Morandi e i finanziamenti bancari
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Morandi e i finanziamenti bancari
30 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 2013 Provincia [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ A Il giallo dei verbali nell’inchiesta sull’Arma La Procura contesta false dichiarazioni, denaro e oggetti spariti durante le perquisizioni. Nel mirino un appuntato. A pagina 35 a Caso Morandi Ora indaga un ispettore di Bankitalia 20 milioni è la differenza tra quanto i clienti di Benvenuto Morandi al Private di Fiorano pensavano di avere sul conto e quanto c'è realmente AMMANCHI 30 milioni 10 milioni soldi, secondo l'accusa, dirottati da un numero ristretto di conti, anche grazie a firme false; la gran parte del capitale è di Gianfranco Gamba e finisce sui conti di Stl 41,8% 58,2% Comune di Valbondione Mountain Security Nominato consulente del pm: al vaglio ci sono le posizioni di altri dipendenti di Intesa Sanpaolo Salite a 12 le denunce dei clienti, 60 gli interrogati 19 giugno 2013 la Srl viene venduta per 10 mila euro da Gianfranco Gamba a Sabrina Semperboni, a luglio nominata da Morandi assessore al Bilancio del Comune di Valbondione. Il passaggio di proprietà sancito da un atto <firmato> elettronicamente con le smart card STL VITTORIO ATTANÀ a Altre posizioni, interne alla divisione Private della Intesa Sanpaolo, sono al vaglio degli inquirenti, tanto che il pubblico ministero Maria Cristina Rota ha nominato come suo consulente un ispettore della Banca d’Italia, incaricato di verificare l’operato dei bancari e segnalare eventuali situazioni fuori dalle regole. Anomalie che potrebbero far sì che altre persone vengano inghiottite dall’inchiesta, oltre all’unico finora indagato (per appropriazione indebita aggravata) Benvenuto Morandi, ex direttore della filiale Private di Fiorano al Serio e sindaco di Valbondione. mera di commercio (che avrebbe dovuto svolgere un incarico, poi saltato, di consulenza per la Sviluppo turistico Lizzola Spa, la società partecipata dal Comune di Valbondione che gestisce la macchina dello sci) e il direttore della filiale Intesa Sanpaolo di Ponte Nossa. inoltrò l’atto di passaggio di proprietà di Mountain Security, che detiene il pacchetto di maggioranza di Stl, da Gianfranco Gamba a Sabrina Semperboni, assessore al bilancio di Valbondione. Per ben due ore, poi, è stato sentito Ugo Savoldeli, dal 1999 commercialista e contabile di Stl. Sentito Adriano Pezzoli Al vaglio il ruolo dei sindaci Poi è toccato ad Adriano Pezzoli, facoltoso imprenditore del Gruppo Pezzoli di Gazzaniga, ma anche cognato di Gianfranco Gamba. Sia Adriano, sia suo fratello Luciano, avrebbero subito perdite legate ai cattivi investimenti con la filiale allora diretta da Morandi, ma non hanno spor- Raffica di domande anche per il collegio dei sindaci di Stl, coloro che dovrebbero vigilare sulla regolarità delle procedure: il presidente Romano Mosca, commercialista di Telgate, Gianfranco Stabilini e Giuseppe Mario Baronchelli. Nessuno si era insospettito sui soldi che dai conti di Gamba finivano nelle casse di Mountain Security Srl, e qualche volta nelle casse della stessa Stl? No: del resto Gamba era il proprietario della società. Nessuno però ha neppure mai segnalato che Gamba veniva segnato presente nei verbali delle riunioni societarie, quando in realtà (come da lui stesso dichiarato agli inquirenti) non ci aveva mai messo piede. In teoria dovevano esserci anche i sindaci: e se c’erano, perché non si sono accorti che Gamba non c’era? Anche la loro posizione, ora, è al vaglio degli inquirenti. Per ultimo è stato sentito Luigi Tomasoni, revisore dei conti del Comune di Valbondione, firmatario insieme al segretario comunale della lettera sui conti di Stl. Altre posizioni nel mirino L’incarico all’ispettore di Bankitalia è una novità emersa nel corso della giornata di ieri, in cui pm e carabinieri della compagnia di Clusone sono stati