MONITORAGGIO PRELIMINARE DELL`EFFETTO RISERVA DELL

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MONITORAGGIO PRELIMINARE DELL`EFFETTO RISERVA DELL
Biol. Mar. Mediterr. (2011), 18 (1): 52-53
P. Consoli, F. Galfo, V. Incontro1, G. Mazza1, A. Nicastro,
R. Rizza1, F. Andaloro2
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Sts di Palermo - Lab. di Milazzo,
Via dei mille, 44 - 98057 Milazzo (ME), Italia.
[email protected]
1
Consorzio Plemmirio, P.zza Euripide, 21 - 96100 - Siracusa, Italia.
2
ISPRA, Sts di Palermo, c/o residence Marbela, Via Salvatore Puglisi, 9 - 98143 Palermo, Italia.
MONITORAGGIO PRELIMINARE DELL’EFFETTO RISERVA
DELL’AMP “PLEMMIRIO” SULLE COMUNITÀ ITTICHE COSTIERE
PRELIMINARY EVALUATION OF THE EFFECTS OF PLEMMIRIO’S
MPA ON COASTAL FISH ASSEMBLAGES
Abstract - This work reports on a 2-year monitoring program aimed at assessing the effects of
protection measures at the Plemmirio MPA on fish community. The study was carried out by means
of visual census techniques. Species richness and fish abundance were studied in areas under different
degrees of protection. Fish inside the area of major protection (A) showed a reserve effect in terms of
larger sizes, higher abundance and richer fish assemblages, when compared to less protected areas (B)
and a control area outside the MPA.
Key-words: fish assemblages, visual census, MPA.
Introduzione - Il presente studio, sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca
“Monitoraggio dell’effetto riserva sulle popolazioni ittiche in relazione alle attività
di pesca in AMP” coordinato dal Consorzio del Plemmirio e dall’ISPRA, è stato
condotto allo scopo di valutare, in via preliminare, gli effetti delle misure di tutela
nell’AMP Plemmirio (Siracusa) sulle comunità ittiche costiere, così come effettuato
in altre AMP nazionali (Greco et al., 2004). A tale scopo sono state confrontate
tre aree, di cui due interne all’AMP a diverso regime di protezione, ed una esterna,
prendendo in considerazione l’intera comunità ittica, le variabili di comunità e la
taglia delle specie più importanti dal punto di vista commerciale.
Materiali e metodi - Nella zona oggetto di studio sono state scelte 3 aree
con caratteristiche geomorfologiche simili: un’area ricade all’interno della zona A
dell’AMP, una all’interno della zona B mentre la terza (indicata con lettera E) ricade
fuori all’AMP. All’interno di ciascuna area individuata sono stati scelti quattro siti,
ad una distanza di circa 100-200 metri l’uno dall’altro. All’interno di ciascun sito sono
state effettuate tre repliche mediante censimento visivo in immersione utilizzando la
tecnica del transetto lineare come proposto da Harmelin-Vivien et al. (1985; conteggio
delle specie in transetti di 25 m × 5 m). In totale, nelle tre zone studiate, sono stati
effettuati 72 transetti egualmente distribuiti durante due periodi di campionamento
effettuati nell’estate del 2009 e 2010. Gli individui censiti di ciascuna specie sono
stati suddivisi in tre classi di taglia, small, medium e large. I dati sono stati elaborati
tramite analisi della varianza con permutazioni (Permanova) in modo da valutare
l’effetto dei fattori considerati (tempo, area, sito) sull’intero popolamento ittico e sui
vari indici di comunità: abbondanza (N), diversità di Shannon (H’), indice di Pielou
(J) e ricchezza specifica (S). Infine, l’effetto riserva è stato valutato confrontando
anche le abbondanze medie di individui large di 7 specie target commercialmente
importanti nelle tre aree considerate.
