassatore specifico. Non
è necessario rimuovere la catena (inoltre servirebbe un apposito strumento). Un'alternativa all'olio può essere
quella di usare il grasso lubrificante, lo stesso usato per l'asse delle ruote: in questo modo la manutenzione si può
fare addirittura una volta all'anno, in quanto il grasso aderisce meglio. Questo sistema è conveniente per le
biciclette da passeggio, in particolare quelle in cui la catena non si vede perché è all'interno del paracatena.
4. Pulizia del telaio: si ripulisce il telaio dalla polvere con uno straccio umido, è sconsigliabile usare un getto di
acqua che può penetrare nelle parti meccaniche e nei cuscinetti (ruote, movimento centrale...) danneggiandoli. In
caso sia necessario un lavaggio con acqua corrente, al termine di esso riasciugare accuratamente le varie parti
(meglio se con aria compressa) e riapplicare il lubrificante alle parti mobili. Durante la pulizia e l'asciugatura
verificate che i bulloni siano ben stretti. Se necessario usate un po' di sapone neutro ma non solventi: possono
danneggiare la vernice o gli adesivi.
5. Lubrificazione apparati del cambio: periodicamente si olia o si spruzza lubrificante sulle parte dei cambi anteriore
e posteriore che sono soggette a movimento (rapporti, corone, ruota libera, fili d'acciaio dove fanno attrito). Per
ungere la ruota libera conviene adagiare la bici a terra sul fianco sinistro.
6. Sostituzione dei pattini dei freni: da effettuare periodicamente, prestando attenzione all'allineamento dei pattini
stessi sul cerchio (la distanza di essi dal cerchio dovrebbe essere di un millimetro da entrambi i lati). In caso di
sostituzione (e dopo ogni oliatura della bici), verificare ed abituarsi alla nuova potenza frenante. Se la bici è tenuta
spesso all'aperto, col tempo la superficie del pattino si indurisce, riducendo di molto la potenza frenante, specie se
il pattino non è ben allineato e se la bici viene usata poco. È opportuno perciò grattare la superficie con della carta
vetrata in modo da asportare lo strato indurito.
7. Sostituzione cavi e guaine dei freni e dei cambi: da effettuare una volta ogni anno o ogni due anni, permettono di
avere una frenata ed una cambiata sempre efficiente e di evitare le rotture del filo nel punto di attacco della testa,
ossia nella parte più debole del filo. Ora, però, esistono cavi teflonati che hanno una vita media molto più lunga di
quelli tradizionali.
8. Ingrassaggio mozzi delle ruote: da effettuare occasionalmente ma con regolarità (almeno ogni sei mesi, più
spesso se in ambienti polverosi o fangosi), in maniera che le ruote scorrano con fluidità, salvaguardandole da
danni altrimenti irreversibili.
9. Ingrassaggio movimento centrale: analogo a quello delle ruote, a meno che non sia del tipo moderno a cartuccia.
10. Ingrassaggio movimento dello sterzo: come sopra.
11. Ingrassaggio pedali (nei modelli che hanno cuscinetti a sfera anche in tale posizione).
12. I cuscinetti a sfera (nelle quattro/cinque parti da ingrassaggio di cui sopra) devono ruotare liberamente, senza
gioco laterale, rumori o cigolii. Se si verifica uno di questi inconvenienti, portare la bici ad un tecnico
specializzato (eventualmente il vostro rivenditore).
13. Verificare l'allineamento delle ruote: la distanza fra il cerchio e le parti fisse (telaio o forcella) deve essere
uguale da entrambi i lati. In caso di necessità chiedere l'aiuto di un tecnico.
14. Verificare che tutti i raggi siano in tensione. Raggi lenti possono danneggiare il cerchio.
13
Bicicletta
15. Verificare che la pressione delle gomme sia adeguata. Se avete un manometro confrontatene la misura con i
valori stampati di lato sui copertoni. Le gomme sgonfie, oltre a rendere più faticosa la pedalata, aumentano la
probabilità di forature.
Aspetti legali
All'interno del "ddl Sicurezza" approvato il 3 Luglio 2009, sono state introdotte norme contro i ciclisti indisciplinati:
le infrazioni al codice della strada compiute alla guida di un velocipede, già punite con le medesime sanzioni di
quelle compiute conducendo mezzi a motore, saranno punite anche con la detrazione dei punti patente di guida (solo
qualora il conducente ne sia provvisto)[8] [9] .
Tale misura di legge è stata criticata su più fronti, tra cui:
• la reale utilità[10]
• la disuguaglianza di trattamento tra il ciclista provvisto di patente di guida e quello che ne è privo, che rende
probabilmente tale norma incostituzionale.
In seguito a questo, molte associazioni ciclistiche hanno fatto ricorso ai giudici di pace per annullare le sanzioni che
prevedevano una decurtazioni di punti [11] e dopo numerosi ricorsi da parte di persone vittime di questa legge, pare
che sarà prevista una sanatoria all'interno del disegno di legge sulla sicurezza stradale previsto per il 2010, che
comprenderà anche la restituzione dei punti precedentemente tolti [12] .
Bibliografia
• AA.VV., EnCICLOpedia di sopravvivenza metropolitana, 2006, pdf ver. lettura [13], ver. stampa [14]
• Carlo Favot, In bicicletta con il codice. Il codice della strada a uso dei ciclisti, Ediciclo, 2005, ISBN 8888829091
• Zenone Sovilla, Bicicrazia. Pedalare per la libertà, Nonluoghi Libere Edizioni, 2004, ISBN 888909902X, pdf
[15]
• Chris Carlsson, Critical mass. L'uso sovversivo della bicicletta, Feltrinelli, 2003, ISBN 8807710145
• Alfredo Oriani, La bicicletta, Longo, 2002, ISBN 8880633465
• Mario Debiasi, 5 continenti in bici. 5 Continents by bike, Motta, 2001, ISBN 8871793331
• Luigi Bairo, Tutti in bici fino all'Isola delle Anguille. Intervista al pedagogista Gianni Milano, Capitan Nuvola
e-book, 2001, [16]
• Luigi Bairo, Bella Bici, Nuovi Equilibri, 2000, ISBN 887226541X
• Sabina Morandi, La filosofia morale della bicicletta, ovvero come sopravvivere (e diventare saggi) pedalando in
città, Zelig, 1997, ISBN 8886471564
• Gianni Catania, Amica bicicletta, EGA-Edizioni Gruppo Abele, 1995, ISBN 887670213X
• Wolfang Zuckermann, Fine della strada, Franco Muzio, 1992, ISBN
8870216357
•
•
•
•
Mario Fratesi, Storie in bicicletta, Edizioni Manservigi, 1997
S. S. Wilson. La tecnologia della bicicletta, Le Scienze, 1973, 58 (giugno 1973), 30-42.
Franco Giannantoni - Ibio Paoluci, La bicicletta nella Resistenza [17], Arterigere, 2008, ISBN 978-88-89666-23-4
Cesare Chiericati - Damiano Franzetti, Mondiali 1951-2008 - un secolo di storia - storie di campioni e di grandi
imprese ciclistiche in terra varesina [18], Arterigere, 2008, ISBN 978-88-89666-29-6
• Davide Ambrosi, Andrea Bacciotti, Giovanni Ropolo (2008): La matematica della bicicletta, "La Matematica
nella Società e nella Cultura". er. I, Vol. I, N. 3, pp 477-492
• "Bici batte auto. Creativi & guerrieri urbani su due ruote", a cura di Naoto, ShaKe Edizioni, Milano 2009. ISBN
978-88-88865-59-1
14
Bicicletta
15
Voci correlate
•
•
•
•
•
•
•
Bike sharing
Cicloturismo
Pista ciclabile
→ Storia della bicicletta
Massa Critica
Ciclofficina
Velotaxi
Altri progetti
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Wikizionario contiene la voce di dizionario «bicicletta»
Collegamenti esterni
•
•
•
•
Bicicletta [19] su Open Directory Project ( Segnala [20] su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Bicicletta")
Bibliografia esaustiva sulla bicicletta [21]
Vantaggi uso bicicletta in città [22]
Un glossario tutto da pedalare [23]
Note
[1] art. 41 (segnali luminosi) (http:/ / it. wikisource. org/ wiki/ D. Lgs. _30_aprile_1992,_n. _285. _Nuovo_codice_della_strada/ Titolo_II#art.
_41. _Segnali_luminosi)
[2] art. 68 (caratteristiche ed equipaggiamento dei velocipedi) (http:/ / it. wikisource. org/ wiki/ D. Lgs. _30_aprile_1992,_n. _285.
_Nuovo_codice_della_strada/ Titolo_III#art. _68.
_Caratteristiche_costruttive_e_funzionali_e_dispositivi_di_equipaggiamento_dei_velocipedi)
[3] art. 69 (freni) (http:/ / it. wikisource. org/ wiki/ D. Lgs. _30_aprile_1992,_n. _285. _Nuovo_codice_della_strada/ Titolo_III#art. _69.
_Caratteristiche_dei_dispositivi_di_segnalazione_e_di_frenatura_dei_veicoli_a_trazione_animale. 2C_delle_slitte_e_dei_velocipedi)
[4] art. 182 (circolazione dei velocipedi) (http:/ / it. wikisource. org/ wiki/ D. Lgs. _30_aprile_1992,_n. _285. _Nuovo_codice_della_strada/
Titolo_V#art. _182. _Circolazione_dei_velocipedi)
[5] Dati elaborati da (DE) 2peak (http:/ / 2peak. com/ tools/ powercalculator. php) e Bikepower (http:/ / drffaq. freezope. org/ drf/ bikepwr)
[6] (http:/ / servizi. comune. fe. it/ attach/ statistica/ docs/ informanumeri_biciclette. pdf)
[7] dati del 2001 e 2006, elaborati da Capitano Ultimo (http:/ / www. capitanoultimo. it/ d/ ambientes9. htm) e (EN) The European Commission's
(Environment DG) first publication on urban cycling (http:/ / ec. europa. eu/ environment/ cycling/ cycling_en. htm)
[8] Biciclette: decreto sicurezza e punti patente (http:/ / www. ecoo. it/ articolo/ biciclette-decreto-sicurezza-e-punti-patente/ 425/ )
[9] Via punti patente anche a ciclisti (http:/ / www. tgcom. mediaset. it/ cronaca/ articoli/ articolo454288. shtml)
[10] Il ciclista perde i punti sulla patente Un film di Charlot (http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 09_luglio_04/
ciclisti_severgnini_f4a7ef88-6866-11de-86b2-00144f02aabc. shtml)
[11] Comunicato FIAB (http:/ / www. fiab-onlus. it/ mlfiab_2/ view2. php?mid=1198& ml=1)
[12] Articolo Corriere della Sera - Bici, sanatoria per i punti della patente (http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 09_settembre_27/
salvia_9ba33de4-ab40-11de-a868-00144f02aabc. shtml)
Storia della bicicletta
Storia della bicicletta
Il termine → bicicletta nacque in Francia
verso la fine degli anni 1860 e rimpiazzò il
termine velocipede dal modello della High
Bicycle in poi.
Introduzione
Fin dal 1990 la ICHC (Conferenza
Internazionale sulla Storia del Ciclismo) si
riunisce ogni anno in un paese differente
(nel 2001 fu ospitata nei pressi di San
Remo) con lo scopo di offrire un spazio per
condividere idee e risultati di ricerche
scientifiche sulla storia della bicicletta e del
→ ciclismo. La ICHC ha permesso di
Una bicicletta d'epoca
riconciliare molte delle idee riguardanti la
storia della bicicletta, che erano state per la maggior parte sbagliate ed influenzate da nazionalismi, smontando così
alcuni miti sviluppatisi intorno alla sua nascita. La ICHC non fa più distinzione tra una prima "vera" bicicletta a
pedali e qualsiasi suo precursore, come sua nascita infatti considera l'applicazione del principio del veicolo a due
ruote che è la base del ciclismo (e del motociclismo). Quando nacquero i velocipedi a pedali (1855) già erano
trascorsi cinquanta anni di storia di veicoli a due ruote. Il termine “bicicletta” nacque in Francia verso la fine degli
anni 1860 e rimpiazzò il termine "velocipede" dal modello della High Bicycle in poi.
Nel tracciarne la storia è necessario tener conto del fatto che le invenzioni applicate alla bicicletta che hanno avuto
successo, di rado sono state il frutto dell'idea di una persona; piuttosto sono state il risultato di precedenti idee ed
esperimenti per cui difficilmente è possibile associare ad un determinato progetto una precisa data storica ed un
particolare inventore. Molti validi prototipi furono abbandonati per essere recuperati solo molti anni più tardi. In
qualche caso è stato messo in discussione il valore storico di alcune invenzioni perché esse ottennero importanza
solo a dopo: infatti invece di rappresentare un punto di svolta inequivocabile nella storia della bicicletta, la loro
innovazione fu presto dimenticata senza poter lasciare un segno permanente. Tutto ciò ha contribuito a generare
controversie nel sapere chi fosse il vero inventore e nella data di nascita della bicicletta.
Numerose sono le rivendicazioni iniziali per l'invenzione della bicicletta come veicolo. Sembra piuttosto probabile
comunque che tutte le presunte invenzioni antecedenti quella brevettata da Karl Drais nel 1818 (Draisine) siano
solamente ipotetiche.
Si racconta che il Conte Mede de Sivrac avesse sviluppato un veicolo a due ruote, chiamato celerifero nel 1791, di
cui diede dimostrazione al Palais Royal a Parigi. Il celerifero aveva due ruote fissate su un telaio di legno ed era
privo di sterzo, con il controllo della direzione limitato a ciò che era ottenibile dall'inclinazione del corpo. Il
conducente sedeva a cavalcioni della macchina e si spingeva in avanti con l'uso alternato dei piedi, camminando
perciò da seduto. Questi veicoli erano considerati però solo come dei passatempi alla moda più che dei mezzi di
trasporto. Sembra piuttosto che questa storia sia stata creata dallo storico Baudry de Saunier nel 1891 e da allora
ripresa erroneamente da altri autori.
Rivendicazioni più datate e meno attendibili fanno risalire l'invenzione della bicicletta ad un disegno trovato
all'interno del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci ma anche ad una illustrazione scoperta su una finestra di una
chiesa del paese di Stoke Poges (Backinghamshire, Inghilterra) installata nel XVI secolo e raffigurante un angelo
16
Storia della bicicletta
sopra un attrezzo che è stato riconosciuto da alcuni come prototipo del modello hobby horse. Invece si ritiene più
probabile considerarlo un congegno ad una sola ruota che spesso si associava, nell'iconografia medievale, a cherubini
e serafini.
L'origine della prima bicicletta effettivamente utilizzata è da attribuirsi al barone Karl von Drais, un impiegato statale
del Gran Ducato di Baden in Germania. Karl Drais inventò la sua Laufmachine (macchina da corsa) nel 1817 che fu
chiamata dalla stampa draisine (o anche draisienne, in Italia draisina) e più tardi velocipede. Il maggiore
miglioramento in questo progetto era l'aggiunta dello sterzo. Si dice che il suo interesse nel trovare un'alternativa
all'uso del cavallo fosse dovuto all'inedia e alle frequenti morti dei cavalli causate dall'insufficienza dei raccolti del
1816 (il cosiddetto anno senza estate a seguito dell'eruzione vulcanica del Monte Tambora sull'isola Sumbawa –
nell'attuale Indonesia - avvenuta tra il 5 ed il 15 aprile del 1815).
Nel suo primo documentato viaggio da Mannheim, il 12 giugno 1817, coprì la distanza di 13 chilometri (8 miglia) in
meno di un'ora. La draisina di legno pesava 22 chili (48 libbre), aveva boccole d'ottone all'interno dei cuscinetti della
ruota, un freno posteriore e 152 millimetri (6 pollici) di avancorsa della ruota anteriore per ottenere un effetto
auto-stabilizzante (effetto castor). La draisina era spinta in avanti facendo pressione per terra con i piedi e né Drais
né alcun meccanico altrove fecero alcun tentativo per allontanare i piedi dalla sicurezza del terreno per farli poggiare
su pedali, che furono aggiunti circa quarant'anni dopo; a quel tempo non era praticamente possibile trascurare il
bisogno del mantenimento dell'equilibro: solo pochi giovani uomini erano allora capaci di pattinaggio su ghiaccio.
Questo progetto innescò una moda diffusa ma di breve durata. Molte migliaia di copie furono costruite ed usate
dappertutto e ciò viene considerato come l'origine del trasporto personale senza uso di cavalli. In Gran Bretagna la
versione inglese della draisina fu introdotta da Denis Johnson come il "calessino per pedoni". Ma già a partire
dall'autunno 1817, con l'arrivo del buon raccolto, in molte parti del mondo (come Mannheim, Milano, Londra, New
York e persino Calcutta) si iniziò a vietare l'uso dei velocipedi sulle strade laterali (da cui il nomignolo di hobby
horse, non potendo usare le carreggiate riservate alle carrozze). Questo, il trionfo dell'imminente ferrovia e la paura
per l'equilibrio furono i possibili motivi che bloccarono ulteriori sviluppi del velocipede per i successivi 50 anni. I
meccanici ora costruivano velocipedi in ferro, guidati tramite manubrio o pedali, a tre o quattro ruote per dare
stabilità, ma con una più elevata resistenza al rotolamento. Wiliam Sawyer fu un produttore di successo dell'epoca
con esportazioni in tutto il mondo.
I velocipedi degli anni 1860
Il velocipede ebbe una rinascita a Parigi verso la fine degli anni 1860. Costituito da una ruota anteriore di diametro
leggermente maggiore a cui erano ora connessi pedivelle e pedali, era chiamato le velocipede bicycle da cui il
termine biciclo, ma venne soprannominato anche boneshaker (scuotiossa) a causa della struttura delle ruote: in legno
rivestite di ferro (non era ancora stato introdotto il copertone pneumatico) dovevano vibrare in modo spaventoso
durante la corsa. L'avvento della boneshaker fu preceduto dall'improvvisa popolarità del pattinaggio a rotelle quando
si iniziarono ad aprire le piste di pattinaggio. Coloro che riuscivano a cavarsela con i pattini ai piedi non avvertirono
più la paura di montare su un velocipede con i piedi staccati da terra e poggiati sui pedali.
L'origine dell'idea della boneshaker è tuttora una questione aperta all'interno della ICHC, ma si è al momento
d'accordo nel ritenere il 1864 come il primissimo anno della sua comparsa a Parigi. C'è chi sostiene le rivendicazioni
per il modello di Ernest Michaux e dell'emigrato Pierre Lallement, che ottenne un brevetto negli USA nel 1866, chi
quelle per il modello a pedalata posteriore di Alexandre Lefebvre.
I nuovi viali di Parigi pavimentati a macadam (un tipo di tecnica di costruzione stradale inventata da John L.
McAdam che consisteva di alcuni strati di sassi consolidati e livellati tramite compressore e dotata di canali di scolo
laterali) avevano semplificato l'andare in velocipede, sebbene, imitando la tecnologia delle carrozze per la
costruzione di massicci telai d'acciaio, il peso era raddoppiato a quasi 45 chili (100 libre). Un ulteriore comodità fu
portata con l'introduzione di copertoni di gomma solida e del primo cuscinetto a sfere.
Il numero delle invenzioni e dei brevetti sali rapidamente, specialmente negli USA: un ex curatore del Museo della
17
Storia della bicicletta
18
Bicicletta d'America, Jim Hurd, riferì che all'alba del nuovo secolo, a Washington, due edifici erano dedicati a
custodire qualsiasi tipo di brevetto americano. Uno di questi era stato interamente riservato solamente ai brevetti
sulla bicicletta.
Necessitano una menzione anche i primi tentativi di introdurre la trazione posteriore per superare gli svantaggi di
quella anteriore (la difficoltà nel mantenere la pedalata mentre si sterza e la velocità limitata), anche se dovranno
passare altri 40 anni prima che questa si affermi definitivamente diventando d'uso comune. Furono pubblicati
numerosi progetti tra cui quello già menzionato di A. Lefebvre. Qualcuno faceva uso di una catena, altri, come il
velocipede di Thomas McCall del 1869, di aste e pedivelle. Anche a Kirkpatrick MacMillan, un fabbro scozzese,
viene attribuito un progetto del 1839 di un velocipede a trazione posteriore ottenuta usando delle pedaliere fissate
frontalmente che trasmettevano la potenza alla ruota posteriore tramite delle aste (una copia di questo modello è
esposto al Museo delle Scienze di Londra). La similitudine tra il progetto di McCall e McMillan è stata in passato
oggetto di una controversia sull'attribuzione dell'idea originale.
Le High Bicycle
(Bicicletta Alta, ma in italiano è anche conosciuta come “Gran Bi”) fu la logica estensione del progetto della
boneshaker: la ruota anteriore venne enormemente ingrandita fino al limite della misura interna della gamba del
ciclista (più larga era la ruota più lontano si andava con una sola pedalata), quella posteriore fu accorciata ed il telaio
reso più leggero. Eugene Meyer viene ora considerato il padre della High Bicycle dalla ICHC al posto di James
Starley. Nel 1869 Meyer inventò le ruote con i raggi (riducendo sensibilmente il loro peso) e produsse un bel
modello di High Bicycle fino agli anni 1880.
James Starley a Coventry aggiunse i raggi tangenti (offrono maggiore stabilità e resistenza alla ruota di quelli radiali)
e lo scalino di monta alla sua famosa versione di High Bicycle chiamata Ariel o anche Ordinary (Ordinaria). Egli è
giustamente considerato come il padre dell'industria ciclistica inglese, che arrivò a primeggiare in tutto il mondo, con
i centri di produzione concentrati a Coventry, Birmingham e Manchester. I cuscinetti a sfere (dal 1875), i copertoni
solidi e i telai di acciaio a sezione cava divennero degli standard. A seconda della lunghezza della gamba del ciclista,
la ruota anteriore ora poteva raggiungere un diametro fino a 1,5 metri (60 pollici). Tanto che in Inghilterra queste
Ordinarie erano chiamate anche Penny Farthing in quanto la ruota anteriore più grande era rappresentata dal grossa
moneta del penny e la posteriore da quella molto più piccola del farthing. Erano perciò più veloci ma anche insicure.
Una bicicletta Ordinaria o Penny Farthing
Il ciclista si trovava con il baricentro molto distante da terra,
accovacciato in modo precario sopra la ruota anteriore. Potendo
ora raggiungere velocità elevate, anche una piccola asperità del
terreno poteva portare come risultato ad una caduta in avanti
procurandogli gravi lesioni o perfino la morte. "Cadere in avanti di
testa" era un termine frequentemente usato senza accezioni
umoristiche per descrivere questo abituale problema. La natura
pericolosa di queste biciclette significò che il loro uso venne
riservato ai giovani uomini avventurosi, rendendole poco attraenti
per il grande pubblico. La bicicletta americana Star era derivata da
una Ordinaria invertendo l'ordine delle due ruote: ora però c'era il
pericolo di cadere all'indietro quando si correva in salita.
Le persone più anziane e le donne preferivano invece i più stabili
tricicli o quadricicli, come per esempio il Salvo Quadricycle di
Starley, rinominato Royal Salvo in onore della Regina Vittoria che
ne usava uno.
Negli Stati Uniti fu Alexander Pope di Boston che monopolizzò la produzione delle Ordinarie dal 1876 e fu
promotore del "movimento per le buone strade" (Good Roads Movement) così chiamato perché si batteva per il
Storia della bicicletta
miglioramento delle condizioni di viabilità delle strade.
Durante il primo conflitto mondiale
Durante la prima guerra mondiale fu istituito un Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti Automobilisti dove si
arruolarono gli artisti futuristi Boccioni, Marinetti, Russolo, Sironi, Funi, Erba e Sant'Elia.
Biciclette da corsa, da montagna e ibride
Alla fine degli anni 1960, stimolato dalla crescente
consapevolezza degli americani del valore dell'esercizio fisico,
l'uso della bicicletta godette di una nuova popolarità. Le vendite
raddoppiarono tra il 1960 ed il 1970, e raddoppiarono di nuovo tra
il 1970 ed il 1972. La maggior parte delle biciclette vendute erano
quelle da corsa. Queste bici più leggere, a lungo usate da ciclisti
impegnati e da professionisti, erano dotate di manubri ricurvi,
deragliatori da 5 a 15 velocità, ed un sellino più stretto, ma di
Una moderna bicicletta da corsa
solito non offrivano nessun altro accessorio extra, come il carter e
i parafanghi che si trovavano nei loro predecessori. Alla fine degli
anni 1980 le bici da corsa dominavano il mercato del Nord America, e aziende quali la Schwinn, che aveva
continuato a produrre soprattutto i vecchi modelli di bici, uscirono dal mercato.
Le → mountain bike (bici da montagna, ma anche rampichini)
apparvero negli scaffali dei distributori verso la fine degli anni
ottanta, quando l'evoluzione del ciclismo fuori strada e di altri
sport estremi ne stimolò la popolarità. Queste bici presentavano
telai più robusti, sospensioni più complesse, e la presa sul
manubrio orientata in direzione perpendicolare all'asse della
bicicletta per permettere al ciclista di resistere agli sbalzi in avanti
durante le corse sui pendii sassosi. Nel 2000 le loro vendite
Schema di una mountain bike
avevano superato di molto quelle delle bici da corsa, che da allora
sono usate solo da ciclisti su strada per le lunghe distanze. Gli anni
recenti hanno visto in Nord America un reazione del consumatore, dato che i ciclisti occasionali hanno mostrato
insoddisfazione sia per le pesanti mountain bike sia per i più fragili e qualche volta scomodi predecessori da corsa. I
produttori hanno risposto con un ibrido, combinando il meglio dei due modelli così e operando decisamente un
ritorno alle biciclette leggere degli anni sessanta, sebbene con una più ampia selezione di marce e senza tutti gli
accessori presenti nei modelli più vecchi. Durante tutti questi anni di cambiamenti nel ciclismo americano, i ciclisti
europei, meno attenti alla moda, sono rimasti molto attaccati ai loro modelli confortevoli e leggeri, dotati di pratici
accessori e di affidabili sistemi di cambio al mozzo posteriore.
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Storia della bicicletta
Voci correlate
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→ Bicicletta
Bicicletta a scatto fisso
Bicicletta da città
Bicicletta da corsa
Bicicletta da pista
Bicicletta reclinata
Bicicletta pieghevole
BMX
→ Ciclismo
→ Mountain bike
Tandem (bicicletta)
Altri progetti
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Wikimedia Commons contiene file multimediali su Bicicletta
Collegamenti esterni
• http://www.museostoricodellabicicletta.it/: Nel „paese del ciclismo“ dove le vie principali portano il nome dei
ciclisti più famosi, si trova il Museo Storico della Bicicletta e qui tantissime biciclette d'epoca vi aspettano per
raccontarvi la loro storia.......
• federciclismo.it: piccola storia fotografica della bicicletta [1]
• http://www.guidorubino.com/bici/strada/storia/storia.htm
• (EN) International Cycling History Conference [2]
• Bicicletto o bicicletta? Ricerca di Fausta Samaritani [3]
• (EN) Lavoro di Hans-Erhard Lessing sulla presunta “bicicletta di Leonardo” [4]
• (EN) [5] "Brimstone and Bicycles" di Mick Hamer da New Scientist, 29 Jan 2005
• (EN) Il Velocipede del 1860 [6]
• (EN) Il Salvo Quadricycle di Starley, rinominato Royal Salvo [7]
• (EN) Versione di High Bicycle chiamata Ariel [8]
• (EN) Columbia Chainless [9]
• (EN) La Rover [10]
• (EN) La bicicletta americana Star [11]
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Mountain bike
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Mountain bike
La mountain bike (spesso abbreviata in MTB e colloquialmente detta anche rampichino, dal primo modello di
Cinelli prodotto e commercializzato in Italia) è una → bicicletta strutturata in maniera da potersi muovere fuori da
strade asfaltate, sia in salita, sia in discesa.
Storia della mountain bike
La bicicletta da montagna nasce in California
negli Stati Uniti verso la fine degli anni sessanta.
All'inizio le mountain bike non erano altro che
robuste biciclette modificate in modo da poter
sopportare le sollecitazioni di escursioni
fuoristrada, ed erano probabilmente utilizzate da
gruppi hippies in cerca di spazi incontaminati. Il
primo serio sviluppo alle MTB fu dato da →
Gary Fisher, Tom Ritchey e Joe Breeze che
modificarono la geometria del → telaio, lo
resero più leggero ed introdussero un cambio di
Una MDE Carver
velocità specifico. Il fenomeno mountain bike
dilagò in tutti gli Stati Uniti e più tardi, negli anni ottanta in Europa. In Italia, quando molti snobbavano le MTB, la
ditta Cinelli, con buona intuizione, lanciò sul mercato il modello → Rampichino. Da allora (1985) fino alla fine del
secolo le vendite di MTB si incrementarono al punto da superare la quota di due terzi del mercato. La cultura della
mountain bike e dei suoi appassionati si è sviluppata intorno a valori come l'amore per la natura e gli ambienti
incontaminati, ma anche le forti emozioni. Oggi le mountain bike vengono costruite in numerosissime versioni e
sono diffusissime anche in città. Sono assai diverse dai primi modelli e hanno ora anche forcelle (o l'intera struttura)
ammortizzate e freni a disco.
Alcune caratteristiche delle mountain
bike
Telaio
I → telai per mountain bike sono caratterizzati dall'avere una
geometria diversa da quelli per bici da strada, tendenzialmente
più "compatta" a parità di misura, per conferire
maneggevolezza e resistenza. Negli ultimi anni si è diffusa la
geometria detta "sloping" dall'inglese "slope" per
"inclinazione" che presentano il tubo orizzontale fortemente
inclinato verso il basso e il tubo reggisella conseguentemente
molto lungo.
MTB da XC front suspended con freni a disco anteriori e
v-brake posteriori
Tra i materiali il più usato fino a pochi anni fa era l'acciaio cromo-molibdeno (meno costoso ma più pesante) mentre
oggi la maggior parte dei telai sono realizzati in alluminio. L'acciaio è ancora utilizzato per produzioni di bassa
gamma o per modelli di nicchia e di grande qualità dove l'uso di leghe speciali e la lavorazione accurata consentono
di ottenere pesi simili ai telai in alluminio ma dotati dell'elasticità e robustezza caratteristici di quelli in acciaio (per
Mountain bike
esempio i nuovi acciai speciali tipo Nivacrom hanno permesso di ridurre il peso di un telaio da circa 2700 a 1500
grammi). Sui modelli più costosi e orientati alla competizione cross-country il telaio è spesso realizzato in carbonio,
con un piccolo risparmio di peso rispetto all'alluminio, più raramente in titanio. L'impiego di quest'ultimo metallo
rappresenta il miglior compromesso tra leggerezza, resistenza alla fatica meccanica e alla corrosione ed elasticità
strutturale ma il suo impiego è limitato dal prezzo molto elevato della materia prima e della loro lavorazione, visto
che vengono realizzati artigianalmente a mano da pochi specialisti.
Cambio e deragliatore
La dentatura dei pignoni posteriori è variabile da minimo 11 per il pignone più piccolo a massimo 34 per il più
grande, il loro numero può variare da 6 a 9, le corone della pedivella possono essere 2 o 3, con la possibilità di
sviluppare quindi da 18 a 27 rapporti di trasmissione alla ruota. I rapporti effettivamente utilizzabili in realtà sono
almeno due in meno, in quanto il cosiddetto "incrocio di catena" (corona più grande con pignone più grande e la più
piccola con il più piccolo), può portare a usura prematura della catena e del cambio se mantenuto per periodi di
tempo prolungati, oltre ad una maggiore fatica nel pedalare. Il cambio posteriore delle mountain bike è di solito
caratterizzato dall'avere il bilanciere particolarmente lungo rispetto a quello delle bici da corsa, proprio per
consentire escursioni particolarmente accentuate della catena (compreso l'incrocio, che per quanto sconsigliabile
deve essere possibile effettuare quando il cambio sia ben regolato). Il principio di funzionamento del cambio è
identico a quello di tutte le altre bici.
Lo sviluppo in metri dei rapporti può raggiungere nelle mountain bike valori particolarmente bassi, fino a 1,3 metri
circa per ogni giro compiuto dall'asse del movimento centrale (ogni "pedalata") utilizzando corona 22 denti, pignone
34 e una ruota standard da 26 pollici con pneumatico 26 × 2,0 (ad oggi il più diffuso). I rapporti più lunghi
consentono invece sviluppi leggermente inferiori a quelli di una bici da corsa.
Nell'estate del 2009 la ditta SRAM, che assieme a SHIMANO detiene il monopolio della produzione di cambi per
MTB, ha per prima messo in commercio un nuovo modello di cambio (lo SRAM XX) con pacco pignoni posteriore
da 10 rapporti.
Leve del cambio e del deragliatore anteriore
Sono poste sul manubrio (rispettivamente a destra e a sinistra) e possono essere manovrate senza staccare le mani
dallo stesso, cosa utile se il terreno è sconnesso. Si presentano come leve (in disuso), a pulsanti (la pressione su un
pulsante consente di spostare la catena sugli ingranaggi immediatamente adiacenti a quello in uso), integrate nelle
leve freno (la cambiata avviene muovendo verso l'alto o verso il basso l'intera leva del freno) o in forma di
"manettino girevole" da impugnare in modo simile all'acceleratore di una moto. Bisogna dire che i comandi cambio
tipo mountain bike sono ormai standard su quasi tutte le bici da strada eccetto quelle da corsa.
Pedali
Artigliati per impedire lo scivolamento del piede. Per facilitare la spinta sui pedali si possono installare dei
puntapiedi, anche specifici per mountain bike (non necessitano di cinghietto). Sono molto diffusi i pedali dotati di
aggancio rapido, da usare con apposite scarpette, che a differenza dei pedali da strada possono essere utilizzati su
ambo i lati. Questo per dare una possibilità in più di aggancio nel caso il fango o la terra blocchino la molla del
pedale stesso. Questi pedali sono gli stessi utilizzati anche nel ciclocross. Il passo del filetto su cui si avvitano i
pedali è quello standard delle bici da città e da corsa, dunque è possibile montare qualunque tipo di pedale.
22
Mountain bike
Ruote
Sono costituite da cerchi quasi sempre della misura comunemente denominata "26 pollici", ma il loro diametro
effettivo è di 559mm misurati dal punto di battuta dello pneumatico sul cerchio, corrispondenti a circa 22 pollici
anglosassoni. Esistono in commercio ruote per mountain bike dette "29 pollici", molto meno diffuse (ma stanno pian
piano prendendo piede, negli USA rappresentano il 15% del mercato), in cui il diametro del cerchio è uguale a quello
di una bici da corsa standard (622mm). Naturalmente non è possibile montare queste ruote sulle tradizionali mtb ma
occorrono dei telai studiati appositamente per queste. Questo tipo di mbt viene così chiamato 29er o 29 pollici
proprio per il diametro delle ruote. Cerchione, mozzo e raggi sono costruiti e assemblati in modo del tutto analogo a
quello delle bici da strada e con gli stessi materiali (solitamente alluminio per i cerchi, acciaio per i mozzi e i raggi),
in particolare l'asse filettato delle ruote anteriori è intercambiabile fra bici da corsa e mountain bike, e la costruzione
interna dei mozzi non presenta sostanziali differenze a parte le misure ed eventualmente la disposizione dei raggi
(nel caso sia previsto un freno a disco). La resistenza agli urti maggiore delle ruote da mountain bike rispetto a quelle
da corsa è principalmente dovuta al minore diametro del cerchio e alla maggiore larghezza dello stesso. Fanno
eccezione le bici pensate per effettuare primariamente percorsi in discesa ("downhill" o "freeride") che possono
presentare mozzi con un asse passante di tipo motociclistico e cerchi a tripla camera ("triple wall").
Pneumatici
Scolpite e di larga sezione, variabile nella maggior parte dei casi fra 1,9 e 2,3 pollici, con camera d'aria o tubeless. Il
disegno della scolpitura è a volte studiato in funzione di un particolare tipo di terreno, altre volte è un compromesso.
In generale per terreni fangosi è preferibile usare taselli molto distanziati che limitino l'accumulo di fango, più
ravvicinati invece su terreni duri. È comunque possibile montare qualunque pneumatico, anche da strada con
battistrada liscio e sezione molto stretta, purché il diametro sia quello corretto. Esistono in commercio numerosi
pneumatici di questo tipo. Le pressioni di gonfiaggio sono in funzione dello pneumatico utilizzato, per pneumatici di
larga sezione a camera d'aria non si superano di solito le 5 atm di pressione massima. È diffusa la pratica di sgonfiare
parzialmente le gomme prima di affrontare discese impegnative, al fine di migliorare l'assorbimento delle asperità e,
in caso di fondo viscido, l'aderenza. La pressione in questi casi può essere ridotta fino a circa 2 atm (la gomma cede
leggermente alla pressione di un solo dito) a seconda del peso del ciclista. Gli pneumatici resistono ad un certo peso
in base ai mm (ad esempio una 24 resiste 85 kg).
Manubrio
È molto largo e dritto o solo leggermente arcuato, per consentire un miglior controllo della bici su terreno
accidentato (le braccia agiscono su un braccio di leva maggiore). Come il telaio, può essere in alluminio, acciaio,
lega leggera, titanio o carbonio. Si possono aggiungere speciali appendici o "corna" alle estremità del manubrio, utili
per la presa in salita, in particolare in piedi.
