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Emottisi: valutazione e trattamento
JOHN SCOTT EARWOOD, Dwight D. Eisenhower Army Medical Center (USA)
TIMOTHY DANIEL THOMPSON, Mendoza Clinic, Fort Bliss (USA)
L’emottisi è un’espettorazione di sangue proveniente dal parenchima polmonare o dalle vie aeree. La valutazione
del paziente con emottisi deve iniziare con la determinazione della sede di origine del sanguinamento. Una
“pseudoemottisi” può essere identificata mediante l’anamnesi e l’esame obiettivo. Nei pazienti adulti le cause
più comuni di emottisi sono le infezioni acute delle vie respiratorie (es. bronchiti, polmoniti), bronchiectasie,
asma, pneumopatie croniche ostruttive, neoplasie maligne. La tubercolosi rappresenta un’importante causa di
emottisi in alcune aree geografiche del mondo, dove la malattia è endemica. Negli Stati Uniti i tassi della tubercolosi sono bassi, ma sono relativamente più elevati tra i soggetti senza casa o i soggetti provenienti da determinati paesi; la decisione se procedere o meno ad esami per la ricerca della tubercolosi va presa caso per caso.
Una valutazione intraospedaliera è indicata nei casi con instabilità emodinamica, alterazioni degli scambi gassosi, patologie cardiopolmonari associate, lesioni ad alto rischio per emorragie massive. Nei pazienti con emottisi emodinamicamente stabili l’esame iniziale deve essere una radiografia del torace. Nei pazienti con emottisi massive, reperti radiografici abnormi, o con fattori di rischio per neoplasie pur in presenza di reperti radiografici normali è indicata una valutazione ulteriore, condotta mediante tomografia computerizzata, associata o meno a broncoscopia. (Am Fam Physician. 2015; 91 (4): 243-249. Copyright© 2015 American Academy
of Family Physicians).
er emottisi si intende l’espettorazione di
sangue proveniente dal parenchima polmonare o dalle vie aeree. Per distinguere tra emottisi non-massiva ed emottisi massiva occorre tradizionalmente determinare il volume di sangue espettorato; il valore di cutoff per distinguere le due condizioni è compreso tra 100 e 600 mL di sangue nell’arco di 24 ore.1,2
Nel presente articolo considereremo un’emottisi
massiva un’espettorazione di più di 200 mL di sangue in 24 ore.3
La quantificazione del volume di sangue espettorato presenta tuttavia delle difficoltà pratiche. Altri autori hanno pertanto proposto la definizione
di emottisi di gravità tale da mettere in pericolo la
sopravvivenza del paziente, definita tale in base ad
alcuni parametri identificabili oggettivamente, come
alterazioni degli scambi gassosi ed instabilità
emodinamica; questi pazienti necessitano urgentemente di interventi di rianimazione e di un trattamento.4,5
Uno studio riguardante 762.325 casi ha valutato
l’incidenza di emottisi come sintomo di presentazione in pazienti seguiti a livello ambulatoriale.6 In
un periodo di tempo di 6 anni un’emottisi è comparsa in 4.812 pazienti, con un’incidenza corrispondente ad un caso ogni 1.000 pazienti per anno.
Un tipico medico di base, pertanto, vede in media 4-5 pazienti per anno nei quali l’emottisi rappresenta il principale sintomo di presentazione. I
casi di emottisi massiva rappresentano solo una piccola percentuale (10-15%) dei casi totali.5
P
Esempi tipici
Caso clinico n. 1
Un uomo di 46 anni si presenta al medico riferendo
la presenza, nel corso degli ultimi 2 giorni, di una
tosse con produzione di un espettorato striato di
sangue. La tosse è associata a sintomi come rinorrea, congestione, febbre. Il paziente stima la perdita
totale di sangue inferiore ad un cucchiaio da tavola.
La raccolta anamnestica non evidenza reperti significativi. Il paziente riferisce di non aver mai utilizzato tabacco e di non aver recentemente sostenuto viaggi in aree geografiche a rischio, non riferisce calo ponderale e sudorazioni notturne.
