Verifica finale di un modulo pluridisciplinare di Economia politica ed

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Verifica finale di un modulo pluridisciplinare di Economia politica ed
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docente
di Economia aziendale
GENNAIO/FEBBRAIO
2004
Verifica finale di un modulo
pluridisciplinare
di Economia politica
ed Economia aziendale
per il biennio
F
acendo seguito all’articolo Programmazione didattica pluridisciplinare dell’Economia aziendale con Diritto ed Economia politica nel biennio Igea pubblicato
su “Strumenti” n. 30, si presenta ora la prova di verifica finale del primo modulo del
percorso ipotizzato.
La prova è completa di scheda di soluzione e di ipotesi di valutazione nonché di un
modello di certificazione di modulo.
Per quanto riguarda la certificazione dei vari moduli occorre fare alcune precisazioni.
La certificazione delle conoscenze, capacità e competenze acquisite è ormai parte integrante di ogni percorso formativo così come indicato in molteplici documenti:
nei documenti europei sulla formazione (Cresson “competenze chiave”) e sulla
gestione delle risorse umane;
nel progetto Sirio e nel Progetto 2001;
negli accordi sul lavoro del 1996 e del 1998;
nelle ricerche ISFOL;
nel documento sui saperi di base;
nella legge 425/1997 sul nuovo esame di Stato;
nel regolamento dell’autonomia;
nel regolamento sull’elevamento dell’obbligo scolastico.
La certificazione si è trasformata da strumento “formale” non trasparente, relativo a titoli di studio, qualifiche, livelli di inquadramento, in strumento “personale”, trasparente e
confrontabile, idoneo a descrivere conoscenze, competenze ed esperienze maturate.
In particolare l’art. 68 della legge 144 del 17 maggio 1999 recita: “Le competenze certificate in esito a qualsiasi segmento della formazione scolastica, professionale e dell’apprendistato costituiscono credito per il passaggio da un sistema all’altro”.
Ricordiamo che per credito formativo si intende un valore assegnabile a un segmento
di formazione (un modulo didattico, un’unità capitalizzabile, un’annualità accademica...) o a una esperienza individuale (lavorativa, di volontariato…) riconoscibile nell’ambito di un percorso di formazione come competenza individualmente già acquisita.
Per chiarire il significato dei termini “valore assegnabile” e “segmento di formazione”
occorre fare riferimento a quanto affermano alcuni documenti ufficiali.
“La frequenza positiva di qualsiasi segmento del ciclo secondario, annuale o modulare, comporta l’acquisizione di un credito formativo che può essere fatto valere ai fini
della ripresa degli studi eventualmente interrotti, del passaggio da un’area o da un indirizzo all’altro di studi, del passaggio alla formazione professionale (e viceversa)”
(Riordino dei cicli, art. 10, 1997).
ELEMOND SCUOLA & AZIENDA
di Margherita Amici
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“Ogni qualificata esperienza culturale, artistica, sportiva, di formazione professionale, di attività lavorativa e di volontariato, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato” (Regolamento
esami di Stato).
“Riconoscimento reciproco di crediti formativi spendibile in termini culturali e professionali, basato su un impianto condiviso di unità formative modulari capitalizzabili” (Intesa MPI Regione Emilia-Romagna, 1997).
La certificazione di un credito formativo è, quindi, il formale riconoscimento, compiuto da un soggetto a ciò abilitato, del possesso da parte di un individuo di una competenza spendibile per il proseguimento del percorso formativo.
A questo punto occorre chiedersi se vi è differenza tra i concetti di riconoscimento e di
certificazione.
La risposta è sì. Infatti:
il riconoscimento è finalizzato a uno specifico percorso individuale limitato ai soggetti firmatari di una convenzione e non costituisce attestazione giuridicamente valida
del livello di competenza;
la certificazione, invece, garantisce la piena spendibilità dell’insieme di competenze riconosciute.
La certificazione in senso proprio, infatti, è possibile solo all’interno di uno standard nazionale e/o europeo ed è riservata al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Risulta, dunque, evidente che, senza voler operare forzature metodologiche, è necessario trovare un linguaggio comune tra la scuola che rilascia titoli e il mondo del lavoro
che esige descrizioni di competenze, affinché il dialogo/rapporto tra le parti risulti coerente e continuo.
Giova ricordare, infine, che la risoluzione del Consiglio dei ministri UE del 1996 invita a mettere a punto certificazioni redatte in quattro lingue comunitarie, relative a:
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dati anagrafici;
denominazione e durata del corso;
prerequisiti formativi o esperienziali;
elementi atti a rendere comprensibili i contenuti;
discipline, moduli con durata oraria, eventuali tirocini;
risultati finali dei percorsi di formazione;
competenze professionali, nella maniera più articolata possibile;
validità territoriale per il proseguimento degli studi.
