benessere e alimentazione

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benessere e alimentazione
Benessere
ed
Alimentazione
• Attraverso l’alimentazione l’organismo si procura
l’energia necessaria al proprio metabolismo e al
mantenimento della temperatura corporea.
• Le abitudini alimentari sono legate a componenti
culturali e sociali.
• Le abitudini alimentari corrette sono legate ad una
situazione di benessere generale dato
dall’equilibrio tra dimensione biologica e
psicologica.
Per mettersi d’accordo…
Benessere: lo
stato emotivo,
mentale, fisico,
sociale e
spirituale di
ben-essere che
consente alle
persone di
raggiungere e
mantenere il loro
potenziale
personale nella
società.
Salute: stato
di completo
benessere
fisico,
psichico e
sociale e non
semplice
assenza di
malattia.
•Relazione di tipo biologico: salute = equilibrio tra
apporto calorico e consumo energetico; equilibrio tra
fabbisogno nutrizionale e qualità degli alimenti.
•Relazione di tipo psicologico: salute = alimentazione
equilibrata; disagio/malessere: rapporto non equilibrato
col cibo.
•Relazione di tipo socio-culturale: alimentazione =
ponte tra se stessi e gli altri; il cibo, visto come
linguaggio, è scambio tra culture diverse e conoscenza
di altri linguaggi.
METABOLISMO
BASALE
• Rappresenta il dispendio energetico di un
organismo a riposo e comprende l’energia
necessaria a mantenere le funzioni vitali.
• Si esprime in chilocalorie.
• E’ influenzato da fattori individuali,dal
sesso,dall’età e possono interferire anche
stati patologici,assunzione di farmaci,regimi
alimentari,attività lavorativa e sportiva etc.
Fabbisogno giornaliero medio:
UOMO 1600-1800 Kcal
DONNA 1220-1400 Kcal
Alcuni esempi:
CAMMINARE 1 ORA (4 KM)
MARCIARE 1 ORA (6 KM)
CORRERE 1 ORA (8.5 KM)
NUOTO 1 ORA
TENNIS I ORA
SCI 1 ORA
CALCIO 1 ORA
=
=
=
=
=
=
=
90 Kcal
200 Kcal
480 Kcal
520 Kcal
520 Kcal
600 Kcal
600 Kcal
RICORDIAMOCI:
• L’alimentazione deve essere varia ed
equilibrata;
• Bisogna introdurre almeno 2 litri di acqua
al giorno;
• Suddividere gli alimenti in 5 pasti
quotidiani
(colazione,spuntino,pranzo,merenda,cena)
• Consumare almeno 5 porzioni al giorno
di 100 gr ciascuna tra frutta e verdura;
• Consumare una porzione di legumi
almeno 2 volte alla settimana.
INCREMENTARE IL
CONSUMO DI
v CEREALI
v LEGUMI
v PESCE
v FRUTTA
v VERDURA
v CIBI INTEGRALI
v ACQUA
RIDURRE IL CONSUMO DI
v CARNI GRASSE,INSACCATI
v GRASSI ANIMALI DA CONDIMENTO E COTTURA
v MERENDINE IPERCALORICHE
v ALIMENTI FRITTI
v SALE A PRODOTTI SALATI
v ZUCCHERI RAFFINATI E BEVANDE
v ZUCCHERATE, ALCOLICI
La NUTRIZIONE è l’insieme dei processi
biochimici attraverso i quali l’organismo
utilizza i principi nutritivi per soddisfare le
tre funzioni fondamentali:
v Costruttiva o plastica
v Energetica
v Bioregolatrice
La funzione plastica è espletata principalmente
dall’apporto di proteine,di alcuni sali minerali
(calcio,fosforo..)e da alcuni composti di tipo
glucidico e lipidico.
La funzione energetica è garantita prevalentemente
dall’apporto di glucidi e lipidi e se necessario anche
dalle proteine.
La funzione bioregolatrice viene assicurata
dall’apporto di vitamine e sali minerali.
Alcuni principi nutritivi sono considerati essenziali
in quanto devono essere introdotti come tali nella
dieta poche l’organismo non è in grado di
sintetizzarli. Rientrano in questo gruppo gli
aminoacidi essenziali,gli acidi grassi omega3,le
vitamine (esclusa la k e la h,sintetizzabili dalla flora
batterica intestinale) e i sali minerali.
Una corretta nutrizione deve assicurare
equilibratamente, attraverso i processi metabolici,
tutti i nutrienti di cui le cellule hanno bisogno per la
vita dell’organismo.
COSA
CONTENGONO
GLI ALIMENTI
PROTEINE: sono necessarie per la crescita,la formazione e la ricostruzione dei
tessuti del nostro corpo;forniscono calore ed energia:Sono la componente
principale di tutti gli organi del nostro corpo. Liberano 4 cal/gr.Sono
contenute in carni,pesci,legumi,latte formaggio,uova..Sono strettamente
collegate al benessere psicofisico della persona perché funzionano anche
come precursori e mediatori dei neurotrasmettitori, ed esempio il
Triptofano è precursore di serotonina importante neurotrasmettitore che
regola l’umore e lo stato emozionale , le funzioni sessuali, la fame e il
sonno
CARBOIDRATI: forniscono energia ai muscoli del nostro corpo e allo stesso
tempo energia,per via della loro metabolizzazione. Liberano 4 cal/gr.Sono
contenute ad es. nel pane, pasta, dolci, patate. I carboidrati semplici in
dosi eccessive possono portare apatia, sonnolenza, mentre i complessi
apportano energia primaria e non forniscono gli effetti negativi causati
dall’eccesso di glucosio.
GRASSI
Sono parte fondamentale della struttura delle cellule
umane,forniscono energia a lento rilascio,alcune vitamine e sono
indispensabili per il corretto funzionamento di alcuni organi.
Alcuni tipi particolari di grassi regolano anche alcuni ormoni.
Liberano
9
cal/gr.Sono
contenuti
in
olio,burro
margarina,panna..Gli acidi grassi polinsaturi (Omega 3 e Omega 6)
hanno potere antiossidante indispensabili per la salute del sistema
nervoso e per l’apparato cardiovascolare. L’abuso di grassi
insaturi, invece, porta ad un minor funzionamento dell’attività
cognitiva.
VITAMINE E MINERALI
mantengono in salute l’organismo,hanno azione antiossidante e
antinvecchiamento. Sono contenuti in frutta e verdura.
FIBRE
servono essenzialmente per il corretto funzionamento intestinale.
Combinate con i nutrienti possono abbassare la loro carica calorica.