I segni vitali risultano nei limiti della normalità, ed
il paziente non presenta difficoltà respiratorie o altri sintomi, a parte la tosse intermittente. Durante la visita il paziente non espettora sangue.
L’esame obiettivo polmonare evidenzia un normale
murmure vescicolare. Anche l’esame di naso, orofaringe, sistema cardiovascolare e addome non evidenzia segni particolari.
Caso clinico n. 2
Una donna di 74 anni si presenta in pronto soccorso riferendo un’espettorazione di sangue. La
donna porta con sé un contenitore contenente 100
mL di espettorato striato di sangue, che riferisce di
aver prodotto nel corso delle ultime 24 ore. La donna
riferisce di aver presentato episodi simili in passato,
che erano stati attribuiti ad una bronchite; in tali
occasioni i sintomi si erano risolti alcuni giorni dopo
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Sistema SORT (Strength of Recommendation Taxonomy, Tassonomia della forza delle evidenze):
Indicazioni per la pratica clinica
Indicazione clinica
Livello di Referenze
Commenti
evidenza bibliografiche
La radiografia del torace deve far parte della valutazione iniziale dei paC
15
Raccomandazione tratzienti con emottisi
ta dalle linee-guida di
American College of Radiology, basate su studi
di tipo osservazionale
La TC è consigliabile per la valutazione iniziale di pazienti ad alto rischio
C
15
Raccomandazione tratdi neoplasia e con reperti sospetti all’esame radiografico. La TC andrebta dalle linee-guida di
American College of Rabe presa in considerazione nei pazienti con fattori di rischio (es. età superiore o uguale a 40 anni, anamnesi con almeno 30 pacchetti di sigarette
diology, basate su studi
per anno) con reperti negativi o che non consentono una localizzazione
di tipo osservazionale
I pazienti con risultati negativi alla radiografia del torace, alla TC e all’esaC
15
Raccomandazione tratme broncoscopico (emottisi criptogenica) presentano un basso rischio di
ta dalle linee-guida di
neoplasie maligne, e possono essere tenuti in osservazione per 3 anni. DuAmerican College of Rarante tale intervallo non sono disponibili indicazioni specifiche riguardandiology, basate su studi
ti TC toracica o radiografia; la scelta dell’esame di imaging va fatta in base
di tipo osservazionale
ai fattori di rischio. In presenza di recidive di emottisi va presa in considerazione un’angiografia TC multidimensionale. Durante il periodo di
osservazione è possibile associare, agli esami di imaging, una broncoscopia
TC = tomografia computerizzata.
A = Evidenza coerente, di buona qualità e orientata sul paziente; B = evidenza orientata sul paziente, scarsamente coerente o di qualità
limitata; C = opinione generale, evidenza orientata sulla malattia, pratica clinica usuale, opinione di esperti, serie di casi clinici. Per
informazioni sul sistema SORT di valutazione delle evidenze, si veda al sito http://www.aafp.org/afpsort.xml
Tabella 1.
Eziologie dell’emottisi in pazienti ricoverati
e in pazienti seguiti a livello ambulatoriale
Eziologia
Frequenza (%)
Pazienti seguiti a livello ambulatoriale (U.K. Primary Care Cohort)6
Infezioni acute delle vie respiratorie
64
Asma
10
Broncopneumopatie croniche ostruttive
8
Ignota
8
Carcinomi polmonari
6
Bronchiectasie
2
Embolie polmonari
1
Tubercolosi
0,4
Patologie della coagulazione
0,3
Edema polmonare
0,2
Stenosi mitralica
0,1
Aspergillosi
0,04
Pazienti ricoverati (Israel Inpatient Cohort)7
Bronchiectasie
20
Carcinomi polmonari
19
Bronchiti
18
16
Polmoniti
8
Ignota
Scompenso cardiaco congestizio
4
Diatesi emorragica
4
Tubercolosi
1
Altre eziologie
10
Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 6 e 7
aver iniziato un trattamento antibiotico per via orale.