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Per quanto riguarda la certificazione dei crediti formativi scolastici, che li rende “spendibili” nel momento di eventuali passaggi fra istituti o nel mercato del lavoro al termine del percorso formativo, esistono due diverse modalità di certificazione; una prevede che al termine di ogni modulo venga rilasciata la relativa certificazione che descrive
dettagliatamente le “competenze acquisite” in quel periodo di tempo e con quei contenuti e quindi nel nostro caso saranno i due docenti, di Economia aziendale e di Diritto,
che, dopo aver svolto insieme la prova, firmeranno la certificazione. L’altra modalità,
invece, prevede che la scuola rilasci, al termine di ogni anno scolastico, una certificazione unica per ogni materia di insegnamento. La ragione principale per questa seconda soluzione è che alcune competenze si ripetono nel tempo (prima potrebbero non
essere state conseguite, poi sì) e alcune ne inglobano altre più semplici conseguite in
tempi più lontani.
Non esiste un riferimento accademico o normativo nell’uno o nell’altro senso, pertanto ogni scuola può scegliere in piena autonomia l’alternativa che ritiene migliore.
Supponendo che la scelta cada sulla prima modalità e sapendo che ogni istituto scolastico predisporrà una propria modulistica, si propone, comunque, un modello di certificazione di modulo pluridisciplinare che vuole essere solo un esempio tra quelli possibili.
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ECONOMIA POLITICA - ECONOMIA AZIENDALE
MODULO 1 - ATTIVITÀ ECONOMICA E SISTEMA ECONOMICO
Classe I
Cognome ......................................................
Sezione .....................
Anno scolastico .......................................
Nome ................................................
Data ................................................................................
PROVA DI VERIFICA
1
Test a scelta multipla
Indica la risposta esatta.
1.1
Nel Medioevo divenne prevalente un sistema
di economia
a. mercantilistica
b. curtense
c. capitalista
d. caratterizzata dal protezionismo
1.2
Il protezionismo tendeva a
a. creare un libero mercato
b. abbattere il capitalismo
c. far aumentare le importazioni
d. proteggere i propri mercati
1.3
Secondo i fisiocratici, la ricchezza è originata
a. da tutte le attività economiche
b. solo dall’agricoltura
c. dal lavoro degli artigiani
d. dall’attività di prestito
1.4
1.5
1.6
In un sistema capitalistico
a. la proprietà è collettiva e non esistono rapporti di dominio tra gli individui
b. la proprietà è privata ed esistono forti rapporti di dominio tra gli individui
c. la proprietà dei mezzi di produzione è concentrata nelle mani di una minoranza e non
esistono rapporti di dominio tra gli individui
d. la proprietà dei mezzi di produzione è concentrata nelle mani di una minoranza che
ha un potere di dominio personale sugli
individui non proprietari
I soggetti proprietari dei mezzi di produzione
che organizzano e decidono sull’attività produttiva utilizzando lavoro salariato sono definiti
a. capitalisti imprenditori
b. capitalisti non imprenditori
c. imprenditori non capitalisti
d. lavoratori autonomi
I soggetti proprietari di mezzi monetari che
cedono in uso i loro capitali sono definiti
a. capitalisti imprenditori
b. capitalisti non imprenditori
c. imprenditori non capitalisti
d. lavoratori autonomi
1.7
Nel modello di economia capitalistica i mezzi
di produzione appartengono
a. allo Stato
b. ai privati
c. ai lavoratori
d. ai proprietari terrieri
1.8
Per divisione orizzontale del lavoro si intende
che
a. ognuno si dedica al lavoro per il quale ha
maggiori capacità
b. i soggetti si specializzano in attività produttive diverse
c. il lavoro viene diviso tra i lavoratori in
modo equo
d. il lavoro viene svolto dai lavoratori e il controllo dagli imprenditori
1.9
Per economia postindustriale si intende un’economia in cui
a. aumentano gli addetti nel settore terziario e
si sviluppa l’informatizzazione del processo
produttivo
b. l’occupazione è maggiormente sviluppata
nei settori secondario e dei servizi
c. l’utilizzo delle macchine e dell’automazione
in genere tende a diminuire
d. la produzione e il consumo diminuiscono
nei paesi più industrializzati
1.10
Il sistema economico italiano può essere definito di tipo
a. collettivista
b. capitalista
c. misto
d. mercantilista
1.11
Il bisogno è
a. uno stato di insoddisfazione
b. un dovere sociale
c. un desiderio smodato
d. un desiderio controllabile
1.12
I bisogni umani sono
a. identici per tutti gli esseri umani
b. diversificati a seconda delle zone geografiche
c. limitati alle possibilità di soddisfarli