Risultati - In totale nel corso delle 2 campagne sono state censite 46 specie ittiche,
36 nell’area A, 30 nella B e 27 nell’area esterna all’AMP (E). Il test Permanova ha
messo in evidenza differenze statisticamente significative, tra le comunità ittiche
Monitoraggio preliminare dell’effetto riserva dell’AMP “Plemmirio” sulle comunità ittiche costiere
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censite, per ciascuno dei tre fattori considerati (data, area, sito (area)) e per le
rispettive interazioni. Per quanto riguarda i vari indici di comunità calcolati (H’, J,
S e N), i valori sono risultati sempre maggiori nell’area A, sia nel 2009 sia nel 2010 e
inferiori nelle altre due aree; ciò nonostante, l’analisi statistica univariata non sempre
ha confermato differenze significative tra le 3 aree. Il test Anova ha evidenziato per
le 7 specie target considerate una differenza significativa tra le abbondanze medie
degli individui large censite nelle tre aree. In particolare tali abbondanze risultano
significativamente maggiori nella zona A, rispetto alla B e alla E mentre non
risultano significative tra queste ultime due.
Conclusioni - I risultati delle indagini eseguite hanno messo in evidenza differenze
significative tra i popolamenti ittici censiti all’interno delle tre aree a diverso regime
di protezione; in particolare nella zona a protezione totale (A) i vari parametri di
comunità studiati (N, H’, J e S) sono risultati più elevati di quelli rilevati nelle
altre due zone (B e E) in cui viene esercitata la pesca locale. Sebbene tali risultati
necessitino di un disegno di campionamento più robusto per poter trarre conclusioni
a riguardo, essi suggeriscono che l’istituzione dell’AMP Plemmirio stia avendo
un effetto di recupero sui popolamenti ittici costieri. Ciò appare ulteriormente
supportato dalle abbondanze medie degli individui appartenenti alle taglie maggiori,
sempre significativamente più alte nell’area A, e dalla presenza esclusiva di specie
target sempre in tale zona. Ciò è in accordo con quanto già largamente dimostrato in
altre AMP mediterranee da diversi autori (García-Charton et al., 2008; Planes et al.,
2008) secondo i quali le abbondanze e le biomasse, sia di specie target sia dell’intera
comunità ittica, nonché i vari indici di diversità sono sempre più alti all’interno delle
zone A delle aree marine protette.
Bibliografia
GARCÍA-CHARTON J.A., PÉREZ-RUZAFA A., MARCOS C., CLAUDET J., BADALAMENTI
F., BENEDETTI-CECCHI L., FALCÓN J.M., MILAZZO M., SCHEMBRI P.J., STOBART
B., VANDEPERRE F., BRITO A., CHEMELLO R., DIMECH M., DOMENICI P., GUALA
I., LE DIRÉACH L., MAGGI E., PLANES S. (2008) - Effectiveness of European AtlantoMediterranean MPAs: Do they accomplish the expected effects on populations, communities
and ecosystems? J. Nat. Conserv., 4: 193-221.
GRECO S., NOTARBARTOLO DI SCIARA G., TUNESI L. (2004) - “Sistema Afrodite: an
integrated program for the inventorying and monitoring of the core zones of the Italian marine
protected areas”. Aquat. Conserv: Mar. Freshw. Ecosyst., 14: 119-122.
HARMELIN-VIVIEN M.L., HARMELIN J.G., CHAUVET C., DUVAL C., GALZIN R.,
LEJEUNE P., BARNABÉ G., BLANC F., CHEVALIER R., DUCLERC J., LASSERRE G.
(1985) - Evaluation des peuplements et populations de poissons. Méthodes et problèmes. Rev.
Ecol. (Terre Vie), 40: 467-539.
PLANES S., GARCÍA-CHARTON J.A., MARCOS C., PÉREZ-RUZAFA A. (2008) - Ecological
Effects of Atlanto-Mediterranean Marine Protected Areas in the European Union. EMPAFISH
Project, Booklet no. 1. Murcia: Editum.