L’anamnesi patologica evidenzia una sindrome di
Sjögren, bronchiectasie ed anemia microcitica.
L’anamnesi evidenzia una storia di fumo pari a 50
pacchetti di sigarette l’anno; la paziente riferisce di
aver smesso di fumare 5 anni prima, e di non assumere alcool. La donna riferisce di aver perso 18
kg nell’arco degli ultimi 12 mesi. I segni vitali comprendono una temperatura corporea di 37,2 °C,
pressione arteriosa 146/73 mmHg, frequenza cardiaca 127 battiti/minuto, frequenza respiratoria 36
respiri al minuto, saturazione arteriosa in ossigeno 83% respirando aria ambiente. Pur in presenza di un aumento della frequenza respiratoria la
donna non appare in condizioni di stress. L’esame
del naso evidenzia una mucosa normale, senza epistassi. L’esame oro-faringeo evidenzia una dentizione normale ed una mucosa indenne da segni di
emorragie o di ulcerazioni. L’esame obiettivo del
collo non evidenzia gozzo o segni di linfoadenopatia. L’auscultazione del polmone evidenzia rantoli
inspiratori diffusi. L’esame cardiovascolare è normale, con l’eccezione della tachicardia. L’esame dell’addome non evidenzia segni significativi.
Diagnosi differenziale
Nei casi di emottisi la diagnosi differenziale è am35 - novembre 2015 - Minuti
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Tabella 2.
Caratteristiche distintive della pseudoemottisi
Eziologia
Dati anamnestici
Reperti esame obiettivo
Esami o procedure di conferma
diagnostica
Assenza di globuli rossi nell’espettorato; esame colturale
positivo
Serratia marcescens (batterio Precedenti ricoveri in Normali
Gram-negativo che produ- ospedale, utilizzazione
ce un pigmento rosso, che di antibiotici ad ampio
può essere erroneamente spettro, ventilazione
scambiato per sangue)
meccanica
Origine dalle vie gastroin- Aspetto “a fondo di caffè” Dolore alla palpazione epigastri- pH ematico acido, sangue misto
testinali superiori
(non schiumoso o con ca, segni di epatopatia cronica con particelle di cibo, sangue
bolle), sangue scuro, (es. eritema palmare, angiomi in materiale di aspirazione
nausea, vomito, patolo- “a ragno”, ascite, edemi peri- nasogastrica, esofago-gastrogie gastrointestinali
ferici)
duodenoscopia, pasto baritato
Origine dalle vie respirato- Emorragie
gengivali, Gengiviti; teleangectasie; ulcera- Nasofaringoscopia se l’eziolorie superiori
epistassi, lieve o nessu- zioni; varici di lingua, naso, na- gia non è evidente
na tosse
sofaringe, orofaringe o ipofaringe
Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 2 e 11
Tabella 3.
Reperti anamnestici
che possono suggerire la causa dell’emottisi
Reperto obiettivo
Ipotesi eziologica
Assunzione di anticoagu- Coagulopatia
lanti
Tosse
Bronchiectasie, BPCO, corpi estranei, polmoniti, tubercolosi
Febbre
Bronchiti, ascessi polmonari,
neoplasie, polmoniti, embolie polmonari, tubercolosi
Cardiopatie (valvolari o scom- Scompenso cardiaco congepenso cardiaco congestizio) stizio
Immunodepressione
Bronchiti, ascessi polmonari, polmoniti, tubercolosi
Recenti interventi chirurgi- Embolie polmonari
ci o immobilizzazione
Fumo
Bronchiti, BPCO, neoplasie
Emissione di espettorato
Bronchiectasie, BPCO, polmoniti, tubercolosi
Traumi
Traumi delle vie aeree, embolie polmonari
Calo ponderale
BPCO, neoplasie, tubercolosi
BPCO = broncopneumopatie croniche ostruttive
pia, e la frequenza relativa delle possibili eziologie
varia in maniera significativa in base alla situazione
clinica. Nei pazienti seguiti a livello ambulatoriale
da un medico di base le diagnosi più comuni sono
infezioni respiratorie acute, asma, broncopneumopatie croniche ostruttive, neoplasie maligne e
bronchiectasie.6 In pazienti afferenti a un centro di
assistenza terziaria più del 70% delle diagnosi ri-
Tabelle 4.