impegnati per ben 12 ore a interrogare persone informate sui fatti. Possibile che Benvenuto Morandi abbia fatto tutto da solo (se l’ha fatto), senza che nessuno della banca lo aiutasse o quantomeno sapesse? Secondo l’ipotesi degli inquirenti, Morandi avrebbe sottoposto a clienti che riponevano in lui la massima fiducia «contabilità parallele», effettuando poi bonifici e prelevamenti, in particolare dai conti dell’imprenditore Gianfranco Gamba (a sua insaputa), di sua moglie e di sua figlia, che denunciano ammanchi per 10 milioni. L’ispettore della Banca d’Italia dovrà ricostruire la vicenda dal punto di vista dell’operato di funzionari e dipendenti, per poi produrre una relazione da depositare sul tavolo del pm. Questo ed altri aspetti sono stati approfonditi ieri in procura: 12 ore di interrogatori, 10 testimoni sottoposti al fuoco di fila delle domande del pm Maria Cristina Rota, dei carabinieri di Clusone e di due consulenti contabili di Torino, nominati dal magistrato. Ad essere sentiti per primi sono stati un esperto della Ca- Sentito dagli inquirenti anche l’imprenditore Adriano Pezzoli Verifiche sulle firme, è in arrivo una perizia calligrafica to denuncia. Sarebbero in attesa di ricevere una rendicontazione dalla banca. Sono i soci, insieme a Mariuccia Pezzoli (moglie di Gamba), di Texcene, dove Gamba è presidente del Cda. Dopo di lui è toccato a Gian Maria Ventura, segretario comunale di Valbondione fino al 2009. L’attuale segretario, Francesco Bergamelli, nei giorni scorsi ha scritto una lettera ai vertici di Stl chiedendo conto della situazione economica della società di cui il Comune detiene il 41%. Il precedente segretario non aveva ravvisato anomalie? «No comment» ha detto uscendo dal palazzo di giustizia. Quindi, è toccato a Giorgio Balduzzi, il commercialista che 57 i clienti con ammanchi Nel frattempo l’inchiesta comincia ad avere numeri importanti: quello delle denunce contro Morandi negli ultimi giorni è salito a 12. Sono 57 le posizioni di clienti della banca al vaglio perché avrebbero subito ammanchi. E sono ben 60 le persone interrogate. Resta ora una copiosa mole di carte da esaminare e si profila una perizia calligrafica sulle firme presenti sulle contabili bancarie. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA La Smart card delle Camere di commercio d'Italia è un dispositivo per la firma digitale, l'equivalente informatico di una tradizionale firma apposta su carta che può essere utilizzata per qualsiasi documento, assumendone lo stesso valore legale. La filiale Private di Intesa SanPaolo, a Fiorano, dove lavorava Benvenuto Morandi IL RETROSCENA Quelle strane geometrie che sanno di conflitto S uccede, nei piccoli paesi. Ti guardi intorno e quelli che si impegnano sono sempre gli stessi. Così capita, come capita a Valbondione, che in municipio ci sia un capogruppo di maggioranza che è responsabile amministrativo ed ex presidente di una società partecipata dal Comune. E che l’assessore al Bilancio sia la proprietaria della Srl che detiene la maggioranza di questa partecipata, vale a dire Sviluppo turistico Lizzola, ora al centro dell’inchiesta partita da Fiorano, fino allo scorso agosto quartier generale (bancario) del suo sindaco. Valbondione è il suo sci. Lo sci di Lizzola, le sue piste e i rifugi Due Baite, Campèl e Mirtillo. E poi Stl, la società attiva dal settembre del 1960, salvata dall’orlo della liquidazione ventun anni fa, ma con bilanci perennemente da profondo rosso. Un binomio strettissimo, paese e sci, che sul piano istituzional-societario si traduce (appunto) con due parole: Comune e Stl. «Strane geometrie», insinuano i detrattori dell’amministrazione guidata da Benvenuto Morandi che alla voce «conflitto d’interessi», in Comune mettono un po’ tutti. Non soltanto Claudio Conti e Sabrina Semperboni: da tempo in alta valle qualcuno fa notare come anche il consigliere Fabio Simoncelli sia stato dipendente di Stl e la moglie del sindaco, Aurora