d. illimitati
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0,50 punti per ogni risposta esatta
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1.13
I bisogni primari sono legati
a. allo sviluppo economico
b. al progresso civile
c. alla sopravvivenza dell’uomo
d. all’appartenenza dell’uomo a una comunità
1.14
Un bene è economico quando
a. si acquista con molto denaro
b. si acquista con poco denaro
c. esiste in misura limitata
d. esiste in misura illimitata
1.15
I servizi sono costituiti da
a. beni offerti da una comunità
b. beni utili solo alla collettività
c. beni immateriali
d. prestazioni immateriali
1.16
1.17
1.18
1.19
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1.20
40
1.21
La scala dei bisogni è l’ordine con il quale
a. vengono soddisfatti tutti i bisogni
b. vengono soddisfatti i bisogni primari
c. ogni individuo soddisfa i propri bisogni
d. ogni individuo soddisfa i bisogni collettivi
Il ciclo dell’attività economica è costituito da
a. consumo/risparmio-investimento-produzione-scambio
b. investimento-produzione-scambio-consumo/risparmio
c. produzione-scambio-consumo/risparmioinvestimento
d. produzione-scambio-investimento-consumo/risparmio
I fattori della produzione sono
a. risorse naturali-lavoro-capitale-organizzazione
b. risorse naturali-lavoro-capitale-organizzazioneinfrastrutture
c. lavoro-capitale-organizzazione-risorse naturali
d. lavoro-capitale-organizzazione-infrastrutture
L’attività agricola appartiene al settore
a. primario
b. secondario
c. terziario
d. terziario avanzato
Mercato è
a. un luogo occasionale di incontro della
domanda e dell’offerta
b. un luogo fisico di incontro di tutti i venditori
c. l’insieme di tutti i luoghi di incontro della
domanda e dell’offerta
d. un solo luogo di incontro per acquistare
un determinato bene o un servizio
La produzione è
a. il solo processo di trasformazione materiale
b. il solo processo di trasferimento di un bene
nel tempo e nello spazio
c. un processo di conservazione di beni in natura
d. un processo di trasformazione materiale e
di trasferimento nel tempo e nello spazio
1.22
Quest’anno il sig. Brucoli ha conseguito un
reddito complessivo di euro 75.000 e ne ha
risparmiato il 12%: i suoi consumi sono stati
pari a
a. euro 9.000
b. euro 84.000
c. euro 66.000
d. euro 60.000
1.23
Il fenomeno dell’inflazione si verifica quando
a. aumentano i prezzi dei soli generi alimentari
b. aumentano i prezzi di tutti i beni
c. aumenta il valore dell’euro rispetto al dollaro
d. aumenta il valore di tutte le altre monete
rispetto all’euro
1.24
Il risparmio è la parte di reddito
a. impiegata per le necessità quotidiane dalle
famiglie
b. non consumata da famiglie e imprese
c. che le famiglie ricevono dalle imprese
d. consumato e non investito
1.25
La propensione al consumo dipende
a. dalla tutela offerta dallo Stato ai consumatori
b. dalla tutela offerta dalle associazioni dei
consumatori ai singoli
c. dall’ammontare del patrimonio a disposizione dei consumatori
d. dall’ammontare del reddito a disposizione
dei consumatori
1.26
Il compenso che spetta all’imprenditore per il
suo lavoro è
a. la rendita
b. il salario
c. l’interesse
d. il profitto
1.27
Condizioni essenziali per lo sviluppo di una
società sono
a. l’abbondanza di reddito pro capite
b. l’abbondanza di risorse naturali
c. la notevole capacità di interscambio con altri
paesi
d. la disponibilità di capitali e l’acquisizione di
capacità tecnologiche
1.28
Lo sviluppo sostenibile è il livello di sviluppo
che
a. si può mantenere nel tempo senza provocare gravi danni all’ambiente e alle generazioni future
b. garantisce un’equa distribuzione delle risorse naturali e del reddito tra i soggetti
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c. si può mantenere utilizzando le risorse a
disposizione e il risparmio disponibile
d. occorre mantenere per soddisfare i bisogni
primari delle fasce più deboli della popolazione
1.29
2
Non rientrano nei global commons
a. oceani e mari
b. atmosfera, clima e variazioni climatiche
c. cambiamenti tecnologici e sociali
d. specie animali e vegetali
1.30
Con il termine “esternalità” si indicano
a. le risorse naturali e l’energia che vengono
utilizzati nei processi antropici
b. gli scarti e i rifiuti prodotti dai processi
antropici che vengono smaltiti nell’ambiente
c. i cicli naturali che non producono scarti o
rifiuti
d. le soluzioni ottenute con processi chimici
per ridurre l’inquinamento
Completamento
2.1: 1 punto per ogni risposta esatta
2.2-2.3-2.4: 0,50 punti per ogni risposta esatta
Individua nelle seguenti frasi il termine errato e sostituiscilo con il termine corretto.