Pazienti con emottisi: indicazioni
al ricovero in un reparto di terapia intensiva
o in un centro specializzato
Eziologie con elevato rischio di emorragie (es. aspergillosi,
lesioni con interessamento dell’arteria polmonare)
Alterazioni degli scambi gassosi (frequenza respiratoria
>30 respiri/minuto, saturazione arteriosa in ossigeno
<88% respirando aria ambiente, necessità di ossigeno con
flusso elevato [>8 L/min] o di ventilazione meccanica)
Instabilità emodinamica (emoglobina <8 g/dL [80 g/L] o
diminuzione superiore a 2 g/dL [20 g/L] rispetto alla situazione iniziale, coagulopatia da consumo, ipotensione
richiedente boli di liquidi o farmaci vasopressori)
Emottisi massiva (>200 mL in 24 ore o >50 mL per episodio in pazienti con patologie polmonari croniche)
Patologie respiratorie associate (es. precedente pneumectomia, broncopneumopatia cronica ostruttiva, fibrosi cistica)
Altre patologie associate (es. cardiopatia ischemica, necessità di terapia anticoagulante)
Informazioni tratte dalla referenza bibliografica 13
guarda invece bronchiectasie, carcinomi polmonari, bronchiti e polmoniti (Tabella 1).6,7 Questa
osservazione è probabilmente spiegabile dal fatto
che le bronchiectasie ed i carcinomi polmonari determinano con maggiori probabilità emottisi massive, che portano al ricovero del paziente.
La probabilità di emottisi associata ad un’infezione
tubercolare varia nelle diverse parti del mondo.
La tubercolosi è responsabile di una percentuale
compresa tra 7% e 85% dei casi di emottisi massiva; l’incidenza più bassa è stata descritta negli Stati
Uniti, e l’incidenza più alta in Sudafrica.5 Una tu37 - novembre 2015 - Minuti
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Tabella 5.
American College of Radiology : Criteri
di appropriatezza per gli esami di imaging
nei pazienti con emottisi
La valutazione iniziale dei pazienti con emottisi deve comprendere una radiografia del torace
Nei pazienti a rischio di neoplasia maligna, con reperti
normali alla radiografia del torace, alla TC e alla broncoscopia:
Si può prendere in considerazione un periodo di osservazione di 3 anni
Follow-up con radiografia TC in base ai fattori di rischio
Durante il periodo di osservazione è possibile aggiungere
una broncoscopia agli esami di imaging
TC nella valutazione iniziale di pazienti con rischio elevato di neoplasia maligna o con reperti sospetti alla radiografia del torace
TC da prendere in considerazione in fumatori attuali o exfumatori con reperti normali alla radiografia del torace
Un’emottisi massiva può essere trattata mediante chirurgia o embolizzazione percutanea; una TC multidetettore
prima dell’embolizzazione o della chirurgia può definire
la sede di origine dell’emottisi; l’embolizzazione per via
percutanea può essere inizialmente utilizzata per arrestare l’emorragia prima dell’intervento chirurgico definitivo
TC = tomografia computerizzata.