CONDIMENTI
GRASSI POLINSATURI
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
OLIO DI SEMI
da usare tutti i giorni preferibilmente a crudo
GRASSI SATURI
BURRO, PANNA, STRUTTO
da usare il meno possibile: 1 o 2 volte alla settimana
SPEZIE, ACETO, ERBE AROMATICHE
senza limiti
SALI MINERALI
Sono elementi chimici inorganici indispensabili per la salute
e l’accrescimento dell’organismo.
Poiché non sono sintetizzati dall’organismo devono essere
introdotti giornalmente. A secondo della quantità
giornaliera necessaria si dividono in:
• macrominerali:sono presenti nell’organismo in quantità
notevoli e vanno introdotti in dosi da 100 mg a 1gr /die.
Sono calcio,fosforo,magnesio,sodio,potassio,cloro zolfo.
• oligoelementi:presenti in piccole quantità nell’organismo
ma indispensabili.
Sono:ferro, manganese, molibdeno, rame, iodio, zinco,
fluoro, selenio …)
Cibi ricchi in sali minerali
Latte e latticini, verdure, pesci, semi oleosi, sale da
cucina, alghe, frutti di mare, cereali, funghi, lievito
di birra, legumi, uova, frutta in guscio, cipolla.
VITAMINE
Sono molecole essenziali necessarie
all’organismo in piccolissime quantità
giornaliere ,attivano e regolano le reazioni
fondamentali delle cellule. Sono introdotte
con l’alimentazione come tali o come forma
di provitamine o sintetizzate per via
metabolica.
Poiché sono variamente
distribuite in tutti gli
alimenti(vegetali e
animali) una
alimentazione variata ed
equilibrata è sufficiente a
garantire il fabbisogno
giornaliero di vitamine;si
possono verificare
situazioni di carenza in
gruppi di popolazione più
vulnerabili come bambini
ed anziani o in condizioni
particolari che richiedano
un fabbisogno maggiore
(gravidanza,allattamento,
convalescenza).
A seconda delle loro
caratteristiche
si dividono in:
Liposolubili: A,D,E,K:vengono
immagazzinate nel tessuto
adiposo e nel fegato
Idrosolubili: VIT C, VIT PP,
COMPLESSO B: durano un
breve periodo e, se assunte in
eccesso, sono eliminate con
sudore, urine, feci.
LIPIDI
Sono un gruppo eterogeneo di sostanze che hanno in
comune un basso grado di solubilità in acqua.
Nell’organismo umano hanno molte funzioni importanti:
q Apporto energetico (1 gr dà 9 kcal);
q Fornire acidi grassi;
q Favorire l’assorbimento intestinale delle vitamine
liposolubili;
q Sono costituenti fondamentali delle membrane cellulari;
Gli acidi grassi polinsaturi sono precursori di composti con
importanti funzioni regolatrici.
Dal punto di vista
dell’alimentazione umana
i più importanti sono
• colesterolo
• trigliceridi
• fosfolipidi
COLESTEROLO
Viene introdotto con gli alimenti di origine animale
(colesterolo esogeno) ma anche sintetizzato a livello
epatico (colesterolo endogeno).
I livelli di colesterolemia sono influenzati da molti fattori:
- apporto assunto con la dieta;
- apporto di acidi grassi saturi;
- apporto di acidi grassi mono-poli insaturi;
- apporto di fibre;
- assunzioni di fitosteroli (di cui è ricco l’olio extravergine di oliva)
Il colesterolo se presente in eccesso è pericoloso in quanto può
depositarsi, con un processo complesso,nelle arterie, riducendone
il lume.
E’importante una corretta distribuzione
energetica nella giornata
% calorie totali
Colazione
15
Pranzo
40
Merenda
10
Cena
35
Particolare attenzione va riservata alla prima colazione !!!
Il cibo, linguaggio e cultura
Convivio, etimologicamente “cum vivere” ha
significato sociale e valore di comunicazione. Il
cibo trasmette valori di identità:
- identità economica: offrire e nutrirsi con cibi
costosi significa denotare benessere economico
- Identità sociale: soprattutto in passato la qualità e
la quantità di cibo era in relazione alla scala
gerarchica e, con esso, si ostentava la differenza di
classe.
- Identità filosofica: le diete vegetariane sono legate al
rispetto della natura vivente
- Identità geografica: si pensi alla pasta per gli italiani o
al cous cous per gli arabi
- Identità religiosa: hanno un preciso significato il pane
e il vino, per i cristiani, come l’astinenza da certi cibi
o il digiuno in quaresima; l’esclusione del consumo
di carni di maiale ed alcolici, ed il digiuno nel mese
di Ramadan per i musulmani; la casistica dei cibi
leciti ed illeciti dell’ebraismo.
Il cibo ha un peso rilevante nelle dinamiche sociali
perché la condivisione del pasto introduce e
contribuisce a far vivere le persone nella comunità
mettendoci in relazione.
In Cucina
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Indice
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Cucina italiana
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Cucina ecuadoriana
•
Cucina romena
•
Cucina albanese
•
Cucina marocchina
•
Cucina senegalese
•
Cucina Italiana
•
La cucina italiana si è sviluppata attraverso secoli di
cambiamenti politici e sociali. E’ stata influenzata dalla cucina
etrusca, da quella dell’antica Grecia e dell’antica Roma.
Successivamente sono stati introdotti nuovi ingredienti come
patate, pomodori, peperoni e mais. La cucina italiana è
conosciuta per la propria diversità a livello regionale. La sua
caratteristica principale è la semplicità, con molti piatti
composti da quattro fino ad otto ingredienti. I piatti e le ricette
sono state spesso creati dalle nonne più che da chef, cosa che
ha portato all’utilizzo di prodotti tipici di ogni territorio,
considerato che, la nostra penisola abbraccia la montagna, il
mare, le zone collinari ricche di colture vinicole e le pianure. Il
formaggio ed il vino costituiscono una parte importante della
cucina e anche il caffè, specialmente l’espresso, è diventato
importante. Oltre ad essere una delle cucine più famose del
mondo, è anche quella che comprende più di ogni altra
un’incredibile varietà di piatti e ricette diverse.
Avvicinarsi alla cucina italiana significa fare i conti con un
tipo di cucina diverso per ogni regione italiana. I piatti
regionali nascono da vere e proprie circostanze storiche e non
sono pochi gli aneddoti che si sono sviluppati intorno alla
nascita di ricette. Dalla nascita della besciamella, poi chiamata
bechamel dai vicini francesi, che ancora ne contendono
all’Italia la cittadinanza, sino ad arrivare alle origini della pizza
margherita e del panettone, dolce tipico milanese il cui nome
sembra derivare da un panettiere chiamato Toni (“pan del
Toni”) che ha dato il nome al dolce.