Freni
Il principale requisito che i freni da mtb devono avere rispetto a quelli per bici da corsa è la capacità di lasciare uno
spazio elevato fra i bracci del freno e la ruota, in modo da consentire il montaggio di pneumatici a larga sezione
mantenendo ancora margine per evitare accumuli di fango. Per questa ragione i comuni freni ad archetto non
possono essere utilizzati. Fino alla fine degli anni novanta erano impiegati universalmente freni del tipo "cantilever",
in comune con le bici da ciclocross, questi sono poi stati sostituiti dai freni tipo "V-brake", oggi utilizzati sulle
biciclette più economiche o in versioni potenziate anche su alcune mtb da corsa, freni a pattino caratterizzati
dall'avere i bracci di leva del corpo freno molto lunghi per consentire elevata potenza frenante con basse pressioni
sulla leva al manubrio.
Da alcuni anni hanno preso decisamente piede freni a disco idraulici simili per costruzione e funzionamento a quelli
motociclistici (alcuni modelli sono azionati da un cavo anziché da un fluido in pressione). I freni a disco possono
23
Mountain bike
essere montanti solo su ruote appositamente progettate, che presentano un diverso posizionamento dei raggi per
sopportare il forte momento torcente che si crea fra il mozzo e il cerchione in frenata. Inoltre, il telaio deve essere
predisposto con gli appositi supporti per il fissaggio della pinza. I freni a disco hanno una potenza di frenata
decisamente superiore a quella dei "V-brake" anche grazie all'utilizzo di dischi frenanti di notevole diametro (le
dimensioni più frequenti sono 160, 180 e 200 mm); allo stesso tempo però la frenata risulta decisamente più
progressiva e modulabile con una conseguente riduzione del rischio di bloccare la ruota tipico quando ci si trova su
terreni cedevoli. Inoltre, i freni a disco hanno la capacita' di frenare sempre anche in condizioni gravose, come fango
o neve, che sono il punto debole dei freni tradizionali.
Tipi di mountain bike
Le MTB si possono classificare in base al telaio e alle sospensioni:
• front suspended o hardtail (ovvero con forcella ammortizzata anteriore)
• full suspended o biammortizzate o softail (con forcella ammortizzata anteriore e sistema ammortizzante posteriore
integrato nel telaio)
• rigide (senza sospensioni)
Sono scomparse le MTB a sola sospensione posteriore, in quanto poco funzionali.
Esistono diversi schemi di sospensione posteriore, i più importanti sono:
• monoshock (detto anche monopivot o cantilever): il carro (cioè la parte del telaio a cui è collegata la ruota
posteriore) è collegato al telaio tramite un solo punto di articolazione. È uno schema semplice, affidabile, ed
economico. Per contro ha un livello di funzionalità non molto alto, in pratica pedalando la sospensione tende ad
oscillare con il movimento dei pedali, cosa che spreca energie del ciclista e riduce il comfort.
• quadrilatero deformabile: la sospensione è a forma di quadrilatero, con quattro punti di articolazione, di cui uno
sui foderi (cioè i tubi che collegano il forcellino della ruota con la parte anteriore del telaio) obliqui (ovvero quelli
in alto). È più costoso del monoshock ma ha il vantaggio di poter essere progettato in modo da fornire una risposta
migliore alle sconnessioni del terreno.
• quadrilatero horst: è un'evoluzione del quadrilatero deformabile, di cui riprende lo schema, ponendo però un
punto di articolazione sui foderi bassi (anziché sugli obliqui). Rende la sospensione poco sensibile alla pedalata,
cioè non crea ondeggiamenti della bici pedalando, cosa presente sul monoshock o sui quadrilateri deformabili.
Prende il nome dal suo ideatore, Horst Leitner. Il brevetto del "quadrilatero horst" è attualmente di proprietà della
Specialized
• quadrilatero lawwill: è l'equivalente delle sospensioni di tipo quadrilatero usate sulle auto sportive. Se ben
progettato infatti ha ottime prestazioni. Prende il nome dal suo ideatore, Mert Lawwill, progettista di sospensioni
automobilistiche.
• vpp: è una sospensione relativamente recente, che enfatizza i vantaggi del quadrilatero horst, cioè ottima risposta
alle sollecitazioni e agli urti del terreno e insensibilità della sospensione alla pedalata.
• urt: è una sospensione in cui il movimento centrale (cioè l'asse su cui ruotano le pedivelle) è collegato al carro
posteriore e non alla parte anteriore del telaio. È praticamente in disuso, per la sue scarse prestazioni, e viene
usato solo più su bici di bassissima gamma.
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Mountain bike
MTB da → cross country (in gergo → XC) e da → marathon
È una MTB progettata per gare di → cross country o per
piacevoli escursioni non troppo lunghe, telaio front
suspended (o addirittura rigido per una maggiore
reattività, in questo caso sono necessarie buone doti
soprattutto nei tratti particolarmente tecnici che
contraddistinguono questa disciplina). Il telaio in genere è
in alluminio e/o carbonio (più raramente acciaio o
titanio), freni di tipo v-brake o a disco (sia in acciaio che
in alluminio: questi ultimi sono più leggeri e delicati) con
dimensioni dei rotori intorno ai 160 millimetri di
diametro, forcella con 80-100 millimetri di escursione e
ha un peso molto contenuto (dai 9 ai 12 chili). Negli
Una competizione XC
ultimi anni sono in via di diffusione telai full-suspended
anche per le competizioni di → cross country e →
marathon (si tratta di tipologie di gare differenti tra di loro, il → cross country è molto più tecnico, mentre le →
marathon si sviluppano su lunghezze non inferiori ai 60 chilometri), caratterizzati da escursioni posteriori limitate
(75-100 millimetri) e un peso comunque contenuto (sugli 11-12 chili) e da schemi di sospensioni volti a limitare al
massimo il movimento dell'ammortizzatore in fase di pedalata.
Per questa categoria di MTB si è sviluppato il settore del TUNING : sostituzione di parti alleggerite o modifica delle
originali in modo da risparmiare peso. Partendo da una bici di serie si riesce a scendere di oltre 1,5 kg con interventi
mirati al "dimagrimento".Nei modelli che si pedaleranno nel 2008 una front suspended potrà essere da 8 kg e una full
suspended poco superiore ai 9 kg, con un esborso di oltre 5000 euro per avere tali modelli. La "bibbia" italiana del
settore viene scritta e continuamente "alleggerita" da Marco Monticone e i suoi collaboratori su www.light-bikes.it .
MTB da trail
È una MTB simile a quelle utilizzate nell'XC, ma non pensata per le competizioni e più orientata alla comodità ed al
divertimento, adatta ad affrontare sia salite impegnative che discese tecniche. Spesso, per questo motivo, è
biammortizzata e generalmente ha freni a disco di dimensioni maggiori (180) ed escursioni della forcella superiori
rispetto alle "sorelle" da XC (dai 100 mm fino ai 130 mm). Le geometrie sono più comode rispetto a quelle utilizzate
sulle MTB da competizione, permettendo una maggior guidabilità ed un maggior confort nelle lunghe distanze.
Spesso prevedono sospensioni e forcella bloccabili, in modo da evitare oscillazioni (effetto bobbing) durante la
pedalata, in modo da trasmettere tutta la potenza alla ruota e quindi al terreno; in alternativa utilizzano
ammortizzatori con sistemi dedicati a eliminare le oscillazioni a bassa frequenza indotte dalla pedalata pur
rimanendo attivi nell'assorbimento delle asperità.
MTB da enduro
Questa categoria (definita anche come all mountain) si situa tra le MTB trail e le MTB da freeride vere e proprie; il
loro telai è quasi sempre full suspended (biammortizzato) e i componenti sono di fattura robusta. Possiedono
sospensioni dalla corsa più generosa (dai 120 ai 160mm), i freni a disco sono oggigiorno di rigore per le MTB di
questa categoria. La posizione di guida è più eretta e meno impegnativa rispetto alle MTB da XC e AM per via
dell'impiego differente; che le vede rivolte verso escursioni con tratti più lunghi in discesa e singletracks (sentieri)
mozzafiato, dalle difficoltà tecniche anche elevate. Il loro peso varia indicativamente dai 14 ai 18kg. A volte sono
anche definite bici da backcountry, richiamando nella definizione la corrente degli snowboarder che si portano la
tavola sulla cima e poi scendono, un po' quello che fa l'"all mountain biker", ma non funziona sempre cosi perché
queste mountain-bike si avvicinano a quelle della marathon o cross-country.
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Mountain bike
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MTB da freeride
Sono MTB che puntano tutto sulla guidabilità e sulla
robustezza. In genere i telai sono full suspended con
escursioni di forcella e sospensione molto ampie (oltre i
170 mm) e con freni a disco di dimensioni maggiorate
(anche sopra i 200 mm).
Il termine MTB da freeride è molto generico. Esistono
mtb da freeride, freeride leggero, freeride pesante,
freeride estremo, che differiscono tra loro per la
robustezza, capacità di andare in salita, peso (da 14 a oltre
20 kg per i modelli da freeride estremo)
Il mountain bike freeride spesso prevede la risalita con
mezzi motorizzati o con impianti di risalita. Nel caso si
pedali per arrivare all'inizio del trail si parla di freeride
pedalato.
Una MTB da freeride
C'è da fare una distinzione fra il freerider, che può essere uno che pratica l'enduro, l'all mountain o il freeride con
mezzi di risalita, e il freeride come categoria di bici.
MTB da downhill
Tipo di mountain bike utilizzata nelle competizioni di → downhill, gare ciclistiche svolte esclusivamente su tracciati
in discesa. Al contrario di quanto si pensa, anche in queste biciclette si tende a ridurre il peso montando componenti
più leggeri rispetto a quelli da freeride, per incrementare le prestazioni in gara. I pesi oscillano dai 16 ai 25kg. Queste
biciclette sono molto resistenti perché devono resistere alle fortissime sollecitazioni dei salti e degli oggetti che si
possono trovare durante il tracciato. È consigliabile prima di cimentarsi in questo sport di imparare prima a utilizzare
la bici in discese facili a man mano aumentare di difficoltà dato che questo sport ha bisogno di molta tecnica e allo
stesso tempo un buona preparazione atletica. I telai sono full suspended con escursioni di forcella e sospensione
molto ampie (oltre i 200 mm) e con freni a disco di dimensioni maggiorate (anche sopra i 200 mm).
Altri tipi di MTB
I modelli di MTB sono sempre più vari ed esistono oggi bici da "street", una sorta di incrocio tra BMX e mountain
bike, bici robustissime e molto piccole, spesso senza cambio, pensate per evoluzioni emozionanti nell'ambiente
urbano, e da "dirt jump", che vengono usate per effettuare acrobazie su rampe di terra o legno(one hand-one foot-can
can indian air-backflip ecc.). Le bici da 4X (four-cross) sono adatte per essere usate su tracciati pieni di salti e curve
paraboliche come una pista da motocross. Sebbene relegato ad una ristretta nicchia di appassionati, negli ultimi anni
si sta diffondendo il fenomeno delle "single-speed"; infatti è in lieve aumento il numero di produttori che
propongono in catalogo almeno un modello di questo tipo. In pratica si tratta di una MTB come le altre ma senza
alcuno tipo di sistema di cambio di velocità; il rapporto della pedalata è sempre lo stesso.
Sport
Breve storia delle origini delle competizioni MTB
L'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha riconosciuto la mountain bike come sport ufficiale relativamente tardi.
Il primo → campionato del mondo risale al 1990 con → Ned Overend tra gli uomini e Juli Furtado tra le donne, nel
→ cross country, e Greg Herbold e Cindy Devine nel → downhill mattatori assoluti a Durango in Colorado. La
prima → coppa del mondo si tenne nel 1991, con un circuito di nove prove. Il grande → John Tomac trionfò tra gli
Mountain bike
uomini mentre Sara Ballantyne si impose tra le donne. Fino al 1992 il circuito della → coppa prevedeva solamente
gare di → cross country, dal 1993 si affiancò anche il → downhill. Nel 1998 si aggiunge anche il → dual slalom,
specialità in cui gli atleti affrontano uno slalom parallelo lungo un pendio. Nel 2001 è stato aggiunta anche la
cronometro (time trial, TT), importata dai circuiti nordamericani in cui questa specialità è prevista tutt'ora e rimasta
in calendario per un solo anno, senza nemmeno che si fossero disputate tutte le tappe previste. Dal 2002 il → dual è
stato sostituito dal → four-cross, specialità affine al boarder cross dello snowboard, in cui 4 atleti si affrontano su un
percorso caratterizzato da salti, curve e sponde, quasi interamente artificiale. Dal 2004 esiste anche il → campionato
del mondo → marathon e dal 2005 la Marathon world series, sorta di → coppa del mondo → marathon, che verrà
sospesa dal 2009. Nel 1996, la gara di mountain bike, specialità → cross country è stata aggiunta agli eventi delle
Olimpiadi.
Dal 15 al 22 giugno 2008 si sono svolti in Val di Sole i → Campionati Mondiali UCI di Mountain Bike & Trials, per
la terza volta in Italia, dopo il Ciocco nel 1991 e Livigno nel 2005. Le gare di → Cross Country, quelle di →
Downhill e → 4Cross si svolgeranno nel Comune di Commezzadura, mentre quelle di Trials si terranno a Malè.
Tipi di competizioni
Fra le numerose specialità si segnalano per importanza:
• → Cross country (→ XC o → XCO): Corsa su terreni sterrati su
circuiti della lunghezza di 8 - 10 chilometri, ripetuti più volte. Nei
primi anni i corridori dovevano essere completamente
autosufficienti in caso di problemi in corsa (forature, rotture
meccaniche), non essendo ammesso alcun tipo di assistenza; dal
2004 è invece ammessa assistenza parziale (è possibile farsi passare
ruote di ricambio, non l'intera bici, che l'atleta dovrà poi montare
senza l'aiuto di altre persone) in apposite aree (box) lungo il
tracciato.
• → Marathon o Granfondo (GF)(→ MX o → XCM): Con questo
termine si identificano le gare di gran fondo il cui chilometraggio
supera i 60 chilometri. Dal 2003, l'Unione Ciclistica Internazionale
(UCI) ha istituito un campionato mondiale per questa categoria.
• 24 ore: Sono gare di durata che si svolgono nell'arco temporale di
24 ore. Il percorso è sempre un circuito, caratterizzato da sentieri
quasi interamente sterrati (più o meno ripidi), e la gara si svolge a
Jacky Bisi al Towhill di Bergamo 2006
squadre. Le squadre sono composte da un solo atleta oppure in
numero variabile fino a 12, suddivisi in categorie differenti. Il vincitore della gara corrisponde alla squadra che
nell'arco di 24 ore ha percorso il maggior numero di giri del circuito. Esiste un circuito delle più importanti
endurance italiane nato nel 2004 chiamato 24 CUP MTB che lega la 24 ore di Finale Ligure (la prima 24 ore in
Italia), la 24 ore del Palladio, la 24 ore di Cremona, la 24 ore Lago di Idro, la 24 ore della Val d'Orcia, la 24 ore di
Porticella, la 24 ore Val Rendena e la 24 ore di Roma.
• → Downhill (→ DH): Corsa a tempo in discesa su sentieri o percorsi fuoristrada. Questi eventi vengono
normalmente fatti in montagna dove si selezionano tracciati in mezzo ai pendii boschivi opportunamente adattati,
costruendo rampe in legno o terra dove si spiccano salti lunghi diversi metri.
• → Dual slalom (→ DS) e → Four-cross (→ 4X): Il → dual slalom è uno slalom parallelo lungo un pendio con
tanto di porte in stile parallelo con gli sci. Gli atleti si affrontano a coppie. Ultimamente, al posto del → dual,
nelle manifestazioni ufficiali si è sostituito il → four-cross, disciplina che porta il meccanismo dello snowboard
cross sui pendii estivi. Quattro atleti si affrontano contemporaneamente su un percorso caratterizzato da salti e da
curve in appoggio.
27
Mountain bike
28
• Freeride (FR) e Slopestyle: assimilabili in un certo senso a discipline come la BMX o lo skateboard, gli eventi di
freeride e slopestyle si svolgono su appositi percorsi che esaltano il funambolismo dei freerider, atleti che puntano
non solo alla velocità come i → downhiller, ma anche allo stile. I percorsi sono caratterizzati da rampe che
permettono i cosiddetti "big air", ovvero salti enormi che permettono durante la fase aerea di compiere evoluzioni
particolari (trick o figure). Il punteggio viene attribuito in base a criteri come la fluidità, lo stile e la difficoltà dei
trick. Importanti eventi sono organizzati da Red Bull, Adidas e Nissan: la prima ha organizzato fino al 2004 la
Red Bull Rampage, contest in cui gli atleti si sfidavano in drop (salti "a goccia") da uno scoglio di roccia a Kolob
in Utah; recentemente sempre Red Bull ha organizzato le Red Bull District Ride che hanno portato il freeride in
città come Norimberga e Catania; Adidas organizza diversi eventi tra cui l'Adidas Slopestyle che negli ultimi anni
si è tenuto a Saalbach.
• Dirt jumping
• Street
• Singlespeed
• Orientamento: chiamato anche MTBO, prevede l'uso di cartine c.d. "mute" con le quali bisogna orientarsi per
coprire un percorso identificato da precisi punti di passaggio (lanterne) su un terreno che può essere sia urbano sia
naturale.
Edizioni del → Campionato del mondo di mountain bike
Durango 1990 · → Il Ciocco 1991 · → Bromont 1992 · Métabief 1993 · Vail 1994 · Kirchzarten 1995 · Cairns 1996 ·
Château-d'Œx 1997 · Mont-Sainte-Anne 1998 · Åre 1999 · Sierra Nevada 2000 · Vail 2001 · Kaprun 2002 · Lugano
2003 · Les Gets 2004 · Livigno 2005 · Rotorua 2006 · → Fort William 2007 · → Val di Sole 2008 · → Canberra
2009 · Mont-Sainte-Anne 2010 · Champéry 2011
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Le regole per una pratica responsabile e sicura
La corretta etica d’uso della mountain bike oggi, condiziona l’uso e l’accesso ai sentieri, in futuro. Fare la propria
parte per preservare e migliorare le condizioni d’uso e l’immagine di questo sport, implica l’osservanza di alcune
regole formulate da IMBA, (International Mountain Bicycling Association) l'Associazione Internazionale di
Mountain Bike. Queste regole sono riconosciute in tutto il mondo come il codice di condotta per mountain bike.
IMBA ha il compito di promuovere il ciclismo fuoristrada, nel “rispetto dell'ambiente e socialmente responsabile”.([1]
)
Percorrere solo sentieri dove è permesso circolare in bicicletta
Evitare sentieri e strade non accessibili o d’accesso limitato solo ai pedoni. (nel dubbio prendete informazioni);
rispettare le proprietà private e munirsi di permessi dove fosse necessario attraversarle. Le aree di interesse
naturalistico sono vietate o limitate al transito delle biciclette. Il modo in cui viene usata la bicicletta
condizionerà la normativa di enti addetti alla salvaguardia del territorio.
Non lasciare tracce evidenti (rifiuti compresi)
Essere sensibili al terreno sotto le ruote, analizzando le differenti tipologie di suolo e rispettando la traccia dei
sentieri. Suoli bagnanti e fangosi sono più facilmente danneggiabili. Quando il fondo è cedevole considerare
l'ipotesi di un percorso alternativo. Ciò non autorizza a creare nuove tracce.
Non tagliare le curve, ma affrontarle secondo le reali capacità della persona e potenzialità del mezzo.
Mountain bike
Moderare la velocità e guidare con prudenza nei tratti difficili
Anche la disattenzione di un attimo può diventare un problema. Il rispetto delle regole e non abusare della
bicicletta diventa un imperativo.
Dare sempre la precedenza
Far sapere agli altri fruitori del sentiero della propria presenza. Un saluto amichevole e/o un tocco di
campanello è utile e ben educato. Non spaventare il prossimo, ma sorpassare rispettosamente a passo d'uomo e
se necessario fermarsi.
Non infastidire gli animali
Tutti gli animali sono spaventati da un approccio improvviso o da rumori molesti. Questo fatto può degenerare
in pericolo per gli animali, per te e per gli altri. Dare quindi la possibilità agli animali di abituarsi alla presenza
umana, specialmente con i cavalli, informando il cavaliere delle intenzioni di sorpassare. Correre in bici
selvaggiamente irrispettosi della natura è una grave mancanza di etica e morale.
Richiudere il cancello aperto nel transitare nella proprietà di qualcuno
Programmare le uscite senza avventurarsi in sentieri ignoti
Preparare l'equipaggiamento adeguato e valutare le proprie capacità in relazione alla tipologia di percorso che
si ha intenzione di affrontare. Rendersi auto-sufficienti per ogni eventualità, con attrezzatura in perfetto stato e
kit di emergenza per far fronte a cambiamenti di tempo o altre imprevedibilità. Una gita ben riuscita è prima di
tutto una soddisfazione personale che un fardello per gli altri.
Ricordarsi di indossare sempre il casco e portarsi un kit “salva vita” (fischietto, telo vita, luci anteriore bianca e
rossa posteriore, bussola, specchio per segnalazione, coltello svizzero multi funzione, mappa del percorso,
siringa succhia veleno con laccio emostatico, farmacia d'emergenza, acqua, telefono, Gps eventualmente) e un
kit per eventuali riparazioni della bici (attrezzo multi funzione, camere d’aria etc.).
Scale di difficoltà
DI seguito sono presentate due scale di difficoltà per la MTB, una dedicata soprattutto al freeride e alla MTB
"estrema", l'altra più adatta all'escursionismo, pur essendo simili.
Scala Singletrail (Austria/Germania) [2]
•
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•
•
S0: sentieri poco ripidi, svolte semplici, accessibili a chiunque
S1: sentieri più impegnativi ma con fondo non sdrucciolevole e assenza di gradini
S2: presenza di tratti sdrucciolevoli e di qualche gradino
S3: terreno perlopiù sdrucciolevole, gradini più tosti ("a misura di corone"), svolte impegnative
S4: terreno ripido e sdrucciolevole, svolte impegnative che richiedono tecniche trialistiche
S5: solitamente non percorribile, solamente pochi possono affrontare questi tratti in sella
Scala CAI - Club Alpino Italiano [3]
• TC: (turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile
• MC: (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco
irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole
• BC: (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e
sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche
ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici)
• OC: (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o
molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli
29
Mountain bike
• EC: (massimo livello per il cicloescursionista... estremo! ma possibilmente da evitare in gite sociali) percorso su
sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di
tipo trialistico.
Voci correlate
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•
•
→ Bicicletta
Bicicletta a scatto fisso
Bicicletta da città
Bicicletta da corsa
Bicicletta da pista
Bicicletta reclinata
Bicicletta pieghevole
BMX
→ Ciclismo
→ Storia della bicicletta
Tandem (bicicletta)
→ Bike park
• → Campionato del mondo di mountain bike
• → Coppa del mondo di mountain bike
• Brooklyn Machine Works
Altri progetti
•
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Mountain bike
Collegamenti esterni
• Mountain Bike [4] su Open Directory Project ( Segnala [5] su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Mountain Bike")
Note
[1] (EN) imba.com/about/trail_rules.html (http:/ / www. imba. com/ about/ trail_rules. html)
[2] (DE) singletrail-skala.de (http:/ / www. singletrail-skala. de/ )
[3] mtbcai.it (http:/ / www. mtbcai. it/ scaladifficolta. asp)
30
Rampichino
31
Rampichino
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Se sei giunto qui da un'altra pagina, per favore torna indietro e correggi il collegamento, indirizzandolo alla voce più appropriata.
Rampichino può indicare:
• Rampichino - nomignolo dato alla → mountain bike, dal primo modello Cinelli prodotto in Italia
• Rampichino - pianta del genere Ipomea
• Rampichino - uccello del genere Rhabdornis oppure Certhia
• Certhia brachydactyla - piccolo uccello dal becco sottile
32
Meccanica
Telaio (bicicletta)
Il telaio è la parte fondamentale di una → bicicletta.
Storia
Nella sua evoluzione vi sono state numerose configurazioni,
ma la struttura più comune è quella della cosiddetta forma "a
diamante". È costituito da tubi di vario materiale che vanno a
intersecarsi formando grossomodo due triangoli che
condividono un lato.
Il triangolo anteriore (detto anche triangolo principale), in
realtà un tetraedro irregolare, è formato da due tubi pressoché
verticali (aventi in realtà un'inclinazione rispetto al suolo di
poco superiore ai 70° variabile a seconda di modelli e
tipologie) detti piantone (il tubo più lungo su cui si innesta la
sella mediante l'apposito tubo reggisella) e sterzo (il più corto
dei tubi del telaio), collegati nella parte alta da un tubo
orizzontale, detto appunto semplicemente orizzontale (tubo
che acquista una certa inclinazione nei modelli detti "sloping"
dall'inglese "slope"=pendenza e che appare ricurvo nelle bici
da donna) e nella parte bassa da un tubo obliquo, anch'esso
detto semplicemente obliquo. Alla giunzione tra piantone e
obliquo si trova l'unico tubo perpendicolare all'asse
longitudinale del mezzo che serve ad accogliere il movimento
centrale, ovvero l'asse dei pedali.
telaio in metallo
Congiunzioni per l'incastro e successiva saldatura dei tubi
Il triangolo posteriore (detto anche carro posteriore), oltre al
della bicicletta
tubo piantone che condivide con il triangolo principale è
costituito da due coppie di "foderi" che, partendo dagli
estremi del piantone, si congiungono formando il punto di aggancio della ruota posteriore attraverso i forcellini. I
foderi si distinguono in alti o verticali e bassi o orizzontali.
Tipi di telaio
La distinzione tra un tipo di telaio ed un altro può essere fatta basandosi su alcuni criteri:
• il tipo: da corsa, da → mountain bike (front suspended, full suspended o biammortizzato), bicicletta pieghevole
eccetera
Telaio (bicicletta)
33
• le geometrie: la lunghezza dei vari tubi e gli angoli che essi
formano tra loro
• i materiali: acciaio, alluminio, titanio, fibra di carbonio,
magnesio
• l'utilizzo: la specialità sportiva o l'utilizzo per cui il telaio è
stato progettato (xc, marathon, all-mountain, freeride,
ciclocross, pista, bici da passeggio eccetera).
Bicicletta con il telaio in Bambuseae (bambù) (1896)
La misura classica viene presa sul tubo orizzontale e sul tubo verticale, anche se oggigiorno si sta modificando il
criterio di prendere questo misure, in quanto c'è sempre una maggior diffusione di telai "sloping", cioè caratterizzate
da un tubo orizzontale non perfettamente parallelo al terreno ma più basso nella sua congiunzione al tubo della sella
rispetto a quella del tubo dello sterzo. In questo caso, la misura orizzontale va presa sulla proiezione orizzontale del
tubo "sloped" (inclinato).
Canotto di sterzo
La parte di telaio in cui viene inserito il perno dello sterzo viene detta canotto di sterzo alla forcella stessa. Questo
elemento è una parte fondamentale con cui si definisce un parametro della geometria della forcella, inoltre a seconda
del tipo di fissaggio del forcellone possiamo avere una serie sterzo differente.
Movimento centrale
Il movimento centrale è caratteristico del telaio per biciclette, questo perché è l'unico mezzo che sfrutta la forza della
pedalata umana.
Questo è caratterizzato da un tubo cavo del telaio, che accoglie un elemento che permette di effettuare la pedalata
facendo forza su dei cuscinetti, permettendo di trasferire la maggior parte dell'energia alla catena di trasmissione.
Accorgimenti
Il telaio per bicicletta può avere:
• Congiunzioni elementi che permettono di dilatare e ridurre gli effetti negativi della saldatura dei tubi del telaio
• Telaio richiudibile si utilizzano una o più cerniere per permettere al telaio e quindi alla bicicletta di richiudersi e
occupare meno spazio, questa soluzione è usata su biciclette da trasporto.
• Portapacchi elemento maggiormente presente sulle biciclette da città, che può essere posto anteriormente o più
frequentemente al posteriore
Altri usi
Inizialmente i telaio da bicicletta sono stati utilizzati anche per i primi motocicli, i quali però sono stati poi aggiornati
e non sono più costituiti da due triangoli, ma dal trave (tubo/i superiore/i del telaio, che partono dal canotto di sterzo
e finiscono al perno del forcellone, passando tra il motore e il pilota) e dalla culla (tubo/i inferioree/i del telaio, che
partono dal canotto di sterzo e finiscono al perno del forcellone, passando sotto il trave del telaio e di solito anche
sotto al motore). Inoltre sui telai motociclistici è presente il telaietto (saldato o bullonato), elemento fondamentale
per la seduta e il supporto di alcuni elementi della motocicletta.
Telaio (bicicletta)
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Voci correlate
• Telaio (meccanica)
• Serie sterzo
• Sottocanna
Freni a V
I freni a V (dall'inglese V-brake) equipaggiano oggi praticamente
tutte le → mountain bike, con esclusione di qualche → bicicletta di
bassissima gamma o di modelli destinati ai bambini che impiegano i
vecchi Cantilever, progenitori dei V-Brake.
Produzione
Il fatto che i V-Brake siano adottati su tutte le biciclette da fuoristrada
disponibili sul mercato, non significa che siano tra di loro
perfettamente uguali e che assicurino prestazioni identiche e il prezzo
dei freni V-Brake varia enormemente:
• Plastici per i modelli economico da pochi Euro
• Metallici fusi, stampati o ritagliati per i modelli più usati di gamma
sia economica che di alta gamma
• Lavorazioni CNC per i modelli realizzati artigianalmente
generalmente per specifiche particolari.
Freni a V
Oltre al prezzo, la differenza tra i vari tipi di freno la fanno le
prestazioni che tra i due estremi della gamma sono veramente notevoli
ed insospettabili.
Parti
L'impianto frenante V-Brake si compone di:
• Comando freno vi sono due comandi freno, uno per comandare
l'impianto anteriore e l'altro per il posteriore
• Parte fissa collegata al manubrio tramite una fascetta
• Parte mobile (la "leva"), connessa alla parte fissa tramite un
perno che ne permette la rotazione
• Cavo di trasmissione consiste in un cavo metallico che scorre in una
guaina e che permette di trasferire il movimento della leva verso il
corpo del freno
Freni a V
• Perni elementi presenti sulle forcelle della bicicletta e su cui ruotano i corpi freno
• Corpo freno è costituito da due parti distinte, caratterizzate dalla forma quasi rettilinea ed allungata che, durante
la frenata, serrano da entrambi i lati il cerchio della ruota e in posizione di riposo ricordano vagamente la lettera
“V”, da qui la denominazione “V-Brake” (Freno a V).
I due corpi freno si differenziano nell'estremità superiore: uno è dotato di un morsetto che blocca il cavo di
trasmissione, mentre l'altro, possiede uno snodo nel quale è inserito a pressione un guida-cavo ricurvo, usato
come terminale della guaina.
Freni a V
Nella parte inferiore dei corpi vi è un'asola, poco al di sopra del punto d'infulcro, in cui è infilato il pattino del
freno
Entrambe i corpi freno hanno una molla che li tiene distanti dal cerchione, la cui tensione può essere regolata
tramite una vite o loro posizionamento
• Pattini è un oggetto di gomma, che può essere realizzato con differenti mescole, in modo da garantire migliori
prestazioni in condizioni d'uso differenti (terreni asciutti, fangosi o sabbiosi) e tramite una vite a brugola, viene
bloccato nella posizione più idonea sul corpo freno, ad assicurare la frenata senza ostacolare la rotazione della
ruota ed interferire con il cerchio
Accorgimenti
Questo sistema come accorgimento può avere:
• Integrazione in alcuni casi (es. in alcuni modelli di produzione Shimano) la leva freno è integrata con il corpo dei
comandi per il cambio ed il deragliatore.
• Regolazioni tiraggio sul comando freno vi sono alcune regolazioni per il tiraggio del cavo di trasmissione e della
distanza tra la leva ed il manubrio.
• Movimento rettilineo alcuni modelli per evitare la rotazione del pattino si usa un sistema a parallelogrammi e
biellette, per assicurare un movimento rettilineo al pattino, mantenendolo costantemente parallelo al profilo del
cerchio.
Vantaggi
Lo smontaggio della ruota dal telaio della bici è agevolato dal fatto che il guida-cavo può essere sfilato molto
velocemente dalla sua sede. Quest'azione consente di allontanare i corpi freno dal cerchio e di conseguenza
consentire l'estrazione della ruota senza intoppi.
Voci correlate
• Freno
Collegamenti esterni
• Freni per bicicletta [1]
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Freno a disco
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Freno a disco
Il freno a disco è un dispositivo il cui scopo è rallentare o fermare la rotazione di una ruota e rallentare o fermare il
mezzo a cui essa è vincolata. In altre parole la "pinza" del freno (rossa nella prima figura) è solidale al telaio (ossia in
generale al veicolo) ed è la sede che ospita le "pasticche". Durante la frenata un meccanismo schiaccia le pastiglie
contro il disco (solidale alla ruota) generando così una forza d'attrito direttamente proporzionale alla pressione. Ne
segue che la ruota riceve una coppia che contrasta la sua rotazione, ossia un'azione frenante
Introduzione
Un freno a disco è costituito da un disco in ghisa o
acciaio solidale alla ruota il quale viene frenato tramite
un sistema a pinza che spinge contro di esso una coppia
di pastiglie dotate di materiale d'attrito, che premendo
contro il disco contemporaneamente da entrambi i suoi
lati ne causa il rallentamento insieme alla ruota. La
pressione di spinta della pinza è generata tramite un
dispositivo idraulico, come su tutti gli autoveicoli, o
talvolta meccanico su altri mezzi.
Storia
I primi esperimenti con freni a disco iniziarono in
Inghilterra negli ultimi anni del XIX secolo; i primi
freni a disco vennero brevettati da Frederick William
Lanchester di Birmingham nel 1902. Passò un quarto di
secolo prima che il sistema venisse adottato.
Il primo freno a disco, quello che si è poi trasformato
nel sistema attualmente in uso, apparve in Inghilterra a
cavallo tra gli anni quaranta e gli anni cinquanta del
secolo scorso. Offrivano una capacità frenante
decisamente superiore ai fino ad allora utilizzati freni a
tamburo, ma quello non era il solo vantaggio. Anche la
resistenza alla "dissolvenza" o con il termine inglese
"fade" o "fading" (cioè la caratteristica di mantenere
immutata o quasi la forza frenante dopo azionamenti
ripetuti, limitando il surriscaldamento dei componenti)
e la notevole efficacia frenante da bagnati (utile per la
sicurezza su strada in caso di maltempo ed
indispensabile per uso fuoristradistico) erano dei "plus"
non indifferenti. La semplicità meccanica del sistema a
disco, il minor numero di componenti utilizzato e la
facilità di riparazione costituivano altri ulteriori ed
innegabili vantaggi.
Primo piano di un freno a disco a pinza flottante di un'automobile
Sulle automobili, i freni a disco sono spesso posizionati all'interno
della ruota
Freno a disco
37
Come spesso avviene il primo impulso alla diffusione
dei freni a disco venne dalle competizioni
automobilistiche, dove le qualità sopra menzionate
costituivano un grande vantaggio competitivo.
Le primissime implementazioni di questo sistema
frenante prevedevano un solo disco montato vicino al
differenziale, solo successivamente vennero montati
all'interno delle ruote. La ragione del disco unico
montato in posizione centrale scaturiva dal presupposto
di avere minori masse non sospese, concentrazione
della massa vicino al baricentro e minor riscaldamento
degli pneumatici, fattore di vitale importanza per le
Formula 1 di allora.
I freni a disco sono oggi diventati indispensabili sulle
autovetture di serie, anche se alcune auto (specie quelle
più piccole e leggere) a tutt'oggi montano sulle ruote
posteriori dei freni a tamburo per ragioni di costo, di
semplicità di implementazione del freno di
stazionamento (il cosiddetto "freno a mano"). Essendo
la forza frenante delle auto concentrata in larghissima
parte sulle ruote anteriori questa soluzione può
comunque essere considerata un ragionevole
compromesso.
Freno a disco meccanico da 203 mm di una Mountain Bike
Discorso differente per le motociclette sulle quali fino
agli anni '70 spopolavano enormi tamburi a più
ganascie. L'avvento del disco freno a merito del grande
produttore italiano Brembo che ha imposto i suoi
prodotti nelle corse prima e sulla strada poi. Il disco da
moto nasce pieno e salvo alcuni prototipi apparsi nelle
competizioni superbike negli anni 90 non è mai stato
conveniente o davvero vincente la soluzione
autoventilante. Prototipi autoventilanti ottenuti per
microfusione a cera persa di speciali acciai sono rimasti
un bellissimo esercizio di tecnologia non supportati da
una reale efficacia tecnico/economica. A fine anni 90 e
negli anni a venire si sono imposti sempre più prodotti
dal profilo innovativo detto "a margherita" o "wave". Si
Freno a disco di un aereo da trasporto
sono distinti in questo produttori italiani dediti
principalmente alla vendita after-market. Questa attività
è promotrice di un ritorno alle piste frenanti piene o comunque con pochi intagli. Questo per incontrare il massimo
feeling di guida e una grande modularità di frenata senza per questo rinunciarne alla potenza. Un concetto quasi
sparito, quello appunto della modularità, a causa dell'abuso di foratura sulle piste frenanti e all'impiego da parte di
molti produttori di acciai inossidabili molto belli a vedersi ma non sempre all'altezza quanto a durata e prestazioni.