Frasi
Termine
errato
Termine
corretto
1. Il sistema economico è l’insieme delle operazioni compiute dai soggetti economici per realizzare la produzione.
2. Nel sistema capitalista la gestione dell’economia è affidata interamente allo Stato.
3. Il mercato del lavoro si dice in equilibrio quando la domanda e l’offerta di lavoro si equivalgono e quindi si verifica una situazione di
piena disoccupazione.
4. Il liberismo economico teorizzato dagli studiosi della scuola classica prevedeva per i lavoratori molta protezione.
5. Nel sistema collettivista le scelte economiche vengono effettuate per
il 35% dallo Stato e per il 65% dai privati.
6. La rivoluzione industriale ha favorito la nascita dell’economia collettivista.
7. I bisogni sono illimitati, risorgenti e oggettivi perché ne sorgono sempre di nuovi, si ripresentano dopo un certo periodo e sono avvertiti
in modo diverso da individuo a individuo.
8. I beni economici sono limitati, inutili, accessibili e onerosi.
9. I beni di consumo sono idonei a soddisfare indirettamente i bisogni.
10. I beni si dicono succedanei quando devono essere impiegati congiuntamente per essere utili.
11. I beni materiali si dicono anche servizi.
12. In base alla destinazione d’uso i beni si distinguono in beni di consumo e finali.
13. Il settore terziario è costituito dall’attività di trasformazione materiale delle risorse naturali in beni destinati al consumo.
14. Al settore primario appartengono tutte le imprese che trasformano
o conservano i prodotti dell’agricoltura.
15. L’inflazione è la perdita del valore reale di una moneta in rapporto a
un’altra moneta.
16. L’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità determina la svalutazione.
17. L’investimento è il processo mediante il quale il credito è impiegato
a fini produttivi, cioè serve a produrre nuova ricchezza.
18. L’ambiente è un sistema di rapporti tra elementi fisici, biologici e
naturali in continua evoluzione.
19. “Agenda 21” è un programma di attività con l’obiettivo dello sviluppo sostenibile rivolto a tutti i popoli dell’Asia.
20. Il marchio eco-label premia i prodotti e le aziende che maggiormente rispettano la produzione.
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2.1
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2.2
Indica a quali categorie appartiene ciascuno dei bisogni elencati (due crocette per ogni riga).
Bisogni
2.3
1
Riposare
2
Vedere un film
3
Ottenere giustizia
4
Andare in discoteca
5
Essere difesi
6
Ascoltare musica
7
Avere una abitazione
8
Istruirsi
9
Dissetarsi
10
Solidarietà
11
Ricevere assistenza sanitaria
12
Camminare
Secondari
1
Scarpe
2
Acqua minerale in bottiglia
3
Fiori in un prato
4
Acqua della sorgente in montagna
5
Calore del sole
6
Pianta di ciclamini dal fioraio
7
Calore del termosifone
8
Spartito musicale
9
Aria atmosferica
10
Ossigeno in bombola
Limitati
Illimitati
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Collettivi
Economici
Non economici
Indica se le seguenti azioni determinano un consumo, un risparmio o un investimento.
Consumo
42
Individuali
Indica per ciascun bene le caratteristiche che gli appartengono (due crocette per ogni riga).
Beni
2.4
Primari
1
La famiglia Gaia ha acquistato una casa al mare
2
Il sig. Ricci ha portato la sua famiglia al ristorante
3
Il sig. Giuliani ha acquistato dei Bot
4
La ditta Strozzi ha pagato la fattura dell’Enel
5
Il sig. Tuzi ha acquistato un lingotto d’oro
6
Il sig. Maritozzi ha utilizzato materie prime per l’attività produttiva della sua azienda
7
Una società non ha distribuito l’utile ai suoi soci
8
Il sig. Giannotti ha versato una parte del suo stipendio in un
deposito bancario
9
La sig.ra Rubini ha acquistato un abito invernale
10
L’utile risparmiato da una impresa è stato utilizzato per iniziare una nuova produzione
Risparmio
Investimento
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3
Test vero o falso
0,50 punti per ogni risposta esatta
Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false e perché.
3.2 Il servo della gleba nell’epoca feudale è uno schiavo .
Perché ..................................................................................................................................
V F
3.3 Secondo la scuola mercantilistica la ricchezza di uno Stato aumenta solo se le esportazioni sono maggiori delle importazioni.
Perché ..................................................................................................................................
3.4 Nella prima metà del Medioevo gli scambi economici avvenivano prevalentemente sotto
forma di baratto.