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Lasagne alla bolognese
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Le lasagne alla Bolognese sono un piatto tipico della
gastronomia dell’Emilia Romagna e, da come si evince dal
nome, della città di Bologna.
Naturalmente, nonostante la paternità di questa ricetta sia
Emiliana, le lasagne sono conosciute a tal punto che sono
diventate un simbolo della cucina italiana nel mondo.
Dalla preparazione e dagli ingredienti, questa ricetta è la
quintessenza della "ricchezza" della cucina tradizionale
bolognese e piace a grandi e piccini.
Per preparare una buona lasagna alla Bolognese, la cosa
fondamentale è la giusta scelta degli ingredienti: per prima
cosa la carne, che deve essere rigorosamente, per metà di
manzo e metà di maiale per dare sapore alla ricetta, poi la
polpa di pomodoro che deve essere di buona qualità, ed
infine, ma non per ultime le lasagne vere e proprie, che
devono essere tra le migliori, anche se sarebbe meglio
prepararle da se in casa.
Ingredienti
500 gr. Lasagne
200 gr. Parmigiano reggiano
1 Kg. Besciamella
Per il ragù alla bolognese:
1 carota
Pepe
250 gr. Carne bovina tritata
250 gr. Carne di suino tritata
250 ml brodo di carne
100 gr. Pancetta
1 cipolla 4 cucchiai olio d’oliva
50 gr. Burro
1 bicchiere vino rosso
1 bicchiere latte
250 ml passata pomodoro
1 costa sedano
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Preparazione
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Iniziate col preparare il brodo di carne.
Preparate ora, un trito a base di cipolla, carote e sedano e fatelo
soffriggere in un tegame, insieme all’olio e al burro.
Tritate finemente la pancetta e dopo qualche minuto,
aggiungetela nel tegame assieme alla carne trita, quindi fate
rosolare il tutto per qualche minuto a fiamma vivace.
Aggiungete il vino rosso e fatelo evaporare sempre mantenendo
il fuoco a fiamma vivace.
A questo punto aggiungete anche la passata (o il concentrato di
pomodoro disciolto in poco brodo), il brodo, il pepe ed un
pizzico di sale e lasciate cuocere il tutto a pentola semicoperta
per almeno 2 ore mescolando di tanto in tanto ed aggiungendo il
brodo rimasto e infine il latte.
Mentre il vostro ragù cuoce, preparate la besciamella seguendo
la nostra ricetta, ricordandovi che per le lasagne la besciamella
dovrà risultare abbastanza fluida. Una vola pronto il ragù, fate
preriscaldare il forno a 160° ed iniziate ad assemblare le vostre
lasagne: imburrate una teglia rettangolare, stendete un paio di
cucchiai di ragù e foderate il fondo con la pasta,
quindi coprite con qualche cucchiaio di besciamella. Coprite poi
con abbondante ragù e una spolverata di Parmigiano reggiano.
Coprire il tutto con altra pasta e procedete nello stesso modo per
realizzare il secondo strato.
Formate più strati a seconda della teglia e fino ad esaurire tutti
gli ingredienti. In un pentolino mischiate il ragù con un po' di
besciamella e terminate le vostre lasagne con uno strato sottile e
leggero con il composto ottenuto. Per finire, spolverizzate la
vostra lasagna con abbondante Parmigiano Reggiano e infornate
il tutto per almeno 50-60 minuti, controllando ogni tanto la
cottura: le lasagne saranno pronte quando avranno assunto un bel
colorito ed una crosticina dorata. Una volta pronte, togliete dal
forno le lasagne e lasciatele raffreddare per 10 minuti, quindi
tagliatele nella teglia e servite ancora calde.
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Pesto alla genovese
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Ingredienti:
50 grammi di basilico
30 grammi di pinoli
30 grammi di parmigiano grattuggiato fresco
1 spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato
85 ml di olio di oliva
Sale e pepe nero
Metodo di preparazione
Metti il basilico, parmigiano, olio e pinoli nel
frullatore e mescolare bene e miscelare bene
il tutto. Mentre il frullatore è acceso
aggiungere delle gocce d’olio. Altermine
metti tutto nel frigo con uno strato d’olio per
proteggerlo.
Ingredients:
50g/2oz basil
30g/1oz pine nuts,toasted
30g/1oz parmensan chees, freshly grated
1 clove garlic, peeled and crushed
85ml/3fl oz olive oil
Salt and freshly ground black pepper
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Preparation method
Put the basil, parmensan, garlic and
pine nuts into a food processor and
season well.whiz together and with the
motor still running,pour the oil in until
the pesto thickens. Store in a clean jar
in the fridge covered with a slick of oil
to prevent it.
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Torta al cioccolato con noce di cocco
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Ingredienti:
150 g di farina
100 g di noce di cocco
2 uova
18 cucchiai di latte
2 cucchiai di olio di oliva
100 g di cioccolato fondente (70%)
10 g di lievito.
Preparazione
Mescolare la farina con lievito e noce di cocco. In un'altra ciotola
mescolare le uova con l olio e poi aggiungere il tutto alla farina.
Aggiungere il latte e mescolare finchè non diventa soffice. Alla fine
puoi aggiungere cioccolato grattugiato e mescolare il tutto, mettere
tutto in una teglia e lasciare in forno per 25 minuti a 180°.
Chocolate coconuit cake
Ingredients
150 g flour
100g coconout dry
2 eggs
milk 18 tablespoons
olive oil 2 tablespoons
100g dark chocolate (70%)
10 g baking power.
Preparation
Mix flour with yeast and coconout dry. In another mixing bowl whisk
eggs mith olive oil and pour on the flour. Add milk until it become soft.
At the end you can add grated chocolate and mix all togheter, put this
in a silicon plumcake shape, and bake for about 25 minuts, in a hot
oven (180°).
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Ceviche
Cucina Ecuadoriana
Encocado
Nonostante non sia un paese vasto, la cucina
ecuadoriana è piuttosto varia per via dei diversi climi
del paese (costa, sierra, oriente e isole). Il pesce è
consumato maggiormente nella costa, Picudo,
Dorado, Trota, Corvina sono tra i più diffusi. I piatti
più tipici e conosciuti di pesce sono: il ceviche, la
zuppa di mare, l'encocado (stufato di pesce con
cocco), i bollos, lo stufato di pesce con arachidi. Il
platano è quasi onnipresente nei piatti "costegni", il
"platano verde" viene consumato fritto, bollito o alla
griglia, così come il "maduro", più dolce e di color
giallo simile alla banana, quest'ultima consumata
cruda come frutta. Il verde è spesso mescolato con
pesce o carne in alcune ricette tipiche.