Freno a disco
Comando e azionamento dei freni
Il comando dei freni può essere:
• Leva
• Pedale
I freni possono essere azionati tramite vari sistemi:
• Idraulico
• Pneumatico
• Meccanico
Disco
Quest'elemento è una delle parti a consumo del sistema frenante a disco, che in questo caso ruota assieme alla ruota/e
a cui è vincolata, la sua struttura, forma e lavorazioni sono determinanti per definire le sue doti di resistenza e
modulabilità e potenza della frenata.
Pinza freno
La pinza freno è l'elemento che trasferisce la pressione generata dalla pompa freno alle pastiglie, permettendo così la
generazione dell'attrito necessario alla frenata.
Pastiglie o Pattini freno
Quest'elemento è una delle parti a consumo del sistema frenante a disco, che in questo caso scorre in senso lineare
dentro la pinza e a cui è vincolata, la sua struttura, forma e lavorazioni sono determinanti per definire le sue doti di
resistenza e modulabilità e potenza della frenata.
Pompa freno (solo per sistemi idraulici)
La pompa freno è l'elemento che trasferisce l'olio freno dal serbatoio del liquido alla pinza, in modo da poter
azionare i pistoncini e premere le pastiglie contro il disco.
Per poter azionare tale pompa si utilizza una leva del freno, la quale è snodata sulla pompa stessa, in modo da evitare
problemi di centraggio del perno della leva sulla pompa stessa.
Queste pompe si distinguono in diversi tipi per la loro disposizione:
• Assiali, sono la tipologia di pompe più utilizzate ed economiche, il loro nome deriva dal fatto che il pistoncino
che muove il liquido dei freni compie un percorso rettilineo, parallelo al manubrio o semimanubrio.[1]
• Semiradiali si caratterizzano per essere caratterizzate da un pompante posto a 45° rispetto il manubrio o
semimanubrio (quindi è una via dei mezzo tra le assiali e le radiali), queste pompe sono caratterizzate per il loro
ridotto ingombro sia orizzontale che verticale.[2] [3]
• Radiali, anche se il nome risulta poco appropriato dato che comunque il pistoncino ha un movimento lineare e
non radiale rispetto al fulcro di rotazione della leva, queste pompe freno sono più costose e utilizzate
prevalentemente per uso sportivo, le quali si differenziano dalle precedenti solo per la diversa disposizione
dell'elemento pompante, il quale non è parallelo al manubrio o semimanubrio, ma perpendicolare ad esso. Gli
ingombri di dette pompe sono minori in senso orizzontale, ma superiori in senso verticale e limitano i movimenti
dello sterzo delle motociclette dotate di carenatura e semimanubri.[4]
Inoltre si differenziano anche per l'azionamento del pompante:
• Compressione questo è l'azionamento classico, dove il pompante della pompa freno, viene spinto
• Trazione quest'azionamento, prevede di dover tirare il pompante
38
Freno a disco
Serbatoio liquido freno (solo per sistemi idraulici)
Il serbatoio del liquido freno è quel contenitore che
permette la raccolta del liquido freno che ancora non
viene utilizzato, ma che viene man mano richiamato
dalla pompa freno a man mano che le pastiglie si
consumano e dove quindi si richiede maggiore olio
nella pinza, per poter azionare velocemente tale sistema
frenante.
Tipo
Questo serbatoio può essere di due tipi:
• Integrato, in questo caso il serbatoio è tutt'uno con
la pompa freno ed occupano poco spazio, sono
Serbatoio freno automobilistico
munite di una finestra trasparente per il controllo del
liquido, questo tipo di serbatoio viene utilizzato quando la pompa del freno è facilmente accessibile (come nelle
motociclette) e dove serve una maggiore resistenza ai urti.
• Isolato o separato, in questo caso il serbatoio sono messi in comunicazione con la pompa del freno tramite un
tubo, inoltre queste sono trasparenti per permettere una facile consultazione del liquido, questo tipo di sistema
viene utilizzato quando non è possibile raggiungere facilmente la pompa freno o dove non è necessario avere un
sistema resistente ai urti.
Controllo & Manutenzione
Il serbatoio del liquido deve essere sottoposto a diversi controlli:
• Livello liquido nel range, il liquido freni deve rimanere tra il limite massimo e minimo durante tutte le fasi della
sua vita, in caso di anomalie è necessario controllare l'intero impianto.
• Rinnovo liquido, per ripristinare le caratteristiche del liquido, questo perché il liquido freni è igroscopico (assorbe
umidità), il che porta a far arrugginire il circuito frenante e a indebolire la frenatra
Altri progetti
•
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Freno a disco
Note
[1]
[2]
[3]
[4]
Pompa freno assiali (http:/ / www. sbkage. com/ images/ freni/ NISSIN_PompaFrenoS58. jpg)
Pompa freno semiradiale (http:/ / img252. imageshack. us/ img252/ 9757/ img09540rw. jpg)
Pompa freno semiradiale (http:/ / img442. imageshack. us/ img442/ 5980/ 3580053548. jpg)
Pompa freno radiale (http:/ / img155. imageshack. us/ img155/ 8866/ pomparadialemaguratb7. jpg)
39
Forcella (bicicletta)
40
Forcella (bicicletta)
La forcella in una → bicicletta è la parte anteriore della bicicletta
che accoglie la ruota anteriore e permette di sterzare (in realtà le
forcelle sono una per ruota, mentre per quella posteriore è formata
da due forcellini, uno orizzontale ed uno obliquo, destinati ad
ospitare la ruota posteriore,dove nel caso manchi la sospensione,
sono saldati al telaio).
Il nome deriva dalla forma della stessa, formata da un tubo che si
fissa al telaio mediante la serie sterzo e da due bracci che
sostengono il mozzo della ruota anteriore.
Particolarità
La forcella è
sovrastrutture:
sempre
predisposta
ad
accogliere
alcune
• Dispositivo frenante, sono presenti, ad esempio, i due alberini
per i cantilever/V-brake, mentre presenta all'unione dei bracci
un foro passante destinato altri tipi di freno
• Supporto catadiottro presenta all'unione dei bracci un foro
passante destinato all'inserimento di un catadiottro bianco
• Sostegno dinamo presente nelle bici da passeggio
• Ancoraggi parafanghi presente nelle bici da passeggio
Nelle bici da pista mancano questi accorgimenti per la ricercata
diminuzione di peso e la mancanza dei freni.
Materiale
I materiali con cui è costruita la forcella variano:
• Acciaio (cromato o verniciato)
• Carbonio (usualmente con stelo in alluminio)
• Fibre di carbonio, che grazie all'impiego delle nanotecnologie
per indirizzare in modo selettivo sfozi, vibrazioni e resistenza
• Alluminio, sono oggi poco usate le forcelle completamente in
alluminio in quanto non assorbono adeguatamente le vibrazioni.
Forcella
Forcella (bicicletta)
41
Forcella
ammortizzata
Misure
Le forcelle sono predisposte per accogliere una ruota di
una certa dimensione ed una misura caratteristica è il
rake, cioè la distanza fra l'asse della ruota e la
proiezione del tubo dello sterzo misurata sul piano
perpendicolare alla proiezione. Un rake ridotto,
eventualmente zero, da una maggior rigidità e una
miglior reattività della bicicletta, pena una maggior
difficoltà di guida.
In sintesi, stabilita la destinazione d'uso che deriva dal
progetto del costruttore, le caratteristiche sono: peso,
lunghezza (dei bracci), diametro del gambo (steerer),
rake, colore, materiale, tecnologia impiegata nella
costruzione.
Forcelle ammortizzate
Nelle → mountain bike da parecchi anni si usano
forcelle ammortizzate mediante un sistema pneumatico
o idraulico per favorire l'assorbimento delle asperità del
terreno, in modo del tutto analogo ai motocicli.
Esattamente come sulle motociclette esistono svariate
tipologie di forcelle ammortizzate, principalmente si
usano forcelle tradizionali, rovesciate e nel caso di
biciclette vintage si usano il classico sistema springer.
Anche gli accorgimenti della sospensione e dell'ammortizzatore sono medesimi, inoltre con le forcelle da bici si ha
anche la possibilità di bloccare la forcella, in modo che funzioni come una forcella classica (rigida).
Forcella (bicicletta)
Voci correlate
• Geometria della forcella
• Forcella (moto)
42
43
Discipline
Cross country (ciclismo)
Le gare di cross country, spesso abbreviato in XC,
sono competizioni ciclistiche effettuate in → mountain
bike su terreni misti in circuiti ripetuti più volte
(generalmente tra 1 e i 5 giri). La gara è divisa in
categorie: secondo l'UDACE (Unione degli Amatori
Ciclismo Europeo) si percorre un minigiro della
lunghezza che va da 8 a 10 km per i Primavera (i più
giovani), un giro completo che va da 20 a 30 km per
debuttanti e donne, e per tutti gli altri due o più giri.
È ammessa assistenza tecnica ai corridori (nelle gare
agonistiche FCI). Solitamente si usano → mountain
bike front-suspended con sospensioni da 80-100
millimetri di escursione. Sono altrettanto ammesse, per
gare già più orientate verso il → marathon, biciclette
full-suspended da 100-120 millimetri.
Competizione XC in UK
Le competizioni di cross country in genere non prevedono percorsi più lunghi di 25-30 chilometri, con salite
generalmente brevi ma ripide e discese tecniche, e possono includere tratti asfaltati o comunque non su terreno
sterrato.
Voci correlate
• → Campionato del mondo di mountain bike 2008
Downhill (ciclismo)
44
Downhill (ciclismo)
Il downhill, abbreviato come DH, è una competizione della →
mountain bike. Si svolge a cronometro individuale, completamente in
discesa, su tracciati di differente grado di difficoltà e lunghezza dai 2 ai
4 chilometri.
È inserito nel calendario UCI della → coppa del mondo dal 1993 ed è
abbinato come località e come date agli eventi di → dual slalom e →
four-cross, e a volte anche di → cross country. I → mondiali si
svolgono, dal 1990, tra la fine di agosto e la prima metà di settembre,
ogni anno.
Tra i ciclisti più importanti e conosciuti in questa disciplina, vanno
segnalati → John Tomac, Nicolas Vouilloz, Juli Furtado, Missy Giove
e → Anne-Caroline Chausson. I più recenti campioni sono Sam Hill,
Gee Atherton, Steve Peat e Greg Minnaar.
Il downhill è praticato solitamente con bici dal telaio molto robusto e
con escursioni alla ruota posteriore che vanno dai 170 ai 240 millimetri
e oltre. In questa disciplina i concorrenti indossano delle protezioni
molto robuste e caschi integrali in stile motocrossistico, poiché nelle
competizioni le velocità arrivano anche a superare gli 80 km/h. La bici
da downhill moderna deve essere leggera e agile per permettere
accelerazioni e frenate più rapide: a volte si preferisce sacrificare la
durata dei componenti privilegiandone la leggerezza.
Voci correlate
• → Bike park
• → Campionato del mondo di mountain bike 2008
• 4x
Il campione italiano downhill Alan Beggin
durante l'edizione 2008 degli assoluti a Pila
(Aosta).
Marathon (ciclismo)
45
Marathon (ciclismo)
Marathon o Granfondo (GF) è un termine utilizzato per indicare gare
ciclistiche in → mountain bike effettuate su percorsi in linea di
lunghezza solitamente superiore ai 50 km. Il tipo di percorso è molti
simile a quello di una competizione di Cross Country, si percorrono
strade bianche, single track e sentieri; il dislivello da percorrere è
variabile, solitamente questo tipo di gare viene corso in zone collinari e
montane e il dislivello complessivo può superare anche i mille metri.
La marathon italiana più importante (sulla base del numero degli
iscritti) è la Dolomiti Superbike che si corre ogni anno in Trentino-Alto
Adige.
La differenza con il Cross country, sta nella durata (3ore o più per le
marathon, 1h massimo 2h per il crosscountry) e nel fatto che nelle
marathon si percorre il tracciato una sola volta, mentre nel
crosscountry si percorre più volte lo stesso circuito.
Tratto di un percorso Marathon di 60km circa.
Dual slalom
Il dual slalom, abbreviato come DS e conosciuto anche semplicemente come dual, è una competizione di →
mountain bike tra due → biker, in brevi circuiti paralleli con salti, curve e ostacoli.
È stato inserito nel calendario UCI della → coppa del mondo dal 1998 al 2001 ed era abbinato come località e come
date agli eventi di → downhill. I → mondiali si sono svolti in due sole occasioni, nel 2000 e nel 2001. È stato
sostituito, sia in → coppa, sia nei → mondiali dal 2002 dal → four-cross.
Four-cross
Four-cross
Il four-cross, spesso abbreviato come 4X o chiamato, soprattutto in contesti statunitensi, mountain cross, è una
competizione della → mountain bike ad eliminazione tra quattro → biker, in brevi tracciati quasi completamente
artificiali con salti e ostacoli. È una disciplina ciclistica riconosciuta dall' UCI. Si avvicina sia al → downhill, in
alcune caratteristiche, sia al BMX. Deriva però evidentemente dallo skicross e allo snowboard cross. Gli atleti più
noti sono Brian Lopes, Eric Carter, Cédric Gracia e Michal Prokop, tra le donne Jill Kintner, Anneke Berteen,
Melissa Buhl e Katrina Miller.
Svolgimento delle gare
Si svolge con quattro rider che scendono contemporaneamente sullo stesso percorso in discesa, non necessariamente
ripida, affrontando salti di vario tipo come panettoni, doppi, tripli e persino quadrupli. Da regolamento una gara di
4X dura al massimo un minuto. Tramite le qualificazioni individuali, svolte di norma il giorno precedente la gara, si
stabiliscono gli accoppiamenti e le eventuali eliminazioni (se i partecipanti sono più di 64, 32, 16 o 8, in base al
regolamento). In gara, i rider scendono a batterie di quattro: i primi due passano il turno, il terzo e il quarto vengono
eliminati. La partenza avviene con un cancelletto automatico a comando elettronico. La bici da 4X è una front
suspended oppure una full suspended con piccola escursione. Deve essere agile e scattante per poter schizzare fuori
dal cancelletto di partenza. Durante le manche capita che ci siano contatti fisici tra i vari rider, ciò è tollerato a parte
casi estremi.
Competizioni
È inserito nel calendario UCI della → coppa del mondo dal 2002, ed è abbinato come località e come date agli
eventi di → downhill, e a volte anche di → cross country. I → mondiali si svolgono, sempre dal 2002 tra la fine di
agosto e la prima metà di settembre, ogni anno.
Voci correlate
• → Campionato del mondo di mountain bike
46
Bike park
Bike park
Un bike park è una struttura attrezzata per la pratica della → mountain bike.
Consiste in una rete di percorsi segnalati, spesso in forma di comprensorio, per l'esercizio di diverse specialità
(principalmente → downhill e freeride, ma anche → four-cross, → cross country, dirt, north-shore, BMX) e
caratterizzato dalla suddivisione in diversi gradi di difficoltà. Ai percorsi è affiancata una serie di servizi accessori,
quali un noleggio, una zona di lavaggio, una scuola e un'assistenza meccanica.
Costituendo un possibile utilizzo degli impianti di risalita nel periodo estivo nelle località sciistiche, la loro
diffusione è via via più marcata in tutta Europa.
Il Fly Down, primo Bike Park europeo, fu costruito nel 2002 a Finale Ligure da Erik Burgon (Flow Rider dalla
British Columbia) e finanziato dall'A.S.D. Blu Bike.
In Italia, un bike park di recente istituzione è quello aperto nel comune di Gallio, sull'Altopiano di Asiago 7 Comuni,
nel Veneto: il Melette Bike Park offre una pista per il downhill con alcune varianti, una pista per il freeride e
numerosi tracciati per il cross-country.
47
48
Campionati del mondo
Campionato del mondo di mountain bike
Campionato del mondo di mountain bike
Disciplina: Tipo: Mountain bike
Squadre nazionali
Confederazione: Unione Ciclistica Internazionale
Fondazione: 1990
Cadenza: Annuale
Apertura: settembre, tranne negli anni olimpici, in cui è anticipato a giugno
Sito internet: mtbvaldisole2008.it
[1]
(edizione 2008)
Il Campionato del mondo di mountain bike UCI (ing. UCI Mountain Bike & Trials World Championships) sono
uno dei campionati del mondo UCI ed assegnano il titolo di Campione del mondo per le quattro discipline della →
mountain bike nelle diverse categorie. Sono gestiti dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ed hanno luogo ogni
anno in settembre, tranne negli anni olimpici, in cui è anticipato a giugno.
Il vincitore di ogni competizione si fregia del titolo di campione del mondo e ha il diritto di gareggiare fino
all'edizione successiva indossando una maglia cerchiata con i sette colori dell'iride: tale maglia è chiamata maglia
iridata.
Storia
I campionati del mondo di → mountain bike hanno avuto luogo per la prima volta a Durango (Colorado, USA) nel
1990, organizzati dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), in gara unica, affiancata alla → coppa del mondo, a
tappe. Il vincitore è tenuto a portare la maglia iridata durante tutte le competizioni che si svolgeranno nell'anno
successivo alla conquista del titolo.
Inizialmente, per le competizioni di → downhill e → cross country erano previste tre categorie per entrambi i generi,
"junior", "senior" e "veteran". Dall'edizione 1996 sono ridotte a due, "junior" e "élite".
Dal 1992 è stato introdotto anche il trial, inizialmente soltanto su bici con ruote da 20 pollici, successivamente (dal
1996) anche da 26 pollici e, a partire dal 2001, anche femminile (esclusivamente 26 pollici).
Dal 1999 è stato introdotto il Team relay, una staffetta a squadre con tre componenti maschili e uno femminile, che
da allora apre la settimana iridata.
Dal 2000 è stato introdotto ufficialmente il → dual, ospitato in edizioni precedenti come evento dimostrativo. Il dual
ha però avuto vita breve, sostituito dopo sole due edizioni dal → four-cross, disciplina di derivazione sciistica sulla
formula dello skicross e dello snowboard cross.
Dal 2003 è previsto anche il mondiale → marathon, inizialmente come prova inserita nella settimana iridata (a
Lugano), poi come prova a sé, in altra data e altra sede.
Campionato del mondo di mountain bike
49
Cross Country
Uomini
Anno
1990
Sede
Durango,
Stati Uniti
Secondo classificato
Vincitore
→ Ned Overend
Terzo classificato
Tim Gould
→
Thomas Frischknecht
→
1991
Il Ciocco,
Italia
→ John Tomac
→ Ned Overend
→
Thomas Frischknecht
→
1992
Bromont,
Canada
David Baker
Henrik Djernis
→
Thomas Frischknecht
1993
Métabief,
Francia
1994
Vail,
1995
Kirchzarten,
Germania
1996
Cairns,
Stati Uniti
Henrik Djernis
Marcel Gerritsen
Jan Erik Ostergaard
Henrik Djernis
Tinker Juarez
Bart Brentjens
Bart Brentjens
→ Miguel Martinez
Jan Erik Ostergaard
Rune Høydahl
Hubert Pallhuber
Australia
→
Thomas Frischknecht
1997
Château-d'Œx,
Svizzera
Hubert Pallhuber
Henrik Djernis
Luca Bramati
1998
Mont-Sainte-Anne,
Canada
Christophe Dupouey
Jérôme Chiotti
Filip Meirhaeghe
1999
Åre,
Michael Rasmussen
→ Miguel Martinez
Filip Meirhaeghe
2000
Sierra Nevada,
Spagna
→ Miguel Martinez
Roland Green
Bart Brentjens
Svezia
Campionato del mondo di mountain bike
2001
Vail,
Stati Uniti
50
Roland Green
→
Thomas Frischknecht
2002
Kaprun,
Austria
Roland Green
Christoph
Sauser
Filip Meirhaeghe
→
Thomas Frischknecht
2003
Lugano,
2004
Les Gets,
Svizzera
Filip Meirhaeghe
Ryder Hesjedal
Francia
→ Julien Absalon
Cédric Ravanel
Roel Paulissen
→
Thomas Frischknecht
2005
Livigno,
Italia
→ Julien Absalon
José Antonio Hermida
Christoph
Sauser
2006
Rotorua,
Zelanda
Nuova
Fredrick Kessiakoff
→ Julien Absalon
Christoph
Sauser
→
2007
Fort William,
Scozia
→ Julien Absalon
Ralph
Näf
Florian
Vogel
Campionato del mondo di mountain bike
→
2008
Val di Sole,
51
Italia
Christoph
Sauser
→
2009
Canberra,
Australia
Nino Schurter
Florian
Vogel
Ralph
Näf
→ Julien Absalon
Florian
Vogel
2010
Mont-Sainte-Anne,
Canada
2011
Champéry,
Svizzera
Il vincitore dell'edizione 1996, Jérôme Chiotti, è stato privato del titolo nel 2000 in seguito all'ammissione dell'uso di
doping.
Campionato del mondo di mountain bike
52
Medagliere individuale
Medagliere per nazioni
Pos.
Atleta
Totale
Pos.
Nazione
Totale
1
→ Julien Absalon
4
1
0
5
1
Francia
6
5
0
11
2
Henrik Djernis
3
1
0
4
2
Danimarca
4
1
2
7
3
Roland Green
2
1
0
3
3
Svizzera
3
8
4
17
1
4
2
7
4
Canada
2
2
0
4
5
Stati Uniti
2
1
1
4
6
Belgio
1
1
3
5
7
Olanda
1
1
2
4
8
Italia
1
0
2
3
9
Norvegia
0
1
0
1
4
10
Regno
Unito
0
0
2
2
11
Svezia
0
0
1
1
12
Spagna
0
0
1
1
20
20
20
60
→ Thomas
Frischknecht
5
1
2
1
4
Tot.
Christoph Sauser
6
→ Miguel Martinez
1
2
0
3
7
Filip Meirhaeghe
1
1
2
4
8
Bart Brentjens
1
0
2
3
9
→ Ned Overend
1
0
1
2
9
Hubert Pallhuber
1
0
1
2
Donne
Anno
Sede
Vincitrice
Seconda classificata
1990
Durango,
Stati Uniti
Juli Furtado
Sara Ballantyne
→
1991
Il Ciocco,
Italia
Ruthie Matthes
Eva Orvosova
→
1992
Bromont,
Canada
1993
Métabief,
Francia
1994
Vail,
1995
Kirchzarten,
1996
Cairns,
1997
Château-d'Œx,
Stati Uniti
Germania
Australia
Svizzera
Terza classificata
Ruthie Matthes
Silvia Fürst
→ Alison Sydor
Ruthie Matthes
→ Paola Pezzo
Jeannie Longo
Ruthie Matthes
→ Alison Sydor
Susan De Mattei
Sara Ballantyne
Silvia Fürst
→ Alison Sydor
Silvia Fürst
Chantal Daucourt
→ Alison Sydor
Ruthie Matthes
Maria Paola Turcutto
→ Paola Pezzo
Nadia De Negri
→ Marga Fullana
Campionato del mondo di mountain bike
1998
Mont-Sainte-Anne,
1999
Åre,
2000
Sierra Nevada,
2001
Vail,
2002
Kaprun,
2003
Lugano,
2004
Les Gets,
2005
Livigno,
2006
Rotorua,
→
2007
Fort William,
→
2008
Val di Sole,
→
2009
Canberra,
2010
Mont-Sainte-Anne,
2011
Champéry,
53
Canada
→ Gunn-Rita Dahle
→ Alison Sydor
→ Marga Fullana
→ Alison Sydor
→ Paola Pezzo
→ Marga Fullana
→ Alison Sydor
→ Paola Pezzo
Alison Dunlap
→ Alison Sydor
Sabine Spitz
Austria
→ Gunn-Rita Dahle
Anna Szafraniec
Sabine Spitz
Svizzera
Sabine Spitz
→ Alison Sydor
Irina Kalentieva
→ Gunn-Rita Dahle
Maja Włoszczowska
→ Alison Sydor
Italia
→ Gunn-Rita Dahle
Maja Włoszczowska
Nuova Zelanda
→ Gunn-Rita Dahle
Irina Kalentieva
Irina Kalentieva
Sabine Spitz
Jingjing Wanc
→ Marga Fullana
Sabine Spitz
Irina Kalentieva
Irina Kalentieva
Lene Byberg
Willow Koerberg
Svezia
Spagna
Stati Uniti
Francia
Scozia
Italia
Australia
Laurence
Leboucher
→ Marie-Hélène
Prémont
Canada
Svizzera
Medagliere individuale
Pos.
Petra Henzi
Medagliere per nazioni
Atleta
Totale
Pos.
Nazione
Totale
1
→ Gunn-Rita Dahle
4
1
0
5
1
Norvegia
4
2
0
7
2
→ Alison Sydor
3
5
2
10
2
Canada
3
5
3
11
3
→ Marga Fullana
3
0
1
4
3
Stati Uniti
3
3
5
11
4
Irina Kalentieva
2
1
2
5
4
Spagna
3
0
1
4
5
→ Paola Pezzo
2
0
2
4
5
Italia
2
1
3
6
6
Sabine Spitz
1
2
2
4
6
Russia
2
1
2
5
7
Ruthie Matthes
1
1
3
5
7
Svizzera
1
1
3
5
1
1
1
3
8
Francia
1
1
0
2
8
Silvia Fürst
9
Alison Dunlap
1
0
0
1
9
Germania
1
2
2
5
9
Laurence
Leboucher
1
0
0
1
10
Polonia
0
3
0
3
11
Cecoslovacchia
0
1
0
1
1
0
0
1
12
Cina
0
0
1
1
20
20
20
60
9
Juli Furtado
Tot.
Campionato del mondo di mountain bike
54
Downhill
Uomini
Anno
Sede
Secondo classificato
Vincitore
1990
Durango,
Stati Uniti
→
1991
Il Ciocco,
Italia
Greg Herbold
Terzo classificato
Mike Kloser
Paul Thomasberg
→ John Tomac
Glen Adams
Albert
Iten
→
1992
Bromont,
Canada
Dave Cullinan
Jimmy Deaton
Christian Taillefer
1993
Métabief,
Francia
Mike King
Paolo Caramellino
Myles Rockwell
1994
Vail,
François Gachet
Tommy Johansson
Corrado Hérin
1995
Kirchzarten,
Nicolas Vouilloz
François Gachet
Mike King
1996
Cairns,
Nicolas Vouilloz
Shaun Palmer
Bas De Bever
1997
Château-d'Œx,
Nicolas Vouilloz
→ John Tomac
Cédric Gracia
1998
Mont-Sainte-Anne,
Nicolas Vouilloz
Gerwin Peters
Mickael Pascal
1999
Åre,
Nicolas Vouilloz
Mickael Pascal
Eric Carter
2000
Sierra Nevada,
Myles Rockwell
Steve Peat
Mickael Pascal
2001
Vail,
Stati Uniti
Nicolas Vouilloz
Steve Peat
Greg Minnaar
2002
Kaprun,
Austria
Nicolas Vouilloz
Steve Peat
Chris Kovarik
2003
Lugano,
Svizzera
Greg Minnaar
Mickael Pascal
Fabien Barel
2004
Les Gets,
Fabien Barel
Greg Minnaar
→ Sam Hill
2005
Livigno,
Italia
Fabien Barel
→ Sam Hill
Greg Minnaar
2006
Rotorua,
Nuova Zelanda
→ Sam Hill
Greg Minnaar
Nathan Rennie
→
2007
Fort William,
Scozia
→ Sam Hill
Fabien Barel
Gee Atherton
→
2008
Val di Sole,
Gee Atherton
Steve Peat
→ Sam Hill
→
2009
Canberra,
Steve Peat
Greg Minnaar
Mick Hannah
2010
Mont-Sainte-Anne,
2011
Champéry,
Stati Uniti
Germania
Australia
Svizzera
Canada
Svezia
Spagna
Francia
Italia
Australia
Canada
Svizzera
Campionato del mondo di mountain bike
55
Medagliere individuale
Pos.
Medagliere per nazioni
Atleta
Totale
Pos.
Nazione
1
Francia
10
4
5
19
2
Stati Uniti
4
5
5
14
2
4
1
7
Totale
1
Nicolas
Vouilloz
7
0
0
7
2
→ Sam Hill
2
1
2
5
3
Fabien Barel
2
1
1
4
4
Steve Peat
1
4
0
5
4
Australia
2
1
5
8
5
Greg Minnaar
1
3
2
6
5
Sudafrica
1
3
2
6
6
François Gachet
1
1
0
2
6
Svizzera
1
0
0
1
7
Mike King
1
0
1
2
7
Italia
0
1
1
2
7
Myles Rockwell
1
0
1
2
8
Olanda
0
1
1
2
7
Gee Atherton
1
0
1
2
9
Svezia
0
1
0
1
10
Greg Herbold
1
0
0
1
Tot.
20
20
20
60
1
0
0
1
1
0
0
1
10
Albert Iten
10
Dave Cullinan
3
Regno
Unito
Donne
Anno
Sede
Seconda classificata
Vincitrice
Terza classificata
1990
Durango,
Stati Uniti
Cindy Devine
Elladee Brown
Penny Davidson
→
1991
Il Ciocco,
Italia
Giovanna Bonazzi
Nathalie Fiat
Cindy Devine
→
1992
Bromont,
Canada
Juli Furtado
Kim Sonier
Cindy Devine
1993
Métabief,
Francia
Giovanna Bonazzi
Kim Sonier
Missy Giove
1994
Vail,
Missy Giove
Sophie Kempf
Giovanna Bonazzi
1995
Kirchzarten,
Leigh Donovan
Mercedes Gonzalez
Giovanna Bonazzi
1996
Cairns,
Leigh Donovan
Missy Giove
1997
Château-d'Œx,
Stati Uniti
Germania
Australia
Svizzera
→ Anne-Caroline
Chausson
Katja Repo
→ Anne-Caroline
Chausson
Marielle
Saner
1998
Mont-Sainte-Anne,
Canada
→ Anne-Caroline
Chausson
Nolvenn Le Caer
Cheri Elliott
Campionato del mondo di mountain bike
1999
Åre,
Svezia
56
Katja Repo
→ Anne-Caroline
Chausson
Sari
Jörgensen
2000
Sierra Nevada,
→ Anne-Caroline
Chausson
Katja Repo
Marla Streb
2001
Vail,
Stati Uniti
→ Anne-Caroline
Chausson
Fionn Griffiths
Leigh Donovan
2002
Kaprun,
Austria
→ Anne-Caroline
Chausson
Fionn Griffiths
Missy Giove
2003
Lugano,
Svizzera
→ Anne-Caroline
Chausson
Sabrina Jonnier
Nolvenn Le Caer
2004
Les Gets,
Mio Suemasa
Céline Gros
2005
Livigno,
Italia
Sabrina Jonnier
Emmeline Ragot
2006
Rotorua,
Nuova Zelanda
Sabrina Jonnier
Tracy Moseley
Rachel Atherton
→
2007
Fort William,
Scozia
Sabrina Jonnier
Rachel Atherton
Tracey Hannah
→
2008
Val di Sole,
Italia
Rachel Atherton
Sabrina Jonnier
Emmeline Ragot
→
2009
Canberra,
Australia
Emmeline Ragot
Tracy Moseley
Kathy Pruitt
2010
Mont-Sainte-Anne,
Canada
2011
Champéry,
Spagna
Francia
Vanessa Quin
→ Anne-Caroline
Chausson
Svizzera
Medagliere individuale
Pos.
Medagliere per nazioni
Atleta
Totale
Pos.
1
Francia
12
6
4
22
2
Stati Uniti
3
3
8
15
3
Italia
2
0
2
4
4
Regno Unito
1
5
1
7
5
Canada
1
1
2
4
6
Nuova Zelanda
1
0
0
1
7
Finlandia
0
2
1
3
1
→ Anne-Caroline
Chausson
9
0
0
9
2
Sabrina Jonnier
2
3
0
5
3
Giovanna Bonazzi
2
0
2
4
4
Leigh Donovan
1
1
1
3
4
Rachel Atherton
1
1
1
3
6
Missy Giove
1
0
3
4
7
Cindy Devine
1
0
2
3
7
Emmeline Ragot
1
0
2
3
9
Juli Furtado
1
0
0
1
9
Vanessa Quin
1
0
0
1
Nazione
Totale
8
Svizzera
0
1
1
2
9
Spagna
0
1
0
1
9
Giappone
0
1
0
1
11
Australia
0
0
1
1
20
20
20
60
Tot.
Campionato del mondo di mountain bike
57
Dual slalom
Uomini
Anno
Sede
2001 Vail,
Vincitore
Stati Uniti
2002 Sierra Nevada,
Spagna
Secondo classificato
Brian Lopes
Cédric Gracia
Wade Bootes
Brian Lopes
Terzo classificato
Wade Bootes
Mickael
Deldycke
Donne
Anno
Sede
2001 Vail,
Vincitrice
Stati Uniti
2002 Sierra Nevada,
Spagna
Seconda classificata
→ Anne-Caroline
Chausson
Katrina Miller
→ Anne-Caroline
Chausson
Tara Llanes
Terza classificata
Tara Llanes
Sabrina
Jonnier
Four-cross
Uomini
Anno
Sede
Vincitore
Secondo classificata
Terzo classificata
2002
Kaprun,
Austria
Brian Lopes
Cédric Gracia
Eric Carter
2003
Lugano,
Svizzera
Michal Prokop
Eric Carter
Brian Lopes
2004
Les Gets,
Eric Carter
Mickael Deldycke
Michal Prokop
2005
Livigno,
Italia
Brian Lopes
Jared Graves
2006
Rotorua,
Nuova Zelanda
Michal Prokop
Francia
Mickael
Deldycke
Guido Tschugg
Roger
Rinderknecht
→
2007
Fort William,
→
2008
Val di Sole,
Scozia
Italia
Brian Lopes
Romain Saladini
Jurg Meijer
Mickael
Deldycke
Rafael Alvarez De Lara Lucas
Roger
Rinderknecht
→
2009
Canberra,
Australia
Jared Graves
Romain Saladini
Jakub Riha
Campionato del mondo di mountain bike
2010
Mont-Sainte-Anne,
2011
Champéry,
58
Canada
Svizzera
Medagliere individuale
Medagliere per nazioni
Pos.
Atleta
Totale
Pos.
Nazione
Stati Uniti
1
Brian Lopes
3
0
1
4
1
2
Michal Prokop
2
0
1
3
2
3
Eric Carter
1
1
1
3
4
Jared Graves
1
1
0
2
5
Rafael Alvarez De Lara Lucas
1
0
0
1
0
2
0
2
6
Totale
Repubblica
Ceca
3
1
2
8
2
0
2
4
3
Australia
1
1
0
2
3
Spagna
1
0
0
1
4
Francia
0
4
2
6
5
Svizzera
0
2
0
2
6
Germania
0
0
1
1
6
Olanda
0
0
1
1
8
8
8
24
Tot.
Roger
Rinderknecht
6
Romain Saladini
0
2
0
2
8
Mickael Deldycke
0
1
2
3
9
Cédric Gracia
0
1
0
1
10
Guido Tschugg
0
0
1
1
10
Jurg Meijer
0
0
1
1
Donne
Anno
Sede
Vincitore
Secondo classificata
Terzo classificata
2002
Kaprun,
Austria
→ Anne-Caroline
Chausson
Katrina Miller
Sabrina Jonnier
2003
Lugano,
Svizzera
→ Anne-Caroline
Chausson
Sabrina Jonnier
Jill Kintner
2004
Les Gets,
Jana Horakova
Jill Kintner
Tara Llanes
2005
Livigno,
Italia
Jill Kintner
Katrina Miller
Tara Llanes
2006
Rotorua,
Nuova Zelanda
Jill Kintner
Anneke Beerten
Anita Molcik
→
2007
Fort William,
Scozia
Jill Kintner
Anneke Beerten
Melissa Buhl
→
2008
Val di Sole,
Melissa Buhl
Jana Horakova
→
2009
Canberra,
Caroline Buchanan
Jill Kintner
Francia
Italia
Australia
Romana
Labounkova
Melissa Buhl
Campionato del mondo di mountain bike
2010
Mont-Sainte-Anne,
2011
Champéry,
59
Canada
Svizzera
Medagliere individuale
Pos.
Medagliere per nazioni
Atleta
Totale
Pos.
Nazione
Totale
1
Jill Kintner
3
2
1
6
1
Stati Uniti
4
2
5
11
2
→ Anne-Caroline
Chausson
2
0
0
2
2
Francia
2
1
1
4
3
1
1
3
Jana Horakova
1
1
0
2
Repubblica
Ceca
1
3
4
Melissa Buhl
1
0
2
3
4
Australia
1
0
0
1
5
Caroline Buchanan
1
0
0
1
5
Australia
0
2
0
2
6
Katrina Miller
0
2
0
2
5
Olanda
0
2
0
2
6
Anneke Beerten
0
2
0
2
7
Austria
0
0
1
1
8
Sabrina Jonnier
0
1
1
2
Tot.