Perché ..................................................................................................................................
3.5 Il sistema capitalistico si differenzia dall’economia feudale perché in quest’ultima alcuni soggetti non possono decidere liberamente la propria attività economica.
Perché ..................................................................................................................................
3.6 Nel modello di economia mista i mezzi di produzione appartengono soprattutto allo Stato
e in parte ai privati.
Perché ..................................................................................................................................
3.7 Il liberismo è una corrente di pensiero secondo la quale l’equilibrio del sistema economico
è dovuto esclusivamente al libero gioco delle forze di mercato.
Perché ..................................................................................................................................
3.8 Economia pianificata ed economia di mercato sono sinonimi.
Perché ..................................................................................................................................
3.9 Il prezzo di un bene corrisponde alla quantità di moneta con la quale viene scambiato.
Perché ..................................................................................................................................
3.10 Il salario è il compenso per il lavoro dell’imprenditore.
Perché ..................................................................................................................................
3.11 I beni esistenti liberi in natura sono beni non economici.
Perché ..................................................................................................................................
3.12 Il bisogno di dissetarsi può essere soddisfatto solo con un bicchiere di birra.
Perché ..................................................................................................................................
3.13 Ascoltare un concerto di musica classica è un bisogno primario e collettivo.
Perché ..................................................................................................................................
3.14 I servizi sono considerati beni immateriali.
Perché ..................................................................................................................................
3.15 I beni succedanei sono quelli che vengono usati congiuntamente.
Perché ..................................................................................................................................
3.16 Il costo di produzione non varia al variare delle quantità prodotte.
Perché ..................................................................................................................................
3.17 I fattori della produzione costituiscono l’input del processo produttivo.
Perché ..................................................................................................................................
3.18 Con il risparmio l’uomo si procura i beni e i servizi utili a soddisfare i bisogni immediati.
Perché ..................................................................................................................................
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3.1 Nel periodo feudale l’attività prevalente era quella del commercio.
Perché ..................................................................................................................................
43
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V F
3.19 Nel sistema collettivistico i mezzi di produzione appartengono ai privati, ma l’iniziativa economica deve rispettare gli obiettivi fissati dalla programmazione statale.
Perché ..................................................................................................................................
3.20 Nel sistema capitalistico tutte le scelte economiche sono affidate al mercato.
Perché ..................................................................................................................................
3.21 Le risorse naturali sono beni esistenti in natura in quantità fissa e quindi non sono rinnovabili.
Perché ..................................................................................................................................
3.22 Gli ambientalisti criticano il pensiero economico perché nella rappresentazione dei fenomeni economici non si tiene conto degli equilibri della natura.
Perché ..................................................................................................................................
3.23 Nei paesi sottosviluppati si genera un circolo vizioso, perché gli esigui investimenti non consentono la crescita del reddito e i bassi redditi non consentono adeguati investimenti.
Perché ..................................................................................................................................
3.24 Nei paesi più poveri il tasso di alfabetizzazione è inferiore al 20%.
Perché ..................................................................................................................................
4
2004
Correlazione
0,50 punti per ogni risposta esatta
4.1
Utilizzando le caselle sotto riportate, effettua le opportune correlazioni fra le espressioni della colonna di sinistra e i termini della colonna di destra.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Pianificazione delle decisioni
Divisione del lavoro
Protezionismo
Scarsità di scambi
Sviluppo delle banche e del commercio internazionale
Nascita dei monopoli
Economia curtense
Stato sociale
Proprietà statale dei mezzi di produzione
Produzione per il consumo
Produzione essenzialmente per lo scambio
Intervento dello Stato per occupazione, investimenti, sviluppo
e imposizione fiscale
Spesa pubblica per investimenti infrastrutturali
Prezzi fissati dallo Stato
Sistema di libera concorrenza
Sostegni allo sviluppo di aree deboli
13
14
15
16
1
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4.2
44
2
3
4
5
6
7
8
9
10
A
B
C
D
E
11
ECONOMIA FEUDALE
ECONOMIA MERCANTILE
CAPITALISMO
SISTEMA ECONOMIA MISTA
SISTEMA COLLETTIVISTA
12
13
14
15
16
Correla opportunamente le aziende del primo elenco con i settori di appartenenza.
