Riccardo Scaranaro: «Io, sordo, in bicicletta nel cuore

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Riccardo Scaranaro: «Io, sordo, in bicicletta nel cuore
Press-IN anno IV / n. 481
Il Gazzettino del 28-02-2012
Riccardo Scaranaro: «Io, sordo, in bicicletta nel cuore
della Patagonia»
CRESPINO. A spasso in bicicletta per la Patagonia,
tra Argentina e Cile percorrendo parte della
Carretera Austral e della Ruta 40. È l’affascinante
esperienza fatta da Riccardo Scaranaro, giovane di
Crespino, sordo e amante della mountain bike.
«Non appena preso il diploma di ragioniere, ho
deciso di regalarmi un bel viaggio avventuroso in
mountain bike, che da tempo sognavo. In
Patagonia e Cile, una zona che avevo già
conosciuto nei 2006 quando io e 2 amici sordi
abbiamo viaggiato a bordo di una Jeep da Santiago
del
Cile
fino
ad
Ushuaia».
In quell’occasione Scaranaro incontrò una coppia
che pedalava con le borse su portapacchi, scambiò
alcune impressioni e ci furono le foto di rito. «Nel
2008 ho voluto provare anch’io a fare una bella
pedalata
in
Patagonia!».
Quindi la nuova avventura appena terminata. Un
viaggio da Bariloche a El Calafate. 21 giorni
insieme a 8 ciclisti appassionati di avventura, di cui
3 spagnoli e 1 texano e 2 organizzatori. «Eravamo
in due con problemi d’udito, l’altro compagno, il texano purtroppo non usava la "Lingua
dei segni" con la quale possiamo comprenderci a grandi linee. Per me il viaggio è stato più
difficile rispetto agli altri ciclisti che potevano parlarsi e farsi forza, mentre io ero solo
immerso nel mio silenzio. Ma non mi sono lamentato perché ero sempre parte del gruppo
ed ho imparato tante cose per affrontare un’avventura in mountain bike».
Un viaggio affascinante sia nella Patagonia argentina che in quella cilena. «Abbiamo
potuto ammirare parchi nazionali e i laghi ci hanno accompagnato con viste splendide e
colori smeraldini. Abbiamo pedalato con vista sul Pacifico e su numerosi e suggestivi fiordi.
Il deserto patagonico con i suoi rettilinei e le ampie visuali ci ha dato il senso dello spazio.
Campeggiare nel nulla si è rivelata una bella sensazione, nelle estancias abbiamo
conosciuto i gauchos e le loro abitudini di vita. Abbiamo visto alcune delle massime
espressioni della catena andina e concluso il viaggio con la vista del ghiacciaio Perito
Moreno. Abbiamo pedalato per 1485 chilometri di cui 1000 su terreno sterrato e 450 con
trasferimento in pulmino. Le tappe giornaliere erano di 105 chilometri».
Riccardo Scaranaro ha vinto una sfida affascinante. «Spero di poter avere ancora
l’opportunità di viaggiare in Mtb perché fa provare sensazioni veramente particolari.
Inoltre, voglio precisare a favore di tutti coloro che sono affetti da handicap sensoriali, che
la mia disabilità non è stata di ostacolo né all’integrazione nel gruppo, né alla mia
completa soddisfazione del viaggio e pertanto ritengo sia giusto per chiunque potersi
mettere alla prova in piena libertà e con un po’ di coraggio».
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