La carne è consumata in tutto il paese, soprattutto
quella di manzo, di maiale e di pollo, mentre agnello
e capra sono maggiormente cucinati sulla sierra.
Viene cotta alla griglia, al forno o, come un piatto
tipico con carne di maiale, la fritada, fritta in padella.
Vegetali e legumi sono molto diffusi nella cucina
ecuatoriana; oltre al largo consumo di platano, il riso
viene servito quasi sempre con piatti di carne o
pesce, la yuca è un'alternativa molto usata alle patate
e al platano, esiste anche il pan de yuca. Anche il
mais viene cucinato in forme diverse, dalla
panocchia bollita ai tortini di mais, così come
notevole uso in cucina trovano i legumi in genere,
fagioli, lenticchie e fave accompagnano spesso
(insieme al riso) molti piatti unici di carne o pesce.
Molto popolari sono anche le zuppe di vario tipo,
dove pollo, carne e pesce sono abbinati a verdure
diverse e talvolta a formaggio.
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Seco de Pollo
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Il pollo secco è un piatto delizioso dell'Ecuador, è anche conosciuto come pollo
cotto in una salsa di birra, cipolla, pepe, pomodoro, diversi tipi di erbe e aromi.
E’ una ricetta facile da preparare, anche se la cottura è un po’ lunga, quindi si
deve preparare in anticipo.
Il pollo viene servito con riso giallo e banane fritte, talvolta accompagnato anche
da avocado, insalata di radicchio e patate intere rosolate nel burro.
Ingredienti
3 Kg. di pollo
6 cucchiai di olio di colza o di girasole
2 cipolle rosse a pezzi
½ cipolla rossa, tagliata a dadini
10 spicchi d'aglio + 4 spicchi d'aglio schiacciati
2 cucchiaini di “achiote” (salsa tipica a base di pomodoro)
4 tazze di birra
8 pomodori tagliati a pezzi
3 peperoni tagliati a pezzi
1 peperone intero
1 mazzetto di coriandolo
1 mazzetto di prezzemolo
1 cucchiaino di origano
2 cucchiaini di cumino macinato
Sale e peperoncino qb
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Da accompagnare con
Riso giallo
banane mature fritte
patate intere rosolate nel burro
fette di avocado
una piccola insalata
Preparazione
Unire la birra con le cipolle, l’aglio, i pomodori, i peperoni, il peperoncino, il
coriandolo, il prezzemolo, l’origano ed il cumino e frullare il tutto.
Scaldate l'olio in una pentola capiente e preparate un soffritto con la cipolla
tritata, l'aglio schiacciato e “achiote”, e cuocete per circa 2 minuti.
Aggiungete i pezzi di pollo e cuocete fino a quando comincia a rosolare.
Aggiungete la passata e lasciate cuocere per circa un paio d'ore.
A cottura ultimata unire sale, pepe, prezzemolo e coriandolo tritato.
Servite il piatto con riso giallo, banane mature fritte, avocado, patate intere
rosolate nel burro e insalata.
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Seco de pollo
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El seco de pollo es otro delicioso plato típico de Ecuador, es uno de
esos platos que se te antojan en esos días cuando lo único que quieres
es una comida casera de esas que no solo te llenan el estomago sino
que también te dejan el corazón contento. El seco de pollo también se
conoce como seco de gallina criolla, y se cocina el pollo o gallina a
fuego lento en una salsa de cerveza, cebolla, pimiento, tomate,
hierbitas y condimentos; tradicionalmente se usaba chicha en vez de
cerveza, pero hoy en día es más común preparar el seco de pollo con
cerveza. Esta es una receta fácil de preparar, aunque la cocción se
demora un poco, así que hay que prepararlo con anticipación. Mi
receta de seco de pollo es para por lo menos 10 personas, si lo va a
preparar para menos personas es recomendable usar la mitad de los
ingredientes. El seco de pollo se sirve de rigor con arroz amarillo y
platanos fritos, en este caso también lo acompañe con tajitas de
aguacates, una ensalada de rábanos y papas enteras doradas en
mantequilla.
Ingredientes:
6 libras de pollo (una combinación de presas diferentes)
6 cucharadas de aceite de canola o girasol
2 cebollas coloradas, cortadas en cuartos
½ cebolla colorada, picada en cuadritos
10 dientes de ajo enteros + 4 dientes de ajo machacados
2 cucharaditas de achiote molido
4 tazas de cerveza
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Encebollado de pescado
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8 tomates, cortados en cuartos
3 pimientos, cortados en cuartos
1 aji (o jalapeño o serrano)
1 manojo de cilantro o culantro, guarde un poco para añadir al
final
1 manojo de perejil, guarde un poco para añadir al final
1 cucharadita de orégano
2 cucharaditas de comino molido
Sal y pimento al gusto
Acompañantes
Arroz amarillo
Platanos maduros fritos
Papas enteras doradas en mantequilla
Rodajas de aguacate
Una ensalada pequeña
Preparación:
Licuar la cerveza, las cebollas cortadas en cuartos, los ajos
enteros, tomates, pimientos, aji, cilantro, perejil, orégano y
comino hasta obtener un puree
Caliento el aceite en una olla grande para preparar un refrito con
la cebolla picada, el ajo machacado y el achiote, cocine por unos
2 minutos.
Añada las presas de pollo y cocine hasta que las presas se
empiecen a dorar.
Añada el puree y cocine a fuego lento hasta que la carne de pollo
este muy suave y la salsa se haya espesado, aproximadamente una
dos horas.
Añada sal y pimienta al gusto, y también el perejil y cilantro
(picaditos) que guardo.
Servir con arroz amarillo, platanos maduros fritos, aguacate,
papas enteras doradas en mantequilla y ensalada.
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Pesce cipolle o cipolle tonno è una delle mie minestre
preferite; Ha un sapore delizioso, è caldo e rinfrescante allo
stesso tempo, ma la preparazione è molto semplice e facile.
Le cipolle possono essere mangiate per colazione, pranzo o
cena, e come molti altri ecuadoriani piatti tipici è perfetta
per quando la gente e ubriaca o i postumi di una sbornia.
Ingredienti:
2 chili di tonno fresco
400 gr. manioca, fresca o surgelata
2 cucchiai di olio
2 pomodori, tritati
1/2 Cipolla, tritata
1 cucchiaino peperoncino in polvere
2 cucchiaini di cumino terra
8 tazze di acqua
5 rametti di coriandolo o coriandolo
Sale q.b.