8
8
8
24
9
Tara Llanes
0
0
2
2
10
Anita Molcik
0
0
1
1
10
Romana Labounkova
0
0
1
1
Team relay - Staffetta a squadre
Anno
Sede
1999
Åre,
2000
Sierra Nevada,
2001
Vail,
2002
Vincitrice
Svezia
Spagna
Seconda classificata
Terza classificata
Spagna
Francia
Canada
Spagna
Svizzera
Italia
Stati Uniti
Canada
Australia
Kaprun,
Austria
Canada
Francia
Svizzera
2003
Lugano,
Svizzera
Polonia
Svizzera
Canada
2004
Les Gets,
2005
Livigno,
2006
Rotorua,
Francia
Spagna
Canada
Geoff Kabush
Maximilian Plaxton
Kiara Bisaro
Raphaël Cagne
Svizzera
Ralph Näf
Florian Vogel
Nino Schurter
Barbara Blatter
Polonia
Marcin Karczynski
Kryspin Pyrgies
Pawel Szpila
Maja Włoszczowska
Italia
Spagna
Rubén Ruzafa
Oliver Avilés
Rocio Gaminal
José Antonio Hermida
Italia
Marco Bui
Tony Longo
Eva Lechner
Johannes Schweiggl
Francia
Alexis Vuillermoz
Stéphane Tempier
Sévérine Hansen
Cédric Ravanel
Nuova Zelanda
Svizzera
Florian Vogel
Martin Fanger
Petra Henzi
Nino Schurter
Italia
Tony Longo
Cristian Cominelli
Eva Lechner
Yader Zoli
Polonia
Marcin Karczyński
Adrian Działakiewicz
Maja Włoszczowska
Kryspin Pyrgies
Campionato del mondo di mountain bike
→
2007
Fort William,
→
2008
Val di Sole,
→
2009
Canberra,
2010
Mont-Sainte-Anne,
2011
Champéry,
60
Scozia
Italia
Australia
Svizzera
Florian Vogel
Thomas Litscher
Petra Henzi
Nino Schurter
Polonia
Marcin Karczynski
Piotr Brzozka
Maja Włoszczowska
Dariusz Batek
Stati Uniti
Georgia Gould
Ethan Gilmour
Samuel Schultz
Adam Craig
Francia
Jean-Christophe
Peraud
Arnaud Jouffroy
Laurence Leboucher
Alexis Vuillermoz
Svizzera
Florian Vogel
Matthias Rupp
Petra Henzi
Nino Schurter
Italia
Marco Aurelio
Fontana
Gerhard
Kerschbaumer
Eva Lechner
Cristian Cominelli
Italia
Marco Aurelio
Fontana
Gerhard
Kerschbaumer
Eva Lechner
Cristian Cominelli
Canada
Raphael Gagne
Geoff Kabush
Evan Guthrie
Catharine Pendrel
Francia
Alexis Vuillermoz
Cédric Ravanel
Hugo Drechou
Cécile Rode Ravanel
Canada
Svizzera
Medagliere per nazioni
Pos.
Nazione
Totale
1
Canada
3
1
2
6
2
Spagna
3
0
1
4
3
Svizzera
2
4
1
7
4
Francia
1
2
2
5
4
Italia
1
2
2
5
6
Polonia
1
1
2
4
7
Australia
0
1
0
1
8
Stati Uniti
0
0
1
1
11
11
11
33
Tot.
Voci correlate
• → Coppa del mondo di mountain bike
Collegamenti esterni
• (EN, FR) La sezione dedicata alla mountain bike sul sito dell'UCI [2]
• Sito ufficiale del Campionato del Mondo di Mountain Bike 2008, in Val di Sole [1]
Campionato del mondo di ciclismo
Strada | Pista | Ciclocross | → Mountain bike | → Mountain bike marathon | BMX | Indoor cycling
Edizioni del → Campionato del mondo di mountain bike
Campionato del mondo di mountain bike
Durango 1990 · → Il Ciocco 1991 · → Bromont 1992 · Métabief 1993 · Vail 1994 · Kirchzarten 1995 · Cairns 1996 ·
Château-d'Œx 1997 · Mont-Sainte-Anne 1998 · Åre 1999 · Sierra Nevada 2000 · Vail 2001 · Kaprun 2002 · Lugano
2003 · Les Gets 2004 · Livigno 2005 · Rotorua 2006 · → Fort William 2007 · → Val di Sole 2008 · → Canberra
2009 · Mont-Sainte-Anne 2010 · Champéry 2011
Campionato del mondo di mountain bike
marathon
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Le possibili cause del problema sono (a) un bug nel software che crea il file PDF (b) un errore nel markup
MediaWiki (c) una tabella troppo grande
Campionato del mondo di mountain bike marathon Disciplina: Mountain bike Tipo: Squadre nazionali
Confederazione: Unione Ciclistica Internazionale Fondazione: 2003Cadenza: Annuale Detentore: Bandiera del
Belgio Roel PaulissenBandiera della Norvegia Gunn-Rita DahleIl Campionato del mondo di mountain bike UCI
marathon (lingua ingleseing. UCI Mountain Bike Marathon World Championships) è uno dei campionati del mondo
UCI ed assegna il titolo di campionati mondialiCampione del mondo nel Marathon (ciclismo)marathon, una delle
discipline della mountain bike nelle categorie maschile e femminile elite. Sono gestiti dall'Unione Ciclistica
Internazionale (UCI) ed hanno luogo ogni anno.Il vincitore di ogni competizione si fregia del titolo di campione del
mondo e ha il diritto di gareggiare fino all'edizione successiva indossando una maglia cerchiata con i sette colori
dell'iride: tale maglia è chiamata maglia iridata.Marathon Uomini Anno Sede Vincitore Secondo classificata Terzo
classificata 2003 Lugano, bandiera Svizzera18pxpx Thomas FrischknechtBandiera dell'Olanda Bart
BrentjensBandiera della Germania Carsten Bresser2004 Bad Goisern, bandiera AustriaBandiera dell'Italia Massimo
de BertolisBandiera della Francia Thomas DietschBandiera dell'Olanda Bart Brentjens2005 Lillehammer,
bandiera Norvegia18pxpx Thomas FrischknechtBandiera dell'Olanda Bart BrentjensBandiera dell'Italia Dario
Acquaroli2006 Le Bourg-d'OisansOisans, bandiera Francia18pxpx Ralph NäfBandiera della Colombia Hector
Leonardo Paez LeonLeonardo PaezBandiera del Belgio Roel Paulissen2007 Verviers, bandiera Belgio18pxpx
Christoph SauserBandiera del Belgio Roel PaulissenBandiera della Francia Thomas Dietsch2008 Villabassa,
bandiera ItaliaBandiera del Belgio Roel Paulissen18pxpx Christoph Sauser18pxpx Urs Huber2009 Graz,
bandiera Austria2010 Sankt Wendel, bandiera Germania2011 Montebelluna, bandiera ItaliaNel 2008, il vincitore
Christoph Sauser è stato retrocesso in seconda posizione per aver chiuso allo sprint Roel Paulissen, cui è stata
assegnata la vittoria. Medagliere individuale Pos. Atleta Totale 1 18pxpx Thomas Frischknecht 2 0 0 2 2 Bandiera
del Belgio Roel Paulissen 1 1 1 3 3 18pxpx Christoph Sauser 1 1 0 2 4 Bandiera dell'Italia Massimo de Bertolis 1 0 0
1 4 18pxpx Ralph Näf 1 0 0 1 6 Bandiera dell'Olanda Bart Brentjens 0 2 1 3 7 Bandiera della Francia Thomas
Dietsch 0 1 1 2 8 Bandiera della Colombia Leonardo Paez 0 1 0 1 9 Bandiera della Germania Carsten Bresser 0 0 1 1
9 Bandiera dell'Italia Dario Acquaroli 0 0 1 1 9 18pxpx Urs Huber 0 0 1 1Medagliere per nazioni Pos. Nazione
Totale 1 bandiera Svizzera 4 1 1 6 2 bandiera Belgio 1 1 1 3 3 bandiera Italia 1 0 1 2 4 bandiera Paesi BassiOlanda 0
2 1 3 5 bandiera Francia 0 1 1 2 6 bandiera Colombia 0 1 0 1 7 bandiera Germania 0 0 1 1 Tot. 6 6 6 18Donne Anno
Sede Vincitore Secondo classificata Terzo classificata 2003 Lugano, bandiera SvizzeraBandiera della Polonia Maja
WłoszcowskaBandiera della Polonia Magdalena SadleckaBandiera della Germania Sandra Klose2004 Bad Goisern,
bandiera AustriaBandiera della Norvegia Gunn-Rita DahleBandiera della Russia Irina KalentievaBandiera della
Slovenia Blaza Klemencic2005 Lillehammer, bandiera NorvegiaBandiera della Norvegia Gunn-Rita DahleBandiera
61
Campionato del mondo di mountain bike marathon
della Slovenia Blaza Klemencic18pxpx Petra Henzi2006 Le Bourg-d'OisansOisans, bandiera FranciaBandiera della
Norvegia Gunn-Rita Dahle18pxpx Petra HenziBandiera dell'Olanda Elsbeth Van Rooij2007 Verviers,
bandiera Belgio18pxpx Petra HenziBandiera della Germania Sabine SpitzBandiera della Finlandia Pia
Sundstedt2008 Villabassa, bandiera ItaliaBandiera della Norvegia Gunn-Rita DahleBandiera della Germania Sabine
SpitzBandiera della Finlandia Pia Sundstedt2009 Graz, bandiera Austria2010 Sankt Wendel, bandiera Germania2011
Montebelluna, bandiera ItaliaMedagliere individuale Pos. Atleta Totale 1 Bandiera della Norvegia Gunn-Rita Dahle
4 0 0 4 2 18pxpx Petra Henzi 1 1 1 3 3 Bandiera della Polonia Maja Włoszcowska 1 0 0 1 4 Bandiera della Germania
Sabine Spitz 0 2 0 2 5 Bandiera della Slovenia Blaza Klemencic 0 1 1 2 6 Bandiera della Russia Irina Kalentieva 0 1
0 1 7 Bandiera della Finlandia Pia Sundstedt 0 0 2 2 8 Bandiera dell'Olanda Elsbeth Van Rooij 0 0 1 1Medagliere per
nazioni Pos. Nazione Totale 1 bandiera Norvegia 4 0 0 4 2 bandiera Svizzera 1 1 1 3 3 bandiera Polonia 1 1 0 2 4
bandiera Germania 0 2 1 3 5 bandiera Slovenia 0 1 1 2 6 bandiera Russia 0 1 0 1 7 bandiera Finlandia 0 0 2 2 7
bandiera Paesi BassiOlanda 0 0 1 1 Tot. 6 6 6 18Voci correlateCampionato del mondo di mountain
bikeCollegamenti esterni(Lingua ingleseEN, Lingua franceseFR) La sezione dedicata alla mountain bike sul sito
dell'UCI(Lingua italianaIT) Sito ufficiale del Campionato del Mondo di Mountain Bike 2008, in Val di
SoleCampionato del mondo di ciclismoCampionato del mondo di ciclismo su stradaStrada | Campionati del mondo
di ciclismo su pistaPista | Campionato del mondo di ciclocrossCiclocross | Campionato del mondo di mountain
bikeMountain bike | Campionato del mondo di mountain bike marathonMountain bike marathon | Campionato del
mondo di BMXBMX | Campionato del mondo di ciclismo indoorIndoor cycling
Campionato del mondo di mountain bike 1991
Il → Campionato del mondo di mountain bike 1991, la seconda edizione riconosciuta ufficialmente dall'Unione
Ciclistica Internazionale (UCI), si è svolto da domenica 30 settembre a domenica 6 ottobre, nel comprensorio
turistico denominato "Il Ciocco", in località Castelvecchio Pascoli, nel comune di Barga, in Garfagnana. Sono stati la
prima edizione a svolgersi in Italia, e contemporaneamente la prima in Europa, secondo il principio dell'alternanza
tra Paesi europei ed extraeuropei che ha caratterizzato la successione delle sedi ospitanti nei primi anni dei mondiali.
Discipline
Si gareggiò in due discipline: il → cross country e il → downhill, in tre categorie per ogni disciplina (junior, senior e
veteran), per complessivi 12 titoli iridati assegnati, per la prima volta nella storia: a Durango non furono assegnati
infatti i titoli junior donne, sia nel → XC, sia nel → DH per la mancanza del numero minimo di iscritte.
Risultati
→ Cross country
Uomini
Junior
62
Campionato del mondo di mountain bike 1991
Pos.
63
Atleta
Nazione
Tempo
1
John Mutolo
Stati Uniti
1:23:09.9
2
Chris Fox
Stati Uniti
+1:17.8
3
Paul Lasenby
4
Dario Acquaroli
Italia
+2:58.8
5
Alberto Barcells
Spagna
+3:22.0
Regno
Unito
+1:34.4
Senior
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
→ John Tomac
Stati Uniti
2:38:56.4
2
→ Thomas
Frischknecht
3
→ Ned Overend
Stati Uniti
+3:31.6
4
Don Myrah
Stati Uniti
+6:37.6
5
Mike Kloser
Stati Uniti
+7:06.9
6
Tim Gould
Regno
Unito
+7:34.8
7
Tim Davies
Regno
Unito
+9:18.5
8
Riccardo De Bertolis
Italia
9
Bernt Johansson
Svezia
+10:06.2
10
Daryl Price
Stati Uniti
+10:20.3
+3:04.2
Svizzera
+9:43.6
Veteran
Pos.
Donne
Junior
Atleta
Nazione
Tempo
1
Walter Brändli
Svizzera
2:03:13.5
2
Sandro Bono
Italia
+1:17.4
3
Patrice
Thevenard
Francia
+4:13.9
4
Gert Amenitsch
Austria
+6:12.3
5
Uli Rottler
Germania
+7:13.1
Campionato del mondo di mountain bike 1991
Pos.
64
Atleta
Nazione
Tempo
1
Karin Romer
Germania 1:52:29.8
2
Rita Bürgi
3
Denise Müller
Stati Uniti
+5:55.5
4
Giuliana
Lamastra
Italia
+8:43.8
5
Malin Lindgren
Svezia
+2:05.7
Svizzera
+13:32.2
Senior
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Ruthie Matthes
Stati Uniti
2:20:02.0
2
Eva Orvosova
Cecoslovacchia
3
Silvia Fürst
Svizzera
+4:20.0
4
Chantal Dacourt
Svizzera
+5:59.3
5
→ Alison Sydor
Canada
+8:17.8
6
Sara Ballantyne
Stati Uniti
+9:42.6
7
Nathalie Fiat
Francia
+9:53.2
8
Susan De Mattei
Stati Uniti
+11:32.4
9
Sophie Eglin
Francia
+11:47.9
10
Susi Buchwieser
Germania
+11:50.3
+1:48.9
Veteran
Pos.
→ Downhill
Uomini
Junior
Atleta
Nazione
Tempo
1
Maria Canins
Italia
1:35:23.3
2
Kathy Lynch
Nuova Zelanda
+5:14.5
3
Valérie Simonnet
Francia
+6:52.7
4
Charlotte Waller
Stati Uniti
+8:32.8
5
Hilde Schweigkofler
Italia
+8:36.6
Campionato del mondo di mountain bike 1991
Pos.
65
Atleta
Nazione
Tempo
7:28.8
1
Bruno Zanchi
Italia
2
Tomas Misser
Spagna +0:02.2
3
Verner De Ceuster
Belgio
4
Vincent Julliot
Francia +0:11.1
5
Filippo Belloni
Italia
+0:06.3
+0:16.3
Senior
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
Svizzera
7:11.2
1
Albert Iten
2
→ John Tomac
Stati Uniti +0:04.8
3
Glen Adams
Stati Uniti +0:09.1
4
Philippe Perakis
Svizzera
+0:09.2
5
Paolo Rosola
Italia
+0:11.6
6
Philip Meirhaeghe
Belgio
+0:12.0
7
Paul Herygers
Belgio
+0:12.1
8
Dave Cullinan
Stati Uniti +0:13.8
9
Andrew Shandro
Canada
+0:14.7
10
Christian Taillefer
Francia
+0:15.1
Veteran
Pos.
Donne
Junior
Atleta
Nazione
Tempo
1
Roland
Champion
Svizzera
7:24.8
2
Walter Brändli
Svizzera +0:05.2
3
Sandro Bono
Italia
+0:14.8
4
Livio Riverditi
Italia
+0:16.7
5
Marcel Aerts
Belgio
+0:17.1
Campionato del mondo di mountain bike 1991
Pos.
66
Atleta
Nazione
Tempo
1
Rita Bürgi
2
Melanie Eberle
Germania +0:55.2
3
Stéphanie Ethoin
Francia
+1:06.1
4
Laetitia Ronnat
Francia
+1:10.0
5
Giuliana
Lamastra
Italia
+1:27.8
Svizzera
8:44.2
Senior
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Giovanna
Bonazzi
Italia
2
Nathalie Fiat
Francia
+0:14.7
3
Cindy Devine
Canada
+0:15.9
4
Elladee Brown
Canada
+0:19.7
5
Regina Stiefl
Germania
+0:20.1
6
Susi Buchwieser
Germania
+0:26.6
7
Linda Spiazzi
Italia
+0:34.7
8
Juli Furtado
Stati Uniti
+0:36.3
9
Sophie Kempf
Francia
+0:39.3
10
Deb Murrell
Regno
Unito
8:04.3
+0:46.8
Veteran
Pos.
Medagliere
Atleta
Nazione
Tempo
8:42.7
1
Emmanuelle
Meissner
Francia
2
Elena Vaiani
Italia
3
Cindy Whitehead
Stati Uniti +0:14.8
4
Lisa Munich
Stati Uniti +0:24.0
5
Charlotte Waller
Stati Uniti +0:31.6
+0:01.0
Campionato del mondo di mountain bike 1991
Pos.
67
Nazione
Oro Argento Bronzo Totale
1
Svizzera
4
3
1
8
2
Stati Uniti
3
2
4
9
3
Italia
3
2
1
6
4
Francia
1
1
3
5
5
Germania
1
1
0
2
6
Cecoslovacchia
0
1
0
1
7
Nuova Zelanda
0
1
0
1
7
Spagna
0
1
0
1
9
Regno Unito
0
0
1
1
9
Canada
0
0
1
1
9
Belgio
0
0
1
1
Voci correlate
• → Coppa del mondo di mountain bike 1991
Edizioni del → Campionato del mondo di mountain bike
Durango 1990 · → Il Ciocco 1991 · → Bromont 1992 · Métabief 1993 · Vail 1994 · Kirchzarten 1995 · Cairns 1996 ·
Château-d'Œx 1997 · Mont-Sainte-Anne 1998 · Åre 1999 · Sierra Nevada 2000 · Vail 2001 · Kaprun 2002 · Lugano
2003 · Les Gets 2004 · Livigno 2005 · Rotorua 2006 · → Fort William 2007 · → Val di Sole 2008 · → Canberra
2009 · Mont-Sainte-Anne 2010 · Champéry 2011
Campionato del mondo di mountain bike 1992
68
Campionato del mondo di mountain bike 1992
Il → Campionato del mondo di mountain bike 1992, la terza edizione riconosciuta ufficialmente dall'Unione
Ciclistica Internazionale (UCI), si è svolto da domenica 13 settembre a domenica 20 settembre, a Bromont, nel
Québec in Canada.
Discipline
Si gareggiò ufficialmente in due discipline: il → cross country e il → downhill, in tre categorie per ogni disciplina
(junior, senior e veteran), per complessivi 12 titoli iridati assegnati. Come disciplina dimostrativa su introdotto il →
dual slalom, disciplina già molto diffusa all'epoca negli Stati Uniti.
Risultati
→ Cross country
Uomini
Junior
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
2:30:38.5
1
Jeff Osguthorpe
Stati Uniti
2
Vojtech Bachleda
Cecoslovacchia
+4:05.3
3
Michael Rasmussen
Danimarca
+5:58.9
4
Eric Jones
Stati Uniti
+7:06.4
5
Sam Humphrey
Regno Unito
+7:58.0
Terminarono la gara, tra gli altri, anche il belga Mario Aerts (settimo a 10:55.7) e l'italiano Dario David Cioni
(decimo a 15:34.2).
Senior
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
Danimarca
2:41:06.0
1
Henrik Djernis
2
→ Thomas Frischknecht
3
David Baker
Regno Unito
+4:26.7
4
Gerhard Zadrobilek
Austria
+5:16.7
5
Peter Hric
Cecoslovacchia
+7:03.8
6
Daryl Price
Stati Uniti
+8:26.8
7
Jean-Christophe Savignoni
Francia
+9:25.5
8
Riccardo De Bertolis
Italia
+10:02.4
9
Tinker Juarez
Stati Uniti
+10:22.1
10
Marcel Gerritsen
Paesi Bassi
+10:36.7
Svizzera
+3:27.7
Terminarono la gara, tra gli altri, anche gli ex campioni del mondo → Ned Overend (sedicesimo a 14:14.3) e → John
Tomac (venticinquesimo a 17:20.2).
Campionato del mondo di mountain bike 1992
69
Veteran
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Zbigniew
Krasniak
Francia 2:24:48.9
2
Alain Daniel
Francia
+1:47.3
3
Rudy De Bie
Belgio
+2:44.5
4
Sandro Bono
Italia
+4:57.5
5
Marcel Aerts
Belgio
+6:13.1
Donne
Junior
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Rita Bürgi
2
Karin Romer
Germania
+4:03.0
3
Paola Zucchinali
Italia
+7:19.4
4
Laetitia
Holweck
Francia
5
Melanie Eberle
Germania +11:05.6
Svizzera
1:42:04.7
+10:33.2
Senior
Pos.
Atleta
1
Silvia Fürst
2
Nazione
Tempo
Svizzera
2:00:25.2
→ Alison Sydor
Canada
+1:49.6
3
Ruthie Matthes
Svizzera
+3:00.8
4
Susan De Mattei
Svizzera
+6:12.7
5
Chantal Daucourt
Svizzera
+6:41.6
6
Sara Ballantyne
Stati Uniti
+7:01.0
7
Eva Orvosova
Cecoslovacchia
+9:26.2
8
Nathalie Fiat
Francia
+9:46.1
9
Tammy Jacques
Stati Uniti
+10:11.4
10
Susi Buchwieser
Germania
+11:32.8
Terminò la gara, tra le altre, anche l'italiana → Paola Pezzo (ventunesima a 18:20.2).
Veteran
Campionato del mondo di mountain bike 1992
Pos.
70
Atleta
Nazione
Tempo
1
Carol Waters
Stati Uniti
1:34:10.2
2
Jacquie Phelan
Stati Uniti
+4:28.1
3
Kathy Lynch
Nuova Zelanda
+6:11.8
4
Wendy
McIntosh
Stati Uniti
+12:16.9
5
Chantal Russias
Francia
+13:13.9
→ Downhill
Uomini
Junior
Primo successo iridato per l'extraterrestre, Nicolas Vouilloz. Per la seconda volta consecutiva, Tomi Misser perde
l'oro per appena due secondi.
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Nicolas Vouilloz
Francia
4:47.6
2
Tomas Misser
Spagna
+0:02.4
3
Thomas Damiani
Italia
+0:03.6
4
Josh Ivey
Stati Uniti +0:04.0
5
Vincent Julliot
Francia
+0:04.0
Nazione
Tempo
Senior
Pos.
Atleta
1
Dave Cullinan
Stati Uniti
4:28.0
2
Jimmy Deaton
Stati Uniti +0:04.9
3
Christian
Taillefer
Francia
+0:05.6
4
Albert Iten
Svizzera
+0:08.2
5
→ John Tomac
Italia
+0:09.4
6
Jürgen Beneke
Germania +0:09.9
7
Myles Rockwell
Stati Uniti +0:10.9
8
François Gachet
Francia
+0:12.0
9
Todd Tanner
Canada
+0:12.2
10
Jürgen Sprich
Germania +0:13.5
L'ex campione del mondo junior Bruno Zanchi ha chiuso undicesimo a 14.7, il campione del mondo 1990 Greg
Herbold ha chiuso tredicesimo, a 15.5.
Campionato del mondo di mountain bike 1992
71
Veteran
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Roland
Champion
Svizzera
4:45.9
2
George Edwards
Francia +0:08.8
3
Ilario Bianchi
Italia
+0:14.3
4
Marcel Aerts
Belgio
+0:23.5
5
Giuseppe Locchi
Italia
+0:24.5
Donne
Junior
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Laetitia
Holweck
Francia
5:37.2
2
Rita Bürgi
Svizzera
+0:04.9
3
Malin Lindgren
Svezia
+0:09.3
4
Helen Mortimer
Regno
Unito
+0:20.2
5
Caroline Haas
Australia
+0:29.7
Senior
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Juli Furtado
Stati Uniti
5:09.8
2
Kim Sonier
Stati Uniti +0:05.7
3
Cindy Devine
Canada
4
Susi Buchwieser
Germania +0:11.4
5
Giovanna Bonazzi
Italia
6
Penny Davidson
Stati Uniti +0:13.4
7
Elladee Brown
Canada
8
Regina Stiefl
Germania +0:15.0
9
Emmanuelle
Meissner
Francia
10
Cindy Whitehead
Stati Uniti +0:19.8
+0:09.4
+0:13.0
+0:14.6
+0:15.4
Terminarono la gara, tra le altre, anche l'italiana → Paola Pezzo (quindicesima a 32.3) e la statunitense Missy Giove
(33ª a 1:15:5).
Campionato del mondo di mountain bike 1992
72
Veteran
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Libera Pincin
Italia
5:42.3
2
Kathy Sessler
Stati Uniti
3
Kathy Lynch
Nuova Zelanda +0:22.7
4
Deborah
Shumway
Stati Uniti
+0:24.2
5
Dinny Prince
Stati Uniti
+0:32.8
+0:06.1
→ Dual slalom
Uomini
Pos.
Atleta
1
Nazione
Wayne
Croasdale
Stati Uniti
Donne
Pos.
Atleta
Nazione
1
Cindy Whitehead
Stati Uniti
Medagliere
Nel medagliere ufficiale non sono comprese le medaglie del Dual slalom, disciplina dimostrativa.
Pos.
Nazione
Oro Argento Bronzo Totale
1
Stati Uniti
4
4
1
9
2
Francia
3
2
1
6
3
Svizzera
3
2
0
5
4
Italia
1
0
3
4
5
Danimarca
1
0
1
2
6
Canada
0
1
1
2
7
Spagna
0
1
0
1
7
Germania
0
1
0
1
7
Cecoslovacchia
0
1
0
1
10
Nuova Zelanda
0
0
1
1
10
Belgio
0
0
1
1
10
Regno Unito
0
0
1
1
10
Svezia
0
0
1
1
Campionato del mondo di mountain bike 1992
73
Voci correlate
• → Coppa del mondo di mountain bike 1992
Edizioni del → Campionato del mondo di mountain bike
Durango 1990 · → Il Ciocco 1991 · → Bromont 1992 · Métabief 1993 · Vail 1994 · Kirchzarten 1995 · Cairns 1996 ·
Château-d'Œx 1997 · Mont-Sainte-Anne 1998 · Åre 1999 · Sierra Nevada 2000 · Vail 2001 · Kaprun 2002 · Lugano
2003 · Les Gets 2004 · Livigno 2005 · Rotorua 2006 · → Fort William 2007 · → Val di Sole 2008 · → Canberra
2009 · Mont-Sainte-Anne 2010 · Champéry 2011
Campionato del mondo di mountain bike 2007
Il → Campionato del mondo di mountain bike 2007, la diciottesima edizione organizzata dall'Unione Ciclistica
Internazionale (UCI), si è svolto da domenica 2 settembre a domenica 9 settembre, a Fort William, nel comprensorio
del Ben Nevis, in Scozia. Sono stati la prima edizione a svolgersi nel Regno Unito, e l'undicesima in Europa.
Discipline
Si è gareggiato in tre discipline della mountain bike (→ cross country, → downhill e → four-cross) e nel trial (20 e
26 pollici).
Risultati
→ Cross country
Uomini
Junior
Pos.
Under23
Atleta
Nazione
Tempo
Svizzera
1:37:06
Polonia
+0:27
1
Thomas Litscher
2
Piotr Brzozka
3
David Fletcher
4
Alexander Gehbauer
Austria
+1:40
5
Sebastien Carabin
Belgio
+1:42
Regno
Unito
+0:40
Campionato del mondo di mountain bike 2007
Pos.
74
Atleta
1
Jakob Fuglsang
2
Nino Schurter
3
Nazione
Tempo
Danimarca
1:54:04
Svizzera
+1:43
Jaroslav
Kulhavy
Repubblica
Ceca
+3:20
4
Jiri Friedl
Repubblica
Ceca
+3:24
5
Dariusz Batek
Polonia
+3:58
Elite
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
→ Julien Absalon
Francia
2:17:06
2
Ralph Näf
Svizzera
+0:25
3
Florian Vogel
Svizzera
+0:54
4
→ Fredrik Kessiakoff
Svezia
+1:01
5
Manuel Fumic
Germania
+1:04
6
Christoph Sauser
Svizzera
+1:08
7
Jean-Christophe Peraud
Francia
+1:19
8
Roel Paulissen
Belgio
+2:03
9
Lukas Flückiger
Svizzera
+2:06
10
José Antonio Hermida
Spagna
+2:09
Donne
Junior
Pos.
Under23
Atleta
1
Alla Boyko
2
Jitka Skarnitzlova
3
Nazione
Ucraina
Tempo
1:25:14
Repubblica
Ceca
+0:28
Julie Bresset
Francia
+1:35
4
Kathrin Stirnemann
Svizzera
+2:00
5
Claire Hassenfratz
Francia
+2:40
Campionato del mondo di mountain bike 2007
Pos.
75
Atleta
Nazione
Tempo
1
Ying Liu
Cina
1:45:43
2
Ren Chengyuan
Cina
+3:31
3
Elisabeth Osl
Austria
+5:20
4
Tereza Hurikova
Repubblica
Ceca
+5:50
5
Aleksandra
Dawidowicz
Polonia
+6:17
Elite
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Irina Kalentieva
Russia
1:44:08
2
Sabine Spitz
Germania
+0:39
3
Wang Jingjing
Cina
+1:42
4
→ Marie-Hélène Prémont
Canada
+3:16
5
Rosara Joseph
Nuova Zelanda
+3:34
6
Catherine Pendrel
Canada
+4:11
7
Anna Szafraniec
Polonia
+4:37
8
Lene Byberg
Norvegia
+4:50
9
Georgia Gould
Stati Uniti
+5:03
10
Blaza Klemencic
Slovenia
+5:59
Team relay - Staffetta a squadre
→ Downhill
Uomini
Junior
Pos.
Nazione
Atleti
1
Svizzera
2
Polonia
3
Stati Uniti Georgia Gould, Ethan Gilmour, Samuel Schultz, Adam Craig
+1:09
4
Francia
+1:45
5
Germania Wolfram Kurschat, Andy Eyring, René Tann, Sabine Spitz
Florian Vogel, Thomas Litscher, Petra Henzi, Nino Schurter
Marcin Karczynski, Piotr Brzozka, Maja Włoszczowska, Dariusz Batek
Fabien Canal, Stéphane Tempier, Cécile Rode Ravanel, Cédric Ravanel
Tempo
1:33:36
+0:49
+1:53
Campionato del mondo di mountain bike 2007
76
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Ruaridh Cunningham
Regno Unito
2
John Swanguen
Stati Uniti
+2.07
3
Matthew Scoles
Nuova Zelanda
+2.45
4
Mitchell Delfs
Australia
+2.81
5
Joel Bain
Australia
+6.42
5:06.82
Elite
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
→ Sam Hill
Australia
4:52.01
2
Fabien Barel
Francia
+0.64
3
Gee Atherton
Regno Unito
+4.37
4
Greg Minnaar
Sudafrica
+7.95
5
Pasqual Canals
Spagna
+8.28
6
Matti Lehikoinen
Finlandia
+8.92
7
Julien Camellini
Francia
+9.10
8
Florent Payet
Francia
+9.50
9
Sam Blenkinsop
Nuova Zelanda
+9.76
10
Dan Atherton
Regno Unito
+9.98
Steve Peat ha rotto la sella, ed ha chiuso 67esimo a 47.55. Jürgen Beneke ha chiuso 69esimo a 54.94.
Donne
Junior
Pos.
Elite
Atleta
Nazione
Tempo
1
Floriane Pugin
Francia
5:50.18
2
Katy Curd
Regno Unito
+27.12
3
Myriam Nicole
Francia
+51.30
4
Aurea Agostinho
Portogallo
+54.15
5
Holly Kernohan-Smith
Nuova Zelanda +1:03.28
Campionato del mondo di mountain bike 2007
77
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Sabrina Jonnier
Francia
5:28.35
2
Rachel Atherton
3
Tracey Hannah
4
Tracy Moseley
Regno
Unito
+19.41
5
Fionn Griffiths
Regno
Unito
+19.86
6
Mio Suemasa
7
Helen Gaskell
8
Céline Gros
Francia
+23.71
9
Kathy Pruitt
Stati Uniti
+24.60
10
Marielle Saner
Regno
Unito
Australia
Giappone
Regno
Unito
Svizzera
+4.01
+11.54
+20.27
+22.08
+25.87
La campionessa del mondo 2004 Vanessa Quin ha chiuso 14esima a 30.28, all'ultima partecipazione iridata.
→ Four-cross
Uomini
Pos.
Donne
Atleta
Nazione
1
Brian Lopes
Stati Uniti
2
Romain Saladini
Francia
3
Jurg Meijer
Paesi Bassi
4
Roger Rinderknecht
5
Rafael Alvarez
Spagna
6
Tomas Slavik
Repubblica
Ceca
7
Scott Beaumont
Regno Unito
8
Jared Graves
Australia
9
Kamil Tatarkovic
Repubblica
Ceca
10
Mickael Deldycke
Francia
Svizzera
Campionato del mondo di mountain bike 2007
Pos.
78
Atleta
Nazione
1
Jill Kintner
Stati Uniti
2
Anneke Beerten
Paesi Bassi
3
Melissa Buhl
Stati Uniti
4
Jana Horakova
5
Mio Suemasa
6
Rachel Seydoux
7
Joey Gough
Regno Unito
8
Caroline
Buchanan
Australia
9
Fionn Griffiths
Regno Unito
10
Steffi Marth
Germania
Repubblica
Ceca
Giappone
Svizzera
Medagliere
Nel medagliere vengono considerate soltanto le medaglie delle differenti discipline della mountain bike (e non del
trial).
Pos.
Nazione
Oro Argento Bronzo Totale
1
Francia
3
2
2
7
2
Svizzera
2
2
1
5
3
Stati Uniti
2
1
2
5
4
Regno Unito
1
2
2
5
5
Cina
1
1
1
3
6
Australia
1
0
1
2
7
Russia
1
0
0
1
7
Danimarca
1
0
0
1
7
Ucraina
1
0
0
1
10
Polonia
0
2
0
2
11
Repubblica
Ceca
0
1
1
2
11
Paesi Bassi
0
1
1
2
13
Germania
0
1
0
1
14
Austria
0
0
1
1
14
Nuova Zelanda
0
0
1
1
Campionato del mondo di mountain bike 2007
79
Voci correlate
• → Coppa del mondo di mountain bike 2007
Edizioni del → Campionato del mondo di mountain bike
Durango 1990 · → Il Ciocco 1991 · → Bromont 1992 · Métabief 1993 · Vail 1994 · Kirchzarten 1995 · Cairns 1996 ·
Château-d'Œx 1997 · Mont-Sainte-Anne 1998 · Åre 1999 · Sierra Nevada 2000 · Vail 2001 · Kaprun 2002 · Lugano
2003 · Les Gets 2004 · Livigno 2005 · Rotorua 2006 · → Fort William 2007 · → Val di Sole 2008 · → Canberra
2009 · Mont-Sainte-Anne 2010 · Champéry 2011
Campionato del mondo di mountain bike 2008
Il → Campionato del mondo di mountain bike 2008, la diciannovesima edizione organizzata dall'Unione
Ciclistica Internazionale (UCI), si è svolta da domenica 15 giugno a domenica 22 giugno, in Val di Sole, in Italia. Le
competizioni di → cross country, → downhill e → Four-cross si sono tenute a Commezzadura, mentre quelle di trial
si sono tenute nella splendida cornice delle piazze di Malè.
Si sono svolti per la terza volta in Italia, dopo → Il Ciocco 1991 e Livigno 2005, e per la dodicesima volta in Europa.
Discipline
Si è gareggiato in tre discipline della mountain bike (→ cross country, → downhill e → four-cross) e nel trial (20 e
26 pollici).