1
2
3
4
5
6
Imprese bancarie
Imprese agrarie
Imprese finanziarie
Imprese minerarie
Imprese industriali
Imprese conserviere
1
2
3
4
7 Imprese assicurative
8 Imprese di trasporto
9 Imprese della pesca
10 Imprese edili
11 Imprese commerciali
12 Imprese di elaborazione dati
5
6
7
8
9
A
B
C
D
10
SETTORE PRIMARIO
SETTORE SECONDARIO
SETTORE TERZIARIO
SETTORE TERZIARIO AVANZATO
11
12
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2004
4.3
Utilizzando le caselle sotto riportate, effettua le opportune correlazioni fra le espressioni della colonna di sinistra e i termini della colonna di destra.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
1
5
A SVILUPPO
B SOTTOSVILUPPO
C SVILUPPO SOSTENIBILE
Investimenti scarsi
Crescita economica
Elevato tasso di occupazione
Limitazione dei rifiuti prodotti
Incremento elevato della popolazione
Flusso regolare dei consumi
Debito con l’estero elevato
Oculato utilizzo delle risorse non rinnovabili
Sistema sanitario efficiente
Investimenti scarsi
Giusto godimento dei beni senza distruggere la natura
Prevalenza dei settori terziario e secondario
Sottoalimentazione
Non provoca danni gravi all’ambiente e alle generazioni future
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Soluzione di problemi
2 punti per ogni calcolo esatto
1 punto per ogni inserimento esatto
Il pastificio “Mulinus” di Chieti produce mensilmente kg 3.500 di pasta all’uovo tipo “paglia e fieno” impiegando i seguenti fattori produttivi:
Fattori produttivi
Quantità
Costo unitario
Farina tipo 0
Tonnellate 1,8
euro 0,40 il kilogrammo
Spinaci
Tonnellate 1,2
euro 1,20 il kilogrammo
Uova
n. 8.000
euro 0,12 l’uno
Ore di lavoro
Ore 150
euro 14 l’ora
Forza motrice
Consumo stimato in euro 275
Macchinari e altre attrezzature
Consumo stimato in euro 1.330
La pasta ottenuta viene venduta al prezzo di euro 2,50 il kilogrammo.
Sulla base di quanto sopra completa il seguente brano.
Il pastificio “Mulinus” appartiene al settore ................................ dell’attività produttiva; nella fabbricazione
della pasta impiega fattori a utilizzo singolo, quali ........................, ..........................., ..........................,
................................, ................................, per i quali sostiene costi ........................, e fattori a utilizzo
ripetuto, quali ................................, per i quali sostiene dei costi fissi. L’impiego di farina, uova e spinaci
viene definito un atto di consumo ................................, la vendita della pasta ai negozianti con pagamento a 30 gg può definirsi un atto di ................................
Determina ora:
a. il costo totale della produzione mensile, distinguendo i costi variabili dai costi fissi;
b. il costo di produzione di 1 kilogrammo di pasta;
c. l’incidenza dei costi fissi sul costo unitario (due decimali);
d. il ricavo complessivamente conseguito dalla vendita della pasta prodotta;
e. la percentuale di utile sul costo complessivo, sapendo che quest’ultimo è determinato considerando altri
costi amministrativi e commerciali per euro 750.
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5.1
45
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SCHEDA DI CERTIFICAZIONE
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
..........................................................................................
..........................................................................................
ECONOMIA POLITICA - ECONOMIA AZIENDALE
MODULO 1 - ATTIVITÀ ECONOMICA E SISTEMA ECONOMICO
Classe I
Sezione .....................
Cognome .............................................................................................
Anno scolastico .......................................
Nome ............................................................................................................
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Si certifica che lo studente ha evidenziato le seguenti competenze.
46
1. Descrivere l’origine e l’evoluzione del sistema economico
1.1 Individuare i diversi periodi dell’economia precapitalistica
1.2 Descrivere la nascita e lo sviluppo del capitalismo
1.3 Individuare i caratteri dell’economia postindustriale
1.4 Distinguere i caratteri dell’economia moderna
1.5 Individuare le caratteristiche dei sistemi economici moderni
1.6 Illustrare la nascita della società postindustriale
sì
no