Informazioni tratte dalla referenza bibliografica 15
bercolosi polmonare andrebbe sospettata nei pazienti con sintomi respiratori ed una possibile esposizione alla tubercolosi, età relativamente giovane,
calo ponderale, segni radiografici di cavità, infiltrazione dei lobi polmonari superiori, pattern di tubercolosi miliare.8 Negli Stati Uniti il 6-7% dei casi
di tubercolosi riguarda soggetti senza casa,9 ed il
tasso di tubercolosi tra i soggetti nati al di fuori degli Stati Uniti è 12 volte superiore al tasso riscontrato tra i soggetti nati negli Stati Uniti.10 Le cause
infrequenti ma note di emottisi comprendono embolie polmonari, endometriosi polmonare, sindrome di Goodpasture, aspirazione di corpi estranei.
Anamnesi ed esame obiettivo
La raccolta anamnestica iniziale deve focalizzare
la propria attenzione nella determinazione della
sede anatomica dell’emorragia. Una volta escluse le
possibili sedi diverse dalle vie respiratorie inferiori
(Tabella 22,11) occorre prendere in considerazione
alcune eziologie specifiche (Tabella 3).
L’esame obiettivo deve iniziare con la valutazione
della situazione cardiopolmonare; in particolare oc-
corre determinare la necessità o meno di procedere
ad interventi di rianimazione cardiopolmonare.12
Sono stati pubblicati criteri per l’ammissione dei
pazienti con emottisi ad unità di terapia intensiva
od a dipartimenti di urgenza (Tabella 4).13 Il paziente deve essere ricoverato in presenza di instabilità emodinamica, alterazioni degli scambi gassosi,
patologie cardiopolmonari associate, lesioni ad alto
rischio per emorragie massive. Una scala di valutazione, basata su un’analisi retrospettiva di 1.087 pazienti con emottisi, è risultata in grado di identificare i pazienti con un rischio elevato di mortalità
intraospedaliera, ed è risultata inoltre utile nella
scelta delle misure da intraprendere.14 I pazienti con
punteggio superiore a 2 devono essere ammessi direttamente al reparto di terapia intensiva, mentre i
pazienti con punteggio superiore a 5 possono necessitare in maniera urgente di procedure di radiologia interventistica.14
Strategia diagnostica
Le Figure 1 e 2 riassumono l’approccio consigliato
alla valutazione ed al trattamento di pazienti con
emottisi non-massive.3,15 La radiografia del torace
è indicata in tutti i pazienti con emottisi, mentre la
tomografia computerizzata (TC) del torace o la
broncoscopia andrebbero riservate ai pazienti con
reperti radiografici abnormi, emottisi ricorrenti,
fattori di rischio per carcinomi. Le indicazioni riassunte nelle Figure sono compatibili con i criteri proposti da American College of Radiology (ACR; Tabella 5).15
Risoluzione dei casi clinici
Caso clinico n. 1: emottisi non-massiva
Il paziente ha una storia di espettorazione di sangue minima, segni vitali normali, non presenta
instabilità emodinamica ed alterazioni degli scambi
gassosi. Una raccolta anamnestica ed un esame obiettivo focalizzati dovrebbero consentire di identificare alcuni indizi eziologici. La radiografia del torace può essere utile per localizzare la patologia, determinare l’eziologia e definire, se necessari, gli
ulteriori interventi.15
Se i reperti radiografici sono normali e viene identificata una causa sottostante non sono necessari ulteriori esami.15 Uno studio condotto su soggetti fumatori con emottisi e risultati normali all’esame radiografico ha tuttavia descritto, nell’arco di 3 anni,
un’incidenza del 9,6% di neoplasie maligne.16,17
Pertanto, i pazienti con risultati normali all’esame
radiografico e ad alto rischio per neoplasie maligne