Concia di cipolla e pomodoro
Preparazione:
Preparare un fritto con cipolla, pomodoro, cumino, pepe e
sale.
Aggiungere acqua e coriandolo rametti.
Quando l'acqua inizia a bollire, cuocere fino a quando il
tonno è pronto, circa 15 minuti, aggiungere il tonno.
Setacciare insieme il brodo dove l'acqua di cottura e
salvarlo per cucinare manioca.
Separare tonno a fette, Salva per aggiungere più tardi.
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• Il tonno di riserva a bollore e
aggiungere la yucca, cuocere
fino a quando sono morbidi.
• Rimuovere la yucca e tagliarle
in piccoli pezzi.
• Sostituire la yucca tritato e le
fette di tonno nel brodo,
macinare il sale e caldo fino a
quando si è pronti a servire.
• Per servire le cipolle di pesce
diventa una buona porzione di
concia di cipolla e pomodoro in
cima a ogni ciotola di minestra.
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El encebollado de pescado o encebollado de atun es una de mis
sopas favoritas; tiene un sabor delicioso, es caliente y
refrescante a la vez, pero la preparación es muy sencilla y fácil.
El encebollado se puede comer para el desayuno, almuerzo o
cena, y como muchos otros platos típicos ecuatorianos es
perfecto para el chuchaqui o la resaca.
Ingredientes:
2 libras de atún fresco
1 libra de yuca, fresca o congelada
2 cucharadas de aceite
2 tomates, picados
½ cebolla, picada
1 cucharadita de aji en polvo
2 cucharaditas de comino molido
8 tazas de agua
5 ramitas de cilantro o culantro
Sal al gusto
Curtido de cebolla y tomate
Preparación:
Prepare un refrito con la cebolla, el tomate, al comino, el aji y la
sal.
Añada el agua y las ramitas de cilantro.
Añada el atún cuando el agua empiece a hervir, cocine hasta que
el atún esté listo, aproximadamente unos 15 minutos.
Cierna el caldo donde se cocino el agua y guárdelo para cocinar
la yuca.
Separe el atún en lonjas, guarde para añadir mas tarde.
Haga hervir el caldo de atún y añada las yucas, cocine hasta que
estén suaves.
Saque las yucas y córtelos en pedazos pequeños.
Vuelva a poner las yucas picadas y las lonjas de atún en el
caldo, rectifique la sal y caliente hasta que esté listo para servir.
Para servir el encebollado de pescado se pone una buena
porción del curtido de cebolla y tomate encima de cada plato de
sopa.
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Fish stew
Fish onions or onions for tuna is one of my favorite soups; It
has a delicious taste, it is warm and refreshing at the same
time, but the preparation is very simple and easy. The
onions can be eaten for breakfast, lunch or dinner, and like
many other Ecuadorians typical dishes is perfect for the
chuchaqui or hangover.
Ingredients:
2 pounds fresh tuna
1 pound cassava, fresh or frozen
2 tablespoons oil
2 tomatoes, chopped
½ Onion, chopped
1 teaspoon chili powder
2 teaspoons ground cumin
8 cups of water
5 sprigs of cilantro or coriander
Salt to taste
Tanning of onion and tomato
Preparation:
Prepare a fried with onion, tomato, cumin, pepper and salt.
Add water and cilantro sprigs.
Add the tuna when the water begins to boil, Cook until the
tuna is ready, approximately 15 minutes.
Sift together the broth where you cook the water and save it
for cooking cassava.
Separate tuna into slices, save to add later.
The tuna stock to a boil and add the yuccas, Cook until they
are soft.
Remove the yuccas and cut them into small pieces.
Replace the chopped yuccas and the slices of tuna in the
broth, grind the salt and hot until you are ready to serve.
To serve the onions of fish becomes a good portion of the
tanning of onion and tomato on top of each bowl of soup.
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Cucina Romena
E’ una cucina semplice , ma gustosa ,su cui l’impronta maggiore e stata
lasciata dalla Turchia, soprattutto nei dolci . e in pietanze molto apprezzate
e conosciutissime , come Sarmale, Pilaf, Ciulama e l’insalate di melanzana
.
Le maggiori importazioni derivano da Ungheria , Austria , Bulgaria e
Ucraina e hanno influenzato soprattutto i dolci. Tutti questi piatti hanno
portato la cucina rumena ad una evoluzione di sapori e profumi, lasciando
così un patrimonio ricco e diversificato.
La Moldavia è diventata così famosa per il suo brodo di carne e verdure,
chiamato Bors molto saporito.
Il delta del Danubio è diventato famoso per le zuppe di pesce , preparate in
tantissimi modi; la Transilvania è nota per i tantissimi piatti ungheresi ,
molto difficili da preparare e che ormai hanno assimilato le radici rumene.
Le principali verdure che caratterizzano la cucina romena sono l’aneto e il
prezzemolo.
Il pane e la polenta possono variare da regione a regione: il pane è
generalmente tondo con la crosta grossa e croccante e la mollica bianca e
morbida, mentre per le forme utilizzate nei riti religiosi prendono forme
diverse.
La polenta è considerata la specialità tradizionale che può assomigliare a
quella italiana e viene preparata in un vaso speciale chiamato “ceaun”. Può
essere morbida o più consistente , in base al piatto che deve accompagnare.
Piatti tradizionali sono a base di cinghiale, pernice e cervo.
La Romania detiene lunga tradizione nella preparazione del pesce,
soprattutto della carpa, trota, luccio e pesce persico.
Il piatto tradizionale rumeno è la Mamaliga, un pasticcio di mais servito
con formaggio di pecora (branza) abbinata a svariati piatti ( cipolle dorate
in padella o uova).
Gli antipasti (gustari) sono a base di formaggi, insaccati e acciughe.
I formaggi più famosi sono branza de burduf il cascaval e l’urda.
Tra i secondi piatti i più noti sono i mititei (salsicce di manzo alla griglia) e
le sarmale (polpette di tritato in foglie di cavolo),oltre a carne di maiale,
montone, vitello alla griglia.
Un dolce molto noto è la placinta, una pasta sfoglia di marmellata con
formaggio dolce. Famose poi le cozolac (dolci simili al panettone con semi
di papavero, canditi, uvetta e noci) e la dulceata (mostarda dolce di frutta).
Ci sono anche ottimi vini bianchi e rossi ad esempio quelli delle regioni del
Murfatlar e Tirnave.
La bevanda tradizionale rumena è la Zuica, una acquavite che viene estratta
dalle prugne.
