Milano, Riccardo Crespi
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Milano, Riccardo Crespi
21 gennaio 2011 delle ore 20:05 fino al 29.I.2011 Maddalena Sisto Milano, Riccardo Crespi Le prime opere di Maddalena Sisto. La sua sensibilità e il suo carattere indipendente. A partire da una poesia: Volevo le calze nuove... Maddalena Sisto (Alessandria, 1951 - Milano, 2000), in arte Mad, è stata un’illustratrice che nel corso della sua trentennale carriera si è occupata di moda, design e costume, e che ha collaborato con numerosi periodici e ha contribuito alla realizzazione di varie campagne pubblicitarie. La mostra pone l’enfasi sulle opere eseguite nell’arco temporale compreso tra gli anni ‘70 e i primi anni ‘80, senza tuttavia tralasciare i lavori più recenti. L’attenzione per le opere degli esordi è tesa a sottolineare l’emergere di quelle peculiari caratteristiche che saranno poi alla base della sua attività di illustratrice: la rappresentazione attenta e sensibile di situazioni e stati d’animo che ineriscono al mondo femminile e la critica dei modelli e degli stereotipi della femminilità, condotta attraverso il filtro dell’ironia che conferisce vivacità e freschezza alle sue realizzazioni. Il titolo della mostra, Volevo le calze nuove, è quello di una poesia composta dall’artista all’età di tredici anni e ritrovata su una fascetta di un vecchio numero de La Settimana enigmistica. la fine degli anni ‘30 e i primi anni ‘40. Discutibile invece il quadro di riferimenti alla pittura di primo Novecento delineato nel comunicato stampa: più che nelle opere di Grosz e Dix i legami con l’area germanica sembrerebbero da ricercarsi in quella pittura che fa capo a Schiele e Kokoschka, in cui la rappresentazione del corpo si fa espressione di una condizione psicologica, mentre appare decisamente curioso che si parli di "visione metafisica sironiana” senza mai nominare de Chirico, i cui Bagni misteriosi”vengono ripresi da Mad e citati esplicitamente. L’adolescente Maddalena esprime la sua frustrazione per non essere riuscita ad avere un paio di calze nuove, veicolo di differenziazione e di espressione personale, e rivela il suo carattere indipendente, refrattario all’eccessiva omologazione. Un breve corredo di "archeologia di Mad” è costituito da una selezione di quaderni del periodo delle scuole elementari in cui emergono in nuce le sue qualità compositive. Dalle fattezze d’angelo, schiave dei diktat del mondo della moda o libere, indipendenti e orgogliose del proprio corpo, pronte a ironizzare su quella cultura fallocratica messa in discussione dal movimento femminista, le donne di Mad si susseguono in una selezione di lavori che, se da un lato ha il pregio di porre l’enfasi sulla presenza di opere della prima parte della carriera dell’artista, dall’altro non risulta sempre convincente nella loro disposizione, associando a queste lavori più recenti. In queste opere la curatrice della mostra Francesca Pasini ravvisa un comune sentire con le coeve fotografie di Cindy Sherman e con la serie di acquerelli di Carol Rama realizzati tra dal 16 dicembre 2010 al 29 gennaio 2011 Maddalena Sisto - Volevo le calze nuove a cura di Francesca Pasini Galleria Riccardo Crespi Via Mellerio, 1 (zona Cadorna) - 20123 Milano Orario: da lunedì a sabato ore 11-13 e 15-19.30 Ingresso libero Catalogo disponibile Info: tel./fax +39 0236561618; info@riccardocrespi. com; www.riccardocrespi.com Nonostante questo ci troviamo di fronte a una mostra onesta e godibile, che avrebbe forse dovuto focalizzarsi in maniera più organica sui primi lavori, concentrandosi su un arco temporale meglio definito. articoli correlati Alla Triennale di Milano Napoli, al Museo Pignatelli matteo meneghini mostra visitata il 23 dicembre 2010 indice dei nomi: Giorgio De Chirico, Francesca Pasini, matteo meneghini, Maddalena Sisto, Oskar Kokoschka, Cindy Sherman, George Grosz, Egon Schiele, Carol Rama, Otto Dix pagina 1