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Valutazione di un’emottisi non massiva
Anamnesi ed esame obiettivo
Escludere pseudoemottisi ed ematemesi
Radiografia del torace
Infiltrato
Massa
Altre patologie parenchimali
Antibiotici
TC del torace
TC del torace
Risoluzione
No risoluzione
Ripetere
radiografia del
torace dopo
6-8 settimane
TC del torace;
consulto di uno
specialista
Normale (Figura 2)
Normale (Figura 2)
Broncoscopia;
consulto di
uno specialista
Nessuna diagnosi
specifica
Diagnosi specifica
Ulteriore valutazione
o trattamento in base
alla diagnosi
Abnorme
TC del torace
Trattamento di un’emottisi non massiva in pazienti con reperti radiografici normali
Reperti normali alla radiografia del torace
No rischio di carcinomi; anamnesi
non indicativa di infezioni delle
basse vie respiratorie
Osservazione per 2-6 settimane
Cessazione dell’emorragia
No rischio di carcinomi; anamnesi
indicativa di infezioni delle basse
vie respiratorie
Fattori di rischio di carcinomi
Prendere in considerazione
antibiotici per via orale
Recidiva dell’emottisi
Tomografia computerizzata del
torace; prendere in considerazione
il consulto di uno specialista
Nessuna valutazione ulteriore
(età superiore o pari a 40 anni con una storia di
almeno 30 pacchetti di sigarette per anno) andrebbero
sottoposti ad angiografia TC del torace, oppure, in
presenza di allergie, ad un esame senza mezzo di
contrasto.15-17 ACR consiglia lo stesso approccio nei
pazienti con emottisi pari almeno a 30 mL e che
non presentano un aumento del rischio di neoplasie maligne.15 ACR consiglia che i pazienti con
emottisi criptogenica (reperti negativi alla TC ed
alla broncoscopia) vengano seguiti per 3 anni, ma
non fornisce indicazioni specifiche sul follow-up
con TC del torace, broncoscopia ed altri metodi di
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Tabella 6.
Esami iniziali consigliati in pazienti
con emottisi massiva
Tabella 7.
Sensibilità degli esami diagnostici per l’emottisi
Esame
Tipizzazione
sanguigna e reattività
crociata
Esame
Radiografia del torace
Esami della
coagulazione
Emocromo completo
Esami di funzionalità
renale
Esame dell’espettorato
(colorazione di Gram,
per bacilli acido-resistenti, esami colturali
per funghi, citologia)
Indicazioni
Nei pazienti con instabilità emodinamica da perdita di sangue,
o in cui l’emocromo evidenzia
un’anemia di gravità tale da richiedere una trasfusione
In tutti i pazienti con emottisi;
può essere utile per localizzare la
sede dell’emorragia e identificare l’eziologia; fornisce immagini
da confrontare con altre ottenute
successivamente, in modo da poter confermare o meno la risoluzione della patologia
Indicati in pazienti con una storia
di coagulopatie o attualmente in
trattamento con anticoagulanti
Consigliabile in tutti i pazienti con
emottisi per escludere una trombocitopenia, valutare un’eventuale anemia e/o microcitosi, indicative di una perdita cronica di
sangue o di una neoplasia maligna
Consigliabili prima di eseguire
esami di imaging con mezzo di
contrasto, e in pazienti con sospetto di vasculite
Consigliabili nei casi in cui si sospetta un’emottisi massiva o
un’eziologia infettiva
imaging durante tale periodo. La sorveglianza andrebbe impostata in base ai fattori di rischio del paziente ed all’evoluzione clinica.15
I pazienti in cui la radiografia del torace evidenzia
un infiltrato, e che presentano reperti anamnestici compatibili con una polmonite devono essere
sottoposti ad un trattamento antibiotico adeguato,
nonché ad un nuovo esame radiografico dopo 6-8
settimane.