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SARMALE
Le sarmale sono dei fagottini o involtini di verza,
ripieni di carne tritata e riso crudo, aromatizzati e
cotti in poco sugo, a fuoco basso, meglio su una
cucina economica o anche al forno.
Ingredienti:
1 cavolo verza grande
800 gr carne trita mista (maiale e vitello)
dadini di pancetta affumicata
1, 2 cipolle
1 carota
olio EVO
350 gr. riso a chicco tondo
aromi (pepe, sale, timo, aneto tritato)
qualche pomodoro maturo tagliato a pezzi
concentrato di pomodoro
aceto, vino bianco
polenta e panna acida.
Preparazione
La prima fase è la preparazione della verza, che deve
essere resa morbida e privata delle nervature per
poter essere arrotolata. Nei negozi rumeni si può
trovare la verza in salamoia, che si può usare
direttamente, perchè più elastica e morbida.
Si sfoglia con attenzione la verza e si
lavano accuratamente le foglie. Si privano della
nervatura centrale grossa, che si conserva. Si mette a
bollire acqua con sale e aceto
e quando bolle si scottano le foglie sino a che
diventano quasi trasparenti. Si scolano con
attenzione trattandole con delicatezza. Le foglie più
esterne si conservano intere per rivestire il tegame di
cottura, le parti non utilizzabili si tagliano a pezzi e si
utilizzeranno sul fondo per non fare attaccare
le sarmale.
Per il ripieno ho usato carne di maiale e di vitellone,
2 parti di maiale e una di vitellone, ho aggiunto
anche una salsiccia affumicata, ma come iniziativa
personale, e credo che sulle carni si possa variare,
come sulle aromatizzazioni
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Si rosolano delicatamente cipolle e carota, quando la
cipolla è trasparente, ma non colorita, si aggiunge la
carne tritata, poi il riso crudo (ho usato vialone
nano), e gli aromi aneto, paprica dolce, pepe, sale,
prezzemolo. Si aggiunge concentrato di pomodoro e
volendo un po' di vino, si amalgama tutto e si toglie
dal fuoco.
Da ogni foglia abbiamo ricavato due metà, con
ognuna ricaviamo un involtino, i rumeni li arrotolano
in mano, imparerò, ma per ora mi accontento di farlo
su un tagliere come si fa per gli involtini di carne. Ci
si deve preoccupare di contenere il ripieno, in genere
un cucchiaio per foglia, alzando i bordi dai lati e poi
arrotolando strettamente. Via via si mettono da parte
per la sistemazione finale.
In un tegame alto preferibilmente di terracotta,
capace di contenere in un solo strato tutte le sarmale,
si dispongono sul fondo, con un po' d'olio, le costole
delle foglie e le parti più dure che abbiamo messo da
parte, qualche pezzo di pomodoro e poi sopra le
foglie grandi a foderare lati e fondo del tegame.
Si comincia quindi a disporre le sarmale giro giro,
sino a chiudere al centro
Si dispone sopra la pancetta a dadi, ancora verza
tagliata e pomodori.
Si aggiunge quindi brodo fino a coprire appena. In
mancanza di brodo si usa acqua e dado.
Si porta ad ebollizione e poi si abbassa la fiamma, si
fa cuocere per circa un'ora, assaggiando il brodo per
il sale ed eventualmente aggiungendo poco brodo o
poco sale.
Valutare la cottura della verza con una forchetta.
Alla fine deve restare poco liquido.
Si servono con polenta e sopra panna acida.
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Sarmale-invelite in foite de varza
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Ingrediente
1 buccata de varza mare
70 de grame amestecata ( de porc si vitel )
6-7 cuburi de panceta
1-2 oua
1 ciapa
1 morcov
-otet , ulei
80 de grame de orez
Arome :piper , sare , patrunjel taiat , margarina
O rosie taiata feli
Jumatat de pahar de vin alb
Prepararea
se ia foaie cu varza si se spala pentru ale face mai moi se pun in
apa calda cu un pic de sare si otet cand apa fierbe foaie de
varza devine transparenta si trebuie scoasa
se taie partea tare si din o felie se pot face 2 care pot fi invartite
se lasa o foaie sau 2 pentru a pune in uala
prepararea continutului
se invarte lasandul la racire se pune carnea de porc si de vitel
,sare piper,
se lasa o foaie sau 2 pentru a pune in ouala
prepararea continutului
mai intai se pune mai intai se pune la incalsit cu niste stropuri
de otet se invart bine lasand la racire
se pune carnea de porc si de vitel sare ,piper, patrunjel,paprika
o lingura de oua pana cand devine ca pasta
cum se prepara +se pune se pune foaie de varza pe o palma pe
deasupra se pune o lingura de pasta pe masura frunzei si
dupaia se invarte cu partea deschisa in partea noastra si se
inpinge inuntru se continua asa pana la sfarasit preparare
fierberi se pune intr-o ouala cu u strat de foi de varza pedeasub
si pui sarmale frm aranjate se pune apa si vin alb si se lasa la
fierbere timp de 1 ora
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Tochitura de pui
La Tochitura de pui è una rosticciata di pollo tipica della
Romania che prevede che il pollo venga tagliato a pezzi e
messo a friggere, e successivamente condito con una salsa a
base di aglio tritato e che spesso viene accompagnata da un
altro classico della cucina rumena: la Mamaliga, un pasticcio di
mais molto simile alla nostra polenta.
Ingredienti per 4 persone
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Pollo 1 Kg
Pancetta affumicata 50 g
Cipolle 2
Salsa di pomodoro 50 g
Timo un cucchiaino
Alloro 2 foglie
Basilico alcune foglie
Olio di oliva extravergine 2 cucchiai
Aglio 2 spicchi
Sale q.b.
Pepe q.b.
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Preparazione
Prendete il pollo e tagliatelo a pezzi, poi mettetelo a friggere in
una pentola assieme alla pancetta affumicata tagliata a
pezzettini.
Quando il pollo è ben dorato da tutte le parti aggiungete 200 ml
di acqua le cipolle tagliate a fettine sottili, il timo, le foglie di
alloro e quelle di basilico.
Quando l'acqua inizia a bollire unite la salsa di pomodoro e fate
cuocere ancora per circa 15 minuti, unite gli spicchi di aglio
tritato, regolate di sale, date una bella spolverata di pepe
macinato di fresco e servite la Tochitura de pui ben calda.
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CUCINA ALBANESE
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La cucina albanese, come altre cucine mediterranee e nazioni
dell’area balcanica, è stata influenzata dalla sua lunga storia. La
cucina albanese è stata influenzata principalmente da Grecia e
Turchia.
I dolci tradizionali albanesi si trovano ovunque a Tirana.