Semperboni, gestisca il rifugio di Mountain Security 31 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 2013 A A La libreria «fai da te» compie cinque anni La Val Cavallina corre verso l’Expo A Zogno un gruppo di volontari gestisce una libreria in un ex negozio donato alla parrocchia. «Una scommessa vinta». A pagina 38 Al grande evento mancano 540 giorni. Sindaci ed esperti hanno discusso in un convegno le prospettive per il turismo. A pagina 47 a Qulle smart card e la vendita delle quote La quarta giornata di interrogatori fiume Dalle 8 alle 20 Mountain Security: il passaggio fu stipulato in assenza di Gamba, con le tessere elettroniche Sono statI sentitI 10 testimoni potenzialmente <informati sui fatti> tra cui A Valbondione GIANMARIA VENTURA segretario comunale a Valbondione fino al 2009 GIORGIO BALDUZZI commercialista ROMANO MOSCA, GIANFRANCO STABILINI E GIUSEPPE MARIO BARONCHELLI collegio dei sindaci di Stl LUIGI TOMASONI revisore dei conti del Comune di Valbondione Il progetto A Centrale a biomasse Il cantiere si ferma A Occhi puntati sul cantiere della centrale a biomasse dei Dossi, destinato a svuotarsi. Le imprese all’opera per costruire l’impianto destinato a fornire energia e acqua calda grazie al teleriscaldamento all’alta valle, sono intenzionate a fermarsi. Questione di pagamenti, a loro detta insoluti. Così la centrale resta in stand-by, ferma al livello delle fondamenta, opera che l’impresa edile Vittorio Lizzardi ha realizzato in- (che pure ha amministrato), il Due Baite. La quale avrebbe «girato» la gestione del bar del palazzetto dello sport, a lei affidata, alla moglie dell’assessore Arturo Rodigari. Ce ne sarebbe da far venire il mal di testa (o di pancia), cosa che la minoranza di «Valbondione Unita» più volte ha sollevato. La lettera inviata nei giorni scorsi ai vertici della società degli impianti da Luigi Tomasoni e Francesco Bergamelli, revisore dei conti e segretario comunale, lascia intuire quanto la matassa che si snoda intorno a Comune e Stl sia ingarbugliata e, in tempi di vacche non magre ma sgrassate, rischi di spezzarsi rovinosamente. Il Comune ha il 41% delle quote di Stl e, ravvisano Il cantiere ai Dossi sieme a pilastri e muro di contenimento a monte. Lavori per 130 mila euro che però non sarebbero stati pagati. Sul cantiere è atteso da tempo il capannone dove dovrà essere collocata la caldaia e le turbine: resta invece nel magazzino della Isocell di Pognano, da dove si muoverà solo, avevano anticipato qualche giorno fa dall’azienda, «quando avremo ricevuto il pagamento, sui 150 mila euro». Di fondo, la grande incognita del leasing richiesto al ramo di Intesa Sanpaolo che si occupa di questo tipo di finanziamenti: deve coprire l’80% dei 7,5 milioni richiesti per la centrale. E non arriva. segretario e revisore che restano in attesa di una risposta scritta da parte della società sulle «misure che intende attuare per salvaguardare il patrimonio», è parecchio esposto. Eppure la società garantisce che appena il (mal)tempo ci regalerà neve, gli impianti riapriranno. «Vorrà dire che, non potendo più contare su Gamba, sarà il nuovo socio di maggioranza a salvare la stagione» fa notare Dario Chiodelli, capogruppo della minoranza, accennando all’assessore proprietario di Mountain Security, la srl (indebitata) che ha il 58% di Stl. Per diritto di cronaca, Stl e la maggioranza imputano a Chiodelli l’essere consulente di Sir- Nella vicenda Morandi spunta un altro capitolo su cui gli inquirenti stanno svolgendo approfondimenti: il passaggio delle quote quote di Mountain Security Srl, che detiene la maggioranza delle quote di Stl Spa (sviluppo turistico Lizzola) è avvenuto non alla presenza delle due parti, ovvero l’imprenditore di Gazzaniga Gianfranco Gamba e la neo assessore al bilancio del Comune di Valbondione, la ventiquattrenne Sabrina Semperboni. No, il passaggio di proprietà è stato sancito da un atto «firmato» elettronicamente con le loro «smart card», una sorta di carta d’identità elettronica degli imprenditori rilasciata dalla camera di commercio. Un passaggio su cui pm e carabinieri vogliono vederci chiaro. Chi si è occupato della predisposizione dell’atto? Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato Claudio Conti, commercialista, ma anche amministratore di Mountain Security Srl e - non ultimo - capogruppo della maggioranza che sostiene la giunta di Benvenuto Morandi, sindaco di Valbondione. Conti è stato sentito nei giorni scorsi dagli inquirenti. Interrogato il commercialista Ieri è stata la volta di Giorgio Balduzzi, commercialista di Rovetta. A lui gli inquirenti hanno chiesto chiarimenti sull’atto di passaggio delle quote di Mountain Security da gamba alla Semperboni. È infatti allo studio Balduzzi, per il quale fra l’altro aveva lavorato in precedenza, che Conti si era appoggiato per trasmettere l’atto alla Camera di commercio. Una procedura regolare? L’utilizzo delle smart card certamente lo è: si tratta di pa, la società concorrente di Colere, ma lanciano strali anche al suo consigliere Ambra Pedrazzoli, impegnata agli Spiazzi di Gromo. Una «guerra della neve»? Non ci fosse di mezzo un’inchiesta partita da un sindaco, non ci fossero milioni di euro – è l’ipotesi degli inquirenti – movimentati dal sindaco bancario sui conti della società degli impianti, non ci fosse un leasing richiesto proprio alla banca da cui questi soldi sarebbero spariti e (di conseguenza) sospeso, la liquideremmo in una schermaglia da banchi consiliari. Ma qui ne va del futuro di un paese, di un’intera valle. Proprio per questo merita di rinascere. M. Tode. La sede della Società sviluppo turistico Lizzola, a Valbondione una procedura introdotta proprio per snellire gli iter burocratici e ogni card rappresenta di fatto la firma elettonica dell’imprenditore. Spesso le smart card vengono affidate ai commercialisti, che gestiscono le operazioni per conto dei clienti. Quella di Gianfranco Gamba fu infatti spedita - secondo quanto ricostruito da ci indaga - in busta chiusa a Claudio Conti da un noto studio di commercialisti di Bergamo, che curano gli interessi dell’imprenditore di Gazzaniga. Ma Gianfranco Gamba è quell’imprenditore che oggi lamenta ammanchi per dieci milioni di euro dai conti correnti che aveva alla filiale Private della Intesa Sanpaolo di Fiorano al Serio, diretta da Benvenuto Morandi, il sindaco bancario di Valbondione, poi licenziato dall’istituto di credito e finito sotto inchiesta per appropriazione indebita aggravata. Chi ha gestito la smar tcard di Gamba lo ha fatto con il suo benestare, dato che lui non c’era? Gamba, alle domande sulla cessione di Mountain Security per soli 10 mila euro a Sabrina Semperboni, ha risposto dicendo di averlo fatto credendo che Benvenuto Morandi gli avesse restituito l’investimento iniziale nella macchina dello sci di Lizzola (300 mila euro). Di fatto, Gamba ha ammesso che i 10 mila erano cifra simbolica e che la vendita alla Semperboni era giustificata dal fatto che era persona di fiducia di Morandi (infatti nominata poco dopo assessore al bilancio). Ma se la smart card di Gamba fosse stata usata in altre occasioni da altri a sua insaputa? Del resto, Gamba ha disconosciuto già diverse sue firme, per esempio quelle apposte su diverse contabili bancarie, ma anche su verbali societari. Al momento non risultano utilizzi della smart card a sua insaputa, ma gli inquirenti stanno cercando di verificare. Nei giorni scorsi, infatti, l’attenzione di chi indaga si è concentrata anche sulle quote societarie e sugli incarichi ricoperti da Gamba in altre società, specialmente in aziende del settore fotovoltaico. ■ V. A. ©RIPRODUZIONE RISERVATA moma comunicazione ADRIANO PEZZOLI imprenditore del Gruppo Pezzoli di Gazzaniga Informazione, cronaca, attualità, spettacoli, sport ed economia. Per essere sempre aggiornato, in tempo reale, su tutto quello che accade a Bergamo e nella tua provincia scegli BG24.