La risoluzione dell’emottisi e dell’infiltrato polmonare in seguito al trattamento confermano che
l’emottisi era attribuibile ad un’infezione delle vie
respiratorie inferiori. Nei casi in cui l’emottisi o l’infiltrato persistono anche dopo il trattamento il paziente va sottoposto ad una TC, alla ricerca di patologie più gravi. Il riscontro di una massa impone
un’ulteriore valutazione con TC, alla ricerca di una
neoplasia maligna.16
Broncoscopia
Radiografia del
torace
Tomografia
computerizzata§
Tomografia
computerizzata
multidetettore
Sensibilità
Individuazione
della sede di
emorragia (%)
73-93* 2,5-8
33-82
35
70-88
60-77
Identificazione
dell’eziologia (%)
100 (arterie bron- Non disponibile
chiali)
62 (arterie
sistemiche nonbronchiali)
*
L’identificazione della sede varia in base al flusso emorragico; la
sensibilità diminuisce in maniera significativa con il diminuire del
flusso.5
§
La somministrazione del mezzo di contrasto è ottimale per accentuare l’immagine delle arterie sistemiche. Esami di imaging senza
mezzo di contrasto possono essere condotti nei pazienti con limitazione della funzione renale o allergici ai mezzi di contrasto.14
Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 5 e 14
Caso clinico n. 2: emottisi massiva
La paziente presenta segni di instabilità emodinamica (tachicardia) e di alterazioni degli scambi gassosi (tachipnea ed ipossia), che rendono necessario
il ricovero in ospedale. Nei casi di emottisi massiva
è in genere necessario il consulto di un fisiopatologo respiratorio, ed il ricovero del paziente in un
reparto di terapia intensiva.4,12,13,18 Prima degli esami
diagnostici andrebbero condotti interventi di rianimazione cardiopolmonare, focalizzati su vie aeree, respiro e circolo. La Tabella 6 riassume gli esami
diagnostici iniziali da richiedere in pazienti con
emottisi massiva.
La radiografia del torace può fornire indizi eziologici, nonché indicazioni circa i successivi interventi
di rianimazione e di valutazione. Una volta individuata la sede di origine dell’emorragia il paziente
va posizionato in decubito laterale, con il polmone
interessato verso il basso, in modo da prevenire l’accumulo di sangue nel sistema bronchiale del polmone sano. Un’emorragia massiva indica la necessità di un controllo immediato delle vie aeree,
mediante broncoscopia rigida o intubazione endotracheale.5 La broncoscopia flessibile è meno efficace nel mantenere la pervietà delle vie aeree, ma
può fornire utili informazioni diagnostiche. Pazienti
in condizioni stabili senza lesioni identificabili alla
radiografia del torace o alla broncoscopia andreb43 - novembre 2015 - Minuti
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bero sottoposti ad una angiografia TC del torace
e/o ad un’arteriografia bronchiale, con o senza embolizzazione, allo scopo di definire l’impostazione
del trattamento. L’arteriografia dell’arteria bronchiale viene in genere riservata ai casi in cui è programmata un’embolizzazione, e l’esame viene spesso
condotto dopo l’angiografia TC, utile nel localizzare l’emorragia.15 La Tabella 7 elenca le sensibilità
degli esami diagnostici utilizzabili in caso di emottisi.5,14
Origine dei dati: È stata condotta una ricerca bibliografica su OVID e PubMed utilizzando le parole chiave hemoptysis, evaluation, management,
adult, nel periodo compreso tra 2005 e 2014. La ricerca ha riguardato meta-analisi, studi clinici randomizzati e controllati, studi clinici e review. Ulteriori ricerche hanno riguardato Cochrane Database
of Systematic Reviews e National Guideline Clearinghouse. Date di esecuzione delle ricerche: 15
Aprile 2012 e 3 Settembre 2014.
Gli autori ringraziano Jordan Mastrodonato, illustratore medico, per l’aiuto nella preparazione del
manoscritto.
Le opinioni espresse nel presente articolo sono
degli autori, e non riflettono la posizione ufficiale
di Department of the Army, Department of Defense o del Governo degli Stati Uniti.
Gli autori
Il Dr. John Scott Earwood è Assistant Professor, Department of Family Medicine, Dwight D. Eisenhower Army Medical Center Family Medicine Residency Program, di Fort Gordon, Georgia (Stati
Uniti). Il Dr. Timothy Daniel Thompson è il medico responsabile dell’assistenza sanitaria ai soldati,
Mendoza Clinic, Fort Bliss, Texas.
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45 - novembre 2015 - Minuti