Risultati
Cross country
Uomini
Junior
Under23
Giovedì 19 giugno 2008, Commezzadura
Venerdì 20 giugno 2008, Commezzadura
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
Svizzera
1h44'34
1
Peter Sagan
Slovacchia 1h35'21
1
Nino Schurter
2
Arnaud
Jouffroy
Francia
a 1'33
2
Burry Stander
3
a 3'46
Matthias Rupp
Svizzera
a 2'50
Matthias
Fluckiger
Svizzera
3
4
Fabian Strecker
a 5'33
4
Fabian Giger
Svizzera
a 4'54
5
Mirco Widmer
a 5'41
5
Stéphane Tempier
Francia
a 5'55
Germania
Svizzera
Sudafrica
a 41
Campionato del mondo di mountain bike 2008
80
Elite
Domenica 22 giugno 2008, Commezzadura
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1
Christoph Sauser
Svizzera
1h 58'26"
2
Florian Vogel
Svizzera
a 2'54"
3
Ralph Näf
Svizzera
a 4'19"
4
Liam Killeen
5
Fredrik
Kessiakof
Regno
Unito
a 4'42"
Svezia
a 4'47"
Donne
Junior
Under23
Mercoledì 18 giugno 2008, Commezzadura
Mercoledì 18 giugno 2008, Commezzadura
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
Pos.
Atleta
Nazione
1
Laura Abril
Colombia 1h16'08
1
Tanja Zakelj
2
Barbara Benko
Ungheria
a 37
2
Nathalie Schneitter
3
Mona Eiberweiser
Germania
a 2'11
3
4
Vivianne Meyer
5
Paula Gorycka
Svizzera
a 3'18
Polonia
a 6'31
Slovenia 1h35'31
Svizzera
a 2'58
Aleksandra
Dawidowicz
Polonia
a 3'14
4
Nataliya Krompets
Ucraina
a 3'43
5
Caroline Mani
Francia
a 4'04
Elite
Domenica 22 giugno 2008, Commezzadura
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
1h39'01"
1
→ Marga Fullana
Spagna
2
Sabine Spitz
Germania
a 1'43"
3
Irina Kalentieva
Russia
a 2'20"
4
Marie-Hélène Premont
Canada
a 2'51"
5
Maja Wloszczowska
Polonia
a 3'45"
Team relay - Staffetta a squadre
Martedì 17 giugno 2008, Commezzadura
Tempo
Campionato del mondo di mountain bike 2008
Pos.
81
Nazione
Atleti
Tempo
1
Francia
Jean-Christophe Peraud, Arnaud Jouffroy, Laurence Leboucher, Alexis Vuillermoz 1h24'45
2
Svizzera
Florian Vogel, Matthias Rupp, Petra Henzi, Nino Schurter
a 2'22
3
Italia
Marco Aurelio Fontana, Gerhard Kerschbaumer, Eva Lechner, Cristian Cominelli
a 2'23
4
Polonia
Marcin Karczynski, Marek Konwa, Maja Wloszczowska, Dariusz Batek
a 2'48
5
Repubblica
Ceca
Jaroslav Kulhavy, Jakub Magnusek, Katerina Nash, Jan Skarnitzl
a 3'25
Downhill
Uomini
Elite
Junior
Sabato 21 giugno 2008, Commezzadura
Sabato 21 giugno 2008, Commezzadura
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
Pos.
1
Gee Atherton
2
Steve Peat
3
→ Sam Hill
Australia
a 3''15
4
Greg Minnaar
Sudafrica
a 5''22
5
Fabien Barel
Francia
a 5''80
Atleta
Nazione
Tempo
Regno
Unito
3'12''12
1
Josh Bryceland
Regno Unito
3'23''65
2
Sam Dale
Regno Unito
a 7''51
Regno
Unito
a 2''62
3
Rémi Thirion
Francia
a 8''58
4
Aari Barrett
Nuova Zelanda
a 8''92
5
Brook
MacDonald
Nuova Zelanda
9''22
Donne
Elite
Junior
Sabato 21 giugno 2008, Commezzadura
Sabato 21 giugno 2008, Commezzadura
Pos.
Atleta
Nazione
1
Rachel Atherton
2
Sabrina Jonnier
Francia
a 1''99
3
Emmeline Ragot
Francia
a 17''11
4
Floriane Pugin
Francia
a 20''33
5
Mio Suemasa
Giappone
a 21''76
Regno
Unito
Tempo
Pos.
Atleta
Nazione
Tempo
3'49''92
1
Anais Pajot
Francia
4'17''71
2
Myriam Nicole
Francia
a 5''73
3
Mélanie Pugin
Francia
a 28''75
4
Miranda Miller
Canada
a 38''67
5
Caroline
Buchanan
Australia a 38''30
Campionato del mondo di mountain bike 2008
82
Four-cross
Uomini
Donne
Sabato 21 giugno 2008, Commezzadura
Sabato 21 giugno 2008, Commezzadura
Pos.
Atleta
Nazione
1
Rafael Alvarez De Lara Lucas
2
Pos.
Atleta
Nazione
Stati Uniti
Spagna
1
Melissa Buhl
Roger Rinderknecht
Svizzera
2
Jana Horakova
3
Mickael Deldycke
Francia
Repubblica
Ceca
4
Jared Graves
Australia
3
Romana Labounkova
Repubblica
Ceca
5
Brian Lopes
Stati Uniti
4
Anneke Beerten
Paesi Bassi
5
Caroline Buchanan
Australia
Medagliere
Nel medagliere vengono considerate soltanto le medaglie delle differenti discipline della mountain bike (e non del
trial).
Posizione
Paese
1
Regno Unito
Totale
3
2
0
5
2
Svizzera
2
4
3
9
3
Francia
2
3
4
9
4
Spagna
2
0
0
2
5
Colombia
1
0
0
1
Slovenia
1
0
0
1
Slovacchia
1
0
0
1
Stati Uniti
1
0
0
1
Repubblica Ceca
0
1
1
2
Germania
0
1
1
2
Ungheria
0
1
0
1
Sudafrica
0
1
0
1
Italia
0
0
1
1
Polonia
0
0
1
1
Australia
0
0
1
1
Russia
0
0
1
1
13
13
13
39
9
11
13
Totale
Campionato del mondo di mountain bike 2008
Voci correlate
• → Coppa del mondo di mountain bike 2008
Collegamenti esterni
• MTB Val di Sole [1], sito web ufficiale dell'edizione 2008 del → Campionato del mondo di mountain bike.
• Mappa interattiva [1]
Edizioni del → Campionato del mondo di mountain bike
Durango 1990 · → Il Ciocco 1991 · → Bromont 1992 · Métabief 1993 · Vail 1994 · Kirchzarten 1995 · Cairns 1996 ·
Château-d'Œx 1997 · Mont-Sainte-Anne 1998 · Åre 1999 · Sierra Nevada 2000 · Vail 2001 · Kaprun 2002 · Lugano
2003 · Les Gets 2004 · Livigno 2005 · Rotorua 2006 · → Fort William 2007 · → Val di Sole 2008 · → Canberra
2009 · Mont-Sainte-Anne 2010 · Champéry 2011
Campionato del mondo di mountain bike 2009
Il → Campionato del mondo di mountain bike 2009, la ventesima edizione organizzata dall'Unione Ciclistica
Internazionale (UCI), si è svolto da martedì 1 settembre a domenica 6 settembre, a Canberra, in Australia.
Si svolge per la seconda volta in Australia, dopo Cairns 1996, e per la terza volta in Oceania, considerando anche
Rotorua 2006, in Nuova Zelanda.
Discipline
Si è gareggiato in tre discipline della mountain bike (→ cross country, → downhill e → four-cross) e nel trial (20 e
26 pollici).
Voci correlate
• Eventi sportivi nel 2009
Collegamenti esterni
• sito ufficiale [1]
Edizioni del → Campionato del mondo di mountain bike
Durango 1990 · → Il Ciocco 1991 · → Bromont 1992 · Métabief 1993 · Vail 1994 · Kirchzarten 1995 · Cairns 1996 ·
Château-d'Œx 1997 · Mont-Sainte-Anne 1998 · Åre 1999 · Sierra Nevada 2000 · Vail 2001 · Kaprun 2002 · Lugano
2003 · Les Gets 2004 · Livigno 2005 · Rotorua 2006 · → Fort William 2007 · → Val di Sole 2008 · → Canberra
2009 · Mont-Sainte-Anne 2010 · Champéry 2011
83
84
Coppa del mondo
Coppa del mondo di mountain bike
Coppa del mondo di mountain bike Mountain bike World Cup
Disciplina: Mountain bike
Tipo: individuale
Confederazione: Unione Ciclistica Internazionale
Fondazione: 1991
Cadenza: annuale
Apertura: maggio
Sito internet: uci.ch
[1]
La coppa del mondo di → mountain bike, competizione a tappe organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale
(UCI) che tocca, a rotazione, le principali località e i principali Paesi in cui la → mountain bike è praticata, ha avuto
luogo per la prima volta nel 1991, comprendendo esclusivamente la specialità del → cross country. Dal 1993 si è
aggiunto anche il → downhill. Il leader delle classifica elite e di quella under23 o juniores indossa una maglia di
colore diverso per ogni specialità, che è tenuto a portare, anche al di sopra della maglia di → campione del mondo,
nell'evento successivo.
Include attualmente 4 discipline: → cross country, → downhill, → four-cross (dal 2002) e, in un circuito separato
che tocca località diverse dalle prime tre discipline, → marathon.
L'UCI ha annunciato la soppressione della coppa del mondo → marathon a partire dal 2009.
→ Cross Country
Uomini
Anno
Vincitore
Secondo classificato
→
2009
→ Julien Absalon
Francia
José Antonio Hermida
→
2008
→ Julien Absalon
Francia
Christoph Sauser
→
2007
→ Julien Absalon
Francia
José Antonio Hermida
→
2006
→ Julien Absalon
Francia
Christoph Sauser
→
2005
Christoph Sauser
Svizzera
Spagna
Svizzera
Spagna
Svizzera
José Antonio Hermida
Spagna
Terzo classificato
Burry Stander
Sudafrica
José Antonio Hermida
Christoph Sauser
Svizzera
José Antonio Hermida
→ Julien Absalon
Spagna
Spagna
Francia
Coppa del mondo di mountain bike
85
→
2004
Christoph Sauser
→
2003
→ Julien Absalon
Francia
Christoph Sauser
→
2002
Filip Meirhaeghe
Belgio
Christoph Sauser
→
2001
Roland Green
→
2000
→ Miguel Martinez
→
1999
→ Cadel Evans
Australia
→ Miguel Martinez
Francia
Christoph Sauser
→
1998
→ Cadel Evans
Australia
→ Miguel Martinez
Francia
Rune Høydahl
→
1997
→ Miguel Martinez
→
1996
Christophe Dupouey
→
1995
→ Thomas Frischknecht
→
1994
Bart Brentjens
→
1993
→ Thomas Frischknecht
Svizzera → John Tomac
Stati Uniti
Peter Hric
→
1992
→ Thomas Frischknecht
Svizzera → John Tomac
Stati Uniti
→ Ned Overend
→
1991
→ John Tomac
Svizzera
Canada
Roel Paulissen
Belgio
Filip Meirhaeghe
Belgio
Svizzera
Filip Meirhaeghe
Belgio
Svizzera
→ Thomas Frischknecht
José Antonio Hermida
Francia
Francia
Francia
Bas Van Dooren
Paesi Bassi
Christophe Dupouey
Stati Uniti
Francia
Norvegia
→ Ned Overend
Stati Uniti
Gerhard Zadrobilek
→ Miguel Martinez
Francia
Christophe Dupouey
Austria
Francia
Svizzera
Norvegia
→ Cadel Evans
Australia
Svizzera → Miguel Martinez
→ Thomas Frischknecht
Svizzera Rune Høydahl
Paesi Bassi
Spagna
Svizzera
Jan Erik Ostergaard
Tinker Juarez
Francia
Danimarca
Stati Uniti
Slovacchia
David Wiens
Stati Uniti
Stati Uniti
Donne
Anno
Vincitrice
Seconda classificata
Terza classificata
→
2009
Elisabeth Osl
→
2008
→ Marie-Hélène Prémont
Canada
Catherine Pendrel
→
2007
Irina Kalentieva
→ Marie-Hélène Prémont
Canada
Ren Chengyuan
→
2006
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Marie-Hélène Prémont
Canada
Sabine Spitz
→
2005
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Sabine Spitz
→ Marie-Hélène Prémont
Canada
→
2004
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Marie-Hélène Prémont
Canada
Annabella Stropparo
→
2003
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Sabine Spitz
Irina Kalentieva
Austria
Russia
Lene Byberg
Norvegia
Canada
Germania
Germania
Catherine Pendrel
Canada
→ Marga Fullana
Spagna
Cina
Germania
Italia
Russia
Coppa del mondo di mountain bike
86
→
2002
Alison Dunlap
Stati Uniti
→ Marga Fullana
→
2001
Barbara Blatter
Svizzera
Caroline Alexander
→
2000
Barbara Blatter
Svizzera
Alison Dunlap
→
1999
→ Alison Sydor
Canada
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Annabella Stropparo
→
1998
→ Alison Sydor
Canada
Laurence Leboucher
Francia
→ Paola Pezzo
Italia
→
1997
→ Paola Pezzo
Chantal Dacourt
Svizzera
→
1996
→ Alison Sydor
→
1995
Juli Furtado
Stati Uniti
→ Alison Sydor
→
1994
Juli Furtado
Stati Uniti
Caroline Alexander
→
1993
Juli Furtado
Stati Uniti
Ruthie Matthes
→
1992
Ruthie Matthes
Stati Uniti
Juli Furtado
→
1991
Sara Ballantyne
Stati Uniti
Juli Furtado
Italia
Canada
Sabine Spitz
Spagna
Regno Unito
Stati Uniti
→ Alison Sydor
→ Marga Fullana
Spagna
→ Alison Sydor
Canada
→ Gunn-Rita Dahle
Germania
Juli Furtado
Norvegia
Canada
Canada
Stati Uniti
→ Paola Pezzo
Regno Unito
Italia
Italia
→ Alison Sydor
Canada
→ Alison Sydor
Canada
Stati Uniti
Chantal Dacourt
Svizzera
Stati Uniti
Regina Stiefl
Stati Uniti
Germania
Cronometro - Time trial
Uomini
Anno
→
2001
Vincitore
Marco Bui
Italia
Secondo classificato
Roland Green
Canada
Terzo classificato
Michael Rasmussen
Danimarca
Donne
Anno
→
2001
Vincitrice
Barbara Blatter
Svizzera
Seconda classificata
Annabella Stropparo
Terza classificata
Italia → Marga Fullana
Spagna
Coppa del mondo di mountain bike
87
→ Marathon
Uomini
Anno
Vincitore
→
2007
Thomas Dietsch
→
2006
Leonardo Paez
→
2005
Mauro Bettin
Secondo classificato
Francia
Massimo de Bertolis
Italia
Colombia Thomas Dietsch
Italia
Alban Lakata
Terzo classificato
Alban Lakata
Francia
Austria
Austria
Roland Stauder
Italia
Dario Acquaroli
Italia
Donne
Anno
Vincitore
Secondo classificato
Terzo classificato
→
2007
Pia Sundstedt
Finlandia Esther Süss
Svizzera Ivonne Kraft
→
2006
Pia Sundstedt
Finlandia Esther Süss
Svizzera Elena Giacomuzzi
→
2005
Daniela Louis
Svizzera
Svizzera Anna Enocsson
Esther Süss
Germania
Italia
Svezia
→ Downhill
Uomini
Anno
Vincitore
→
2009
→ Sam Hill
→
2008
Greg Minnaar
→
2007
→ Sam Hill
→
2006
Steve Peat
→
2005
Greg Minnaar
→
2004
Steve Peat
→
2003
Nathan Rennie
→
2002
Steve Peat
→
2001
Greg Minnaar
Australia
Sudafrica
Australia
Secondo classificato
Greg Minnaar
→ Sam Hill
Sudafrica
Australia
Matti Lehikoinen
Finlandia
Terzo classificato
Steve Peat
Gee Atherton
Steve Peat
Regno Unito
Regno Unito
Regno Unito
Regno Unito
→ Sam Hill
Australia
Greg Minnaar
Sudafrica
Sudafrica
→ Sam Hill
Australia
Nathan Rennie
Australia
Regno Unito
→ Sam Hill
Australia
Nathan Rennie
Australia
Francia
Mickael Pascal
Francia
Francia
Chris Kovarik
Australia
Mickael Pascal
Francia
Australia Cédric Gracia
Regno Unito
Sudafrica
Cédric Gracia
Nicolas Vouilloz
Francia
Coppa del mondo di mountain bike
88
→
2000
Nicolas Vouilloz
Francia Steve Peat
Regno Unito
David Vazquez Lopez
→
1999
Nicolas Vouilloz
Francia Steve Peat
Regno Unito
Gerwin Peters
→
1998
Nicolas Vouilloz
Francia David Vazquez Lopez
→
1997
Corrado Hérin
→
1996
Nicolas Vouilloz
Francia Marcus Klausmann
→
1995
Nicolas Vouilloz
Francia Mike King
→
1994
François Gachet
Francia
→
1993
Jürgen Beneke
Italia
Jürgen Beneke
Germania → John Tomac
Francia
Tomas Misser
Spagna
Germania Tomas Misser
Spagna
Stati Uniti
Jürgen Beneke
Paesi Bassi
Spagna Cédric Gracia
Germania
Spagna
Myles Rockwell
Stati Uniti
Germania
Nicolas Vouilloz
Francia
Stati Uniti
Stefano Migliorini
Italia
Donne
Anno
Vincitrice
→
2009
Sabrina Jonnier
→
2008
Rachel Atherton
→
2007
Sabrina Jonnier
→
2006
Seconda classificata
Francia
Terza classificata
Tracy Moseley
Regno Unito
Emmeline Ragot
Sabrina Jonnier
Francia
Tracy Moseley
Regno Unito
Francia
Tracy Moseley
Regno Unito
Tracey Hannah
Australia
Tracy Moseley
Regno Unito
Sabrina Jonnier
Francia
Rachel Atherton
Unito
Regno
→
2005
Sabrina Jonnier
Francia
Tracy Moseley
Regno Unito
Rachel Atherton
Unito
Regno
→
2004
Céline Gros
Sabrina Jonnier
Francia
Marielle Saner
→
2003
Sabrina Jonnier
Francia
Fionn Griffiths
Regno Unito
Tracy Moseley
Regno Unito
→
2002
→ Anne-Caroline Chausson
Francia Sabrina Jonnier
Francia
Tracy Moseley
Regno Unito
→
2001
→ Anne-Caroline Chausson
Francia Missy Giove
Stati Uniti
Sabrina Jonnier
Francia
→
2000
→ Anne-Caroline Chausson
Francia Missy Giove
Stati Uniti
Leigh Donovan
Stati Uniti
→
1999
→ Anne-Caroline Chausson
Francia Missy Giove
Stati Uniti
Katja Repo
→
1998
→ Anne-Caroline Chausson
Francia Missy Giove
Stati Uniti
Nolvenn Le Caer
→
1997
Missy Giove
Regno Unito
Francia
Stati Uniti
→ Anne-Caroline Chausson
Francia Leigh Donovan
Francia
Svizzera
Finlandia
Francia
Stati Uniti
Coppa del mondo di mountain bike
89
→
1996
Missy Giove
Stati Uniti
→ Anne-Caroline Chausson
→
1995
Regina Stiefl
Germania
Giovanna Bonazzi
→
1994
Kim Sonier
→
1993
Regina Stiefl
Stati Uniti
Italia
→ Anne-Caroline Chausson
Germania
Francia Leigh Donovan
Giovanna Bonazzi
Kim Sonier
Stati Uniti
Stati Uniti
Francia Missy Giove
Stati Uniti
Missy Giove
Stati Uniti
Italia
→ Dual slalom
Uomini
Anno
Vincitore
Secondo classificato
→
2001
Brian Lopes
Stati Uniti Eric Carter
→
2000
Brian Lopes
Stati Uniti Cédric Gracia
→
1999
Eric Carter
→
1998
Brian Lopes
Stati Uniti
Terzo classificato
Stati Uniti
Brian Lopes
Mickael Deldycke
Svizzera
Francia
Wade Bootes
Australia
Stati Uniti
Cédric Gracia
Francia
Stati Uniti Dave Cullinan
Uniti
Stati
Eric Carter
Stati Uniti
Donne
Anno
Vincitrice
→
2001
Leigh Donovan
→
2000
→ Anne-Caroline Chausson
→
1999
Katrina Miller
Australia
Leigh Donovan
→
1998
Katrina Miller
Australia
Sari Jörgensen
→ Four-cross
Uomini
Stati Uniti
Seconda classificata
Katrina Miller
Francia Tara Llanes
Australia
Stati Uniti
Terza classificata
Tara Llanes
Leigh Donovan
Stati Uniti Tara Llanes
Svizzera
Sabrina Jonnier
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
Francia
Coppa del mondo di mountain bike
Anno
90
Vincitore
→
2009
Jared Graves
→
2008
Rafael Alvarez
→
2007
Brian Lopes
→
2006
Michal Prokop
Ceca
→
2005
Brian Lopes
→
2004
Michal Prokop
Ceca
→
2003
Eric Carter
→
2002
Brian Lopes
Secondo classificato
Terzo classificato
Australia
Joost Wichman
Paesi Bassi
Romain Saladini
Spagna
Guido Tschugg
Germania
Dan Atherton
Regno Unito
Stati Uniti
Michal Prokop
Ceca
Repubblica
Jared Graves
Australia
Jared Graves
Repubblica
Stati Uniti
Australia
Michal Prokop
Ceca
Brian Lopes
Repubblica
Stati Uniti
Repubblica
Stati Uniti
Michal Prokop
Ceca
Stati Uniti
Cédric Gracia
Repubblica
Francia
Francia
Kamil Tatarkovic
Cédric Gracia
Repubblica Ceca
Francia
Guido Tschugg
Germania
Mike King
Stati Uniti
Mike King
Stati Uniti
Donne
Anno
Vincitrice
Seconda classificata
→
2009
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Fionn Griffiths
→
2008
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Anita Molcik
→
2007
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Jill Kintner
→
2006
Jill Kintner
Stati Uniti
Katrina Miller
→
2005
Jill Kintner
Stati Uniti
Anneke Beerten
→
2004
Sabrina Jonnier
Francia
→
2003
Katrina Miller
Australia
→
2002
→ Anne-Caroline Chausson
Tara Llanes
Terza classificata
Regno Unito Jill Kintner
Stati Uniti
Austria
Mio Suemasa
Giappone
Stati Uniti
Mio Suemasa
Giappone
Australia
Tara Llanes
Paesi Bassi Jana Horakova
Stati Uniti
Jill Kintner
Stati Uniti
Repubblica Ceca
Stati Uniti
Sabrina Jonnier
Francia
Mio Suemasa
Giappone
Francia Sabrina Jonnier
Francia
Katrina Miller
Australia
Coppa del mondo di mountain bike
91
Voci correlate
• → Campionato del mondo di mountain bike
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Vincitori di tappe in coppa del mondo di
mountain bike
Questa voce elenca tutti i vincitori, in ordine per numero di vittorie, di tappa della → coppa del mondo di mountain
bike.
→ Cross country
Uomini
Numero di
vittorie
Atleti
20
→ Julien Absalon,
Francia (anche 4 → campionati del mondo)
17
→ Thomas Frischknecht,
12
Christoph Sauser,
Svizzera (anche 1 → campionato del mondo)
11
Filip Meirhaeghe,
Belgio (anche 1 → campionato del mondo)
10
Miguel Martinez,
Francia (anche 1 → campionato del mondo)
8
Rune Høydahl,
→ Cadel Evans,
7
Christophe Dupouey,
5
→ John Tomac,
→ Ned Overend,
4
Bart Brentjens,
Paesi Bassi (anche 1 → campionato del mondo)
José Antonio Hermida,
Spagna
3
Henrik Djernis,
Roel Paulissen,
2
Tim Gould,
Stati Uniti
David Wiens,
Stati Uniti
Ned Zadrobilek,
Austria
Mike Kluge,
Germania
Tinker Juarez,
Stati Uniti
Jan Erik Ostergaard,
Danimarca
Luca Bramati,
Italia
Bas Van Dooren,
Paesi Bassi
Roland Green,
Canada (anche 2 → campionati del mondo)
Ralph Näf,
Svizzera
Svizzera (anche 1 → campionato del mondo)
Norvegia
Australia
Francia (anche 1 → campionato del mondo)
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Danimarca (anche 3 → campionati del mondo)
Belgio
Vincitori di tappe in coppa del mondo di mountain bike
1
92
Peter Hric,
Slovacchia
Daryl Price,
Stati Uniti
Rishi Grewal,
Stati Uniti
Don Myrah,
Stati Uniti
Beat Wabel,
Svizzera
David Baker,
Regno Unito
Gary Ford,
Regno Unito
Hubert Pallhuber,
Italia (anche 1 → campionato del mondo)
Gregory Vollet,
Francia
Martino Fruet,
Italia
Ryder Hesjedal,
Canada
Marco Bui,
Italia
→ Fredrik Kessiakoff,
Svezia
Florian Vogel,
Svizzera
Donne
Numero di
vittorie
Atleti
28
Juli Furtado,
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
26
→ Gunn-Rita Dahle,
17
→ Alison Sydor,
15
→ Marga Fullana,
13
→ Paola Pezzo,
6
→ Marie-Hélène Prémont,
Canada
Irina Kalentieva,
Russia (anche 1 → campionato del mondo)
5
Barbara Blatter,
4
Ruthie Matthes,
3
Chantal Daucourt,
Francia
Laurence Leboucher,
Francia (anche 1 → campionato del mondo)
Ren Chengyan,
Cina
2
Susan De Mattei,
Stati Uniti
Silvia Fürst,
Svizzera (anche 1 → campionato del mondo)
Alison Dunlap,
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Mary Grigson,
Australia
Catherine Pendrel,
Canada
1
Regina Stiefl,
Germania
Sara Ballantyne,
Stati Uniti
Susi Buchwieser,
Germania
Daniela Gassman,
Svizzera
Caroline Alexander,
Regno Unito
Chrissy Redden,
Canada
Sabine Spitz,
Germania (anche 1 → campionato del mondo)
Annabella Stropparo,
Italia
Nina Gohl,
Germania
Ying Liu,
Cina
Maja Wloszczowska,
Polonia
Elisabeth Osl,
Austria
Norvegia (anche 4 → campionati del mondo)
Canada (anche 3 → campionati del mondo)
Spagna (anche 3 → campionati del mondo)
Italia (anche 2 → campionati del mondo)
Svizzera
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Vincitori di tappe in coppa del mondo di mountain bike
93
→ Downhill
Uomini
Numero di
vittorie
Donne
Atleti
17
Steve Peat,
Regno Unito
16
Nicolas Vouilloz,
11
Greg Minnaar,
→ Sam Hill,
Sudafrica (anche 1 → campionato del mondo)
Australia (anche 2 → campionati del mondo)
5
Fabien Barel,
Francia (anche 2 → campionati del mondo)
4
Jürgen Beneke,
François Gachet,
David Vazquez,
Chris Kovarik,
3
→ John Tomac,
Tomi Misser,
Corrado Hérin,
Cédric Gracia,
2
Mickael Pascal,
Francia
Matti Lehikoinen,
Finlandia
Gee Atherton,
Regno Unito (anche 1 → campionato del mondo)
1
Rune Høydahl,
Norvegia
Dave Cullinan,
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Bruno Zanchi,
Italia
Todd Tanner,
Stati Uniti
Franck Roman,
Francia
Mike King,
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Myles Rockwell,
Stati Uniti (anche 1 → campionato del
mondo)
Rob Warner,
Regno Unito
Marcus Klaussman,
Germania
Bas De Bever,
Paesi Bassi
Christian Taillefer,
Francia
Shaun Palmer,
Stati Uniti
Gerwin Peters,
Paesi Bassi
Nathan Rennie,
Australia
Ivan Oulego Moreno,
Spagna
Mick Hannah,
Australia
Marc Beaumont,
Regno Unito
Sam Blenkinsop,
Nuova Zelanda
Francia (anche 7 → campionati del mondo)
Germania
Francia (anche 1 → campionato del mondo)
Spagna
Australia
Stati Uniti
Spagna
Italia
Francia
Vincitori di tappe in coppa del mondo di mountain bike
94
Numero di
vittorie
Atleti
41
→ Anne-Caroline Chausson,
Francia (anche 9 → campionati del mondo)
15
Sabrina Jonnier,
12
Missy Giove,
Tracy Moseley,
6
Rachel Atherton,
4
Regina Stiefl,
3
Elke Brutsaert,
Stati Uniti
Kim Sonier,
Stati Uniti
Leigh Donovan,
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Céline Gros
Francia
2
Fionn Griffiths,
Marielle Saner,
1
Giovanna Bonazzi,
Italia (anche 2 → campionati del mondo)
Nolvenn Le Caer,
Francia
Sari Jörgensen,
Svizzera
Katja Repo,
Finlandia
Marla Streb,
Stati Uniti
Tracey Hannah,
Australia
Francia (anche 2 → campionati del mondo)
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Regno Unito
Regno Unito (anche 1 → campionato del mondo)
Germania
Regno Unito
Svizzera
→ Four-cross e → Dual
Uomini
Numero di
vittorie
Atleti
24
Brian Lopes,
Stati Uniti (anche 4 → campionati del mondo)
10
Michal Prokop,
8
Eric Carter,
Jared Graves,
3
Mike King,
Stati Uniti
Dave Cullinan,
Stati Uniti
Wade Bootes,
Australia (anche 1 → campionato del mondo)
Rafael Alvarez,
Spagna (anche 1 → campionato del mondo)
Joost Wichman,
Paesi Bassi
2
Karim Amour,
Francia
Cédric Gracia,
Francia
Romain Saladini,
Francia
1
Bas De Bever,
Paesi Bassi
Greg Minnaar,
Sudafrica
Guido Tschugg,
Germania
Roger Rinderknecht,
Svizzera
Leiv-Ove Nordmark,
Norvegia
Kamil Tatarkovic,
Repubblica Ceca
Gee Atherton,
Regno Unito
Dan Atherton,
Regno Unito
Repubblica Ceca (anche 2 → campionati del mondo)
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Australia (anche 1 → campionato del mondo)
Vincitori di tappe in coppa del mondo di mountain bike
95
Donne
Numero di
vittorie
Atleti
19
Katrina Miller,
Australia
14
→ Anne-Caroline Chausson,
Francia (anche 4 → campionati del
mondo)
Jill Kintner,
Stati Uniti (anche 3 → campionati del mondo)
11
Anneke Beerten,
Paesi Bassi
5
Sabrina Jonnier,
Francia
4
Leigh Donovan,
Stati Uniti
3
Fionn Griffiths,
Regno Unito
Caroline Buchanan,
Australia (anche 1 → campionato del mondo)
1
Malin Lindgren,
Svezia
Sari Jörgensen,
Svizzera
Tara Llanes,
Stati Uniti
Tracy Moseley,
Regno Unito
Jana Horakova,
Repubblica Ceca (anche 1 → campionato del mondo)
Melissa Buhl,
Stati Uniti (anche 1 → campionato del mondo)
Romana Labounkova,
Repubblica Ceca
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 1991
96
Coppa del mondo di mountain bike 1991
La → Coppa del mondo di mountain bike 1991 è la prima edizione in assoluto. Organizzata dall'Unione Ciclistica
Internazionale (UCI) e supportata da Grundig si è disputata in nove tappe di → cross country.
Cronologia
→ Edizione successiva (1992)
→ Cross country
Data
Luogo
Vincitore
1991 Bassano del Grappa,
Italia
Tim Gould
1991 Manosque,
Francia
→ John Tomac
1991 Groesbeek,
Paesi Bassi
Peter Hric
1991 Mont-Sainte-Anne,
1991 Traverse City,
1991 Mammoth Lakes,
Uniti
1991 Park City,
Stati Uniti
Stati Uniti
Cecoslovacchia
Daryl Price
Stati Uniti
Juli Furtado
Stati Uniti
Juli Furtado
Stati Uniti
Regina Stiefl
Sara Ballantyne
Stati Uniti
Rishi Grewal
Stati Uniti
Juli Furtado
Stati
David Wiens
Stati Uniti
Ruthie Matthes
Stati Uniti
1991 Château-d'Œx,
1991 Berlino,
Canada
Vincitrice
Svizzera
→ Ned Overend
Uniti
Tim Gould
Stati
Stati Uniti
Juli Furtado
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
→ Alison Sydor
Canada
Stati Uniti
Germania
→ John Tomac
Stati Uniti
Susan De Mattei
→ Classifica finale
→ John Tomac
Stati Uniti
Sara Ballantyne
Stati Uniti
Voci correlate
• → Campionato del mondo di mountain bike 1991
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 1992
97
Coppa del mondo di mountain bike 1992
La → Coppa del mondo di mountain bike 1992, organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Grundig, si è disputata in dieci tappe nel → cross country.
Cronologia
→ Edizione precedente (1991)
→ Edizione successiva (1993)
→ Cross country
Data
Luogo
Vincitore
Vincitrice
1992 Houffalize,
Belgio
→ John Tomac
1992 Landgraaf,
Paesi Bassi
→ Thomas Frischknecht
Svizzera Ruthie Matthes
→ Thomas Frischknecht
Svizzera Susi Buchwieser
1992 Strathpeffer,
1992 Klosters,
Regno Unito
→ John Tomac
Svizzera
1992 Hunter Mountain,
Stati Uniti
1992 Mont-Sainte-Anne,
1992 Mount Snow,
1992 Kirchzarten,
1992 Vail,
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti → Thomas Frischknecht
Stati Uniti
1992 Mammoth Lakes,
Don Myrah
Stati Uniti
Stati Uniti
Germania
Stati Uniti
→ Classifica finale
→ Thomas Frischknecht
→ Alison Sydor
Canada
Stati Uniti
Germania
→ Alison Sydor
Canada
Chantal Daucourt
Svizzera
Svizzera Juli Furtado
Stati Uniti
Svizzera Chantal Daucourt
Svizzera
→ Ned Overend
Stati Uniti
Juli Furtado
Ned Zadrobilek
Austria
Silvia Fürst
→ Ned Overend
Stati Uniti
Ruthie Matthes
Stati Uniti
Svizzera Ruthie Matthes
Stati Uniti
→ Thomas Frischknecht
Stati Uniti
Svizzera
Voci correlate
• → Campionato del mondo di mountain bike 1992
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 1993
98
Coppa del mondo di mountain bike 1993
La → Coppa del mondo di mountain bike 1993 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Grundig si è disputata per la prima volta su due discipline: → cross country (10 tappe) e → downhill (6
tappe).
Cronologia
→ Edizione precedente (1992)
→ Edizione successiva (1994)
→ Cross country
Data
Luogo
1993 Barcellona,
Vincitore
Spagna
1993 Bassano del Grappa,
1993 Houffalize,
Italia
Stati Uniti
1993 Mont-Sainte-Anne,
1993 Bromont,
1993 Vail,
→ Thomas Frischknecht
Belgio
1993 Mount Snow,
Canada
Canada
1993 Plymouth,
1993 Berlino,
Regno Unito
Germania
Juli Furtado
Stati Uniti
Mike Kluge
Germania
Juli Furtado
Stati Uniti
Svizzera Juli Furtado
Stati Uniti
→ Thomas Frischknecht
Tinker Juarez
Stati Uniti
Austria
Svizzera
Juli Furtado
Stati Uniti
Juli Furtado
Stati Uniti
Juli Furtado
Stati Uniti
Stati Uniti
David Wiens
Stati Uniti
Juli Furtado
David Baker
Regno Unito
Ruthie Matthes
Henrik Djernis
→ Classifica finale
Stati Uniti
Germania
Beat Wabel
Stati
Svizzera Juli Furtado
Mike Kluge
Gerhard Zadrobilek
Stati Uniti
1993 Mammoth Lakes,
Uniti
Vincitrice
Juli Furtado
Stati Uniti
Svizzera Juli Furtado
Stati Uniti
Danimarca
→ Thomas Frischknecht
Stati Uniti
→ Downhill
Data
Luogo
1993 Cap-d'Ail,
Vincitore
Francia
1993 Lillehammer,
Norvegia
1993 Mont-Sainte-Anne,
1993 Vail,
Canada
Stati Uniti
1993 Hunter Mountain,
1993 Kaprun,
Nicolas Vouilloz
Rune Høydahl
→ John Tomac
Vincitrice
Francia
Giovanna Bonazzi
Italia
Regina Stiefl
Germania
Stati Uniti Missy Giove
Stati Uniti
Norvegia
Dave Cullinan
Stati Uniti
Missy Giove
Stati Uniti
Stati Uniti Jürgen Beneke
Germania
Regina Stiefl
Germania
Jürgen Beneke
Germania
Regina Stiefl
Germania
Jürgen Beneke
Germania
Regina Stiefl
Germania
Austria
→ Classifica finale
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 1994
99
Coppa del mondo di mountain bike 1994
La → Coppa del mondo di mountain bike 1994 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Grundig si è disputata per su due discipline: → cross country (10 tappe) e → downhill (6 tappe).