2. Descrivere la struttura del sistema economico, il suo funzionamento e le interdipendenze
2.1 Riconoscere gli elementi fondamentali e i caratteri del sistema economico
2.2 Riconoscere il sistema economico come insieme interrelato di attività
2.3 Descrivere la struttura del sistema economico e il suo funzionamento
2.4 Individuare le funzioni e le caratteristiche fondamentali comuni a tutti i sistemi economici
2.5 Individuare e illustrare le principali caratteristiche distintive e i differenti principi di funzionamento dei vari sistemi economici
2.6 Confrontare i diversi sistemi economici
2.7 Riconoscere gli elementi caratteristici del sistema economico italiano
3. Analizzare i vari tipi di bisogni umani e le relative caratteristiche
3.1 Illustrare il concetto di bisogno
3.2 Distinguere i vari tipi di bisogni individuandone le caratteristiche
3.3 Distinguere i vari tipi di bisogni economici
3.4 Analizzare scale di bisogni
4. Analizzare i vari tipi di beni e le relative caratteristiche
4.1 Costruire scale di beni
4.2 Correlare beni-bisogni
4.3 Analizzare il problema della scarsità che pone il soggetto di fronte a una scelta
5. Individuare gli elementi e le fasi che caratterizzano l’attività economica
5.1 Illustrare il concetto di attività economica
5.2 Descrivere gli elementi fondamentali dell’attività economica
5.3 Illustrare le varie fasi dell’attività economica
5.4 Riconoscere i settori cui appartengono le attività produttive
6. Definire e classificare i fattori della produzione e la loro remunerazione
6.1 Riconoscere i vari tipi di fattori produttivi
6.2 Determinare il prezzo come rapporto di scambio
6.3 Applicare i calcoli percentuali e i riparti
Strumenti
31
GENNAIO/FEBBRAIO
7. Analizzare le relazioni tra attività economica e ambiente
7.1 Individuare i fattori ambientali
7.2 Descrivere l’influenza dei fattori ambientali sulla attività economica
7.3 Riconoscere i rapporti tra società, risorse e ambiente
7.4 Individuare le cause e i fattori dello sviluppo economico
7.5 Individuare le cause e i fattori indice del sottosviluppo economico
7.6 Individuare le scelte strategiche per uno sviluppo sostenibile
2004
sì
no
IL MODULO RISULTA:
Valutazione: Sufficiente Buono Ottimo Eccellente SUPERATO
NON SUPERATO
Periodo di svolgimento del modulo ...................................................................................................
Numero complessivo delle ore per lo svolgimento del modulo ........................................................
Data ..................................
Firma del docente di Economia aziendale ..................................................
Firma del docente di Economia politica ......................................................
Firma del genitore .........................................
ELEMOND SCUOLA & AZIENDA
Il Dirigente scolastico ..........................................
47
Strumenti
31
GENNAIO/FEBBRAIO
SOLUZIONI
1
1.1
b
1.2
d
1.3
b
1.4
c
1.5
a
1.6
b
1.7
b
1.8
b
1.9
a
1.10
c
1.11
a
1.12
d
1.13
c
1.14
c
1.15
c
1.16
c
1.17
c
1.18
b
1.19
a
1.20
c
1.21
d
1.22
c
1.23
b
1.24
b
1.25
d
1.26
d
1.27
D
1.28
a
1.29
c
1.30
b
2.1
Termine
errato
Termine
corretto
1. Il sistema economico è l’insieme delle operazioni compiute dai soggetti economici per realizzare la produzione
produzione
attività
economica
2. Nel sistema capitalista la gestione dell’economia è affidata interamente allo Stato
capitalista
collettivista
3. Il mercato del lavoro si dice in equilibrio quando la domanda e l’offerta di lavoro si equivalgono e quindi si verifica una situazione di
piena disoccupazione
disoccupazione
occupazione
4. Il liberismo economico teorizzato dagli studiosi della scuola classica prevedeva per i lavoratori molta protezione
molta
nessuna
5. Nel sistema collettivista le scelte economiche vengono effettuate per
il 35% dallo Stato e per il 65% dai privati
collettivista
misto
6. La rivoluzione industriale ha favorito la nascita dell’economia collettivista
collettivista
capitalista
7. I bisogni sono illimitati, risorgenti e oggettivi perché ne sorgono
sempre di nuovi, si ripresentano dopo un certo periodo e sono
avvertiti in modo diverso da individuo a individuo
oggettivi
soggettivi
inutili
utili
9. I beni di consumo sono idonei a soddisfare indirettamente i bisogni
indirettamente
direttamente
10. I beni si dicono succedanei quando devono essere impiegati congiuntamente per essere utili
succedanei