Bakllava, kadaifif e Hallva. La bevanda più usata da tutti è il
raki una grappa tipica albanese, in casa mai restarne senza! La
città che ha i piatti più prelibati in un ristorante albanese si trova
naturalmente a Tirana.
Il pasto pricipale è il pranzo che viene accompagnato da
insalate e verdura fresca. Nella parte centrale del Paese, i piatti
tradizionali sono Tave Dheu, a base di carne e il tave kosi, a
base di yogurt. Inoltre, vi è il byrek, cucinato in diversi modi, il
ripieno può essere a base di verdure, carne o formaggio. Il
byrek si può trovare facilmente in vendita nelle bancarelle
lungo le strade delle città albanesi.
Dal latte di capra si ottiene il Kos e vari formaggi. Arance,
limoni e fichi sono i frutti più comuni, alcuni tipi di uva e
bacche vengono trasformate in bevande fermentate (come il
raki) Le verdure di stagione più comuni sono: cetrioli, cipolle,
peperoni, melanzane, zucchine, okra, patate e pomodori. Le
carni favorite sono l'agnello, il montone ed il pollo. Le carni
sono solitamente cucinate in stufato, con il riso o arrostite. Ci
sono poi parecchi tipi di frutta secca quali: noci, mandorle,
pinoli, e nocciole. I vari tipi di noci vengono usati come salse o
schiacciati con l'aglio. Il pane principale del paese è un pane
fatto con mais, piatto e tagliato a pezzi viene mangiato con il
formaggio o con il Kos. L'olio di oliva è l'olio maggiormente
usato, sia come condimento che per cucinare. I dessert albanesi
sono molto ricchi e dolci, fatti con sciroppi e noci. Alcuni dei
più comuni dolci tradizionali sono la baklav, il kadaif, l'hallva e
il ballokume.
Pesci e gamberi alla griglia sono usati maggiormente nella parte
meridionale dell’Albania,
conditi con aromi e spezie albanesi
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MITITEI
Mititei o mici , è un piatto tipico della cucina
rumena. Sono dei salsicciotti di carne macinata,
condimentati e cotti sul barbecue .
Ingredienti
600 g.di carne macinata mista di maiale e bovino o
di pecora
1 cucchiaino di aglio granulato(polvere) o aglio
fresco tritato
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
timo o santoreggia , coriandolo o origano
olio di oliva
sale
pepe
Preparazione
In una ciotola mettete la carne macinata con il sale ,
il pepe , l?aglio , bicarbonato di sodio e le erbe
aromatiche (secche) tritate. A volte metto solo
origano ...e va benissimo. La quantità di spezie
scegliete voi...è un elemento troppo variabile...è
proporzionale con la quantità di carne e secondo i
vostri gusti . Aggiungete l? acqua (circa 200 ml. per
600 g. carne) e mescolate bene tutto il composto,
deve essere cremoso . Mettete la carne condimentata
in frigo per qualche ora , meglio per mezza giornata ,
cosi gli aromi insaporiscono bene la carne. Formate
con le mani unte d’olio dei piccoli salsicciotti ,
lunghi circa 7- 8 cm , spennellateli con l'olio e
cuocerli sulla bistecchiera in ghisa o sul barbecue
ben caldo. Si servono caldi con senape.
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Byrek
Tave Kosi
Peshk ne sgar
Qofte te ferguara
Byrek
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Ingredienti per l’impasto:
farina
acqua
sale
Ingredienti per la farcitura:
-ricotta 500 g
-un vasetto di yogurt magro
-3 uova
-50 g di burro
( volendo anche spinaci)
Preparazione
Lavorare energicamente con l’acqua fino ad ottenere
un impasto omogeneo. Lasciare riposare l’impasto
per circa 30 min.
Suddividere la pasta in panetti piccoli e stenderli fino
ad ottenere sfoglie molto molto sottili.
Stendere le sfoglie una sopra l’altra bagnando con un
po’di burro sciolto.
Quando si arriva a metà, si prende la ricotta, si
uniscono le uova, si aggiungono il sale e lo yogurt.
Si mischia e si versa sulla pasta sfoglia. Ricoprire
seguendo lo stesso procedimento. Chiudere il bordo
creando una specie di piega.
Mettere in forno a 240° per 40 min.
Il Byrek può essere servito sia caldo che freddo.
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Elementet per pergatitjen:
- mijell
- uji
- krip
Elementet per mbushjen:
- djath i fresket
- nje got kos te dobet
- 3 veze
- 50g gjalp
- (nese do edhe spinaq)
Pergatitje:
-duhet te punosh me forc mjellin me uji deri
sa te forcohet,duhet len te shplodhet perzirjen
per 30 minuta.
- ndani perzirjen ne topa te vegjel pastaj i
beni peta shum te holla.
- vini petat siper njera tjetres duke i njomur
me pak gjalp te shkrir.
(ose mund te perdoresh petat e gatshme nese
nuk dini ti beni)
- kur arrini ne gjysmen,merret gjalpi,perzihen
vezet,hidhet kosi edhe kripa.
- perzihen te gjitha bashk pastaj hidhen mbi
peta.
- i mbuloni duke mbajtur te njejten menyr,I
mbykkni cepin duke krijuar nje shtypje.
(keshtu do ket form torte,ose mund te besh nje
shtres makarona te rrotulluar si nje tub te
mbushur e pastaj bashkoje e vini ne furr me
240° per 40 minuta).
Byreku mund te sherbehet i ngroht ose I ftoht.
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KOS
Si prende del latte di mucca, si
riscalda in pentola per circa 20/30
minuti e si aggiunge al termine
dello yogurt bianco. Dopo qualche
minuto di ulteriore cottura lo si
avvolge con tutta la pentola in un
asciugamano e messo in un posto
caldo per circa un giorno, poi viene
messo in frigo a raffreddare.
• Lo yogurt albanese è diverso da
quello dei altri paesi perché viene
fatto in casa e ha un sapore diverso
dagli altri.
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Cucina Marocchina
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La cucina marocchina a causa delle invasioni è molto
varia e notevole per i suoi famosi sapori e aromi.
In Marocco si produce una grande varietà di frutta e
verdura e l’ambiente naturale è molto generoso di
pascoli per l’allevamento di capre e pecore .il deserto
fornisce anche grandi quantità di datteri.
La popolazione Andalunese introdusse nella cucina
marocchina ingredienti come olive ecc… per la
presentazione dei piatti, mentre gli Arabi
introdussero spezie e altro. La cucina francese e
quella italiana sortirono un profondo effetto sulla
cucina marocchina.