Cronologia
→ Edizione precedente (1993)
→ Edizione successiva (1995)
→ Cross country
Data
Luogo
1994 Madrid,
Spagna
Vincitore
→ John Tomac
1994 Isola d'Elba,
Italia
1994 Houffalize,
Belgio
1994 Plymouth,
1994 Mount Snow,
Stati Uniti
1994 Mont-Sainte-Anne,
1994 Mammoth Lakes,
Uniti
1994 Cairns,
1994 Silverstar,
Canada
Stati
Australia
1994 Lenzerheide,
Stati Uniti
→ Ned Overend
Regno Unito
Germania
→ Classifica finale
Juli Furtado
Stati Uniti
Stati Uniti
→ Alison Sydor
Canada
Henrik Djernis
Danimarca
Juli Furtado
Stati Uniti
Henrik Djernis
Danimarca
Juli Furtado
Stati Uniti
→ Thomas Frischknecht
Svizzera Juli Furtado
Stati Uniti
→ Thomas Frischknecht
Svizzera Juli Furtado
Stati Uniti
Juli Furtado
Stati Uniti
Gary Ford
Regno Unito
Bart Brentjens
Svizzera
Vincitrice
→ Ned Overend
Tinker Juarez
Bart Brentjens
Susan De Mattei
Paesi Bassi
Stati Uniti
Stati Uniti
Paesi Bassi
Stati Uniti
→ Paola Pezzo
Italia
→ Alison Sydor
Juli Furtado
Canada
Stati Uniti
→ Downhill
Data
Luogo
1994 Cap-d'Ail,
1994 Hindelang,
Vincitore
Francia
Germania
1994 Mont-Sainte-Anne,
1994 Mammoth Lakes,
Uniti
1994 Kaprun,
Canada
Stati
Vincitrice
François Gachet
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
François Gachet
Francia
Missy Giove
Jürgen Beneke
Germania Elke Brutsaert
Jürgen Beneke
Germania Kim Sonier
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
François Gachet
Francia
Missy Giove
Canada
François Gachet
Francia
Kim Sonier
Stati Uniti
→ Classifica finale
François Gachet
Francia
Kim Sonier
Stati Uniti
1994 Silverstar,
Austria
Francia
Stati Uniti
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 1995
100
Coppa del mondo di mountain bike 1995
La → Coppa del mondo di mountain bike 1995 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Grundig si è disputata per su due discipline: → cross country (10 tappe) e → downhill (6 tappe). Per la
prima volta, le finali non si sono svolte nella stessa località.
Cronologia
→ Edizione precedente (1994)
→ Edizione successiva (1996)
→ Cross country
Data
Luogo
Vincitore
Vincitrice
1995 Cairns,
Australia
Rune Høydahl
Norvegia
Juli Furtado
Stati Uniti
1995 Madrid,
Spagna
Rune Høydahl
Norvegia
Juli Furtado
Stati Uniti
Rune Høydahl
Norvegia
→ Paola Pezzo
Italia
→ Paola Pezzo
Italia
1995 Houffalize,
Belgio
1995 Budapest,
Ungheria
1995 Vail,
Jan Erik Ostergaard
Stati Uniti
1995 Mount Snow,
→ Thomas Frischknecht
Stati Uniti
1995 Mont-Sainte-Anne,
Canada
1995 Mammoth Lakes,
Uniti
1995 Plymouth,
1995 Roma,
Danimarca
Stati
Regno Unito
Italia
Stati Uniti
Rune Høydahl
Norvegia
Juli Furtado
Stati Uniti
Rune Høydahl
Norvegia
Juli Furtado
Stati Uniti
Svizzera Juli Furtado
Stati Uniti
→ Thomas Frischknecht
Jan Erik Ostergaard
Luca Bramati
→ Classifica finale
Svizzera Juli Furtado
Danimarca
→ Alison Sydor
Italia
Silvia Fürst
→ Thomas Frischknecht
Svizzera Juli Furtado
Canada
Svizzera
Stati Uniti
→ Downhill
Data
Luogo
1995 Cap-d'Ail,
1995 Åre,
Francia
Nicolas Vouilloz
Svezia
1995 Mount Snow,
Stati Uniti
1995 Mont-Sainte-Anne,
1995 Big Bear,
1995 Kaprun,
Vincitore
Austria
→ Classifica finale
Francia
Missy Giove
Stati Uniti
Stati Uniti
Bruno Zanchi
Italia
Missy Giove
Todd Tanner
Stati Uniti
Kim Sonier
Canada Franck Roman
Stati Uniti
Vincitrice
Mike King
Francia
Stati Uniti
Stati Uniti
Nolvenn Le Caer
Elke Brutsaert
Francia
Stati Uniti
Myles Rockwell
Stati Uniti Regina Stiefl
Germania
Nicolas Vouilloz
Francia
Germania
Regina Stiefl
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 1996
101
Coppa del mondo di mountain bike 1996
La → Coppa del mondo di mountain bike 1996 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Grundig si è disputata in due discipline: → cross country (10 tappe) e → downhill (6 tappe).
Cronologia
→ Edizione precedente (1995)
→ Edizione successiva (1997)
→ Cross country
Data
Luogo
1996 Lisbona,
Portogallo
1996 Houffalize,
Svizzera → Alison Sydor
Christophe Dupouey
Germania
Francia
→ Thomas Frischknecht
Canada
→ Alison Sydor
Canada
Svizzera → Alison Sydor
Canada
Stati Uniti
→ Miguel Martinez
Francia
Juli Furtado
Canada
→ Miguel Martinez
Francia
→ Alison Sydor
Canada
→ Alison Sydor
Canada
1996 Bromont,
1996 Mont-Sainte-Anne,
1996 Mount Snow,
1996 Les Gets,
Canada Christophe Dupouey
Stati Uniti
Francia
1996 Kristiansand,
1996 Hawaii,
Vincitrice
→ Thomas Frischknecht
Belgio
1996 Sankt Wendel,
1996 Helen,
Vincitore
Norvegia
Stati Uniti
→ Classifica finale
Francia
Stati Uniti
Rune Høydahl
Norvegia
→ Alison Sydor
Canada
Bart Brentjens
Paesi Bassi
Daniela Gassman
Svizzera
→ Miguel Martinez
Francia
Svizzera → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Thomas Frischknecht
Christophe Dupouey
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Francia
→ Alison Sydor
Canada
→ Downhill
Data
Luogo
1996 Panticosa,
1996 Nevegal,
Spagna
Italia
1996 Mont-Sainte-Anne,
1996 Les Gets,
Francia
Vincitore
Tomas Misser
Nicolas Vouilloz
1996 Kaprun,
Austria
Rob Warner
1996 Hawaii,
Stati Uniti
→ John Tomac
→ Classifica finale
Spagna
Marcus Klaussman
Canada Tomas Misser
Nicolas Vouilloz
Vincitrice
Italia
Spagna
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Leigh Donovan
Stati Uniti
→ Anne-Caroline Chausson
Regno Unito Missy Giove
Stati Uniti
Stati Uniti Missy Giove
Stati Uniti
Francia
Missy Giove
Francia
Stati Uniti
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 1997
102
Coppa del mondo di mountain bike 1997
La → Coppa del mondo di mountain bike 1997 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Grundig si è disputata per due discipline: → cross country (10 tappe) e → downhill (6 tappe).
Cronologia
→ Edizione precedente (1996)
→ Edizione successiva (1998)
→ Cross country
Data
Luogo
6 aprile 1997
Napa Valley,
13 aprile 1997
Wellington,
27 aprile 1997
Sankt Wendel,
1997
4 maggio Budapest,
11 maggio 1997
Spindleruv Mlyn,
22 giugno 1997
Mount Snow,
29 giugno 1997
Mont-Sainte-Anne,
13 luglio 1997
Vail,
31 agosto 1997
Houffalize,
7 settembre
1997
Annecy,
Vincitore
Stati Uniti
Luca Bramati
Nuova Zelanda
Germania
Ungheria
Italia
→ Cadel Evans
Australia
→ Thomas Frischknecht
Christophe Dupouey
Repubblica Ceca → Miguel Martinez
Stati Uniti
Rune Høydahl
Canada
Stati Uniti
Francia
Australia
→ Miguel Martinez
Francia
Christophe Dupouey
→ Classifica finale
Francia
Francia
→ Miguel Martinez
→ Miguel Martinez
→ Paola Pezzo
Italia
→ Paola Pezzo
Italia
Svizzera Caroline Alexander
Norvegia
→ Cadel Evans
Belgio
Vincitrice
Francia
Francia
Francia
Regno Unito
Alison Dunlap
Stati Uniti
→ Paola Pezzo
Italia
→ Paola Pezzo
Italia
→ Paola Pezzo
Italia
→ Paola Pezzo
Italia
→ Paola Pezzo
Italia
→ Paola Pezzo
Italia
→ Paola Pezzo
Italia
→ Downhill
Data
Luogo
18 maggio 1997 Stellenbosch,
25 maggio 1997 Nevegal,
1 giugno 1997
Vincitore
Bas De Bever
Paesi Bassi Elke Brutsaert
Corrado Hérin
Italia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Corrado Hérin
Italia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Canada Corrado Hérin
Italia
Missy Giove
Spagna
Leigh Donovan
Sudafrica
Italia
Sierra Nevada,
Spagna
28 giugno 1997 Mont-Sainte-Anne,
6 luglio 1997
Harrisonburg,
15 agosto 1997
Kaprun,
Stati Uniti
Austria
→ Classifica finale
Vincitrice
Tomas Misser
→ John Tomac
Corrado Hérin
Stati Uniti Missy Giove
Italia
Missy Giove
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 1998
103
Coppa del mondo di mountain bike 1998
La → Coppa del mondo di mountain bike 1998 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Grundig si è disputata per la prima volta in tre discipline: → cross country, → downhill e → dual
slalom, con otto tappe per ogni disciplina.
Cronologia
→ Edizione precedente (1997)
→ Edizione successiva (1999)
→ Cross country
Data
Luogo
1998 Napa Valley,
1998 Silves,
Vincitore
Stati Uniti
Portogallo
1998 Budapest,
Ungheria
1998 Sankt Wendel,
Rune Høydahl
Vincitrice
Norvegia
→ Cadel Evans
Australia
→ Thomas Frischknecht
Germania Filip Meirhaeghe
→ Alison Sydor
→ Paola Pezzo
Canada
Italia
Svizzera Chantal Daucourt
Belgio
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
1998 Plymouth,
Regno Unito
→ Cadel Evans
Australia
Laurence Leboucher
1998 Canmore,
Canada
→ Cadel Evans
Australia
→ Alison Sydor
1998 Conyers,
Stati Uniti
Hubert Pallhuber
1998 Bromont,
Canada
Christophe Dupouey
→ Classifica finale
Italia
→ Cadel Evans
Francia
Australia
Svizzera
Francia
Canada
Laurence Leboucher
Francia
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Alison Sydor
Canada
→ Downhill
Data
Luogo
1998 Stellenbosch,
Vincitore
Sudafrica
Nicolas Vouilloz
1998 Nevegal,
Italia
Cédric Gracia
1998 Les Gets,
Francia
Christian Taillefer
1998 Big Bear,
Stati Uniti
David Vazquez
1998 Snoqualmie Pass,
1998 Sierra Nevada,
1998 Kaprun,
1998 Arai,
Stati Uniti Steve Peat
Vincitrice
Francia
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Sari Jörgensen
Francia
Svizzera
Francia → Anne-Caroline Chausson
Francia
Spagna
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Regno Unito
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Nicolas Vouilloz
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Austria
Nicolas Vouilloz
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Giappone
Nicolas Vouilloz
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Nicolas Vouilloz
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Spagna
→ Classifica finale
Coppa del mondo di mountain bike 1998
104
→ Dual slalom
Data
Luogo
1998 Stellenbosch,
Vincitore
Sudafrica
Mike King
Vincitrice
Stati Uniti
Malin Lindgren
Svezia
1998 Nevegal,
Italia
Dave Cullinan
Uniti
Stati
Sari Jörgensen
Svizzera
1998 Les Gets,
Francia
Dave Cullinan
Uniti
Stati
Katrina Miller
Australia
1998 Big Bear,
Stati Uniti
Dave Cullinan
Uniti
Stati
Katrina Miller
Australia
Stati Uniti Brian Lopes
Stati Uniti
Katrina Miller
Australia
Brian Lopes
Stati Uniti
Katrina Miller
Australia
Katrina Miller
Australia
1998 Snoqualmie Pass,
1998 Sierra Nevada,
1998 Kaprun,
1998 Arai,
Spagna
Austria
Giappone
→ Classifica finale
Eric Carter
Stati Uniti
Brian Lopes
Stati Uniti
→ Anne-Caroline Chausson
Brian Lopes
Stati Uniti
Katrina Miller
Francia
Australia
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 1999
La → Coppa del mondo di mountain bike 1999 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Diesel si è disputata in tre discipline: → cross country, → downhill e → dual slalom, con otto tappe per
ogni disciplina.
Cronologia
→ Edizione precedente (1998)
→ Edizione successiva (2000)
→ Cross country
Coppa del mondo di mountain bike 1999
Data
105
Luogo
1999 Napa Valley,
1999 Sydney,
Vincitore
Stati Uniti
Australia
1999 El Escorial,
Spagna
1999 Sankt Wendel,
→ Miguel Martinez
Francia
Regno Unito
→ Alison Sydor
→ Cadel Evans
Australia
→ Marga Fullana
Belgio
→ Paola Pezzo
Bas Van Dooren
Paesi Bassi
→ Marga Fullana
Svizzera
→ Alison Sydor
Stati Uniti
Christoph Sauser
1999 Canmore,
Canada
→ Thomas Frischknecht
Christophe Dupouey
Belgio
→ Classifica finale
Stati Uniti
Francia
1999 Big Bear,
1999 Houffalize,
Alison Dunlap
Grégory Vollet
Germania Filip Meirhaeghe
1999 Plymouth,
Vincitrice
→ Cadel Evans
Canada
Spagna
Italia
Spagna
Canada
Svizzera → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Francia
→ Marga Fullana
Australia
Spagna
→ Alison Sydor
Canada
→ Downhill
Data
Luogo
Vincitore
1999 Les Gets,
Francia
Steve Peat
1999 Maribor,
Slovenia
Nicolas Vouilloz
1999 Nevegal,
Italia
Nicolas Vouilloz
1999 Big Bear,
Stati Uniti
1999 Squaw Valley,
1999 Mont-Sainte-Anne,
1999 Bromont,
1999 Kaprun,
Regno Unito
Shaun Palmer
Stati Uniti
Canada
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Missy Giove
Stati Uniti
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Paesi Bassi → Anne-Caroline Chausson
Francia
Regno Unito
Gerwin Peters
→ Classifica finale
Francia
Francia
Nicolas Vouilloz
Austria
→ Anne-Caroline Chausson
Stati Uniti
Nicolas Vouilloz
Canada Steve Peat
Vincitrice
Francia
Nicolas Vouilloz
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
→ Dual slalom
Data
Luogo
Vincitore
1999 Les Gets,
Francia
Brian Lopes
1999 Maribor,
Slovenia
Karim Amour
1999 Nevegal,
Italia
1999 Big Bear,
Stati Uniti
1999 Squaw Valley,
Stati Uniti
1999 Mont-Sainte-Anne,
1999 Bromont,
1999 Kaprun,
Canada
Austria
→ Classifica finale
Vincitrice
Stati Uniti Katrina Miller
Katrina Miller
Australia
Brian Lopes
Stati Uniti Katrina Miller
Australia
Brian Lopes
Stati Uniti Katrina Miller
Australia
Brian Lopes
Stati Uniti Tara Llanes
Canada Eric Carter
Wade Bootes
Francia
Australia
Stati Uniti
Stati Uniti
Katrina Miller
Australia
Australia Katrina Miller
Australia
Eric Carter
Stati Uniti
Katrina Miller
Australia
Eric Carter
Stati Uniti
Katrina Miller
Australia
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
Coppa del mondo di mountain bike 1999
106
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2000
La → Coppa del mondo di mountain bike 2000 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Tissot, si è disputata su tre discipline: → cross country, → downhill e → dual slalom, con 8 tappe per
ogni disciplina.
Cronologia
→ Edizione precedente (1999)
→ Edizione successiva (2001)
→ Cross country
Data
Luogo
Vincitore
Stati Uniti
Vincitrice
26 marzo 2000
Napa Valley,
2 aprile 2000
Mazatlan,
Messico
30 aprile 2000
Houffalize,
Belgio
7 maggio 2000
Sankt Wendel,
14 maggio 2000
Sarntal - Sarentino,
Italia
2 luglio 2000
Mont-Sainte-Anne,
Canada → Cadel Evans
Australia
Barbara Blatter
Svizzera
9 luglio 2000
Canmore,
Canada
→ Cadel Evans
Australia
Barbara Blatter
Svizzera
3 settembre
2000
Losanna,
Svizzera
Martino Fruet
Italia
Filip Meirhaeghe
Germania
→ Classifica finale
Paesi Bassi Mary Grigson
Bas Van Dooren
Francia
Belgio
→ Miguel Martinez
Canada
→ Marga Fullana
Francia Barbara Blatter
→ Miguel Martinez
Filip Meirhaeghe
→ Alison Sydor
Belgio
Christophe Dupouey
Australia
Spagna
Svizzera
→ Marga Fullana
Spagna
→ Marga Fullana
Francia
Barbara Blatter
Spagna
Svizzera
→ Downhill
Data
Luogo
21 maggio 2000 Les Gets,
28 maggio 2000 Cortina,
Francia
Italia
Slovenia
Vincitore
David Vazquez Lopez
Spagna → Anne-Caroline Chausson
Nicolas Vouilloz
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Nicolas Vouilloz
Francia
Leigh Donovan
3 giugno 2000
Maribor,
1 luglio 2000
Mont-Sainte-Anne,
16 luglio 2000
Vail,
Stati Uniti
Steve Peat
23 luglio 2000
Arai,
Giappone
Nicolas Vouilloz
13 agosto 2000
Kaprun,
Austria
Nicolas Vouilloz
27 agosto 2000
Leysin,
Svizzera
→ Classifica finale
Vincitrice
Canada Fabien Barel
Francia
Regno Unito
Cédric Gracia
Nicolas Vouilloz
Missy Giove
Francia
Francia
Stati Uniti
Stati Uniti
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Francia
Francia
Coppa del mondo di mountain bike 2000
107
→ Dual slalom
Data
Luogo
21 maggio 2000 Les Gets,
Francia
27 maggio 2000 Cortina,
2 giugno 2000
Vincitore
Italia
Maribor,
Slovenia
30 giugno 2000 Mont-Sainte-Anne,
Vincitrice
Brian Lopes
Stati Uniti Sabrina Jonnier
Brian Lopes
Stati Uniti → Anne-Caroline Chausson
Francia
Brian Lopes
Stati Uniti → Anne-Caroline Chausson
Francia
Canada Cédric Gracia
Francia
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
15 luglio 2000
Vail,
Stati Uniti
Brian Lopes
Stati Uniti → Anne-Caroline Chausson
Francia
22 luglio 2000
Arai,
Giappone
Brian Lopes
Stati Uniti → Anne-Caroline Chausson
Francia
12 agosto 2000
Kaprun,
Austria
Brian Lopes
Stati Uniti → Anne-Caroline Chausson
Francia
26 agosto 2000
Leysin,
Svizzera
Brian Lopes
Stati Uniti → Anne-Caroline Chausson
Francia
Brian Lopes
Stati Uniti → Anne-Caroline Chausson
Francia
→ Classifica finale
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2001
La → Coppa del mondo di mountain bike 2001 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Tissot, si è disputata su quattro discipline: → cross country, Cronometro, → downhill e → dual slalom,
con 8 tappe per ogni disciplina. La terza tappa di → downhill e → dual slalom e la quarta di → cross country,
originariamente previste a Whistler, sono state spostare a Grouse Mountain.
Cronologia
→ Edizione precedente (2000)
→ Edizione successiva (2002)
→ Cross country
Data
8 aprile 2001
Luogo
Napa Valley,
Vincitore
Stati Uniti
13 maggio 2001 Sarntal - Sarentino,
20 maggio 2001 Houffalize,
Italia
8 luglio 2001
Grouse Mountain,
15 luglio 2001
Durango,
5 agosto 2001
Leysin,
Svizzera
12 agosto 2001
Kaprun,
Austria
26 agosto 2001
Mont-Sainte-Anne,
Canada
Stati Uniti
→ Classifica finale
José Antonio Hermida
Spagna
→ Miguel Martinez
Roland Green
Belgio
Vincitrice
Francia
Canada
Christoph Sause
Svizzera
→ Julien Absalon
Francia
→ Miguel Martinez
Francia
→ Thomas Frischknecht
Barbara Blatter
Svizzera
→ Marga Fullana
Spagna
→ Marga Fullana
Spagna
Barbara Blatter
Svizzera
Mary Grigson
Australia
Laurence Leboucher
Svizzera → Marga Fullana
Francia
Spagna
Canada Roland Green
Canada
Chrissy Redden
Canada
Roland Green
Canada
Barbara Blatter
Svizzera
Coppa del mondo di mountain bike 2001
108
Cronometro - Time trial
Data
Luogo
7 aprile 2001
Napa Valley,
Vincitore
Stati Uniti
12 maggio 2001 Sarntal - Sarentino,
19 maggio 2001 Houffalize,
Marco Bui
Vincitrice
Italia
Chrissy Redden
Italia → Miguel Martinez
Belgio
4 agosto 2001
Leysin,
Svizzera
11 agosto 2001
Kaprun,
Austria
→ Classifica finale
Marco Bui
Francia → Marga Fullana
Spagna
→ Marga Fullana
Spagna
→ Marga Fullana
Spagna
Italia
→ Julien Absalon
Canada
Francia
Gara cancellata per pioggia
Marco Bui
Italia
Barbara Blatter
Svizzera
→ Downhill
Data
Luogo
10 giugno
2001
Maribor,
17 giugno
2001
Vars,
8 luglio 2001
Grouse Mountain,
15 luglio 2001
Durango,
29 luglio 2001
Arai,
5 agosto 2001
Leysin,
Svizzera
12 agosto 2001 Kaprun,
Austria
Vincitore
Slovenia
Francia
Canada
Stati Uniti
Steve Peat
Regno Unito
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Steve Peat
Regno Unito
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Francia → Anne-Caroline Chausson
Francia
Fabien Barel
Mickael Pascal
Francia
Nicolas Vouilloz
Giappone
26 agosto 2001 Mont-Sainte-Anne,
Vincitrice
Mickael Pascal
Francia
Greg Minnaar
Sudafrica
→ Anne-Caroline Chausson
Canada Chris Kovarik
Australia
Sabrina Jonnier
Greg Minnaar
Sudafrica
→ Anne-Caroline Chausson
→ Classifica finale
Katja Repo
Finlandia
Francia
Francia
Francia
→ Dual slalom
Data
Luogo
Vincitore
Slovenia
Brian Lopes
Vincitrice
9 giugno 2001
Maribor,
16 giugno
2001
Vars,
7 luglio 2001
Grouse Mountain,
14 luglio 2001
Durango,
28 luglio 2001
Arai,
4 agosto 2001
Leysin,
Svizzera
Brian Lopes
Stati Uniti Katrina Miller
Australia
11 agosto 2001 Kaprun,
Austria
Brian Lopes
Stati Uniti Katrina Miller
Australia
Francia
Gara cancellata per pioggia
Canada
Stati Uniti
Giappone
25 agosto 2001 Mont-Sainte-Anne,
→ Classifica finale
Stati Uniti → Anne-Caroline Chausson
Brian Lopes
Stati Uniti Leigh Donovan
Stati Uniti
Brian Lopes
Stati Uniti Leigh Donovan
Stati Uniti
Wade Bootes
Australia Leigh Donovan
Stati Uniti
Canada Eric Carter
Brian Lopes
Stati Uniti
Leigh Donovan
Stati Uniti
Stati Uniti Leigh Donovan
Stati Uniti
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
Francia
Coppa del mondo di mountain bike 2001
109
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2002
La → Coppa del mondo di mountain bike 2002 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Tissot, si è disputata su tre discipline: → cross country (5 tappe), → downhill e → four-cross (5 tappe
contro le 6 previste, con una tappa in meno dopo la defezione della località canadese di Grouse Mountain).
Cronologia
→ Edizione precedente (2001)
→ Edizione successiva (2003)
→ Cross country
Data
Luogo
19 maggio 2002
Madrid,
26 maggio 2002
Houffalize,
30 giugno 2002
Mont-Sainte-Anne,
7 luglio 2002
Grouse Mountain,
8 settembre
2002
Les Gets,
Vincitore
Spagna
Bart Brentjens
Belgio
Christoph Sauser
Canada Filip Meirhaeghe
Canada
Francia
→ Classifica finale
Filip Meirhaeghe
Ryder Hesjedal
Vincitrice
Paesi Bassi → Marga Fullana
Spagna
→ Marga Fullana
Spagna
Svizzera
Belgio
Annabella Stropparo
Belgio
Sabine Spitz
Canada
Filip Meirhaeghe
Belgio
Italia
Germania
→ Marga Fullana
Alison Dunlap
Spagna
Stati Uniti
→ Downhill
Data
Luogo
Vincitore
2 giugno 2002
Fort William,
Scozia
9 giugno 2002
Maribor,
30 giugno 2002
Mont-Sainte-Anne,
14 luglio 2002
Telluride,
Stati Uniti
8 settembre
2002
Les Gets,
Francia
Slovenia
→ Classifica finale
Vincitrice
Chris Kovarik
Australia Tracy Moseley
Chris Kovarik
Australia → Anne-Caroline Chausson
Francia
Regno Unito → Anne-Caroline Chausson
Francia
Steve Peat
Regno Unito → Anne-Caroline Chausson
Francia
Steve Peat
Regno Unito → Anne-Caroline Chausson
Francia
Steve Peat
Regno Unito → Anne-Caroline Chausson
Francia
Canada Steve Peat
Regno Unito
Coppa del mondo di mountain bike 2002
110
→ Four-cross
Data
Luogo
Vincitore
1 giugno 2002
Fort William,
Scozia
Cédric Gracia
8 giugno 2002
Maribor,
29 giugno 2002
Mont-Sainte-Anne,
13 luglio 2002
Telluride,
Stati Uniti
Eric Carter
7 settembre
2002
Les Gets,
Francia
Bas De Bever
Bassi
Vincitrice
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Mike King
Stati Uniti
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Canada Eric Carter
Stati Uniti
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Stati Uniti
Sabrina Jonnier
Slovenia
→ Classifica finale
Brian Lopes
Paesi
Stati Uniti
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2003
La → Coppa del mondo di mountain bike 2003 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) si è
disputata su tre discipline: → cross country, → downhill e → four-cross, con cinque tappe per ogni disciplina, dopo
la defezione della località statunitense di Telluride, che doveva ospitare la quarta tappa della → coppa di tutte e tre le
discipline il 5 e 6 luglio. Il → four-cross si è deciso in sole quattro prove, a causa della forte pioggia che ha portato
all'annullamento dell'ultima tappa, a Kaprun.
Cronologia
→ Edizione precedente (2002)
→ Edizione successiva (2004)
→ Cross country
Data
Luogo
5 maggio 2003
Sankt Wendel,
31 maggio 2003
Fort William,
29 giugno 2003
Mont-Sainte-Anne,
13 luglio 2003
Grouse Mountain,
14 settembre
2003
Kaprun,
Vincitore
Germania
Scozia
Austria
→ Classifica finale
Christoph Sauser
Filip Meirhaeghe
Canada → Julien Absalon
Canada
Roel Paulissen
Vincitrice
Svizzera → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Belgio
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Francia → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Belgio
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Filip Meirhaeghe
Belgio
→ Julien Absalon
Francia → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Coppa del mondo di mountain bike 2003
111
→ Downhill
Data
Luogo
1 giugno 2003
Fort William,
8 giugno 2003
L'Alpe d'Huez,
28 giugno 2003
Mont-Sainte-Anne,
12 luglio 2003
Grouse Mountain,
13 settembre
2003
Kaprun,
Vincitore
Scozia
Cédric Gracia
Francia
Francia
Nathan Rennie
Canada Steve Peat
Canada
Austria
Vincitrice
Australia
Regno Unito
Ivan Oulego Moreno
Spagna
Nathan Rennie
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Australia
Francia
Fionn Griffiths
Regno Unito
Fionn Griffiths
Regno Unito
Spagna Marla Streb
David Vazquez Lopez
→ Classifica finale
Céline Gros
Stati Uniti
Sabrina Jonnier
Francia
→ Four-cross
Data
Luogo
31 maggio 2003
Fort William,
8 giugno 2003
L'Alpe d'Huez,
28 giugno 2003
Mont-Sainte-Anne,
12 luglio 2003
Grouse Mountain,
13 settembre
2003
Kaprun,
Vincitore
Scozia
Francia
Greg Minnaar
Sudafrica
Katrina Miller
Australia
Eric Carter
Stati Uniti
Tracy Moseley
Regno Unito
Canada Eric Carter
Stati Uniti
Katrina Miller
Australia
Stati Uniti
Katrina Miller
Australia
Canada
Mike King
Gara cancellata per pioggia
Austria
→ Classifica finale
Vincitrice
Eric Carter
Stati Uniti
Katrina Miller
Australia
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2004
112
Coppa del mondo di mountain bike 2004
La → Coppa del mondo di mountain bike 2004 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), si è
disputata su tre discipline: → cross country (7 tappe), → downhill e → four-cross (6 tappe ciascuno).
Cronologia
→ Edizione precedente (2003)
→ Edizione successiva (2005)
→ Cross country
Data
Luogo
Vincitore
23 maggio 2004
Madrid,
30 maggio 2004
Houffalize,
5 giugno 2004
Fort William,
Scozia
Christoph Sauser
20 giugno 2004
Schladming,
Austria
→ Julien Absalon
27 giugno 2004
Mont-Sainte-Anne,
3 luglio 2004
Calgary,
19 settembre
2004
Livigno,
Spagna
Filip Meirhaeghe
Belgio
Roel Paulissen
Vincitrice
Belgio
Belgio
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Svizzera → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Francia Irina Kalentieva
Russia
Canada Filip Meirhaeghe
Belgio
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Canada
Filip Meirhaeghe
Belgio
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Italia
Roel Paulissen
→ Classifica finale
Belgio
Christoph Sauser
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Svizzera → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Downhill
Data
Luogo
Vincitore
6 giugno 2004
Fort William,
Scozia
13 giugno 2004
Les Deux Alpes,
19 giugno 2004
Schladming,
26 giugno 2004
Mont-Sainte-Anne,
2 luglio 2004
Calgary,
Canada
David Vazquez Lopez
18 settembre
2004
Livigno,
Italia
Fabien Barel
Francia
Austria
→ Classifica finale
Greg Minnaar
Steve Peat
Gee Atherton
Canada Steve Peat
Steve Peat
Vincitrice
Sudafrica
Regno Unito
Regno Unito
Regno Unito
→ Anne-Caroline Chausson
Tracy Moseley
Marielle Saner
Sabrina Jonnier
Francia
Regno Unito
Svizzera
Francia
Spagna Céline Gros
Francia
Francia
Céline Gros
Francia
Regno Unito
Céline Gros
Francia
Coppa del mondo di mountain bike 2004
113
→ Four-cross
Data
Luogo
5 giugno 2004
Fort William,
13 giugno 2004
Les Deux Alpes,
19 giugno 2004
Schladming,
26 giugno 2004
Mont-Sainte-Anne,
2 luglio 2004
Calgary,
18 settembre
2004
Livigno,
Vincitore
Scozia
Guido Tschugg
Francia
Austria
Vincitrice
Germania
→ Anne-Caroline Chausson
Wade Bootes
Australia
Katrina Miller
Australia
Karim Amour
Francia
Sabrina Jonnier
Francia
Canada Michal Prokop
Ceca
Repubblica
Sabrina Jonnier
Francia
Canada
Michal Prokop
Ceca
Repubblica
Sabrina Jonnier
Francia
Italia
Michal Prokop
Ceca
Repubblica
Jill Kintner
Michal Prokop
Ceca
Repubblica
Sabrina Jonnier
→ Classifica finale
Francia
Stati Uniti
Francia
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2005
La → Coppa del mondo di mountain bike 2005 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) si è
disputata su quattro discipline: → cross country, → downhill, → four-cross e, in un circuito separato, → marathon.
Tutte le discipline hanno visto disputarsi 8 tappe.
Cronologia
→ Edizione precedente (2004)
→ Edizione successiva (2006)
→ Cross country
Data
Luogo
Vincitore
24 aprile 2005
Spa-Francorchamps,
8 maggio 2005
Madrid,
29 maggio 2005
Houffalize,
Belgio
Marco Bui
4 giugno 2005
Willingen,
Germania
25 giugno 2005
Mont-Sainte-Anne,
3 luglio 2005
Balneario Camboriu,
9 luglio 2005
Angel Fire Resort,
Belgio
Spagna
Canada
Brasile
Vincitrice
→ Julien Absalon
Francia → Marie-Hélène Prémont
Canada
→ Julien Absalon
Francia → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Christoph Sauser
Svizzera → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Christoph Sauser
Svizzera → Marie-Hélène Prémont
Canada
Italia
José Hermida
Stati Uniti Christoph Sauser
Spagna
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Svizzera → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Coppa del mondo di mountain bike 2005
10 settembre
2005
114
Fort William,
Scozia
Ralph Näf
→ Classifica finale
→ Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Svizzera → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Svizzera
Christoph Sauser
→ Marathon
Data
Luogo
10 aprile 2005
Limassol,
1 maggio 2005
Garda Trentino,
Vincitore
Cipro
Massimo de Bertolis
Italia
18 giugno 2005 Mont-Sainte-Anne,
10 luglio 2005
Bad Goisern,
7 agosto 2005
Oisans,
Austria
1 ottobre 2005
Sankt Wendel,
14 ottobre
2005
Fréjus,
Moritz Milatz
Germania
Francia
Svizzera
→ Paola Pezzo
Italia
Jaqueline Mourao
Germania
Anna Enocsson
Svizzera
Esther Süss
Canada
Anna Enocsson
Yader Zoli
Blaza Klemencic
Slovenia
Italia
Mauro Bettin
Belgio
Italia
Brasile
Svezia
→ Fredrik Kessiakoff
Svezia
Roel Paulissen
→ Classifica finale
Petra Henzi
Regno Unito
Thomas Dietsch
Svezia
Italia
Paesi Bassi
Canada Liam Killeen
Francia
13 agosto 2005 Falun,
Bart Brentjens
Vincitrice
Svezia
→ Alison Sydor
Daniela Louis
Canada
Svizzera
→ Downhill
Data
Luogo
30 aprile 2005
Vigo,
5 giugno 2005
Willingen,
12 giugno 2005
Schladming,
26 giugno 2005
Mont-Sainte-Anne,
3 luglio 2005
Balneario Camboriu,
10 luglio 2005
Angel Fire Resort,
21 agosto 2005
Pila Vallée d'Aoste,
11 settembre
2005
Fort William,
Vincitore
Steve Peat
Spagna
Germania
→ Classifica finale
Vincitrice
Regno Unito Sabrina Jonnier
Greg Minnaar
Sudafrica
Francia
→ Anne-Caroline Chausson
Francia
Francia
→ Sam Hill
Australia
→ Anne-Caroline Chausson
Fabien Barel
Francia
Tracy Moseley
Regno Unito
Greg Minnaar
Sudafrica
Tracy Moseley
Regno Unito
Stati Uniti Greg Minnaar
Sudafrica
Sabrina Jonnier
Francia
Austria
Canada
Brasile
Italia
Scozia
→ Sam Hill
Steve Peat
Greg Minnaar
Sudafrica
Australia
→ Anne-Caroline Chausson
Regno Unito Tracy Moseley
Sabrina Jonnier
Francia
Regno Unito
Francia
Coppa del mondo di mountain bike 2005
115
→ Four-cross
Data
Luogo
1 maggio 2005
Vigo,
5 giugno 2005
Willingen,
11 giugno 2005
Schladming,
25 giugno 2005
Mont-Sainte-Anne,
4 luglio 2005
Balneario Camboriu,
9 luglio 2005
Angel Fire Resort,
20 agosto 2005
Pila Vallée d'Aoste,
10 settembre
2005
Fort William,
Vincitore
Michal Prokop
Ceca
Spagna
Germania
→ Classifica finale
Canada
Brasile
Michal Prokop
Ceca
Scozia
Stati Uniti
Repubblica
Roger Rinderknecht
Stati Uniti Brian Lopes
Italia
Repubblica
Gara cancellata per pioggia
Brian Lopes
Austria
Vincitrice
Michal Prokop
Ceca
Stati Uniti
Repubblica
Leiv-Ove Nordmark
Brian Lopes
Svizzera
Norvegia
Stati Uniti
Jill Kintner
Stati Uniti
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Jill Kintner
Stati Uniti
Jill Kintner
Stati Uniti
Jill Kintner
Stati Uniti
Jill Kintner
Stati Uniti
Jill Kintner
Stati Uniti
Jill Kintner
Stati Uniti
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2006
La → Coppa del mondo di mountain bike 2006 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI si è
disputata su quattro discipline: → cross country (6 tappe), → downhill e → four-cross (6 tappe ciascuno) e, in un
circuito separato, → marathon (4 tappe).