complementari
materiali
immateriali
12. In base alla destinazione d’uso i beni si distinguono in beni di consumo e finali
finali
produttivi
13. Il settore terziario è costituito dall’attività di trasformazione materiale delle risorse naturali in beni destinati al consumo
terziario
secondario
14. Al settore primario appartengono tutte le imprese che trasformano
o conservano i prodotti dell’agricoltura
primario
secondario
15. L’inflazione è la perdita del valore reale di una moneta in rapporto a
un’altra moneta
inflazione
svalutazione
16. L’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità determina la svalutazione
svalutazione
inflazione
17. L’investimento è il processo mediante il quale il credito è impiegato
a fini produttivi, cioè serve a produrre nuova ricchezza
credito
risparmio
18. L’ambiente è un sistema di rapporti tra elementi fisici, biologici e
naturali in continua evoluzione
naturali
umani
19. “Agenda 21” è un programma di attività con l’obiettivo dello sviluppo sostenibile rivolto a tutti i popoli dell’Asia
Asia
mondo
20. Il marchio eco-label premia i prodotti e le aziende che maggiormente rispettano la produzione
produzione
ambiente
Frasi
8. I beni economici sono limitati, inutili, accessibili e onerosi
ELEMOND SCUOLA & AZIENDA
11. I beni materiali si dicono anche servizi
48
2004
2.2
31
Bisogni
GENNAIO/FEBBRAIO
Primari
Secondari
Riposare
2
Vedere un film
3
Ottenere giustizia
4
Andare in discoteca
5
Essere difesi
6
Ascoltare musica
7
Avere una abitazione
8
Istruirsi
X
9
Dissetarsi
X
10
Solidarietà
11
Ricevere assistenza sanitaria
X
12
Camminare
X
1
Scarpe
X
X
2
Acqua minerale in bottiglia
X
X
3
Fiori in un prato
X
X
4
Acqua della sorgente in montagna
X
X
5
Calore del sole
6
Pianta di ciclamini dal fioraio
X
X
7
Calore del termosifone
X
X
8
Spartito musicale
X
9
Aria atmosferica
10
Ossigeno in bombola
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Beni
X
X
X
Limitati
Illimitati
Economici
Non economici
X
X
X
X
X
X
X
2.4
4.1
Collettivi
1
2.3
3
Individuali
2004
Consumo
Risparmio
1
La famiglia Gaia ha acquistato una casa al mare
2
Il sig. Ricci ha portato la sua famiglia al ristorante
3
Il sig. Giuliani ha acquistato dei Bot
4
La ditta Strozzi ha pagato la fattura dell’Enel
5
Il sig. Tuzi ha acquistato un lingotto d’oro
6
Il sig. Maritozzi ha utilizzato materie prime per l’attività produttiva della sua azienda
7
Una società non ha distribuito l’utile ai suoi soci
X
8
Il sig. Giannotti ha versato una parte del suo stipendio in un
deposito bancario
X
9
La sig.ra Rubini ha acquistato un abito invernale
10
L’utile risparmiato da una impresa è stato utilizzato per iniziare una nuova produzione
Investimento
X
X
X
X
X
X
X
X
3.1 F, 3.2 F, 3.3 V, 3.4 V, 3.5 V, 3.6 F, 3.7 V, 3.8 V, 3.9 V, 3.10 F, 3.11 V, 3.12 F, 3.13 F, 3.14 V, 3.15 F,
3.16 F, 3.17 V, 3.18 F, 3.19 F, 3.20 V, 3.21 F, 3.22 V, 3.23 V, 3.24 V.
1
E
2
C
3
B
4
A
5
B
6
C
7
A
8
D
9
E
10
A
11
C
12
D
13
D
14
E
15
C
16
D
ELEMOND SCUOLA & AZIENDA
Strumenti
49
Strumenti
31
GENNAIO/FEBBRAIO
4.2
1
C
2
A
3
C
4
A
5
B
6
B
7
C
8
C
9
A
10
B
11
C
12
D
4.3
1
B
2
A
3
A
4
C
5
B
6
C
7
B
8
C
9
A
10
B
11
C
12
A
5.1
13
B
2004
14
C
Termini da inserire: Secondario - farina, spinaci, uova, lavoro, forza motrice - variabili - macchinari e altre
attrezzature - immediato - scambio creditizio
a. costo totale euro 6.825 (costi fissi euro 1.330; costi variabili euro 5.495)
b. euro 1,95
c. euro 0,38
d. euro 8.750
e. 15,51%
Griglia di misurazione
Prova
N. richieste
Punteggio massimo
0,50 punti per ogni risposta esatta
30
15 punti
2.1
1 punto per ogni risposta esatta
20
20 punti
2.2
0,50 punti per ogni risposta esatta
12
6 punti
2.3
0,50 punti per ogni risposta esatta
10
5 punti
2.4
0,50 punti per ogni risposta esatta
10
5 punti
0,50 punti per ogni risposta esatta
24
12 punti
4.1
0,50 punti per ogni risposta esatta
16
8 punti
4.2
0,50 punti per ogni risposta esatta
12
6 punti
4.3
0,50 punti per ogni risposta esatta
14
7 punti
1. Test a scelta multipla
Punteggio da assegnare
2. Completamento
3. Test vero/falso
4. Correlazione
5. Soluzione problemi
2 punti per ogni calcolo esatto
10 punti
1 punto per ogni inserimento esatto
6 punti
Totale punti 100
Tabella di valutazione
ELEMOND SCUOLA & AZIENDA
Punteggio ottenuto
50
Giudizio
Voto
da
0
a
35 gravemente insufficiente
da
36
a
59 insufficiente
5
da
60
a
70 sufficiente
6
da
71
a
80 buono
7
da
81
a
da
91
a
90 ottimo
100 eccellente
3-4
8
9-10