Il piatto più conosciuto “nazionale“ è il cuscus, una
farina che viene cotta a vapore sopra un bordo molto
aromatico fatto di carne e verdura.
In ogni piatto marocchino troviamo molte spezie,
inoltre viene sempre accompagnato con il pane.
I Marocchini per la loro religione una volta all’anno
devono fare il sacro mese di Ramadan, in questo
mese non si può mangiare dal sorgere del sole fino al
tramonto, ma di sera, quando si può mangiare, si
gustano dolci diversi da quelli di sempre, per
esempio il kaab el Ghazal (corna di gazella), un
bastoncino pieno di pasta di mandorle e ricoperto di
zucchero, oppure l’halwa shebakia, una pasta fritta al
forno, immersa in una pentola calda di miele e
cosparsa di semi di sesamo.
La bevanda più popolare è il tè verde alla menta,
abitudine berla con famiglia e amici… ai marocchini
piace molto il tè con le bolle, cosi mentre versono il
tè tenendo la teiera alta sopra i bicchieri. Ricorda che
in Marocco il tè è considerato una forma di arte.
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Il Couscous
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Il couscous è senz’altro il piatto nazionale del
Maghreb, cioè di Algeria, Tunisia e Marocco:
questo piatto di origine berbera, è addirittura
antecedente all’arrivo delle popolazioni
arabe.
Naturalmente, essendo un piatto base e di uso
comune, esistono innumerevoli versioni
regionali e familiari del couscous, ma la
cottura avviene sempre a vapore sopra una
speciale casseruola, la cuscussiera,
contenente uno stufato o del brodo preparato
con carne di agnello o di pollo, con diverse e
variabili verdure ed immancabili spezie.
Ingredienti
pepe di cajenna
1 cucchiaino di paprika
Sale q.b.
1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di coriandolo
2 cucchiai di olio
1 cucchiaino di zafferano
carne d'agnello
Couscous
Ceci
uvetta passa
zucchine
pomodori
cipolle
carote
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Tè
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In Marocco la cucina è uno degli elementi
principali dell’arte del vivere bene. La cucina
marocchina è dunque molto ricca e curata.
Durante i pasti si beve solitamente tè verde
alla menta. Il Marocco è un paese
musulmano, il consumo di alcolici è dunque
scarsamente diffuso.
Il tè verde alla menta è la bevanda più
diffusa: si beve diverse volte al giorno ed
accompagna anche tutti i piatti della cucina
marocchina; è infatti la bevanda che più
spesso viene consumata a tavola. La sua
tradizione risale al 1854, è simbolo di
ospitalità: rifiutarla quando viene offerta è
dunque una grande scortesia.
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Cucina senegalese
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La cucina senegalese è l’espressione dell’arte culinaria africana
ed è tra le migliori di tutta l’Africa. E’ un miscuglio di sapori,
odori e colori. Per gli abitanti del Senegal i pasti sono momenti
importanti di condivisione ed è abitudine mangiare tutti insieme
intorno allo stesso vassoio, che contiene porzioni sufficienti fino
a dieci persone. Non vengono usate le posate; si mangia con la
mano destra, raccogliendo con le dita un po’ di riso, fino a
formare delle specie di polpette; invece quando ci sono ospiti
europei, viene offerto un cucchiaio.
Il pesce, la carne e le verdure vengono spezzettate dalla padrona
di casa. Agli ospiti stranieri vengono cucinati piatti con gli
ingredienti più pregiati e vengono loro riservate le parti
migliori. Il pranzo è accompagnato dal bissap, un infuso di
karkadè. La base dell’alimentazione è costituita dai cereali, di
cui il più diffuso è il riso. Si consumano inoltre legumi e
verdure; molto diffusi sono gli arachidi e vengono consumate
precedentemente tostate, ma possono essere mangiate fresche o
trasformate in salse e servite con piatti tradizionali ad esempio il
Mafè.
I piatti tradizionali senegalesi sono a base di riso, verdura, pesce
e carne. Alcuni di questi piatti tradizionali sono:
Thiebou dien: piatto a base di riso bianco o rosso se si tratta di
famiglia benestanti cotto nel sugo dove è stato precedentemente
cucinato il pesce con aglio, cipolla, concentrato di pomodoro,
spezie piccante e vari tipi di verdure (melenzane, carote, cavolo,
manioca), e considerato il piatto nazionale senegalese.
Thiep bou yapp: piatto composto da carne di manzo o di
pecora, cotta insieme alle cipolle, il cui sugo viene riusato per
cuocere il riso con le verdure.
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Yassa poisson: pesce tagliato e farcito con un frullato
di olio, dado, pepe e aglio, cotto in una gratella, e
successivamente marinata nel succo di limone con le
cipolle. Viene servito accompagnato da un piatto di riso
bianco cotto a parte.
Mafè: carne di pecora. Manzo o maiale cucinata con olio e
pomodoro, con successiva aggiunta d’acqua e pasta di arachidi. Il
piatto è pronto quando l’olio in cui è stata cotta la carne viene in
superficie e viene servito accompagnato con un piatto di riso bianco
cotto a parte.
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Pollo yassa
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Ingredienti
1 Pollo in pezzi di 1,5 Kg
8 cipolle bianche
4 spicchi d’aglio
1 limone
1 cucchiaino di senape
2 foglie d’alloro
1 cucchiaino di peperoncino tritato
Sale q.b
Pepe q.b
200 ml brodo
Riso basmati q.b.
3-4 cucchiai d’olio d’oliva
Preparazione
Mescolate insieme gli ingredienti per la marinatura: il succo spremuto del limone, la senape, l’alloro spezzato con le
mani, il peperoncino, sale e pepe. Lavate accuratamente i pezzi di pollo ed asciugateli con carta da cucina; mettete il
pollo insieme alla marinatura in una ciotola capiente e mescolate bene.
Lasciate marinare da 3-4 ore fino a 24; più lasciamo il pollo nella marinatura più si insaporisce. Accendete il forno a
170º. Scolate il pollo dalla marinatura (tenendo quest'ultima da parte) e sistematelo su una teglia da forno foderata con
della carta stagnola. Infornate il pollo per 25 minuti.
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Pelate e tagliate a spicchi non troppo piccoli le cipolle. Pelate gli spicchi d’aglio. In una padella grande fate
soffriggere le cipolle con l’aglio fino a quando non saranno morbide. A questo punto aggiungete il pollo, il suo fondo
di cottura, la marinatura e il brodo. Fatelo cuocere per una mezz’ora scuotendo la padella ogni tanto per evitare di
farlo attaccare al fondo. Servire il pollo caldo accompagnato dal riso basmati lessato.
ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO
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