Cronologia
→ Edizione precedente (2005)
→ Edizione successiva (2007)
→ Cross country
Coppa del mondo di mountain bike 2006
Data
116
Luogo
Vincitore
1 aprile 2006
Curaçao,
14 maggio 2006
Madrid,
Spagna
21 maggio 2006
Spa-Francorchamps,
27 maggio 2006
Fort William,
24 giugno 2006
Mont-Sainte-Anne,
9 settembre
2006
Schladming,
Antille olandesi
Paesi Bassi → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Julien Absalon
Francia → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Belgio → Julien Absalon
Francia → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
Scozia
Bart Brentjens
Vincitrice
→ Julien Absalon
Francia Nina Gohl
Canada Christoph Sauser
Austria
Christoph Sauser
→ Classifica finale
→ Julien Absalon
Germania
Svizzera
→ Marie-Hélène Prémont
Canada
Svizzera
→ Marie-Hélène Prémont
Canada
Francia → Gunn-Rita Dahle
Norvegia
→ Marathon
Data
Luogo
6 maggio 2006
Naoussa,
17 giugno
2006
Mont-Sainte-Anne,
9 luglio 2006
Villabassa,
29 luglio 2006
Val Thorens,
Vincitore
Grecia
Leonardo Paez
Colombia Daniela Louis
Canada Alban Lakata
Italia
Austria
Leonardo Paez
Francia
→ Classifica finale
Vincitrice
Pia Sundstedt
Colombia Esther Süss
Kashi Leuchs
Australia
Leonardo Paez
Svizzera
Finlandia
Svizzera
Pia Sundstedt
Finlandia
Colombia Pia Sundstedt
Finlandia
→ Downhill
Data
Luogo
7 maggio 2006
Vigo,
28 maggio 2006
Fort William,
4 giugno 2006
Willingen,
24 giugno 2006
Mont-Sainte-Anne,
1 luglio 2006
Balneario Camboriu,
10 settembre
2006
Schladming,
Mick Hannah
Spagna
Scozia
→ Sam Hill
Germania
→ Classifica finale
→ Four-cross
Vincitore
Canada
Austria
Steve Peat
Australia
Tracy Moseley
Regno Unito
Australia
Tracy Moseley
Regno Unito
Regno Unito
Tracy Moseley
Regno Unito
Australia
Sabrina Jonnier
Francia
Chris Kovarik
Brasile Matti Lehikoinen
→ Sam Hill
Steve Peat
Vincitrice
Finlandia Rachel Atherton
Unito
Regno
Australia
Sabrina Jonnier
Francia
Regno Unito
Tracy Moseley
Regno Unito
Coppa del mondo di mountain bike 2006
Data
117
Luogo
Vincitore
6 maggio 2006
Vigo,
27 maggio 2006
Fort William,
3 giugno 2006
Willingen,
24 giugno 2006
Mont-Sainte-Anne,
1 luglio 2006
Balneario Camboriu,
9 settembre
2006
Schladming,
Spagna
Scozia
Germania
Michal Prokop
Repubblica Ceca
Jill Kintner
Stati Uniti
Michal Prokop
Repubblica Ceca
Jill Kintner
Stati Uniti
Jill Kintner
Stati Uniti
Jared Graves
Canada
Vincitrice
Australia
Michal Prokop
Repubblica Ceca
Katrina Miller
Brasile Michal Prokop
Repubblica Ceca
Jill Kintner
Austria
Michal Prokop
Stati Uniti
Repubblica Ceca Fionn Griffiths
Kamil Tatarkovic
→ Classifica finale
Australia
Repubblica Ceca
Jill Kintner
Regno Unito
Stati Uniti
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2007
La → Coppa del mondo di mountain bike 2007 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Nissan, si disputa su quattro discipline: → cross country (6 tappe), → downhill e → four-cross (5
tappe) e, in un circuito separato, → marathon (3 tappe).
La → coppa di → cross country maschile è stata vinta da → Julien Absalon con una gara di anticipo. Anche Brian
Lopes si è aggiudicato il titolo nel → four-cross con una gara di anticipo.
Cronologia
→ Edizione precedente (2006)
→ Edizione successiva (2008)
→ Cross country
Data
Luogo
Vincitore
Vincitrice
22 aprile 2007
Houffalize,
Belgio
José Antonio Hermida
27 maggio 2007
Offenburg,
Germania
→ Julien Absalon
Francia
Irina Kalentieva
9 giugno 2007
Champéry,
→ Julien Absalon
Francia
→ Marga Fullana
23 giugno 2007
Mont-Sainte-Anne,
Canada → Julien Absalon
Francia
Irina Kalentieva
Russia
1 luglio 2007
Saint-Félicien,
Francia
Irina Kalentieva
Russia
15 settembre
2007
Maribor,
Svizzera
Canada
Slovenia
→ Classifica finale
→ Julien Absalon
→ Fredrik Kessiakoff
→ Julien Absalon
Spagna Ren Chengyuan
Svezia
Francia
Ying Liu
Cina
Russia
Spagna
Cina
Irina Kalentieva
Russia
Coppa del mondo di mountain bike 2007
118
→ Marathon
Data
Luogo
Vincitore
13 marzo 2007 Gran Canaria,
8 luglio 2007
Spagna Leonardo Paez
Villabassa,
15 luglio 2007 Oisans,
Italia
Francia
→ Classifica finale
Vincitrice
Colombia
Massimo de Bertolis
Italia
Pia Sundstedt
Esther Süss
Finlandia
Svizzera
Thomas Dietsch
Francia
Pia Sundstedt
Finlandia
Thomas Dietsch
Francia
Pia Sundstedt
Finlandia
→ Downhill
Data
Luogo
13 maggio 2007
Vigo,
10 giugno 2007
Champéry,
24 giugno 2007
Mont-Sainte-Anne,
8 luglio 2007
Schladming,
16 settembre
2007
Maribor,
Vincitore
Marc Beaumont
Spagna
Regno Unito Sabrina Jonnier
Matti Lehikoinen
Svizzera
Vincitrice
Finlandia
Francia
Marielle Saner
Svizzera
Canada → Sam Hill
Australia
Sabrina Jonnier
Francia
→ Sam Hill
Australia
Tracey Hannah
Australia
→ Sam Hill
Australia
Rachel Atherton
Unito
Regno
→ Sam Hill
Australia
Sabrina Jonnier
Francia
Austria
Slovenia
→ Classifica finale
→ Four-cross
Data
Luogo
12 maggio 2007
Vigo,
9 giugno 2007
Champéry,
24 giugno 2007
Mont-Sainte-Anne,
7 luglio 2007
Schladming,
15 settembre
2007
Maribor,
Vincitore
Vincitrice
Gee Atherton
Unito
Regno
Brian Lopes
Stati Uniti
Jill Kintner
Canada Brian Lopes
Stati Uniti
Anneke Beerten
Brian Lopes
Stati Uniti
Jill Kintner
Spagna
Svizzera
Austria
Slovenia
→ Classifica finale
Romain Saladini
Brian Lopes
Francia
Stati Uniti
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Stati Uniti
Paesi Bassi
Stati Uniti
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Voci correlate
• → Campionato del mondo di mountain bike 2007
Collegamenti esterni
• Sito ufficiale della coppa del mondo 2007 [1]
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2008
119
Coppa del mondo di mountain bike 2008
La → Coppa del mondo di mountain bike 2008 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Nissan, si disputerà su quattro discipline: → cross country (9 tappe), → downhill e → four-cross (7
tappe) e, in un circuito separato, → marathon (3 tappe). L'UCI ha annunciato, nel settembre 2007, l'annullamento
della prevista terza tappa della Coppa di → marathon prevista ad Innsbruck, in Austria.
Cronologia
→ Edizione precedente (2007)
→ Edizione successiva (2009)
→ Cross country
Data
Luogo
Vincitore
Vincitrice
20 aprile 2008
Houffalize,
Belgio
→ Julien Absalon
Francia Ren Chengyuan
Cina
27 aprile 2008
Offenburg,
Germania
→ Julien Absalon
Francia Irina Kalentieva
Russia
4 maggio 2008
Madrid,
→ Julien Absalon
Francia → Gunn-Rita Dahle
1 giugno 2008
Vallnord,
8 giugno 2008
Fort William,
26 luglio 2008
Mont-Sainte-Anne,
3 agosto 2008
Bromont,
Canada
→ Julien Absalon
30 agosto 2008
Canberra,
Australia
Ralph Näf
13 settembre
2008
Schladming,
Spagna
Andorra
Svizzera → Marga Fullana
Christoph Sauser
Scozia
Florian Vogel
Svizzera
Canada → Julien Absalon
Austria
→ Classifica finale
Norvegia
Spagna
→ Marie-Hélène Prémont
Canada
Francia → Marie-Hélène Prémont
Canada
Francia Catherine Pendrel
Svizzera
Canada
Irina Kalentieva
Russia
Svizzera Maja Wloszczowska
Christoph Sauser
→ Julien Absalon
Polonia
Francia → Marie-Hélène Prémont
Canada
→ Marathon
Data
Luogo
16 marzo 2008
Manavgat,
Turchia
10 ottobre
2008
Ornans,
Vincitore
Thomas Dietsch
Francia
→ Classifica finale
Vincitrice
Francia
Pia Sundstedt
Leonardo Paez
Colombia Petra Henzi
Leonardo Paez
Colombia Pia Sundstedt
Finlandia
Svizzera
Finlandia
Coppa del mondo di mountain bike 2008
120
→ Downhill
Data
Luogo
Vincitore
11 maggio 2008
Maribor,
Slovenia
Sam Hill
Sabrina Jonnier
Francia
1 giugno 2008
Vallnord,
Andorra
Gee Atherton
Regno Unito
Rachel Atherton
Unito
Regno
8 giugno 2008
Fort William,
Greg Minnaar
Sudafrica
Tracy Moseley
26 luglio 2008
Mont-Sainte-Anne,
Canada Greg Minnaar
Sudafrica
Rachel Atherton
Unito
Regno
2 agosto 2008
Bromont,
Canada
Sam Hill
Rachel Atherton
Unito
Regno
31 agosto 2008
Canberra,
Australia
Greg Minnaar
14 settembre
2008
Schladming,
Scozia
Austria
→ Classifica finale
Australia
Vincitrice
Australia
Sudafrica
Samuel Blenkinsop
Greg Minnaar
Regno Unito
Tracy Moseley
Regno Unito
Nuova Zelanda Rachel Atherton
Unito
Regno
Rachel Atherton
Unito
Regno
Sudafrica
→ Four-cross
Data
Luogo
Vincitore
10 maggio 2008
Maribor,
Slovenia
Rafael Alvarez
1 giugno 2008
Vallnord,
Andorra
7 giugno 2008
Fort William,
26 luglio 2008
Mont-Sainte-Anne,
2 agosto 2008
Bromont,
30 agosto 2008
Canberra,
12 settembre
2008
Schladming,
Scozia
Vincitrice
Spagna
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Dan Atherton
Regno Unito Anneke Beerten
Paesi Bassi
Jared Graves
Australia
Jana Horakova
Canada Rafael Alvarez
Spagna
Melissa Buhl
Canada
Rafael Alvarez
Spagna
Anneke Beerten
Australia
Jared Graves
Austria
→ Classifica finale
Romain Saladini
Rafael Alvarez
Australia
Francia
Spagna
Repubblica Ceca
Stati Uniti
Paesi Bassi
Caroline Buchanan
Australia
Romana Labounkova
Anneke Beerten
Repubblica Ceca
Paesi Bassi
Voci correlate
• → Campionato del mondo di mountain bike 2008
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
Coppa del mondo di mountain bike 2009
121
Coppa del mondo di mountain bike 2009
La → Coppa del mondo di mountain bike 2009 organizzata dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e
supportata da Nissan, si disputerà su tre discipline: → cross country (8 tappe), → downhill e → four-cross (8 tappe
ciascuno).
Cronologia
→ Edizione precedente (2008)
Edizione successiva (2010)
→ Cross country
Data
Luogo
Vincitore
Vincitrice
11 aprile 2009
Pietermaritburg,
26 aprile 2009
Offenburg,
Germania
→ Julien Absalon
Francia
Ren Chengyuan
3 maggio 2009
Houffalize,
Belgio
→ Julien Absalon
Francia
→ Marga Fullana
Spagna
24 maggio 2009
Madrid,
→ Julien Absalon
Francia
→ Marga Fullana
Spagna
26 luglio 2009
Mont-Sainte-Anne,
Canada → Julien Absalon
Francia
Catherine Pendrel
Canada
2 agosto 2009
Bromont
13 settembre
2009
Champéry,
20 settembre
2009
Schladming,
Sudafrica
Spagna
Canada
Svizzera
Austria
José Antonio Hermida
Austria
Cina
Geoff Kabush
Canada
Lene Byberg
Norvegia
Burry Stander
Sudafrica
Elisabeth Osl
Austria
Spagna Elisabeth Osl
Austria
José Antonio Hermida
→ Classifica finale
Spagna Elisabeth Osl
→ Julien Absalon
Francia
Elisabeth Osl
Austria
→ Downhill
Data
Luogo
Vincitore
Vincitrice
12 aprile 2009
Pietermaritzburg,
10 maggio 2009
La Bresse
Francia
Steve Peat
Regno Unito Sabrina Jonnier
Francia
17 maggio 2009
Vallnord,
Andorra
Steve Peat
Regno Unito Sabrina Jonnier
Francia
7 giugno 2009
Fort William,
Sabrina Jonnier
Francia
21 giugno 2009
Maribor,
Francia
Sabrina Jonnier
Francia
25 luglio 2009
Mont-Sainte-Anne,
Australia
Sabrina Jonnier
Francia
1º agosto 2009
Bromont
Sabrina Jonnier
Francia
20 settembre
2009
Schladming,
Scozia
Slovenia
Greg Minnaar
Sudafrica
Fabien Barel
Canada → Sam Hill
Canada
→ Classifica finale
Tracy Moseley
Sudafrica Greg Minnaar
Sudafrica
Austria
Greg Minnaar
Sudafrica
Regno Unito
→ Sam Hill
Australia
Tracy Moseley
Regno Unito
→ Sam Hill
Australia
Sabrina Jonnier
Francia
Coppa del mondo di mountain bike 2009
122
→ Four-cross
Data
Luogo
11 aprile 2009
Pietermaritzburg,
2 maggio 2009
Houffalize,
16 maggio 2009
Vallnord,
6 giugno 2009
Fort William,
20 giugno 2009
Maribor,
25 luglio 2009
Mont-Sainte-Anne,
1º agosto 2009
Bromont,
19 settembre
2009
Schladming,
Vincitore
Vincitrice
Sudafrica Jared Graves
Australia
Anneke Beerten
Jared Graves
Australia
Jill Kintner
Belgio
Joost Wichman
Bassi
Andorra
Scozia
Slovenia
Jared Graves
Joost Wichman
Bassi
Canada Jared Graves
Canada
Austria
→ Classifica finale
Paesi
Australia
Paesi
Paesi Bassi
Stati Uniti
Fionn Griffiths
Jill Kintner
Regno Unito
Stati Uniti
Caroline Buchanan
Australia
Australia
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Paesi
Fionn Griffiths
Regno Unito
Jared Graves
Australia
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Jared Graves
Australia
Anneke Beerten
Paesi Bassi
Joost Wichman
Bassi
Voci correlate
• → Campionato del mondo di mountain bike 2009
Edizioni della → Coppa del mondo di mountain bike
→ 1991 | → 1992 | → 1993 | → 1994 | → 1995 | → 1996 | → 1997 | → 1998 | → 1999 | → 2000 | → 2001 | → 2002 |
→ 2003 | → 2004 | → 2005 | → 2006 | → 2007 | → 2008 | → 2009 | 2010
→ Vincitori delle tappe
123
Grandi campioni
Thomas Frischknecht
Thomas Frischknecht
Dati biografici
Nome
Thomas Frischknecht
Nato
17 febbraio 1970
Uster
Nazionalità
Svizzera
Dati agonistici
Disciplina
→ Mountain bike
Specialità
Cross country
Thomas Frischknecht (Uster, 17 febbraio 1970) è un → biker svizzero, specialista del → cross country.
È tra i corridori più vincenti in attività.
Cronologia
Predecessore:
→ Campione del mondo di → cross
country
Successore:
Bart
Brentjens
1996
Hubert
Pallhuber
Predecessore:
→ Campione del mondo di →
marathon
Successore:
non disputato
2003
Massimo de
Bertolis
I
Massimo de
Bertolis
2005
Ralph Näf
II
Collegamenti esterni
• Sito ufficiale [1]
→ Campioni del Mondo di → mountain bike → cross country maschile
1990: Ned Overend | 1991: → John Tomac | 1992: Henrik Djernis | 1993: Henrik Djernis | 1994: Henrik Djernis |
1995: Bart Brentjens | 1996: → Thomas Frischknecht |
1997: Hubert Pallhuber | 1998: Christophe Dupouey | 1999: Michael Rasmussen | 2000: → Miguel Martinez |
2001: Roland Green | 2002: Roland Green | 2003: Filip Meirhaeghe | 2004: → Julien Absalon | 2005: → Julien
Absalon | 2006: → Julien Absalon | 2007: → Julien Absalon | 2008: Christoph Sauser
John Tomac
John Tomac
John Tomac (Owosso - Michigan - USA, 3 novembre 1967) è un → ex ciclista statunitense sia su strada che in →
mountain bike. La sua lunga carriera è durata almeno 20 anni. È universalmente considerato un'icona del mountain
biking ed è di diritto entrato nella Mountain Bike Hall of Fame già nel 1991. È stato uno degli atleti più completi che
abbiano mai corso in mountain bike con moltissimi successi sia nella disciplina del Cross country sia in Downhill.
Inizio carriera
John Tomac ha partecipato alla prima gara in bicicletta all'età di 7 anni. Ha iniziato a correre in BMX nel 1975. Nel
1984 a 16 anni vince il titolo nazionale nella classe Cruiser per il team Moongoose.
Mountain bike
• Nel 1986 Tomac abbandona la BMX e si trasferisce in California per iniziare la carriera in mountain bike.
• Nel 1997 con il team Moongoose vince due gare del Fat Tire Stage Race e tre corse del circuito nazionale USA di
XC.
• Nel 1988 è campione nazionale NORBA (National Off-Road Bicycle Association's) di XC e Dual slalom (DS),
vince anche il titolo della combinata XC-DS.
• Nel 1989 viene introdotto il campionato nazionale di downhill che Tomac vince, in quell'anno è campione di Dual
slalom e di combinata. Inizia a partecipare a gare in europa vincendo il titolo europeo e tedesco in XC.
• È il 1990 e Jonh Tomac lascia il team Moongoose per la Yeti Cycles. Si trasferisce in Belgio per meglio allenarsi
per le corse su strada. Vince il titolo NORBA di combinata per il terzo anno consecutivo.
• Nel 1991 lascia il team Yeti per Raleigh USA. È l'anno del mondiale UCI al Ciocco, Italia. Al mondiale vince la
medaglia d'oro in XC e medaglia d'argento il DH. Vince 2 prove del circuito di coppa del mondo UCI di XC.
Vince anche il titolo NORBA di DH.
• Nel 1992 è quinto in DH al mondiale UCI a Bromont, Canada. È secondo dietro allo svizzero Thomas
Frischknecht in coppa del mondo UCI.
• È il 1993, primo anno del circuito di coppa del mondo UCI di downhill. Tomac è secondo in entrambe le
discipline, in XC dietro → Thomas Frischknecht e in DH dietro Jürgen Beneke
• Nel 1994 è campione nazionale NORBA in DH e vince due gare locali in USA, la Cactus Cup e la Sea Otter.
• Nel 1996 è di nuovo campione nazionale NORBA in XC.
• Nel 1997 cambia team, lascia la Raleigh USA ed approda alla taiwanese Giant. È medaglia d'argento in DH ai
mondiali UCI a Château-d'Oex in Svizzera.
• Nel 2000, alla Sea Otter Classic ha annunciato il ritiro dalle competizioni, ma occasionalmente partecipa tuttora a
gare nazionali in USA.
• Nel 2004 e 2005 vince la famosa Kamikaze Downhill a Mammoth Mountain, California.
Assieme al vecchio amico Doug Bradbury, nel 1998 fonda la Tomac Bicycles.
A tutt'oggi John Tomac è collaboratore e tester della rivista Mountain Bike Action
124
Samuel Hill
125
Samuel Hill
Samuel Hill
Dati biografici
Nome
Samuel Hill
Nato
21 luglio 1985
Parkerville (Australia)
Paese
Australia
Dati agonistici
Disciplina → Mountain bike
Specialità Downhill
Samuel Hill, meglio conosciuto come Sam (Parkerville, 21 luglio 1985), è un → biker australiano della "nuova
scuola" del → downhill.
Laureatosi Campione del Mondo al → Campionato del mondo di mountain bike nella specialità → downhill a
Rotorua, in Nuova Zelanda, nel 2006 e a Fort William, in Scozia, nel 2007. È giunto secondo a Livigno nel 2005 e
terzo a Les Gets, in Francia, nel 2004, dopo essersi laureato Campione del Mondo junior nel 2003 a Lugano, in
Svizzera e nel 2002 a Kaprun, in Austria. Corre, nella stagione 2008, per il team Iron Horse - Monster Energy.
Palmares
• → Campionato del mondo di → downhill (4 titoli)
•
•
•
•
medaglia d'oro → mondiale juniores 2002 (Kaprun,
Austria)
medaglia d'oro → mondiale juniores 2003 (Lugano, Svizzera)
medaglia d'oro → mondiale 2006 (Rotorua,
Nuova Zelanda)
medaglia d'oro → mondiale 2007 (Fort William,
Scozia)
• medaglia d'argento → mondiale 2005 (Livigno,
Italia)
• medaglia di bronzo → mondiale juniores 2001 (Vail,
Stati Uniti)
• medaglia di bronzo → mondiale 2004 (Les Gets,
Francia)
• → Coppa del mondo di → downhill (1 titolo)
• classifica finale → 2007
→ Coppa del mondo e → Mondiali - Vittorie
Samuel Hill
126
Data
#
Località
Stato
Disciplina
12 giugno 2005
3
Schladming
Austria
→ DH
21 agosto 2005
7
Pila Vallée d'Aoste
Italia
→ DH
28 maggio 2006
2
Fort William
Scozia
→ DH
3 settembre 2006
→ WC Rotorua
Australia → DH
10 settembre
2006
6
Schladming
Austria
→ DH
24 giugno 2007
3
Mont-Sainte-Anne
Canada
→ DH
8 luglio 2007
4
Schladming
Austria
→ DH
Scozia
→ DH
9 settembre 2007
→ WC Fort William
16 settembre
2007
5
Maribor
Slovenia → DH
11 maggio 2008
1
Maribor
Slovenia → DH
2 agosto 2008
5
Bromont
Canada
→ DH
Cronologia
Predecessore: → Campione del mondo di → downhill Successore:
Fabien Barel
2006
sé stesso
I
sé stesso
2007
Gee
Atherton
II
Predecessore: Vincitore della → coppa del mondo di → downhill
Steve Peat
Collegamenti esterni
(EN) Il sito della Iron Horse - Monster Energy [1]
→ 2007
Successore:
Greg
Minnaar
Gary Fisher
Gary Fisher
Gary Fisher (1950) è un → ciclista statunitense. È considerato uno degli inventori della moderna mountain bike.
Cominciò a correre su strada e pista all'età di 12 anni; tuttavia nel 1968 fu sospeso dalle corse a causa di una regola
che prevedeva una lunghezza massima per i capelli. Fortunatamente questa fu abolita nel 1972 e la sua carriera poté
proseguire. Vinse la TransAlp race in Europa e il titolo nazionale XC Master.
Nel 1975 Fisher si recava al lavoro utilizzando la sua bicicletta Schwinn Excelsior X degli anni trenta: rinnovò il
mezzo adattando dei freni a tamburo (leve e cavi presi da motociclette) e una tripla guarnitura, tutti ricavati da
"junkers" che Fischer aveva trovato in negozi di biciclette. L'anno successivo partecipò alla "Repack downhill
race",organizzata dal suo compagno di stanza Charlie Kelly, lungo un tortuoso tracciato che scendeva dal monte Pine
vicino a Fairfax, in California, appena a nord di San Francisco, che metteva a dura prova gli impianti frenanti dei
partecipanti. Fisher ottenne il miglior tempo con 4:22.
Kelly creò il termine "mountain bike", dopo aver sentito una frase di un meccanico. Quell'anno Kelly e Fisher
fondarono MountainBike, la prima azienda specializzata nella realizzazione di questo tipo di biciclette. I telai erano
costruiti da Tom Ritchey che più tardi fondò un proprio marchio. Il primo modello costava 1300$ e ne furono
venduti 160 esemplari nel primo anno.
Il 1979 vide l' avvento di Shimano nella "mtb" e la sfortunata evoluzione di "MountainBike", tanto che fallì nel
1983. Nello stesso anno tuttavia Fisher fondò un nuovo marchio : "Fisher Mountain Bikes". Questo fu poi
successivamente acquistato da Trek nel 1993. Fisher comunque continuò a gestire in design ed il marketing, oltre a
essere scopritore e mentore di nuovi talenti. Il più celebre fu la vincitrice della medaglia d'oro della mountain bike
femminile alle olimpiadi del 1996 e 2000: Paola Pezzo.
Riconoscimenti
Nel 1988 Fisher è stato inserito nel "Mountain Bike Hall of Fame". Nel 1994 è stato citato citato su Smithsonin come
"padre fondatore della mountain bike". Nel 1998 ha ottenuto un riconoscimento da Popular Mechanics per le sue
innovazioni nello sport. Nel 2000, la rivista outside ha messo il suo nome tre i 50 che "hanno lasciato la loro
impronta" nello sport.
127
Alison Sydor
128
Alison Sydor
Alison Sydor
Dati biografici
Nome
Alison Sydor
Nata
9 settembre 1966
Edmonton
Nazionalità
Canada
Altezza
170 cm
Peso
58 kg
Dati agonistici
Disciplina
Specialità
→ Mountain bike
Cross country
Palmarès
Olimpiadi
Argento
Atlanta 1996
→ MTB → XC
→ Campionato del mondo di mountain bike
Oro
Vail 1994
→ XC
Oro
Kirchzarten 1995
→ XC
Oro
Cairns 1996
→ XC
Oro
Kaprun 2002
Team relay
Argento
→ Bromont 1992
→ XC
Argento
Åre 1999
→ XC
Argento
Sierra Nevada 2000
→ XC
Argento
Vail 2001
→ XC
Argento
Lugano 2003
→ XC
Bronzo
Mont-Sainte-Anne
1998
→ XC
Bronzo
Les Gets 2004
→ XC
Alison Sydor (Edmonton, 9 settembre 1966) è una → biker canadese, specialista della → cross country.
Alison Sydor
129
Ha iniziato a praticare il ciclismo all'età di 20 anni, e in seguito si è laureato alla Victoria University. Ha vinto la
medaglia d'argento olimpica nel 1996 ad Atlanta, 4 titoli mondiali (nel 1994 a Vail, nel 1995 a Kirchzarten, nel 1996
a Cairns e il titolo della staffetta a squadre nel 2002 a Kaprun) e tre edizioni della → Coppa del mondo.
Palmares
• Olimpiadi - → Ciclismo - → Mountain bike → cross country
• medaglia d'argento Atlanta 1996
Stati Uniti
• → Campionato del mondo di → cross country (3 titoli)
•
•
•
•
•
•
•
•
medaglia d'oro → mondiale 1994 (Vail,
Stati Uniti)
medaglia d'oro → mondiale 1995 (Kirchzarten,
Germania)
medaglia d'oro → mondiale 1996 (Cairns,
Australia)
medaglia d'argento → mondiale 1992 (Bromont,
Canada)
medaglia d'argento → mondiale 1999 (Åre,
Svezia)
medaglia d'argento → mondiale 2000 (Sierra Nevada,
Spagna)
medaglia d'argento → mondiale 2001 (Vail,
Stati Uniti)
medaglia d'argento → mondiale 2003 (Lugano, Svizzera)
• medaglia di bronzo → mondiale 1998 (Mont-Sainte-Anne,
Canada)
• medaglia di bronzo → mondiale 2004 (Les Gets,
Francia)
• → Campionato del mondo, Team relay (1 titolo)
• medaglia d'oro → mondiale 2002 (Kaprun,
Austria)
• → Coppa del mondo di → cross country (3 titoli)
•
•
•
•
•
•
•
•
classifica finale → 1996
classifica finale → 1998
classifica finale → 1999
secondo posto → 1995
secondo posto → 1997
terzo posto → 1993
terzo posto → 1994
terzo posto → 2000
Cronologia
Predecessore: → Campionessa del mondo di → cross country
→ Paola
Successore:
1994
se stessa
I
se stessa
1995
se stessa
II
se stessa
1996
→ Paola
III
Pezzo
Pezzo
Alison Sydor
130
Predecessore: Vincitrice della → coppa del mondo di → cross country
Juli Furtado
→ 1996
Successore:
→ Paola
I
Pezzo
→ Paola
→ 1998
se stessa
II
→ 1999
Barbara
Blatter
III
Pezzo
se stessa
Collegamenti esterni
• (EN) Sito ufficiale [1]
• (EN) La sua pagina nella mountain bike hall of fame [2]
Edmund Overend
Edmund Overend, detto Ned (Taipei, Taiwan, 20 agosto 1955), è un → biker statunitense, il primo → campione del
mondo di → mountain bike, specialità → cross country, nel 1990.
Fa parte della Mountain bike hall of fame dal 1990.
Palmares
• → Campionato del mondo di → cross country (1 titolo)
• medaglia d'oro mondiale 1990 (Durango,
Stati Uniti)
• medaglia di bronzo → mondiale 1991 (Il Ciocco,
Italia)
Collegamenti esterni
• (EN) Sito ufficiale [1]
• (EN) La sua pagina nella mountain bike hall of fame [2]
Predecessore:
→ Campione del mondo di → cross
country
Successore:
non
disputato
1990
→ John
Tomac
→ Campioni del Mondo di → mountain bike → cross country maschile
1990: Ned Overend | 1991: → John Tomac | 1992: Henrik Djernis | 1993: Henrik Djernis | 1994: Henrik Djernis |
1995: Bart Brentjens | 1996: → Thomas Frischknecht |
1997: Hubert Pallhuber | 1998: Christophe Dupouey | 1999: Michael Rasmussen | 2000: → Miguel Martinez |
2001: Roland Green | 2002: Roland Green | 2003: Filip Meirhaeghe | 2004: → Julien Absalon | 2005: → Julien
Absalon | 2006: → Julien Absalon | 2007: → Julien Absalon | 2008: Christoph Sauser
Miguel Martinez (biker)
131
Miguel Martinez (biker)
Miguel Martinez
Dati biografici
Nome
Miguel Martinez
Nato
17 gennaio 1976
Fourchambault
Nazionalità
Francia
Dati agonistici
Disciplina
→ Ciclismo
Specialità
Mountain Bike - Cross Country
Palmarès
Olimpiadi
Oro
Sidney 2000
MTB
Bronzo
Atlanta 1996
MTB
Miguel Martinez (Fourchambault, 17 gennaio 1976) è un → biker francese. Ha vinto la medaglia d'oro olimpica ai
Giochi di Sidney 2000 e quella di bronzo ad Atlanta 1996. È stato → campione del mondo di → cross country nel
2000, e ha vinto la → coppa del mondo nel 1997 e nel 2000.
Nel 2001 è passato professionista su strada, partecipando al Tour de France in più occasioni, ma non raggiungendo
mai livelli di primo piano.
Si è ritirato dall'attività agonistica alla fine del 2006, partecipando alla Roc d'Azur.
Nel 2008 è tornato al professionismo su strada, accolto con grande entusiasmo dall'Amore&Vita di Ivano Fanini.
Predecessore: Campione olimpico di → cross country
Bart
Brentjens
2000
Successore:
→ Julien
Absalon
Predecessore:
→ Campione del mondo di → cross
country
Successore:
Michael
Rasmussen
2000
Roland
Green
Miguel Martinez (biker)
132
Predecessore:
Vincitore della → coppa del mondo di → cross country
Successore:
Christophe
Dupouey
1997
→ Cadel
→ Cadel Evans
2000
I
Evans
Roland
Green
II
→ Campioni del Mondo di → mountain bike → cross country maschile
1990: Ned Overend | 1991: → John Tomac | 1992: Henrik Djernis | 1993: Henrik Djernis | 1994: Henrik Djernis |
1995: Bart Brentjens | 1996: → Thomas Frischknecht |
1997: Hubert Pallhuber | 1998: Christophe Dupouey | 1999: Michael Rasmussen | 2000: → Miguel Martinez |
2001: Roland Green | 2002: Roland Green | 2003: Filip Meirhaeghe | 2004: → Julien Absalon | 2005: → Julien
Absalon | 2006: → Julien Absalon | 2007: → Julien Absalon | 2008: Christoph Sauser
Cadel Evans
Cadel Evans
Cadel Evans (2006).
Dati biografici
Nome
Cadel Evans
Nato
14 febbraio 1977
Katherine
Paese
Australia
Altezza
173 cm
Peso
64 kg
Dati agonistici
Disciplina
→ Ciclismo
Specialità
Strada, → mountain bike
Squadra
Silence
Carriera
Squadre di club
2001
Saeco
Cadel Evans
133
2002
Mapei
2003-2004
T-Mobile
2005-2006
Davitamon
2007
Predictor
2008-
Silence
Palmarès
Mondiali
Oro
Mendrisio
2009
In linea
Cadel Evans (Katherine, 14 febbraio 1977) è un → ciclista e → biker australiano che corre per la Silence-Lotto.
È stato prima un campione di livello mondiale di → mountain bike, e quindi è passato al professionismo su strada,
specializzandosi nelle corse a tappe. È l'attuale campione mondiale di ciclismo su strada, titolo ottenuto il 27
settembre 2009 a Mendrisio, in Svizzera.
Biografia
Dopo un coma ottenuto all'età di 8 anni a causa di un calcio di un cavallo, inizia la carriera in → mountain bike,
correndo per la Volvo-Cannondale MTB. Si aggiudica due volte la → coppa del mondo di → cross country, nel 1998
e 1999, ed ottiene il settimo posto ai Giochi olimpici di Sydney nel 2000.
Diventa professionista su strada nel 2001 con la Saeco, quindi passa alla Mapei nel 2002, alla T-Mobile per il
biennio 2003-2004, quindi alla Davitamon-Lotto (rinominata poi in Davitamon e Silence) nel 2005.
La sua prima esperienza in una grande corsa a tappe è quella al Giro d'Italia 2002. Si piazza sempre nelle prime
posizioni durante il prologo, la prima cronometro e nelle tappe di salita, confermando la sua propensione alle corse a
tappe; la svolta però avviene quando vengono squalificati i principali favoriti (Gilberto Simoni, Francesco
Casagrande e Stefano Garzelli) e nella 16ª tappa di Corvara in Val Badia conquista la maglia rosa. La perderà nella
tappa successiva a beneficio di Paolo Savoldelli (che poi vincera quel Giro), andando in crisi nella salita di Folgaria.
Chiuderà il Giro in 14ª posizione.
Il 2006 comincia subito bene per Evans, che ad aprile conquista il Giro di Romandia. A luglio arriva al Tour de
France con tutti i presupposti per piazzarsi tra i primi, e non deluderà: sui Pirenei perde molto poco dai migliori e a
cronometro si difende egregiamente dagli specialisti. A metà Tour è ancora in lizza per la vittoria finale, ma sulle
Alpi accusa qualche difficoltà, quanto basta per uscire fuori dai giochi per la vittoria finale. Chiude comunque la
Grand Boucle con un ottimo quarto posto.
Durante il Tour de France 2007 impressiona per la sua regolarità nella durata della corsa, e sfiora addirittura il
successo finale, arrivando secondo a soli 23" dalla maglia gialla Alberto Contador, e precedendo di soli 8" il terzo
classificato Levi Leipheimer.
Comincia bene la stagione 2008, con quattro vittorie (fra cui la Settimana di Coppi e Bartali) nel giro di un mese
circa. A luglio torna al Tour de France con l'obiettivo di vincere: pur vestendo per 5 giorni la maglia gialla, complice
anche una rovinosa caduta, non riesce a migliorare la posizione finale, classificandosi di nuovo secondo, questa volta
dietro lo spagnolo Carlos Sastre.
Nel 2009 Cadel prova ancora a vincere il Tour, dopo il secondo posto dell'anno precedente, ma i risultati sono
disastrosi visto che non lo vedono mai protagonista. Prova così a dire la sua nella Vuelta a Espana, e al termine
dell'ottava tappa indossa la maglia oro. Nonostante un incidente meccanico, durante una tappa di montagna, chiuderà
sul terzo gradino del podio la corsa a tappe spagnola. Al termine della Vuelta, partecipa alla prova in linea dei
Cadel Evans
134
mondiali di ciclismo su strada, svoltisi a Mendrisio, dove si laurea campione mondiale, al termine di una gara
condotta senza errori, decisa nelle battute finali della corsa.
Palmarès
Strada
•
1996
•
•
2006
6ª tappa Giro di Tasmania
5ª tappa Giro di Romandia
Classifica finale Giro di Tasmania
Classifica finale Giro di Romandia
1999
•
2007
3ª tappa Giro di Tasmania
•
2ª tappa Test Event Beijing 2008
2001
1ª tappa B Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (cronosquadre)
4ª tappa Giro d'Austria
Classifica finale Giro d'Austria
13ª tappa Tour de France (Albi-Albi)
•
2008
Classifica finale Brixia Tour
2ª tappa Vuelta a Andalucía
À travers Lausanne
4ª tappa Parigi-Nizza
Classifica finale Settimana Internazionale di Coppi e Bartali
3ª tappa Settimana Internazionale di Coppi e Bartali
•
2002
•
•
2009
5ª tappa Tour Down Under
5ª tappa Settimana Internazionale di Coppi e Bartali
5ª tappa UNIQA Classic
1ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré
Prova a cronometro Giochi del Commonwealth
Campionato mondiale in linea
2004
2ª tappa Giro d'Austria
Classifica finale Giro d'Austria
•
2005
2ª tappa Giro di Germania
Mountain bike
•
1997
•
1999
•
1998
•
2000
tappa di Wellington (Coppa del mondo cross country)
tappa di Madrid (Coppa del mondo cross country)
tappa di Vail (Coppa del mondo cross country)
tappa di Mont Sainte-Anne (Coppa del mondo cross country)
tappa di Silves (Coppa del mondo cross country)
tappa di Canmore (Coppa del mondo cross country)
tappa di Plymouth (Coppa del mondo cross country)
tappa di Canmore (Coppa del mondo cross country)
Cadel Evans
135
Altri successi
•
1998
•
2006
•
1999
•
2007
•
2002
•
2008
•
2003
•
2009
→ Coppa del mondo di → cross country
Classifica dei Gran Premi della Montagna al Tour Down Under
→ Coppa del mondo di → cross country
Classifica finale UCI ProTour
Classifica dei Gran Premi della Montagna al Tour Down Under
5 giorni in maglia gialla al Tour de France
1 giorno in maglia rosa al Giro d'Italia
1 giorno in maglia oro alla Vuelta di Spagna
Classifica dei gran Premi della Montagna al Tour Down Under
Piazzamenti nei grandi giri
Giro d'Italia Tour de France Vuelta a España
•
2002: 14º
•
•
•
•
•
2005: 8º
2006: 4º
2007: 2º
2008: 2º
2009: 30º
•
•
•
•
2003: ritirato (4ª
tappa)
2004: 60º
2007: 4º
2009: 3°
Altri progetti
•
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Cadel Evans
Collegamenti esterni
• (EN) Sito ufficiale [1]
• (IT, EN, ES, FR, DE, NL, DA) Profilo su Sitodelciclismo.net [2]
Predecessore:
Vincitore della → Coppa del mondo di → MTB cross country
Successore:
→ Miguel
1998, 1999
→ Miguel
Martinez
Martinez
Predecessore:
Vincitore della classifica
generale
dell'UCI ProTour
Successore:
Alejandro
Valverde
2007
Alejandro
Valverde
Julien Absalon
136
Julien Absalon
Julien Absalon
Julien Absalon
Dati biografici
Nome
Julien Absalon
Nato
16 agosto 1980
Remiremont
Paese
Francia
Dati agonistici
Disciplina → Mountain bike
Specialità → Cross country
Palmarès
Olimpiadi
Oro
Oro
Atene 2004
MTB
Pechino 2008 MTB
Julien Absalon (Remiremont, 16 agosto 1980) è un → biker francese specialista del → cross country.
È campione olimpico in carica, avendo vinto l'oro ad Pechino 2008, → campione del mondo 2004, 2005, 2006 e
2007, vincitore delle → coppa del mondo → 2003, → 2006 e → 2007, sempre nella specialità → cross country.
Il suo primo contatto con la disciplina lo ebbe nel 1995, dimostrando subito il suo talento: dopo appena due mesi di
pratica arrivò quarto al campionato nazionale cadetti. Da allora la sua crescita è stata costante: campione del mondo
ed europeo nella categoria junior nel 1998, campione del mondo ed europeo nella categoria under23 per due anni
consecutivi (2001 e 2002). Nel 1999 è entrato nel team Scott International; nel 2001 è passato alla Bianchi. Nello
stesso anno ha colto la sua prima vittoria assoluta in → coppa del mondo, a Durango (USA). Nel 2003 ha vinto la
sua prima classifica finale di → coppa del mondo, seguita dalle edizioni del 2006 e 2007.
Il suo successo più importante rimane la vittoria alle Olimpiadi di Atene, dove rifilò un minuto allo spagnolo José
Antonio Hermida e al belga Bart Brentjens.
È campione del mondo da 4 anni, dominatore indiscusso della specialità.
È sposato dal 2004, abita a Saint-Amé (Francia), nella catena montuosa dei Vosgi.
Suo fratello Rémy, più giovane, corre anche in mountain bike ma nella specialità del → downhill marathon.
Julien Absalon
137
Nella XXIX Olimpiade di Pechino, vince ancora la medaglia d'oro davanti al connazionale Jean Cristophe Peraud.
Palmarès
• Olimpiadi - → Ciclismo - → Mountain bike → cross country
• medaglia d'oro Atene 2004
Grecia
• medaglia d'oro Pechino 2008
Cina
• → Campionato del mondo di → cross country (4 titoli)
• medaglia d'oro → mondiale 2004 (Les Gets,
Francia)
• medaglia d'oro → mondiale 2005 (Livigno,
Italia)
• medaglia d'oro → mondiale 2006 (Rotorua,
Nuova Zelanda)
• medaglia d'oro → mondiale 2007 (Fort William,
Scozia)
• → Coppa del mondo di → cross country (3 titoli)
•
•
•
•
classifica finale → 2003
classifica finale → 2006
classifica finale → 2007
terzo posto → 2005
→ Coppa del mondo - Vittorie
Data
#
Località
15 luglio 2001
5 Durango
4 agosto 2001
4 Leysin
Stato
Disciplina
Stati Uniti → XC
Svizzera
TT
29 giugno 2003 3 Mont-Sainte-Anne
Canada
→ XC
20 giugno 2004 4 Schladming
Austria
→ XC
24 aprile 2005
1 Spa
Francorchamps
Belgio
→ XC
8 maggio 2005
2 Madrid
Spagna
→ XC
14 maggio 2006 2 Madrid
Spagna
→ XC
21 maggio 2006 3 Spa
Francorchamps
Belgio
→ XC
27 maggio 2006 4 Fort William
Scozia
→ XC
27 maggio 2007 2 Offenburg
Germania → XC
9 giugno 2007
3 Champéry
Svizzera
→ XC
23 giugno 2007 4 Mont-Sainte-Anne
Canada
→ XC
1 luglio 2007
5 Saint-Félicien
Canada
→ XC
20 aprile 2008
1 Houffalize
Belgio
→ XC
27 aprile 2008
2 Offenburg
Germania → XC
4 maggio 2008
3 Madrid
Spagna
→ XC
Julien Absalon
138
Cronologia
Predecessore:
→ Miguel
Campione olimpico di → cross country Successore:
2004
sè stesso
I
2008
?
II
Martinez
sè stesso
Predecessore:
→ Campione del mondo di → cross
country
Successore:
Filip
Meirhaeghe
2004, 2005, 2006, 2007
Christoph
Sauser
Predecessore:
Vincitore della → coppa del mondo di → cross country
Successore:
Filip
Meirhaeghe
→ 2003
Christoph
Sauser
I
Christoph
Sauser
→ 2006, → 2007
detentore
II
Collegamenti esterni
• Sito ufficiale [1]
→ Campioni del Mondo di → mountain bike → cross country maschile
1990: Ned Overend | 1991: → John Tomac | 1992: Henrik Djernis | 1993: Henrik Djernis | 1994: Henrik Djernis |
1995: Bart Brentjens | 1996: → Thomas Frischknecht |
1997: Hubert Pallhuber | 1998: Christophe Dupouey | 1999: Michael Rasmussen | 2000: → Miguel Martinez |
2001: Roland Green | 2002: Roland Green | 2003: Filip Meirhaeghe | 2004: → Julien Absalon | 2005: → Julien
Absalon | 2006: → Julien Absalon | 2007: → Julien Absalon | 2008: Christoph Sauser
Marie-Hélène Prémont
139
Marie-Hélène Prémont
Marie-Hélène Prémont
Dati biografici
Nome
Marie-Hélène Prémont
Nata
24 ottobre 1977
Québec
Paese
Canada
Dati agonistici
Disciplina → Ciclismo
Specialità Mountain bike - Cross county
Palmarès
Olimpiadi
Argento
Atene 2004
MTB
Marie-Hélène Prémont (Québec, 24 ottobre 1977) è una → biker canadese, specialista del → cross country.
Ha iniziato la carriera sportiva nello snowboard, per poi passare al ciclismo fuoristrada in anni recenti. Il suo miglior
risultato, oltre alla vittoria di alcune tappe della → coppa del mondo, è la medaglia d'argento olimpica ad Atene
2004.
È stata nominata migliore ciclista del 2007 dalla federazione canadese.
Palmarès
• Olimpiadi - → Ciclismo - → Mountain bike
medaglia d'argento Atene 2004
• → Campionato del mondo di → cross country
medaglia di bronzo → mondiale 2006 (Rotorua, Nuova Zelanda)
• → Coppa del mondo di → cross country
secondo posto → 2004
secondo posto → 2006
terzo posto → 2005
Collegamenti esterni
• Fondazione Marie-Hélène Prémont [1]
Gunn-Rita Dahle
140
Gunn-Rita Dahle
Gunn-Rita Dahle
Dati biografici
Nome
Gunn-Rita Dahle Flesjå
Nata
10 febbraio 1973
Stavanger
Nazionalità
Norvegia
Dati agonistici
Disciplina
→ Mountain bike
Specialità
Cross country
Palmarès
Olimpiadi
Oro
Atene 2004
MTB
Gunn-Rita Dahle Flesjå (Stavanger, 10 febbraio 1973) è una → biker norvegese specialista del → cross country.
Ha vinto la medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Atene 2004 nella → mountain bike femminile.
Biografie
Ad inizio 2007, un misterioso virus l'ha fermata, costringendola ad un periodo di riposto forzato, che ne ha
compromesso la partecipazione alla → coppa del mondo e ai → mondiali.
Dal 2007 una competizione porta il suo nome: è la Gunn Rita Marathon - GF del Montello e si svolge a
Montebelluna, in provincia di Treviso. La prova, organizzata dal team trevigiano Pedali di Marca [1], sarà valida
quale Campionato Italiano Marathon nel 2009, Campionato Europeo Marathon nel 2010 e Campionato Mondiale
Marathon 2011.
Palmares
• Olimpiadi - → Ciclismo - → Mountain bike → cross country
• medaglia d'oro Atene 2004
Grecia
• → Campionato del mondo di → cross country (4 titoli)
• medaglia d'oro → mondiale 2002 (Kaprun,
Austria)
• medaglia d'oro → mondiale 2004 (Les Gets,
Francia)
• medaglia d'oro → mondiale 2005 (Livigno,
Italia)
• medaglia d'oro → mondiale 2006 (Rotorua,
Nuova Zelanda)
• medaglia d'argento → mondiale 1998 (Mont-Sainte-Anne,
Canada)
• → Campionato del mondo di → marathon (4 titoli)
• medaglia d'oro → mondiale 2004 (Bad Goisern,
Austria)
• medaglia d'oro → mondiale 2005 (Lillehammer,
Norvegia)
• medaglia d'oro → mondiale 2006 (Oisans,
Francia)
• medaglia d'oro → mondiale 2008 (Villabassa,
Italia)
• → Coppa del mondo di → cross country (4 titoli)
Gunn-Rita Dahle
•
•
•
•
•
•
141
classifica finale → 2003
classifica finale → 2004
classifica finale → 2005
classifica finale → 2006
secondo posto → 1996
secondo posto → 1999
→ Coppa del mondo - Vittorie (dal 2008)
Data
# Località
4 maggio 2008 3 Madrid
Stato
Disciplina
Spagna → XC
Collegamenti esterni
• (NO, EN) Sito ufficiale [2]
Predecessore: Campionessa olimpica di → cross country Successore:
→ Paola
2004
Pezzo
Predecessore: → Campionessa del mondo di → cross country
Sabine
Spitz
Successore:
Alison
Dunlap
2002
Sabine Spitz
I
Sabine Spitz
2004
se stessa
II
se stessa
2005
se stessa
III
se stessa
2006
Irina
Kalentieva
IV
Predecessore:
→ Campionessa del mondo di → marathon Successore:
Maja
Wloszcowska
2004
se stessa
I
se stessa
2005
se stessa
II
se stessa
2006
Petra
Henzi
III
Predecessore: Vincitrice della → coppa del mondo di → cross country
Successore:
Alison
Dunlap
2003
se stessa
I
se stessa
2004
se stessa
II
se stessa
2005
se stessa
III
se stessa
2006
Irina
Kalentieva
IV
Margarita Fullana
142
Margarita Fullana
Margarita Fullana Riera detta Marga (9 maggio 1972) è una → biker spagnola, specialista della → cross country.
È stata → campionessa del mondo di → cross country nel 1999 e nel 2000.
Collegamenti esterni
• Sito ufficiale [1]
Predecessore:
→ Campionessa del mondo di → cross country
Successore:
Laurence
Leboucher
1999
se stessa
I
se stessa
2000
Alison
Dunlap
II
Irina Kalentieva
2008
da disputare
III
Anne-Caroline Chausson
Anne-Caroline Chausson
Dati biografici
Nome
Anne-Caroline Chausson
Nata
8 ottobre 1977
Digione (Francia)
Paese
Francia
Dati agonistici
Disciplina → Ciclismo
Specialità → Downhill, → Dual, → Four-cross, BMX
Palmarès
Olimpiadi
Oro
Pechino 2008
BMX
Campionato del mondo di BMX
Argento
Taiyuan 2008
BMX
→ Campionato del mondo di mountain bike
Anne-Caroline Chausson
143
Oro
Cairns 1996
→ Downhill
Oro
Château-d'Œx 1997
→ Downhill
Oro
Mont-Sainte-Anne
1998
→ Downhill
Oro
Åre 1999
→ Downhill
Oro
Sierra Nevada 2000
→ Downhill
Oro
Sierra Nevada 2000
→ Dual
Oro
Vail 2001
→ Downhill
Oro
Vail 2001
→ Dual
Oro
Kaprun 2002
→ Four-cross
Oro
Kaprun 2002
→ Downhill
Oro
Lugano 2003
→ Downhill
Oro
Lugano 2003
→ Four-cross
Oro
Livigno 2005
→ Downhill
Anne-Caroline Chausson (Digione, 8 ottobre 1977) è una BMXer e → biker francese.
Ha dominato la Coppa del mondo e i → campionati del mondo sin dalla categoria junior, partecipando nelle ultime
stagioni soltanto agli appuntamenti europei della Coppa ed ai → mondiali. Pianifica il ritiro dalle competizioni di
alto livello, a causa dello stress e delle mancanza di motivazioni, dopo i → mondiali di Les Gets, che per lei si
corrono in casa. Ma nell'occasione si infortuna alla spalla nelle prove, ed è costretta ad abdicare a favore di Vanessa
Quin, decidendo di rinviare il ritiro alla stagione successiva. Anne-Caro, come viene soprannominata, appende così
la bici al chiodo dopo essere tornata sul podio più alto al → mondiale di Livigno.
Dall'anno successivo, grazie al supporto di Commençal, diventa ambasciatrice della → mountain bike nel mondo,
partecipando ad alcune gare promozionali e ad alcuni appuntamenti dell'Avalanche Trophy.
Proviene dalla BMX, dove è stata campionessa di Francia, d'Europa e del mondo in giovane età, e alla cui pratica è
tornata di recente, tornando ad impegnarsi ad alto livello, puntando alle Olimpiadi di Pechino 2008. Ha sin dal suo
rientro ottenuto risultati di livello assoluto, conquistando podi nelle gare più importanti, e laureandosi campionessa
francese ed europea 2007 di BMX e conquistando un posto in nazionale per i Giochi Olimpici. Al campionato del
mondo di BMX 2008, a Taiyuan, in Cina, ha vinto la medaglia d'argento, giungendo seconda tra le donne élite.
Ai Giochi olimpici di Pechino 2008 ha vinto la medaglia d'oro nella gara di debutto della BMX nel calendario
olimpico, venerdì 22 agosto.
Palmarès
• → Campionato del mondo di → downhill (12 titoli)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
medaglia d'oro → mondiale juniores 1993 (Métabief,
Francia)
medaglia d'oro → mondiale juniores 1994 (Vail,
Stati Uniti)
medaglia d'oro → mondiale juniores 1995 (Kirchzarten,
Germania)
medaglia d'oro → mondiale 1996 (Cairns,
Australia)
medaglia d'oro → mondiale 1997 (Château-d'Œx, Svizzera)
medaglia d'oro → mondiale 1998 (Mont-Sainte-Anne,
Canada)
medaglia d'oro → mondiale 1999 (Åre,
Svezia)
medaglia d'oro → mondiale 2000 (Sierra Nevada,
Spagna)
medaglia d'oro → mondiale 2001 (Vail,
Stati Uniti)
medaglia d'oro → mondiale 2002 (Kaprun,
Austria)
Anne-Caroline Chausson
144
• medaglia d'oro → mondiale 2003 (Lugano, Svizzera)
• medaglia d'oro → mondiale 2005 (Livigno,
Italia)
• → Campionato del mondo di → dual slalom (2 titoli)
• medaglia d'oro → mondiale 2000 (Sierra Nevada,
Spagna)
• medaglia d'oro → mondiale 2001 (Vail,
Stati Uniti)
• → Campionato del mondo di → four-cross (2 titoli)
• medaglia d'oro → mondiale 2002 (Kaprun,
• medaglia d'oro → mondiale 2003 (Lugano,
• Campionato del mondo di BMX (3 titoli)
Austria)
Svizzera)
• medaglia d'oro mondiale categorie giovanili 1987
• medaglia d'oro mondiale categorie giovanili 1992
• medaglia d'oro mondiale categorie giovanili 1993
• medaglia d'argento mondiale 2008
• → Coppa del mondo di → downhill (4 titoli)
• classifica finale → 1998
• classifica finale → 1999
• classifica finale → 2000
• classifica finale → 2001
• secondo posto → 1997
• → Coppa del mondo di → dual slalom (1 titolo)
• classifica finale → 2000
• quinto posto → 2001
• → Coppa del mondo di → four-cross (1 titolo)
• classifica finale → 2002
→ Coppa del mondo e → Mondiali - Vittorie
Data
#
Località
Stato
Disciplina
1994
1
Cap-d'Ail
Francia
→ DH
1996
1
Panticosa
Spagna
→ DH
1996
2
Nevegal
Italia
→ DH
1996
4
Les Gets
Francia
→ DH
Australia
→ DH
1996
→ WC Cairns
1997
2
Nevegal
Italia
→ DH
1997
3
Sierra Nevada
Spagna
→ DH
→ WC Château-d'Œx
Svizzera
→ DH
1997
1998
1
Stellenbosch
Sudafrica
→ DH
1998
3
Les Gets
Francia
→ DH
1998
4
Big Bear
Stati Uniti → DH
1998
5
Snowqualmie Pass
Stati Uniti → DH
1998
6
Sierra Nevada
Spagna
→ DH
1998
7
Kaprun
Austria
→ DH
Canada
→ DH
1998
→ WC Mont-Sainte-Anne
Anne-Caroline Chausson
145
1998
8
Arai
Giappone
→ DS
1998
8
Arai
Giappone
→ DH
1999
1
Les Gets
Francia
→ DH
1999
2
Maribor
Slovenia
→ DH
1999
3
Nevegal
Italia
→ DH
1999
5
Squaw Valley
Stati Uniti → DH
1999
6
Mont-Sainte-Anne
Canada
→ DH
1999
7
Bromont
Canada
→ DH
Svezia
→ DH
1999
→ WC Åre
1999
8
Kaprun
Austria
→ DH
21 maggio 2000
1
Les Gets
Francia
→ DH
27 maggio 2000
2
Cortina d'Ampezzo
Italia
→ DL
28 maggio 2000
2
Cortina d'Ampezzo
Italia
→ DH
2 giugno 2000
3
Maribor
Slovenia
→ DL
9 giugno 2000
→ WC Sierra Nevada
Spagna
→ DL
10 giugno 2000
→ WC Sierra Nevada
Spagna
→ DH
→ DL
30 giugno 2000
4
Mont-Sainte-Anne
Canada
15 luglio 2000
5
Vail
Stati Uniti → DL
16 luglio 2000
5
Vail
Stati Uniti → DH
22 luglio 2000
6
Arai
Giappone
→ DL
23 luglio 2000
6
Arai
Giappone
→ DH
12 agosto 2000
7
Kaprun
Austria
→ DL
13 agosto 2000
7
Kaprun
Austria
→ DH
26 agosto 2000
8
Leysin
Svizzera
→ DL
27 agosto 2000
8
Leysin
Svizzera
→ DH
9 giugno 2001
1
Maribor
Slovenia
→ DL
10 giugno 2001
1
Maribor
Slovenia
→ DH
17 giugno 2001
2
Vars
Francia
→ DH
8 luglio 2001
3
Grouse Mountain
Canada
→ DH
15 luglio 2001
4
Durango
Stati Uniti → DH
29 luglio 2001
5
Arai
Giappone
→ DH
12 agosto 2001
7
Kaprun
Austria
→ DH
14 settembre
2001
→ WC Vail
Stati Uniti → DL
15 settembre
2001
→ WC Vail
Stati Uniti → DH
1 giugno 2002
1
Fort William
Scozia
→ 4X
8 giugno 2002
2
Maribor
Slovenia
→ 4X
9 giugno 2002
2
Maribor
Slovenia
→ DH
29 giugno 2002
3
Mont-Sainte-Anne
Canada
→ 4X
Anne-Caroline Chausson
146
30 giugno 2002
3
Mont-Sainte-Anne
Canada
→ DH
14 luglio 2002
4
Telluride
Stati Uniti → DH
30 agosto 2002
→ WC Kaprun
Austria
→ 4X
31 agosto 2002
→ WC Kaprun
Austria
→ DH
7 settembre 2002
5
Les Gets
Francia
→ 4X
8 settembre 2002
5
Les Gets
Francia
→ DH
8 giugno 2003
2
L'Alpe d'Huez
Francia
→ DH
5 settembre 2003
→ WC Lugano
Svizzera
→ 4X
6 settembre 2003
→ WC Lugano
Svizzera
→ DH
5 giugno 2004
1
Fort William
Scozia
→ 4X
6 giugno 2004
1
Fort William
Scozia
→ DH
5 giugno 2005
2
Willingen
Germania → DH
12 giugno 2005
3
Schladming
Austria
→ DH
21 agosto 2005
7
Pila Vallée d'Aoste
Italia
→ DH
Italia
→ DH
3 settembre 2005
→ WC Livigno
Cronologia
Predecessore:
→ Campionessa del mondo di →
downhill
Successore:
Leigh
Donovan
1996
se stessa
I
se stessa
1997
se stessa
II
se stessa
1998
se stessa
III
se stessa
1999
se stessa
IV
se stessa
2000
se stessa
V
se stessa
2001
se stessa
VI
se stessa
2002
se stessa
VII
se stessa
2003
Vanessa
Quin
VIII
Vanessa
Quin
2005
Sabrina
Jonnier
IX
Anne-Caroline Chausson
147
Predecessore: → Campionessa del mondo di → dual slalom
Successore:
non
disputato
2000
se stessa
I
se stessa
2001
non
disputato
II
Predecessore: → Campionessa del mondo di → four-cross
Successore:
non
disputato
2002
se stessa
I
se stessa
2003
Jana
Horakova
II
Predecessore: Vincitrice della → coppa del mondo di → downhill
Missy Giove
→ 1998
se stessa
I
se stessa
→ 1999
se stessa
II
se stessa
→ 2000
se stessa
III
se stessa
→ 2001
se stessa
IV
se stessa
→ 2002
Sabrina
Jonnier
V
Predecessore:
Vincitrice della → coppa del mondo di → dual
slalom
Successore:
Katrina
Miller
→ 2000
Leigh
Donovan
Predecessore:
Vincitrice della → coppa del mondo di →
four-cross
Successore:
non
disputato
→ 2002
Katrina
Miller
Collegamenti esterni
• Sito ufficiale [1]
Successore:
Fredrik Kessiakoff
148
Fredrik Kessiakoff
Fredrik Kessiakoff
Dati biografici
Nome
Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff
Nato
17 maggio 1980
Nacka
Paese
Svezia
Altezza
175 cm
Peso
62 kg
Dati agonistici
Disciplina
→ Ciclismo
Specialità
→ Mountain bike, strada
Squadra
Fuji
Carriera
Squadre di club
2000-2002
Crescent
2004
Siemens-Cannondale
2007
Cannondale-Vredestein
2008
Full Dynamix-IT
2009-
Fuji
Palmarès
Mondiali
Bronzo
Rotorua 2006
Cross country
Turchia 2007
Cross country
Europei
Bronzo
Statistiche aggiornate al maggio 2009
Fredrik Kessiakoff (Nacka, 17 maggio 1980) è un → ciclista svedese che corre per la Fuji-Servetto.
Fredrik Kessiakoff
Carriera
A 14 anni Fredrik nel 1994 ha acquistato la sua prima mountain bike, iniziò a correre l'anno successivo e nel 1996
arrivò 4° nel campionato svedese.
Durante la stagione 2006, ha vinto: campionato svedese, campionati nordici di Helsinki, la Bundesliga, in Germania.
Lo stesso anno conquistò la prima medaglia nel Campionato del Mondo, quando a Rotoura (Nuova Zelanda), come
terzo classificato. Nel settembre 2007 Fredrik Kessiakoff ha vinto la prima gara di Coppa del Mondo, vincendo
anche la Finale a Maribor, in Slovenia. Ha gareggiato nel 2006 e nel 2007 per la Cannon Dale-Vredestein, squadra
olandese di mountain bike.
Fredrik Kessiakoff ha partecipato alle gare di mountain bike ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. Dopo un nuon
inizio lo svedese cadde e perse la possibilità di conquistare una medaglia, arrivano 12°.
Kessiakoff si è trasferito dopo la stagione 2008 nella squadra spagnola Fuji-Servetto per le gare di ciclismo su strada.
In precedenza, sul finire del 2006, ha cercato di diventare ciclista professionista su strada con la Barloworld,
continuando però l'anno successivo a gareggiare in mountain-bike.
Nel febbraio 2009 Kessiakoff ha partecipato al Tour de Langkawi in Malesia arrivando 4° a 54 secondi dal vincitore
José Serpa. Nel maggio 2009 ha partecipato in Svizzera al Tour de Romandie arrivando 9° nella classifica generale.
Dal 9 maggio prende quindi parte al Giro d'Italia 2009.
Dal 2007 risiede in Ticino, Svizzera.
Palmarès
Mountain bike
• 2002
Campionati Svedesi U23
Coppa Svedese
• 2004
Campionati Svedesi
• 2005
World Cup Marathon - Falun,
Sunshine Cup
• 2006
Campionati Svedesi
Nordic Championships - Helsingfors,
Overall Bundesliga,
Int Italia, Nalles,
• 2007
Coppa del Mondo - Maribor,
Campionati Svedesi
• 2008
Sunshine Race
Campionati Svedesi
149
Fredrik Kessiakoff
150
Piazzamenti ai mondiali
Mountain bike
•
•
•
•
2005: cross country, 4°
2006: cross country, 3°
→ 2007: cross country, 4°
→ 2008: cross country, 5°
Collegamenti esterni
• (SV) Sito ufficiale [1]
Paola Pezzo
Paola Pezzo
Dati biografici
Nome
Paola Pezzo
Nata
8 gennaio 1969
Bosco Chiesanuova
Nazionalità
Italia
Altezza
178 cm
Peso
62 kg
Dati agonistici
Disciplina
→ Mountain bike
Specialità
Cross country
Palmarès
Olimpiadi
Oro
Atlanta 1996
→
MTB
Oro
Sydney 2000
→
MTB
→ Mondiali
Oro
Métabief 1993
→ XC
Paola Pezzo
151
Oro
Château-d'Œx 1997
→ XC
Bronzo
Åre 1999
→ XC
Bronzo
Sierra Nevada 2000
→ XC
Paola Pezzo (Bosco Chiesanuova, 8 gennaio 1969) è una → biker italiana.
È una specialista di → mountain bike, specialità → cross country, disciplina nella quale è due volte olimpionica
(1996 e 2000). L'atleta, che attualmente risiede a Garda in provincia di Verona, è alta 178 centimetri e pesa 62
chilogrammi.
Carriera
Inizialmente praticò sci di fondo con buoni risultati, ma nel 1988 preferì avvicinarsi al → ciclismo, in sella ad una →
mountain bike. Nel 1992 vinse il suo primo titolo italiano e arrivò seconda ai campionati europei, mentre nel 1993
vinse i → mondiali, a Métabief . Nel 1994 la conquista della medaglia d'oro ai campionati europei la consacrò come
una delle migliori "biker" della storia.
Gli europei furono nuovamente conquistati nel 1996 e nel 1999. Alle Olimpiadi di Atlanta, sempre nel 1996
conquistò il primo posto, confermato poi ai Giochi olimpici di Sydney di quattro anni dopo. Il 1997 può essere però
considerato il suo anno d'oro: dopo la vittoria olimpica, ha vinto praticamente tutte le gare a cui ha partecipato,
dimostrando una superiorità impressionante che non si vedeva dai tempi di Juli Furtado. Nel 1997 vinse la → coppa
del mondo, ottenendo la prima piazza in otto delle dieci tappe in programma, e il → mondiale. Dopo il terzo posto in
→ coppa nel 1998, il bronzo ai → mondiali del 1999 e del 2000 si ritirò temporaneamente dall'agonismo.
Nel 2004 tornò però alle gare vincendo una Gran fondo e partecipando ad alcune tappe della → coppa del mondo di
→ marathon. Partecipò così alle Olimpiadi di Atene, in cui si è ritirata a causa di un problema fisico. La sua ultima
vittoria è datata 21 marzo 2005, giorno in cui tagliò per prima il traguardo alla 58 chilometri di Andria.
È l'unica → biker, insieme a → Gunn-Rita Dahle, ad aver vinto sia ai giochi olimpici, sia ai → mondiali, sia la
classifica finale della → coppa del mondo.
Fa parte della Mountain bike hall of fame dal 1999.
Nell'agosto del 2008 si da al ciclismo su strada e, subito, il 10 agosto 2008 ottiene la sua prima vittoria su strada: la
Gran Fondo Charly Gaul.
Palmares
• Olimpiadi - → Ciclismo - → Mountain bike → cross country
• medaglia d'oro Atlanta 1996
Stati Uniti
• medaglia d'oro Sydney 2000
Australia
• → Campionato del mondo di → cross country (2 titoli)
• medaglia d'oro → mondiale 1993 (Métabief,
Francia)
• medaglia d'oro → mondiale 1997 (Château-d'Œx, Svizzera)
• medaglia di bronzo → mondiale 1999 (Åre,
Svezia)
• medaglia di bronzo → mondiale 2000 (Sierra Nevada,
Spagna)
• → Coppa del mondo di → cross country (1 titolo)
• classifica finale → 1997
• terzo posto → 1995
• terzo posto → 1998
Paola Pezzo
152
Onorificenze
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana — 3 ottobre 2000. Di
iniziativa del Presidente della Repubblica.[1]
Voci correlate
• Atlete italiane plurimedagliate ai Giochi olimpici ed ai Mondiali
Collegamenti esterni
• Sito ufficiale [2]
• (EN, FR) Profilo di Paola Pezzo [3] sul sito del Comitato Olimpico Internazionale
• (EN) La sua pagina nella mountain bike hall of fame [4]
Predecessore: Campionessa olimpica di → cross country
Successore:
non
disputato
1996
sé stessa
I
sé stessa
2000
→ Gunn-Rita
II
Dahle
Predecessore:
→ Campionessa del mondo di → cross country
Successore:
Silvia Fürst
1993
→ Alison Sydor
I
→ Alison
1997
Laurenche
Leboucher
II
Sydor
Predecessore:
Vincitrice della → coppa del mondo di → cross country
Successore:
→ Alison
1997
→ Alison
Sydor
Sydor
Note
[1] Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig.ra Paola Pezzo (http:/ / www. quirinale. it/ onorificenze/ DettaglioDecorato.
asp?idprogressivo=74740& iddecorato=74249)
Fonti e autori delle voci
Fonti e autori delle voci
Ciclismo Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27256819 Autori:: .anaconda, A7N8X, ALBERTOSIGONA, Alessandromano, Alfio, Alfred Grudszus, Alfreddo, AmonSûl, Ary29,
Basilero, Biopresto, Brownout, Calabash, CarloB, Cncs wikipedia, Cotton, DanGarb, Dario 1988, Duffo, ExaVolt, Fabrizio Tarizzo, Firenze1926, Fra74, Francutio, Frieda, Gac, Gacio,
Gaetanolamparelli1957, Ggg, Giangi17, GiorgioPro, GiovanniBarbera, Giovannigobbin, Gliu, Gosmardi, Guidomac, Gvnn, Hashar, Homer, IlGino, Joe123, Lanerossi, Leoman3000, Lucretius,
Luk@, Lumijaguaari, Luzz, Marcok, Martin Mystère, Mau db, Mblu6, Mpiz, Nettuno16, NicFer, Nick1915, Osk, Paginazero, Patty, Phantomas, Piero, Pil56, Redqueen, Rojelio, Roteldav,
Sannita, Sbazzone, Senza nome.txt, Shaka, Simo82, Snowdog, Stefano Vitali, Suisui, Superchilum, Tia solzago, Twice25, Unriccio, Vari, Wappi76, Yuma, 82 Modifiche anonime
Bicicletta Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27685546 Autori:: A7N8X, Actam, Alberto da Calvairate, Alec, Alfio, Alfred Grudszus, AmonSûl, Archenzo, Arepo, Ary29,
AttoRenato, Biopresto, Blackcat, Capitan nuvola, Carlo.Ierna, Carmi89, Ciclo68, Ciosl, Ciuffo, Criscolaninno, Dareius, Delfo, Edm, Eio, Eva4, ExaVolt, F l a n k e r, Fabrox, Fraxinus, Gac,
Gacio, Giacomo Luce, Gico, Grigio60, Guam, Hashar, Hce, Hellis, Homer, Il bomber, IlPasseggero, Jollyroger, Junior, KrovatarGERO, Lanerossi, Livebicycle, Llodi, Lo Scaligero, LopedeVega,
Luciodem, Lungoleno, Lurrenz, M7, Marcok, Mario Fratesi, Massimiliano Lincetto, Mauf, Metralla, Nencio, Oldvitt, OmoneNeroGigante, Osk, Pantalaimon, PersOnLine, Phantomas,
Picoterawatt, Pil56, Pracchia-78, Progettualita, ReDe, Roccoz, Rockbald, Sante76, Sbazzone, Simscar, Snowdog, Soltanto uno, Twice25, Umberto NURS, Vermillo, Versipellis, Zensov, Zorzo
Mirco, ^musaz, 103 Modifiche anonime
Storia della bicicletta Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=26656293 Autori:: .mau., Abassign, Alfio, Amarvudol, Archenzo, AttoRenato, Biopresto, Blakwolf, Cadria, Capitan
nuvola, Cavolo2, Cecco13, Daniele Forsi, DonPaolo, Gico, Giovannigobbin, Hellis, Kiado, Leonard Vertighel, Luciodem, Madaki, MapiVanPelt, Marcok, NicFer, Pantalaimon, Pegua, Pil56,
Pracchia-78, Progettualita, Quoniam, Roberto Mura, Rojelio, SuperSecret, Tempiese, Torsolo, Twice25, Umberto NURS, Unriccio, 54 Modifiche anonime
Mountain bike Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27618450 Autori:: .anaconda, A7N8X, Abominio666, Alessandromano, Alfio, Amibike, Barcaro, Baruneju, Bimba83e,
Biopresto, Bultro, Crab, Crc error, Dareius, Domyinik, Eliflap, F l a n k e r, Filnik, Fradeve11, Frankthequeen, Frazzone, Freelabs, Freeride65, Ftronz, Gac, Gacio, Gce, Gianfranco,
Giovannigobbin, Guam, Gvnn, Homer, Huascar, Ivanb, Jalo, Junior, Kemas, Kirill, Lanerossi, Loupeter, Luciodem, Luzz, MF, Madaki, Mantis74, Marcok, Marius, Matciag, Maxy04,
Moongateclimber, Osk, Otello Gazzola, Perry131729, Pil56, Riccardo Negro, Rl89, Rojelio, Rollopack, Ronky89, Sbisolo, Senpai, Snowdog, Stefano-c, StefanoTF59, Tizianol, TopFuel, Turgon,
Turkishweb, Ubald™, Umberto NURS, V@mpiro, Viscontino, Vituzzu, Xskier, 139 Modifiche anonime
Rampichino Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=9521975 Autori:: Alessandromano, Biopresto
Telaio (bicicletta) Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27313007 Autori:: A7N8X, Biopresto, DanGarb, Dareius, Guam, Kal-El, Lanerossi, MM, Retaggio, Rollopack, Sbisolo, 9
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Freni a V Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27364193 Autori:: A7N8X, Alessandromano, Biopresto, Fabio.gastone, Ftronz, Lanerossi, Sbisolo, 1 Modifiche anonime
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